42; (30 MI I TATO QUARTIERE
PER UN CO ITATO DI QUARTIERE
VERAKENTF FUNZIONALE
I rappresentanti delle Organizzazioni democratiche del Qaartiere Ortica si sono riunite il gior no 10.12.73 nella locale Sezione
P.S.I. per la costituzione del Comitato di Quartiere Ortica che intende sollecitare lhimpegno di tutti i cittadini di dare la loro adesione e il loro apporto per contribuire alla soluzione d.ei problemi del Quartiere.
La costituzione del Comitato di Quartiere potrà costituire un aiu to e uno stimolo notevole all'operato del Consiglio di Zona, pur ché le necessità che verrann0 individuate e avanzatoal C.d.Z. sa ranno 2rutto di una elaborazione e uno studio in luogo degli stessi cittadini; è per questo che il Comitato di ,ecuartiere non si rípromette di sostituirsi ad esso, ma anzi di agevolarlo evidenziàndo le priorità delle richieste.
Tutte le forze politiche e socia li hanno riconosciuto la trasformazione avvenuta nel nostro rione: gli insediamenti di nuov-1 palazzi le di nuove 2abbriche hanno portato ad un aumento notevole della popolazione senza che a ciò corrispondesse un aumento dei servizi Socia li e recando cosi un notevtle di sagio alla popolazione.
E' risultato evidente che la sod disfazione di alcune esigenze nonpuò più essere sottoposta allatwbenevolenza e comprensioneudelle autorità Comunali; in modo paiticolz,
re per quanto riguarda la Scuola (materna, elementare, media e Asilo nido) anche le assemblee del Comitato dei genitori avvenute in questi giorni hanno confermato la gravità della situazione scolastica del quartiere e hanno rinnovato la richiesta di nuovi insediamenti scolastici per impedire che avvenpAno nella scuola elementare i doppi turni.
I cattolici d'altro canto, hanno posto sul tappeto la necessità di avere una nuova Chiesa perchè- quel la esistente, piccola e mancante delle componenti neccessarie (Oratorio), non è più sufficiente alle loro esigenze. conta pag. 13 REFERENDUM PAG.
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E SUL DIVORZ10
CONTROLLO DEI PREZZI ArA''*
VIT R T
TESSERAMENTO ALLA " GNUDT "
Alla data del 31 Dicembre 1973 180 compagni hanno già rinnovato la tessera del P.C.I. per il 1974 mentre 6 sono i cittadini del Rio ne che hanno chiesto la tessera perla prima volta.
31 MARZO 1974
Mosca - Leningrado
Sono 46 i cittadini del Rione che il 31 Marzo partiranno per un viaggio di 8 giorni nell'Unione Sovietica dove visiteranno le Città di Mosca e Leningrado.
Della comitiva, oltre a numerosi compagni della "Ennio Gnudi", fanno parte numerosi operai di fabbriche del Rione oltre ad alcuni commercianti ed artigiani.
Durante il soggiorno sono previsti incontri con operai e cittadini sovietici e si avrà modo di visitare fabbriche e Istituzio ni Sociali.
In preparazione del congresso di sezione dei comunisti dell'Ortica che si svolgerà il 2 e 3 febbraio si sono tenute diverse assemblee nei locali della "Ennio Gnudi" numerosi sono stati i compagni che so no intervenuti nei dibattiti che a no seguiti alle relazioni dei compagni della Federazione Milanese del P.C.I.
I temi discussi sono stati i segue"' ti: "11 compromesso storico; la prM posta dei comunisti per un modo nu21 vo di governare l'Italia", relatoreg il compagno Professore Mario Spine la; "l'attuale situazione internazionale dopo la guerra dei medio oriente"; relatrice la compagna On. Cecilia Chiovini; "la politica del r•mfta~aqmknom.",tm~"raeahll~~l~i~ka.. -.....~
P.C.I. verso i ceti medi", relatore il compagno Giuseppe Pasquale; "le politica cittadini del P.C.I.nella iI fase del accentramento", relatore il compagno Dr. Renzo Viberti; "posizione del P.C.I. sulla qacstio ne del divorzio", relatore il compagno Costa.
ABBONAMENTI 1974 ALLA "GNUDI"
Prima tappa nella campagna abbonamenti ai giornali e riviste del P.C.I., alla data del 31.12.7p gli abbonamenti sottoscritti pres so la nostra Sezione erano 82. Da citare che oltre al giornale L'Unità che vede aumentare il numero dei suoi abbonati, anche Rinasci; ta la rivista ideologica del PCI è giunta al numero di 26 abbonamenti, ed in proposito siamo lieti di segnalare che la maggior parte dei nuovi abbonati sono stu denti.
NUMERO SPECIALE DI RINASCITA
Tn occasione dell'uscita del nu mero speciale di Rinascita ded4 ca to alla politica economica ItaAda na (Convegno Cespe) i compagni della Fabbrica CESI di Via Rubattino hanno curate una diffusione straordinaria del settimanale Comunista,
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~~~~~~~~~ citt el,„,„ t„L. =+=+=+=+=+=+=+=-1-=+=+= -4-=+=.+=+=-1-=+=+ VERSO IL CONGRESSO
Le onde sono belle, affascinano, possono distruggere un porto, come è avvenuto a Palermo pochi mesi fa, ma possono anche essere una fonte di energia in sostituzio ne del petrolio o del carbone.
La potenza e il pericolo delle alte onde di mare o dell'onda di marea sono note alle popolazioni costiere in ferma diretta, a tutti noi dai racconti o dalla televisione. Quello che è meno noto è la possibilità di servirsi delle maree per ottenere energia.
L'energia è propagata da onde di tutti i tipi, meccaniche, radio o ancora da altri tipi di onde, di cui però in genere discutono solo tecnici e specialisti; ma il laser, per rendere l'idea, è un esempio noto a tutti di cosa possa divenire l'energia delle onde luminose quando tali onde sono sommate ordinatament4 invece che disordinatamente come avviane nella luce della lampada.
Oggi si potrebbe domandare in to no polemico come mai non ci si ser va dell'energia praticamente inf i nita, gratuita e pulita delle onde del mare o dell'onda di m-area. Cal colando solo l'onda di marea, cheè una energia controllabile, si po trebbe ottenere una potenza pari a circa 100.0OU volte quella prodotta da tutte le centrali idroelettriche della terra; dì una energia enorme come quella della ridiazio
ne solare, che la tecnica ha utilizzato solo in pochi casi sporadi ci, ma che è stata studiata con ri levazioni accurate nelle spedizioni scientifiche organizzate dalle Nazioni Unite. La variazione del livello dei mare, dovuta all'attra zione della luna e del sole, rara mente supera il metro, salvo ne-. gli stretti; tuttavia tale onda, s . sposta a grande velocità, con regolarità, con intervalli noti sin dall'antichità. Da tremila anni si raccontano le disavventure di chi non ha tenuto conto della marea nel traversar- da sud a nord e vi ceversa lo stretto di Messina. Da mula anni mugnai francesi e ungie si hanno sfruttato le maree sulle croste francesi e inglesi della Manica. Questa onda alta e veloce, che si rinnova periodicamente ogni giornò, che non sparisce mai, ma varia solo di intensità, che dipen de dalla rotazione terrestre e dal l'attrazione reciproca tra terra sole e luna, potrebbe fornirle una energia da sfruttare anche per noi che siamo un Paese importatore di prodotti energetici (petrolio ecc) Nel Mar Bianco, nella penisola di rola (URSS) esiste uno sbarramento di 4 chilometri che permette di ot tenere una potenza annua di circa un miliardo di chilowattore; in Francia a Saint Malo e in Inghilterra a Severn ci sono altri impian ti per trasformare- renergia dell'onda di marea in energia elettrica, ma è ben poco rispetto alla potenzialità disponibile e alle e sigenze energetiche esistenti. Gli studi su tale argomento seno Molti, accompagnati' da una .ricca documentatione, che ci indicano le soluzioni possibili. E soprattutto soluzioni non pericolose come sa,, rebbe invece l'impianto di centrali atomiche, che ci viene proposto, tuttavia senza dirci come si risolverà il conseguente problema delle pericolosissime scorie radioattiva. Sino a quando sì può disporre di una risorsa energetica pulita non ci si può servire delle risorse pericolose come le centrali 'miche_,
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.-",--•"x " \s \' X Gennaio 74 L'ORTICA rit4 is2,
LE FONTI DI ENERGIA
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Pia Ranghi
Sono stati eletti i nuovi Consiglieri di zona:
per la Democrazia Cristiana:
Breviglieri, Rossiri, Ratti, Fasani, scuola e Marcucci.
