Battaglia unitaria22

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BATTAGLIA UNITARIA

-gtoLLETTINO DEL COMITATO DI

n. 17 Ott:73

COORDINAMENTO: DEI CONSIGLI DI FABBRICA

CONVEGNO NAZIONALE

GRUPPO FALCK - ACCIAIERIE BOLZANO - C.M.I. NAPOLI

Il Convegno dei Consigli di Fabbrica del Gruppo Falck, riunito nei giorni 28/29 settembre '73 a Sesto San Giovanni, ha preso in esame il particolare momento politico -economico che investe oggi il Paese, verificando e pronunciandosi per impegni di lotta concreti che affrontino importanti scadenze politico-sindacali a tutti i livelli: GESTIONE DEL CONTRATTO - VERTENZA CONFEDERALE CON IL GOVERNO - VERTENZE REGIO NALI.

L'ampio dibattito che ha impegnati i delegati nei due giorni ha confermato l'orientamento che il movimento sindacale a tutti i livelli si è dato per modificare quelle strutture sociali e quel meccanio smo economico-produttivo che ha intensificato ulteriormente il profitto padronale a spese dei lavoratori dentro e fuori la fabbrica.

IL ,Convegno sottolinea la necessità di un impegno a livello internazionale del Movimento sindacale che esca dalla episodicità e che affronti questi problemi con indirizzi precisi che tolgano ai governi reazionari il dominio di interi popoli ad economia colonialistica.

SUL PIANO NAZIONALE

Ancora una volta l'intero padronato cerca il recupero e la dilatazione nel teme) delle stesse conquiste ed impegni contYA

tuali, con l'aumento dei prezzi (l'acciaio é aumentato dal 30 al 40% e, per alcuni prodotti, del 100%) accentuando il processo inflazionistico che colpisce i lavoratori e le masse a basso reddito; con l'utilizza degli impianti ricorrendo allo straordinario, al lavoro precario ed all'appalto; ristrutturando e colpendo noccupazione (alla Falck in 10 anni 4.000 lavoratori in meno) lasciando aree del Nord e l'intero Sud in condizioni gravemente precarie.

LI Convegno indica come obiettivi prioritari nello spirito contrattuale-salariale e sociale i seguenti punti:

INQUADRAMENTO UNICO

Inserimento dei lavoratori nelle nuo . ve sette categorie (LIVELLI):

- Passaggio al 2^ livello degli operai ex 5^ e 4^ (accordo aziendale 18.2.1971);

- Il 2^ livello deve essere quello minimo di assunzione;

- D. passaggio al 3^ livello deve essere assicurato a tutti i lavoratori, anche senza diploma professionale, ed inseriti in produzione, ttraverlo la contrattazione di tempi cert!;

GRUPPO FALCK ;"
1-

- Garanzia di sviluppo professionale per tutti i lavoratori (ex operai) in produzione e non, fina al 5^ livello;

- Inserimento al 5" Super di quei lavoratori, che possedendo capacità professionali da 5^ livello, hanno mansioni di coordinamento e di controllo;

5) - Inserimento nel 6^ e 7^ livello di quei lavoratori, che indipendente mente da cariche gerarchiche, possiedono capacità professionali di tali livelli.

MOBILITA'

Si deve acquisire il passaggio di catego ria con un arricchimento delle mansioni, che determini una professionalità diversa e collettiva del lavoro rivendicando nel

Gruppo:

Tempi certi entro i qbali tutti devono essere in condizione di arricchire la propria capacità professionAle.

Individuazione e contrattazione di strumenti e metodi per l'arricchimento professionale.

SALARIO

L'obiettivo che ci poniamo, oltre che un recupero sull'inflazione, è la necessità di mutare l'attuale organizzazione del la voro. Pertanto di rivendica:

- Contrattazione di tutto il salario di fatto, e a parità di categoria, di un unico salario finale in tutto il (gruppo Falck. Il nuovo salario mensile deve essere cosi composto:

- Stipendio base o nuovo minimo nazionale (minimo contrattuale 1970 + lire 16.000 + quota di cottimo-concottimo o super-minimi individuali da assorbirsi fino a concorrenza + eventuale denaro fresco);

- Premio di produzione;

- Scatti di Anzianità;

- Contingenza;

- Terzo elemento (26 lire dell'accordo aziendale '68/'69, quote di cottimo, concottirno, incentivo e super-minimi individuali al di sopra del minimo contrattuale mensile);

- Indennità varie - di turno o di 4^ Sci.. Per fare il 3^ elemento aziendale uguale per tutti si deve tenere presente:

- la sua costruzione graduale è l'obiettivo di tutto il Gruppo e deve progressivamente aumentare fino a coprire i salari di fatto. Deve garantire a tutti i lavoratori dal 1.11.1973 un miglioramento salariale che avrà un valore perequa tivo.

