Battaglia unitaria12

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battaglia unitaria

L'uomo prima di tutto

Negli ultimi due anni alcuni incidenti mortali avvenuti negli stabilimenti Falck a Dongo, a Novate Mezzola e a Sesto S. Giovanni hanno posto con maggiore evidenza il problema della sicurezza e dell'anti-infortunistica sui luoghi di lavoro.

Questi fatti tragici non sono né accidentali, né una fatalità. Bisogna porre con forza la priorità della sicurezza sulla produzione. Purtroppo non basta solo fare affermazioni di principio, bisogna rafforzare la nostra azione di contrattazione nei confronti dell'Azienda e rafforzare la sensibilità, le conoscenze, le responsabilità dei lavoratori nei confronti degli impianti. In particolare vogliamo modificare gli attuali rapporti tra i responsabili di squadra o di reparto e i lavoratori, basati su modelli burocratici di comando, finalizzati esclusivamente ad una maggiore produzione, secondo il modello aziendale. Nei mesi scorsi abbiamo già fatto una importante esperienza di contrattazione sull'ambiente di lavoro interno agli stabilimenti di Sesto e sull'impatto ambientale esterno alla fabbrica che ci ha permesso di unificare la lotta per l'ambiente dentro e fuori dalla Falck. Ora dobbiamo accelerare tale processo con una forte attenzione alla sicurezza degli impianti; dobbiamo pretendere che tutto sia messo in discussione e modificato: le denunce di impianti che non danno garanzie devono essere efficaci e devono portare alla fermata degli stessi per i controlli necessari, aumentando il potere di controllo dei delegati e dei lavoratori a partire dal percorso di contrattazione su ambiente e sicurezza che abbiamo definito con la Direzione, che prevede una serie di riunioni della Commissione Ambiente del Coordinamento Falck e che si chiuderà con un accordo a fine luglio, e con una forte iniziativa verso l'opinione pubblica, i giornali, la televisione e la Città di Sesto S. Giovanni sui temi della salute, della sicurezza, della dignità del lavoro.

Noi esigiamo che torni in primo piano il concetto dell'Uomo prima di tutto e questa condizione la dobbiamo conquistare.

Ore 3,40: un boato squarcia la notte

Sabato 17 Giugno

Ore 3,40. La squadra B dell'acciaieria dello stabilimento Unione, addetta alla fusione del forno T3, viene investita da una tremenda esplosione causata da una fuoriuscita d'acqua dal sistema di raffreddamento.

Luigi Federici, 44 anni, residente a Ranzanico (BG), investito dall'esplosione muore sul colpo. Vincenzo Curti, 29 anni, riporta ustioni gravissime sul 75% del corpo. Claudio Colombo, Domenico Di Pietro, Emanuele Lo Vascio, riportano ustioni più lievi e vengono ricoverati a Niguarda e a Sesto.

Ore 6,00. Fiom-Fim-Uilm di zona e il Consiglio di Fabbrica dichiarano uno sciopero di 24 ore fino alle 6 di domenica 18 giugno.

Lunedì 19 Giugno

Assemblea con sciopero negli stabilimenti Falck.

Martedì 20 Giugno

Sciopero di quattro ore in tutto il gruppo Falck per permettere ai lavoratori di partecipare in massa alla manifestazione con fotte delegazioni di lavoratori del gruppo Falck e consociate e di altri stabisegue a pagina 2

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limenti di Sesto (Breda Fucine, Ansaldo, Deltasider, Ercole Marelli, ABB, Magneti Marelli). Migliaia di lavoratori della Falck e degli altri stabilimenti sestesi, abituati a percorrere festosamente e rumorosamente le vie di Sesto, sfilano in silenzio assieme alla Giunta e al Sindaco di Sesto, al Presidente della Provincia di Milano, ai rappresentanti dei partiti, alla gente semplice. Molte donne dalle finestre guardano passare il corteo e applaudono, in silenzio.

Sesto si ferma commossa in segno di solidarietà e di protesta per questo ennesimo incidente mortale.

Al comizio, davanti allo stabilimento Unione, parlano Carlo Regazzi del C.d.f. che lamenta l'interesse della stampa solo in occasione degli incidenti mortali e rivendica la dignità del lavoro degli operai e ricorda gli incidenti degli stabilimenti Falck. Giampiero Un lidi a nome di Fiom Fim Uilm regionali che annuncia le ulteriori iniziative di lotta e la piattaforma su ambiente e sicurezza da ripresentare all'azienda; il Sindaco di Sesto S.G. Fiorenza Bassoli che esprime la solidarietà della città ai lavoratori della Falck, ribadisce l'impegno a migliorare le condizioni dell'ambiente dentro e fuori dalla fabbrica e conferma la importanza economica e culturale degli insediamenti industriali nella città.

