ANNO IV - n. 1
GENNAIO 1978
MENSILE DI CULTURA POLITICA E ATTUALITA'
SPECIALE SOIA )
I risultati del voto di dicembre nelle scuole della zona 13.
I nomi di tutti gli eletti. a pagina 6 - 7 - 8.
Tre anni di lavoro
Con questo numero "Milano domani" inizia il suo quarto anno di vita. Non è poco per una pubblicazione come la nostra, tutta fatta da persone che non svolgono attività giornalistica professionistica ma che, semplicemente, ritenendo di avere qualche cosa da dire, impegnano buona parte del loro tempo libero per mantenere in vita questo strumento di comunicazione per i cittadini. Forse, tre anni fa, noi stessi non credevamo che il lavoro che ci apprestavamo ad iniziare sarebbe durato così a lungo e, addirittura, si sarebbe sviluppato così come è avvenuto.
Possiamo quindi parlare di successo e considerarci soddisfatti? Per alcuni aspetti certamente. "Milano domani" infatti ha aumentato la tiratura e il numero delle pagine; è cresciuto il numero degli abbonati e quello dei collaboratori.
Sempre maggiori sono poi gli argomenti di cui ci occupiamo: parliamo non solo dell'attività del Consiglio di zona e delle questioni politiche locali, ma anche delle iniziative culturali, dei problemi giovanili, di pensioni, di cinema, di scacchi e dello sport della zona.
Cerchiamo cioè di fare un giornale che rispecchi il più possibile la realtà che ci circonda, una realtà che non vogliamo deformare perchè desideriamo che i lettori possano riconoscerla ed interpretarla. È questo infatti l'obiettivo cui tendiamo: fare di "Milano domani" uno strumento d'informazione dei cittadini, fatto con i cittadini; e uno
L.200
In edicola il 15 del mese (luglio e agosto esclusi)
ALLA CARENZA DI STRUTTURE E ALLA DIFFICILE INTEGRAZIONE TRA VECCHIO E NUOVO QUARTIERE, SI AGGIUNGE ORA QUALCHE PREOCCUPANTE SEGNO DI SFIDUCIA.
Ponte Lambro
vive un momento difficile
Con l'impegno di tutti si può, e si deve, superarlo
Dei problemi di Ponte Lambro abbiamo parlato spesso negli ultimi mesi: la preoccupazione per i ritardi burocratici che ritardano il procedere dei lavori per le scuole e per la copertura della roggia Certosa, non sono delle difficoltà fini a se stesse. C'è anche timore che questo tempo perso affievolisca le molte speranze che ci sono per altre realizzazioni indispensabili. E, ancora, da tenere sotto controllo c'è la difficile situazione del Lotto 25, le difficoltà dei nuovi abitanti, le loro giuste esigenze e il difficile rapporto fra gli abitanti del quartiere.
"Milano domani" può essere uno strumento per "tirar fuori" questi problemi, le incomprensioni, discuterle alla luce del sole. Chiediamo quindi su questo argomento il parere dei lettori e di quei cittadini o di quelle forze politiche che all'avvenire del quartiere sono interessate. Già da questo numero abbiamo ricevuto il contributo di Franco Felisini, capo gruppo PCI al Consiglio di zona che abita da sempre nel quartiere.
strumento di formazione di un'opinione pubblica democratica, cosciente delle difficoltà che ci circondano e della necessità di unire gli sforzi di tutti per superarle. È questo certamente un obiettivo ambizioso, che infatti non pensiamo certo di avere raggiunto. Si tratta tuttavia di qualcosa per cui vale la pena di lavorare perchè soltanto attraverso l'unificazione del tessuto sociale — così messo a dura prova e spesso lacerato gravemente dalla crisi che tutti colpisce — che sarà possibile ricostruire un tipo di vita più umano, nel quale i conflitti possano trovare soluzione attraverso il confronto democratico delle opinioni e la scelta razionale delle soluzioni. Nessun problema quindi per "Milano domani"? Non ci sognamo certo di affermarlo. Innanzitutto il problema economico. I costi tipografici continuano a crescere mentre il prezzo del nostro giornale è a L. 200 dal febbraio 1977. Tuttavia il bilancio è ancora attivo grazie all'alimento della pubblicità e, come sopra si diceva, alla crescita della diffusione e degli abbonamenti. Faremo quindi ogni sforzo per evitare aumenti del prezzo di vendita, ma, poichè vogliamo continuare ad essere economicamente indipendenti, è sempre di più necessario l'aiuto dei lettori, soprattutto mediante l'aumento degli abbonamenti, in particolare di quelli sostenitori.
Ancora una volta quindi chiudiamo con un appello sicuri che non cadrà nel vuoto.
Adriano Zagato
È consuetudine, quando sui giornali, iná Consiglio di zona, nelle scuole, nel quartiere, fra gli stessi assessori, si parla di Ponte Lambro esprimere giudizi giustamente proccupati per la situazione che si è determinata con il recente insediamento nel quartiere del Lotto 25.
Giuste sono le preoccupazioni, ma non sempre sono accompagnate da chiare indicazioni su come operare per poter superare questa realtà. È vero, il quartiere ha bisogni di ordine diverso che vanno dalle strutture sociali che sono assolutamente insufficienti, ai problemi di scolarità, alla miseria economica. E poi ancora la difficile convivenza per la diversa formazione sociale e culturale che caratterizza i nuovi abitanti, alla integrazione sociale, che ancora oggi si manifesta in termini di rottura e di contrapposizione, tra vecchio e nuovo quartiere. E vero anche che la situazione di Ponte Lambro oggi non rappresenta affatto un caso unico, soprattutto nella città di Milano e nel suo hinterland, dove piccoli paesi nel giro di pochi anni sono diventati città con tutte le conseguenze e le difficoltà che gli abitanti hanno dovuto affrontare. Così come è evidente che questa è la logica conseguenza della forte immigrazione che si è avuta in questi ultimi vent'anni, per scelte di politica nazionale assurde e sbagliate che hanno spopolato continuamente il Sud creando zone di massima concentrazione nella città del Nord. Se dunque si sono create altre situazioni come la nostra, non vuol dire per questo che a Ponte Lambro si debbano ripetere nei termini meccanici esperienze e metodi di intervento che altri hanno fatto. Molto meglio è invece sforzarsi di capire quali sono i problemi specifici del quartiere, che sta vivendo una situazione difficile ma non per questo insuperabile. Certo, altri quartieri questa situazione non l'hanno superata, con il risultato che la vita stessa è divenuta difficile per il continuo manifestarsi di atti di teppismo, di sopruso e di violenza che si riflettono pesantemente
innanzitutto sul quartiere stesso. Credo che questo a Ponte Lambro non sia ancora avvenuto, e che ci sia anche la volontà perchè ciò non avvenga.
Però è necessario modificare e correggere certi atteggiamenti e manifestazioni che non aiutano a superare quel clima di tensione e di divisione che, a mio giudizio, sono le cause principali dell'attuale situazione.
Le assegnazioni per il Lotto 25 Uno degli atteggiamenti più diffusi è la convinzione che i problemi derivino dal tipo di selezione fatta dalle autorità comunali, per le assegnazioni nel
Lotto 25 che ha favorito l'arrivo di famiglie numerose concentrando nuclei disagiati e con moltissimi bambini, che le stesse strutture del quartiere non erano in grado di sopportare. Perciò si scarica a chi questa scelta ha attuata, l'onere di superarla. Credo, allora, che sia opportuno chiarire finalmente che a Ponte Lambro si è applicato nelle assegnazioni un metodo corretto di giustizia sociale, perchè la casa deve essere assegnata Franco Fellsini (segue in seconda)
La strategia della violenza e della provocazione purtroppo continua. Ogni giorno hi susseguono episodi gravi con vittime innocenti. Il 28 novembre scorso, in seguito ad un'ennesima aggressione fascista, è stato ucciso Benedetto Petrone, 19 anni, militante della Federazione Giovanile Comunista. Per ricordarlo pubblichiamo questo disegno di Marco Vaglieri.
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p. z.
Riportiamo di seguito le decisioni più importanti prese dal nostro Consiglio di Zona in novembre e dicembre.
Riportiamo di seguito le decisioni più importanti prese dal nostro Consiglio di zona in novembre e dicembre Consiglio di zona, 17 novembre
- Ratifica della decisione di tenere la Conferenza sul Distretto scolastico il 18 novembre.
- Approvazione del progetto di sistemazione a verde e campi gioco dell'area del lotto 25.
- Approvazione della concessione dell'area comunale di via Mecenate alle C.A.L. (Cooperative Autotrasporti Lombarde).
- Parere favorevole alle seguenti licenze edilizie: via Parea 18; via Mecenate 2; via Fantoli 6/11; via Uccelli Nemi 11; via Quintiliano 29; posa della cabina telefonica in viale Ungheria (al capolinea del tram "24").
- Approvazione del progetto di costruzione di un Centro Commerciale a Ponte Lambro.
- Approvazione del piano di interventi di manutenzione degli edifici scolastici.
1 dicembre
- Dimissioni del consigliere Luigi Brasca (P.S.I.).
- Analisi della situazione di disagio creatasi alla clinica "Le quattro Marie".
- Approvazione della possibilità di utilizzo come ritrovo per gli anziani della sala riunioni situata nel lotto 64 di via Salomone.
- Analisi dei ricorsi per le quote da pagare per la refezione scolastica.
- Analisi del funzionamento della VI commissione IACP e parere negativo al suo prospettato scioglimento da parte dello IACP.
- Parere negativo alla richiesta del proprietario dell'area di via Bonfadini 95 di costruire una nuova sede della officina-carrozzeria attualmente ubicata in piazza Ovidio.
- Approvazione della mozione di condanna della violenza e del terrorismo presentata dal Partito Socialista.
9 dicembre
- Approvazione della richiesta di un micro-nido a Ponte Lambro.
- Esame del progetto di sistemazione dell'area comunale di viale Ungheria (capolinea del tram "24").
- Parere negativo alla richiesta di edificazione in via Quintiliano 30 (azienda "Prodotti Gianni").
L'azione del Consiglio di zona si sviluppa soprattutto attraverso il lavoro delle sue Commissioni, delle quali tutti i cittadini possono far parte. Di seguito rendiamo nota la loro attività nei mesi di novembre e dicembre.
Commissione urbanistica, 14 novembre
- Localizzazione dell'area per la realizzazione dell'Asilo Nido a Ponte Lambro.
- Detta area è stata individuata all'interno del lotto 25 nelle immediate vicinanze degli stabili del nuovo quartiere.
- Esame della pratica riguardante la cessione dell'area comunale alla SIP per l'ampliamento della centrale telefonica.
21 novembre - Esame della richiesta di stralcio dal lotto 118 dell'area di via Bonfadini 95.
- Esame del piano dei trasporti pubblici a Ponte Lambro; durante la riunione è stato discusso il potenziamento e la ristrutturazione della linea "66".
24 novembre
- Esame del Programma pluriennale di Attuazione (P.P.A.).
28 novembre
- Individuazione dell'area per il par-
cheggio delle "Quattro Marie".
- Formazione di guard-rail allo svincolo della tangenziale a Ponte Lambro.
5 dicembre - Parere negativo riguardo alla licenza richiesta in via Quintiliano 30.
12 dicembre
- Parere favorevole alla richiesta di recinzione dell'area situata dietro la scuola di via Zama e suo utilizzo come campo giochi e giardinaggio didattico.
- Parere favorevole per le licenze edilizie in via Mecenate 34 e via Prudenzie 13.
Commissione carovita e occupazione, 3 dicembre
- Incontro con i giovani iscritti nelle liste speciali per l'occupazione giovanile della zona 13.
Commissione cascina, 21 novembre
- Esame del progetto per l'utilizzo della cascina Taverna situata nel parco Forlanini. - Esame del piano di ristrutturazione della cascina Monluè.
29 novembre
- Esame dei progetti di ristrutturazione delle cascine Taverna e Monluè.
13 dicembre - Esame delle osservazioni alla variante del P.R.G. (piano regolatore)
14 dicembre
- Incontro con i cittadini di Ponte Lambro sui problemi dei trasporti. Commissione casa, 25 novembre
- Predisposizione del documento per l'applicazione del canone sociale nei lotti 25 e 64.
9 dicembre
- Manutenzione nei lotti 25 e in altri quartieri popolari della zona.
- Verifica della possibilità di nuovi lotti di edilizia popolare in zona.
Commissione educazione, 30 novembre
- Esame dei corsi per la refezione scolastica.
- Corsi di alfabetizzazione per adulti.
Commissione Assistenza, Igiene e Sanità, 6 dicembre
- Analisi dei primi due mesi di attività del Consultorio di via Meleri.
12 dicembre
- Incontro degli operatori sociosanitari della zona.
14 dicembre (congiuntamente alla Commissione Educazione)
- Funzionamento dei servizi sociosanitari nelle scuole.
prima di tutto a famiglie bisognose, rispettando una graduatoria di priorità. È stata eliminata cioè ogni forma di favoritismo e di raccomandazioni particolari. Proprio su questo terreno il movimento operaio nel suo insieme, ha condotto grandi battaglie per ottenere leggi a difesa delle famiglie con reddito più basso. La sua applicazione è orgoglio di chi queste battaglie ha combattuto. Perciò se tale metodo deve essere sostenuto e difeso (non soltanto in termini di principio, ma anche nell'applicazione pratica) diventa evidente che occorre muoversi con atteggiamenti coerenti inserendosi nella nuova realtà che altrimenti, abbandonata, rischia di divenire, per il tipo di selezione un ghetto. Sono indispensabili nuove strutture Perciò, non è negando la casa civile e decente a chi ne ha bisogno che si dà un contributo sociale a difesa di certi privilegi (che poi sono solo apparentemente tali) ma è operare in modo che chi è stato costantemente emarginato venga reintegrato nella società con tutti i suoi diritti. Per cui se un primo elemento emerge chiaro dopo l'insediamento, sono la mancanza di strutture sociali: è in questa direzione che il quartiere nel suo insieme, e in modo unitario, deve muoversi rivendicando le realizzazioni che sono i presupposti indispensabili per facilitare l'inserimento dei nuovi abitanti.
