La Colata bollettino 12

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ANNO IV N. 5 GIUGNO 1968

La Colata

CONCLUSA POSITIVAMENTE LA VERTENZA

Abbiamo dimostrato con la lotta di essere una grande forza capace di vincere

Il 6 giugno 1968 è stato raggiunto l'accordo sulla vertenza aperta dai Sindacati e dalle Commissioni Interne. Resta ancora da risolvere l'importante vertenza che interessa gli impiegati, e con particolare riferimento ai problemi dell'orario, delle ferie, del premio di produzione, dell'incentivo festività, ecc. L'accordo sottoscritto per la Falck e gli altri ottenuti in numerose aziende, comprese quasi tutte quelle importanti della nostra provincia, sta a dimostrare che la Enea sostenuta dalla FIOM, e che è stata elaborata attraverso il convegno delle grandi fabbriche, attuato nella primavera del 1967 è giusta, ed è tuttora valida. Riconfermiamo che non può essere nemmeno pensabile che i lavoratori delle nostre fabbriche, e soprattutto quelli occupati nelle grandi aziende, debbano regolare la propria attività produttiva solo attraverso delle norme contrattuali anche se importanti, ma che purtroppo si rinnovano ogni 3 anni.

Noi eravamo e siamo convinti che occorrono accordi integrativi che contengano norme tali che permettano di salvaguardare meglio la libertà, i guadagni, la salute dei lavoratori.

Ecco quindi la ragione del pepchè abbiamo elaborato con i lavoratori e sviluppato con tenacia e costanza nelle aziende delle piattaforme rivendicative ampie, che contenevano numerosi problemi di

natura normativa e salariale fortemente articolata, per cui ogni lavoratore trovava quei problemi che lo riguardavano direttamente.

Comunque l'accordo ottenuto dai lavoratori della Falck conferma il nostro giudizio positivo, d'altra parte già espresso in modo unitario in assemblee e volantini.

Senza dubbio la vertenza non è stata facile, anche se qualcuno va in giro a dire che l'accordo si poteva ottenere senza nemmeno . l'agitazione (ma con i se e i ma sappiamo che la storia non si fa). Sono- state necessarie forme di lotte incisive e articolate al massimo, un forte impegno unitario

IMPIEGATI :

dei lavoratori, grande combattività ed una volontà di lotta non comune, tanto è vero che i lavoratori anziani della Fakk affermavano che la situazione sviluppatasi non sí verificava più ormai da anni.

Certamente un contributo a far • maturare alla Falck questa nuova situazione, sono state le lotte e le manifestdzioni che si sono svolte e che sono ín corso nella nostra provincia ed altrove e i lavoratori della Falck sono stati protagonisti, assieme agli altri, di questa battaglia.

segue in 21'

Con I' inizio dell' azione nuova fase della vertenza

SONO MATURATE NUOVE CONDIZIONI

Negli ultimi anni profonde modifiche sono intervenute sulle condizioni di lavoro, non solo nel reparti produttivi ma anche negli uffici in conseguenza dello sviluppo tecnologico e delle tecniche organizzative.

Tale situazione ha reso, e ren-

de ogni giorno di più, pesanti le condizioni di lavoro e contemporaneamente ha richiesto e richiede agli impiegati 1.1Q continuo aggiornamento ed elevamento delle proprie capacità professionali.

Mentre i rapporti di lavoro esistenti fra l'azienda e gli impiegati ed equiparati sono rimasti, segue in 2°

tondo Bollettino del Comittu dr Coordinamento delle Sezioni Sindacali Aziendali FIOM-CGIL del gruppo Falck.

dalla i (IMPIEGATI)

fermi da oltre 20 anni e dimostrano ogni giorno di più di essere superati dalle nuove realtà.

E' in questo quadro che si è registrata una nuova presa di coscienza sindacale da parte delle centinaia di impiegati della Falack, come pure si è assistito in numerose altre aziende.

Questo spirito nuovo che, senza dubbio, ha avuto un incentivo dalle recenti lotte e. dai risultati ottenuti, lo abbiamo constatato particolarmente nelle assemblee di centinaia di impiegati avvenute in queste settimane a Sesto, con la presenza delle Organizzazioni sindacali.

La nuova maturità sindacale la misuriamo dallo stesso contenuto della piattaforma rivendicativa degli impiegati presentata alla Falck.

Infatti essi rivendicano:

1) Orario di lavoro applicazione dell'accordo aziendale di 40 ore settimanali, attraverso una regolamentazione della distribuzione delle prestazioni nell'arco della settimana; coresponsione di 1/180 dello stipendio di fatto (stipendio, contingenza, incentivo, premio di produzione) dalle 40 alle 48 ore; integrità dello stipendio, attraverso la corrispensione delle quote aggiuntive per la riduzione dell'orario di lavoro già avvenuta per i lavoratori operai.,

dalla prima

Infatti nessuno può dimenticare la grandiosa lotta e manifestazioni sostenute dai lavoratori dell'Innocenti, della Breda, Marelli e dalle lavoratrici della Magneti Marelli; le manifestazioni dei lavoratori francesi oppure..degli studenti. Tuttavia la battaglia alla Falck non è finita, anzi, sorgono proprio in questi giorni una nuova serie di rivendicazioni interne. Inoltre rimane sempre il grosso problema dell'applicazione integrale dei suoi 7 .punti dell'accordo.

Grosso problema questo che non va sottovalutato, ai lavoratori in primo luogo spetta l'azione per il rispetto dell'accordo e ai sindacati e alle C.I. di intervenire con ogni mezzo, con ogni forma e se necessario sviluppare quelle azioni per ottenere il rispetto dei patti, più potere contrattuale, più salute e più salario.

2) Fetié

Corretta e integrale applicazione Contrattuale relativa al godimento dei diversi scaglioni (5 giorni alla settimana o corresponsione di 8 quote aggiuntive (8/180) alla settimana).

3) Festività coincidenti con il sabato

Si rivendica la corresponsione di 1/26° dello stipendio come avviene quando la festività coincide con la domenica.

