Milano 19(33)

Page 1

Da San Siro a Figino

Un polmone verde per la città

La questione dei parchi al centro di un convegno che il Consiglio di Zona sta preparando. Avremo uno zoo a Trenno?

Sulla questione del verde e dei parchi è in corso di preparazione, da parte del Consiglio di Zona 19, un convegno quanto mai utile. non soltanto per la necessità di un dibattito più ampio intorno ad un problema, tanto importante per la salvaguardia della natura, dell'ambiente e della salute, ma anche proprio per la necessità di approfondire le esigenze specifiche della nostra zona — dove vivono oltre centomila abitanti — la quale è dotata di una vastissima area "libera", non edificata, compresa tra la via Novara a sud, i confini con i comuni di Settimo Milanese e di Pero, il gallaratese, i grandi icopianti sportivi, spingendosi sino al QT8 ed in piazzale Lotto. Questa area "libera" sarà in futuro un grande polmone verde, che dai confini comunali si

La Resistenza non è finita C'è da vincere una nuova battaglia antifascista

congiungerà al già esistente parco di Trenno, costituisce, proprio per la conformazione e la collocazione geografica, un cuneo verso il cuore della città e quindi un patrimonio comune delle zone limitrofe e dei comuni confinanti. Per ricostruire brevemente la "storia" del verde della Zona 19 dobbiamo ricordare che queste

Eletto dal Consiglio di Zona

Un operaio al consiglio tributario comunale

aree (quasi due milioni di metri quadrati di estensione e, per fare un esemio anche approssimativo, circa quattro o cinque volte l'attuale parco di Trenno) sono state salvaguardate e sottratte. negli anni scorsi, a tentativi speculativi di vario genere. segue a pag. 2

Il significato di una scelta sostenuta dalle sinistre - il "non voto" dei democristiani dopo che un loro tentativo di far rinviare di 15 giorni la votazione era stato bocciato

Carlo Baronciani, ex operaio della Triplex, ora in pensione, e per molti anni dirigente sindacale è stato eletto il 29 febbraio scorso rappresentante del Consiglio di Zona 19 al Consiglio tributario comunale. La sua candidatura era stata proposta dal presidente del Consiglio di Zona stesso e per lui hanno votato i consiglieri dei gruppi comunista e socialista, mentre un repubbli-

La città delle venti municipalità

Ci stiamo avvicinando alle elezioni per il rinnovo delle amministrazioni locali. In questa occasione verranno eletti per la prima volta i Consigli di Circoscrizione (così si chiamano i Consigli di Zona). Cosa sono i Consigli di Circoscrizione, come sono nati? Quali sono i loro compiti e i loro poteri? Qual'è la partecipazione della gente?

A questi interrogativi risponde il Presidente del Consiglio di Zona 19 in un articolo che pubblichiamo a pagina 8.

cano si è astenuto ed il cconsigliere liberale ha votato contro. Da parte loro i consiglieri democristiani presenti hanno dichiarato di non patecipare alla votazione, pur senza abbandonare i loro posti; mentre nessun consigliere degli altri gruppi politici era presente. Prima di dichiarare la loro "non partecipazione" alla votazione i consiglieri democristiani hanno espresso perplessità sulla candidatura Baronciani opponendo che, a loro avviso, il candidato a rappresentare il Consiglio di Zona al Consiglio Tributario comunale dovesse avere una specifica "preparazione professionale", offrire "precise garanzie morali" e presentare un

"curriculum ineccepibile". Dichiarando di non voler esprimere un giudizio sulla moralità del candidato proposto, che hanno tra l'altro detto di non conoscere personalmente hanno poi in particolare insistito sulla questione della preparazione professionale che un operaio, secondo loro, non avrebbe potuto garantire. Per cui hanno invitato il partito comunista (cui hanno riconosciuto il diritto a presentare il nome del candidato per la nostra zona in base ad un accordo preso tra i gruppi politici a Palazzo Marino) a ritirare la candidatura Baronciani ed a presentarne un'altra, proponendo segue a pag. 2

I risultati della consultazione popolare del P.C.I. per la formazione delle liste per il Consiglio di Circoscrizione della nostra Zona

3230 VOTANTI

537 NOMI SEGNALATI

Chi sono i settanta nomi che hanno ottenuto più voti?

Quali sono stati l'andamento ed i risultati della consultazione?

Quali indicazioni hanno dato i cittadini per la formazione del programma?

Nostro servizio a pagina 9

25 Aprile 1945 - 25 Aprile 1980. Trentacinque anni sono passati dal giorno in cui il popolo italiano coronava con la vittoria la sua lunga ed eroica lotta unitaria contro il fascismo. Sono passati trentacinque anni ed eccoci ancora qui mobilitati a difendere la democrazia conquistata a così caro prezzo ed oggi ancora minacciata dalla piovra fascista, che a volte tenta di nascondere i suoi tentacoli sotto etichette di segno soltanto apparentemente opposto, con un unico disegno di disgregazione civile, di abbattimento dello stato democratico, di affossamento della Repubblica nata dalla Resistenza.

Non a caso, ci sembra, il terrorismo è preso a pretesto dalla destra fascista e reazionaria per proporre radicali cambiamenti alla Costituzione repubblicana e la fondazione di una "seconda repubblica". Non è di una seconda o terza repubblica che abbiamo bisogno, ma della Repubblica nata dalla lotta del popolo italiano contro il fascismo, dalle speranze, dagli ideali che quella lotta hanno animato, e dalla sua Costituzione ancora non completamente attuata anche a causa di resistenze spesso opposte in primo luogo da quel partito, la Democrazia Cristiana, che più di ogni altro, essendo da oltre trent'anni al governo del paese. avrebbe dovuto garantirne l'applicazione.

Non ci deve stupire quindi che la proposta di fondazione di una seconda repubblica trovi quanto meno non dissenzienti alcuni ambienti della destra democristiana, nè il fatto che spesso (come avvenuto anche nella nostra zona, ad esempio ad un dibattito svoltosi al Gallaratese il 16 marzo scorso) quel partito brilli per la sua assenza ad iniziative indette unitariamente da partiti e da movimenti democratici contro il fascismo, il terrorismo e la violenza.

Assistiamo oggi al fenomeno di due fascismi apparentemente opposti, ma tendenti ad uno stesso scopo, di cui uno veste il solito, vecchio abito della reazione antipopolare ed antioperaia, mentre l'altro si autodefinisce super - rivoluzionario, ultraproletario ed antifascista. cercando di farsi accreditare una inesistente derivazione dalla Resistenza, ma di fatto segue a pag. 2

PIÙ POTERI ALLE ZONE GIOVANIINCONTRARSI, MA DOVE? PROBLEMI DEL LAVORO IL COLLOCAMENTO LA VIOLENZA NEGLI STADI HANDICAPPATI A SCUOLA IL CENTRO SOCIALE DI SAN SIRO FARE MUSICA NON SOLTANTO ASCOLTARLA
Trenno - una veduta del Parco
in questo numero
ANNO IV - N. 4 - APRILE 1980 MENSILE DI INFORMAZIONE POLITICA E CULTURA L. 300

C'è da vincere

usa le tipiche armi fasciste: l'intimidazione, la violenza, l'assassinio, la strage. Di tutti i modi di infangare i valori della rivoluzione antifascista esso ha scelto il più infame, perchè pretende di utilizzare quei valori come alibi per qualcosa che non è neppure tradimento o degenerazione dell'antifascismo, bensì la sua negazione radicale. Non si uccide nel nome dell'antifascismo nell'Italia della democrazia costituzionale. Chi uccide, chi tende a seminare terrore e violenza diffusa lo fa soltanto perchè vuole. travolgere una civiltà politica ed una possibilità di risanamento in un vortice di opposte criminalità accumunate dall'odio per la convivenza e per il confronto democratici.

È quindi necessaria una mobiiitazione estesa, continua, vigile ed approfondita, che sottragga il paese alla spirale del sangue, che respinga la paura, stringendosi attorno alle istituzioni ed alle forze dell'ordine, collaborando con la volontà politica e con i fatti per spezzare tale infame calcolo.

È una nuova, decisiva battaglia antifascista che si deve condurre e vincere. Una battaglia che deve puntare non soltanto a sconfiggere il partito armato, ad annientare la piovra fascista, ma anche a rinnovare finalmente il paese, secondo il messaggio vero del 25 Aprire.

Milano 19

Un polmone

La volontà emersa soprattutto nelle lotte dei quartieri periferici, quali il Gallaratese e gli antichi borghi di Trenno e di Figino, di non sviluppare la città in modo caotico e speculativo, bensì di programmare il territorio sulle effettive necessità, tenendo conto dei problemi di igiene ambientale, di sanità e di prevenzione, e quindi le rivendicazioni per una migliore qualità della vita, hanno trovato una prima risposta nel nuovo Piano Regolatore Generale, finalmente approvato dalla Regione, che, vincolando tutte le aree, prevede la realizzazione di un grande parco pubblico, che si colleghi sia con quello previsto e già in fase di progetto nella vicina Zona 18, sia, con un futuro sviluppo, con i comuni confinanti di Settimo Milanese, di Pero e di Rho così da creare una unica distesa verde, che, partendo da piazzale Lotto. e dal Monte Stella, si estenderà oltre i confini comunali per congiungersi, senza soluzione di continuità, al Parco del Ticino.

Definito quindi attraverso il Piano Regolatore Generale il problema dei vincoli, delle quantità e della localizzazione del verde è necessario l'impegno e l'apporto dei cittadiniutenti per far sì che tutte queste "conquiste" non restino sulla carta, ma diventino realtà attraverso un progetto che definisca "come" e "cosa" realizzare su queste aree, che attualmente sono già in parte di proprietà comunale ed in parte in corso di acquisizione. Il convegno che il Consiglio di Zona stà preparando deve quindi determinare il rapporto tra programma e pianificazione sulla base anche delle domande e sulle aspettative

sociali, senza correre così i rischi di progetti di "puro disegno". Si dovranno prendere in esame, in questa grande riserva di verde, una serie di elementi che già oggi la caratterizzano, dalla conformazione del suolo, alla attività agricola ancora esercitata in alcuni appezzamenti e, quindi, alla presenza di attività connesse all'agricoltura, dalle cascine comunali e non ancora in buona parte funzionanti, anche se bisognose di ristrutturazione, via via fino ad altri problemi che riguardano ad esempio le acque, i canali, il depuratore, la viabilità interna, gli accessi al parco e i percorsi pedonali, nonchè l'utilizzo di alcune cascine per fini sociali, l'ipotesi di un museo rurale alla Cascina San Romano o l'ipotesi, peraltro mai discussa in Consiglio di Zona, di uno zoo, come annunciato recentemente da alcuni quotidiani.

A tutti questi elementi, che sia pur approssimativamente esprimono contenuti da approfondire, nonchè agli elementi che emergeranno dal convegno non va sovrapposto un piano astratto. Essi debbono concorrere a configurare un piano del verde in zona 19 inteso non solo come disegno dell'assetto fisico ma finalizzato soprattutto al suo uso completo da parte dei cittadini, alla sua gestione e alla sua integrazione con la città.

Un operaio

di rinviare di 15 giorni l'elezione del rappresentante al Consiglio tributario. Messa ai voti questa proposta è stata respinta dalla maggioranza dei consiglieri, che hanno ritenuto non si potesse rinviare ulteriormente una votazione che già una volta, il 7 febbraio, era stata rimandata.

A favore dell'elezione di Carlo Baronciani si sono invece pronunciati i consiglieri dei gruppi comunista e socialista in vari interventi, che per motivi di spazio non possiamo riportare integralmente, ma di cui abbiamo cercato di cogliere il senso specie dei passi che ci sono sembrati più significativi. Concordando sulla necessità che il candidato dovesse essere persona che offrisse precise garanzie morali ed un curriculum ineccepibile il capogruppo socialista Giovanni Fusco ha dichiarato di sentirsi offeso come operaio, in quanto gli era parso di cogliere nella indicazione fatta in tal senso dai consiglieri democristiani un tentativo di getta-

re un'ombra di ingiustificato sospetto sulla moralità di tutta una classe, la classe operaia appunto, che mai, neppure in modo marginale, è stata implicata nei numerosi scandali che spesso riempiono le cronache e che vedono tra gli indiziati appartenenti ad altre classi sociali, quali professionisti, industriali, banchieri e persino esponenti della D.C. e qualche ministro.

Anche da ciò deriva la necessità che nei Consigli tributari comunali vengano elette persone che offrano serie garanzie di far rispettare la legge. e che quindi abbiano un limpido curriculum di cittadini e di contribuenti. E chi meglio di un operaio, di un lavoratore è in grado di offrire tali garanzie?

Analogo discorso vale per quanto si riferisce alla preparazione professionale. Visto che non è possibile far ricorso ai funzionari di ufficio tributari pubblici, per evidenti motivi di incompatibilità, dove andare a cercare delle persone che abbiano una specifica preparazione professionale in materia? Forse tra i vari consulenti fiscali liberi professionisti? E se poi si dovessero venire a trovare nella condizione di dover controllare le dichiarazioni' dei redditi di qualche loro cliente come conciglierebbero l'impegno al segreto professionale con quéllo di pubblici controllori del loro stesso operato?

Non è tanto di tecnici, quanto di politici che si ha bisogno, ha ricordato il consigliere indipendente del gruppo comunista Aldo Monzeglio. E necessario fare del Consiglio tributario comunale un organismo di dirigenza politica, nel quale conf!uiscanoi competenze ed esperienze diversificate per metterlo in grado di formulare precise direttive, che utilizzino e valorizzino la indubbia preparazione professionale dei tecnici che già operano nell'e strutture pubbliche, ma le cui capacità non sono state sin qui pienamente utilizzate e valorizzate a causa della mancanza, da parte dei governi nazionali succedutisi da trent'anni a questa parte, di una precisa volontà di combattere e sconfiggere realmente gli evasori fiscali. Proprio a tale necessità di dirigenza politica vuole rispondere l'avvenuta elezione di Carlo Baronciani, che, come ha ricordato il capogruppo comunista Carlo Caprara, è uno di quegli operai che hanno saputo farsi classe dirigente, cominciando a fare il sindacalista subito dopo la guerra, svolgendo anche con impegno e capacità, mansioni amministrative, e la cui limpida figura di cittadino e di contribuente non è mai stata neppure sfiorata dall'ombra di un dubbio.

la seguente

nota:

L'articolo 44 del Decreto 29.9.73 n. 600 regola il momento di partecipazione dei Comuni all'accertamento dei redditi. Con questa disposizione di Legge il Comune non solo può egnalare all'Ufficio delle Imposte Dirette qualsiasi integrazione degli elementi contenuti nella dichiarazione delle persone fisiche, (indicando dati e fatti rilevanti e fornendo una idonea documentazione), e i casi di omessa dichiarazione, ma anche propone un'aumento degli imponibili.

La proposta di aumento viene adottata con delibera della Giunta dopo aver sentito il Consiglio Tributario se istituito. Questo significa che il Consiglio Tributario non dovrebbe tendere a riprodurre la composizione politica del Consiglio Comunale ma essere un organo tecnico, in grado di fornire un parere circa la fondatezza delle proposte di aumento.

Il regolamento istitutivo del Consiglio Tributario approvato dal Comune di Milano nella seduta del 26.11.79, sembrerebbe avallare questa opinione soprattutto nei dettami degli articoli 6 (riguardante i compiti dell'Organo in questione) e dell'articolo 3 che ne definisce la composizione e la nomina.

Quest'ultimo recita: il consiglio tributario si compone di un numero di 70 Cosiglieri nominati dal Consiglio Comunale tra gli elettori del Comune che siano in grado di contribuire effettivamente per competenza o per qualificazione professionale o per rappresentatività sociale al corretto espletamento dei compiti di istituto.

Di essi 20 su designazione dei Consigli di Zona, in ragione di 1 per ogni Zona. 20 su designazione del Consiglio Comunale e 30 sorteggiati tra i Cittadini secondo i criteri indicati dal Consiglio Comunale. Il concetto di rappresentatività sociale è in sè abbastanza generico, ma esiste una proposta della Giunta Comune del 30.10.1979 di individuare le aree di rappresentatività sociale: nella Confederazione Lavoratori, nei rappresentanti delle attività produttive, negli ordini professionali, nel settore della cooperazione, nella proprietà edilizia, nei dirigenti d'azienda.

Organizzazioni certo non partiti-

che i cui uomini di fiducia dovranno, come è già stato detto, essere idonei "al corretto espletamento dei compiti d'istituto- il quale (a quanto cita l'art. 6 del regolamento Comunale in piena armonia con l'art. 44 del Decreto Legge n. 600) dovrà avere potere consultativi cioè tecnici.. Quindi costoro non potranno svolgere il loro compito senza una buona esperienza nel campo del diritto tributario.

In relazione poi alle modalità con cui si è arrivati all'indicazione della designazione dei Consiglieri Tributari da parte dei CDZ alla riunione dei Capi Gruppo a Palazzo Marino si è stabilito. con l'accordo di tutti i Partiti e senza la previa consultazione dei CDZ che il Consigliere designato doveva essere del medesimo partito del Presidente del CDZ. È da rilevare che una nomina siffatta, come giustamente sottolineato dal nostro Gruppo Consigliare, non è altro che una lottizzazione d'incarichi (evidentemente ne stiamo perdendo, con il potere l'esclusiva) a scapito della dialettica dei CDZ declassati da Organi di democrazia partecipata al ruolo di passacarte.

Per quanto attiene alle motivazioni che ci hanno indotto a non partecipare alla votazione del candidato proposto dal PCI (Partito a cui appartiene la Presidenza) facciamo rilevare che le motivazioni da noi addotte non avevano la ben che minima sfumatura di merito per quanto riguarda la moralità o l'appartenenza ad una qualsiasi categoria sociale dell'interessato (tale problematica è stata sollevata da chi, evidentemente non trova i cittadini tutti di pari dignità nel rapporto di diritto dovere con la cosa pubblica), ma trovano il loro fondamento nella mancanza di conoscenza del meccanismo fiscale che è stata, implicitamente ma altrettanto chiaramente riconosciuta dagli stessi Consiglieri della maggioranza che hanno affermato essere il Consiglio Tributario un istituto politico e che le nostre affermazioni erano un pretesto per "eludere la classe operaia" non riuscendo così a cogliere il momento tecnico consultivo, compito del Consiglio tributario e il momento deliberativo, quindi politico, proprio della Giunta che in quanto organismo elettivo, è rappresentativo della collettività. Analizzati poi dal punto di vista della agiografia della sinistra i nostri tentativi di "elusione della classe operaia" non si capisce come avrebbero potuto essere attuati in presenza di una Giunta che in quando di sinistra è operaia.

Consigliere di Zona 19 Marco Gironi Capo Gruppo D.C. in Consiglio di Zona 19

BLINDOPORT)

DONADOfsuNenlmziopnlical;i via Uruguay 11/2 t. 3083921

Boutique uomo e donna Presenta La moda di primavera e il nuovo reparto maschile Milano - P.za Zavattari, 4 Tel. 496.623 pag. 2 - milano 19 DALLA PRIMA PAGINA
Sull'elezione del rappresentante al consiglio tributario il gruppo DC ci ha fatto pervenire
BLINDATE sicure
PORTE

Le delibere quadro

Più poteri alle zone più democrazia partecipata

Le elezioni amministrative del prossimo giugno segneranno un momento importante nella vita sociale delle grandi città: per la prima volta verranno eletti direttamente dai cittadini i Consigli di Circoscrizione, più noti come Consigli di Zona.

