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le uscire al crisi? Chi v

Si attaccano i salari per rilanciare scelte fallimentari

Potremmo parafrasare Gramsci; 11 governo D.C. sta precipitando Al Paese verso la rovina, toccherà ai lavoratori, ai comunisti farlo emergere faticosamente un'altra volta dal baratro. Forse qualcuno pensa che si esageri, lo spero anch'io, ma temo di no.

Le misure economiche di'Colombo sono a senso unico, colpiscono prima di tutto chi lavora e produce in qualsiasi forma; gli inasprimenti fiscali colpiscono consumi essenziali e trasporti, mentre la rendita parassitaria è risparmiata; non è la prima iniziativa del genere del governo e del ministro Colombo. Sono iniziative che hanno la prospettiva di agevolare le grandi imprese finanziarie e bancarie, risparmiare la rendita fondiaria e, nello stesso tempo, strozzano la piccola impresa industriale e commerciale, accrescendo la disoccupazione.

Dal 1971 ad oggi il costo della paw sta, del riso, dello zucchero, del formaggio e dei polli è più che raddoppiato, in questo periodd il costo del lavoro è aumentato di cir ca un terzo, i restanti due terzi sono dovuti alla politica agricola e alla speculazione di poche migliaia di grandi commercianti che monopolizzano il commercio estero delle merci fondamentali.

Come uscire da questa drammatica spirale di inflazione, depressione, licenziamenti e carovita ? Prima di tutto è necessario uscire dalle misure prese alla giornata, senza nessuna prospettiva, che recano dan

ni evidenti e alla lunga possono por-; tare ad un disastro economico. Deve essere elaborato un piano, non un programma di riforme da attuarsi nell'anno di mai, ma33:_indispensabile prendere misure urgenti secondo un programma che agisca sul movimento dei capitali, in particolare sui movimenti dei capitali bancari, dei capitali delle multinazionali e di alcune centinaia di grandi speculatori.

PERIODICO
INFORMAZIONE
POLITICO DI
A CURA DELLA SEZIONE . P C. I. - E.GNUOV
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tre generazioni dì comunisti

Sono passati 55 anni da quando, sui monti di Como, il vecchio operaio comunista Lesmo in pieno periodo fascista, fucile alla mano, faceva parte del piccolo gruppo ch guidato da Gramsci, teneva in un fienile una delle prime assemblee del Comitato Centrale del P.C.I.

Il vecchio compagno Lesmo raccon tana i suoi ricordi alle tre generazioni di comunisti della zona 12 che il mese scorso, presso il Centro Sociag.e Ortica festeggia~o il 55mér'anniversarìo della nascita del PCI e della FGCI, Una folla attentissima di cittadini e compagni ha sottolineato con grandi applausi i discorsi dei compagni Lesmo, Arnaldo Cambiaghi e Luigi Grecchi che senza retorica hanno ricordato come il piccolo gruppo di comunisti riuniti sui

ALLA SCUOLA DEL P.C.I.

31 operai comunisti delle fabbri che di zona stanno seguendo in que sti giorni un corso politico sulla storia del P.C.I.

Le lezioni si svolgono ogni lune dì presso i locali della Sezione "Gradi" tenute da. Sonia Bueno e coordinate dalla compagna Maddalena Pugno, responsabile della scuola di Partito della Federazione Comunista milanese.

Alle lezioni sono interessati operai della Innocenti, Faema, FMC, Denora, lise, Cesi e Bracco.

'Dopo i 5 licenziamenti effettuati per futili motivi, un altro duro at tacco all'occupazione viene scaglia to dalla direzione della Richard Ginori, questa volta a livello nazionale.

Infatti sono stati annunciati 50 trasferimenti di operai dallo stabilimento di Latina ad altre fabbriche del settentrione.

monti di Como in pieno fascismo sia ora diventato il più grande Partito Comunista d'Europa, Alla fine della manifestazione il gruppo del "Canzoniere delle Lame" si è esibito in un bellissi mo repertorio di canzoni popolari e politiche che hanno riscosso gli applausi del numeroso pubblico pre sente. Wr••••••••••••.••••••41.0.•••••••••rn

15 di questi trasferimenti coinvolgono lo stabilimento della nostra zona, sito in Via Corelli. Per due giuste motivazioni il Consiglio di Fabbrica della Richard Ginori respinge questa proposta: i trasferimenti a così lunga dista za equivalgono a licenziamenti.

Inoltre i trasferimenti internegiovali contrastano con l'accordo raggiUnto in sede ministeriale che prevede, eventualmente, spostamenti all'interno della stessa provincia e tuttalpiù nella stessa regione.

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Gramsci

dal rione

CUBA 22 MAGGIO -7 GIUGNO

32 cittadini e compagni dell'Ortica visiteranno nel prossimo mese il primo Paese Socialista della America Latina: Cuba.

Il viaggio che durerà 17 giorni è stato organizzato da comunisti delle zone 11 e 12 in collaborazione con la compagnia di viaggio Italturist.

Durante il soggiorno cubano sono previsti numerosi incontri e dibattiti sindacali e politici, si visiteranno le città di Cinfuegos, Avana, S. Clara, Trinidad,Varadero e Matanzaz.

