Quartiere e politica12

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quartiere e • olitica siamo in 90.000 ma

i giovani se ne vanno

I confini delle zone di decentramento sono stati, per lo più, tracciati in base ad una logica che privilegiava la gestione del territorio e trascurava i riferimenti ad insediamenti <‹ storici » omogenei. La zona 2 è tra le poche suddivisioni del decentramento amministrativo che si sottraggono, almeno in parte, a quella logica. Essa• può vantare una continuità col passato nei vecchi quartieri dell'Isola Garibaldi, delle Abbadesse, della Fontana, di Greco. E' pur vero che su questo antico e per tanti versi suggestivo tessuto urbano si è abbattuta recentemente l'azione corrosiva della speculazione immobiiiare conseguente alla negativa esperienza urbanistica del Centro Direzionale; ma molto si è salvato e merita di essere rivitalizzato.

Ma quali sono le caratteristiche fondamentali della zona? Quali gli elementi che la distinguono da altre circoscrizioni del decentramento?

E quali, infine, i problemi che derivano dalla particolare struttura della sua popolazione?

Tentiamo, per ora, di tracciare un quadro d'insieme, valendoci di poche informazioni essenziali. Con i suoi 506 ettari di superficie, la Zona 2 si colloca tra le circoscrizioni di media estensione, è lontana dai valori minimi (i 288 ettari della zona 3) e dai valori massimi (i 2027 ettari della zona 14). Lo stesso può dirsi per la popolazione (poco più di 90.000 unità), di gran lunga inferiore a quella stanziata nelle zone 6 e 11, ma nettamente superiore a quella residente nelle zone 7, 12 e 13. Il numero di abitanti per ettaro (densità demografica) si aggira intorno alle 190 unità; i valori massimi si registrano nelle Alessandro Buzzi-Donato (segue in ultima)

in questo numero

Chi siamo, quanti siamo, cosa facciamo.

Mensile dei quartieri IsolamFontana abbia GrecomPonteSeveso Spedizione in abbonamento postale gruppo 111/70% Anno V - Nuova serie - N. 3 - Febbraio 1978 - L. 300 zona 2 / ;IATO ENA RO /.51 /AZ Oli o eis.9 Zi 449 3,TAZION cfmm VA MAUR tZ912ADMi O Di PORTd r.4zlow 3„\GA _I BAL9I o --ccn 54 Ot. O ...1 2 OyJ 2 ""G •-• c:;z7 R!IF'PA POPOLAZIONE RESIDENTE 90662 (di cui POPOLAZIONE ATTIVA (40 ° /0) imprenditori, dirigenti, professionisti (4 °A) 349 impiegati (17%) 16.301 operai, apprendisti e lavoranti a domicilio (15%) 14.823 commercianti, artigiani e coadiuvanti (5 °/o) 4.767 42.553 maschi e 48.069 femmine) Dati del 1976 POPOLAZIONE NON ATTIVA (60 90) casalinghe (23 ° /o) 21.304 ritirati dal lavoro (11 cio) 10.249 scolari e studenti (17 ° /0) 14.883 bambini (8 ° /0) al di sotto dei 6 anni 6.750 altri (2 °A) 1.226 36.250 54.412
Scuola e decentramento 1985: appuntamento col metrò Inchiesta sui giovani Rubriche: fiscale casa - pensioni El Occhio alla foto: riconosciti e vinci L'umorismo dei ragazzi • cinema • teatro • libri • indirizzi utili El 4 6

Una sede per il "Decimo"

Una lettrice attenta

La lettrice Nadia Stringo ci ha segnalato la mancanza, nell'elenco delle scuole da noi pubblicato nel numero di gennaio di Quartiere e Politica, del X° Istituto Tecnico Commerciale di via Melchiorre Gioia 48. Ci scusiamo con tutti i lettori per l'involontaria omissione dovuta ad una errata trascrizione e pubblichiamo a fianco una breve schedina riepilogativa della scuola, con l'intervento di una insegnante.

Ringraziamo vivamente la gentile lettrice che ci ha messi in condizione di dare ai lettori la situazione esatta delle scuole nella nostra zona (completata in questo numero di febbraio con l'elenco delle scuole private) e invitiamo tutti i lettori a mettersi in contatto con la redazione di Quartiere e Politica per segnalare fatti, avvenimenti o opinioni o anche argomenti che si desidererebbe veder sviluppati nel giornale.

Per tutte le comunicazioni o anche per chiedere chiarimenti sugli articoli o sulle rubriche telefonare al:

6084408/691467

L'Istituto occupa attualmente tre sedi: la presidenza e la segreteria (amministrativa e didattica) si trovano in via Melchiorre Gioia 48, al primo e secondo piano sono sistemate nove classi con circa 220 studenti. In via Boltraffio ce ne sono altre 8 con 290 ragazzi, mentre il grosso (26 aule con 800 studenti) sono

in via. Paolo Bassi, sempre in zona 2.

ELETTI NEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

Genitori (votanti 26 %)

Gualazzini Prescilla

Galetta Nicola

Dell'Orto Vittorio

Fraschini Mirella

Studenti (votanti 46 %)

Merlini Pier Paolo

Sarno Chiara

Ciocca Maria Cristina

Furia Grazia

Non docenti

(votanti 67 °/0)

De Gennaro Angelo

Capasso Antonia

Docenti (votanti 76 %)

Risi Giovanna in Baroncelli

Fortuna Maria Luisa

Fernanda Giorgino in Rossi

Fraschini M. Grazia in Onida

Bezzi Isabella in Valletta

Acquarone Fiammetta in Mel-

Ioni

Di Pierro Rosa Anna

Binotto M. Chiara in Eulisse

L'opinione di una insegnante

Secondo le proposte della Amministrazione Provinciale, l'attuale « X » I.T.C., provvisoriamente ospitato in Via M. Gioia, 48, dovrebbe avere la sua sede definitiva al quartiere Gallaratese.

In zona rimarebbero di esso, solo due succursali staccate.

E' chiaro, quindi, che quello che è da ormai un decennio un preciso ed apprezzato servizio scolastico nella zona 2, facilmente collegato con città e provincia, e che ha comportato la crea-

zione, in poco tempo, di ben tre nuovi istituti, con oltre 1200 allievi ciascuno, è destinato ad essere definitivamente disintegrato ed annullato.

Le due succursali superstiti finiranno inevitabilmente per essere accorpate a istituti tecnici commerciali diversi, che vedranno aumentata a dismisura la propria popolazione scolastica, senza che ciò costituisca per essi un vantaggio, e le stesse perderanno, così, la loro autonomia e la loro identità culturale e scolastica.