È questa una importante conquista delle masse popolari che vedono, seppure con notevole ritardo, attuato un altro punto del grande disegno democratico rappresentato dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Con l'elezione diretta dei Consiglieri di Zona si accorciano, infatti, le distanze fra democrazia delegata e democrazia partecipata: i cittadini, attraverso i loro Consigli di Zona, potranno partecipare direttamente a molte delle decisioni che riguardano il territorio in cui abitano, la vita dei loro quartieri, adeguando i servizi alle reali esigenze degli utenti.

Tali decisioni dal basso sono state rese possibili grazie alla formulazione di "delibere quadro" che, nell'ambito delle attuali leggi dello Stato, demandano alcuni dei poteri propri del Consiglio Comunale ai singoli Consigli di Zona. Le delibere sono state proposte dalla Giunta di sinistra del Comune di Milano e votate a maggioranza dal Consiglio Comunale contrari Repubblicani, Liberali e Missini; contrati anche i Democristiani su sette di esse (favorevoli su quelle relative al trasporto alunni e all'uso degli spazi sociali; astenuti su quella relativa al verde); contrari su alcune i Demoproletari. Grazie a queste delibere i Consigli di Zona potranno formulare decisioni valide quanto quelle del Consiglio Comunale

in materia non solo di bilancio (in atto fino dal 1978 e limitato, però, alle sole spese in conto capitale: manutenzioni straordinarie, costruzione di scuole, attrezzature sportive, servizi sociali, ecc.), ma anche di altre "voci" molto importanti nella vita dei singoli quartieri della nostra città. Refezione scolastica, gite scolastiche, trasporto alunni, attuazione del diritto allo studio, vigilanza annonaria, uso degli spazi sociali, attività culturali e sportive, gestione del verde pubblico, gesetione di parte del demanio comunale: su queste materie di futuri Consigli di Zona saranno delegati a esercitare, di fatto, un potere reale in armonia con il più vasto programma di interventi che investe l'intera città.

In questa fase sperimentale, i Consigli di Zona saranno assistiti dall'apparato comunale: 8 000 dipendenti dell'Amministrazione opereranno, pur restando nella sede centrale, esclusivamente per le Zona. La parte finanziarie, l'attuazione dei deliberati, gli aspetti normativi saranno ancora riservati all'Amministrazione centrale. Alle Commissioni di Zona spetterà l'elaborazione delle decisioni, attuata discutendo con i cittadini, le forze sociali e politiche, i singoli problemi (facenti parte della materia di ciascuna delibera quadro) al fine di giungere a risultati utili e validi per tutta la collettività. Le proposte delle Commissioni verranno poi discusse e votate dal Consiglio di Zona; la decisione presa da questo avrà validità assoluta, al pari delledelibere del Consiglio Comunale, sempre che non

contrasti con le leggi e i regolamenti superiori; essa sarà attuata tal quale dall'Amministrazione centrale.

Certo, non siamo ancora alle "municipalità": su non pochi problemi del governo della città i Consigli di Zona potranno ancora dare solo un parere. La legge dello Stato, per ora, non consente una maggiore delega di poteri dal centro alla periferia: comunque, le attuali delibere quadro potranno essere perfezionate. Chi potrebbe sostenere che i poteri dati, in realtà, siano limitati non deve dimenticare che i Consigli di zona non sono ancora tecnicamente in grado di affrontare problemi più impegnativi. Rendere il servizio di refezione scolastica efficiente e rispondente alle reali esigenze dei ragazzi; attuare senza sprechi e in modo razionale le manutenzioni; svolgere una corretta politica culturale e sportiva (per citare solo alcuni dei contenuti delle delibere quadro) non sono cose da poco conto. Costano attenzione, sensibilità e soprattutto tempo e impegno: ricordiamoci che la nostra Zona è una città di oltre 120.000 abitanti e che gli operatori comunali dislocati in zona saranno solo otto! In effetti, quanto stabilito dalle delibere quadro è il massimo che si poteva fare con le forze a disposizione per il decentramento, ancora e in prevalenza costituite da volontari (gli stessi Consiglieri eletti dovranno operare dopo le ore del loro normale lavoro). Polemiche strumentali e facili semplificazioni sono sempre possibili: avremo occasione di discutere ancora sui contenuti di tali delibere. Tuttavia, esse sono e restano un notevole passo avanti nel modo nuovo di governare democraticamente la nostra città.

Se non vogliamo, però, che esse restino lettera morta sarà necessario il contributo di tutti: dal mondo della scuola al personale che lavora nei vari servizi della zona; dai partiti alle varie associazioni; dai gruppi spontanei democratici ai singoli cittadini. Non dobbiamo che questa possibilità di gestire "dal basso" la cosa pubblica venga male utilizzata o, peggio, lasciata cadere nel burocratismo. lo dredo che se tutte le persone di buona volontà. con un minimo di sacrificio, affiancheranno i Consiglieri eletti nella loro opera, dando vita e vigore alle Commissioni di Zona, si riuscirà ad avviare quel processo di miglioramento della qualità della vita che tutti auspichiamo.

L. Volpe Rinonapoli (Consigliere di Zona del P.C.I.)

Una iniziativa di Milano 19 e del Dialogo

Rassegna musicale per non professionisti

Si stanno raccogliendo in questi giorni presso la redazione de "IL DIALOGO" - il periodico della zona 4 - in viale Molise 5, e presso la Biblioteca Rionale di Via Pogatschnig 34 le adesioni alla RASSEGNA DEI COMPLESSI

MUSICALI GIOVANILI NON PROFESSIONISTI che si terrà in aprile al TEATRO QUARTIERE di P.le Cuoco.

La manifestazione, che sarà patrocinata dal Comune di Milano, intende offrire ai giovani che compongono icomplessi musicali della città, l'opportunità di esibirsi in un luogo idoneo, uscendo dalla loro "clandestinità", per un utile momento di confronto tra gruppi di esperienze diverse.

L'iniziativa è promossa dalla Cooperativa IL DIALOGO - informazione e cultura - con la collaborazione del Centro Sociale Giovani di Lampugnano e si realizzerà sotto l'egida dei giornali della zona 4 e 19: IL DIALOGO e MILANO 19.

La partecipazione alla rassegna, che sarà gratuita, deve essere richiesta a IL DIALOGO - viale Molise 5 (telefono 5460880) tutti i pomeriggi e la domenica mattina, oppure alla Biblioteca Rionale di Via Pogatschnig 34 (MM fermata QT 8) tutti i giorni dalle ore 17,30 alle 19 (sabato e festivi esclusi).

(G0012. CALTL\G1R.CCE VE(C) CHE LEI

),?2kiA\JA LE TASSE . P,AcIAVO OK) HUCcHlo D! ALTRE PER,

EI Cantón del barbee

IL PREAMBOLO

- Ciao! Allora che ne dici dell'accoppiata Forlani - Piccoli?

- Mah!... Bisogna vedè... A quanto l'è che la dann?

- Come a quanto la danno? Non è in vendita!

Ma mi voreva minga comprala. Voreva domà savè se var la penna de ris'cià de scommettigh sora quaicosetta.

Ma vuoi scommettere su due uomini politici?

Ah!... Hinn minga duu cavai de San Sir?

- No, sono il nuovo presidente e il nuovo segretario della D.C.

- Allora ghe domandi scusa ai cavai.

È a Forlani e Piccoli che dovresti chiedere scusa!

- Perchè? Cosse gh'entri mi cont lor? I hoo minga miss mi a fa el president e el segretari!

Ma li hai scambiati per cavalli!

- Perchè? Ti te gh'ee on quaicossa de dì contra i cavai?

lo no, ma...

- Vorevi ben dì! Hinn di bravi besti che se contenten de on poo de erba e de fen.

- Cosa vuoi insinuare?

Chi, mi? Mi insinui nagott! Caso mai l'è on quaichedun d'alter ch'el s'è insinuaa in saccoccia ona guai bustarella.

- Alludi forse al caso Caltagirone?

Te l'ee dit ti, mi hoo dit nient. Ma te podariet giontaghen tanti alter. Per esempi i fond negher.

Quali?

- Qui dell'Italcasse, minga quei del cafè de cert!

- Ma i democristiani hanno detto che sono stati costretti a prendere quei soldi.

- Poveritt. Quasi quasi me fann compassion!

Li hanno presi per salvare il pluralismo!

- ... e poeu hann inventà el preambol.

Che c'entra?

EI gh'entra e comè. Damm a trà a mi. Per lor el pluralismo l'è stà semper lì a comandà.

Ma non vorrai obbligarli a fare un governo con i comunisti se non vogliono.

Per forza vorenn minga. Che tocaria cambià manera de governà!

Ossia?

- Dovareven governà sul seri, senza fass scarligaa nagotta in di saccocc.

Ma allora secondo te i democristiani son tutti disonesti?

- No, no, per carità! Ghe mancheria alter?

- Allora riconosci che ci sono anche dei galantuomini?

- Certament! Doma che hinn minga bon de cascià via quei che hinn minga di galantomen. Bisognaria iuttai.

Come?

- Con on preambol?

- Un altro?

- Sì. On preambol ch'el disa che poden minga governà quei partii dove gh'è denter quaichedun ch'el roba, ch'el se mett di danee in saccoccia e così via. Te vedariet che la D.C. la dovaria o fa on bel ripulisti in cà sua o rinonzia al governo. Ciao, te satudi. el barbee

milano 19 - pag. 3

Essere giovani in periferia INCONTRARSI, MA DOVE?

Questo è il primo articolo che vuole introdurre un dibattito sulla realtà giovanile della zona. Come rendere possibili nuovi rapporti resi difficili dalle negative esperienze del passato

I giovani nel quartiere: è un problema scottante che interessa un po' tutti: dai genitori "giustamente" preoccupati dell'incolumità dei propri figli agli stessi giovani, soggetti in causa, bisognosi di spazi e attrezzature adeguate a quelle esigenze che il tempo libero permette loro.

Premesso ciò, sta a chi scrive il compito di tastare con mano e quindi divulgare attraverso il periodico quelle che sono le difficoltà connesse al giovane, di trovare nel quartiere luoghi di incontro e divertimento.

Penso di non contraddire nessuno dicendo che in verità questi spazi sono alquanto modesti, per non dire altro; vuoi per i grossolani errori della vecchia giunta (assoluta mancanza, in un quartiere come il Gallaratese dove "dormono- oltre 70.000 anime, di cinema, discoteche, ecc.); vuoi per le difficoltà che la nuova si è trovata ad affrontare.

Così le carenze già presenti, col passare degli anni sono purtroppo stagionate.

Visto questo quadro non proprio confortante, la stragrande maggioranza dei ragazzi, per spostarsi, è costretta a utilizzare i mezzi pubblici o i propri per ricercare in altre zone più fortunate di Milano quelle necessità di svago assenti nella nostra periferia.

Qualcuno potrà obiettare che nelle parrocchie sono in funzione locali adibiti a cinema, ma questi vengono frequentati principalmente dai bambini (età compresa tra i 6 e i 13 anni) e quindi le programmazioni cinematografiche ne devono rispecchiare i gusti.

Proposte in merito alla creazione di centri ricreativi vi sono state; difatti a settembre girava voce di occupare il vecchio "dazio", che una volta delimitava il confine tra il Comune di Milano e quello di Pero.

Al suo interno si voleva, come primo approccio, creare una sala prove per tutti gli aspiranti musicisti e tante altre piccole cose che potevano essere una partenza per più consistenti iniziative. Poi tutto ciò è andato in fumo per la scarsa volontà di collaborazione dei vari giovani, che all'inizio erano concordi nel creare spazi d'incontro, ma in seguito sono subentrati fattori egoistici che hanno contribuito a far prevalicare a fini personali gli interessi comuni.

In questa situazione i vari gruppi musicali "emigrano" in altre zone, costretti a pagare ai privati salati compensi per l'affitto di qualche soffitta o cantina e quando non riescono a trovarla, il che capita il più delle volte, frequentano quelle sale prove che rappresentano per il giova-

ne della periferia, non certo in grado di eccessive spese, un grave onere economico.

Il nocciolo della questione risulta ben chiaro: i giovani chiedono, ma dai dovuti competenti risposte esaudienti non ne giungono, o quantomeno non vengono rese note. Subentra così assuefazione e sfiducia nei confronti dell'amministrazione e il malcontento non è certamente un sintomo positivo, in quanto si vengono a creare gravi fratture tra le forze politiche progressiste e la maggioranza dei ragazzi. Questi ultimi sfogano la loro rabbia con affermazioni che possono far intendere un sintomo di qualunquismo serpeggiante, ma chè sono invece un sintomo di disgregazione sociale tanto più preoccupante perchè esplode in un momento già difficile nella vita del nostro paese.

Naturalmente vi sono forze e uomini che giocano su questo disorientamento generale; non c'è da stupirsi, anche questo fa parte della "sceneggiata" italiana.

Tra tante cose negative una positiva: la creazione del centro comunitario di Trenno, l'exscuola occupata nel '73.

I propositi sono ottimi, come sempre accade d'altronde; sta a tutti noi la capacità di farlo vivere e renderlo centro operante delle attività culturali della zona. Alcuni giovani interpellati a proposito non hanno manifestato eccessivo entusiasmo. Forse i troppi errori del passato sconsigliano facili proclami. Comunque qualcosa comincia a muoversi, potrebbe essere un toccasana per tutti noi. Ce n'è vivamente bisogno.

Inaugurato

il centro comunitario di via Lampugnano

È stato inaugurato domenica 2 marzo il Centro comunitario di via Lampugnano, alla presenza di alcuni consiglieri e del presidente del Consiglio di Zona 19, il quale ha illustrato in un breve intervento gli scopi del centro che è stato acquisito alla cittadinanza grazie all'impegno di tutta al zona. Doretta Mariani, presidente del comitato di gestione, ha poi indicato alcuni obiettivi che il comitato intende raggiungere con questa nuova struttura. E mancata invece la prevista partecipazione del sindaco Carlo Tognoli, evidentemente impedito da altri impegni. Nelle foto l'interno del centro ed alcuni momenti dell'inaugurazione.

Wando Luigia Mapelli OFFERTE SPECIALI BIANCO CASA 80 STILE CAMICERIE TELERIE ABBIGLIAMENTO MILANO-Via Guglielmo Silva, 39 Te1.02/464403 SILVANAÄfiori via Silva, 35 angolo S. del Piombe RINOMATA POLLERZA BRIANZOLA UOVA e SELVAGGINA POLLERIA di PRIMA QUALITA' MILANO Via Morgantini 1- tel. 40.70.849 Macellazione Giornaliera pag. 4 - milano 19
FORMAGGI e SALUMI TIPICI Le migliori qualità a giusto prezzo P.za Selinunte 3-ang. v. Morgantini Tel. 4039404
F.LLI CACCIAMANI

Una

importante vertenza del sindacato La ristrutturazione della Sit-Siemens

All'inizio degli anni '70, nei vertici della finanziaria pubblica Stet, che opera nei settori delle telecomunicazioni (telefonia, trasmissioni dati, TV, ecc.), si cominciarono a scoprire le grandi possibilità di impieghi della telefonia, impensabili sino a qualche anno prima. Da allora ebbero inizio studi, progetti ("piano Proteo"), ecc., e soprattutto investimenti nei settori telefonici. I quali hanno consentito di sviluppare, negli anni successivi, nuovi servizi per la società italiana, avviando profonde modifiche nella organizzazione del lavoro in molti settori commerciali e produttivi; attraverso la teletrasmissione dei dati, dei terminali, ecc..

Questi orientamenti operativi nei settori della telefonia hanno comportato nelle centrali telefoniche il passaggio dalle commutazioni automatiche elettromeccaniche a quelle di tipo elettronico. Queste ultime hanno consentito un allargamento enorme dei servizi telefonici determinando, di riflesso, una espansione del mercato della elettronica, accelerando così i processi concorrenziali in questi settori. I cui lavoratori hanno avuto modo di registrarli con periodiche ristrutturazioni dei comparti produttivi e commerciali.

SUL RECUPERO DELLA PRODUTTIVITÀ

Per quanto riguarda la SitSiemens, che è la più importante azienda (a capitale pubblico) che opera nei settori dell'elettronica,, essa è al centro delle questioni più sopra menzionate. Questa azienda, infatti, il mese scorso ha convocato a Roma le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, comunicando loro l'esigenza di ristrutturare (le cui linee sono da precisare) la SitSiemens. Ciò comporterebbe lo scorporo della grande azienda, attraverso la costituzione di piccole aziende (nell'ambito di un unico Gruppo) strutturate sulla base della "divisionalizzazione per unità di prodotto". In altre parole, sulla base delle singole produzioni (impianti telefonici, ponti radio, ecc.).

Questo annuncio aziendale, come è facile da immaginare, ha provocato un certo allarme fra i lavoratori di questa azienda: soprattutto per i livelli occupazio-

nali e la preoccupazione di perdere l'unità aziendale. La direzione aziendale ha subito precisato che l'unità aziendale non è in discussione, ed ha motivato lo scorporo in termini di efficienza, attraverso il recupero della produttività. Su questo obiettivo anche il sindacato ha manifestato il suo accordo, indicando però l'esigenza di un serio recupero della produttività anche nei settori della dirigenza aziendale; la quale oggi appare ancora troppo attenta agli equilibri clientelari degli appalti. Al di là della indubbia complessità di un operazione di questo genere che, per le dimensioni e le implicazioni, consigliano molteplici approfondimenti da parte del sindacato dei lavoratori. Allo stato attuale si può registrare una iniziale divergenza, tra sindacato e direzione aziendale, che nasce dai metodi che la Sit-Siemens sembra voler praticare nella sua ristrutturazione, per il recupero della produttività, quella del taglio dei "rami secchi". Per quanto concerne il recupero della produttività, rispetto a qualche anno fà, essa appare largamente recuperata a livello operaio e impiegatizio. La stessa cosa, a giudizio dei lavoratori, non si può dire per l'alta dirigenza aziendale, la quale risulta ancora fortemente dedita agli equilibri bipartitici e correntizi, al fine della lottizzazione delle cariche in azienda.

UNA DENUNCIA DEI LAVORATORI "TI" ESTERNI

Il sindacato, nel corso dell'assemblea generale dei lavoratori della Sit-Siemens di Milano tenuta il 10 marzo, ha sottolineato come questi progetti aziendali di ristrutturazione appaiono poco chiari, anche perchè mancano di un solido ancoraggio ad un quadro di riferimento nazionale, che non esiste, perciò le proposte aziendali hanno sollevato perplessità tra i lavoratori.

La Sit-Siemens in base alla futura ristrutturazione, per quanto riguarda il futuro dei reparti esterni addetti alle installazioni delle centrali telefoniche; ha prospettato lo scorporo, da realizzarsi in due anni, di questi reparti dal resto della attuale struttura aziendale. Le installazioni dovrebbero, in futuro, esere affidate ad una nuova società

me mille cose per la casa!

installatrice (facente parte del Gruppo), in grado di operare nella ricerca, nella costruzione e nella vendita delle centrali.

Oggi l'azienda, per far fronte alle richieste di installazioni private, altre al proprio personale specializzato, affida ad imprese esterne l'appalto di queste installazioni. Ciò dipende non soltanto dall'aumento delle domande di installazioni, ma anche dal mancato rimpiazzo dei lavoratori Sit-Siemens collocati in pensione. I lavoratori della SitSiemens di Milano del reparto "montaggi esterni" "TI", hanno denunciato in un documento situazioni gestionali anomale come quella che "Il personale del montaggio è soggetto frequentemente ad attesa di lavori per mancanza di materiale; i lavori vengono sospesi e spesso la loro ripresa è affidata a imprese". Quest'ultime, nel documento, sono accusate di utilizzare, oltre al loro normale e regolare personale, anche pensionati e lavoratori Sit-Siemens (al termine del loro lavoro aziendale) in regime di lavoro nero. Perciò i lavoratori del reparto "TI" non sono convinti che questa specie di "agilità" imprenditoriale della Sit-Siemens realizzi un abbassamento dei costi della manodopera.

