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La direzione deve uscire dall'equivoco - Effettuare l'inquadramento unico

Le assemblee svoltesi nella giornata di Venerdl 15 Ottobre , mentre ribadivano la giustezza della decisione presa il 13 Ottobre dal Consiglio di Fabbrica, unitamente ai Sindacati, di pervenire rapidamente ad un incontro chiarificatore sui modi, criteri e tempi di attuazione, all'Intersind, in merito alla effettuazione dell'inquadramento unico, chiaramente e con fermezza hanno detto che la direzione deve uscire dall'equivoco e immediatamente fornire la proposta globale di incasellamento, negli 8 livelli, di tutto il perso vale.

Troppo tempo è già trascorso e quindi la direzione non può pensare di continuare a "giocare al rimpiattino" , avanzando Proposte parziali e limitate.

Intersind e direzione sanno cheto si chiarisce la situazione (facendo le proposte globali) mettendo così tutti i lavoratori in condizione di esaminare discutere e valutare le proposte di ineasellamento, per pervenire , con la partecipazione di tutti, alla definizione del problema, oppure nei prossimi giorni costringerà i lavoratori ad una lotta ferma e dura .

Sta alla direzione compiera la scelta che noi ci auguriamo sia quella di sbloccare positivamente la situazione .

Nella riunione del 13 Ottobre, il Consiglio di Fabbrica ha pure esaminato i problemi relativi a : F.A.S. ( Fondo Assistenza Speciale ); Circolo ricreativo culturale e sociale aziendale, rielezione dei delegati e del Consiglio medesimo. Queste in sintesi le decisioni in merito:

a) CONSIGLIO DI FABBRICA

Sulla base della 2^Conferenza Nazionale unitaria dei metalmeccanici, procedere al rinnovo del Consiglio (che sarà poi l'unico organismo sindacale in

azienda ) dopo aver sottoposto all'approvazione dei lavoratori il regolamento del nuovo Consiglio, la suddivisione dei gruppi omoegenei nei quali saranno eletti i delegati.

b) F.A.S. ( Fondo Assistenza Speciale )

Sulla base della nuova situazione ( Breda Siderurgica dall'IRI alla EGAM ) e di quanto stabilito dallo Statuto dei lavoratori in merito agli organismi sociali e aziendali, si é deciso di approfondire il problema assistenziale nel suo complesso, al fine di elaborare precise proposte relative a :

I) Distacco della Breda Siderurgica dal F.A.S. centrale del gruppo Breda ( EFIM ); Contrattare e definire con la direzione, il suo contributo finanziario , le caratteristiche del F.A.S.-Breda Siderurgica che deve procedere al miglioramento ed alla estensione delle prestazioni assistenziali rispetto a quelle attualmente in atto;

Il F.A.S. deve essere retto da un Consiglio di Amministrazione composto in maggioranza dai lavoratori come stabilito dalla legge N. 300.

Si è dato mandato all'Esecutivo del Consiglio di Fabbrica di approntare un referendum da svolgersi fra tutti i lavoratori per richiedere a meno alla direzione, l'istituzione alla Siderurgica di un centro culturale sociale e ricreativo, sulla base e nel rispetto di quanto stabilisce lo Statuto dei lavoratori.

N.
ottobre 1971
7
Bollettino del Consiglio di fabbrica della Breda Siderurgica c) CENTRO RICREATIVO CULTURALE

La mensilizzazione del salario

VERSO L'UGUAGLIANZA TRA I LAVORATORI

L'indomani della firma dell'accordo sull'inquadramento unico, scrivevamo che a ora siamo più uguali ».

La rivendicazione di una uguaglianza nei trattamenti normativi e sociali innanzitutto non può restare nè uno slogans, nè un'affermazione astratta e nemmeno il frutto di una improvvisazione o di una spinta più o meno spontaneistica.

Raggiungere condizioni di sostanziale uguaglianza tra tutti i lavoratori richiede soprattutto la capacità di affrontare con estrema concretezza, con realismo e con iniziative, non solo' problemi della condizione operaia, non solo le divisioni che ancora purtroppo segnano la classe lavoratrice; ma anche il quadro delle condizioni aziendali e generali in cui esse si collocano. Questo per essere sempre in grado di ottenere il risultato massimo possibile, senza farne ricadere i costi sui lavoratori e per segnare dei punti che siano significativi e possibili per tutti i lavoratori.

Questo è il quadro e la prospettiva in cui si sono mossi il Consiglio di Fabbrica, l'Esecutivo del Consiglio di Fabbrica e le Organizzazioni Sindacali nella stesura dell'accordo sulla mensilizzazione.

Come si potrà rilevare dal testo dell'accordo, pubblicato in altra parte del bollettino, questo accordo risente sì dei limiti della situazione in cui si trova oggi la classe operaia alla Breda e nel Paese; ma rappresenta altresì un passo avanti sulla via dell'uguaglianza nei trattamenti normativi e sociali dei lavoratori.

