Milano 19(19)

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questo numero

INSUFFICIENTE MANUTENZIONE DELLE CASE IACP

San Siro al gelo

Un guasto dell'impianto di riscaldamento ha lasciato per diversi giorni al freddo seimila famiglie. Intervista al responsabile del SUNIA - Pubblico di S. Siro.

La stagione invernale si annuncia assai rigida quest'anno e la prospettiva di restare senza riscaldamento certamente metterebbe in allarme chiunque. Ma per seimila famiglie del quartiere delle case IACP di San Siro non si tratta di prospettiva, bensì di una dura realtà dal 17 novembre scorso ai primi di dicembre.

Il fatto è stato subito denunciato dal SUNIA, dagli organismi di massa e dalle sezioni del

P.C.I. e deli P.S.I. del quartiere, che hanno diffuso un comunicato stampa in cui hanno imputato il motivo di tale inefficienza ad una negligenza nel controllo preventivo dell'impianto, (malgrado un accordo in tal senso con i responsabili del Sunia di zona) ed al fatto che le organizzazioni democratiche degli inquilini non hanno alcuna possibilità di controllare la gestione della centrale termica. Messo in rilievo come all'atto della sua

La casa la comperi l'inquilino è gratis

Continua la lotta degli inquilini contro la vendita frazionata degli stabili della RAS di piazza Zavattari.

L'esistenza di un piano per sabotare l'applicazione della legge sull'equo canone è dimostrato non solo dalle disdette, dai frazionamenti, dallo sfitto di massa, ma anche da lanci pubblicitari che appaiono sulla stampa cittadina. Recentemente sul Corriere della Sera una società "composta da veri professionisti" spiegava come sia conveniente comperare un vecchio alloggio occupato, sbattere fuori l'inquilino, rivendere l'alloggio a "prezzo di mercato ricavandone una interessante plusvalenza".

Il dramma di un tentativo di tale genere lo stanno vivendo gli inquilini degli stabili della RAS in piazza Zavattari 4 e 6, i quali si sono visti mettere in vendita gli appartamenti, dove vivono da anni, con loro dentro e con il rischio di essere "sbattuti" fuori.

Contro questa minaccia gli inquilini si sono riuniti in comitato ed in un'assemblea in cui hanno stabilito di fare fronte unico e di non acquistare gli appartamenti hanno anche deciso di inviare al sindaco di Milano una lettera (che pubblichiamo a pag. 12) e successivamente di scrivere magari allo stesso presidente della Repubblica per rendere noto il dramma che loro come altri nelle loro condizioni stanno vivendo.

ANCORA CHIUSO L'ASILO NIDO DI VIA BORSA

Cosa manca per aprirlo?

In novembre erano stati affissi al Gallaratese manifesti in cui si annunciava l'apertura, entro la fine dello stesso mese, dell'asilo nido di via Borsa. Siamo ormai a dicembre e l'asilo non è ancora stato aperto. Perché?

Avendo avuto notizia che la mancata apertura era da attribuire alla mancanza dei dipendenti comunali che dovrebbero prestavi la loro attività ci siamo rivolti ad Antonio Costa, assessore al personale del Comune di Milano, il quale ci ha assicurato che l'organigramma per l'asilo nido di via Borsa, cosi come quelli per altri 8 complessi analoghi, è già previsto da un piano approvato dal Consiglio Comunale.

Il problema sarebbe diverso. Nell'asilo di via Borsa mancherebbero ancora le attrezzature e l'arredamento necessari per il suo funzionamento. le gare di appalto sarebbero già state indette, ma non siamo riusciti ad accertare, neppure con una certa approssimazione, quando le forniture verranno fatte. Spetta all'economato del Comune sollecitarle.

stesura non esistessero garanzie per un rapido ripristino del servizio il comunicato stampa conclude facendo rilevare come tale grave disagio coinvolge migliaia di cittadini, per la maggior parte anziani, mettendone a repentaglio la salute.

Da parte sua lo IACP ha imputato, con una sia nota, le cause del guasto principalmente alla struttura delle tubature, che non riuscirebbero a sopportare (segue a pag.

Perchè la Zona 19 è tra le più care di Milano?

L'Ufficio prezzi del Comune ha effettuato un'indagine sul costo della vita nelle 20 zone del Decentramento. Tale indagine riguarda particolarmente i prezzi di rivendita dei prodotti alimentari.

Il campo di indagine per ogni singolo prodotto (ne sono stati esaminati 60 di cui 19 ortofrutticoli) è stato ristretto ad un limitato numero di marche scelte fra le più note e facilmente reperibili. L'inchiesta ha riguardato 1095 punti di vendita compresi mercato comunale e uno spaccio per ogni zona escludendo i supermercati per i quali si è supposta l'indifferenza dei prezzi praticati rispetto alla zona.

Tale analisi indica che la zona 19 è una tra le più care di Milano.

Infatti, entrando in dettaglio, vediamo che per quanto riguarda il prezzo della frutta e verdura la zona in cui viviamo è seconda solo alla zona 6. Nelle altre 18 zone si acquista meglio.

Per quanto riguarda la carne 'a zona 19 è la più cara in assoluto. Altrettanto per i salumi e formaggi.

Ci va bene, invece, per i cereali, i farinacei, lo scatolame e i prodotti di drogheria.

In definitiva, globalmente, la zona 19 è battuta a livello dei prezzi solo dalla zona 1 e dalla zona 4 (Duomo, Monforte, Venezia, Vittoria, Romana).

È pure vero che la differenza fra le 20 zone non è mai eccessiva (raramente si raggiunge la differenza del 6%) ma ugualmente viene da chiedersi il perchè di tale divario.

Dato per acquisito che i detta-

glianti si comportano in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio cittadino e che la posizione del punto di vendità è ininfluente o quasi rispetto al prezzo praticato. ci si chiede quale sia l'origine della "stortura" registrata.

Si tratta di ricarichi ingiustificati effettuati dai dettaglianti, oppure il motivo risiede a monte?

È comunque certo che nel 1978 i prezzi all'ingrosso sono aumentati in misura minore rispetto a quelli al dettaglio.

Altro dato certo è che il consumo è ormai stazionario. Si è esaurita la crescita ininterrotta '65 - '75 ed è in corso un livellamento sui valori del 1970.

Per concludere: essendo costante la quantità di derrate alimentari richiesta dalla città, essendo appurato il comportamento uniforme dei dettaglianti, essendo certo che il prezzo all'ingrosso presenta un andamento positivo e comunque che non esistono novità disturbatrici in questo settore, ci chiediamo: perchè vivere in zona 19 significa spendere di più per mangiare? È forse perchè essendo la zona caratterizzata da recenti insediamenti non esiste ancora una tradizione commerciale collaudata che attenua anche i livelli dei prezzi. Questo può essere un motivo, ma non il solo.

Non pensiamo che siano i dettaglianti della zona i responsabili di questo stato di cose, ma riteniamo che essi possano aiutarci a capire ed a risolvere il problema.

Vi invitiamo ad inviarci pareri, notizie e proposte.

Il testo della lettera a pag. 12

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Vaiolo delle case popolari - Viale Mar Jonio, 7.
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ALLA RICERCA DI UNA DIGNITA' URBANA MILANO VERSO GLI ANNI 80 SCUOLA IL X° ITIS LA DELEGA IN BIANCO ASSOCIAZIONE GENITORI A S. SIRO IL VOTO DEGLI STUDENTI TEATRO FARE SPORT IN ZONA 19

dalla prima pagina

San Siro al gelo

il brusco raffreddamento notturno e la riaccensione del mattino ed ha comunicato la decisione, una volta ripristinato il servizio, di mantenere in funzione l'impianto anche di notte, sia pure a regime ridotto.

SCARSO RISPETTO PER L'UTENZA

Sulla questione e sui problemi della manutenzione del quartiere in genere abbiamo voluto sentire il parere di Flavio Villa, responsabile del Sunia - Pubblico di San Siro.

Da cosa deriva il degrado, visibile anche per un osservatore superficiale, in cui sta scadendo il quartiere popolare di San Siro? Lo IACP, ci ha risposto Villa, dice di avere poco personale nella zona, il che è vero, direi anzi che ci sono troppi che comandano e pochi che lavorano (9 geometri e 4 o 5 operai); ma è anche vero che da parte di alcuni dirigenti manca la volontà di risolvere alcuni problemi, dimostrando uno scarso rispetto per l'utenza. Inoltre esiste un problema di soldi, che vengono sempre stanziati con estremo ritardo, quando a causa dell'aumento dei costi le somme rese disponibili non sono più sufficienti per eseguire i lavori per cui erano state chieste. Ci si limita per lo più a lavori di rattoppo. Quando ad esempio cade un pezzo di cornicione si provvede soltanto a demolire i pezzi pericolanti intorno, ma non a ricostruire.

E il riscaldamento? L'impianto è stato realizzato 8 o 9 anni fa dalla Policarbo. che lo gestisce, mentre il combustibile viene fornito dalla Esso. in base ad un accordo stipulato tra tale società e lo IACP. In alcuni punti, che i tecnici chiamano "punti fissi", le tubazioni sono affogate in blocchi di circa 18 metri cubi di cemento armato, che corrode i tubi provocando le perdite. Per provvedere alle riparazioni è pertanto necessario in primo luogo spaccare i blocchi di cemento, il che richiede non meno di 48 ore di lavoro continuativo. In un incontro avuto il 28 novembre scorso con i responsabili dello IACP per il servizio di riscaldamento i rappresentanti

del Sunia hanno chiesto di provvedere con tempestività alla revisione di tutti i "punti fissi" per evitare il ripetersi in futuro di guasti che mettono a repentaglio la salute degli inquilini, per la maggior parte anziani ed ammalati.

PRIMA DI TUTTO L'AFFITTO

Quali sono le dimensioni del fenomeno della morosità nel quartiere? Rispetto ad altri quartieri molto limitati. Nella zona 3 dello IACP (corrispondente ala zona 19 del decentramento comunale) la morosità ammonta complessivamente a circa 1.150 milioni di lire, anche se va detto che in gran parte va imputata ad addebiti di spese più o meno giustificatamente contestati. A San Siro, dove nelle case IACP vivono seimila famiglie, la morosità ammonta complessivamente a circa 180 milioni di lire. Di norma i pensionati non appena riscuotono la pensione si preoccupano di pagare l'affitto per paura di essere buttati fuori di casa.

Ci sono inquilini nuovi e quanti? Oggi sono circa il 30%, ai quali sono stati assegnati appartamenti di risulta, ossia rimasti liberi perchè l'inquilino che ci abitava è andato ad abitare altrove od è morto. Qui, ha aggiunto Villa, avremmo qualcosa da dire circa il metodo di assegnazione. Il Sunia aveva chiesto che gli appartamenti di risulta venissero utilizzati per far scendere ai piani più bassi gli inquilini anziani per i quali è faticoso raggiungere i piani alti. Mi pare che in viale Romagna non tengano alcun conto di questa esigenza. Come funziona il decentramento dello IACP? Se lo si volesse far funzionare potrebbe risolvere buona parte dei problemi. Da parte del Sunia c'è la volontà di farlo funzionare, ma altrettanta volontà dovrebbe esserci da parte di molti funzionari e dirigenti dello IACP. Nessuno, ha voluto sottolineare nel concludere Villa. vuol far fallire l'istituto, si vuole soltanto che esso migliori veramente, cambiando mentalità e modo di operare e di gestire il suo patrimonio a favore della comunità.

E colpa solo del "caso" il freddo a San Siro?

Cittadini di S. Siro, Come certamente avrete saputo dalla stampa cittadina, gli organismi di massa, il SUNIA, il PCI ed il PSI di zona hanno denunciato all'opinione pubblica ed agli organismi democatici cittadini la situazione di gravissimo disagio in cui sono costrette a vivere le 6000 famiglie delle case dell'ICAP di San Siro a causa del guasto all'impianto di riscaldamento, verificatosi in questi giorni, ma che anche negli anni passati non ha dimostrato di essere stato progettato in modo idoneo.

Dopo tale denuncia, che ha avuto eco anche in Consiglio Comunale nella seduta del 29-11-'78, si è costituita una delegazione che ha portato all'IACP di viale Romagna la giusta protesta dei cittadini e la responsabile preoccupazione circa l'attacco che tale situazione porta alla salute.