Premio di produzione

— Piena applicazione degli accordi in materia, cioè corresponsione, a partire dal 1964 di 1/12 sulla 13« mensilità (gli arretrati sono lire 29.923).

Stipendi e incentivi • sostanziale aumento degli stipendi ed il collegamento degli incentivi all'andamento generale dei cottimi.

Ripetutamente nelle loro assemblee, giustamente e coscientemente hanno ribadito con forza l'esigenza, in primo luogo, di dare soluzione ai problemi normativi. Mentre scriviamo, hanno già avuto luogo degli incontri tra i rappresentanti impiegati delle Comcissioni interne e la Direzione Generale.

A tale proposito la FIOM-CGIL eleva una energica protesta nei confronti della Direzione, poiché deliberatamente in violazione ,all'Accordo Interconfederaly sulle C. I. — non ha voltito la presenza dei rapresentanti operai alle trattative. Falck sappia che, se ciò si è verificato,. non è per un atto di debolezza dei Sindacati, .ma .per non dare pretesti alla degli impiegati.

Siamo a conoscenza che la dí-

CONVOCAZIONE

rezione ha fatto delle proposte unicamente di natura economica a condizione che gli impiegati rinuncino alle questioni normative.

A nostro avviso riteniamo che l'atteggiamento della Direzione va respinto ìn quanto ì no sull'orario, sulle ferie, sugli incentivi, ecc. sono di tale importanza che se non si modifica l'atteggiamento padronale significa lasciare i problemi insoluti.

L'unica alternativa, per far dire di sì alla direzione, è quello cl7 passare immediatamente all'azione sindacale.

Nel corso della terza assemblea tenutasi martedì 25 giugno al Cinema Manzoni, gli impiegati hanno discusso le proposte della direzione e all'unanimità, meno uno, le hanno respinte e deciso di iniziare l'azione con una prima protesta di sciopero di 2 ore dalle ore 8 alle ore 10.

Inoltre hanno deciso e dato mandato alle Organizzazioni Sindacali di richiedere urgentemente un incontro all'Assolombarda, riservandosi di portare avanti l'azione in modo autonomó. A tale proposito si è stabilito di costitui. re un comitato di coordinamento fra gli impiegati rappresentativi di tutti gli stabilimenti.

DEL COMITATO DI COORDINAMENTO

SINDACALE DELLA FIOM

DEL GRUPPO FALCK

3 LUGLIO 1968

ore 9 presso la Sezione Sindacale Aziendale FIOM della FALCK di Sesto S. Giovanni

ORDINE DEL GIORNO:

« ESAME DELLA SITUAZIONE

SINDACALE E SUOI SVILUPPI »

Presenzierà il compagno

A. MASETTI

Segretario Nazionale della. FIOM-CGIL

uh 134aso saLihr&D sei ringrtarru iPT.14

L' AMBIENTE DI 'LAVORO

Le trattative per le «lavorazioni nocive » sono ormai avviate sia con le aziende private che con quelle a partecipazione statale. Come è noto le due trattative si sviluppano in baase ad impegni assunti nell'ultimo rinnovo dei due maggiori contratti secondo i quali è stato affidato a commissioni tecnichg settoriali il compito di affrontare il problema. Pur essendo la discussione avviata da più tempo con le aziende private, il grado di maturazione della vertenza non è certo più elevato in quella sede.

Le proposte che gli industriali della « private » hanno presentato riaffermano il carattere limitativo che essi vogliono dare alla vertenza e mostrano la sostanziale differenza di impostazione che è alla base dí essa. Da parte degli industriali si tende a limitare l'esame ad alcune lavorazioni già chiaramente individuate dalla legge come nocive e a considerare, tra queste, un particolare gruppo di lavorazioni, con l'indicazione di limiti al di sopra dei quali possono esser considerate nocive e cori la condizione di una esposizione quotidiana e continua. Su questa base, dovrebbe essere fissata un'area di -eventyale applicazione di indennità assolutamente ristretta e di fatto già largamente coperta dai trattamenti in atto. Da parte delle organizzazaioni sindacali si tende, invece, a fare uno sforzo per giungere ad una precisa individuazione di tutte le lavorazioni che presentano elementi di nocività, sia per le caratteristichér.peculiari di esse, sia per le condizioni ambientali in cui si svolgono, sia per i criteri di esecuzione del lavoro.

Enorme importanza va quindi attribuita alla fase di individuazione delle lavorazioni nocive, da utilizzare non solo ai fini della più puntuale determinazione di queste, ma• anche e soprattutto per accrescere la coscienza operaia sul permanente attacco che si por-. ta alla salute e alla integrità psiCO-fiSiCa del lavoratore.

In questo quadro una funzione diversa deve /essere attribuita alla

stessa indennità, non-più considerata come inadeguato risarciment6 del danno, ma come incentivo per l'azienda ad eliminare le conslizioni nocive. Se gli industriali Persisteranno nel loro rifiuto di questa linea, sarà necessario giungere allo scontro diretto; per que-

ste ragioni occorre intensificare il dibattito, oggi un po' debole, intorno a tali problemi, moltiplicare gli sforzi per la ricerca e l'azione rivendicativa, ampliare le conoscenze del Sindacato e di tutti i lavoratori in ordine alla tematica della difesa della salute.

RICHIESTA D' INCONTRO

Spett.le Direzione Generale

A.F.L. FALCK

Direzione del Personale

Milano

Le Commissioni Interne degli stabilimenti del gruppo sono con la presente ad invitarvi a fissare un sollecito incontro al fine dì procedere alla elaborazione dei regolamento comune per la pratica applicazione dell'accordo interconfederale 18/4/1966 in ordine all'espletamento dei compiti delle Commissioni Interne, come previdto dal punto 7) dell'accordo aziendale del t giugno 1968.

In attesa di convocazione, distintamente salutiamo. p. le Commissioni Interne Sesto, 19 giugno 1968.

