La Campana26

Page 1

BOLLETTINO UNITARIO DEI CONSIGLI DI FABBRICA DEL GRUPPO BREDA DI SESTO

NO AL BRACCIO DI FERRO !

La lotta continua !

Con più passa il tempo tanto più i nodi vengono al pettine, le contraddizioni saltano all'occhio, le impostazioni sbagliate mostrano i propri limiti.

Queste caratteristiche che si identificano tutte nel comportamento delle direzioni Breda Termo - Fucine e Ferroviaria , sono venute alla luce proprio nel momento in cui risuonano nel paese gli "appelli" ai lavoratori al senso di responsabilità, alla maggior produttività, alla pace sociale per salvare e rilanciare l'economia.

Ebbene i "drammi" nei quali stiamo navigando secondo taluni massimi esponenti della politica economica, non sono per niente-ntati determinati dai lavoratori e ci sono le prove, basterebbe avere il tempo e lo spazio per dimostrarlo.

Secondo questi, ogni lavoratore ha l'esclusivo compito di lavorare, produrre sempre di più, punto e basta.

Non importa il come lavora, quali sono le sue esigenze, il meccanismo produttivo non può "permettersi il lusso" di esaminare questi "trascurabili particolari".

Perciò appero il lavoratore comincia a mettere in discussione " questi particolari" che per lui sono tutto, la vita - la salute - l'unicoi, mezzo per vivere, il meccanismo si inceE pa e salta.

E qui nel "serrate" dirigenziale e padronale per porre, il più in fretta possibile il rimedio non si trova di meglio che gli "appelli moralistici" per la verità di una morale che lascia molto a desiderare e che comunque di umano non ha proprio niente.

Non si è ancora capito ai livelli decisionali che i lavoratori non stanno chiedendo di non lavorare più ed essere dei mantenuti (chiss à da chi poi se sono gli unici a lavorare e a produrre ricchezza guarda caso non per loro, ma per altri), ma stanno chiedendo e dando un grosso contributo (finora disatteso) per il rinnovamento del processo produttivo, tecnologico, distributivo e anche dirigenziale!

Ma questo secondo i massimi responsabili non è un compito che tocca a loro, non soro gli "addetti ai lavori", le scelte e le decisioni spettano agli "specialisti in materia" che magari non hanno mai visto una fabbrica e non sanno distinguere un tornio da un orinario, CONTINUA IN 3.

N. 3~111 112
1971
campana "Al.7 settembre
oggi mercoledì ore 10 manifestazione alla FIN. BREDA

DALLA PRIMA

ma hanno un grande privilegio, quello di essere preposti a decidere cosa - come - quando quanto fare fare agli altri, ai lavoratori.

Questa è la maniera più tranquilla per gestire comandare per una semplice ragione: che da quel livello all'ultimo (quello dei lavoratori, per capirci) c'è sempre la possibilità di trovare qualcuno su cui fare ricadere la responsabilità.

Si viaggia sul sicuro per un motivo semplicissimo, che arrivati all'ultimo livello, quello dei lavoratori, la ricerca del "colpevole" è cosa fatta, se non lo si è potuto trovare prima la ricerca continua sul piano orrizonbie e cioè tra i lavoratori.

Il metodo in voga da sempre è quello del brac cio di ferro, soffocare le spinte di lotta, tirare per le lunghe fho a quando i "balordi" cederanno.

E' ormai una logica vecchia, c'è solo una differenza che non viene tenuta conto, la coscien za dei lavoratori attraverso l'organizzazione è cresciuta, si è capito che il difetto sta nel manico.

Per questo non ci fa paura il braccio di ferro lo rifiutiamo non per debolezza, ma perchè siamo sicuri delle nostre scelte in quanto sono ponderate e valutate e siamo certi che la vittoria sarà di chi ragiona, valuta, pondera e poi lotta; queste caratteristiche sono le nostre!

Nelle pagine seguenti riportiamo, anche se non in ordine crouologico, gli articoli comparsi sulla stampa per significare come la risonanza delle nostre iniziative hanno trovato spazio sui quotidiani e nell'opinione pubblica.

BASTA! LAT TAU 51 LAVA kpoirtotinN01
Un corteo dei lavoratori della Breda
Un aspetto del corteo dei lavoratori della Breda.
«~~. •••mo. .•••• J COM PATTA R IS POST A Al « NO. > D ELL ZIEND'A A E ELLD 'INTE INRS D

medici del lavoro studieranno sui . libro bianco» della Breda.. Fucine

Il documento di più di cinquanta pagine, che racconta, reparto per reparto, le condizioni di lavoro alla Mreda Fucine e che conclude la lunga e meticolosa indagine sulle condizioni di lavoro e di salute degli ottocento operai dell'azienda a partecipazione statale sarà adottato dai docenti democratici della Facoltà di medicina come un testo per lo studio della medicina del lavoro. Lo ha comunicato venerdì il prof. Grieco, assistente universitario e medico della clinica del lavoro, al convegno indetto dai consigli di fabbrica della Breda.

Questo fatto conferma, se ce ne fosse stato bisogno, l'interesse e l'importanza che ha l'iniziativa portata avanti dal consiglio di fabbrica della Breda Fucine, con la partecipazione della quasi totalità degli operai dello stabilimento di Sesto. La decisione dei lavoratori della Breda di diventare protagonisti della difesa della propria salute, iniziando un'indagine diretta sulle conseguenze che i diversi fattori inquinanti (polveri, rumori, ritmi di lavoro) hanno sul corpo umano è stata, d'altra parte, fin dall'origine, caratterizzata dalla necessità di trovare un collegamento stretto con tutte le forze politiche democratiche e con i diversi strati sociali.

Venerdì pomeriggio, nella sala delle conferenze della Casa albergo di Sesto San Giovanni, i consigli di fabbrica della Breda Fucine e della Breda Termomeccanica hanno tenuto una conferenza che aveva appunto lo scopo di sensibilizzare intorno alle due vertenze l'opinione pubblica. All'incontro erano presenti consiglieri comunali di Sesto San Giovanni, fra cui gli assessori Bega, Fiore, Cesani, De Vita e il vice sindaco compagno Canzi, i parlamentari on. Rossinovich del PCI e Alini del PSIUP, il compagno Bertolini consigliere provinciale, Salvini consigliere regionale comunista, Camagni dell'Ufficio fabbriche del nostro Partito, il prof. Grieco, don Luigi Oggioni, sacerdote di Sesto San Giovanni, Vito Basilico dell'INCA, rappresentanti del movimento studentesco e dei consigli di fabbrica della Falck, Magneti Marelli, Garelli, Pompe GabbiOneta, Breda Siderurgica, sindacalisti.

Accanto alle rivendicazioni economiche, che hanno come obiettivo il superamento del cottimo e l'eliminazione delle sperequazioni salariali, i lavoratori rivendicano, come dicevamo, precise misure a salvaguardia della salute.

Le proposte che sono state fatte alle aziende sono circostanziate e precise. La Breda Fucine, che ha assunto

un atteggiamento non solo intransigente ma persino provocatorio (i membri del consiglio di fabbrica sono stati sottoposti a pressioni e intimidazioni inaudite) ha dimostrato una completa incapacità di affrontare in modo corretto la questione.

Ma proprio perchè al centro dello scontro sindacale oggi c'è la difesa della salute dei lavoratori, è necessario — hanno sottolineato i lavoratori e i diversi intervenuti nel dibattito — un collegamento diretto fra lotta aziendale e movimento più generale.

Il compagno Rossinovich ha ricordato i gravi ritardi del governo per far fronte agli impegni assunti con le confederazioni sindacali per la riforma sanitaria, ritardi in cui si inseriscono pericolose manovre per dividere la materia della prevenzione e della medicina del lavoro dal piano generale della riforma sanitaria.

Com'è noto da parte di esponenti de (fra cui il ministro del Lavoro Donat Cattin) si tenta di trattare a parte questo problema e si propongono soluzioni arretrate (potenziamento dell'ENPI e degli istituti che finora hanno completamente fallito nella loro opera di prevenzione o di semplice controllo).

Gli stessi problemi sollevati nel corso della vertenza Breda, invece, indicano la necessità di arrivare al più

METALMECCANICI — Han- presto a soluzioni che — olno manifestato ieri per le vie tre ad eliminare nelle fabbridi' Milano i lavoratori della sa che le cause della nocività

Breda Fucine diSesto San e delle malattie — salvaguar- Giovanni in lotta per il contratto aziendale che trova il dino la salute del lavoratosuo punto più qualificante nel- re-cittadino fuori e dentro 3 la richiesta di miglioramento la fabbrica. i dell'ambiente di lavoro. A ta-

Sono state inoltre ricordate le proposito in un sit-in im-

M dalla compagna Cesani — as! provvisato sotto la sede deRa sessore all'Igiene del Comune Breda Finanssiazia in piazza della Repubblica (nella foto) di Sesto — le grandi possii lavoratori hanno presenta bilità di arrivare a soluzioto una indagine promossa dal ni avanzate in materia di diconsiglio di fabbrica sull'ara- fesa della salute, proprio ubiente di lavoro. Da segnala- nendo la battaglia dei lavore il raggiungimento dell'ac- ratori all'interno della fabconio alla Ercole Marelli che brica con quella più genera- prevede un aumento salariale e del premio di produzione e le della popolazione. Pur nell'impegno della direzione a l'ambito delle rispettive comziendale al miglioramento del- petenze e garantendo il masl'ambiente. Resta confermata simo di autonomia dei sinintanto per venerdì a Sesto datati e degli Enti locali è San Giovanni la manifestazio- possibile creare le condizioni ne di tutti i metalmeccanici delle industrie in lotta per per realizzare soluzioni avanzate su questi complessi pro- 5 bl e mi.