Ci è stato detto che il motivo del guasto all'impianto di riscaldamento è da attribuire al "CASO".

Risposta almeno discutibile!

Ci è stata data garanzia di un maggior impegno per risolvere ne! minor tempo possibile l'attuale situazione e di prendere disposizioni perchè non si verifichi mai più.

Ci è stata inoltre data assicurazione che nel futuro l'impianto di riscaldamento erogherà energia per mantenere negli appartamenti la temperatura di 20°.

Inoltre non vi sarà la sospensione notturna, sebbene a temperatura più bassa.

Ci impegnamo a seguire da vicino la situazione, ma per il futuro sarà necessario organizzarci democraticamente al fine di impedire che negligenze insipienze o peggio possano creare ancora disagi ai cittadini di S. Siro.

Per realizzare ciò avremo bisogno della vostra responsabile e democratica partecipazione.

SUNIA Lega dei Pensionati, UDI, PCI, PSI

Si è svolta nei giorni 17 - 18 - 19 novembre nei locali della cooperativa di Via Diomede 62, la Festa del proselitismo e della stampa comunista. Numerosi dibattiti oltre a varie iniziative quali la pittura e animazione per bambini, il ballo e il pranzo hanno dato vita alla Festa promossa dalla Sezione Oriani del P.C.I. Nella foto un momento della giornata conclusiva; - il teatrino dei burattini per i bambini (Foto Marco)

EDILIZIA POPOLARE

ULTIMA ORA Riacceso il riscaldamento

Mentre andiamo in macchina apprendiamo che l'impianto di riscaldamento del quartiere popolare di S. Siro è stato riparato e rimesso in funzione. Ha così termine un lungo periodo di grave disagia che circa 6.000 inquilini, in gran parte anziani, hanno dovuto sopportare.

Via Pinerolo strappata alla speculazione

Il Consiglio di Zona 19 ha approvato il progetto di ristrutturazione dei primi due dei quattro stabili di via Pinerolo, strappati dalla lotta degli inquilini e della zona alla speculazione immobiliare di lusso. L'intervento di ristrutturazione verrà realizzato attraverso lo IACP.

Discusso anche il pre-progetto della casa-parcheggio da realizzare sull'area della cascina "Case Nuove", nella quale saranno sistemate le famiglie delle case di via Gianicolo da risanare (lotto 121 del piano di 167).

Il Consiglio ha approvato anche la costruzione di due case-parcheggio per circa 120 alloggi da realizzarsi in via Alex Visconti, al Gallaratese, con un investimento previsto di 2,3 miliardi, mentre è stato esaminato, con l'assessore ai Lavori pubblici, il programma per le manutenzioni straordinarie al S. Leonardo.

Le forze democratiche del quartiere, ed in particolare il Sunia e le locali sezioni del P.C.I. e del P.S.I., che avevano denunciato all'opinione pubblica le giuste lamentele di tali inquilini, facendosene interpreti presso lo I.A.C.P., nel prendere atto del ripristino di un servizio essenziale, quale il riscaldamento, dichiarando di non avere intenzione di fermarsi a quanto ottenuto, ma di voler continuare gli incontri con l'amministrazione dello I.A.C.P. per risolvere i problemi più immediati del quartiere perchè il comitato di gestione possa esercitare effettivamente le sue funzioni di controllo democratico, come previsto dal decentramento dell'Istituto Autonomo Case Popolari.

Cronache familiari

Interpreti di queste cronache sono sempre gli stessi: mia moglie, 41 anni casalinga, mia figlia 20 anni universitaria,. mio figlio 14 anni 1° liceo scientifico,. io, 43 anni impiegato; per voi tutti, del Gallaratese e non.

"Mamma, Natale quest'anno viene di domenica?" "No, di lunedì". "Ed è festa lo stesso?".

Domanda a cura del primoliceale, imbranato magari un po', ma mica scemo. E come mai gli è venuto il dubbio sul Natale? È vero che gli hanno abolito S. Giuseppe, S. Pietro e Paolo, S. Ambrogio e l'Epifania, ma il Natale, suvvia, mi sembra proprio grossa che possa pensare che sia stato abolito.

Ma seguiamo il suo ragionamento: "È inutile che facciate gli stupiti (ho detto stupiti, non stupidi - n.d.r.) siamo a pochi giorni dal Natale ma io non mi accorgo che stia arrivando. Niente luminarie, niente alberi per le strade e presepi nelle vetrine; che è Natale questo? Forse che Gesù Bambino non arriva più?".

Adesso glielo spiega lei l'universitaria d'assalto (ma quest'anno mica troppo, con quel po' po' di aria di restaurazione che tiran.d.r.):" vedi tu, anche se sei mio

fratello, sei un prodotto tipico della società dei consumi. Per te il Natale è regali, luci, panettoni. Vedi un po' questi pagani di capitalisti che cosa non son riusciti persino a fare di una festa religiosa, un oggetto da consumo.

La spiegazione mi sembra abbastanza giusta. Negli anni passati Babbo Natale era diventato un juke - box dispensatore di trenini elettrici, pellicce e salmone affumicato. Non era Natale senza biglietti d'auguri, tanti: io a te, tu a lui, lui a me. Auguri in girotondo. E regali in girotondo, anche.

"Adesso c'è l'austerità - dico io - o perlomento dovrebbe esseci. Sbattere via un po' meno soldi non vuol dire rinunciare al Natale".

"Ehi, non sarà mica la tua scusa per non comprare la lavatrice nuova, al posto di quella che s'è rotta il mese scorso, per caso".

Questa è la insinuazione della mia metà (ma intera come fumatrice, visto che io non fumo).

Devo ammettere che l'insinuazione mi coglie preparato e. rispondo: "Vedete, la lavatrice è una cosa necessaria e per questo possiamo adoperare i soldi della tredicesima". Certo che comunque è difficile sapere esattamente cosa è necessario e cosa non lo è, dopo tanti anni in cui ci hanno spiegato che era necessario pure l'acchiappa - mosche - nel brodo - metallizzato - elettrico - radiocomandato (l'acchiappa - mosche, non il brodo). Adesso un po' di consumo in meno e qualche attenzione di più alla utilità delle spese natalizie, anche per i regali.

"Si, va bè - insomma, visto che sto Natale è pure,ancora festa me lo regalate il disco di Amanda Lear? "È la richiesta poco austera del nostro ultimo pargolo, al quale regaleremo certamente il disco in questione anche se ci riesce difficile capire il nesso esistente tra l'Amanda e Gesù Bambino.

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ALLA RICERCA

DI UNA DIGNITÀ URBANA

Approvate dal Consiglio di Zona 19 le richieste per il Programma Pluriennale di Attuazione - Interventi ed aree programmate per i servizi.

Il Consiglio di Zona 19 ha approvate le richieste, formulate dal Dipartimento per il territorio, relative agli interventi da attuare nella nostra zona in relazione del Programma Pluriennale di Applicazione (P.P.A.) 1979-1981.

Nella premessa, letta ed illustrata dal consigliere Narratone, responsabile del Dipartimento per il territorio, il Consiglio sottolinea come nel presentare tali richieste egli intende richiamarsi a quelle posizioni di politica urbanistica emerse nel corso di un quasi decennale dibattito su temi e problemi zonali, con il metodo della partecipazione, facendosi portatore dei bisogni espressi dalla popolazione lavoratrice, che reclama interventi finalizzati a sanare i guasti prodotti dalla speculazione edilizia e dalla privatizzazione del territorio.

Con le sue richieste il CdZ pone l'accento sulla sua intenzione di dare dignità urbana ad una zona prevalentemente periferica, che, in momenti di reale partecipazione e di crescita culturale dei suoi abitanti, ha dimostrato il suo impegno a riscattarsi dalla condizione di quartiere dormitorio.

Una particolare attenzione è stata rivolta dall'organo di decentramento alla vasta estensione di verde presente nella zona. Di qui ha preso corpo l'idea del "Parco Urbano Ovest, di vaste dimensioni, con la compresenza di zone agricole. L'idea del parco intende mantenere la continuità del verde pubblico effettivamente recuiperabile ad ovest del Parco di Trenno, con lo stesso parco di Trenno, con il verde privato delle piste ippiche di allenamento, con quello della

pista di galoppo sino a piazzale Lotto, punta più avanzata della "Spina Verde" indirizzata verso il centro della città.

Il concetto di verde pubblico attrezzato a parco deve essere intimamente legato a quello di "spazio libero" e come tale da preservare in contrapposizione alla "cementificazione" operata dallo sviluppo urbano. Di qui le proposte per il Monte Stella e per tutto il Parco Urbano Ovest di una ridottissima presenza di manufatti oculatamente scelti.

Il discorso sul verde e sulla tutela dell'ambiente comprende in particolare gli ex borghi rurali di Trenno e Figino, per i quali si richiede la tutela della configurazione urbanistica autonoma ed il rispetto della tipologia, chiedendo in sostanza che i previsti nuovi insediamenti di edilizia popolare rispondano ad una progettazione di dettaglio, organica e globale, con norme che si riferiscano ad una unità ambientale e lo stesso discorso dovrebbe essere esteso a ciò che rimane di Lampugnano. In merito alle aree più urbanizzate ed antiche della zona, cioè al vecchio quartiere popolare di S. Siro ed adiacenze, dove ogni area è saturata in una situazione che appare ormai cristallizzata, le proposte di assetto urbanistico riguardano da un lato il recupero dei lotti di edilizia degradata a edilizia popolare (ricostruzione di via Gianicolo con il coinvolgimento della cascina Case Nuove, ristrutturazione di via Pinerolo ed interventi nei lotti di via Rembrandt e piazzale Velasquez), dall'altro una serie di interventi più di dettagli e di arredo urbano (isola pedonale da piazzale Segesta a

I LAVORI DEL CONSIGLIO DI ZONA

Un passo avanti verso poteri reali

Due importanti delibera sono state votate nelle ultime sedute del Consiglio di Zona: il bilancio di zona e la approvazione del progetto per la costruzione del Centro civico.

Il bilancio, di cui relatore è stato il repubblicano Sinicato, stabilisce in quale modo il Consiglio di zona utilizzerà i fondi messi a sua disposizione dall'amministrazione comunale nel quadro del bilancio generale azzonato del Comune. Nel corso della discussione che ha preceduto la votazione, la comunista Cortella ha lamentato la mancanza di uno spazio riservato ai problemi del lavoro, il socialista Zaccaria ed il comunista Caprara hanno sottolineato l'importanza di confrontarsi con la gente. coinvolgendola nella gestione del bilancio. mentre il presidente Pasquini ha posto in rilievo l'importanza di centrare l'attenzione sulle persone e sulle loro necessità. Il bilancio è stato poi approvato dalla maggioranza, con un solo astenuto.

CENTRO CIVICO

Altra importante decisione è stata [approvazione all'unanimità del progetto che rende possibile la costruzione del Centro Civico della Zona 19, che dovrà sorgere sulla "spina cen-

trale" del Gallaratese.

Il centro, il cui costo è preventivato in un miliardo e 900 milioni di lire, comprenderà un punto di pronto soccorso, uffici della Vigilanza urbana, bar, servizi di decentramento (Comitato di Zona. anagrafe ed ufficio igiene), servizi di medicina preventiva, esercizi paracommerciali, una sala gradonata grande con circa 500 posti ed una sala gradonata piccola con circa 300 posti, nonchè porticati coperti e magazzini.

Accanto al Centro civico sorgerà un Auditorium (previsto nello stesso progetto approvato). che costerà circa 1.500 milioni e che comprenderà un parterre di circa 650 metri quadrati, due gradonate per circa mille posti, circa 2.800 metri quadrati di balconate che si affacciano sulla sala principale centrale, con possibilità di utilizzo polivalente, nonchè un magazzino - laboratorio.

