Milano 19(64)

Page 1

zittlaiatto

Mensile di informazione politica e cultura

Anno VIII - N. 5 - Maggio 1984 L. 500

Milano dal fascismo a piazza Fontana

Riorganizziamo previdenza e pensioni

Un bosco in città

Lingue straniere alle elementari?

Gli incidenti in età pediatrica

Una sera a teatro con Milano 19

I mestée de la Milano de semper

a46casa per la pace99

Migliaia di firme per la denuclearizzazione

Due iniziative nella zona

Sono state promosse dal Comitato per la Pace della Zona 19 - Un referendum autogestito sull'installazione dei missili a Comiso

REFERENDUM AUTOGE TITO

La manifestazione di pia77a Selinunte

La pace è pace e basta

Una terrificante mostra fotografica sulla tragedia di Hiroshima ha fitto riflettere molti cittadini

Sabato 7 Aprile si sono svolte in zona 19 -- recentemente denuclerizzata con regolare delibera del Consiglio di Zona -alcune manifestazioni contro le armi nucleari e chimiche, indette dal Comitato per la pace della zona.

In piazza Selinunte la fantasia degli aderenti al comitato ha partorito la gustosa idea di allestire una casetta prefabbricata -- subito battezzata "la casa

della pace" -- tappezzata all'esterno di manifesti inneggianti alla denuclearizzazione della zona 19. Nelle immediate vicinanze erano state predisposte due urne, affinché la gente potesse esprimere con un voto, attraverso uno dei tanti referendum autogestiti che si svolgono da tempo in tutta Italia, la propria opinione sul fatto se il nostro paese debba o no trasformarsi in una base per missili nucleari:

e se comunque tale importante decisione non debba essere lasciata al rispetto della volontà popolare col ricorso ad un referendum consultivo.

La curiosa presenza nella piazza di quella casetta, aveva attirato molta gente.

Sabato 7 e 14 aprile nella nostra zona, si sono tenuti due presidi organizzati dal comitato per la pace della zona 19. Le iniziative erano a conclusione della campagna di denuclearizzazione della zona che ha visto la raccolta di oltre 3 mila firme tra i cittadini della zona. In seguito il CdZ. 19 ha dichiarato in una sua delibera zona denuclearizzata; infine si è voluto anche concludere la raccolta delle schede del referendum autogestito sull'installazione dei missili a Comiso e sulla necessità di indire un referendum che dia la possibilità al popolo di scegliere autonomamente se installare i missili nucleari sul territorio nazionale.

L'iniziativa voleva essere anche una risposta all'annuncio che nella seduta della camera era stato fatto dal ministro della difesa Spadolini e cioè dell'avvenuta operatività dei missili a Comiso.

La lotta per la pace infatti non si ferma a questo fatto, non bisogna far installare altri missili, ma bensì distruggerli. Il primo presidio è stato effettuato in piazza Selinunte, dove è stata costruita una casa per la pace in cui si raccoglievano le firme, che è stato un punto di animazione dell'iniziativa. Contemporaneamente nelle strade del quartiere sono stati raccolti

(segue a pagina 2)

Apprendiamo dalla VV.UU...

Via Bellaria - Via Novara: un incrocio difficile

Respinta la domanda di aumento dei posteggi nelle vie Croce, Cechov e Borsa - Richiesta la presegnalazione della strettoia di via Alex Visconti - La questione delle targhe viarie

Si è appreso dalla Vigilanza Urbana di via Cilea che la richiesta per aumentare i posti macchina nelle vie Benedetto Croce, Cechov (da piazza Bonola a via Betti) e Mario Borsa (secondo tratto) onde reperire più spazio in prossimità delle stazioni MM, modificando la segnaletica orizzontale da lineare a pettine, è stata'bocciata dalla Divisione Traffico del Comando Vigili Urbani.

Allo stesso ufficio è stata inoltrata richiesta, sempre secondo quanto si è appreso dalla Vigilanza Urbana di via Cilea, affinché la strettoia di via Alex Visconti venga presegnalata mediante l'installazione di cartelli.

Infine sempre dalla stessa fonte si è appreso che molti cittadini si sono lamentati per il molto tempo impiegato per uscire al mattino ed alla sera della via Cascina Bellaria sulla via Novara e per il fatto che la svol-

A partire dall'8 maggio

Assistenza assicurativa gratuita al Gallaratese

Ogni martedì sera dalle 21 alle 23 - Un servizio promosso in collaborazione tra il nostro giornale, l'agenzia Unipol di via Osoppo 13 ed il Circolo

A RCI- UISP Giulio Trevisani

Da questo mese di maggio, a partire da martedì 8, verrà dato il via dal nostro giornale, in collaborazione con rAgenzia Unipol di via Osoppo 13 (te. 4080980) gestita dal rag. Gino Mazzola, al servizio serale di consulenza assicurativa gratuita presso i locali del Circolo A RCI-UISP Giulio Trevisani, in via Appennini 101/B, al Gallaratése.

In quella sede tutti i martedì, dalle ore 21 alle 23, un esperto sarà a completa disposizione di tutti coloro che avessero necessità di chiarimenti, suggerimenti per qualsiasi problema inerente il settore assicurativo.

In modo particolare verrà offerta l'assistenza gratuita per il re(segue a pagina 2)

ta a sinistra per accedere da via Novara a via Bellaria debba essere effettuata con il semaforo rosso, non essendovi alcun segnale di svolta.

A tale proposito si fa presente che la Sezione Semafori della Divisione Traffico del Comando Vigili Urbani è stata regolarmente informata per iscritto dell'anomalia. Inoltre è stato fatto rilevare la forte urbanizzazione in atto a Trenno, per cui, se non si provvedesse a porre rimedio, la situazione pare destinata a peggiorare gravemente; ma a tutt'oggi nulla si è saputo in proposito. Anche per la strettoia di via Lampugnano (fronte 175) si è scritto, senza che a tutt'oggi si sia venuti a conoscenza di provvedimenti.

C'è poi da segnalare la questione delle targhe viarie che non vengono installate malgrado le ripetute richieste fatte alla

71 p—

Divisione Toponomastica.

Sarebbe quindi il caso che il Consiglio di Zona prendesse, in questi casi, in esame le situazioni interessando chi di dovere.

In tanti forse hanno ravvisato nella realizzazione di quell'idea. il simbolo che da sempre. al di là di ogni retorica, si contrappone all'insana suggestione guerrafondaia -- che si chiami imperialismo o politica di potenza — la quale ritiene di poter decidere dei destini dell'umanità, col ricorso alla guerra.

La casa, appunto, quale simbolo della serena convivenza, della pacifica esistenza. si rinnovava così, inconsciamente, nella continuità delle radici storiche della civiltà, il culto ancestrale dei numi tutelari della "domus" latina: dei Lari, protettori del focolare domestico; dei Penati, custodi della casa; della dea Vesta, espressione dei sani principi morali.

Anche questa è cultura di pace. Per dare più forza alla manifestazione, un corteo infine si (segue a pagina 2)

Dibattito al Monte Amiata

Lotta contro la droga a difesa della salute

Importante sviluppare tra gli abitanti della Zona 19 una articolata iniziativa di informazione

Mercoledì 4 aprile, presso il salone del M.nte Amiata, si è tenuto un incontro tra circoli culturali e artistici, associazioni e gruppi di impegno sociale operanti in zona.

Temi: lotta all'inquinamento,

Il tentativo governativo di colpire la libertà contrattuale e l'autonomia dei sindacati, e più in generale di dar vita ad una linea di atti d'imperio e di gravi forzature istituzionali, ha subito un colpo di arresto grazie alla straordinaria mobilitazione di massa dei lavoratori ed alla strenua lotta in Parlamento dell'opposizione di sinistra, che hanno fatto decadere l'iniquo decreto del 14 febbraio scorso.

Ma è grave che il governo abbia voluto persistere ad intervenire sul salario e su un accordo sindacale tuttora vigente con un nuovo decreto che indubbiamente contiene, rispetto a quello decaduto, alcune modifiche significative, quale la riduzione della sua validità a sei mesi, ma che rimane inaccettabile, sia per il suo carattere impositivo, sia perché

con particolare riferimento all'inceneritore A. M. N. U. di Figino e lotta alla droga, inseriti in un'idea più generale di un impegno per la salvaguardia del (segue a pagina 2)

1° Maggio 1984

ignora i grandi problemi del rinnovamento dell'apparato produttivo, del risanamento economico dello Stato, della lotta alle rendite finanziarie e parassitarie ed all'evasione fiscale, puntando soltanto alla riduzione del costo del lavoro ed a scaricare il peso dei sacrifici soltanto sui lavoratori.

Luna visione ingiusta, arretrata e meschina che il governo ha della lotta all'inflazione e che i lavoratori possono sconfiggere rinsaldando e difendendo il loro patrimonio unitario, per la cui salvaguardia le confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL hanno scelto anche per questo Primo Maggio 1984 di indire a Milano una manifestazione unitaria per la celebrazione della Festa del Lavoro. Un patrimonio che ai lavoratori ha dato tante vittorie.

Dilla prima pagina

Una casa

altre schede per il referendum autogestito e sui muri dei confini circoscrizionali sono stati affissi dei manifesti e delle strisce che ricordano agli abitanti della zona, ma anche agli altri cittadini, della denuclearizzazione della zona 19.

Una analoga manifestazione è stata fatta sabato "14 al quartiere Gallaratese con la costruzione della casa della pace in via Croce, è stata poi effettuata anche una propaganda itinerante nelle vie del quartiere, pubblicizzando la prossima iniziativa, quella della campagna di raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare contro l'installazione dei missili a Comiso e la necessità che i trattamenti internazionali siano materia di discussione e di parovazione del popolo mediante referendum.

MP

La pace

era snodato per le strade del quartiere, attraversando le vie Ricciarelli, Dolci, Osoppo, Rembrandt e M organtini per fare poi ritorno alla casa della pace.

Nello stesso tempo, un'altra iniziativa a favore della pace si svolgeva proprio in via M organtini dove era stato predisposto un banchetto con un'urna per la raccolta dei voti.

Faceva da sfondo al presidio una piccola mostra fotografica sistemata su una serie di pannelli incernierati a paravento.

Sui pannelli, in terrificante sequenza, la tragedia di Hiroshima. La fissità delle immagini rendeva ancora più sconvolgente le atrocità che si consumurano in quel giorno funesto. AI centro di uno dei pannelli, una spessa lastra di polistirolo espanso scavata con la tecnica del bassorilievo e i contorni anneriti di fumo, stava a raffigurare il corpo impalpabile di un uomo ridotto a un mucchio di cenere: tutto quanto resta dell'essere umano dopo l'esplosione atomica.

Lo sguardo inorridito dei passanti, lasciava intendere fino a qual segno quelle immagini risvegliassero sentimenti di umana pietà ma anche di ribellione. giovani erano quasi obbligati a riflettere, attraverso la straziante realtà di un avvenimento passato, sulle ipotesi niente affatto remote di una probabilità non si sa più quanto futura; i più anziani scuotevano il capo, annuendo al risveglio del ricordo di una guerra combattuta con armi convenzionali, ma che pur sempre era stata sufficiente a seminare distruzione e morte.

Tanti, inizialmente indifferenti o noncuranti, una volta gettato lo sguardo su quelle orrende foto, tornavano indietro al banchetto per dire col voto il proprio no all'assurda escalation delle armi atomiche, che rende sempre più presente il pericolo della catastrofe nucleare.

Ecco allora a cosa è servito stare lì in strada per ore ed ore ad aspettare. Per molti passanti che si sono fermati a guardare la tragedia di Hiroshima, il giorno dopo era forse già arrivato. Ma non era l'immagine deserta di un pianeta distrutto, ma il risveglio di una coscienza che grida no ad ogni guerra. Perché la pace non conosce mezzi termini. La pace è pace, e basta.

Droga

diritto alla salute.Promotori dell'iniziativa, sono stati i compagni dello "Spazio M.nte Amiata", che hanno così cercato di dare corpo alla loro volontà di confronto con tutti su questi temi di interesse generale.

La relazione introduttiva, tenuta da un membro del comitato "Spazio M.nte Amiata", ha messo a fuoco in particolare i problemi che ancora pone l'attività dell'inceneritore.

È così emerso che nei fumi emessi, è contenuta una quantità di diossina superiore a quanto permesso e che, gli interventi previsti e fino ad oggi realizzati, creano più problemi di quanti ne risolvano.

Dopo aver applicato i filtri, ma non realizzata la camera di post-combustione, si è verificato l'inconveniente per cui l'acqua che serve al lavaggio dei filtri va a finire in un torrente sottostante e si infiltra nel terreno. La Diossina, infatti, dovrebbe fermarsi nella camera di postcombustione non realizzata nonostante che i fondi siano stati stanziati.

Risultato: se diminuisce parzialmente l'inquinamento atmosferico, se ne crea uno nuovo, quello della terra e dell'acqua.

A partire da questi primi dati (preoccupanti), i compagni dello "Spazio M.nte Amiata" intendono approfondire il discorso con la collaborazione del "Comitato contro l'inquinamento di Pero" e con tutti coloro che sono interessati a questi temi.

Successivamente ritengono importante sviluppare tra gli abitanti della Zona 19, una articolata iniziativa di informazione che possa portare alla elabora-

zione di precise richieste al Consiglio di Zona e agli Assessorati del Comune.

Per quanto riguarda il problema droga, esploso con fragore anche al Gallaratese in queste ultime settimane, lo "Spazio M.nte Amiata" si è rivolto a tutti gli intervenuti alla riunione per chiedere contributi e suggerimenti.

Quello che poteva essere un semplice incontro organizzativo, ha invece assunto toni più sentiti e partecipati, per la presenza di un ex tossicodipendente, che ha buttato sul tavolo della riunione il peso delle sue esperienze e delle sue speranze.

Così, direttamente sollecitati ad un impegno che non si limitasse all'organizzazione di iniziative divenute ormai rituali, il dibattito è cresciuto. Si è passati dalla richiesta di una più puntuale attuazione della legge 685, all'esame del rapporto che deve intercorrere tra le istituzioni e i comitati, come quello che si è deciso di formare e quale debba essere il loro ruolo e i loro compiti.È stata riconosciuta la necessità di uno studio preciso del problema, e di una riflessione attenta sugli indirizzi da dare alla propria attività per creare le basi di un rapporto nuovo tra gli specilisti del settore da coinvolgere e i cittadini.

Dal Comitato Falck-Cilea è giunta la proposta di riutilizzare un campo giochi, ormai poco frequentato, in luogo di incontro e di ritrovo aperto a tutti.

Alla Coordinatrice della Comm. Sanità del C.d.Z. si è richiesta la costituzione di una apposita sottocommissione sul problema delle tossicodipendenze in Zona. Da parte sua, iL C.d.Z. dopo aver fatto presente come cresca il suo peso e la sua capacità di iniziativa quando è affiancato dalla gente ha poi fatto sapere di avere indetto per il 18 aprile una riunione con tecnici della Regione, Provin-

Polizza vita ad alto rendimento

LO STRUMENTO IN PRI' PER PRODURRE SICUREZZA.

cia, Comune, U.S.L., S. Carlo, Pubblica Sicurezza, per valutare le disponibilità e le volontà e quindi elaborare un proprio piano di intervento. Questa riunione, veramente appassionata, si è conclusa con l'impegno per la costituzione di un comitato contro la droga, caratterizzato dalla volontà di proporsi come punto di sostegno e di incontro per chi si trova nel mezzo del "ciclone", e per tutti coloro che avendo esperienze, vogliano metterle al servizio degli altri. Nelle prossime settimane quindi, il Comitato si renderà pubblico; Ml 19 non mancherà di dare il suo contributo, con una informazione la più puntuale possibile, a questa importante iniziativa.

Assistenza

cupero di sinistri attivi nel campo automobilistico, verranno delucidati i criteri con cui annualmente vengono aumentati i premi delle autovetture e verrà altresì dato ampio spazio ai progetti pensionistici e/ o legati all'acquisto della prima casa.

Ci auguriamo che questa nuova iniziativa del nostro giornale al servizio di tutti gli abitanti della nostra zona venga favorevolmente accolta da tutti i nostri lettori.

Per la cronaca dl quartiere comunicate i vostri messaggi al n.: 35.39.458 risponderà la segreteria telefonica della redazione di Milano 19.

Il Comitato Direttivo della sezione G. Di Vittorio del PCI del Quartiere Gallaratese esprime frateme condoglianze al compagno Bruno Tosi per la improvvisa scomparsa del padre MARIO TOSI

La redazione di Milano 19 si associa alle condoglianze.

I compagni della sezione del PCI Bottini di San Siro partecipano al dolore del compagno Enrico Grazioni per la scomparsa del padre LUIGI GRAZIONI

milano19

Direttore: Gianpiero Pagetti

Direttore Responsabile: Libero Traversa

Redazione: Giorgio Cavazzutti - Leonardo Crema - Adalberto Crippa -Giulio Fantuzzi - Bruna Fusi - Franco Gnutti - Mauro Penco - Franco Tosi - zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Angelo TremoladaLuciano Zagato.

Grafici: Antenore Corradi - Vito Fera

Amministrazione: Maria Magatti Poggi

Pubblicità: Sergio Schininà

Editrice Milano 19 Soc. coop. a.r.l. Cod. Fisc. 05852820157

Direzione - redazione - amministrazione: Via Appennini 101/B MILANO - tel. 3539458 Registrato al Tribunale di Milano ai n. 388 dalli/11/1978.

S CootampPaIl:Guado- Castano Primo (Mi) - Tel. (0331) 881228881475

Prezzo una copia L. 500 abbonamenti annui: ordinario L. 5.000

Sostenitore L. 10.000 Speciale L. 20.000

La collaborazione è aperta a chiunque. Lettere e manoscritti non firmati verranno cestinati. Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. La riproduzione anche parziale di scritti, fotografie e disegni senza preventiva autorizzazione, è assolutamente vietata.

UNIPOL ASSICURAZIONI

Il lavoro: Vitattiva è un risparmio che diventa investimento.

Vitattiva protegge il tuo denaro e si propone come una intelligente forma di risparitio. Un risparmio che diventa investimento sicuro, perché non comporta rischi e non ti impegna al di là delle tue possibilità finanziarie. Vitattiva è uno strumento che usi come vuoi, perché sei tu a decidere la cifra da versare e la durata.

Vitattiva è la tua alleata contro l'inflazione.

Vitattiva è la tua alleata contro l'inflazione, perché ogni anno il capitale assicurato è rivalutato gratuitamente. La rivalutazione minima garantita è pari all'80°/0 del rendimento finanziario realizzato dal fondo «gestione speciale Unipol> ,. Per ottenere i rendimenti più alti e le maggiori garanzie a vantaggio degli assicurai,, il fondo è affidato ad una «gestione speciale» soggetta a certificazione annuale da parte di una società di revisione contabile.

La famiglia: Vitattiva è una sicurezza in più.