Mercoledì 21 Giugno

Sui giornali esce una dichiarazione vergognosa di Falck: "è stata una fatalità, i quattro operai passavano di lì per caso, le esplosioni interne ai forni elettrici sono normali, non c'è nessuna preoccupazione per i nostri clienti: la Falck ha sufficienti scorte di acciaio". Il CdF dichiara uno sciopero immediato, dalle 11 alle 13 e denuncia queste dichiarazioni con una manifestazione interna. Alle 12 Giorgio Falck viene avvicinato da una folta delegazione di lavoratori che gli chiedono spiegazioni; Falck non ritratta. Anche i lavoratori del secondo turno si fermano e dichiarano che senza una smentita non riprenderanno il lavoro. Alle 17 arriva la smentita: Falck si è rimangiato le sue dichiarazioni.

Giovedì 22 Giugno

Ore 10. Inizia in Assolombarda la trattativa che verrà sospesa alle 13 per permettere ai lavoratori di partecipare al funerale di Federici a Ranzanico. Ore 16. Otto ore di sciopero per il secondo turno Unione e Vittoria Lafe e un'ora di sciopero per gli altri lavoratori del gruppo in concomitanza con il funerale. Nonostante lo sciopero dei trasporti due pullman e decine di macchine raggiungono Ranzanico per dare l'ultimo saluto a Federici. Assieme alla Giunta del paese e di Sesto S. Giovanni centinaia di lavoratori e dodici operai con il casco rosso accompagnano la bara fino in chiesa dove il parroco critica duramente "la logica della ricerca della produttività a tutti i costi. Anche a costo della vita umana" e ricorda la figura di Federici. L'Eco di Bergamo scriverà: "il cielo brontolava nero e arrabbiato come Io stato d'animo dei concittadini, degli amici, dei parenti, dei colleghi di lavoro di Federici". Contemporaneamente negli stabilimenti Falck le sirene suonavano in segno di lutto.

Venerdì 23 Giugno

Riprende la "trattativa", si raggiunge una prima intesa su misure di sicurezza immediate e su un percorso di lavoro della commissione ambiente che porti ad un accordo entro luglio.

Il Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni

Di fronte al grave incidente verificatosi alla Falck con l'esplosione del forno T3, in cui un operaio, Luigi Federici, ha perso la vita e altri quattro lavoratori sono rimasti gravemente feriti; esprime

la propria solidarietà alle famiglie così duramente colpite e ai lavoratori tutti; denuncia

le condizioni di insufficiente sicurezza nelle quali si svolgono, in azienda, attività rischiose per l'incolumità dei lavoratori;

auspica

che in tutti i luoghi di lavoro vengano salvaguardate le condizioni e fatte rispettare le norme che tutelano tale sicurezza nell'ambiente interno e all'esterno degli stabilimenti;

sottolinea

il fatto che non si sia prestata la necessaria attenzione alle reiterate segnalazioni di pericolo fatte dagli organismi aziendali dei lavoratori;

chiede

che siano accertate le responsabilità del grave incidente della Folck, che non può essere addebitato alla fatalità, ed un sopralluogo della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle condizioni di lavoro nelle aziende presieduta dal Sen. Luciano Lama.

Sesto San Giovanni, lì 22/6/89

MUONt ANCORA PER IL LAVORO E LA OBER
SI

Ecco l'accordo sulla sicurezza

Nella giornata di venerdì 23 giugno 1989 presso la Sede dell'Assolombarda è stato raggiunto l'accordo sulle questioni della sicurezza antinfortunistica e del servizio sanitario. L'accordo prevede che entro il mese di luglio la Commissione Ambiente prevista nell'accordo di gruppo del 23/9/1988 elabori soluzioni in ordine ai seguenti problemi:

Verifica e messa a punto, allo scopo di migliorarla, dell'attività antinfortunistica e di prevenzione infortuni;

Verifica e messa a punto degli addestramenti con particolare riferimento al personale nuovo assunto e a quello addetto a nuove mansioni;

