Milano 19(65)

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infilano 1.9

Mensile di informazione politica e cultura

Elezioni Europee 1984

Anno VIII - N. 6 - Giugno 1984 L. 500

Assemblea della Coop. La Torrazza

L'importanza di ogni voto

Bisogna lottare per un'Europa che si incammini sulla strada del superamento dei blocchi e del riconoscimento di una realtà mondiale non più bipolare

Il 17 giugno siamo chiamati ad esprimere, attraverso il voto, il nuovo Parlamento europeo. Queste elezioni, per la loro consistenza, devono essere sentite da tutti noi come un momento importante per la nostra vita democratica. E necessario convincersi profondamente che ci sono nuove questioni, nuove esigenze che urgono e che esse possono essere affrontate soltanto in una dimensione coloniale.

Basti pensare ai problemi legati ai temi della pace (dunque ad un nuovo equilibrio internazionale), del mondo del lavoro (dunque ad un nuovo ordine economico mondiale), della droga, della difesa dell'ambiente, dei nuovi processi tecnologici, ecc. Viviamo in un momento in cui la sola dimensione nazionale non è sufficiente ad affrontare tali problemi, che invece possono essere affrontati da una comunità più vasta quale quella europea. Se essa non lo farà saranno altri (sono già altri) a farlo, si tratti di multinazionali odi Paesi abbastanza forti da poter dominare processi di questo tipo anche a scapito delle sovranità nazionali e del diritto di ogni Paese, grande o piccolo che sia, di salvaguardare la propria indipendenza e la propria peculiarità.

Una Comunità Europea che affermi nei fatti di non voler essere né antisovietica, né antiamericana, pur nel rispetto degli impegni diplomatici e militari di ciascuno degli stati associati, può e deve essere un elemento utile e positivo per un nuovo equilibrio mondiale, per una distensione che garantisca il non irrigidimento dei blocchi e che non ci dia soltanto l'equilibrio del terrore, che a qualcuno sembra possa essere il massimo che si possa ottenere. Bisogna quindi lottare per un'Europa che si incammini sulla strada, certo non breve ma non impossibile, del superamento dei blocchi, del riconoscimento di una realtà mondiale non più bipolare che possa conciliare equilibri, collaborazioni ed effet-

Calcio giovanile in Zona 19

I mestée de la Milan de semper

In due anni gli autobox potrebbero essere pronti

Già pronti i progetti di massima - Restano da compiere alcuni adempimenti burocratici - Progettata anche la sistemazione del soprassuolo dopo la realizzazione dei posti macchina

tiva libertà per tutti i popoli. Infatti se è vero che tanta parte della distensione dipende oggi, e continuerà a dipendere, dai rapporti tra le due superpotenze (USA e URSS), è altrettanto vero che la strada della pace, di un nuovo ordine internazionale, di rapporti con il terzo mondo che non siano di tipo neocoloniale passa attraverso il superamento del bipolarismo.

E se l'Europa ha molte cose da dire e da fare nei confronti degli Stati Uniti, dei Paesi Socialisti e dei Paesi del terzo mondo, la sua funzione non può essere che di pace e di cooperazione. Quindi non può che partire da una chiara visione di una comunità autonoma, indipendente, non soggetta ad alcuna subordinazione né economica, né politica, attenta ai (segue in ultima)

Sabato 23 e domenica 24 giugno

Anziani e nipoti al Monte Stella

Per favorire un momento di simpatica ed allegra compagnia

Su proposta della Commissione Igiene e Sanità e Servizi Socio-Sanitari, il Consiglio di Zona 19 ha deliberato di indire anche quest'anno l'ormai tradizionale festa "Anziani e nipoti" al Monte Stella, di fronte al Campo Sportivo XXV Aprile, dove è circoscritta una rotonda, che si terrà sabato 23 giugno.

L'iniziativa, organizzata e gestita dal Consiglio di zona 19 in collaborazione con il Comitato di Gestione del Centro Anziani di piazzale Segesta e del Centro Tempo Libero di Trenno, è rivolta agli anziani ed ai bambini della zona, che potranno parteciparvi gratuitamente, ed intende favorire un momento di simpatica ed allegra compagnia.

La festa inizierà alle ore 14.30 con un intrattenimento musicale, con il complessino del liscio. Inoltre prevede uno spettacolo di burattini organizzato dal Centro Tempo Libero di Trenno, con inizio alle ore 16.30, nonché musiche e danze popolari a partire dalle ore 17, per poi concludersi alle ore 19.

In seguito ai fatti del 5 marzo

Sospesa la realizzazione del campo nomadi a Figino

Lo ha deciso la Giunta Comunale in attesa di riesaminare la questione - Le richieste del Comitato di Quartiere

In seguito ai luttuosi fatti accaduti il 5 marzo scorso a Figino, conclusisi con l'uccisione, da parte di un nomade, della ventottenne Giuliana Rossi, gerente del bar della locale cooperativa (fatti su cui abbiamo già riferito nel nostro numero di aprile), la Giunta Comunale di Milano ha deciso di soprassedere alla realizzazione del campo nomadi nell'area nord di tale quartiere, ai confini con Pero,

Festa giovanile in via Lampugnano

Per creare momenti di aggregazione sociale tra i giovani

Nell'ambito delle iniziative culturali e ricreative rientranti nel settore del tempo libero e dell'aggregazione sociale, il Consiglio di Zona 19 ha accolto la richiesta del Comitato di Gestione del Centro Comunitario di via Lampugnano 145 relativa ad una festa giovanile da tenersi nel giardino del centro stesso nei giorni 23 e 24 giugno 1984.

Tale iniziativa, organizzata e gestita dal Consiglio di Zona 19 in collaborazione con il Comitato di Gestione del Centro Comunitario, è rivolto ai giovani della zona, che potranno parteciparvi gratuitamente, e si pone l'obiettivo di favorire momenti di aggregazione sociale e di impegno del tempo libero dei giovani.

11 suo programma prevede per il 23 giugno un torneo di ping-pong per singoli e coppie, con inizio alle ore 15, e discoteca a partire dalle 21. Per il 24 giugno sono in programma le gare finali di ping-pong con inizio alle ore 16 e premiazione finale in buoni-libro, nonché un concerto della (segue in ultima)

Si è tenuta l'8 maggio scorso, presso la scuola elementare di Via Mario Borsa, l'assemblea ordinaria degli iscritti alla Cooperativa edilizia 1.a Torrazza, alla quale sono intervenuti anche, in qualità di invitati, gli assessori comunali M ottini e Banfi, il sig. Marini della Lega Nazionale Cooperativa e Mutue, il presidente del Consiglio di Zona 19 arch. Danilo Pasquini ed il consigliere della stessa zona arch. Ogeste Lodola.

In tale occasione, oltre all'approvazione del bilancio 1983 ed alla elezione degli organismi amministrativi della cooperativa, sono state illustrate le proposte realizzate degli autobox interrati e della relativa sistemazione del soprassuolo di alcune delle aree individuate nella proposta di indicazione di piano collaterale al Piano Particolareggiato del Gallaratese elaborate dal Coordinamento delle Cooperative operanti nel Comprensorio Nord-Ovest. Indicazioni di piano già richieste dalrAmministrazione Comunale e su cui recentemente ha espresso parere il Consiglio di Zona 19 in merito alle aree numero 4 (via (segue in ultima)

il punto Sarebbe questa...

sino alla definizione di accordi che dovranno essere definiti tra l'Amministrazione Comunale e il Comitato di Quartiere di Figino.

Nel frattempo la Giunta Municipale ha invitato la Vigilanza Urbana a non tollerare insediamenti di minoranze nomadi al di fuori di quelle già esistenti nel Comune.

In seguito a tale decisione il (segue in ultima)

La pubblicazione della pre-relazione dell'on. Tina Anselmi sulle conclusioni dei lavori della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla P2 ha suscitato un vero e proprio vespaio tra i cinque partiti che compongono la coalizione di governo. PSDI (il cui segretario Pietro Longofigura negli elenchi della P2 indicati nella pre-relazione come attendibili) ha riesumato giovanili simpatie nazifasciste di Spadolini, segretario del PRI, ed ha ricordato alla DC di aver salvato, ne11980, l'attuale presidente del Senato, Cossiga (democristiano) dal rischio di comparire come imputato davanti alla Corte Costituzionale (una mano lava l'altra?). Il segretario della DC De Mita ha a sua volta denunciato "l'impazzimento" e "%barbari-

mento" dei rapporti politici tra i partiti dell'area di centro (quelli che, formano la coalizione di governo) ricordando a Craxi che "bisogna rispettare le regole della democrazia".

Il PRI ha sottolineato le "finalità eversive" ed i "collegamenti col terrorismo" della P2, sciolta quando presidente del Consiglio era Spadolini. PLI ha invece preferito chiudersi nel silenzio e lo stesso ha fatto il PSI, che più volte sollecitato a dire la sua sulla faccenda Longo-P2 si efìnorarifiutato di parlare. Anzi. il suo segretario Bettino Craxi (attuale presidente del Consiglio dei Ministri) non ha trova to di meglio che intrattenere ad "ampio e cordiale colloquio" il ministro Pietro Longo.

E sarebbe questa la "grande alleanza democratica" che dovrebbe guidarci verso il 2000?

Milano dal fascismo a piazza Fontana «i ear_m. 4 ARO 4aku.win " 111~1~3~..r -~AMME~IMMitikAil:9
Un voto per una nuova Europa Progetto H per aiutare i portatori di handicap
di genitori alla A lex Visconti
Bolla
Proteste
I guai di Via
Morire di solitudine in mezzo ai giovani

Egregio Direttore, dopo la nefasta notizia dell'operatività di una parte dei missili Cruise di Comiso ho appreso con molto piacere della risposta pacifista della Zona 19 con un no ai missili e a favore del referendum che ha superato il 95% dei votanti grazie all'impegno delle forze politiche, culturali e religiose democratiche, del Consiglio di zona, del Comitato per la pace e anche di Milano 19 da lei diretto.

Purtroppo ho l'impressione che il problema della pace sia sempre più trascurato dai mezzi di informazione, dai sindacati e dagli uomini politici. Perciò occorre ricordare che in tre minuti può scoccare anche per noi italiani l'ora della morte nucleare anche per errore.

Vorrei inoltre ricordare, citando fonti nostrane, che:

— Il missile da crociera Cruise, di potenza esplosiva equivalente a dieci bombe del tipo che devastò Hiroshima, è un piccolo aereo senza pilota prodotto da una delle più importanti industrie belliche americane, la General Dynamics. ha un sistema di guida Tercom della Douglas e una volta lanciato, anche per errore, non può essere richiamato né distrutto in volo con comando da terra.

— Opinioni radicalemente critiche sulla opportunità politi-

Diciamo no ai missili Formigoni è un puro?

ca e militare di installare in Europa i nuovi missili nucleari americani da primo colpo Pershing 2 e Cruise sono state espresse da varie parti del mondo occidentale. Queste opinioni sono ampiamente condivise da esponenti politici, militari e scientifici di primo piano degli Stati Uniti che ritengono già esservi unsostanziale equilibrio nucleare tra le due superpotenze e quindi non esservi alcuna necessità militare di tale installazione.

— A Orlando in Florida sono sorte molte industrie ad alto contenuto tecnologico come la Martin Manetta che è fortemente impegnata nei programmi militari americani, particolarmente missilistici dai Pershing 2 all'MX. Questa industria fa parte del gruppo sempre più ristretto e sempre più influente delle industrie specializzate in armamenti. Quelle che si accaparrano i remunerativi contratti destinati alle esigenze della macchina bellica americana. e una sorta di oligopolio che durante l'amministrazione Carter rappresentava il 4% del prodotto nazionale lordo degli Stati Uniti e che oracon Reagan ha raggiunto11P/0: un potere economico enorme perché concentrato ed esclusivo.

Ä Voglio sperare che il nostro governo abbia capito che la sicurezza delle nazioni non può essere basata sul possesso di

Un centro per il tempo libero

armi che non possono essere usate pena la distruzione totale; che nessuna società civile, cristiana o socialista può essere costruita in un deserto radioattivo; che la pace è in pericolo; che coi missili ci guadagnano, e relativamente, solo quelli che li fabbricano.

Dovremmo perciò chiedere al nostro governo perché, se è veramente democratico, non dilata i tempi tecnici e non promuove una consultazione popolare, per sentire cosa ne pensa il popolo, e non blocca l'installazione ed elimina i nuovi missili allo scopo di favorire la riprsa del negoziato e la riduzione bilanciata degli armamenti. Ottavio

Caro don Franco

Caro Milano 19, ti saremmo tanto grati se vorrai pubblicare la seguente lettera.

Al caro amico Don Franco Cantù Siamo molto dispiaciuti per il tuo trasferimento, ma sappi che per la grande stima che avevamo di te, sarai sempre ricordato f ratema mente.

Sinceri auguri per il tuo nuovo impegno. I tuoi amici del Ore Gallaratese

Un cospicuo numero di abitanti della zona 19 non avendo a disposizione locali per dar vita ad un centro per il tempo libero si chiede se l'amministrazione comunale non possa per tale scopo utilizzare quella parte di struttura inutilizzata della ex scuola materna di via Ojetti 20, da molto tempo semi-abbandonata.

Per la direzione e conduzione di tale centro ci si potrà awalere di operatori ed animatori sportivi e culturali volontari che hanno già dato la loro adesione; ovviamente un supporto finanziario del comune di Milano contribuirà all'istituzione di un'opera sociale carente in zona.

In attesa che si possa avere una risposta per un incontro tra i rappresentanti del comune ed i promotori dell'iniziativa inviteri tutti coloro che sono interessati a dare la loro adesione (volendo anche scritta, attraverso Milano 19 che e il portavoce di molti problemi insoluti).

Se sarà necessario verrà proposto un referendum che ognuno potrà sottoscrivere e nella eventualità verranno comunicati per tempo luoghi e data per la raccolta delle firme.

Chi scrive è un operatore ed animatore iscritto al volontariato del comune di Milano, con altre qualifiche pertinenti, modestamente, che verranno successivamente illustrate di persona.

Al direttore di Milano 19 un sincero grazie per l'ospitalità.

Polizza vita ad alto rendimento

LO STRUMENTO IN Plif PER PRODURRE SICUREZZA.

Egregio Direttore, domenica 13 maggio ho ascoltato da Rete 3 un'intervista a Roberto Formigoni nella quale il novello messia diceva di essere stato educato cristianamente in primo luogo dai genitori.

Ricordo però che suo padre Emilio Formigoni fu comandante del distaccamento di Missaglia della famigerata Brigata nera Cesare Rodini che fucilò a Valaperta senza processo il 3 gennaio 1945 quattro giovani partigiani, colpevoli solo di amare la Patria e di lottare per la pace e per la libertà d'Italia. Mar-

milano19

Direttore: Gianpiero Pagetti

Direttore Responsabile: Libero Traversa

Redazione: Giorgio Cavazzutti - Leonardo Clema - Adalbedo Crippa - Giulio Fantuzzi - Bruna Fusi - Franco Gnutti - Mauro Penco- Franco Tosi - Angelo Tremolada - Luciano Zagato

Grafici:

Antenore Corradi - Vito Fera

Amministrazione: Maria Magatti Poggi

Pubblicità: Sergio Schininà Editrice Milano 19 Soc. cono. a.r.l.

tiri ora commemorati dal prete partigiano don Luigi Lissoni. Questi assassini repubblichini incendiarono e distrussero Valaperta e il loro comandante Formigoni fece arrestare e processare dai Tribunali speciali fascisti numerosi giovani patrioti tra i quali la sottoscritta, allora dicianovenne, finita a S. Vittore. Nessuno contesta al Sig. Roberto di essere figlio di suo padre e candidato alle elezioni europee. Non può però citare suo padre come esempio di comportamento cristiano. Vittoria Bottani Cod. Fise. 05852820157

Direzione - redazione - amministrazione: Via Appennini 101/B MILANO - tel. 3539458 Registrato al Tribunale di Mila- no ai n. 388 dall'1/11/1978.

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giugno 1984 pagina 3 - gridano 19

MILANO DAL FASCISMO A PIAZZA FONTANA

Ferragosto '44: si svuotano le strade della città

Ma nelle vie semideserte i patrioti continuano la loro lotta per liberare Milano dai fascisti e dai tedeschi che la occupano

Il 12 agosto 1944 il Corriere della Sera pubblicò in prima pagina (del resto di pagine a quei tempi aveva soltanto la prima e la seconda) un proclama del feldmaresciallo Kesselring, proconsole di Hitler e comandante di tutte le forze armate tedesche e repubblichine in Italia, in cui era scritto:"I) Iniziare nella forma più energica azioni contro le bande armate dei ribeli. contro i sabotatori ed i criminali che comunque, con la loro opera deleteria. intrakino la condotta della guerra e turbino l'ordine e la sicurezza pubblica.

2) Costituire una percentuale di ostaggi in quelle località dove risultino esistere bande armate, e passare per le armi detti ostaggi tutte le volte che nelle località stesse si verificassero atti di sabotaggio.

3) Compiere atti di rappresaglia fino a bruciare le abitazioni poste nelle zone da dove siano stati sparati colpi di arma da fuoco contro reparti e singoli militari germanici.

4) Impiccare nelle pubbliche piazze quegli elementi riconosciuti responsabili di omicidi e capi di bande armate.

5) Rendere responsabili gli abitanti di quei paesi dove si verificassero interruzioni di linee telegrafiche e telefoniche, nonché atti di sabotaggio relativi alla circolazione stradale (spargimento di rottami di vetro, chiodi od altro sui piani stradali, danneggiamenti di ponti e ostruzioni delle strade). Quanto precedeconcludeva il proclama-si porta a conoscenza dei cittadini, i quali debbono contribuire efficacemente affinché da parte di elementi al soldo del nemico non possano essere compiuti gli atti criminosi sopra indicati".

La risposta del CLNAI fu immediata: "Sicuro interprete del popolo italiano -essa diceva

- il Comitato di Liberazione Nazionale per l'Alta Italia chiede che il nome di Kesselring, l'uomo che con le sue infamie ha macchiato nel modo più indegno l'onore di soldato, venga iscritto quale responsabile primo di tante nefandezze, come numero unofra i criminali di guerra tedeschi che si sono resi colpevoli di delitti in terra italiana". Ed il 13 agosto una squadra di partigiani fece saltare un treno merci militare nei pressi del Musocco. Era Ferragosto, il quinto Ferragosto di guerra. Chiusi per tre giorni fabbriche ed uffici la città parve svuotarsi. I forzati dello sfollamento (quelli che ogni giorno venivano a lavorare a Milano e alla sera tornavano in campagna dove la loro famiglia si era rifugiata per sfuggire al pericolo dei bombardamenti o perché il loro alloggio milanese era stato distrutto) poterono per quel breve periodo di tempo sospendere il loro quotidiano faticoso andirivieni ammassati nei carri bestiame o magari rannicchiati sui respingenti delle poche carrozze ferroviarie di terza classe rimaste ancora a ro disposizione dopo che in parte erano state distrutte dalle bombe degli anglo-americani ed in parte ancora maggiore erano state requisite dal comando tedesco per farci viaggiare i suoi soldati.