Vitattiva è anche un'assicurazione sulla vita, che offre alla tua famiglia tutela e sicurezza contro ogni imprevisto. Nell'istante preciso in cui sottoscrivi la polizza Vitattiva pensi concretamente anche a loro.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

COMPAGNIA ASSICURATRICE UNIPOL

AGENZIA GENERALE

Rag. GINO MAZZOLA

Aperti anche al sabato Tel 40.80.980 milàno 19 - pagina 2 maggio 1984
20148 MILANO • Via Osoppo, 13 • Tel. 02/40 80 980

MILANO DAL FASCISMO A PIAZZA FONTANA

I quindici martiri di piazzale Loreto

Alle azioni partigiane i nazifascisti rispondono colpendo alla cieca con sanguinose e barbare rappresaglie

Allo scoppio delle bombe nello scalo di Greco fecero eco, in quello scorcio di fine di giuno 1944, altre azioni dei partigiani milanesi. Il 28 giugno il distaccamento GAP Capettini giustiziò la spia fascista Canovetti. Quello stesso giorno all'estrema periferia Ovest della città, a Figino, sulla strada per Novara, i patrioti distrussero 700 metri di linea telefonica ed in quel medesimo periodo di tempo uomini della 1191 Brigata Garibaldi attaccarono il deposito dell'aeronautica repubblichina alla Villa Tittoni e, immobilizzati gli avieri, portarono via, con un camion, armi, munizioni, telefoni, coperte, materassi e viveri.

I gappisti milanesi si erano meglio organizzati. Avevano persino allestito, in una casa di via Hayez, un'infermeria clandestina per curare i loro feriti ed erano in grado di colpire quando e come volevano. Fascisti e tedeschi avevano il loro bel daffare a correre da un capo all'altro della città per tentare di sventare le azioni dei patrioti o alla ricerca di inafferrabili "primule rosse" e spesso sfogavano la loro rabbia impotente facendo irruzione nei cortili popolari del Corvetto, di San Siro, di Corso San Gottardo, della Baia del Re, di via Tibaldi, Garibaldi, della Bovisa, della Barona, della Bicocca, di Calvairate e di tutti gli altri quartieri della Milano proletaria, arrestando, malmenando e, a volte, fucilando sul posto chiunque osane opporsi, anche soltanto verbalmente, alle loro violenze. Si era ormai all'inizio delrestate, ma certamente quell'anno nessun milanese ebbe il tempo né la voglia di pensare alle vacanze. Il problema del momento era sopravvivere, e non era un problema facile neppure dal punto di vista alimentare, almeno per quanti, ed erano i più, avevano troppo pochi soldi per potersi adeguatamente rifornire alla "borsa nera".

Il primo luglio entrò in vigore la carta annonaria unica valida fino a settembre e cinque giorni dopo venne annunciato che la razione mensile di grassi era stata fissata in 150 grammi di burro e mezzo litro di olio, che, in verità, del burro e dell'olio avevano soltanto il nome. Evidentemente le autorità tedesche e repubblichine si preoccupavano di far mantenere ai milanesi una "linea" snella! In compenso in quegli stessi giorni distribuirono una tessera supplementare dei tabacchi (fino al cinquanta per cento in più della razione normale), riservata però soltanto ai lavoratori "meritevoli". E tutti sapevano che per "meritevoli" intendevano non i lavoratori professionalmente più capaci, ma quelli che accettavano di sottomettersi alla dominazione nazifascista.

I papaveri macchiano

i campi di grano

Il 7 luglio il distaccamento GAP Walter penetrò nel campo di aviazione della Quinta Sezione Aeronautica della Breda a Bresso e, con bombe incendia-

rie, distrusse un bombardiere tedesco e ne danneggiò gravemente altri due. Quello stesso giorno Alberto Bettini, già questore (fascista naturalmente), di Parma, venne nominato questore di Milano: un incarico a dir poco soltanto formale visto che le molte (troppe) formazioni fasciste che svolgevano compiti di polizia a Milano (quali la Muti, le brigate nere, la GNR, la banda Koch, la Decima Mas) operavano ciascuna per conto proprio. Lo stesso ufficio politico della Questura, diretto dal commissario Bossi, anziché prendere ordini dal questore li prendeva dal comando tedesco, il quale certamente non si preoccupava di render conto al funzionario repubblichino dell'operato delle sue polizie.

L'I I luglio il distaccamento GAP Walter distrusse, con una bomba, un carro armato tedesco che, minaccioso, stazionava davanti all'Hotel Gallia, sul piazzale della Stazione Centrale: un risultato indubbiamente più concreto di quello dai bombardieri anglo-americani che quello stesso giorno bombardarono Milano, dove ritornarono due notti dopo perdendo due aerei e dando fiato alla propaganda nazifascista. La mattina del 12 luglio nel campo di concentramento di Fossoli (presso Modena) i tedeschi fucilarono 68 prigionieri antifascisti, tra cui moltissimi residenti a Milano e nella provincia. Alle tre e mezzo del pomeriggio di quello stesso giorno una bomba posta dai gappisti nel deposito dello smistamento milanese delle ferrovie rese inservibile una locomitava e fece andare su tutte le furie il comandante tedesco della piazza, al quale bruciava ancora la "tirata di orecchie" che i suoi superiori gli avevano dato perché non era riuscito né a sventare le precedenti azioni partigiane alla Stazione Centrale ed allo scalo di Greco, né a scoprirne gli autori, malgrado la taglia di centomila lire (una cifra notevole per quei tempi) che era stata posta sulla loro testa.

E per paura di un altro "cicchetto" da parte dei suoi superiori o, forse ancor più, di essere

spedito al fronte, magari sul fronte russo, il comandante tedesco decise di dare un "esempio" che servisse da monito e da minaccia per tutti i ferrovieri.

La mattina del 16 luglio fece prelevare dal carcere di San Vittore, dove erano detenuti perché trovati in possesso di volantini antifascisti, tre ferrovieri dello scalo di Greco: Colombo, Mariani e Marzetti. Era una bella, calda, assolata mattinata estiva. I papaveri macchiavano di un bel colore rosso, vivo ed allegro, i campi di grano, già pronto per la mietitura, che si estendevano intorno alla città. I tre vennero portati allo scalo di Greco, fatti scendere dal camion e fucilati davanti ai loro compagni di lavoro, che, muti ed inorriditi, erano stati costretti, dai mitra dei tedeschi, ad assistere all'esecuzione.

E vedendo i loro compagni cadere sotto il piombo nemico, i quattro gappisti che una ventina di giorni prima avevano compiuto razione di sabotaggio in quello stesso scalo compresero che il momento più difficile della loro impresa non era stato quello in cui avevano posto le cariche di esplosivo nel sorvegliatissimo deposito locomotive.

I garibaldini assaltano una caserma fascista

11 19 luglio il comando generale del CVL comunicò con la circolare n. 14, ovviamente segreta, che le forze disponibili a quella data a Milano comprendevano circa 3.000 uomini collegati al Partito Comunista, 2.000 uomini delle squadre socialiste e altri 2.000 uomini circa controllati dal Partito d'Azione, tutti poco armati, oltre ad una brigata GAP con un imprecisato numero di uomini.

Il giorno dopo a Rastenburg, in Germania, il colonnello Claus Schenk von Stauffenberg depose una borsa di cuoio con dentro una bomba nella "tana del lupo" (il quartier generale) di Hitler, sotto un tavolo intorno a cui era raccolto, assieme al dittatore nazista, buona parte dello stato maggiore tedesco. Ma il generale Brandt, infastidito dalla borsa, la spostò e rimase ucci-

so dall'esplosione, che lasciò invece incolume Hitler, il quale una mezz'ora dopo incontrandosi con Mussolini —che era andato a rendergli omaggio dopo aver passato in rassegna le quattro divisioni repubblichine (Monterosa, San Marco, Littorio e Italia) addestrate in Germania —gli disse che l'essere scampato all'attentato era indubbiamente un segno del destino. "È chiaro — gli rispose enfaticamente Mussolini con lo scarso senso del ridicolo che lo distingueva —che una superiore volontà ci ha consacrati al successo". E per celebrare lo "scampato pericolo" di quello che ormai consideravano il loro vero capo, il 21 luglio i fascisti milanesi esposero in piazza Cordusio, a pochi passi dalla caserma della Muti, un grande ritratto del "Fuehrer".

Ma non era certo l'effige minacciosa dell'"oss de mori coni i harhis" (come molti milanesi chiamavano a quei tempi Hitler) a poter fermare l'attività dei partigiani. Proprio in quello stesso periodo uomini della la Brigata lombarda Garibaldi assaltarono in pieno giorno la caserma della GNR di Quinto Romano, alla periferia Ovest della città, fra Trenno e Baggio. Occupato redificio e catturati i repubblichini che vi si trovavano, i garibaldini caricarono su un camion viveri, munizioni, armi ed una spia (poi giustiziata mentre tentava di fuggire) e sulla via del ritorno fecero prigionieri altri due fascisti.

tuzioni politiche e militari sue proprie e seguire una linea sostanzialmente attendista preparandosi ad un futuro momento irsurrezionale, ma trascurando, nell'immediato, il lavoro di sabotaggio.

E per tale sua posizione. Erasmo venne sospeso dall'attività di partito.

Tutto il giorno sotto il sole

Il 26 luglio 1944 i partigiani attaccarono l'aeroporto Forlanini, a Linate, mettendo fuori uso tre bombardieri tedeschi.

Per rappresaglia il 31 agosto i nazisti fucilarono, nello stesso aeroporto, i patrioti Sergio Bassi, Eugenio De Rosa, Dino Giani, Validio Mantovani e Rino Grandelli.

Il primo agosto un bando del comando tedesco comunicò la fucilaione di sei "banditi" ed invitò la popolazione a collaborare alla cattura dei partigiani, minacciando di morte, senza neppure un processo, chiunque li avesse comunque aiutati o, conoscendone l'identità ed il nascondiglio, non li avesse denunciati. E tutti sapevano che non si trattava soltanto di minacce verbali! Ma quello stesso giorno due gappisti in bicicletta giustiziarono, in viale Romagna, il fascista Angelo Padovani, da molti conosciuti come un sadico torturatore.

A quella data le forze "regolari" (ossia senza contare la Muti, le brigate nere, la banda Koch ed altre formazioni similari) dell'esercito repubblichino presenti a Milano e nella provincia ammontavano a 4.037 uomini, di cui 561 ufficiali, 684 sottufficiali e 2.792 uomini di truppa, quasi tutti impiegati negli uffici e nei servizi territoriali: ma tale numero sarà ben presto destinato a diminuire a causa delle numerose e continue diserzioni.

Tra rotto ed il nove agosto i partigiani assaltarono a Milano un cambion della marina repubblichina, uccidendo nove marinai, e giustiziarono, in piazza Ascoli, un ufficiale della milizia ferroviaria. Inseguiti dai fascisti, i gappisti che avevano compiuto questa seconda azione accettarono Io scontro a fuoco uccidendo due militi e ferendone un terzo, mentre in un'altra parte della città altri due brigatisti neri venivano abbattuti a revolverate da "sconosciuti" in bicicletta.

Ma razione più clamorosa avvenne alle nove del mattino dell'8 agosto, quando in viale Abruzzi esplose un ordigno, collocato sotto un autocarro militare uccidendo otto tedeschi e ferendone altri. Subito il comandante della polizia di sicurezza germanica (la famigerata Sicherheit) comunicò che in seguito a tale azione erano stati condannati a morte dei detenuti politici. E la rappresaglia giunse puntuale due giorni dopo. La mattina del 10 agosto vennero prelevati da San Vittore e caricati su un camion 15 detenuti: Gian Antonio Bravin, Giulio Casiraghi, Renzo Del Riccio. Andrea Esposito, Domenico Fiorani (detto Mingo), Umberto Fogagnolo (ing. Bianchi), Tullio Galimberti, Vittorio Gasparini, Emidio Mastrodomenico, Angelo Poletti, l'editore Salvatore Principato, Andrea Ragni, Eraldo Soncini, Libero Temolo e Vitale Vertemati.

Evidentemente la Resistenza milanese non era rimasta decapitata dall'arresto, avvenuto in quello stesso mese, dei partigiani Rodoriti e Chiarelli e delr"intendenza" del comando CVL quasi al completo, che aveva consentito alla polizia fascista di mettere le mani su molto materiale clandestino, né dal contrasto affiorato verso la fine di luglio tra la segreteria milanese del PCI (che a tutto anteponeva la lotta armata attiva ed unitaria contro tedeschi e fascisti) ed il responsabile comunista del lavoro sindacale tra i ferrovieri, Erasmo, che condivideva zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA rorientamento corporativo dei rappresentanti degli altri partiti, i quali sostenevano che la categoria avrebbe dovuto avere isti-

Il 2 agosto i patrioti distrussero un'auto tedesca, con due soldati a bordo, sull'autostrada Milano-Como. Due giorni dopo i partigiani della divisione Potente iniziarono la battaglia per la liberazione di Firenze e la notizia venne subito appresa dai milanesi attraverso Radio Londra. Fu un altro duro colpo per i repubblichini, che cercarono di pararlo mandando padre Eusebio, il "cappellano nero", a tenere un comizio in Galleria, ma quel giorno la maggior parte dei milanesi preferirono girare al largo dal loro "salotto".

Quello stesso giorno il prefetto di Milano, Piero Panini (che otto giorni più tardi si dimetterà dalla carica), emise nuove disposizioni per la disciplina delle maestranze in caso di allarme aereo imponendo in pratica agli operai di rimanere al loro posto di lavoro fino a che non cominciavano a piovere le bombe, quando spesso era ormai troppo tardi per poter mettersi in salvo. E tre giorni dopo venne decretata anche la sospensione delle ferie estive, sostituite da tre giorni soltanto di vacanza: il 13, il 14 ed il 15 agosto.

Giunto in piazzale Loreto il camion si fermò ed i quindici prigionieri, fatti scendere con un falso invito alla fuga, vennero falciati dalle raffiche di mitra dei brigantisti neri, che poi lasciarono per tutta la giornata sotto il sole, ai piedi di una staccionata coperta da manifesti, i quindici copri insanguinati perché servissero da "monito" ai passanti che sostavano ammuttoliti dall'orrore. Ad un tratto una donna ravvisò in uno degli uccisi non si sa bene se un parente od un conoscente e si mise ad urlare disperata; ma subito un milite cercò brutalmente di zittirla, sbraitando che se fosse dipeso soltanto da lui avrebbero dovuto essere uccisi alristante, lì sui due piedi, anche tutti i presenti.

La risposta partigiana alreccidio non si fece però attendere: il giorno dopo cariche di esplosivo deposte sulle finestre devastarono il comando tedesco di via Montello, in via Giorgione un sergente della Decima Mas venne ferito da uno "sconosciuto" in bicicletta ed in via Guercino i gappisti attaccarono un altro comando tedesco.

La guerra continuava ed il tempo non giocava certamente a favore dei nazifascisti.

(20- Continua- Le puntate precedenti sono siate pubblicate a partire dal numero di settembre 1982)

Nella foto in alto accanto al titolo i corpi dei quindici martiri di piazzale Lercio lasciati esposti al sole per tutta la giornata dai fascisti. Nella foto in basso la caserma della Muti in via Rovello.

pagina 3 - milano 19 maggio 1984

Dibattito aperto

Che fare?

Pluralismo ed egemonia per uscire dalla crisi

Caro Direttore, come sai molti vedono nella crisi generale del Paese un grande sbandamento ideale e pensano che la risposta all'angosciosa domanda "Che fare?' la si debba trovare nella Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza — come richiamo agli ideali intramontabili di pace, di libertà, di giustizia e di fraternità — e nel pensiero gramsciano.

Se pensi che sia utile anche un piccolo contributo in questa direzione te lo invio con la speranza che ne seguono altri ben più qualificanti.

Secondo Luciano Gruppi (Unità 5/2/ 1975) abbiamo preso della tradizione cattolica il concetto di pluralismo che però non si riferisce più alla capacità illusoria di una società o di un partito di comporre nell'interclassismo classi sociali antagoniste ma alla capacità della classe operaia di assolvere al suo compito rivoluzionario concependo in modo nuovo l'egemonia del proletariato, cioè la capacità di realizzare e di guidare un sistema di alleanze per isolare e battere il nemico principale: il capitalismo monopolistico.

Di qui il pluralismo come diversità di ceti componenti il nuovo blocco di potere che la classe operaia intende costruire e come diversità di espressioni politiche e ideologiche di un'ampia base sociale.

L'egemonia, intesa come capacità dirigente, della classe operaia costituisce l'egemonia del blocco di potere.

Costruire un tale blocco, trovare cioè tutti ipunti di convergenza che possono saldare insieme forze così diverse, esige un'alta capacità di direzione da parte della classe operaia, dei suoi partiti e di tutte le sue organizzazioni.

Pluralismo ed egemonia si saldano quindi in uno stretto nesso dialettico; il nuovo blocco di poteresi costruisce operando all'interno dell'attuale assetto costituzionale e la società di domani sarà il risultato di forze convergenti ma diverse.

Il concetto di egemonia e il rapporto oggetto-soggetto in Gramsci richiederebbe un lungo discorso. Eccolo in sintesi estratto dalle esemplari lezioni tenute I l anni fa, da Gruppi all'Istituto Togliatti su "La concezione materialistica e dialettica della storia".

...Come in Italia Labriola fu il primo a capire il marxismo, così Gramsci fu il primo a capire il leninismo. E a Lenin Gramsci si riallaccia direttamente quando elabora il concetto di egemonia.

Gramsci concepisce la crisi rivoluzionaria e la trasformazione rivoluzionaria della società come crisi di un'egemonia. Egli dice, cioè, che vi è un momento nel divenire della società, nel processo storico, in cui la

La virgola

classe dominante, che ha il potere statale nelle mani, non riesce più a dirigere, cioè a risolvere i problemi della società. Si riesce più a dirigere, cioè a risolvere i problema della società. Si ha allora una crisi della sua egemonia, perché la egemonia è capacità di dirigere e di dominare.

Al tempo stesso la classe che era subalterna conquista la sua autonomia, diventa dirigente, cioè già sa indicare la soluzione dei problemi, anche se non è ancora dominante, cioè non ha ancora il potere statale nelle mani. Per diventare dominante una classe sociale deve essere prima dirigente, altrimenti non diventerà mai dominante; e diventata dominante dovrà conservare la capacità di direzione.

Direi che il concetto marxiano della rivoluzione, contraddizione tra sviluppo delle forze produttive e rapporti di produzione, in Gramsci si allarga e, partendo dalla contraddizione tra sviluppo delle forze produttive e rapporti di produzione, viene visto al tempo stesso come crisi di egemonia politica, ideale, culturale, morale delle classi dominanti.

Ecco allora, nella visione di Gramsci, la società apparire come una totalità, complessamente articolata, ed in cui gioca tanto l'elemento oggettivo della situazione, dello sviluppo delle forze produttive, dei rapporti di produzione, che l'elemento soggettivo della lotta politica, dei partiti, dell'azione ideale e culturale.