E bisogna sapersi muovere utilizzando tutti gli strumenti e gli organismi democratici di base (Consiglio di zona — Comitato Unitario — Consiglio di Circolo e strutture scolastiche), in modo che le realizzazioni necessarie siano attuate nel più breve tempo possibile, anche con momenti di pressione nei confronti delle autorità competenti. Proprio impegnandoci a superare certe lungaggini burocratiche daremo sicuramente un grande contributo sociale alla vita del quartiere nel momento in cui questa ne ha più bisogno. Chiedere che l'Ente locale intervenga in certi quartieri con contributi straordinari, non significa ignorare i problemi urgenti su scala cittadina, e nemmeno sostenere un discorso campanilistico locale, ma è un diritto che riteniamo giusto rivendicare.
Su alcuni problemi il Consiglio di zona si è fortemente impegnato ed alcuni risultati si sono ottenuti con delibere di appalto: si tratta della nuova scuola materna, della elementare e della chiusura della Roggia Certosa. Per altri c'è già un impegno della Giunta: strade, centro sociale commerciale, campigioco, trasporti, casa parcheggio per dare inizio al risanamen-
to del vecchio quartiere. Altre questioni sono per ora a livello di proposte: micro - nido e insegnanti di supporto. E altre iniziative non mancheranno. Chiudersi in casa o partecipare?
Se urgenti sono le strutture non meno importante è recuperare forme di solidarietà per quel tessuto sociale che con il nuovo insediamento è andato allentandosi, e che la contrapposizione tra vecchio e nuovo quartiere non contribuisce certamente a superare.
Superare ciò che ci divide, è per questo necessario e importante. Se inizialmente certi atteggiamenti e certe chiusure potevano essere compresi per la delusione sopravvenuta con i vincoli imposti nelle asegnazioni e con i ritardi nell'applicazione della "167" nel vecchio quartiere (la lotta per il risanamento aveva saputo creare fiducia ed entusiasmo tra gli abitanti), oggi questi non sono più accettabili. E impensabile credere che un quartiere come il nostro, dove la quasi totalità dei cittadini vive esclusivamente del reddito da lavoro, con la divisione e la contrapposizione costruire qualcosa di valido.
Senza quell'unità che ci viene costantemente insegnata dalle forze sindacali e dalle stesse forze politiche è difficile fare passi in avanti.
Racchiudersi nei propri problemi personali e familiari, sfuggire alla realtà del quartiere credendo in questo modo di trovare ciò che non si trova (come poi se la vita del quartiere fosse una cosa estranea dalla vita quotidiana delle famiglie), non è utile a nessuno.
Anzi è ponendosi in funzione positiva verso la collettività, che la stessa vita familiare viene arricchita e riceve beneficio; soprattutto però se il quartiere offre gli spazi e gli stimoli per incontri ricreativi e sportivi per tutti gli abitanti (dagli anziani ai giovani); e la possibilità di dibattere argomenti di interesse sociale e culturale. Stimoli questi che non vengono però da un quartiere - dormitorio dove ognuno si sente estraneo.
Per raggiungere un modo di vivere migliore è quindi necessario e indispensabile la più larga partecipazione. Occorre riuscire a diffondere la convinzione che le sorti del quartiere, dipendono soprattutto dalla capacità di ognuno, dalla sua volontà e dai contributi che saprà portare. Forze valide e volontà di operare, esistono già nel vecchio e nel nuovo quartiere; occorre riuscire ad esaltarle per potere con gradualità e tenacia muoversi su questa strada. Così facendo avremo già ottenuto un primo, grande successo.
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(vita del decentramento)
DALLA PRIMA PAGINA Ponte Lambro vive un momento difficile
ABORTO:un dramma che interessa anche la nostra zona
Il 23 novembre la Commissione Giustizia e Sanità della Camera ha concluso l'esame del progetto di legge sull'aborto. Toccherà ora al Parlamento discuterlo. Saprà la D.C. dimostrare senso di responsabilità e comprensione per chi la pensa diversamente da lei o, come il 7 giugno, essa guiderà le schiere di antiabortisti alla battaglia per affossare la legge, aprendo così la strada al referendum ed alla lacerazione del paese?
Poiché il Parlamento non è, come amano dire alcuni, un corpo separato dal paese, ma la cassa di risonanza di tutte le pressioni, di tutti gli interessi che nella società civile esistono, per l'approvazione o per l'affossamento della legge già stanno muovendosi, un po' ovunque, organizzazioni, associazioni, comitati vari. Anche nella Zona 13 il problema non ha lasciato certo indifferenti. 1116 dicembre il PCI, il PSI, il PSDI, il PRI, l'ARCI, l'UDI, la FGCI, la FGSI hanno indetto una pubblica assemblea al Consiglio di Zona, per sollecitare tutti i cittadini, ed in particolare le donne, a conoscere il progetto di legge sull'aborto, affinché le critiche che provengono da una parte del mondo cattolico, da una parte del mondo medico e da tutta la stampa radicale, possano essere confrontate con il testo in discussione.
In tale occasione sono stati anche letti vari passi di quella proposta di legge di iniziativa popolare "Accoglienza della vita umana e tutela sociale della maternità", che una parte del mondo cattolico più integralista la lanciato, anche nella nostra zona, come soluzione alternativa all'aborto.
Perché la DC e la Chiesa ufficiale si mostrano così itransigenti su questo problema? Molti li accusano di cercare nella rissa dei diversivi alla grave crisi del paese e delle forze politiche che finora l'hanno governato. Qualcuno insinua che i politici sono sensibili alle pressioni del mondo medico, che da questo dramma della donna ha ampiamente guadagnato. Ma loro invece rispondono che sono contro una legge che regoli l'aborto, perché sono "a favore della vita".
Ma che difesa della vita è questa, diciamo noi, se l'aborto clandestino esiste, se per aborto anche si muore, se sull'aborto migliaia di medici fanno favolosi guadagni, se fino a poco tempo fa, forse per influenza della morale cattolica, era proibito chiarire quali sono i diversi metodi per non avere figli e fare propaganda per i contraccettivi?
I cattolici sono così consapevoli che la donna che abortisce
è più una vittima che una colpevole, da non aver mai insistito per punirla e anche nel progetto "per la vita", la giudicano colpevole, ma prevedono che possa essere perdonata.
In questo modo, però, lasciano la donna sola nel suo dramma. La costringono a mettersi nelle mani della speculazione, le impediscono di avere qualsiasi garanzia riguardo la sua salute, autorizzano le "anime belle" ad ignorare che la contraccezione, in Italia, è un problema ancora irrisolto per molte donne.
"Lo facciamo per difendere il bambino. Perché di fronte ai pericoli, alle spese, al timore della prigione un certo numero di donne, che avrebbero abortito, vi rinunci. "Spiegano gli antiabortisti.
L'esperienza dice che molte donne, diventate madri "per caso", sono state poi contente del loro destino; altre però non accettano il bambino ed in modo aperto o inconscio gli fanno pe-
sare questa situazione. Ogni medico, insegnante, sacerdote conosce almeno una donna che non è capace di dare quell'affetto quelle attenzioni, che sono invece indispensabili ai figli. Non è perciò una grave responsabilità imporre ad una donna, non consenziente, di essere madre? Come si comporterà poi con il figlio che non ha voluto? Basterà l'affetto degli altri (padre, parenti, conoscenti) a dare quel calore che è più importante ancora del cibo? E del resto gli istituti non sono ancora oggi pieni di bambini abbandonati? Sono tutte domande che riguardano anche gli abitanti della Zona 13. È giusto che "Milano domani" le ponga a tutti i suoi lettori, sia quelli che forse stanno andando a firmare una delle varie petizioni in appoggio alla proposta di legge per regolare l'aborto, sia quelli che premono perché di aborto assolutamente non si parli, se non come di un delitto.
Ornella De Filippi
LE PROPOSTE DI LEGGE
delle nuove funzioni che svolgeranno con la riforma sanitaria, potranno intervenire.
Art. 9 II personale sanitario ed ausiliario, che solleyi obiezioni di coscienza, con preventiva dichiarazione, è esentato dal praticare gli interventi e dall'aiutare la donna anche per quanto previsto negli art. 4 - 5 - 6.
mento del personale, l'educazione demografica, il controllo della legge.
Art. 17-22 Si riferiscono alla punizione dell'aborto clandestino e del procurato aborto su donna non consenziente.
assistenza sanitaria e psicologica per tutto il tempo necessario. prima e dopo il parto.
Anche per i problemi di carattere economico, sociale o familiare, il Centro predispone un concreto e dettagliato piano di assistenza.
Art. 4 Che la donna, la quale per gravi motivi intende abortire, può rivolgersi, nei primi 90 giorni di gravidanza, ad un medico di fiducia, nei consultori pubblici o in una struttura socio - sanitaria.
Art. 5 Deve essere aiutata a risolvere quei problemi che sono di ostacolo alla sua maternità; il padre del nascituro, su richiesta della donna, dovrà essere sentito. Con procedura d'urgenza, o 7 giorni dopo essersi presentata dal medico (che rilascerà un certificato del colloquio, a prova dello stesso), la donna potrà presentarsi per ottenere l'interruzione della gravidanza.
Art. 6 Dopo 90 giorni l'interruzzione potrà avvenire solo nel caso di grave pericolo per la donna o nel caso siano accertate gravi malformazioni per il nascituro.
Art. 8 Solo gli ospedali generali, quelli pubblici specializzati e le cliniche private, se autorizzate, potranno praticare gli interventi. Nei "primi 90 giorni di gravidanza, anche case di cura e poliambulatori pubblici, autorizzati, nell'ambito
Gli ospedali e le strutture sanitarie pubbliche sono però obbligati a fornire l'assistenza per le interruzioni, anche trasferendo il personale, qualora tutti siano obiettori di coscienza. L'obiettore dovrà comunque assistere la donna prima e dopo l'intervento e anche praticare l'aborto, qualora esso sia indispensabile per salvare la vita della donna da imminente pericolo.
Art. 10 Prevede la gratuità degli accertamenti e dell'intervento.
Art. 12 Sotto i 16 anni, la donna deve essere sentita insieme a chi esercita la patria potestà o la tutela. In alternativa, se interpellarli potrebbe essere inopportuno, oppure se il parere di costoro è diverso da quello della minore, la decisione spetta al Giudice Tutelare. che è tenuto ad esprimersi entro 5 giorni.
Art. 13 Particolare procedura è prevista per la donna interdetta per infermità mentale, per la quale decide il Giudice Tutelare.
Art. 14 II medico che pratica l'aborto è tenuto a fornire alla donna tutte le informazioni atte ad evitare nuovi concepimenti non desiderati.
Art. 15-16 Riguardano l'aggiorna-
Una proposta di legge "in favore della vita" (Gli antiabortisti si contano, in vista del referendum)
Pubblichiamo una sintesi della proposta di legge sull'aborto e di quella prbmossa dagli anti-abortisti definita "in favore della vita". Con ciò intendiamo fornire elementi di stimolo all'apertura di un dibattito su questo scottante tema: tutti coloro che intendessero intervenire, favorevoli o contrari all'aborto, sono invitati ad inviare a "Milano domani", i loro contributi. La proposta di legge sull'aborto in discussione per la terza volta in parlamento (appoggiata da PSI - PLI - DP - PRIPCI - PSDI - Sinistra Indipendente) Premesso che lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, il valore sociale della maternità e l'importanza dei consultori familiari per l'aiuto alle donne (si propone di stanziare 50 miliardi annui per il loro rafforzamento) il progetto prevede:
Art. 1 La Repubblica Italiana tutela la vita umana fin dal suo inizio nel concepimento
Art. 2 Lo Stato assegna carattere prioritario alla ricerca scientifica nei campi connessi con la tutela della vita, della maternità difficile, della genetica, gravidanze rischio, malformazioni congenite, infanzia minorata.
Art. 3 La legge favorisce la procreazione responsabile, riconosce il diritto della persona all'assistenza psicologica e sociale perchè siano padri e madri responsabili.
Art. 4 Tutte le spese sanitarie connesse al parto, puerperio e malattie collegate alla gravidanza sono a carico della Regione e delle mutue.
Art. 5 Vengono istituite residenze per gestanti.
Art. 6-7-8 Vengono istituiti CENTRI DI ACCOGLIENZA E DIFESA DELLA VITA UMANA
Art. 9 Qualora emergono difficoltà concernenti la salute della donna o l'eventualità di malformazioni fisiche o anomalie psichiche del nascituro, il Centro offre tutti gli accertamenti sanitari opportuni, provvedendo, se del caso, ad ogni terapia ed assicurando la costante
Art. 11 Per tali compiti vengono stanziati 50 miliardi annui e viene previsto uno speciale tributo volontario sul reddito imponibile.
Art. 15 Operatori sanitari e sociali e pubblici funzionari, che vengono a sapere di una donna che non vuole riconoscere il nascituro. o lo vuole dare in adozione, devono avvertire, a richiesta della madre. il Tribunale dei Minorenni, che sentirà anche il marito, solo se la donna dichiara che questi è il padre del bambino.
Art. 16-17-18 Prescrivono le procedure per dichiarare il bambino adottabile e per poterlo affidare provvisoriamente a terzi.
Art. 19-20-21-22-23-24- Prevedono le punizioni alla donna che abortisce, a chiunque procura l'aborto, a chi fa pubblicità a favore di istituti, anche esteri, nei quali si applica l'aborto.