RICHIESTA DI INTERVENTb

DELLA COMMISSIONE INTERNA

Alla Commissione Interna

dello Stabilimento

Nome

Cognome

reparto o ufficio , n* medaglia

qualifica o categoria attuale

mansione svolta

Categoria richiesta

(firma)

Un fiorente commercio

I lavoratori e pensionati dovrebbero rinunciare a migliori salari perchè non ci sono soldi!

_ Da più parti è stato reso noto che nei primi tre mesi del 1968 sono stati asportati, clandestinamente!, all'estero la bella somma di 205 miliardi di lire.

E' giusto una degli aspetti della politica condotta dal padronato italiano che si accompagna coli il disimpegno negli investimenti produttivi e il blocco a ogni riéhiesta di miglioramento avanzataa (4ai lavoratori.

Una riflessione viene immediata: i lavoratori italiani all'estero mandìno i soldi in Italia e i padroni italiani í soldi che fanno in Italia li mandano all'estero.

Non c'era bisogno di questo fatto per convincersi che i soldi per soddisfare subito le esigenze dei lavoratori e i pensionati ci sono, di questo ne eravamo convinti da un pezzo, e neanche aspettavamo queste notizie per avere le proVe della disonestà dei padroni- e dei loro portavoce che, profumatamente pagati, svolgono sulla. stampa e alla TV la loro opera.

Questo fiorente commercio di soldi guadagnati in Italia sulla fatica dei lavoratori ha uno sviluppo inversamente proporzionale alla crescita dei salari, più questi restano fermi più soldi vanno all'estero.

1965 - espatriati 196 miliardi

1966 - espatriati 350 miliardi

1967 - espatriati 500 miliardi

Oltre alla fuga clandestina ci sono gli acquisti di titoli esteri che ammontano alla bella cifra di 43 miliardi nei primi tre mesi del 1968 contr 38 miliardi del 1967. Da rilevare che nonostante ciò si continua a predicare che è necessario che i lavoratori la smettano con la smodata bramosia del denaro e della vita facile, che occorre bloccare i salari per permettere agli industriali di accumulare i mezzi necessari per gli investimenti.

I mezzi per gli investimenti ci sono così come vi è la possibilità di dare piena soddisfazione alle esigenze dei lavoratori.

1000 miliardi spediti all'estero in 3 anni significa tante cose che si potevano fare: pensiamo alle pen-

Continua la « patriottica » esportazione clandestina di capitalipitali da parte dei capitalisti italiani.

sìani; case, ospedali; scuole; strade; trasporti, ecc.

A questo punto crediamo non siano più sufficienti gli appelli « moralistici » del Governo contro i padroni che si danno al commercio della nostra valuta, ma riteniamo che sia pra che si prendano le misure necessarie, non solo per impedire che la ricchezza prodotta dal nostro lavoro vada all'estero, ma per fare in modo che i frutti del lavoro siano suddiVisi fra coloro che lavorano.

Scriveteci ! `La Colata„

presso FIOM - CG1L

VIA VILLA, 6 SEsTo SAN GIOVANNI (MILANO)

DELEGAZIONE SINDACALE

SOVIETICA ALLA FALCK

Sabato" 15 giugno, ricevuta é accompangata dai dirigenti della Palck, una delegazione sindacale sovietica, diretta dal Presidente del Sindacato dei metallurgici del1'U.R.S.S. compagno Ivan Ivanovié Kostiukov, — assieme ai dirigenti della F.I.O.M. — ha visitato lo stabilimento « Concordia », l'asilo Moriterossi e il Centro Sociale di Sesti S. G.

Decapaggio Bliss Vittoria L'inferno: rumore, polvere, acido

Se qualcuno, leggendo le pagine in cui si descrive l'inferno nella Divina Commedia non riuscisse a raffigurarselo, non si preoccupi, si faccia mandare per un sol giorno al reparto « decapaggio » dello stabilimento Vittoria e si renderà conto di persona che cos'è l'inferno.

In un vecchio capannone, non adatto alla bisogna, si è sistemato questo reparto, con la conseguenza che giorno e notte, estate e inverno si deve permanentemente tenere le luci accese a causa della scarsa illuminazione naturale.

Questo come introduzione al « primo girone », al quale fa subito seguito il rumore assordante della « scagliatrice » e delle « sabbiatrici ».

Infatti le lamiere che arrivano dall'Unione iniziano il trattamento attraverso la « scagliatrice » che con i suoi cilindri la piega e fa. «partire» il grosso dell'ossidazione, mentre gli operai addetti alla saldatura ed all'introduzione, oltre al rumore insopportabile, vengono continuamente investiti dalla polvere di ferro.

Si passa così al « secondo girone alle sabbiatrici, ove una turbina getta a forte pressione la sabbia contro le lamiere, con la conseguenza che il rumore aumenta unitamente alla polvere.

Ciò normalmente, perchè quando si guasta qualche cosa e si deve continuare a lavorare, sembra di essere investiti dal tornadb del deserto, tanta è la polvere. Ma non vi spaventate, Caronte non ci ha ancora condotto nel « terzo girone » ove le lamiere vengono trattate con l'acide solforico misto ad acqua, alla temperatura costante di 100 gradi centigradi.

Qui, giornalmente, si deve procedere 11 cambio dell'acido per cui, alle continue esalazioni, si aggiunge il contatto diretto con l'acido solforico senza adeguate protezioni.

E' in questo « girone » che avviene la « gara di pesca », ossia ogni

qual volta il nastro sì rompe, l'intera squadra deve scoperchiare tutte le vasche ed andare a « pescare » nell'acido bollente le lamiere.

A questo punto compare anche la « strega » poiché si trova a suo agio, al rumore, alla polvere, si sono aggiunte le esalazioni dì acido che impregnano tutto il capannone.

Abbiamo detto abbastanza, anche se i gironi non sono finiti.

Dobbiamo aggiungere una sola cosa: « è mai possibile che nel 1968 si debba lavorare in queste condizioni, diventare sordi, rimetterci la salute e il sistema nervoso?