Per la realizzazione è già stato stanziato un finanziamento pari a circa i due terzi del costo totale preventivato, si tratterà quindi di individuare le priorità, preferibilmente sentendo il parere della gente attraverso due assemblee, che il Consiglio di Zona ha deciso di indire: una a San Siro e l'altra al Gallaratese.

viale Aretusa, assetto e tutela degli accessi nel campo giochi di piazza Selinunte, recupero dei resti della Cascina Brusada e loro sistemazione a favore degli anziani, utilizzazione della palazzina di piazzale Segestavia Stratico come Centro geriatico, Segretariato sociale, Assistenza sanitaria anziani, ecc.). Con queste premesse si sono volute solamente richiamare alcune delle posizioni assunte dal Consiglio di Zona, di cui pubblichiamo in questa stessa pagina l'elenco degli interventi richiesti, riservandoci di ritornare a partire dal prossimo numero, sull'argomento per valutare, quartiere per quartiere, la portata ed i possibili effetti di tali interventi ed ancor più cosa ne pensano i cittadini direttamente interessati.

Programma Pluriennale di Attuazione 1979-1981

Interventi richiesti dal C.d.Z. 19

S. SIRO - HARAR

Realizzazione isola pedonale Aretusa - Segesta. Restauro Cascina Brusada da destinare a spazio sociale pubblico. Realizzazione asilo nido sull'area Paravia - Zamagna Recupero area S. Giusto - Dessiè da attrezzare a sede e servizi mercato ambulante. Recupero palazzina piazzale Segesta da destinare a servizi socio sanitari per anziani. Recupero area via Monreale (tra i civici 11 e 19) da destinare a campo giochi.

FIERA

Recupero palazzina via Vigliani 57 da destinare ad asilo nido. Recupero area Città del messico - Albani - Scarampo da utilizzare per ampliamento struttra scolastica esistente.

Q.T.8

Studio organico sistemazione viabilistica asse Zavattari - Stuparich. Definitiva sistemazione Monte Stella.

Realizzazione Centro quartiere in diritto di superficie. Realizzazione sovrappassi De Gasperi - Papa. Recupero palazzina via Terzaghi da destinare a biblioteca o servizi di quartiere. Recupero area Salmoiraghi - Santa Maria Nascente da destinare a spazio sociale pubblico.

Recupero area piazzale Stuparich angolo via Salmoirachi a sede e servizi mercato ambulante (attualmente adibita a parcheggio).

TRENNO-LAMPUGNANO

Realizzazione viabilità e insediamento servizi mediante apposito piano particoalreggiato.

Realizzazione servizi di illuminazione parco di Trenno. Realizzaione piano particolareggiato per ristrutturazione comprensorio 19-3.

PARCO OVEST

Realizzazione prima tranche sino a piazzale Bonola

(verde attrezzato, orto botanico, impianti sportivi). Interventi di salvaguardia sulla cascina S. Romano (Italia nostra). Interventi di salvaguardia sull'intero parco.

FIGINO

Realizzazione 10 - 12 aule polifunzionali c^r1 grn.zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA,^ei servizi socio - sanitari.

GALLARATESE

Realizzazione servizi socio - sanitari in via Betti 39 (consultorio).

Realizzazione piscina e palestra a Nord - ovest del quartiere, da inserire nel previsto centro scolastico polivalente.

Realizzazione centro commerciale primario in diritto di superficie. Realizzazione Centro civico Zona 19.

Spianamento piazza Bonola e realizzazione allacciamento stradale Cechov - Falck - Borsa.

Sistemazione area antistante via Uruguay 32 da destinare a campo giochi.

Realizzazione isola pedonale intorno al mercato coperto di via Chiarelli.

Realizzazione quinta fermata a deposito MM.

Realizzazione dei servizi di superficie e non in prossimità fermate M.M. (viabilità, percorsi ciclabili e pedonali).

Realizzazione campi giochi e sportivi in prossimità palestre Cappelli Sforza tra le vie Cechov - Betti - Ornodeo.

Sistemazione viabilistica a nord - ovest del quartiere (via Cascina Maura, Lampugnano, Diomede).

Recupero area adiacente via Chiarelli da attrezzare a sede e servizi mercato ambulante.

Recupero area adiacente via uruguay da attrezzare a sede e servizi mercato ambulante.

Recupero area adiacente via Cechov da attrezzare a sede e servizi mercato ambulante.

Recupero area adiacente via Falck da attrezzare a sede e servizi mercato ambulante.

milano 19 - pag. 3
La cascina Brusada

Un nuovo servizio per la zona sociale

Pronto soccorso con autolettiga e servizio medico a domicilio.

Dal 1° febbraio 19771a CROCE

BIANCA - sezione Vialba - ha aperto in zona 19, con sede in via Ugo Betti 20, un distaccamento onde offrire alla numerosa popolazione il servizio di pronto soccorso con autoambulanza e il servizio medico a domicilio.

Da quasi due anni i volontari della Croce Bianca stanno facendo il possibile e l'impossibile per dare al quartiere un servizio sempre più efficiente dal momento che le medie mensili di intervento (circa 400 servizi) confermano quanto sia necessario e soprattutto confermano come la zona 19 sia stata per troppo tempo dimenticata e sia quindi rimasta priva anche delle più elementari strutture socio - sanitarie.

Per comprendere le difficoltà della Croce Bianca è necessario che la popolazione conosca qualche cenno della sua storia.

Nel 1902 un sacerdote creò la Croce Bianca Milano quale Asocciazione Volontaria di Pronto Soccorso onde mettere a disposizione della cittadinanza un particolare servizio sanitario a disposizione della cittadinanza un particolare servizio sanitario che potesse rendersi utile durante le manifestazioqi sportive.

Nel 1907 l'Associazione venne dichiarata Organizzazione Cittadina anche perchè le sue iniziative si erano moltiplicate essendosi estese all'assistenza notturna ai malati poveri, all'istituzione di corsi di igiene e pronto soccorso, alla creazione di un ambulatorio con prestazioni gratuite.

Nel 1915 con l'entrata in guerra dell'Italia si intensificarono i corsi di preparazione infermieristica e le infermiere volontarie furono impiegate sia negli Ospedali Militari sia in quelli civili della città.

Al termine della guerra l'Associazione continuò ad espandersi garantendo alla cittadinanza un efficente servizio di pronto soccorso e ciò sino al 1930 anno in cui fu sciolta dal famigerato decreto del Partito Nazionale Fascista il quale si peritò di requisirne la sede, il patrimonio ed i materiali.

Neppure il P.N. F. poteva annulalre lo spirito dei volontari i quali non appena possibile - nel 1945con immutato impegno ricostituirono l'Associazione dando alla stessa nuova forza e nuovo vigore. Da allora ad oggi infatti la Croce Bianca Milano ha creato in città e provincia ben 8 sezioni, 8 distaccamenti, vari ambulatori; può contare su oltre 2.000 volontari e dispone di circa 50 autoambulanze, 4 centri modili di rianimazione, 5 autovetture per il servizio medico. Per dare un'idea dell'efficienza

Si

Abbiamo appreso nei giorni scorsi, la denuncia fatta dall'A. I. D. O. (Associazione Italiana Donatori Organi) agli scioperanti autonomi di due ospedali milanesi, per il mancato prelievo ed immediato trapianto di cornee.

Nello stesso momento ci siamo immedesimati nelle persone che dovevano finalmente, dopo tanti anni di buio, ricevere la speranza di poterci vedere.

Crèdiamo sia giusto condannare pubblicamente questi lavoratori autonomi per la loro scarsa umanità, non solo alla luce di questo "piccolo" fatto, ma per il continuo

operativa dell'Associazione basterà pensare che nel 1977 sono stati percorsi complessivamente

1.102.817 chilometri, sono stati effettuati 49.107 servizi dei quali ben 28.002 in Milano.

Per quanto concerne in particolare la città di Milano la Croce Bianca opera in Zona 1 attraverso la sezione centro, in Zona 2 con un ambulatorio, in Zona 16 con un distaccamento, in Zona 20 con la sezione Vialba e in Zona 19 con il recente distaccamento.

Conosciuta la Croce Bianca è opportuno chiedersi come sia stato possibile attuare quanto è stato fatto tenuto presente un dato fondamentale: l'Associazione in Milano non gode di alcun contributo da parte degli enti pubblici; ReOione, Provincia, Comune ecc. fanno a gara nel fingere di non sapere che un servizio sociale quale quello svolto dalla Croce Bianca rientra nei loro doveri. A fronte di tale inerzia esiste per fortuna la generosità di tanti privati cittadini e soprattutto l'abnegazione dei volontari della Croce Bianca i quali più di una volta giungono ad autotassarsi per sopperire alle necessità dell'Associazione.

Oltre a ciò v'è il rimborso spese che si è costretti a chiedere in occasione di ogni intervento anche se la tariffa stabilita con criteri strettamente sociali copre per appena un terzo i costi effettivamente sopportati.

Appare però intuitivo come ben difficile si riesca a coprire i costi di gestione che ogni giorno aumentano (si pensi che una autoambulanza costa circa dieci milioni).

Ecco spiegato per quale ragione stiamo costrùtti ad operare in Zona 19 con una sola autoambu-

lanza e ad affidarci esclusivamente all'impegno dei volontari inquanto non siamo in grado di gravarci dell'onere dell'assunzione di personale stipendiato diurno.

Dice un vecchio proverbio che l'unione fa la forza e quindi più numerosi sono i volontari maggiore è il servizio che si può offrire alla cittadinanza.

In particolare in Zona 19 dopo l'entusiasmo derivato dall'apertura del distaccamento (in pochi mesi si è giunti a quasi cento domande di volontari), attualmente solo una trentina di giovani (i quali hanno avuto la costanza di seguire e superare i corsi di addestramento) costituiscono l'organico. Sono evidentemente pochi e potrebbero essere molti di più.

Invitiamo quindi tutti coloro che si rendono conto della importanza di tale attività e degli sforzi che quotidianamente compiamo, a darci una mano nel modo e nella misura che riteranno più opportuna. Chi vorrà aiutare il distaccamento della Zona 19 della Croce Bianca dimostrerà come i problemi del quartiere vadano affrontati con i fatti e non certo con le parole.

La CROCE BIANCA - SEZIONE VIA LBA - ha sede in via Arsia n. 7 - tel. 3555030 - 3558229 - Il Distaccamento ZONA 19 ha sede in via Ugo Betti 20 - tel. 3088561. Tutti i volontari sono a disposizione di chiunque fosse interessato ai problemi che viviamo e vorremmo proprio fornire a tutti ogni più ampio chiarimento all'esclusivo fino di vivere attivamente insieme detti problemi.

I volontari della Croce Bianca distaccamento Zona 19

SEMAFORI IN PIAZZALE KENNEDY

e prolungato periodo di "sciopero selvaggio" e sconsiderato diretto solo contro gli utenti.

Infatti ammalati bisognosi dicure urgenti ed assistenza quali analisi per diagnosticare gravi disfunzioni a livello di cuore e reni ecc.

(quindi anche morali) si vedono costretti a rivolgersi a cliniche private, che per analisi (ad es. TAC) chiedono anche L. 300.000.

Paralizzando gli Enti Ospedalieri, si vuole forse spingere verso interessi capitalistici privati?

Riteniamo che alla base di ogni lotta sindacale, ci debbano essere diversi presupposti: unitarietà, dei

lavoratori, obiettivo di lotta ben identificato, discusso ed apporvato preventivamente, linea di lotta da seguire ben definita, che non deve ripercuotersi sugli utenti e gli stessi lavoratori.

Non è certo compromettendo le condizioni igieniche dei servizi ospedalieri (che hanno causato oltre che gravi disagi, anche la morte di un bambino per mancata assistenza) che si raggiungono obiettivi sindacali, ma solo con lotte unitarie e democratiche.

Sez. Fornasari del P.C.I.

Pressochè conclusa la semaforizzazione di piazzale Kennedy con dodici punti di regolazione del traffico. Resta da costruire la centralina che dovrà comandare il complesso impianto. I flussi di traffico, cosi diversi tra loro (si passa da quello proveniente dalle autostrade a quello locale), troveranno un giusto equilibrio una indispensabile sperimentazione.

I punti di vendita SO.VE.CO in Zona 19

Lunedì: Pomeriggio:

Giovedì: Mattino:

Pomeriggio:

Venerdì: Pomeriggio:

Sabato: Mattino:

Pomeriggio:

Via Uruguay

Via Ugo Betti, 12

Via Appennini, 55

P.za Melozzo da Forlì (ang. Val Barone)

Via Novara (ang. S. Giusto)

P.le Lotto

Via Morgantini (ang. via Civiate)

Via Chiarelli, 12

P.za Rosa Sedari (ang. Angioletti)

Via Ugo Betti, 35

La redazione si riunisce tutti i martedì alle ore 20,30

nella sede del Circolo Giulio Trevisani via Appennini, 41 - tel. 35.39.458

pag. 4 - milano 19
vogliono favorire le cliniche private?