Educazione dei capi in tema di sicurezza e rapporti col personale; Verifica e messa a punto dell'attività del Centro SANI e delle infermerie degli stabilimenti periferici del Gruppo e delle Consociate; Riesame delle attuali modalità di effettuazione delle manutenzioni preventive e programmate. I risultati dei lavori della Commissione permetteranno quindi di realizzare un accordo quadro sui temi della sicurezza e dell'antinfortunistica. E stato inoltre raggiunto un accordo sulla gestione di questo periodo transitorio fino al raggiungimento dell'accordo definitivo. I contenuti sono i seguenti:

l'organico del Centro SANI aumenterà di tre unità ripristinando così le squadre di due infermieri per turno in IV Squadra più due sul turno normale;

Emanazione immediata da parte delle direzioni aziendali di appositi ordini di servizio, (I) che ripristinino le condizioni di sicurezza reali su forni fusori, gru e sistemi di sollev,amento, magazzini di stivaggio materiali e prodotti finiti; Possibilità in ogni momento, per delegati e lavoratori, di interrompere l'attività lavorativa in caso vengano evidenziate situazioni di rischio (anche potenziali) per l'incolumità fisica. Il Coordinamento ribadi-

sce che fino al raggiungimento dell'accordo definitivo permane in atto lo stato di agitazione (blocco dello straordinario, rispetto del calendario di lavoro, applicazione rigida del contratto per quanto riguarda mansioni e competenze). Nelle prossime giornate verranno convocate le assemblee di reparto per informare i lavoratori sui risultati ottenuti e sulle modalità di comportamento da tenere.

Comitato di Coordinamento Gruppo Falck e Consociate

Sesto S. Giovanni 26/6/7989

(i) riprodotti qui in basso (NdR),

Come salvaguardarsi: gli ordini di servizio

Oggetto: lavoro in sicurezza nei magazzini

In conformità alle disposizioni di legge ed alle normative aziendali vigenti si ribadisce che per lavorare in sicurezza nei magazzini è necessario: tenere sgombri i camminamenti; non salire sui prodotti stivati, per lo Stab. Concordia questa norma è modificata.

Eventuali verifiche delle giacenze devono essere effettuate con adeguate attrezzature o a piano terra con l'ausilio delle gru di campata.

AI fine di sensibilizzare ed informare ulteriormente su quanto sopra Il personale addetto ai magazzini, le direzioni di reparto interessate provvederanno ad organizzare apposite minicampagne che verranno condotte dai rispettivi preposti.

In relazione ai contenuti dell'accordo sindacale del 23/6 u.s., nell'ambito della commissione per lo studio ambientale verranno verificate eventuali necessità di predisporre adeguati progetti di ottimizzazione degli stivaggi del materiali nel magazzini.

Sesto S. Gbvanni, 28/6/1989

Oggetto: manovra in sicurezza delle gru

In conformità alle disposizioni di legge ed alle normative aziendali vigenti, si ribadisce che per la manovra in sicurezza delle gru è necessario assicurare l'efficienza:

dei sistemi frenanti; dei dispositivi elettrici di fine corsa, con particolare riguardo a quelli applicati sul sollevamento; delle funi argani; degli awisatori acustici; del dispositivi dl sicurezza contro gli avviamenti accidentali.

Al fine di sensibilizzare ed Informare ulteriormente su quanto sopra li personale gruista, le direzioni di reparto interessate provvederanno ad organizzare apposite minicampagne che verranno condotte dal rispettivi preposti.

In relazione ai contenuti dell'accordo sindacale del 23/6 u.s., nell'ambito della commissione per lo studio ambientale verranno prefissate le modalità da seguire per predisporre I programmi di intervento da realizzare.

Sesto S. Gbvanni, 28/6/1989

Oggetto: conduzione dei forni fusori

Le direzioni dei reparti ACCI e SETE provvederanno a riconfermare dettagliatamente al preposti le norme di comportamento e gli interventi necessari a garantire la marcia in sicurezza dei forni fusori.

A tal fine le stesse predisporranno un apposito documento riepilogativo sulle 'norme di gestione relative ai sistemi di raffreddamento per la conduzione del forni fusori".

Tale documento verrà consegnato ed illustrato ai preposti Interessati in apposite riunioni che verranno tempestivamente organizzate.

Si rammenta inoltre che, come previsto dal D.P.R. N. 547/55, ogni lavoratore è tenuto a segnalare ai propri superiori ogni situazione anomala, affinché gli stessi possano Intervenire con la dovuta sollecitudine per ripristinare condizioni normali dl sicurezza e di marcia degli impianti.