Art. 25-26 Perdono giudiziale sia alla madre (se ha abortito per gravi problemi) sia per il medico che dopo aver cercato di dissuadere la donna, ha praticato l'intervento, non a fini di lucro, ma per fornire una giusta assistenza sanitaria a chi era deciso ad abortire. (Il testo integrale dei progetti qui sintetizzati sono a disposizione di chiunque li richieda, presso il Circolo Culturale Concetto Marchesi e Circolo Culturale ARCI-5 Giornate)
Raccolta di firme
Pubblichiamo il testo della petizione che i partiti laici e le organizzazioni democratiche della zona 13 intendono inviare al Parlamento per sollecitare l'approvazione della legge sull'aborto. Tutti i cittadini sono invitati a sottoscriverla: è questo l'invito che "Milano domani" rivolge ai suoi lettori.
Al Parlamento della Repubblica Roma
Per la terza volta una proposta di legge sull'aborto viene discussa in Parlamento. Ne chiediamo la rapida approvazione perché vediamo in essa uno strumento per eliminare l'aborto clandestino e le speculazioni ad esso legate.
Chiediamo:
- che siano potenziati i Consultori familiari dove la coppia potrà trovare tutte le informazioni e l'assistenza necessaria a prevenire le gravidanze non vo-
Iute;
- che siano eliminate le norme fasciste che considerano l'aborto un reato;
- che la donna, costretta ad abortire, sia assistita gratuitamente ed aiutata psicologicamente;
- che, nel pieno rispetto per la sua decisione finale, venga anche aiutata a non vedere nell'aborto l'unico metodo per limitare le nascite.
Aderiscono alla petizione le seguenti forze della zona 13: PCI, PSI, PSDI, PRI, ARCI, UDI, FGCI, FGSI.
o
"Arnammi-D
3
Nessun danno dall'inceneritore di via Zama
A proposito di inceneritore, inquinamento e tumori
Qualcuno certamente avrà letto poco tempo fa gli articoli sui giornali cittadini che trattavano il problema dello strano aumento dei casi di tumore a Figino, quartiere della zona nordoccidentale della città, a due passi da Pero.
Il medico mutualista, Dott.
Leonardo Maiuri, unico sanitario che opera nel quartiere, ipotizza che il grave fenomeno possa essere collegabile all'installazione, avvenuta nel 1975, di un inceneritore.
Non ci meraviglieremmo se questa notizia, peraltro molto fantasiosa, avesse destato negli abitanti di Zona 13 un certo allarmismo, in considerazione del fatto che anche noi possediamo un inceneritore in Via Zama che funziona da 10 anni.
Anche se le notizie giornalistiche non davano senz'altro per certe le affermazioni del medico, essendo ipotesi e non prove concrete, e anche se non sono pervenute nè segnalazioni dalle Autorità sanitarie nè dagli esperti del settore, crediamo tuttavia sia necessario far luce su queste voci, indagando seriamente per evitare di far perdere credibilità ad ogni denuncia. Abbiamo chiesto al Direttore dell'AMNU (Azienda Municipale della Nettezza Urbana) di spiegarci se davvero può esistere un tale pericolo. La prima cosa dettaci è stata: "La formazione dei rifiuti è un dato di fatto come lo è il doverli eliminare, per poter assicurare l'esistenza di certe condizioni igieniche. Il nostro è un impegno a svolgere questo tipo di lavoro in maniera ecologica e seria al fine di impedire l'inquinamento cittadino, che già da anni esiste".
Subito dopo ha aggiunto: "I forni di incenerimento sono ospiti molto spesso sgraditi, anche se necessari, e quindi è facile far risalire al loro funziona-
AVVISO
Questo numero di "Milano domani" per l'abbondanza del materiale pervenutoci, non porta servizi e rubriche che ormai erano divenute fisse. Ce ne scusiamo con i lettori, e con tutte le associazioni e i cittadini che a questi servizi avevano collaborato.
Necrologio
Il 7 dicembre 1977 si è spento Fortunato Battaglia. Le nostre più sentite condoglianze al figlio Dino e alla moglie, al cui dolore ci uniamo.
mento tutti i guai che si verificano."
Secondo le sue affermazioni vengono attuati periodicamente controlli severi e "sofisticati" persino sugli acidi che potrebbero uscire dal camino e ogni volta la risposta è stata più che confortevole. Quali sono allora le vere cause di questa campagna denigratoria? "Tutto è nato", prosegue il Direttore, "quando l'Amministrazione comunale ha deciso di costruire altri due impianti, uno a Segrate e l'altro a Bruzzano, vicino al cimitero. Subito allora sono sorte delle polemiche da questi quartieri, non per l'inquinamento ma per motivi di natura completamente diversa".
A Bruzzano la creazione dell'inceneritore avrebbe intralciato la costruzione del parco nord, anche se il terreno fu concesso dal Comune prima che il parco venisse progettato.
Fortunatamente si è trovata una soluzione spostando l'inceneritore (forno 4) ad Affori, dove c'era disponibilità di terreno e, per la vicinanza di un depuratore delle acque si sono potuti anche fare esperimenti sui fanghi dopo l'avvenuta depurazione.
L'opposizione per il Forno 3 invece è venuta dal quartiere di Milano 2 (Segrate) che confinava con lo stabilimento dell'AMNU.
I costruttori del quartiere, per incentivare la vendita degli appartamenti, assicurarono agli eventuali compratori che l'AMNU si sarebbe spostata.
Richiesta questa assurda, dice il Direttore dell'AMNU, sia per gli ingenti costi che avrebbe prodotto, sia per questioni propriamente tecniche. Gruppi di cittadini delle zone in questione, sobillati anche da certi partiti politici (infatti Milano 2 conta notevoli "appoggi") stanno conducendo una vivace lotta contro
I'AMNU, arrivando persino a coinvolgere Vimodrone che, essendo sottovento, in caso di inquinamento non avrebbe niente da temere. Anche l'azione di Figino (Via Silla) è stata orchestrata da questa gente.
"Non bisogna dimenticare, ha concluso il nostro interlocutore, che l'Assessore alla Sanità ha denunciato alla Procura questo tendenzioso medico per aver sollevato il problema e lanciato accuse senza nessuna prova".
Basti pensare che l'impianto di Figino è stato terminato nel 1975 e che funziona attualmente a regime ridotto; di conseguenza se il periodo di incubazione della malattia è di solito molto lungo il binomio tumore - depuratore risulta incomprensibile.
La prova più lampante di questa incongruenza è che l'inceneritore di Via Zama, funzionante da molti più anni, non ha dato mai nessun problema. Periodicamente alcuni incaricati visitano il personale che vi lavora ed in tanti anni non hanno mai riscontrato simili malattie nè altre di diverso genere.
Poichè I'AMNU reputa importante rispondere a queste pesanti accuse, ci è stato anticipato che, in collaborazione con il Laboratorio di Igiene e Profilassi della Provincia l'anno prossimo verranno installati negli impianti degli analizzatori continui in modo da avere costantemente delle mappe meteorologiche, che renderanno possibile un meticoloso controllo di tutti i fattori che potrebbero concorrere all'inquinamento.
Ci auguriamo che queste notizie tranquillizzino i nostri lettori, anche se siamo convinti che non sono problemi questi da sottovalutare (Seveso non è un ricordo lontano) ma neanche bisogna ricadere nella superficialità e in facili isterismi.
Alessandra Villa
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Recentemente la stampa cittadina si è occupata con molto rilievo delle dichiarazioni del medico di Figino, il dott. Maiuri, che ha rilevato un notevole aumento dei casi di tumore nel quartiere: si è parlato negli ultimi 2 anni di ben 24 casi su una popolazione di 1.500 abitanti. Figino ai margini della zona 19, dalla parte di Trenno, costituisce uno degli ultimi esempi nell'area del Comune di Milano di quartiere agricolo: vecchie cascine, alcune costruzioni della Cooperativa XXIV Maggio, qualche edificio più recente edificato dalla stessa e da altre cooperative, Il tutto circondato da campi ancora coltivati; confinante a nord con le ultime propaggini del Quartiere Gallaratese e con il Comune di Pero, ad est con i grandi spazi del parco di Trenno. ad ovest con la tangenziale e le distese agricole dei comuni vicini, a sud con la Via Novara e i campi che giungono fino a Baggio. Da due anni nella zona nord di Figino, ai confini con il Comune di Pero, I'AMNU ha messo in funzione un inceneritore al quale il dott. Maiuri ritiene si possano attribuire probabilmente le responsabilità di questo aumento dei casi di tumore. Sulla stampa abbiamo subito letto le dichiarazioni di scienziati e di medici autorevoli i quali hanno escluso che l'inceneritore possa essere all'origine di tutto ciò perchè l'aumento dei casi di tumore si è verificato negli ultimi due anni, mentre il cancro, quando si palesa, è già stato in incubazione per almeno 4-5 anni. Allora la colpa di tutto è quell'inceneritore o no? La risposta verrà dalle analisi che le autorità sanitarie hanno immediatamente disposto sul funzionamento dell'inceneritore e sui suoi fumi. Molti però, e innanzituttc le
forze politiche, le sezioni del PCI e del PSI, hanno ricordato che il problema della salute a Figino ha ragioni ben più gravi e profonde. Ad esempio le fogne: solo lo scorso anno è stata realizzata una prima parte delle fognature. Molte delle vecchie cascine e case sono in condizioni igieniche incredibili per una città come Milano, e da tempo se ne è richiesto il risanamento. Sui campi e sulle case di Figino, come di altri quartieri limitrofi, ricadono le polveri e i fumi della raffineria di Rho, un impianto superato sotto il profilo tecnologico di cui da qualche anno si parla sempre di imminente chiusura. Le rogge che percorrono i campi sono certamente inquinate dagli scarichi industriali di Pero e dalle acque dell'Olona.
Esistono poi scarichi abusivi di rifiuti alla fine di via Silla di cui più volte inutilmente è stata chiesta l'eliminazione.
Questi sono solo alcuni dei problemi di igiene che chiunque può toccare con mano ogni giorno a Figino, problemi che senza dubbio hanno il loro peso sulla salute degli abitanti del quartiere. Per questo motivo la ricerca delle cause dell'aumento dei casi di cancro deve esaminare anche le conseguenze di questa situazione sulla salute. L'iniziativa del dott. Maiuri, per l'eco che ha avuto sulla stampa, è stata dunque utile per richiamare ancora una volta l'attenzione delle autorità competenti sulle condizioni igieniche, sanitarie ed ambientali di un quartiere che fa parte della grande Milano ma che così come è, abbandonato e spesso dimenticato, non fa certo onore alla città.
Attilio C onsonni
LE INIZIATIVE DEL COMUNE PER COMBATTERE L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA.
La carne congelata è buona e costa poco
Dove si vende in zona 13
È in pieno svolgimento l'operazione calmiere per i generi di prima necessità. Dai primi giorni di novembre insieme al paniere che comprende burro, olio, uova, pelati, caffè ed altri alimenti, proposto in tremila punti di vendita, la campagna promozionale organizzata dal Comune d'intesa con le associazioni commerciali di categoria ha messo a disposizione del consumatore tagli di carne congelata e pesce azzurro.
Il bilancio è positivo: in particolare per la carne congelata. Le scorte infatti sono in rapido esaurimento. Ma la preoccupazione di garantire il regolare approvvigionamento si accompagna all'ancora troppo limitata diffusione dell'iniziativa che interessa pochi punti di vendita.
Le difficoltà — dicono gli esercenti — derivano dalla mancanza di attrezzature adeguate (banchi, celle frigorifere) ma ai più, questo, appare un alibi. La diffidenza è dura a morire e non solo per il consumatore. Il manifesto: «A 3900 lire il chilo la carne ai milanesi» è affisso in 123 punti di vendita, di cui 6 nella nostra zona.
Si tratta di carne bovina scelta, composta di tagli pregiati (scamone, noce, fetta di manzo e anca) di manzi giovani appartenenti a razze selezionate.
Prezzo: 3800 lire al chilo per i pezzi interi e 3900 lire per le fettine nei mercati comunali: 3900 lire al chilo e 4000 nelle macellerie private. Da ricordare che la carne congelata conserva tutte le caratteristiche di quella fre-
A 390o il chilo
COMIllt di Milano Auessorato al Gen, morrio Filiale Can rnereinati Assaiazime Macellai %errai Connolall1(11, ME. R Per ii,amuimemo dei prezxi al pubMino
la carne I per i milanesi
TagliE , auree , pregiati di carne congelata erat I mi nomai de coala mem di pude opalini p eYrRelai onpernphoù ospoopaso .7==no ilcartellow la nisk t..2meakimlmknmnim ms sca: sapore, valore nutritivo e digeribilità. È solo necessario seguire alcuni consigli per mantenere inalterate le caratteristiche: 1 - togliere la carne dall'involucro; 2 - riporre la carne per 2-3 giorni nel frigorifero in modo da consentire uno scongelamento graduale; 3 - prima di cuocerla asciugare la carne con un panno; 4 - non scongelare rapidamente la carne in alcun modo.
Pubblichiamo di seguito l'elenco dei punti di vendita nella zona 13 interessati alla campagna promozionale. Macellerie.
Magnani Giancarlo, viale Ungheria 28; Moro Walter, via Zante 21; Codato Sergio, via Mecenate 25. Mercati comunali Montagna S.a.s., M.C.C. «Morsenchio», I.go Guerrini Gonzaga 1 (viale Ungheria) Supermercati Esse Lunga Piazza Ovidio; viale Ungheria 12.
CLUB F.I .L.P.J.
C.O.N.I.
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CONTRIBUTO DI UN ABITANTE DI FIGINO
IL
Costituito il comitato antifascista della zona
Anche la nostra zona ha il suo Comitato Antifascista: giovedi 15 dicembre nella sala del Centro civico di viale Ungheria, alla presenza di tutte le componenti politiche democratiche, si è costituito il Comitato Antifascista per l'ordine repubblicano.