Per il 2artito Socialista Italiano: Ugolini e Spinazzolae: Per il Partito Comunista Italiano: Bassi, Basilico, Boscolo, Primi e Yanara.
Ai vecchi e nuovi eletti auguriamo un i buon lavoro!
S TRUIAMOC!
E RCHÉ Un corso sindacale arti-.
B BIAMO colato in. numerose lezi
'SOGNO ni si sta svolgendo preaa so i locali del Sindacato Ferrovieri Italiano, TUTTA Sezione di Milano Smist
A NOSTRA mento, Via S. Faustino
cui opera sembra avviato anumerosi successi.
Il Consiglio del nuovo sodalizio è eosi composto:
Presidente PICIOCCHI L.
Vice Pres. - FRIGERIO A.
Consiglieri- LOBRANO V., FRIGERIO V., SEREGNI C., ZAPPE= R., DAMENO A.
Collegio sindacale:
Presidente - SCOVA B.
Consiglieri- ROCCO P., FERRERO G., GROSSI E., CHIAPPELLA L.
RICHARD GINCRI
Lo sciopero di un gruppo di operai de] la Richard Ginori, ha fatto scattare la reazione ingiustificata della direzione aziendale che ha cercato di mettere in cassa integrazione due dei reparti della fabbrica, legati al là voro degli operai scesi in sciopero. La pronta risposta degli operai e del loro sindacato di categoria finiva con il far rientrare il tentativo di mettere abusivamente in cassa integra zione i due reparti.
Le lezioni frequentate
TEL LIGENZA da 40 giovani ferrovieri
A. G RAM SC I si svolgono Sui seguenti temi:
Il sindacato dalla programmazione alla .politica delle riforme - le politiche e gli obiettivi del sindacato oggi: "la strategia unificante" - legame.itra azione rivendicative ed azione per le rifor me - strumenti conoscitivi protocollo aziende sindacati - stato giuridico (ra porto di lavoro) - norme per l'avanzamen to e le qualificazioni; piattaforma rivendicativa ferrovieri.
Tutte le lezioni sono seguite da tavole rotonde e dibattito,
Il fatto cie insegna ancora una volta che le azioni sindacali vanno fatte coordinandolerljutte le maestranze del le aziende servendosi delle organiz=7 zazioni sindacali che rappresentano. tutti i lavoratori.
1-=F=4-=4.=4 .4.=-1-=+=4:=1.-=gif=4.=*+=.4-=.4-=+=.4.: AREA DI VIA CIMAT.BISTOLFI
Il Consiglio Comunale ha respinto i ricorsi presentati dai 5_ proprietari deI terreno di Via. Bistalfi-Cima. La motivazione del Consiglio Comunale nel respingere i ricorsi è data dalla mancanza di servizi sociali nel quartiere e precisamente:asilo nido, scuo la materna e campi gioco.
CIRCOLO FAMILIARE VECCHIA ORTICA
Dopo un mese di autogestione da parte dei vecchi soci il circolo familiare 6rtica, si è deciso comunemente (vecchi e nuovi soci) di dar vita ad un nuovo circolo Coop denominato "Circolo Familiare Vecchia L'rtica" che,visto lo slancio coni
In proposito vogliamo ricordare ai nostri lettori che il ricorso dei 5 proprietari riguardava solo il terreno di Via Cima-Bistolfi e non come pubblicato erroneamente da altri il terreno di Via S. Fau stino.
L'ORTICA
SCUOLA. SINDACALE S.F.I.
or.
NUOVO CONSIGLIO DI ZONA
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paQ ,4, T.1•.~.••.,1•Mys01181.1~1~1.0.40~111~/s, .~111011~111111~. • Nnx:PIRL
DALLA PRIMA PAGINA
LA CROCIATA SUL
...m.DIVORZ IO
Sembra ormai inevitabile che in Italia si arrivi al referendum per tentare di abrogare l'attuale legge sul divorzio: e di questo evento vorremmo cercare di mettere in evidenza le cause e le responsabilità.
Il Partito Comunista Italiano si è sempre battuto per evitare questo prova all'Italia tanto più in un momento di crisi quale quello che stiamo vivendo e su queste linee si è formato un lungo schieramento: il PSI promotore di serie proposte per ad divenire ad una soluzione politica e paxlamentare del problema, le ACLI, i partiti minori laici PSDI, PRI, per arrivare ai giovani della Democrazia Cristiana che hanno recentemente, con una loro mozione, sollecitato il Partito democratico ad as sumere iniziative anti-referendum. Sta di fatto comunque che per capire perchè proprio e solo le forze reazionarie e fasciste siano state e siano le più ac tese nel sostenere il Referendum, bisogna esaminare e capire quali possano essere gli scopi che queste forze intendono ras giungere con il paravento del referendum Per prima cosa occorre dire che nonostante le catastrofiche previsioni sulla distruzione della. famiglia, dopo ben tre anni di esperienza, si è avutala prova che il divorzio finora è servito solo a risolvere quelle situazioni di rottura matrimoniale ormai da tempo avvenute, da, do loro'il giusto sbocco, tutelando il c0 atuge economicamente più debole e sanando così la situazione di tanti bambini impossibilitati a portare il nome dei ge nitori.
Tutto ciò senza provocare alcun cedimento generalizzato dell'istituto familiare
Inoltre chi ha provato ad affrontare una causa di divorzio sa come la legge renda tutt'altro che facile lo scioglimento de/ matrimonio, quindi viene a cadere l'accu sa, sempre proveniente da destra, di una "facile ed elastica" rottura del matrimonio.
Altra constatazione da fare è quella che la legge per il divorzio non mette minimamente in discussione principi cattolie
ni444444mer.,
ci: il cattolico che ritiene indiseclubi le il proprio matrimonio non ne è toccato Perfino autorevoli giornali cattolici ha4 no affermato che "solo una mentalità cle ricale può ignorare che il divorzio è una facoltà, mentre l'indissolubilità per legge è coazione.
Dopo il Concilio e dopo la dichiarazione sulla libertà religiosa, diremmo che è diventato un obbligo per lo Stato rispettare anche questa libertà".
Quindi è chiaro che la legge sullo scioglimento dei matrimoni falliti, quando venga applicata, annulla il vincolo civile, non quello religioso che è fuori della sfera di competenza dello Stato.
E' d'altronde importante capire che la crisi della famiglia non si sana con la abolizione del divorzio, ma con una trasformazione radicale della società, dei suoi valori morali ed ideali.
Ecco perchè il PCI ha sempre visto nel divorzio "un aspetto" di una più generale riforma del diritto di famiglia e si è sempre battuto perchè ne fosse attuata quella fondamentale ed indispensabile revisione senza la quale anche la legge sul divorzio a lungo andare potrebbe rivelarsi insufficiente anche per i fini limitati ti per cui è nata .