Ecco Gramsci sottolineare che senza quest'elemento, quest'intervento attivo del soggetto rivoluzionario, senza la lotta al livello delle idee, non si conquista l'egemonia politica, non si conquista il dominio politico, non si conquista il potere.

I.a dittatura del proletariato gli appare quindi, essenzialmente, come egemonia, cioè capacità di direzione, di educazione e di persuasione.

Se noi affidassimo il passaggio dal capitalismo al socialismo al fatale divenire della società capitalistica e alle contraddizioni che fatalmente si sprigionano nel capitalismo e che portano al socialismo, noi non faremmo una politica che ha degli obiettivi di riforma e non avremmo il partito nuovo di Togliatti. Partito che non si limita a dire che quando ci sarà il socialismo le questioni saranno risolte ma che, invece,indica ogni giorno la soluzione concreta e possibile dei problemi che sono aperti di fronte al Paese per dare all'Italia l'assetto fondato sulle democrazia e sul lavoro sancito nella Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e programma politico unitario e permanente dei partiti antifascisti.

Il 14 febbraio il Craxi nostrano ha varato le misure anticrisi pe guarire l'Italia dai mali congeniti provocati dai lavoratori.

Il taglio della scala mobile e l'alleggerimento della busta paga sono gli atti più concreti e coerenti che il primo governo a guida socialista ha fatto.

11 Craxi nostrano ha dimostrato con fermezza di essere un vero statista, l'uomo calato dal cielo per il timone di questo paese. Gravissimo errore sarebbe stato se avesse anche solo in minima parte leso gli interessi dei "signori".

Che tipo di governo a guida socialista sarebbe stato se avesse ridotto i profitti della Confindustria?

I miliardari incavolati, qualche Agnelli offeso, alcuni svenimenti a Piazza del Gesù, Montanelli in sala rianimazione ed altre catastrofi del genere avrebbero ridotto l'Italia in ginocchio nel giro di poche ore. Invece, bene ha fatto a colpire i lavoratori.

Chi lascia la strada vecchia per la nuova

Giudizi severi, ma pacati

Caro Pagetti, era da un po' di tempo che volevo scrivere al giornale: certi atteggiamenti politici mi lasciano perplesso e gli ultimi due numeri, in particolare, mi hanno convinto della necessità di farlo.

Credo siamo ambedue convinti che la funzione di MI 19 sia quella di caratterizzarsi come giornale democratico, d'informazione, di sinistra, aperto a tutti i contribuenti, al confronto d'opinioni ed interpretazioni diverse.

Tutto ciò per aggregare tutte le forze culturali sociali e politiche di progresso indipendentemente dai partiti d'appartenenza: PSI e militanti socialisti compresi. Ebbene se questa è la funzione che il giornale ha avuto e dovrebbe avere, le ultime bordate su Craxi: vedi le ultime due note del "Punto", lista" (che sta per fascista?) del "Cantun del Barbeé", non mi pare vadano in quella direzione. Scusami, ma le trovo volgari, stupide ed inutili. Contraddicono la missione del giornale.

Magari esse possono esser liberatorie, ma non aiutano né a comprendere situazioni politiche ed economiche molto complesse e diffidi, né a individuarne soluzioni, dando prospettive e speranze ai lavoratori e alla gente alla quale ci rivolgiamo.

Tutto ciò non vuol dire non dare giudizi severi ma pacati sulla grave scelta del Governo Craxi, con il decreto sulla Scala Mobile, ma non ha niente a che vedere con un astio anti PSI che si è manifestata anche in precedenti articoli sul CdZ, sui quartieri etc.

Credo che concorderai con me che in questo momento atteggiamenti settari non ci servono; per la verità non ci sono mai serviti.

È necessaria una informazione ed un dibattito sereni, unitari, certamente non diplomatici, a volte anche duri, ma che siano prima di tutto rispettosi della sensibilità degli altri non ti pare?

Per un Mondo di Pace

La storia del 1° Maggio è legata alla lotta per le otto ore lavorative iniziata verso la fine del secolo XIX nei paesi industrialmente più progrediti. Fino a quel periodo la giornata lavorativa era estremamente lunga e lasciava solo poche ore al lavoratore per riposare, mentre il resto del tempo era a disposizione dello "sfruttamento". Questo modo inumano di operare portava al logoramento fisico e morale del lavoratore e di conseguenza alla sua morte precoce, mentre accresceva il profito del capitalista attraverso il plusvalore assoluto per il prolungamento massimo delle ore lavorative. Con il congresso di Parigi del 1889 fu fondata la seconda internazionale e si deliberò di organizzare una grande manifestazione internazionale a data fissa, ed in maniera che in tutti i paesi dei mondo ed in tutte le città contemporaneamente in uno stesso giorno prestabilito, i lavoratori ponessero la condizione di ridurre legalmente la giornata di lavoro in otto ore.

Il 1° Maggio ricordava quel triste episodio dei martiri di Chicago del 1° maggio 1886. dove durante una manifestazione i lavoratori si scontrarono duramente con uomini armati al servizio dei padroni delle fabbriche lasciando sul terreno molte vittime causate da una bomba lanciata nella mischia.

Fu fatto un processo "farsa" e senza nessuna prova furono condannati alla forca gli organizzatori operai in quanto essendo questi "anarchici" erano

Le doti

ecc. ecc. Sono anch'io allineato con le decisioni dello statista.

Bisogna rispettare le abitudini e onorare le tradizioni. I lavoratori sono abituati a vedere il salario ridursi, i ricchi se la sarebbero presa a male se avessero perso anche una sola lira, i lavoratori no, ci passano sopra ai sacrifici, sono abituati, e poi i lavoratori ci tengono a queste tradizioni ed un errore del genere sarebbe stato imperdonabile per uno statista.

Bravo Craxi!!!

Un uomo destinato dal fato al potere deve avere tre fondamentali doti: conoscere le abitudini del suo popolo, rispettare le tradizioni del suo paese ed amare i lavoratori.

Lui lo ha dimostrato, queste doti le possiede.

Le abitudini le ha continuate, le tradizioni le ha rispettate e per l'amore... cosa volete di più? L'accordo non è del I 4 febbario, il giorno degli innamorati?

Cordialmente, Romano Chivoni ritenuti capaci di qualsiasi atto violento; cosi questi operai passarono alla storia come "gli impiccati di Chicago" e per onorare questi "martiri" fu deciso di adottare la data del 1° Maggio, come festa internazionale dei lavoratori e delle conquiste sociali.

Anche dopo la liberazione con l'eccidio di Portella della Ginestra 1° Maggio 1948 durante una manifestazione di contadini siciliani, furono trucidate molte persone dalla banda Giuliane al soldo dei potentati di allora e a Modena con l'uccisione di 6 lavoratori il 9 gennaio 1950, quando la polizia sparò sulla folla al tempo del governo Tambroni. Le lotte per l'emancipazione della classe lavoratrice in questi anni, sono sempre state condotte da tutti indipendentemente dalle idee, ma la classe dominante ha fatto di tutto per mettere lavoratore contro lavoratore, come è accaduto con l'imposizione del decreto sul costo del lavoro senza interpellarne la base, con la scusa puerile della "democrazia governante" e del "decisionismo". Però la grande manifestazione di Roma, dove oltre un milione di cittadini vi ha aderito, sfilando per ore nell'intera città, ha dimostrato a tutti che lo "sfruttamento" dell'uomo bue è terminato. Questo 1° Maggio 1984, non sarà purtroppo come quello degli anni passati. Oggi con il governo a guida socialista il 1° Maggio sarà un maggio diverso, perché esiste molta amarezza e molta confusione fra i lavoratori, non essendo comprensibile il motivo, che con un governo cosiddetto riformista, questo si allei con Agnelli e dichiari guerra alla maggioranza del sindacato, che con la grande manifestazione di Roma ha dimostrato di essere sempre combattivo e vigile anche senza la compagnia dei "socialisti craxiani".

Auguriamoci tutti, che i lavoratori indipendentemente dalla loro appartenenza sindacale e politica, si ritrovino questo 1° Maggio, riuniti in un solo uomo nella difesa del lavoro e delle conquiste sociali; nel dire no a tutte le guerre, siano esse atomiche che convenzionali, nel dire si alla pace e nel dire "basta" a questa società dai falsi consumi, che invece di creare lavoro, ha diffuso droga e parassitismo insieme alla grande disoccupazione giovanile. Sia, questo 1° Maggio la riscossa per una nuova e più sana società civile e morale, con l'augurio che tutti i lavoratori della Terra si ritrovino uniti nello spirito e nelle idee per un mondo in pace, senza armi e senza frontiere.

All'Uff. Veterinario Comunale e p.c. al Consiglio di Zona 19 alla Redazione di Milano 19

Con la presente, vogliamo denunciare un grave epidosio di violenza contro gli animali che si è verificato nel nostro quartiere (S. Siro, Zona 19). Da tempo un gruppo di cittadini si occupa dell'assistenza dei gatti senza padrone che vivono nel nostro rione; laddove possibile si è anche provveduto alla sterilizzazione di alcuni soggetti per evitare una eccessiva riproduzione. Nel mese di febbraio abbiamo riscontrato la scomparsa improvvisa di tutti i gatti che vivevano in via Civitali. In particolare sono scomparsi tutti quelli che stazionavano nel giardino della Clinica S. Giovanni, in Via Civitali n° 71, fatto già verificatosi più volte in passato. Di fianco alla Clinica, infatti, sino a pochi giorni fa era presente una gabbia che, come confermato da al-

cuni abitanti e dai dipendenti stessi, serviva per catturare i gatti da sopprimere!!! Intendiamo perciò denunciare agli Uffici competenti del Comune di Milano, questo grave episodio di violenza contro animali che non arrecano danno a nessuno e che, anzi, dovrebbero essere protetti essendonotoriamente di pubblica utilità. Sottolineiamo che alcuni dipendenti della Clinica hanno risposto alle rimostranze di alcuni abitanti dichiarando di essere stati autorizzati dal Comune stesso, fatto che owiamente non corrisponde a verità, come abbiamo verificato telefonando al Centro Veterinario del Comune. I firmatari della presente chiedono all'Ufficio Veterinario comunale un immediato intervento affinché casi di così grave intolleranza e di inciviltàcontro gli animali non debbano più verificarsi.

In fede (seguono 16 firme)

Violenza contro gli animali
OLORIFICIO S SIRO COLORI - VERNICI CARTE DA PARATI FERRAMENTA CASALINGHI MOQUETTES Via C. Dolci, 38 - Tel. 40.80.506 20148 MILANO ...e mille cose per la casa! APICOLTURA NOMADE F. LLI MORO G.C.& C. per ogni lieta ricorrenza PAOLA BOMBONIERE bomboniere per: nozze-comunioni cresime-battesimi Milano Via dei Cignoli, 3 (ang. via Gallarate) Telef. 30.86.993 ridiano 19 - pagina 4 maggio 1984

Ne hanno discusso i comunisti di S. Siro

Si devono riordinare previdenza e pensioni

In un momento in cui la crisi si è ulteriormente aggravata è pressoché impossibile pensare ad una riduzione della spesa sociale

Il 23 marzo scorso presso la sezione Bottini del Partito Comunista Italiano, con sede a San Siro, in via Monreale, si è tenuta una riunione di anziani per dibattere la questione del riordino della previdenza e delle pensioni.

L'INPS, è stato detto nel corso della riunione, è in difficoltà per una situazione deficitaria che si protrae da diversi anni e le cui cause vanno ricercate nell'amministrazione caotica di tale istituto e più precisamente nelle evasioni fiscali e contributive del padronato, valutate in diecimila miliardi all'anno, nel finanziamento dell'economia tramite riduzioni contributive specialmente nell'agricoltura, nel settore terziario, nei servizi assistenziali e previdenza (vedi cassa integrazione prolungata per i lavoratori delle aziende in crisi e prepensionamenti).

La legge sul prepensionamento è stata utilizzata da 77 mila lavoratori in quattro anni e nello stesso periodo di tempo l'INPS ha pagato, senza alcuna copertura, milioni di ore di cassa integrazione per un totale di seimila miliardi di lire.

Con la legge 463/ 1983 sono state concesse ai commercianti fiscalizzazioni di oneri sociali per 870 miliardi di lire, che pesano sul bilancio dell'INPS.

In soli quattro anni, dal 1980 al 1983, sono stati trasferiti alle imprese per fiscalizzazione di oneri sociali complessivamente 23 mila e 373 miliardi di lire e nello stesso tempo sono stati concessi sgravi fiscali previdenziali alle aziende del sud per 4 I mila miliardi.

L'errore di fondo fino ad ora dei governi e delle maggioranze che li hanno sostenuti è stato quello di ritenere di poter controllare una situazione tanto complessa attraverso leggi e leggine ed i risparmi nel corso dell'anno.

Bisogna rendersi conto, è stato detto alla riunione tenutasi alla sezione Bottini, che cambiamenti in questo campo non possono che essere graduali ed a medio termine.

In un momento in cui la crisi si è ulteriormente aggravata è pressoché impossibile pensare ad una riduzione della spesa sociale.

Il progetto di riordino del 1979 è ormai superato perché bisogna tener conto di alcune novità intervenute nella società, quali la struttura demografica della popolazione, assai cambiata rispetto a sei anni fa, e la modifica del mercato del lavo-

El canton del barbee

La quinta effe

Ciao! Allora, hai sentito? Abbiamo il redditometro!

Se gh'emm coss'è?

II redditometro.

ro, per cui il Partito Comunista propone:

A — A partire dal primo luglio 1984 tutti i lavoratori nuovi assunti saranno iscritti all'INPS indipendentemente dal settore produttivo, pubblico o privato.

B — I° — Indicizzazioni

Le pensioni al minimo sono aumentate in sette anni di 4,1 volte, quelle leggermente superiori al minimo di 7 volte, quelle superiori a 750 mila lire mensili di 1,9 volte. C'è stata quindi una tendenza all'appiattimento. Certo non era possibile che le pensioni più alte aumentassero nelle stesse proporzioni di quelle più basse, ma bisogna riconoscere che i meccanismi di aumento delle pensioni si sono rivelati positivi, ma non perfetti;

II° — I lavoratori che hanno pagato contributi più alti e per periodi più lunghi hanno diritto ad una pensione più alta, che mantenga nel tempo il suo potere d'acquisto iniziale;

III° — Le pensioni devono mantenere uno stretto collegamento con le retribuzioni dei lavoratori in attività e quindi contrattate nella stessa sede in cui si discute la scala mobile dei dipendenti;

IV° — Separazione dell'assistenza dalla previdenza;

V° — Modifica dei criteri di concessione delle pensioni di

invalidità, costate nel 1983 20 mila miliardi di lire;

VI° — Affrontare la separazione dell'assistenza della previdenza individuando gli enti costituzionalmente destinati ad erogare la previdenza e quelli destinati all'assistenza, qualificando la spesa assistenziale, l'istituzione di un minimo vitale che permetta di fatto una sorta di integrazione monetaria differenziata secondo i bisogni reali di ognuno.

Si trattava finora di una prestazione assistenziale erogata attraverso la previdenza ed in questo c'è confusione tra assistenza e previdenza confondendo spesso l'assistenza con la solidarietà, che è un'altra cosa e che ci deve essere all'interno di un sistema previdenziale. La spesa per integrazione è passata in un anno da 13 a 18 miliardi di lire.

La proposta dei comunisti è di bloccare le concessioni a coloro che non ne hanno bisogno, provvedere da parte dell'INPS al pagamento della sola quota pensione spettante in base ai contributi versati, trasferire ai Comuni, anziché all'ISPS, la spesa dello Stato per l'assistenza, fissare un minimo vitale entro il quale dovrebbero operare i comuni, stabilire criteri di controllo partecipativi, che evitino abusi e concessioni clientelari;

La calata dei barbari!

VII" — Età pensionabile Tener conto di allineare le norme in materia con quelle vigenti negli altri paesi europei, che prevedono in generale limiti di età superiori a quelli vigenti in Italia, pur esprimendo la contrarietà ad elevare i minimi da 60 a 65 anni per gli uomini e da 55 da 60 per le donne. Uno strumento più idoneo potrebbe essere il pensionamento flessibile anche per permettere e favorire il raggiungimento massimo dell'80% della pensione attraverso un aumento della percentuale di commisurazione del 3% anziché del 2% per ogni anno da 60 a 65.

VII° — Tetto pensionabile — La proposta del Partito Comunista è di portare il tetto massimo pensionistico pari a quello esistente alr INDA I (dirigenti d'azienda) e di far pagare per la parte eccedente il tetto di retribuzione un 4% solo al datore di lavoro.

Una prima iniziativa per il riordino della previdenza e delle pensioni è già stata adottata dal Partito Comunista con la presentazione di una proposta di legge, in corso di perfezionamento, ispirata ai criteri sopra esposti. La seconda iniziativa è quella di sensibilizzare i pensionati e l'opinione pubblica con dibattiti aperti su questi problemi.

I bracconieri avranno "licenza di uccidere?"

È questo il senso di una proposta di legge presentata dal democristiano on. Giacomo Rosini per depenalizzare i reati venatori

È iniziata la primavera e con la primavera inizia anche il periodo degli accoppiamenti. Si parla senz'altro di accoppiamento animale perché gli altri si qualificano esseri umani anche se in alcune circostanze non lo sono. Il problema relativo agli amori tra animali della stessa specie e di sesso diverso dovrebbe portare alla proliferazione della specie, ma purtroppo così non è.

Le estinzioni di animali specifici avvengono a ritmo continuo e non ultimo il pericolo che corrono in questi ultimi tempi sia la foca monaca che il falco pelle-

grino è un grave esempio di come l'essere umano provvede a distruggere tutto; il degrado di certi parchi, boschi, zone protette come quelle del Ticino è un'altra prova lampante.

L'habitat degli animali ed il loro ciclo va rispettato e protetto contro ogni abuso perché tanto per fare un esempio, gli uccelli sono un po' il termometro del nostro vivere, più essi sono numerosi e più l'ambiente in cui viviamo è sano.

Occorrerebbero tante iniziative e tanti investimenti per sperare in un domani più pulito, non nel senso politico ma nel

RISTORANTE LA TAVERNETTA

Specialità pesce e carne alla griglia risotto neromaccheroni pasticciati - Piatto spagnolo Paeja con Sangria (solo al mercoledì su prenotazione)

SALETTA PER BANCHETTI

Pianoforte a disposizione del cliente

VIA ALBANI 41 (ingresso Via Paolo Uccello)

Tel. 495047 - Apertura serale giorni feriali e totale giorni festivi CHIUSO AL LUNEDÌ

significato più puro della parola. Sono preoccupazioni che lasciano il tempo che trovano perché l'onorevole Giacomo Rosini, democristiano di Brescia, insieme a 36 colleghi di altri partiti ha avanzato una proposta di legge "pro-bracconieri" e quindi volta alla depenalizzazione dei reati venatori.