La zona dovrà dare delle risposte a tutti questi interrogativi e dovrà decidere se le proposte dell'Amministrazione Provinciale siano nell'interesse degli utenti del servizio e della popolazione.

Il tempo è poco, ma si può ancora riuscire ad impedire una decisione affrettata e che non ha sufficienti ed adeguati motivi di validità.

Maria Rosa Marchetti Insegnante X° Ist. Tecnico Commerciale

Il problema al Consiglio di Zona

Una delegazione del X° ITC ha informato, il 6 febbraio, la commissione scuola del Consiglio di Zona 2 del problema della sede per l'istituto.

La commissione si è interessata al problema ed ha invitato a presentare un documento alla prossima riunire dal Consiglio di Zona prevista per la fine di febbraio.

Distretto scolastico N. 25

SCUOLE

SCUOLE

VITA DEL DECENTRAMENTO

( Calendario del Consiglio di Zona 2 )

settimana del mese

Lunedì:

18.30 Comitato interpartitico per il TIBB.

21.00 Commissione bilancio.

Martedì:

21.00 Commissione casa.

Mercoledì:

18.00 Ufficio di presidenza. I rappresentanti del Consiglio di Zona ricevono i cittadini.

Giovedì: 21.00 Consiglio di Zona. settimana del mese

Lunedì:

18.30 Comitato interpartitico.

21.00 Commissione scuola.

Martedì:

18. Commissione stampa.

21.00 Commissione commercio.

Mercoledì:

21.00 Capigruppo.

21.00 Commissione sanità.

Giovedì:

21.00 Commissione lavoro.

21.00 Commissione cultura. settimana del mese

Lunedì: 18.30 Comitato interpartitico.

21.00 Commissione bilancio.

Martedì:

21.00 Commissione casa.

Mercoledì:

18.00 I rappresentanti dei Consigli di Zona ricevono i cittadini.

21.00 Commissione urbanistica.

Giovedì:

21.00 Consiglio di Zona. settimana del mese

Lunedì:

18.30 Comitato interpartitico.

21.00 Commissione scuola.

Martedì: 21.00 Commissione sport.

Mercoledì:

21.00 Riunione dei capigruppo.

21.00 Commissione sanità.

Giovedì:

21.00 Commissione cultura.

una Commissione al mese

Commissione

Da

Copernico, 1/7

Copernico, 9

M. Gioia, 51 V.le Marche, 40 Via Maroncelli, 28 Via Martignoni, 8 Via Timavo, 14

Licei scientifici e classici privati

V.le Marche, 40 Via Copernico, 9

Magistrali privati Via M. Gioia, 51 Tecnici e professionali privati

Via Muzio, 5 Via Tonale, 19 Via M. Gioia, 51

Quali

La commissione Occupazione e Lavoro del Consiglio di Zona 2 svolge la propria attività occupandosi di tutti i problemi del lavoro: notevole attenzione viene prestata dalla Commissione per individuare un corretto rapporto tra i cittadini che lavorano nella Zona 2 e risiedono in altre zone di Milano o nei comuni dell'hinterland. La Commissione si occupa anche di stabilire i rapporti tra gli abitanti della Zona e i

problemi dei lavoratori delle fabbriche.

La Zona 2 inoltre presenta alcune caratteristiche particolari, per il fatto di comprendere nel proprio territorio il Centro Direzionale e con esso la maggiore concentrazione delle strutture decisionali delle più grosse imprese italiane e delle multinazionali; è quindi una Zona con elevatissima presenza di impiegati e tecnici a tutti i livelli.

chi è composta
Percetti
Coscelli
Cuzzoni
Serafini
Girola
Tagliazucchi Enrico Marrachi
Lauro
Reggiroli DP Coordinatore PCI PCI PCI PCI DC PSI PSI PSDI
Luigi
Rinaldo
Cesare
Walter
Roberto
Mario
Giovanni
Oreste
occupazione e lavoro
sono i suoi compiti
PUBBLICHE Elementari Via Dal Verme, 10 telef. 6084095 Via Don Sturzo, 51 665391 Via Galvani, 7 650019 B.ni P.ta Nuova, 4 667691 Via Muzio, 5 600192 Via Bottelli, 3 690080 Via Veglia, 78 690097 V.le Zara, 98 691030 V.le Zara, 96 6897529 Scuole medie Via Cagliero, 20 telef. 6887081 Via Fara, 32 6595150 P.zza Istria, 11 606857 Via Pepe, 40 6884343 Liceo scientifico V.le Marche, 73 telef. 606250 Istituti tecnici commerciali V.le Marche, 71 telef. 606601 Via M. Gioia, 48 6887415 Sez. Stacc. Via Boltraffio, 21 Sez. Stacc. Via P. Bassi, 3 6883208 Materne comunali Via Arbe, 19 telef. 6893962 Via Bottelli, 3 6880420 Via Fara, 34 651404 Via Fortis, 10 6898453 Via Muzio, 9 600179 Via Pallanza, 26 6894923 Via Pastrengo, 10 6884472 Via Quadrio, 10 664148 Via Ragusa, 5 6887738 Via Tarvisio 692822 Via Toce, 7 691994
P.ta Nuova, 6 661458
B.ni
Via
P.zza
F. Filzi,
Via M. Gioia,
P.zza
Elementari
Via
Medie
Via
PRIVATE Materne private
Cagliero, 24 Via Carissimi, 1
Caserta, 6 Via
1
51
Greco, 9 Via Maroncelli, 28 Via Martignoni, 8 Via Vassallo, 27
private
Copernico, 1 Via Maroncelli, 28
private
Via
Via
telef. 690245 6888498 690396 662074 606415 600846 639172 691078 690036 telef. 690066 639172 telef. 680565 6881751 690205 690691 635569 6891913 680703 telef. 690691 6881751 telef. 690205 telef. 6084922 6884541 606415 quartiere e politica pag. 2
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scuola
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LA TERZA LINEA COLLEGHERÀ IL NORD E IL SUD DELLA CITTÀ ATTRAVERSANDO

1985: appuntamento col metrò

« Non c'è più nessuno al mondo che sia favorevole o contrario alla metropolitana per partito preso — dice l'ing. Luigi Amman, presidente della Azienda tranviaria municipale — L'esperienza internazionale ha dimostrato che esistono dei punti di riferimento precisi per valutare la convenienza di un mezzo di trasporto rispetto ad un altro ». La metropolitana, rispetto alla linea di superficie, ha una velocità commerciale doppia, una capacità di trasporto quadrupla, un costo di puro esercizio di tre quarti inferiore. Questi ed altri motivi, quali l'aumento del costo della benzina che continuerà a provocare un ritorno massiccio al trasporto pubblico, impongono l'energica ripresa dello sviluppo della rete metropolitana. Su questo gli esperti sono d'accordo.