Il via ai lavori è stato dato dal Presidente del Consiglio di Zona Poggio, che ha ricordato l'importanza che un simile organismo riveste, anche per i contenuti di democrazia che ne conseguono. Dando quindi la Presidenza dei lavori a Repizzi, ha concluso dichiarandosi fiducioso della buona riuscita dei lavori. Ha preso la parola a questo punto Maffi, del Comitato provinciale dell'ANPI milanese che ha innanzitutto posto in rilievo la possibilità per "tutte le forze democratiche e antifasciste" di far parte del Comitato. Il ruolo che questo si propone — quello di difendere le istituzioni repubblicane, combattere l'eversione in qualunque modo essa si mascheri, vigilare in difesa dei cittadini per una civile e pacifica convivenza — ha sgombrato la paure e le reticenze. Sono seguiti otto interventi, di forze politiche, sindacali e associative. Tutti hanno manifestato la precisa volontà di giungere alla ne-
Una
Abbiamo ricevuto, da una giovane lettrice, la lettera che pubblichiamo. Tratta di un argomento che molti potranno ritenere "scottante", altri addirittura "scandaloso" o "immorale". A noi sembra semplicemente reale, anche per l'onesta, e la sincerità che ben conosciamo di chi ha scritto la lettera. Si discute tanto dei giovani e dei loro problemi, spesso a sproposito. Incominciamo quindi a sentire direttamente la loro voce, anche su problemi così "difficili" come la 'sessualità. Con ciò intendiamo aprire un dibattito al quale invitiamo soprattutto i giovani a prendere parte.
Molto spesso si parla delle adolescenti dai 14 ai 18 anni circa il loro rapporto con la sessualità; spesso generalizzando le situazioni, facendo per così dire "di tutta l'erba un fascio". Di solito, sono servizi giornalistici fatti da adulti e destinati a loro, magari tratti dalle solite scarne statistiche. Nella realtà quotidiana, emergono tipi diversi di ragazze, di diverso carattere, con diversi problemi, che sono forse più comprensibili e reali se raccontati da una sedicenne come me. Al liceo, infatti, si incontrano ragazze totalmente diverse, che hanno criteri di vita opposti. Anna, per esempio, ha idee comuni a molte. Anna ha 18 anni ed ha un rapporto piuttosto "pacifico" con i suoi genitori. Ha avuto molti ragazzi, ma non ha mai avuto rapporti sessuali, perchè sostiene di non aver trovato l'occasione adatta. "Non credo nel valore della verginità, questo è sicuro. Sono favorevole ai rapporti prematrimoniali, però voglio avere rapporti sessuali solo quando so che tra me e il mio ragazzo esiste un affetto sicuro e che tra noi possa nascere una relazione profonda e duratura. Sono un tipo romantico. Credo ancora nel valore della coppia, nel matrimonio e soprattutto nella famiglia. Usere i sicuramente gli anticoncezionali ma vorrò avere dei figli in futuro."
Un tipo opposto è invece Paola. Ha 16 anni e gode di moltissima libertà. I suoi genitori sono divorziati e lei vive con il padre.
cessaria e indispensabile formazione del Comitato, superando con responsabile coscienza democratica i vecchi astii di dialettica politica. Anche per questo il Direttivo della Sezione ANPI, che si fece promotore dell'iniziativa, saluta con gioia questa importante vittoria, che è una vittoria di tutti i compagni e gli amici che ci hanno aiutato. Il mio ringraziamento va anche a tutti i componenti del Consiglio di zona e al suo Presidente per l'ospitalità concessaci e per quel bagaglio di esperienza democratica messa al servizio di un organismo che si prefigge di difendere la Costituzione Repubblicana e i suoi istituti, frutti della vittoriosa guerra di Liberazione. Un grazie di cuore anche alla redazione di "Milano domani" che gentilmente ci concede lo spazio per questa nostra pubblicazione. Per concludere ritengo doveroso esprimere auguri di buon lavoro a tutti i componenti il Comitato, certo come sono che daranno il meglio di se stessi perchè la pace e la democrazia siano salvaguardate.
Giuseppe Milanesi (Coordinatore provvisorio del Comitato antifascista della Zona 13)
Verso una giusta soluzione per il "C.S. La Caldaia"
Dopo un periodo di assenza dalle "cronache" del nostro giornale, il problema del "centro sociale" La Caldaia ritorna a farsi sentire come preponderante nella zona. Questo a seguito di una lettera che il Consiglio di Zona ha ricevuto dallo
I.A.C.P, nella quale si rende noto il sopraggiunto decreto di sgombero da parte della magistratura. Il Consiglio di Zona ha subìto convocato gli occupanti La Caldaia per informarli di questa lettera.
Abbiamo parlato con alcuni di questi giovani e col Presidente del C.d.Z. per meglio conoscere i termini in cui si è svolto questo colloquio.
"Noi siamo disponibili a disoccupare — dice Ermanno — purchè questo spazio soddisfi veramente le esigenze sociali e creative dei giovani. Noi abbiamo mandato una "lettera di intenti" al Consiglio di Zona nella quale sostanzialmente diciamo che siamo disposti a lasciare liberi i locali a patto che:
Cresce l'interesse per il nuoto
Ha fatto l'amore per la prima volta a 14 anni con un ragazzo con cui è stata insieme un anno. Spesso ha rapporti occasionali con altri uomini, ma non ha mai usato nessun tipo di anticoncezionale. "Adesso ho intenzione di procurarmi la pillola; fino ad ora non l'avevo fatto per pigrizia, perchè non sapevo a chi rivolgermi". Paola non crede nella coppia fissa e specialmente nel matrimonio: "Non mi sposerò, piuttosto conviverò. Sono favorevole all'aborto libero, ma se rimanessi incinta, so che terrei mio figlio: amo molto i bambini e per lui sarei disposta ad abbandonare la scuola, le amicizie, tutto. Cercherei un lavoro. Non mi importa che il padre riconosca o no mio figlio".
"Hai avuto rapporti omosessuali?"
"Sì. Ho avuto l'anno scorso una relazione con una mia coetanea, molto soddisfacente e duratura. Sono arrivata a conoscere la mia amica meglio di me stessa".
Così la pensa anche Laura, una ragazza di diciotto anni quasi. "Ho avuto solo rapporti omosessuali."
Laura è espansiva e chiacchierona, e mi ha raccontato la sua storia: — "Ho vissuto in mezzo ai maschi fino ai 14 anni circa, lottando e giocando con loro. Fino ad ora parlo e discuto coi ragazzi senza imbarazzo. In questi giorni mi capita per la prima volta di prendere una cotta per un maschio e ti assicuro che sono molto confusa. Mi sento bloccata verso di lui, ho paura della sua reazione quando si accorgerà che non ho mai avuto nessun rapporto con un uomo e gli dovrò dire della mia omosessualità."
In conclusione mi è parso che le ragazze parlino con disinvoltura di queste cose, ma ancora tra sole donne. Non ho voluto prendere posizione, dire la mia sentenza, dare definizioni, questa è una semplice carrellata di ragazze della mia età che conosco e di cui sono amica.
(lettera firmata)
Nel nostro quartiere si sta sempre di più sviluppando l'attività del nuoto, essendo questo uno sport non molto costoso. Fra i ragazzi che praticano questa attività nel nostro quartiere si evidenziano: Di Clemente Andrea 8 anni, Franco Grimoldi 9 anni, Cremis Mauro 10 anni, Riva Daniela 11 anni, i fratelli Zanni Giuseppe 12 anni e Patrizia 13 anni, i Savini Laura 11 anni e Daniele 12 anni, Repossi Marco 12 anni, Gerli Claudio 10 anni, Marchesi Mimmo 10 anni, i fratelli Franceschi Giovanni 14 anni e Raffaele 17 anni e Stragapede Stefania 15 anni.
In questo periodo si stanno svolgendo al "Centro Saini" delle gare "Regionali" e la "Coppa Mosca". Questi ragazzi hanno ottenuto buoni risultati dovuti soprattutto agli allenamenti quotidiani, duri e difficili, di circa 2 ore. Per questo a volte c'è il problema di trovare una piscina alternativa a quella di Via Mecenate, allorchè questa è chiusa. Comunque nonostante i sacrifici degli allenamenti e i disagi organizzativi è molto positivo per questi ragazzi avere la possibilità di partecipare alle gare, sperare di vincerle e fare, durante questi incontri, amicizie nuove, importanti per lo sviluppo della loro personalità.
Laura Grimoldi
MILANO DOMANI
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il 15 del mese
(luglio e agosto esclusi)
1) ci venga offerto uno spazio in alternativa da adibire a momentanea struttura sociale (questo spazio potrebbe ad esempio essere costituito dai locali dell'ex Circolo Animatori Giovanili a Monluè, oppure da alcuni locali tutt'ora non utilizzati nella nuova costruzione dell'asilo nido di via Meleri); 2) La Caldaia venga adibita a centro sociale o qualsiasi altra denominazione gli si voglia dare; 3) proponiamo una commissione di controllo dei lavori di ristrutturazione; 4) la gestione del futuro centro sociale venga delegata agli organismi di massa che si sono mossi su questo problema per evitare le ingerenze dei partiti politici e quindi lo scontro demagogico fra le organizzazioni politiche "democratiche". Aspettiamo una risposta da parte del Consiglio di Zona al più presto, in quanto fino a quando non si troverà una soluzione a questa situazione non ci sentiamo di ritornare nelle nostre case aspettando che il problema degli spazi sociali venga risolto. Nel frattempo cerchiamo di discutere con le forze giovanili e non, del quartiere, per arrivare ad una giusta soluzione del problema".
Maggiori informazioni riguardo la lettera inviata dallo I.A.C.P., ce le ha date Poggio, Presidente del Consiglio di Zona: "Lo I.A.C.P. non appena è venuto a conoscenza dell'occupazione dell'ex-centrale termica ha inoltrato, come di prassi, una de-
nuncia alla magistratura richiedendo l'intervento delle forze dell'ordine per lo sgombero. Adesso lo I.A.C.P. può disporre del decreto di sgombero e renderlo effettivo. Abbiamo perciò pensato di convocare i giovani che occupano la Caldaia per informarli. Quando ci siamo incontrati si sono comportati molto correttamente portando anche proposte interessanti, rese poi ufficiali per la lettera. Copia di questa lettera è stata da noi inviata allo I.A.C.P. e al Demanio e Patrimonio. attendiamo tuttora una risposta. Nostro obiettivo in questi mesi futuri sarà quello di ottenere il passaggio di proprietà dell'ex Centrale Termica dello I.A.C.P. al Demanio e Patrimonio. affinchè il Consiglio di Zona possa intervenire direttamente nel suo utilizzo. Parallelamente intendiamo anche andare alla formulazione di possibili ipotesi di uso sociale di questo spazio, che verranno verificate prima con i partiti politici, i circoli culturali e giovanili, il S.U.N.I.A., ecc..., per convocare in seguito una assemblea popolare nella quale venga deciso dai cittadini della zona l'utilizzo definitivo di questo spazio."
A questo punto è quasi superfluo dire che viene da parte nostra auspicata una rapida soluzione di questo problema, tenendo conto del fatto che non esistono servizi sociali in quartiere. Riteniamo però che su alcuni punti debba essere fatta maggior chiarezza, che risulta essere necessaria per giungere a quell'impegno untario indispensabile affinché questa situazione trovi uno sbocco. Uno di questi problemi riguarda la gestione di tale struttura: non risulta infatti chiaro quali debbano essere gli organismi di massa cui questa deve essere delegata. Tali organismi saranno esclusivamente composti dai giovani che hanno partecipato direttamente all'occupazione della Caldaia. oppure genericamente da tutte quelle forze e dai giovani che in modo diverso sono sempre stati presenti riguardo a questo problema? La gestione di questa struttura deve infatti per noi essere unitaria per poter rappresentare il più possibile le esigenze che emergono nella zona. affinchè non risulti esclusivamente patrimonio di un ristretto gruppo.
Donatella Campoleoni Marina Muzzani
LAN°zonaD°94A)29 11 13 5
(1-a posta dei lettori zona 13)
testimonianza sulla sessualità giovanile
SGOMBRATA L'EX - CENTRALE TERMICA DEL FORLANINI.
^111:inal) eS
NOMINATI I COMPONENTI DEL DISTRETTO SCOLASTICO DELLA NOSTRA ZONA
E ora facciamolo funzionare
Come hanno votato genitori e docenti
Non è facile, dai dati raccolti, esprimere un giudizio completo sui voto per le elezioni dell'i 1 e 12 dicembre nelle scuole della nostra zona. Tuttavia qualche considerazione sulle tendenze e sugli orientamenti espressi dal voto per il consiglio distrettuale può essere avviata. Per quanto riguarda il voto dei genitori cl troviamo in presenza di una leggera prevalenza della lista unitaria (1760 voti, 4 seggi) nei confronti della lista cattolica (1681 voti, 3 seggi). Già questi primi dati suggeriscono alcune considerazioni.
In primo luogo va considerata la forte presenza cattolica in tutta la vicenda elettorale e nel voto. Il risultato ottenuto dalle liste cattoliche (particolarmente positivo in altre zone della città e della provincia, abbastanza contenuto nella nostra) non può certo stupire chi ha seguito la campagna elettorale da vicino.