onvegno
sull'indagine degli operai sulla salute nella fabbrica

Dopo' le ferie riprenderà la lotta per ambiente, premio e cottimo

BREDA: L'APPUNTAMENTO t PER LE ORE 10 DEL 26 AGO

Quattro mila in assemblea all'interno dello stabilimento di Sesto San Giovanni - Comizio deiirigo di 'FIOM, FIM e UILM - Presenti anche tre sacerdoti - Padre Luigi Oggioni parla agli operai L528 pio della Breda - Ieri sciopero generale a Rimini per le riforme nei settori abbigliamento e alimhzi4

MILANO, 30 luglio Campane a martello questa mattina nei reparti della Breda Termomeccanica e della Breda Fucine. I rudimentali strumenti, che gli stessi operai hanno costruito i primi giorni di sciopero (di fusioni e di meccanica qui sono tutti esperti) hanno cominciato a suonare poco dopo le nove, quando il rumore assordante dei magli, degli stampi e delle fresatrici è cessato, per dire a tutti che era iniziato l'ultimo sciopero df ,questa afosa estate. Domarli i due stabilimenti chiudono i battenti per il consueto' periodo feriale. Ma prima di assaporare il meritato riposo estivo, più di quattromila operai hanno voluto manifestare ancora una volta, nel grande' viale interno della fabbri-' ca, per ricordate alla direzione della Breda; all'EFIM. e all'Intersind (che non, hanno permesso la conclusione posi• tiva della vertenza nel tempo giusto) che i lavoratori della Breda sono pronti a riprendere gli scioperi appena riprenderà il lavoro. Non è una promessa al vento. « Compagni, lavoratori — ha detto concludendo la manifestazione all'interno del grande complesso industriale Pizzinato della FIOM — noi andiamo in ferie quest'anno con qualche soldo in meno in tasca. Non è colpa nostra; la Breda non ha voluto che le nostre vertenze venissero chiuse prima della sospensione della produzione per il Ferragosto, forse nella speranza che ci saremmo stancati. I vostri consigli di fabbrica •• hanno comunque già deciso: il 26 agosto, alle 10, l'appuntamento è ancora qui. Se i dirigenti della Breda avranno meditato e avranno consentite la positiva conclusione dellik- vertenza, disctiteretno sull'ipotesi di accordo; se questo non sarà avvenuto, decideremo la ripresa della lotta ».

Brada Fucine e Breda Termomeccanica (in quest'ultima fabbrica sono confluiti anche

Le sonc nica-Ferroviari le' passata, sotto ttaP13 costante della(q

te all'Intersincherrn, cine sia per li,,aa°'

dotta roviaria) sono .,, di un, mese. Allerer1,3: le due aziend, s,;(1, t sentata una sr ,.,"1 'aie economichi norr Si tratta di 1°11118 tiv. trattazione inr „„...--, liminare le s A..,7•41r lariali fra i 10,1;""ri tenenti alle glii,cl , lu operaie e impY,e-"e. 4 tt' superamento dl ,ut abolizione di '"" ...tto'C'r incentivo sopv r parti dove ilProo ,,É. sacrante, il rii"'m mio di prodUZL%P I scimento del Or,'"",,..„ ° brica. Il puri` "',,,`'`u della piattafo —ver .„ va nelle fab • 'ar comunque quatreiat miglioramento di lavoro. Le)ie;re,. no a modificlitA re struzione di il 2,,„r`' di dozmioenzezididin1;1,:c tr-rune a modifiche r!Sa ''-' , , produrre (istitr„,".„ ci di lavoro), a g.-se e contrattari.,uti."eei t I ela sanitario per h ; libretto sal ute ( l isban r eitta:rm tr \ .41( riodiche, cureAti ti blicazione dei ": stici ecc.). rai e impi mi prendono te agli sciope sizione di

trattativea .,.,__ .. fattc

dà ui ,atrh eh

equi:

cinesi all'accettazion,alle , contrattazione richieste. Dopo 12,1 , 1 di primi risiltlunZ; materia di rnabro-",

l'ambiente di li ,r; fidavano sulleri h, niente, i lavorojazio"„11 lo sospeso le ' di ZI sdielalallavefinrteenzd:

tutto sul p iail lte' ; menti squisiti are,`, lapotrrasettaitivdiarip : ville' Conoscendo , vasi "` Itto«rn"^ bilitazione cric '

<la pensava:IO, stan, loro battaglia J.-r.ie. no già d'acco ito '"

SESTO SAN GIOVANNI — Padre Luigi Oggioni parla agli operai della Brado riuniti In assemblea. i lavoratori della Breda Fer-

Breda Ferroviaria: le ferie inaugurate con la lotta

Manifestazioni all'interno dei tre stabili menti di Sesto San Giovanni

;op0 nei reil i

Aro

d è e l mas )d:{; 11 ric o no_el egli° di fa). punl cYalifloante ìfo''vendicati'>'13r b Lreiatieda a rito i,58-Tribierite Zite miraatijePa.rti( nileZacchinari, ti 1)r7ode, ecc.) e1))3,111e‘d_„ o » di istitrip-a pauattar",„ dei ritmi _ di tipo }:r tutela della rneitt42H P site pe_ rischio e biosta Pubti;tiveaSOno svolsinde , "r le Fu_ ?,r rrn°rnecoaiari azienda è ottott Pressione ezclUesti ultia ope., "2ittivamenopeOtr una Pochiusura fatto della lun ille)ne clui.singole sizione i in l entorn)te'r)un deldi 1.rcl' soPrat_, plaPteprovvedite isItfrt arenat e n a.cl' ,.2!,rip. della Bre- li vincere la an iao ' ri Setan . chezza, ;uileri invece ;voit.,,hanno sole re-t?oni e se _ ritrovar-

nascita » do vasta m nzeilselt torno alla

battaglia per la salute, aperta dagli operai delle Fucine, si è creata, questa soluzione era scontata. Le richieste per la difesa della salute sono infatti nate da una vasta indagine, che ha visto la partecipazione di tutti i lavoratori, di medici, di tecnici; l'inchiesta non ha solo fatto il censimento dei malanni (da cui è risultato, ad esempio, che il 100 per cento dei lavoratori della forgia soffre di disturbi alle vie respiratorie). ma ha prodotto un'analisi precisa delle diverse lavorazioni, delle carenze, delle fonti di malattia e infortunio.

La documentazione, che è stata raccolta in un libro, verrà adottata dai docenti dell'Università di Milano come dispensa nello studio della medicina del lavoro.

Sempre sul problema della condizione , operaia, alli rapporto ambiente di lavoro — inquinamento dell'atmosfera, lotta per la difesa della salute — lotta della collettività per la riforma sanitaria i consigli di fabbrica della Breda Fucine e della Breda Termomeccanica hanno organizzato un convegno con le forze politiche, sociali, i parlamentari e medici democratici della città e della provincia.

La lotta alla Breda è in-

somma diventato un « esempio ».

Questa mattina, al comizio dei tre sindacati nella fabbrica, erano presenti tre sacerdoti. Erano gli stessi sacerdoti che ieri — come ha voluto raccontare padre Luigi Oggioni che ha preso il microfono dopo Sandro Antoniazzi, segretario della FIMCISL — sono entrati in fabbrica con gli operai e hanno visitato i reparti dove il lavoro è più duro e faticbso.

« Ieri -- ha detto il sacerdote — non siamo venuti con i nostri soliti paramenti religiosi e con l'aspersorio, seguiti dal nugolo di capi e cappetti, come avviene a Natale. Siamo venuti qui attratti dal suono delle vosre campane.

A chi ci chiede: perchè siete venuti? cosa c'entrano i preti? vogliono forse cogliere i frutti della nostra lotta? noi rispondiamo: le vostre perplessità sono legittime, non avete tutti i torti ad avere dei dubbi perchè noi siamo nei confronti dell'intera comunità ecclesiastica come i vostri delegati, una rappresentanza che ha capito che di fronte a certi problemi, davanti a certe denunce non si può parlare di strade parallele ».

Andiamo in ferie con un grande giorno di lotta, per dire che alla ripresa post-feriale, lo sciopero sarà più intenso ed esteso Questa sembra essere la conclusione affermata ieri dai lavoratori degli stabilimenti Breda di Sesto San Giovanni che nella mattinata hanno manifestato all'interno dei piazzali dei tre stabilimenti (Fucine, Ferroviaria, Termomeccanica) impegnati a sostenere le piattaforme rivendicative che hanno come temi centrali quelli degli ambienti, delle qualifiche, dei ritmi, delle perequazioni salariali. Ai lavoratori in sciopero hanno parlato un prete operaio, Don Luigi Oggioni, ed il segretario milanese della FIM-CISL Sandro Antoniazzi a nome delle organizzazioni milanesi della FIM, FIOM e UILM provinciali.

Dopo aver ricordato che la lotta alla Breda è la più significativa manifestazione di questo scorcio di stagione, il segretario della FIM-CISL ha riassunto i contenuti delle piattaforme rivendicative presentate e di fronte alle quali le direzioni aziendali e l'Intersind hanno risposto negativamente. Tali piattaforme si fondano su alcune richieste di carattere economico che pongono in primo piano esigenze perequative fra i trattamenti retributivi dei lavoratori e sulle richieste di modificazione degli ambienti di lavoro per renderli meno nocivi e dell'organizzazione del lavoro per renderla meno alienante.