La linea 3

L'argomento metropolitana è d'attualità: in marzo si inaugura il tratto della linea 2 Garibaldi-Cadorna e, per quanto riguarda la linea 3, si discute ormai sulla base dei « primi elementi di fattibilità ». « E' necessario però individuare il rapporto ottimale fra costi e benefici — dice il vicesindaco Vittorio Korach che è anche assessore ai trasporti — bisogna cioè verificare a quali condizioni una terza linea può diventare conveniente. Per ora non si è neppure iniziato a disegnare il percorso, ma possiamo dire che deve avere alcune caratteristiche fondamentali. Dev'essere un tracciato sul quale vi sia già un'alta domanda, deve integrarsi bene con la rete di superficie, deve avere dei capolinea periferici capaci di diventare punti di interscambio con il trasporto su gomma, con le autolinee interurbane e con il traffico privato ».

Gli obiettivi

Gli scopi di una terza linea metropolitana si riassumono nelle seguenti esigenze: a) creare un collegamento rapido nord-sud (oggi inesistente nella rete di superficie);

b) riorganizzare la rete urbana sopprimendo numerose linee di superficie per trasferire il traffico sotterraneo in modo da offrire un livello di

servizio più elevato con costi di esercizio molto minori.

ll tracciato

« Il tracciato non è ancora esattamente definito — ci conferma Vladimiro Monti, consigliere delegato della MM. — Possiamo dire che la linea 3 dovrà realizzare la connessione fra le due direttrici più cariche sull'attuale

cizio; d) potenziare l'utilizzazione della linee 1 e 2, mediante nuove connessioni che moltiplicano l'accessibilità sull'intero territorio comunale; e) servire quartieri di antica formazione e ad altissima densità, come il Comasina, Bruzzano, Affori, Maciachini a nord, Porta Romana e Corso Lodi a sud; f) ridurre notevolmente il traf-

Centrale (corrispondenza linea 2) via V. Pisani, Via Manzoni, Piazza Duomo (linea 1) piazza Missori, Corso Porta Romana, Corso Lodi, Stazione Porta Romana. « Non si tratta di niente di definitivo — tiene a precisare Monti — altri percorsi possono essere esaminati. Non è detto che l'intera linea 3 debba essere completamente in sotterranea, può darsi che risulti conveniente realizzarla in due tronchi; bisognerà poi verificare bene la utilità di passare per il centro caricando ancora il Duomo ». Sono tutte ipotesi che troveranno modo di essere approfondite dal Comitato di studio presieduto dal vice sindaco Korach, che dovrà presentare entro giugno al Consiglio comunale il piano completo dei trasporti. Ciò che importa è che il percorso della linea 3 risulti equilibrato specialmente se in esso viene inserito il tracciato della 90/91 ammodernata.

La 90/91

Si pone a questo punto il problema della circolare 907 91. « Nel passato — dice il vicesindaco Korach — si era andata formando una certa filosofia secondo la quale la 90/91 doveva diventare una linea portante. lo non sono di questo parere. Bisogna lavorare su uno schema realistico tenendo conto del fatto che la rete complessiva dei trasporti deve essere la più efficiente e la più economica possibile. Probabilmente più che l'intero anello bisognerà realizzare alcuni tratti, per esempio fra piazzale Lotto e piazzale Loreto c'è una domanda cosi forte da rendere conveniente un progetto di tranviarizzazione di questo tratto della 90/91 ».

Ciclo di film per discutere sulla condizione della donna

Dal 5 Marzo al 2 Aprile a cura del Circolo

A.R.C.I. "Giardino"

Sul numero di gennaio di "Quartiere e politica" abbiamo annunciato la programmazione di un ciclo di film sulla donna per iniziativa del Circolo A. R.C. I . "Giardino". Pubblichiamo i titoli dei film che verranno proiettati presso la scuola "Giulio Tarra" di viale Zara 100.

Domenica 5 marzo ore 15.30

"FUORILEGGE DEL MATRIMONIO" di Paolo e Vittorio Taviani

Domenica 12 marzo ore 15.30

"BELLISSIMA" di Luchino Visconti

Domenica 19 marzo ore 15.30

"FAMLY LIFE" di Kenneth Loach

Domenica 2 aprile ore 15.30

"FUOCO DI PAGLIA" di V. Schlondorff

Alle proiezioni, cui si partecipa gratuitamente, seguiranno conversazioni e dibattiti.

sistema di trasporto pubblico: la Comasina a nord e Corso Lodi a sud, attraverso il centro ». Ciò significa: a) liberare l'area centrale (piazza Duomo e adiacenze) da tutti i mezzi di superficie, recuperando le zone storiche di Milano ad una più adeguata dignità ambientale; b) sollevare l'ATM dalle gravose penetrazioni di mezzi suburbani (tranvia di Carate, Desio ecc. e autolinee della via Emilia); c) sopprimere un quinto di tutta la rete di superficie (circa 20 km.) con i conseguenti risparmi di eser-

fico privato nei punti di maggior intasamento della zona 2 che si possono individuare nelle vie Carlo lmbonati, p.le Maciachini, Carlo Farini, Jenner, Valtellina, Marche, Lunigiana, Melchiorre Gioia, Pola, piazzale Lagosta, piazzale Segrino. Si può ipotizzare un tracciato — « ma è tutto da verificare con attenzione, dice Monti » — che dalla Comasina (in corrispondenza con le Ferrovie Nord Milano) percorra la via Pellegrino Rossi, via Imbonati, p.le Maciachini, p.le Lagosta, Stazione

L'umorismo dei ragazzi

Non penso mai al futuro tanto arriva così presto Albert Einstein

Quanto costa, quando è pronta

In primissima approssimazione il costo di realizzazione della terza linea (15 km. e 16 stazioni) può essere valutato in circa 250 miliardi cui vanno aggiunti altri 70 miliardi oer le vetture occorrenti ;prezzi 1977). La costruzione è realizzabile nel periodo fra il 1977 e il 1985 purché venga assicurato un idoneo programma di finanziamento.