Gran parte dei milanesi rimasti in città preferirono invece trascorrere quei tre giorni di riposo chiusi nelle loro case o nelle case di amici per evitare di imbattersi nelle pattuglie di tedeschi e di fascisti, che a piedi, in auto, su autocarri o su motocarri armati di mitragliatrici, non cessavano di percorrere le strade deserte, animate soltanto qua e là, specie nei quartieri po-

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polari della periferia, da gruppetti di bambini intenti nei loro poveri giochi di allora: "te ghe reet", "la topa" (una versione del nascondarello), "bandera", "la lippa", "a busa" od "a spanna" "conti cicch" (le biglie. che spesso erano soltanto le sferette di vetro che chiudevano le bottiglie della gazzosa), o interminabili "giri d'Italia" lungo tortuose piste disegnate con il gesso sull'asfalto dei marciapiedi e percorse" coni i tollit" (le capsule metalliche di chiusura delle bottiglie di bibite) mandati avanti a colpi di pollice e di indice.

Ma i tre giorni di festa passarono presto e il 15 agosto la cessazione del servizio tranviario venne anticipata alle 20,40 per le partenze dalla periferia ed alle 21 per quelle dl centro, mentre il coprifuoco venne anticipato alle 22.

A quella stessa data il partito comunista rese noto di aver diffuso a Milano negli ultimi quattro mesi (a partire dal 15 aprile 1944) per mezzo dei suoi iscritti, ben 129 mila copie de "l'Unità" (di cui erano usciti 7 numeri), 80 mila copie de "La Fabbrica" (4 numeri), 42 mila copie de "Il Combattente" (3 numeri), 21 mila copie di "La Nostra Lotta" (7 fascicoli), 21 mila copie di quattro opuscoli teorici, nonché 1.420.000 tra manifesti e volantini (45 titoli e testi) per un totale di 1.730.000 pezzi stampati, tutti clandestinamente, naturalmente. E non si poteva certo dire che fosse poco!

Un tentativo di fuga finito tragicamente

All'alba del 18 agosto i fascisti iniziarono una vasta azione di rastrellamento nei quartieri della periferia cittadina, dove riuscirono ad arrestare numerosi "fuori legge" (così chiamavano i partigiani) ricercati e le persone che li ospitavano. Ma quello stesso giorno venne costituito il comando piazza di Milano del CVL (Corpo Volontari della Libertà), con il compito di preparare, organizzare e dirigere le operazioni necessarie per la liberazione della città e dei suoi dintorni. Ne vennero nominati comandante il primo commissario politico, rispettivamente il generale di divisione Giuseppe Bellocchio ed il comunista Italo Busetto, ai quali vennero affiancati quattro vicecomandanti ed altrettanti vice commissari politici preposti alle sezioni "operazioni", "mobilitazione e collegamenti", "informazioni", "sabotaggi e servizi.

Evidentemente, malgrado i rastrellamenti, gli arresti e le torture, fascisti e tedeschi erano ben lungi dall'aver sconfitto la Resistenza ed ebbero modo di accorgersene sin dal giorno dopo (19 agosto) quando i gappisti milanesi affrontarono ed uccisero in pieno giorno un ufficiale tedesco ed una squadra di patrioti sabotò la linea ferroviaria Milano-Novara.

me mille cose per la vasai

Ma la mattina del 21 agosto due agenti in borghese della squadra politica della Questura arrestarono, in piazza Piola, un

giovane partigiano milanese giunto in città poche ore prima dalla montagna con documenti segreti da consegnare al Comando Generale.

Il giovane era Mario Greppi (figlio di quell'avvocato Antonio che era stato incarcerato dai fascisti nel 1938 e che poi sarà il primo sindaco di Milano dopo la Liberazione), il quale venne sottoposto a duri interrogatori al distaccamento di polizia presso il gruppo fascista Tonoli, dove era stato trascinato. Ma evidentemente i poliziotti conoscevano già l'identità dell'arrestato ed alcuni agenti, recatisi nella sua abitazione per compiervi una perquisizione mentre ancora era in corso l'interrogatorio, risposero ad una telefonata cercando di imitarne la voce per fissare allo sconosciuto interlocutore un appuntamento in piazzale Baracca, a Porta Magenta, dove poco dopo condussero, lasciandolo apparentemente incustodito, il giovane Greppi, che, approfittando della circostanza, tentò la fuga balzando su una vettura tranviaria della circonvallazione, mentre stava per mettersi in moto. Il conduttore, avvisato dallo stesso fuggitivo di quanto stava accadendo, cercò di aiutando accelerando la corsa, ma gli agenti ed i militi fascisti, che in gran numero si erano appostati nei dintorni, si misero prontamente all'inseguimento aprendo una fittissima sparatoria. Per non mettere in repentaglio la vita del conduttore e dei passesseri del tram, il giovane partigiano si gettò in strada proprio davanti a casa sua, in viale San Michele del Carso. Un brigatista nero che si trovava a pochi passi di distanza gli sparò quasi a bruciapelo ed egli cadde a terra come morto. Trasportato all'ospedale, però, si riebbe: le sue condizioni non apparivano gravi anche se la pallottola gli aveva trapassato un polmone, ma quando, più tardi, sua madre andò a fargli visita, Mario Greppi era già morto.

Era il 23 agosto 1944. Quello stesso giorno i partigiani milanesi colpirono a morte un soldato ed un maresciallo delle SS tedesche ed il console di Germania Meissner lasciò Milano, dove era rimasto per due anni. Un comandante a... comando limitato

Il 24 agosto i gappisti giustiziarono in corso Buenos Ayres, a Porta Venezia, un tenente della "Muti", che era anche segretario del vicino gruppo fascista Oberdan. Il giorno dopo bombe a mano vennero lanciate contro la sede del gruppo fascista Piave, il 26 una bomba esplose al comando-tappa tedesco alla stazione Centrale uccidendo un soldato nazista e ferendone altri, il 27 i partigiani attaccarono l'aeroporto Forlanini e resero inservibili tre aeroplani della Luftwaffe (l'aeronautica militare tedekca).

Quello stesso giorno in Val Cavallina, presso Bergamo, venne paracadutato, da un aeroplano alleato, il generale Raffaele Cadorna inviato dal go-

verno di Roma e dagli angloamericani come "comandando del CVL". ma atteso a Milano dal CLNAI semplicemente come "consulente militare". Evidentemente tra il governo regio (presieduto da Ivanoe Bonomi) e la direzione della Resistenza nell'Italia occupata esisteva una netta diversità di vedute circa il ruolo che il generale avrebbe dovuto svolgere e la cosa avrebbe potuto avere sbocchi negativi. Ma i comunisti si diedero subito da fare per sbloccare la situazione. Giancarlo Pajetta, vice comandante generale delle Brigate Garibaldi, prese il generale Cadorna sotto la sua protezione e se lo portò in giro per Milano per insegnargli ad essere prudente, mentre discuteva con lui sull'utilità dei vecchi fucili '91 nella guerra partigiana durante i rastrellamenti e su quella dei mitra durante gli attacchi. Ed il comandante generale delle stesse Brigate Garibaldi. Luigi Longo, apparve più paziente di Ferruccio Parri nell'accettare che comandante del CVL in alta Italia sembrasse proprio Cadorna, il quale, per parte sua, si rese ben presto conto che doveva rinunciare quasi del tutto a comandare davvero e che i partgiani non gli avrebbero mai consentito di far loro sparare un sol colpo in meno o di insegnar loro la tattica dello sbandamento e dell'attesa.

... ma mancano ancora otto lunghissimi mesi

Il 28 agosto il gappista "Conti" riuscì a sfuggire all'arresto uccidendo due fascisti. Ma quello stesso giorno, in seguito alla spiata di un ladruncolo conosciuto in tutta la zona fuori Porta Ticinese come "el Mario Codega" (che in breve tempo sperpererà in bettole e postriboli di infimo ordine i denari ottenuti in compenso della sua delazione. per la quale più tardi, dopo la Liberazione, pagherà con la vita), un manipolo di militi della Muti fecero irruzione, armi alla mano, in un'osteria di via Tibaldi. sorprendendovi quattro gappisti, Albino Abico, Giovanni Alippi, Bruno Clapiz e Maurizio Del Sale, che essendo disarmati non poterono reagire e che seduta stante vennero fatti uscire in strada, fatti appoggiare al muro e fucilati. I loro corpi vennero poi lasciati per tutto il resto della giornata sul marciapiedi perché servissero da "monito" ai passanti inorriditi ed intimoriti dalla minacciosa presenza dei militi fascisti con i mitra spianati. E si sapeva che quelli a sparare contro persone inermi non ci pensavano due volte.

Due giorni dopo i patrioti giustiziarono l'avvocato Domenico De Martino, dirigente politico della Questura di Milano, fecero deragliare un locomotore sulla linea ferroviaria Milano Certosa-R ho, minarono e fecero saltare nella stessa zona, un traliccio dell'alta tensione, i cui cavi, cadendo, investirono un autocarro tedesco incendiandolo e fulminando i due militari che erano a bordo.

In quello stesso periodo Lelio

Basso venne nominato segretario provinciale di Milano del PSIUP (Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria) ed i Comitati di Agitazione delle fabbriche ricevettero la direttiva di condurre l'agitazione tra le maestranze e di inviare presso le direzioni aziendali delle delegazioni per chiedere: pagamento anticipato di tre mensilità, pagamento delle ore perse per allarmi, immediata distribuzione a prezzi calmierati di una scorta di generi alimentari, aumento dei salari a donne, giovani e ,manovali.

E sui muri cittadini i partigiani affissero dei manifesti per ricordare, in particolare ai repubblichini. che "... il nemico è battuto, l'ora della liberazione è prossima. anche l'ora in cui finiplacwhile punizione raggiungerà inesorabilmente tutti quanti hanno rinnegato il loro dovere verso la Patria è vicina. Ormai dovete aver perso ogni stolta illusione, dovete sapere che la forza è dalla nostra parte, dalla parte del diritto e della giustizia. che la forza è dalla parte del popolo efficiali, soldati. abbandonate l'esercito della vergogna, raggiungete armati le file del movimento partigiano: sarete ricevuti come fratelli, insieme combatterete l'ultima battaglia contro il nemico. Agenti di polizia, aiutate i patrioti nella loro durissima lotta, avvertiteli in tempo di ogni progetto di perquisizione, impedite arresti e favorite evasioni, e nel bilancio che dovrete presentare potrete iscrivere, accanto al passivo. anche l'attivo dell'aiuto dato in quest'ora al ~s'intento nazionale. Impiegati, sabotate le istruzioni e le direttive dei vostri superiori, ostacolate il ficnzionamento dell'apparato statale fascista. Fascisti per voi to questione di salvare la pelle: attenti. uscite subito dal partito o la tvstra sorte è segnata. Non c'è tempo da perdere, è l'ultimo quarto d'ora poi sarà troppo tardi. L'ora della decisione è venuta. La salvezza sta nelle vostre mani".

E l'appello ebbe indubbiamente il suo effetto visto che. rispetto ad appena un mese prima, al primo settembre 1944 le forze "regolari" dell'esercito repubblichino presenti a Milano risultarono ridotte, a causa delle continue diserzioni, a 2953 uomini, di cui 561 ufficiali, 684 sottufficiali e 1.808 militari di truppa.

Ma prima che Milano possa essere finalmente liberata dovranno passare ancora otto lunghissimi mesi.

(21 - Ct»ttinua - le precedenti puntate sono state pubblicate a partire dal numero di agosto 1982)

Nella foto in alto accanto al titolo una riunione dei dirigenti del CI.NAI a Milano. Si riconoscono, tra gli altri, i comunisti Giancarlo Pajetta e Mario I enanzi (primo e secondo dasinistra), Ferruccio Pani del Partito d'Azione, il democristiano Rusasca ed il socialista Rodolfo Morandi (rispettivamente quinto, settimo ed ottavo sempre da sinistra).

Attività del Consiglio di Zona 19

Alla Commissione Sanità si è discusso sulla droga

Verificati i tipi di interventi che si possono attuare nella nostra circoscrizione contro la crescente diffusione - Interventi di esperti del Comune, della Provincia e della Questura

Dopo i recenti fatti accaduti in zona, che avevano come argomento il problema della droga, la sua diffusione e le iniziative promosse in vari quartieri, la commissione sanità del CdZ 19, si è incontrata mercoledì 16 maggio con alcuni operatori e esperti, per verificare quale tipo di intervento si possa attuare nella nostra circoscrizione.

La riunione, si è aperta con una breve introduzione della coordinatrice della commissione Rosanna Ferri, che ha ripercorso le attività svolte dalle istituzioni, le difficoltà riscontrate e le iniziative politiche svolte da vari gruppi a stimolo delle istituzioni.

Nel dibattito sono poi intervenute varie persone, che si occupano del problema sotto vari aspetti: la Dott. Tristani del Comune, ha informato la commissione dell'emanazione della legge regionale n° 21, che dà incarico al Comune di istituire 20 nuclei operativi, nelle 20 circoscrizioni milanesi, con rassunzione di 80 operatori da dividersi in 4 per ogni nucleo. L'attività che questi centri dovrebbero svolgere, è rivolta a realizzare un nucleo operativo di servizio ambulatoriale diurno, composto da un medico, un assistente sociale, uno psicologo ed un infermiere. Dovrebbe essere così garantito un primo approccio con il tossicodipendente, seguendolo e sostenendolo secondo le necessità.

Il nucleo dovrebbe poi assolvere anche il compito di organizzare dei programmi di prevenzione in collaborazione con le scuole della zona, svolgere un servizio di segretariato sociale, informando ed indirizzando il

Proteste

"C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico..."

Così inizia una famosa poesia studiata a scuola tanti anni fa. Ed in effetti proprio a scuola si torna a respirare quest'aria. Purtroppo di poetico c'è rimasto poco e ('"antico" della poesia si è degradato in qualcosa di vecchio e polveroso e più che ricordarci il Pascoli, ci riporta ad un triste passato.

A qualche sopravvissuto, però, non par vero poter di nuovo alzare la testa e riprendere antiche abitudini. Così abbiamo potuto udire, dal vivo, che i nostri "fanciulli", per essere educati, "hanno bisogno di essere tenuti in continua tensione."

Quando alla scuola media "Alex Visconti" abbiamo sentito questa affermazione, pensavamo fosse detatta solo da "nostalgia"; ma purtroppo non era così. Colei che si faceva interprete di tali propositi, presa evidentemente dalla parte, ha pensato bene di attuarli. Così, forte di un preciso mandato, arroccata dietro la sua scrivania, la Preside della scuola media Visconti, cancellando con un colpo di spugna Decreti Delegati e riforme varie, gestisce il suo Potere con tutta la pesantezza, l'arroganza e rottusità tipiche degli anni della sua giovinezza.

Ma possono essere cancellati così facilmente gli spazi ottenuti con lotte ed a caro prezzo?

I genitori potranno ancora tollerare simili atteggiamenti?

Firma: Un gruppo di genitori

soggetto verso strutture richieste, come comunità terapeutica e di alloggio.

Le difficoltà ora stanno nel capire chi porterà avanti questo progetto, se rassessorato alla sanità del comune o rusL 75.

Nella discussione sono intervenuti alcuni aderenti del Comitato Antidroga sorto al Gallaratese, i quali hanno illustrato le loro iniziative ed alcune loro proposte, emerse durante le discussioni fatte, citando l'ultima a cui hanno partecipato circa 16 giovani che hanno conosciuto il mondo della droga. La dott. Bertoletti della Provincia, ha poi espresso il lavoro condotto dall'assessorato ai servizi sociali e culturali che si occupa del problema affermando che si possono realizzare iniziative di prevenzione, con progetti che tengono conto delle varie realtà zonali, e che prevalentemente sono rivolte alle scuole medie.

È intervenuta poi la dott. Allegrini della Questura di Milano, che ha risposto soprattutto ad alcune domande poste in merito ad una presunta schedatura dei tossicodipendenti, ad opera della polizia e delle strutture mediche.

Alla riunione erano presenti anche gli operatori della condotta medica di via Novara, che funziona già da due anni in condizioni precarie dovute sia alla struttura, sia ad una mancanza di organici. Questi, hanno ribadito e puntualizzato come, finora, si è intervenuti e le carenze registrate sul campo della lotta alla droga.

A conclusione della riunione, si è deciso di stilare alcune priorità per poter intervenire anche in zona 19 su questo grave e

drammatico problema; la coordinatrice della commissione sanità Rosanna Ferri, dopo aver espresso alcune perplessità su proposte avanzate durante la riunione come, la difficoltà per esempio a trovare uno spazio per realizzare delle strutture di intervento (ma soprattutto la mancanza di chiarezza nel sapere poi quali siano le strutture occorrenti), ha richiamato alcuni punti su cui la commissione si è detta d'accordo.

La necessità di arrivare all'incontro della commissione con i singoli servizi ed operatori per vagliare le singole possibilità offerte; la ricerca di una struttura ove realizzare il nucleo operativo previsto dalla legge regionale n" 21 ed utilizzazione perciò dei finanziamenti che il comune mette a disposizione; nozioni conoscitive sulle attività dei comitati di coordinamento del comune che hanno elaborato progetti riguardanti le comunità terapeutiche, la prevenzione, progetti giovani ed il volontariato.

Inoltre si dovrà affrontare e discutere le possibilità che la magistratura, la provincia collaborino ad iniziative, arrivando ad incontri con la commissione scuole del cdz. 19 e del distretto scolastico. Infine si farà un incontro tra gli operatori della condotta di via Novara con gli altri operatori presenti nel territorio (Seme, Cps, USL, consultorio).

Il comitato antidroga del quartiere Gallaratese si è detto disponibile a collaborare con le strutture sanitarie presenti e future.

Mauro Penco

All'ostello della Gioventù del QT8

Morire in solitudine in mezzo ai giovani

La morte di un giovane ucciso dall'eroina non deve però far pensare che la struttura possa essere un crogiolo di delinquenza - È necessaria una sua maggiore conoscenza da parte degli abitanti della Zona

11 14aprile scorso, nell'Ostello della gioventù di via Martino Bassi 2, è deceduto in seguito ad una iniezione di eroina, un giovane ventiduenne di Legnano.

Questa notizia ci ha colpito profondamente e ci ha dato la sensazione materiale che certe contraddizioni, certi problemi, attraversano qualsiasi ambiente e niente, e nessuno può, a priori, sentirsene indenne.

Certo, tra le righe degli articoli dell stampa quotidiana, emergono i tratti caratteristici di tanti drammi d'oggi.

Guglielmo, figlio di una coppia separata da diversi anni, aveva trovato ospitalità presso l'Ostello da circa un mese. Era fuggito da casa quando "la scimmia" si era accoccolata sulle sue spalle e non aveva voluto più saperne di sloggiare da lì.

Come tanti altri, anche lui aveva cercato di percorrere strade che lo allontanassero da quella schiavitù.