Inoltre, la definizione dei salari aziendali di categoria, presuppone il superamento di ogni elemento incentivante e discriminante (cottimo-concottirnopaga di posto) e l'esame approfondito di ogni salario prevedendo una fase transitoria nella costruzione del 3- elemen

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OCCUPAZIONE

Si ribadisce la priorità dell'occupazione soprattutto al Sud, che rimane il nostro 1 obiettivo comune, da sviluppare con un -impegno costante di mobilitazione per re spingere il ricatto padronale che alimenta la spinta reazionaria ed eversiva.

Per il Gruppo Falck, il Convegno denuncia come, dal '63 al '73, l'occupazione al la Falck è passata da 16.000 dipendenti a circa 12.000 (25% in meno) e rivendica:

- Garanzia e sviluppo dei livelli attuali di occupazione del Gruppo con investimenti soprattutto al Sud.

- Una trattativa concreta con la DIGE e la Presidenza sugli investimenti a breve e lungo termine particolarmente nelle aziende periferiche in Lombardia, nel Trentino e al Sud. Inoltre si indica l'importanza di un rigido controllo dell'orario, re spingendo maggiori turnazioni al Nord, 3d0 i....--;;ronco INVESTIMENTI 39 -2-

la- contrattazione degli organici (sia negli impianti che nei servizi - respingendo l'art. 48 del C. C.N. L. ) al fine dell'incremento occupazionale.

Il Convegno invita tutti i Consigli di Fabbrica ed i lavoratori a respingere con for za la manovra della DIGE sulle imprese vecchie o di nuova creazione, facendo applicare l'accordo del 18.2.1971, le leggi ed il nuovo contratto nazionale.

PREMIO PRODUZIONE

Garanzia e superamento di ogni discriminazione (minori - ore di presenza) nel premio in atto. Aumento in quota mensile il cui valore sarà determinato in rapporto alle altre voci salariali.

INDENNITA' VARIE

Si rivendica l'aumento delle attuali percentuali e la trasformazione in quota fissa mensile uguale per tutti su due o tre turni.

Stessa rivendicazione si deve pocre per l'indennità di scorrimento, armonizzandola con l'indennità domenicale . Per il lavoro domenicale di manutenzione, con riposo compensativo in settimane, una indennità di L. 300 oraria.

FESTIVITA'

Si rivendica il loro pagamento di 8 ore per tutti ed il pagamento delle festività cadenti in sabato agli ex impiegati.

LOTTE SOCIALI

Si ribadisce l'impegno per raggiungere gli obiettivi sociali indicati da CGILCISL - UIL che devono collegarsi alle ver tenze aziendali o di complessi; coinvolgendo sempre più larghe masse per la di fesa del salario e per migliori condizioni sociali.

Si sottolinea un necessario serrato confronto con il Governo per una soluzione

positiva su: pensioni - assegni familiariindennità di disoccupazione - prezziinvestimenti coinvolgendo, anche con la lotta, l'intero Movimento Operaio.

A LIVELLO REGIONALE

La vertenza aperta da CGIL-CISL-UIL con le rispettive Regioni deve essere accelerata e si deve impegnare le Regioni stesse a definire le priorità. Il Convegno indica problemi importanti come:

OCCUPAZIONE; TRAS PORTI; CASA; DIRITTO E COSTO DELLO STUDIO; PREZZI e li considera obiettivi possibili a carattere aziendale generalizzato.

OCCUPAZIONE : apertura di vertenze di grosse aziende a livello regionale e na zionale per un riequilibrio degli occupati con attenzione alle Valli del Nord e alle Zone Meridionali.