LA LINEA DEL SINDACATO

Negli incontri romani la SitSiemens ha consegnato al sindacato, in ossequio alla 1' parte del contratto, uan consistente documentazione circa i suoi progetti di ristrutturazione del Gruppo. Progetti e orientamenti che si ricollegano, per molti aspetti, al più vasto piano nazionale per la telefonia; questione questa che risulta dunque molto complessa e che appare tutt'al-

Problemi del lavoro

Saranno scorporati alcuni reparti Sit-Siemens?

Un reparto della SIT-SIEMENS, quello dei "montaggi esterni", che ha il compito di allestire le centrali periferiche pubbliche dei telefoni, è in agitazione sulla base di una complessa piattaforma che affronta i problemi dell'organizzazione del lavoro, dell'inquadramento, dei diritti sindacali, del trattamento di trasferta.

Da mesi, come denunciano il Consiglio di fabbrica e la FLM, la direzione dell'azienda rifiuta di aprire persino il negoziato sulla base di questa piattaforma, che rappresenta anche serio tentativo di affrontare i problemi della riorganizzazione del lavoro. Alle richieste dei circa cinquemila lavoratori dei montaggi esterni, l'azienda ha risposto accusandoli di assenteismo, peraltro smentito dai suoi stessi rilievi statistici, e facendo circolare l'ipotesi dello scorporo del reparto dal resto della Sit-Siemens. Con quali fini questo scorporo dovrebbe essere realizzato non è stato detto. Circola voce che si voglia costituire una nuova società, ma senza alcuna garanzia per i lavoratori nè per quanto si riferisce ai livelli occupazionali, nè per quanto riguarda il rispetto degli accordi sindacali firmati. Analoga sorte dovrebbe colpire anche il centinaio di lavoratori del reparto montaggio centrali private della stessa azienda, alcuni dei quali sono venuti a trovarci in redazione per riferirci quanto pubblichiamo qui a lato.

tro che definita. Se poi si considera e non si può farne a meno, che a livello comunitario europeo si va profilando un piano per l'informatica, che vede per i settori dell'elettronica una serrata concorrenza internazionale, con aziende come la Philips, la Thompson, CGE, Plessey e la Siemens.

Il sindacato con questa vertenza Sit-Siemens è quindi impegnato a livello aziendale e in stretto rapporto con i lavoratori, ad approfondire la documentazione fornita dalla azienda; sulle cui esigenze competitive il sindacato non è affatto insensibile. Per il sindacato che pone i problemi della riorganizzazione del lavoro si tratta anche di vigilare

L'ufficio di collocamento

Scopi e funzioni

L'Ufficio di collocamento di Milano, sito in via Duccio da Boninsegna, n° 21, è un servizio pubblico che si occupa principalmente: di avviare ad una occupazione i lavoratori disoccupati; di autorizzare le assunzioni (che possono avvenire, o tramite richiesta nominativa, o assunzione diretta, o con passaggio diretto) secondo le disposizioni di legge in materia; di accertare la disoccupazione con un timbro mensile su apposito documento; di stilare una graduatoria dei disoccupati in base all'anzianità, al carico familiare, ecc.

Come avviene l'iscrizione.

La prima operazione che compie l'ufficio è l'iscrizione del disoccupato nelle liste di collocamento ordinario: ciò significa che l'avviamento al lavoro di queste persone non avviene in base a varie leggi speciali (es. la 285 sull'occupazione giovanile, ecc.).

II lavoratore disoccupato in cerca di un posto di lavoro si reca all'U.d.C. munito di libretto di lavoro. uno stato di famiglia recente, un eventuale titolo di studio e un documento di identità.

All'atto dell'iscrizione avrà un colloquio con l'impiegato addetto, riguardo le mansioni richieste, le precedenti esperienze di lavoro, i titoli di studio in possesso, nonchè l'eventualità di un'altra mansione di-

versa da quella indicata.

L'Ufficio trattiene allora il libretto di lavoro e lo stato di famiglia, consegnando al lavoratore un tesserino rosa, che deve essere timbrato una volta al mese presentandosi con un documento di identità.

Sul tesserino è indicato un punteggio in base alla data di iscrizione, al carico familiare e ai titoli di studio.

L'iscrizione può avvenire dopo compiuti i quattordici anni.

Avviamento al lavoro

La legge n° 300 prevede che per alcune qualifiche (es. impiegati di concetto, operai altamente specializzati) il lavoratore possa essere assunto tramite richiesta nominativa da parte del datore di lavoro, che ne indica il nominativo preciso e individuale all'U.d.C.; negli altri casi (es. operai generici e impiegati ordinari) la legge prevede invece richieste numeriche e collettive, per cui il datore di lavoro deve richiedere all'Ufficio un determinato numero di lavoratori senza specifiche personali.

Le richieste numeriche

Le ditte che hanno bisogno di personale non specializzato e non di concetto, rivolgono all'Ufficio una richiesta generica di un determinato numero di lavoratori per una mansione indicata. Una volta alla settimana l'Ufficio compila una graduatoria dei lavoratori disponibili aventi la medesima

per evitare le semplicistiche e pericolose strade dei tagli dei "rami secchi". Si tratta insomma di un notevole impegno per il sindacato, al fine di sviluppare il contributo dei lavoratori in un serrato confronto con l'azienda, in termini di concrete verifiche, per dare soluzioni positive ai vari aspetti delle proposte aziendali (orientamenti produttivi, loicalizzazioni, dimensioni, investimenti, ecc.). Avendo soprattutto presente le eventuali ripercussioni in termini di occupazione per i lavoratori e gli interessi più generali della collettività, come l'allargamento dei servizi e i loro costi.

Mario Rossi

k.)E, PC_GO 0£ L COS'4A1 DA , SAtAR10, GMISLATI LAVORARE G951, VOGLIO FARCI RABBIA LA FEBBQE A is.x.,LIA DELLA ?I CC0LA DEL gALARiDg e MEDIA INDUSTRIA

qualifica, i quali vengono così candidati per le richieste di lavoro esposte in apposite bacheche.

L'avviamento al lavoro sulla base delle richieste numeriche, avviene. a Milano, il lunedì per gli impiegati ed il giovedì per gli operai. Il tempo utile da parte del lavoratore per consegnare il tesserino di disoccupazione (aggiornato e non scaduto) è dalle ore 8.30 alle 9,30.

Gli impiegati dell'U.d.C. addetti alla mansione, ritirano i tesserini dei disoccupati presenti e formano una graduatoria sulla base del punteggio indicato su ogni tesserino. Tale graduatoria viene poi esposta al pubblico alla fine della mattinata.

I lavoratori che hanno punteggi migliori (es. per anzianità di iscrizione) saranno chiamati per primi e avranno quindi maggior possibilità di scelta circa il posto di lavoro.

Quando un lavoratore si sia dichiarato disposto ad assumere un determinato lavoro. provvede con regolare "nulla-osta- all'avviamento del lavoratore al posto di lavoro prescelto.

macino 19 - pag. 5 Ä
MILANO
DELLE
FERRAMENTA COLORI - VERNICI CASALINGHI CARTE DA PARATI MOQUETTES 111111011.1111~
HOBBY & CASA
VIA
ANDE 1 - TEL. 30.64.22
Paola Protti delegata U.d.C. Milano (Continua - 1 Per informazioni scrivere a Milano 19

pag. 6 - milano 19

La violenza negli stadi

Una serata con i due Gianni

Dell'argomento del dibattito se ne è parlato ma si è spaziato anche su altre cose. C'è stato il solito show di Gianni Brera e uno strano imbarazzo di Rivera

Venerdì 7 marzo alle ore 21 organizzato dallo UISP provinciale e con il patrocinio del Consiglio di Zona 19, si è tenuto nella sala delle assemblee di via Pogatschnig al QT8 un incontro con Gianni Rivera ex capitano del Milan ed ora vicepresidente della società e con Gianni Brera giornalista sportivo del Giornale.

L'argomento del dibattito è stato quello della violenza negli stadi. Partiti dal ferimento di un giovane interista, accaduto la domenica precedente durante l'incontro Milan - Inter, si è arrivati ad un discorso più generale sui tifosi, sul loro modo di sostenere le società, sul rapporto fra i Milan clubs e la società sportiva.

Rivera ha sostenuto che il Milan, attraverso i suoi Clubs, ha sempre cercato di far opera di convincimento nei confronti dei tifosi più scalmanati creando addirittura una vera e propria rete di controllo durante le partite per limitare al minimo gli episodi di violenza.

Ma tale opera di prevenzione in determinati momenti può non

essere sufficiente ed ecco che accadono i fatti di violenza più gravi.

Gianni Brera ha dato atto di tutto questo a Rivera e ha subito catturato l'attenzione del pubblico sfruttando la sua notevole dialettica esprimendo, tra l'altro, giudizi, spesso paternalistici, a raffica cadendo in diverse e clamorose gaffes.

Ad esempio per ben due volte ha sostenuto, assolutamente senza conoscere le persone in causa, che il ferito della domenica precedente era certo un giovane "grande e grosso che cercava di fare violenza a uno più piccolo" e che quest'ultimo, con il coltello, ha solo cercato di difendersi. Questo concetto lo ha espresso all'inizio del dibattito e lo ha ripetuto verso la fine. È successo allora che si sono alzati da un lato della sala i genitori del giovane ferito smentendo nella maniera più decisa l'affermazione del giornalista il quale ha fatto subito retromarcia e premurosamente ha chiesto notizie sulla salute del giovane (chissà: poteva servire per un

È venuta tanta gente

Quest'anno, in quartiere, la Festa della Donna si è svolta al Centro Comunitario di Trenno, in Via Lampugnano, in questo bell'edificio completamente rinnovato, ricco di spazio tutto utilizzabile per la vita sociale dei cittadini.

In pratica è stato proprio 1'8 Marzo, la Festa della Donna, che lo ha inaugurato subito dopo l'apertura ufficiale avvenuta un mesetto fa.

È una festa questa, nel quartiere, che ha assunto ormai il sapore della tradizione visto che si ripete ogni anno ad opera e iniziativa di alcune donne che, nell'ambito dell'UDIUnione Donne Italiane, trovano modo di mettere insieme il proprio scarso tempo libero, oppure tra un lavoro e l'altro, cercano di unire le forze per creare una giornata aggregante, un momento di riferimento femminile, uno spazio di dialogo.

Come si sa qualsiasi iniziativa prevede inequivocabilmente un apporto di fondi e quindi tutti gli anni il timore di non riuscire a autofinanziarsi è il primo problema che viene affrontato e, regolarmente, il fermento di piccole iniziative porta poi a un bilancio finale, alla faccia di tutte le paure e i tentennamenti iniziali, di cifre in attivo. Alla gioia quindi di una festa riuscita si somma la tranquillità che deriva dal non aver sospesi con nessuno.

Così è stato per il 1980 che ha visto, vicino alle donne dell'UDI dei Circoli 8 Marzo - Gallaratese e S.

Leonardo, il Circolo Culturale Gallaratese G1, il Circolo ARCI G. Travisani e la Lega Pensionate CGIL. Grazie proprio all'unione di queste forze è stato possibile attuare l'iniziativa al Centro Comunitario di Trenno che, in quanto nuovo e ancora misconosciuto, è carente di molte strutture interne e ha quindi richiesto improvvisazioni, aggiustamenti e prestiti vari.

Grande è stato lo sforzo per mettere insieme il tutto, coordinarlo e portarlo a conoscenza della popolazione affinchè il lavoro non risultasse vano e bella è stata la collaborazione spontanea, generosa e fraterna che tanti uomini hanno offerto affiancandosi in quei compiti che le donne, certo non per colpa loro e auguriamoci ancora per poco, non hanno imparato a svolgere.

E la gente è infatti arrivata: tante donne, giovani e meno giovani, uo-

articolo!).

In un altro suo infelice intervento ha definito, in una maniera che penso si possa definire solo qualunquista, gli italiani come "brutta gente che ruba da quando è nata". È stato allora che sono intervenuti prima Renato Cordera segretario della sez. Fornasari del PCI e subito dopo Danilo Pasquini presidente del Consiglio di Zona che hanno controbattuto le affermazioni di Brera. Tra l'altro Cordera, nel suo puntualissimo e preciso intervento, ha sostenuto che non tutti gli italiani sono come quelli descritti dal giornalista perchè ci sono degli "italiani che lottano contro il furto, che lottano conto la corruzione, che lottano contro la violenza da quando sono nati a quando andranno al cimitero" e che hanno il coraggio di organizzarsi e di scioperare contro la violenza, cosa che i giocatori non hanno mai preso in considerazione di fare e questo solo per salvaguardare "il loro portafoglio".

Era inevitabile che in una discussione con Rivera e Brera saltasse fuori anche una domanda su quello che è stato definito lo scandalo delle partite truccate. Entrambi hanno sostenuto di non saperne nulla e Brera ha aggiunto che nella situazione politica attuale (dimissioni del ministro Evangelisti, scandalo Italcasse, caso Caltagirone) faceva sicuramente comodo spostare l'attenzione dell'opinione puhblica sul mondo del calcio. In ogni caso abbiamo avuto l'impressione di un certo disagio nel rispondere a questo tipo di domande, da parte soprattutto di Rivera cosa comprensibile se si tiene presente che tra i più chiacchierati, c'è anche qualche giocatore del Milan.

Luciano Zagato

macchine per ufficio nuove e d'occasione riparazioni - manutenzioni - noleggi Milano - via I.b. Alberti n° 5 tel. 31.66.15 - 34.94.177

PRODOTTI OLIVETTI ADLER - TRIUMPH

La bottega dell'orafo

di FRANCO FRANCIOLI

via Cechov, 20 - tel. 3089434 corso di Porta Ticinese, 87 - tel. 8373932

mini e bambini, col desiderio di vedere. di partecipare, di capire. Tutti hanno offerto spontaneamente per la mimosa. hanno acquistato i biglietti della lotteria che ha visto tra i primi premi i quadri di artisti del quartiere che non mancano mai all'appello: Enrico Basso, Doris Consonni, Bruno Tosi e Bruno Truzzi.

Tutti si sono stretti in circolo all'ingresso del Centro: le donne meno giovani sedute, le altre con o senza bambini, con o senza l'uomo al fianco, attorno a ascoltare l'intervento dell'amica dell'UDI provinciale, Mariolina, che ha introdotto il perchè dell'8 Marzo, le ragioni e la sostanza delle rivendicazioni femminili; le parole della casalinga che ha trovato la strada per uscire dalle quattro mura anonime per dire di se, della voglia di crescere insieme alle altre, della propria poesia; il saluto caloroso del Presidente del Consiglio di Zona, Danilo Pasquini.

E poi ancora tutti in massa si sono trasferiti nella sala grande dove la brava Laura Costa ha raccontato la sua storia di donna attraverso il canto, la pantomima, la danza, la parola sussurrata e urlata con grandissima efficacia, sicura convinzione e tanto, tanto senso artistico.

Una giornata riuscita dunque 1'8 Marzo 1980, giornata positiva e ricca di premesse per l'immediato futuro.

Mercato Comunale - Via Chiarelli 10

COLORI -VERNICI CARTE DA PARATI FERRAMENTA CASALINGHI MOQUETTES

Via C. Dolci, 38 - Tel. 40.80.506 20148 MILANO

e mille cose per la casa!

OLORIFICIO SIRO
La festa della donna al centro di via Lampugnano

ARC I

La sezione scacchi rende noto a tutti gli appassionati del gio. co che è in fase di svolgimento il IV° Torneo OPEN 80, al venerdì sera ore 21 presso il Circolo G. TREVISANI.

I premi per il suddetto torneo vengono offerti dalla ditta

Radio TV CASTAGNA - Elettrodomestici - Ferramenta, piazza Scolari 2 (sotto i portici di Trenno) Tel. 4521902.

TREVISANI ['CIRCOLO GIULIO ABBONATEVI LAVASECCO MARISA

Via Ugo Betti 12 Milano Tel. 306380

Lavaggio celere a secco ed a acqua

Specializzata per il lavaggio di pellicce, renne, coperte, sacchi a pelo, tappeti.

PROVATE Ä PROVATE PROVATE SARETE SODDISFATTI

MACELLERIA VOLONTÈ

SERVIZI ALL'INGROSSO

venite a conoscerci

Specialità agnelli e capretti sardi Å salsiccia siciliana servizio a domicilio

Piazza Selinunte, 4 - tel. 4080015

La scuola media sperimentale G. Casati per L'inserimento

degli alunni handicappati

La scuola media Casati, al quartiere Gallaratese, ha promosso un incontro tra le componenti scolastiche delle elementari e medie del Distretto 42 invitando rappresentanti deglio organismi di base e dei Servizi locali per dibattere sui problemi relativi all'inserimento e integrazione degli alunni handicappati. L'ampia partecipazione ha confermato la volontà di proseguire un'esperienza che attraverso il sacrificio e l'azione politica delle forze progressiste ha portato all'emanazione della Legge 517-agosto 1977, con riferimento particolare agli artt. 2 e 7. Il contenuto dei vari interventi ha posto in evidenza le carenze dell'organizzazione sociale, sanitaria, assistenziale e scolastica in quanto vengono a pesare sui fanciulli in difficoltà, sui loro genitori, sui docenti e lavoratori della scuola; quali tentativi sono in atto nelle scuole per cercare di sopperire alla mancanza dei sostegni dovuti e l'esigenza comune di sapere chiaramente come e a chi chiedere gli interventi.

Al fine di rendere operante la Legge, chi vuole impegnarsi in questo lavoro umano e sociale è importante abbia conoscenza delle normative giuridiche che stabiliscono l'inserimento dell'handicappato in età scolare e trovare così gli strumenti necessari:

- l'art. 38 della Costituzione afferma che "... gli inabili e i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale" e l'ordinamento giuridico stabilisce che "L'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica" (art. 28 della L. 118-71).

Con la CM 227 del 1975 si delinea il primo tentativo di fare chiarezza sulla effettiva "integrazione scolastica e sociale" di tali allievi e tenendo conto della gravità dei problemi di natura organizzativa e strutturale, suggerisce di sperimentare l'inserimento per gruppi di scuole e con gradualità. Da questo momento inizia un confuso processo di inserimento privo di ogni sostegno e che vede contrapposti - in alcuhni casi - i fautori dell'inserimento "a tutti i costi" e coloro che ritengono debbano essere prima disposte le strutture e i servizi di ogni genere.

Si ariva così alla Legge 517 (intesa come miniriforma della scuola dell'obbligo) e ne riassumo gli articoli che ci interessano: "... la scuola attua forme di integrazione a favore degli alunni portatorio di handicaps con la prestazione di insegnanti specializzati... Devono inoltre esse-

re assicurati la necesariaintegrazione specialistica, il servizio socio - psicopedagogico e forme particolarid i sostegno secondo le rispettive competenze dello Stato e degli Enti locali preposti..." .. sono previste forme di integrazione... da realizzare mediante l'utilizzazione dei docenti in possesso di particolari titoli di specializzazione entro il limite di una unità per ciascuna classe che accolga alunni portatori di handicaps e nel numero massimo di 6 ore settimanali. Le classi che accolgono questi alunni sono costituite con un massimo di 20 alunni".

È importante ricordare anche le funzioni del Consiglio Scolastico Distrettuale (DPR 416 - art 12) che ha come fine "la piena attuazione del diritto allo studio" e per realizzare ciò "deve eliminare gli ostacoli che rendono difettoso l'accesso all'istruzione (in particolare l'assistenza scolastica ed educativa, le attività parascolastiche. extrascolastiche ed interscolastiche, il servizio di medicina scolastica ed il servizio socio - psicopedagogico", come precisato nella circolare min. n. 79 del marzo 1978.