Sesto S. Giovanni, 28/6/7989

Due anni di incidenti alla Falck

Dongo 2/3/1987

Alle ore 1220 un gravissimo infortunio coinvolge Pietro Montini, 38 anni, ricoverato in ospedale, morirà due giorni dopo. li Montini, mentre stava aprendo una bombola dl ossigeno è stato colpito violentemente in testa da un riduttore di pressione applicato alla bombola stessa, trasformato in proiettile dalla pressione dell'ossigeno. Non si tratta di fatalità: Il riduttore era tarato per pressioni di 10-16 atmosfere, mentre la bombola raggiungeva 150 atm.

Immediatamente dopo l'incidente, i lavoratori e il CdF fermavano lo stabilimento e indicevano uno sciopero per le giornate di lunedì e martedì.

Vale la pena rileggere alcuni brani del comunicato del Coordinamento; 'Il coord. denuncia che fatti tragici come l'incidente mortale dl Dongo, sono resi possibili dai clima che si è creato all'interno degli stabilimenti del gruppo, infatti le continue forza-, ture nei confronti dei lavoratori affinché gli obiettivi produttivi che l'azienda si è dati vengano comunque raggiunti„ provocano un allentamento dei singoli lavoratori rispetto ai problemi anti-infortunistici. li coordinamento ribadisce che le ristrutturazioni pur necessarie, awenute nel gruppo, non possono e non devono provocare una sottovalutazione di problemi altrettanto importanti quali: l'addestramento professionale, il mantenimento alla Faick dl una struttura operativa che assicuri l'efficienza e la sicurezza delle attrezzature...

... Va modificato il clima che negli stabilimenti porta a mettere Il raggiungimento di determinati livelli produttivi prima di ogni altra cosa, compreso la vita dei lavorartori'.

Novate Mezzola 19/10/1988

Alle ore 15,45 nel reparto acciaieria, mentre si stava allontanando da una secchia dopo averla agganciata, Dante Pilatti, di 50 anni, veniva investito da un getto di acciaio fuso e riportava gravissime ustioni; ricoverato al centro grandi ustioni di Niguarda, moriva di notte. La causa la mancanza di adeguate protezioni.L'Esecutivo del coordinamento Falck indiceva 2 ore di sciopero per i lavoratori di tutto il gruppo.

Falck Unione - T3 21/3/89

Alle ore 1,25 nella sez. fossa del forno T3, lo stesso dell'incidente mortale di giugno, un altro gravissimo Incidente coinvolge Giovanni Dolfini, che, mentre si apprestava a sganciare il tubo dell'argon sotto la secchia sistemata sul carro, è stato investito da uno spruzzo di acciaio fuso dalla schiena alle gambe, con ustioni gravi sul 30% del corpo. Le cause sono da ricercare nell'inadeguatezza delle protezioni e dei margini di sicurezza.

Il CdF chiede un incontro urgente con la Direzione e Indice uno sciopero articolato di un'ora per lo stab. Unione.

Falck Unione - T4

4/7/89

Nella giornata di martedì 4/7/89, al 2° turno, è avvenuto un grave incidente sul forno T4 dell'Unione, che per sola fortuna, non ha provocato feriti.

Il forno T4 in pratica si è bucato all'altezza del 'bagno' causando una fuoriuscita di scoria ed acciaio fuso che è precipitato sui binari di scorrimento della volta: sullo stesso forno il 13/6 è avvenuto un incidente analogo.

In questa settimana il forno T4 è arrivato a fare anche 18 colate in un giorno, per ottenere ciò è stato spinto al massimo sottoponendolo a fortissima usura. Il refrattario è rapidamente sceso al limite di guardia: a tutto ciò si è cercato di ovviare con le riparazioni dopo le colate; ma la terra usata per riparare ha minore consistenza dei mattoni refrattari ed è stata probabilmente danneggiata dal rottame usato per caricare il forno: a questo punto l'ac-

ciaio fuso è entrato in contatto con la camicia del forno e l'ha bruciata.

L'esperienza non insegna proprio nulla a questa azienda.

A che serve fare gli ordini di servizio?

I responsabili della produzione intendono smantellare il reparto ACCI?

II forno doveva essere fermato, ed il rivestimento di refrattario doveva essere rifatto senza 'tirare' sino alle manutenzioni domenicali!!!

Passato l'iniziale momento di difficoltà l'azienda sta cercando di recuperare l'uso unilaterale degli impianti, è perciò necessario per noi gestire a pieno l'accordo raggiunto in Assolombarda il 23/6/89 in modo da garantire il pieno rispetto delle norme di sicurezza. Anche per questo abbiamo fatto il nostro giornale.

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