Non si è sprecato molto, ed a ragione, perché l'intento previsto viene raggiunto con un unico articolo: all'articolo 31 (sanzioni) della legge 27 dicembre 1977, n. 968, dopo la lettera n) del primo comma è aggiunto il seguente: "Se le violazioni costituiscono anche uno dei reati puniti nel titolo XIII (dei delitti contro il patrimonio) del libro Il del codice penale si applicano le sole sanzioni amministrative contemplate per le trasgressioni previste dal primo comma".

Se prima la caccia su specie protette veniva penalizzata con multa e galera (delitti contro il patrimonio), adesso, invece, con la succitata proposta si paga dalle 500.000 lire ai tre milioni, importo senz'altro inferiore al valore commerciale ed affettivo dell'animale (cigni, lupi, orsi, stambecchi, camoschi, aquile, ecc.).

La proposta di legge è senz'altro "pro-bracconieri", in più toglie alla polizia giudiziaria i poteri di perquisizione personale, veicolare e domiciliare oltre al sequestro definitivo dell'arma causa di tanto scempio.

Le zone protette, già in stato di degrado, per mancanza di fondi, subiranno... la calata dei barbari (a così poco prezzo!) e gli... allocchi (per essere in tema) staranno a guardare. Speriamo che tutti gli altri la pensino come noi. Cleo

E se l'è che l'è?

Un sistema per awiare il risanamento fiscale. Ma dai, cunta su minga di ball!

Non sono balle! Vedrai che riuscirà a farlo.

E in che manera?

Cominciando con il misurare il reddito dei contribuenti.

Cont el meter?

Più o meno...

Allora per mì l'è assee on millimeter e ne vanza.

Forse, ma gli evasori...

Quei anmò de men: denuncen nagott!

Ma con il redditometro non potranno più.

Famm minga rid, dai!

Ridi perché non sai come funziona.

E me l'è ch'el fonziona?

Ecco: ad una serie di beni e di servizi è stato dato un valore convenzionale...

Sarev a dì?

-- Che si è calcolato che chi ha una 127 deve avere un reddito annuo di non meno di 9 milioni di lire, chi ha una 132 di non meno di 15 milioni, chi ha una Mercedes di non meno di 22 milioni e mezzo, chi ha una barca a vela di 9 metri di non meno di 13 milioni e così via.

Tutt chi?

No, non è tutto qui. Nella prossima denuncia dei redditi ciascuno dovrà denunciare quali di tali beni possiede.

E poeu?

E poi chi avrà dichiarato redditi inferiori a quelli indicati dal redditometro sarà sottoposto ad accertamenti.

E i nscì mì dovaroo seguità a pagà i tass per la mia cinqucent scassada e invece i sciori che vann in regada...

Parli della nuova auto della Fiat o delle regate in barca?

Vunna o l'altra l'è l'istess. Disevi che i sciori che vann in regada seguiterann a pagà nagott.

Ma dovranno pagare almeno per quello che hanno!

L'è propri chi el busillis!

Cosa intendi dire?

Che quand che di pover strapelaa come mì o tì gh'hann appenna appenna ona sciavatta poden minga scondela...

E lo stesso è per i ricchi.

Eh, no, caro tì. I sciori fann vedé che l'auto l'è de ona qual società, la cà de on'altra, la barca de on'altra anmò, magara panamensa... E lor figurenn sempre di "nullatenenti". — ...Mma...

Ma te set se te disi?

Cosa?

Che per mì quell robb lì... Com'è che t'el ciamet?

Il redditometro?

Si quell. Te poeut ciamall come te voeut, ma l'è minga de cert on sistema per risanà el fisco.

E cosa sarebbe allora, secondo te?

Domà la quinta effa. Quale quinta effe.

Quella che la vegn dopo i primm quatter. Che sarebbero?

Famm, fumm, fregg, fastidi.

E la quinta?

L'è quella che per nun che lavorumm ghe mettenn davanti a la noeuva auto de la Fiat.

Sarebbe a dire?

Che i sciori seguiterann a tagniss la regada,... e anca tanti alter robb, e a nun ghe refilerann la solita fregada. Ciao, te saludi! el barbee

maggio 1984 pagina 5 - milano 19

La cooperazione nella nostra zona

La Torrazza: dopo i box verranno anche le case

Realizzare 1.100 box togliendo dalle strade altrettante automobili rende disponibili aree che permettono di attuare altri interventi di superficie

La Cooperativa che presentiamo oggi, è anch'essa una associazione edificatrice, ma ha alcuni elementi di novità. Non siamo di fronte a una espressione "storica" di un patrimonio, di una eredità, testimonianza di un glorioso passato, anèora oggi attivo e vitale.

La Torrazza, è una cooperativa edificatrice giovane, fondata nel giuno 1981.

Esaminando altre esperienze, ci siamo posti spesso l'interrogativo del se e, del come abbiano oggi una ragione d'essere e, a quali esigenze, diano delle risposte. I soci della "Torrazza", hanno fatto derivare la propria decisione di organizzarsi, dalla volontà di contribuire alla crescita del quartiere.

Interessanti, per chi vuole esaminare l'evolversi dell'esperienza cooperativa nella nostra zona, sono le riflessioni svolte da Della Schiava, presidente della cooperativa.

Per non dimenticare

"La Torrazza" viene fondata tenendo presente la grande esperienza di lotta degli abitanti del Gallaratese, lotte tese a conquistare una maggiore umanizzazione del quartiere.

Si ritrovano l'insieme delle motivazioni dei soci di questa Cooperativa, ponendo di fronte al patrimonio di lotte che dal '69/'70 in poi sono state condotte (lotte che hanno portato all'elaborazione del Piano Particolareggiato) e, ragionando sulle inadempienze e ritardi nella realizzazione delle opere programmate per riordinare questo quartiere "dormitorio".

Gli obiettivi che si sono posti, non potevano che essere in sintonia con le nuove esigenze poste dallo sviluppo del quartiere. Quali sono allora queste esigenze? Il relativo invecchiamento della popolazione, unito alla crisi edilizia, ha posto il problema della casa per i figli divenuti ormai adulti, e la conside-

1944 Maggio

1 Enrico Vaghi è nominato vice commissario federale fascista di Milano. La bandiera rossa è issata sulla torre degli stabilimenti Pirelli. Alle IO i lavoratori scioperano per alcuni minuti. Si sciopera anche in altre fabbriche. Alla CGE si rende omaggio a una immagine di Giacomo Matteotti.

Effettuati dai fascisti numerosi fermi precauzionali onde impedire dimostrazione per la Festa dei Lavoratori.

La V Sezione Breda (aeronautica), distrutta dal bombardamento del 30 aprile, viene smembrata: gli uffici trasferiti a Baveno, gli operai ridistribuiti tra le altre sezioni.

2 II Segretario del PRF, Pavolini, visita le mense collettive. La classe 1914 è richiamata per il servizio del lavoro o per l'arruolamento volontario nell'esercito repubblichino.

3 11 ministro dell'Interno della RSI comunica le astensioni dal lavoro verificatesi in occasione del 1" maggio: a Milano 5 minuti di sciopero da parte di 260 operai. Nessun incidente.

7 Giorgio Amendola prende il posto di Girolamo Li Causi nella direzione del PCI per l'Alta Italia, che opera a Milano. Giovanni Parodi, del Comitato federale del PCI di Milano, viene arrestato e barbaramente torturato dai tedeschi.

10 Appellb delle autorità alla popolazione perché rispetti il coprifuoco. In caso contrario, verrà anticipato.

11 Estese agli studenti iscritti alla Todt e all ONB le facilitazioni per le classi 1926 e 1927.

12 Gli industriali milanesi offrono un milione per le armi alla patria.

Farinacci ricevuto da Costa alla federazione fascista.

14 Appello della federazione fascista di Milano agli "sbandati" perché rispondano al bando del duce.

16 Protesta di 300 donne a Peschiera Borromeo, davanti al municipio, contro il provvedimento prefettizio sulla vendita del latte titolato al 2 per cento di grasso.

17 11 Comando della RSI della regione Lombardia comunica che saranno inflitte gravissime pene ai trasgressori della disciplina di guerra per l'assunzione di lavoratori.

18 II Comando militare fascista della regione Lombardia rende noto che il rilascio delle

razione che non è possibile realizzare nuove case, senza accompagnarle con un tessuto di servizi di supporto, servizi già oggi così drammaticamente carenti in quartiere.

"Rivitalizzare e riqualificare il quartiere, stimolando con l'iniziativa dei cittadini l'Ente Locale a mantenere i suoi impegni": questo per sommi capi è il programma dei soci della "Torrazza". Per quello che riguarda l'attività edificatrice, legata all'idea delle case per giovani coppie, i progetti sono subordinati alla destinazione di nuove aree all'edilizia. In questo senso, l'iniziativa della "Torrazza" è sostenuta dalla Lega delle Cooperative, attenta alle necessità di questa sua "giovane" associata.

La volontà di migliorare il quartiere, si esprime nell'impegno per liberare per ora, il settore nord-ovest del Gallaratese, dal "tappeto" di automobili da cui è oggi ricoperto.

- Il ricovero delle automobili e la conseguente liberazione di spazi significativi, potrebbe sembrare cosa da poco o marginale. Invece, una tale operazione, se inscritta in un disegno più ampio, può assumere significato e peso maggiore.

LAMILITAI'

vi lava a domicilio ARTIGIANA SALOTTI SEDIE

Resta fermo però il fatto che, ci impegneremo per rendere più popolare fra la gente la cooperazione a proprietà indivisa, per darle un maggiore impulso".

Avuta questa soddisfazione, non ci resta che fare i migliori auguri ai compagni della "Torrazza", convinti che, tempi tecnici permettendo, presto i frutti di questa intelligente volontà si vedranno senz'altro.

Franco Tosi

La Cooperativa "La Torrazza" a r.l. con sede in via Appennini 101/B, Milano preannuncia una prossima conferenza stampa per illustrare i programmi edificatori in ordine alla realizzazione di box interrati nel Comprensorio Nord-Ovest del Quartiere Gallaratese, secondo un Piano complessivo elaborato dal Coordinamento delle Cooperative, discusso ed assentito dalla Commissione Pianificazione territoriale del Consiglio di Zona 19; presentato agli assessorati Demanio e Patrimonio, Urbanistica-Piano Regolatore del Comune di Milano.

POLTRONE MOQUETTES

per informazione telefonare a: 487001 (Laborat.) 3536482 (abitaz.) PREVENTIVI GRATUITI DIRETTAMENTE A CASA VOSTRA

produzione propria della Lucania OLIO RADINO

Extra vergine di oliva di prima pressione a freddo naturale di frantoio

tessere di esonero dal servizio militare che doveva effettuarsi a partire dal giorno 16 maggio, è rinviato a data da destinarsi.

20 Alla Casa dei lavoratori, in corso di porta Vittoria, convegno sindacale sul tema "Posizione della classe impiegatizia nella RSI".

Il Provveditorato agli studi rende noto che è stata concessa proroga fino al 31 maggio per la presentazione alle armi degli insegnanti delle classi 1914 e 1916 impegnati nella scuola.

21 11 Corriere pubblica un appello del magg. Aldé agli alpini del X Reggimento perché collaborino al recupero degli sbandati entro il 25 maggio.

22 Sciopero nell'officina Silvia Ambrogio di Seregno dove 30 operai hanno ricevuto l'ordine di recarsi a lavorare in Germania.

La Nostra Lotta pubblica una durissima risposta alla direzione del PCI (Secchia) alla "Lettera aperta" de 11 Lavoratore di Legnano, sotto il titolo "Smascheriamo i nemici del popolo".

23 t estesa la chiamata alle armi anche agli studenti di medicina del VI anno, che devono presentarsi entro il 15 giugno. Appello ai combattenti del Comitato federale provinciale combattenti di Milano perché contribuiscano a richiamare gli sbandati.

24 Viene comunicato che a Milano (come in tutte le province), dal 30 maggio l'oscuramento avrà inizio alle 22 e termine alle 4.30.

25 Arresto del gen. Robolotti, comandante del Comitato militare del CLN di Milano. Sarà fucilato a Fossoli.

Il Comando della X Mas a Milano invita le aziende a raccogliere offerte per 4 Mas.

26 Invito alla cittadinanza a ricorrere ai rifugi in caso di bombardamento.

A S. Donato Milanese 400 donne protestano davanti all'abitazione del podestà per il latte venduto al 2 per cento di grasso. Il podestà, rag. Ruscelli, è anche segretario del Consorzio produttori latte di Milano.

Viene distribuito agli organismi interessati il "Piano per l'occupazione della città di Milano". Consta di un testo e dieci allegati. L'intestazione del documento è: "Comitato militare italiano di liberazione per la regione Lombardia".

Infatti, realizzare oltre 1.100 box, togliendo dalle strade altrettante automobili, rende disponibili aree che offrono l'opportunità di realizzare altri interventi di superficie, come attrezzature sportive pluriuso, campi da gioco, campi da bocce ecc..

Ed è proprio in questo senso che ci si è mossi, e non solo i soci della cooperativa "La Torrazza" hanno colto questo problema dei box.

Anche altre cooperative della zona nord-ovest del Gallaratese avevano avanzato richieste per avere delle aree in diritto di superficie col medesimo obiettivo.

Alla "Torrazza" va il merito di aver lanciato e sostenuto l'idea di dare vita a un Coordinamento delle cooperative interessate; così da non dar luogo a una disordinata "corsa al box" che, più che riqualificare, avrebbe ulteriormente reso caotico il quartiere.

Altro successo delle idee della "Torrazza", è quello legato all'impegno preso con l'Amministrazione Comunale; impegno che vede il Coordinamento delle Cooperative pagare i costi di urbanizzazione con opere invece che con danaro (quelle opere di arredo urbano, e quelle strutture ricreative a cui facevamo cenno prima).

È stato così possibile, mettendo insieme i pezzi di questo mosaico, dare gambe alla prima realizzazione della cooperativa.

Uno dei punti che, a me personalmente, sta più a cuore da quando mi interesso di cooperazione edificatrice, è quello della realizzazione a proprietà indivisa. L'ho scoperta parlando coi soci delle cooperative più vecchie, fortemente legati a questa esperienza tipicamente lombarda, esperienza indubbiamente carica di significati idelogici, culturali estremamente importanti.

Non potevo, quindi, non affrontare questo tema anche con Della Schiava.

Di fronte a questa scelta (costruire a proprietà divisa o indivisa) come si pone la Cooperativa La Torrazza? La risposta è questa: "Vocativamente siamo legati alla realizzazione a proprietà indivisa, proprio per quella volontà di socializzazione, cioè di realizzare e amministrare tutti assieme, che le è propria.

Oggi però la frammentazione sociale fa sì che, se uno vuole costruire, deve mettere assieme esigenze diverse e spesso contrastanti. Per realizzare i box ad esempio, costruiremo sia a proprietà divisa che a proprietà indivisa, proprio per andare incontro a queste esigenze differenti.

Tale Piano comprende anche le aree di proprietà I.A.C.P.M. messe in vendita con relativo progetto per la costruzione di box interrati a Cooperative ed Imprese.

Mentre si fa osservare il differente atteggiamento dell'Amministrazione Comunale, che concede le aree in diritto di superficie, la Cooperativa "La Torrazza" si rende disponibile a collaborare con gli Enti per un intervento teso al razionale uso del suolo, al soddisfacimento complessivo della domanda e ad una qualificata risistemazione del soprassuolo. Il Presidente geom. A. Della Schiava

PURO E SQUISITO

Olio éxtra vergine - Germoglio - Olio di oliva - Olio di semi: Arachide, Mais, Soia, Girasole - Olio di sansa e oliva PER PRENOTAZIONI TELEFONARE 02-30.58.65

I prezzi del mese

scamone a fette

vitello arrosto

bollito magro

polpa brasato

fesone di vitello

polpa-coscia

spezzatino vitello

ossi buchi

L. 10.600

L. 4.380

L. 4.200

L. 8.200

L. 9.480

L. 9.700

L. 5.280

L. 6.500

al Kg. al Kg. al Kg. al Kg. al Kg. al Kg. al Kg. al Kg.

In occasione delle feste pasquali agnelli e capretti a prezzi eccezionali

nome della carne

È
accaduto 40 anni fa
■ I I ■ ■ mi
LA PRIMA
t milabo 19 - pagina 6 maggio 1984
il
I I ■ ■ a I ■ ■
P.zza Loreto (mezzanino MM)
TAGLI DI PRIMA QUALITÀ GRANDE SCELTA SERVIZIO SCELTO
Milano -
tel. 209191

I mestée de la Milan de semper

I

mestée de la Milan de semper

Magazzinée, maijera, mercant e mobiliée

Richiami di voci trapassate per i mestieri che cambiano sono un importante punto di riferimento nell'evoluzione di quelli di oggi.

"Magazzin magazzinée"; magazzino, magazziniere. Vasta latitudine di questa voce prima; il magazzino è genericamente locale di custodia e deposito o smistamento. Ogni ditta o fabbrica ha un suo magazzino ed anche molti bottegai e artigiani.

Ci sono grandi magazzini per la custodia dei mobili, per il deposito degli attrezzi, delle merci, dei liquidi e materiali vari, di consumo o di vendita.

"Magazzinée" non è da confondere con depositano; nelle piccole imprese è una specie di factotum ed è al tempo stesso imballatore, facchino e fattorino; in altra circostanza deve tenere la registrazione del materiale o merci sia di carico sia di scarico; il compito può sembrare relativamente lieve, ma richiede spesso buona memoria, ordine e conoscenza tecnologica di materiali giacenti, pezzi da ordinare, da restituire o da eliminare.

"Grandi Magazzini" è invece

la voce generica di quegli emporii o bazar che vendono un poco di tutte le merci e che negli ultimi anni sono andati proliferando ovunque con i più svariati nomi e relativa pubblicità di richiamo.

"Maijera, maijeria"; magliaia, maglieria e maglificio. La magliaia è l'artigiana che produce per terzi maglieria su commissione ed a volte per un proprio negozio; ci sono ancora le magliaie che lavorano la maglia a mano in una imprecisabile elencazione di capi (praticamente tutto ciò che si può creare, calze comprese).

"Maijera" in milanese si definisce anche chi gestisce in proprio un negozio di maglieria, settore in cui rari sono gli uomini eccezione fatta per i magazzini all'irigroSSo; anzi la presenza maschile in quest'ultimo caso è norma.

Laboratorio di maglieria, "laoreri de maijera", è invece il primo gradino verso la produzione

Dialettologia milanese

Le discordanze sulla vocale "U"

L'accademia del dialetto milanese opta per la riforma del grafema "oeu" a favore del fonema

V' già adottato da F. Angiolini

..."Probabilmente nella stesura del suo vocabolario Francesco Cherubini si è trovato di fronte ad una indicibile perplessità; avrà intenzionalmente lasciato correre per rincongruenza grafica o si è ingannato di fronte al dilemma della vocale U? Oppure non ha voluto approfondire l'indagine per rispetto a Biffi, Tanzi, Balestneri. Porta ed altri? Questi interrogativi non sono affiorati in una questione che si presentava tiranna oltre ogni limite"?