Ci si rende conto, a questo punto, che oltre al giusto "inserimento" degli alunni portatori di handicaps, ci si pone un altro obbiettivo che è quello della necessaria "integrazione" di tali soggetti che può avvenire solo attraverso un adeguamento del sistema scolastico con attività integrative che rendano meno pesante e difficoltoso l'apprendimento, che portino al recupero delle risorse individuali attraverso interventi specifici e — soprattutto — disponendo dell'assistenza sanitaria sia nel territorio che all'interno della scuola.

Al Consiglio Scolastico Distrettuale si chiede, pertanto, la pianificazione degli interventi psico - pedagogici, la ricerca e il potenziamento dei servizi sanitari e delle relative strutture, e la programmazione di attività integrative e di sostegno a favore degli handicappati derivanti da una diversa organizzazione scolastica che può realizzarsi nell'ambito del TEMPO PIENO.

Purtroppo, il Consiglio del Distretto 42 non è ancora intervenuto in questo delicato e importante poblema lasciando docenti, genitori e organi collegiali nella confusa ricerca di "rimedi" con iniziative separate e - in alcuni casi - ponendo in contrasto i lavoratori e l'utenza della scuola. Infatti, l'attuale realtà scolastica - in relazione all'inserimento di alunni handicappati - è la parziale applicazione degli art. 2 e 7 della L. 517, già citata, ovve-

ro: l'assegnazione di un docente qualificato per 6 ore settimanali per ogni classe che abbia accolto un soggetto e la riduzione da 25 a 20 del numero di alunni per classe. Viene, inoltre, assegnato un contributo straordinario dallo Stato e dall'Amministrazione locale per l'acquisto di materiale didattico specifico. Sono quasi completamernte assenti i Servizi sanitari e socio - psicopedagogici di zona che il SIMEE (Servizio lgfiene Mentale dell'Età Evolutiva), data la esigua potenzialità, offre in forma prioritaria alla prima fascia dell'infanzia. L'esperienza di questi anni ha portato gli operatori della scuola a considerare insufficienti sostgni previsti dalla Legge che non tiene conto - tra l'altro - della necessità di aggiornamento dei docenti e della presenza qualificata del persoale ausiliario per gli alunni che non risultano auto - sufficienti e su questo punto occorrerebbe soffermarsi poichè — alle volte — è ragione del rifiuto all'inserimento. (Infatti, non risulta chiaro chi deve provvedere al "personale di assistenza", anche se la CM 228 ritiene sia spettanza degli Enti Locali).

Partendo da tutte queste considerazioni, l'assemblea del 20 febbraio scorso, ha convenuto di istituire un coordinamento del Distretto scol. 42 che si faccia promotore nei confronti del Consiglio Scol. Distettuale e del Consiglio di zona affinchè vengano svolti i seguenti interventi:

INDAGINE nelle scuole dell'obbligo del Distretto relativo alla presenza di soggetti handicappati e delle diverse cause di disabilità (evitando il concentramento in alcune scuole)

ESAME sullo stato delle attuali STRUTTURE SCOLASTICHE in relazione ai problemi motori di alcuni handicappati (barriere architettoniche)

ESAME delle STRUTTURE SANITARIE, esistenti nella zona, che possano offrire sostegno e collaborazione anche all'interno delle scuole (equipe polispecialistiche)

AGGIORNARE la ricognizione dell'esistenza di INSEGNANTI SPECIALIZZATI e disposti a questi incarichi PIANIFICARE gli INTERVENTI degli INSEGNANTI DI SOSTEGNO e - in relazione alla loro qualificazione - prevedere la mobilità degli stessi nelle scuole del Distretto (es. per i non - vedenti. gli ipoacusici, ecc.) AGGIORNAMENTO e FORMAZIONE degli insegnanti e del personale ausiliario.

La scuola media CASATI ha offerto la propria collaborazione alle scuole elementari e medie del Distretto per ospitare questo "gruppo di lavoro" che si ritroverà il 7 marzo p.v. e un "seminario" di aggiornamento tenuto dall'equipe di zona del Centro d; Innovazione Educativa del Comune, consapevole che occorre adoperarsi per la tutela dei diritti del cittadino in difficoltà in quanto — senza la risoluzione di certi problemi non vi può essere crescita sociale e non soltanto nella scuola.

milano 19 - pag. 7

Il Consiglio di Zona

La città delle venti municipalità

Cosa sono i consigli del decentramento. Perchè sono stati fatti. Quest'anno si vota per la loro elezione diretta. Poteri, compiti, partecipazione. Un intervento del presidente del Consiglio di Zona 19, Danilo Pasquini, su questi argomenti.

1 - LE ORIGINI - LA

Decentramento politico - amministrativo, Consigli di quartiere, Organi di partecipazione democratica, Consigli di zona, Circoscrizioni: sono questi i nomi correnti che si danno ai piccoli Consigli Comunali che a Milano dal 1969, mese di marzo, sono in funzione.

Per capire la loro presenza bisogna rifarsi alla storia e dalla vita del nostro paese, più di 15 anni or sono. Ed in particolare ricordare quale era la vita sociale delle grandi città allora, in pieno sviluppo delle migrazioni interne (quanti italiani dal 1961 al 1967 - 68 si sono spostati dal sud e dalle valli o dalle pianure dove l'agricoltura si trasformava e dava sempre meno reddito ai braccianti).

Si cominciava a parlare di non governabilità della metropoli.

Da un altro punto di vista bisogna ricordare come lo sviluppo industriale avesse portato, nelle città industriali, un certo benessere, magari carrozzato da 500 in marcia su autostrade coperte di cambiali; ed insieme avesse fatto riscoprire il senso di "classe" agli operai delle fabbriche, quelli che da sempre lo erano stati e quelli nuovi, arrivati dalla Puglia, dalla Sicilia, dalla provincia di Rovigo, dalle valli dell'Appennino.

Il contratto dei metalmeccanici del 1962 è una data storica per questa riscoperta.

E già da qualche anno, a Milano, era un fiorire di gruppi spontanei, di circoli culturali, di associazioni volontarie, che andavano ad integrare la presenza sociale dei partiti della sinistra, emergenti allora dalla storia dei primi 15 anni di Repubblica che li aveva visti perdenti: il Fronte Popolare, il fallimento della occupazione delle terre, la scissione sindacale, la repressione scelbiana, la legge truffa, l'istitu-: to delle. raccomandazioni dei prevosti per un posto di lavoro, la diaspora insomma di quello che era stato dal 1945 al 1948 uno dei movimenti operai più combattivi ed unitari dell'Europa capitalista.

Un paese, l'Italia, cambiava, in vent'anni, per la seconda volta, immagine e struttura: cambiava ancora di dentro, perchè la sua classe operaia riacquistava forza e consapevolezza del proprio ruolo e della propria necessità per l'economia del paese.

Abbiamo detto della governabilità delle città: la paralisi di Milano risaliva a metà degli anni '60. Non hanno le Amministrazioni di centro - sinistra la capacità di rispondere a tutte le esigenze che l'aumento della popolazione pone; perchè non basta il posto di lavoro e magari una casa, anche nuova. Ci vogliono scuole, verde, servizi soculturali e sanitari. Senza 3nunciarlo come principio si pose la questione della qualità dela vita.

La governabilità: diventa una luestione politica di fondo. I cit-

STORIA

tadini si rendono conto che l'Amministrazione è lontana; spesso le decisioni che prende sono non aderenti ai bisogni; scelte come quella del 1963 di togliere gradualmente i tram, perchè tutti hanno la 500, non vengono verificate con le reali necessità della gente; i cittadini vogliono contare di più nella politica della città, ridurre il potere che danno con la delega agli amministratori mettendo il naso dentro le cose che li riguardano.

Con questi obiettivi e con questi contenuti si sviluppa un movimento di base che dal 1964 al 1968 incalza l'amministrazione di centro - sinistra perchè si arrivi a forme divese di governo della città.

Nel '67 - '68 c'è poi il movimento studentesco e quello operaio che spingono, ognuno nei propri campi, per cambiare i modi di fare scuola e di produrre. Scuola, fabbrica, sanità. Sono i tre capisaldi su cui emblematicamente si poggia tutta la logica (o non logica) di una società.

Così anche nella città il movimento dei quartieri, con la richiesta di costituire i Consigli di quartiere, si afferma. Voglio ricordare che nella zona 19 già dal 1967 funzionava un Consiglio provvisorio di quartiere, al Gallaratese. Nel luglio 1968 viene deciso, all'unanimità, dal Consiglio Comunale di istituire i Consigli di zona. Essi iniziano a funzionare nel marzo del 1969.

LA PRIMA FASE DEL DECENTRAMENTO

È quella che va dal 1969 al 1973. È quella caratterizzata dalla ricerca e dalla "partecipazione". Ricerca di una filosofia, di un modo di fare la politica, di un ruolo che il regolamento comunale non definiva dettagliatamente. Ricerca di quale rapporto aprire con l'Amministrazione

Comunale, se subalterno o alternativo; se dovessero i Consigli di zona identificarsi solo con i quartieri o solo con l'amministrazione. Se invece il loro compito era quello di modificare politiche generali della città portando un contributo elaborato atraverso il rapporto diretto con i cittadini, quindi costruendo dal basso, dalle esigenze reali, movimenti di lotta, proposte conseguenti e determinare quindi scelte generali e particolariÖ per la città coerenti con quelle, quindi diverse, profondamente diverse, da quanto in precedenza veniva fatto.

È questa la strada che viene presa. Soprattutto - occorre dirlo con orgoglio - per la pressione che i partiti di sinistra, il P.C.I. per primo, e poi tutto il movimento operaio fecero sui Consigli di zona.

Era stato capito il ruolo di questi organismi.

Già allora visti nella prospettiva di far parte dei diversi luoghi elettivi ed istituzionali ma con la peculiarità di essere più vicini alla gente e ai suoi quartieri, soprattutto in senso pratico.

Si consolida attorno e dentro i Consigli la partecipazione. Si discute, si ricerca anche partendo da posizioni diverse e lontane l'obiettivo unificante, comune. Molti partiti tradizionalmente legati a schemi e prassi di potere, modificano — anche se contro voglia — atteggiamenti.

Assemblee popolari, commissioni, gruppi di lavoro, delegazioni di massa, manifestazioni diventano "luoghi politici" continui; con essi per ben sei anni dal 1969 al 1975 si costruiscono le basi per una Milano diversa.

Il Consiglio di zona ne è anche il promotore; ma è certamente la sintesi politica di queste lotte; in esso si pongono in chiaro a tutti i cittadini quali sono le reali disponibilità dei partiti ad essere interpreti delle richieste dei lavoratori. E non c'è occasione in cui la conclusione, il voto del Consiglio di zona sia un cedimento a spinte troppo particolari, corporative. Le questioni erano sempre collocate in un quadro di interessi collettivi, il più delle volte riscontrabili non solo nel quartiere o nella zona, ma nella città. Questo periodo si può definire quello della prima fase del decentramento.

Ha sicuramente prodotto molto. E non solo in quantità, ma soprattutto in qualità. Scelte faticate, elaborate, a volte anche mediate. Ma sempre caratterizzate dalla volontà di costruire ipotesi e momenti reali che fossero capisaldi per una città diversa. Una città che fosse riconoscibile per le sue caratteristiche da chi la abita, in particolare da quei gruppi sociali più emarginati nella periferia e dalla classe operaia più in generale.

Dice una frase riportata sul fascicolo "Gallaratese perchè", del 1971: "Periferia non è solo un concetto geografico o urbanistico: soprattutto è un concet-

to sociale e politico".

Da quelle lotte e da quelle premesse del decentramento si è voluto ricondurre il concetto di "periferia" al solo significato urbanistico.

Infatti le battaglie vinte (le ricorderemo sempre: il Gallaratese, il Garibaldi, l'Isola, il recupero a residenza popolare di quartieri in via di svuotamento nel centro storico; i servizi sociali e sanitari che vediamo realizzarsi giorno per giorno; il verde - per la zona 19 non solo Trenno e il Monte Stella - ma il grande parco ovest, ecc.) hanno permesso a tutta la città di prepararsi, negli anni dal 1975 ad oggi (seconda fase del decentramento), ad un futuro migliore diverso, attraverso un recupero di sè stessa, ai suoi abitanti, ai lavoratori.

Dunque l'ipotesi che si era andata formando negli anni "caldi" del decentramento (1969-1972) fu quella della "RIAPPROPRIAZIONE IN TERMINI DI CLASSE DELLA CITTÀ E DEL SUO USO". Oggi possiamo dire questo: la classe operaia milanese, il movimento che ha saputo sviluppare, le alleanze - se così le possiamo chiamare - che si sono formate, partendo dai quartieri, hanno saputo proporsi come "nuova classe dirigente" della città.

E la stanno preparando per il futuro, ricostruendola pezzo per pezzo, ma in una globalità a dimensione uomo e non di "cavallo" come si diceva alcuni anni orsono in zona 19.

E nemmeno più in dimensione di metro cubo di cemento ar-

mato costruito.

In questa strategia si è ben collocato il decentramento. Che negli anni dal 1973 al 1975 ha saputo già "governare" senza strumenti ed apparati ma con la forza delle proposte e delle idee. Cosa che è avvenuta sempre di più dopo il 1975. Ma di questa seconda fase, dal 1975 ad oggi, scriverò in un mio prossimo articolo.

pag. 8 - milano 19
Nella foto la palazzina del Consiglio di Zona 19 sotto la piantina della nostra zona.

I risultati della consultazione popolare del PCI per la formazione delle liste per il Consiglio di Circoscrizione per la nostra Zona I PRIMI SETTANTA

3230 votanti 537 nomi segnalati

Come annunciato nello scorso numero di Milano 19 il PCI ha chiamato i cittadini ad indicare direttamente candidature e programmi per le prossime elezioni amministrative. Discutiamo sui risultati con Claudio Calerio responsabile del partito per zona 19.

D.: Allora come è andata la consultazione preliminare nella zona?

R.: Le schede, scrutinate pubblicamente nei seggi delle nostre sezioni, sono state 3230 (escluse quelle scrutinate dalle sezioni di fabbrica che sono state conteggiate a livello cittadino), una quantità superiore alla già buona media cittadina che ci ripaga del grande sforzo fatto. Va sottolineato che solo il 37,5% delle schede è stato compilato da iscritti al nostro partito e quindi grande è stata la risposta dei cittadini alla nostra iniziativia.

D.: È stato omogeno il voto in tutti i quartieri?

R.: Se mediamente appunto nella zona ha votato un numero di cittadini in più che doppio rispetto ai nostri iscritti, c'è da rilevare che ad esempio nelle sezioni del Gallaratese i cittadini non iscritti al PCI sono stati anche il 70-80% dei votanti.

D.: Vediamo chi sono stati i più votati nella zona?

R.: I consiglieri di zona uscenti, e con un certo distacco dagli altri.

D.: Ma questo non era scontato?

R.: Certo, ma fino ad un certo punto: intanto questo conferma la fiducia dei cittadini nei nostri consiglieri e poi smentisce, almeno per i comunisti, uno scarso collegamento con le masse.

Voglio dire che uno degli scopi della consultazione era proprio anche di verificare il giudizio dei cittadini sui nostri gruppi consigliari e sul loro operato. Aggiungo anche che occorre leggere le preferenze tenendo conto che mentre i consiglieri uscenti sono stati votati in tutta la zona, gli altri nomi sono espressione di realtà di quartiere, di caseggiato, di gruppi e ceti sociali diversi, e quindi votati quasi solo localmente.

D.: Nella precedente intervista avevi parlato di possibili correttivi da apportare alla "rosa di nomi" che sarebbe uscita dalla consultazione, da parte degli organismi dirigenti del partito cui spetta per statuto decidere la lista: saranno necessari?

R.: Voglio premettere che fra i primi 70 nomi usciti sui ben 537 espressi nella zona, sono ampiamente presenti i possibili 32 nomi per la formazione della lista di Circolazione.

Certo non i primi 32 in assoluto perché sono da verificare eventuali incompatibilità di carica, problemi personali di disponibilità, problemi di competenze specifiche come ad esempio per la sanità: (l'Unità Sanitaria Locale avrà da gestire la bellezza di circa 25 miliardi di lire!).

D.: Ma al di là dei numeri, qualitativamente chi sono i nomi indicati dopo i primi 10 cioè il gruppo dei consiglieri di zona uscenti?

R.: Intanto segretari di sezione uscenti (e quindi liberi da incari-

chi gravosi di partito) il che conferma la polarità dei nostri dirigenti di sezione. Poi compagni impegnati direttamente nei Comitati di quartiere in questi anni; compagne impegnate nel movimento femminile, nella scuola e nel consultorio; compagni dirigenti delle associazioni dei pensionati, del movimento cooperativo e sindacale, quindi molto conosciuti. E poi ci sono molti compagni votati perchè conosciuti come instancabili diffusori dell'Unità e anche di Milano 19.

D.: Ci vuole fare i complimenti?

R.: No è vero anzi, voglio dirlo, che compagni della Redazione di Milano 19 sono stati votati, a cominciare dal Direttore e che sulle prime pagine dei questionari che ho potuto sfogliare appena arrivati, ho letto che a Milano 19 è riconosciuto il merito di essere l'unico strumento per i cittadini della zona per essere informati sull'attività del Consiglio di zona e dei suoi consiglieri.

D.: Come composizione sociale

PASOUINI DANILO, PRESIDENTE DEL C.d.Z. 19, voti 873

CAPRARA CARLO, capogruppo del PCI in C.d.Z. 19, voti 525 LORENZETTI ANNACAROLA, consigliere di zona, voti 516

BARONCIANI DANTE, consigliere di zona, voti 462

GRANDI MAURIZIO, coordinatore commissione Licenze edilizie e Manutenzioni del C.d.Z. 19, voti 437 GRUPPIONI FERNANDO, coordinatore commissione lavoro voti 407

CORTELLA SILVIA, coordinatrice commissione scuola del C.d.Z. 19, voti 387

VOLPE RINONAPOLI LUIGI, coordinatore Dipartimento Bilancio e Programmazione del C.d.Z. 19, voti 370 SALVARANI FRANCA, coordinatrice commissione cultura, tempo libero e sport del C.d.Z. 19, voti 269 MONZEGLIO ALDO, indipendente, consigliere uscente, voti 255

Di seguito in ordine alfabetico le altre preferenze:

Amato A. M., Bagnoli F., Balzamo, Barbieri A., Beltramini A., Beretta G., Bianco G., Bramini P., Bramini E., Calerio C., Carrara C., Casadei P., Crippa A., Caprara F., Cattaneo B., Chiovini R., Casati R., Cova V., Corbella P., Corbella B., Cordera R., De Biasi E., Della Schiava A., De Vita A., Finazzi G., Frammartino C., Fiorili A., Gallina V.,

come si presentano i nomi espressi?

R.: Le donne sono circa 1/4 una percentuale che certo corrisponde alla cresciuta presenza femminile nel nostro partito ed anche nei Comitati di sezione della nostra zona, ma è decisamente più alta della presenza femminile negli altri partiti e nelle istituzioni, un segno che il movimento femminile può far anche aumentare il numero di donne negli enti locali ed in ogni posto di responsabilità e decisione. Grande è poi la presenza di lavoratori e varia la provenienza aziendale: Siemens, banche, Dalmine, RAI-TV, Alfa Romeo, Ticino. Ferrotubi, Ferrovie Nord, Enel e tante piccole e medie aziende.

D.: E i giovani?