A questi non è certo sfuggito come l'apporto di voti alla lista di "Comunità educante" esprime non solo una presenza tradizionale dei cattolici nella scuola ma anche una loro precisa volontà di contarsi, una volontà che trae origine da ragioni anche esterne alla scuola stessa (dibattito sulla
legge 382, revisione del Concordato, discussione in corso su determinate istituzioni private cattoliche). Anche se da questc risultato non si possono trarre considerazioni politiche su presunti nuovi orientamenti dell'elettorato, è però necessario che il movimento democratico sappia coglierne il significato culturale più immediato: la gestione sociale della scuola, l'azione per costruire un terreno unitario che faciliti il confronto sui grandi temi del rinnovamento della scuola, dipendono ora in grande misura dal comportamento di questo "blocco" di forze.
Il risultato ottenuto dalla lista unitaria, anche se positivo, non corrisponde alle potenzialità esistenti e sembra denunciare una non piena partecipazione al voto di quegli strati popolari che più hanno interesse a un profondo rinnovamento della scuola. Indubbiamente ha pesato su questo atteggiamento l'assenza di un movimento di massa di genitori democratici che invitasse l'elettore ad esprimere con il voto il proprio giudizio sulla base di un lavoro realmente compiuto.
In questo senso è necessario condurre uno sforzo per supe-
Il voto all'Orianì
L'Istituto Professionale Commerciale "B. Oriani" è l'unica scuola superiore della zona 13. È pertanto interessante analizzare la partecipazione al voto in quella che da tutti è ritenuta una scuola "tranquilla". Considerando, per ragioni di omogeneità, il voto per il consiglio distrettuale, si sono registrati, per le varie componenti, i seguenti dati percentuali riferiti al totale degli aventi diritto al voto: genitori 15%, docenti 51%, non docenti 37%, studenti 38%.
Se confrontiamo questi dati con quelli complessivi di tutte le scuole statali del distretto è subito evidente la scarsa partecipazione al voto dei genitori e del personale della scuola. E se è vero che per la componente dei genitori in quasi tutti gli istituti
superiori cittadini si è registrata una minore partecipazione al voto rispetto a quella della scuola dell'obbligo, questo non è vero per il personale della scuola (quasi ovunque sono state raggiunte percentuali superiori allo 80%). Sarebbe interessante sapere a questo punto, ma purtroppo mancano informazioni sufficienti per dare un giudizio completo, se tutto ciò sia dovuto a insensibilità democratica di genitori e insegnanti, oppure se questo è il risultato dell'assenza all'Istituto Oriani delle più elementari forme di partecipazione. Sarebbe interessante sapere, in altri termini, quale tipo di dibattito nelle e tra le varie componenti della scuola ha preceduto queste elezioni, se sono state date sufficienti informazio-
rare al più presto atteggiamenti ancora largamente presenti nel movimento democratico che considerano la scuola un qualcosa di separato e per "addetti ai lavori", chiamando i genitori a contribuire alla costruzione di una associazione democratica e unitaria a livello distrettuale, che sia il necessario supporto agli eletti negli organi collegiali. Anche il voto dei docenti ha segnato una prevalenza della lista unitaria (lista 1, voti 96) promossa dalla federazione CGIL CISL UIL (2 seggi) nei confronti delle altre liste (ciascuna delle quali ha ottenuto 1 seggio). Questo risultato, analogo a quello ottenuto in tutta la provincia di Milano, testimonia della volontà riformatrice della maggioranza degli insegnanti. Anche in questo settore, come per quello dei genitori, si pone ora il problema della costruzione di una solida associazione di massa capace di approfondire quella «cultura della riforma» tanto più necessaria nel momento in cui, proprio con il distretto, possibile garantire un potenziamento delle iniziative didattiche innovatrici oggi in atto, favorendo lo scambio continuo delle esperienze, l'aggiornamento e ni sul tipo di elezione che si doveva affrontare.
Per finire, qualche parola sul voto degli studenti. Ovviamente mancano, nella zona, termini di paragone. Se allarghiamo però il confronto ad altri istituti professionali della città, possiamo considerare la partecipazione degli studenti in modo abbastanza positivo. Auspichiamo che questa sia la testimonianza della possibilità di una ripresa positiva e attiva della maggioranza degli studenti su una linea che consenta di ottenere importanti risultati sul terreno della riforma. Sarebbe il modo migliore per far giustizia su frettolose e interessate affermazioni circa un presunto disimpegno dei giovani.
l'integrazione dei programmi con "ricerche utili alla migliore conoscenza delle realtà locali".
Già in queste brevi considerazioni sono implicite le scelte che ci si impongono ora che, con le elezioni dei consigli distrettuali, si è aperta una fase nuova nella gestione sociale della scuola. Il primo banco di prova sarà la gestione degli organi appena eletti. Innanzitutto bisognerà evitare la contrapposizione di due blocchi nel mondo della scuola. Per questo sarà grande la responsabilità che dovranno assumers.
Composizione
PERSONALE DIRETTIVO SCUOLE STATALI
1) CRISTOFANI ZEILA (Dr. Didattita di "Decorati") PAOLETTI MIRANDA MARIA (Preside della Scucia media "Ferrarin")
3) TRAPANI RANDO MARIA (Pres. dell'Ist. Prof. "Oriani")
PERSONALE DOCENTE SCUOLE STATALI BERNAZZOLI PAOLO (Media "F. D'Assisi")
TUDOR ONCIAGLI CONCETTA (Elem. "Umiliati") SENSINI FRANCALANCI MARIA PIERA (Ist. Prof. Comm. "Oriani") MONTIGELLI ANGELA (Elem. "Decorati") INTILLA SALVATORE (Media "Meda")
PERSONALE DIRETTIVO SCUOLE NON STATALI
1) BRAMATI SANDRA (Dir. Mat. "Sordello")
PERSONALE DOCENTE SCUOLE NON STATALI
1) GOGLIO ANNA MARIA
gli eletti nelle liste unitarie. Essi dovranno impegnarsi nella ricerca di ogni positiva convergenza per una gestione dei consigli che ne faccia strumento impegnato a operare nell'interesse della scuola. La battaglia non è fra cristiani e laici (come sostengono alcune forze) ma fra chi lotta per il rinnovamento e la salvezza della scuola e chi invece punta alla conservazione, al perdurare dell'attuale crisi che può condurre solo allo sfacelo più completo. Mario Caccia
(Mat. "Sordello")
GENITORI SCUOLE STATALI E NON STATALI
BAU ANGELA BUCCIARELLI (Eiem. "Meleri")
BELLOTTI GIANCARLO (Elem. "Sordello") BROGGI GIUSEPPE
(Elem. "Umiliati")
FILOMENO DOMENICO (Mat. "Zante")
RAMPINI GIUSEPPE
(Media "F. D'Assisi")
DATURI FRANCO
(Media "F. Meda")
TANGARI GIOACCHINO (Media "F. D'Assisi")
PERSONALE NON DOCENTE STATALE
MIGLIAVACCA MARIA MARTINONI (Media "F. Meda")
ALLEVI GIUSEPPE
(Media "F. Meda")
ALUNNI SCUOLE STATALI
SUPERIORI
MEOLA CHIARA (Istit. Prof. Comm. "Oriani")
FERRERI EMANUELA (Ist. Prof. Comm. "Oriani")
Voti Vot. nulli IV 123 6 num. III 971 71 6 V Voti vai. Sch.. blan. 25 261 6 7 517 2 5 13 0,7 10,2 9815 344 73 3969 281 49 80.3 97,1 75,5 Voti attribuiti alla Lista I II 6.6 1561 534 2,1 32 88 14,3 12 18 2 o c e zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA o o 40,4 3189 81,7 273 67,1 37 Aventi diritto al voto Genitori Docenti Non docenti m M o e 4. o O :6 2 11 1 O Aventi diritto al Voto Num. Vot. % Voti vai. % Votl nulli %Sche. blan. % Voti attribuiti alla Lieta I II III IV o Non Genitori Personale direttivo st. Personale direttivo non st. Docenti statali Docenti non statali docenti statali Alunni Ist. B. Oriani 9816 6 345 63 77 379 4091 6 281 57 53 145 41,67 100 81,44 90,47 68,7 38,31 3447 6 266 51 40 126 84,26 100 94,66 89,47 75 87 4052 4 111,740,7 7,84 223913 2 12 19 6,934,88 3,93 23 13 1760 96 19 40 126 1681 34 32657-79-
2 o Vot attribuiti alla Lista Votanti 111 Avanti diritto al voto Numero Voti validi COMMERCIALE B. ORIANI e o 2SE O ÄGenitori Docenti Non doc. Alunni 6 20,62 51,92 ?7 38 122 24 3 83,57 88,88 100 98 142 708 52 a 379 146 27 3 145 96 3 20 23 141
Istituto DOCENTI Cazzaniga Don Angelo Caraffini Laura Gerli Maria Ferrari Maria Luisa Sada Anna Oberti Giovanna in Belli Ilari Giovanna in Burlini Patelli Adriana in Ladelli NON DOCENTI Chignola Maria in Meneghel Bertoni Giuseppe GENITORI Limetti Guido Sacchi Luigia in Righetti De Nittis Biagio Lazzerini Fosco ALUNNI Balzarotti Antonietta Finocchiaro Lucio Boerio Angela Bassoli Maria 6
del consiglio scolastico distrettuale
Componenti del consiglio di
SCUOLA PER SCUOLA
Filippo Raffa Angelo
Flavio
Eduardo Fontana Angelo
G. Eugenio
Bucciarelli Angela
Lino
Laura
Franco
Elena
Media di
Ponte Lambro
Alla scuola media di Ponte Lambro non si sono tenute le elezioni per il Consiglio di Istituto in quanto le precedenti elezioni si sono svolte nel 1975 e gli eletti risultano quindi ancora in carica.
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
DOCENTI
Giglio Anna
Tafel Patrizia
Casazza Carla Maria
Nigro Giovanna
Don Giuseppe Buraglio
Sestero Giulia
GENITORI (eletti nel 1975)
Grassi Renzo
Taetti
Macchitella
Ferrario
Barbieri
Calcaterra
COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CIRCOLO DECO-
- ZAMA
DOCENTI
Doria Natalina Falchi
Timperio Giuliano
Minelli Eleonore Maran-
gon De Ponti Gioconda Ciammaglichella
GENITORI
Lazzaretti Angelo
Semplicini Nicola
Rocchitelli Tommaso
Sacchetto Guido
Alberici Antonio
Di Cerbo Ettore
Cisco
Castelli Renzo
Milovich Maria
Olivo Maria Luisa
Montingelli Angela Ambrisiani
Scoccianti Anna Carina
NON DOCENTI
Non hanno presentato candidati
Si nota una più elevata partecipazione al voto nel quartiere Forlanini dove più intensa è la presenza di ceto medio e piccola borghesia (53,47%), con prevalenza di voti alla lista cattolica (1103, contro i 745 della lista unitaria di sinistra). Negli altri due quartieri, a concentrazione più popolare, si manifesta una tendenza opposta. Nel quartiere Ungheria-Salomone abbiamo il 46,60% dei votanti con 668 voti
alla lista unitaria (443 voti a "Comunità educante"); nel quartiere Ponte Lambro solo 29,73% di votanti con 285 voti alla lista unitaria e 108 voti a "Comunità educante". Sebbene non sia possibile un confronto con precedenti elezioni politiche o amministrative, questi risultati sembrano confermare le tendenze manifestatesi nelle elezioni politiche generali.
Meno votanti dalla materna alle superiori
Se confrontiamo i dati percentuali della partecipazione al voto per tipo di scuola è evidente un maggior interesse dei genitori verso la scuola materna (51,61%). La partecipazione decresce progressivamente se passiamo alla scuola elementare (47,52 b ), media (35,34 % ), superiore (15 %
MEDIA P. D'ASSISI Aventi Voti attribuiti diritto al Votanti % Voti % a . Lista voto Numero validi I li .9 Genitori 980 542 55,30 483 89 168 321 .79, 5 g 9 = Docenti 46 40 86,95 23 57 232 t, - Non doc. 12 10 83,33 9 90 9COMPONENTI DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO GENITORI RAMPINI GIUSEPPE TANGARI GIOACCHINO STRAFILE LUIGI CASSAGO MARIO FALESSI ENRICO LOCATELLO RICCARDO FASSONI SANDRO SCARLATA ALBERTO DOCENTI BRANCA GIANCARLO GAMBA ANNA MARIA LAUDI SILVIA MARIA OCCHIPINTI CARLA ANGIOLINI CEREDA SAC. GIANCARLO MINUCCI CLAUDIA IZZILLO SCOTTO DI PERTA ORONZINA CARRO NON DOCENTI BRANCA ANNAMARIA ZERBI CALZAVARA GIULIA MARCATO 2 o O z :6 o C 5 o MEDIA A. FERRARIN Aventi diritto ai Votanti Voti Voti attribuiti alla Lieta voto Numero validi I II Genitori 1024 851 83,57 571 88 395 176 Docenti 43 38 88,37 34 89 34 u - Non doc. 6 e 100 100 6 COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO DOCENTI Intilla Salvatore Magri Valeria Saibene Clara Monesi Del Prete Adriana Ruggeri Cozzi Rosanna Roviglione Scarpa Gianfranco Parrini Ileana Corso Rosarivo Carbonaro Marisa Zaccarini NON DOCENTI Battaglia Antonietta Bottar0 Raffaelli Natale GENITORI Campora Elettra Sironi Libero Campocchia Giovanni Trabattoni Afra Barbieri Luigi Venuto Anna Ghidoni Pierino Pisati Gianluigi MEDIA F. MEDA Aventi E - 3 s d ce> diritto al Votanti voto Numero Voti validi 9 o Genitori 1043 519 49,76 386 74 208 79- 5 = Docenti 42 39 92,85 39 100 39 o Non doc. 12 11 91,66 11 100 11
Aventi diritto al voto ELEMENTARE VIA ZAMA Votanti Num. Voti attribuiti alla Lista II III Voti validi Genitori 317 Docenti Non doc. 59,30 91 158 7 188 171 6 GENITORI Ranucci Doubovl DOCENTI 1) Accaldi ELETTI DELLA ZONA 13 NEL CONSIGLIO DI SCUOLA MATERNA VIA ZAMA 3 _ L. é Å = 15 Aventi diritto al Votanti voto Numero Genitori 107 Docenti 5 Voti validi 47 4 54,20 80 81 100 47 4 58 4 QUARTIERE FORLANINI % Lista i Lista II Materna Decorati 60,70 76 63 Materna Molari - Zante 58,48 114 120 Elementare Decorati 58,94 103 211 Elementare Melerl 57,09 200 276 Media F. D'Assisi 40,71 143 214 Media Ferrarin 44,92 109 219 53,47 745 1103 QUARTIERE UNGHERIA - SALOMONE Materna Zama 54,20 36 13 Materna Ungheria 41,90 63 51 Materna Sordello 46,63 56 11 Elementare Zama 50,19 69 30 Elementare Ungheria 52,85 91 162 Elementare Sordello 44,71 211 35 Media F. Meda 35,76 142 141 46,60 668 443 QUARTIERE PONTE LAMBRO Elementare 21,40 145 45 Materna 47,79 83 45 Media 20 57 18 29,73 285 108 Percentuale di votanti e voti di lista per quartiere. MATERNE Meleri-Zante 58,48 Sordello 46,63 Umiliati 47,79 Ungheria 41,90 Zama 54,20 Decorati 60,70 ELEMENTARI Decorati 58,94 Meleri 57,09 Zama 50,19 Ungheria 52,85 Monluè-Umiliati 21,40 Sordello 44,71 47,52 MEDIA F. D'Assisi 40,71 Ferrarin 44,92 F. Meda 35,76 Ponte Lambro 20 35,34 SUPERIORI B. Oriani 15 7 (MILANO DOMALA) Liona13]
Il voto dei quartieri
ELEMENTARE VIA DECORATI Voti attribuiti Aventi alla Lieta diritto al Votanti Voti voto Numero validi 11 III Genitori 634 399 62,93 379 95 35 226 118 Docenti 70 66 14,28 64 97 23 41 Non doc. 16 Voti attribuiti Aventi alla Lista diritto al Votanti voto Numero 66,98 551
GENITORI
Munafò
Baù
DOCENTI Grosso
Carpegna
Costarelli
Bernini
Arnaboldi
Bianconi M.