LE RICHIESTE ELABORATE DAL CONSIGLIO DI FABBRICA

Il Consiglio di Fabbrica aveva elaborato una linea rivendicativa articolata nei seguenti punti: — la mensilizzazione avrebbe dovuto applicarsi trasformando il salario orario dei lavoratori operai, in vitterio mensile mediante il paga-Mento di un numero di ore mensili fisse, pari a 173,33.

Questo calcolo di 173,33 ore mensili risulta nr ,:tiplicaniio il «nu-

mero di ore lavorative settimanali (40 ore) per il numero di settimane che mediamente compongono il mese (4 settimane e 33) e quindi era più che legittimo che a tutti gli operai venissero pagate 173,33 ore mensili fisse.

La linea del Consiglio di Fabbrica era ed è ancora più valida se si tiene conto ce conh l'entrata in visore dei nuovi livelli retributivi derivanti dall'inquadramento unico, ogni riferimento a paga oraria od a retribuzioni orarie è destinato a sparire definitivamente.

Il pagamento dei periodi di malattia e di infortunio da parte della azienda la quale recupererà in secondo tempo le indennità a carico dell'INAM o dell'INAIL. In modo tale che il lavoratore non debba più attendere le lungaggini, i disguidi, le trafile burocratiche impossibili; ma abbia pagato subito tutto il suo salario quando dovesse sfortunatamente cadere ammalato od infortunato.

la parificazione dei conteggi e dei trattamenti per festività e ferie.

LE CONTROPROPOSTE DELL'AZIENDA

A fronte di queste rivendicazioni l'azienda offriva:

di realizzare la mensilizzazione mediante il pagamento di un numero di ore mensili pari a 173,33; ma con il conguaglio da realizzare ogni mese.

Questo vuol dire che i lavoratori operai percepiranno ogni mese una retribuzione convenzionale (o teorica) di 173,33 ore, ma avranno il conguaglio del mese lavorato in precedenza.

La proposta dell'azienda si basa sostanzialmente sul criterio che la mensilizzazione del salario, non rappresenta la garanzia del salario stesso.

Di procedere al pagamento dei periodi di malattia ed infortunio. In caso di malattia od infortunio al lavoratore sarà pagato per intero il salario relativo al periodo di assenza per queste ragioni (malattia od infortunio).

L'azienda sottolineava che, propro in ragione di ciò e sulla scorta di quanto prevede il Contratto ColIPitivo Nazionale di Lavoro, ricono-

scerà soltanto le malattie che sono accertate per mezzo del certificato del medico INAM e solo nel caso in cui il certificato sia consegnato o spedito (a mezzo di raccomandata per essere più sicuri) entro i tre giorni prescritti dal contratto, di parificare il trattamento dí ferie (che verranno caricate a favore di tutti i dipendenti in misura di 8 ore per giornata di ferie spettante), di festività cadente in giorno di riposo, di festività lavorata (per la quale si rende possibile accantonare 8 ore, anzichè 6,67), di riconoscere ai lavoratori che hanno avuto passaggi di categoria (da operaio a C.S. od impiegato oppure da C.S. ad impiegato) una anzianità pari a quella maturata dal giorno dell'assunzione in Breda come operaio o C.S. ai soli fini del computo delle ferie.

LA SCELTA DEL CONSIGLIO DI FABBRICA

Pur se la bozza di accordo presentata dall'azienda negava il riconoscimento della garanzia del salario, negando il pagamento fisso mensile di 173,33 ore di retribuzione (e quindi risultava negativo su uno dei punti cardine della piattaforma rivendicativa) il Consiglio di Fabbrica — a maggioranza — autorizzava l'Esecutivo a sottoscrivere l'accordo per queste ragioni: pur se negativo sul criterio generale di interpretazione ed applicazione della mensilizzazione, l'accordo accoglie una prima rivendicazione di fondo: il paga; mento — per intero ed immediato — dei periodi di malattia od infortunio;

la parificazione dei trattamenti per ferie e festività risulta completata con le norme introdotte con l'accordo;

l'entrata in vigore, quanto prima, dei nuovi livelli retributivi che chiaramente superano ogni criterio di retribuzione oraria, consente di affrontare, a distanza ravvicinata, il problema della garanzia del salario coordinando l'iniziativa dei Consigli di Fabbrica Italsider, Dalmine e Breda Siderurgica.