ASILO DI VIA CIMA

Anche all'asilo di Via Cima si sono svolte le elezioni previste dai recenti regolamenti scolastici. Alle elezioni partecipavano due liste di genitori, una per le educatrici ed una per il personale non docente. I risultati elettorali sono, nell'ordine, i seguenti: genitori eletti:

NOZZZ

Rosaria De Tommasi e Giancarlo Casarini si sono sposati. La cèrimonia, con rito civile, è avvenuta lunedì 15 marzo a Palazzo Marino

Ai due cari compagni giungano felicitazioni dei comunisti della "Ennio Gnudi", del Circolo "Lenin" della FGCI, dei soci del Circolo Cesare Pavese e della Redazione dell'Ortica.

te elette:

Per il personale non docente è risultato eletta con 4 voti la Sig.na Baroni Giuseppina.

A tutti gli eletti giunga il "BUON LAVORO" della Redazione Ortica.

COOP-EDIFICATRICE

I Soci della Coop-Edificatrice Ortica si riuniranno presso la Sede del Centro Sociale di Via S.Fau stino,5 - SABATO 24 APRILE alle ORE 15.00 con il seguente ordine del giorno:

" RELAZIONE SOCIALE - BILANCIO '75 NOMINE SOCIALI - VARIE "

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Lista n.1 - Mazzacani D. voti 35 Alessandrini G. " 31 Lista n.2 - Manara R. 51 Tassinari E. 30 Per le educatrici sono risulta-
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Dameno M. voti 7 Zinco MT. " 5 Geminiani MV 3 Lampertini A. 2

accordo per l'INNOCENTI

La lunga e dura lotta dei lavoratori dell'Innocenti Leyland è ar-; rivata ad una conclusione positi.s va pochi giorni fa.

Questa fabbrica, la più grande e la più importante della nostra zona, è stata al centro dell'attenzione del paese per 8 mesi ed è diventata un simbolo per l'intero movimento dei lavoratori. E' stata infatti la prima fabbrica importante sulla quale si sono concretizzati i sintomi della gravità della crisi economica che si sta attraversando e i pericoli che comporta per l'occupazione. Si tratta inoltre di una grossa fabbrica che impiega 4.500 lavoratori (e altrettanti lavoratori trovano occupazione nell"indotto", vale a dire nelle piccole e medie fabbriche che lavorano su commissione per l'Innocenti) la cui chiusura avrebbe impoverito notevolmente la basa produttiva della zona e della città e ne avrebbe diminuito conseguentemente la presenza operaia.

L'Innocenti é (o meglio era) una fabbrica di proprietà di una multinazionale Leyland inglese) che opera nel settore più colpito dalla crisi` economica: quella automobilistico.

E' dall'inizio della vicenda della Innocenti, nel luglio 1975, che vengono chiaramente alla luce gli elementi essenziali della_pri,eheasueceisivamentehanni stito altre fabbriche. Da una parte il, ritiro dal paese dei-`a pitali stranieri delle multinazionali che, dopo avere,. sfruttato per anni:i.1 lavoro ita1J401101 non trovano più "convenienti" gli investimenti fatti in jia-ssatoein Italia. Dall'altra ,la crisi di tutto un "Mi-3-dello" di sviluppo economico il cui settore trainante è stata la produzione di beni di consumo privati

!(come ,oniol3iie),fiche ha creato ;profondi; iitt ha aggravato, senza risolverli, problemi essenzia7 li quali scuole, trasporti pubblici, 'ospedali, ecc., e ancora più grave ha abbandonato l'agricoltura e i problemi del Sud.

La risposta del movimento dei lavoratdri e delle organizzazioni sinda`cali alla grave situazione è stata la scelta di una strategia che modificasse profondamente il sistema produttivo attraverso una ristrutturazione che privilegiasse i consumi sociali, difendendo contemporaneamente i livelli occupazionali.

TI problema Innocenti si è quindi inserito in questo disegno più vaste... .Sui temi della riconversione produttiva i lavoratori dell'Innocenti hanno discusso in centinaia di assemblee in fabbrica, scuole, comuni, con. enti locali e partiti, non solo per informare e chiedere solidarietà ma per costruire un fronte di lotta generale per la difesa della occupazione, partendo dal presupposto Che questo problema riguarda la maggior parte della popolazione.

Questa lotta è durata 8 mesi, dal luglio 1975 quando la Leyland annunciava 1.500 licenziamenti e un aumento della produttività del 25 % per i restanti 3.000 lavoratori, ai quali si garantiva il-posto di lavoro solo per due anni dopo i quali tutto era possibile. Si arriva a delle trattative che si concludopag. 4 segue.4›

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no con un accordo di utilizzo della cassa integrazione a rotazione fino a dicembre. Nel frattempo si portano avanti trattative con il Governo per trovare una soluzione, alternativa alla Leyland, con la FIAT e le partecipazioni statali (Alfa Romeo) e qui si misura la mancanza di volontà di giungere a una conclusione positiva. Si arriva al punto di inventare accordi inesistenti con la Ronda giapponese. In novembre la Leyland decide unilateralmente l'apertura della procedura per la messa in liquidazione dell'azienda e più tardi invia le lettere di licenziamento. I lavoratori dell'Innocenti rispondono con l'occupazione e il presidio permanente della fabbrica.

Da questo momento inizia per i lavoratori dell'Innocenti la ricerca di solidarietà e di collegamenti con tutte le forze democratiche e con l'intero movimento dei lavoratori milanesi, attraverso anche la partecipazione massiccia alle manifestazioni operaie e popolari.