T RAS POR T I: rivendicare il pagamento del costo-trasporto da parte delle aziende attraverso fondi versati agli Enti Pubblici, con gestione democratica.

CASA: rivendicare nelle grandi aziende che hanno loro case per i dipendenti, di costruire nuovi alloggi. In particolare al le FALCK: a Sesto - Arcore - DongoZogno - Vobarno - Novate Mez. --Bolzano - Napoli.

PRE Z Z I: nell'ambito della lotta genera le, si impegnano i C;k1.F., a livello locale, per iniziative concrete a difesa del salario, favorendo l'associazionismo-la cooperazione-gli spacci aziendali.

DIRITTO E COSTI DELLO STUDIO: la conquista delle 150 ore, come metalmeccanici, tessili, edili, h una premessa di, progresso sociale che deve coinvolgere i lavoratori ed il mondo'della scuola. Si deve avviare una trattativa ai vari livelli per quanto riguarda: casti - aula - strumenti - personale insegnante che devono essere gestiti dai lavoratori e dalle loro organizzazioni . La Falck deve superare il paternalismo

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discriminatorio della "Fondazione DEVO' TO" garantendo, ai dipendenti e ai loro figli, la gratuità dello studio.

II Convegno invita la Federazione CGILCISL-UIL, ad aprire un dibattito nelle fab briche per una eventuale vertenza con la Confindustria su temi da definirsi (contingenza - scatti biennali - garanzia del salario - ecc.) .

Il Convegno dà mandato Comitato di Coordinamento di definire, entro il 15 ottobre p. v. , in base a quanto discuteranno le assemblee e i C.d.F., l'apertura formale della vertenza con le direzioni Falck, Bolzano e Napoli, garantendo nel contempo il massimo di coordinamento e unità per non concedere spazio o sconti alla controparte.

ALLORA, QUALI SONO i RiSuLfAlí NONI Di LAvoRo'NELLE FABr DELEINGHIESTA 5uLLE cONDI. BRIGHE OLIANE 2

31 Convegno dei C. d. F. denuncia infine la grave situazione sanitaria e di assistenza nel Gruppo, che dimostra la gros sa responsabilità della direzione: ultimo triste episodio la MORTE DI UN LAVORATORE DELLO STABILIMENTO VITTORIA (il giorno 26 settembre u. e. alle ore 12.30) che, colto da malore, non ha avuto una tempestiva assistenza (l'infermeria prima era aperta su tre turni, og gi invece funziona solo al turno normale). Si esprime il profondo cordoglio ai fami gliari del Compagno di lavoro deceduto e si solidarizza con i lavoratori dello Stabilimento "VITTORIA", scesi immediatamente in lotta.

F.L.M.

Coordinamento Nazionale Gruppo Falck Convegno dei C.d.F. Gruppo Falck (Falck - Acc. Bolzano - CMI di Napoli)

LE FABBRICHE ITALIANE _.FANNO SCHIFO!

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In questi ultimi anni vi è stato, da parte della Classe Lavoratrice, una forte presa di coscienza per la difesa della salute e per l'eliminazione della nocività nell'ambiente di lavoro, sintetizzata nello slogan

LA SALUTE NON SI PAGA La Nocivita' Si Elimina

Durante le lotte contrattuali, assieme ai problemi di carattere economico, i lavoratori, con sempre maggior consapevolezza, hanno messo in primo piano la SALUTE, investendo gli organismi di fabbrica, di zona, nazionali, provinciali, promuovendo convegni ed incontri per la salvaguardia della salute.

I lavoratori della FALCK, coscienti di questo valore, cioè tenendo presente le caratteristiche dell'ambiente siderurgico, hanno dato il loro contributo per creare a Sesto un Servizio di Medicina Preventiva negli Ambienti di Lavoro (SMAL).

Alla FALCK, fabbrica particolarmente nociva, appena costituito lo SMAL, iniziò subito un contatto con i medici per arrivare quanto prima ad una soluzione del problema.

Proprio nel pieno della lotta contrattuale 1972/73, si pensò di utilizzare le ore di sciopero per realizzare contatti fra i mediti ed i lavoratori della Acciaieria del Concordia, organizzando, giorno per giorno, incontri di piccoli gruppi di lavoratori con i medici: ad ogni lavoratore veniva fatta una diagnosi orale per sapere quali erano i disturbi che ognuno riscontrava e quali potevano esserne le ragioni. Di questi incontri ne sono stati fatti 25.