Gli Ostelli della gioventù, li avevo conosciuti bene nella mia adolescenza: trai 14 e i 17 anni, a cavallo di una amata bicicletta, ne avevo girati molti nell'Europa centrale. Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Francia, tutti paesi attraversati facendo tappa negli Ostelli: questi luoghi, mi avevano fatto conoscere un modo di vivere aperto e al di fuori degli schemi abituali, ammalati di troppo formalismo.

Mi erano sempre apparsi come posti zeppi di vita, di una vita particolare, di quel tipo di vita caratterizzato da una grande voglia di conoscenza: vedere cose, incontrare gente, sperimentare abitudini diverse, mi è sempre sembrato inconciliabile con l'idea della morte.

Per conoscere più da vicino l'Ostello di Via Bassi, abbiamo parlato con l'impiegata della Reception.

sto grande albergo per la gioventù viene gente da tutto il mondo, ma proprio tutto. Si va dai paesi del cuore dell'Africa allo Sri Lanka, dal Canada alla America del Sud all'Australia e ai Paesi Asiatici. Non c'è razza o popolo che qui non sia passato!

In questo crocevia di gente così diversa, per usanze ed abitudini, non si era mai verificato nessun episodio spiacevole, se non qualche furtarello di poco conto.

Ecco, concludendo queste poche osservazioni, vorrei dire agli abitanti della zona 19, che proprio non devono pensare (se mai lo avessero pensato) all'Ostello di Via Martino Bassi, come ad un possibile crogiolo di delinquenza.

14, O

Guglielmo, è stato "solamente" uno dei troppi giovani, che quotidianamente muoiono nelle strade dei nostri quartieri.

Personalmente, credo che gli insegnamenti di questa stona possano essere questi: innanzi tutto, la lotta contro la "cultura" della droga, che è cultura di morte. Penso, poi, che sarebbe interessante se il C.d.Z., studiasse delle iniziative attraverso le quali aprire un rapporto tra gli abitanti della zona 19, e queste centinaia di ospiti.

Noi di S. Siro e del Gallaratese, potremmo conoscere culture, tradizioni, tanto diverse dalla nostra e loro, gli ospiti, potrebbero conoscere più facilmente e più approfonditamente Milano ed i suoi abitanti.

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da Tino al Casaro

Sono un genitore della Scuola Alex Visconti che si lamenta per il comportamento alquanto dispotico della Preside.

Infatti ha redatto un regolamento disciplinare degli alunni senza nemmeno consultare il Consiglio di Istituto. In detto regolamento tra l'altro si afferma che il buon funzionamento della scuola dipende dall'impegno personale di tutti (meno naturalmente i. genitori che cerca in tutti i modi di tenerli il più lontano possibile dalla scuola). Afferma il riconoscimento della dignità umana, il dovere da parte dell'alunno al rispetto dei compagni e degli insegnanti, senza peraltro rispettare gli allievi. Infatti da qualche tempo la Preside per motivi sconosciuti ha sospeso l'intervallo, non conosce i ragazzi e non è conosciuta, salvo che nel caso di sospensioni disciplinari, non dà comunicazioni sul diario delle riunioni del Consiglio di Istituto, ma la cosa più grave è che fissa come termine di iscrizione alla mensa per l'anno successivo dal 23 al 30 gennaio, se un genitore per un qualsiasi disguido si dimentica, per ranno successivo il figlio non può più frequentare la mensa. Fra l'altro è successo che una madre di sette figli, unico sostentamento di famiglia, si è vista rifiutare l'iscrizione dei ragazzi, perché non fatta in tempo debito.

Francamente questo comportamento così rigido non va certo d'accordo con le attuali pro-

fonde trasformazioni della scuola, della vita e della cultura, necessarie per essere all'altezza dei tempi. Nuovi linguaggi, nuovi rapporti tra la scuola e la famiglia, tra la scuola ed il lavoro, nuove esigenze culturali legate a tutte le fasce di età, hanno necessità di una scuola sempre più democratica e aperta a tutti, quindi anche ai genitori.

Spero proprio che le cose cambino o per un cambiamento di sistema o per un cambiamento di gestione.

Un genitore

Questo è un grosso Ostello, che può accogliere 420 ospiti, divisi in camere da 6 posti; con 8.500 lire per chi è iscritto alrA.I.G.e 10.000 per i non iscritti, vi si può passare una notte e si ha diritto alla prima colazione.

Poco dopo la Reception vi è inoltre un salone dove si svolge la vita in comune; si mangia, ci si incontra, ci si conosce. Per "ammazzare" i tempi morti, c'è poi una sala con i juke-box e con alcuni calcetti.

Come ci diceva l'impiegata, che gentilmente si è offerta di illustrarci questa realtà, in que-

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Via Bolla, al Gallaratese

Scesi dall'autobus

Ä Ä Ä cominciano i guai

La protesta degli abitanti contro la prospettiva che la strada diventi una zona dinienticata da tutti

In via Uruguay Ginnastica dolce al CTR

Per portatori di handicap e cittadini sani della nostra zona

Nell'ambito delle iniziative aggregative e promozionali rientranti nel settore dello Sport e ginnastica, il consiglio di Zona 19 ha deliberato, su proposta della Commissione Igiene Sanità e servizi Socio Sanitari, un corse di ginnastica dolce da tenersi nella sede del CTR in via Uruguay 26/6.

Attività del Centro Donne

Ma quante donne conoscono le leggi che le tutelano?

I risultati di un minisondaggio nella nostra zona - Le esperienze di un'associazione laica tra le famiglie in difficoltà

Serata del 10 maggio al Centro Comunitario, sempre costante il numero delle intervenute. Per prima cosa si prende visione del risultato offerto dalle risposte ai primi 50 questionari distribuiti capillarmente ad altrettante donne prese a caso tra le reciproche conoscenze.

sto è in numero 46 al Gallaratese e 4 di S. Siro. Aspettative. Amicizia 28. Sostegno reciproco 36. Scambio di cognizioni nel senso di mettere in comune le conoscenze e le notizie di comune utilità 28. Cultura 26. Altro 8.

chiedono un passaggio a un'amica e 3 ammettono di non sapere come fare.

Passando da Via Gallarate a Via Appennini gli edifici di Via Bolla hanno un aspetto davvero grazioso, sembrerebbe una costruzione di tipo residenziale, coni suoi lampioncini ed un po' di verde intorno. I guai incominciano quando scesi dall'autobus dove non c'è alcun marciapiede, né isola di salvataggio, per arrivare in Via Bolla si deve attraversare un sentiero fangoso e dissestato. Si può dire che gli abitanti di Via Bolla potrebbero passare per la strada asfaltata, ma anche qui ci sono dei problemi, infatti c'è un incrocio pericoloso, senza visuale per cui la gente rischia di essere travolta. I negozi più vicini sono quelli di Via Gallarate, ma per arrivarci si attraversa un sentiero semplicemente indecente, a tal punto che i negozianti si erano offerti a contribuire per mettere la ghiaia, ma non è stato possibile perché il sentiero è di proprietà privata, per cui né gli abitanti, né lo lacpm possono farlo.

Negli ingressi degli edifici si formano dei laghi artificiali durante i periodi di pioggia che vengono asciugati nel modo più naturale: col sole.

Il massimo del disagio è creato dalla mancata costruzione delle pattumiere, per cui ogni abitante deve scendere col sacchetto sino al centro del cortile e versarlo nei sacchi comuni.

Lo spettacolo è degradante ed antigienico, cani e gatti che rompono i sacchi, immondizie dappertutto, bambini che giocano nell'immondizia e non siamo ancora in estate.

Questo stato di abbandono e di isolamento, la mancanza di spazi dove i bambini ed i ragazzi possono giocare, gli anziani ritrovarsi, crea degli stati di tensione che portano a degli atti di vandalismo, come distruggere le panchine, rompere i vetri.

Abbiamo costituito un Comitato con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica affinché la via Bolla non debba essere una zona di confine dimenticata da tutti, non vogliamo essere ghettizzati, ma vogliamo essere inseriti a tutti gli effetti nel tessuto sociale del quartiere. È urgente che vengano risolti i problemi che abbiamo descritto, affinché la gente non sia ulteriormente esasperata, vorremmo attirare l'attenzione dei dirigenti dello Iacpm, perché dopo averci rinchiusi in scatole di cartone pretendendo un caro affitto, ci rendano la vita nel quartiere vivibile e ci diano i servizi necessari.

Nella foto l'accesso ai negozi di via Gallarate da via Bolla.

Nuovo circolo culturale

È sato costituito in zona Gallaratese il circolo culturale "Centro Incontri", con sede provvisoria in via Urugay Il/ 2 (tel. 30.58.65). Scopi dell'Associazione sono: "Favorire la conoscenza e la diffusione della musica, pittura, scultura, grafica, fotografica, proiezioni di film a corto metraggio, tradizioni e costumi popolari, letteratura contemporanea. L'Associazione non ha scopi di lucro". Soci fondatori sono: Anna Mele Ludovico, presidente; Vincenzo Radino, vicepresidente. Consiglieri: Flavio Betti, Franca Sangalli, Giuseppe Valle, Pietro La Barbiera Labar, Diego Ludovico, Giuse Carlo Maini, Michele Migliore, Berardino Grillo, Donato Cavallo, Giorgio Vergadoro, Matteo Pergolari, Rosa Ambrico, Dora Radino.

Il rorso, organizzato e gestito dal Consiglio di Zona 19 in collaborazione con iL CTR, prevede la formazione di gruppi che vanno da un minimo di 7 ad un massimo di 20 persone. prevista la partecipazione di soggetti portatori di handicap scelti fra i frequentanti il Centro di via Uruguay e dei cittadini della zona in un rapporto numerico handicappati /sani stabilito con gli esperti in materia, in modo da favorire l'integrazione sociale dei soggetti portatori di handicaps.

Il corso è iniziato il 14 maggio e durerà fino al 30 giugno per poi riprendere dal 3 settembre al 31 ottobre di quest'anno con incontri bisettimanali il lunedì ed il mercoledì dalle 9.30 alle 10.30 del mattino.

La quota di partecipazione richiesta ai partecipanti è di 10 mila lire per ciascun periodo.

Il risultato finale di tutti i questionari non è ancora pervenuto, ma già le cifre sono indicative. Riportiamole. Delle rispondenti 35 non fanno parte di alcune forma associativa, 15 sono già partecipi di qualche gruppo, partito, associazione ecc.

L'età (che rispecchia la situzione abitativa del Gallaratese) ci dà 7 risposte al di sotto dei 25 anni, 8 dai 26 ai 35, 12 dai 36 ai 45, 20 dai 46 ai 55 e 4 risposte al di sopra dei 55 anni.

Lavoro. Le casalinghe (32) con lavoro domestico (3) sono in tutto 35 mentre hanno dichiarato lavoro fisso 15 risposte.

Figli. Risposte n° 7 per figli a IO anni, n° 18 per figli entro i 18 anni, 16 risposte con figli maggiorenni e 9 risposte di donne che non hanno figli.

Zona. Pur essendo aperto a tutta la zona 19, chi ha rispo-

Gli argomenti indicati singolarmente sono: Educazione e psicologia che riguardi i rapporti con i figli 8. Problemi della coppia 2. Famiglia 2. Divorzio I. Menopausa 2. Problemi dei giovani I. Problemi della solitudine delle donne 7. Droga 6. Attualità e problemi politici e sociali 6. A queste indicazioni si aggiungono gite, balli, film, danze popolari, musica, pittura. Orari. Fra le casalinghe e con lavori a domicilio viene preferito il primo pomeriggio ( 15) e la sera (8) poi il mattino (5) e il secondo pomeriggio (2) è il momento meno richiesto.

Tra le lavoratrici 12 sceglierebbero la sera e I sola il primo pomeriggio.

Tra le giovani fino ai 20 anni, 4 hanno preferenza per la sera, 2 il mattino e 2 il pomeriggio.

Trasporti. Restando come sede il Centro Comunitario, 19 lo raggiungono a piedi, 16 in auto, 8 con i mezzi pubblici, 15

Per un volontariato umano e preparato

Nell'ambito della Commissione Sanità del Consiglio di Zona 19 si è costituita una sottocomissione i cui membri si prefiggono di sviluppare un progetto assistenziale rivolto agli handicappati

I gravosi problemi che riguardano i portatori di handicap e il loro inserimento nel sociale —scuola, lavoro, sanità, ricreazione —dovrebbero essere noti a tutti.

La loro partecipazione nella famiglia meriterebbe una trattazione particolare in quanto sarebbe opportuno, in una fase preliminare, analizzare i comportamenti reciproci all'interno del nucleo familiare per comprendere meglio e affrontare con maggiore capacità e serenità la situazione che si viene a determinare.

Il Comune di Milano ha istituito un Dipartimento SocioSanitario che coinvolge i tre assessorati Sanità, Educazione, Assistenza, per affrontare con un'ottica meno frammentaria l'intero prblema che riguarda il portatore di handicap.

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A tutt'oggi nessuna deliberazione ha trovato una concreta attuazione ed è per queste ragioni che un apporto determinante anche se transitorio può essere sviluppato da un volontariato attivo.

un servizio operante nella Zona 19 e svolto da persone di buona volontà in contrapposizione agli operatori pubblici del settore, bensì in armonia con essi. Si intende in primo luogo fare appello al senso umanitario delle persone, che comprendano quanto sia importante e necessaria la loro disponibilità e amicizia a tutti quei giovani "diversi" troppo spesso emarginati addirittura dimenticati.

9) Esperienze da mettere a disposizione. Ben 24 ammettono di aver possibilità di trattare lavori manuali tipicamente femminili, e molte non si sono riconosciute alcuna capacità di saper fare. Proporremo un dibattito su questo atteggiamento.

Vagliati i risultati dei questionari, prima di prendere qualsiasi decisione, tra cui ad esempio fare la costituzione ufficiale del Centro Donna presso il Consiglio di Zona, viene data la parola ad una invitata d'eccezione, una donna che viene da Trento e che fa una sua esperienza importantissima.

Si tratta di Dina Bettanini

Virdia, di Trento, che vi ha fondato, o ha contribuito a fondarvi, una Associazione laica tra le famiglie in difficoltà, A LFID, con sede in Via S. Giovanni Bosco n" 3, con il numero di telefono di Trento (0461) 269 I 9. Le riunioni vi si tengono tutti i giovedì alle ore 20.30.

Dina Bettanini ci dice di esser separata con 4 figli, e descrive quel che la sua associazione fa per le persone che trovandosi in situazioni insostenibili vogliono ugualmente stare a testa alta con tutti i problemi che seguono tale decisione. Come affrontare la solitudine più nera, come tirar su i figli, a chi rivolgersi per far valere i propri diritti o per lo meno quelli dei figli, come avere una casa (e a Trento funziona una casa per ricevere le persone che spesso di punto in bianco non sanno dove andare) e poi via via tutta una sequela di gravi decisioni da prendere, tra cui a quali avvocati rivolgersi e a chi chiedere aiuto e solidarietà.

A Trento i rappresentanti dell'A L.F1 D sono andati in Comune per ottenere un bar gestito da donne, un posto con un giardino in cui poter sapere al sicuro i propri figli.

Un'altra iniziativa che avrà inizio in Ottobre, è un corso di aggiornamento presso l'Istituto Superiore di Scienze Sociali su come si amministra un Ente Pubblico, in modo di aver chiaro anche quali funzioni abbia. E vi è la proposta di un Tribunale per la Famiglia, che tratti esclusivamente le pratiche inerenti, senza posticipazioni quali quelle che avvengono tuttora.

Per la Zona 19, nell'ambito della Commissione Sanità, si è costituita una sottocommissione denominata "Progetto zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA H" i cui membri si prefiggono di sviluppare le proposte di un progetto assistenziale rivolto agli handicappati e a suo tempo approvato dal Consiglio di Zona (sedute del 3-4 maggio 1982).

I componenti volontari di questo Gruppo si riuniscono, previa convocazione da parte del Consiglio di Zona, presso la Fondazione Pro Juventute "Don Gnocchi" la cui Sede è in Via Capecelatro n" 66.

Un primo incontro si è svolto il 31 gennaio scorso al quale hanno partecipato oltre ai componenti il gruppo di lavoro, il Direttore organizzativo e alcune insegnanti della Fondazione, anche genitori di ragazzi handicappati, giovani portatori di handicap e amici.

Da successivi incontri del Gruppo sono emerse numerose idee e proposte aventi in comune lo scopo di offrire aiuto e disponibilità ai soggetti disabili abitanti nella nostra Zona.

Gli obiettivi principali del "Progetto H" sono: —sensibilizzare la popolazione della Zona per un volontariato al servizio di assistenza degli handicappati; —istituire un corso a carattere informativo che fornisca le basi per una preparazione competente ai futuri volontari; —offrire delle soluzioni alternative alle attuali che soddisfino i bisogni presenti nei ragazzi di età superiore ai quindici anni — termine, questo, della frequenza alla scuola dell'obbligo.

È opportuno precisare che un programma così articolato non prevede l'organizzazione di

Decine di famiglie attendono di conoscere persone amiche che condividano i loro problema quotidiani ma, soprattutto, le speranze che continuamente riversano sui loro figli e li aiutano a vivere nel modo migliore possibile le loro troppe lunghe e vuote giornate.

Il lavoro sino ad oggi condotto dal gruppo si sta concretizzando nell'iniziativa di tenere alcune tavole rotonde presso scuole superiori, parrocchie e altri luoghi di incontro, per esporre ai cittadini i programmi, per cercare di sensibilizzarli alle reali esigenze degli handicappati e infine, convincerli di non avere paura di queste persone capaci quanto noi di amare, giocare, divertirsi.

Occorrerà parecchio tempo per raccogliere i primi risultati di questo operato, e non ci scoraggeremo di fronte agli inevitabili ostacoli che si incontreranno.

Si informa che coloro che fossero interessati alla proposta di collaborazione possono mettersi in contatto telefonico con il Consiglio di Zona 19, tel.

324794/ 390672 ' ogni martedì dalle ore 14.30 alle 16, potranno avere tutte le informazioni che desiderano e conoscere le date delle future riunioni.

Saremo lieti di ospitare chiunque ci possa aiutare con proposte o esperienze personali riguardanti il volontariato. Scilla Componente del "Gruppo H"'

E la donna conosce le leggi che la tutelano? La legge sulla parità funziona?

Un gruppo ristretto del Centro Donne dovrebbe prendersi carico dei contatti con l'ALFI D di Trento e pensare che se si volesse creare a Milano un'associazione analoga sarebbe indispensabile un locale ove tenere aperto un paio di giorni alla settimana, facendo sapere che lì si trattano quei problemi; una campagna di stampa; riunire un gruppo di persone che si trovi nella stessa situazione; compilare una lista di avvocati probi (attraverso l'eserienza) che forniscono anche consigli (nel caso) gratuiti.

Questo importante intervento ha smosso il clima ancora da gestazione del quarto incontro delle donne della Zona 19, e tutte si interrogano su ciò che sia meglio fare nel futuro, portando alla successiva riunione del 31 maggio, ore 21, Centro Comunitario di Via Lampugnano 145, il risultato della propria valutazione su tutti gli argomenti emersi.