Testo integrale dell' accordo

io MENSILIZZAZIONE DEL SALARIO to OPERAI NEL SENSO DI TRASFOR30 MARE IL SISTEMA DI CORRESPONa- SIONE DELLA RETRIBUZIONE DA o- ORARIO A MENSILE (con dedun- zione delle ore non lavorate e corresponsione di quelle eventualmente prestate oltre l'orario normale).

mensilità corrisposta per il mese di ottobre;

e) per i mesi successivi si continuerà ad operare come sopra indicato.

di

1) La mensilizzazione nel senso indicato al punto 6 dell'accordo di aziendale del 29-5-1971 verrà atn- tuata a partire dalle retribu, zioni del mese di ottobre 1971. er A tale scopo si provvederà come segue:

a) alla fine di settembre verrà corrisposto l'acconto competenia ze 1' quindicina di settembre, seto condo le modalità già in atto; ia b) al 15 ottobre 1971 verrà coral risposto, in luogo del saldo di settembre, un 2° acconto di importo el pressochè equivalente a quello netto del saldo competenze settembre;

c) il 30 ottobre verrà messa in pagamento:

— una mensilità di retribuzione calcolata sulla base teorica di e- 173,33 quote orarie dei seguen-

o- ti elementi della retribuzione:

a- paga base personale iO scatti di anzianità

o- guadagno di cottimo conge- ;ti lato

a- — 3° elemento di — ni.ovo incentivo accordo

u- 18-4-1970

e- indennità di contingenza quota accordo 29-5-71 indennità mensa importo mensile spettante Per assegni familiari.

Restano esclusi dal conteggio della mensilità:

l'incentivo variabile di cui all'accordo 18-4-70 le maggiorazioni per lavoro notturno, festivo, ecc. altre eventuali integrazioni retributive.

— In aggiunta alla suddetta mensilità verrà corrisposto il saldo settembre, previa deduzione dei vi due acconti corrisposti; ni d) a fine novembre verrà mes-

a, sa in pagamento:

n- — una mensilità di retribuzione per il mese di novembre, calli- colata secondo le modalità di di cui sopra, con aggiunta del sale do del mese di ottobre e con deduzione dell' importo della

2) A partire dal conteggio del mese di ottobre, la liquidazione verrà fatta in modo da assicurare al lavoratore che la retribuzione non subisca variazioni e ritardi per effetto di godimento di ferie, festività, congedo matrimoniale, permessi retribuiti, assenze per malattia ed infortunio nei limiti contrattuali.

A tale scopo si chiarisce quanto segue a proposito delle ferie e delle festività:

a) Ferie: a decorrere dall'1-101971 esse verranno computate alla stregua dei periodi di normale lavoro e non sulla base di 1,/6 della retribuzione settimanale per ogni giornata. Al riguardo si precisa che ogni giornata di ferie non coincidente con il giorno libero per riduzione di orario verrà computata sulla base di 8 ore. Per conseguenza le giornate libere per riduzione di orario cadenti nel periodo feriale non danno luogo a pagamento nè a prolungamento del periodo feriale.

Tuttavia, allo scopo di evitare sperequazioni fra il personale a turno e non a turno, per la ricorrenza di un numero diverso di giornate libere in periodi feriali di uauale durata, non verranno considerate come ferie le eventuali aiornate libere che egve-,sero cadere in periodi feriali continuativi di durata non superiore a 7 giorni di calendario.

Per periodi feriali continuativi di durata superiore a 7 aiorni di calendario, le giornate libere per riduzione di orario cadenti nei periodi suddetti e da computarsi come ferie (senza ovviamente dar luogo a corresponsione di trattamento economico) saranno in numero di:

1 per periodi feriali da 8 a 14 giorni di calendario

2 per periodi feriali da 15 a 21 aiorni di calendario

3 per periodi feriali da 22 a 28 giorni di calendario

4 per periodi feriali da 29 a 35 giorni di calendario e così via.

Agli effetti del computo della durata del periodo feriale si considererà come giorno di inizio del periodo stesso il primo giorno lavorativo di detto periodo (esclusi quindi gli eventuali giorni festivi liberi per riduzione di orario che precedano il periodo di ferie) come giorno finale il giorno precedente la ripresa del lavoro.

Le norme suddette per il computo delle ferie vengono estese, per uniformità di trattamento, agli impiegati e alle categorie speciali.

b) Festività: a decorrere dal1'1-10-1971 saranno comprese nella mensilizzazione e quindi computate sulla base di 8 ore le festività cadenti in giornata lavorativa (godute e non godute). Per le festività cadenti in domenica o in giorno di riposo compensativo verrà corrisposto, in aggiunta alla retribuzione mensile, una quota pari a 1/26 della retribuzione mensile stessa (1/6 della retribuzione settimanale).

Per quanto riguarda le festività cadenti in giorno libero per riduzione di orario, per le quali non si dovrebbe fare luogo a nessun trattamento, verrà tuttavia provveduto alla corresponsione di una auota aiornaliera, pari a 1/26 della retribuzione mensile stessa, utilizzando a tale fine guanto previsto al punto hl della lettera 18-4-70, allegata all'accordo 18-4-70, che ovviamente non verrà più corrisposto. Ciò allo scopo di assicurare uniformità di trattamento al personale a turno, risr.etto a auello del personale non a turno (e ciò in considerazione che per i turnisti può accadere che le festività cadenti in aiornata libera siano in numero superiore n auello mediamente cadenti nell'anno per il personale non turnista).

netta norma viene estesa per uniformità di trattamento agli imoienati e categorie speciali.

Sempre per uniformità di trattamento. verrà praticato nei confronti degli impiegati e delle catenorie speciali turnisti lo stesso trattamento previsto per gli operai, anche per quanto riguarda le festività cadenti in giorno di rinaso comothsativo.