Il solo fascino del passato è che è passato Oscar Wilde

quartiere e politica

il vostro nuovo vicino di casa

Parecchi ragazzi hanno risposto al nostro invito con disegni e vi gnette. Per questo numero abbiamo scelto una striscia creata da Claudia Sivieri, di 11 anni, che fa la prima media alla Cagliero. "Compenso" per la collaborazione: un libro

ri\NrE quartiere e politica pag. 3
ZONA DUE
LA
'"LA DONNA NEL CINEMA NEGLI ULTIMI 30 ANNI"
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C'era una volta il 68... e adesso?

Tutti li cercano, tutti li vogliono: i giovani della pregiata annata 1968 vengono ripescati in queste settimane dalla stampa quotidiana e periodica con interviste, inchieste, saggi. Questo rinnovato interesse per i mitici protagonisti della contestazione giovanile non si spiega solo con la ricorrente passione per i revivai. La questione giovanile rappresenta invece un nodo fondamentale della crisi che stiamo vivendo e capire il mondo dei giovani di ieri e di oggi costituisce un impegno irrinunciabile per tutti, genitori, insegnanti, giovani stessi. Il nostro giornale non ha voluto fare concorrenza ai colleghi più illustri andando magari alla caccia dei reduci del '68 che abitano in zona. Abbiamo invece ritenuto più proficuo iniziare un viaggio tra i giovani di oggi che 10 anni fa avevano ancora i calzoni corti e che del '68 hanno magari sentito solo parlare vagamente.

Attualmente nella zona 2 ci sono circa 15 mila giovani sotto i 20 anni. Chi sono questi giovani? Che cosa fanno abitualmente? Che interessi hanno? Come si organizzano? In che rapporto si pongono con il quartiere in cui abitano?

Per l'inizio di questo viaggio abbiamo scelto tre gruppi del quartiere Ponte Seveso.

Hanno partecipato alla nostra tavola rotonda: Sergio e Mauro dell'Oratorio S. Agostino; Iole e Raffaella del Centro sociale Lunigiana; Cristina e Maner dell'S.O.S.; Claudia, Renata e Gabriele per « Quartiere e politica ». I nostri ospiti hanno inteso parlare a titolo personale senza cioè coinvolgere con i pareri espressi gli organismi di cui fanno parte.

Presentiamo una breve scheda per ognuno dei gruppi:

ORATORIO SALESIANO

S. AGOSTINO

Sede: via Melchiorre Gioia

48. E' frequentato da 350/400 ragazzi tra la terza elementare e la seconda superiore.

E' un oratorio maschile. Oltre i 17 anni ci sono solo una trentina di catechisti-animatori che frequentano abitualmente, più un numero variabile di occasionali visitatori.

Attività: ricreative nelle sale dell'oratorio e nella palestra dell'istituto salesiano adiacente nei giorni festivi; sportive con 6 squadre di basket e 3 di calcio; educative mediante l'istruzione religiosa tenuta da mamme della parrocchia per le classi delle elementari, da giovani e sacerdoti per i ragazzi della media e delle prime due classi della scuola superiore. S.O.S.

Sede: via Melchiorre Gioia 48. Associazione volontaria,

opera in zona da due anni. Conta circa 200 volontari per la più giovani (età media 2022 anni). Attività: organizzata in squadre per il servizio di pronto soccorso e in gruppi di lavoro per l'assistenza sociale verso handicappati, emarginati e anziani. Un gruppo tiene contatti col centro di ragazze madri di via Pusiano, un altro col Centro di assistenza antidroga di via Assietta. L'associazione ha un parco macchine di 9 vetture: 5 autoambulanze per il pronto soccorso, 1 pulmino (per servizi Avis e trasporto di organi di trapianti), 1 mezzo per il servizio medico a domicilio, 1 pulmino per la raccolta carta, 1 scuolabus.

CENTRO SOCIALE

LUNIGIANA

Sede: via Sammartini 33. E' frequentato da un gruppo fisso di una cinquantina di giovani tra i 16 e i 25 anni. Attività: vi lavorano vari collettivi: il collettivo biblioteca (2000 libri, autogestita, 270 iscritti) organizza anche corsi di tessitura, chitarra, pittura che coinvolgono un centinaio di persone. In programmazione attualmente una serie di film e spettacoli in collaborazione col Consiglio di zona presso il cinema Lagosta: il collettivo teatrale organizza corsi di mimo e spettacoli. Presso il centro trovano uno spazio anche un collettivo femminista, un collettivo occupazione di giovani disoccupati iscritti alle liste speciali e un collettivo ferrovieri.

Claudia (Q. e P.) - Che tipo di giovani frequentano i vostri gruppi? Con quali aspettative?

Maner (S.O.S.) - Siamo un gruppo tra i più eterogenei: diverse le estrazioni sociali (per lo più studenti o lavoratori part-time), diverse le ideol-Aie. La nostra forza viene proprio dal fatto che non facciamo discriminazioni di nessun genere. I motivi che spingono un giovane verso il nostro gruppo sono fondamentalmente due: una certa sensibilità verso i problemi socio-sanitari e il desiderio di una esperienza di vita comunitaria.

lole (C.S.L.) - Il Centro sociale era partito due anni fa come una specie di comitato di quartiere che escludeva al suo interno chi non avesse fatto una certa scelta di tipo ideologico. Questa immagine è andata rapidamente mutando: attualmente sono presenti vari gruppi giovanili: Fgci, Pdup, Ao, Acli, Cristiani per il socialismo e altre etichette.

Sergio (O.S.A.) - La proposta fatta dall'Oratorio è di tipo squisitamente cristiano per cui non c'è spazio per altre esperienze, tanto è vero che molti a una certa età dall'oratorio si trasferiscono

in blocco per esempio all'S.O.S. Gabriele (Q. e P.) - Questo cercare di creare spazi cattolici, giochi cattolici, scuole cattoliche, non si chiama integralismo?

Sergio (O.S.A.) - Non penso si possa parlare dell'oratorio come di un ghetto. Le attività ricreative sono aperte a tutti; per il resto però uno deve fare la sua scelta. Chi viene da noi, se viene in maniera onesta, non viene perché non sa dove andare altrimenti. Il nostro discorso è preciso, alcuni dicono anche troppo monolitico. Se uno, a un certo punto, non condivide la nostra impostazione. vuoi dire che l'oratorio non fa per lui e può andare in un altro ambiente.

lole (C.S.L.) - II pericolo della chiusura in se stessi c'è anche da noi. La nostra capacità di coinvolgere il mondo esterno diminuisce quando prevale questa tendenza. Possiamo cioè cadere in un errore simile a quello del mondo cattolico anche se da posizioni di sinistra.