Da queste annotazioni dell'anonimo milanese non c'è atto di accusa nei confronti del Cherubini, ma, al più prolisso estensore di terminologie dialettali, è indirizzato un tardivo lamento per non avere curata grammaticalmente ogni forma grafica ed avere incoraggiata l'usanza delle conseguenti "bugie grafiche".

Il ragionamento s'impernia sul riconosciuto valore grafico della vocale O sia per il naturale parallelo della forma italiana scritta, con fonetica relativa ai casi, sia in sostituzione della vocale U per lo scritto e suono vocalico conseguente nel milanese.

"L'intricato ginepraio in cui si sono avventurati un poco tutti, anche Parini, Grossi e più tardi Banfi, Cima, Salvioni, Righetti, Tessa ed altri ancora mi attanaglia; tutti hanno sempre sostenuto che la vocale U, eccezione fatta per quando è legata alla conconante Q, ha suono milanese - lombardo - francese; ma allora tutte quelle "bugie" che sono state scritte?".

L'anonimo milanese così spiega: "Se scriviamo i vocaboli "guerra, guant, reguard, guida, seguas, guadagn, séguit, guerc, guizz, sanguetta, guardia, tregua, guast" osserviamo che la regola di pronuncia milanese vale soltanto per "guida, seguas, séguit, guizz, sanguetta, tregua" mentre gli altri vocaboli hanno suono di U italiana e quindi andrebbero scritti facendo seguire la vocale O alla consonante G;

in serie, su campionario o per negozianti; in genere occupa oltre la titolare lavoranti in numero che varia in ragione degli impianti e del lavoro al cui ritmo è legato, tenuto conto della flessione stagionale.

Maglificio; siamo a livello di industria, più o meno grande; qui vi si fa veramente di tutto: dalla pigiameria alla maglieria intima ed esterna, alla stoffa a maglia con tutti i generi di filati e persino berretteria e maglieria sportiva.

Naturalmente anche in questo settore del lavoro c'è la produzione dozzinale, scelta, fine, di lusso, d'alta moda ed esclusiva; correntissimo in questi tempi resibizionismo giovanile della maglieria reclamistica, con scritte, figure d'animali o personaggi di cartoni animati ed anche divi.

Il settore della maglieria come quello tessile usa ogni tipo di filato: lana, cotone, seta e fibre moderne tra cui alcune recentissime dal misterioso nome esotico; le lane hanno pure nomi complicati ed orientali.

fa!" (Se aspetta di vendere qualcosa a me il mercante di marame, cose di poco valore, può aspettare sino a quando un sasso soffia!).

La legione dei mercanti s'è assottigliata, sono rimasti i mercanti d'Arte e "i mercant de nivor! Quest'ultima dizione è una forma eufemistica del gergo degli stessi mercanti, un riferimento a chi tenta di imbrogliare e che quindi è un mercante di nuvole, merce notoriamente... invendibile!

"Mobiliée", mobiliere; si definisce con questa voce sia il fabbricante sia il venditore di mobili; i lavoranti hanno invece la menzione che è stata a suo tempo dettagliata quando ho parlato del legnamée, ebanista e lustrò (falegname, ebanista e lucidatore). "Mercant de mobil" è invece una voce caduta in disuso e soltanto rare volte acclamata da qualche anziano meneghino tenace conservatore della antica terminologia.

vasto repertorio: cucine, mobili letto, librerie letto, divani semplici, doppi e con inserito il piccolo bar ed ancora letti ribaltabili o convertibili per le sempre più minuscole dimore e decine di altre soluzioni per il giorno e la notte o per remergenz.a; oltre tutto moltissimi veri e propri bar in miniatura con tanto di sgabelli identici a quelli dei grandi bar.

Ed ancora i commercianti di mobili antichi da non confondere con gli antiquari; così pure coloro che trattano soltanto mobili artistici o unici ed ancora di fattura d'altri mondi, non comunque classificabili alla voce mobiliée in quanto restringono il loro interesse ad un preciso esclusivo genere.

bilio d'infimo ordine sia per qualità di legname sia per la rozza esecuzione.

Il modo di dire sopra menzionato indicava in modo furbesco, in gergo, ma spoglio d'ogni cattiveria, il fabbricante di cacci da morto, catafalchi smontabili per onoranze funebri e ... mobilio congenere.

"goerra, goant, regoard, goadagn, goerc, goardia, goast".

"Hanno poi scritto "sangu" per sangue; la cosa non è soltanto inesatta, ma è ridicola alquanto poiché la sua pronuncia, lo scrive anche L. Pavia, diventerebbe "sangir mentre è notorio che i milanesi pronunciano "sangh" e cosi va scritto. Sono soltanto i vocaboli derivati che sentono la presenza della U milanese: "sanguinà, sanguinari, insanguinaà, dessanguada, sanguinass (e non sanguinazz come scrive Cherubini, il quale non ha mai applicata la regola che domina, quella cioè della consonante S in sostituzione della C del corrispondente vocabolo italiano, in questo caso sanguinaccio.)".

Le note dell'anonimo milanese proseguono: "...mentre il Cherubini affronta enigmaticamente la questione altri pedestremente lo emulano; rAngiolini ha cercato la formula della vocale U contorcendo una miriade di vocaboli ed usando per essi una varietà d'accenti; la stessa cosa ha fatto per la consonante S che supplisce alla consonante Z in modo tanto pacchiano da costringerlo, per non cadere nel più sberciante ridicono, a soppnmerne moltissimi".

Della questione della consonante Z, soppressa o impropriamente usata parleremo più avanti; richiamo l'attenzione dei lettori sul fatto nuovo; l'Accademia del dialetto milanese, costituita senza concorso alcuno, ha sostituita anche lei la vocale Odi molti vocaboli con la vocale U e buon per noi, per tutti i milanesi ed i cultori del dialetto, ha lasciato operante la consonante Z; per contro ha deciso di non usare più per lo scritto OEU limitandosi a rappresentare il classico grafema milanese co e; (la vocale O sormontata da dieresi) fonema ritenuto moderno anche se rAngiolini lo impo nel 1897. (continua)

C'è una ditta che reclamizza i suoi prodotti di maglieria per bambino, donna e uomo sottolineando "prodotti esclusivamente con lana vergine" (siano certi i lettori che Milano 19 non bara; possiamo fornirvene l'indirizzo); l'uomo della strada a questo punto non può trattenere una esclamazione ilare: "Sarà senza dubbio lana vergine, ma la pecora non può confermarlo!).

"Massoeus", oppure "Massaggiador"; massaggiatore. Il termine al femminile non si conosce (anche se le piccole pubblicità di tutti i quotidiani ne riportano in italiano le grandi prestazioni d'opera); i glossari milanesi non citano neppure la voce da me riportata che ha una indubbia matrice francese ed è terminologia nata in ambiente sportivo.

Comunque massaggiatori e vere massaggiatrici sono quasi sempre liberi professionisti, con diploma specifico odi infermiere/a; oltre al settore sportivo in cui sono altamente nchieste le prestazioni operano anche presso privati o cliniche.

Oggi invece si è generalizzato al punto che definiscono mobiliere anche il fabbricante di mobili in ferro, da giardino o terrazzo o mobili d'ufficio; una volta era esclusiva di chi produceva e commerciava mobili di legno.

C'è invece una voce che pochi conoscono e che si riferisce a coloro che costruivano letti, armadi, seggiole, comodini, -comode", (particolari sedie con cassonetto fondo e doppio coperchio, di cui uno con largo orifizio ed uno di mascheratura, ancora usate negli ospedali per permettere a chi ha difficoltà di poter fare i propri bisogni) ed altre suppellettili in ferro verniciato o smaltato per convitti, cliniche, ricoveri ed ospedali: questa voce era "ferree de mobil" e non l'avevo indicata proprio per la sua peculiarità quando a suo tempo ho illustrato il mestiere del "ferree", fabbro.

Per i mobili da giardino e terrazzo costruiti in bamboo o in giunchiglia ho invece parlato in riferimento alla cesteria mentre per i mobili per ufficio, nei tempi andati costruiti in legno e commerciati sempre dal "mobiliée", oggi operano costruttori e negozi specializzati; non esiste traccia di specifica voce al riguardo ne richiamo sui vocabolari milanesi.

"Mobiliée de ses ass", (mobiliare di sei asse) è una voce canzonatoria a filo di dispregio per quei mobilieri che trattano mo-

Poiché durante il trasporto non di rado capita che il mobilio si graffia, quando addirittura non se ne stacca qualche pezzo, è ancora diffuso tra i mobilieri e tra i falegnami in genere, con riferimento al rappezzo della parte avariata, un motteggio di singolare dizione: "Cont on poo de colla e on poo de stucch a se fan su tucc i mamalucch". (Con un poco di colla e un poco di stucco si imbrogliano tutti i mamalucchi). Ripieghi del mestiere, non dissimili da altri. (continua)

MILANO- VIA DELLE ANDE, 1 TEL. 306422

FERRAMENTA

COLORI - VERNICI

CASALINGHI

CARTE DA PARATI MOQUETTES

Nei tempi correnti è nata un'altra branca, quella dei mobili componibili; ditte specializzate in ristretti settori o introdotte in

...e mille cose per la casa!

"Mercant", mercante; voce di largo uso nei tempi dei nonni, sino ad essere quasi ossessiva; ne ho accennato agli inizi di questa rubrica presentando col zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA -passamantée (chi produce passamanerie) "el mercant de passamanerie" e così si definisce in dialetto milanese tutti coloro che vendono merci non da loro prodotte.

Quindi tutta una lunga fila di mercanti a cui veniva accodato il campo della merce trattata, con le eccezioni dei casi: "mercant de vin", grossista di vino o titolare di rivendita in contenitori sigillati (fiaschetteria); "mercant de tabacch", tabaccheria (senza bar annesso); "mercant de stofr, negozio di tessuti, drapperie, ecc.; "mercant de mobil d'occasion", il rivenditore di mobili usati, "mercant", mercante, il titolare di merceria, così semplicemente: quindi molti altri.

Il merciaiuolo ambulante invece veniva chiamato "bigolott" ed il venditore di stoffe ambulante, corrispondente al moderno magliaro, veniva indicato "mercant de foffa" a cui qualcuno fece il verso canzonando: "Se 'I speccia de vend quajcoss a mi el mercant de foffa el po' speccià fin quand on sass el bof-

maggio 1984 pagina 7 - milano 19
Merclaiuolo ambulante definito In milanese "Ségolott", ovvero: "Quel dl stringh e binder.
HOBBY
& CASA
ELETTRODOMESTICI
CASALINGHI un
T.V. HI-FI

Trentadue tenniste impegnate nel

primo trofeo singolare

Tra le iscritte un nutrito gruppo di frequentatrici del centro tennistico del Lido di piazzale Lotto, comprese le brave giapponesi

Organizzata da Milano 19

Camminata ecologica da Milano all'Adda

Il secondo appuntamento di Milano 19 è per domenica 20 maggio alla "Camminata ecologica" sulle rive dell'Adda in collaborazione con il gruppo "Fior di monte" dell'A.P.E.

Il ritrovo dei partecipanti è per le ore 7.30 alla stazione Cadorna della M M2. marciapiede per Cascina Gobba. Da lì inizierà il trasferimento con i mezzi pubblici fino a Trezzo d'Adda, indi "un paso pie un paso caminando" fino a Paderno d'Adda ove il treno delle FF.SS. ci riporterà a Milano.

Se vi portate la colazione al sacco, ed in questa occasione è più che opportuno, la spesa prevista per i vari trasferimenti è di L. 3.000/3.500 a persona e non è necessario prenotare basta essere... puntuali alrappuntamento.

Contro i decreti taglia-salario Si, siamo andati a Roma!

La presenza della Lega Pensionati Gallaratese alla manifestazione di Roma del 24 marzo scorso

Dal 13 al 23 marzo scorso si è svolta la prima edizione del torneo singolare femminile di tennis presso il Centro di Via Marostica.

Totale l'adesione delle giocatrici: trentadue iscritte tra cui un nutrito gruppo di tenniste frequentatrici del Lido di P.le Lotto, comprese le brave giapponesi.

Sport Flash

Si svolgerà in questo mese il campionato Nazionale di boccette, organizzato dalla Cooperativa di Via Diomede a Lampugnano. Si prevede una numerosa affluenza di concorrenti e appassionati.

Organizzato dalla Polisportiva San Leonardo G.2., avrà luogo il 12 e il 13 maggio alla piscina del Centro Onnicomprensivo di Lampugnano, il campionato nazionale di nuoto riservato ai non vedenti, un altro appuntamento importantissimo per lo sport per la nostra zona.

E il campo XXV Aprile? A che punto sono i lavori che dovevano essere consegnati entro gennaio? Ne parleremo sul prossimo numero.

Due appuntamenti importantissimi per le ragazze della Pallacanestro della Polisportiva San Leonardo recentemente sponsorizzate dalla ditta Ciftat, azienda leader nel campo dei servizi.

La finale si è disputata tra Anna Cattorini e Milena Pozzoli, con il risultato di 6/4 - 6/ I per la Cattorini, che si è così aggiudicata il Trofeo.

Dopo la Pozzoli, naturalmente seconda classificata, il terzo posto è andato a Ilde Bordogna, il quarto a Gabriella Scotti, il quinto a Rosalba

Brambilla, il sesto e settimo alle due giapponesi Fukumoto e Kuvano, 'segue Ulla Mancino all'ottavo posto.

Da elogiare la serietà delle giocatrici e l'impegno degli organizzatori, che intendono far proseguire ogni anno una nuova edizione del Torneo singolo femminile.

La passeggiata è adatta a tutte le gambe, isolata dal traffico automobilistico ed interessante per tutto ciò che si potrà vedere: la natura ancora selvaggia, le rapide, le centrali, gli opifici, i ponti che ropera dell'uomo costruì più di cent'anni fa. Una pacchia per i fotografi. Arrivederci dunque e... buona passeggiata.

Al Pala7.7o dello sport di via Tesio

Applausi del pubblico per gli atleti disabili

E non si è trattato di un atto di pietà, ma di un giusto riconoscimento del loro valore e della loro preparazione sportiva

Al Palazzo dello Sport di via Tesio si è recentemente tenuta una manifestazione sportiva riservata agli atleti disabili, con la partecipazione, in qualità di spettatori, di circa dodicimila studenti di Milano.

Chi ha partecipato avrà potuto ammirare esibizioni di pallacanestro, di torball, di ginnastica e di slalom parallelo in carrozzina; tutte molto significative come momento e sportivo e spettacolare.

Anche le signore impellicciate che stavano di fianco a noi e che si aspettavano di assistere alle "prove strazianti, ma significative di poveri handicappati" hanno dovuto presto ricredersi e unirsi nell'unanime applauso dei convenuti, che non suona certo come un atto di pietà, ma semmai come un'accusa a un Comitato Olimpico che, solo ora, ha riconosciuto la Federazioe Italiana Sports per handicappati.

può camminare senza l'ausilio di una stampella, ma che conosce solo lo sport del telecomando (quello della televisione).

E certo difficile per chi scrive, essendo legato da una amicizia profonda, anche se non di lunga data, a queste persone, rimanere equilibrato, non provare emozioni che doppiamente scuotono l'animo di una persona: come uomo prima e come sportivo poi.

E difficile non odiare il politico di turno che grida ai quattro venti che i portatori di handicaps vanno trattati come persone normali, possibile che il tapino non arrivi nella sua "immensa e superiore conoscenza" a capire che i disabili non vanno trattati "come" persone normali, semplicemente perché... "sono" persone normali?

I datori di lavoro devono smettere al più presto di sentirsi delle "Giovanna d'Arco" ogni volta che assumono un disabile

Conclusasi con una prestazione positiva la tournée di Pasqua zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA che le ha viste affrontare a Sanremo una selezione di giocatrici da quasi tutta la Liguria, le attende ora il raduno regionale del 5 e 6 maggio a Lecco, in cui cercheranno per il più possibile di farsi onore. Lo speriamo.

Non si tratta di gente che ha bisogno di pietà, siamo davanti a grandi atleti: persone che hanno saputo cogliere da un fatto sfortunato della loro vita la forza per ergersi un palmo più in su di molta gente, che si ritiene superiore solo perché

e per questo meritare riconoscimenti: la linea che divide i portatori di handicaps dai cosiddetti "normali" è una linea di pregiudizi, di ipocrisie, di finti liberalismi, non certo di diverse capacità, specie mentali e gli atleti che si sono cimentati al palazzo dello Sport volevano dimostrare appunto questo.

Da queste colonne si è sempre saputa la verità, senza contrabbando alcuno, chi scrive su questo giornale ha, per fortuna, sempre potuto affermare ciò che sentiva e voleva; se dunque ci complimentiamo con il Lion's Club di Milano e con la Federazione Italiana Sports per Handicappati è semplicemente perché lo meritano, perché hanno infranto uno dei tanti gradini mentali e non, che impediscono a persone come le altre di poterlo essere veramente, di poter esercitare i propri diritti, di poter avere uno spazio in una società che è anche loro.

Non certo per fare una gita di piacere, ma per contare e dimostrare con i compagni della C.G.I.L., è stata una esperienza che non dimenticheremo facilmente.

1°) Per la fatica, 2°) per l'orgoglio di aver partecipato ad una imponente manifestazione di massa. Noi anziani ci ricordiamo cosa volevano dire "I decreti" e per questo c'eravamo anche noi.

Nonostante una pesante campagna di stampa che distorce e falsifica le posizioni del sindacato, la grande manifestazione di Roma, a cui noi dello S.P.I. — C.G.I.L. abbiamo dato il nostro

contributo come Lega che si riconosce nelle lotte dei lavoratori, ha dimostrato che i lavoratori i pensionati non sono disposti a subire passivamente le scelte di politica economica di questo governo. S.P.I.

C.G.I.L.

Lega Pensionati Gallaratese Vla Urugay, 11/2

La Lega Pensionati G I Gallaratese, porge un vivo ringraziamento a tutti i cittadini che con la loro sottoscrizione spontanea ha permesso ad un gruppo di pensionati della lega di recarsi a Roma il 24 Marzo 1984.

n'Alano 19 - pagina 10 maggio 1984 Presso il Centro di via Marostica
LEONARDO acconciature maschili
estetici
Trattamenti
ABBIGLIAMENTO CENTURTEX
ai dilettanti Sei capace di cantare?
capace di cantare, ballare, suonare uno strumento? Sei un imitatore, un giocoliere, un prestidigitatore, un attore? Insomma sai fare qualcosa? Ti offriamo la possibilità di esibirti in pubblico durante la "Festa de l'Unità" che si terrà in Quarenghi dal 2 al 10 giugno moda giovane UOMO - DONNA- BAMBINO MAGLIERIA - BIANCHERIA Piazza Rosa Scolari 1 -Trenno (Mi) Tel. 4520478 p.v. Per informazioni telefonare al 3085919 il martedì dopo le ore 21 oppure alla domenica mattina. Arrivederci e... in bocca al lupo. Sez. Di Vittorio del PCI via Quarenghi 8 Milano
CCM lampade UV-A via G. Silva 45 - tel. 483501 - Milano
Invito
Sei

Le inchieste di Milano 19

È utile insegnare lingue straniere alle elementari.