R.: I giovani sono presenti in parecchi, della Federazione Giovanile Comunista (FGCI) certo non sono tra i primi nella rosa di nomi uscita perchè ... gli "adulti" hanno votato gli "adulti" e i giovani hanno votato i giovani (che

Garbelli, Grandi A., Geroldi G., Greco D., Javernaro A., Jolita A., Introini L., Lauro V., Lorenzini M., Magni R., Mariani D., Musto A., Maldifassi L., Molinaro W., Miccolis N., Nicolosi L., Pagetti G.P., Pagetti E., Pizzocri L., Porta G., Putigliano A., Perlini, Rapone R., Righini P., Romoli M., Sala R., Spelta A., Taormina V., Tosi G.C., Tiraboschi A., Totini C., Vitali L. Seguono altri nomi con meno di 10 voti.

sono di meno).

Però vogliamo senzaltro metterli nella lista per eleggerne anche, ecco un correttivo che opereremo. Riteniamo infatti sbagliato delegare ad altri il compito di battersi come giovani nelle istituzioni per i giovani.

D.: Un'ultima cosa: anche se è presto per un analisi delle risposte e delle proposte contenute nei questionari, quali sono le prime richieste che emergono?

R.: Abbastanza generale è ad esempio la richiesta di proteggere il verde pubblico, giardini e parchi, anche con personale apposito, cosa che si collega alla richiesta di estendere l'esperimento, in corso in due zone della città, del vigile di quartiere. È espressa anche l'esigenza di estendere gli orari d'apertura dei servizi comunali (scuole, asili, uffici, centri sociali. ecc.) e qui si apre il problema dei costi del personale risolvibile, almeno in parte con uno sviluppo della gestione sociale da parte degli utenti per palestre, piscine, ecc.. come sta avvenendo nella nostra zona per il Consultorio, il Centro Culturale di Trenno e quello socio - sanitario di S. Siro per anziani. Comunque sarà possibile ritornare sui questionari dopo uno studio serio che già il nostro partito ha iniziato a fare e che proseguirà nel mese di aprile in un ampio dibattito in tutta la zona.

milano 19 - pag. 9

IL CENTRO SOCIALE DI S. SIRO

Finalmente in funzione

Recuperata al quartiere la palazzina di P.le Segesta. Bisogna ora operare perchè essa possa divenire un punto di aggregazione e di incontro.

Non è sufficiente recuperare una struttura ai cittadini, ma bisogna anche operare perchè essa possa essere utilizzata nel migliore dei modi nell'interesse degli utenti. E il caso della "palazzina" del piazzale Segesta, a S. Siro. recuperata al quartiere e ristrutturata quale centro sociale per gli anziani, sui cui miglior utilizzo si è discusso nel corso di un'assemblea tenutasi il 15 marzo scorso, con la partecipazione di oltre centocinquanta anziani e di diversi giovani, alla presenza dell'Assessore comunale all'Assistenza Carlo Cuomo, del presidente del Consiglio di Zona Danilo Pasquini e di consigliere del P.C.I., del P.S.I. e della D.C., nonchè del comitato di gestione del centro stesso al completo.

Diverse sono state le proposte operative avanzate sulla base delle necessità emerse nel corso del dibattito, come quella dell'assistenza domiciliare agli anziani, che, come per altri servizi, richiede un maggior impiego di personale.

Non basta, è stato detto, una sola infermiera, che al mattino deve uscire per assolvere a mansioni che soltanto personale qualificato può espletare, mentre il pomeriggio è impegnata all'interno del centro per fare iniezioni agli anziani; ma sono necessari, oltre ad almeno un'altra infermiera, anche una segretaria per il disbrigo delle pratiche d'ufficio, nonchè due COLF (collaboratrici familiari) e due aiutanti per i servizi domiciliari.

Indispensabile è soprattutto la presenza di un medico, che, tra l'altro, potrebbe garantire un

LelTerè a milano 19

in via Paolo Uccello a S. Siro

Un "campetto" di tennis per soli "parrocchiani"

controllo sanitario agli utenti ed il rilascio di certificati e di ricette; mentre il Consiglio di Zona, da parte sua, dovrebbe provvedere a far in modo che nel centro prendano servizio al più presto le assistenti sociali.

Gli oltre ventimila anziani di S. Siro, è stato affermato, ringraziano la ripartizione assistenza dell'Amministrazione comunale per il suo interessamento e per quanto è stato fatto, ma non vogliono fermarsi qui. Desiderano che il centro possa al più presto funzionare al meglio per proporsi come punto di aggregazione, come centro sociale, che per chi è giunto alla terza età vuol dire sopravvivenza. E qui non poteva mancare un appello all'assessore ai lavori pubblici Polotti, che nel febbraio scorso aveva promesso l'esecuzione di alcuni lavori di imbiancatura e di ristrutturazione non ancora iniziati; nonchè l'invito al comitato di gestione di far si che l'impianto di riscaldamento sia funzionante anche il sabato e la domenica, in modo da poter garantire il funzionamento del centro anche in quei giorni. A queste richieste, alle attese espresse nel corso dell'assemblea deve corrispondere, da parte degli amministratori locali, un preciso impegno non soltanto di tenerne conto, ma prima ancora di lavorare fianco a fianco con gli utenti e con il comitato di gestione per far si che con il lavoro e con la collaborazione di tutti il centro possa sempre più e sempre meglio assolvere le sue funzioni.

F. G.

MACELLERIE NEGRI

Commercio carni — Servizio Ristoranti — Prezzi di assoluta concorrenza

MERCATO RIONALE MERCATO RIONALE via Chiarelli 10 P.za Prealpi - T. 390633

T. 3087614 T. 321655

CENTO PROPOSTE PER ARREDARE

Tessuto - paglie - sughero - perline

Pavimenti: Legno, Pvc, Cocco Passatoie con posa in opera

PRESTO!!

da Star Moquettes fine pezza sconto 30% consulenza e posa in opera gratuita

Via Domokos, 4 (ang. Via Novara, 31)

Tel. 02-40.84.342 20147 Milano

Chi ha concesso il terreno? Chi ne ha pagato le spese?

Mentre le forze politiche e sociali di San Siro dibattono il problema di dare al quartiere strutture e programmi per il tempo libero (oggi fortemente carenti) anche sotto la spinta della mobilitazione popolare contro la discoteca di via Ricciarelli, c'è chi, senza troppi clamori, senza il disturbo della partecipazione di

PARROCCHIA P It :posiTt;RATA "S. ANNA., 211. MILANO C.IA P AIA., te Gruppo Attività Ricreative

base, senza apparenti difficoltà finanziarie, porta avanti le sue iniziative, ponendo la cittadinanza di fronte al fatto compiuto.

Ecco infatti qui pronto un bel regolamento comparso in tutte le portinerie ed anche questa volta la manna è caduta dal cielo.

1.1 io í9aC

Si comunica che jl "Il Cincel'.e" íi Via in fase di realizzazione 1 CAMPO 17.-Nlj: ITeviat;Ç

_L'inizio di primuTIETrrir qTrino",attualmente in cemento liscio neutro,sarà convenientemente tinteggiato a spruzzo con specale vernice rossa

A complemento delle strutture esistono o saranno quanto primi approntate: -recinziane,ove occorre,in rete nylon mm. 40/42; spogliatoi; servizi (I.C. e doccia)

Ad eccezione di possibili deroghe l'uso del "gioco" é riservato ai soli Parrocchiani sente diatir7ione di sesso e/o età; le chieste per l'utilizzazione del "campe"saranno,ovviamente,coar dinate e regolate da órari e modalità di pross,.ma stesura. Con l'occasione si porta a conoscenza che,nell'ambito di tale attività sportiva e in via di costituzione un CLUB TENNISTICO per un organico massime di 40/50 Soci Gli interessati sono invitati a rivolgersi direttamente al sig. SCOTTINI AgArco,v.le Vigliani 27,tel. 481.491 per informazioni e ragguagli del caso

Il problema della casa

Poichè siamo all'inizio di un nuovo anno ed il problema della casa si sta riaffacciando in tutta la sua crudeltà e gravità, dopo il periodo delle feste senza che più nessuno ne parli o perlomeno venga proposta una alternativa.

Ma chi scrive, credetemi è immerso in questo problema e quello che sta vivendo in prima persona, con gli altri inquilini di via Morgantini 19-21, affittuari negli stabili messi in vendita frazionata nel giugno scorso è il problema più sentito, difatti cominciano ad arrivare da parte dei nuovi proprietari, anche perchè spinti dai due agenti del Centro Immobiliare di P.zza della Repubblica N° 32, raccomandate più o meno minatorie, anche se questi pur sapendo di avere comperato appartamenti occupati ed insieme a questi servizi, vedi box, vantano diritti impellenti dando ultimatum perentori con scadenze improrogabili pene denunce alla Magistratura.

Qualcun altro è arrivato a rimandare indietro i soldi per l'affitto cercando di creare in noi: confusione e metterci alle strette per poterci incolpare di morosità.

Tutto questo succede in Italia in una città come Milano, a dei lavoratori a reddito fisso, a dei pensionati che hanno pagato e pagano tutto quanto loro richiesto, senza nessuna possibilità di evasione quindi soggetti a queste angherie, perchè colpevoli nella loro vita di avere sempre

pagato degli affitti più o meno onesti e sinceri, che la proprietà ha richiesto loro in 20 anni.

Purtroppo non essendo stati capaci di accaparrarsi una trentina di milioni da dare alle sanguisughe delle immobiliari devono subire delle umiliazioni non ultima quella di vedersi, spesso, gente per casa a visitare l'appartamento, dando ancora di più la sensazione di vivere in maniera provvisoria nella casa che dopo più di 20 anni, ripeto, è una delle cose più care dove poter dimenticare almeno per qualche ora, in seno alla propria famiglia quello che la vita esterna ci riserva in queste ore tristi che tutti stanno vivendo.

E perciò pur essendo consenziente di quanto dice la Costituzione Repubblicana, circa la sovranità della proprietà privata, sono convinto che tale proprietà non dovrebbe speculare su un bisogno sociale, quale quello della casa, altrimenti non si capisce perchè si faccia tanto scalpore sulla situazione in

Però i curiosi — e sono molti — si chiedono: su quale terreno si trovano questi impianti? Facile accertarlo: dell'Ente Autonomo Fiera di Milano, ente il cui fine istituzionale sembra essere quello di organizzare fiere e mostre e non centri spotivi. Seconda domanda: chi ha pagato le spese di cementazione del terreno, lavoro complesso, durato oltre un mese, l'estate scorsa? Si parlava di un lavoro per adattare a parcheggio lo spazio, oggi nasce un campo da tennis. Sarebbe gradita una risposta, magari dell'Ente Autonomo Fiera di Milano.

Infine chi paga gli impianti, e soprattutto, quanto pagheranno per l'uso gli utenti ed a chi?

Ma forse siamo troppo ingenui, troppo poco sensibili a capire come certa gente interpreti il riflusso: "non immischiatevi, lasciate fare a chi può, accontentatevi di goderne i frutti (sempre che siate parrocchiani, visto che le distinzioni di sesso sono, bontà nostra. cadute").

Un'ultima considerazione: il Consiglio di Zona 19, chiamato in causa sin dall'estate, con una lettera firmata da numerosi abitanti di via Paolo Uccello, ha preferito defilarsi e aspettare gli eventi. Certe timidezze istituzionali servono molto spesso solo ad incoraggiare un uso spregiudicato dei propri diritti, quando vi sono, ed a rafforzare nei cittadini il distacco dalla politica.

Afghanistan dove l'acqua essendo ancora una proprietà privata viene venduta a chi ha maggiori possibilità ora chiedo che differenza ci potrebbe essere se tale situazione fosse anche in Italia, visto come viene affrontata la necessita della casa dove chi ha la possibilità si acquista un tetto e chi invece non ha alcuna possibilità è in balia di speculatori senza scrupoli con continue minacce di sfratto.

Quindi tutti quegli inquilini che si trovano in queste ultime condizioni vivono ore di apprensione terribile e agli appelli contro la violenza fisica aggiungono anche appelli a questa violenza morale che a lungo andare stronca sia moralmente che fisicamente e un domani potrebbe dare luogo a qalche manifestazione di intolleranza e di disobbedienza civile, poichè perdendo la casa si potrebbe perdere, con essa, la credibilità a un onesto vivere civile nel rispetto delle leggi dello Stato.

Santo Favarà

Incontro con la pittura

II Gruppo Sirio invita tutti a dipingere insieme il 2° e 3° venerdì di ogni mese alle ore 21 presso la Coop La Vittoria via F. Giorgi 15 - Trenno. A partire dal mese di marzo la partecipazione è gratuita, e aperta a tutti in particolare ai principianti.

pag. 10 - milano 19
A 7 I I S 0
>t« tracnqui****>

Jeneck

canta Shakespeare

Una interessante iniziativa della commissione Cultura della Zona 19

Il teatro, in tutte le sue forme, è grande, perchè alcune volte ci mette di fronte a delle liete sorprese che, specialmente se inattese, ci riempiono di entusiasmo e ci commuovono.

Sabato sera 1 marzo, nel bel teatro dell'aula magna Vittorio Veneto, la Commissione Cultura della zona 19, per l'interesse di Franca Montaldo, ha inaugurato una stagione ricca di proposte con un recital preparato ed allestito da un gruppo di quattro interpreti di eccezione sui sonetti di Shakespeare nella traduzione di Giuseppe Ungarettip "al giovane biondo, alla dama bruna", cantato, suonato e musicato da Anna Jencek.

Avrei voluto parlarne subito a caldo ancora immerso nel clima magico che la bella e giovane cantatrice Anna Jencek aveva saputo far nascere intorno a sè, ma il maledetto freddo che mi sono portato a casa mi ha consigliato un bel grog e il letto.

Ho pensato al gran freddo di quelle giovani attrici, vestite tutte con gran gusto e abiti appropriati, ma piuttosto leggeri, e mi sono sentito all'equatore avvolto nel miopellicciotto.

Ma ne valeva la pena; vi assicuro che ne valeva la pena: lo spettacolo offerto dalla Jencek e dalle sue bravissime collaboratrici è di quelli che vi riconciliano con il teatro, che nella sua forma più alta può esprimersi anche così, in un impegno drammaturgico di grande rispetto, tale da far tremare qualsiasi attore di provata esperienza, perchè c'è il pericolo che la voce del poeta sovrasti quella del recitante o che, in qualche modo, per strafare, l'interprete faccia violenza al testo. Qui no, la Jencek si è talmente calata nel mondo del grande poeta da farlo suo e da

LA FILANDA

proporcelo con una grinta sempre controllata nella rabbia, nello sdegno e nei deliziosi abbandoni amorosi, con una voce calda, ricca di registri insoliti che ti prendono di petto e ti sconvolgono. Abbiamo assistito alla nascita di un'attrice che potrà fare tutto quello che vuole anche nella prosa, dato che la dizione era a posto e molto chiara.

Le musiche erano sue, ispirate al grande filone della musica vocale di quel secolo, ma passate al vaglio di un'indagine critica e riproposte in modo autonomo e moderno. Ho avuto la stessa commozione di quando tanti anni fà, alla Piccola Scala, ho assistito al battesimo di Gloria Davy, in un teatro deserto. E noi poveri spettatori non ci siamo stancati di applaudire come se fossimo stati una folla. Eravamo pochi, anche questa volta, ma entusiasti. Mi hanno detto che lo spettacolo è stato già fatto per alcune sere al Teatro Uomo: peccato, in un periodo di magra per quel teatro benemerito e di battaglia! Assolutamente esso deve essere riproposto così com'è. Con la stessa attenta regia di Maddalena Kemeny, ricca di pathos; le invenzioni della stupenda artista Dana Matus: in quel difficile strumento che è l'arpa antica ci ha dato un'alta misura di sè ed è passata con la stessa bravura agli strumenti a percussione; Maria Vittoria Jedlowski alla chitarra classica, di particolare capacità, e la giovanissima e sensibile Acaena Lancia, l'attrice che ha acceso i grandi candelabri e introdotto nell'ambiente e di cui non dimentichiamo la soave apparizione e il sorriso. Se avessimo un nostro teatro come un tempo in Via S. Gottardo questa bella offerta teatrale avrebbe una sede, ma siamo anche h ed esuli Ad ogni modo ci penserò.

I giovani vadano a vederlo e mi ringrazieranno della segnalazione. Ottimo inizio! Esaminando il programma vedo comunque appuntamenti molto stimolanti e divertenti. Speriamo che la gente venga, ecco tutto.

Interpreti di queste cronache sono sempre gli stessi: mia moglie, 42 anni casalinga; mia figlia 21 anni universitaria; mio figlio 15 anni 2° liceo scientifico; io, 44 anni impiegato; e poi voi tutti, del Gallaratese e non.

"Il Comune si è deciso a illuminare decentemente il parco di Trenno: era ora". Notizia e commento sono della mia adorabile che, lavati e asciugati i piatti, si è adesso decisa a sedersi e, rinunciando al cento ventesimo film giallo — peraltro già visto un certo numero di volte — programmato questa settimana da una distinteressata quanto monotona TV privata, si è messa a leggere il giornale. Naturalmente dopo aver inforcato occhiali con catenella al collo (è un utile regal di Natale) e acceso l'ultima sigaretta (per il momento).

"Era ora si, perchè è diventato anche posto di spaccio di eroina, con il favore delle tenebre. Eppoi è intransitabile soprattutto per noi donne, che siamo oggetto di violenza anche alla luce del sole. E al buio, poi, c'è d'avere una paura boia!"

L'intervento è della giovane universitaria, subito rimbeccata dal più giovane tifoso del famigerato Billy, impegnato nel play - off di basket (traduzione: Billy squadra sponsorizzata da una bibita di frutto; play - off sta per finale; basket, pallacanestro): "Il buio fa paura non solo alle donne perchè ciustamente (neologismo d'importazione meridionale - televisiva) fa paura a tutti quanti, anche noi che siamo tosti (tosti, non forti: sembra che anche questo sia un nuovo modo di dire).

Dunque ci sarà al parco di Trenno una buona illuminazione. Ma chi la difenderà? (Vandali ci saranno sicuramente eppoi c'è chi ha interesse a mantenere le tenebre fitte sui loschi affari da spacciatori. Ecco l'occasione per gestire insieme una cosa utile a tutti. Riprende la parola la Signora del tabacco: "Ma che dobbiamo fare? Mettere insieme delle squadre di vigilantes alla maniera del Far West?"

Certo un vigile di quartiere, anche quando c'è, non risolve il problema. E nemmeno si può far conto sulle pochissime "gazzelle" dei carabinieri e della polizia, d'altronde in tutt'altre faccende giustamente affacendati.

Non rimane che far copto sugli stessi cittadini. Intanto frequentare di più giardini e strade, uscire di casa, incontrarsi, far vivere parchi e quartieri.

"Forse bisognerebbe mettere qualche campo di basket in più per noi giovani". Insiste il figlio liceale, forse perchè gli ho raccontato che a Bologna quella Amministrazione Comunale (ma lì le sinistre governano da sempre!) ha realizzato parchi e giardini dovunque attrezzati con campi da gioco, anche con impianti modesti quali tavoli da ping - pong in muratura, piste da pattinaggio, campi di pallavolo e pallacanestro, aree riservate ai più piccoli e altre per gli anziani.

"Ed anche per quelli che vogliono stare un po' insieme, ragazzi e ragazze, magari due alla volta, senza paura, a limonare un poco...". E anche questa richiesta universitaria mi sembra del tutto legittima.

Ecco quello che manca: la forza di riunirsi per "gestire" le nostre cose. Sentire più nostro quello che è pubblico.

I nuovi consigli di Zona ci daranno una mano in questa direzione? Verranno eletti direttamente da tutti noi, avranno più poteri, più prestigio. Dovremo partecipare di più alla gestione del potere. "Per questo io ho detto nel questionano del PCI che la cosa più importante è un nuovo modo di governare, non tanto per la quantità delle cose fatte, ma per averle fatte assieme alla gente".