Il gruppo Amici de l'Unità ed i diffusori di Milano 19 della sezione Ernesto Ragionieri del P.C.I. colpiti e profondamente addolorati per l'immatura scoparsa di ADRIA NO LOMBARDO esprimono alla moglie Anna il loro cordoglio.

Al mercoledì, su prenotazione
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"Progetto H" per aiutare i portatori di handicap

Al Monte Amiata il 9 maggio scorso Nascita di un comitato contro l'inquinamento

La Zona 19 essendo una delle più verdi della città, non insospettisce i suoi abitanti e cela la sua vera identità

Mercoledì 9 Maggio, presso la sala condominialé del "Monte Amiata", si è tenuta una riunione del costituendo comitato per la difesa dell'ambiente. A questo incontro, promosso dallo "Spazio monte Amiata", sono intervenuti rappresentanti del W.W.F. milanese, della Lega Ambiente, del Comitato contro l'inquinamento di Pero, e un dipendente A.M.N.U. dell'inceneritore di Figino.

Il dato di partenza della discussione è stato questo: "La Zona 19, essendo una delle più verdi della città, non insospettisce i suoi abitanti e cela la sua vera identità ambientale. Occorre quindi una precisa opera di informazione per svelare la realtà, che è assai più preoccupante." Questa la sintesi dell'intervento che ha aperto la discussione.

Tutta la prima parte del dibattito si è incentrata sull'inceneritore A. M.N. U ., partendo dalle osservazioni del dott. M aiuri, ufficiale sanitario di Figino, e dal lavoro prodotto dal Comitato di Figino nel corso della battaglia contro lo stesso inceneritore. Il giro di opinioni è stato vasto e interessante: rescursus storico sullo sviluppo delle tecnologie per la distruzione dei rifiuti urbani, proposto all'attenzione dall'esponente del WWF; l'osservazione di come sia importante affiancare alla discussione e all'informazione sull'inceneritore un più ampio dibattito culturale sul problema della qualità dei processi produttivi e dei consumi, sia individuali che sociali. Si è evidenziata una concordanza tra W.W.F. e Lega Ambiente sulla valutazione secondo cui nel nostro Paese, movimenti e gruppi ecologici, abbiano una estrema difficoltà nell'incidere positivamente sull realtà. Queste difficoltà sarebbero il risultato di una proterva sordità delle istituzioni che attuano sistematicamente una tattica dilatoria, tesa ad esaurire le capacità di iniziativa del giovane ed ancora debole movimento ecologico nostrano.

Lo "Spazio monte Amiata" ha posto alcuni interrogativi sul tema specifico dell'inceneritore di Figino, e cioè se e quale valo re e importanza avessero richieste come: 1) la realizzazione del post-combustore, non ancora realizzato anche se il Comune ha già stanziato 1200 milioni; 2) la realizzazione del monitoraggio (controllo) dei fumi su cui già c'è una delibera del Comune; 3) verifica dell'attuazione del controllo delle acque di lavaggio dei fumi filtrati che sono scaricate in un torrente attiguo.

La risposta è venuta precisa e puntuale da Flavio, tecnico delrA.M .N.U. Secondo Flavio, le mobilitazioni della gente, come è accaduto a Figino, hanno ottenuto risultati non disprezzabili.

Innanzitutto la realizzazione di 2 inceneritori al posto dei 5 preventivati; ha poi portato al blocco dell'inceneritore di via Zama, e alla radicale trasformazione di quello di via Silla.

A tutt'oggi, grazie alle modificazioni intervenute e ad alcuni provvedimenti che A.M.N.U. e Amministrazione comunale hanno dovuto prendere, la situazione può essere definita relativamente tranquillizzante. Per quel che riguarda le acque, esse vengono depurate e, già oggi corrispondono ai parametri della tabella A della legge Merli, tabella che dovrebbe entrare in vigore nel 1985. Nel 1981 sono state realizzate le torri di lavaggio dei fumi con lo scopo di eliminare il cloro che, altrimenti si sarebbe riversato nell'aria producendo acido cloridico. L'emissione è oggi all'interno dei parametri previsti

Concorso fotografico Soggetto "Il mercato"

Indetto dalla Coop Lombardia e riservato ai soci

La sezione soci Coop Visconti aderisce con i propri soci al Concorso Fotografico proposto dalla Coop Lombardia, che ha come tema "I l Mercato", intendendosi per "mercato" bancarelle all'aperto, mercati rionali e supermercati. Ä Tutti i soci che intendono partecipare al concorso debbono rivolgersi al Capo-negozio Coop Visconti, in via Alex Visconti, chiedendo le modalità ed il tagliando di partecipazione.

Termine ultimo di consegna del materiale fotografico (bianco e nero, colore e diapositive) è fissato al 25 giugno 1984 e la premiazione delle opere, il cui formato deve essere compreso tra un minimo di I8 x 24 ed un massimo di 24 x 30 centimetri avverrà nel prossimo mese di settembre.

Che succede all'ospedale S. Carlo?

Denunciato un attacco alla legge sull'aborto

La denuncia è venuta dai Comitati di Gestione dei Consultori di zona 18 e 19 - Sollecitato un incontro con i responsabili dell'ospedale

I Comitati di gestione dei Consultori delle zone 18 e 19 hanno fatto pervenire al Commissario dell'Ospedale S. Carlo Borromeo, dr. Sanfilippo, all'Ufficiale Sanitario prof. Volpato, ai Comitati di Gestione delle USL 75/ 18 e 75/ 19, ai Consigli di Zona 18 e 19, al Consiglio dei Delegati dei lavoratori dell'Ospedale S. Carlo ed al Consiglio Unitario CGILCISL-UIL zona S. Siro - Rho una richiesta di incontro sull'applicazione della Legge 194.

In tale richiesta è scritto:

I Comitati di gestione dei Consultori di Via A. da Baggio 56/D e di Via Albenga 2, denunciano ai suddetti organismi Io stato di difficoltà e di disagio venutosi a creare nei confronti delle utenti che richiedono l'interruzione volontaria della gravidanza.

dal Comitato Regionale Inquinamento Ambientale. Sul problema dei microinquinanti (sostanze che in minima quantità provocano gravi danni) il C.R.I.A. prevede per queste sostanze una permanenza di 4 secondi alla temperatura superiore ai 1000 gradi. Già oggi l'inceneritore lavora a una temperatura superiore e con la realizzazione della camera di post-combustione queste condizioni saranno tutte realizzate. Il probelma dei microinquinanti, dice Flavio, va affrontato nell'ambito della produzione. Rispetto alle diossine, oggi si tende a far sì che, nel processo di incenerimento ad altissima temperatura, queste si dimezzino prima della loro emissione. Riguardo al monitoraggio dei fumi, va detto che nell'81 è stato installato un computer, dapprima impiegato per controllare il funzionamento delrimpianto, che verrà prossimamente impiegato per verificare la presenza nei fumi di sostanze inquinanti. Successivamente è prevista la realizzazione di una piccola centrale metereologica che permetterà di elabo-

Sabato

rare una mappa dell'inquinamento nelle zone circostanti.

Flavio ha poi rilevato come. ben più pericolosi per la nostra salute siano oggi i fumi delle quattro centrali termiche del quartiere Gallaratese, che per sei mesi l'anno scaricano una quantità enorme di anidride solforosa.

Dopo questo intervento, così preciso e puntuale, l'incontro si è avviato verso la conclusione con alcune ulteriori annotazioni.

In una di queste, si è osservato che, per un comitato di base, non può essere sufficiente il rispetto delle tabelle oggi in vigore, visto che i parametri col passare del tempo vengo abbassati.

Si rende quindi necessario un ulteriore approfondimento di questi temi.

Con l'accordo sulla necessità di ulteriori ricerche e indagini, prima di avviare una seria iniziativa di propaganda e d'informazione e per potere sostenre rivendicazioni concrete, si è deciso di aggiornarsi. F.T.

Nella foto l'inceneritore di Figino.

al Centro Comunitario

Su proposta del Dipartimento Servizi Sociali, il Consiglio di Zona 19 ha organizzato, in collaborazione con il Comitato di Gestione del Centro Comunitario di via Lampugnano 145, una serata dedicata alla poesia per sabato 2 giugno nel giardino del Centro stesso.

L'iniziativa è rivolta ai citta-

dini della zona, in particolare ai giovani, per favorire momenti di aggre 'azione sociale e di impiego del tempo libero. Le poesie, infatti, saranno recitate dagli stessi giovani che frequentano il centro.

L'ingresso è assolutamente gratuito.

Festa in Ludoteca

Il Consiglio di Zona 19 ha deliberato di istituire, per il giorno 9 giugno, una giornata di "mercato libero di scambio del gioco e del libro" proposta dalla Commissione educazione e dalle ludotecarie quale momento conclusivo dei primi mesi di attività della ludoteca di via Stratico.

Tale giornata vuole essere un

La partecipazione è consentita ai soli soci Coop, che possono parteciparvi a titolo completamente gratuito, e fra i premi in palio vi sono uno Zoom-Tokina 80-200 F 4,5 (1° premio), una macchina fotografica Fujica Auto 7 (2"), una macchina fotografica Flash Fujica (3") e numerosi altri premi.

NOZZE

Il giorno 12 maggio si è sposata Irene Naso, figlia del caro amico Fausto, per molti anni valido presidente del Gruppo Sirio. Alla giovane sposa ed al marito gli auguri dei soci e della redazione di Milano 19.

Questa situazione è causata dalla scelta immediata attuata in questi giorni da parte dell'Ospedale S. Carlo Borromeo nell'applicazione della legge 194; Vi portiamo a conoscenza delle nuove disposizioni:

l) - l'iscrizione alla lista d'attesa viene effettuata ogni 15 giorni; prima avveniva ogni settimana;

2) - l'intervento per l'I.V.G. viene praticato in ospedale una volta la settimana; prima avveniva due volte la settimana.

Che cosa vuol dire questa iniziativa dell'Ospedale senza consultare ed informare gli organismi interessati?

Qual'è la collaborazione sempre proclamata dall'amministrazione dell'Ospedale S. Carlo con i servizi di base ed in modo specifico con il Consultorio?

Che rapporto intende creare codesta amministrazione con il territorio?

La manifestata disponibilità dei Consultori a collaborare cori il nostro ospedale di zona al fine di attuare interventi preventivi mirati costituendo ambiti nuovi di presenza del personale del consultorio presso codesta struttura ospedaliera, vengono così irresponsabilmente cancellati?

Tutto ciò a beneficio di quale legge riformatrice?

I Comitati di gestione dei consultori di Zona 18 e 19 nel denunciare inoltre come ancora una volta questa scelta debba essere interpretata quale attacco diretto alla legge 194 vanificando l'insieme della sua applicazione, chiedono un incontro immediato con i responsabili dell'Ospedale S. Carlo e degli organismi sopracitati al fine di rimuovere al più presto le cause che hanno determinato questo grave disagio all'utenza della nostra zona.

Fin d'ora vi annunciamo che se entro 8 giorni dalla presente non avremo avuto alcun cenno di risposta, in accordo con gli operatori dei servizi consultoriali interessati informeremo tutti utenti ed : cittadini della zona promuovendo iniziative adeguate.

I prezzi del mese

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momento di coinvolgimento di tutti i bambini della zona, che li vedrà impegnati personalemnte o a gruppi ad allestire piccoli stands all'interno dello spazio giardino della ludoteca, che in tal modo diventerà realmente un centro di aggregazione culturale mettendo a disposizione il suo spazio perché possa essere "vissuto" comunque in un contesto ludico.

L. 10.600 aI Kg.

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milano 19 - pagina 6 giugno 1984
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2 giugno Serata di poesia
Mercato di libero scambio del gioco e del libro
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Su nomadi, ambiente ed altri problemi

Dibattito aperto su Figino tra abitanti ed assessori

Si è discusso con franchezza nel corso di un'assemblea aperta dal presidente di Zona, alla quale hanno partecipato centinaia di cittadini, oltre ad assessori e consiglieri di Zona

Le ragioni di principio per le quali ci occupiamo dei nomadi derivano dalla Costituzione che tassativamente dice che la Repubblica Italiana non solo non discrimina le minoranze, ma deve intervenire attivamente per tutelarle, questo perché uscivamo da un'esperienza dove discriminare le minoranze aveva significato in Europa massacrare 6 milioni di ebrei ma anche mezzo milione di zingari da parte dei nazisti.

Abbiamo alle spalle oggi pronunciamenti del Parlamento Europeo, della CEE e del Consiglio dei ministri europei, che dicono ai governi che bisogna fare dei campi attrezzati, non per rinchiudervi gli zingari ma perché nel corso del nomadismo, possano fermarsi in posti con un minimo di garanzie igieniche e di intervento sociale. Abbiamo alle spalle poi campi attrezzati fatti dai comuni di Trento, Pistoia e di Torino (con tre diverse maggioranze politiche) e un progetto di legge DC alla Regione Veneto, che sta per essere approvato da quasi tutti i gruppi, che dice di fare campi attrezzati e stanzia anche dei soldi per i comuni. La Regione Toscana sta preparando un analogo progetto. All'ONU hanno deciso il mese scorso di avere una delegazione di zingari come osservatori permanenti per difendere gli interessi degli zingari nel mondo. Si sta lavorando in Europa per rompere la spirale che dura da secoli comportamenti anomali degli zingari-discriminazione contro gli zingari-comportamenti anomali degli zingari che non si sa come è cominciata, e non è un compito facile. Ma non è possibile che un comune come Milano si sottragga a questo compito. Se per caso la Giunta decidesse di non seguire questi principi (non lo credo) io mi dimetteri da assessore. A Milano, se noi sommiamo i no spontanei, rabbiosi, giustificati dall'accumularsi dei problemi per cui gli zingari sono la goccia che fa traboccare il vaso, l'unica soluzione possibile è quella di proibire agli zingari il territorio di Milano: dopo di che non si capisce perché Pero, Rozzano, Sesto, Bresso, dovrebbero dire di sì e quindi la soluzione sarebbe quella di "far scomparire" gli zingari o metterli nei campi di concentramento. Certo non è bello né comodo avere gli zingari vicino al proprio quartiere, però se non cominciamo a creare queste condizioni non potremo risolvere la questione.

Allora, con la garanzia assoluta che niente verrà fatto sulrarea vicino a Figino senza raccordo dei cittadini, perché il Comitato di quartiere non entra nel merito della questione? Vale la pena fare questo sforzo per-

ché è un problema non da poco quello delle minoranze, e viene ormai affrontato dalla CEE, da molti comuni piccoli e grandi, da autorità e associazioni religiose (Caritas) e da forze politiche molto diverse fra loro.

Queste importanti affermazioni, fatte concludendo rassemblea, hanno costituito il quadro entro il quale si è svolto il dibattito, aperto dal Presidente del Consiglio di Zona 19, Danilo Pasquini, alla presenza di centinaia di abitanti di Figino e diversi consiglieri di zona.

Subito in apertura però, rassessore al Decentramento, al lavoro e ai problemi sociali Carlo Cuomo, ha dato molte informazioni sui problemi di Figino, posti dai documehti del Comitato di quartiere e dal Consiglio di Zona 19, in base alle risposte fornite da vari assessori della Giunta, ad una sua lettera del 27 aprile scorso, e convocati dal Sindaco in una riunione interassessorile il giorno prima.

I° — viene ribadito rimpegno preso nell'assemblea precedente da Cuomo e mantenuto dalla Giunta di sospendere tutto sull'area di Figino, che senza il consenso dei cittadini e del Comitato di quartiere nulla sarà fatto.

2° — area comunale di via Silla occupata abusivamente dal Sig. Coverta; rassessore Banfi ha passato la diffida all'avvocatura comunale per fare tutte le pratiche legali per lo sgombero; ha anche proposto alla Giunta che ha accettato, che per quest'area e per altre aree pubbliche siano fatte sistemazioni provvisorie, una volta liberate, e utilizzabili dai cittadini piuttosto che deposito di immondizie.

3° — per l'ordine pubblico il Sindaco interverrà presso la Questura per intensificare la presenza delle forze dell'ordine; per i Vigili Urbani l'assessore Korach ha già dato disposizione al Comando di zona e chiede di verificare coi cittadini se ciò è sufficiente e quali altri provvedimenti occorrono.

4° — per il lavaggio dei fumi dell'incenéritore AMNU, rassessore Casali conferma che l'installazione funziona e t he per la camera di post-combustione i lavori sono stati appaltati e sarà istallata fra 6 mesi. Per il canale scolmatore è in corso l'appalto per il depuratore di Pero, mentre per la copertura ci sono grosse perplessità sull'utilità effettiva.

5° — Viabilità: per l'installazione di un semaforo fra via Silla e via Morelli, sono state date disposizioni alla Vigilanza Urbana per fare un sopralluogo per istallare un semaforo normale e non a chiamata perché meno sicuro per i pedoni. Per l'attraversamento dei mezzi pesanti nel centro abitato, rassessore Polotti precisa che ciò era dovuto ai lavori per il deviatore e forse anche per ragioni locali di lavoro, da verificare. Inoltre non sarà possibile uno svincolo della tengenziale perché porterebbe altro traffico in Figino, invece entro l'anno si appalta un nuovo percorso della via Novara che consentirà ai mezzi AMNU di accedere all'inceneritore direttamente, lasciando via Silla esclusivamente al traffico locale.

6° — servizi: per la realizzazione di una prima parte del Centro scolastico e sociale c'è l'impegno di realizzarlo con gli Oneri di Urbanizzazione ma sarà verificata con il Consiglio di Zona 19 e il Comitato di quartiere in riferimento all'entità dei nuovi insediamenti residenziali previsti a Figino. t riconosciuta dalla Giunta l'urgenza di realizzare sempre con Oneri d'Urbanizzazione la palestra.

A questo punto sono iniziati gli interventi dei cittadini che hanno ribadito i motivi di opposizione all'insediamento per nomadi.

Per Murer il rapporto nomadi/ abitanti (175/ 1500) è troppo alto; l'assistenza socio-sanitaria è scarsa e lontani i centri pubblici; tardivo e a volte assente l'intervento delle forze dell'ordine.

Per Gallina occorre prevenire ed eliminare le cause dei fatti di violenza come da ultimo il delitto nel bar di Figino, risolvendo i problemi sociali (ha ricordato e denunciato gli "avvertimenti" al tabaccaio con spari nella vetrina e taglio della saracinesca).

EI canton del barbee

Il timbro

Ciao! E così Craxi sarà contento!

L'ha forsi goadagnàa on terno al lott?

Ma cosa c'entra il temo al lotto?

Perché? A ti te piaserev minga goadagnall?

Si, ma... che c'entra? Non sò neanche se Craxi giochi o no al lotto.

E allora s'el gh'ha de vèss content?

Beh, gli hanno messo il timbro!

lndovè? Sul crapon o sul?...

Sul decreto.

Te voeut dì su quel! decret ch'el taija la scala mobil?