Giustamente i lavoratori• rivendicano:

un esame tecnico-sanitario delle condizioni di lavoro e ambientali al fine di adottare tutte le misure atte a salvaguardare l'integrità fisica e la salute dei lavoratori;

fornire gratuitamente, come avveniva per il passato, le tute antiacido;

fornire gratuitamente, come avveniva per il passato, la pasta speciale di protezione dei denti; definizione di un compenso economico - orario per le condizioni di lavoro, che sia proporzionale al grado dì disagio esistente.

Inoltre per questi lavoratori si devono riesaminare le qualifiche poiché non sono corrispondenti alle mansioni svolte.

: Affrontare unitaria mente i problemi

VOBARNO

I lavoratori dello stabilimento di Vobarno hanno favorevolmente accolto l'accordo di gruppo recentemente raggiunto tra i sindacati di categoria e l'Associazione Industriale Lombarda.

L'accordo che non viene però a risolvere i problemi che travagliano í lavoratori e molti ne lascia aperti, deve essere di stimolo per ulteriori obiettivi che vengano a migliorare la condizione operala nella fabbrica, specialmente alla FALCK costantemente soggetta all'attacco della politica padronale in fatto di diminuzione degli organici, taglio dei tempi,

dequalificazione, e peggiorarnenid delle condizioni ambientali. E' possibile che una particolare situazione sindacale non abbia permesso ai laVoratori dello stabilimento di Vobarno di dare il loro contributo alla grande lotta unitaria che le _maestranze degli stabilimenti di Sesto S. Giovanni, di Arcore e di Dongo hanno portato avanti.

L'accordo deve quindi far meditare: è sui problemi concreti della condizione operaia che si conquista l'unità, è con l'unità che i lavoratori • acquisiscono migliori condizioni di lavoro.

ILLUSTRAZIONE DEI PUNTI DELL'ACCORDO

Per andare incontro alle numeroose richieste di chiarimento sul significato e i contenuti dell'accordo riteniamo opportuno commentare, punto per punto, l'accordo medesimo, riportandone prima integralmente il testo.

Inoltre la direzione si è impegnata a comunicare ai Sindacati i sistemi di cottimo che ha modificato nei diversi reparti. In proposito invitiamo tutti i lavoratori a segnalare immediatamente al Sindacato i cottimi che la direzione ha modificato.

si è convenuto, con decorrenza dal periodo di paga in corso, quanto segue :

1) Viene istituita una indennità di mensa di L. 50 giornaliere pro-capite per giornata effettiva di presenza non inferiore a 4 ore. Inoltre, le parti prendono atto che l'azienda assicurerà agli operai un ulteriore beneficio orario di 9,75 pro-capite.

1. — Ogni lavoratore, operaio, equiparato e impiegato, che presta la propria opera, per almeno 4 ore in un giorno, ha diritto ad un'indennità di lire 50 giornali.ére. Detta indennità va inoltre calcolata su tutti gli istituti contrattuali (come stabilito dall'Accordo Interconfederale 20 aprile 1956). Di conseguenza il miglioramento annuo è di circa 15.600 lire. Inoltre questo punto stabilisce un aumento salariale di lire 9,15 orarie, pari ad un miglioramento di lire 27.300 albfanno.

2) Le parti prendono atto che l'azienda è venuta nella determinazione di istituire, quanto prima e comunque entro i tempi tecnici necessari scaglionati tra il settembre 1968 ed il primo trimestre del 1969, una forma incentivante in sostituzione dell'attuale cottimo « bloccato » per i treni Ferri, Vergella, Grosso e Medio; in correlazione a ciò l'azienda provvederà a suo tempo, alle debite comunicazioni previste dalle norme contrattuali.

2. — Questo articolo stabilisce che,, con il mese di settembre, l'azienda introdurrà l'incentivo al treno Ferri e poi, entro il marzo del 1969, ai treni Vergella, Grosso e Medio. Alle comunicazioni ai Sindacati, previste dall'accordo, farà seguito un esame fra le parti per cui l'incentivo non sarà applicato in modo unilaterale ma dovrà essere concordato fra le parti.

A tale proposito sottolineiamo, sin d'ora, la necessità del contributo di tutti i lavoratori interessati affinchè gli incentivi siano corrispondenti alla-realtà. produttiva in riferimento alle prestazioni dei lavoratori.

3) Le vigenti indennità aggiuntive aziendali per lavoro domenicale vengono portate alle seguenti misure:

Operai di l' cat. ed impiegati L. 180 orarie

» » 2' » » » L 160 »

Altre categorie L. 140 orarie.

Detta indennità sarà in avvenire assorbita, sino a concorrenza, nel caso in cui il contratto di lavor oo la- legge dovessero stabilire per il lavoro domenicale maggiorazioni superiori a quelle attualmente vigenti.

L'azienda disporrà che ciascun lavoratore possa di norma godere, nel corso di ciascun anno, di 20 giornate di riposo settimanale in coincidenza con le domeniche.

3. — Con questo punto si sono raddoppiate le indennità per lavoro festivo (esclusa la 4a squadra che continuerà a percepire 300 lire). Se, per ipotesi, si lavora 25 domeniche all'anno il maggiore beneficio annuo è di lire 17.900 per l'operaio- specializzato e impiegati; lire 16.000 per l'operaio qualificato e lire 14.000 per tutti, gli altri. Ogni lavoratore ha il diritto di non lavorare almeno 20 domeniche all'anno. Siamo venuti a conoscenza che alcuni dirigenti o capi servizio stanno facendo pressioni sui lavoratori perchè, anche con dichiarazioni scritte, rinuncino « volontariamente » a beneficiare alle 20 domeniche che l'accordo dà loro diritto.

Mentre invitiamo i lavoratori a respingere tali pressioni, diciamo a quei dirigenti e capi servizio,_ che tentano simili manovre, che gli accordi sono fatti per essere rispettati e che ognuno si prende le pro-* prie responsabilità anche di natura personale.

4) Per gli stabilimenti di Sesto S. Giovanni, agli operai cointeressati alla « ponderale » di stabilimento il beneficio di cui al secondo capoverso del punto 1) verrà corrisposto nella maggior misura di L. 14,75 (anzíchè L. 9,75).