Resta inteso che guanto previsto al punto 5 della lettera 14-5-70 alCONTINUA IN 4.

ia iti
epe, a; e-
nte

Da quando è stata formulata la richiesta di inquadramento unico, guasto risale all'ottobre del 1970, sono incominciate le varie e alle volte strane interpretazioni sul significato e le possibilità di sistemazione dei singoli ilavoratori.

Ora però che l'inquadramento unico è una realtà con delle precise scadenze, lo" voci di corridoid e le interpretazioni soggettive ed oggettive, diventano sempre più forti e molto spesso contrastanti.

Se all'inizio, i lavoratori non conoscevano bene il significato di inc uadramento unico, e forse, non ne comprendevano prefettamente i vantaggi politici ed economici, era comprensibile che nascessero delle contraddizioni; ora però i lavoratori sono consapevoli di ciò che hanno ottenuto, e, solidali al Consiglio di Fabbrica. non si lasciano influenzare nè intimorire da voci e valutazioni di parte.

DALLA TERZA

Luci e colori 'z3 N

Parlando di parte, ci riferiamo alla direzione, che conoscendo perfettamente il significato politico ed economico dell'inquadramento unico, si adopera con ogni mezzo per creare confusione e divisione fra i lavoratori.

Tutti sappiamo che la direzione si è sempre servita di un certo gruppetto di lavoratori (impiegati), schierati a spada tratta dalla sua parte, illusi da chissà quale miraggio e pienamente convinti di guadagnare in futuro una collocazione di riguardo nei livelli (o fuo: ri), che in questo caso ci riserviamo di chiamarli professionali.

I lavoratori non si lascino influenzare dalle chiacchiere di reparto e ronzii fastidiosi di corridoio; essi chiedono solamente una giusta collocazione nei livelli professionali, e soprattutto intendono eliminare tutte le sperequazioni ed ingiustizie finora esistenti.

Accordo mensilizzazione

legata all'accordo 14-5-70 si ritiene assorbito dal prosente trattamento di miglior favore.

Nelle liquidazioni di ciascun mese (da conguagliare con la mensilità del mese precedente) si terrà co nto ovviamente anche di tutti gli emolumenti non compresi nella mensilità di 173,33 ore (incentivo variabile di cui all'accordo del 18-4-70, Lavoro straordinario, festivo e notturno, differenze retribuzione per passaggio a posto di lavoro diverso, ecc.) e si terrà conto altresì delle ore non lavorate e non pagate (sciopero, permesso non retribuito, assenza ingiustificata, sospensioni, ecc.) oltre che delle ritenute contributive, fiscali e varie.

Nei casi di variazioni di retribuzione nel corso del mese per passaggi a posti di lavoro diversi, per le ferie, le festività, il congedo matrimoniale, il trattamento malattia ed infortunio si manterranno i criteri in atto. Allo scopo di assicurare al per-

sonale impiegato che, precedentemente all'assunzione come impiegato, abbia prestato servizio come operaio o categoria speciale, e ai personale appartenente alla categoria speciale che, prima dell'assunzione in detta categoria, abbia prestato servizio come operaio, uniformità di trattamento per quanto riguarda le ferie ed il trattamento malattia e infortunio rispetto agli operai che abbiano un'anzianità dì servizio non superiore a quella complessiva maturata dal personale suddetto nelle varie categorie, si provvederà, con effetto dall'i1-1972, a considerare nei confronti del personale in parola, ed ai soli effetti degli istituti di cui sopra, una maggiore anzianità convenzionale pari a quella maturata in altre categorie, prima dell'assunzione come impiegato o categoria speciale.

Milano, 23 settembre 1971.

Spett.le DIREZIONE BREDA SIDERURGICA

Viale Sarca, 336 MI ANO

Con la presente siamo a chiedervi di fissare un incontro per esaminare i problemi connessi al funzionamento del Consiglio di Fabbrica.

In particolare, riteniamo urgente definire i seguenti problemi: '

Estensione a tutti i delegati della tutela prevista da leggi e contratti per le R.S.A. e C.I.

Attribuzione dei permessi ai delegati, all'esecutivo, alle Organizzazioni Sindacali, mediante la formazione di un unico monte ore di permessi retribuiti, da attribuire al C.d.F., previo assorbimento dei permessi già previsti per C.I., C.T.P., R.S.A., eccetera.

In attesa di Vs. cenno in merito, porgiamo distinti saluti.

Organizzazioni Sindacali e Consiglio di Fabbrica

Milano, 29-9-1971.

lie)er al di ite lele degante onliti, vio già .A., ito, li e

Situazione UILM e politica attuale PER L' UNITA' SINDACALE

Lavoratori, questo comunicato, è stato fatto in conseguenza di tutte le vicende che stanno animando, all'interno della UIL-UILM, una lotta per l'unità sindacale, tra la federazione UILM e una parte della Confederazione UIL. Questa discussione sull'unità sindacale, anche se con un po' di ritardo, è stata portata all'interno del nostro Consiglio di Fabbrica, perchè abbiamo ritenuto opportuno che si discutesse anche nella nostra azienda dell'unità organica, in quanto, tentativi di rottura nel movimento operaio sono stati portati da forze scissionistiche di destra.