Da ciò consegue la giustezawdelle indicazioni che il Partito Comunista Italiano #a sempre propugnato: la causa dell'unità della famiglia non dipende dall'esistenza del divorzio, ma fa tutt'uno con la causa della emancipazione generale dell'uomo. dallo sfruttamento, dall'ineguaglianza e dall'autoritarismo.
Cosa invece vuole ottenere la destra reazionaria e fascista? Vuole far sì che la talia torni indietro e, staccandosi da tutto il resto dell'Europa, si allinei al la Spagna, unico paese che ancora oggi non riconosce ai euoi cittadini il diritto di divorziare.
L'ORTICA n• -4
EGUE
S
Vuole spaccare in due il paese in una specie di guerra religiosal9ercando di distogliere le masse popolari dalle lotte per il rinnovamento, tentando di costruire un blocco reazionario»
Perché insomma voglino impedire ogni altra riforma, economica e sociale che sia apportatrice di progrbseo.
Resta quindi solo da dire che di fronte a tale provocatoria posizione, occorre che tutti si sentano coinvolti in un con fronte che non pub che svolgersi su un piano politico per la salvaguardia della democrazia,: per il progresso politico e civile del paese,
Nicoletta
(richieste in tal senso sono state da tempo avanzate e dai sindacati e dal mo vimento cooperativo), akchc ne non ri sa te finora ben chiaro come e su quali prodotti dovrebbero operare questi meccaniemi.
SE I PREZZI LI CONTROLLASSIMO NOI
E' la richiesta dei Andatati e delle cooperative: un controllo democratico che si sostituisca al dialogo industriagoverno.-.
I "cento giorni" del blocco dei prezzi sono ormai un ricordo. Da una parte le grandi industrie con un fatturato superiore ai 5 miliardi cominciano a ottenere dal CIP l'autorizzazione a praticare prezzi più alti; dall'altra una serie di "falle" di proporzioni sempre più largh4 si aprono nel "blocco" dei 21 prodotti di prima necessità.
Si è cominciato con la pasta, con la be4 eine, si proseguirà con ogni probabilità con l'olio, e via di seguito. Senza poi contare tutti quei prodotti nen alimentari o comunque non eoggetti a blocco per i quali non c'è alcun tito lo di leg'e che lì controlli, che conti nuano a salire in maniera a volte vertigioiosa.
Il governo, almeno nelle sue ultime rio ninni, ha confermato la necessità di une "politica manovrata", disciplinando in particolare i prezzi di alcuni prodotti di prima necessità, con prezzi "politici" o "amministrati".
La decisione potrebbe essere positiva
In poche parole, c'è ancora il pericolo} che, ad affermazioni genericamente po- I sitive, non faccia seguito un preciso organico piano; e c'è èncora il pericolo che si debba subire (così come è sta to per quel che riguarda il petrolio e la pasta), il ricatto di certi gruppi industriali.
Non a caso, infatti, proprio in questi giorni alcune grandi aziende del settore oleario hanno sospeso le consegne, trincerandosi dietro scuse le più bang li, per attendere che il governo, pressato dall'opinione pubblica che non tra va i prodotti nei negozi ( e non avendo il coraggio di colpire gli speculatori e gli accaparratorevidecida ad aumentare i prezzi.
Questa situazione di incertezzai di di re e non fare, ha creato del resto quel le pericolose situazioni di tensione del àercato, di psicosi della merce che non c'è, che ha spinto lostesso consumatore ad accaporrare e a contribuire quindi a falsare ancora di più il mercato e fare, in definitiva, il gioco della speculazio ne.
Il problema, quindi, è oggi quello di un controllo dei prezzi; un controllo democ£ tico, che si sostituisce al dialogo indu stria-governo (vosl com'è stato finora) e che faccia il consumatore attraverso
SEGUE —Io.
•••••,,, L'ORTICA re
70j (COME £ 0h30 c,PEScto T I I isios-TQl F t &L, t i
leesue. istanze più valide ( sindacati, enti locali, cooperazioni) protagonista del corso della vita, protagonista della sua borsa della spesa. Ed a un discorso di questo. tipo, allargato il più possibile a tutte le catego rie .ed a tutti i livelli, ne deve segui re un altro ben preciso: quello della lotta agli sprechi. Ci sono dei prodot ti per i quli confezioni di lusso, campagne pubblicitarie .e promozionali di o gni tipo,"caroselli" e manifesti, vanno a influire ('anche questa denuncia è sta ta fatta dalla associazione nazionale delle Cooperatibe) fino a un 25-30 per cento sul. costo. Un vero e proprio assurdo in un momento di crisi come questo, in un momento in cui lo stipendio del lavoratore vale sempre di_ meno. E sono spese destinate non a diminuire ma addirittura ad aumentare (e non a ea so la costosissima pubblicità televisiva, milioni e milioni per pochi secon-. di di trasmissione, occupa uno spazio sempre più largo); tanto -a pagare saremo sempre noi.
La Redazione
presso la Sezione Socialista dell'Ort' si è data finalmente vita al Comitato di Quartiere Ortica. Durante la riunione costitutiva, numerosi sono stati gli interventi dei cittadini presenti che con la loro parola hanno volute dare il loro con senso a questo nuovo organismo di quartiere . Presidente è stato dea dgnato il compagno Alberto Prini, che sarà coadiuvato dal Dott. Carra ra del PSI; hanno partecipato alla suddetta riunione rappresentanti del la DC, del.gruppoasportivò Giovanni XXIII, Circolo Culturale C. Pavese, Cooperative del rione.
FARMACIA DI VIA CIEA
Ci sono giunte in Redazione numerose proteste per la sistematica mancanza di prodotti nella farmacia comunale di Via Cima. Già altre volte abbiamo parlato sull'Grtida dell'argomento; lo fac ciamo ancora una volta, sperando in una prossima soluzione del problema.
Compagni e cittadini del rione hanno sottoscritto la somma di L. 52.000 per la Befana ai bambini dei rifugiati politici cileni.
BOCCIOFILA "P. ODDONE"
BEFANA COOP 1974
La consuetudine di festeggiare la data dell'Epifania è stata ripresa dal nuovo Circolo Familiare che , grazie anche al l'aiuto delle Associazioni Democratiche del rione, ha visto ben 160 ragazzi par tecipare alca simpatica manifestazione svoltasi nel Salone dei Centro Sociale Ortica.
COEITATO DI,QUARTIERE
Dopo una prima riunione svoltasi presso la parrocchia e una seconda svoltasi
TerMinato l'anno siciale 1973 (Od ini ziato il tesseramento per il 1974, i soci della bocciofila P. Oddone hanno eletto il nuovo consiglio che dirigerà il loro sodalizio.
Il nuovo consiglio risulta così con posto:
Presidente onorario-Eariani V.
Presidente- Frigerio V.
Direttore sportivo-Riva L.
Segretario-Margutti G.
Consiglieri-Chiappella L., Seregni C Panigada E., Pedrazzini F. Cislaghia
Ciminaghi V.
PER IL CILE
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L'ORTICA n*2 .1
SUL.. .
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Due lettere sono state recentemente inviate dalla direttrice didattica della scuola elementare di Via Cima Adriana Ros a tutti i genitori ed insegnanti della scuola stessa. Nelle lettere, prendendo spunto da precise richieste di collaborazione fatte dal consiglio dei genitori, l0 Professoressa Ros espone tutte le difficoltà organizzative-didattiche burocratiche che si incontrano Adri gendo una scuola italiana ed in modo particolare quella dell'artica. Siamo senz'altro d'accordo sul lavo ro gravoso che pesa sulla direzione didattica di Lambrate su cui grava il peso di ben 2000 alunni, che distribuiti nelle 4 scuole del circolo didattico, creano non pochi disc gi ai circa 100 insegnanti che pur dotati di buona volcntà,non sempre riescono a sopperire alla mancanza di aule, palestre, arredi e strumen_a ti didattici.