Dopo più di quattro mesi di occupaziene (durante i quali i lavoratori dell'Innocenti hanno ricevuto 80.000 lire) e di lotta si arriva all'accor do tra Governo-Sindacati-De Tommaso.

L'accordo prevede il mantenimento dei posti di lavoro all'Innocenti e per tutto l'indotto, trasformazione dei vecchi impianti della azienda in impianti nuovi, mantenimento dell'insieme delle condizioni salariali e normative.

Nell'accordo esistono anche delle zone d'ombra e delle rinuncia quali perdita delle pause collettive sulle linee di montaggio, blocco della contrattazione salariale aziendale per 3 anni; inoltre 1.400 lavoratori restano in cassa integrazione per 2 anni Tuttavia 1.000 di questi lavoratori frequenteranno dei corsi di qualificazione professionale in. fabbrica in collegamento con la Regione. Più in generale sí è dovuto .rinunciare in buona parte alla richieste di riconversione produttiva a carattere non privato (saranno costruiti motocicli e'solo ín futuro veicoli industriali).

Nonostante le rinuncia, l'accordo è da considerarsi positivo (così infatti l'hanno giudicato la totalità dei lavoratori dell'Innocenti nell'assemblea in cui hanno approvato l'accorcio) in qUanto è stato raggiunto l'obiettivo più importante: la salvaguardia dell'occupazione.

(disegno di Gai)

Questo accordo dimostra concretamente come, a differenza di quanto avvenuto in altri paesi europei attraversati dalla stessa crisi quali Inghilterra, Germania Occidentale, ecc., sia possibile difendere l'occupazione anche contro le multinazionali. Più in generale questo accordo, unitamente all'accordo contrattuale dei chimici pubblici e al parziale accordo dei metalmeccanici pubblici, dimostra concretamente che le lotte cominciano a piegare l'intransigenza. padronale e quindi a pagare. E questo si verifica per la prima volta in una situazione dí grave crisi economica e dimostra la grande forza che il movimento dei lavoratori e il movimento democratico hanno conquistato in Italia.

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IN rAIIIIRKA CR Mie MALE MiPil QUELLA DEL PADIterig L'ORTICA n°32

MEZZO .DI TRASPORTO IN VIA CORELLI

Il prObleMa del trasporto pubblico in Via Corelliè stato recenteiiente oggetto di assemblee da parte dei cittadini abitanti in Via Corelli, Via Aquila, Via Tucidide, Via Cavria na, Via Taverna e Salesina.

Come molti sapranno, già nel 1946 veniva evidenziata al Comune la necessità di un mezzo pubblico che collegasse le'cascine situate nella zona dell'attuale parco.

Successivamente, glifil#?itanti di questa parte. delloazona hanno promosso petiZiotìi'e'intbrventi individualínpresso organi competenti (ATM, Comune) per ottenere un servizio pubblicoìche collegasse la zona con la rete urbana.

L'unica risposta concreta da parte dell'Amministrazione Comunale si è avuta nel periodo elettorale del 1952 durante il quale fu istituito un servizio di raccordo, tolto subito dopo le elezioni.

Recentemente, nel mese di dicembre, l'ATM ha istituito un servizio privato per il Centro Sportivo "Saini".

I cittadini delle vie interessato si sono pertanto riuniti in assemblea per formulare proposte concrete all'attuale Amministrazione Comunale elaborando un documento nel quale si,specificavano esigenze di orari e tragitto.

Tali richieste rispecchiavano anche le esigenze dei Ferrovieri, delle fabbriche della zona, della Pollziai di Frontiera.

In una successiva assemblea, tenutasi nel mese di febbraio, veniva no-

minato un "comitato promotore" con il compito di seguire più da vicino il problema e di ottenere che le richieste diventassero operative. Nel mese di marzo, venuti a conoscenza del parere favorevole che l'Assessore alla Viabilità e Trasporti del Comune di Milano, Vittorio Korak, aveva espresso, i cittadini hanno inviato una delegazione, suffragata da circa 500 firme, presso il dipartimento linee di superficie dell' ATM.,

La delegazione si è trovata concorde con le soluzioni tecniche previste dall'ATM in quanto corrispondevano alle richieste espresse dai cittadini.

A questo punto l'iter burocratico prevede che il progetto venga approvato e dal Consiglio di Amministrazione dell'ATM e dal Consiglio Comunale.

Purtroppo non è possibile ipotizzare l'inizio del servizio a breve scadenza; sarà compito del comitato promotore abbreviate i tempi d'attua,zione promovendo azioni costanti ed adeguate presso gli organi competenti.

A tale proposito il comitato promotore' ha' fatto pervenire al Consiglio di Zona 12 tutta la documentazione relativa al problema affinChè se ne renda responsabile in modo diretto, quale organo del decentramento comunale.

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*W.

COMUNISTI :A CONGRESSO

IL CONGRESSO DEI COMUNISTI DELL'ORTICA

Un grande dibattito al servizio dei cittadini e per la gestione del consenso.

Alla fine di febbraio si è svolto nei locali della Cooperativa familiare Ortica il congresso della nostra Sezione che è stato interamente dominato dai risultati elettorali del 15 giugno, dalla splendida avanzata comunista, dallo spostamento a sinistra. di tutto l'elettorato e dai problemi nuovi imposti ai comunisti da questa vittoria. Questi problemi non si pongono solo a noi ma a tutto l'arco politico democratico, anche alla luce delle nuove realtà politiche che si sono determinate in seguito a questo risultato.