Olimpiani
Simoni
DOCENTI Casali Francesco Torchio
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Piccininl Carlo
Torchio
Fabricatore
Garbin
Rosaria
L.
Nereide
Maria Gloria NON
Teresa
Å o e & o 2 o o Genitori Docenti Non doc. 930 ELEMENTARE VIA MELERI 623 Voti validi 88 101 257 193
- MELERI
RATI
Luciana
COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CIRCOLO G. GONZAGA
Il lavoro e le difficoltà del comitato unitario
Che cosa è il Comitato unitario di Ponte Lambro? È una associazione di cittadini che intende risolvere i problemi del quartiere, quali ad esempio: scuola, sanità, delinquenza giovanile, droga, rapporti tra gli abitanti ecc.
L'importanza di un Comitato unitario, nel rione, è evidente: consente alla cittadinanza di rendersi partecipe, in prima persona, dei problemi del quartiere, mantenendo nello stesso tempo stretti collegamenti con il Consiglio di zona.
È uno strumento di orientamento nella ricerca di soluzioni adeguate ai problemi che abbiamo di fronte. Purtroppo però la partecipazione a questo nuovo Comitato presenta qualche problema. Uno degli inconvenienti che si riscontrano partecipando alle riunioni è la mancanza di una qualsiasi impostazione complessiva. Infatti il Comitato, la cui unitarietà è basata non sulle rappresentanze di partito ma sulla partecipazione spontanea dei cittadini, anche se molto positiva, non riesce poi ad affrontare al suo interno i gravi problemi esistenti.
Ognuno finisce infatti per parlare sempre a titolo personale e questo non facilita poi la definizione di obbiettivi comuni, ma risulta difficile affrontare un qualsiasi discorso più compiutamente "politico". Questo è un grave limite per il lavoro, urgente, che è necessario svolgere; ed è una difficoltà che si può anche spiegare con l'assenza a Ponte Lambro di altri partiti che possano organizzare quei cittadini che non si riconoscono nel PCI. Dobbiamo fare in modo che queste forze politiche (che certamente esistono a livello di opinione e di voto tra i cittadini) emergano, perchè in questo
modo si renderebbe possibile un confronto democratico, corretto e produttivo. Vorrei sottolineare che un tale Comitato, se funzionasse come dovrebbe, sarebbe di grande utilità ed aiuto per la stessa attività del Consiglio di zona. C'è poi anche il problema di una nuova sede, più idonea per le riunioni, che stiamo cercando. Invitiamo quindi tutti gli abitanti del quartiere a partecipare o a seguire con interesse le iniziative del Comitato e a portare in discussione tutti gli argomenti e i problemi importanti per la vita collettiva.
Loredana Meazza
1) Asaro
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI SCUOLA
GENITORI
Di Leo Piatti
DOCENTI
Mari
Goglio
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI SCUOLA
GENITORI
Manzoni
Scalmati
Lo Tosso
DOCENTI
Sommaruga Fiorenti
Fontana
NON DOCENTI
1) Valente
11111 INTERCOOP-
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Votanti Aventi diritto al voto Numero Votanti Aventi diritto al voto Numero Voti attribuiti alla Lista Voti validi 48,94 283 87 Aventi diritto al voto Genitori Votanti Numero 662 324 I il III 237 I 33 13 Vot attribuiti alla Lista 245 47 56 10 Voti validi ELEMENTARE G. GONZAGA Voti validi Genitori Docenti Non doc. 630[365 67 58 19 12 85 97 92 57,93 86,56 63,15 310 56 11 18 2 o 5 ò D u ELEMENTARE MONLUÈ - UMILIATI Genitori I 1070 I 327 30,56 277 85 45 32 200 III Vot attribuiti alla Lista ELEMENTARE VIA SORDELLO Votanti Aventi diritto al voto Numero 460 18 9 Genitori Docenti Non doc. MATERNA'MELERI - ZANTE Voti attribuiti alla Lista 269 16 8 58,48 88,89 88,89 244 15 7 91 94 87 132 15 7 112 Voti validi o Ti 2 5 -; g o MATERNA VIA DECORATI Aventi diritto sl voto Numero Voti attribuiti alla lista il Votanti Voti validi Genitori Docenti Non doc. 257 10 4 158 9 61,47 90 148 8 94 89 76 8 72
GENITORI Bellotti Giancarlo Galliani Augusto Muto Antonio Muzzini Luigi Giuliani Roberto Cappiello Umberto Gilberti Gilberto Pansini Pasquale DOCENTI Speciale Cristina Medaglia Giuseppina Zempt Giuseppina Ghignone Valeria Guerrieri Manuela Zumelli Maria Novelli Rosalia Zamboni Evelina NON DOCENTI De Carli Gian Pietro Giulietti Maria Luisa MERCERIA - MAGLIERIA
- CONFEZIONI roname4" i n 8 Aventi diritto al Votanti voto Numero M A TERNA V.LE UNGHERIA % > o Voti validi % ..r ri E I : 5 3 t;2 I .2 Te -1 1 Ti :i5 3 c u 0 -0 Genitori Docenti Non doc. 315 12 5 144 11 4 45,71 91,66 80 122 10 4 85 91 100 122 10 4 MATERNA VIA SORDELLO Aventi diritto al Votantivoto Numero % 14 Voti validi % T. 3 .ci ''' o 5 3 Ó 2 > co I ÄT:io -9 7 1 : :i c u o o Genitori Docenti Non doc. 193 7 4 93 7 4 48,18 100 100 77 5 4 83 71 100 77 5 4 MATERNA VIA UMILIATI Aventi diritto al Votanti voto Numero % > 63 Voti validi % P 5 n — — o .. o — Ti 3 7; 2 I 9 T3) 12 'a:5 3 o (5 4 4. Genitori Docenti Non doc. 295 11 5 141 10 5 47,73 90,90 100 121 9 5 86 90 100 121 9 5 A PONTE LAMBRO EDUCATRICI Ronchi M. Grazia Viganò Patrizia Zacchini Marilena Pustorino Marina PERSONALE AUSILIARIO 1) laia Cosimo GENITORI Nebuloni Enrico Magistris
COTONERIE
Sonzogni Giovanni Cuzzocrea Armanda
GENITORI Dalla Torre Belloni Malcone DOCENTI Ferri Bonomi Gelardoni NON DOCENTI Non hanno presentato candidati
COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI SCUOLA
GLIO DI SCUOLA GENITORI Pasini Tarricone Esposito Milesi
Taveggia Esposti Bavoli Scalabrin
COMPOSIZIONE CONSI-
DOCENTI
NON DOCENTI
CANONE SOCIALE
E MANUTENZIONI: PROBLEMI APERTI
Nello scorso mese di novembre abbiamo trattato su "Milano domani" la questione delle manutenzioni negli stabili di proprietà comunale, ma gestiti dall'IACP, di viale Ungheria. In seguito a quell'articolo ci sono giunti numerosi segni di approvazione da parte di inquilini del quartiere, dal SUNIA e dal Consiglio di zona; nulla invece dall'IACP che, peraltro, avrebbe dovuto sentirsi direttamente parte in causa, se non addirittura posto sotto accusa. Ma, evidentemente, l'auspicata democratizzazione dello Istituto Case popolari è lontana dall'essere com piuta.
La questione riguarda Ponte Lambro (lotto 25), viale Ungheria e via Salomone (lotto 64) be avvenire da parte dell'I.A.C.P.M. nei riguardi della Vl° Commissione di gestione democratica. Ciò al fine di poter svolgere una valida opera di controllo su investimenti di danaro della collettività che rischiano di divenire inutili.
Ritorniamo ora sull'argomento per riferire brevemente dell'attività della Commissione Casa del nostro Consiglio di zona, ed in particolare riportiamo, senza commenti superflui, una lettera spedita il 18 novembre 1977 all'Assessore all'Edilizia Popolare (e per conoscenza al Presidente dell'IACPM) riguardante proprio la questione delle manutenzioni.
Qualche commento vogliamo invece fare ad un'altra lettera che la Commissione Casa ha inviato lo scorso 12 dicembre al Presidente dell'IACPM e al Consiglio di Amministrazione dello stesso istituto.
In questa missiva Antonio Biscàro, Presidente della Commissione Casa richiede alI'IACPM che sia applicato con sollecitudine il canone sociale alle case dei lotti 25 (Ponte Lambro) e 64 (via Salomone). Si tratta di una richiesta che non possiamo che sostenere e fare nostra perché la non definizione del canone sociale, e conseguentemente gli affitti troppo alti che ancora si richiedono a famiglie a basso reddito come molte di quelle che abitano nelle case in questione, è una delle componenti importanti della "grave
situazione di disagio, di frustrazione e di emarginazione", come scrive il Presidente della Commissione Casa, in cui sono costretti a vivere questi abitanti della nostra zona.
Sono in corso da parecchi mesi, negli stabili di Viale Ungheria 5 - 7 9 - 11, di proprietà Comunale, i lavori di manutenzione straordinaria. Innumerevoli rilievi verbali sul loro andamento pervengono da tempo a questa Commissione Casa da parte di vari inquilini e, nei giorni scorsi, è stato presentato un esposto del Sunia di Quartiere che alleghiamo in copia. Poiché non si ritengono infondate le denuncie degli interessati ed in considerazione del fatto che gli interventi degli stessi presso i tecnici dell'I.A.C.P.M. non hanno migliorato la situazione, questo organismo, riunito in seduta comune con la VI° Commissione di Gestione Democrat. IACPM, reputa suo dovere interessare codesto Assessorato in quanto "proprietà" dei fabbricati. Per sintetizzare, le principali motivazioni del malcontento si possono così riassumere:
1) Eccessivo dilungarsi dei lavori, non dovuti alla loro entità o complessità ma essenzialmente alle frequenti, lunghe e ingiustificabili interruzzioni. Iniziati la scorsa primavera, si pensi che durante la stagione estiva, la più adatta per la loro esecuzione, per mesi non si sono visti operai. Sono ripresi in settembre avanzato ma con un numero irrisorio di mano d'opera. Questo, com'è evidente, oltre a sprechi intollerabili (deterioramento materiali, degrado lavori interrotti, noli ponteggi, ecc.) è stato ed è causa di disagi notevoli per gli inquilini: muri lasciati sbrecciati all'interno degli appartamenti; passaggio di operai attraverso gli
stessi a distanza di giorni per uno stesso lavoro non finito ecc.
Soluzioni tecniche adottate. É impressione generale che alcune siano fra le meno razionali ai fini della soluzione di un problema. Come, ad esempio, la perforazione di intere colonne di balconi per la sistemazione dei tubi dei pluviali. Causa, questa, di disagi agli assegnatari e preoccupazioni per la stabilità dei balconi.
Oppure, la scelta delle tinteggiature in bianco per le pareti interne dei balconi mentre la facciata è di diverso colore. L'effetto cromatico potrà essere ottimo ora, ma fra qualche anno, quando ognuno le rivernicerà a colori diversi?
Incurie e negligenze. Ne sono state lamentate tante ed alcune sono state all'origine di danni su-
biti dagli abitanti, sia a seguito di successive rotture di condotte d'acqua, sia per sopravvenute intemperie naturali.
Questa Commissione, con la presente iniziativa, intende farsi carico non tanto e non solo delle istanze che ad essa pervengono dai cittadini a tutela dei loro diritti, ma anche e, soprattutto, della salvaguardia del patrimonio di edilizia pubblica.