La Prof. Ros nel citare il .suo impegno personale per cercare di riso vere i mali della scuola, ricorda: ...che se vivessimo in un mondo meglio organizzato, farei meno fati ca , sorgerebbero meno equivoci ed . io potrei dedicarmi meglio al lavoro che mi appassiona e mi è richiesto dalla legge vigente".
Far seguire i fatti alle idee è sem pre un po' difficile e per questo noi comunisti siamo convinti che non sono sufficienti le proposte, che sopra abbiamo riportato tra vir golette, per iniziare un costruttivo discorso sulla scuola di Via Cima.
Noi crediamo che genitori ed insegnanti, in attesa di quella vera riforma della scuola che incida sui metodi e contenuti scolastici postono trovare un accordo per un lavo'o comune che al di là della "legge vigente" sia l'inizio di una collaborazione che infuturo darà i risulati che tutti ormai ci attendiamo .al mondo della scuola.
Attilio Bellettat
SCUOLA E SUARTIERE
La scuola è una delle strutture rociali più importanti di un quartiere. Per .questo í comunisti pensano che anche le lotte che ni svolgono-all'interna delle scuole devono vedere interessati tutti gli abitanti della zona eteesa.
Nella nostra zona ci sone due eouole di notevole importanza: il Molinari ed il VII ITIS.
Sembra proprio che questa lepge visente sia il freno allacollaborazio ne tra consiglio dei genitori ed in segnanti; cosa resta da fare dunque perchè "gli impegni futuri" di cui la 1-rof. Ros parla nella sua lettera diventino realtà? Certamente non solo lo scambio "al massimo di informazioni,nella reciproca autonomia", oppure riunioni "una tantum comunitariamente tra maestri delegati di scuola e i rappresentanti delle associazioni genitori".
All'intereo di eueete scuole si stanno sviluppando due forti cellide della Federazione Giovanile Comunista, le quali portano avanti una politica che si differenzia notevolmente da quella dei gruppi extraparlamentari.
La F.G.C.I. tende a sviluppare una poli tien di riforma generale della scuola, una eccola ormai dequalificata e non pig in grado dì rispondere alle esigenz. del IR popolazione scolastica attuale.
La politica della Federazione Giovanile Comunista, non vede però il problema della ecuola come un problema a eè stan te, ma bensì, tende ad inquadrarlo nel.
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contesto generale della società nel qua4 tiere e nel Mondo del lavoro.
E' per puesto che i comunisti, oltre che a volere l'incremento dell'edilizia P00laptioa, la gratuità degli studi per i figli dei lavoratori*ecc. ne chiedono anche una gestione sociale della scuola Una gestione cioè a cui partecipino tut te quelle forze che vanno dai sindacati ai Consigli di Zona e soprattutto ai nitori equsti ultimi non solo in ~te di genitori, ma come partecipi di una società di cui debbano conoscere i problemi e devono impegnarsi direttamente per risolverli.
Per discutere di questa riforma, lunedì.
15 gennaio al Molinari si è tenuta una assemblea organizzata dalla ?.G.C.I., a cui hanno partecipato il compagno Margheri del CC del Partito Comuniste Italíano e responsabile scuola, ed aleuni sindacalisti.
L'aerembela è durata circa 3 ore, in cui si è avuto un dibattito acceso ed a tratti tumultuoso. infatti i gruppi, di fronte alle proposte concret8 e precise della FederaZione Giovanile Comunie sta, non hanno saputo rispondere che con un fardello di analisi psettdo politiche tanto stupide quanto supeeficiali* sostenendole tal volta con bugie furbencht ed infantili.
Nonostante tutte le difficoltà frapposte dagli estremisti (insulti. agli oratori, fischi, ecc. }l'assemblea ei è sviluppata positivamente, soprattutto perchè è visto una straordinaria presenza di stí denti, che fino ad oggi non si erano interessati di questi problemi. E l'intereesamento fattivo a questi problemi sigtifica fare politica!
RESTANDO IN TEMA •
MBLIOTECA (Circolo Culturale Cesare Pavese)
50 nuovi volumi sono arrivati ad arricchire la Biblioteca del Circolo Culturale Cesare Pavese la maggior parte dei volumi sono di poesia e storia.
Come già i nostri lettori sanno la Biblioteca del Circolo Cultura le è a disposizione di tutti cittadini del Rione.
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LIBRI
Positivo bilancio della vendita libri curata dai compagni della "E.GNUDI", infatti i volumi ven-. duti nel 1973 sono stati 806 per una cifra di circa 1.100.000 lire
La maggioranza dei volumi erano di storia, politica, saggi e poesia; tra i più richiesti i libri di Camilla Ravera, Giorgio Amendola e Mario Melloni (Fortebrac, cio).
DI NOI DuNNE
Proseguiamo il nostro colloquio con le donne iniziato nel prece:. dente numero del nostro giornalino, per riprendere uno degli argomenti più attuali. 254-7&UF--*
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PARLIAMO
DI
NOI
DONNE "La nuova legge sul lavoro a domi eilio".
Infatti proprio in questi giorni è stata approvata, dopo una lunga letta dei parlamentari comunisti, la nuova Legge sul lavoro a domicilio.
Una legge importante che ha san z2onato una conquista per le donne che fino a ieri non erano consi dorate lavoratrici. Ora invece, grazie a questa grande vittoria, .tutte le lavoranti a domicilio, vene pro riconosciute come lavoratrici "dipendenti" e quindi godran no anche loro tutte le assicurazio ni sociali e previdenziali. previste (assistenza malattia, assegni fabeiliari. pensione, sussidio di disoccupazione ecc.); si sono poste cosi le premesse per eliminare lo sfruttamento totale di •quel ltes3rcito di lavoranti a domicilio tanto numerose anche nella no st'a città_ e provincia, infatti rt salta che ben 200.000 sono le don ne lavoranti a domicilio suddivise in queste attività:
22,55 settore abbigliamento
.32,5 settore metalmeccanico
6,5% settore pelletteria
26,5% settore tessile, poligrafico e alimentare.
Poichè sappiamo che anche nella nostra zona sono presiti delle la varanti a domicilio, pensiamo possa essere utile far conoscere i punti principali di questa legge affinchè le interessate siano in gra,lo di far valere i propri dixit ti.
datori di lavoro sono ora obbligati ad scriversi in appositi registri presso gli Uffici competenti e a tenere registri dove de volle essere trascritti i nominati vi dei lavoratori esterni.
Da parte loro, le lavoranti a do micilio, devono ìrovvedere a iscri versi nelle sezioni comunali.appositamente istituite da questa legger dell'Ufficio Provinciale del L= vogo,mentre il datore di la .....—.... v020 deve procurare un *libretto di controllo" che riporterà tutti ì dnti del lavoro affidato, specificando la quantità, la data della consegna e la misura della retribu zione del lavoro stesso, retribu-
zione che deve essere contrattata in base ai contratti collettivi della categoria di appartenenza, tenendo conto delle maggiorazioni da applicare a titolo di indennità per lavoro festivo, ferie, gra tifica natalizia e indennità di anzianità.
Affinchè questa legge sia appli cata, vengono istituite delle Com missioni dì controllo (comunali; provinciali e regionali) che hanno il compito di accertare gli e ventuali trasgressori, sia datc;X:i di lavoro che lavoranti a domici lio.
E, chiaro che questa legge deve essere considerata non un punto di arrivo ma di partenza perciò è ora compito di tutti e soprattutto delle lavoranti a domi cullo farla applicare.
Invitiamo pertanto coloro che dovessero incontrare difficoltà di rivolgersi alla Camera del La voro in C.so di Porta Vittoria o al Comitato Sindacale di Zona in Via
ics altra parte anche la redazio ne dell,Crtica si mette a disposizione per ogni chiarimento.