Quindi, onde evitare un pericolo di frattura fra lavoratori, il nostro Consiglio di Fabbrica, si è pronunciato con un documneto di solidarietà nei confronti della UILM Nazionale, condannando nello stesso t''moo, l'operato antiunitario di una limitata maggioranza della UIL confederale.

Per far capire meglio tutto questo, informiamo che vari tentativi sono stati portati, dalla corrente socialdemocratica e repubblicana della IIII milanese, per estromettere dall'organizzazione UILM. dirigenti sindacali di fabbrica che la Pensavano diversamente dai segretari provinciali di Milano, ed inoltre hanno tentato, con manovre anche vergognose, — attraverso una lettera inviata dalla UIL, a tutte le associazioni industriali, di non versare alla UILM i contributi sindacali bensì di aaccantonarli a disnosizione della confederazione UIL

Questi sono, entrambi, gesti antistatutari i quali sono stati prontamente respinti da una lettera unitaria di diffida (anche a norma di articoli di legge) firmata dai tre Peretari nazionali della UILM, FIOM• FIM, Benvenuto, Trentin, Carpiti.

Lavoratori, è chiaro che si tratta di un disegno scissionistico il nuale non è nato per incanto, ma bensì si inserisce in una manovra Predeterminata in atto da tempo, tanto è vero che gli oltranzisti socialdemocratici, sono stati sordi a qualsiasi sollecitazione al dialogo, e non hanno tenuto nessun conto neppure della disponibilità della

UILM a ricercare un compromesso nostro stesso sindacato, cercano che, pur non smentendo le scelte di far fallire, di impedire la realizunitarie già sancite, tuttavia offris- zazione dell'unità sindacale dei lase le più ampie garanzie di un rap- voratori e quindi non fanno il /oro porto corretto con la Confedera- interesse. zione UIL.

Comunque vogliamo informarvi, Un disegno che non riguarda so- che migliaia e migliaia di doculo la vita interna della UIL, ma in- menti di adesioni sono sempre in veste il processo di unità sinda- arrivo alla segreteria nazionale delcale, la sua natura ed i suoi tem- la UILM, documenti che assieme pi, facendo emergere allo scoper- al nostro, esprimono la più viva to le forze antiunitarie all'insegna solidarietà della classe operaia atdell'autoritarismo e degli anatemi tiva che vuole l'unità sindacale di verso chi persegue nei fatti una tutti i lavoratori nei tempi brevi, linea concretamente unitaria. così come stabiliti dalla 2" ConfeNon a caso, questo disegno si renza Unitaria dei metalmeccanici. dispiega in parallelo con tentativi « esterni » di imporre una svolta

R. PISCITELLI a destra agli equilibri politici del (dell'Esecutivo del Consiglio Paese. di Fabbrica)

Il pericolo di rigurgiti fascisti, in vari settori della vita italiana, e gli attacchi mossi alla classe operaia dal padronato e dalle forze reazionarie, rendono più urgente che mai, che le forze democratiche, aumentino i loro sforzi in comune, ciò in particolare nel momento in cui dai lavoratori viene una spinta per la realizzazione di una unità autonoma e democratica del movimento sindacale.

La riuscita di questi sforzi è, infatti, essenziale per far fronte al poter edel capitale italiano, sempre giù collegato ad interessi internazionali che dominano oggi nei settori principali dell'industria metalmeccanica.

In virtù di tutto ciò. facciamo appello a tutti gli iscritti e non iscritti al sindacato, a tutte le forze democratiche. affinchè nella nostra azienda prima, e nel nostro paese noi. non si intromettano forze di destra e manovre scissionistiche che cerchino di colpire ed intaccare il movimento operaio, perchè solo con l'unità sindacale ed il movimento di tutti possiamo riuscire a progredire in modo da raggiungere il benessere sociale.

Inoltre facciamo appello in modo particolare agli iscritti UILM, affinchè non si scoraggino, per le vicende interne della nostra organizzazione ove militiamo da anni, bensì tutto ciò deve essere di sprone a trovare lo stimolo per combattere e sconfiggere quelle tesi che. anche se sostenute da iscritti al

Solidarietà con la UILM

Il Consiglio di Fabbrica della Breda Siderurgica, riunitosi il 22 settembre 1971, con la partecipazione del compagno Sandro Degni, Segretario Nazionale della UILM, nel mentre esprime la propria solidarietà alla UILM nazionale, che — insieme alla FIM e alla FIOM porta avanti la battaglia per la costruzione dell'unità sindacale, si impegna a dare piena e completa attuazione alle decisioni scaturite dalla 2' Conferenza Nazionale Unitaria di Roma e dal Consiglio Generale Unitario dei metalmeccanici dello scorso luglio.