Renata (Q. e P.) - Cosa fate per contrastare questo pericolo, cioè come vi ponete nei confronti del mondo esterno, del quartiere, dei giovani in particolare e dei loro problemi?

Raffaella (C.S.L.) - Per la sua stessa natura il Centro sociale vuole favorire la democrazia diretta e la partecipazione, ma questo vuol dire scontrarsi a ogni momento con le disfunzioni dell'ambiente sociale. Tutto bene per le normali attività che il centro fa al suo interno. Le difficoltà incominciano quando si cerca di coinvolgere il mondo esterno.

Cristina (S.O.S.) - La risposta che noi tentiamo di dare ai nostri soci non è certo esauriente: un giovane di una grande città ha bisogno di tutto: cultura, sport, ritrovi, amicizia. In questo senso la nostra risposta è parziale.

Mauro (O.S.A.) - L'ambito specifico dell'oratorio è l'educazione cristiana per cui non affrontiamo direttamente i problemi del quartiere e dei

giovani che vivono in esso. Finora ci siamo mossi unicamente in due direzioni: gli anziani e la famiglia.

Gabriele (Q. e P.) - Ma i ragazzi al mattino vanno in una scuola che spesso è in sfacelo, i giovani sono alle prese coi problemi del posto di lavoro, della droga, della delinquenza. Non c'è spazio per questi problemi?

Sergio (O.S.A.) - Quando parliamo di proposta educativa non intendiamo indottrinamento. Noi preferiamo il contatto personale col ragazzo, il giovane, la famiglia. Più che discutere dei problemi cerchiamo di andare a casa e di parlare direttamente con l'interessato. Devo anche dire che il nostro ambiente non è molto aperto ai problemi della zona e ha passato dei momenti di oscurantismo notevole. Solo da un paio d'anni sta tentando di aprirsi.

Raffaella (C.S.L.) - Non riesco a capire perché quando un gruppo come la parrocchia ha un potenziale di mobilitazione cosi imponente lo orienti unicamente all'interno della comunità cattolica. Perché quando si lanciano delle battaglie democratiche, non dico partitiche, queste energie cristiane positive non ci sono? Nel Consiglio di zona ci sono delle presenze cattoliche ma a titolo personale. Come comunità no, for-

CIRCOLO XX Vaprile

se perché manca un gruppo giovanile che spinga su questa problematica.

Sergio (O.S.A.) - Nella nostra parrocchia la presenza dei giovani è limitata. Sei anni fa quando è stato costituito il consiglio parrocchiale: su 70 persone solo 10 erano giovani, ora sono 25. Allora si capisce perché basta nominare il consiglio di zona per vedere i nasi che si torcono.

Renata (Q. e P.) - Nei vostri gruppi nel corso di un anno passano molti giovani, molti ne conoscete attraverso le iniziative che promuovete. Come-sono i giovani di questo quartiere?

Sergio (O.S.A.) - Volevamo fare un'indagine seria proprio su questo tema almeno nell'ambito della parrocchia S. Agostino, ma i nostri capi ci hanno bloccato. La nostra è una parrocchia prevalentemente "borghese" con alcune sacche popolari in alcune vie (Gluck, Sammartini). Questo comporta difficoltà a scuotere la gente su problematiche aperte. Proprio per questo cerchiamo di agire sulle famiglie. lole (C.S.L.) - Anche le nostre conoscenze ci danno un' immagine del quartiere abbastanza simile. L'unica esperienza ai contatto diverso con giovani del quartiere l'abbiamo avuta in occasione della compilazione delle liste speciali per l'occupazione giovanile. Siamo andati a trovare oltre 150 giovani della zona, in genere studenti in cerca di lavoro, universitari in attesa di laurea. Questo è anche il tipo di giovani che frequentano il nostro ambiente: studenti a scolarizzazione alta o lavoratori comunque di tipo intellettuale. Difficile coinvolgere gli altri lavoratori.

Gabriele (Q. e P.) - Ogni gruppo di solito ha una vita travagliata con crisi, abbandoni, fenomeni di rigetto. Questi fenomeni si verificano anche da voi?

Cristina (S.O.S.) - Le difficoltà da noi non mancano. Sono anzitutto di carattere economico: basta pensare al

Cal arti grafiche ceccattini f. via ;entrane° della pila 61 20162 milano - tel. 6437491 lavori commerciali e di lusso offset e tipografici, libri, riviste, manifesti, opuscoli, cataloghi ecc. BAR FRANCO Un locale che si giudica dalla pizza. Telefono 630444 quartiere e politica pag. 4 SEBBEN CHE SIAMO GIOVANI/VIAGGIO TRA I GRUPPI GIOVANILI DELLA ZONA DUE
Un gruppo di giovani alla biblioteca del Centro sociale Lunigiana ,;.k\ Preparativi alla sede della S.O.S.: l'autoambulanza è pronta per la "chiamata" VIA S. USSI, 1 - MILANO - TEL. 6425323 CUCINA CASALINGA CON SALONI PER PRANZI E RINFRESCHI CENTRO DEMOCRATICO DI ATTIVITA' SPORTIVE E CULTURAL I

PRIMO SERVIZIO

a cura di GABRIELE BELOTTI

CLAUDIA BORSANO

RENATA GARZIA

a un certo punto basta il dialogo. Spesso si verifica che alcuni giovani a una certa età spariscono, vanno magari al centro sociale o altrove.

nostro deficit di 17 milioni. Ma non penso siano queste le difficoltà a cui alludevi. II fenomeno dell'abbandono da noi è pressoché inesistente, se non quello legato a ragioni di forza maggiore (trasferimenti, impegni di lavoro ecc.). Le più grosse difficoltà si pongono per i nuovi al momento dell'inserimento. Siamo un gruppo affiatato e il nuovo venuto stenta a inserirsi.

Raffaella (C.S.L.) - Le relazioni interne al gruppo sono per noi particolarmente delicate: è difficile in un grup-

I cinema sotto casa

po composto di elementi dalle differenti visioni ideologiche e politiche non venire a contrasto proprio su questo piano. C'è il rischio continuo dello scontro ideologico che fa il vuoto attorno e tende a trasformare il gruppo in un partitino che deve dare la risposta su tutti i problemi.