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Supplemento a MILANO OGGI
DICEMBRE '73 - GENNAIO '74
Ciclostilato in proprio a cura della Sezione "E. GNUDI Redazione via S. Faustino 5
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Fl7FERENDUM
Il Partito Comunista ha lanciato la sottoscrizione per la campagna elci. torale per il referendum sul divorzio.
L'ORMA sir dt**1111~~~41 0.~....Porammarp•PAM11~.11
Gruppi di compagni e cittadini hann già versato il loro contributo alla Sez. "E. ,kaudi",che resterà:aperta a tale scopo con i seguenti orari: tutte le sere dalle ore 21 alle 23 e alla domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19..~.~~4.0":"."Qaps~",~~~~«
del
LA SECONDA FASE DEL DECENTRAMENTO POLITICO AMMINISTRATIVO A MILANO
Sono passati 5 anni dallinizio della prima esperienza di decentramento politico-amministrativo nella nostra città e solo ora, con un ritardo di 3 anni, inizierà la secor da fase.
Le prospettive di un deciso passo in avan ti sulla strada del decentramento, ovvero della democrazia, non ci sono ancora, purtroppo. La seconda fase del decentra mento non avrà, almeno ai suo inizio, quei contenuti che noí tutti volevamo.
Molte forze si oppongono tuttoggi alla par tecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica; tra queste, a livello cittadino, è la maggioranza della DC (la crisi da poco passata va anche messa in relazio ne ai problemi del decentramento) e il po tere economico-finanziario delle grosse immobiliari e società finanziarie che non vogliono perdere il controllo della gestione del territorio milanese che rende tanto denaro.
Il netto rifiuto opposto al decentramento dai vecchi centri di potere reazionari è la prova, se ancora per qualcuno ce ne fosse bisogno, dell'importanza del decen tramento per risolvere quei problemi fino ad oggi disattesi da chi ha gestito il p° tere.
I democratici tutti che vogliono veramente il decentramento, devono oggi lottare unitariarnente, nell'ambito del pluralismo ideologico, perché importante è l'obiettivo e grossi sono gli ostacoli che si frappongono al suo raggiungimento.
Va pure sottolineato come elemento positi vo, che fra le forze politiche che oggi a Milano si battono per il decentramento, oltre al PCI e PSI, esiste anche la sinistra della DC (anche se rappresenta una modesta minoranza a livello cittadino); nella nostra zona 12 ciò l'abbiamo potuto constatare direttamente, e con piacere, in occasione di certe prese di posizione
di alcuni esponenti democristiani quali il segretario di zona 12 della DC (geometra Roda) e il presidente del C di Z. 12 (Dottor Breviglieri).
Noi ci auguriamo che queste forze della DC pongano, nell'ambito del loro partito, il discorso del decentramento con la dovu ta forza e chiarezza al fine di non subire, ma di imporsi alle altre forze di conservazione.
Abbiamo riportato queste considerazioni allo scopo di evitare da -una parte pericolose illusioni e dall'altra un deleterio disfattismo sulla seconda fase del decentramento milanese che ha inizio il 23 gen naio 1974 con la nomina dei 400 nuovi con siglieri di zona da parte del Consiglio Co muhale.
Comunque, anche se per ora i Consigli di Zona non saranno eletti direttamente dalla popolazione (la delibera quadro approvata dal Consiglio Comunale, con l'astensione del PCI, prevede l'elezione dopo il 1975), anche se non vengono ad essi delegati poteri decisionali precisi e solo limi tate possibilità di controllo nelle gestioni sociali, noi comunisti riteniamo che questo inizio della seconda fase del decentra mento milanese rappresenti comunque un passo in avanti rispetto al passato e ci batteremo con tutti quelli che credono nel decentramento per realizzarlo veramente, convinti che decentramento è partecipazio ne e partecipaiione è democrazia.
I punti più qualificanti su cui insisteremo sono i seguenti:
elezione diretta (entro il 1975)
delega di•poteri consultivi obbligatozri sui problemi di carattere generale (bilanci, programmazioni, etc.)
delega di poteri decisionali vincolanti sulle questioni aventi carattere zonale (varianti al PRG, piani particolareggiati, lottizzazioni, licenze edilizie, etc. ).
Qualora ci sia discordanza fra Consiglio di Zona e Giunta dovrà decidere il Consiglio Comunale;
delega di poteri d'iniziativa dei Consigli di Zona e forme di organizzazione della partecipazione popolare
Anille~~ •~1~11.41111111.0.1~~~1.11" L'ORTICA ne. 4:41 notizie
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presenza del Consiglio di Zona nelle gestioni sociali.(11 C di Z deve rappre sentare l'ente locale (per asili nido, scuole materne, campi gioco, biblioteche, etc.)
rapporti funzionali dei Consigli di Zona con le strutture della Civica Arsimi nistrazione e un apparato burocratico adeguato (possibilità di trattare diret tarnente con le ripartizioni, di accede re facilmente ai dati, di far eseguire i indagini conoscitive zonali).
Questo è il quadro dell'attuale situazione del decentramento e questi sono gli obiettivi ancora lungi dall'essere raggiunti; da queste colonne invitiamo tutti i cittadini indipend~ite dall'etichetta politica, sensibili ai problemi del nostro quartiere Ortica a partecipare, dando un contributo sui vastZ.i problemi che il nostro C di Z 12 deve affrontare.
dall'assemblea popolare sulla SCUOLA
1. Assembleayopolare sulla scuola.
Il 30 novembre 1973 presso la scuola di via Cernia ha avuto luogo un'assemblea popolare promossa dal Consiglio di Zona 12 sui problemi delle strutture scolastiche della zona, con particolare attenzione al futuro complesso scolastico dì via Crescenzago.
In tale occasione alcuni esponenti del consiglio dei genitori della scuola elementare delllOrtica unitamente ad altri cittadini del quartiere, hanno portato le istanze, finora sempre disattese, dele l'Ortica per quanto riguarda l'edilizia scolastica, facendo approvare all'unani mità la seguente mozione che integralmente riportiamo:
"Gli abitanti della Zona 12 riuniti in assemblea popolare il 30 novembre 1973 all'unanimità.
RILEVANO
che la scuola elementare E. Toti prese_ ta già attualmente gravissime carenze di idonee aule e di indispensabili attrez zatur e
RICHIEDONO
che si realizzi con procedura di urgenza il complesso
Scuola materna - asilo nido sul terreno delimitato dalle vie CimaBistolfi- Trentacoste come dalle richie ste ripetutamente avanzate in questi ulei timi anni.
Qualora la richiesta non venga urgentemente presa in considerazione ed attuata, i cittadini della Zona 12 ed in particolare quelli del Quartiere Ortica, intraprenderanno tutte quelle azioni necessarie per la risoluzione di questo importante problema."
2. Pianificazione territoriale: il Quartiere Cirniano propone all'Amministrazione Comunale un proprio piano urbanistico.
Il Quartiere Cirriano, l'unità urbanistica della nostra zona situata più a nord, attra verso il tenace lavoro del suo comitato di quartiere e con l'appoggio del Consiglio d Zona 12, ha formulato all'Amministrazio Comunale. un piano. dettagliato di quartiere che garantisca uno sviluppo più civile ed umano dell'insieme urbanistico non più alla rnercè delle immobiliari speculative.
in tale previsione di sviluppo urbanistico troveranno spazio acuole adeguate alle ne cessità, ambulatorio, mercato rionale ed edilizia economico popolare (la nostra cooperativa edificatrice Ortica-ha già paie sentato "al Consiglio di Zona 12.domanda affinchè sia ad essa assegnato un lotto per un intervento edilizio non speculativo)jetc.
Anche all'Ortica, `come è riportato in altra parte del giornale, il comitato di quar tiere si appresta a definire per il nostro rione un simile piano urbanistico.