La relazione del segretario, assai ampia, e gli interventi dei compagni, molto numerosi e significativi, hanno cercato di approfondire e chiarire questi problemi.

Nel dibattito è risultato ancora più evidente il ruolo insostituibile della sezione, quale centro di vita politica e culturale, di formazione di quadri, che è necessario diventino sempre più numerosi, di coordinamento del lavoro politico dei compagni impegnati nei vari organismi democratici.

E' stata posta la necessità di esaltare di più il ruolo della sezione con una nuova struttura della stessa. Si è infatti ri-

levata la mancanza di dibattito verificatasi nel periodo precongressuale e la necessità di un ulteriore approfondimento del ruolo e della struttura della sezione,e di intervenire per fare politica in modo nuovo.

Sulla relazione del segretario uscente, che ha toccato tutti i temi di attualità sia nazionali che internazionali, i compagni che sono intervenuti hanno portato un. contributo originale. Si è rilevato che è cresciuta da parte dei militanti l'esigenza di intervenire in prima persona nella formazione della linea politica. del Partito, di discuterla e di verificarla in ogni aspetto, di ricercare, anche con fatica, la linea comune che non umilia la partecipazione ma, al contrario, ne esalta il valore democratico dando una severa lezione a chi parla tanto di democrazia, che ci vuole fare scuola e ci vuole giudicare, ma ci dà una rappresentazione della democrazia, con divisioni in correnti e lotte personali e di potere, piuttosto squallida e che comunque il 15 giugno ha contribuito a spezzare costringendoli a uno sforzo politico di comprensione della realtà italiana.

Si sono maggiormente dibattuti i temi inerenti la crisi economica, le sue implicazioni politiche e sociali e la politica delle alleanze che il nostro Partito cerca di portare avanti per uscire dalla crisi che ci soffoca.

Diversi sono stati gli interventi di giovani compagni della FGCI che hanno illustrato i vari aspetti del problema giovanile: disoccupazione, dequalificazione della scuola, necessità di democratizzare le forze armate.

Le compagne, ma non solo loro, hanno trattato i temi della condizione femminile, anche qui riíevando la forte disoccupazione che in questo momento di crisi colpisce maggiormente le donne.

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Si é parlato del nuovo ruolo che la donna si prefigge di svolgere nella. società, non più succube ma compagna alla pari in. tutti gli aspetti. politici e sociali, del problema-dei rapporti interpersonali, che devono essere in-. vestiti da una revisione democra-. fica, dal problema dell'aborto che deve essere risolto attraverso un. accordo con tutte le componenti democratiche, facendo salvo il diritto della donna a decidere in ultiMa istanza.

Anche i temi della partecipazione agli organismi di massa sono stati ampiamente trattati mettendo in risalto la funzione dei comunisti in questi organismi tesi a ricercare punti di incontro con tutte le forze democratiche, ad espri mere le esigenze delle masse popolari, sollecitandone la partecipazione alla soluzione dei problemi e organizzandone la domanda affinché si esprima in quelle forme che raccolgono; il consenso della maggior parte dei cittadini e ne eviti l'isolamento.

Il compagno Zapparoni della Federazione milanese del PCI, ha tratto, alla. fine del dibattito, le conclusioni politiche del Congresso, invitando i compagni a una mag-

verso un'Italia democratica e socialista

giore partecipazione, necessaria per conquistare quegli obiettivi democratici che allargano la partecipazione popolare e che intro-. ducono quegli elementi di socialismo nella nostra nazione,essenziali per avanzare verso un'Italia democratica e socialista.

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COMITATO Di SEZIONE

I comunisti della "ENNIO GNUDI" hanno tenuto nei giorni 27-28 e 29 feurai• il loro .congresso di organizzazione. Dopo aver ascoltato la relazione politica svolta dal ,Segretario u scente, compagno,Riccardo Buccian ti, i congressisti hanno dato vita ad una appassionato dibattito toccando tutti i temi politici, rionali, cittadini e nazionali.

I lavori del congresso si sono svolti alla presenza di cittadini ed invitati tra i quali i compagni socialisti della sezio ne B. Di Poi.

Ai termine dei lavori, che sono stati conclusi dal comp. Filippo Zaffaroni della Federazione Coma nista Milanese, sono stati eletti i compagni che dovranno dirigere la "Ennio Gnudi" per il 1976.

COMITATO DI SEZIONE

BUCCIANTI RICCARDO Segretario

CROCIATI WANDA

DE TOMMASI AUGUSTO

TAGLIAFERRI NICOLETTA

DE TOMMASI ROSARIA

BELLETTATI ATTILIO

PICIOCCHI- ANDREA

PICCA LUCA PIERO

FONTANA FRANCO

VILLA VITTORE

VIDONI GIOVANNI

CUFAIOLI ALBERTO

DAL MONTE CARMELO

VECCHIO GIORGIO

DE TOMI/1AS' FERNANDA

CASARINI CARLO

GHIRON BIANCA

MARINI DANTE

VECCHIO MARINA

LOBRANO VITTORIO

SARI LUCIANO

PROBIVIRI DI SEZIONE

Presidente

DAMENO EMILIO BELLETTATI GIOVANNI PIOIOCCEI LUIGI RAFFALDI DUCLER 1VANARA REMO
Piccaluga

Il numero degli atti:di teppismo, di assalti a negozi o sedi di associazioni varie è diventato rilevante.