Mauro (S.O.S.) - Questa difficoltà da noi è poco sentita perché la stessa struttura un po' integralista e fagocitante taglia alle radici il dissenso. Esistono però vari modi dl viver la fede. Fino

ABANELLA - Via Bottelli 11 - tel. 683.920

Cinema d'essai (L. 1.000)

DIAMANTE - Via F. Filzi 5 - tel. 637.952 (L. 1.500 - 2.000)

GOLDEN - Via Cagliero 16/A - tel. 68.38.146 (L. 1.500)

LAGOSTA - Via Garigliano 10 - tel. 688.23.39 (L. 1.500)

SALA FONTANA - Via Boltraffio 21 - tel. 68.98.713 (L. 1.000)

TONALE - Via Tonale 3 - tel. 60.86.657 (L. 2.500)

VOX - Via C. Farini 30 - tel. 691.808 (L. 1.000)

SALE PARROCCHIALI

S. Agostino - Via Copernico 9 - tel. 688.17.51 (sabato e domenica)

S. Angela Merici - Via Cagliero 26 - tel. 689.69.94 (sabato e domenica)

S. Antonio da Padova - Via C. Farini 10 - tel. 661.145 (domenica)

S. Maria Goretti - Via M. Gioia 193 - tel. 680.303 (domenica)

S. Martino in Greco - Via Conti 23 - tel. 690.172 (domenica)

S. Paolo Apostolo - Via Asmara 2 - tel. 691.095 (domenica)

S. Volto - Via Sebenico 31 tel. 690.639 (domenica)

All'Abanella è il pubblico che sceglie il film

Inauguriamo questa rassegna sui cinematografi della zona segnalando l'attività dell'Abanella di via Bottelli che è un cinema d'essai cioè fa parte di quel gruppo di sale cinematografiche milanesi che programmano film di qualità. All'Abanella i film vengono scelti da un comitato di giovani che seleziona le indicazioni degli spettatori i quali sono invitati a depositare nell'urna posta all'ingresso del cinema un biglietto con proposte di film da programmare. Ci sembra un metodo nuovo, meritevole di segnalazione e di sviluppo perché rende partecipe in qualche modo lo spetta-

tore di una scelta culturale altrimenti lasciata nelle mani degli « addetti ai lavori >, e cioè distributori e noleggiatori che spesso, purtroppo, sono mossi da interessi non propriamente culturali.

I film in programma nei prossimi giorni fanno parte della rassegna « profilo di un attore » e sono dedicati all'attore americano Elliot Gould di cui verranno presentate le opere più significative da « Bob e Carol e Ted e Alice » a « Piccoli omicidi », da « L'impossibilità di essere normale » a « Fragole e sangue ». Il prezzo del biglietto è di mille lire.

Gabriele (Q. e P.) - Tutto da sinistra il dissenso?

Sergio (O.S.A.) - Direi di sì. Sull'altro fronte non registriamo fenomeni di questo tipo. Non per questo, penso, vorrete etichettare tutto il cattolicesimo come movimento di destra.

Claudia (Q. e P.) - Un carattere comune ai vostri gruppi, il volontariato, sta alla base di tutte le vostre attività. Come vivete questa condizione? Non vi crea dei problemi?

Iole (C.S.L.) - E' uno dei nostri problemi più grossi. Tutto quello che facciamo è legato alle nostre persone. Se qualcuno di noi va via tutto finisce. Il nostro dramma nasce dalla coscienza di essere "supplenti" di servizi che mancano: facciamo la biblioteca perché il quartiere non l'ha, teniamo corsi di chitarra perché nessuno li fa se non molto costosi. C'è il rischio di cadere in una logica assistenziale che rifiutiamo.

Maner (S.O.S.) - La posizione del volontariato è fondamentalmente ambigua. Il solo pensare che un servizio di primaria necessità come il nostro è affidato alla buona volontà di noi privati ci mette in crisi come cittadini. La nostra esperienza però ci ha portato a dare una certa interpretazione dei problemi di una grande città come Milano. C'è una carenza molto grave delle strutture statali, però vediamo anche degli spazi che devono essere occupati da una presenza viva e cosciente di cittadini anche a livello personale.

Claudia (Q. e P.) - Questo vuol dire che credete nel volontariato in assoluto e non come momento di supplenza delle deficienze dello stato?

Maner (S.O.S.) - Entrambe le cose. Anche quando lo stato subentrasse per esempio in un servizio prezioso come quello del pronto soccorso, noi continueremo la nostra azione. Abbiamo l'ambizione di riuscire un giorno a dare anche altre risposte ai cittadini sempre sul piano assistenziale: agli emarginati, a chi ha proble-

mi di qualsiasi genere.

Gabriele (Q. e P.) - In poche parole pensate a una cittadella socio-sanitaria« all'interno del quartiere?

Maner (S.O.S.) - Non a una cittadella, ma un punto di riferimento concreto.

Claudia (Q. e P.) - Siamo arrivati con questi discorsi a un tema fondamentale: come vi ponete nei confronti della politica non quella lontana ma quella anche vicina di gestione del territorio?

Cristina (S.O.S.) - Non si può non sentire questo problema soprattutto se si fanno esperienze come la nostra in cui siamo a contatto ogni giorno con problemi immensi che rivelano le gravi carenze dello stato. I nostri interventi diretti in questo campo però sono limitati da alcune apparizioni nel consiglio di zona su argomenti che interessano la nostra specifica attività.

Mauro (0.S.A.) - Abbiarflo già sottolineato le nostre difficoltà a muoverci in questo settore e le resistenze presenti nell'ambiente.

Renata (Q. e P.) - Ma non sentite il dovere di lottare anche voi direttamente perché lo stato dia servizi ricreativi e sociali e culturali nelle zone?

Sergio (0.S.A.) - Lo possiamo sentire come problema personale, a livello di struttura no. Fuori dall'oratorio uno può lottare per queste cose.

Una partita di basket nella palestra dell'Oratorio S. Agostino

Cosa si legge nella nostra zona

(febbraio 1978)

Nel consueto giro nelle principali librerie della Zona 2, il nostro redattore Luigi Tornasse ha raccolto le seguenti segnalazioni:

Raffaella (C.S.L.) - Questa ci sembra una questione vitale per noi e per tutti i giovani. Anche pochi giorni fa ci siamo accapigliati sull'eterno problema: dobbiamo lottare dentro o fuori dalle istituzioni? Sono convinta che questo problema a livello teorico non possiamo risolverlo a meno di sfasciare il gruppo. E' possibile invece superarlo a livello pratico. Noi ci stiamo tentando: per attività ginniche ad esempio ci serviamo di una palestra del liceo. Abbiamo poi programmato una serie di film che verranno proiettati in un locale pubblico, il cinema Lagosta, con la collaborazione del consiglio di zona.

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Il 5 marzo 1978 scade il termine per la presentazione della dichiarazione annuale I.V.A. relativa alle operazioni effettuate nell'anno 1977.