5) Le parti si danno atto che ai fini della attribuzione e del passaggio di categoria saranno osservate le norme contrattuali vigenti. Pertanto, ne lpiù breve tempo possibile Direzione e Commissione Interna esamineranno le posizioni di quei lavoratori che ritengono di svolgere mansioni superiori a quelle corrispondenti al loro attuale inquadramento. Per i casi controversi saranno osservate le norme contrattuali vigenti.

Invitiamo tutti i lavoratori interessati ad essere vigilanti e a richiedere l'immediato intervento della Commissione Interna qualora la direzione tentasse di non 'rispettare l'accordo.

Per quanto concerne l'orario di lavoro, ogni lavoratore ha il diritto di utilizzare la riduzione d'orario, respingendo ogni eventuale tentativo di pagamento del conguaglio.

Con un anticipo non inferiore ad un mese la direzione deve concordare con la Commissione Interna l'applicazione della riduzione d'orario e, quattro mesi prima, l'epoca delle ferie.

5. — Ciò significa che ogni lavoratore operaio, impiegato, equiparato, deve avere la qualifica o categoria corrispondente alle effettive mansioni che svolge. Per cui tutti coloro che ritengono, in base al contratto di lavoro e alle mansioni che svolgono, di aver diritto alla qualifica o categoria superiore, devono rivolgersi alla Commissione Interna del proprio stabilimento (a tale scopo si può utilizzare il modulo che pubblichiamo in altra parte) affinchè avanzi la richiesta alla direzione.

In caso che l'esame fra C.I. e direzione non risolva il problema, l'esame viene demandato al Comitato Tecnico Paritetico.

Inoltre vi. è un impegno verbale della direzione di creare le condizioni affinchè ogni lavoratore turnista abbia la possibilità di utilizzare un intervallo di mezz'ora per consumare il pasto.

Qualora si verifichi che i lavoratori non abbiano tale possibilità, invitiamo gli stessi a richiedere l'immediato intervento della C.I.

L'azienda predisporrà il personale necessario per provvedere, in armonia con le norme contrattuali, alla sostituzione degli operai eventualmente assenti e che facciano parte delle squadre di lavorazione ai treni di laminazione ed alle acciaierie.

Si riconferma che l'azienda consulterà preventivamente la C.I. in ordine all'epoca del godimento delle ferie, dell'orario di inizio e vessazione del lavoro nei vari giorni della settimana e, con anticipo non inferiore ad un mese, in ordine alle modalità di utilizzo in connessione di festività o ferie delle ore risultate dalla riduzione contrattuale dell'orario di lavoro.

L'azienda elaborerà con le Commissioni Interne un comune regolamento per la pratica applicazione dell' accordo interconfederale 18-4-1966 in ordine all'espletamento dei compiti della Commissione Interna stessa.

7. — L'articolo va inteso nel senso che le C.I. di ogni stabilimento devono essere messe in condizioni di ricevere e di parlare ai lavoratori, di intervenire in ogni momento a qualsiasi ora ove i problemi dei lavoratori lo esigano o che comunque necessiti la presenza della C.I.

A_ tale riguardo le. Commissioni Interne, da molti mesi, hanno avanzato precise proposte e recentemente hdnno sollecitato la direzione a convocare un incontro con la lettera che pubblichiamo a parte.

. BENEFICI MEDI ANNUI

In conclusione, oltre alla parte normativa esposta, i benefici economici complessivi medi annui sono:

4. — Tutti i lavoratori che non lavorano a cottimo, ma che sono collegati alla - ponderale (media di cottimo di stabilimento) hanno un, ulteriore maggior beneficio orario di lire 5, pari a 14.000 lire annue.

6, — Questo articolo stabilisce che la direzione deve predisporre del personale qualificato di riserva in modo che, ogni giorno e per ogni turno, gli organici delle squadre dell'acciaieria e dei treni di laminazione siano garantiti al completo. Ciò significa che i lavoratori hanno. il diritto anche di non continuare il lavoro se gli organici sono incompleti.

Cottimisti lire 42.900;

—. Collegati alla ponderale lire 56.900;

Ausiliari, che lavorano alla domenica, operaio specializzato lire 74.800; qualificato lire 72.900; altri 70.900 lire.

Riservatevi la funzione del tecnico e non quella del gtiardiano.

LETTERA APERTA AI CAPI REPARTO

Lettera aperta ai capi reparto. Scriviamo queste poche righe perchè vogliamo richiamare l'attenzione su dei fatti che sono indice di una errata concezione della funzione dei « capi-reparto ».

Da quello che si vede tutti i giorni, i capi, hanno come loro compito principale « curare » i lavoratori molto meno che assolvere il compito di coordinatore e di direzione del lavoro.

Ciò deriva dal fatto che le decisioni operative sono determinate da un tipo di direzione della produzione fortemente centralizzata, e una volta fatte queste scelte, tutto deve muoversi in funzione della realizzazione degli obiettivi fissati.

Tale modo di dirigenere non sarebbe criticabile se al raggiungimento di certi risultati non si sacrificasse ogni interesse della condizione di chi lavora.

E risalendo dalla posizione dell'operaio a quella del capo repar2 to, a quellà del tecnico d'officina, agli impiegati, ai tecnici della progettazione, ecc., scopriamo una situazione gerarchizzata che spersonalizza il lavoratore:

Questo è il modo di fare voluto dal padrone che non ammette discussioni sulle sue scelte.

Ciò che segue si traduce in atti Che dovrebbero vergognare chi li compie.

Si sa che taluni capi reparto infieriscono sugli operai in modo incivile, con insulti, minacce intimidatorie, rivelando, nel far ciò, un sadico gusto proprio del servo impotente, non sapendo come. giustificarsi rincarano la loro dose di servilismo verso il padrone.

Sappiamo che alcuni capi reparto, settimanalmente fanno alla direzione dei rapporti scritti, ma non per relazionare sull'andamento della produzione e gli accorgimenti da prendere, ma per raccontare ciò che fanno gli operai.