Tale piano è stato presentato alla popolazione per la sua definitiva approvazione, nell'assemblea popolare del 14 dicern bre 1973.
LORTICA ne22 Mh.
Remo la-lanara
eGUe
3., Asili nido: la zona 12 con un asilo nido in meno.
Alla nostra zona 12 era stato assegnato un asilo nido dei 10 che l'Amministrazione Comunale aveva deciso di costruire entro il 1974.
Alla fine del 1973 siamo stati informati che la nostra zona 12 non abbisogna. di nidi e che pertanto il nuovo asilo non sareb be stato realizzato!!!
Evviva! non sapevamo che eravamo così ricchi di servizi sociali; soprattutto non lo sanno le madri lavoratrici che si sobbarcano grossi sacrifici per poter andare a lavorare.
4. Terreno fra le vie Bistolfi, Trentaeoste e terrapieno ferrovia.
Il Consiglio Comunale ha respinto i ricor si dell'Ing. Cozzi e degli altri ricorrenti per far annullare la variante al PRG ottenuta nel dicembre 71 variante che prevedeva il cambio di destinazione per l'ar< di cui sopra, da uso industriale a servizi di pubblico interesse.
Le lotte unitarie di all'Ora saranno fra po co riprese per vedere realizzate su que sto terreno i servizi sociali di cui l'Ortica necessita: scuola materna e asilo nido.
Remo Manara
DALLA PRIMA PAGINA
Cosl nel campo dei trasporti tut: ti hanno convenuto (specialmente con le domeniche austere) sulla ne cessità di collegamenti diretti i con il centro della Città (perché non spostare il capolinea della E all'Ortica?)
E che dire poi della pianificazione territoriale in cui sino ad ora si é lasciata mano libera all'iniziativa privata sempre pronta alla speculazione edilizia (il pro blesa degli affitti altissimi pe- i sa su tutte o quasi le famiglie dell'Ortica) ? Quasi tutti i terre: ni liberi sono stati lotitzati da privati senza lasciare alcuno spazio all'edilizia pubblica e popola re! Dobbiamo continuare su questa strada?
I problemi sono tanti: una farmacia funzionante, un centro sanitario si Zona, un Micio postale nel Quartiere (i pensionati sono ancora costretti ad andare sino alla Via Amadeo a ritirare la pensione!) ecc.
Come trovare una giusta soluzio ne? Stando ad aspettare forse la "benevolenza" del Comune?
NO! Noi dobbiamo organizzarci e lottare tutti insieme e personale mente per smuovere chi sta fermo.
Tutti i cittadini del Quartiere si.devono sentire partecipi di quelli che sono i loro interessi e non limitarsi con un voto ogni 4 o 5 anni a delegare qualcuno a proteggere le loro esigenze.
VIA RUBATTINO
In mrrito alla lettera del signor Polieri pubblicata sul numero scorso dell'Ortica la redazione è in grado di informare che la Regione ha provveduto all'esproprio del tet reno che ostacolava lo sbocco della via verso Redecesio e che il sinda-; co di Segrete dietro pressione del comitato di quartiere ha assicurate che i lavori per la sistemazione della strada cominceranno al più 1. presto e che inoltre restano confer' mali gli accordi presi con il comU,1 ne di Milano per il prolungamento della linea 75 sino a Redeceeio.
Ogni giorno, ogni volta che è' ne, cesSatio per far avanzare le prdpo sté ritenute giusté e perescenfis. aere chi gioca al rallentamento per scoraggiare la partecipazione diretta dei cittadini bisogna unici si insieme a tutte le forze demoeretiche del Quartiere con una so ! la volontà di dare il meglio di 7i' stessi per il bene comune. E' que sta l'essenza della democrazia.
-Alberto Prini-
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VI CONFERENZA OPERAIA NAZIONALE
Nella seconda settimana di febraio si terrà a Genova 1.a VI Conferenza Nazionale degli operai comunisti,
La V si tenne a Ailano nei primi mesi del 1969 e segnò l'inizio del la spinta di mobilitazione permettendo così l'avvio di quel processo unitario che ha segnato una tappa fondamentale nella storia del movimento operaio nel nostro Paese. Grandi sono state le conquiste dei lavoratori in questi anni, basta ricordare lo Statuto dei Lavoratori, le pensioni sociali (anche se sono minime, costituiscono un inizio positivo) il blocco degli affit ti (legge sulla casa) che vanno ad aggiungersi alle conquiste sia salariali che normative, strappate dagli operai coi rinnovi di Impprtanti contratti collettivi di lavo ro.
Ciò è stato possibile soprattutto perchè maturata una coscienza unitaria nei lavoratori, si è capito che solo lottando unitariamente se5 za contrapposizioni artificiosel si possono ottenere risultati, apprezzabili nella continua lotta •per il miglioramento delle condizioni ope rale.
D'altronde è a partire dal '69 che si sono manifestate le maggiori re sistenze e reazioni per bloccare il processo unitario in atto tra i lavoratori, reazioni che sono ar rivate ad utilizzare persino le bombe e che hanno causato tanti 1u4 4 ti al. paese a partire dalle stragi del 1969 sino ad arrivare ai morti provocati nel '7.3 ha anche:Ua str4 tegia della tensione insieme alle manovre politiche (leggi Governo di Andreotti) si sono dimostrate insufficienti per il raggiungimento dei fini fascisti e reazionari che si ripromettevano: orearei11 caos e contrapporre lavoratori a lavoratori.
Pronta è stata la reazione della classe operaia in tutto il paese nel respingere i tentativi di sovvertire l'ordine repubblicano costituzionale e antifascista.
Ma altri pericoli si sono profilati all'orizzonte per la classe operaia in questi ultimi mesi: ciò che non è riuscito con la strategia della tensione e delle bombe, potrebbe essere tentato con la manovra del terrorismo economico. cioè con il tentativo di strumentalizzare la crisi economica che haacolpi to l'Italia e tutto il mondmapitalistioo per dare un durissimo colpo ai lavoratori e rimetterli al loro posto". Non per niente as sistiamo in questi giorni alla scor parsa dal mercato di tanti generi di prima necessità, come lo zucche ro, la pasta, l'olio ecc.provoca tadagli-imboscamenti da parte del le varie società produttrici: non si vuole raggiungere solo lo scopo di aumentare i prezzi, ma si vuole provocare anche il caos economiòo per diffondere la paura tra la gen te semplice in modo da poter assestare un colpo senza correre troppi pericoli. _“61,1E-e•
— L'ORTICA n•2 1111~1~~~
E' in uha situazione difficile come questa che la Cbnferenza degli Operai Comunisti si ripromette di contribuire con le sue proposte, di portare l'Italia fuori dalla bu f era. Ed è per questo che gli Ope rai Comunisti combatteranno affinché il nuovo governo sia costretto a prendere atto delle proposte che il Mo'eitenta Operaio (i Sindacati) indicano per uscire dalla crisi; proposte che potrebbero compendiar si in breve coal: 1) mantenimento e consolidamento dei livelli occupaziónali; difesa dei poteri di ao quisto dei salari. Questi due obiat tini vanno posti come prioritari perchè si sono manifestati i primi tentativi di far pagare ai lavoratori (chiusura fabbriche, cassa in tegrazione, riduzione orari di lavoro) la crisi economica; ma ciò non è suffiCiente, quindi al punto sono indicate le proposte dei Sindacati, appoggiate dal PCI, per una politica di investimenti indirizzati allo sviluppo economico de] tezzogiorno, per una politica dell'agricoltura che ponga fine alla fuga dalle campagne garantendo un giusto reddito ai contadini che at tualrnente non riescono neepure a coprire le spese con i ricavi del loro lavoro. E infine per una politica di investimenti nel settore dell'edilizia popolare, scolastica e ospedaliera che potrebbe stimola re la ripresa di questà industria con conseguente creazione di posti lavoro e potrebbe avviare a risalu zione la crisi di alloggi, di scuo le e ospedali, tante volte lamenta ta anche sulla stampa nazionale. instaurare nei rapporti internazionali una politica autonoma ch faccia dipendere l'Italia (paese privo dí materie prime) dagli inte ressi dell'imperialismo econowico delle grandi società finanziarie multinazionali. Un esempio di que sta dipendenza lo abbiamo avuto durante la crisi Petrolifera, per' cui abbiamo potuto leggere anche sulla grande stampa nazionale, cer tamente non comunista, (Corriere della sera, Stampa, Messaggero) ch la colpa delle restrizioni era da individuare nel comportamento di
rapina delle società petrolifere (le famose "sette sorelle' 9on capitali prevalentemente USA).