I contribuenti non si illudano di potere usare anche per questo anno il solito modello usato negli anni precedenti; modello che era diventato abbastanza familiare e di facile compilazione anche da parte dei non addetti ai lavori.

L'amministrazione finanziaria, nel predisporre i nuovi modelli per la dichiarazione annuale I.V.A., si è infatti

avvalsa della disposizione per la quale può inserire nei modelli di dichiarazione la richiesta di dati e notizie per i quali la legge autorizza l'invio di questionari (art. 51 del decreto 633).

zione finanziaria ci chiede un ulteriore bilancio.

Si raccomanda di fare attenzione alle istruzioni contenute nella Parte Prima — Avvertenze Generali.

La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è una forma di assicurazione sociale collettiva gestita dall'INPS, ed ha lo scopo di mantenere compatte le strutture produttive, di garantire il salario ai lavoratori e di contribuire figurativamente per la pensione. Quest'ultimo aspetto è stato introdotto recentemente nella nostra legislazione sociale ed è certamente quello che crea le più grosse preoccupazioni al lavoratore anziano: non tutti i periodi di CIG infatti hanno valore per la pensione. Esistono quattro tipi diversi di CIG, e precisamente:

Integrazione ordinaria (industria)

Integrazione ordinaria (edilizia)

Integrazione per eventi eccezionali

Integrazione straordinaria.

Ordinaria

e straordinaria

La CIG ordinaria (industria) viene concessa dall'INPS nei casi di situazioni aziendali transitorie o temporanee crisi di mercato tali da causare una riduzione o sospensione del lavoro degli operai; la CIG ordinaria (edilizia) viene concessa a domanda per le aziende edili, sia industriali che artigiane, che siano costrette a cessare o ridurre il lavoro per intemperie o altre cause non imputabili all'azienda o ai lavoratori.

La CIG per eventi eccezionali viene disposta con modalità del tutto particolari in caso di calamità naturali catastrofi: è stata applicata infatti per il terremoto del Friuli e per la nube tossica

Infatti, in relazione alla succitata disposizione, la Sezione 4 del nuovo modello include, tra l'altro, i seguenti elementi che costituiscono la vera novità, quali: il valore delle rimanenze al 31/12/76; le spese relative al personale dipendente; In sostanza l'amministradi Seveso.

La CIG straordinaria può invece essere concessa alle aziende in caso di crisi economica settoriale o locale, di ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione aziendale. L'INPS riceve in questi casi un Decreto Interministeriale (dei Ministeri del lavoro, Bilancio, Tesoro e Industria) ed autorizza l'azienda ad integrare i salari, sia per gli operai che per gli impiegati.

Orario ridotto « a zero ore »?

Notevoli sono le differenze tra i trattamenti di integrazione ma ai fini della pensione interessa particolarmente la distinzione tra lavoratori ad orario ridotto e lavoratori sospesi (a zero ore).

Per i lavoratori ad orario ridotto è assicurato il salario per le ore lavorate, che è a carico dell'azienda ed è sottoposto ai normali contributi, mentre la differenza per le ore non lavorate nella settimana viene appunto integrata dalla CIG. Su tale quota integrativa non è previsto alcun contributo figurativo per la pensione e quindi il lavoratore ad orario ridotto avrà una retribuzione pensionabile più bassa, e se ciò si verifica negli ultimi anni il lavoratore può averne un danno sulla pensione.

È prevista dall'INPS la possibilità di chiedere la « neutralizzazione » del periodo ad orario ridotto, ma non ci sembra questa una soluzione valida. Infatti nel determinare il decennio prima del pensionamento con la neutralizzazione dei periodi ad orario ridotto, si va a « pescare »

Palestra Giano

Il secondo comma di dette avvertenze è incompatibile con le nuove disposizioni concernenti il nuovo regime semplificato in quanto, il regime a cui fa riferimento il secondo comma in questione, (volume d'affari fino a 2.000.000) è stato recentemente abolito dal D.P.R. 30/11/77 n. 888. in anni remoti con retribuzioni più basse. Riteniamo che come è avvenuto per analoghe questioni, relative alla malattia e alla maternità, sia necessario rivedere organicamente la questione.

Continuando l'illustrazione dei problemi inerenti la casa, che d'ora in avanti diventerà uno degli argomenti fissi del nostro giornale, vogliamo parlare brevemente dello stabile di via Marco Polo n. 7.

Per anni questo stabile è stato abitato dai soci della Cooperativa AEDES, con l'eccezione di alcuni appartamenti dati in locazione.

Come influisce la cassa integrazione

Per i lavoratori sospesi a zero ore la situazione è certamente migliore in quanto esiste la piena copertura assicurativa ed è previsto che le aziende comunichino all'INPS le retribuzioni « che sarebbero state percepite se il lavoratore avesse lavorato normalmente », e quindi il calcolo della pensione sarà esattamente uguale a quello di un lavoratore che non abbia avuto la Cassa Integrazione.

Attenzione alle date!

I contributi per il periodo a zero ore hanno subito negli ultimi anni una serie di modificazioni legislative; riportiamo quindi per maggiore precisione tutta la situazione attuale:

dal 7 settembre 1972 al 22 giugno 1975 sono riconosciuti tutti i periodi di sospensione a zero ore per CIG straordinaria;

dal 23 giugno 1975 in poi sono riconosciuti i periodi a zero ore, per un massimo di 36 mesi in tutto, sia ordinaria che straordinaria;

dal 1° settembre 1975 in poi per i dipendenti del settore edile sono riconosciuti tutti i periodi a zero ore, sempre con un massimale di 36 mesi in tutto;

i periodi a zero ore per il Terremoto e la Nube tossica non fanno cumulo con gli altri par determinare i 36 mesi di massimale.

Un'annosa e complicata causa giudiziale contrapponeva la Cooperativa ai singoli Soci, fino a quando, circa tre anni fa, una sentenza della Corte d'Appello assegnava la proprietà dell'intero stabile alla Cooperativa AEDES. I condomini, quindi, se ne andarono, lasciando liberi tredici appartamenti.

Il cambio di proprietà creò un rapporto abnorme tra inquilini e AEDES, infatti, quest'ultima intraprese, presso il Tribunale, azioni di sfratto dirette a tutti gli inquilini.

Le mire dell'AEDES, che voleva avere libero tutto lo stabile per poterne disporre a suo piacimento, furono frustrate dalla lotta unitaria degli inquilini che, organizzati dal SUNIA e con il sostegno del Consiglio di Zona 2, riuscirono ad ottenere dei regolari contratti di affitto dalla nuova proprietà, nonché l'impegno ad eseguire alcune opere di urgente manutenzione, causate dallo stato di abbandono in cui si era trovato lo stabile durante il lungo periodo della controversia legale.