La lunga lotta degli operai e degli impiegati della Breda, e soprattutto della Fucine, ha però sul tema dell'ambiente di lavoro il suo elemento di maggiore rilievo. Un Istituto universitario milanese ha deciso di fare della vertenza e dell'ambiente della Breda addirittura l'oggetto di uno studio particolare. Purtroppo la intransigenza delle direzioni

PER AMBIENTE, QUALIFICHE E PEREQUAZIONI SALARIALI
e
Lei tri8'enti ai L'esem, ;Azione lotima tada più . Allr'zlone del. end, stata Area $r richie. iichí normative. i orinale ' tiva per7 e _ nazioni sa, 11011t(3ti aPPar- si, izie . qualific h Perimpfndettimo
le di 5-tto'b
rIn a di
1-

MILANO, 18 luglio

Il frutto di tanti mesi di lavoro nelle assemblee operaie, è in questi giorni sul tavolo della direzione della Breda Fucine. Sono 53 grandi pagine dattiloscritte in cui, alla descrizione metodica delle condizioni di lavoro in ogni reparto della fabbrica, alla rilevazione delle insufficienze dei mezzi di protezione, alla precisa indicazione delle fonti di pericolo, di nocività, di malattia, sono allegate le richieste formulate dagli operai per l'intero stabilimento e per ogni gruppo omogeneo di lavoro.

La direzione della Breda Fucine non ha voluto entrare nel merito del documento, come se quel pesante « malloppo » scottasse peggio dell'acciaio che nelle Fucine si trasforma in lingotti e in macchinari. E i lavoratori della fabbrica, 800 in tutto, sono in sciopero da parecchie settimane, ostinati giustamente a voler mettere al primo punto della loro vertenza aziendale la modifica dell'ambiente di lavoro.

La battaglia per l'ambie:ite di lavoro alla Breda Fucine è partita, per iniziativa del consiglio di fabbrica, sulla base di una considerazione di fondo: le indagini dell'ENPI, dell'Ispettorato del Lavoro, della Clinica del Lavoro, delle maggiori autorità in materia, insomma, non avevano portato a sostanziali modifiche delle condizioni di lavoro. Dovevano essere gli operai stessi, con l'aiuto di tecnici, di medici, delle organizzazioni sindacali, a prendere in mano la battaglia per la difeSa della loro salute, Bisognava che non fosse delegato a nessuno il compito di salvaguardare l'integrità fisica di ogni lavoratore.

Alla direzione veniva strappato il diritto ad indire as-

Gli ottocento operai delle Fucine venivano suddivisi in ventun gruppi omogenei di lavoro. Ogni gruppo omogeneo un'assemblea, ogni assemblea la raccolta di informazioni, sulla base di un questionario formulato con il contributo di esperti tecnici e medici.

La raccolta dei dati consentiva di costruire una sorta di « cartella clinica » della fabbrica e i risultati erano impressionanti.

Il 100 'per cento degli operai della fabbrica soffre di disturbi alle prime vie respiratorie. Il 67 per cento degli operai della fonderia si è ammalato di bronchiti o di broncopolmoniti, il 71 per cento degli operai della fonderia e della forgia ha artrosi Sempre dalle assemblee dei gruppi omogenei di lavoro venivano indicate le cause principali di questa inumana condizione di • lavoro. Fumo, polvere di silicio usato durante le fusioni, rumore, calore, ritmi di lavoro, gas tossici: questi i fattori inquinanti della salute.

Alla determinazione di queste cause si arrivava mediante una documentazione predisa, reparto per reparto, gruppo omogeneo per gruppo omogeneo, sul processo produttivo, sull'ambiente di lavoro, sulla sistemazione delle macchine, sulla condizione delle parti in muratura.

Facciamo un esempio, togliendo di peso dal documento elaborato dal consiglio di fabbrica, la parte riguardante il secondo gruppo omogeneo della forgia (magli a stampare).

«Lavoratori in forza 18, partecipanti all'assemblea 16. Il lavoro degli addetti ai magli a stampare consiste nel predisporre e compiere tutte le operazioni di stampaggio dei pezzi di acciaio di medio tonnellaggio per mezzo di dieci magli, dieci forni a riscaldo, dieci trance. Il lingotto d'acciaio viene portato alla temperatura di 1000/1300 gradi per mezzo dei forni a riscaldo, quindi posto sul maglio dove subisce una prima serie di battute...

« L'operazione dì trasporto del pezzo incandescente dal forno • al maglio e viceversa viene compiuta in modo tale da far pensare che il progresso della tecnica si sia fermato all'epoca della costruzione delle piramidi. Sotto lingotto di acciaio, portato a temperature di mille gradi, viene infilato un for- . cone munito di due braccia

°Tu mediante un cavo: quando la gru inizia il sollevamento, da uno a sei lavoratori • devono balzare a cavalcioni delle braccia del forcone per controbilanciare il peso del lingotto.

a In: l'uomo ». Una frase breve, quasi un comandamento, scritta a pennarello a grandi caratteri sul solito cartello bianco. E' apparsa la prima volta alcuni mesi orsono, durante un corteo operaio. Spiccava fra le altre scritte più argomentate o più prolisse per quel suo tono perentorio di sfida. L'operaio che portava il cartello. aveva l'aria divertita, consapevole della curiosità che suscitava quella sua parola d'ordine. Ma la scritta non è rimasta una speranza, un obiettivo di un'esigua avanguardia. Era già da quel momento la sintesi di un vasto e complesso processo di presa di coscienza; è diventata la base di partenza di una serie di importanti battaglie per modificare nelle fabbriche, nelle officine un Argomento di discussione: la e il forcone. nella sua parte modo di produrre che met- salute e l'ambiente di lavoro. centrale. è collegato ad una te all'ultimo gradino della sua scala di valori proprio l'uomo, il protagonista del processo produttivo. « Prima di tutto l'uomo ». Guardando a questo traguardo in una grande azienda a Partecipazione Statale alle porte di Milano, la Breda Fucine, gli operai hanno iniziato da mesi un lavoro di documentazione, di analisi, di indagine e di elaborazione di richieste che è, per i risultati raggiunti, un momento fondamentale della battaglia per trasformare profondamente il processo produttivo, un esempio, una traccia per chi si pone gli stessi obiettivi.

« I lavoratori, oltre a questa pesante fatica, sono direttamente sottoposti, privi di adeguati indumenti protettivi, ad un intensissimo calore ed ad una forte luminosità in quanto sia il lingotto di acciaio incandescente sia la bocca del forno sono ad una altezza di un metro, un metro e mezzo. Ciò provoca sete continua. fiacchezza, allentamento dei riflessi, notevole aumento dei battiti cardiaci. A ciò vanno aggiunti i fumi e i gas provocati dagli olii, dalla segatura bagnata e dalla grafite che vengono buttati sugli stampi caldi

«Malattie denunciate: assenze per malattia 50 per cento; reumatismi e artrosi 80 per cento: malattie alle prime vie respiratorie 100 per cento; disturbi cardiaci 50 per cento; digestione lunga e difficile 34 per cento: sonno agitato 100 per cento; diminuzione dell'udito 100 per cento.

« Piattaforma rivendicativa: isolamento del reparto dalla fonderia; aumento delle distanze fra i forni a riscaldo; rivestimento dei forni con materiale speciale per diminuire l'emanazione di calore; indumenti protettivi per calore, rumore e fumi; installazione rigeneratori d'aria e aspiratori; istituzione di pause; diminuzione dell'attuale carico di lavoro per ogni squadra; meccanizzazione dell'operazione di trasporto dei lingotti; diritto al controllo degli organici ».

Qualcuno dei dirigenti, preso in mano il grosso fascicolo sull'ambiente di lavoro, ha detto: « Ma qui bisogna rifare la fabbrica ».

In effetti la fabbrica doveva essere costruita diversamente, in effetti i piani di investimento e di sviluppo della produzione dovevano tenere presente che non si può scaricare sul singolo lavoratore e poi sulla collettività una parte così pesante di costi umani e finanziari.

E il senso delle rivendicazioni operaie oggi è proprio questo: l'efficienza, la produttività non può essere ottenuta a scapito dell'integrità fisica, costruire lingotti non può essere posto come obiettivo alternativo della perdita della salute.

CD O
semblee pagate nei reparti. Bianca Mazzoni
Un ED 3 ED 1,7 1111 e IMIN• ben rar ere agi epo tot la xare 11/ gas à 1111 o cot ED i

ie pro

rande maenunciata di Pero

ere la vertenza alla olio l'inizio dei collola rottura. I lavoe una grande maenire all'interno dello

Sesto - Breda in sciopero

I N SCIOPERO, ieri mattina, gli operai della Breda Fucine di Sesto San Giovanni. E' aperta una vertenza su rivendicazioni salariali e normative; non si è ancora giunti ad un accordo. Da qui la manifestazione di ieri mattina proclamata dal sindacati per sollecitare una conclusione.

Alle 8,30 davanti allo stabilimento s'è costituito un corteo. Da qui I lavoratori hanno raggiunto prima la stazione della metropolitana e, successivamente, Milano. Sfilata con cartelli e striscioni In viale Tunisia sino alla sede della Breda, dove una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dai dirigenti. Alle 14 il lavoro è ripreso regolarmente in tutti i reparti, NELLA FOTO: un operaio sdraiato davanti alla sede della Breda a Milano.

ivi aziendali

filone alla Brodo

toniche

la Breder a Sesto

DELEGAZIONE All'INTERSIND

Corteo in centro di metalmeccanici

Alcune migliaia di lavoratori degli stabilimenti a Magneti Marelli e, a Breda termomeccanica », a Breda fucine » e Breda ferroviaria » hanno dato vita ieri ad una manifestazione 'nelle vie del centro. Dopo 11 raduno In via Palestro, i lavoratori (erano presenti anche delegazioni degli stabilimenti di Torino, Romano Lombardia. Pavia e Alessandria della a Magneti Marcii' e ) hanno raggiunto la sede dell'Interaind. In corso Europa, dove una loro delegazione è stata ricevuta dai dirigenti. In seguito, i manifestanti si sono recati alla sede dell'Assolombarda, in via Pantano, e da qui hanno infine raggiunto piazza Duomo. Dirigenti delle tre organizzazioni sindacali hanno poi preso la parola. ricordando 1 motivi della

• O O O zy)
Un -21111111111111011111111111111111111111111111111111111111111111111111110111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111110111111e
ILLOQUI live cine
In lo t ta le p r in c ip a li az ie n de di Ses to San Giova nn i

Riprende

l'azione sindacale nelle grandi aziende

Domani assemblea alla Brei

Anche i lavoratori d ella Breda Fucine e della Breda Termomeccanica sono alla vigilia della ripresa della lotta. Il giorno prima della chiusura estiva dei due grandi stabilimenti di Sesto San Giovanni, migliaia di operai avevano dato vita ad

una manifestazione all'interno della Breda. Il comizio si era concluso con un impegno preciso, un appuntamento per giovedì, 26 agosto, per continuare una battaglia che solo l'atteggiamento della di-

rezione aveva impedito che si concludesse con celerità. Decine di altre vertenze, infatti, si erano chiuse poco prima dell'inizio delle ferie con un bilancio nel complesso estremamente positivo.