Contemporaneamente condanna tutte le iniziative scissionistiche ed antiunitarie messe in atto negli ultimi periodi e respinge con forza ogni strumentale tentativo di interferire indebitamente nel processo unitario per impedirlo.

Infine il Consiglio di Fabbrica all'unanimità si impegna ad operare fra tutti i lavoratori della Breda Siderurgica per sviluppare — dando tutto il proprio contributo — il processo unitario e Per costruire il sindacato unitario di classe.

Il Consiglio di Fabbrica della Breda Siderurgica

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COSA SIGNIFICA IL LAVORO STRAORDINARIO

Nel lontano 1919 dopo anni di sanguinose lotte operaie, i lavoratori ottennero la giornata lavorativa di 8 ore. Questa fu una conquista che modificò profondamente le condizioni di vita e di lavoro, tanto che l'introduzione dell'orario di 8 ore giornaliere diventò un elemento di distinzione tra paesi industriali e paesi sottosviluppati. Infatti un orario di lavoro prolungato oltre a danneggiare ed accorciare la vita del lavoratore, lo allontana dalla famiglia e da tutti gli interessi affetti cutturali e ricreativi che hanno tanta importanza per l'equilibirio fisico e psichico dell'uomo moderno.

Su questo argomento sono stati scritti molti libri da sociologi, psicologi, medici in genere — e tutti confermano e concordano sulla necessità obiettiva del lavoratore di alternare l'attività lavorativa a periodi di svago e di riposo, per evitare gli effetti « stressanti » di lavoro troppo prolungato.

Ma, oltre agli aspetti umani e fisiologici connessi col lavoro straordinario universali-n-ente riconosciuti validi e condizionanti per le ragioni sopra esposte, ne esistono altre di natura sindacale, estremamente importanti.

Nelle Aziende IRI ed anche in

molte grandi società private, viene comandato il lavoro straordinErio con una grande facilità non sempre giustificata da ragioni produttive urgenti. In genere i dipendenti accettano lo straordinario, spesso lo sollecitano, perchè rappresenta per la maggior parte di essi l'unica possibilità di integrazione, seppur provvisoria, della bassa retribuzione: ecco quindi che lo straordinario nasconde il sottosalario. Con lo straordinario le Aziende frenano le rivendicazioni nei periodi in cui queste potrebbero incidere e condizionare sindacalmente le Direzioni a cedere sostanziali miglioramenti salariali.

Visto più in generale il problema dello straordinario è motivo di preoccupazione per il mondo del lavoro perchè frena e svuota di significato la rivendicazione per la riduzione dell'orario a 40 ore settimanali per tutte le categorie.

Nella situazione italiana, la effettiva applicazione della riduzione dell'orario di lavoro s'impone perchè è necessario creare nuovi posti di lavoro, ci sono le nuove leve di lavoratori, di studenti (che detengono purtroppo il più alto indice di disoccupazione nel Nord Italia) che premono per avere un lavoro dignitoso.

Non si può ignorare il problema della disoccupazione con il solito gretto individualismo, perchè chi è relegato nella condizione di lavoratore non può essere individualista, i problemi del mondo del lavoro prima o poi lo investono direttamente, per esempio quando dovrà trovare lavoro per i figli o tutte le volte che un imprevisto Io pone in condizione di cambiare attività.

Tutte queste considerazioni mettono in evidenza la responsabilità che tutti i lavoratori si assumono nell'accettare supinamente ed in alcuni casi con entusiasmo, lo straordinario come semplice integrazione del basso stipendio, diventa estremamente importante cioè, capire che accettando lo straordinario si finisce per fare un pessimo affare. si contribuisce a frenare le rivendicazioni, a bloccare la applicazione della riduzione del potere sindacale dei lavoratori) ed infine a rendere più difficile per i figli, reperire un posto di lavoro.

Dobbiamo rimarcare che è molto meglio rivendicare e lottare per ottenere aumenti dello stipendio che dilatare l'orario di lavoro, al fine di alimentare la propria retribuzione.

Questa è la situazione degli ulti- straordinari, i riposi a scorrimento non effettuati (in ore): mi mesi per quanto riguarda gli non goduti e i riposi compensativi

Da questo prospetto, risulta che in quattro mesi, sono state fatte in totale 30.062 ore di straordinario e 1689 riposi a scorrimento non goduti. Ciò vuol dire che mediamente, all'anno, vengono effettua-

te circa 114.200 ore di straordinario, di cui 60.240 dagli impiegati e 53.960 dagli operai. La nostra azienda, conta circa 3000 operai e 700 impiegati. Detto questo, sottolineiamo che fra i lavoratori il rap-

porto è di un impiegato ogni quattro operai circa.

Lasciamo ad ogni lettore del bollettino ogni commento.