Consultorio:

finalmente aperto

A colloquio con le operatrici

Sullo scorso numero di novembre si dava notizia di difficoltà burocratiche, riguardanti i ginecologi, per il regolare funzionamento del consultorio.

Ora questo funziona normalmente ed è aperto al pubblico quattro giorni alla settimana. Il consultorio, in via Albenga 3 sede anche di una biblioteca, non è molto grande, è una costruzione bassa, tipo villetta, in una viuzza tranquilla trasversale a Via S. Giusto. All'interno sono sempre presenti due assistenti sociali, Rosetta Crorasol e Laura Bianchi, una ostetrica, Lidia Osti, e una segretaria, Lucia Barnia, Inoltre vi è una psicologa del Sime a metà tempo, assente infatti durante la nostra visita.

In una ampia stanza abbiamo parlato con le operatrici sociali. Da quanto tempo è in funzione questo Consultorio?

"Dal 6 novembre e la lista di attesa è già piena fino a metà dicembre"

"I ginecologi quando ci sono?"

"Ci sono quattro ginecologi del S. Carlo che fanno in tutto dieci ore settimanali, circa due a testa".

"Che tipo di consulenza fornisce questo consultorio?"

"Di primo livello. Si fanno cioè le diagnosi iniziali per poi smistare i vari casi al San Carlo e in altri ospedali forniti di maggiori e più adeguati mezzi sanitari. Il consultorio in pratica è un filtro in cui avviene il primo colloquio con il paziente".

"Si è tenuto molto a sottolineare la gestione sociale di questo consultorio ...."

"Infatti questo è il secondo servizio, dopo il nido, a gestione sociale.

Qui da noi il comitato di gestione, organismo controllato dal consiglio di zona, si riunisce ogni mercoledì alle 18, le riunioni sono aperte: vi possono partecipare tutti coloro che si interessano ai problemi sanitari e sociali di spettanza a questo servizio".

"Le visite si fanno quotidianamente?"

"No, le visite si svolgono due mattine, al lunedì e al mercoledì, e due pomeriggi; al giovedì e al venerdì. Le visite si fanno previo appuntamento che può essere richiesto in qualsiasi giorno della settimana noi infatti siamo sempre qui: i giorni in cui non si fanno visite vengono dedicati al lavoro interno".

"Che voi sappiate, oltre al consultorio quali altri servizi sociali simili a questo vi sono in zona?"

"Il SIME, il Centro psicosociale di via Abbiati (in cui lavora lo psichiatra Emilio Fava che ha più volte collaborato al nostro giornale n.d.r.) e il centro di assistenza sociale del comune di Baggio, perchè il comune nella

zona 19 non ha sede".

Ringraziamo le operatrici sanitarie che ci forniscono anche il documento preparato dal comitato di gestione, sempre riguardante il consultorio di via Albenga.

UN MODO NUOVO

DI ESSERE MEDICI

Il prof. Colombo, il dottor Aondio, il dottor Carcione e il dottr Quaranta, sono i quattro ginecologi del San Carlo che attualmente, alternandosi, prestano la loro opera all'interno del consultorio. Per parlare con loro siamo andati all'ospedale riuscendo a trovare il dottor Carcione e il dottor Quaranta. A loro due, come alle altre operatrici sanitarie, abbiamo rivolto alcune domande a proposito di questo nuovo servizio sociale.

"Quella di venire a lavorare in consultorio è stata una vostra scelta?"

"Avevamo già alle spalle un'altra esperienza di questo tipo in un consultorio privato dell'AIED, per questo quando sono stati richiesti dei ginecologi ci siamo offerti".

"Che tipo di lavoro svolgete all'interno del consultorio?"

"In massima parte la nostra opera è sul piano contraccettivo, sulla pianificazione familiare".

"Si è detto che nel consultorio si svolge il lavoro che dovrebbe essere fatto in un ambulatorio ospedaliero attualmente mancante al San Carlo ..."

"Consultorio e ambulatorio sono due attività completamente differenti. L'ambulatorio ospedaliero è una struttura di secondo livello, più attrezzata del consultorio che è di primo livello. Nel consultorio e nell'ambulatorio si svolgono attività diverse che si completano a vicenda. D'altronde il consultorio è necessario proprio perchè fare medicina di primo livello (diagnosi, primi incontri con il paziente n.d.r.) sarebbe uno sciupare tempo, energia e soldi".

"Il vostro lavoro in consultorio è un sovrappiù?"

"No, vi sono semplicemente alcune ore settimanali durante le quali anzichè prestare la nostra opera qui in ospedale, andiamo in consultorio. Le ore dedicate a questo sono quindi considerate esattamente come quelle dedicate all'ospedale".

"Come sono i rapporti con il comitato di gestione e con gli utenti?"

"Sono buoni con entrambi.

Riguardo ai secondi c'è da dire che all'interno del consultorio il passaggio dell'utente attraverso la psicologia e le assistenti sociali, ha modificato anche il tradizionale rapporto medico - paziente".

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Milano verso gli anni '80

Le idee, l'impegno e le iniziative dei comunisti discussi in un pubblico dibattito nella sede del Consiglio di Zona 19.

Cosa è cambiato a Milano in tre anni di amministrazione di sinistra? Quali sono i programmi per il prossimo futuro? Quali sono le proposte politiche che i comunisti avanzano per la Milano degli anni '80? Quale sarà il ruolo del decentramento? Attorno a queti ed ad altri interrogativi si è sviluppato nella sede del Consiglio di Zona 19, per iniziativa del Comitato di Zona del P.C.I., un pubblico dibattito, cui hanno partecipato numerosi cittadini, comunisti e no.

Nella sua introduzione il presidente del Consiglio di Zona 19, Danilo Pasquini, si è soffermato in particolare sulla funzione del decentramento come strumento di mobilitazone, sottolineando che la partecipazione deve essere valutata non soltanto in termini quantitativi, ma soprattutto in termini qualitativi, ricordando che oggi sono numerosi i cittadini che partecipano in modo qualificato alla programmazione attraverso i consigli scolastici o di fabbrica od attraverso le commissioni del Consiglio di Zona.

Denunciate le forti resistenze che si manifestano contro il conferimento di poteri reali agli organi del decentramento Pasquini si è detto certo che nei prossimi anni vi saranno svolte deciseive nella società e nella vita della città, che dovrà essere costruita a misura d'uomo e dalla quale fascismo e, terrorismo dovranno essere banditi per sempre, perchè solo nella democrazia sarà possibile realizzare una politica di rinnovamento in cui le istituzioni avranno il loro ruolo, ma un ruolo ancor maggiore lo avranno le forze sociali.

LA CONTROFFENSIVA DELLA DESTRA

Nei vari interventi susseguitisi sono emersi interrogativi ed indicazioni dettati dalle singole esperienze degli intervenuti. I Consigli di Zona, si è detto, sono ancora qualche cosa a metà strada tra la democrazia delegata e l'assemblearismo, bisogna delegare meno ed aumentare la partecipazione in senso quantitativo, ma ancor più qualitativo. Come stabilire un rapporto con la gente? Sapendo scegliere le priorità tenendo conto dei bisogni dei cittadini in un quadro politico ben definito.

L'assessore al personale Antonio Costa ha denunciato l'avanzarsi di una controffensiva di destra, di cui alcuni elementi emergenti sono il blocco di leggi qualificanti, il sostegno della D.C., sia pure in forme occulte, a rivendicazioni settoriali e corpo-

Il cantiere della M.M. rative, la ribadita preclusione allo sviluppo di elementi politici unitari. Passando a parlare dei risultati ottenunti in tre anni di amministrazione di sinistra della città Costa ha posto in rilievo la sconfitta del clientelismo nel Comune di Milano, dove le assunzioni non vengono più fatte per chiamata. Per l'infanzia, ha detto. nel 1975 esisteva in tutta Milano un solo asilo nido, ora ve ne sono 20 e per 1'80 ve ne saranno 40.

E i trasporti? Si è detto che Milano vive di rendita su un piano di 100 anni fa, e ora? Dopo che per decenni si erano presentati vari piani mai applicati, anche perchè non tenevano alcun conto della realtà, la amministrazione di sinistra è riuscita a presentare un piano dei trasporti destinato a cambiare il volto della città in questo settore.

Come funziona la macchina comunale? Bisogna procedere ad una ristrutturazione generale, cambiando gli uomini, se necessario e riqualificando il personale. Bisogna soprattutto, ha aggiunto Costa, modificare la struttura contrattuale del pubblico impiego, che la D.C. aveva fondato su basi assistenziali, clientelari e corporative e che la attuale giunta vuole fondare sulla professionalità.

LA CITTA DEL FUTURO

Quale deve essere il rapporto del partito comunista con le istituzioni? La fuzione delÖ P.C.I., per la sua caratteristica di essere al servizio dei lavoratori e del paese, ha detto uno degli intervenuti, non si esaurisce con l'inviare suoi iscritti nelle istituzioni, ma deve concretizzarsi in uno strumento di mobilitazione e di governo per favorire ed allargare la partecipazione e per indicare agli amministratori come i cittadini vogliono la Milano degli anni '80. Passando a problemi più specificatamente zonali. Un altro intervenuto ha posto in rilievo la necessità di una corretta gestione della scuola Onnicom-

prensiva del Gallaratese, per la quale il C.d.Z. ha proposto un comitato di gestione. Nel concludere il dibattito il segretario cittadino del P.C.I. Virgilio Canzi ha premesso che per realizzare la Milano degli anni 80 c'è bisogno del contributo di tutti i cittadini e bisogna innanzitutto sconfiggere quel senso di malessere che alimenta la sfiducia nelle istituzioni. L'aumento dei voti avuti dalla sinistra nel 1975, ha aggiunto. ha interpretato come una richiesta di cambiamento nell'amministrazione della città. cui 30 anni di governo democristiano hanno provocato gravi guasti non solo finanziari per la spinta al clientelismo, al corporativismo, al consumismo, all'individualismo, il tutto a vantaggio della speculazione. L'insediamento della giunta di sinistra ha consentito di realizzare il Piano Regolatore Generale, il Piano dei trasporti ed il regolamento per il decentramento. Si è così posto un freno alla speculazione selvaggia e ciò non poteva non scatenare la controffensiva reazionaria. Si sta assistendo ad una ricostituzione di un "blocco moderato" in un disegno a largo raggio di restaurazione particolarmente a Milano, dove la D.C. ha assunto nei confronti della giunta un atteggiasmento di netta contrapposizione, dello scartare tutte le proposte presentate da altri senza avanzarne di proprie, in un'ottica chiaramente elettoralistica.

Per il futuro l'amministrazione comunale deve affrontare e risolvere i problemi della casa, dei trasporti, dell'ambiente e dell'assistenza saniotaria, trasferendo la gestione di quasi tutte queste attività al decentramento, che deve essere momento di partecipazione e nuovo modo di amministrare la città. Si è giunti ad un bilancio comunale azzonato e si deve compiere un salto di qualità mirando a fare di Milano una città costituita da 20 municipalità (quante sono le zone del decentramento, n.d.r.), ognuna delle dimensioni di una media città di provincia: basti pensare ai circa 125 mila abitanti della Zona 19.

La città del futuro non può ocmunque essere considerata ristretta nei propri confini ma allargata alla sua area metropolitana che si estenda a tutto il comprensorio 21, dove quasi non esiste soluzione tra gli agglomerati urbani che lo compongono avendo come centro Milano.

In tale ottica, va posto il ruolo del P.C.I., che, ha concluso Canzi, non può essere limitata ad una funzione di denuncia e di propaganda, nè si esprime semplicemente con spinte alla mobilitazione, ma deve esprimersi attraverso la capacità di elaborare sintesi e proposte proprie, di porsi come elemento di raccolta e di valutazione di proposte che vengano da altri, favorendo il sorgere di diversi centri decisionali e di elaborazione.