I metallurgici a Sesto San Giovanni riprendono razione unitaria

Assemblea alla Breda: nesso

~pia nella lotta per la saM

'fit ferma risposta a chi pretenderebbe di instaurare una regolamentazione del diritto di scioperoTermorneccanic4 e Ferroviaria - Iniziative per costruire un blocco di alleanze - Impedito dai padroni Pgte a due prt6' - Le richieste presentate e il legame con

SESTO SAN GIOVANNI, 26 agosto

Ore dieci. Siamo all'interno delle fabbriche Breda. Il viaiene è affollato da circa tremila operai in sciopero. Sono quelli della Breda Fucine, Breda Termomeccanica, Breda Ferroviaria. All'assemblea generale parlano i dirigenti sindacali: Santi della segreteria provinciale della FIOM, Aluvisetti per la FIM. Alla fine -viene messa ai voti una proposta: quella di dare mandato ai ~li di fabbrica di liragranannire la continuazione della lolaa, la prosecuzione della vertenza aperta prima delle ferie d'agosto, la realizzazione di iniziative atte a sensibilizaare l'opinione pubblica, a costruire un blocco di alleanze attorno alla battaglia di operai, impiegati e tecnici. La proposta viene approvata all'unanimità, per alzata di mano.

E' una risposta — come aveva sottolineato poco prima Benfi — a maelli che, stavolta impugnando le vicende relative alla crisi del dollaro, pretenderebbero la e tregua » sindacale, la regolamentazione del diritto di sciopero. I metalmeccanici non sono dispo-

nibili. Andranno avanti, la battaglia per rinnovare le condizioni in fabbrica e nella società e, nello stesso tempo, nello sforzo, oggi non a caso reso più difficile, per costruire l'unità sindacale organica. Non esistono alternative a questa linea di condotta, ha ricordato il segretario della FIOM. La storia ha dimostrato che allorché i lavoratori stanno fermi, non progredisce nemmeno l'economia. La tregua significherebbe aprire un varco alle forze conservatrici, aiutare gli stessi e becchini delle riforme sociali » intenti a rialzare la testa. Significherebbe corrispondere alla volontà delle forze che tendono a spostare a destra l'asse politico del Paese.

Un piccolo episodio dell'inasprimento repressivo in atto nel Paese lo si è avuto del resto anche oggi, alla Breda. Le direzioni aziendali — come ha informato Aluvisetti della FIM-CISL — hanno impedito a due sacerdoti di Sesto San Giovanni, don Luigi Oggioni e don Cesare, di entrare in fabbrica, come avevano fatto nel corso dell'ultima assemblea, il 31 luglio, per esprimere la propria solidarietà ai lavoratori in lotta.

le riforme . Ribadito l'impegno per l'unitili'«

Quali sono le ragioni del(azione rivendicativa intrapresa nelle tre fabbriche della Breda? Al primo punto stanno le richieste relative alla difesa della integrità psicofisica, agli interventi necessari per modificare gli ambienti di lavoro. A questo proposito le tre organizzazioni sindacali hanno pubblicato una specie cll « libro bianco », un'accurata indagine condotta alla Breda Fucine, con la collaborazione di medici e studenti, gestita dagli stessi operai. Verrà presentata, per iniziativa dei consigli di fabbrica, nel corso di una conferenza stampa annunciata per sabato.

La direzione aziendale, circa le soluzioni tecniche avanzate per l'ambiente, ha risposto in alcuni casi con alcuni impegni di intervento, in altri con un rifiuto netto. Nessuna disponibilità è stata avanzata per quei reparti ove sono impossibili soluzioni tecniche e dove l'unico modo, per combattere la nocività, è quello di introdurre pause, di aumentare gli organici. Un esempio è quello del reparto x sbavatura » dove si deve lavorare con la maschera e dove non è possibile resistere per più di una ora perchè il filtro della maschera si riempie e perchè lo stesso uso dello strumento protettivo diventa insopportabile dopo un certo periodo di tempo.

Altre richieste riguardano gli interventi medico-sanitari: il libretto di rischio, il registro dei dati ambientali e, soprattutto, visite mediche preventive a carattere periodico. Visite che debbono essere efittuate da specialisti, a seconda del tipo di lavorazione. Ad esempio — spiegano gli operai — chi lavora con i martelli pneumatici ha bisogno di un tipo particolare di visita periodica (all'udito, alla vista, ecc.). Anche su questo punto la divergenza con la azienda è totale.

Altre rivendicazioni riguardano le perequazioni fra le paghe (oggi esistono differenze fino a 105 lire a parità di mansione tra un operaio e l'altro), il premio di produzione, le qualifiche, il superamento del cottimo (soprattutto nei reparti nocivi ove il cottimo (Avente un incentivo all'autodistruzione), il riconoscimenti del Consiglio di fabbrica. Non sono richieste calate dall'alto, sono nate nel vivo della realtà di fabbrica, nel corso di centinaia di assemblee. Sono sostenute da una ferma volonta di lotta, ribadita oggi, alla riapertura delle fabbriche, rafforzata dall'unità. Come ha scritto un operaio della stessa Breda in una sua canzonetta (tradotta anche in musica): l'autunno caldo ormai se n'è andato/ ma molti frutti ha lasciato./ Quell'unità da tempo cercata/ è il dono di una lotta consumata ».

Bruno Ugolini

LA BIZE, IN CONlatio l COMUN:Eg,

siglio Corale San Giova(td: il seguentetà: no all'unaa ,,

Martedì lue ci ESPRIMI Pr° Il CcnSi

ic darietà ai „ r fabbriche1,1":7ata i l Trzf to delle re lavoratori .i ne e della t 8 canica pet zu,, i della saluti, ira fisica. Cori essi jondi accanto mambi cittadino ti 'a de lavoro la , pubblica '1,.tOg( denza; RAVVId i r ntiedi , ta dei laeaste s buto in , I intrapresan i t. r Amministr alla pergara tseivt anbient;vn:

a, salute dei cittadini.

6

rek Settemila in corteo a Milano per la salvaguardia della salute

Alle « Fucine » il 50 % dei lavoratori e stato colpito da broncopolmonite - Ar- trosi, silicosi, disturbi gastrici sono riscontrati in percentuale altissima

«Breda Fucine, operai 800. broncopolmoniti 50%. artrosi 60%, disturbi gastrici 40% - Breda Fucine, in fonderia 135 operai, 22% silicotici ». Breda Fucine. il lavoro per vivere, non per morire -, Piccoli se ti vuoi ammalare vieni alla Breda a lavorare

la faccia del tuo padronOperai della Breda di Sesto - fai suonar la campana a martello - chiama tu gli operai all'appello - in battaglia bisogna tornar.

Manifestazione a Sesto di lavoratori in sciopero

'Con grandi cartelli come questi si apriva il lungo corteo partito ieri mattina da via Palestro a Milano ove si erano dati appuntamento migliaia di lavoratori metalmeccanici della zona di Sesto San Giovanni e del Gruppo Magneti Marelli (che come è noto ha stabilimenti a Sesto San Giovanni, Carni, Romano Lombardo, Alessandria). ed aziende facenti parte del gruppo quali la Fivre di Pavia e Firenze, la Rabotti di Torino e Potenza. Tutte le fabbriche del gruppo Magneti Marelli erano presenti con folte delegazioni ieri mattina ad esclusione dello stabilimento di Potenza. Diversi erano i lavoratori delle Breda (dalla Fucine aiglio • alla Termomeccanica, alla l - i Con- edi le Ferroviaria). di Sesto Con) Il corteo ha toccato prima iova(hs approvato la sede dell'Intersind milane del Gior- ente unariLà:

Blotte: baciPenso in unitunciacale oNSLIO

Comunale

RIMI Propria soliDratori delle heisiin lotta; il significa`•'..irrlieazioni dei tori • , Breda Fuci- I ella sa l ermoec. salvaguardia ;aràlella integrità Col) essi Pongono a.oridizione del o al' no ambiente di la della salute da 511-1°g° di resi,Vlindi nella lotun contri"" E(rite all'azione resa tempo dalla nist?ne municipale ara città un tsalvaguardi la nte deivoratori e dei ini.

nese, elle ha sin qui tenuto un atteggiamento di sfida nei confronti delle richieste dei lavoratori della Breda, poi la sede dell'Assolombarda ove per sei volte di seguito le delegazioni sindacali dei lavoratori della Magneti Marelli si sono incontrate inutilmente con la direzione aziendale. Un operaio della Breda Fucine ha cantato durante questa seconda tappa una canzone sulle lotte operaie alla Breda seguito in coro da centinaia di lavoratori. Una delle strofe più ripetute di questo motivo cantata sull'aria di alcune vecchie stornellate lombardo diceva « Operai della Breda di Sesto - la salute è la cosa più bella! - non ti far rovinare anche quella - per

Come si vede al centro della lotta degli operai, degli impiegati della Magneti Marelli, degli operai e degli impiegati della Breda (in tutto si tratta di circa quindicimila lavoratori) stanno i temi dell'ambiente, della salute. dei ritmi di lavoro, delle pause, della mensa, da unirsi, soprattutto per i lavoratori del gruppo Magneti Marelli, gruppo notoriamente in mano alla Fini, ad una serie di rivendicazioni che hanno lo scopo di ridurre le differenze di trattamento fra le categorie. alli' interno di uno stabilimento e fra gli stabilimenti.