Ci permettiamo di consigliare a questi capi di smetterla di comportarsi in modo così vergognoso; per questa volta non riveleremo i loro nomi, ma se continuassero nella loro opera lo faremo.

Non siamo disposti a :tollerare-

nè a giustificare questa loro opera, anche se sappiamo che ciò che fanno le è impostc dalla direzione. Ma ogni uomo deve saper scegliere fra il lecito e il sopruso, e non trincerarsi dietro « gli ordini ricevuti » per fare il boia dei propri compagni di lavoro.

Gli operai la forza di' essere rispettati la traggono dalla loro unità e solidarietà, imparino questi capi a comportarsi da lavoratori e a scoprire che i propri interessi non sono dalla parte padronale.

Siamo convinti che il padrone da solo non potrebbe nulla e che se i lavoratori, quelli che traggono da vivere col proprio lavoro, si uniscono, sono capaci di tutto perchè loro sono la vera vita della

fabbrica, questi sì che sono indispensabili!

Abbiamo ben presente la condizione degli impiegati, dei tecnici e dei capi, sappiamo che hanno bisogno di liberarsi di un rapporto autoritario essendo, e noi siamo convinti, che pei liberarsi hanno bisogno anche del nostro aiuto. ' La mano tesa è condizionata dal loro atteggiamento e questa •potrebbe chiudersi anche contro di loro.

Non desideriamo che ciò succeda, perchè chi se ne avvantaggerebbe sarebbe solo il padrone. In questi tempi molte cose sono cambiate e cambieranno, non è pensabile che solo alla Falck un gruppetto dì capi non intenda la lezione dei fatti.

QUALIFICHE DEI GRUISTI

Riproduciamo la lettera sottoscritta da tutti i gruisti dell'Acciaieria dell'Unione e inviata alla direzione generale con la quale rivendicano il riconoscimento della qualifica di Operaio specializzato.

Alla Direzione Generale della ditta•'FALCK

OPGETTO: Avaiizamento cti qualifica di tutti i grusisti dell'Acciaieria, Fossa, Stripper ed Electromelt.

Noi sottoscritti gruisti riteniamo di aver buoni motivi che qui elenchiamo, per avere la qualifica di operai specializzati.

Siamo selezionati attraverso una visita psicotecnica; •

Facciamo un Corse teorico pratico con esame' di abilitazione;

Siamo ritenuti responsabili della gru sulla quale lavoriamo;

Siamo responsabili del carico trasportato;

Siamo responSabili del personale sottostante che in caso di incidente siamo perseguibili a norma dí legge antinfortunistica;

Il gruista addetto alle gru di colata se durante il lingottaggio il tappo secchia non chiude questi automaticamente prende il posto del primo colatore stampi.

Noi speriamo in una risposta positiva tramite la nostra Commissione Interna entro il giorno 10 luglio 1968..

In caso di mancata riposta, oppure che sia negativa, scenderemo tutti in sciopero il giorno 11 al primo turno, fermi sulle nostre posizioní e sul posto dí lavoro decisi ad ottenere quanto sopra richiesto. Distinti saluti.

Seguono le 57 firrrie,di tutti i GRUISTI

La FIOM propone di andare avanti verso la costruzione di un sindacato unico

Un dibattito aperto a tutti i lavoratori per giungere alle elezioni della Commissione Interna con una sola lista e con candidati scelti con referendum da tutti i lavoratori.

L'ultima lotta, da poco conclusa, è servita anche per dimostrare a tutti noi che quando siamo uniti siamo una grande forza e da ciò la conclusione che l'unità è un bene da pregervare permanentemente.

Basta rileggere i titoli del nostro giornale, pubblicati in altre pagine di questo numero, per poter misurare le difficoltà provocate dalla mancata unità fra i sindacati, e che hanno portato ad un ritardo nell'avanzare le richieste; che ha dato fiato al padrone a resistere; ad un ritardo nell'inizio della lotta e quindi alla sua conclusione e al godimento dei benefici conquistati.

Ciò che questa ultima lotta ci ha insegnato è che esiste una volontà unitaria, che non ci sorprende, ma che vogliamo cogliere per far proseguire il processo unitario in atto verso le sue logiche conclusioni.

Per la FIOM non bisogna per- d£re un giorno, nè un'ora, nè una occasione della costruzione del Sindacato Unico.

Da oggi sottoponiamo al dibattitodi tutti i lavoratori la proposta di fare delle prossime elezioni, che sì terranno dopo le ferie, l'occasione per far fare dell'unità sindacale un concreto passo avanti attraverso l'elezione, con una gola lista di candidati, scelti fra tutti i lavoratori dai lavoratori stessi tramite votazioni o referendum a conclusione di un largo dibattito di massa.

Riteniamo ciò necessario, utile, realizzabile e su questa proposta chiamiamo tutti, lavoratori, operai, impieg;ti e organizzazioni sindacali ad esprimere la propria opinione.

Noi andiamo a questo dibattito con fiducia, convinti che la nostra proposta sarà accolta dai lavoratori.

Un primo importante risultato sarebbe quello che questa idea fosse accolta positivamaente anche dalle altre organizzazioni sindacali, per affrontare assieme, con la massima libertà di opinioni e di scelte, un dialogo.

E' tempo che ulteriori fatti nuovi si mettano sulla via dell'unità sindacale e che questa unità proclamata da tutte le parti trovi il momento di esprimersi in atti concreti.

La lista unica per le elezioni delle Commissioni Interne -non è da noi vista come il frutto del momento, un fatto transitorio senza seguito, ma una tappa del processo che si concluderà con la' ric

costituzione di un solo sindacato per tutti i lavoratori.

Chi sarà sconfitto dall'unità dei lavoratori e del Sindacato Unico, lo sappiamo tutti, sarà solo il padronato e le forze che formano la sua « corte ».