Nostra intervista ad un insegnante che ha maturato un'esperienza di insegnamento di lingue straniere nelle scuole elementari della nostra zona

La redazione di Milano 19 ha voluto intervistare un insegnante che ha maturato un'esperienza di insegnamento di lingue straniere nelle scuole elementari della nostra zona, e più esattamente nella scuola di via Cilea 12, dal 1976 al 1982. Questa esperienza è sembrata particolarmente interessante a MI 19, soprattuto in vista delle nuove direttive ministeriali, che prevedono per il 1985, rinsegnamento delle lingue straniere fin dalla scuola elementare.

Prot Tota, come è nata la sua specializzazione nelfinsepamento delle lingue straniere nella scuola elementare?

Figlio di emigrati italiani in Belgio, ho conseguito, tra l'altro, il diploma di maestro elementare a Liegi. Rientrato in Italia, ho insegnato nelle scuole elementari di Milano per conto del Centro Culturale Francese di Milano e presso il Liceo Francese di via Laveno.

Ha poi continuato ad insegnare?

Si, agli adulti presso un importante gruppo multinazionale e non solo il francese ma anche l'inglese. Attualmente sono il coordinatore della formazione linguistica presso tale gruppo. Come veniva insegnato il francese allora?

Bisogna riconoscere che il francese veniva insegnato ai ragazzi con una metodologia moderna per l'epoca; già si parlava di metodologia attiva, di audiovisivi e di lingua come mezzo di comunicazione.

Ci vuole spiegare meglio che cosa intende per metodologia attiva?

Si parla di metodologia attiva quando rapprendimento è frutto dell'interpretazione di dia-

loghi, scenette, giochi e canzoni. Che cosa ha di innovativo questa metodologia?

Prima di tutto l'approccio alla lingua straniera è divertente; rapprendimento spontaneo, naturale, un po' come accade al bambino piccolo che impara ritaliano attraverso il dialogo conia famiglia, la maestra d'asilo, gli amici...

Niente grammatica allora?

Mi aspettavo questa osservazione... La metodologia attiva non abolisce la grammatica, ma, contrariamente a quanto avviene nell'insegnamento tradizionale, la grammatica non è più un punto di partenza per insegnare una lingua straniera. Tra l'altro, non è mai partendo dall'insegnamento nozionistico della grammatica che si può riuscire a fare amare una lingua straniera.

È così importante iniziare precocemente rinsegnainento delle lingue straniere? In fondo, i ragazzi avranno tempo più tardi, nelle superiori?

È proprio il caso di dire che chi perde il treno giusto per imparare le lingue straniere, dai 4 ai IO anni, potrà con difficoltà colmare questo handicap, più tardi. Infatti, il bambino è più spontaneo, assimila meglio la pronuncia, si presta più volentieri a giochi e canti, mentre l'adolescente ha anche altri problemi che ne frenano la spontaneità, elemento decisivo.

Lei non ci ha ancora spiegato le motivazioni che stanno portato ad insegnare gratuitamente il sabato mattina in una scuola elementare?

Le ragioni che mi hanno spinto a riprendere l'insegnamento delle lingue in una scuola elementare del quartiere sono diverse; le motivazioni persona-

Astrologia: un segno al mese Toro: segno di terra governato da Venere

Passionalità, ostinazione, esibizionismo e pazienza sono le caratteristiche che lo accomunano al Leone, allo Scorpione e alf Acquario

li sono abbastanza ovvie; il fatto di essere io stesso genitore ed il piacere di tornare ad insegnare ai ragazzi, un'altra ragione è la volontà di mettere a frutto l'esperienza fatta sul lavoro in azienda ed infine il desiderio di incidere in un ambiente, quello della scuola elementare, all'avanguardia nell'accoglimento di proposte nuove.

Come hanno reagito le insegnanti?

Con una magnifica collabo- razione. È con piacere che cito alcune colleghe che mi hanno seguito ed aiutato: le sigg. Schiavelli, Nescis, Roda, Fioridia, Cifo.

E i ragazzi?

I ragazzi gradivano naturalmente l'ora di inglese o di francese del sabato mattina in quanto da una parte si divertivanoed inoltre l'ora di lingua straniera, grazie alla collaborazione della mestra, non era avulsa dai centri di interesse sviluppati.

Che seguito ha avuto questa iniziativa?

Essendo disponibile solamente il sabato mattina, il tempo che potevo dedicare ai ragazzi era naturalmente limitato anche perché nel frattempo altre maestre chiedevano il mio intervento. A questo punto si è fatta strada in me un'idea: piuttosto che insegnare io stesso, perché non mettere le maestre in condizione di insegnare autonomamente una lingua straniera? Questa idea è stata attuata di recente, con soddisfazioni professionali e personali per le insegnanti e con buoni risultati per gli scolari.

Ma sono in grado di insegnare una lingua straniera? È certo che la maestra che intende cimentarsi nell'insegnamento di una lingua straniera si trova di fronte a due difficoltà: la prima è di tipo linguistico, la seconda è di tipo metodologico, ma con un po' di buona volontà si possono superare entrambe. Su questi problemi torneremo in uno dei prossimi numeri. Quello che posso sin d'ora dire, è che il poter utilizzare su questo giornale, che ha una larga diffusione in quartiere, uno spazio per dialogare con genitori ed insegnanti è già un fatto positivo.

Lei parla di sensibilizzare i genitori...

Un problema di grande rilevanza Gli incidenti in età pediatrica

Pronta adesione della Scuola di Specializzazione in Pediatria Preventiva e Puericultura dell'Università degli Studi di Milano ad una "tavola rotonda" Å proposta dal Comitato Genitori del QT 8

Abbiamo aderito con entusiamso all'iniziativa propostaci dall'efficientissimo Comitato Genitori del Quartiere QT8 di Milano, in merito ad una "Tavola rotonda" da tenersi con i genitori dei ragazzi, sul gravoso problema degli incidenti in età pediatrica.

Lo abbiamo fatto per una serie di motivi: primo fra tutti per la rilevanza di questo problema (gli incidenti sono la prima causa di morte e di genesi di handicaps nei bambini tra I e 15 anni), ed inoltre perché da tempo la Scuola di Specializzazione in Pediatria Preventiva e Puericultura dell'Università, di cui facciamo parte, si occupa di questo problema nel contesto più generale dell'educazione sanitaria e della pediatria sociale.

Attualmente infatti partecipiamo a due grossi progetti sperimentali di ricerca a livello nazionale su questo argomento: un progetto pilota di educazione sanitaria e formazione del personale docente della scuola dell'obbligo in collaborazione con il Comune di Milano e il Provveditorato agli Studi di Milano; uno studio epidemiologico ospedaliero pluricentrico (16 ospedali della Lombardia), in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità di Roma al fine di raccogliere dati precisi sulle dinamiche degli incidenti domestici.

no attualmente il problema di maggior rilievo nella patologia pediatrica (10 causa di morte e di genesi di hanidcaps, elevati costi fisici-psichici sociali ed economici).

È necessario comunque rimuovere il concetto di incidente come evento inevitabile.

Bisogna quindi ricercare e riconoscere le dinamiche e i motivi che stanno alla base dell'evento accidentale al fine di promuovere azioni di prevenzione.

Prevenzione, non significa solo rimozione del rischio (ad es. chiudere a chiave in un armadio i farmaci e le sostanze tossiche, tenendole così fuori portata del bambino), ma anche corretta educazione al rischio (ad es. insegnare il corretto uso dei fiammiferi e del fuoco in genere).

Riconoscere l'importanza del fenomeno e promuovere la prevenzione e l'educazione alla sicurezza non vuol dire creare un'occasione in più per stabilire una lista di proibizioni e di raccomandazioni.

È necessario infatti creare, costruire un ambiente (casa-abitazione, scuola, strada, ecc.) dove è piacevole vivere insieme, anche se si devono tenere presenti alcuni pericoli essenziali. Occore saperli riconoscere guardandoli con gli occhi dei bambini per aiutare loro ad evitarli, a dominarli, e quindi a crescere.

adente.

Nel corso della serata si è accennato alla evoluzione della capacità del bambino di essere responsabile di sé; del possibile rapporto tra incidenti e problemi di personalità del bambino, infine della relazione tra inadeguatezza delle relazioni educativo-affettive e incidenti in età evolutiva.

Le informazioni date sono sembrate le più utili per riuscire a regolare le aspettative di successo di eventuali programmi di prevenzione centrati sui bambini e per delineare una possibilità di prevenzione anche in termini di corretta lettura dei comportamenti (dei bambini).

La nostra speranza è di essere riusciti nel corso della serata oltre ad avere elencato una lunga serie di rischi e di conseguenze da incidente, le modalità di prevenzione, le norme di primo soccorso, anche ad avviare un processo più ampio che coinvolga la coscienza di un numero sempre maggiore di persone al fine di migliorare sempre più le qualità di vita dei nostri ragazzi. Restando a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti sul tema trattato, ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare in futuro ancora con voi. Cordiali saluti.

Dott. Claudio Frattini Pediatra

Dott. Momalo Jankovic Pediatra

Dopo avere brevemente esaminato il concetto di triplicità, parliamo oggi di un'altra divisione astrologica, la quadruplicità, che divide i segni in Cardinali, Fissi, Mobili. Secondo l'interpretazione di alcuni astrologi, ogni gruppo è formato in base alla posizione delle costellazioni rispetto ai punti cardinali. Per altri, è invece da ricercare il valore simbolico nella relazione tra i segni e ravvicendarsi delle stagioni. Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno, sono segni Cardinali ricchi di energia e creatività, ma anche di irrequietezza e mancanza di ponderazione.

Toro, Leone, Scorpione, Ac-, quarto, sono segni fissi che danno passionalità, ostinazione, esibizionismo e pazienza. Ai segni mobili appartengono Gemeni, Vergine, Sagittario, Pesci che hanno come nota fondamentale vivacità e intuizione, e in posizione dissonante superficialità e indifferenza verso gli altri. Questo mese è di scena il TORO (21 aprile — 20 maggio), segno di terra, fisso, governato da Venere dea dell'a-

more e della bellezza. E in effetti gli individui Toro, sono generalmente seducenti (e piuttosto abili nelramministrare le proprie attrattive fisiche), dal gusto estetico molto sviluppato che esprimono con l'amore per la musica e tutte le arti in genere. Natura istintiva, spirito positivo, alieno da sterili idealismi e fortemente realista, i Toro sono soprattutto inclini alla stabilità e al benessere materiale che perseguono con pazienza e perseveranza (tipica dei segni di Terra). Fedele alle proprie idee, conservatore e un po' testone è pieno di calore umano, onesto, equilibrato, diplomatico al punto giusto. Nei sentimenti ricercano sicurezza e comprensione, pronti ad offrire un affetto profondo, ma schivo da manifestazioni esteriori. Ma sono anche gelosi e possessivi (il segno di Terra non si smentisce) e pretendono dedizione e fedeltà assolute. Quello che appartiene loro non bisogna toccarlo! Economi, a volta avari, provocati sono capaci di grandi collere. Nel corpo umano al Toro viene attribuito il collo, la gola, gli accessi alle vie respiratone. Quindi predisposizione a tonsillite, angina e laringite. Una certa tendenza alla pinguedine consiglia ai "taurini" attenzione a tavola, se non vogliono che la loro vanità possa subire una frustrante battuta d'arresto. Ciao, auguri a tutti e che a tutti le stelle siano propizie.

Se è vero che reducazione dei figli è una faccenda che non riguarda solamente l'insegnante e il bambino ma coinvolge completamente i genitori, questo è valido anche per le lingue straniee. Dunque se M 119 è sensibile alle problematiche della vita nella nostra zona e vuole contribuire a migliorarle, l'area delreducazione dei figli non può essere ignorata. Questa iniziativa, spero, non possa che essere gradita ai genitori oltre che agli educatori, in quanto può informarli meglio su quello che c'è dietro l'angolo in materia linguistica.

Non potendo in questa breve relazione illustrare completamente i dati, le dinamiche e le problematiche degli incidenti in età pediatrica (per questo abbiamo fornito nel corso della serata un minimo di bibliografia oltre ai dati fondamentali), ci limiteremo quindi a ribadire alcuni concetti:

I) Gli incidenti rappresenta-

Per quanto riguarda gli aspetti: strettamente psicologici che intervengono nelle condizioni strutturali di rischio si è parlato del modo in cui la personalità di un individuo determina in modo attivo, ma non sempre, o in modo non completamente cosciente, alcuni eventi quotidiani, in questo caso rin-

Dott. Maria Merendi Psicologa

Dott. Cesare Ghitti Pediatra

Scuola di Specializzazione in Pediatria Preventiva e Puericultura dell'Università degli Studi di Milano cio Ospedale nuovo S. Gerardo dei Tintori Monza

PNEUMATICI VENDITA - RIPARAZIONE - ASSETTO RUOTE LA GOMMAUTO via Albani 31 - Tel. 4693036 prestiti a tutti I lavoratori dipendenti Prestiti fiduciari Mutui per l'acquisto e la ristrutturazione della casa Finanziamenti per artigiani e commercianti maggio 1984 pagina 11 - milano 19

Se vuoi bere è affare tuo

Alcoolismo: una piaga antica

che dilaga nel mondo moderno

Se vuoi smettere rivolgiti ai Gruppi A.A. Anonimi Alcolisti uno dei quali opera nella nostra zona, in via Stratico 9, a San Siro

Con questa testimonianza, a cui speriamo farne seguire altre, intendiamo evidenziare un grosso problema: ralcolismo. Cercheremo di evidenziarlo il più possibile per capirlo, onde poter dare una concreta speranza a coloro che sono alle prese con questa malattia per far sì che possano risolverla con l'aiuto di persone in grado di farlo.

Da dodici anni operano in Italia gli "Alcolisti Anonimi". Nella nostra città tre di questi gruppi sono a disposizione di chi è nel problema. Non vogliamo far loro pubblicità perché non è di questo che hanno bisogno; quello che loro è che la malattia, ralcolismo, sia illustrata ai lettori in forma corretta e reale onde evitare allarmismo o disinteresse.

In questo articolo toccheremo il più semplicemente possibile i primi concetti basilari spiegandone le caratteristiche le cause ed i possibili effetti.

Si può iniziare chiedendoci che cosa è l'alcool. Si offre o si accetta un "bicchiere" per mostrare agli altri che si gradisce o si è graditi, davanti all'alcool si suggella un affare, lo considera indispensabile per occasioni da ricordare come battesimi, compleanni, vittorie sportive e così via. Si può quindi affermare che l'alcool è "il veicolo socializzante per eccellenza"; o meglio, "il lubrificante per gli ingranaggi dei rapporti sociali".

Vediamo ora chi è l'alcolista: sostanzialmente è quella persona che inizialmente faceva uso sociale dell'alcool. In seguito, per una somma di fattori genetici e psichici, ha modificato il suo bere perché a situazioni particolari, d'ambiente in cui vive e opera, problemi fisici o altro, non ha saputo reagire appropriatamente ma si è rifugiato nell'alcool considerandolo la panacea di tutti i suoi problemi; ralcolista è fondamentalmente

dipendente, immaturo, insicuro, egocentrico; tende sottrarsi gran parte delle difficoltà e se le affronta lo fa con ottica distorta; usa una bottiglia come lente e si sente immunizzato da ansietà, frustazioni e risentimenti che accomuna nell'arco della giornata. Sulla scorta di quanto sopra tenteremo di spiegare cos'è ralcolismo: verosimilmente è una malattia della vita emotiva dell'individuo che però è possibile superare lavorando sui difetti del carattere ottenendo come risultato la capacità dell'alcolista a condurre una vita sicura, serena, matura. Si deve comunque tenere presente che i danni causati dall'alcool sono irreversibili, come d'altra parte sentenziato nel 1956 dalla Organizzazione Mondiale della Sanità là dove afferma che "l'alcolismo è una malattia incurabile, progessiva e mortale". Quindi il malato che smette di bere non deve sentirsi guarito ma ha solo impedito il progredire della sua malattia.

Proseguendo nella nostra esposizione analizzeremo ora cos'è un alcolista. Tralasciando

Casa di Cura S. Siro

RINNOVATA, POTENZIATA E CONVENZIONATA CON LA REGIONE LOMBARDIA PER TUTTI I CITTADINI. PIAZZALE SEGESTA - VIA MONREALE 18, MILANO TELEFONI 4034341/ 2/ 3/ 4 (con ricerca automatica)

Zona residenziale ben collegata (Tram 24- Filobus 90-91 - Autobus 49- MM p.le Lotto)

COMODITA' POSTEGGIO AUTOMEZZI

Poliambulatorio convenzionato per le seguenti specialità:

- Medicina generale

- Medicina Geriatrica

- Chirurgia Generale - Ortopedia e Traumatologia

- Laboratorio di analisi

tutte le definizioni che la medicina o chi per lei ha coniato su questo malato, si può sostenere semplicemente che l'alcolista è colui che dopo aver bevuto una quantità indefinita di alcool non è capace di fermarsi e smettere di bere per un tempo indefinito. È irrilevante quanto beve, cosa beve, dove e con quale frequenza beve; è necessano riaffermare che l'alcolista è tale se non sa smettere di bere per sua libera scelta per un tempo indeterminato.

È spontaneo allora chiedersi perché l'alcolista non può smettere di bere. Le teorie anche in questo caso sono molte ma riteniamo che la più valida sia la seguente: la presenza di alcool nell'organismo del malato produce un effetto negativo che viene definito dagli addetti compulsione. Non è sete, non è che piaccia l'alcool, ma è una forza incontrolla bile dalla volontà del malato che lo costringe a bere suo malgrado. (Potrà sembrare un paradosso ma è invece la realtà che vivono centinaia di migliaia di persone in ogni parte del mondo in qualsiasi istante della giornata).

Le principali componenti della compulsione sono due: l'una mentale, l'altra fisica. Quella mentale, psichica, viene descritta come una ossessione, una fissazione per ('alcool; la preoccupazione che l'alcolista attivo ha èquella di procurarsi "il bicchiere" successivo a quello che sta bevendo. La componente fisica è l'effetto che l'alcool produce nell'organismo, nei tessuti del corpo; effetto che i tessuti, richiedono sia rinnovato o ripristinato allorché si abbassa il tasso di alcool contenuto nell'organismo stesso.