Purtroppo le .risposte delle aziende sono state sin qui di estrema negatività soprattutto per la Breda e per l'Intersind (un cartello era significativo a questo proposito e diceva -Breda, azienda di stato, centro di provocazione antioperaia ,) anche se non si è chiusa la porta al dialogo, cercando piuttosto di renderlo sterile in attesa del prossimo periodo feriale, per ricercare la stanchezza dei lavoratori e quindi per costruirvi soluzioni moderate.

Appunto a questo tentativo ed a questo atteggiamento padronale i lavoratori della Magneti Marelli e della Breda hanno voluto dare una risposta di massa quale a Milano non si vedeva da tempo. Una risposta che la città, che già comincia a spopolarsi per la calura estiva non si aspettava anche parche la grande stampa di questi giorni aveva presentato il movimento sindacale in fase declinante. in fase di - stanca in un momento in cui sta per « tirare i remi in barca -.

Una manifestazione dei lavoratori in sciopero delle aziende Breda fucine, Breda termomeccanica e Breda ferroviaria si è svolta ieri a Sesto San Giovanni. Nel corso del comizio conclusivo sono stati ricordati dai rappresentanti dei sindacati i motivi dell'agitazione e i principali punti della piattaforma rivendicativa a suo tempo presentata.

PER LA PRESSIONE DEI LAVORATORI

Sospensioni

ritirate

alla Breda Fucine

Le dodici sospensioni decise alla Breda Fucina di Milano dove è aperta una importante vertenza, sono state ritirate. La direzione ha preso ieri questa decisione in seguito all'azione dei lavoratori. In particolare i dipendenti erano entrati ieri mattina in fabbrica assieme ai compagni sospesi; dopo un'assemblea ed una manifestazione svoltasi all'interno della fabbrica, una delegazione è stata ricevuta dai dirigenti della azienda. Al termine dell'incontro il provvedimento veniva ritirato.

I lavoratori delle altre fabbriche Breda continuano intanto con il programma di agitazioni. Alla Termomeccanica i lavoratori stanno ancora bloccando la portineria. Per domani, mattina, mercoledì, è in

programma una manifestazione che si concluderà a Milano davanti alla « finanziaria a.

Alla Breda è in corso, come è noto, una vertenza particolarmente importante per tutto il mondo del lavoro. Il e pacchetto » di rivendicazioni presentato prima della pausa estiva, contiene importanti richieste sulla salute nelle fabbriche. I lavoratori della Breda Fucine, assieme a quelli della Termomeccanica e Ferroviaria hanno redatto un libro bianco sulla loro condizioni di lavoro.

Il piccolo libro, al quale ha collaborato una équipe di medici contiene dei dati preziosi per l'individuazione ed il controllo della nocività dell'ambiente.

a Ilte
MANIFESTAZIONE DEI METALMECCANICI DELLA
M. MARELLI E BREDA '
t

Continua la lotta nelle due aziende statali di Sesto

Gli operai della Breda Fuck, rifiutano di lavorare a cotti)

Nuove trattative presso l'Intersind -

Concluse positivamente le più importanti vertenze aperte nelle fabbriche metalmeccaniche, la lotta continua alla Breda Fucine e alla Breda Tèrmomeccanica. Le due aziende a partecipazione statale hanno voluto assumere un ruolo di chiusUra totale. La Magneti Marelli (Fiat), la Ercole Marelli, la Schindler ed altre decine di piccole e medie fabbriche hanno saputo trovare un accordo su rivendicazioni che sono presenti anche nella piattaforma presentata nelle due fabbriche di Sesto.

Cottimi, qualifiche, sperequazioni salariali e ambiente di lavoro, oltre al riconoscimento del consiglio di fabbrica, sono oggi oggetto di trattativa alla Preda Fucine (anche nella giornata di ieri si è avuto un incontro presso 1' Intersind) e alla Breda Termomeccanica.

Le due aziende hanno opposto all'inizio della vertenza un atteggiamento del tutto negativo, oggi, grazie alla lunga lotta dei lavoratori dei due stabilimenti, è stato possibile iniziare un discorso concreto sui diversi argomenti oggetto della vertenza, ma lo sbocco positivo sembra ancora lontano.

I punti fondamentali della piattaform arivendicativa, soprattutto alla Breda Fucine, riguardano l'ambiente di lavoro. Il consiglio di fabbrica, come abbiamo pubblicato nei giorni scorsi, ha elaborato una serie di precise richieste all'

vendicativa, le richieste economiche mirano sostanzialmente a due obiettivi: il superamento del cottimo e la sua abolizione nei reparti dove il lavoro è particolarmente gravoso e la eliminazione delle sperequazioni salariali. Per il secondo punto sia alla Breda Fucine che alla Breda Termomeccanica si è chiesto l'istituzione di un terzo elemento salariale (pari al massimo dei superminimi oggi distribuiti dall'azienda) che faccia sparire le differenze che arrivano fino a 40 mila lire al mese per operai o impiegati della stessa categoria. Per il cottimo, nei reparti della forgia della Breda Fucine i lavoratori si sono già conquistati una sorta di anticipo di quello che dovrà essere l'accordo, rifiutando le bollette del cottimo e lav,),.ando sulla base delle possibilità di ognuno, senza per questo intralciare la produzione. Le trattative di questi giorni potranno dire chiaramente se la Breda insiste a rinviare la soluzione della vertenza oppur ese è disposta a trattare una giusta soluzione dei problemi che i lavoratori hanno sollevato.

Intanto gli scioperi continuano, con una forte partecipazione degli operai ma anche degli impiegati; alla Breda Termomeccanica, infatti, 1' 80 per cento del personale impiegatizio aderisce alle agitazioni sindacali.

SESTO • A POCHE ORE DALL'INIZIO DEI

Rotte le tratta con,

alla Breda Ftig

L'assemblea degli operai ha deciso una er'„ nifestazione di protesta per venerdì d esci i sindacati la serrata alla SP-Elettrotuesti i t è ,

ROTTE nella sede dell'Intersind le trattative per tentare di rie fec Breda Fucine di Sesto San Giovanni. Ieri mattina, qualche olS Oli qui tra dirigenti della Breda e rappresentanti dei sindacati, è avOs — ratori. immediatamente convocati in assemblea, hanno deciso di nifestazione di protesta per venerdì. La manifestazione dovrebbeilieZ stabilimento di Sesto. — )rnen del ]

Le lotte per contratti integrgi:.2

ti( o po azienda. Il metodo di lavoro seguito dai rappresentanti dei Le

a cui'

sono giunti, al di là della vi-

cenda sinflanale, hanno un'im-

portanza fondamentale.

vertenze aziendali nelle fabbriche metciinotr4

Il i libro bianco » che rac- R

dottato come testo di studio coglie la lunga esperienza ala Breda Fucine verrà infatti

altaiattersità per i medici del

a lavoro. Se l'ambiente e le misure che vengono chieste per difendere la salute degli operai sono una parte fondamentale della piattaforma ri-

Le trattative per la Breda Fucine, iniziate lunedì sera presso l'Intersind, sono state interrotte nelle prime ore di ieri mattina. La lotta continua alle Fucine e alla Breda Termomeccanica (in cui è confluita anche la Breda Fer-

roviaria) per una serie di rivendicazioni che hanno già trovato soluzione positiva anche recentemente, in altre grosse aziende della nostra provincia. Le richieste sono relative all'ambiente di lavoro (ed è questo il punto di

maggior contrasto con la direzione della Breda), all'eliminazione delle sperequazioni salariali, all'abolizione del cottimo, al riconoscimento del consiglio di fabbrica. Le stesse rivendicazioni sono state presentate alla Breda Termomeccanica.

DI CE
lie
re
•. ,umal
tte
irforttativepes_rEi
Calièa *fest : • iscuì
e ' , 1
Oggi! MIMI
..,„)e ti(
Ode
12
eller& ~strazio:1E

DEI SINDACHIEDONO .

rkente ro DEI

LE RICHIESTE PER IL NUOVO CONTRATTO ALLA BREDA DI SESTO S. GIOVANNI

La salute soprattutto

42:22=ZORWZIZ

mesi una lotta per

condizioni meno dure, atil hanno statistiche

W Maio di lavoratorie sini è stata introdotta da F Lavagna, del consiglio di a della Breda Fucine. ° Ani commentato il can. ...adeIrindagine e il suo si31V0 nella lotta per la pre__„,2e degli infortuni il pro- ,Odescalchi dell'ENPI, il aere regionale del PCI, urnagalli, e l'assessore re- si3attitoLavorohaSeprugireo M p aalt rvel-_ orevole Giancarlo Rossi-

tno enunciano disturbi al li torridi d'estate e gla'inverno. fumi e vapori ,.. 4 in successione costante. il 1491 terribili, mancanza di in). ti Protettivi adeguati e .1 ' a di visite periodiche: anche un lavoro pericotrduesti — secondo i sindai motivi per i quali la,,..è ogni giorni più duro. di tn i fece un sopralluogo nel se ot Clinica del Lavoro nel aVfm , --- aggiungono i sinda- A; r furono indagini c superebbe tu e ,_ É ParZlali », e esercitatoebuv niche che non riflettevano unente la realtà delle condel lavoratore ». Per que- ; stata decisa l'indagine. svitati sono stati presen-.—~41 mattina dai sindacati da-conferenze di Sesto. escussione sul libro bianquale t hanno assistito ' -.