L'asilo nido di Via Borsa milano 19 - pag. 5

Terroristi al servizio della reazione

le nella fabbrica al momento territoriale, che sfocerà poi nella "guerriglia urbana", la cui elaborazione teorica ha avuto inizio con la costituzione del "Collettivo politico metropolitano" e poi della "Sinistra proletaria".

Il salto di qualità avverrà attraverso il legame del "gruppo" di fabbrica con l'estero sul territorio e nella fattispecie con "quelli" della facoltà di sociologia dell'Università di Trento (Curcio, Cago„ ecc.) che parteciperanno al Convegno di Chiavari del 1969 determinando la svolta politico - militare con la costituzione del "partito armato".

Vecchia Milano & giochi didattici

L'ondata terroristica che ha imperversato nel nostro paese con gli attentati a magistrati, giornalisti, poliziotti, dirigenti aziendali, politici e sindacali, culminati nel rapimento e nell'assassinio dell'on. Aldo Moro, la scoperta di alcuni importanti covi delle Brigate Rosse, con il ritrovamento di indizi e prove a carico di brigatisti, anche di quelli provenienti dalla Sit - Siemens, il cui stabilimento di San Siro viene indicato come la culla di tali formazioni eversive, hanno stimolato il Comitato direttivo della Sezione di fabbrica del P.C.I. dalla Sit - Siemens a redigere un opuscolo (Dalla SitSiemens Dossiere sul Terrorismo, pubblicato a cura della Federazione milanese del PCI) contenente una breve, ma significativa cronistoria, commenti ed annotazioni che possono

servire per una migliore conoscienza del cosidetto "partito armato".

Si tratta di un documento, come scrive nella sua presentazione Bruno Cerasi, che deve far riflettere quanti hanno per troppo tempo minimizzato l'importanza di quei "gruppi" la cui azione nelle fabbriche si era andata in un primo tempo caratterizzando nella contestazione delle piattaforme sindacali delle Confederazioni e che andavano alimentando forme di Lotta non certo proprie del movimento operaio, quali gli "scioperi selvaggi" o l'attacco teppistico, il sabotaggio agli impianti od il pestaggio di chi comunque si opponeva a tali brutali e d inconcludenti metodi di lotta.

Deve far innanzitutto riflettere l'analisi dell'evoluzione del movimento da economico sindaca-

Passando attraverso un'attenta analisi sulla consistenza e le caratteristiche del territorismo in Italia, sul ruolo de "l'autonomia" secondo le teorizzazioni dei suoi promotori, sulla matrice ideologica dei brigatisti rossi e suoi metodi di reclutamento, l'opuscolo mette particolarmente in rilievo come obiettivi principali delle Brigate rosse e dei loro fiancheggiatori, sin dal loro nascere, sono sempre stati le confederazioni sindacali ed ancor più il Partito comunista, di cui hanno sempre tentato di ostacolare (non da ultimo con l'assassinio di Aldo Moro) l'accesso a funzioni di governo o comunque a maggioranza di governo.

Da tutte queste analisi appare evidente, concludere, così come fa l'opuscolo, che le BR non sono altro che uno strumento delle forze reazionarie, che, visto fallito l'attacco fascista al cuore dello Stato, viste battute le trame nere ora arruolano terroristi di ogni colore per portare il loro attacco alla democrazia ed alla Repubblica.

Vice

Dalla Sit - Siemens Dossier sul terrorismo L. 1.000 prenotazioni presso le sezioni del PCI

Una mostra grafica di Tullio Casiraghi contemporaneamente all'esposizione e vendita di libri e giocattoli per ragazzi.

Al circolo Trevisani sabato 2 e domenica 3 dicembre, sparsi su alcuni tavoli e appoggiati ai finestroni, sono stati esposti e posti in vendita libri e giochi per bambini: dalle favole alle mirabili scoperte marine di Causteau, dagli jojo ai simpatici e morbidi pupazzetti di plastica, ai più impegnativi puzzle. Libri e giochi, scelti pensando a un divertimento intelligente ed educativo, della libreria Ponte tre e della

Il mondo è così bello?

Se è vero che si può affermare: "Mostra come dipingi e ti dirò come sei", di Romani Erculiani uomo si dovranno dire molte ottime cose, quanto di Romano Erculiani pittore.

Erculiani ha una pittura limpida, esemplare, sobria nelle linee e nelle forme, però ricca di contenuti e di atmosfera.

Quello che prevale e domina nei suoi dipinti è comunque il colore, che viene trattato con grande delicatezza di accostamenti e che sembra intriso di luce.

Questo modo di dipingere viene detto chiarismo, ma a differenza di altri chiaristi Romano Erculiani si serve di una tavolozza completa, varia e calda anche quando di propone paesaggi del suo amato Lago di Garda, vicino al quale è nato.

Nei toni soffusi delle sue vedute lacustri egli sa inserire una iridescenza quasi di madreperla, con sfumature di colore che variano soltanto di un semi - tono nel passare dal cielo alle montagne diafane degli sfondi o alle vaporose superfici dell'acqua.

In queste che sono più visioni

che paesaggi, perchè fatte più di amore che di realtà, Erculiani non trascura di inserire gli elementi tipici della vita agreste: un muro, un albero, dei cipressi, una stradina in discesa, delle siepi, un carro, un rustico, dei covoni, un fossatello, campi o prati che sembrano trapunti.

Nelle opere di Erculiani vi è la semplicità delle visioni accessibili a tuttie da tutti comprese, espresse però con il raro pregio di uno stile pittorico personale che le trasforma in immagini dolci, trasognate, evocative.

Anche quando la tematica si sposta dalle quotidiani piaghe gardesane e va a cogliere gli aspetti quotidiani della città in cui vive e lavora, ritroviamo nei soggetti prescelti e nel tono incantato della narrazione una traccia ben riconoscibile del mondo interiore che Romano Erculiani estrinseca solo dipingendo.

"Il mondo è così bello?" Vien da chiedersi davanti alla sua produzione artistica, sempre coerente nei contenuti e inconfondibile nei valori pittorici. E la risposta è sì, per quanti ne san-

"Colline sul Garda" (particolare) no far sprigionare e cogliere, come Romano Erculiani, un sof-

produziona artigiana di Milano Centrale.

Contemporanea alla mostra di libri e giocattoli vi è stata quella personale, grafica, di Tullio Casiraghi. Ecco i soggetti, volti scavati, espressivi, qualche nudo, ma soprattutto ritratti di una vecchia Milano ormai scomparsa. Tullio Casiraghi disegna a china su fogli di carta speciale, trasparente, e fa stampare il risultato su fondi argentati, dorati, o di plastica colorata così da modificare di volta in volta l'effetto di uno stesso soggetto. Il risultato è spesso interessante: le linee sottili e scure del disegno a china armonizzano con gli sfondi dai diversi colori alla ricerca di una eleganza e sobrietà d'insieme.

Tullio Casiraghi racconta che ha iniziato la sua produzione artistica appena un anno fa, (pur avendo alle spalle altre esperienze di disegno tecnico), in seguito ad una crisi personale da cui è uscito proprio grazie alla ricerca espressiva, spesso notturna, del disegno grafico. Un'esperienza molto sentita dunque, vissuta con profonda serietà e impegno che ci auguriamo sia stata adeguatamente compresa da quanti avranno avuto la possibilità di incontrarla.

ERRATA CORRIGE

Nello scorso numero di Novembre per un banale errore di carattere tipografico è stato inserito il sottotitolo "sezione Ernesto Ragionieri del PCI" all'articolo pubblicato con il titolo "I farmaci d'oro" a firma Giancarlo Gnutti. Tale sottotitolo non si riferiva al pezzo pubblicato, ce ne scusiamo con l'autore e con la sezione Ragionieri dei PCI.

fio di autentica poesia. Bruna Fusi

LE INIZIATIVE DEL CIRCOLO TREVISANI
pag. 8 - milano 19
P. R. Romano Erculiani, un pittore del gruppo SIRIO.

Se ti prende bene

Il titolo dello spettacolo è già indicativo: ironico nell'assurdità del problema che enuncia. Livia Cerini è ancora sola sotto il peso del suo monologo pungente e arguto. Fa cose incredibili, smorfie autentiche, ginnastica mimica, facciale e corporea. È veramente lei o non è lei quel suo personaggio, quella Paola, scombussolata e carica di una problematica denunciata con ingenuità e stupore?

In realtà vorrebbe essere tutti e le risate, alcune particolarmente vive, strappate a forza al di là di qualsiasi limite imposto da una critica più calcolata e razionale, sono la dimostrazione che la Cerini tocca nel vivo, colpisce uno per uno chi assiste al suo spettacolo, quasi fosse prima andata in giro a raccogliere informazioni sui suoi "ospiti". Il sesso c'entra ma ha perso la carica erotica e stupefacente, dilavato dall'ironia e dall'assurdo. Il racconto è realistico e proprio per questo appare l'esasperazione e la caricatura di se stesso: basta raccontare, fatto dopo fatto, così come sono state vissute, le esperienze della protagonista, per ottenere un risultato di una comicità irresistibile. Livia Cerini allora non ha altro da fare che immedesimarsi più che può, a tal punto da poterlo guardare persino dal di fuori, nel personaggio di Paola: varesotta medio - borghese con papà un po' gay, comunemente chiamato "culatun", mamma "all'avanguardia" che già da dieci anni dice parolacce e fratello "figaiolo" che mette incinte le ragazze e si prende pure una malattia venerea. La famiglia è dunque sconsacrata, mostrata non più come dolce rifugio dai disagi esterni, ma come epicentro di sconnessioni personali che i componenti cercano vicendevolmente di affermare a scapito di quelle altrui. La pace familiare diventa così un miraggio scomodo da cui fuggire appena raggiunta l'età. In questo caso la protagonista Paola finisce a Brera, la quale, non è più la Brera di una volta, dicono i contaminati dalle nostalgie d'epoca. Il complesso di colpa sta egocentricamente in agguato: sarà perchè ci sono venuta io? — Si chiede impressionata la Paola - Cerini. Brera tuttavia rappresenta ancora l'arte: con casco da motociclista Paola sbomboletta una statua e se stessa per poi urlare soddisfatta:

"performance!". A dire il vero la sua maggiore aspirazione è quella di progettare il piano regolatore di Tokio perciò si iscrive alla facoltà di architettura non senza aver tirato le somme del suo periodo breriano: quando sono entrata al liceo artistico sapevo disegnare benino, quando sono uscita un po' meno, però c'avevo il diploma.

Per la protagonista sulla strada verso Tokio c'è Rho: disegna infatti cani e gatti per una fabbrica di sacchetti di tale cittadina. Il padrone della fabbrica è persino più alla mano dei suoi dipendenti ma se questi non ridono alle sue battute si incazza, inoltre dopo un po' licenzia Paola la quale finisce a fare Caroselli vestita da fungo per la reclame di un formaggio, e siccome il nesso tra le due sostanze non le è chiaro si convince di essere un persuasore occulto.

Nella sua vita gli uomini hanno la loro importanza: prima il Pucci Fumagalli su un divano blu della ditta Rosy, poi il Danilo che le ripeteva sempre: "Cazzo Paola, sai quale è la tua fortuna? Che sei scema". Soprattutto perchè lei aveva votato PCI. Ma l'Achille era stato il meglio di tutti, lui che per eccitarsi aveva bisogno di trovarsi in una mansarda con dei cuscini liberty neri, coca, un'iniezione, due donne che fanno all'amore, meglio se c'è anche un alano, e un pappagallo che dice oscenità frustrato da una vecchia in reggicalze nero. Peccato che l'Achille le salta addosso in macchina, all'Idroscalo, e poi le compra una coppa del nonno al bar dell'Inter. E dire che nel '63 aveva occupato la Triennale. Paola nel mare dei suoi dubbi soffre anche di una specie di complesso del seno: non è convinta delle sue tette. Qui la Cerini mostra la soggezione della ragazza comune che sente di non rispecchiare adeguatamente l'immagine maschile della donna oggetto, con seni che debbono essere poppe e addirittura meloni. Paola allora fa un sogno orripilante a dir poco: sta preparando il piano regolatore di Tokio e si accorge di non aver più le sue tette che ha venduto al Danilo il quale gliele restituisce ma queste cadono fuori dalla finestra e volando ... volando ... volando, si fermano su di un grande prato verde-nel quale arriva una grande vacca, bianca,

sacra, con due grandi mammelle che si mangia le sue tettine. Per distendere i nervi allora Paola prova ad andare al Parco Lambro. Che natura naturale! Che sballo ecologico! Quest'anno mi prende bene! E dopo un nuovo flusso di parole, arruffato insieme di espressioni quotidiane e impudiche battute liberatore, le luci si spengono di colpo.