La mia moglie è sempre più puntuale adesso che ci penso forse era più giusto che nella consultazione preliminare sui candidati alle elezioni fosse lei e non io a prendere un po' di voti. Ma lei "suona il piano" (cosa dicevano i vecchi milanesi intendendo "lavare piatti") e io faccio la politica, per suddivisione dei ruoli imposto da non so chi, ma certamente di sesso maschile.

lane e filati nazionali ed esteri

via Seb. del Piombo tel. 4691549

Ä Ä Ä Ä .. .... .. Ä .. Ä Ä Ä . Ä Ä Ä . Ä Ä Ä Ä Ä Ä .. Ä ... ... Ä Ä Ä . Ä Ä .Ä .Ä Ä Ä Ä Ä .Ä Ä . Ä Ä Ä .Ä Ä Ä Ä .. Ä Ä Ä .. Ä . .Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä - Ä Ä . . Ä ..Ä ..... Ä Ä Ä . . Ä .Ä .Ä Ä Ä Ä ..Ä .. Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä .. .Ä Ä Ä Ä . Ä Ä .. Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä .. ... Ä Ä Ä ... Ä Ä Ä .Ä Ä Ä Ä ..Ä Ä Ä Ä Ä Ä . Ä .Ä Ä Ä ... Ä .Ä Ä Ä .. Ä ..Ä Ä Ä ..Ä Ä .. Ä Ä Ä Ä Ä Ä . ...Ä ..Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä . Ä .. Ä ..Ä ÄÄ ÄÄ . ÄÄ ÄÄ Ä.Ä Ä ÄÄ Ä.Ä Ä Ä ÄÄ ÄÄ Ä . ÄÄ ÄÄ.Ä ..ÄÄ Ä ÄÄ Ä .Ä Ä Ä . . Ä Ä Ä Ä ....Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä ..Ä Ä .Ä Ä Ä ...Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä .... Ä Ä Ä Ä Ä .. .. Ä . Ä Ä Ä Ä .Ä Ä .. Ä .Ä .Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä .Ä. Ä Ä Ä Ä .. Ä .. Ä Ä Ä Ä Ä .. .Ä .Ä Ä Ä Ä Ä Ä . Ä .. Ä Ä Ä .Ä ... Ä Ä .Ä Ä Ä Ä .Ä Ä Ä ..Ä Ä Ä Ä .Ä .Ä Ä Ä .Ä Ä .. Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä Ä ... Ä Ä

In un momento difficile per l'economia del nostro Paese, in cui il valore del denaro ed il potere d'acquisto del salario subiscono colpi ormai quotidiani, è più che mai necessario offrire ai lavoratori un ancoraggio solido sia per quanto riguarda le loro esigenze di consumo, sia per quanto riguarda i loro sudati risparmi.

La cooperazione di consumo, senza timore di apparire presuntuosa, è oggi in grado di garantire l'una e l'altra cosa. Nella nostra regione, l'UniCoop ÇLombardia è presente con trenta punti di vendita che vanno dalla superette di quartiere al supermercato di grandi dimensioni, neiquali il consumatore può acquistare prodotti di qualità controllata a prezzi giusti, fruendo dei servizi di informazione dellaCoop Inoltre,d ll'U Ç

mattine e tutti i pomeriggi della settimana compreso il sabato.

Le somme depositate sono poi al sicuro: le garantisce la solidità del movimento cooperativo.

E c'è un'altra, grossa agevolazione per chi deposita i suoi risparmi al Prestito Sociale: una polizza di assicurazione gratuita contro gli infortuni. Al giorno d'oggi, purtroppo, non è cosa rara un infortunio, sia sul lavoro che durante il tempo libero; e allora l'UniCoop

Lombardia ha stipulato con la Unipol (la compagnia di assicurazioni del movimento cooperativo) una polizza che prevede il pagamento della stessa cifra depositata al momento dell'infortunio, nel caso che esso provochi una grave invalidità o, malauguratamente, il decesso.

Molti vantaggi, quindi: tali da permetterci di dire che, ancora una volta, la cooperazione è dalla parte dei lavoratori.

Coop Lombardia hanno anche la garantendosi senza alcun vincolo

possibiltà di aprire un deposito al il 9% netto di interesse annuo. Perchè sosteniamo, senza ti- Ç

Prestito Sociale della Cooperativa,

more di smentita che si tratta di un ÇÇ grosso vantaggio? Ne elenchiamo subito le ragioni, che potremmo presentare con la chiosa: "fatti, non parole".

Innanzitutto, i normali istituti di

credito (le banche) non offrono

elevato per piccoli interesse così deposto. generalmente un

gna infatti tener presente che la

Coop .garantisce Ç 9% netto d''

teresse su depositi che vanno dalle mille lire ai sei milioni. Inoltre,non c'è alcun vincolo sulle cifre '

depositate: possono essere ritirate

in qualsiasi momento. E quando

diciamo qualsiasi, vogliamo pro- r

prio dire "qualsiasi": anche ai pomeriggio ed anche al sabato,

quando le banche sono chiuse,

dato che lo sportello di cassa, peril risparmiatore coop, è l'ufficio del

capo negozio del punto di vendita

dove il socio ha aperto il suo de-

posito, e funziona quindi tutte le

idtereo,e

FABIO BENETAZZO Tdeicenia laboratorio artigianale - Confezioni su misura - Rimesse a modello - Custodie VIA CACCIALEPORI, 27 - TELEF. 4080520
NUOVO CENTRO ASSISTENZA LABORATORIO RIPARAZIONI TV B/NERO COLOR MILANO VIA ALBANI, 33 49.89.548 - 49.86.625 ÄÄÄ - <ÄÄ.e.: -Ä ,.i.igthilfInd5Ä1:.biNgQlegliMii5M0.Ä,:CACúgen ;"Ä int.lowno,': ,Äg „.„0,;Ä •• PORTA ALLA COOP
TEES- 17--"AE
cro NETTO
,
di
annuì('
.. ÇÇÇ , zcc
.-- :....,
:.,
- SUPER' ' Ç ' ' '''Z.,'" % ÇÇ':'
2 •,:re 'a . , ti,
t.
. -:. A) I 5' A.T.t. \ à
~:§P.0:::,
''''
,t.,.. t,I,,:. :ì,,. 2, ,..., :± \,:>:
A
4..... .:..., . . ,:..,,,,: k. ,,,,,e \ .,\ , .. , .''
>...- ,. :-"Ç -.' - ..\',':2:,,,A.'..;,.\....\-.
., \ k
milano 19 - pag. 11 Teatro II. ~ronacn
zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA e ramlian
Luca Orsenigo
Ä Ä Ä
Il prestito sociale Coop.
Un investimento sicuro peri piccoli risparmiatori e un aiuto alla cooperazione

La nostra zona

Servizi e notizie di pubblico interesse della Zona 19 S. SiroOT 8 - Gallaratese

Superficie della zona: kmq 15,996

Popolazione: circa 114 mila abitanti

Densità: 7.127 abitanti per kmq

Quartieri: S. Siro, Harar, QT 8, Lampugnano, Gallaratese, Trenno, Figino.

Delimitazione della zona: Via Gallarate, viale De Gasperi, Viale Renato Serra, piazzale Stuparich, via Algardi, via Silva, via Flavio Gioia, viale Eginardo, Viale Berengario, piazzale Amandola, via Domenichino, via Lorenzo di Credi, piazza Brescia, via Osoppo, piazzale Velasquez, via Rembrandt, via Novara, comuni di Settimo Milanese e di Pero

Consiglio di Zona: Via Pogatschnig 34, tel. 324794 390672

Ufficio Certificati comunale:

Piazzale Accursio 5, tel. 322725

Servizi Socio Sanitari:

Ufficio Igiene e Sanità (vaccinazioni - malattie infettive)

piazza Stovani 3, tel. 4593609

Consultorio familiare via Albenga 2, tel. 4088655

Centro Oncologico piazza Stovani 3, tel. 4590334

Centro Oncologico - Via Appennini 5 A

SIMEE (servizio igiene mentale età evolutiva) - via G. D'Arezzo

15 tel. 437344 - 437803

Assistenza domiciliare anziani via Gola 22, tel. 8391406

Asili Nido con consultorio pediatrico: via Albenga 2, tel. 4073727; via Ojetti 7, tel. 3081511; via Zamagna 6, tel. 408 0401; Via Borsa, 16

Carabinieri:

Pronto intervento tel. 212121

Stazioni:

Porta Magenta, viale Berengario 16, tel. 435403

Sempione, via Tolentino 1, tel. 3495010

Pubblica Sicurezza:

Soccorso pubblico, tel. 113

Commissariato S. Siro - via Novara 199 - tel. 4520241

Vigilanza Urbana:

Comando e centrale oper. tel. 7727

Comando Zona Magenta, Via Seprio, 9 - tel. 430081

Comando Zona Certosa - S. Siro - P.le Accursio, 5 - tel.

325741

Presidio Gallaratese - Via Cilea, 2 - tel. 3534874

Vigili del fuoco:

Chiamate di soccorso città - tel. 34999

Posti di pronto Soccorso:

Coordinamento Soccorso - tel. 7733

Ospedale S. Carlo - Via Pio II, n. 3 - tel. 4022

Soccorso medico urgente (C.R.I.) tel. 3883

Centro Antiveleni - Servizio informazioni

Piazza Ospedale Maggiore - tel. 6428556

Ambulanze:

Coordinamento chiamate urgenti - tel. 7733

Croce bianca (Gallaratese) - Via Betti, 62 - tel. 3088561

Croce rossa Sempione - tel. 3883

Farmacie di turno:

Tei. 192 (a cura dell'ordine dei farmacisti)

Farmacie Comunali:

Via Alex Visconti, 22 A - tel. 4075941

Via Caldera, 132 - tel. 4520270 via Chiarelli, 12 - tel. 3085327

P.za Falterona, 3 - tel. 4046750 via Morgantini, 14 - tel. 4080414 Via Murillo, 33 - tel. 4046515

P.za Scolari, 3 - tel. 451901

Via Trenno, 15 - tel. 3082437 Via Zanzottera, 12 - tel. 4520745

Farmacia:

D. Bassi - Via Borsa, 8 A - tel. 3531860

D. Bax - Via Kant, 6 - tel. 3086637

Comina - Via delle Ande, 5 - tel. 3081559

Gallaratese - Via Betti, ex 37 - tel. 304760

Giulio Cesare - Via Monte Rosa, 27 - tel. 464456

Gnilli - Via Dolci, 6 - tel. 4084577

Di Jori - Via Falck, 15 - tel. 3535280

Madonnina - Via Betti, ex 21 - tel. 3083019

Dr. Mediano - P. Stuparich - tel. 395045

Novara - Via Novara, 123 - tel. 4522590

Q.T.8 - Via Collecchio, 4 - tel. 365189

S. Anna - Via Paravia, 75 - tel. 4037652

Servizi vari:

Segnalazione guasti:

Acqua - 4120910

Edicole che vendono Milano 19

Trenno: via Gorlini, 43

0T8: Stazione MM via Cimabue - Collecchio

S. Leonardo: via Appennini, 149

Gallaratese Gl: via Betti, 37 via Chiarelli via Quarenghi, 34 via Uruguaj, 10 via Betti, 12

Gallaratese G2: via Appennini, 13 via Cilea, 22

S. Siro: via don Gnocchi, 3

P.le Segesta via Ricciarelli - ang. Dolci

V.le Murillo - ang. Zavattari via G. Silva

p.zza Stuparich

Gas 8830-563112

SERVIZI E NOTIZIE DI PUBBLICO INTERESSE DELLA ZONA 19

S. SIRO - QT. 8 - GALLARATESE

Elettricità-ENEL 3880-3886

AEM - 3692

Biblioteca Comunale - Punto di prestito QT8 - Via Pogatschnig 34 - tel. 390961

Poste e telegrafi:

Succ. n. 59 - Via Altamura, 1 - tel. 4080108

Succ. n. 99 - P.za S.M. Nascente (Q.T8) - tel. 325774

Succ. n. 80 - Via Appennini, 77 A - tel. 3535414

Succ. n. 4 - Via Sebastiano del Piombo, 13 - te1.4693990

Taxi:

Auto radio taxi - ARCO - Via Scarlatti, 31 - tel. 2053

Autoradio taxi - P.za Velasca, 5 - tel. 8585

Posteggio - Piazza Amandola - tel. 483616

Posteggio - V.le Cassiodoro ang. Rossetti - te. 4695121

Posteggio - Piazza De Angelis - tel. 4696785

Posteggio - Pie Falterona - tel. 4087054

Posteggio - Via Morgantini - M. da Forlì - tel. 4071574

Posteggio - Viale Pisa - tel. 4076442

Posteggio - P.le Lotto - tel. 4605119

Parcheggio - P. Axum - tel. 4076547

PARTITI POLITICI

Democrazia Cristiana:

Sez. Bob Kennedy - Via Uruguay 35 H - tel. 304783

Sez. Lampugnano - Via Terragni, 33

Sez. Vercellina - Piazza Selinunte 11 - tel. 4075705

Partito Comunista Italiano:

Sez. Bottini - Via Monreale, 19 - tel. 4039549 (S. Siro)

Sez. Di Vittorio - Via Quarenghi, 35 A - tel. 3085813 (G.I.)

Sez. Luglio 60 - Via Ratti - tel. 4520315 (Trenno)

Sez. Oriani - Via Trenno, 41 - Tel. 362107 - (Lampugnano)

Sez. Montoli - Via F.11i Zanzottera, - (Figino)

Sez. Fornasari - Via Micene (S. Siro - Harar) tel. 4044541

Sez. Ragionieri - Via Appennini 99 A - tel. 3534815 (S. Leonardo)

Partito Socialista Italiano:

Sez. Gonzales - Via Uruguay, 35 F - tel. 3087479

Sez. Polotti - Via Trenno, 11 (Lampugnano)

Sez. De Rosa - via Mar Jonio, 7

Sez. Luigi Negri (Figino) - Via F.11i Zanzottera, 3

Sez. Trenno - Via Rizzardi, 13

Partito Socialista Democratico Italiano:

Sez. "Prampolini" - Viale Mar Jonio, 4 - tel. 4071434

Sindacati:

CUZ 10 Zona Rho - S. Siro (Consiglio Unitario Sindacale di Zona) P.le Segesta, 4 - tel. 4035487 - 4048253

SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari):

- S. Siro Harar - Via Maratta, 3

- Gallaratese - Via Uruguay, 35

- S. Leonardo - Via Appennini, 103 A

F.I.P. (Federazione Italiana Pensionati)

- S. Siro Harar - Via Maratta, 3

- Gallaratese - Via Uruguay, 35

Chiese Cattoliche Parrocchiali:

Addolorata in San Siro - Via Esquilino, 1 - tel. 4080046

S. Anna Matrona - Via Albani, 56 - tel. 368267

S. Giovanni Battista in Trenno - Via Ratti, 24 - tel. 4520301

S. Giuseppe Calasanzio - Via Don Gnocchi, 16 - tel. 4075933

S. Ilario - Via Omodeo, 20 - tel. 3083885

S. Leonardo da Porto Maurizio - Via Terrazza, 80 - tel.

3530210

S. Maria Nascente al Q.T.8. - P.za S.M. Nascente, 2 - tel.

364561

SS. Martiri Anauniesi - Via Ugo Betti, 62 - tel. 305361

S. Materno in Figino - Via Zanzottera, 19 - tel. 4520437

Regina Pacis - Via Kant, 8 - tel. 306907

S. Romano - Via Gallarate, 401 - Via FaIk, 4 - tel. 3530239

Associazioni e Circoli Culturali:

A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia)

- S. Siro - Via Mar Jonio, 7

- Gallaratese - Trenno - Via Uruguay, 35 ACLI (Associazione Cristiana Lavoratori Italiani)

- Circolo S. Siro - Via Albertinelli, 7

- Circolo Addolorata - via Stratico, 11

- Circolo Figino - Via Fili Zanzottera, 31

- Circolo Steidler QT.8 - P.zza S. Maria Nascente, 2

- Circolo Gallaratese - Via Omodeo, 20

U.D.I. (Unione Donne Italiane)

S. Siro - Via Mar Jonio, 7

- 8 Marzo - Gallaratese - Via Cechov, 20

- S. Leonardo - c/o Circolo trevisani Via Appennini 101B

ARCI (Associazione Ricreativa Culturale Italiana)

- S. Siro Harar - Via Maratta, 3 - tel. 4044646

—Circolo Trevisani - Via Appennin, 101 B - tel. 3539458

In via Chechov 20

La sede sociale dell'A.P.E.

Dal 1970 ci siamo anche noi in Quartiere!

Il Gruppo "FIOR DI MONTE" dell'A.P.E. (la vecchia Assoc. Prolet. Escursarlisti) nata nel lontano 1919 e risorta nel 1945 con la Liberazione) in questi ultimi anni si è totalmente evoluta sotto moltissimi aspetti del vivere nella comunità democratica.

Inalterato però è rimasto l'amore che ci lega alla MONTAGNA nostra "avversaria - amica" di sempre; lo scopo principale è infatti quello di batterci per una associazione che faccia della montagna un bene accessibile a tutti.

PROPRIO A TUTTI!

Non per nulla ci vantiamo di avere come Soci - partecipanti, oltre ai giovani che ne sono la struttura portante, anche ragazzini e ragazzine di tutte le età e molti "ANZIANI" Questo perché il nostro ambiente è sano e si differisce per

questa sua "carica" dagli altri cosidetti "sci-clubs".

VENITE A TROVARCI, il MERCOLEDÌ SERA dalle 21 alle 23, la Sede è presso la Coop. E.C.E.R. di Via Cechov 20, il nostro programma di GITE - INCONTRI - MOSTRE - CAMPEGGI ecc. potrà ancor più essere arricchito dai vostri consigli e dalla partecipazione ATTIVA DI TUTTI!! VI ASPETTIAMO!!!

Con l'occasione vi ricordiamo che il giorno 13 aprile l'A.P.E. effettuerà l'ultima gita sciistica della stagione: la località sarà prescelta in base all'innevamento delle piste in tale periodo.

Inoltre il giorno 27 aprile un'escursione in montagna che in genere si risolve con una camminata fra le bellezze della natura ed una buona colazione al sacco in ottima e allegra compagnia.