Dalla fase degli incontri a piccoli gruppi, si è passati ai sopraluoghi all'acciaieria del Concordia, con 5 sopraluoghi da parte del gruppo medici-delegati. Va sottolineata la grande collaborazione prestata sempre dai lavoratori.

Di fatto, il reparto è stato suddiviso in Zone, dove si fece un esame particolare: ambiente-modalità di lavoro-condizioni-caldo-rumori-polveri-mezzi di lavorogrado di sudore-bere: qualità e quantità-servizi igienici.

Se molto è già stato fatto, il Consiglio di Fabbrica in collaborazione con lo SMAL intende proseguire gli studi e le ricerche continuando i contatti con i lavoratori, facendo tutti i rilievi possibili, soprattutto al reparto Acci-Concordia, non trala. sciando le visite specialistiche ai singoli lavoratori, in modo da pervenire concretamente a risolvere il problema della Salute.

Il Consiglio di Fabbrica della Falck-Concordia è certo, come sempre, di trovare la collaborazione di ogni lavoratore così che sia reso più tacile il lavoro intrapre so dai medici.

Ritorneremo sull'argomento appena saranno completati i lavori programmati pe'r informare più dettagliatamente i lavoratori di quanto è stato fatto e .sui risultati ottenuti.

A cura del C.d.F. "Falck-Concordia' - 5-

Ordine del Giorno

Il Convegno Nazionale dei Consigli di Fabbrica della Falck, Acciaierie di Bolzano e c.r.I. di Napoli, riunitosi a Cesto S. Giovanni il 28-29 settembre, venuto a conoscénza degli ultimi tviluppi criminosi della si tuazione Cilena, gestita da una banda di fascisti che ordinano massacri, arresti in massa di lavoratori, studenti, capi politici di Unità Popola re, la messa al bando dei Partiti di sinistra, lo scioglimento dei Par titi e dei Sindacato Unitario dei Lavoratori Cileni,

CHIEDE

al Governo Italiano: di intervenire con ogni mezzo ed in ogni sede per fermare la mano omi cidi.da dei generali fascisti cileni; di non procedere in nessun modo al riconoscimento del colpo di stato e di rompere ogni rapporto diplomatico.

INVITA

la Federazione CGIL - CISL UIL, i Partiti Democratici, a prendere nel Paese analoghe iniziative per un concreto sostegno alla lotta del Popo lo Cileno impegnato a riconquistare la propria libertà ed il Governo di Unità Popolare..•

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Coordinamento Nazionale Grùppo Falck Convegno dei C.d.F. "Gruppo Falck" (Falck - Acc. Balzano - Chil di Napoli)

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Ordine del Giorno

Il Convegno NaZionale del Gruppo Falck, Acciaierie di Bolzano e C.M.I. di Napoli, riunitosi nei giorni 28-29 settembre a Sesto S. Giovanni,

DENUNCIA

Il comportamento della Direzione Generale delle Acciaierie di Bolzano e della Associazione Industriali o'ne, attraverso una politica di assun zioni discriminatoria e di permissivit a noti picchiatori. fascisti, fa vorisce la riunione all'interno della fabbrica della organizzazione fascista della CISNAL, con i.l chiaro intento provocatorio nei confronti dello spirito democratico ed antifascista dei lavoratori delle acciaia rie di Bolzano e delle loro lotte.

DICHIARA

la propria solitarietà con i lavoratori delle Acciaietie che, con l& lo ro sciopero, hanno chiesto concretamente l'allontanamento della organi7 zazione fascista dalla fabbrica, denunciando nello stesso tempo le re sponsabilità della Direzione Locale.

SI IMPEGNA

a convocare presso le Acciaierie di Bolzano il Comitato di Coordinameh to del Gruppo per prendere tutte le iniziative più opportune assieme al la F.L.M.di Bolzano e i Consigli di Fabbrica della Lancia, rontedison7 Magnesio, affínchè venga denunciata apertamente la compromissione della Direzione dello Acciaierie con i fascisti locali e non ven a permes so agli stessi di umiliare con la loro presenza, le lotte di resistenza e di progresso sociàle della Classe Lavoratrice.