Fatto comune e preoccupante di questo teppismo organizzato è che agisce ai margini od all'interno di manifestazioni i cui obiettivi so-no sempre meno unitari e di massa e, pertanto, lasciano oggettivamente spazio alla provocazione organiz. zata.

In questo quadro, oltre ad una più serrata azione di vigilanza da parte di tutte le forze democratiche e sindacali, il comitato permanente antifascista ha lanciato un appello alle forze politiche e sociali al fine di stabilire tempi e modalità di svolgimento di manifestazioni,e cortei'nel centro storico della città. In breve: regolamenAare le manifestazioni al fine di garantire a tutta la collettività milaneeé: "un permanente esercizio di vita democratica".

E' un fatto che esistono in tutta la cittadinanza profonde preoccupazioni per il ripetersi di.. atti di violenza e di provocazione politipa, chi richiamano alla mente una "strategia della tensione" che non è stata del tutto sconfitta, nonostante la grande crescita democratica di- tutti gli italiani, e che attende solo di. potersi prendere una rivincita sul 15 giugno. Ed èsintomatico come la via della provocazione passi attraverso la vulnerabilità della cosiddetta ultrasinistra, in cui troppo. spesso teppisti e provocatori, 'dalle-se dicentinBrigate Rosse:al'RAP ad Autonomia Operaia, approfittan0 delliniziativa politica per-r•aggiungere obiettivi del tutto,-opposti a quelli del movimento Operaio. E' assurdo che un'assoluta minoranza, anche se bene organizzata, rie sca a trovare spazio per::una provo-

cazione così pericolosa ed è bene che i lavoratori sappiano che le azioni di questi teppisti "danneggiano il movimento e sono del tutto estranee ad esso".

E' necessario quindi che la proposta avanzata dai comitato antifascista per la regolamentazione delle manifestazioni e dei cortei nel centro cittadino, debba essere sostenuta con energia ed è pertanto necessario nondurre.una vasta azione di orientaMento dell'opinione pubblica per ottenere il più largo consenso a sostegno dell'iniziativa.

FIOCCO ROSA

E' NATA AURORA

Aibarosa e Rinaldo Canonica, no siri affezionati lettori, annunciano la nascita di Aurora.

Ai due felici genitori i compii menti della Redazione Ortica.

IMPORTANTE

Le notizie di questo numero sonc a cura di Attilio Bellettati.

Chi desidera segnalare all'"Orti caw fatti, notizie o avvenimenti rionali può farlo telefonando al 728891 o scrilrendo Redazione

.Via S,Faustino,5

Rag. 9

L'ORI CA n 32 +.1.1•1•01111.11••••••••,-.15••••••••••12

tre colpire i da due anni

Le il gesto di pan questo quadro è colitica di sacrifialcuni consumi, cuoi <altissimi stipendi tre milionJ al mese e augli stipendi e i salari asi; controllare le spese.

I s, che_tale politica; ,iriìpo-. ne :a tuttiì davono serV1~,'èrriiirga nizzare agricoltura e industria, ad attuareiforme promesse e mai attua,7 te a combattere la disoccupazione sviluppando attività socialmente utili che riducano la nostra dipendenza dall'estero e gli enormi interessi che dobbiamo pagare sui prestiti concessi.

I giato da tutti coloro che hanno un lavoro produttivo. La crisi ha ridotto di oltre il 19 % la:produziane danneggiando,tUtti i ceti che con_ilt leto:lavero- costruiscono la ricchezza- del paese: operai, piccoli industriali, impiegati e contadini, commercianti, - intellettuali e tecnici, tutti si devono unire per assicurare quella ripresa economica che è condizione di sviluppo civile e democratico per tutti quanti, che dà una prospettiva di vita alle giovani generazioni.

Il « decretone»

Possiamo dar fiducia 'a quei ministri che dal 1972 in poi hanno preso misure'eConomiche tali da rendere la situazione economica italiana più grave di quella degli altri paesi del MEC ? Evidentemente no, tuttavia potremo cambiare questa politica dannosa per l'operaio come per il piccolo. industriale, che porta in un vicolo cieco tanto il tecnico diplomato come il piccolo negoziante, solo ae_saremo-capati di unire tutte queste forze in un fronte comune unito su un programma comune di priorità e di riforme che porti il nostro paese fuori dalla crisi.

E' evidente che vogliamo un governo diverso poiché questo governo dimostra ogni giorno di essere incapace di colpire i gruppi che gestiT scono la crisi Italiana. Túttavia un nuovo governo deve essere appog-

Il l.°.Aprile 1976 alla Camera dei .Deputati si è attuato un gra ve voltafaccia della Democrazia Cristiana. Vttando assieme ai fa scisti, la D.C. ha fatto passare un emendamento che modifica l'ar titolo 2 del Testo Unificato (concordato lo scorso mese di di cembre dalle Commissioni Giustizia e Sanità dove naturalmente era rappresentata anche la DC) con il quale viene introdotto nuovamente il principio secondo cui l'aborto è un reato.

Questo fatto dimostra chiaramente il rifiuto della D.C. a eliminare la piaga dell'aborto clandestino v^ent,,,u tutte le for ze democratiche del paese hanno lottato per assicurare a tutte le donne, soprattutto a quelle delle famiglie più povere, il di ritto ad una assistenza gratuita quando esse debbano ricorrere ai l'aborto per difendere la loro salute e la loro persona.