"Faceva un freddo dell'accidente su quel palco, voi non l'avete sentito?" Livia Cerini è molto alla mano mentre si cambia nello spoglio camerino del Teatro Uomo. "Quell'uovo crudo che ho messo in bocca era schifoso: era marcio" sempre parlando si pettina. Ci racconta che ha iniziato a recitare a ventiquattro anni, che è timida anche se non si vede e che non somiglia affatto al suo personaggio. Ora Livia ha trentadue anni e da otto gira l'Italia recitando, pur avendo fissa dimora a Milano. "Ho lavorato anche in tre o quattro films tra cui c'eravamo tanto amati, ma per fare del cinema bisogna vivere a Roma, e io non ho voglia di trasferirmi, inoltre le esperienze cinematografiche fatte non mi hanno completamente soddisfatta". Sempre parlando ci avviamo all'uscita: la Cerini appare una ragazza normale, minuta, difficile immaginarla come "oscena"; solo un paio di grandi occhi chiari e mobili molto truccati, probabilmente per "esigenze sceniche, spiccano nel viso serio e attento. All'uscita è salutata calorosamente da un gruppetto di amici, gente comune, nessun fricchettone o fan stralunato, niente contorno da diva.

"Viene la rivoluzione", rappresentazione originale di una certa problematica soprattuto giovanile e liberai radicale, è stata denunciata per oscenità dal magistrato Sossi di Genova. Senza voler qui disquisire sulla utilità o meno di una censura teatrale, sembra ra'gionevole chiedersi come mai si sia pensato di censurare uno spettacolo come quello della Cerini in cui vi è sì un'esasperazione di richiami verbali al sesso, ma talmente ironizzata da perdere completamente la propria carica erotica per divenire satira, insieme espressivo grottesco e divertente, parodia dei rapporti umani.

teatro uomo

Programma stagione teatrale '78-'79

Il Teatro Uomo riapre la propria attività dopo una stagione che ha segnato un forte incremento delle presenze di pubblico, l'apertura e l'attività del Centro Culturale (con una serie di dibattiti e di mostre), l'inizio della attività concertistica classica.

La stagione che sta per aprirsi ripresenta alcune delle caratteristiche di quella passata. Verranno ospitati quasi tutti i gruppi che costituirono l'ossatura della stagione 77-78. In particolare, la Cooperativa la "Fabbrica dell'attore" guidata da Giancarlo Nanni e Manuela Kustermann, che sarà presente con due spettacoli, e precisamente con "Amleto" (in febbraio) e con un testo intitolato "Jean Harlow e Billy the Kid" che venne presentato con grosso successo nell'America degli anni '60 (in maggio).

In dicembre sarà ospite la cantante Muzzi Loffredo che proporrà, con il suo gruppo una "favola con musiche" sulle storie della Sicilia.

Dal 19 dicembre circa, ospiteremo poi (fino a metà gennaio) il nuovo spettacolo di un altro cantante e attore che da anni collabora con il Teatro Uomo, e cioè Nanni Svampa.

A fine gennaio ospiteremo poi la Compagnia della Loggetta di Brescia con un testo di Giuliano Scabia che ha ottenuto il primo premio del Dramma Italiano (uno dei pochi spettacoli di autore italiano che verranno presentati quest'anno in Italia), con la regia di Massimo Castri.

Dopo una lunga permanenza dell'Amleto di Manuela Kusterman e Giancarlo Nanni (dal 132 al 4 - 3) ospiteremo il Teatro Belli di Roma, già ospite del teatro Uomo nelle passate stagioni, con un testo che già da adesso è destinato a creare scalpore: "Il Supermascio" di Jarry: interprete principale Antonio Salines. A fine marzo (fino a Pasqua) ospiteremo il nuovo spettacolo di Ivan della Mea e del suo grùppo. Successivamente, in maggio, il nuovo spettacolo di Manuela Kustermann e Giancarlo Nanni.

Non a caso abbiamo tralasciato di parlare di certi periodi.

Abbiamo aperto la collaborazione con una compagnia che si è recentemente formata, e cioè quella di Tino Schirinzi e Piera Degli Esposti. Il Teatro Uomo offre a questa compagnia una serie di servizi utili a far si che la

compagnia stessa possa provare e lavorare a Milano. Riteniamo che si tratti di una proposta estremamente significativa in questo momento di crisi della cultura e del teatro milanese.

Il programma di questa compagnia è formato da due spettacoli:

1 - "Majakovskij". Interpretato da Tino Schirinzi (che impersonò M. nello sceneggiato televisivo dedicato al poeta sovietico), lo spettacolo ripropone attraverso la lettura dei poemi e delle più significative poesie, la biografia tormentata di uno degli artisti più emblematici del nostro tempo.

Lo spettacolo sarà presentato al mattino nelle scuole nei mesi di novembre e dicembre (le scuole interessate sono pregate di mettersi in contatto) per poi essere presentato al pubblico serale in primavera.

2 - "Trappole" Tratto da un testo di Verga e da un testo di Pirandello, lo spettacolo, già presentato con successo in luglio alla XXXI estate Fiesolana, ripropone l'eterno tema del triangolo, e verrà presentato al Teatro Uomo in aprile.

Molto probabilmente in gennaio Piera Degli Esposti presenterà al T.U. un terzo spettacolo della compagnia si tratta di un testo estremamente impegnativo, e cioè l'ultimo capitolo dell'Ulisse di Jojce, il grande monologo di Molly Bloom intitolato "penelope".

Accanto all'attività teatrale, quella del Centro Culturale che proporrà dibattiti mostre e concerti di musica classica, pop, folk. Speriamo inoltre di proporre, come lo scorso anno, un seminario - laboratorio di Giuliano Vasilicò.

Nonostanti le pesanti difficoltà finanziarie abbiamo lasciato inalterato il prezzo del biglietto ridotto (L. 2.500) destinato agli studenti e al pubblico della zona; un lieve rincaro subisce invece il prezzo del biglietto intero (da L. 3.500 a L. 4.000). L'abbonamento viene proposto a L. 10.000 per cinque spettacoli a scelta.

Inoltre proponiamo una forma particolare di abbonamento o meglio di adesione al lavoro del T.U.: una tessera in vendita a un minimo di L. 50.000 che da diritto all'ingresso in ogni serata.

Cooperativa Teatro Uomo

milano 19 - pag. 9
AL TEATRO UOMO DELLA NOSTRA ZONA
"Viene la rivoluzione e non ho niente da mettermi".

Fare sport in

zona 19

CAPELLI SFORZA via Lampugnano, 80 tel. 303525

Impianti e attrezzature

2 palestre attrezzate m. 20 x 40 ciascuna; servizi

2 gruppi di spogliatoi con docce, servizi igienici; infermeria; attività

ginnastica, pallacanestro, pallavolo; ingressi collettivi per iscritti a corsi o a società affiliate a federazioni (FIP, FIPAV. FGI), o a enti di 'promozione sportiva; prenotazioni per altre società e gruppi presso l'impianto il lunedì mattina;

corsi ginnastica per ragazzi (dai 6 anni) con finalità agonistica, a cura di società affiliate alla FGI, presso il Palazzo dello Sport, te. 4522673 int. 61; pallacanestro per ragazzi (7 - 11 anni), con finalità agonistica, a cura di società affiliate alla FIP, via Piranesi 44 !B tel. 733321; minibasket, a cura dell'UISP, presso l'impianto;

mezzi ATM

72, MMI De Angeli

LAMPUGNANO BETTI - via Lampugnano, 76 - tel. 3088

390

impianti e attrezzature

1 vasca coperta m. 25 x 12,50; 1 vasca scoperta m. 50 x 21; tribuna coperta per 100 persone;

1 palestra per ginnastica prenatatoria;

servizi cabine a rotazione con docce e servizi igienici; infermeria; bar;

attività

nuoto ricreativo, addestramento al nuoto;

ingressi

biglietti individuali; collettivi per iscritti a corsi;

corsi

avviamento al nuoto per ragazzi (716 anni) a cura del CESORT, presso il CS Saini via Corelli 136, tel. 73808

41; nuoto con finalità agonistica per ragazzi e adulti a cura di società sportive affiliate alla FIN, presso l'impianto;

mezzi ATM

72, MMI De Angeli

Centri sportivi comunali

razioni (FGI); prenotazioni per altre società e gruppi il lunedì mattina presso l'impianto (per le ore rimaste disponibili);

corsi

LIDO DI MILANO - p.Ie Lotto, 15 - tel. 366100 - 391667

gestione (per conto del Comune di Milano)

Centro Milanese per lo sport e la Ricreazione, piazza Diaz, A - tel. 8 99184 - 899158;

impianti e attrezzature

Palalido: 1 sala principale e 1 sala secondaria attrezzature per pallacanestro, pallavolo scherma, tennis, boxe, ginnastica, arti marziali (utilizzate prevalentemente .per manifestazioni anche non sportive a carattere spettacolare, per manifestazioni anche non sportive, per allenamenti); 1 palestra attrezzata per ginnastica;

6 campi di tennis (coperti nel periodo invernale);

1 '2 campo di tennis con muro di allenamento;

1 pista di pattinaggio a rotelle (coperte in inverno);

2 palestra sovrapposte per ginnastica, atletica, attrezzature, minibasket; pisei-na. 2 vasche scoperte di m. 120 x 70 e m. 50 x 25;

1 campo di pallacanestro e un campo da gioco per bambini, entrambi di libero acesso;

servizi spogliatoi con docce, servizi igienici; cabine individuali e a rotazione per la piscina; bar:

attività ginnastica. nuoto, tennis, minibasket, pattinaggio a rotelle;

ingressi piscina estiva e schettinaggio: biglietti individuali;

tennis: individuali con prenotazione presso l'impianto il lunedì mattina; abbonamenti trimestrali presso il CMSR, piazza Diaz 1 A, tel. 899184 - 899158;

palestre: collettive per iscritti a corsi o a società sportive effiliate a Fede-

avviamento al tennis (10 - 16 anni), atletica (13 - 17 anni), minibasket (7 - 14 anni), ginnastica: prescolare (45 anni), formativa (6 - 11 anni), ritmica (7 - 15 anni), attrezzistica (11 - 18 anni), generale (dal 17° anno), prescilistica (dal 17° anno), restare in forma) per adulti al di sopra dei 40 anni, a cura del CMSR. ufficio corsi addestramento, piazzale Lotto 15, tel. 366100 - 391667; ginnastica con finalità agonistica per ragazzi (dai 6 anni) a cura di società affiliate alla FGI, presso il Palazzo dello Sport, tel. 4522673 int. 61; schettinaggio per ragazzi e per adulti a cura di società affiliate alla FIHP, presso l'impianto; mezzi ATM 49, 68, 71, 76. 90. 91, MMI Lotto STADIO SAN SIRO - via Piccolomini, 5 - tel. 4084123 impianti e attrezzature 1 campo di calcio; tribune e parterre per 81.488 spettatori; servizi spogliatoi con docce e servizi igenici; infermeria; 6 locali bar; l'impianto è in linea di massima riservato alle partite di campionato di serie A e a quelle degli altri campionati internazionali.

mezzi ATM 15

XXV APRILE - via Cimabue, 24 - tel. 322689 gestione (per conto del Comune di Milano) Centro Milanese per lo Sport e la Ricreazione. piazza Diaz 1/A, tel. 8 99184 - 899158: impianti e attrezzature

1 campo di atletica: I pista m. 400,12 a 6 corsie, pedane per salto in lungo. triplo. con l'asta; lancio del peso e del disco;

12 campi di bocce coperti; 4 campi di tennis (coperti d'inverno): tribuna per 500 spettatori; servizi spogliatoi maschili e femminili; docce, servizi igienici: infermeria; bar; attività atletica. bocce. tennis; ingressi tennis: individuali con prenotazione delle ore singole presso l'impianto il lunedì mattina; abbonamenti trimestrali presso il CMSR. piazza Diaz 1 /A, tel. 899184 - 899158; bocce: individuali: con tariffa oraria; atletica: biglietti individuali: collettivi per gruppi scolastici, per iscritti a corsi o a società sportive (gli atleti iscritti a società affiliate alla FIDAL hanno l'ingresso gratuito a presentazione della tessera):

corsi

tennis per ragazzi (10 - 16 anni) e adulti a cura del CMSR. ufficio corsi addestramento, piazzale Lotto 15, tel. 366100 - 391667: mezzi ATM 68, 69 90. 91, MMI QT8

PROGRAMMA ATTIVITÀ DEL GRUPPO SIRIO

DICEMBRE - Personale di Romano Erculiani presso la Biblioteca di Cesano Maderno. Inaugurazione della Bottega d'Arte L'Ortica, Via inama - 15, Milano.