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Si impegna inoltre a mobilitare i lavoratori del Gruppo qualora fosse di nuovo permesso all'organizzazione fascista di riunirsi all'interno Alib dello stabilimento di Bolzano.

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FEDA - LIP: il padrone e' ancora padrone?

1 6 GIUGNO: Le 120 operaie della FEDA ricevono la lettera di licenziamento e, durante l'Assemblea convocata in seguito al grave fatto, decidono di occupa re la fabbrica.

Questa prima fase dell'occupazione durerà solo 12 ore perché la notte stessa 100 poliziotti in assetto di guerra sgomberano la fabbrica.

Da notare che all'interno, in seguito al consiglio del sindaco Cerquetti, si trovavano solo una decina di operaie.

2 3 GIUGNO : Dopo una settimana di presidio in tenda, effettuato per impedire che i padroni potessero sgombrare lo sta bile, le operaie decidono di rioccupare la fabbrica. Questo per la necessità di una forma di lotta più incisiva e che richiamasse sul problema l'opinione pubblica.

6 SE T TE M BRE : Visto che i preannunciati incontri post-feriali non davano nessun risultato, e riconosciuta la necessità di un rilancio dell'azione di. lotta, le operaie della FEDA decidono di AUTOGE STIRSI. Cioè decidono di riprendere il lavoro senza padrone.

Questa in sintesi la storia della FEDA in questi ultimi mesi, ma cosa ha portato i padroni della FEDA alla decisione di chiu dere lo stabilimento?

Per capirlo bisogna rifare tutta la storia della FEDA, una ditta di confezioni che vide il proprio "boom" espansionistico ne gli anni dal '60 al '68 quando giunse ad occupare fino a 250 operaie. Dal '68 al '70, per un calo di commesse, la FEDA inizia una ristrutturazione che portò le maestranze alle attuali 120.' Nel frattempo però maturava nelle operaie una nuova coscienza sindacale, vengono respinti i tentativi padronali di piazzare telecamere per controllare il lavoro (anche se chi si recava ai servizi doveva accendere una luce rossa per poter essere cronometrato - non sappiamo se esistono records personali), vengono conquistati i minimi con trattuali (1970) fino ad all ora disapplicati e nel '72 acquisiscono un accordo a-

ziendale che prevedeva fra l'altro un premio annuale di L. 30.000. = e la garanzia del mantenimento dell'occupazione. Anche durante l'ultimo contratto nazionale dei tessili la FEDA era stata molto combattiva.

Ora si comprende perché la FEDA ha chiuso, non per mancanza di ordini (se no perchè i titolari avrebbero riaperto 4 piccoli laboratori ed incrementato il lavoro a domicilio?), ma per spezzare l'unità e la forza che le lavoratrici si erano create e per recuperare quei superprofitti a cui i padroni si erano abituati e che le lotte delle operaie avevano eroso.

Ancora qualche parola sull'AUTOGESTIO NE. Questa non voleva essere, come qualcuno affermava, un modo nuovo di gestire le fabbriche, non è possibile infatti in una società capitalistica la creazione di isole Autogestite dai lavoratori, questo per evidenti problemi di approvvigionamento delle materie prime e di mercato.

L'obiettivo era sempre quello di trovare nuove forme di lotta che dessero re spiro ai lavoratori e che focalizzassero l'opinione pubblica sul problema. Però, il fatto di aver discusso se era possibile o no, lavorare senza padroni, i contatti con la LIP, la ditta francese che porta avanti la stessa esperienza, l'aver lavorato tutte uguali senza capi e capetti - senza differenza di paga - addattando l'orario di lavoro alle esigenze della famiglia, l'aver creato all'interno della fabbrica un ambiente dove i figli vivono e giocano sotto gli occhi delle madri e guardati a turno dalle stesse operaie, in poche parole, l'aver capito che il modo di farci lavorare dei padroni non è l'unico possibile e non è certamente il migliore, è senza dubbio un patrimonio di esperienza validissimo di cui si deve far carico tutta la classe operaia.'

A
C.d.F.
cura del
PFalck-Vittoria"

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