Ritiene inoltre che il riconoscimento di questa sua funzione gli sia dovuto anche attraverso la consultazione e la richiesta di partecipazione preventiva, da parte degli Organi centrali del Comune, alle decisioni che riguardano il patrimonio comunale della Zona, in particolare, nei casi come quelli in oggetto. La stessa cosa dovreb-
Chiede pertanto a codesto Assessorato di procedere, nel più breve tempo possibile, all'apertura di un'accurata inchiesta al fine di appurare eventuali responsabilità o inadempienze, rispetto ai capitolati d'appalto, sia da parte delle imprese esecutrici, sia da parte degli Uffici Tecnici IACP preposti al controllo. Dovrà essere stabilito, inoltre a chi competerà la rifusione dei danni subiti da alcuni assegnatari a causa delle negligenze sopra esposte.
Sarebbe utile inoltre, un accertamento su eventuali operazioni di subappalto nell'esecuzione dei lavori, delle quali "si parla in quartiere".
Si resta in attesa di una sollecita risposta da parte di Codesto Assessorato, anche per chiarire alla scrivente Commissione - Casa i punti tecnici contenuti nell'esposto.
Cordiali saluti Il Presidente della Commissione Casa Antonio Biscàro
Ma cos'è questo "equo canone"?
Nel mese scorso è stato scritto che la ex lavoratrice dipendente ha diritto alla pensione di vecchiaia al componimento del cinquantesimo anno di età. In effetti il diritto viene acquistato a 55 anni.
Di questo errore di stampa ci scusiamo con i lettori.
Questa volta ci occupiamo della pensione d'invalidità poichè la maggior parte delle lettere ricevute pongono quesiti su questo problema.
La pensione d'invalidità spetta quando il lavoratore possa far valere contributi per almeno cinque anni, anche se non continuativi, di cui non meno di uno nei cinque anni precedenti la data di presentazione della domanda di pensione.
Secondo la legge è considerato invalido il lavoratore la cui capacità, in occupazioni adatte alle sue attitudini, risulta ridotta
in modo permanente, a causa d'infermità o difetto fisico o mentale, a meno di un terzo di quella normale se operaio, o a meno della metà se è impiegato. Per l'accertamento dell'invalidità il lavoratore viene sottoposto a visita medica presso il gabinetto diagnostico della sede provinciale dell'I.N.P.S.
Il responso di una domanda d'invalidità arriva generalmente dopo un anno ed in caso di accoglimento la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda.
La situazione del pensionato per invalidità non si modifica allorchè l'interessato raggiunge l'età richiesta per il pensionamento per vecchiaia (non sorge cioè nei suoi confronti il diritto ad ottenere anche la pensione di vecchiaia).
(A cura di Giorgio Varisco)
L'esempio di case in via Mecenate e a Ponte Lambro Il discorso da noi impostato su queste pagine nei mesi scorsi necessita ora di una messa a punto alla luce della normativa approvata i primi di Dicembre dal Senato. Per ragioni di spazio e di più facile comprensione da parte del lettore "non addetto", trascureremo di soffermarci sull'altra legge, attualmente in uno stadio molto avanzato del suo iter, sullo sviluppo dell'Edilizia Pubblica, convenzionata, sovvenzionata ecc. Non possiamo però dimenticare che il successo dell'una (Equo Canone) è strettamente legato al successo dell'altra (settore pubblico).
Sarà oggettivamente impossibile una corretta applicazione dell'Equo Canone senza un rilancio della costruzione di case; non vi potrà essere questo rilancio
tare l'applicazione concreta della legge sull'Equo Canone in alcuni appartamenti della nostra Zona. Dobbiamo premettere che alcuni parametri di cui ci avvarremo saranno necessariamente suggeriti dal buon senso ma arbitrari, data l'oggettiva difficoltà di conoscere in dettaglio tutti i dati, tecnici e catastali, che riguardano un determinato stabile, se non si ha il tempo e la possibilità di effettuare un'accurata indagine. Ma noi, di giorno, lavoriamo....
Dato per scontato che la nostra Zona venga classificata "periferica" e perciò esente da maggiorazioni per l'ubicazione, prendiamo in esame alcuni ipotetici appartamenti di diverse dimensioni, età e stato manutentivo, situati ad esempio nei numeri pari di via Mecenate (che defi-
prezzi di mercato attuali, appaiono più che ragionevoli. Tanto più, se si considera che gli aumenti, per i fitti bloccati a livelli più bassi, dovranno venir scaglionati nell'arco di 6 anni peri redditi inferiori a 8 milioni e di 3 anni per quelli superiori. Mentre le diminuzioni, per quelli attualmente più alti, saranno immediate. È significativo inoltre che lo stato di manutenzione incida tanto sensibilmente sulla determinazione del prezzo dell'affitto.
Vedremo in un prossimo articolo quali aspetti della normativa, a nostro parere, possano ri-Ö tenersi negativi e perciò modificabili in sede di discussione alla Camera, anche se ciò dovesse comportare un breve scivolamento nella promulgazione. Risulta però macroscopica la dif-
senza un decisivo intervento dello Stato inteso anche ad aiutare, a stimolare quello dei privati. Ciò che occorre, in definitiva, è una maggiore disponibilità sul mercato di abitazioni a prezzo equo.
Ciò detto proviamo a consta-
niremo in buono stato manutentivo e di tipologia "civile" e a Ponte Lambro (che riterremo in condizioni "scadenti" e di tiporogia "popolare").
Anche ad una valutazione superficiale, i dati risultanti dalla tabella, se li confrontiamo con i
ferenza in positivo con testo legislativo che si apprestava a varare il Senato nel luglio scorso se non fosse intervenuto il blocco delle forze progressiste.
Via Mecenate (età 17 anni) Ponte Lambro (età oltre anni 30) Incidenze coeff. mq. 50 coeff. mq. 75 coeff. mq. 40 coeff. mq. 60 costo al mq. 250.000 12.500.000 18.750.000 10.000.000f 15.000.000 tasso rend. 3.85 affitto base 481.250 721.875 385.000 577.500 coefficente di superf. 1.1 529.375 1 721.875 1.2 462.000 1.1 635.250 tipologia 1.25 661.718 1.25 902.231 0.8 369.600 0.8 508.200 classe dem. del comune 1.2 794.061 1.2 1.082.677 1.2 443.520 1.2 609.840 vetustà 0.9 714.654 0.9 974.409 0.835 370.340 0.835 509.216 stato di manutenz. 1 0.6 0.6 totale affitto 714.654 974.409 222.204 305.530
9 (Rifs.~0 DOMAP!)
Adriano Era Emilio Paraboschi
L'ATTIVITA DELLA COMMISSIONE CASA
(pensioni) PINCELLI Detersivi Henkel AL 25/. DI SCONTO LA CASA CHE PRODUCE "I MAN" V!A LOMBROSO 32 (MERCATO POLLAME) - TE L. 592942
Perchè gli anziani dovrebbero essere inutili?
In via Salomone dovrebbe sorgere un centro per l'assistenza domiciliare agli anziani. Ma quali sono le necessità che i pensionati, gli ultra sessantenni hanno nella nostra zona? Quali possono essere le condizioni perchè non si sentano soli, inutili, sopportati dal resto della comunità?
Alcuni di loro, interpellati in via Salomone e in viale Ungheria, hanno sottolineato l'importanza di un servizio medico specializzato, di un centro dove andare a fare le "punture", di operatori sociali e sanitari che possano anche andare nelle case a controllare la pressione, fare iniezioni, pensare alle pulizie ed alla spesa.
Ma il problema più grosso che viene fuori, sotto sotto, nei loro discorsi, è il dispiacere di vedere che la società non è in grado di utilizzare la loro esperienza, la loro capacità.
Perchè gli insegnanti non invitano gli anziani nelle scuole a parlare di queste esperienze, dei loro ricordi, del diverso modo di vivere, magari di certe ricette tradizionali, che si vanno perdendo?
Perchè il Comune e I'IACP non utilizzano gli anziani, sotto le direttive di personale specializzato, nel curare il verde dei quartieri?
Perchè non è possibile trovare i canali, che permettano agli anziani, che fanno bellissimi pizzi all'uncinetto, golf ed altri lavori a mano, di venderli?
Perchè infine le donne che lavorano non possono sapere che altre donne, magari in pensione, sarebbero disposte a curare il bambino, per il periodo in cui è a letto con l'influenza?
E i lavori di idraulico,'elettricista, riparatore di televisori: perché un pensionato non potrebbe fare un corso di specia-
lizzazione, per fare poi riparazioni a domicilio?
Quando però l'anziano perde le forze ed è costretto a restare a casa, spesso non gli rimane che il completo isolamento ed il timore di finire in istituto.
Perchè allora non prevedere, al di là del personale specializzato che il Comune potrà anche mettere a disposizione, ma che non sarà mai sufficiente, l'intervento di volontari coordinati dal Centro di Assistenza domiciliare, perchè seguano gli anziani, avendo eventualmente un rimborso spese?
Com'è consuetudine del giornale, molte idee vengono lanciate per suscitare il dibattito, provocare reazioni, smuovere la zona. Cosa pensano gli anziani di tutto questo? Cosa ne pensano i cittadini?
Ornella De Filippi
(sport) Macallesi: riprende il campionato
È ripresa la settimana scorsa con le partite di recupero, l'attività della Macallesi dopo l'interruzione per le feste natalizie. Gli allievi locali, la Under 20, e i giovanissimi hanno giocato le partite che erano state sospese in una delle ultime domeniche di dicembre per la nebbia. Con questi recuperi, si è praticamente concluso il girone d'andata che ha visto le diverse formazioni della Macallesi battersi per i primi posti, senza peraltro poter beneficiare di fortuna e di imparzialità arbitrali.
Del resto i risultati parlano da soli: i "giovanissimi" sono al pri-
mo posto, gli allievi sono al 2° posto, Under 20 e Mini allievi si mantengono al terzo posto, gli allievi regionali pur accusando qualche passo falso, sono al 4° posto. Una prima tornata, più che lusinghiera dunque; e forse ci poteva essere anche qualche cosa in più che comunque può essere ancora agguantato nel girone di ritorno. Dal 15 gennaio, il campionato riprende con alcune partite difficili e molto sentite. Si vedrà se i ragazzi della società di viale Ungheria sapranno raggiungere le squadre dì testa e conquistare quel primato che
è alla loro portata. Un primo successo lo hanno raggiunto i "cadetti" vincendo il torneo Avis di Bolgiano e meritando una lunga serie di premi, fra i quali anche quello per il miglior realizzatore, che è andato a Milanesi.
A metà gennaio cominciano anche i tornei NAG (i più piccoli) e l'attesa per giocatori, dirigenti
e pubblico si fa sempre più viva. Tutti i giocatori anche nel periodo di sosta hanno continuato ad allenarsi con puntualità e questo lavoro verrà sicuramente utile nei prossimi mesi. Anche per i dirigenti le festività non sono state solo di riposo e di tranquillità. Abituati come sono a trovarsi, per discutere di calcio o chiacchierare fra amici, non
hanno saputo attendere il 15 gennaio. Hanno organizzato nella sede sociale un torneo di scopa fra i soci, con tanto di eliminatorie e di finali. Tutto è andato bene e alla fine ci sono stati anche i premi. Una curiosità per finire: fra i primi ad essere eliminati c'è stato proprio il presidente della cinquantenaria società, Aldo Pastorini.
Domenica 20 Novembre la nuova squadra di calcio, Mecenate Baby (si tratta di giovanissimi, in età compresa tra i 10 e i 12 anni), ha disputato la sua prima partita amichevole; è previsto in futuro un campionato con il C.S.I. (Centro Sport Italiano).
L'attrezzatura, come per il Gruppo Sportivo è stata fornita dal Sig. Elmi della ditta Caleppio. Presidente della squadra è il Sig. Binacchi Angelo. I nomi dei ragazzi che la compongono sono: Luca Binacchi, Fabio Elmi, Federico Bello, Marco e
ELEMENTARI DI PONTE LAMBRO
Si è conclusa, dopo le assicurazioni fornite dall'Assessore Sangiorgio, l'occupazione delle scuole elementari di Ponte Lambro. Durante l'interruzione dell'attività didattica, per le festività natalizie sono stati iniziati i lavori all'interno dell'edificio per rendere agibili alcuni locali. Altro risultato raggiunto è stato quello di una garanzia sul regolare procedere dei lavori per le nuove aule, e
Nel frattempo il "Gruppo
Sportivo Mecenate" si sta comportando veramente bene: è 5° in classifica, ma a soli 3 punti dalla capolista.
Su undici partite ne ha infatti persa soltanto una, pareggiate 7, vinte 3.
Il campionato, interrotto durante le feste natalizie, è ripreso il 15 gennaio. m. M U.
uno stanziamento di otto milioni per acquisti di materiale indispensabile al proseguimento dell'attività didattica.
SFILATA DI MODA
lI 5 gennaio si è svolta, all'Hotel Palace di Bormio, la rassegna di moda "Lady Eleganza Europa". Si è trattato di una _sfilata di pellicce ed abbigliamento in pelle che ha ottenuto grande successo anche grazie ai bellissimi gioielli forniti dalla gioielleria MZ di via Mecenate.
QUANTO COSTA? PROBLEMI DI TRASPORTO
tua auto non ci sta... c C'è la pianta grande che va dalla nonna... ....il baule non ci sta in macchina Il mobiletto comodo, ma come lo porto? La moto "inchiodata" va portata dal meccanico Il divano che passa alla figlia 2 damigiane di vino "buono" per qualche centimetro in più TELEFONA 1 13 Una lampada impossibile Il letto a castello per i bambini La poltrona importante Taxi Transport SpA. BASTA TELEFONARE AL 344000 VIA PRINC.EUGENIO 23 20155 MILANO MILLE LIRE IN REGALO AL CLIENTE SE LETTORE DI QUESTO GIORNALE 10 "AN°ZomDC*110 Foto Ferrari (via Parea, 1)
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Claudio Castelnovo, Massimo Fiorentini, Cristiano Ruaro, Roberto Sanno e Angelo Capocci.