GENNAIO - Inizio corso di Storia dell'Arte per i soci, con visite artistiche in Lombardia.

FEBBRAIO - Conferma del Prof. Maini su "La scapigliatura milanese". Corso di Musica e chitarra.

MARZO - Per il decimo anniversario della fondazione: Concorso foto - pittura "Click e pennello" seconda edizione.

APRILE - Collettiva a premi presso "La Vittoria" di Trenno.

Concorso fotografico estemporaneo.

MAGGIO - Arte - Piazza in Pie Lotto.

Centro formazione e avviamento alla pallavolo

Stagione agonistica 1978/79

Da circa tre anni agisce nella zona San Siro e quartiere GALLARATESE il G.U. OMBRA 77 sorto nell'intento di propagare la pallavolo a livello agonistico.

Il gruppo Universitario ha sempre svolto il ruolo di protagonista nei campionati U.I.S.P. (unione Italiana Sport Popolare) riconosciuto dal C.O.N.I. arrivando nei primi posti, grazie all'impegno dei suoi dirigenti e della serietà degli atleti, guidati con serietà e maestranza dall'allenatore federale ed arbitro, riconosciuto dalla FIPAV e dal C.O.N.I. geom. SCANDELLI Giancarlo in collaborazione della consorte in veste di Presidente Sig.ra LOMBARDI Bruna che dedicano il loro tempo libero allo sport.

Le squadre che partecipano ai campionati sono tre. due femminili ed una maschile con un tesseramento di circa 45 atleti con allena-

menti giornalieri, da lunedì al venerdì. Gli allenamenti olte specifici per la pallavolo, sono di carattere correttivo, paraformismi, infantili o scolastici.

Allenamenti:

Lunedì scuola elementare di Via Ugo Batti Martedì scuola media di Via Gallarate 15 Mercoledì scuola elementare di via Cilea 4 Giovedì scuola media di Via Gallarate 15 ore 18.00 alle 20.00

Il G.U. OMBRA 77 coglie pertanto l'occasione per ringraziare i sig.i Presidi delle scuole che con cortese sollecitudine forniscono agli atleti le palestre per svolgere la loro attività agonistica.

Nell'augurare a tutti gli atleti di trascorrere buone feste si informa che sono aperte nuove iscrizioni.

Ombra '77 via Abbiati 1 Milano - tel. 4037197

CLASSIFICA CAMPIONATO U.I.S.P.

CLASSIFICA CAMPIONATO U.I.S.P.

Femminile

Dairago (Legnano) punti 12

Nova Milanese punti 10

Novate Milanese punti 10

Ombra 77 - B punti 8

C.S.C. (Corsico) punti 6

Ombra 77 - A punti 6

C.R.A.C. Biccinasco punti 4

Garbagnate punti 4

SGEAM punti 4

Pol. Guma (Milano) punti 2

Maschile

Ombra 77 punti 8

Nova Milanese - A punti 8

Nova Milanese - B punti 6

Dairago punti 6

C.R.A.C. punti 4

C.S.C. punti 4

Cinisello punti 4

Pol Guma punti 2

Estemporanea di pittura a San Pietro all'Olmo. Poesia dialettale.

GIUGNO - Secondo Concorso di Pittura estemporanea in collaborazione con il Consiglio di Zona 19, Milano.

Il programma potrà subire variazioni per forze di causa maggiore. Il Gruppo Sirio si riunisce ogni Venerdì a Trenno in Via F. Giorgi 15 ed invita gli appassionati d'arte ad iscriversi e a frequentare partecipando alle iniziative proposte dal programma nel quale si potranno inserire nuove manifestazioni e attività.

pag. 10 - milano 19
Per il Direttivo Fausto Naso

ecco ilmarchio di una grande iniziativa a tutela dei consumatori

UNA GRANDE INIZIATIVA PER LA DIFESA DEI CONSUMATORI.

Le nuove etichette COOP

Assolto un preciso impegno per il rinnovo qualitativo e per una informazione dettagliata sui prodotti con marchio cooperativo.

I diritti dei cittadini alla tutela della propria integrità fisica sono sanciti, prima di tutto, dalla Costituzione Italiana là ove all'articolo 32, primo comma, cita testualmente: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti". La Carta Europea dei consumatori, approvata dal Consiglio d'Europa nel 1973 e non ancora ratificata dall'Italia, afferma il diritto dei consumatori all'informazione e alla educazione sui prodotti preposti al consumo. La legge n. 283, approvata dal Parlamento italiano nel lontano 30 aprile 1962, stabilisce all'articolo 8 che tutti i prodotti alimentari e bevande confezionate debbano obbligatoriamente riportare sulle etichette appostevi l'individuazione leggibile della denominazione del prodotto, la casa produttrice e la sede del relativo stabilimento, l'elencazione in ordine decrescente degli ingredienti presenti nel prodotto ed infine il quantitativo netto in peso o volume. Tutte cose sacrosante, ma largamente disattese soprattutto perchè la legge quadro sull'alimentazione (n. 283), pur avanzata sul piano legislativo, è rimasta priva di regolamento di esecuzione (non a caso) e pertanto le aziende produttrici ne hanno ignorato le indicazioni o limitata l'interpretazione. Ebbene oggi, la cooperazione di consumo ha l'orgoglio di affermare che per prima in italia (e non solo in Italia) propone al consumatore, nell'ambito di un ampio rinnovo del prodotto COOP, una nuova etichetta informativa, nella quale sono presenti alcune caratteristiche principali anticipatrici

della stessa legge e non solo questo.

Ma vediamo con ordine di che si tratta.

Innanzitutto è bene chiarire che non si tratta di una operazione esclusivamente commerciale ma di un grande fatto politico, come del resto appare dalle premesse. Infatti l'informazione ai consumatori è un presupposto necessario, anche se non sufficiente, per cercare di equilibrare il potere che sul mercato esercitano la produzione e la distribuzione.

Non è la prima volta che la COOP porta la sua battaglia nel campo della tutela del consumatore, a parte la grande tradizione della qualità nei prodotti col proprio marchio, vogliamo ricordare la lotta contro i coloranti nocivi e per le grosse confezioni, le nostre proposte per il "peso tondo" delle confezioni, per una pubblicità meno deviante e ingannevole, per l'apposizione della data di fabbricazione e di scadenza sui prodotti. Battaglie certo non facili, qualcuna coronata da successo altre da perseguire. Sarà nella misura in cui consumatori e opinione pubblica, mobilitandosi, obbligheranno altri ad affrontare questi problemi che si tradurranno in precise disposizioni obbligatorie per tutti.

Noi della COOP stiamo impegnandoci con tutte le nostre forze, e intanto rinnoviamo la linea dei prodotti con marchio COOP con queste caratteristiche indicate sulle etichette:

- I contenuti e le sostanze impiegate in ordine decrescente di quantità.

- Le modalità d'uso e conservazione.

- I valori nutrizionali (calorie, proteine, vitamine ecc.)

- I pesi bene in evidenza

- La possibilità di suggerimenti e di ulteriori informazioni che il consumatore può richiedere all'apposito ufficio preposto Ovviamente non è stato facile realizzare in pieno questa importante iniziativa, resistenze e a volte chiusure si sono incontrate nel confronto con i produttori. In qualche caso abbiamo dovuto rinunciare al prodotto per non alienare le nostre finalità. Ciò nonostante siamo riusciti a portare in porto l'operazione e a dare un servizio di informazione a tutti i nostri clienti con gli elementi necessari per regolare la propria alimentazione e conoscere meglio la realtà della produzione industriale dei cibi.

Anche l'aspetto grafico dell'etichettaggio COOP è stato rinnovato, oggi si presenta più chiaro e semplificato oltre che di più facile individuazione per il posizionamento del marchio COOP che ha sostituito i vecchi marchi di fantasia (anche se ciò avverrà con la gradualità necessaria e per qualche tempo si troveranno situazioni di assortimento ibrido).

Crediamo che tutto ciò debba essere motivo di soddisfazione per tutti e soprattutto per i nostri soci e clienti che avranno una ragione in più per acquistare con fiducia nei nostri negozi e per invitare sempre nuovi consumatori a diventare clienti e soci della nostra cooperativa.

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I nostri negozi nel quartiere: Via Appennini, 53 Via Trenno, 11

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La casa la comperi l'inquilino è gratis

Ecco il testo della lettera inviata al sindaco di Milano dagli inquilini degli stabili di piazza Zavattari 4 e 6 in lotta per la difesa del loro diritto alla casa.

Ill.mo Signor Sindaco, I sottoscritti capi - famiglia, residenti quali inquilini negli stabili di cui all'elenco in calce, stabili già di proprietà della R.A.S. - Riunione Adriatica di Sicurtà S.p.A. - MILANO - C/ so Italia, 23-25 - e accomunati in un'unica vicenda, si rivolgono con la presente alla Sua cortese attenzione ed espongono: da numerosi anni, in alcuni casi più di 20, e dopo rigoroso vaglio sia sulla affidabilità morale sia sulla solvibilità economica da parte della R.A.S. - società locatriceabitiamo in affitto appartamenti siti negli stabili di cui sopra. Ci siamo sempre comportati con civiltà e correttezza, senza dare adito a lagnanze di sorta, pagando anzitutto regolarmente la pigione e le spese complementari addebitateci. Alla fine di Agosto la R.A.S. ci ha comunicato, mediante affissione di un laconico avviso nell'atrio degli stabili, di aver ceduto sin dal 27 Luglio 1978 la proprietà degli immobili a 6 (sei) Società Immobiliari diverse, ma tutte uguali per: - forma giuridica - data di costituzione - entità del capitale sociale - persona fisica del responsabile o amministratore - indirizzo - studio notarile che ha curato la pratica.

Fatto questo quanto meno curioso anche per essere avvenuto simultaneamente all'approvazione ed entrata in vigore della Legge detta "Equo Canone".

Successivamente, ma immediatamente, è iniziata nei vari stabili la vendita frazionata dei singoli alloggi che è stata affidata all'Organizzazione della Valle - MILANO - P.za Missori, 2. L'iter di questa azione è pressochè analoga per ogni stabile e può essere così sintetizzata:

- visita di due signori, non chiaramente qualificatisi se incaricati dalla nuova proprietà o dalla Organizzazione Della Valle, per redigere un questionario sulle condizioni dell'appartamento e sulla funzionalità dei servizi, e ciò senza verifica e con molta superficialità, e per informarsi sulla eventuale disponibilità dell'occupante - inquilino all'acquisto dei locali.

- segue la comunicazione, spesso telefonica, del prezzo di vendita dell'appartamento, indicazione globale, e solo su insistenza di alcuni viene rilasciato un appunto senza precisazioni o dettagli, come da alcuni esempi che si allegano in fotocopia.

- per l'eventuale decisione vengono concessi tempi ridicolmente brevi in considerazione della dimensione economica, sociale, umana e affettiva nonchè logistica del problema: dai 5 agli 8 giorni!!!

- intanto sulla stampa cittadina iniziano a comparire inserzioni di richiamo per la vendita degli appartamenti opportunamente predisposte e tali da suonare allettanti agli ignari, gettando nel panico gli inquilini non acquirenti degli stabili stessi.

A questo punto, in uno stato di confusione e preoccupazione facilmente intuibile, si è verificato quanto segue:

a) - taluni inquilini, intimoriti, hanno acquistato il loro appartamento spesso contraendo un impegno

Un problema di segnaletica e illuminazione

superiore alle proprie forze prendendo forzatamente una decisione che attualmente rimpiangono.