MESI IMIPEGATI OPERAI TOTALI straord. R.S. R.C. straord. R.S. R.C. straord. R.S. R.C. Aprile 5.051 161 — 4.952 263 11 10.003 424 11 Maggio 3.477 173 — 2.303 136 — 5.780 309 — Giugno 5.390 173 2 5.647 331 6 11.037 504 8 Luglio 6.157 223 15 5.085 229 4 11.242 452 19 TOTALI 4 mesi . . 20.075 730 17 17.987 959 21 38.062 1.689 38

Breda :opera di beneficenza ?

COME SI DIVENTA DIRIGENTI (Loro

mansioni)

« Importante complesso industriale, assume dirigenti con molta facilità; si richiedono: nessuna referenza, scuola media sottoinfefiore, nessuna esperienza, nessuna professionalità; OPERA DI BENEFICENZA!!! ».

Probabilmente questa sarà una inserzione che fra non molto la nostra azienda potrebbe far pubblicare, su un « noto quotidiano », visto che ormai, in questi ultimi tempi, si atteggia a grande benefattrice e genitrice di nuovi dirigenti.

Il caso più recente, è quello di un neodirigente, alto, biondocastano, anni 32, figura tipicamente americana, tipo albero di « Ficus » che, per i suoi « alti meriti », è stasto chiamato a dirigere chissà cosa, dopo appena quattro o, cinque anni di servizio (non si sa quale) nella nostra azienda.

Tutto questo fa pensare che da Roma, sia arrivato un telegramma così concepito: « Alla Society Rachet ING and DOTT - Urge promozione a dirigente del rag. , figlio o nipote di • perché, non avendo professionalità e non essendo specificate nemmeno le mansioni, è impossibile collocamento in nessun livello professionale; dividete quindi un ente in due e create un altro dirigente

Arrivato il telegramma, probabilmente per volere di sua Santità, la decisione è stata messa subito in atto dal presidente del RAS ING E DOTT, in barba a tutti quegli imPiegati di prima categoria che sono nella nostra azienda per anni e anni e che certamente avranno avuto caratteristiche del tutto o quasi diverse dalla persona in oggetto.

Purtroppo, nella nostra azienda, vige ancora la mentalità dei figli di oanà e se si dovesse procedere alla identificazione delle mansioni effettivamente svolte dei dirigenti, molti di questi si dovrebbero inouadrare allo stesso livello di imPiegati di prima categoria ed altri

di seconda, oppure, altri che possono facilmente aiutare la segreteria a contare i punti della maniglia in costruzione ai ferri.

Infatti, alcuni dirigenti hanno esattamente mansioni impiegatizie e come tali l'attributo di dirigente risulta un pleonasma. Altri si occupano dí un coacervo di mansioni oscillanti in un tracciato tra il burocratico, la dequalificazione e l'insignificante, tali che oggi gli impiegati che hanno la sventura di svolgere le respingono, e con l'inquadramento professionale si mira a superarle.

Altri dirigenti ancora, si appellano alla regola di Peter (ognuno

finisce per raggiungere la dirigenza per il proprio grado di incompetenza), per enumerare una casistica gustosa ma di tono e sapore qualunquistico, anche se certamente al fondo di certe situazioni ci sono ad esempio fattori vetusti e storici: raccomandazioni, assenteismo dovuto alle frustrazioni che l'esercizio autoritario e verticistico del potere genera. Su tutto questo, brilla di luce riflessa la stella cadente del dirigente atmosferico.

Da questo si devono trarre alcune amare considerazioni in quanto le situazioni conseguenti a questo stato di cose danneggiano di - rimando, gravemente i dipendenti.

NO ALL' AUTORITARISMO

I FIGLI DI DIANGO (continuazione)

Da più parti, ci è pervenuta la richiesta di continuare a scrivere ancora di questo personaggio, che tanto di se fa parlare, mettendosi in vista. Evidentemente con la puntata precedente, si è sentito tanto famoso da darsi arie, ancora più di quanto lo facesse prima; questa volta, alla prima occasione, non appena un reparto S. i è fermato mezz'ora per protesta (di fronte alla insufficienza di organici, ed al comportamento di negrieri nello stesso tempo di alcuni figli di Diango) il nostro personaggio, con arie da Caballero, è sceso come un fulmine nel reparto (fortunatamente, non aveva le pistole, altrimenti chissà che macello) a sbraitare a destra e sinistra del perché e per come, a sputare sentenze di fuoco, — qui comando io, non ammetto certe cose, dovete fare il vostro dovere anche se mancano persone in squadra, e così via.

A quanto sembra, ha preso alla lettera l'articolo dedicatogli nel numero precedente del bollettino, ed a se stesso avrà detto: « giPechè mi trovo in ballo con il tango,

li faccio danzare davvero ». Al che noi diciamo: « Errore!! ».

Probabilmente l'amico Diango non ha i nervi saldi, incominci piuttosto a comportarsi bene, faccia in modo di non giocare spesso con la pelle dei lavoratori, che qui non siamo nel Texas.

Visto che cerca anche la collaborazione e l'aiuto dei suoi «figli » prediletti a fare in modo che i lavoratori dicano: « Scusi, sig. ME-RE-GA-LI un'ora di sosta per mangiare? ». Oppure: « Scusi, sig. che, per mangiare con calma, devo pagare un TAS-SO-NE? ».