È nato il "Mecenate Baby" fin breve
dei circoli culturali
UN DIBATTITO AL "5 GIORNATE" DI VIA MECENATE Capire per battere il terrorismo
Si è svolta nei giorni scorsi, presso la sede dell'ARCI di via Mecenate, una singolare manifestazione politico-culturale. Un artista, Alberto Gandolfo, ha presentato una sua opera; un pannello definito "gioco a incastri opera incompiuta " raffigurante in modo originale due episodi di repressione poliziesca avvenuti nel 1969 e collegati alla strage di Piazza Fontana. Il pannello presentava uno Spessore atto a contenere i fogli dei quotidiani che di volta in volta hanno riportato le notizie riguardanti le diverse tappe della strategia della tensione dal 1969 a oggi, il cui contenuto è stato illustrato da un audiovisivo. Una serie di catenelle intrecciate intorno all'opera stavano a simboleggiare, secondo l'autore, che la verità su questi episodi è ancora "imprigionata", sconosciuta al Paese.
È stata, questa, una occasione per discutere sul valore e sulla efficacia delle nuove forme espressive usate in campo artistico — in particolare quando - queste si rifanno alla sfera socio-politica — e per puntare l'attenzione su eventi che dal 1969 ad oggi si sono susseguiti con determinazione mirando a colpire praticamente obbiettivi diversi e, strategicamente, l'ordinamento istituzionale e l'accrescersi della coscienza democratica dei lavoratori, dei cittadini.
Si è cercato di evitare una sterile operazione di "presa in visione" di questi fatti e di far funzionare una chiave di interpretazione di alcuni aspetti della realtà del nostro Paese attraverso la rilettura delle diverse tappe e delle diverse sembianze assunte dall'eversione.
A questo proposito credo
Mostra del giocattolo didattico e di legno
debba essere messo in discussione, come qualcuno ha fatto, il ritenere ancora sconosciuta all'opinione pubblica la verità su questi fatti drammatici.
Certo, è vero che stiamo assistendo all'interminabile processo di Catanzaro nel quale — per gli innumerevoli colpi di scena, le ritrattazioni, le coperture, le bugie — la verità sembra un fantasma inafferrabile e imprevedibile, e che non è ancora stata fatta chiarezza sulle responsabilità e le connivenze che hanno avuto per protagonisti persino personaggi e apparati dello stato. È pur vero però che il disegno definito dalla trama della eversione, con le sue luci e le sue ombre, ha contorni sempre meno ipotetici e sempre più determinati nei quali trovano una loro collocazione anche gli ultimi episodi terroristici di violenza contro politici, giornalisti, poliziotti.
A una prima fase in cui si è inteso colpire, attraverso le bombe e il discredito, in modo diretto la crescita del movimento operaio e la credibilità che andava conquistandosi tra larghi strati di lavoratori, ha fatto seguito un lucido progetto di sconvolgimento delle istituzioni democratiche e delle realtà ad esse collegate, in concomitanza con una presenza più massiccia e consapevole delle classi lavoratrici nelle articolazioni dello stato nel quale identificano l'ambito più idoneo a riscattare la propria subalternità e a rompere con certi metodi di governo della cosa pubblica.
Quindi, se sono ancora nell'ombra molti episodi i colpevoli e i mandanti, non sono altrettanto oscure le finalità e gli obiettivi degli strateghi della tensione, di chi vuole imporre al Paese una svolta autoritaria che annulli preziose conquiste Democratiche.
Questo pericolo non può essere ignorato nè sottovalutato.
Nelle due settimane precedenti il Natale, sempre nella sede, del Circolo ARCI - 5 Giornate, si è tenuta una mostra del gioco didattico e di giocattoli di legno di vari paesi del mondo. Come nel 1976 nello stesso periodo, molti e interessati sono stati i visitatori. Abbiamo constatato un crescente interesse verso i giochi che attivizzano i
bambini (ma anche gli adulti) stimolandone l'immaginazione, l'inventiva, la logica. Anche il semplice gioco di legno, quello che non nasconde marchingegni elettronici e che inevitabilmente finisce per essere sfasciato dalla giusta curiosità (del resto mai appagata) del bambino, ha avuto vasti apprezzamenti.
La mostra "Natale '77" del gruppo artistico FORLANINI MONLUÈ.
Dal 18 al 26 Dicembre hanno partecipato alla collettiva del Centro Culturale Forlanini (via Dalmazia 11) i seguenti pittori: Arrigoni, Baccalini, Barbieri, Battaglini, Bergamaschi, Bergonzi, Bracci, Brambilla, Brenta, Caldara B., Caldara S., Campanile, Carignani, Cavagnaro, Gonfalonieri, Costa Bosco, Cupellini, Dalla Noce, Davis, Del Bon, Dossi, Faltracco, Ferraris, Furlan, Galbiati, Galmozzi, Garra, Genocchio, Geraci, Gorlini, Gornati, lacomelli, Localzo, Lollo, Mantegazza, Manzo, Masieri, Minoia, Monza, Negrisolo, Orsini, Padovani, Ricci, Rovai, Salardi, Steffè Au., Steffè An., Tagliaferri, Valentini, Verdenio, Vianini, Zaccaria, Zerbi.
Siamo convinti che ai mutamenti sociali deve accompagnarsi un nuovo modo di vivere i rapporti tra individui e degli individui con la natura.
L'arte non deve essere un ingrediente di lusso (e quindi un bene superfluo), ma essa stessa una forza di trasformazione sociale. Ecco dunque la valida ragione di esperimenti come questa rassegna collettiva, che riunendo ben 53 artisti (con una o due opere ciascuno) ha dato ai visitatori del quartiere un contrastato contributo di poesia. Allestito con ordine ed equità, le mostre collettive come questa favoriscono la comunicazione a livello di esperienza mediante la quale l'uomo guadagna es-
senziali elementi di ampliamento del reale.
Una verifica stimolante quindi per gli stessi autori, molti dei quali si sono creati una situazione aggregativa con una continuità settimanale di incontri. Prevalgono interessi naturalistici e intimistici, ma non mancano temi che affrontano i problemi della gente comune. Le sollecitazioni che ci vengono dalla realtà sono molteplici, ciò che conta è la partecipazione e la sincerità della scelta. La realtà è sempre imprevista, anche quando è conosciuta profondamente. Questo misurarsi ogni volta con la realtà fa sì che i mezzi espressivi si modifichino nello sforzo incessante del conoscere. g. v.
A. Gandolfo "Gioco a incastri " ( particolare
Gioco a incastro
Una dichiarazione di Gandolfo, artista concettuale e politico.
Il 14 dicembre, per ricordare la strage di piazza Fontana, il pittore Alberto Gandolfo ha presentato la sua opera, collegata ad un audiovisivo, che ha consentito di stimolare un vivace dibattito tra gli intervenuti all'iniziativa organizzata dal Circolo ARCI - 5 Giornate.
Alberto Gandolfo è nato a Sanremo nel 1927 ma vive e lavora a Milano dal 1947. Ha seguito i corsi di grafica alla "Scuola d'Arte del Castello Sforzesco" ed ha studiato con Salvadori all'Accademia di Brera.
È un lavoro che, mentre lo portavo avanti, ha assunto con sempre più evidenza l'aspetto di una ricerca. E con tutte le implicazioni del caso: la raccolta, la classificazione dei dati, l'analisi di certi risultati, il commento.
Il titolo "Gioco ad incastro", l'ho ritenuto adatto non tanto in quanto "gioco", quanto per il significato di congegno, manovra che non lascia via d'uscita.
La manovra è quella attuata in Italia da forze, sempre meno misteriose, che hanno dapprima (al tempo delle bombe sui treni e alla Fiera di Milano), tentato di occultare nel modo più sporco la verità, per tendere oggi (con i vari processi in atto), ad annebbiarlo e farlo slittare il più possibile nel tempo.
Ci sono ovviamente degli individui e dei gruppi sociali ben precisi il cui interesse è favorito dall'occultamento di questa ve-
rità, perchè essa è legata a doppio filo con l'esercizio del potere.
La verità è infatti una delle armi più efficaci per coloro che il potere non l'hanno. Il mio lavoro vuole evidenziare questi due ultimi concetti oltrechè essere testimonianza della ricerca di questa verità.
Alberto Gandolfo
Lo stato Democratico deve difendere se stesso attraverso una più incisiva e coerente opera di prevenzione e di repressione del terrorismo, della violenza, delle manovre che tendono a screditarlo, a inquinarlo; ma soprattutto attraverso la valorizzazione progressiva della Democrazia, l'allargamento degli spazi conquistati da tante lotte.
Su questo terreno dobbiamo riuscire a misurarci un po' tutti: ogni forza politica, ogni istanza democratica, ogni singolo cittadino. Non basta condannare genericamente il rigurgito fascista e la violenza; non è sufficiente considerarli un fatto di ordine pubblico. Bisogna contrapporre ad essi una ricerca ed una pratica della democrazia, in ogni ambito della vita sociale, che non lascino vuoti e vedano protagonisti non soltanto i partiti e gli "addetti ai lavori" ma masse di uomini e di donne quale significativa presenza politica, certo, ma anche e soprattutto quale grande esperienza culturale.
Giuliana Giuliani
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Un contributo di poesia da non ignorare
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"MILANO DOMANI"
Raggiunto un accordo per il campo di calcio di via Mecenate
Nello scorso numero di "Milano domani" abbiamo avuto occasione di parlare di una.nuova squadra di calcio sorta nel nostro quartiere, precisamente quella del "Gruppo sportivo Mecenate". Essa ha incontrato alcune difficoltà riguardanti il campo in cui abitualmente gioca, un'area situata dietro via Mecenate in corrispondenza dei numeri 34 e 36.
Ricordiamo infatti brevemente che si tratta di un campo privato che alcuni anni fa un gruppo di cittadini riuniti in comitato
hanno ripulito da tutte le star-Paglie in modo che vi potessero giocare i ragazzi delle case circostanti.
Appena sorto, il "Gruppo sportivo Mecenate", ha iniziato la ricerca di una area nella zona in cui poter disputare le proprie partite, area che ha individuato appunto nel campetto in questione, affermando che esso era ormai da tempo trascurato e inutilizzato. Questo atteggiamento ha dato luogo ad una polemica con il comitato degli inquilini che accusava la società
sportiva di non averli interpellati prima di prendere una simile decisione.
Con l'intento di trovare un accordo che mettesse fine a questi contrasti "Milano domani" ha indetto, per il 12 dicembre, un'assemblea popolare alla quale hanno partecipato sia alcuni membri del comitato sia i rappresentanti del Gruppo sportivo Mecenate. Da molti è stata sottolineata la carenza nella nostra zona, di strutture sportive aperte a tutti i cittadini, e quindi il fatto che simili problemi siano tut-
t'altro che secondari. Per questo, è stato detto, è necessario giungere ad un accordo che eviti ogni prevaricazione.
L'assemblea è stata molto animata, ma fin dai primi interventi tutti hanno dimostrato la volontà di trovare delle giuste soluzioni. Essa si è conclusa con un accordo in base al quale la società sportiva si è impegnata ad utilizzare il campo in armonia con quanti presenti al momento e di disputare solamente due o tre incontri al mese che vedano impegnate la squadra del "Me-
cenate" e la squadra ospite. Il comitato degli inquilini ha chiesto inoltre che non vengano costruiti spogliatoi o altre strutture fisse per evitare che diventino ritrovo abituale di cattive compagnie. Al termine dell'assemblea, sia il "Gruppo sportivo Mecenate", sia i rappresentanti degli abitanti del quartiere hanno firmato una lettera, che è stata inviata al Consiglio di Zona, in cui sono raccolti gli impegni che sopra abbiamo citato. Non resta che augurarci che essi vengano rispettati.
Flavia Sellini
ITALIA POLITICA le regioni e le provincie (scuola)
a cura di Filippo Cantù
DIVERTITEVI AD
IMPARARE LA GEOGRAFIA
Da questo numero iniziamo a pubblicare delle "ricerche guidate" per aiutare i ragazzi a conoscere l'Italia. Riteniamo che possano rappresentare un valido ausilio agli insegnanti di geografia, che pertanto invitiamo a sperimentare nelle loro classi.
In questa "ricerca guidata" poniamo in evidenza le regioni e le provincie d'Italia.
Regioni. Ogni regione va colorata con un colore diverso. Esempio: Lombardia in giallo, Veneto in azzurro, ecc.
Provincie. Ogni provincia va individuata e scritta nello spazio ad essa corrispondente con la sigla della targa automobilistica, in rosso per i capoluoghi di regione (es. MI = Milano), in nero per le altre provincie (es. VA = Varese).
Salteranno subito all'occhio: - le posizioni e i confini di ogni regione; - la dimensione della loro superficie;
- il numero, le posizioni e le dimensioni delle provincie di ogni regione.
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_Via Mecenate 25 - Supplemento a Segrate Oggi - Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 369 del 19.11.1974 Direttore Responsabile Annamaria Scaltriti Spatti - Stampa: oliato pompi Coop. "Il Guado" - Robecchetto con Induno - tel. 0331/881475 Å Comitato di Redazione: Mario Caccia, Donatella Campoleoni, Mimmo Casucci, Felice Fava, Marina Muzzani, Aleszona sandra Villa, Adriano Zagato, Paolo Zucca - Amministrazione: Flavia Sellini - Grafica: Renato Magni, Lucia Fraraccio - Foto: luri Cassago, Ferrari (via Parea 1) Å Disegni di: A. Gandolfo, M. Vaglieri.
"ArmerS e A SEGUITO DELL'ASSEMBLEA INDETTA DA