Ques -ue ed altre ancora sono le pro poste che la Y1 Conferenza Nazione le degli Operai Cotunisti intende disOutere e perfezionare,in seguito confrontare con le proposte del le altre forze politiche italiane con la consapevolezza che la forza e la maturità raggiunte dalla clas se operaia e dal PCI, espressione fondamentale di questa classe, deb ba essere messa a servizio degli interessi generali di tutto il popolo italiano.
CONSIGLIO DEI GENITORI
Nella riunione del 5 Novembre scorso sono stati assegnati i nuo vi incarichi nel Consiglio dei Ge nitori della Scuola elementare di Via Cima. Il nuovo sto:
Consiglio è così compo
Presidente - CLORICI;
Vice-presidente NADIN MARIO; Consiglieri - ALEMANNO,BRIOTTI;, D'AVOLA,. DELLE DONNE, MONZIO e PA vAai.
Nella stessa riunione il nuovo Consiglio Direttivo, dopo aver sta bilito di organizzare incontri ge nitori-insegnanti e di contattare 'a Direttrice per instaurare migliori rapporti di collaborazione, ha deciso di portare avanti priori tariamente problemi a lunga sqa.
denza:
-COSTRUZIONE SCUOLA MATERNA E ASI LO NIDO.
RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO SCUOLA ELEMENTARE.
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Riccardo Boccianti
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Icittpre ai giornale
SUL "COMPROMESSO STORICO"
Martedì si è svolto presso Circolo Culturale "C. Pavese" un interee sante dibattito incentrato sul tema "il cempromeeece storico": relatore il compagno ;pinella, di fronte ad un pubblico numeroso ed attento.
Dei molti argomenti portati dal relatore vorremmo eneclearequei temi che hanno su scitato un dialogo vivace ed iepegtato con il pubblico.
Sviluppando l'analisi politica che ha portato alla formulazione del -"compromes so storico", il compagno Spinella ha par lato a lungo delle vicende cilene.
Dalla tragedia cilena si pongono e si de vono trarre utili insegnamenti anche per la eituaziono italiana.
Ieeicee elle differenze vi sono anche analogie: prima fra tutte quella di prsi t guire una via democratica al socialismo. Il discorso quindi mi è spostato sulle alleanze e sugli echleranenti politici.
Il problema delle alleanze è decisivo per ogni rivoluzione e per ogni politica, rivoluzionaria, e lo è quindi anche per l'affermazione della via democratica.
Pesto che il proletariato è le forze motrice di ogni processo di trasformaziote esso rimane pur sempre una minoranza del la popolazione.
Tra proletariato e grande borghesia capitelistica (le due classi antagoniste), fluttuano categorie e strati intermedi. Per l'eeito della battaglia democratica è determinante la posizione che ~nono queeti ceti: gli avvenimenti cileni cono l'eeemplificazione di ciò che accade, quando la grande borghesia si conquista l'appoggio di questi strati di popolazio ne.
Basogna dunque ricercare una convergenza di interessi economici e sociali, sia iess che di prospettiva, tra la clap se operaia e gli altri gruppi sociali. Una politica di rinnovamento può realizzerei se è sostenuta dalla grande saggio rauza della popelazeone: na consegue 1,a,
neceesita di larghe alleanze sociali. Bisogna essere consapevoli che l'unità delle forze di sinistra non è sufficien te per garantire la difesa ed il progree so della democrazia, quando a questa Uni tà si contrapponga un blocco di partiti che si situano dal centro fino all'estre ma destra.
Il problema dunque è auello di evitare una saldatura stabile tra il centro e la destra e di riuscire anzi a spostare for ze politiche di centro su posizioni desio eretiche.
Invece di una "alternativa a sinistra" è più corretto parlare di una "alternativa democratica", cioè di una collaborazione e di une intesa tra le forze popolari italiane: la comunista, la socialista e la cattolica. A questo punto numerose sono state le domande sulla natura e sui legami che dovrebbero portare ad un dialogo con le forze cattoliche.
E' doveroso innanzi tutto rifiutare la visione di una D.C. "per sua natura" destinata ad essere o a divenire sempre un partito schierato con 'le forze reazionarie.
Posti come evidenti i legami che intercorrono tra i gruppi della grande borghe sia capitalistica e la D.C., non bisogna però dimenticare che attorno ad essa si raccolgono annesse altre forze sociali e contadini, un vasto gruppo di ceti sedi, donna ed anche operai.
Sono appunto queste forze che bisogna coinvolgere e rendere partecipi in un Progeamma di riforme democratiche.
All'interno della D.C. è necessario far prevalere le tendenze che riconoscono la necessità di un dialogo costruttivo e di un'intesa tra tutte le forze popolari, senza che ciò significhi, code moè ti miopi commentatori insinuano, confusione o rinuncia alle divereitk ideali e politiche.
La gravità dei problemi in cui si dibatte il paese, le minacce di avventure reazionarie o la necessità di aprire una sicura via di sviluppo rendono più • urgente l'incontro tra le forze che rap— colgono e rappresentano la grande maggio ranza del popolo per una strategia politica di lungo periodo, che porti ad una eoluzione stabile ed irreversibile dei problemi basilari della società italiane
il
A.A. & A.A. ~~••••~•~Sioniar
Inca
sezioni ortica
Si ricorda ai lettori che l'Ufficio di Assistenza patronato INCA
è aperto dalle q,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00 (sabato dal le 9,00 alle 125 oo).
L'importanza del Patronato spesso viene sottovalutata ma è bene rendersi conto della sua importanza per il valore sociale e morale del suo operato in ogni campo e prime! palmente perché operando con i sin datati fa si che si raggiungano dei risultati che anche i lavorato ri non conoscono ma che coatituiscono uri mezzo per ana società migliore.
Ricordiamo ai lettori che l'attivi tà del Patronato non riguarda solo i.lavoratord in Italia, ma anche i lavoratori che hanno lavorato all'estero o che lavorano all'estero, Il Patronato INCA assiste atuita mente per le pratiche di: infortunio e malattie professionali;
- pensioni invalidità vecchiaia e superstiti; tubercolosi; disoccupazione agricola ed industriale: assegni familiari; versamenti volontari; cure termali; recupero contributi - maternitàmalattie comuni - assistenza ENPAS - tutela della lavoratrice madre.
Allo scopo di rendere edotti i let tori dei loro diritti tratteremo in ogni numero del giornale argo menti di comune interesse.