Praticamente la D.C. vuoi far finta di ignorare che le donne sono costrette ad abortire in una società (cke proprio i democristiani hanno contribuito col loro mal governo a creare) dove non esistono le condizioni °umane e civili" per procreare serenamente.

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Papi°

Ma perciò poi questo voltafaccia? Perchè dopo l'accordo di un Testo Unificate e la votazione del 1° articolo, con cui si sopprimono vecchie leggi fasciste farneticanti su "reati contro la stirpe", -rare un voto che restrin ge la casistica solo all'aborto terapeutico e alla violenza carnale?

Se fosse per il principio della salvaguardia del feto o dell'ovulo appena fecondato, se fos se cioè veramente per un princi: pio "irrinunciabile", perchè allora ammettere l'aborto nel caso della violenza carnale? Non è forse anche in questo caso "irrinunciabile" il diritto alla vita? Non è anche in questo caso una questione di principio?

Oppure assisziamo ad una resa plateale a pressioni ecclesiasti che che si sono espresse ult3ma ,aente in una pesante campagna 1 -71 tinàdatoria?

Siamo comunque davanti alla con erma, nonostant2 le sparute battu te innovatrici del Congresso demo cristiano, di ena mancata reale au tonomia laica di questo partito che ha portato i propri deputati a non assolvere la funzione legisla tiva che compete ai membri de. Parlamento di uno Stato,sovrano.

La D.C. è liberissima di ispirar si a principi cristiani (che noi rispettiamo) ma nen può pretendere di trasformare la propria morale in leggi che hanno ripercussioni sulla vita di tutti i cittadini, eaici o cristiani, che siano; soprattutto non può imporre in questo modo la negazione di auel plu ralismo che è uno dei fondamenti essenziali del nostro ordine demo cratico, della Costituzione Reputi blicana.

Noi comunisti abbiamo sempre cer cato di arrivare a una soluzione positiva e, facendo un estremo az pollo al senso di responsabilità della D.C., abbàe -ao accettato 'di ridiscutere in commissione la legge, dimostrando così la nostra sas gezza e pazienza.

Se però, nonostante tutti i nostri tentativi, non si approderà a nulla e si dovrà arrivare o al Referendum o alle elezioni antici pate, il P.C.I. affronterà il con_ Pronto con tutta la sua comprovata capacità di lotta.

Enzo Raboni, il pittore ferroviere, continua il suo hobbies per la pittura, infatti il nostro concittadino espone una sua "personale" al Circolo Filologico Mila nese dal 18 giugno al 30.

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Nicoletta Tagliaferri IL PITTORE DELL'ORTICA.
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LORICA n 32

, 3 i cie ora che é stata aperta la scilo la in Via Priorato, Per quanto concerne ii persoreo mi è più difficile ancora dare delle idee.

lettpre al giornale

Cara Ortica, nell'ultimo numero da voi distribuito, siete incorsi in un certamente involontario errore: avete cioè informato che erano stati ul tirati i';laaiori di allacciamento della fognatura di Via S. Faustino, e siccome io sono un cittadino che abito al N. 61 di questa via, vi assicuro che non stato fatto NULLA 'e che molti amici e compagni mi.hanno fatto osservare questo fatto lo credo sia ne cessarla una rettifica. Per quan to ne sappia io, la situazione at tuale è questa; ancora prima del le elezioni del 15.6.1975 il' consiglio comunale aveva deliberato di eseguire il lavoro, col finanziamento attraverso un mutuo, e a quell'epoca forse la somma étanziata era sufficiente; ora in vece occorre una somma molto superiore, e da notizie raccolte, ufficiose, all'Assessorato competente ed il suo ufficio tecnico sarebbe già tutto predisposto è dovrebbe essere uno dei primi la veri da appaltare.

Secondo me oggi, che .è stato insediate il Consiglio di Zona, bisogna-mettersi in condizione di premere su questo organismo al fine che questo possa essere pii informato della situazione.

Sempre dagli amici e compagni del la Via S. Faustine61, vi sono dell:07~1e sui servizi dei trasporti pubblici. Il servizio che svolge la 75 non è perfetto, nè come frequenza, né come percorso. Io personalmente non so cosa consigliare in proposito, posso solo dire che se si pot;esse aggiungere ancora un vettura per ridurrei tempi di distanza di una dall'altra, sarebbe un be neficio per tutto il rione, spe-

Credo che una riunione degli abi tanti di Via S. Faustino sarebbe la soluzione migliore per definire una volta per sempre la questione.

SUSANNA ANTONIO

ILE

Oggi più che mai non possiamo dimenticare il sacrificio dei tanti partigiani caduti per la libertà. Per onorare la memoria di tutti i caduti partigiani, corone di alloro saranno deposte sulla lapide che in Via S. Faustino ricorda il giovane comandante partigiano Vincenzo Cortese.

In memoria di Vittorino DANNO, per ricordarlo a quanti lo conobbero, la moglie Maria Clerici ed i figli Emilio, Attilio e Giuseppina o_Pfrcne all'ortica £. 10.000.

MEMORIA
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TACCUINO

In relazione all'articolo di pag. 6, abbiamo appreso che dal 15 Maggio entrerà in funzione la linea estiva ID, che come ogni anno collegherà P.le Susa con l'Idrosca lo; il percorso che detta linea A rà è il seguente: P.le Susa, Via Corelli, Centro Sportivo Saini, No vegro, Idroscalo-Punta dell'Est.