Appunto. E che è stato approvato dalla Camera. On moment! Da ona part domà de la Camera. Comunque dalla maggioranza.

Bella forza! EI gh'ha dit: o fee come che voeuri mi, o mi troo a l'ari el governo...

Ti riferisci al fatto che Craxi ha posto la questione di fiducia?

In manera che nissun el podess discut sul decrèt, fasendeghela in barba a la democrazia.

Ma...

E l'ha no nanca tegnùu cunt de quell che gh'aveven ditt i sindacàa!

Ma se ci fosse stata la discussione si sarebbe perso tempo.

E già. E invece Iù el gh'ha semper pressa, quand ch'el gh'ha de ciolà i operari!

Cosa vorresti dire?

Che quand invece el gh'avarev de fagh pagà el giust ai sciori, magara j tass, el se la ciappa comoda.

A tal fine ha chiesto agli amministratori comunali maggiori poteri ai consigli di zona, più, informazione e confronto fra assessori e cittadini, che purtroppo si è fermato da tempo. Sul campo dei nomadi a Figino ha chiesto una delibera definitiva del Comune di Milano entro settembre. in caso contrario si farà una manifestazone a Palazzo Marino. Ha anche denunciato lo stato del Parco Nord-Ovest pieno di immondizie e discariche abusive e chiesto garanzie sulla sicurezza ed il controllo delle acque dello scolmatore. Mazzetti ha chiesto di affrontare il problema dell'assistenza agli anziani; ha chiesto un raccoglitore per il vetro ed una cabina telefonica SIP.

La coordinatrice della commissione sanità, Ferri ha proposto la ricerca di locali a Figino per servizi socio-sanitari e ha proposto un dibattito sul fenomeno del nomadismo col dott. Valery dell'Opera Nomadi (ex Presidente del Distretto Scolastico).

Dopo altri interventi ha ripreso la parola rassessore Cuomo proponendo due cose per proseguire il lavoro e il confronto:

I" — costituire una delegazione del Comitato di quartiere per un incontro con tutti i capigruppo comunali a Palazzo Marino per spiegare le rivendicazioni di Figino.

2° — per superare la diffidenza dei cittadini, dovuta a ritardi ed errori, fissare ai primi di luglio un'altra assemblea di verifica sui problemi; nel frattempo Comitato di quartiere e Consiglio di Zona 19 mettano insieme le cose scritte nei vari documenti precedenti e quelle emerse durante l'assemblea per fare un documento organico che raggruppi i problemi assessorato per assessorato, e costituire inoltre un gruppo di lavoro che ogni IO giorni, da quì alla prossima assemblea verifichi lo r, stato di avanzamento delle que'stioni, che hanno tempi diversi di soluzione, che vigili e informi la popolazione più di frequente e rapidamente. L'Assessore Cuomo ha infine ribadito che, pur non proponendo in Giunta di annullare l'area di Figino, non ci sarà nessun intervento finché e se non ci sarà un accordo col Comitato di quartiere, salvo che gli venissero proposte altre aree dalla Commissione interassessorile, in altre zone di Milano, dove certo — ha detto — "dovrò fare altre assemblee faticose e difficili per un lavoro nel quale comunque io credo che valga la pena di fare".

Veramente lui dice che è il Parlamento a perder tempo discutendo di tante leggine.

Te se riferisset a la storia di giambon che l'ha ti rà foeura a Verona?

L'ha detto lui.

E allora digh inscì de cuntà sù minga dj ball!

Cosa vorresti dire?

Che se gh'è on quaidunn ch'el proponn al Parlament dj legg per di ciolad l'è propri el governo.

Ad esempio?

Per esempi la proposta de legg presentada pocch dì fà su come se dev fà per tiragh foeura j busecch ai pollaster.

Ti riferisci al decreto legge sull'eviscerazione dei polli?

Propri quell! Senza cuntà i disegn de legg pussee important che el governo el tegn sara sù int el cassett invece de portai in discussion.

E quali?

Per esempi quell su j pension, quel! contra la disoccupazíon, quell per la previdenza, quel! contra quei che paghen minga) tass, quell per el blocch di fitt... e la lista la sarev longa.

Ma magari Craxi ha anche altro da fare.

Forsi l'è adrée a imprend a fis'cià.

Alludi ai fischi contro Berlinguer al congresso socialista di Verona?

Quand che lù l'ha ditt che l'ha minga fis'ciàa domà perché el sa minga fis'cià. Ma te set se te disi?

Cosa?

Che el Craxi el farev meji a preoccupass che on dì o ('alter ji italian el fis'cen minga lù, e magara ghe metten anca sù on timber.

Su un altro decreto?

No, no. Propi sora de lù. On beli timber postai.

E perché proprio un timbro postale?

Per mandali a cà del diavol senza nanca scrivegh sora l'indirizz de chi l'è che le spediss.

E perché?

Perché inscì se el postin el trova minga el destinatari el pò minga portaghell indrée. Ciao, te saludi! el barbee

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giugno 1984 pagina 7 - milano 19
OPPIONI
NOVITA' BAGNO

Calcio giovanile in Zona 19

La S. Leonardo Pulcini Ha ha un Colella in più

Cannata I — parte malaccio ma nel finale si impone da maestro.

Papasodaro — mai impegnato dagli avversari per dar giudizio.

Saronni — un poco statico, non sempre presente.

Mastrofrancesco — carente in appoggio ma ha numeri per domani.

Zagaria — il migliore del pacchetto di difesa, padrone indiscusso della linea d'area.

Brigliadoro — un poco distratto, non ha legato, gioca solo.

Dotta — mi è piaciuto un sacco, corre bene e si smarca meglio segna e fa segnare, più di così... è il massimo.

Ciclismo categoria juniores Grande successo del 1° Trofeo

Coop. Edificatrice Lampugnano

Organizzato per il 70° anniversario di fondazione - Contemporaneo svolgimento del 2° Trofeo Elvira Barilli

Dopo la San Romano un'altra squadra di giovani pedatori è la San Leonardo Pulcini 110

Da tempo li seguo con attenzione ed oggi scrivo di loro dopo la splendida conquista del Trofeo Bracchi in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile.

San Leonardo, polisportiva, è un marchio di garanzia per il calcio in zona 19, la sede è in via Appennini 105/ b ed il presidente Ferrari è il vertice D.O.C. Per il calcio minorile la San Leonardo vanta un Colella in più rispetto a tutte le altre società, un benemerito nel difficile mondo calcistico.

Carta d'indentità: Si forma un paio di anni fa raccogliendo bambini 1972/73 da ogni parte della Zona 19, li amalgama ben bene con gli ingredienti della simpatia e della cordialità e con la serietà degli intenti diventa squadra vincente.

Pregi: La squadra si presenta bene dal centro campo in su con due o tre elementi di sicura capacità; corre per il tempo intero, segno questo di buona preparazione atletica, e riesce ad entrare in area avversaria con discreta facilità. Conduce un vibrante pressing sia al centro che sulle fascie. In campo un comportamento corretto fino al 10 e lode rende tutti apprezzabili con mezzo punto in più rispetto al dovuto.

Difetti: A parte il portiere o rottimo stopper la difesa mi sembra un poco carente rispetto alle punte. La marcatura a uomo non eccelle e l'elevazione dei becchi d'ala è quasi nulla. Non eccezionale la cerniera tra difesa e punte, mentre i rincalzi mi sembrano decisamente un po' sotto tono. In attesa di giocare si avverte un poco di caciara... ma son bambini.

Campo: Tra "La casa del giovane" e il "Monte Amiata" un lenzuolo in terra battuta, soffre per le troppe partite che sopra si giocano. Buona l'illuminazione e le strutture esterne. Incredibilmente carente quanto concerne lo spogliatoio che risulta alquanto dislocato e fatiscente. Al bar dello stadio si be-

Panchian: il nordico Giorgio Brusadelli non ha una millenaria esperienza ma sa ben governare la squadretta dei suoi ragazzi svolgendo il suo ruolo con modestia e paciosa serietà.

Pubblico: numeroso quanto basta, di palato fine ma spesso distratto e indifferente.

L'ultima giornata che mi ha visto sul campo è stata un trionfo per la vittoria nel quadrangolare disputato in onore della Resistenza e di Bracchi. Segue la formazione ed un sintetico giudizio.

De Cecco — completamente nullo, viene sostituito tardi.

Con grande successo sia di pubblico che di partecipanti, n° 127 iscritti alla gara, si è svolta domenica 29 Aprile la corsa ciclista categoria juniores, organizzato dalla U.S. Trenno e dalla Coop Edificatrice di Lampugnano. La manifestazione ciclistica voleva ricorda il 70° anniversario di fondazione (1914-1984) della cooperativa per la quale il Consiglio di Amministrazione intende mantenere in seguito come corsa ripetitiva, nell'ambito delle manifestazioni sociali, culturali, sportive e ricreative, che assieme al Consiglio dei Circoli ogni anno programma e si impegna per la loro migliore riuscita. La corsa si è disputata sulle strade del nostro quartiere con partenza ed arrivo in Via Diomede davanti al Circolo Ri-

creativo sviluppandosi poi su un circuito da ripetersi 9 (nove) volte il quale passava per Trenno, Quartiere San Leonardo, Quartiere Gallaratese e Lampugnano per un totale di Km. 101. Il l" Trofeo Coop. Edificatrice di Lampugnano è stato assegnato alla U.S. Nuova Baggio per i migliori piazzamenti dal I° al 5° posto mentre il 2° Trofeo Elvira Barilli (Lina) con il quale rANP1 ha aderito alla manifestazione è stato assegnato alla U.S. Briringhello per i migliori piazzamenti dal 6° al 10° posto. Erano presenti alla premiazione il Presidente della Lega delle Cooperative Rinaldo Ciocca assieme al Vice Presidente dell'ANPI Gianfranco Zocca i quali hanno espresso il loro compiacimento con parole si-

gnifica - tive e di elogio alla manifestazione appena conclusasi mentre il Vice Presidente della Coop. Edificatrice di Lampugnano Roberto Logli ricordava innanzitutto ai presenti e partecipanti il peso politico e sociale che la stessa Cooperativa in tutti questi 70 anni di vita attiva ha saputo svolgere nella nostra città, superando con orgoglio periodi di guerra, di tensione, di evoluzione nelle tradizioni e anche di sfrenata modernizzazione nelle costruzioni attuali sapendo sempre mantenere il senso giusto della propria conduzione.

Concludeva ringraziando tutti i soci che con la loro attiva collaborazione hanno aderito per la migliore riuscita della gara. ve il caffé più buono del quart iere.

Floridi — centravanti di potenza, va curato stretto altrimenti sono guai grossi.

Bolpagni — fine cursore e buon stilista, una promessa certa.

Eterno — ha un piede solo ma è un piede giusto, buon lavoro.

Folli — entra tardi ma si presenta bene, due buone cose in poco tempo.

Congratulazioni a tutti e complimenti, Milano 19 tornerà a vederla questa squadretta che sa esprimersi come poche intorno a noi. Tanti auguri a giocatori dirigenti e tutti.

Con sede in via Osma

A Lampugnano è nata una nuova polisportiva

Rispondendo alle esigenze di molti abitanti del quartiere

Q.T.8 - Lampugnano, e su sollecitazione del Comitato contro Le Tossico-dipendenze, che aveva ravvisato importante per il ns. Quartiere la creazione di una struttura che fosse momento di aggregazione sociale-culturale e sportiva, è sorta su iniziativa di alcuni cittadini la Polisportiva Lampugnano. Polisportiva che ha come finalità (inserita nello Statuto) quella di realizzare, nello spirito della Costituzione Repubblicana, attività sportive, culturali e ricreative che, attraverso un'utilizzazione partecipata del tempo libero, promuovano la crescita democratica dei giovani e dei cittadini tutti.

La Polisportiva non persegue finalità di lucro e sua funzione vuol essere quella di permettere la partecipazione alla gestione della stessa a tutti i cittadini che vi aderiscono.

Vi sottoponiamo un primo

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programma di attività (alcune già in atto) che con il prossimo Settembre prenderanno il via:

I — Pallavolo per raga77e/ i

2 — Cicloturismo per tutti (già in corso)

3 — Ciclismo agonistico per ragazzi dai 9 ai 14 anni

4 — Footbal americano per ragazzi dai 16 anni (già in corso)

5 — Ginnastica per la terza età

6 — Ginnastica adulti

7 — Danza moderna per tutti

8 — Yoga per adulti. Se sei interessato a queste o ad altre iniziative sportive e culturali, ti invitiamo a segnalarci il tuo nominativo riconsegnando il modulo in calce, onde permetterci una corretta programmazione delle attività, ferma restando una conferma al momento dell'iscrizione. Per la restituzione del modulo e per eventuali informazioni rivolgersi alla Portineria di via C. Osma 5 e telefonare a: Sgobba tel. 3011307 o Gatti tel. 3011449.

Si prepara l'anno sportivo'84-85

Pallavolo: Ombra 77

I corsi si terranno presso la palestra della scuola elementare di via Cilea 12

Il settore tecnico per la Pallavolo maschile e femminile Via F. Abbiati I, Milano, tel. 40.37.197 si prepara all'anno sportivo 1984-85 organizzando la Volley team Ombra 77 per corsi e leve di Pallavolo femminile per ragazze nate negli anni 1968/69/70/71/72.

I corsi si terranno presso la palestra della scuola elementare di via F. Cilea 12 due volte alla settimana, dalle ore 18.30 alle 19.30. Per informazioni telefonare al numero 40.37.197 oppure recarsi presso la palestra nei giorni di lunedì, mercoledì dalle 18 alle 20.

La Volley team Ombra 77 è regolarmente affiliata alla Federazione Italiana Pallavolo e

partecipa al campionato femminile di l divisione e di 2° divisione con la squadra maschile.

Infine partecipa ai campio-

nati di serie A - U.I.S.P. fregiandosi del titolo per la quinta volta. Le atlete già formate verranno inserite nelle squadre esistenti.

La nona Marcia maggio

Su proposta della Commissione Cultura, Sport e Tempo Libero, il Consiglio di zona 19 ha deliberato di organizzare la ormai tradizionale manifestazione sportiva e ricreativa ormai nota come la "due giorni con lo sport", che si svolgerà sabato 2 e domenica 3 giugno.

Il calendario della manifestazione prevede per sabato 2 giugno gare di nuoto presso la piscina del Centro Scolastico Onnicomprensivo e per domenica 3 giugno gare di atletica, salti e staffette presso il Campo Sportivo XXV Aprile di via Cimabue, nonché finali di calcio e pallacanestro, presso il campo di calcio e la palestra del Centro Scolastico Onnicomprensivo,

fra le squadre risultate finaliste dopo le eliminatorie giocate nella settimana antecedente. L'organizzazione e la gestione delriniziativa è affidata al Consiglio di Zona 19, nella persone del Consigliere G.A. Restelli, in collaborazione con le Società Sportive della Zona ed i tempi delle gare saranno rilevati da Giudici Federali, mentre l'elaborazione dei dati verrà effettuata attraverso i computers della società Sinclub a titolo gratuito.

L'iniziativa prevede una festa finale presso il Centro Scolastico Onnicomprensivo con una esibizione dimostrativa di giovanissimi per il Karate e la partecipazione della Banda musicale di San Romano.

È tardi ma il Direttore due righe me le concede con supplica. Quella bella tradizione chiamata da nove anni marcia Maggio si è svolta domenica 20 all'insegna della pioggia ma anche del buonumore e della simpatia. Centinaia di concorrenti di ogni età hanno preso il via alle 9.30 quando la perfetta organizzazione dei genitori della Scuola Casati ha impedito per un'ora all'acqua piovana di scendere dal cielo. Per le piazze d'onore una disputa a tre, due vecchie volpi della corsa e il giovane Stefano Cianci, ottimo terzo dopo 7 km. con il coltello fra i denti. Dopo lui tutti gli altri, donne, uomini e tanti tanti bambini che hanno animato con la loro esuberanza una giornata autunnale.

Premi per tutti, ristoro caldo, confort e simpatia all'arrivo nella scuola. Dalle 13 in poi scuola aperta

con risotto ai frutti di mare offerto a tutti i presenti (moltissimi) poi musica, mostre e attività diverse, bibite per i bambini e un giovane Soave per gli adulti. In chiusura di giornata, quando i genitori che hanno organizzato la festa erano ormai stravolti dalla fatica, sono apparse 40 rose rosse, un giusto omaggio alla preside e a tutte le professoresse.

Arrivederci al prossimo anno, un grazie a tutti per ciò che insieme si riesce ancora a fare e... viva la Scuola Casati.

Per la cronaca di quartiere comunicate i vostri messaggi al n.: 35.39.458

milano 19 - pagina 10 giugno 1984
Il 2 ed il 3 giugno
La due giorni con lo sport

giugno 1984 pagina 11 - milano 19 I mestée

de la Milan de semper

G'hè la numismategam in de l'ottica moderna

Scrupoloso principio di non fare pubblicità ad alcuno con rare eccezioni per negozi che entrano nella tradizione milanese

Avevo dimenticata una caratteristica figura e subito mi accingo ad inserirla in questa rassegna dei mestieri che prosegue il cammino: la modella. Modella di studio d'arte, di accademia e di studio fotografico; modella di casa di mode il cui modo più indicativo nei tempi moderni è indossatrice oppure, con terminologia francese spesso usata anche in mila-

Dialettologia milanese (9)

Tra dialetto e gergo bisogna distinguere

Anche se alcuni vocaboli sono entrati nell'uso comune non possono imporsi allo stesso modo con cui gli stranierismi non soppiantano la lingua italiana

Abbiano pazienza i lettori se fermo un attimo la loro attenzione sul particolare di alcuni vocaboli ritenuti dialettali e che invece sono gergali e soltanto con il tempo e la ripetizione continua d'uso comune entrati nel dialetto.

Impossibile per ragioni di spazio citarne un lungo elenco; (allo scopo ci sono vocabolari, grammatiche e saggi più ò meno apocrifi) ciò che preme è una chiara distinzione per capire... il milanese!

Moltissimi dicono e scrivono "Porta Cica", a volte marcando nella dizione e scrivendo doppia la "C", mentre è milanese soltanto la forma tronca dell'italiano "Porta Ticines" che altri ancora tagliano gergalmente in "Porta Cines"; elementi della vecchia mala la denominarono "Porta Franca", "Porta Pavesa", "Porta Teppa" ed altri nomi ancora, non sempre distinguibili. Prendiamo ad esempio "nas", naso; la forma milanese pura è quella tronca dell'italiano, ma i sinonimi "nappi", "nappion" sono derivati dai toscani nappa e nappione, ossia naso e nasone (N. Tommaseo, sinonimi, pag. 402). Quindi "napel", "canapia", "pirotton" ed altri riferimenti al naso sono voci gergali con tutta la costellazione di diminutivi, accrescitivi e peggiorativi che si trascinano.

Così è per "barbozz", mento; "barbell" è una voce gergale che deriva da "barbellà", rabbrividire, battere i denti dal freddo con il relativo tremolare del mento; invece "basletta" e "geppa" corrispondono all'italiano bazza, mento pronunciato o molto sporgente; è evidente, come per l'italiano, la distinzione.