Centro Culturale Gallaratese - Via Betti, 62 Circolo Culturale ECER - Via Cechov 20

C.I.F. (Centro Italiano Femminile) - Via Torrazza, 80

Circolo Giovanile - P.za S. Maria Nascente 2 - tel. 325115

Circolo Parrocchiale - Regina Pacis - Via Kant, 8 - tel. 3088165

Gruppo Artistico Culturale "SIRIO"

c/o Fusi - Via Ojetti, 10 - tel. 3081613

Sede presso la cooperativa "La Vittoria" - Via F. Giorgi, 15 (Trenno)

Cooperative:

- Edificatrice di Lampugnano - Via Trenno, 15 - tel. 3082409

- Piave - Via Trenno, 41 (Lampugnano) - tel. 3084865

- Piave - Via Diomede - tel. 3082568

- XXIV Maggio - Va Fili Zanzottera, 9 - (Figino)

- La Concordia - Via F.11i Rizzardi, 12 (Trenno)

- La Vittoria - Via Giorgi, 15 (Trenno)

- E.C.E.R. - Via Cechov, 20 (Gallaratese)

- Circolo ricreativo Lampugnano - Via Diomede, 62

- C.O.O.P. - Via A. Visconti, 26 A

- Spacci alimentari S. Siro - Via dolci, 8 - tel. 4080388

- Giardino Cimabue - Via Pergino, 12 - tel 322398

Scuole Materne:

Via Appennini 189 - tel. 3530688

Via Appennini 147 - tel. 3530483

Via Cilea 148 - tel. 3536639

Via Arosio 3 - tel. 4072642

Via Benelli 12 - tel. 3083887

Via Borsa 6 - tel. 3533932

Via Cesenatico 6 - tel. 367748

Via Chiarelli 14 - tel. 3085462

Via Cilea 52

Via Don Gnocchi - tel. 4075882

Via Lampugnano 163 - tel. 4524134

Via Mar Ionio 5 - tel. 40809228

Via Montichiari 7 - tel. 323079

Via oderzi 3 - tel. 321801

Via Ojetti 20 - tel. 3085509

Via Paravia 3 (Speciale) - tel. 4045454

Via Quarenghi 10 - tel. 306880

P.zza S. M. Nascente - tel. 325322

P.le Segesta 11 - Tel. 4080851

Via Silla 150 - tel. 4524164

Via Stratico 3 - tel. 4080561

Via Uruguay 26-6 - tel. 3082429

Scuole Elementari:

Via Betti 56 - tel. 3084222

Via Borsa 26 - tel. 3535365

Via Cilea 16 - tel. 3533992

Via Dolci 5 - tel. 4035552

Via Don Gnocchi 25 - tel. 4042892

Via Ippodromo 30 - tel. 3084875

Via M.te Baldo 30 - tel. 4522728

Via Oderzo 2 - tel. 321902

Via Paravia 83 - tel. 4080344

Via Quarenghi 12 - tel. 3064409

P.zza S. M. Nascente 30 - tel. 394222

Via Silla 150 - tel. 4520463

Via Uruguay 26-3 - tel. 3083962

Via Visconti 16 - tel. 3530692

Via Viscontini 7 (Trenno)

Scuole Medie Statali:

"Negri" P.zza Axum 5 - tel. 4080073

"Ricci" Via Lovere 4 - tel. 3664426

"Fogazzaro" Via Pezzoli 5 - tel. 4072173

"Casati" Via Ojetti 5 - tel. 3083100

Via Quarenghi 14 - tel. 3092964

"Colorni" Via Paolo Uccello 1-A - tel. 4695024

"Cozzi" Via Uruguay 26-2 - tel. 3081436 - 306408

Corsi serali:

Comunale Via Ojetti 5 - tel. 30893121

Scuole Superiori:

Onnicomprensivo - Via Trenno 49

Licei scientifici:

"Vittorio Veneto" Via De Vincenti 7 - tel. 405007

Succursale IV L.S. V.le Murillo 17 - Tel. 4042843

Istituti tecnici industriali:

"Galileo" Via Paravia 31 - tel. 4033023 (Ottica, elettrotecnica, meccanica di precisione)

"X ITIS" P.zza Stuparich 2 - tel. 325787 (Chimica)

"Ettore Conti" Via De Vincenti 11 - tel. 405008 (meccanican, elettrotecnica, telecom.)

Varie:

Fondazione "Madonnina" (Casa del Giovane) - Via Torrazza, 80 ELFAP (Casa di Nazareth) - Via Salerio, 51

Invitiamo chiunque notasse dimenticanze o imprecislooni in questo elenco, a farci pervenire eventuali correzioni, aggiunte e altro.

DI SCOBO DISCHI DI IMPORTAZIONE ALTA FEDELTÀ MILANO ÅVia Vodice,5 .T.401235 pag. 12 - milano 18

I corsi di chitarra al Circolo Giulio Trevisani

Fare musica, non soltanto ascoltarla

L'esigenza di produrre suoni che rallegrano l'orecchio e lo spirito è antica, probabilmente quanto l'uomo. Nel corso della evoluzione musicale molti sono stati i progressi che l'uomo ha compiuto nell'arte strumentistica; la capacità di arricchire sempre più la varietà del linguaggio armonico ed espressivo, di realizzare più compiutamente l'insopprimibile bisogno di esprimere la propria spiritualità, ha prodotto nel tempo una diffusione sempre maggiore del fenomeno musica. Se in un tempo non molto lontano l'ascoltare, ma soprattutto il produrre, buona musica, era privilegio di poche classi sociali che si arrogavano il diritto di requisire i più grandi geni musicali, ai giorni nostri il fenomeno è un fatto politico di massa (si pensi all'influenza che esercita, nel bene e nel male, su grandi masse di giovani, sull'importanza del commento musicale in tutte le comunicazioni rivolte a catturare l'interesse delle popolazioni: pubblicità, film ecc...).

Che sia tale ben lo sanno le case discografiche che realizzano affari di miliardi sulla produzione musicale, che propongono le mode a misura dei loro interessi e orientano i gusti a seconda degli indirizzi che forze più o meno occulte intendono dare alle energie vitali della gioventù. L'esigenza maggiore che si pone oggi è di trasformare una massa di ascoltatori passivi ed acritici (con le dovute eccezioni) in fruitori protagonisti delle proprie scelte, capaci di recepire un messaggio autentico ma anche di essere esecutori in proprio cioè compositori di brani musicali che siano l'espresione dei loro sentimenti più genuini. È partendo da questa logica che il circolo Giulio Trevisani ha ritenuto essenziale riproporre, assieme alle molteplici attività di aggregazione sociale e culturale che esplica ormai da alcuni anni, i corsi musicali di studio della chitara. L'esperienza non è nuova in quanto si innesca sui corsi tenuti negli anni passati, tuttavia nuova è l'impostazione didattica che si è vo-

RADIO - TV

CASTAGNA

elettrodomestici - casalinghi

ferramenta - gas liquidi - campeggio

P.za SCOLARI 2 - MILANO Tel. 4521902 (sotto i portici di Trenno)

UN ARTISTA AL MESE

ORNELLA PONCET

Essere donnaessere artista

Iuta dare ai corsi attuali. Nelle passate edizioni gli insegnanti seguivano il criterio di impostare tecnicamente l'allievo nell'uso dello strumento ed insegnavano ad apprendere meccanicamente la tecnica di esecuzione delle note fondamentali per eseguire gli strimpellamenti necessari ad accompagnare le canzonette in voga del momento. I risultati furono quanto meno inefficaci anche per ottenere ciò che ci si proponeva (ed era già un obiettivo minimo). Ciò nonostante i corsi servirono a farci capire ciò che non si doveva fare.

La chitarra è uno strumento che sta avendo una grande diffusione, per ovvie ragioni di praticità e per il largo uso che ne vien fatto dai complessi moderni di musica leggera e dai cantautori che diventano così esempi da imitare per il loro spesso troppo facile successo.

Larghissimo è l'uso che di questo strumento si fa anche negli intrattenimenti popolari (assieme alla fisarmonica), spesso però si dimentica che è stato anche nobilitato da grandi artisti (uno per tutti: Segovia) che hanno eseguito mirabilmente dei concerti di musica "seria".

È stata questa ultima considerazione a farci ritenere che lo studio di uno strumento popolare non significa per forza scadere a livelli di faciloneria, nè tantomeno che dei corsi decentrati in quartieri popolari debbano essere necessariamente scadenti.

Casa di Cura S. Siro

RINNOVATA, POTENZIATA E CONVENZIONATA CON LA REGIONE LOMBARDIA PER TUTTI I CITTADINI.

PIAZZALE SEGESTA - VIA MONREALE 18, MILANO TELEFONI 4034341/2/3/4 (CON RICERCA AUTOMATICA)

Zona residenziale ben collegata

(Tram 15 - Filobus 90-91 - Autobus 49 - MM Pie Lotto)

Comodità posteggio automezzi

Ambulatori per esterni delle principali specialità e per ricerche di laboratorioCure fisiche ed esami radiologici.

Ricoveri per le seguenti specialità:

Medicina generale

Chirurgia generale

Ortopedia e traumatologia

Otorinolaringoiatria

190 posti in camere a due letti. Per differenze di classe e solventi in proprio camere con servizi individuali e secondo letto a disposizione dei parenti.

I corsi gestiti dal circolo Giulio Trevisani popolari lo sono senz'altro, dato che il costo di partecihazione è di lire 1.150 per ogni ora di lezione; un costo che al circolo consente di coprire giusto giusto le spese di gestione. Hanno una frequenza di tre ore settimanali ripartite in due pomeriggi, di un'ora e mezza ciascuna, di cui una teorica e una pratica; le lezioni sono tenute da maestri diplomati al Conservatorio, coscienti di svolgere un ruolo di operatori culturali di enorme importanza per la diffusione della cultura nei ceti popolari ed operai. Coerentemente con quanto detto sopra, agli allievi viene data una impostazione classica, la qual cosa ha fatto in un primo tempo storcere la bocca a molti, convinti che lo studio si dovesse limitare a divertenti (e improduttivi) strimpellamenti tra amici spassosi; viceversa, nel proseguo delle lezioni l'entusiasmo per la dolce bellezza degli arpeggi che insospettatamente ognuno riesce a trarre dal proprio strumento, ha fatto comprende che la strada imboccata era l'unica giusta e percorribile, così anche le inizialmente noiose lezioni teoriche di lettura della musica con relativi solfeggi, si sono trasformate in attenta ed appassionante partecipazione collettiva. È perfino un po' patetico il vedere, finalmente su un piano di parità, il ragazzino di 11 anni e l'insegnante di scuola elementare impegnati in una amichevole gara di apprendimento accomunati da un identico interesse; oppure il giovane handicappato che dopo aver suonato ad orecchio per dieci anni con la chitarra a rovescio per una errata convinzione, è costretto a ricominciare da capo e lo fa con la certezza di esserne alla fine gratificato.

I corsi termineranno a Giugno a completamento di un ciclo di 48 lezioni (24 pratiche e altrettanto teoriche). Per diventare concertisti occorrono anni di Conservatorio; certamente non sarà questo primo anno che potrà "laureare" gli allievi, ma il circolo Giulio Trevisani intende perseguire anche in futuro, migliorando se possibile ed estendendo ad altri strumenti la scuola di musica, così come intende estendere e portare avanti tutte le proprie iniziative di aggregazione, in un quartiere lasciato per anni in balia di una completa assenza di strutture valide per una vita ricca di interessi sociali e culturali. La riprova della giustezza di questa nostra iniziativa la potremo avere il giorno in cui. forse già quest'anno. alcuni complessi di chitarra allieteranno i tanti cortili del quartiere e le nostre feste, se non con concerti di musica classica, certamente con accattivanti motivetti.

Ornella Poncet - Fiori - Olio 30 X 45 (Particolare)

()mena Poncet è pittrice, grafica, miniaturista e, oggi, ceramista. Ha tutte le carte in regola: liceo di Brera, maturità artistica, Accademia di pittura, maestri quali Cantatore e M inguzzi.

Il suo sogno di fare architettura ha lasciato posto alla realtà del lavoro qualificato, del matrimonio,' della maternità.

Ma per non metter da parte l'arte, Ornella Poncet si è tenuta in esercizio lavorando dapprima nella grafica e su pergamena, passando poi al lavoro ad olio per giungere attualmente alla ceramica.

La sua mano si è fatta sempre più abile, il suo tratto più preciso; nei suoi paesaggi le prospettive sono esatte, le proporzioni equilibrate. Si vede l'impianto solido di chi interpreta gli edifici partendo dalle fondamenta e li colloca in uno spazio calibrato, in una progressione di volumi che non ammette errori.

Monumenti, piazze, facciate di edifici, strade della Milano Ottocentesca sono i soggetti più frequenti delle sue opere a china, però vi troviamo anche il rustico. Ricordiamo il suo "Rinchiere a Trenno" che ha vinto il primo premio della giuria e del pubblico al concorso estemporaneo tenutosi presso La Vittoria di Trenno nel 1978, con il Gruppo Sirio.

In quel disegno vi era un abile gioco di bianchi e neri sui panni stesi tra ringhiera e ringhiera, che sembravano svolazzare nel vento estivo, mentre la luce del sole faceva risaltare i profili delle ringhiere e l'incrociarsi delle corde, in modo da dare alle composizioni un taglio molto raffinato.

La Poncet è passata poi al colore e a nuovi soggetti: paesaggi di cam-

pagna, fiori, frutta e nature morte. Qui i vasi, le brocche, gli oggetti rappresentati sono accostati con eleganza e sicurezza e si stagliano con i loro colori brillanti e puliti in forte evidenza contro i fondi in contrasto cromatico. Nel contempo sono solidamente appoggiati al loro piano di base e risaltano anche per merito delle ombre perfettamente rimarcate.

Queste nature morte, che sono invece vive vibranti e vere nel senso che vi si possono rintracciare le reali caratteristiche dell'oggetto rappresentato, sia esso vetro, rame, terracotta opaca o smaltata, meritano una visita alla Bottega d'Arte l'Ortica che la nostra intraprendente e versatile artista ha recentemente inaugurato in Via Inama 15, Milano.

Esser donna non ha naturalmente impedito ad Ornella Poncet di essere artista, questo grazie anche alla presenza di un marito intelligente e compartecipe (dipinge qualche volta per hobby e senza rivalità verso lei) e come sempre dobbiamo sottolineare come in una coppia solo chi ha trovato un coniuge comprensivo può permettersi qualche soddisfazione e, avvicinandosi all'arte, realizzare le proprie capacità.

Questo succede più spesso agli uomini, ben più raramente alle donne, non perchè esse abbiano meno talento, ma per un malinteso senso della coniugalità.

Non è il caso della nostra pittrice, che con il suo crescente successo artistico sta a dimostrare che è possibile legare le qualità innate a una felice situazione personale per godere di una realtà più ricca a vantaggio di ciascuno.

I BLINDOPORT BLINDOPORT

Fratelli MORO

APICOLTORI NOMADI

MIELE-CERA-POLLINE-PAPPA REALE i meravigliosi prodotti naturali dell'alveare li potete trovare presso:

il MERCATO COMUNALE di via Chiarelli 10 e in via Trenno 119. Tel. 3084868-3087404

milano 19 - pag. 13
Ginecologia Geriatria
Bruna Fusi Ennio Coffani

SPORT - SALUTE - AGGREGAZIONE NON COMMERCIO

Oggi, fortunatamente si parla di sports ovunque sia per deduzione che per partecipazione.

Rubriche, spettacoli sportivi, incontri con tecnici di tutte le specialità, interviste con specialisti in Medicina Sportiva completano la diffusione, per cui l'informazione giunge anche a coloro che dello sports ne fanno elemento di secondo ordine.

Non a caso questa attività, nel suo contenuto e nella fase espressiva, contempla un fattore importante "LA CULTURA FISICA".

Analizzando il passato, confrontandolo con il presente, notiamo subito la progressiva trasformazione avvenuta in questi ultimi anni, nel contesto della pratica sportiva. Partecipazione massiccia del cittadino sugli impianti, il triplicarsi delle strutture sportive, l'ammodernamento specialistico sulla prevenzione e cura della "SCOLIOSI" preoccupazione questa dei genitori dei nostri tempi.

Sono più di trent'anni che I'A.R.C.I. U.I.S.P. propaganda e promuove attività formativa a livello di massa, sottoponendo costantemente all'opinione pubblica il problema della salute e della formazione psicofisica del giovane.

Anche lo Sports Agonistico ha beneficiato di queste iniziative avendo avuto a disposizione una massa più cospicua per cui una scelta più ampia di quella che gli offriva lo sports di ÈLITE.

Chi partecipò al convegno di Lecco, promosso dalla REGIONE LOMBARDIA, non può che confermare la validità della relazione "TACCONI" sia nel contenuto che in quello di attuazione, permettendo a tutte le forze Po-

Quale sport?

litiche Democratiche disponibili a dare una svolta decisiva a favore della cultura fisica con particolare attenzione ai giovani "FACILE PREDA DEL GIOCO PERICOLOSO E ASTUTO" di chi ipotizza una diversa socializzazione, trascinandoli ai margini della società, quindi, nel caos psichico, in una diversa dimensione "DROGA". Praticare attività formativa, in un insieme di giovani, è da notare che non è solamente una questione di cultura fisica, poiché in funzione di essa giocano fattori di natura sociale ed educativi, che più delle volte, per cause diverse non filtrano nel tessuto sociale periferico, per cui l'inserimento non è affatto semplice ma piuttosto complesso e a volte con risultati che tutti noi conosciamo...

ze in un orizzonte più vasto OVE la possibilità di comunicabilitz' sono più aperte, e nella compe titività l'acquisizione del senso di responsabilità il sacrificio l'altruismo necessario nel mo mento in cui il confronto richiede uno sforzo maggiore per superarsi.

Un cantastorie sincero

22 luglio 1979

Solo un cantastorie sincero

Canterà per la gente

La sofferenza che è di tutti, Girando per paesi e per città

Suonerà una canzone d'amore per me, Per voi,

Per chi avrà la compiacenza di udir

Le sue parole, La sua voce sincera.

Girando per paesi e per città

Canterà una nenia triste

Che tutti conosciamo, Dopo aprirà le porte dei sorrisi

E ci farà capire la differenza Tra il bene e il male.

Solo un cantastorie sincero

Canterà per la gente,

Solo un cantastorie sincero

Venuta a conoscenza della nostra inchiesta sulle possibilità di fare sport in Zona 19, la Polisportiva S. Leonardo ci invita tramite il suo rappresentante alla Commissione Sport del Consiglio zonale, sig.

Aleardo Noaro, a conoscere un po' più diffusamente le attività, gli scopi e le finalità complessive della stessa associazione.

Fondata nel 1969 con una prima struttura embrionale a carattere familiare da persone appassionate di sport, già praticanti o attivi presso i luoghi di provenienza (per esempio Lorenteggio ne! caso del Sig. Colella che ci fornisce le notizie che ora riportiamo), ha assunto fisionomia di società in un secondo tempo.

Lo scopo era semplice e chiaro: tutti i ragazzi dovevano poter praticare il calcio, non solo quelli dotati di qualità eccezionali.

Quando poi la società si è consolidata, altri sports si sono aggiunti, e dapprincipio questa e le altre organizzazioni consimili volontaristiche sono state il solo mezzo per offrire ai giovani del nuovo insediamento urbano la possibilità di gareggiare sorretti da adeguata assistenza.

La Polisportiva San Leonardo ha avuto vicissitudini varie, tra cui la ricerca di sede stabile, oggi situata nei locali ricavati dalla chiusura dei portici di Via Appennini 105 b. Progredendo secondo la tenacia e la capacità dei sostenitori, in questo inizio degli anni Ottanta la società vanta undici squadre di calcio inserite in tornei e altri ragazzi seguiti da un istruttore.

Le adesioni sono aperte a tutti, la partecipazione è largamente popolare, assolutamente non selettiva. L'età dei ragazzi va dai 7 ai 20 anni, gli allenamenti si svolgono nel quartiere Gallaratese e gli incontri devono avvenire secondo regole di agonismo non esasperato, ma anzi si tende alla formazione del carattere.

La mentalità del ragazzo, ci dice il Sig. Colella, non deve essere spersonalizzata, è anzi soddisfazione morale di queste società la consapevolezza di operare su un campo validamente alternativo per tutti i giovani iscritti.

Il ragazzo che segue attività di questo tipo, sotto una guida capace,

Dunque, dare al giovane la possibilità di esprimersi, di allargare le sue conoscenze attraverso qualsiasi iniziativa vuoi dire approfondire le sue esperiendifficilmente si lascia trascinare da modelli di violenza e droga.

"Il CIRCOLO A.R.C.I. U.I.S.P. GIULIO TREVISANI' espressione di una organizzazione operante nel nostro Paese, non intende fermarsi su posizioni già acquisite, prosegue il suo cammino cosciente che molto resta da fare, per cui, conferma la validità su tutto quanto è stato fatto sul territorio senza pretese e senza interesse di parte poichè il circolo è aperto a tutti e tutti possono dare il loro contributo spassionatamente, affinchè una larga partecipazione possa dare una giusta e più sollecita determinazione nel solo ed esclusivo interesse di una sana convivenza. Vincenzo Caldera

La polisportiva S. Leonardo G.2

In questo momento si sta svolgendo la sesta edizione del Torneo Anni Verdi per i ragazzi dai 7 ai 14 anni, con la finale da tenersi in primavera a Cesano Boscone.