4E1 3 UOMO con la sua personalità e la sua salute nella fabbrica viene prima di tutto, prima della produzione e del profitto »: così hanno affermato l'altra sera i sindacalisti della CGIL, CISL e UIL, illustrando la piattaforma rivendicativa elaborata dai 2000 operai della Breda fucine di Sesto San Giovanni. Per 4 mesi attivisti sindacali hanno raccolto « impressioni e giudizi » di chi lavora nello stabilimento. I risultati possono riassumersi in qUesta considerazio-

ne: l'attuale ambiente di lavoro Comporta « gravi rischi » per gli operai. Da qui la decisione di avanzare precise riverì, dicazioni tese ad eliminare i fattori nocivi presenti ogni giorno nell'azienda.

La piattaforma rivendicativa per il rinnovo del • contratto aziendale è stata costruita all'insegna • de e la salute non si paga ». E' emerso dall'indagine che almeno 3 operai all'anno si ammalano gravemente di silicosi. Il quadro delle malattie denunciato dagli operai addetti alla fonderia, alla forgia e al macchinario è decisamente allarmante: disturbi alle vie respiratorie, bronchiti, broncopolmoniti, artr6si, reumatismi, disturbi cardiaci.

« La fabbrica deve essere modificata per diventare un luogo dove valga la pena di vivere »: così dice il documento sindacale che analizza i dati raccolti sulla situazione ambientale. Nella azienda dovrebbe essere istituito .il libretto sanitario di rischio e dei dati personali: si chiedono anche l'invio a cure di .riabilitazione a spese della direzione, la visita periodica semestrale di controllo con le varie analisi necessarie per tutti i lavoratori.

Ai lavoratori devono anche es-

sere distribuiti e adeguati strumenti protettivi ».

Anche il servizio mensa è stato inserito nell'analisi dell'ambiente di lavoro. c Il pasto — dice il documento — è nocivo alla salute dei lavoratori ». Per gli operai della Breda fucine la mensa aziendale è e disgustosa A. Gli operai hanno denunciato altri disturbi che vanno dal nervosismo alla digestione lunga e difficile, all'alterazione della pressione sanguigna. Il lavoro così come è strutturato oggi è e pesante ». La visita medica periodica è inoltre e Msuffiriente » e e superficiale ».

Per gli operai della Breda impegnati nella lotta per il nuovo contratto, il Consiglio Comunale di Sesto ha approvato l'altra sera un ordine del giorno di solidarietà.

Milano

alla Breda

MILANO, 3 settembre La risposta della direzione aziendale della Breda Fucine di Sesto San Giovanni alla lunga lotta dei lavoratori che dura ormai da mesi, è giunta oggi ed è ispirata alla linea di duro stacco antioperaio scelta dal padronato pubblico e privato: oggi all'interno della fabbrica sono stati affissi avvisi che preannunciano per lunedì la sospensione con conseguente messa in cassa integrazione di 13 lavoratori di un reparto. La motivazione di questo provvedimento è che il particolare tipo di sciopero attuato impedisce la fusione dei grossi getti e quindi manca il lavoro per i 13 sospesi.

Si tratta come è chiaro di una grossa provocazione che si aggiunge a quelle dei mesi passati e alla obiettiva grave provocazione che è costituita dal fatto che ancora oggi ad alcuni mesi dalla presentazione della piattaforma rivendicativa, dopo mesi di lotta la direzione non abbia voluto e saputo dare una risposta alle richieste dei lavoratori.

lì operai

della Breda

d in tre reparti, fontd lavoro nei vecchi
Sospesi 13 operai
nazione universitaria

Presentato ieri a Sesto San Giovanni

Gli operai della Breda hanno scrtt un quaderno sulla salute in fabbk

La lotta è in corso da tre mesi - Incontro con operai delle altre fabbriche, esponenti dei partiti - Legame con la riforma sanitaria

MILANO, 4 settembre Incontro questa mattina tra i lavoratori della Breda Fucine di Sesto San Govanni, in lotta ormai da tre mesi su una piattaforma imperniata sulla difesa della salute e della vita sul luogo di lavoro, i lavoratori delle altre fabbriche della zona, partiti politici, amministrazioni locali per la presentazione della indagine svolta dal consiglio di fabbrica sulle condizioni ambientali nella fabbrica.

L'indagine è raccolta in un quaderno nel quale viene esposta la storia politica non soltanto di una indagine, ma della progressiva maturazione sindadale e politica .del consiglio=d1 fabbrica e della fabe la. presa di coscienza che :l'indagine e la soluzione dei, problemi dell'ambiente sono. soprattutto il frutto di ima Mi:nativa dal basso dei lavoratori Il co Cavagna del cOnsiglio- fabbrica della Breda Paidaa ha presentato il quaderno come il prodotto di ama mobilitazione dei lavoratori attraversai. il consiglio di fabbrica, r le ilasemblee dei « gruppi °omogenei » che hanno casi' saputo creare un rapporto nuovo con la scienza.

Non più - una scienza come qUeila esperimentata dai lavoratori durante le indagini svolte in fabbrica dall'ENPI dalla Clinica del lavoro riaigli ••nonl scorsi, che si risol-, seeino.aernpre in dichiarazio*i di inesistenza della nocivith o rimanevano lettera; Morta sui tavoli della direzione aziendale.

Una scienza nuova che parte dai •lavoratOri che in assemblee di « gruppi omogenei » studiano le proprie malattie, riempiono i questionari preparati dal consiglio di fabbrica e poi ne traggono le conseguenze anche con la collaborazione di medici di fiducia e di studenti. Scienza nuova in ogni caso parche i ri sultati, già di per se rivoluzionari, di questa Indagine che prende a misura l'uomo e non astratti concetti di sanità, diventano base delle richieste della piattaforma rivendicativa e diventano la lotta dei lavoratori della Breda Fucine che dura ormai da 3

Le richieste circostanziate dei lavoratori espresse reparto per reparto, gruppo orno- • geneo per gruppo omogeneo, intaccano certamente il tipo di organizzazione del lavoro, una organizzazione del lavoro che, come ha detto Cavagna, è sinonimo di sfruttamento.

La dura opposizione della direzione aziendale di questa fabbrica a Partecipazione Statale, quindi in definitiva del governo, alle richieste deí lavoratori si è espressa in una serie lunghissima di provocazioni, ultima delle 'quali la sospensione a tempo indeterminati) a Partire da lunedì mattina di 13 lavoratori: E'

la opposizione di chi non puo e non vuole' uscire dalla logica capitalistica e' quindi considera la salute dei lavoratori meno importante dei soldi necessari a cambiare l'ambiente di lavoro.

Il prof. Odescalchi, che nel 1967 condusse una indagine alla Breda Fucine per conto dell'ENPI, ha affermato che a suo giudizio il « capannone », cioè tutta la fabbrica, deve essere abbattuto e rifatto secondo nuove concezioni.

Ma il compagno Pizzinato, segretario della Fiom di Sesto, ha ricordato appunto che per abbattere il « capannone » occorre che il ministero spenda dei soldi che non vuole spendere perché non rientra nella sua logica preoccuparsi della salute dei lavoratori.

Non si tratta solo di denaro, ma di una scelta politica che occorre fare come ha ricordato il compagno GUalandris della Breda Termomeccarsica. Infatti il costo sociale necessario per mantenere e guarire i lavoratori malati è ben superiore al costo necessario per rifare il « capannone ».

Il costo sociale, derivante dal fatto •ehe gli 800. operai della '~itlYucine alano aifent da.riliattirbi alle ,vie respiratorie, tutti da nervosismo, quasi tutti da digestione lunga e difficile, quasi tutti da disturbi gravi e spesso cronici fine al fatte che il 22 per cento sia affetto da silicosi, è certamente altissimo.

Ma la direzione aziendale della Breda Fucine, come i padroni privati, non fa con-

t fi ittosocQiau le i.st_r i lt:itnes t mandare all; Sol la lotta e ce f sa abberhiechesi e3,:i popolari. PL,_"est deriso dellaa s„ un contribir',.,!a una riformroltz do le esige dei ri ed ha iii'l o sura in cui,sieo s el l la lotta si "uol tre fabbrGict

n o

I LAVORATORI DELLA BREDA FUCINE IA ella fabbri

Secondo l'indagine, 1'80 % degli operai sofOn

di GIUSEPPE D'ADDA

«Si va all'infermeria, si viene pesati, si firma una incomprensibile scheda. Il medico ci interroga poi sulle malattie accusate di recente, ci ausoulta i polmoni, ci prova la pressione: la durata media della visita non supera i 6, 7 minuti. Molte volte non ci fanno togliere neppure la giacca ». Da questa testimonianza di uno dei mille lavoratori della Breda Fucine sulle visite periodiche a cui viene sottoposto dai medici dell'industria sestese, prende l'avvio un libro bianco sulla salute dei lavoratori. L'indagine conoscitiva è stata presentata ieri, alla presenza di esponenti politici, rappresentanti delle tre confederazioni sindacali e di delegati dei lavoratori delle fabbriche della zona, nel corso . di un incontro svoltosi alla Casa albergo di Sesto San Giovanni. Il libro bianco è, per la prima volta in Italia, frutto di un'esperienza condotta, con

la collaborazione- di tutti i lavoratori .dellolisti na,_ stabilimento, dal consiglio di fabbrica delisai 'at Breda Fucine. «Nella nostra fabbrica — dice,er: Mario Cavagna, delegato sindacale — l'ENPI.8(1 e e la Clinica del lavoro di Milano, su richie• sta della direzione aziendale, compirono ne-12-'1 gli anni scorsi, diverse indagini sulle tondi'.„„a» aloni dell'ambiente di lavoro. Ma appunteo s'; ei parche commissionate dall'azienda e svolte) in particolari periodi, non riflettevano 15) ' ca realtà e le condizioni del lavoratore ». consiglio di fabbrica decise perciò di agire, solo con l'aiuto dei lavoratori, avvalendosi ia'gl dell'articolo 9 dello Statuto dei lavoratori ione

Con la collaborazione di alcuni medici siate stese un questionario che fu distribuito anfait tutti gli operai divisi in 21 gruppi omogenel'ontrE I risultati ottenuti e sottoposti ad una suc-.odal cessiva elaborazione presentano una situa-jet-lie zione allarmante. Nel primo gruppo omoge-cono neo, ad esempio, del reparto fonderia, coM'en, posto da 33 operai formatori a mano, ani'

ali. /9011t1 di proi.iesti Lti si possono re &p soltanto con a e dna lotta estesi Pii alle altre ,he Lite le masse ri. Piaiesto il quadellaeda Fucine è atribe'la lotta per ior rogitaria seconesige dei lavoratoha lanso nella miCUI esperienza e si ndono alle alIrict nelle citta.