È importante sapere che in tre giorni di astinenza da alcool il sangue è purificato e, di conseguenza, non si dovrebbe avere compulsioni; in pratica cessando del tutto o si avvertono lievemente quando anche la mente, la psiche, si è purificata dall'idea di alcool. E proprio rassenza di compulsione che da modo all'alcolista di capire che per lui il problema è gestibile è controllabile; la sua vita da quel momento deve essere tesa solo alla ricostruzione della sua persona, da tutti i punti di vista. Questa ricostruzione può avvenire in molti modi; il più collaudato il più sicuro sono le riunioni del gruppo A.A. (Alcolisti Anonimi) qualunque esso sia.

Le fasi della malattia alcoolica sono fondamentalmente tre:

a) fase pre alcoolica; b) fase acuta; c) fase cronica finale.

La fase pre alcoolica è caratterizzata inizialmente da sporadiche amnesie mentre in fase crescente insorgono altri problemi: bere furtivamente, preoccupazione per bere, bere a

lunghi sorsi, si evita di parlare del bere, amnesie frequenti. Nella fase pre alcoolica le manifestazioni di intossicazione non sono gravi, sono limitate alle ore serali. Il bere non è ancora smodato ma non è più "sociale".

La fase acuta invece si manifesta con la perdita di controllo nel bere, nella ricerca di alibi ai rimproveri di famigliari ed amici, stravaganze, aggressività, rimorsi persistenti, inutili tentativi di smettere di bere, cambiamento di abitudini, perdita degli amici e spesso del posto di lavoro, primo ricovero, fuga geografica (si parte spesso per luoghi dove non si èconosciuti), si nascondono le scorte di alcool, si beve al mattino. Nella fase acuta le manifestazioni di intossicazione sono regolari e serali accompagnati dal mal di testa il giorno dopo (frequente ma non regolare). Si attuano le prime protezioni per difendere il diritto di continuare a bere, il bevitore si isola da famigliari ed amici.

Fase cronica. Si prende la prima sbornia lunga, inizia il decadimento morale (o si accentua), pause indefinibili, tremori, crisi religiose, collasso (coma epatico, deliriun tremes).

Nella fase cronica si beve per neutralizzare i danni che il bere stesso ha causato; il circolo vizioso è iniziato. Se nella fase pre alcolica la tolleranza all'alcool registra un aumento, nella fase cronica la tolleranza diminuisce notevolmente. Da questo quadro ne esce una persona che, se da bevitore sociale era amata e rispettata e spiritualmente ricca, ora è chiaramente una larva che vive sola col suo problema; è derisa, maltrattata, suscita rindignazione o la pietà del prossimo. chi gli vuole ancora bene non lo aiuta ne supplicandola ne insultandola per stimolare l'amor proprio perché a questo livello l'amor proprio non c'è più.

È in questo contesto che rA.A. si inserisce fra questo malato e la sua fine naturale cercando di interrompere la spirale nella quale ralcolista è finito. È al gruppo che l'alcolista sente raccontare le esperienze che anche lui ha vissuto e sta vivendo, è la sua esperienza che da la possibilità di aiutarlo ed aiutare. Non è orgoglio di parte quando si afferma che un nuovo venuto, con la sua testimonianza e con la sua voglia di uscire da quel torpore che lo avvolge, sprona gli anziani dell'Anonima Alcolisti a continuare nella loro sobrietà e dà loro una ragione in più per continuare. Un alcolista ebbe a dire che "l'alcolista sobrio è una persona normale con una esperienza in più".

Ma cos'è praticamente l'Anonima Alcolisti lo vedremo in una prossima puntata.

(/ - Continua)

È nato il "Comitato antidroga Zona 19"

11 fenomeno o dramma della droga, ha assunto in questi ultimi tempi, forme allarmanti, drammatiche e pericolose.

Anche nella nostra zona, come in altre zone di Milano, il numero dei tossicodipendenti e degli spacciatori è in forte aumento.

Attraverso un'Assemblea pubblica, tenutasi negli stabili del Monte Amiata — al gallaratese — si è costituito un "Comitato promotore antidroga Zona 19", che vede attualmente al suo interno una quindicina di persone. Questo Comitato intende riunirsi ogni giovedì, alle ore 21 c/o il Centro Comunitario Culturale Comunale (C.C.C.C.) di Via Lampugnano 145 — Trenno.

Teniamo a precisare che il suddetto Comitato non intende sostituirsi agli "addetti ai lavori", ma si pone come obiettivi i seguenti punti:

Promuovere iniziative nelle scuole e nei Centri culturali, sociali e sportivi della zona, di informazione e prevenzione;

Operare in stretto rapporto e collaborazione, con gli operatori sanitari della zona che si occupano del problema specifi-

co, per il recupero e la riabilitazione dei tossicodipendenti;

Solidarietà alle famiglie per reperire le strutture necessarie. Questo perché quando un tossicodipendente decide di smettere, si trova molto spesso in difficoltà;

Stimolare gli Enti preposti affinchè anche nella nostra zona, vengano attuati gli articoli della Legge 685 riconosciuti positivi, esempio la collaborazione ed i finanziamenti. Per creare un movimento di cittadini che esigano la modifica di alcuni articoli della stessa Legge al fine di creare Centri alternativi al carcere..

Il "Comitato promotore antidroga Zona 19" si riunirà il IO maggio 1984 alle ore 21 presso il Centro Comunitario di via Lampugnano 145 (ex scuola Trenno).

Si invitano tutti i cittadini della Zona 19 a partecipare e a far parte di questo Comitato. Inoltre l'invito è esteso a tutte le forze sociali, culturali, sanitarie, politiche, religiose e sportive della zona, alla commissione sanità del Consiglio di Zona 19, e soprattutto ai giovani.

Il Comitato promotore antidroga Zona 19

- Ginecologia - Otorinolaringoiatra

- Cardiologia

- Neuropsichiatria

- Radiologia e Roentgenterapia

- Fisiochinesiterapia (Radar, Marconi, Ultrasuoni, forni Bier, bagniluce, Ionoforesi, stimolazioni elettriche, massaggi, ecc.

infilano 19 - pagina 12 maggio 1984
Al Centro Comunitario di via Lampugnano
OREFICERIA ARGENTERIA OROLOGERIA di FRANCO FRANCIOLI Concessionario SEIKO SWIZA BRAIL OK PIERRE BONNET via CECHOV 20 c. di P. TICINESE 87 Tel 3089434 Tel. 8373932
Autofficina FRANCO TOIA
FRENI FRIZIONI AMMORTIZZATORI
RIPARAZIONI IN GIORNATA MILANO - Via Gallarate, 313 - Tel. 30.92.389 POGLIANO M. - Via Sempione - Tel. 93.41.634

Cucina africana della

Sierra Leone

Ho imparato a cucinare al modo africano. Mangiamo lo stesso riso ma due salse diverse: una per i bianchi e una per i neri, dato che i nostri stomaci sono troppo delicati per sopportare tutto il pepe, pasta di arachidi e olio di palma che loro ci mettono dentro. Comunque ho scoperto che le loro salse sono molto buone. Usano foglie di patate dolci, di cassava, o fagioli e poi pesce e con quesa salsa si condisce il riso. Anche il mio stomaco sopporta bene, mangiandone in misura ridotta.

Interessante è il modo con cui preparano il cibo. Intanto mangiano una volta al giorno, verso le 3 o le 4 e la preparazione richiede molto tempo. Tutto è come un rito e non si può eseguire a tempo di orologio. Per loro il tempo non esiste. Bisogna lavare molto il riso, accendere il fuoco, tagliare e pe-

stare con mortai le foglie, e tutto richiede molto tempo. Tutto è molto ben curato. Questa è la cosa più importante del giorno. Si può dire che tutta la loro vita, almeno per la maggior parte delle persone, gira attorno alla preoccupazione e alla preparazione del pranzo. E quasi tutto è affidato alle donne e ai bambini. Sono loro che vanno a cogliere la legna nel bosco, a prendere l'acqua al fiume e poi aiutano a pestare le foglie e i peperoncini nel mortaio. Passando al mattino lungo la strada è bello vedere le loro scene di vita. Ragazzi e donne vanno nel bosco per la legna, alcuni con secchi sulla testa vanno a prendere acqua che adesso in agosto c'è per tutti. Davanti alle loro capanne c'è chi sta pulendo il riso, che è molto sporco perché lo metono ad asciugare lungo la strada e sopra ci passano macchine, persone e bestie. C'è chi sta accudendo il fuoco. In genere la cucina è fuori dalla capanna. È come un'altra capanna senza pareti. Per terra ci sono delle pietre dove si accendono due fuochi: uno per la pentola del riso e l'altro per la salsa. Quando battono la cassava nel mortaio si danno i turni perché è un lavoro pesante e richiede tempo. Le ragazzine più piccole hanno il compito di curare i fratellini ancora più piccoli. Qui diventano responsabili molto presto. Appena sanno camminare viene subito affidato loro un compito nella casa, e molto spesso anche a 5 o 6 anni hanno già il loro cestino in testa con dentro arachidi o farina di cassava o banane o altro da andare a vendere al mercato. Mentre le donne fanno tutto questo gli uomini sono seduti fuori dalla casa a far niente o a giocare, a meno che non sia il tempo di disboscare, di costruire la capanna o di trapiantare il riso. Qui gli uomini fanno i lavori da donna. Infatti anche noi abbiamo un "boy" che ci farà da mangiare, ci laverà e stirerà e farà le pulizie. Qui non sarebbe possibile avere una donna in casa; un po' perché è quasi sempre incinta e un po' perché a lei sono affidati la cura dei bambini, la coltivazione della terra e la preparazione del cibo.

ESPERTA IN CONTABILITÀ

CON CALCOLATORE offre servizi di contabilità fatturazione iva a piccole aziende artigiani e commercianti

Telefonare dalle 15 alle 18 al 718355-718653

CASIRAGHI RENATO

20148 MILANO - VIA ALBANI, 33

TEL. 49.82.890 - 49.06.41

CENTRO ASSISTENZA

TECNICA TV

TV COLOR - B/N

- tutte le marchericambi originali con garanzia

Installazione antenne TV

Io scaffale di or

Dalla Resistenza un impegno per la pace e la democrazia

Almirante firmò il bando di morte

Trascorsa ormai la prima fase delle iniziative del quarantesimo anniversario della guerra di liberazione nazionale —nel corso della quale si sono svolte importanti e significative celebrazioni e manifestazioni unitarie nazionali di alto valore morale, democratico e storico — l'ANPI e le altre associazioni combattentistiche e patriottiche sono già impegnate nelle celebrazioni della seconda fase del quarantesimo con tutte le forze democratiche affinché della Resistenza nasca un impegno unitario e solidale di tutti per far uscire il Paese dalla crisi, per rinnovare la Repubblica e le sue istituzioni e per difendere la pace.

giano scrittore e poeta Renzo Vanni in sue ricerche d'archivio e pubblicato su "l'Unità" e anche sul libro dello stesso Vanni "La Resistenza dalla Maremma alle Apuane", scritto perché la gente ricordi, non per alimentare rinsano sentimento dell'odio, ma perché mai più simili sciagure possano colpire rumanità".

Il 25 maggio 1944 i fascisti si accingono così a fucilare migliaia di italiani e gli italiani rispondono accorrendo nelle formazioni partigiane per liberare l'Italia dai nazisti e dai loro servi repubblichini. Lo stesso giorno nasce in Valtellina e Valsassina la gloriosa 40a Brigata Garibaldina Giacomo Matteotti costituita da molti milanesi e che formerà, con altre 5 brigate, il 5 settembre il Raggruppamento divisioni d'assalto Garibaldi Lombardia.

parrucchiere per signora

milano - via delle ande 15/a tel. 3087729

da Tino al Casaro

Formaggi tipici italiani ed esteri

Oliviero Cazzuoli

Quello che i russi già sanno e gli italiani non devono sapere IRDISP - Roma

ai Superspacci

Recentemente l'ANPI ha rilevato in un documento il "torbido tentantivo di legittimazione democratica zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA e morale delr M.S.I. e di valorizzazione del periodo storico della dittatura fascista" e motli cittadini hanno biasimato la mostra milanese sugli anni '30 auspicando una risposta con una mostra sugli anni '40 per aiutare la gente a ricordare e a capire i partiti antifascisti a rinforzare il patto costituzionale.

Quarant'anni fa le divisioni tedesche e i reparti fascisti stavano compiendo il maggiore sforzo bellico nel vano tentativo di arrestare l'avanzata delle armate alleate e di spezzare la lotta partigiana. Repressione sempre più dura, blandizie e minacce, ricatti e terrorismo sono le armi del governo fascista repubblichino che emette un bando antipartigiano e antitaliano diffuso e firmato da Giorgio Almirante, attuale triste segretario del M.S.I. Questo bando di morte (...Tutti coloro che non si saranno presentati saranno considerati fuori legge e passati per le armi mediante fucilazione nella schiena). Fu poi reperito in originale dal parti-

Armamenti o disarmo?

Estratti degli annuari Sipri. Edizioni Amici della Terra, piazza Sforza Cesarini 28, Roma

Il "SIPRI" (Stockholm International Peace Reserarch Institute = Istituto Internazionale di Stoccolma per le ricerche sulla pace) è stato fondato il I" luglio 1966 dal Parlamento svedese per celebrare i 150 anni di pace ininterrotta della Svezia ed è una delle più autorevoli organizzazioni internazionali per i problemi degli armamenti e del disarmo. L'Istituto è indipendente e finanziato unicamente dal Parlamento svedese; un Consiglio direttivo internazionale è responsabile delle sue attività.

L'Istituto studia in termini pragmatici le questioni più importanti di politica internazionale con particolare attenzione ai problemi degli armamenti e del disarmo nel mondo. Gli annuari che pubblica sono la fonte principale di informazione su questi problemi e gli opuscoli in

Con questo titolo giornalistico da 007 l'I RDISP (Istituto di ricerche per il disarmo, lo sviluppo e la pace del Partito radicale. Via Tomacelli 103, 00186 Roma) ha pubblicato nel 1983 un libriccino pieno zeppo di dati con allegata un'interessantissima mappa sugli apparati militari anche nucleari USA e nazionali presenti in Italia per fornire a tutti i cittadini come è detto nella prefazione —le informazioni elementari indispensabili per conoscere e valutare la politica militare del nostro Governo. È quindi un contributo per la pace che si giova anche di documentazione del Congresso americano e di istituti di ricerca svedesi e inglesi, facilmente reperibile e non coperta da segreto. italiano, estratti dagli Annuari SIPRI e dal titolo "Armamenti disarmo?", sono pubblicati in veste economica e accurata dalla Edizioni Amici della Terra, Piazza Sforza Cesarini, 28. 00186 Roma. Ecco per esempio alcune voci degli indici dei due opuscoli SIPRI 80 e SI PRI 81 Armamenti disarmo?: Le spese militari nel mondo: I paesi della NATO e del patto di Varsavia. Perché sono aumentate le spese militari: Le grandi potenze e il resto del mondo. La produzione e il commercio internazionale delle armi. L'uso militare dello spazio. La minaccia nucleare e le nuove armi. L'equilibrio strategico, il controllo degli armamenti e i disarmo. Il disarmo chimico, le misure per promuovere la fiducia fra gli Stati e la necessità di un'azione concreta. Glossario delle armi nucleari.

NOVITA' BAGNO

OPPIONI

ARREDAMENTI COMPLETI PER BAGNO

COMPOSIZIONI IN CRISTALLO E IN LEGNO accessori di ogni genere NOVITA' NESSUN FORO NELLE PIASTRELLE LAVORI SU MISURA

MILANO - via G SILVA 29 (Ingresso da via ALBAM) Tel 4986440 aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30

LABORATORIO di ANALISI MEDICHE

LACOMINA.~ via delle Ande 5 tel. 3086091

convenzionato zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA SAUB

Il Laboratorio per i prelievi ha il seguente orario: dal lunedì al sabato ore 8 - 9,30 'si eseguono prelievi anche a domicilio

Le ricette di Laura
CENTRO ASSISTENZA TECNICA AUTORIZZATO
San Siro Via C. Dolci ang. via Ricciarelli rr 4 maggio 1984 pagina 13 - milano 19
FIORI e PIANTE al GALLARATESE servizi accurati per tutte le circostanze da SERGIO e DORETTA VITALI Via UGO BETTI 46/D Tel. 3087170

Galleria G.T.L. Ponte Chiasso

Una interessante mostra di amici del Gruppo Sirio nello scorso mese di marzo.

Ambiente senza sfarzo sito in posizione di grande passaggio, abbastanza luminoso anche con luce diurna ed atto ad ospitare una quarantina di opere di medio formato.

Dispone di due tavoli rotondi ed un tavolino basso e robusto su cui stanno piccole sculture; sui due tavoli rotondi si possono esporre ceramiche, litografie, libri ed altro.

Padrone della situazione è un bel gatto nero con un vistoso triangolo simmetrico sul petto, accoccolato in vedetta sopra il grande termosifone che riscalda il locale; la galleria G.T.L. apre i battenti in via Brogeda, IOPonte Chiasso (CO).

Una scorsa alle opere che vi sono esposte da subito una buona impressione; i due pittori si sono distribuiti lo spazio con ammirevole equità di luce; la ceramista occupa i due tavoli rotondi sul cui fondo spiccano i bianconeri dei pezzi esposti. Depliant alla mano, partiamo in rassegna delle opere di Cesare Segabrugo, socio del gruppo Sirio e da quasi un trentennio sulla breccia della pittura; è presente con un assortimento di opere che vanno dalla miniatura a quelle di considerevoli dimensioni, dal paesaggio al ritratto ed al nudo femminile che predomina e nel quale eccelle.

Nella sua veste di pittore stradaiolo alcuni dipinti si riferiscono a tappe agli amici già note; ma non trascura la composizione: una delle sue tele richiama alla memoria cruenti episodi di tragica angolatura bellica, mentre un'altra opera ha avuto il plauso del pubblico ed il premio della giuria nel concorso "La pace come slogan" organizzato dal gruppo Sirio tempo addietro, opera di vivida interpretazione e di chiara impronta artistica di meritoria citazione.

Della ceramista Teresa Bettinelli si possono ammirare le delicate sfumature cromatiche e rimperioso segno pittorico della

Una sensibile artista che vive e lavora nella nostra zona, in via Chiarelli 16

Riproposto per il quinto anno consecutivo, Rochy Horror Picture Show torna al successo anche con roriginario spettacolo teatrale.

sua creatività, alla sequenza a volte ripetitiva del soggetto risponde una varietà di colore ammaliante ed una sicurezza esecutiva non comune. Vero campionario di bellezza che va oltre la decorazione, opera di cesello che armonizza nei profili dorati di delicato effetto nella fantasiosa oggettistica che prende spunto dal minuscolo pendaglio e dalle spille altrettanto minute per giungere al vasellame di finissima trasparenza. In questi suoi lavori di certosina pazienza la Bettinelli ha trasfusi i criteri di ricerca e di perfezione contenendo il risultato cromatico nella pura esaltazione del colore senza mai lasciarsi trascinare a chiassosi accostamenti.