L'unità da noi sollecitata discende dal bisogno di solidarietà, di fratellanza fra tutti i lavoratori; dalla necessità di disporre della forza necessaria per resistere, lottare e vincere le necessarie lotte quotidiane per il lavoro, la pace, il progresso.

PARTECIPATE AL DIBATTITO INVIATECI LE VOSTRE OPINIONI, SCRITTI, CHE NOI PUBBLICHEREMO.

UN REPARTO PER VOLTA FORNI GHISA DEL VULCANO

I lavoratori occupati nel reparto forni elettrici ghisa, dello stabilimento Vulcano, vengono considerati e trattati dalla direzione come se fossero di « serie B » sia dal punto di vista normativo che salariale. Basti pensare che percepiscono dei salari inferiori rispetto agli altri e non fanno le ferie assieme come tutti i dipendenti della Falck.

I dirigenti della Falck tentano di giustificare questa grave situazione con la falsa scusa che quello sarebbe uno stabilimento ausiliario, quasi stagionale.

Quanto ciò non corrisponda al vero è ad- esempio, dimostrato dal fatto che la ghisa prodotta viene attualmente fornita allo stato liquido all'Acciaieria e Fonderia dell'Unione. Questo solo fatto permette all'azienda di risparmiare personale oltre a realizzare le colate in un tempo più breve di circa due ore.

Quale compenso ai lavoratori, per la maggior produzione e conseguentemente maggior guadagno, si danno dei salari inferiori oltre ad un cottimo non funzionante e nessun incentivo.

Il cottimo in questo reparto si basa su una formula che tiene conto della produzione realizzata in t'apporto all'energia consumata; fattori, come si vede, che non hanno nulla a che vedere con la prestazione dei lavoratori. Infatti, la quantità di produzione realizzata in rapporto all'energia consumata, varia da molti fattori come: carbone bagnato: i forni rendono dì meno, 2 - 3 tonnellate per colata, inoltre la scoria è più « acidosa », i lavoratori addetti devono aumentare il loro lavoro di fatica, ma poichè il consumo di energia per tonnellate prodotte, aumenta si ha il bel risultato che il guadagno di cottimo diminuisce; Variazione di tensione: quando, ad esempio, passa da 14.000 a 13.000 KW, le tonnellate prodotte per colata diminuiscono, i lavoratori hanno lavorato e-

gualmente se non di più, ma il cottimo diminuisce;

c) Qualità del minerale: se il minerale contiene una minor percentuale di ferro, e se le « scaglie » di ferro sono di cattiva qualità, diminuisce la produzione e il cottimo.

Abbiamo fatto l'esempio di tre fattori : carbone, energia, qualità del minerale, che fanno diminuire la produzione, in rapporto all'energia consumata, e conseguentemente anche il cottimo, mentre contemporaneamente sì richiede una maggiore prestazione e fatica aì lavoratori.

Questi esempi dimostrano ampiamente come il sistema di cottimo in atto è anti-contrattuale e va cambiato in modo che il guadagno di cottimo aumenti, in rapporto alle prestazioni dei lavoratori.

Inoltre questi lavoratori, benchè svolgano prestazioni molto simili a quelle dell'AcciaierA dell'Unione, hanno dei salari notevolmente inferiori che vanno dalle 130 - 140 lire all'ora per il 1° al forno, alle 50 - 60 lire all'ora per gli addetti alla gru di colata, per cui si pone anche l'esigenza di una perequazione del trattamento con i lavoratori dell'ACCI dell'Unione. Per entrambi questi problemi, da anni, la Commissione Interna interviene presso la direzione, la quale continua a dire che provvederà, ma non mantiene gli impegni.

A questo punto ormai non rimane alternativa: o la direzione accoglie le richieste e risolve i problemi, altrimenti bisogna passare all'azione sindacale sino all'accoglimento delle sacrosante rivendicazioni dei lavoratori.

Puniti gli infortunati e non chi provoca gli infortuni.

Succede che, in questi reparti, siano stati eliminati gli addetti alla gru e che ognuno debba provvedere da sè ogni qual volta deve sollevare dei pezzi o pesi.

Immaginate la scena con il lavoratore che deve contemporaneamente azionare la gru, imbragare il peso e controllare la sua collocazione al posto desiderato.

E' inevitabile che succedano dei guai, come è accaduto che degli operai si facciano male.

Il rimedio è stato facile per la direzione e i capi. La colpa di ciò e dell'operaio e pertanto oltre che subire l'infortunio deve essere punite.

Non sarebbe ora di smetterla e di dare a coloro che hanno deciso -di togliere i gruisti qualche cosa di fare?

REP. MAN e torneria cilindri

Continua la 'lotta per le pensi oni

Il Comitato Direttivo della CGIL ha deciso di indire una grande consultazione fra tutti i lavoratori per elaborare le nuove richieste da avanzare per migliorare l'attuale legge sulle pensioni già rigettata dalla stessa CGIL e dai lavoratori.

La battaglia per un giusto sistema di pensioni continua per con-; quistare un sostanziale miglioramento delle pensioni in atto e per dare ai lavoratori la sicurezza di una pensione dignitosa che ripaghi giustamente una vita di lavoro.

I soldi dei lavoratori devono essere amministrati dai lavoratori, padroni e Governo devono ognuno dare il proprio contributo previsto al fondo delle pensioni.

I soldi per dare soddisfazione alle nostre richieste ci sono così come non esistono ostacoli o difficoltà obiettive ad assegnare la dìrezione dellà Previdenza ai lavoratori.

Ciò ché non c'è è là volontà di, accogliere queste richieste; ed è per questo che la lotta deve continuare.

Il fronte sindacale dei lavoratori si schiera tutto unito, pronto alla lotta. Così pure le grandi organizzazioni sindacali di categoria della CISL e della UIL sono d'accordo con gli obiettivi da conseguire e sulla necessità della ri-

presa al più presto dell'azione.

Non resta altro che dare seguito, molto celermente, alla formulazione delle richieste al Governo e passare immediatamente all'azione in caso di mancato accoglimento.