- taluni inquilini hanno acquistato l'appartamento dei vicini creando una situazione di disagio in comunità solitamente conviventi in un clima civile o cordiale. Si tratta comunque di minoranza.

- alcuni appartamenti sono già stati venduti a terzi i quali, come è ovvio, manifestano l'aspirazione ad entrare al più presto in possesso dei locali acquistati.

La maggior parte dei nuclei famigliari, numerosissimi, si trova quindi nella situazione disperata di dover trovare un altro alloggio, stante l'attuale situazione di assoluta inesistenza a Milano di locali in affitto a condizioni accessibili a persone per la più parte a reddito fisso.

A questo punto riteniamo di aver subito una grave ingiustizia: la legge n. 392 sull'equo canone dovrebbe garantire, oltre la giusta rimunerazione della proprietà immobiliare, il diritto del cittadino a disporre di un'abitazione a condizioni adeguate alla logica dei red diti medi. Ora la risoluzione della

R.A.S., la quale proprio lo stesso giorno della promulgazione della succitata legge provvede alla alienazione, fittizia o meno, di parecchi suoi stabili, con la conseguente messa in vendita delle singole abitazioni, sembra essere un espediente per eludere Io spirito e la finalità della legge stessa, con evidenti scopi speculativi a danno di chi per molti anni è stato contribuente del reddito immobiliare. Vorremmo dire qualcosa di più. L'equo canone si riferisce alla regolamentazione del canone d'affitto: che venga creato con una vendita il mezzo per non sottostare a tale disciplina e che si metta l'inquilino di fronte al dilemma: o acquisti o verrai conseguentemente sfrattato, è una forma non larvata di aut - aut che sfiora il reato di estorsione (art. 629 c.p.). Se, poi, si era voluto inizialmente porre riparo a situazioni progresse di blocco, che da molti anni nuocevano al singolo locatore, dando a questi modo, in caso di un bisogno proprio o della sua famiglia, di poter rientrare in possesso del suo appartamento, che oltretutto non gli rendeva, la vendita in massa da parte di una Società di centinaia di alloggi, creando artificiosamente ai singoli acquirenti necessità di subentrare negli appartamenti acquistati, sebbene regolarmente affittati, è immorale e non concreta la fattispecie, sia nello spirito che nella lettera, di cui all'art. 59 della legge sull'equo canone. Sia il venditore che l'acquirente, i quali conoscono la situazione, non possono che essere in malafede, compiendo il primo una pura speculazione, essendo vincolato dall'equo canone, e creando il secondo fittiziamente "ex post" una situazione di bisogno (se poi veramente sussite in tutti i casi), all'unico scopo, poichè evidentemente non abitava sotto i ponti, di fare l'affare. Ma la più parte dei cittadini, che non sono proprietari di appartamenti e perciò vivono in affitto, sarebbero inchiodati da questa mossa fraudolenta a comprare ciò che non possono nè vogliono, op-

pure a subire uno sfratto che nulla giustifica: nè morosità, nè autentica necessità del locatore - grande Società - nè autentica necessità dell'acquirente, il quale se ha i mezzi per comperare un appartamento occupato li ha anche per comperare altrove altro appartamento disponibile e si presta alla mossa elusiva della Società per un suo utile personale che non è quello della comunità. Cosicchè ci si trova di fronte, anche qui, ad un tentativo di elusione dell'eventuale provvedimento del giudice (art. 38 8 c.p.) che voglia applicare rettamente la legge: il che concreta un reato.

Potremmo dilungarci, ma la realtà più vera è questa: non è ammissibile che cittadini onesti e modesti siano obbligati con una vera e propria violenza privata (art. 610 c.p.) ad addossarsi impegni superiori alle proprie forze con mutui e previsioni di aumentare spese condominiali, pena lo sfratto.

Non è questo, dicevamo all'inizio, lo spirito della legge. Se si lascia allignare una simile malcostume tutto è perduto: il singolo verrà schiacciato dalla super - potenza dei complessi finanziari e dovrà contribuire all'accrescere dei capitali di questi complessi con il forzato contributo delle sue economie passate, presenti e future, oppure dovrà andare, lui sì, a finire sotto i ponti.

Inoltre se prendesse costumanza un tale sistema e proliferassero, come purtroppo sta accadendo, le vendite sotto l'imposizione violenta denunciata, ricorrerebbero di fatto anche il reato di truffa (art. 640 c.p.), giacchè i primi acquirenti, ossia gli inquilini degli alloggi oggetto di vendita, di fronte alla drastica alternativa sarebbero indotti ad acquistare ai prezzi richiesti, pagando un prezzo superiore di quello che potrebbero pagare altri acquirenti non sottoposti a pressioni di sorta e con la possibilità di valutare altre offerte. Un appartamento acquistato per una determinata somma, potrebbe in realtà avere un valore di gran lunga inferiore.

Ma poi, che la legge dell'equo canone diventi la legge dell'iniquo acquisto coatto sarebbe un'altra vergogna di questa società che, sforzandosi di essere giusta, si dimostra sommamente ingiusta.

Il caso esposto, il nostro caso, è uno dei numerosi che vanno emergendo in Milano, ma anche in diverse altre città italiane, è quindi un problema di portata nazionale già all'attenzione delle forze politiche, sociali e sindacali, ed ogni giorno, sotto angolazioni diverse, sulle pagine dei giornali.

La preghiamo pertanto, Egregio Signor Sindaco, di intervenire per sospendere questa azione anti - democratica e avversa a quegli strati sociali più modesti che hanno per valori principali la casa, la famiglia ed il lavoro vera ossatura della nazione, in attesa che le Autorità competenti propongano e varino quegli emendamenti di cui già si parla e tesi a rendere la legge operante nell'interesse di tutti i cittadini e principalmente di quelli meno abbienti che pur sono i più seri, precisi e sicuri contribuenti in quanto per la maggior parte a reddito fisso e dipendente.

Siamo fiduciosi del Suo autorevole interessamento, La ringraziamo sin d'ora Signor Sindaco e Le porgiamo i nostri distinti ossequi.

(seguono le firme dei capi-famiglia)

Ci permettiamo sottoporre alla Vostra attenzione alcuni importanti problemi riguardanti l'area che comprende i numeri civici di Via Mario Borsa 28 - 30 - 32 - 34, e precisamente:

Spett. Consiglio di Zona 19 Commissione Edilizia e Viabilità via Pogatschnig, 34 20151 MILANO

Spett. Zona III Decentrata dello IACP via Isacc Newton, 15 20151 MILANO

Spett. Comune di Milano Divisione Viabilità via Pirelli, 39 20100 MILANO

Facciamo.riferimento alla lettera del 6 luglio 1978, che alleghiamo in fotocopia, con la quale i Comitati dei numeri civici 28, 30, 32 e 34, in rappresentanza di tutti gli inquilini, esponevano alla Vostra attenzione alcuni lavori ritenuti indispensabili, da eseguirsi per tempo prima dell'arrivo della cattiva stagione.

A tutt'oggi nè i lavori sono stati eseguiti, nè comunicazioni ci sono giunte a tal proposito. Il che, comparando l'esiguità delle richieste con la loro reale necessità ci sorprende alquanto.

Noi non crediamo che cause burocratiche possano ostacolare la messa in opera di un paio di cartelli e quattro lampade e quindi Vi inviatiamo a prendere in considerazione la presente.

Se tutto quanto sopra esposto non fosse di pertinenza di alcuno dei tre Istituti ai quali la lettera del 6.7.78 e la presente sono state indirizzate, preghiamo chiarire per iscritto le competenze. Distinti saluti.

Le foglie morte

Caro Milano 19, desideriamo sollevare un problema che sta molto a cuore ai cittadini del Q.T.8; riguarda il verde e la pulizia del nostro quartiere.

Il Q.T.8, come tutti sanno, abbonda di verde e di campi gioco. Ebbene da un anno si nota una trascuratezza costante nel mantenimento di queste strutture. Infatti la manutenzione del verde non si fa con la frequenza degli anni precedenti. Gli alberi di alto fusto mantengono ancora i rami rotti dall'ultima nevicata dell'inverno scorso, che costituiscono un pericolo in previsione di nevicate prossime: La pulizia delle strade solleva recriminazioni in quanto la nettezza urbana pare assente da parecchio tempo.

Consulenza per l'equo canone

Tutti i venerdì, dalle ore 21 in poi, presso il Sunia San Siro, in via Maratta 3, è presidente un funzionario del Sunia settore privato per fornire la propria consulenza sull'Equo Canone agli inquilini interessati.

Tesseramento AR CI

Il Circolo ARCI San Siro comunica che è stata aperta la campagna di tesseramento per il 1979. La quota tessera è stata fissata a 3.000 lire più 1.000 lire per il circolo.

Sempre lo stesso circolo ARCI rende noto che per la fine dell'anno verrà organizzato un trattenimento danzante per i soci e per i loro familiari. Per informazioni rivolgersi alla sede del circolo in via Maratta 3.

E necessario mettere un cartello indicante l'accesso ai sopra citati numeri civici di Via Mario Borsa, all'angolo sito tra la Via Alex Visconti e la strada provvisoria fatta dopo la chiusura della Via Mario Borsa per la costruzione della nuova "Casa Albergo per Studenti". Ciò ad evitare spiacevoli disguidi e perdite inutili di tempo più volte verificatesi, anche e soprattutto per i servizi di emergenza (es.: autoambulanze);

II cartelli che indica l'accesso alla via Alex Visconti da via Appennini è mal ubicato, infatti, è visibile solo se si proviene da via Appennini in direzione centro città; se si proviene invece dal senso opposto, quindi con alle spalle la centrale termica, non lo si scorge affatto. Questo crea senz'altro difficoltà d'orientamento ad eventuali mezzi d'emergenza, ad automobilisti in transito, ecc., specie nelle ore serali e durante l'inverno quando c'è nebbia;

II piazzale che dà accesso ai numeri civici 16 e 18 di Via Alex Visconti e porta quindi ai negozi, al magazzino COOP, alla farmacia ed alle scuole, non ha la minima illuminazione e, quando, specie d'inverno ci si deve recare, è causa di disagio e, perchè no, anche di paura.

Si rende pertanto indispensabile provvedere in merito prima dell'inizio della cattiva stagione, considerando che questa zona è sommersa dalla nebbia ed applicando quindi luci adeguate (esempio: luci bianche alternate a quelle gialle).

Vi preghiamo cortesemente di fare un sopraluogo e, constatata l'effettiva necessità delle opere da noi richieste, provvedere con adeguata sollecitudine.

Ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti saluti.

Per il Comitato del numero civico 28, 30, 34 e 32. Per eventuale inoltro di corrispondenza o necessità: Ottaviani Ambrogio - Via Mario Borsa, 30 - Milano

Ci auguriamo che questa lettera sia letta da qualche consigliere del Consiglio di Zona e gli ricordi che già il problema è stato sollevato da perecchio tempo ed è giunto il momento di interessarsene a fondo: per risolverlo i tempi stringono. Cordialmente.

AVVISO

Abbiamo ricevuto un interessante lettera da quattro nostri lettori e diffusori ma data la lunghezza ci riserviamo di pubblicarla sul prossimo numero.

Mensile di informazione politica e cultura della Zona 19

Direttore:

Gianpiero Pagetti

Direttore responsabile:

Libero Traversa

Redattori:

Claudio Bruni

Alessandro Cappelletto

Adalberto Grippa

Luigi Gnemmi

Patrizia Romano

Luciano Zagato

Editore: Circolo Giulio Trevisani - A.R.C.I.

Direzione - redazione - amministra-

zione: Via Appennini 41 - Milano Tel. 3539458

Registrato al Tribunale di Milano al n. 388 dall'11.11.1978

Stampa:Coop. Guado - Robecchetto con Induno (Ml) - tel. 0331 - 88145

Prezzo una copia L. 300

Abbonamenti annui: ordinario L. 3.000 sestenitore L. 5.000 speciale L. 10.000

La collaborazione è aperta a chiunque. Lettere e manoscritti non firmati verranno cestinati.

pag. 12 - milano 19 Il
cittadino domanda • Il cittadino domanda • Il cittadino domanda • Il cit
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