Nel 1978 presso questa Polisportiva ha preso corpo il Gruppo Sportivo Milanese Anni Verdi che riunisce una rappresentanza di 40 società di Milano e suo interland. Quest'organismo riunisce i dirigenti di tutte le società con attività similari e ogni giovedì nel Consiglio Direttivo tratta le questioni fondamentali organizzative che permettono di dar vita a quei tornei che riescono a muovere fino a duemila ragazzi per sabato. Molto importanti questi incontri, che portano anche alla miglior conoscenza e collaborazione con tutte le forze che operano sullo stesso piano.

Il Nucleo Addestramento Giovani Calciatori, ora C.A.S., con tutti i suoi aderenti, istruttori e organizzatori è stato premiato con un pubblico riconoscimento del Comune di Milano nella serata del 22 Dicembre '79, presso il Complesso scolastico Onnicomprensivo di Lampugnano, con l'offerta di una medaglia a tutti i ragazzi e un conio artistico di Giò Pomodoro ai presidenti, qui al Sig. Ferrari.

Altro settore è l'atletica, inserita tra le attività da 4 anni. Per il Settore Propaganda, che va dai 9 ai 14 anni, gli allenamenti si svolgono 2 volte alla settimana nella palestra della scuola Alex Visconti sotto la guida dell'istruttore ISEF Gianni Mazzarelli. La prospettiva per i ragazzi quattordicenni è di accedere alle gare del Coni.

Organizzato dalla società è il Palio

S. Leonardo, giunto alla quarta edizione: gara di marcia non competitiva, aperta a tutti.

Per il nuoto si tengono 3 corsi trimestrali all'anno con circa 100-150 partecipanti che raggiungono in pullman la piscina di Settimo Milanese.

Secondo le esigenze la Pol. S. Leonardo organizza anche corsi di ginnastica correttiva, formativa e per adulti da tenersi nelle palestre scolastiche più vicine, sotto l'istru-

zione del Prof. Cattaneo. ll karatè si aggiunge come corso aperto a tutti presso la palestra di V. Alex Visconti 16, dalle 18 alle 20 di tutti i martedì e giovedì, sotto la guida dei cinque fratelli Rutigliano, che hanno tenuto una esibizione il 20 Ottobre u.s. presso la palestra Cappelli sforza in collaborazione con la Pol. S. Leonardo. Completata la raccolta di queste notizie, lasciamo il direttivo al suo lavoro e ci poniamo, da profani, una serie di domande. Cosa ne sarebbe del settore giovanile se queste iniziative private rette dalla passione e dai sacrifici, in tempo e danaro, di poche persone ammirevoli venissero a mancare?

Quali ruoli Regioni, Comuni e Provincia sono disposti ad assumere a beneficio della popolazione più giovane, che giustamente è sempre più insofferente alle strutture civiche, oltettutto carenti, della città?

Poichè si riconosce che i giovani hanno bisogno di fare dello sport per crescere moralmente e fisicamente sani, lo sport deve diventare un servizio nazionale, cioè a carattere sociale, per tutti e non per pochi. Deve essere un fatto di educazione, più che agonistico, con una regolamentazione assistenziale e con intervento dello stato, in modo che anche lo sport povero possa esser praticato.

Le scuole devono essere fornite delle attrezzature e degli impianti sportivi: vi è un certo miglioramento delle condizioni per chi sta in periferia, ma non per chi sta in centro. D'altra parte, il cittadino è sempre più cosciente dei suoi bisogni e dei suoi diritti e chiede un rimedio alle alienazioni che lo minacciano, e con lui i suoi figli. Secondo l'Assessore Paride Accetti, Milano dovrebbe avere cinque impianti polisportivi decentrati e una piscina olimpionica: nel bilancio generale del Comune le spese per lo sport sono facoltative o obbligatorie? E stato avviato l'inizio per la riforma dello sport o vi è solo un progetto di legge da approvare? Come si può ben vedere, il discorso si allarga e, se otterremo risposta alle domande, potremo continuare.

B.F.

Girerà i paesi e le città del mondo

Cercandovi l'essenza di ciò che canta, Sta a noi donargliela, Sta a noi cercarla e donarla, Perchè, chissà, Forse un giorno potrebbe perdersi Nell'immenso oceano della delusione, Potrebbe scomparire nel mare Delle sue lacrime di tristezza, Potrebbe appoggiare la sua chitarra a terra, Regalare il suo buon cuore a una rondine, E addormentarsi appoggiato ai suoi sogni, Per non svegliarsi mai più.

NOVARA SERGIO

20016 PERO (Mi)

Via Curie!, 20 Telef. (02) 3538768

Pisoni Roberto

VENDITA AL DETTAGLIO

- lampadari

- arredamento bagni

- elettrodomestici

- casalinghi scaldabagni

televisori - radio stereo hi-fi macchine da cucire

FABBRICA vendita al pubblico giorni feriali - 14,30 19

COPPE Ä TROFEI

NOVARA -7))Ä

Via Figino,17 Ä PERO (Mi)

tal. 3530364

CREALSER

di CREVANI T.

Serramenti in AlluminioPareti mobili - Persiane e Costruzioni Speciali

45.25.525 20151 MILANO
Via F.11i Gorlini, 43 - (TRENNO) Tel.
v
14 - milano 19
pag.

Italia - Uruguay, S. Siro 15 marzo 1980

Solidarietà con la lotta dei lavoratori uruguayani

Il 15 marzo a S. Siro si è giocata la partita Italia - Uruguay. II CUZ S. Siro nel momento in cui sottolinea i legami d'amicizia tra i popoli italiano e uruguayano, uniti da vincoli storici e culturali e dalle migliaia di Italiani che in quel paese emigrarono, vuole denunciare la feroce dittatura fascista che opprime l'Uruguay da quasi 7 anni e solidarizzare con la lotta dei lavoratori che, organizzati nella CNT, non hanno concesso un attimo di tregua alla dittatura e sono la causa fondamentale del suo totale isolamento e debolezza e delle nuove prospettive che si aprono nella lotta per la sua sconfitta.

Tredici anni fa i lavoratori uruguayani, dopo una vasta esperienza sindacale iniziata nel secolo passato, fondavano la Convenzione Nazionale dei Lavoratori (C.N.T.), Centrale unitaria che raggruppa la maggioranza dei sindacati e rappresenta la struttura più grande e potente mai avuta nella storia del movimento sindacale uruguayano.

Le sue categorie, i lavoratori organizzati nelle sue fila, hanno portato avanti in questi anni grandi lotte.

La loro piattaforma rivendicativa, il loro programma per risolvere la crisi nazionale sono stati uno strumento fondamentale non solo per la difesa dei lavoratori, ma per tutte le lotte democratiche.

Nella Centrale sono organizzate le categorie operaie, gli impiegati pubblici, gli insegnanti e i professionisti.

Perfino gli universitari sono integrati nella struttura della CNT tramite la Federazione degli Studenti Universitari dell'Uruguay (FEUU).

La loro partecipazione alla lotta per la democrazia, per la solidarietà con gli altri popoli, per la difesa della cultura e dell'insegnamento laico, è stato il cardine fondamentale di tutte le grandi battaglie del popolo uruguayano.

Il 29 giugno 1973, due giorni dopo il colpo di Stato che fece precipitare il Paese nel fascismo, la CNT è stata dichiarata illegale dalla dittatura.

Ciò nonostante la Centrale è stata l'asse portante dello sciopero generale e dell'occupazione dei posti di lavoro come risposta dei lavoratori al colpo di Stato.

La repressione della dittatura contro la CNT, i suoi dirigenti ed i suoi militanti è tra le più brutali dell'America Latina. Più della metà dei suoi componenti della Segreteria nazionale è in prigione o "scomparsa". Migliaia di dirigenti e militanti dei sindacati di categorie sono nei campi di concentramento, nelle caserme o sono stati assassinati. I sindacati sono stati chiusi e le loro sedi trasformate in centri di tortura — come è successo recentemente con il sindacato dei lavoratori dei tabacchi. La stampa sindacale è stata proibita; ogni forma di ci ganizzazione è punita con il carcere e la tortura. I tentativi di dividere i lavoratori sono infiniti, decine di sigle sono state create con l'appoggio della dittatura, ma i lavoratori continuano a

sostenere la CNT clandestina. La repressione e le manovre per dividere il sindacato vanno di pari passo con la nefasta politica economica del regime che ha ridotto del 50% il potere d'acquisto del salario, che ha cancellato ogni conquista sociale ed ha fatto precipitare il Paese nella peggiore crisi economica, politica, sociale e culturale della sua storia.

Malgrado tutto questo, la dittatura non è riuscita a distruggere il tessuto organizzativo della CNT. Decine di assemblee, di mobilitazioni per il salario e la democrazia, l'aiuto ai prigionieri e ai loro familiari, la crescente presenza della stampa clandestina, sono alcune espressioni di questo impegno.

In questi ultimi mesi è stata sconfitta una manovra dittatoriale per dar vita a sindacati di comodo sotto il nome di "Sindacati nazionalisti", perchè approvassero la "legge del lavoro" del regime, palesemente antidemocratica, antioperaia e incostituzionale come è stato dimostrato in sede OIL. Assemblee di lavoratori delle più importanti categorie hanno respinto fermamente le manovre di divisione nonostante la "pressione" dei militari, il clima di intimidazione, il pericolo di arresti e torture. I lavoratori non solo hanno rigettato queste manovre, ma hanno presentato la piattaforma rivendicativa della CNT clandestina.

La dittatura ha risposto intensificando la repressione, imprigionando altri sindacalisti, accrescendo i maltrattamenti ai prigionieri e ai loro familiari, intensificando la tortura, che ha provocato la morte di due di essi (Clavera e Linch), aggravando fino agli estremi limiti lo stato di salute di altri, come nel caso del Segretario Generale della CNT (Cuesta), del Segretario Generale dei metalmeccanici (Pietrarroia), del fondatore del sindacato Tessili (Héctor Rodriguez), gli insegnanti

rebbe ad adottare per il 1980, alle spalle del popolo e in mezzo alla repressione e alle prescrizioni, una nuova costituzione con incorporate le norme autoritrie dettate negli ultimi sette anni ed a indire elezioni per il 1981 per far si che — votando senza possibilità di scegliere, visto che ci sarà un solo candidato imposto dai militari — la dittatura abbia un'immagine di leggittimità. Nessuno deve ingannarsi, questo piano non ha niente a che fare con il vero processo di democratizzazione che oggi vive l'America Latina. è solo una grossolana manovra per perpetuare la dittatura. Non è possibile parlare di istituzionalizzazione mentre ci saranno prigionieri politici e sindacali, ostaggi e scomparsi, o mentre ci saranno partiti e sindacati sciolti o sospesi, stampa censurata, mentre continuerà insomma, il duro regime repressivo che soffre il popolo uruguayano. La Federazione CGIL - CISL - UIL nazionale in una sua dichiarazione dell'ottobre '79 ha ribadito che, come premesse indispensabili per avviare un vero processo di democratizzazione in Uruguay, è necessario: - il ristabilimento della democrazia come sistema di relazioni sociali e civili; - il ripristino della libertà di associazione ed organizzazione politica e sociale, di stampa ed espressione; - la fine della tortura, dell'illegalità dello stato verso i cittadini, l'amnistia generale per tutti i prigionieri politici con la chiusura dei campi di concentrameto e dei centri di tortura.

Una vera apertura democratica ma sarà determinata solamente da un'ampia partecipazione del popolo e delle sue organizzazioni nelle decisioni fondamentali sul futuro del Paese.

CUZ - 10 (S. Siro - Rho)

SUPERFICIE: 177.000 kmq. (68% dell'Italia).

POPOLAZIONE: 2.800.000 abitanti (1.300.000 in Montevideo). Il debito pro capite con l'estero è di 700 dollari, cioè il più alto di tutta l'America Latina. Corrisponde a più di 3 anni di esportazioni nette.

EMIGRAZIONE: Negli ultimi dieci anni è emigrata il 20% della popolazione. Il 52% dell'emigrazione è fra i 20 e i 34 anni. Sono in maggioranza tecnici ed operai qualificati.

COLPO DI STATO: 27 giugno 1973. Da questa data tutti i partiti politici ed i sindacati vengono considerati fuorilegge.

PRIGIONIERI POLITICI: Più di 5000, il che, in proporzione alla popolazione, significa la più alta percentuale di prigionieri politici del mondo: 1 prigioniero ogni 450 abitanti. IL 20% È COSTITUITO DA DONNE.

FORZE DELLA REPRESSIONE: Un poliziotto o militare ogni 40 abitanti. Il 55% del bilancio nazionale è destinato alle Forze Armate ed alla polizia. Il 60% del petrolio impotato è consumato dalle forze repressive.

SALARIO: Il salario reale è sceso di un 50% dal '68 ad oggi. L'85% delle entrate del bilancio nazionale provengono dalle tasse sul consumo.

Raul Cariboni e Yolanda I barra, i dirigenti della Federazione degl Studenti Maria Espinola e Gladys Yanez. Isolato e ripudiato dentro e fuori le frontiere, allarmato dal progressivo estendersi della democrazia in America Latina, il regime militare uruguayano si sente forzato a portare a termine il suo annunciato piano di "istituzionalizzazione" che porte-

Venerdì 14 alle ore 21 alla presenza di un folto pubblico si è svolto un incontro - dibattito con esuli uruguaiani e Consiglio Unitario di Zona. Era presente anche un esponente del CUSI (sindacato dei lavoratori uruguaiani).

G U O BO ZON

PAVIMENTI

USO DELLA TORTURA: Più di 100 patrioti sono morti sotto le torture. La tortura viene usata contro tutti i cittadini incarcerati, non soltanto per strappare informazioni, quanto per distruggere fisicamente e psicologicamente i detenuti e terrorizzare tutto il popolo. Un abitante su 80 è stato imprigionato. Ci sono più di 120 patrioti spariti in Uruguay o in altri paesi.

Dott. ANTONIO MERCURIO UROLOGIA

E RIVESTIMENTI IN CERAMICA

NUOVA ESPOSIZIONE COMPOSTA DA UNA VASTA GAMMA DI CERAMICHECOTTO TOSCANO - COTTO TERMO PLASTIFICATO - SANITARI - ARREDAMENTO BAGNI

— ai lettori di "MILANO 19" verrà praticato uno sconto speciale —

MILANO - via Caccialepori 17

Tel. 40.36.273

CHIRURGIA GENERALE PICCOLI INTERVENTI AMBULATORIALI cisti lipomi verruche ecc. ecc.

STUDIO - via delle Ande 1 riceve per appuntamento

telefonare al 3083825 dalle ore 15,30 alle 19,30

URUGUAY
e Ä milano 19 - pag. 15

INIZIATIVE CONCRETE

Una proposta musicale

Un gruppo di giovani di Lampugnano ha organizzato una grande rassegna musicale dei gruppi giovanili non professionisti.

Il Centro Sociale Giovani Lampugnano è un gruppo di ragazzi che si è riunito alcuni mesi fa per sviluppare una seria attività in quartiere. Esso sta ora intraprendendo alcune iniziative di stampo sociale e ricreativo che mirano ad espandere soprattuto l'idea dello "stare insieme" fra i ragazzi che come noi vogliono collaborare per fare sì che esista un coordinamento delle attività giovanili in zona: un coordinamento per i giovani fatto dai giovani.

Il nostro è un gruppo apartitico che nei limiti dell'area democratica si prefigge unicamente di creare dei momenti di aggregazione in quartiere. La nascita del nostro gruppo è avvenuta all'interno della Cooperativa Edificatrice di Lampugnano la quale, alcuni mesi fa, ci aveva offerto il suo appoggio per le nostre iniziative. In seno a questo organo organizzativo abbiamo preparato diverse iniziative, alcune con successo, altre meno. Recentemente però per via di alcune divergenze abbiamo reputato questa collaborazione limitata e insufficiente alle nostre esigenze. Ora come ora stiamo cercando di ottenere l'appoggio del Consiglio di Zona 19 perchè i nostri programmi possano essere sviluppati in una sede più adegutata.

Il C.S.G.L. attualmente sta organizzando in collaborazione con i giornali delle zone 4 e 19 (II Dialogo e Milano 19) e con l'appoggio dei due consigli di zona una grande rassegna musicale dei gruppi giovanili non professionisti che avrà luogo tra il 22 e il 27 aprile al Teatro Quartiere di Piazzale Cuoco.

Intendiamo con questa manifestazione offrire a tutti i musicisti dilettanti dell'area cittadina la possibilità di suonare in una occasione festosa e creare un mo-

milano 19

Mensile di informazione politica e cultura della Zona 19

Diretore: Giampiero Pagetti

Direttore responsabile:

Libero Traversa

Redattori: Gianfranco Bassi

Maria Rosa Beltramini

Anna Bontempi

Alessandro Cappelletto

Adalberto Crippa

Enzo Manes

Maria Magatti Poggi

Patrizia Romano

Luciano Zagato

Pubblicità: Sergio Schininà

Editore: Circolo Giulio Trevisani

A.R.C.I.

Direzione - redazione - ammini-

strazione: Via Appennini 101 B

MILANO - Tel. 3539458

Registrato al Tribunale di Milano al n. 388 dall'11.11.1978.

Stampa:

Coop. Guado, Castano 1° (MI)Tel. (0331) 881475 - 881227

Prezzo una copia L. 300

Abbonamenti annui:

ordinario L. 3000

Sostenitore L. 5.000

Speciale L. 10.000

La collaborazione è aperta a chiunque.

Lettere e manoscritti non firmati verranno cestinati.

mento di aggregazione.

Intendiamo poi sviluppare altre iniziative di stampo sociale del tipo: concerti ed iniziative culturali nella zona, dibattiti e meetings su problemi di carattere nazionale (energia nucleare pro e contro, violenza politica e sportiva, emarginazione degli anziani, ecc.).

Vorremmo anche promuove-

mbrosiana u t o s.r.I.

re delle inchieste per verificare quali sono le esigenze dei giovani della zona.

Con questo articolo abbiamo voluto farci conoscere dai lettori di Milano 19 e propagandare il nostro gruppo e le nostre iniziative.

Il Centro Sociale Giovani di Lampugnano

Concessionaria

CENTRO VETERINARIO S. SIRO

CLINICA PER PICCOLI E GRANDI ANIMALI

AMBULATORIO PER PICCOLI ANIMALI

medicina chirurgia radiologia analisi di laboratorio ricoveri

ORARIO

Mattino 10 - 12,30

Pomeriggio 15 - 19

INGRESSO DA VIA LAMPUGNANO 99

AMPIO PARGHEGGIO Tel. 45.25.290

Un moderno centro di vendita, magazzino ricambi e officina riparazioni, al vostro servizio.

l'intera gamma

CYJecb%)

FIESTA - ESCORT - CAPRI TAUNUS - GRANADA - TRANSIT

PROVE - DIMOSTRAZIONI PRENOTAZIONI

sede: Via Varesina, 47 20156 Milano tel. 02/327.11.48

filiale: Via Gallarate, 281 20151 Milano tel. 02/30.92.367 - 30.85.089

VEICOLI D'OCCASIONE DI TUTTE LE MARCHE

boutique per bambini

Vi aspetta per i nuovi arrivi di primavera - estate

Milano - via Monte Bianco, 44 - tel. 469.72.30

NELLA NOSTRA ZONA
pag. 16 - milano 19
rinnovare la vostra casa??? INTERPELLATECI! La ditta SOLER Giuliano & C.
a vostra disposizione — preventivi a domicilio senza impegno — TENDAGGI - RILOGHE - MATERASSI - MOQUETTES RIFACIMENTO SALOTTI via NOVARA 105 - tel. 4520232 — vía GULLI 54 - tel. 4033784
dovete
è

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.