A TUTTI I PENSIONATI CHE CONTINUANO A LAVORARE

La nuova legge sulle pensioni ha nuovamente introdotto — a danno dei pensionati che proseguono a lavorare alle dipendenze di terzi in settori non agricoli — la trattenuta sulla pensione.

A giudizio dei legali dell'INCA-CGIL, tale trattenuta appare incostituzionale.

Al fine di ottenere una sentenza della Corte Costituzionale favorevole ai lavoratori, si invitano tutti i pensionati interessati, ai quali sia stata trattenuta — in parte o tutta — la pensione, a rivolgersi con sollecitudine agli Uffici presso ogni Camera del Lavoro per promuovere ricorso.

PRINCIPALI NORME DELLA NUOVA LEGGE SULLE PENSIONI

Aumenti mensili:

dal 1-5-68 le pehsioni dei lavoratori dipendenti aumentano di L. 2400 mensili;

i nuovi minimi: L. 18.000 e per i pensionati con oltre 65 anni L. 21.900. mensili. Computo delle pensioni:

ogni anno di lavoro calcolato all'1,65% della retribuzione sino a massimo del 65% raggiungibile con 40 anni di lavoro.

Retribuzione e pensione:

il calcolo è fatto sulla base delle utime 156 settimané soggette ad assicurazioni; per le pensioni che saranno liquidate dal 1-5-68 al 31-12-70 si prenderà a calcolo

le ultime 52 settimane.

Vect Mo e nuovo sistema:

- fino al 3142-70 è data facoltà ai pensionati di scegliere tra il computo della pensione ealizzata con vecchio e nuovo sistema.

Pensis,.. di anzianità e fitta riliquidazione:

— fino al 31-12-70 si ha diritto a far valere 35 anni di cohtribuzione effettiva per aver diritto- alla penaione,ge però si resta involontariamente disocMpati.

Decorrenza -delle pensioni:

-- le pensioni lecorrono dal primo giorno

del mese successivo alla domanda.

Trattenuta della pensione per coloro che lavorano: da 1-5-8 non è più consentito il cumulo tra pensione e retribuzione.'

Incompatibilità tra assegni famigliari e maggiorazione di pensione:

'— la maggiorazione di pensione per famigliari a carico non è compatibile con gli assegni famigliari, il datore di lavoro deve trattenere la quota di maggiotazione.

.Aumento dei contributi: dall'agosto 1968 al 31-12-70 i contributi sono aumentati dell'1,65% di cui 0,55% a carico dei lavoratori.

Limiti di reddito per gli assegni famigliari per aver diritto agli assegM famigliari occorre avere redditi dì qualsiasi natura fine a L. 18.700 per un famigliare e di L. 28.600 per 2 genitori.

-- L. 26.950 per un famigliare e L. 47.300 per due genitori se i redditi derivano esclusivamente da pensioni. •

Per tutte le informazioni rivolgersi alle Sezioni Sindacali Aziendali della. F.I.O.M.-C.G.I.L., alle Ca--iere del 2.avora locali e , presso i corrispondenti e 'I. patronat9

Nessun crumiro nella lotta Nessun crumiro con I' iscrizione

La recente battaglia dei lavoratori della Falck, ha messo in evidenza, ancora una volta, due elementi insostituibili nel lungo cammino per l'emancipazione totale dei lavoratori: la potenziale volontà e combattività dei lavoratori e il ruolo dirigente dei Sindacati. Infatti, mentre da tempo i lavoratori mostravano insoddisfazione per il continuo peggioramento nella fabbrica della loro condizione di lavoro e di vita, portata avanti dal padrone con il continuo aumento dei ritmi, il peggioramento dell'ambiente, non rispettando e riconoscendo le reali capacità dei lavoratori, di fatto decurtando i salari, con la politica dei redditi ecc. ecc., i sindacati e in primo luogo la F.I.O.M. andavano formulando la piattaforma rivendicativa per mandare indietro il disegno di Falck e fare avanzare la condizione dei lavoratori.

La F.I.O.M., il sindacato di classe, ha chiamato a dare il loro contributo alla elaborazione della piattaforma rivendicativa, tutti gli iscritti, gli attivisti, attraverso discussioni; dibattiti, riunioni a diverso livello, confronto con gli altri sindacati, e insieme poi sottoponeldola alla approvazione in ultima analisi dei lavoratari che ha ottenuto la approvazione unanime dimostrata dalla totale partecipazione nella lotta vittoriosa.

I risultati positivi ottenuti sono il frutto della combattività e della lotta unita dei lavoratori e dei sindacati.

Certo ci sono dei limiti e ancora insoddisfazioni tra i lavoratori che vanno ricercati in due direzioni:

1) il padrone detiene il potere economico, ed è unito quando deve difendere i propri interessi,

2) mentre dall'altra parte abbiamo i lavoratori che di fatto sono divisi in tre correnti sindacali e una parte è fuori dal sindacato, non è iscritta a nessuna delle organizzazioni.

Oggi, per andare avanti, bisogna

superare le divisioni e innanzitutto i lavoratori devono essere organizzati nel sindacato e ognuno deve dare il proprio contributo alla elaborazione e alle decisioni che ogni volta vengono prese.

Essere iscritto al sindacato e principalmente alla F.I.O.M., non significa solo dare i mezzi all'organizzazione per la sua sussistenza ma significa principalmente mettere a servizio dei lavoratori le proprie capacità per camminare

più speditamente verso nuove conquiste.

Quindi, lavoratore, il tuo posto è nel sindacato della F.I.O.M. Chiedi l'iscrizione al Sindacato, la tessera della F.I.O.M: Avanti con la F.I.O.M. per contare di più nella fabbrica e nella. società.

Ultime notizie

Grandioso sciopero, degli impiegati del gruppo Falck, con una numerosa partecipazione al comizio tenutosi unitariamentedai dirigenti sindacali provinciali, a SESTO S. GIOVANNI.

LUNEDI' , 1 LUGLIO - ORE 17 A SESTO RIUNIONE DEI GRUPPI RAPPRESENTATIVI DEGLI STABILIMENTI FALCK.

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