Il discorso vale per quei vocaboli che sembrano avere lo stesso significato, ma in realtà diversi: "cribbi" e "sedass" sono arnesi di diversa fattura e diverso uso, ma ci sono coloro che non li distinguono o li confon-

per ogni lieta

dono (it. vaglio, staccio).

"Mantin" e "tovaijceu", tovagliolo/i; la seconda voce è in uso da poco nel milanese moderno e non compare nei glossari.

"Brasa", "brasca7, brace; oggi hanno lo stesso significato mentre anticamente la prima voce indicava la brace viva e l'altra la brace spenta, i residui di fuoco non ancora cenere. Allo stesso modo "scéner, scéndera, scendra e zéner" valgono per cenere (F. Cherubini, 1839) anche i moderni milanesi passano alla semplice troncatura dell'italiano "cener"; ma se è ancora arrossata dal fuoco è "bornis" ed il vocabolo deriva dal latino "prunicium".

Per chi fosse ancora posseduto da dubbi sulla variabilità di scrittura o dizione del dialetto milanese, non da poeta a poeta, ma dello stesso e talvolta nella stessa composizione, non rimane altro da fare che consigliarlo di leggere le opere pubblicate.

bomboniere per: nozze-comunioni cresime-battesimi

può essere svolta.

Spesso soggetta a spostamenti è da mettere in conto il disagio che ne deriva e le spese conseguenti; qualche volta la fortuna le può dare una mano e dare una svolta alla routine quotidiana, ma l'episodio isolato è tale da non far incorrere in generalizzazioni.

Parlando del "modellista, in qualche puntata addietro, avevo accennato anche al "formador" per quegli che lavora forme in legno per scarpe, cappelli, lamierati; ma modellista si definisce anche il preparatore di manichini d'ogni tipo sia per sarte (il famoso busto foderato montato su treppiede) e per ortopedici sia per negozi di confezioni o pellicceria ed ancora modelli di teste per parrucchiere per signora, per negozi di ottica e cappellai; oggi la materia plastica ha un poco offuscata la bravura di questi artigiani.

Viene anche definito "modellista" chi si occupa di modelli in carta e cartone per abiti, carniceria, corsetteria, indumenti da lavoro; ne viene fatta estensione persino a chi prepara lucidi e disegni, grafici vari per il taglio e la produzione su vasta scala; lavoro da non confondere con il figurinista pure se consimile e del medesimo settore.

Ogni aspetto della produzione ha il suo modello ed il suo creatore; il modellismo è quindi sempre esistito, ma oggi ci si trova di fronte ad un nuovo fenomeno ed eccoci quindi ai negozi di modellistica il cui arco d'interessi spazia dall'automobile, all'aereo o al vascello in scale diverse eseguiti con scatole di montaggio allo scopo commercializzate in grandi serie sino ai modelli che sfiorano reslusività.

Trenini con decine di metri di rotaie e con tanto di scambi, segnaletica a radiocomando, ponti, viadotti, passaggi a livello, binari morti e stazioni equipaggiate con tutto quanto la genialità dell'uomo ha realizzato nel vero.

A quanto descritto segue una ridda di riviste specializzate e la produzione di accessori in un susseguirsi di mercatini per l'usato, l'insolito e runico.

Ruotano ovviamente miliardi, prosperano negozi di alta specialità, lavorano migliaia di persone e decine diÜ migliaia si divertono ed accrescono il loro sapere.

Modellismo, modellistica; giocattoli scientifici, perfezionismo che lascia allibiti e che entusiasma giovani e anziani; neppure le bambole sono state sottratte all'evoluzione, anzi l'antica "pigotta" ora cammina, parla e... fa il bucato.

Tramonto dei soldatini? Tutt'altro! I nuovi materiali hanno soltanto sostituito il piombo, il ferro e la creta; questa nuova modellistica ha affinato anche loro imponendosi alle vecchie tradizioni, creando un mercato del collezionismo insospettabile, attivo, frenetico; fascino del passato?

Monumenti funerari: attività che regge bene, consolidata dalla radicata devozione per i morti tipica d'ogni credo religioso e da un più alto livello economico rispetto ieri.

Definita arte funeraria a ragione veduta, forse prendendo a prestito il principio degli antichi egizi; veri monumenti con statue in bronzo, marmo, granito ed una molteplicità di cripte, cappelle e tombe multiple il cui fasto non fa recedere il dolore, testimonianze di affetto tenace. di sconfinata pietà.

Attorno alla morte vivono scalpellini, marmorini, scultori, architetti oltre ai preti, fioristi. impresari di pompe funebri, venditori di lumini e cimeli vari.

Uno scultore amico mi confidava un giorno nel più aperto dialetto milanese: "Te vedet? M ì vivi polid quanto pù polid viveva quel che l'è mort; ne viven tant d'alter, ma lor resten scognossùu, mì invece ghe metti la firma!" (Vedi? lo vivo bene quanto più bene viveva quello che è morto; ne vivono tanti altri, ma loro restano sconosciuti, io invece ci metto la firma!).

Significava tra raltro che anch'egli allineava i suoi prezzi a seconda se la commissione gli proveniva da famiglia facoltosa o meno concludendo con convinzione: "Se te voeuret inscì l'è la vita". (Cosa vuoi farci, così è la vita). "Mosaicista", mosaici; un breve accenno l'avevo fatto parlando del posatore di pavimenti, non propriamente di chi svolge il lavoro specifico; mosaicista è quegli che esegue mosaici, vetrate, pavimenti artistici, decorazioni murali per androni, chiese, cimiteri, case patrizie.

Motociclette, motorscooters, motocarri; negozio specializzato per la vendita di detti veicoli a cui poi si aggregano per logica le fabbriche e le officine riparazioni in cui troviamo "i meccanegh" di cui ho già accennato. Volendo pignolare, poiché il professionismo o mestiere coinvolge tutti, c'è da dire che al produttore, venditore e riparatore è da aggiungere il collaudatore. l'elaboratore di motori ed il corridore di professione; come per il settore auto e biciclette è da considerare anche il ricambista. Trai negozi che hanno caratteristica particolare vi sono quelli che vendono motori marini della cui costruzione, oltre a case specializzate esclusivamente, si occupano anche molte case automobilistiche italiane e straniere.

Negozi che vendono motoscafi ed equipaggiamenti per nautica, parti staccate ed accessori, sono presenti più di quanto non si creda; a Milano ce ne sono in numero decisamente superiore di alcune città marinare.

"Nodar", notaio; citato in occasione della chiarificazione sulla voce generalizzata "dottor" quando non si tratta di scienza medica ed anche in occasione del mestiere di ripiego "el testimoni"; professionista oggi tra

i... grandi contribuenti.

Oltre alla sequenza di atti vari, testamenti e simili, oggi è al passo col tempo ed una cospicua parte della sua attività trova terreno tra rogiti e passaggi di proprietà di autoveicoli.

"Numismatega, numismategh", ossia numismatica e numismatico; i vocabolari vi spiegano la voce, ma non parlano dei negozi che estendono la loro attività anche alla filatelia; in molti casi anche alle medaglie, distintivi, cartoline, carta moneta, miniassegni ed oggettistica pubblicitaria.

Per la numismatica da collezionismo così come per la filatelia ci sono accessori, raccoglitori, libri e riviste specializzate e per entrambe vale la collezione di "pezzi" ancora in corso legale; per le monete in oro ed argento il prezzo non è certamente quello indicato in conio!

Vivacissimo il mercato ed in aumento coloro che vi si dedicano; interessante il mercatino domenicale che si svolge in zona centralissima, via Armorari, con offerte e scambi di alto livello ed in cui si ritrovano anche altre combinazioni collezionistiche, stramberie e rarità in variopinta esposizione.

Ambiente in cui sono noti "romm tutt marengh e sterlin" (l'uomo tutto marenghi e sterline) facoltoso commerciante di autentici pezzi numismatici e "el bidonista ch'el refila ramitt per or" (l'imbroglione che smercia monete di rame per oro) che ha avute parecchie grane per questione di falsi.

"Ottich", ottico; nel negozio di ottica si vendono oltre agli occhiali da vista, sole ed estetici, macchine fotografiche, binocoli, pellicole ed accessori vari: gestito quasi sempre da personale diplomato, ma per le riparazioni spesso l'assistenza è affidata a laboratori esterni.

Notissimo lo slogan d'una delle più accreditate case milanesi: "Ne podi pù de vedegh no per toeu ij occiaj del Viganò!" (Sono ansioso di non vederci per comprare gli occhiali di Viganò!) un poco antitetico in verità; preferibile una buona vista. Per i non milanesi: "occiaj", occhiali a stanghetta; "orniett" sono quelli a molla sul naso; "caramèla" il monocolo da infissare nella cavità tra naso ed arco sopraccigliare.

(Continua)

Nella foto un antico bilancino per pesare le monete d'oro.

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C'è il pavimento decorativo e artistico con ori e smalti alla veneziana, alla palladiana o modernissimi; esecuzioni fatte con cubetti di marmo o vetroceramica o bellissime pavimentazioni eseguite esclusivamente con ciottoli di fiume d'ogni colore.

Anche le vetrate possono essere eseguite con legatura a piombo o vetrocemento; il soggetto può essere sacro, decorativo, geometrico o rappresentativo (su commissione), tradizionale o modernissimo.

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Molti vocabolari riportano scrupolosamente tutte le voci e altri no; ebbene, Carlo Porta, giusto per fare un esempio sull'esponente universalmente riconosciuto come il più grande poeta meneghino, per scrivere uscio ha usato ben quattro forme diverse: "uss, us'c, usc, lus'c". Ha scirtto "pappa" per papa, pontefice, e "papa" per pappa da mangiare; sono almeno sette i vocaboli usati per definire il demonio (esclusi i sinonimi) e per una infinitesimalità di vocaboli ha usato almeno due forme diverse di cui riporto qualche esempio: "ann, agn", anni; "coragg, coracc", coraggio; "ges, gies", chiese; "lenguagg, linguagg", linguaggio; "ceucc, ceugg", occhio/i; "pesc, pesg", peggio; "sicur, segur", sicuro; "s'cèna, schènna", schiena; "viacc, viagg", viaggio e molti altri ancora di cui ogni buon ricercatore che si soffermasse sull'opera portiana potrebbe fare un lungo elenco. (Continua) 20148 MILANO - VIA ALBANI, 33 TEL. 49.82.890 - 49.06.41 CENTRO ASSISTENZA TECNICA TV TV COLOR - B/N - tutte le marchericambi originali con garanzia Installazione antenne TV CENTRO
nese "manequin" (manichino), con il dovuto rispetto per la persona. P da smitizzare la voce corrente che la modella guadagna facilmente e senza prerogativa alcuna, salva la bella presenza; per inciso va detto che oltre al gradevole aspetto generale, alla serietà, puntualità e pazienza è da considerare il ridotto arco di tempo nel quale la professione
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Un modo divertente di muoversi e di crescere più sani

La virgola

Molti sono stati gli eventi eccezionali nel mese di maggio per i quali avremmo potuto scrivere, ma, l'impresa del nostro statista, l'italico Beltino, si fa privilegiare. Vengo al fatto.

C'era una volta un elenco di nomi lungo lungo, tutta gente di alto rango e nobile linguaggio, i maligni dicevano fosse l'elenco della P2, una setta massonica segreta dedita alla raccólta delle immaginette d'epoca. Fra i nomi elencati compare, per errore, quello del ministro Longo. La notizia provoca stupore e sgomento nella mente del mio parrucchiere (ma in lui solo). Sarà vero oppure no che Longo è un piduista? Faccia luce la buona Anselmi su questo mistero. Indaga oggi, indaga domani il Longo nell'eleney ci sta proprio e l'Anselmi invece di insabbiare lo spiffera a tutti senza un minimo di ritegno e comprensione per il ministro del primo governo a guida socialista.

Longo si dimette per protesta, secondi a pari merito si dimettono il Nicolazzi e il Romita (mi meraviglia il Romita 'dopo tutte le raccomandazioni di stare attento alle cattive compagnie).

Mai sciagura più grave aveva colpito il nostro paese. Tre ministri e per giunta socaildemotranci stavano per decapitare il governo e l'irrispettosa penisola. Era la fine. Il diluvio universale appariva come un rinfresco, come un rinfresco nuziale a confronto di ciò che stava per rovinare sugli italiani.

Tutto stava precipitando, tutto sembrava perduto quando... come un arcangelo dal cielo arriva Lui, l'italico Dettino.

Giocomotricità: una parola che sa di salti, di capriole, di girotondi, è anche questo, ma soprattutto un tipo di attività motoria per i bambini dai tre ai dieci anni circa.

Un'attività che tiene conto dell'unità psico-fisica del bambino e che rispetta i tempi, le modalità di ogni singolo.

Da cinque anni tengo corsi di giocomotricità in varie scuole materne comunali e statali di Milano e gli obiettivi che mi propongo partono sempre dalle

Per non dimenticare È

3 giugno. Sottoscritto da G. Di Vittorio (PCI), A. Grandi (DC) e E. Cancri (PSIUP, in sostituzione di B. Buozzi) il "patto di Roma" di unità sindacale che permetterà la costituzione della CGIL.

3 giugno. Roma è liberata dagli alleati. La mancata insurrezione della capitale permette ai tedeschi una ritirata pacifica. In località La Storta, presso Roma, vengono fucilati dai tedeschi 15 ostaggi prelevati prima della ritirata da via Tasso. Tra questi l'esponente sindacale socialista Bruno Buozzi.

5 giugno. Vittorio Emanuele III trasferisce i suoi poteri al figlio Umberto, che assume il titolo di luogotenente generale del regno.

6 giugno. Si dimette il secondo governo Badoglio.

Gli anglo-americani aprono il secondo fronte sbarcando con ingenti forze in Normandia.

10 giugno. Dopo le dimissioni di Badoglio si costituisce il primo governo Bonomi, composto dai rappresentanti dei partiti antifascisti.

1-la inizio l'offensiva sovietica d'estate che si svilupperà su un fronte di mille chilometri.

11 giugno. I soldati del CIL entrano a Chieti, liberata in precedenza dai partigiani.

reali necessità dei bambini e tendono ad un armonioso e corretto sviluppo scheletro-muscolare, all'equilibrio, all'autocontrollo, alla fiducia in sé stessi.

La giocomotricità offre al bambino la possibilità di interiorizzare i principali concetti psicomotori quali: orientamento spaziale (strisciamo sotto il tavolino, corriamo lontano dai cerchi), spazio-temporali (prima saltiamo nel cerchio, dopo

accaduto

La Valsesia è occupata dalle formazioni partigiane garibladine di Moscatelli e "Ciro" (Eraldo Gastone). E la prima zona libera dell'Italia settentrionale.

13 giugno. L'Aquila è liberata dai partigiani.

15 giugno. In una zona a sud di Parma, alle spalle della Linea gotica, viene creata la "repubblica di Montefiorino" dopo le vittorie della divisione "Garibaldi Modena" comandata da Armando Ricci.

Schio: formazioni partigiane paralizzano in una sola notte tutti gli impianti industriali della zona. Per 40 giorni il settore montano della Val Posina, dei Laghi e Campi Luzi, viene liberato e dichiarato "zona libera".

Belluno: liberazione di 70 detenuti politici dal carcere, per opera di un gruppo di partigiani travetsti da soldati tedeschi.

Fonti fasciste, in un rapporto riservato, informano che il numero dei partigiani è in continuo aumento e che ha raggiunto le 82.000 unità. Le azioni dal 1942 sono salite nel mese di maggio a 2.035, per giungere a giugno a 2.200.

Teramo è liberata dai partigiani.

16 giugno. Inizia, con grandi mezzi, la controffensiva nazifascista nell'alto novarese che

prendiamo la palla), dimensionali (facciamo un passo lungo, Luca è piùalto di Mario), topologici (apriamo le braccia, chiudiamo in un pungo le dita) ma soprattutto permette al bambino la padronanza, il controllo, e la reale conoscenza delle proprie parti del corpo e delle loro funzioni.

La mia proposta al bambino è semplice e gli incontri sono sereni. Così un po' per volta impariamo a tenere dritta la schiena, mobilizziamo le articolazioni tirando una palla, riforziamo e tonifichiamo la museolatura con tutte le possibilità di spostamenti che offre il nostro corpo.

Questa è la giocomotricità un modo divertente di muoversi e di crescere un po' più sani.

I corsi di giocomotricità sono principalmente indirizzati ai bambini della Scuola Materna e dei primi cicli della Scuola Elementare.

Il costo di un corso con incontri uni, o bi-settimanali a seconda dell'utenza è di circa L. 30.000 annue a bambino.

I consigli di scuola e di Circolo e le eventuali Direzioni Didattiche possono avere maggiori informazioni telefonando al Numero 41.09.70.

Foto: Mauro Borella

niette a dura prova le popolazioni delrOssola e del Verbano.

A Fondo Toce sono fucilati 43 uomini tra partigiani e renitenti.

18 giugno.Entrano ad Ascoli Piceno, liberata da Gap locali, le truppe del CIL.

19 giugno. A Milano si costituisce il Corpo Volontari della Libertà (CVL) per dirigere e coordinare la lotta armata contro i nazifascisti. Ne fanno parte: L. Longo (PCI), F. Parri (GL), E. Mattei (DC), G.B. Strucchi (PSIUP), M. Argenton (Formazione autonome) e il gen. Bellocchio come consulente militare. Il comando sarà affidato al gen. R. Cadorna, dopo una lunga contesa.

25 giugno. Il governo Bonomi emana il decreto per l'ordinamento provvisorio dello stato che prevede, dopo la liberazione di tutto il territorio nazionale, la elezione a suffragio universale di una assemblea costituente per deliberare la nuova costituzione dello stato.

29 giugno. A Civitella in Val di Chiana, le SS nella loro ritirata incendiano il paese e uccidono 161 abitanti compreso il parroco.

30 giugno. Le truppe italiane liberano dopo aspri combattimenti Macerata.

Vigili del fuoco tel. 34999 stradale 322.322

Questura te. 62.261

Commissariato S. Siro, v. Novara 199, teL 452.02.41

Carabinieri pronto intervento teL

212.121

Stazione Sempione v. Berengario

16 teL 435.403

Vigili Urbani pronto intervento tel. 77.271

Comando zona S. Siro, p.le Accursio 5 tel. 325.741

Presidio Gallaratese v. Cilea 2, tel. 353.48.74

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Firenze, c.so &copione 95, ang.

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1-7 giugno — Motto,via Massarenti ang. via Altamura.