Chiaramente una linea stagionale e con frequenze proprie di un servizio balneare-turistico, non è ciò che gli abitanti di Via Corelli hanno chiesto nelle loro assemblee!

Lo spostamento di percorso (negli anni passati la "ID" raggiungeva l'Idroscalo passando da V.le Foria nini), rileva perlomeno che la ro esigenza e la loro azione è sta ta giudicata in maniera positiva dagli organi competenti.

Speriamo che ciò porti a una definitiva e soddisfacente risoluzio ne di questo annoso problema. 8 marzo

La giornata della donna

LAMBRETTO DI VIA CORELLI

Su segnalazione si alcuni abitanti di Via Corelli, 37, alcuni redattori dell' "ORTICA" si sono recati sul posto ed hanno nuovamente constatato il grave inconveniente igienico denunciato più volte anche dal nostro giornalino.

In questo punto del canale Lambretto, dove il ponte attraversa la Via Corelli, si è formato un deposito di detriti, rifiuti e carogne di animali che, ai primi tepori primaverili, emana esalazioni non solo maleodorantl'. ma anche antigieniche e dannose per le salute degli abitanti della zona. Il nostro giornalino si fa promotore di un'azione presso il Consiglio di Zona e il Comune di Milano intesa a risolvere questo gravissimo e nocivo inconveniente.

NUOVA SALA DEI MATRIMONI

Il Comune di Milano sta allesten do una nuova Sala per i matrimoni civili in quanto la vecchia Sala di Palazzo Marino è ormai insufficiente al sempre maggior numero di giovani che per sposarsi scelgono il rito civile (nel 1974-75 i matrimoni con rito civile di cittadini dell'Ortica sono stati 52).

La nuova sede per i matrimoni 0 ci vili sarà alla Villa Reale di Via Balestro.

CARNEVALE ALL'ORTICA

Numerose

commemorato 118 marzo, giornata internazionale della donna, riunendosi presso il Circolo del Quartiere dove ha parlato una compagna del settimanale "NOI DONNE".

Sabato, 6 marzo, nei locali del Centro Sociale di Via S. Faustino è stato festeggiato il Carnevale intrattenendo i bambini dell'Ortica con una festicciola. E' stato proiettato il film "Capitani Coraggiosi", sono state offerte chi.acchere e bibite. Come sempre i nostri piccoli amici hanno partecipato con allegria ed hanno gradito i dolci e le bevande offerte dalla Cooperativa Familiare Ortica e dalle altre Cooperative della zona.

Ringraziamo tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita di questa festa.

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/lezioni

Anche se non ancora ufficiali, le elezioni politiche a giugno a2 paiono ormai più che probabili. E una cosa è chiara a tutti: se in un momento così grave, con la crisi economica, che dilaga e la lira che va a rotoli, il Paese si appresta a subire un lungo "vuoto di potere", una brusca rottura amministrativa, legislativa e politica, la responsabilità è tutta e soltanto della DC.

Rifiutando ostinatamente di tener conto della nuova realtà politica emersa dal 15 giugno la DC ha respinto ogni proposta, ogni tentativo (di La Malfa, del PSI, del PCI) di costruire una piattaforma unitaria attorno a cui tutti i partiti dell'arco costituzio nale potessero lavorare per riso5 levare l'Italia dal baratro nel quale sta precipitando. Al contra

rapidamente, i posti di lavoro che vengono a mancare, le provoca zioni e gli attentati di oscura ma tuttavia non dubbia matrice, gli scandali e le bustarelle, le offese alle libertà civili - sono le cose che gli italiani terranno a mente se e quando si recheranno alle urne.

NUOVA SCUOLA ALL'ORTICA

Lunedì 15 Marzo in Via Priorato angolo Bistolfi ha aperto i battenti l'Istituto Tecnico per il Turismo, la scuola che per ora ospita 32 classi di 30 alunni ciascuna prevede per l'anno prossimo 50 classi per un totale di 1500 studenti.

La specializzazione che questa scuola darà ai ragazzi sarà quella di stewart e hostess che dovrebbero trovar lavoro nel settore turi stico.

Come i nostri lettori ricorderanno, la nuova SbuoIa -è stata ri cavata dal vecchio magazzino della Provincia. I lavori iniziarono 6 mesi fa dopo la segnalazione del nostro giornalino che il magazzino in questione era da tempo inutiliz zato.

I lavori dizadattam~, subito iniziati dalla nuova Amministrazio ne Provinciale di sinistra, hanno permesso in breve tempo che 1500 ragazzi trovassero una sede per la loro scuola-

Come si vede il 15 giugno, comin cia, se pure con grande difficoltà, a dare i'prigi frutti.

rio la DC ha continuato sulla strada rovinosa dell'irresponsabi lità e del rinvio, preoccupata sTe" lo di salvaguardare a tutti i livelli le sue traballanti posizioni di potere. Ed é arrivata a votare, insieme ai neofascisti, un emendamento all'art. 2 della legge sull'aborto che trasformava in beffa quella che avrebbe dovuto essere una legge di civiltà.