Gaio Oldrini

Un «libro bitinco»del lavoro

E' stato presentato a Sesto dal consiglia di fabbrica della Bredo fucine - Scioperi in alcuni grandi magazzini

Un « libro bianco e sulle condizioni di lavoro all'Interno della fabbrica é stato presentato ieri mattina, nella sala delle conferenze della casa-albergo comunale di via Fogagnolo a Sesto, dal consiglio di fabbrica della Breda farine. Per l'occasione, erano presenti anche rappresentanti sindacali di categoria di Sesto.

«Questa pubblicaziOné • — è detto in un comunicato congiunto — è il risulta4o di un lungo lavoro di indagine che collettivamente tutti i lavoratori della Breda fucine, con la collaborazione di medici e delle organizzctztont, hanno compiuto sull'ambiente ili - lavoro e .sulle gravi conseguente che -aie deriviino per la salate Da questa indagine sono scaturiti obiettivi rivendicatipi volti a rimuovere le noeivita sul, luogo di lavoro; e per i quali, congiuri a Meni é., alla richiesta di abolizione clrl cottimo e una nuova struttu-

ra 'salariale e delle qualifiche, i lavoratori sono in lotta dal mese. di giugno e.

Alla presentazione del « libro bianco» erano stati invitati i rappresentanti politici di Sesto, amministratori degli enti locali e degli enti previdenziali, medici e consigli di fabbrica dl altre azien-• de. Neil'occasione è stato fatto 11 punto sulla vertenza In cor. so. Al termine nella presentaalone del e libro bianco • hanno parlato il professor Caio Plinio Odelschalch1 del:'ENPI, l'assessore regionale al lavoro. ll socialista Sergio Marvelli. l'onorevole Giancarlo ktossinoinch del PCI. •

Chiusura anticipata Ieri alla Rinascente di .piazza Duomo per uno sciopero del personale. in agitazione. per il rinnovo del contratto integrativo azien date. Verso le 11 15, infatti, attraverso gli altoparlanti. è stato ripetuto In varie lingue un invito al pubblico ad uscire-

per l'agitazione ,del .personale. Dopo la riapertUra pomeridiana. itlle 16.30 i dipendenti' della Rinascente seno nuovamente scesi in sciopero. Altri scioperi articolati sono avvenuti anche in alcuni magazzini della Coin, i cui dipendenti sono ugualmente interessati al rinnovo del contratto aziendale. Uno sciopero di un'ora e mezzo •dei- dipendenti della «Pirelli » è stato deciso dalle segreterie provinciali della Federchiinici-CISL' e della FIL CEA-CGIL, per consentire attraverso assemblee generali dei lavoratori « un attento esa • me della - situazione» in atto a lla e Pirelli-Bicocca ›, in se • guito anche al licenziamento avvenuto ieri ponieriggio, di -un membro della segreteria della sezione sindacale azien• filale della CO/L, componente del direttivo provinciale della FfLI'EA e della FILO e vicepresidente della mutua aziendale Pirelli.

E 1ANNO MESSO A PUNTO UN LIBRO BIANCO SULLA SALUTE

nea, ci si ammala

;ofpno di bronchiti e il 100% di malattie alle prime vie respiratorie

dellelisti e distaffatori, nel 1970 le assenze per denolalattia sono state del 32 per cento. Gli opedicel t ' ,.' aecendo l'indagine, soffrono per il 56 ma pi ,,' cento di artrosi e dolori reumatici. per chie',7 Per cento di bronchiti e di difficoltà di neirStiona, e per 11 100 per cento di malatmdi- alle prime vie respiratorie. Oltre a diainta ersi altri disturbi accertati in misura mivolte°r • ti 24 per Cento degli operai del repar- liai ) e_stato vittima di un infortunio sul lavo11 'questa grave situazione si ripete, molte agire,„Dit e aggravandosi per diversi altri gruppi ad°si-'.genei considerati. Una dura realtà di cui lav oratori' hanno tenuto conto nella redaci sfilalee della 'piattaorma rivendicFucineaz ati-va e- I dipendenti della Breda sono to a rifatti in lotta da tre mesi per il rinnovo del ;enel•ontratto integrativo aziendale, ed il punto suc-.Gdale attorno al quale si articolano altre itua-.Gd di miglioramenti sia normativi sia " c°rIornici, è rappresentato dalla modifica z01".- elle ani' attuali condizioni dell'ambiente di la-

voro. Il libro bianco sulla salute in fabbrica rap•• presenta indubbiamente l'alto grado di sensibilizzazione raggiunto dai lavoratori sui rischi che il loro lavoro comporta e la richiesta sempre più pressante di partecipazione alla gestione della propria salute, L'esperienza condotta dal consiglio di- fabbrica della Breda Fucine si inquadra infatti nel quadro di - rivendicazioni che I sindacati stanno portando avanti da qualche tempo. « La salute non si paga, la nocività si elimina» è lo -slogan che contraddistingue la presa di coScienza dei lavoratori. Il rifiuto di ogni forma di monetizzazione del rischio e della salute non è che il primo passo per giungere finalmente ad una fabbrica e ad una società' «a misura dell'uomo». E la istituzione del libretto personale di rischio, del libretto sanitario individuale e dei registri dei dati ambientali e del dati biostatistici non sono che degli strumenti che contribuiranno alla rea-

lizzazione della generale ed ormai indilazionabile riforma sanitaria.

Numerosi sono stati i contributi portati Ieri alla discussione che è seguita alla presentazione dell'indagine. Un medico della elinica del lavoro, il- dottor Zedda, ha detto per chi avesse ancora dei dubbi sulle difficili condizioni ambientali presenti in molte fabbriche, che « l'indagine condotta dai lavoratori della Breda Fucine non avrebbe potuto essere più valida dal punto di vista scientifico».

Un appello perchè il libro bianco sulla salute in fabbrica non rimanga l'esperienza isolata dei lavoratori di un'azienda-pilota, ma serva quale valido strumento per una sempre maggior sensibilizzazione dei lavoratori di tutte le fabbriche sul vitale problema del miglioramento delle condizioni degli ambienti di lavoro, è stato lanciato al termine dell'incontro dal segretario provinciale della FIM-CTS-T, Lorenzo Rota.

SERI „CORRIERE DELL lotto bica

Aincontro sulla Breda Fucine

Gli interventi dei compagni Marvelli e Badaracco

La lotta dei lavoratori della Breda Fucine, sempre più impegnati nella conquista di un ambiente di lavoro migliore, prosegue in un clima di progressiva tensione, alimentato dalle provocatorie iniziative della direzione aziendale: ultima, e più grave tra queste, la sospensione — a tempo indeterminato — a carico di 13 lavoratori. In questo quadro ieri mattina, a Sesto San Giovanni, presso la sala delle conferenze, in via Benedetto Croce, 2, si è tenuto un incontro tra i membri del Consiglio di fabbrica della Breda Fucine e rappresentanti pollici e sindacali, oltre ai membri di Consigli di fabbrica di altre aziende. Erano presenti anche alcuni rappresentanti dell' ENPI (Ente nazionale previdenza infortuni) milanese, e della Clinica del Lavoro. Dopo l'intervento introduttivo di un operaio del CdF della Breda Fucine — il quale si è ricollegato all'esperienza del libro bianco pubblicato dai lavoratori dell'azienda —, si è aperto un ampio ed articolato dibattito. L'intervento del compagno Marvelli, assessore regionale al Lavoro, ha posto in rilievo la necessità imprescindibile che la Regione sappia farsi interprete di tutti i problemi e le esigenze proprie dei lavoratori, affrontando quindi non solo la questione dell'occupazione, ma anche la non meno complessa e scottante tematica connessa all'ambiente di lavoro e alla salute in fabbrica. Per svolgere questa funzione la Regione deve poter contare sul contributo l'appoggio della classe

Un amt di di lac

lavoratrice la quale deve vedere nel nuovo ente uno strumento di democrazia e di partecipazione in grado 'di sostenere e favorire il conseguimento dei propri obiettivi rivendicativi.

L'esigenza della creazione di un complesso ed articolato fronte operaio, nell'ambito del quale ogni componente risulti in grado di arrecare ii proprio contributo di riflessione e di lotta, è stata ribadita dalla compagna Elvira Badaracco, dell'Esecutivo provinciale del Partito, intervenuta nell'intento di individuare gli strumenti più efficaci in grado di battere la silenziosa ma potente alleanza padrz,nale.