Trasformazione dei contributi : Nel caso che il lavoratore, nel corso della .sua vita lavorativa, abbia prestato la sua opera in set tori. diversi alle dipendenze di terzi si rende necessario ragguagliare contributi che sono stati per lui versati secondo le diverse tabelle o qualifiche, in base ai
rapporti desumibili dal narero e dalla specie dei contributi richie sti per ottenere la prestazione. E' necessario quindi ridurre tutti i contributi ad un unico denominatore comune e cioè a contributi sett'imanali. A tale scopo si ricor da che
un contributo mensile corrispon de a n. 4,333 contributi settimanali;
un contributo annuo Corrisponde a n.52 contributi settimanali; un contributo giornaliero per i 'braccianti permanenti, abituali e occasionali corrisponde a n'.0,33 contributi settimanali;
un Contributo giornaliero per le braccianti permanenti, abituali e occasionali, nonché. per i braccianti con pari qualifica, di età inferiore ai 18 anni e per i braccianti eccèzionali, corrispon de a n.0,5 contributi settimanali.
un contributo giornaliero per le braccianti eccezionali e per i braccianti eccezionali inferiori ai 18 anni, corrisponde a n.0,743 contributi settimanali.
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Perrero Giuseppe
lat.ha khk. .:u.'hhhhhkthwheese Is,thetaheedas
classe operaia + ceti medi per un controllo PREZZI
E' stata rivolta ad alcuni eaercenti del rione la seguente demandee "Coca può re dell'attuale situazione alimentare e precisamente nulla mancanza di elcunì prodotti e sui rincari degli ultimi tempi?"
La rispoete è !vt9th queetee ti te ditte forritrici non waudeno i prodotti richiesti e di eone(eruenza questi Matent0 sul mererto«
Il caso più evidente è ovelle dei pelati come pure dell'o lo di seai o ai oliae, Di quertí generi i. prodetteri si dicono senza scorte e eul mercete si trovano uii quantità di eaichette nuete, per cui il prodotto (oltre ad ~ere più caro del normelt:i, non nappiero neppure ee fidarci m prenderlo o meno' Poi c'è la questione dello zucchero, che oltre el fatto di non troverne t quan do c'è lo dobbieao endare e. ritirare del l'altra parte delle città, ne deneo sola mente 50 rg. e lo aobb2eaa pagere 2571ire al Kg., quando poi lo dobbiamo rivene dere a L. 260, eempre al re! non ricaviamo neppure i eol,b: delle beazina. Per lo zucchero, un altro esercente ci ha detto che andate fino a en0g110 MGÚZOSe w da Lombardini, seo abituale fornitore, e gli sono stati dati celo rg. di zucchero; ha cioè epeso L.400 cir ca di benaina, rimettendoti tempo e cena re.
Da un altro fornitore (l ilr 0n), l'eaer Gente è rimarto fuori dalla porta, che non gli è neanche stata aperta. Stesso rirultato ella COMALOA di Via terrante Aperti.
Un enereente he risposto testualmente: "Io vorrei emettere, perchè lavorare con tutte quarte incertezze uen ai può, le ore di :Lavoro ehi facciamo non le ceetill mo neanche e (l'aceto oelo per eoprevaivere, ae del resto alla aie $11 eel eeleeo ma,
-operare di trovare un altro lavoro e cer co di tirare avanti alla meno peggio. " Denunciare questo stato di cose, ovviamente non basta: bisogna dare delle indi cazioni e nei comunisti proponiamo l'intervento pubblico nel settore dell'alimentazione, specialmente per i prodotti dì prima necessità e pia propiamente diciamo che il Comune e La Regione devono creare dei punti di raccolta delle merci da venderei a prezzi controllati, e questo non solo nei momenti di emergen, zal ma deve essere una cosa stabile. Oli esercenti. sterei nono disposti ad at tuare la vendita di detti prodotti a prezzi stabiliti, poichè la distribuzione la intendono come un lavoro e non co-i me la poeRibilità di fare delle specula. zioni per guadagnare sempre di pii..
Sabato 26/1,11974 si è svolto presso i locali del Centro sociale Orti ca il Congresso dei comunisti della sezione Gramsci-Innocenti.I1 dibattito si é incentrato sulla crisi economica e politica che attanaglia l'Italia e le proposte dei comunist per evitare che la classe operaia e i ceti meno abbienti siano ancora costretti a pagare le conseguenze di una politica fallimentare e anta popolare praticata dai governi a prevalenza democristiana.
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Luciano Seri
1ATIRO! TUTTI I MNEI SOLN, Al LAI RO! ARRESTATELOi
n* SiTiNfl~riMISCA~sreallai,
Un nuovo gicznale è uscito nel Rio ne; si autodefinisce numero unico ma ad. esso auTuriamo una vita lun— ga. e fecenda di successi. I motivi Der cui formuliamo questo augurio sono essenzialmente due: il prìmo è che a forza di essere i si ,Mnisce per ignorare ( e essere ignorati ) da una p,2-).rte a; che consistente di popolazione; la seconda, e che ìn regine ca'sDitali— stico assume un. certo rilievo, che per la legge della concorrenza dovremo aumentare ulteriormente il nostro. impegno grafico—cultural. Non siano gelosi del. nostri succes si ed è per questo che abbiamo vi— sto come una nota lieta la nostra veste grafica indossata per ltocca sione da queste giornale; certo s71 remo ancora. più felici se su di esso verificassimo una identità di vedute. Ma. per ora è sufficiente così,
precisiamo che il sig A.Fri gerio, redattore della tes ta su citata NON il coma— gno Angelo Prigerio redatto— re delleORTICA,
5!bliettee dì storia • pi,. 508L. 5.00C - Per la prima voita vengono qui racco:te e pubbacate inteoreimente, per iniziativa e a cura tE Luigi Longo, tutte le lettere che intercorsero durante le Resistenza tra il 'centro dirigente romano del PCI e quello milanese. Ne risulta un contributo di grande ViVaCità e armhn sprerza politica mneore oggi eloquentissimo.
I giorni della Resistenza di
Marri Vecchi - Baidini
con una guiria alla letture di Lotrnberdo Radice - prefazione ci rerruccio Parrl • Libri per raga.-21 • 76 tavole s crAori e bianco e nero1.5X • Per la prima volta ,mkkiizzati a fumetti i principali epirorl della Resistenza italiana e H modo di essere e di combattere del partigiani « Noi cercheremo di raccontare — dicono gli auto- e far rivivere con le immagini il tratto difficile di un cammino non ancora compiuto ». Un tetto ideata per scatola.
Page, Pag. Pag. Pag. Pag, Pag. Pag, Pag, Pag, Pag. Pag. Pag, Pag. 2 Vita di Partito Fonti dì energia Notizie rione Crociata sul divorzio Prezzi Scuola 9 Lavoratrici 11 dal CdZ 14 dal mondc del 15 Consiglio dei genitori 16 lettere al giornale 17THCA 18 Parlano i
SOMMARIO ,egwik4,"Xy4w14biatary mlidake.thost.P.' 40104,,,W144*ttitblblai41: .111/0..i, ne'tslitv" o.,
anniversario della morte di vai. Ionio
Vengono con bandiere, senza. pare che la Russia ridi venti nomade 7n calpestio serrato fa tremare da.. un dapo alr.altro la Sala• delle Colonne. Rauco è il telegrafo per il ronzio del lutto. Dai vessilli di palpebre arrossate lacrime di neve a tutto spiano. Ma che ha fatto, chi è, donde è venuto questo che fra gli uomini è il pitt umano Siabbattè sull'operaio al trapano la notizia. Un proiettile ala mente.
fu come se un calice di lacrime si rovesciasse s:)pra il 5.A9 strumento
Rd il mugicco, ie ne aveva viste tante píà volte la morte avea fissato, si voltò vergognandosi di piangere, ma lo tradiva il fango strofinato col pugno sulle guance. Vi furono persino uomini-selce, che sì morsero, storpiando il labbro. Si accigliarono i bimbi c'me vecchi, piansero come bimbi bianche barbe. Il vento urlò d'insonnia per'la terra, che non sapeva rendersi ragione che a Mosca, in quella sala fredda, un feretro ,chiudesse il figlio e padre del] a rivoluzione.
tY" 1924.1974
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MAIArOVSKI