L'altro pittore, Guido Hlapse, che già riscosse il plauso del pubblico in occasione dell'ultima estemporanea a Trenno, nello scorso ottobre, si possono notare gli acquerelli luminosi e di sicuro tratto in equilibrato assortimento di paesaggi fioriti a cui fanno spicco anche alcuni nudi ed una piacevolissima natura morta d'incredibile incisività che esaminata da lontano è possibile scambiare per un olio.

Da alcuni dei suoi acquerelli di eccellente fattura sembrano uscire le note di canzoni contadine e montane, e dei fiori par di sentire il profumo per quella delicatezza vaporosa e colorata che li sublima.

Nell'insieme una rassegna interessante in questa galleria al confine elevetico a cui accorrono in molti, dimostrando il vivo interesse per quelle forme d'Arte esulano da fantasiose deviazioni astratte, da travasi d'informalismo allucinante e dal rigore freddo dell'accademismo più esasperato.

Ai tre artisti presenti con le loro opere alla rassegna un sincero augurio, un incitamento a proseguire nell'arte anche se più aspro diventa il cammino e ripidi i suoi sentieri. A.T.

Lo chiameranno il quartiere degli artisti, il Gallaratese: si incontrano di anno in anno sempre nuovi nomi di cultori delle arti figurative, qualcuno si riunisce in gruppo, altri lavorano in solitudine, seguendo una loro vocazione interiore, presentandosi al pubblico di rado, ma non per questo meno degnamente.

È forse questo il caso di Maria Brambini, pittrice che firma le sue tele con lo pseudonimo di Mary Sun, che abita in Via Chiarelli 16, e che si presenta con una bella esposizione alla vicina Galleria d'arte della Certosa di Garegnano anche con l'intento di farsi conoscere agli abitanti del suo quartiere, ai quali estende l'invito per una simpatica visita nei giorni 19-20 e 26-27 Maggio prossimi.

Mary Sun dipinge da oltre trent'anni, ha frequentato la Scuola del Castello e ha approfondito la tecnica sotto la guida del maestro Dino Rossi, il quale nel 1981 scrive di lei: "La pittrice

Alla Civica Galleria d'arte moderna

Importante mostra storica a Gallarate

La Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, in Via Milano 21 (che il nostro giornale ha già indicato come meritevole di visita attenta) ha curato una importante mostra storica con 116 opere di 35 artisti aderenti al MAC, Movimento Arte Concreta, negli anni delle sue fasi più importanti: dal 1949 al 1959.

La mostra inaugurata il 15 aprile scorso durerà fino al 17 giugno prossimo. con orari di

Mary Sun si ispira nelle sue tele alla poesia ed alla bellezza che la natura ha profuso nei fiori. Il fiore è il tema preferito da Mary Sun, ed ella sa cogliere nella bellezza dei colori la poesia degli accordi tonali del colore stesso.

Dobbiamo ringraziare questa artista che sa accordare la soavità del fiore all'arte della pittura e ci presenta con tanta grazie e sentimento le sue opere. I suoi dipinti sono una promessa che certamente sarà mantenuta. È la grande promessa che ci aspettiamo da Mary artista e da Mary donna, tanto dolce e soave, proprio come i suoi fiori!".

Niente da aggiungere a questa sentita presentazione, se non di invitare i lettori a fare la conoscenza con questa nostra artista, approfittando della sua mostra personale già citata, dal 19 al 27 maggio.

Nella foto, una riproduzione ed un esempio dei riuscitissimi "Fiori" che Mary Sun esegue con notevole capacità.

Alla fine di febbraio, per il quinto anno consecutivo, si è inaugurato al cinema "Mexico" di via Savona il quinto ciclo di proiezioni di "The Rochy Horror Picture Show". Una decina di giorni prima aveva esordito sulle scene del rinnovato Teatro Cristallo "The Rochy Horror Show", l'originario spettacolo teatrale da cui fu tratto il film. Teatro e cinema sono strettamente connessi nella storia di questo show nato come musical teatrale e diventato un film oggetto di venerazione da parte di un pubblico giovanile che torna a rivederlo più volte, ne conosce battute e canzoni a memoria e, travestito come i personaggi del film, improvvisa performances dal vivo che si svolgono nella sala in contemporanea con le immagini che corrono sullo schermo.

Lo spettacolo teatrale scritto da Richard O'Brien a Londra nel '73, fu portato l'anno successivo sui palcoscenici di Los Angeles e nella primavera del '75 ne fu ultimata la versione cinematografica per la regia di Jim Sharman. Se nella programmazione normale il film non ebbe successo, trasferito nello spettacolo di mezzanotte divenne oggetto di un vero e proprio culto da parte di un pubblico molto affezionato di giovani, che tornava a rivederlo ogni notte. In America si scomodarono addirittura i sociologi per cercare di interpretare questo curioso fenomeno di costume, che a lungo andare si era rivelato anche un grosso successo eccnomico: il film, costato un milione di dollari, dopo quattro anni ne aveva incassati venti.

In Italia "The Rochy Horror Picture Schow" venne distribuito per la prima volta nell'agosto del '77 e passò totalmente inosservato nelle varie città italiane. Solo in una successiva programmazione qualche anno dopo a Milano il film incominciò a crearsi un pubblico entusiasta, che ha dato origine a un fenomeno di culto dalle proporzioni paragonabili al successo americano.

La storia narrata da questo musical tutto divertimento è

piuttosto banale: si tratta dell'iniziazione sessuale di una coppia di tranquilli fidanzatini coinvolti per caso negli sfrenati riti notturni di Frank'n Furter, un affascinante travestito proveniente dal piante Transexuale nella galassia Transylvania. Frank ha costruito in laboratorio uno stupendo maschio tutto muscoli e niente cervello, che creatura della notte, insieme al suo inventore rivelerà i piaceri del sesso ai due frigidi fidanzati. Il film mescola fantascienza, horror, sesso, rock, omosessualità in modo da creare uno spettacolo facile, divertente e di grande presa emotiva. È soprattutto il messaggio di trasgressione ad affascinare gli spettatori, catturati da un accattivante invito: don't dream in, be it (non sognatelo, siatelo). L'unica chiave di lettura è ovviamente il divertimento. Il vero piacere della visione richiede però da parte dello spettatore una sorta di complicità: con "The Rochy Horror Picture Show" ci si diverte di più se lo si conosce già e lo si ama da tempo, se si è iniziati al rito, se si anticipano il ritmo e le parole delle canzoni. Giorno e notte sono due mondi complementari e contrapposti e "The Rochy Horror Picture Show" mette in scena un rito notturno. Mentre il giorno visto come regno della normalità, dei valdri tradizionali e familiari, la notte sconvolge il perbenismo dei due protagonisti, loro malgrado coinvolti nel raduno transilvano e fa loro scoprire la faccia nascosta della realtà, carica di perversione, amoralità, inquietudine. Molti fim di fantascienza o dell'orrore ci hanno mostrato un mondo diverso e sconvolgente nascosto tra le pieghe della realtà quotidiana, che inaspettatamente, per un'improvvisa causa scatenante, si fa manifesto e assume le connotazioni di un incubo angoscioso. In "The Rochy Horror Picture Show" invece non avvertiamo mai tensione o paura, non c'è suspence né sorpresa, solo divertimento.

visita 10-12 e 15-18 nei giorni feriali e festivi, escluso il lunedì.

È un appuntamento da non perdere, perché il MAC è stato un movimento artistico di grande importanza, sebbene da molti tradizionalisti volutamente misconosciuto, un movimento con una sua connotazione ben precisa nel panorama culturale italiano del suo tempo.

È forse tempo di prendere atto e va riconosciuto il merito agli ideatori e ai curatori della mostra di aver compreso la necessità di focalizzare e storicizzare mediante le opere e i documenti un percorso artistico di così vasta portata.

Se ci sarà possibile, attraverso queste stesse pagine, forniremo ulteriori informazioni riguardanti il MAC e la stessa mostra di Gallarate, nel frattempo proponiamo fin da ora una visita accurata da parte dei nostri lettori, magari organizzando una gita collettiva da svolgere con una guida che ne illustri tutti gli aspetti culturali.

Chi fosse interessato, può lasciare il suo nominativo alla Redazione del nostro giornale, telefonando nelle sere di mercoledì per comporre un numero sufficienti di adesioni, tale da poter stabilire le modalità del breve viaggio, più che altro una breve gita che richiede da Milano non più di mezz'ora di tempo in auto, lungo la statale del Sempione.

B.F.

Nella foto un'opera di Attanasio Soldati, del 1952, olio su tela, in mostra a Gallarate.

Specialità Agnelli e Capretti Specializzate in forniture per Ristoranti, Mense e Comunità MERCATO COMUNALE VIA CHIARELLI, 10 TEL 30.87.614 negri ar i Magazzino mercato carni viale Molise, 62 - Tel. 573302 Mercato rionale piazza Prealpi - Telefono 390633 Mercato rionale via Chiarelli, 10 - Telefono 3087614 Negozio viale Gran Sasso, 5 - Telefono 221667 STILE CAMICERIE - TELERIE ABBIGLIAMENTO CASUAL Wrangler pjFar ffs 1111~e RFIT OF TildOOM MILANO - Via Guglielmo Silva 39 Tel. 02/464403 milano 19 - pagina 14 maggio 1984
Galleria Garegnano La lieve soavità dei fiori nella pittura
Alla
di Mary Sun
Spazio cinema Rocky Horror: che successo!

Un'anima sensibile e delicata che ama luci blande e vibranti

Vincenzo Radino dipinge da mezzo secolo - Ha appreso il gusto della forma alla scuola libera del nudo di Milano

La pittura di Vincenzo Radino si può definire surrealista — termine usato da Apollinaire nel 1916 — esprime una realtà indipendente da ogni esigenza della logica comune.

Radino si distingue da quel tema che può investire i momenti di oggi, ma che approfondisce con taglio sistematico e preciso. Egli esula dalla tradizione metodica e fin dalle prime origini ha assunto un linguaggio pittorico spazio-forma che man mano si è costruito dentro di sé attraverso un codice... avendo capacità di recezione, di temi, di nferimenti, di citazioni.

I suoi nudi mi richiamano alla mente la classica pittura dei più illustri pittori contemporanei; si accostano in una tematica di erotismo nella conformazione di sagome di donne; forme positivista-surreali. Figure e forme goffe che si allungano e si accorciano come ombre sul muro, proiettate dall'ombra stessa. I suoi colori fondamentali sono: giallo, grigio, azzurro e bianco. Il giallo, raffreddato con l'azzurro, forma una nota verdastra. Il linguaggio pittorico di Radino è l'impressionismo legato al tempo; e l'uso costante nel più ampio termine' di ricerca, in una atmosfera intima e sognata, si avvicina all'impressionismo di Van Gogh. I chiaroscuri, che tendono a formare un oggetto, permettono di liberarlo dalla forma e renderlo espressivo, a usarli, insomma, come costruttore di spazio, a dargli funzione simbolica.

L'artista si può definire chiaramente un'anima sensibile e delicata; egli ama le luci blande e vibranti che permettono la modulazione sottile delle tonalità. Radino quindi, è nato artista, dipinge da oltre mezzo secolo; ha creato, dando a se stesso, sensibilità di colore ed emozioni senza snobbismo né esibizionismo. Per sua natura egli è cauto, riservato: le sue opere sono nate da una visione casta della realtà... Sono stati ammucchiati nel suo studio per anni e anni, centinaia di dipinti alla mercè della polvere, della ragnatela e dell'umidità. Ma ora, ecco che ci apre il suo magico mondo-poetico, la sua straordinaria, caratterizzante e meravigliosa pittura. Spesso, l'artista sente il bisogno di comunicare, di dialogare con i colori; non è un "hobby" di una distensiva evasione, ma di una vera vocazione; è il frutto di un reale talento pittorico coltivato amorosamente. Radino nella pittura trova fonte di vita. Si esula, si apparta da tutto ciò che l'esterno lo coinvolge..., chiude la grande vetrata del suo studio che domina la città e "crea", crea il suo mondo. Forme e colore si inseguono, e dal suo pennello squisito ne esce una carica espressiva di tutta la sua sinfonica composizione: nature morte, paesaggi marini, sagome di donne inquietanti e tutto quello che la sensazione lo rende assai più vivo. I colori, le parole, hanno in dote un corredo inalienabile, un

loro valore intrinseco, a prescindere dalla comune funzione espressiva di concetti e sentimenti.

L'artista cerca il proprio intimo, la propria espressione esaltante. * * *

Chi è Vincenzo Radino? Vincenzo Radino è nato in Lucania, a Rapolla (Potenza), nel 1914, sotto l'influsso dei Gemelli. Viaggia molto in macchina, in treno e in aereo.

Gli amici che frequentava a Firenze erano: Montale, Rosai, Capocchini, Bigongiaro. Delfini, Parronchi. La loro amicizia, per Radino, è stata fondamentale per l'affinamento della sua arte.

L'arte di Radino ha preso

C Eangolo della poesia)

Ricordo di Fanny

E scomparsa in punta di piedi la professoressa Fanne Guzzi (Oudemìa) delicata e forte poetessa lombarda. Da un suo volumetto di versi del 1975 (Sono cadute le foglie) togliamo questi frammenti:

Le Grigne

Là si fila pace la sera in tramonti imprevedibili e s'intessono all'alba vaghe serenità. Ma qualche cosa è infida nel gigante pietroso che sta a guardia oltre i fianchi cupi della valle aperti a sipario sui dirupi. Fondale ambiguo è quello di stupende perplessità.

Il Mercatino dei Ricordi

corpo con gli studi conseguiti all'Accademia di Firenze quando vi insegnava Felice Carena, suo maestro. Egli ha incontrato seri ostacoli — ben cinque anni di guerra —. Ha frequentato la scuola libera del nudo a Milano con il pittore Aldo Salvadori, dove ha appreso il gusto della forma; fu influenzato dalla pittura di Morandi che, forse, fu per lui la lezione più importante. Ha espresso poetica e sentimenti personali, apparizione e inconscio che costituiscono per il nostro pittore un naturale punto d'incontro.

La tavolozza delle tempere è una sfera pittorica straordinariamente realtà, che è legittimamente divenuta sua.

Davanti al cimitero hanno piantato un mercatino pieno di cianfrusaglie, perché ciascuno possa spigolare fra tante minutaglie le proprie cose belle da portare fra le stelle. Quanto a me non starò a cercare con soverchia insistenza nel logoro ciarpame della mia esistenza. Tra rottame e rottame come distinguere il pezzo buono da quello gramo?

A me basta un lumino da posare vicino alla mia tomba per ritrovarla quando, seguendo l'orario di apertura, si schiuderà il cancello per il previsto appello.

MERCATO COMUNALE VIA CHIARE= 10

da GINO pescheria (specialità frutti di mare)

da LEO salumeria prosciutto cotto (naturale)

c H r fR E 1. i ED VIAisreeti., t 7 5 cmiAilQi.t. „ho VA, MM LAMPUG NANO MM URUGUAY vb.Ä zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA BENEDETTO cgk 2—E a-. \'91.\ v MERCATO COMUNALE o a TICENN o c45-ctiim Corri' CA ° tícoOzA A DA/NtrEk/fro PISci niAl imr,v414ANO ..e-Arpo maggio 1984 milano 19 - pagina 15
da SIMONE panetteria/pasticceria da MULÈ macelleria (carni piemontesi) pasta Barilla L. 1.550 al Kg. Polpa scelta per bistecche L. 11.900 al Kg. biscotti Mulino Bianco L. 1.380 al pacco Fesa famiglia scelta L. 9.900 al Kg. Oro Saiwa L. 1.450 al pacco Arrosto di vitello L. 9.900 al Kg.
arance mele morgan pomplemi L. 990 al Kg. L. 1.200 al Kg. L. 2.500
OFFERTE DEL MESE
da SEPIELLI frutta-verdura
al Kg
moscardini piovra eviscerata cozze L. 5.900
L. 5.900
L. a.soo
Kg.
mele
L. 1.200
pompelmi L. 2.800
fragole in
taleggio
Fontal burro
al Kg.
al Kg.
al
da NICOLA frutta-verdura
vai di Non
al Kg.
3 Kg.
offerta speciale da DALLOLIO Latteria
nostrano
(pacch. da 250 gr.)
bologna
1.100
L.
L.
MIK t.
salame Varzetto
(puro suino) L. 640 all'etto L. 890 all'etto L. 880 all'etto L.
all'etto
950 all'etto
600 all'etto

DIESEL NUOVA FORW

TAGLIATI PER LA NU

Il nuovo Diesel

Ford è l'espressione più avanzata del. Diesel moderno. La nuova formula che sintetizza le più aggiornate tecnologie motoristiche per garantire: straordinarie prestazioni, consumi minimi, massima durata, grande silenziosità.

Un motore 1600 cc nato per essere diesel e non un adattamento di una versione a benzina già esistente. Soluzioni tecnico-costruttive avanzatissime: testata in ghisa per garantire una maggiore stabilità termica ed un migliore accoppiamento testa-monoblocco, nuova pompa dell'olio ad alta efficienza per ottimizzare i consumi, pistoni con armatura in acciaio che regolano l'espansione delle camicie per ridune al minimo la rumorosità, sedi delle valvole in lega speciale.

Tutti i motori vengono collaudati sotto il controllo di un computer.

FIESTA 1600 D

La simpatia di Fiesta ed i vantaggi del Diesel Nuova Formula. Un'auto giovane, brillante, con consumi straordinariamente bassi.

ORION 1600 D.

L'eleganza classica di Orion ed i vantaggi del Diesel Nuova Formula. Tre volumi, confort totale, straordinarie prestazioni e consumi incredibilmente bassi.

ESCORT 1600 D

La forte personalità di Escort ed i vantaggi del Diesel Nuova Formula. Un'auto che armonizza esigenze stilistiche, elevate prestazioni e consumi decisamente bassi.

vieni alla Ars1/4brosiana

Velocità massima (km/h` Consumi (km/lt) a 90 km/h a 120 km/h ciclo urbano 148 26,3 18,0 20,0
Velocità massima (km/h) Consumi (kmil ) a
km/h a
km/h
urbano 150 25,6 18,5 18,2 147 25,0 17,2 18,2 Velocità massima (km/h) a 90 km/h ciclo urbano Consumi (km/lt) a 120 km/h
90
120
ciclo
u t o s.r.í. Via Varesina, 47 - Milano Å pagina 16 - milano 19 maggio 1984 F O R D F
VA E ULA.
R MIA. F O F O R D D F O O O R D D F O R D LP R D F O O R D F o R D F R D F O D F O R D F F F O R D F O R D F O R F O O D F O R F O R D i R F D F O O R D F O R D

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.