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milario 19 - pagina 12
giugno 1984
INDIRIZZI UTILI
Prende per un'orecchio i tre discoli, gli ricomoda la poltrona sotto le natiche, .fa passare l'Anselmi per la mattachiona del Parlamento e dice agli italiani che Lui ha fiducia e questo deve bastare. Il paese è salvo. Il degno successore di Machiavelli, di Cavour e di Martelli ha dato un senso al decisionismo che tanto infastidisce il Parlamento, disturba le opposizioni, indigna le piazze, sarebbe bello, vero Gettino, spazzare via tutti questi bastoni posti nelle ruole della presidenza. Con il decisionismo dimostrato si potrebbe veramente avere il paese in pugno e passerebbe anche un ministro piduista. Giocomotricità: l'altra ginnastica per i bambini
40 anni fa
Giugno 1944

La Fiera di San Giorgio Vecchia... ma

di

giovanile aspetto

L'esposizione dei vini piemontesi in generale ed alessandrini in particolare ha ormai 459 anni, ma li porta bene

È incredibile ma la Fiera di San Giorgio, in Alessandria, è "vecchissima"; risale al 1525.

La prima, per sfortuna o per... distrazione, non abbiamo potuto vederla, ma abbiamo presenziato all'edizione 1984. L'organizzazione è stata perfetta e ci ha colpito moltissimo lo spirito di corpo per la sua riuscita. Siamo alla 380' rassegna e divaghiamo un po' dicendo che le famiglie ghibelline Inviziati e Lanzavecchia capeggiarono parecchie guerriglie negli interessi imperiali e contro la politica papale avallata dalle famiglie Guaschi e Dal Pozzo.

La guerriglia, però, non ci interessa (ne viviamo tanto oggi giorno) ma il nostro appunto è valso per riallacciarci al fatto che è stato tale Ruffino Inviziati (1525), per aumentare le finanze comunali, a proporre una fiera ed i vantaggi che essa avrebbe potuto arrecare alle casse comunali.

La persuasione fu immediata ed i "signori anziani", di fiere, ne organizzarono addirittura due: una con inizio il 24 Aprile e quindi di San Giorgio e l'altra con inizio il 4 Ottobre. L'autorizzazione a tali manifestazioni fu chiesta e concessa da Francesco II Sforza Visconti, duca di Milano.

Forse in segno di riconoscimento e dopo 459 anni, gli alessandrini ci hanno voluti come ospiti allo stand della Camera di Commercio di Alessandria e ne ringraziamorIng. Castellani, suo presidente.

A tale proposito la Camera di Commercio con I'ONAV ed i Cavalieri delle terre di Marengo (... e qui c'è sempre lo zampino dell'instancabile Cav. Ettore Autano) hanno avuto un ruolo predominante per la riuscita di una esposizione dei più pregiati vini alessandrini, in particolare, e piemontesi in generale.

Il 28 Aprile scorso ci sono

Alcoolismo (parte seconda)

Ma chi sono questi Alcolisti anonimi?

In un primo articolo, pubblicato nel numero scorso, abbiamo parlato dell'alcolismo e degli Alcolisti Anonimi - Ne parliamo ora

stati, anche, degli assaggi pilotati di vino e l'interessamento delle autorità è stata unanime con gli interventi del sindaco Sig. Barrera, il prefetto Sig. Trotta, il questore Sig. Feala, il Presidente Fiera Avv. Zino, ramministrazione provinciale con il Sig. Rossa, il vice Prefetto Vicario Dott. Dellora e tante altre personalità.

A scopo promozionale è stato indetto il 10° concorso enologico premio Marengo Doc autorizzato dal ministero dell'agricoltura, in osservanza dei regolamenti della comunità europea ed è veramente encomiabile la volontà di tutti verso la valorizzazione della propria terra e dei suoi prodotti, e, sfruttando un loro slogan "Vino al Vino" noi gli diamo merito con un "all'alessandrino quello che è dell'Alessandrino".

La Fiera di San Giorgio, si svolge nella zona Orti (tra Alberto e Cittadella) su un'area di circa 14.000 metri quadrati, sotto cupole tensostatiche e con la partecipazione di oltre 450 espositori.

Gli stands si susseguono su un percorso ad alveolo continuo regolando al massimo il flusso dei visitatori che gustano veramente le varie iniziative, perché, oltre all'ordine, non si è disturbati da alcun rumore sonoro o similare ed è severamente vietato fumare. Altra particolarità della fiera è quella di restare aperta fino alle ore 23.30 e quindi la permessività di chi vuol fare quattro passi dopo cena.

Le iniziative, oltre a quelle enologiche, sono state molteplici e riguardanti l'industria, il commercio, l'artigianato, l'agricoltura, la zootecnia, con convegni, recital, passatempi (gare podistiche, ciclistiche, di scopa, di biscola, ecc. ecc.) vari e "dulcis in fundo" con un 5° Concorso Internazonale di "Gelato al torrone" per la difesa e la diffusione del gelato artigianale.

Siamo rimasti sbalorditi da tante e tali iniziative che vorrremmo ancora parlarne... ce ne manca il tempo.

Alla Fiera di San Giorgio e alla città di Alessandria il nostro oscar per la simpatia! Leoclema

Come abbiamo già visto i pianeti sono elementi essenziali in astrologia, con caratteristiche e particolarità proprie. Soffermiamoci brevemente sul Sole, sintesi delrlo cosciente, della forza creatice e del coraggio.

Il Sole era adorato dai primitivi come un dio benefico, portatore di vita, luce e calore ed effettivamente nei temi di natività il suo ruolo è generalmente positivo. Corrisponde, secondo i casi, al successo, al benessere materiale e al potere, ma può anche degenerare in megalomania, superbia e tendenze dittatoriali. Il Sole, con la Luna, è considerato impropriamente un pianeta, anzi, il signore dei pianeti.

Il "tratto solare" nell'individuo si manifesta in modo più o meno accentuato con la volontà d'azione, col desidero di costruire e realizzare. Anatomicamente il Sole influisce sul cuore, sul plesso solare e sulle arterie ed ha il suo domicilio zodiacale nel Leone.

Ed ecco la costellazione del mese: i GEMELLI (20 maggio21 giugno), segno d'aria, mobile, dominato da Mercurio, l'alato messo degli dei, mediatore tra questi e gli uomini. È il pianeta dell'intelligenza e dell'abilità dalle forze molteplici e contradditorie.

Dona al suo segno curiosità, versatilità e una notevole arguzia tendente ad una sottile ironia, ma anche nervosismo e instabilità, per cui i nativi sono spesso tipi piuttosto camaleontici. Il dualismo della loro natura, li induce ad oscillare fra molti interessi e attività, ma, data la loro parlantina e lo spirito sempre giovane, possono dedicarsi con successo al giornalismo, al teatro o essere ottimi rappresentanti di commercio.

I Gemelli sono gli eterni adolescenti dello zodiaco, desiderosi di provare, sperimentare, dotati di notevole spirito di osservazione. Ma non bisogna farsi ingannare dalle apparenze. Una sorta di sdoppiamento interno, dovuto al segno doppio, rendono questi individui psichicamente molto complessi, dei tormentati anche sotto una'apparenza spensierata.

Abili nel giocare le loro carte con diplomazia e ironia, un poco opportunisti, i Gemelli non di rado sono affetti da disturbi psicosomatici che possono sorgere fin dall'infanzia e trasformarsi con gli anni in ulcere, coliti ed esaurimenti difficili da curare. Sono soggetti a malattie da raffreddamento, reumatismi e artrosi.

Nei sentimenti sono dei superficiali o forse solo degli insicuri, che passando da un flirt all'altro, lasciando sottointendere le loro avventure (vissute a volte più nel pensiero che nella realtà), cercano una conferma una rassicurazione per sé stessi. L'unione con la Vergine, precisa e analitica o con l'Acquario estroverso e brillante, pare siano ottime combinazioni. Anche questo mese (faticosamente primaverile) il nostro ritratto zodiacale è stato tratteggiato. Non mi resta che augurare a tutti salute e serenità sotto il propizio influsso delle stelle. Ellepi

Ma vediamo praticamente cos'è l'Anonima Alcolista. Alcolisti Anonimi è una associazione di uomini e donne che mettono in comune la loro esperienza al fine di risolvere il loro problema comune. di aiutare gli altri a riprendersi dall'ateolismo.

Unico requisito per divenire membri è il desiderio di rinunciare a bere. Non vi sono quote da pagare; il nostro mantenimento è autonomo e avviene attraverso le nostre contribuzioni A.A. non è affiliata ad alcuna setta, fede, partito politico. organizzazione o istituzione; non è intendimento suo di impegnarsi in alcuna controversia, ne sostenere ad opporsi ad alcuna causa. La nostra unica meta è di rimanere "sobri" ed aiutare gli altri alcolisti a raggiungere la "sobrietà".

Di riflesso coloro ai quali è suonato un campanello d'allarme, coloro nei quali si è inserito un dubbio, possono fare un riscontro facendo un rapido esame, si tratta di rispondere con un sì o con un no alle seguenti domande: 1) Avete talvolta provato a smettere di bere per una settimana (o più) e constatare poi che non ci riuscivate? 2) Prendete in malo modo i consigli di quelle persone che tentano di farvi smettere di bere? 3) Avete provato a controllare il vostro consumo di alcool sostituendo una bevanda con un'altra? 4) Durante gli ultimi dodici mesi vi è accaduto di bere al mattino presto? 5) Invidiate quelli che possono bere senza mettersi nei guai? 6) I problemi derivanti dal vostro consumo di bevande alcoliche si sono aggravati in questi ultimi dodici mesi? 7) Il vostro consumo di alcool vi ha creato difficoltà in casa? 8) In occasioni in cui le bevande alcoliche sono limitate, tentate di ottenere qualche bicchiere in più? 9) Contro ogni evidenza, avete continuato ad affermare che sareste stati in grado di smettere da soli quando lo avreste desiderato? 10) Durante questi ultimi dodici mesi, vi siete assentati qualche volta dal lavoro a causa del vostro consumo eccessivo di alc000l? Il) Avete mai avuto delle mancanze di memoria dopo aver bevuto? 12) Vi siete mai resi conto che potreste ottenere di più dalla vita se non beveste?

Se le risposte affermative sono più di quattro ci sono probabilità concrete perché sia giustificata una telefonata o una "visita di cortesia" al gruppo. Il test con la diagnosi in oggetto è il risultato della esperienza di decine di migliaia di alcolisti ma voi e solo voi potrete definirvi alcolisti e stabilire se è il caso che A.A. entri nella vostra vita. Nessun alcolista dirà a chicchessia se questi è o non è nel problema.

Concludere questo articolo non è semplice perché si ha sempre il dubbio di aver tralasciato un concetto importante.

Riassumendo quanto scritto sopra cercheremo di fare uno specchietto, una specie di prontuario per i frettolosi.

Cos'è ralcool: è una sostanza che altera la psiche dell'uomo fino a renderlo schiavo;

Cos'è l'alcolismo: è una malattia della vita emotiva dell'individuo, è progressiva, incurabile, mortale; chi smette di bere non la fa regredire ma la ferma;

Chi è alcolista: è colui che da bevitore sociale si scopre immaturo, dipendente, insicuro e quindi crede che l'alcool lo aiuti e lo sostenga; è colui che dopo aver bevuto per un periodo indeterminato non sa smettere di sua spontanea volontà

per un periodo indeterminato; Perchè l'alcolista non può smettere di bere: per effetto di due componenti, quella psichica che è l'ossessione a procurarsi l'alcool. quella fisica per poter sempre tener alto il tasso alcolico nel proprio corpo; le due cose unite danno la compulsione;

— Quali sono le fasi che l'alcolista percorre: fase pre alcolica, non è più un bevitore sociale; fase acuta: è un bevitore smodato; fase cronica o finale: il bevitore è irrimediabilmente alcolista, o smette di bere o si avvia verso la fine come una candela.

Cosa può fare la persona che accortasi di avere problemi con ralcool vuole cercare una soluzine: dobbiamo ribadire il concetto che Alcolisti Anonimi è l'unica terapia rimastagli. Solo la possibilità di parlare a persone che hanno sofferto e soffrono come lui gli da la forza di accettarsi per quel che è. un alcolista. È con loro, fra di loro che riesce a riscoprire i suoi interessi per ciò che gravita attorno a lui.

L'alcolista che ha deciso di smettere non deve e non può far da solo, anche il medico è nella maggioranza dei casi impotente di fronte perché lo ha sempre risolto con il ricovero o con i farmaci che irritano il malato: il paziente costretto all'astinenza

ricorre all'alcool appena può. Rivolgiamo quindi un fraterno invito a chi volesse contattare l'Anonima Alcolisti per chi volesse chiarimenti di telefonare ai seguenti indirizzi: A.A. Il Gabbiano n° 2043255 sito in p.zza Oberdan I verde (i locali sono sopra il Pronto Soccorso con accesso da via Palestro, riunione tutte le sere dalle 21 alle 23, segreteria tutti i giorni orari d'ufficio; A.A. gruppo la Speranza via Pascoli tel. n" 220326: per la zona 19 A.A. gruppo Milano I via Stratico 9 (per contatti telefonici rivolgersi a Ivano 9363209 oppure ad Alberto 8370918); le riunioni di questo gruppo si tengono tutte le sere tranne il mercoledì.

Se vuoi bere è affare tuo. Se vuoi smettere è affare nostro. Ringraziamo tutti i lettori che gentilmente hanno avuto la bontà di seguire questo scritto fino in fondo.

Ricordiamo che l'alcool è un problema serio, gli alcolisti si impegnano per loro stessi e per gli altri nella ricerca della sobrietà. Nessuno verrà rifiutato dai gruppi A.A. perché confidiamo nel prossimo e sappiamo che chi viene ha bisogno di noi. Questo articolo è stato realizzato consultando: "l'Alcolismo" di Kessel e Walton ed. Feltrinelli; "L'Alcolismo e i dodici passi" suggeriti dall'Associazione Italiana Alcolisti Anonimi.

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La vibrazione un poco casuale del monotipo

vuole ottenere si possono fare delle correzioni, cambiare un colore che non piace, ritoccare una linea. In queste tecniche di stampa ci si esercita maggiormente nella previsione, lo scopo da ottenere è molto più evidente' ma è come nella vita, questo deve aromonizzare con l'imprevedibile che ineluttabilmente interviene a modificare le intenzioni. Con questa considerazione tengo a sottolineare quanto la pittura insegni a vivere.

Tecnicamente il colore ad olio riportato sulla carta ha la freschezza della tempera ma al contrario di questa rimane impermeabile e indelebile.

Come matrice si può usare qualsiasi superficie che non assorbe ma respinge il colore. Di preferenza uso una lastra metallica o un pezzo di plastica liscia.

Proprio come si desiderava, l'invito a visitare la mostra del MAC alla Civica Galleria di Gallarate ha riproposto la domanda ormai ricorrente: in arte, astratto o concreto? E soprattutto, scegliendo, quali le motivazioni?

in chiave "astratta", che si ricollegavano alle grande avanguardie internazionali.

Mentre con l'incisione è possibile ottenere più copie di un solo lavoro artistico, con il monotipo (e il nome lo dice) si otterrà una sola copia, il cui valore commerciale perciò sarà proporzionatamente più rilevante.

Per questa tecnica si possono usare i colori ad olio, a tempera oppure gli inchiostri da stampa, colori che andranno stesi su una lastra di vetro (o su altro piano perfettamente liscio) avendo bene in mente quello che si vuole ottenere.

Si potrà adoperare il pennello, diluendo opportunamente il colore oppure usandolo denso e corposo come esce dal tubetto.

A colore ancora fluido, si passerà il foglio di carta preparato opportunamente (e del colore che interessa) comprimendo con le dita il retro dello stesso foglio, in modo che la leggera pressione delle dita doni al disegno originario una vibrazione un poco casuale soprattutto nei contorni. Il vero risultato si potrà vedere solo al momento finale in cui viene sollevato il foglio, e solo con molta sensibilità è possibile ottenereproprio il lavoro che si era prefigurato.

C'è però un altro sistema che si avvicina di più al metodo grafico, pur restando un unicum. Occorre inchiostrare la lastra con diverse passate di rullo, poi

appoggiarvi il foglio da tenere con particolare attenzione affinché la pressione delle dita non provochi macchie indesiderate. Si esegue il disegno con una punta grossa o sottile a seconda del gusto e quando si solleverà il foglio si potrà osservare un disegno dal tratto molto più espressivo e caratteristico. Usando varie lastre con diversi colori, il risultato sarà ancora più completo.

La nostra socia Maria Zalantai si è esercitata in questa tecnica ed ha esposto proprio esclusivamente monotipi nella mostra del quindicesimo anno di vita del Gruppo Sirio, mostra tenuta alla Galleria d'Arte della Certosa di Garegnano, nei mesi di febbraio-marzo scorsi.

A lei chiediamo quale tecnica ha usato, fra le due sopra descritte, o se ha adoperato altri accorgimenti per l'esecuzione dei suoi lavori, che hanno ottenuto dai visitatori molto apprezzamento e positiva valutazione.

Ecco le sue precise parole: "Ho scelto di esplorare anche questa tecnica pittorica per diverse ragioni. Per molti anni ho fatto incisione e il monotipo era una tappa naturale da sperimentare. Quando si dipinge direttamente sulla tela pur avendo bene in mente quello che si

Con un po' di pratica, per tentativi si impara come deve essere la consistenza del colore, né troppo diluita né secca ma pastosa, mettendo troppo colore le macchie con la pressione espandono (debordano), mettendone troppo poco o troppo asciutto il dipinto si impoverisce. Poi ci sono le alterazioni dei colori che, assorbiti dalla carta. tendono a scurire e a spegnersi per cui devono essere molto più chiari. Il bianco puro si ottiene lasciando lo spazio vuoto che sarà dato dalla carta. Come carta uso quella per incisione che è spessa e contiene poca colla. La tengo immersa nell'acqua per un po' di tempo poi la metto ad asciugare in mezzo a fogli di giornale. Deve essere appena umida, se troppo bagnata il colore spande e potrebbe attaccarsi alla lastra e rompersi, se troppo asciutta non assorbe uniformente il colore.

Bisogna tenere in conto che il disegno viene a rovescio non solo nei lati (la destra sarà alla sinistra), ma anche dal fondo in avanti, l'ultima pennellata potrebbe essere coperta da quelle sottostanti.

Tra il dipinto e la stampa non deve intercorrere molto tempo per non fare asciugare il colore per cui questa tecnica è adatta ad una pittura veloce.

Le varianti sono infinite e tutte da sperimentare e direi che il fascino del monotipo è nella continua ricerca.

Chi vuole cimentarsi col monotipo tenga presenta che si và avanti per tentativi ed errori; ci vuole pazienza e allenamento ma la fatica sarà ampiamente ricompensata dal momento magico in cui si solleva il foglio dalla lastra".

Il Gruppo Sirio

Nella illustrazione un monotipo di Maria Zalanti intitolato "Ncitte" eseguito su un foglio di cm. 25x3I.

Sono certamente molte, ma al fondo al fondo si riconducono tutte alla sensibilità personale: noi vorremmo a questo punto seguire invece un criterio storico di conoscenza, anche per non fare e perseguire una cultura unilaterale, ovviamente incompleta. Ottima l'occasione offertaci da Gallarate, ma per non rendere vano l'approccio con un mondo (strano ma vero) ancora per molti misterioso e sconosciuto, cerchiamo in breve di riassumere le tappe di un importante movimento artistico milanese, che per un decennio ha raduanto artisti che operavano

Già negli anni '30 il termine astratto era usato in modo improprio. Era il tempo della Bauhaus, e la miope morsa dittatoriale ha potuto disperdere quella spinta del pensiero creativo, ma non ucciderla.