Queste - e i prezzi che salgono

Lutto

I comunisti della "Ennio Gnudi" partecipano al lutto della compagna Luigia Speziani per la morte del fratello.

semom.r..,

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Elezioni dei rappresentanti consiglio di Zona12

Il Consiglio di Zona 22 PeltreCimiano-Ortical entrato in funzio ne dopo le nomine fatte dai Parti ti che compongono il Consiglio Co munale milanese, è il seguente:

Pa: Spnazzola Elio - PSI

Vice-neeeid.: Boscolo Aldo - PCI

52.9.212112LI:

Baffunno Adolfo

Prigerio Anna

Caldi& comm. sanità e ass

Frigerio Angelo

Lombardi Danilo

Eagní Mdrella

Naffiolí Alberto ( comm. urbanistica

Marcelli Giacomino

sguera

Alberizzi ( comm. cultura e sport )

Zanotti (comm. lavoro)

Ghignoli ( com. traffico e viabilità )

v)arletta -

IL FUTURO DELL AFRICA AUSTRALE

Era previsto che la vittoria del M.P.L.A. avrebbe portato cambiamenti nella regione meridionale africana; tuttavia vuoi per l'incertezza dello scontro, vuoi per la reeídità imprevista, data l'abbondanza di mezzi impiegati Ball' imperialismo, della sua solu zione, non se ne erano potute valutare le conseguenze.

La situazionejspecie per quanto riguarda la Rodesia,appare oggi fluida, destinata a cambiamenti al vertice a breve scadenza, per togliere di mezzo figure, come quella di jan Smith, troppo ccmpromesse con la politica intransi gente dì apartheid che nella nuova ricerca di equilibrio non trovano più alcuna collocazione.

COOPERATIVA FAMILIARE

Dopo la recente Assemblea dei. Soci, il Consiglio del Circolo Cooperativo Familiare è cosi composto:

VECCHIO Giorgio

FRIGERIO Vito

VECCHIO Marina

LOBRANO Vittorio

SARI Luciano

SPAGNA Carlo

MARINI Dante

POGGIO Pietro

CHIARELLA Gianni

ROCCO Piero

DAMEN° Emilio

DE TOMMASI Enzo

TAGLIAFERRI Nicoletta

PICCALUGA Piero

FRIGERIO Angelo

Ci si chiede però, se sarà sufficiente un cambio dì cavallo, una rinfrescata alla maschera, con introduzione di alcune libertà for mali alla maggioranza nera, perchè il capitalismo e l'imperialismo sudafricano e rodesiano possa tro vare um nuovo modo di vivere, sen za venir messo in discussione.

Dall'analisi della situazione precedente e dagli avvenimenti che si succedono in questi giorni la risposta pare negativa anche se la lotta per la sconfitta del razzismo e dello sfruttamento imperialìsta sarà ancora più dura.

In effetti l'equilibrio cui ten devano le forze razziste ed imperialiste dell'Africa australe che controllano il Sud Africa e la Rhodesia, era quello della Nazione di una serie di Stati cuscinet to intorno a loro, che in un tempo li rendessero militarmente sicuri dal resto dell'Africa nera ed

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.'ORTICA n:32

inoltre costituissero una serie di economie nazionali subalterne, nel l'ambito del capitalismo mondiale':

Essi avrebbero cosa giocato il duplice ruolo di gendarme e di sta ti guida, economicamente parlando per l'affermazione di una nuova area capitalistica.

E' chiaro che il tutto veniva in coraggiato e guidato dalle potenti multinazionali americane ed europee con l'appoggio dei relativi stati.

La conquista del potere di movimenti indipendentisti di chiara marca antimperialista, mette in cri

fascisti portoghesi, ma da stati li

La lotta si prevede sarà durissi ma e non solo sul piano militare. El un sistema di potere di un in tero continente che si mette in di scussione.

Data l'abbondanza di Materie pri ne di cui sono ricchi questi stati è lo stesso capitalismo occidentale a rischiare un drastico ridimen sionamento nella sua politica di rapina.

Supplemento a MILANO OGGI MARZO-APRILE 1976

Ciclostilato in proprio a cura della sezione "E. GNUDI" del P.C.I. Redazione Via S. Faustino, 5

si tale piano e già la Rhodesia vie ne privata dal Mozambico degli sbod chi all'Oceano Indiano, cosicché da una volontà espansionistica, il razzismo bianco si trova ora in una situazione di cittadella assediata.

I tradizionali amici neri, Zaire del corrotto Mobutu in testa che a vevano sperato di trovare, come al solito, nel nemico esterno la solu zdone dei loro problemi interni, so ED in crisi.

La stessa Africa "bianca" iniziò a trattare con i.suoi cittadini ne ri, tentando però di privilegiare e sostenere quelli più moderati che possono essere accontentati nel mo do più-indolore possibile.

La guerriglia nazionalista ed an timperialista però si intensifica, riprende fiducia anche perché non pià circondata dalle colonne dei

o Retta O o ourengo Marquas SWAZ i LAND Chi vuole uscire dalla crisi? pag. Tre generazioni di comunisti Alla scuola del P.0 I Dal rione Accordo Innocenti Fatti e non parole Comunisti a Congresso Comitato di Sezione Controllo democratico delle manifestazioni • Aborto Lettere al giornale 25 Aprile 8 Marzo - Giornata della donna Elezioni L'Africa Australe ft 2 !t 2 tt 3 it 4 11 6 tt 7 ti 8 9 lo ti 12 ti 12 • tt 13 tt 14 15
Nicoletti.
SOMMARIO ••1011•••1.«... •••••••••...• pag 16

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