Questi, sono purtroppo avvenimenti che in alcuni reparti si verificano, e ci meravigliano dei figli' di Diango che prendono alla lettera certi insegnamenti del loro papà, meglio, non ci meravigliamo affatto, perchè può darsi che il papà abbia scelto di proposito i suoi prediletti dal carattere freddo, calcolatore, senza scrupoli, che si comportino in modo autoritario, nazista, al fine di raggiungere solamente i loro scopi al di sopra del valore della pelle umana.

Fra POCO, verranno esnosti gli organici, r.he cosa succeder) ala prossima puntata?

Note - polemiche - osservazioni
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Dai giornali Egam / Un astro nascente a partecipazione statale

1C, OMA. Il nuovo astro della galassia

.1‘. delle Partecipazioni Statali si chiama Egam (Ente autonomo per la gestione delle aziende minerarie), e raggrupperà le attività dell'Animi, della Cogne e della Cognetex (12 mila dipendenti e 100 miliardi di fatturato in tutto). Nonostante il suo nome si occuperà di acciai speciali e di macchine tessili, e solo marginalmente di miniere.

L'ente non ha ancora un capitale proprio e non controlla per il momento alcuna azienda, ma il suo consiglio d'amministrazione, insediato dal ministro Piccoli la settimana scorsa, ha già nominato un direttore centrale per le pubbliche relazioni. Si tratta di Gianfranco Barberini, già giornalista dell"'Osservatore Romano", poi collaboratore di Piccoli nella gestione della catena di giornali cattolici, e attualmente capo dell'ufficio stampa di Piccoli alle Partecipazioni Statali. Barberini è anche abituale collaboratore dell'agenzia stampa Np ( Notizie parlamentari), di stretta osservanza dorotea.

Un altro posto immediatamente occupato nell'organico dell'Egam è quello affidato a Giancarlo Tesini, uomo di punta dei dorotei a Bologna, membro della direzione democristiana, e rappresentante di Rumor nella segreteria di Piccoli alle Partecipazioni Statali. Per dare un inca rico a Tesini, l'Iri l'anno scorso ha scorporato il reparto macchine tessili dalla Nuova San Giorgio e lo ha ceduto alla Cogne, che poi ne ha fatto un'unica azienda con la Cognetex di Imola. Adesso la Cognetex, di cui Tesini è diventato presidente, ha assunto addirittura il ruolo di finanziaria per il settore meccano-tessile dell'Egam.

Presidente, e probabilmente anche direttore generale, dell'Egam è invece Mario Einaudi, già direttore del personale dell'Italsider, poi direttore generale della Cogne. Einaudi, uomo di provenienza liberale, è stato molto raccomandato a Piccoli da Giancarlo Tesini, che sembra il personaggio chiave dell'operazione.

La decisione di varare finalmente l'Egam, che sulla carta esiste dal 1958, è stata presa direttamente dal ministro Piccoli, che pochi giorni fa davanti alla commissione Bilancio della Camera illustrò le ragioni che consigliavano l'operazione: necessità di predisporre uno strumento operativo che permettesse di chiudere le miniere non economiche; necessità di varare una politica di ricerca mineraria (mai attuata nel nostro paese, se non dall'Eni per gli idrocarburi) e di mantenere In stato di coltivazione potenziale le miniere che interessano metalli il cui prezzo subisce forti oscillazioni sui mercati internazionali; necessità infine di varare una politica di approvvigionamento all'estero di metalli non ferrosi, lungo le linee già indicate dalla Finsider e dall'Eni, rispettivamente per il ferro e gli idrocarburi.

La relazione che Piccoli lesse davanti ai deputati era stata redatta da Ilio Giasolli, amministratore delegato dell'Ammi dal 1966 e uno del nostri maggiori esperti del settore minerario. Piccoli disse in quell'occasione che il nuovo ente avrebbe ruotato attorno all'Ammi, proprio perché fra le aziende che sarebbero confluite nell'Egam era l'unica ad avere una competenza specifica in fatto di miniere.

Giasolli, però, è stato silurato e sostituito con Mario Einaudi: perché? Giasolli, torinese, è da anni un amico nale del ministro del Lavoro Carlo persa Cattin, e non ha mai fatto mistero di questa sua amicizia. Dopo la nomina di Einaudi, sembra che Giasolli sia deciso ad andarsene anche dall'Animi, seguito dallo stati di tecnici che in questi anni ha collaborato con lui a rinnovare l'azienda.

L'ultimo nome di rilievo dell'Egam, di cui è membro del consiglio d'amministrazione, è quello dell'ingegner Giamplero Cavalli: vicedirettore generale della Montedison ai tempi di Valerio, della cui segreteria faceva parte, è l'uomo che si era occupato dei rapporti con i partiti politici, e in particolare con la Dc.

L'ESPRESSO • 1 AGOSTO 1971 • PAGINA 7

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