Già prima della Liberazione, all'inizio del '45, Pompeo Borra di Brera ha organizzato una mostra alla Galleria Bergamini di Milano raccogliendo varie personalità dissimili, che però sul piano estetico coagulavano esperienze comuni.

Nel dicembre del 1948 a Milano si forma il MAC, ne fanno parte Atanasio Soldati, pittore, Bruno Munari, designer, Gianni Molnè, architetto. Gillo Dorfles critico medico psichiatra a Vienna, nonché pittore, e molti altri artisti.

Max Huber si proponeva di formare una scienza dell'immagine non solo nella pittura ma anche per tutta l'estetica quotidiana: designer, architettura ecc.

Il MAC viveva di queste persone. che si erano date tutte la direttiva di operare in una immagine che "non" fosse realistica, di creare una forma che "non" fosse oggettiva, come il Gruppo Forma di Roma, con il quale era in rapporto. Seguono alla fondazione anni battaglieri e difficili, si aggregano elementi giovani, cambiano i rapporti con le gallerie. Si tenta la sprovincializzazione delrarte italiana, si fanno tentativi di museificazione: sono tutti momenti piloti per la situazione artistica italiana. Si usciva dal concetto della rappresentazione delle cose per far risaltare la oggettività del quadro. La pittura andava a paragonarsi con gli altri valori, non solo estetici, fuori dai discorsi della immediata utilità.

Soldati, Munari, Reggiani, Bordoni sono stati presidenti del MAC, Luigi Veronesi non ha mai accettato, pur restando sempre partecipe. Egli spiega il suo lavoro: "Importante è credere in quello che si fa. A chi mi chiede la ragione per cui l'astrattista fa triangoli, quadrati ecc. rispondo che io ricerco l'armonia, e voglio arrivarci con i mezzi più semplici cioè semplificando le cose. I cerchi e i quadrati sono nella realtà. Se faccio un quadrato rosso vicino a un triangolo giallo, ho creato un rapporto. Io cerco i rapporti tra le cose. Quando si cessa di avere un pretesto per dipingere, si passa alla cosiddetta arte astratta. lo metto sempre una linea curva nelle mie composizioni, il che equivale alla mia grafia. Il contenuto spirituale c'è, ma è individuale, ciascuno ne trae qualcosa di diverso, anche se ropera è la stessa".

Presente ad una lezione sui "concertisti" tenutasi a Milano nel febbraio 1979, Luigi Veronesi è forse runico artista del MAC che abbiamo avuto la fortuna di conoscere di persona.

Insegnante a Milano, Venezia e Bologna, è anche studioso di cromatologia. Grazie alla proiezione di diapositive, vediamo parecchi suoi lavori, tentiamo di descriverne uno: un campo giallo diviso in quattro parti da due rette intersecate asimmetricamente. Negli angoli interni, il più grande è di un blu squillante, due sono di un blu spento, il più piccolo è rosso granata. Questi colori sono contenuti da linee curve, che rompono la geometri-a della composizione. Luigi Veronesi non spiega il dipinto, di proposito. Dice che ciascuno deve trovare quello che sa trovare.

Nei giorni di sabato 19 e domenica 20 maggio il Gruppo Sirio e altri artisti della Zona hanno dato vita a una mostra all'aperto chiamata Arte Piazza, realizzata con rapporto organizzativo della Cooperativa Edificatrice Lampugnano nella piazzetta Osma su cui si affacciano gli edifici della Cooperativa stessa. Un poco avversata dal maltempo, la manifestazione è però stata sostenuta dallo spirito artistico dei partecipanti, che hanno anche eseguito lavori estemporanei, simpaticamente imitati dai bambini abitanti in loco, incuriositi da questo primo contatto con il mondo affascinante dell'arte figurativa.

In via Lampugnano Laboratorio di danze popolari

In esecuzione della Rassegna "Le maschere e l'Uomo" e nell'ambito delle iniziative culturali e ricreative rientranti nel settore del tempo libero ed aggregazione sociale, il Consiglio di Zona 19 ha deliberato, su proposta del Dipartimento Servizi sociali, la realizzazione, in collaborazione con i Centro Tempo Libero di Trenno, di un laboratorio di danze popolari nel giardino del Centro Comunitario di via Lampugnano 145.

Tale corso si svolgerà nei giorni 19, 21, 26, 28 e 30 giugno prossimi dalle ore 20.30 alle 22.30 ed è rivolto ai cittadini della zona, in particolare ai giovani, che potranno parteciparvi gratuitamente.

11 MAC preparava un bollettino a tiratura limitata (500 copie) che però aveva un suo peso, raggiungeva anche l'estero, Parigi, il Sudamerica: a Montevideo per esempio c'è stata una ottima presentazione di quest'arte davanti all'Oceano.

L'artista in quell'occasione ha introdotto un guizzo di ironia, ma a noi profani riuscirà utile chieder lumi, visitando mostre come questa in svolgimento a Gallarate, per non incespicare sulle parole e fermarsi su una soglia che vale la pena di oltrepassare. B.F.

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tecniche
Le
pittoriche (19)
Riflessioni dopo una mostra Astratto o concreto? Questo è il dilemma

Luigi Parziale espone a Garegnano

Uno scultore e pittore che abita in via Chiarelli 16, Milano - Tel. 3080036

Un altro socio del Gruppo Sirio espone presso la Galleria d'arte Garegnano nei giorni 1617 e 23-24 giugno.

Presenterà una cinquantina di opere fra sculture in pietra, bronzo, legno e anche pitture astratte-geometrizzanti eseguite

Col colore sensibilizza la sembianza delle cose

La grande abilità creativa della pittrice Rosa Ambrico

su plexiglas con colori ad olio proprio per ottenere effetti particolari di trasparenza.

Luigi Parziale, anche lui del Gallaratese in Via Chiarelli n° 16, ha iniziato nel 1975 a dipingere e dopo soli due anni passa alla scultura, attratto dalla lavorazione a scalpello di pietre e granito. In particolare i grossi ciottoli adagiati nei greti dei torrenti o ai piedi dei dirupi alpini lo affascinavano per la loro forma che subito gli indicava il soggetto da estrarne. Volti umani soprattutto, volti che richiamano le sculture calcidiche, dai tratti appena accennati ma che hanno una espressione decisa e ferma, talvolta nel riso, più spesso nelle smorfie di dolore.

Particolarmente le sue sculture in pietra ci riportano a un arcaismo espressivo di notevole interesse artistico, il colore, la vena stessa del monolito donano alle misteriose teste un fascino plastico molto accentuato. La linea, ovoidale o allungata, accentua il tono classico e barbarico del soggetto, di una primitiva eleganza naturale.

Quotato sui cataloghi dell'Elite e del Quadrato, Luigi Parziale ha partecipato a moltissimi concorsi e rassegne cittadine e nazionali con ottime segnalazioni, riconoscimenti e premi. Ricordiamo la sua prossima personale a Garegnano, dove potremo ammirare tutta la serie dei suoi ultimi lavori. Bruna Fusi

Rosa Ambrico ha raggiunto rapidamente, nella sua pittura, una grande abilità creativa. Nei suoi dipinti c'è estetica, bellezza femminile che non può lasciare insensibile chi osserva le sue tele.

I suoi quadri sono artificiosi, opere create con riflessione metodica nel senso del vero e del bello. Nella sua poetica-pittorica c'è una ricerca, talvolta senza traguardi: ed è quì che reagisce all'immagine di un formalismo e getta le basi brillantemente, affiorando così l'aspetto surreale e astratto.

L'umano, o la mano, non interviene solo a tracciare linee o a spalmare colori, ma a lasciare luce, soltanto su quella parte di ciò che l'occhio scorge. Sono operazioni fisiche e chimiche alle quali l'uomo partecipa, per dare garanzia e autenticità.

L'immagine che ci rivela la pittrice, è quella di sensibilizzare, con un miscuglio di colori, le sembianze delle cose. E qui ci appare fedele al cosmo e a tutto quello che lo rende notevole. L'Ambrico, ha un predisposizione per la pittura, che è innata dentro di lei. La sua testimonianza è presentata attraverso il suo linguaggio, la sua tecnica pittorica. E sicura, certa.

Risalendo alle sue origini, vediamo Rosa Ambrico, porre una fervida attività di studio mettendo a frutto la sua capacità artistica.

Nell'anno 1966, ancora gio-

vanissima, frequenta la scuola di pittura a Bari. Dopo tre anni di studio, avida e insaziabile, sente il bisogno di evadere, un desiderio di "rivivere" immagini diverse.

Nel 1969 parte per Milano. Frequenta le Belle Arti a Brera e prende lezioni dal maestro Cantatore. E una realtà più che vera: e sognata e lievitata nel tempo. Sono anni di sacrifici e di duro lavoro per l'Ambrico, perché a Brera, in quell'infausto periodo, si è in piena contestazione e di occupazione. L'Accademia non dà, in quello spazio di tempo più nulla all'arte, rifiutando anche la modella. Frequenta la scuola a Brera per tre anni.

Nel 1970, la nostra pittrice diventa, mano a mano, una vera professionista e si colloca bene nella metropoli milanese. Un primo tempo, ella è incline al realismo e dipinge ritratti: ma ('Ambrico non si ferma davanti alla consueta pittura: ella, non

ha limiti e si proietta nella forma grafica di volumi geometrici. I colori si mescolano e si aggrovigliano in un'atmosfera di sogno drammatico. La sua arte, ha un senso straordinario: ombre e luci colpiscono e affascinano.

L'Ambrico, è pittrice che fa sentire la sua influenza anche fuori dalle mura domestiche. Ama in modo particolare la pittura di Salvador Dalì, che è straordinariamente una realtà sognata: nonché quella di Paul Gaugin, il mite di un'artista "maledetto", confinato nella solitudine dell'alienazione sociale. L'Arte e le figure della pittrice. mirano a una nuova dimensione, a una ricerca interiore sotto la luce che attira l'attenzione alla erudizione nel senso voluto. Questa parola, "evoluzione". arriva per Rosa Ambrico, dal tempo e dall'ambiente e la colloca sociologicamente.

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1. 11 IF

19 - pagina 16

Dalla prima pagina

Elezioni

principi di più vasti rapporti di collaborazione.

Dobbiamo perciò sentire urgente il compito di costruire un'Europa che non solo concorra ad un nuovo assetto mondiale democratico, ma che sia tra i protagonisti di un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza dei diritti, sia sul piano politico, sia su quello economico, per tutti i popoli.

Per questo il voto di ciascuno di noi è tanto importante.

La Redazione

Autobox

Appennini 105), numero 9 (via Mario Borsa 20) e numero I l (via Francesco Cilea 100) in esso inserite. Nella relazione di bilancio il presidente della cooperativa, Della Schiava (riconfermato nella carica dalla stessa asseblea), ha fatto rilevare che la perdita di esercizio di circa 2 milioni deriva esclusivamente dalle spese di gestione, non avendo fino ad ora la cooperativa potuto realizzare né iniziare alcuna costruzione.

Si sono però create le premesse per iniziare e portare a termine, entro breve tempo, la costruzione degli autobox in numero tale da poter soddisfare non soltanto le richieste di tutti i soci, che dai 129 della fine del 1982 sono aumentati ai 538 del 31 dicembre 1983 ed ulteriormente ai 558 alla data dell'assemblea, ma anche di eventuali nuovi soci.

Difatti il progetto di massi-

ma, preparato dallo studio di architettura e design Barbieri e Pellicani con la collaborazione dello studio di architettura Manlio Lodolo, prevede la realizzazione di un totale di 586 autobox, di cui 164, distribuiti su due piani, nell'area 4, altri 156, pure su due piani, nell'area 9 ed altri 266, sempre su due piani, nell'area II.

Tale progetto è stato elaborato partendo dal concetto che il prezzo di acquisto degli autobox dovesse essere accessibile alla maggioranza dei cittadini, pertanto ha tenuto conto delle aree che l'Amministrazione Comunale è disposta a concedere in diritto di superficie, il che consente una notevole riduzione dei costi rispetto a quelli che deriverebbero dall'acquisto delle aree. Va poi tenuto presente che gli oneri di concessione potrebbero in parte venire compensati, come hanno fatto rilevare anche gli assessori Mottini e Banfi, dalle opere di sistemazione del terreno soprastante i box, già previste dal progetto, che, ha detto Della Schiava, ha tenuto conto non soltanto della richiesta avanzata dagli abitanti del quartiere di ricoveri coperti per i propri autoveicoli, ma anche di un modo migliore di vivere.

E i tempi di realizzazione?

Potrebbero essere abbastanza brevi. Restano ancora da compiere alcuni adempimenti burocratici, primo fra tutti la stipula della convenzione per ottenere le aree in concessione, ma poi entro sessanta giorni dalla presentazione del progetto definitivo si dovrebbe ottenere la necessaria Concessione Edilizia.

Le ruspe potrebbero dunque cominciare a scavare nella primavera del 1985 ed entro la primavera del 1986 gli autobox potrebbero essere già pronti.

Nelle illustrazioni (area Il, in via Cilea, come è oggi (sopra) e come sarà dopo la sistemazione del so-

prassuolo (sotto). legenda: 1, accesso veicolare agli autobox; 2, rampa agli autobox; 3, volume tecnico scala; 4, gioco bambini; 5 spazio riposo adulti; 6, gioco ragazzi; 7, pista di pattinaggio; 8, fontana.

Festa

"Band" del Centro Comunitario. Inoltre nello stesso pomeriggio di sabato 23 giugno il gruppo degli allievi del laboratono di trucco daranno una dimostrazione di quanto appreso nel corso stesso con un'esibizione in travestimenti e trucchi (invecchiamento, bellezza, effetti mostruosi, ecc.) coinvolgendo i giovani presenti, mentre nel pomeriggio della domenica, sempre nel giardino del Centro Comunitario, ci sarà un saggio di danza degli allievi dei corsi di danza popolare.

Figino

Comitato di Quartiere di Figino ha fatto pervenire ai capi gruppo dei partiti politici presenti nel Consiglio Comunale di Milano, nonché al presidente ed ai capi gruppo del Consiglio di Zona 19 le seguenti richieste:

Premessa Col presente documento il Comitato di Quartiere di Figino intende fare appello alla sensibilità e alla responsabilità dei singoli Capi Gruppo dei partiti rappresentati nel Consiglio Comunale di Milano. affinché, per quanto qui di seguito esposto, possa seguire un incontro collegiale chiarificatore ed infbrma-

avo alfine di poter quantificare, affrontare e risolvere i problemi del quartiere.

Punto A: Insediamento minoranze nomadi in via L.C. Silla Per quanto già esposto nel verbale dell'Assemblea Popolare dei cittadini di Figino tenutasi la sera dell'8 Marzo 1984, sosteniamo e ribadiamo essere controproducente realizzare l'insediamento dei nomadi in via L C. Silla.

L'unanime volontà, espressa e motivata dalla popolazione, tesa a questo rifiuto, deve essere rispettata e accolta.

Punto B: Occupazione dell'area pubblica di via L.C. Silla 123 Nonostante l'intervento della Vigilanza Urbana del Comune di Milano, l'occupazione è tuttora in atto ed è motivo di forte inquietudine degli abitanti del luogo. Pertanto vi chiediamo se è stato concesso, da parte delle Autorità Competenti, il permesso di occupazione dell'area e, se così non fosse, quali misure sono state adottate per il recupero dell'area in questione che, fra l'altro, era stata destinata ad ospitare servizi sociali del Piano Regolatore.

Punto C: Ordine pubblico Si invitano i Capi Gruppo a farsi tramite verso i responsabili delle forze dell'ordine affinché si facciano carico di una sorveglianza più attiva e capillare in Figino nell'intento di prevenire e 1 o reprimere vessazioni di ogni genere così da poter ridare fiducia e sicurezza ai cittadini.

Punto D: Questione ecologica - ambientale Molteplici sono gli aspetti di questo problema.

I) Essendo state Figino e aree limitrofe, come risulta da documenti ufficiali, dichiarate "Zone ad alto rischio" per la salute pubblica, chiedono quali interventi si vogliono concretamente adottare per migliorare

la situazione ambientale.

A che punto sono i lavori per la sistemazione della camera di post-combustione e dell'apparecchiatura di monitoraggio dei fumi dell'inceneritore dei rifiuti Milano 2 dell'A MNU?

B-C- D offriamo tutta la nostra collaborazione così da realizzare in un clima di reciproca fiducia, un momento di crescita del nostro Quartiere sotto l'aspetto umano, civico e sociale.

Per quanto riguarda il "Deviatore dell'Olona", il cui tracciato corre vicino all'abitato, quali sono le iniziative cautelative prese per proteggere da un possibile inquinamento l'ambiente e la falda zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA freatica? lem Conc;ioni

Con la speranza che l'incontro richiesto con questo documento possa realizzarsi in breve tempo, rimarchiamo, per quanto attiene il Punto A, le motivazioni riportate nel verbale dell'Assemblea Popolare del1'813184 che riteniamo irrinunciabili: relativamente ai Punti

Facciamo notare infine che quelli su esposti sono i problemi prioritari che si ergono in una generale situazione di carenze del Quartiere (mancanza di una palestra, viabilità precaria e pericolosa, manto stradale in alcuni tratti da rifare e in altri mai fatto, Sicuri della comprensione di chi legge. salutiamo cordialmente.

Il Comitato di Quartiere di Figino

Sui problemi di Figino si è svolta una pubblica assemblea su cui vi riferiamo a pagina 7.

Al Gallaratese Dibattito su casa, affitti e autobox

Criticata l'iniziativa dell ?ACP di vendere i cortili di alcune case ad un'impresa privata che dovrebbe costruirvi dei box per poi rivenderli

La sezione Ernesto Ragionieri del P.C.I. ha indetto, la sera di martedì 22 maggio, una manifestazione sui problemi della casa e dei box.

La partecipazione è stata numerosa e i problemi sollevati dai cittadini presenti sono stati gli aumenti degli affitti, i problemi delle case di via Bolla e la questione degli autobox.

Per quanto riguarda quest'ultima questione è stata in particolare criticata l'iniziativa dell'Istituto Autonomo Case Popolari di Milano, che pochi giorni prima aveva inviato lettere, firmate dal suo presidente,

ad un centinaio di assegnatari del Gallaratese per comunicar loro la decisione dell'Istituto di vendere i cortili di pertinenza ad un'impresa che dovrebbe costruire nel sottosuolo autobox da mettere in vendita al prezzo massimo concordato di 17 milioni di lire.

Tale iniziativa' ha sollevato le proteste degli inquilini delle case interessate, i quali si sentono espropriati dei propri cortili e temono di perdere il posto macchina e decine di alberi e spazi per i bambini in seguito alla decisione che ('IACP ha preso senza neppure contattarli.

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giugno 1984
milano
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