Hanno quindi preso la parola per il PCI l'on. Rossinovich, per la DC l'avv. Mosca, per la federazione i psiuppina Pinato, e, a no-

Ancora

me delle organizzazioni sindacali, Pizzinato della FIOM. L'intervento di quest'ultimo è valso a rilevare come la situazione creatasi alla Breda costituisca un valido banco di prova per verificare gli obiettivi dei responsabili delle Partecipazioni Statali.In particolare, a quegli esponenti della classe imprenditoriale, sia pubblica che privata, quali in questi giorni insistono costantemente sulla pur valida esigenza i migliorare la produttivdità delle aziende, si deve rispondere che tale imprescindibile esigenza non si tutela certo con la solita politica di riduzione dei livelli occupazionali, ma con un programma organico ed aggiornato di rinnovamento tecnologico all'interno delle aziende.

presidiata la Breda Termomeccanica

Anche oggi è continuato il picchetto alle portinerie della Breda Termomeccanica di Sesto San Giovanni effettuato ormai ininterrottamente da sei giorni da tutti i lavoratori. Alla Breda Termomeccanica, come alla vicina Breda Fucine, è in corso ormai da tre mesi una dura lotta per la conquista della piattaforma aziendale che fa perno sulla salvaguardia della salute e della vita dei lavoratori con la eliminazione della nocività nell'ambiente di lavoro, il superamento del cottimo, le qualifiche, il rinnovo del premio di produzione, l'eliminazione delle sperequazioni salariali, il riconoscimento del consiglio di fabbrica. Alle richieste dei lavoratori la direzione di questa azienda a partecipazione statale, ha risposto solo con una serie continua

più un S

ESTO, Breda Fucine: 727 opg deria, forgia e macchinario. un ambiente di lavoro più umano, per una maggior sicurezza. I sii allarmanti: 727 operai ogni giorg edifici della Breda Fucine, e tutt. sistema nervoso ed alle vie

di provocazioni, rifiutando di affrontare la vertenza in modo serio e tale da permetterne la soluzione.

Il rifiuto e la provocazione della direzione della Breda Termomeccanica è andato di pari passo con quello assunto dalla direzione della Breda Fucine che proprio da domani sospende e mette in cassa di integrazione 13 operai.

I lavoratori delle due fabbriche hanno deciso così di accentuare la loro lotta alla Termomeccanica presidiando tutte le portinerie giorno e notte, e alle Fucine scendendo immediatamente in sciopero domani mattina. Durante questi scioperi si svolgeranno le assemblee per decidere gli sviluppi della lotta.

respiratorie. Cento per cento: non uno ha scritto no nel questionario distribuito dai sindacalisti. Quasi il 70 per cento (esattamente 473) afferma che il lavoro < è troppo pesante a: 1'80 per cento (601 operai) accusa difficoltà di digestione. Non è finita: il 25 per cento (177 dipendenti) soffre di artrosi e reumatismi. Più del 10 per cento (94 operai) ha avuto infortuni sul lavoro: un altro 10 per cento parla di 2 infortuni all'amo. I dati non hanno bisogno di particolari commenti. Sono eloquenti nella loro esposizione. Sono dati che i sindacati hanno pubblicato in un quaderno del « Lavoratore Metallurgico a dedicato ai lavoratori della Breda Fucine e diffuso col titolo « La salute non si paga a. Una pubblicazione — rilevano gli autori — che è « il risultato di un lungo lavoro di indagini che collettivamente tutti i dipendenti della Breda Fucine hanno compiuto sull'ambiente di lavoro e sulle gravi conseguenze che ne derivano per la loro salute a. E dall'indagine sono poi scaturiti e gli obiettivi rivendicativi volti a rimuovere le nocività sul luogo di lavoro e per i quali. congiuntamente alla richiesta di abolizione del cottimo. nuova struttura salariale e qualifiche, i lavoratori sono in lotta dal mese di giugno »,

TRA OPERAI E RAPPRESENTANTI POLITICI E SINDACAU
SESTO - UN'INDAGIN CATI ALLA BREDA.
V dal noe rurd dui sd spe lo54 cat voi' L'g '67; cat fie° ni m sto I lati alli I. co un da< Ma fat get fel co0 Sof Ad li. Pot'

I diversivi del silenzio

Di scena ancora la Direzione della Fucine che sembra abbia adottato come metodo (non trovando di meglio) quello di rompere la monotonia silenziosa sulla vertenza, con atti decisamente provocatori.

L'ultima è stato quello di sospendere 13 operai della Fonderia con la motivazione (in verità per nulla motivata) che stante la forma di sciopero in atto era praticamente impossibile procedere alla fusione di grossi pezzi e precisamente di anelli commissionati dall'India per i quali l'Intersind aveva presentato a nome dell'azienda le proprie rimostranze anche alle Organizzazioni Sindacali.

L'inconsistenza di questa motivazione ha mo strato i suoi limiti proprio nel momento in cui i lavoratori assieme ai responsabili sindacali decidevano, dopo aere portato in fabbrica i 13 compagni di lavoro sospesi, e come al so lito avvisati all'uscita serale dalla fabbrica, di permettere la colata dei famosi anelli.

Ebbene a questa proposta presentata dal Con siglio di Fabbrica e decisa dall'assemblea di — tutti i lavorcibri che aspettavano davanti alla palazzina la risposta, la direzione diceva che il problema doveva essere risolto non solo per gli anelli, ma bensì essa (la direzione) voleva la garanzia di potere effettuare tutti i tipi di colata nei modi che la stessa riteneva (in pratica fare lo sciopero come voleva la direzione).

In poche parole si chiedeva ai lavoratori di vanificare la loro lotta permettendo sostanzialemnte la produzione come nei periodo nor mali.

Due considerazioni:

- l'intento della direzione era quello di gettare il sasso in piccionaia con le sospensioni al fine di spostare la lotta dal la vertenza all'azione per fare rientrare i lavoratori sospesi a tempo indetermina to.

- il fatto degli anelli era solamente un pre testo in quanto tra i sospesi c'erano lavoratori che non avevano nessuna atti-

nenza con quella squadra.

Alla fine la direzione ha dovuto rivedere la sua posizione ripristinando la normalità per quanto riguarda le sospensioni e limitandosi ad avere la possibilità di fondere gli anelli.

La conclusione è questa: il ragionamento a freddo dei lavoratori superando una giusta e motivata reazione immediata à messo alle corde le decisioni della direzione costringendola ad assumersi le proprie responsabilità in ordine alla vertenza aperta e ad adoperarsi per ricercare soluzioni soddisfacenti e positive per tutti i problemi presentati.

GIN !DAI Ri opt arto. mo, I I sii, giore tutt del nOc rud due sce spe lost coi vor L'g '6'1; 10. osti fle0 ni tn0 dixit sto Io tati co un da< Me fai: ton:, ved fe0 CO Nar li. Pat'

COLLEGAMENTO FABBRICA - SOCIETA'

Sabato 4 settembre si è svolta a Sesto S. Giovanni l'annunciata Conferenza Stampa nella qua le è stato presentato il "libro bianco" sulla condizione lavorativa nella fabbrica e della sa Iute dei lavoratori., preparato dal Consiglio di Fabbrica della Breda Fucine e dalle Organizzazioni Sindacali.

AlbConferenza erano presenti un centinaio di persone in rappresentanza dei partiti politici, delle amministrazioni locali, provinciali, regionali,r esponsabili dell'Ispettorato del lavoro, dell'ENPI, della Clinica del Lavoro, degli Enti di patronato dei sindacati, della stampa periodica e quotidiana oltrechè delle Organizzazioni Sindacali provinciali e sestesi e dei Consigli di Fabbrica di numerose aziende sestesi e provinciali.

I lavori sono iniziati con una breve presentazione da parte di un esponente del Consiglio di Fabbrica della Fucine, il dibattito ha visto la partecipazione numerosa e qualificante dei vari esponenti.

Tutti gli interventi sono stati concordi nel sottolineare la grande importanza di questa iniziativa che indica la maniera esatta e concreta per affrontare e risolvere i gravi problemi dell'ambiente e della salute.

Esponenti autorevoli di enti preposti alla salute si sono decisamente schierati nei loro interventi, con le richieste dei lavoratori dando pienamente ragione al comportamente delle Organizzaiioni Sindacali per quanto concerne ad esem pio la parte medico-sanitaria (istituzione del libretto personale sanitario( e di rischio, registro dei dati ambientali e biostatici, ecc.) con fermando che è l'unico modo per controllare attraverso una gestione collettiva dei lavoratori e ottenere un deciso miglioramento delle condizioni ambientali.

Cose che la direzione e l'Intersind non ritengono invece di dovere istituire.

E' stato rilevato altresì come questa iniziativa salda i problemi della fabbrica con quelli della società inserendosi in modo concreto nei grandi problemi generali che vanno affrontati e risolti con reali riforme.

La Conferenze si è conclusa con due impegni:

1) - che_ognuno nei campi di propria competenza si adoperi per realizza-e concretamente i ornvv2d;rnenti necessari fine di superare la fase coni, scitiva e di anali i uscendo dall'aspet to solidaristico sepp'Jre in alcuni momenti necessario;

- i Consigli di Fabbrica della Breda Termomeccanica - Fucine e Ferroviaria prenderanno gli opportuni contatti cone le amministrazioni locali, pro vinciali e regionali e con il Parlamento perchè anche a questi livelli ci sia una presa di posizione che serva a smuovere l'immobilismo delle direzioni aziendbli e delle loro organizzazioni costringendole ad assumere impegni precisi e risolvere in tempi stretti le richieste poste ormai da parecchi mesi dai lavoratori e per le quali essi stanno lottando sopportando duri sacrifici.

E' la delegazione padronale che si reca alla trattativa (dalla stampa sindacale

q-x_o kiriètr,er Sui cartelli : Quanto siamo giusti con noi I Ma chi sono?
i
americana poveri I sindacati sono in-

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
La Campana26 by fondazioneisec - Issuu