L'accordo prevedeva, inoltre, il ripristino del servizio di portierato per un'adeguata sorveglianza e pulizia dello stabile e la messa in locazione degli appartamenti vuoti.

Queste trattative non furono né brevi, né facili, ma la lotta condotta democraticaticamente arrivò a buon fine e I'AEDES accettò le richieste del comitato degli inquilini.

Alcuni giorni prima dell'inizio dei lavori di manutenzione, nell'ottobre 1976, gli ap-

partamenti furono occupati da alcuni aderenti al cosiddetto Centro organizzazione senza casa. Questa azione ha fornito alla proprietà un ottimo alibi per disinteressarsi completamente dello stabile (non però della riscossione dei canoni che percepisce regolarmente).

Infatti non è stato fatto più nessun lavoro nonostante le condizioni igieniche siano ulteriormente peggiorate in questi ultimi tempi.

Gli inquilini si sono ancora una volta rivolti al Consiglio di Zona 2 per avere un concreto interessamento per risolvere una situazione divenuta insostenibile anche per alcuni spiacevoli episodi avvenuti nello stabile.

La Cooperativa AEDES, quale proprietaria, deve mantenere gli impegni presi a suo tempo e regolarizzare la posizione di coloro che abitano nello stabile.

Se gli occupanti risultano in possesso dei requisiti necessari per avere un alloggio, li si metta in grado di sottoscrivere un regolare contratto: in caso contrario si diano in locazione gli appartamenti a persone che ne abbiano necessità, avvalendosi per far questo, della Commissione casa del Consiglio di Zona 2 nella quale sono presenti le forze sindacali dei lavoratori, degli inquilini e della proprietà e i partiti politici. Siamo convinti che le occupazioni non possono risolvere il gravissimo problema delle abitazioni a Milano ed anzi favoriscono, come nel caso di via Marco Polo 7, le speculazioni da parte della proprietà edilizia: Inoltre, servono solo a contrapporre inquilini regolari, che hanno diritto a poter vivere nel proprio appartamento in tranquillità, ad altri cittadini bisognosi di alloggio, in una guerra inutile e della quale, lo ripetiamo, si avvantaggia solo la proprietà.

La rubrica pensioni viene realizzata con la collaborazione del Patronato INCA-CGIL che assiste gratuitamente tutti i cittadini nel disbrigo delle pratiche per: infortunio e malattia professionalepensione di invalidità e vecchiaia reversibilità - tubercolosi e disoccupazione - assegni familiari - versamenti volontari e recupero contributi maternità e malattia - responsabilità civile Lavoratori cittadini per qualsivoglia pratica assistenziale e previdenziale rivolgetevi al PATRONATO INCA Servizio della Camera del Lavoro in corso di Porta Vittoria 43 nella natura

(
rubrica fiscale ) a cura di Antonio Di Cesare
Nuovo modello per l'I.V.A.
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indirizzi utili )

CONSIGLIO DI ZONA 2

Piazza XXV Aprile 6 - tel. 638951

PARTITI POLITICI

Partito Comunista Italiano Federazione provinciale milanese - Vla Volturno 33 - tel. 68801 51 /5

Sezione "Andrea Bontadini" - Vla Comune Antico 9/A - tel. 6884797

Sezione "Antonio Bietolini" - Via Bitonto 3 - tel. 691467

Sezione "Carlo Ferretti" - Via Gluck 14 - tel. 6884957

Sezione "Luigi Pea" - Via Taormina 11 - tel. 680308

Sezione "I° Maggio" - Via Gonfalonieri 11

Partito della Democrazia Cristiana

Sezione "Di Dio" - Via Menabrea 4 - tel. 600454

Partito Socialista Democratico Italiano

Sezione "Volta - Turati" - Via Boifava 11 - tel. 8460861

Partito Socialista Italiano

Federazione provinciale milanese - Viale Lunigiana 35 -tel. 6881087/97

Sezione "Cacioppo" - Viale Lunigiana 35 - tel. 6881087

Sezione "Istria" - Via Taormina 11

Sezione "G. Matteotti" - Piazza XXV Aprile 11

Sezione "Ercolani - Valcarenghi - Zara" - P.zza Minniti 6 - tel. 6086633

Sezione "Emilio Caldara" - Via Bitonto 11

SINDACATI

CUZ - Consiglio unitario sindacale di zona - Via La Farina 1tel. 6434481 FLM Zona 2 - Federazione unitaria lavoratori metalmeccanici - Via Porro Lambertenghi 19 - tel. 6887510

FILCAMS Zona 2 - Federazione italiana lavoratori commercio ausiliari mense e servizi - Via Pastrengo 11 - tel. 6070150

SUNIA Zona 2 - Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari - Via Volturno 35 - tel. 6888745 La Sezione è aperta al pubblico il giovedì e venerdì dalle ore 21.

ASSOCIAZIONI E CIRCOLI CULTURALI

A.C.L.I. Associazione cristiana lavoratori italiani

Circolo Greco S. Martino - P.za Greco 10 - tel. 6086152

Circolo S. Agostino - Via M. Gioia 50 - tel. 600016

Circolo S. Paolo - Via Asmara 2/A - tel. 6881562

A. R.C.I. Associazione ricreativa culturale italiana

Comitato provinciale - Via Cola Montano 8 - tel. 6893863

Centro d'arte e cultura "L'Isola" - Via P. Lambertenghi 19tel. 6084424 Circolo "Giardino" - Via Bitonto 3 - tel. 691467

Centro sociale Lunigiana - via Sammartini 33

CIRCOLI COOPERATIVI

25 Aprile - Via Ussi 1 - tel. 6420902

Camminando per la zona 2 a caccia di immagini la nostra fotografa ha scattato questa foto. Alla fortunata "vittima" del suo obiettivo indiscreto "Quartiere e politica - Zona 2" offre un mese di notorietà, un anno di abbonamento al giornale e un libro.

La signorina Maria Navatell i, via Copernico 22, si è riconosciuta nella fotografia pubblicata su "Quartiere e Politica" di gennaio. Complimenti dalla Redazione.

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Indipendenza - Via Abbadesse 21 - tel. 600422

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F. Sassetti - Via Taormina 11 - tel. 6898677

La Vittoria - Via Murat 72 - tel. 6881983

Progresso - Via Progresso 22 - tel. 689314

Giuseppe Verdi - via Pastrengo 16/18

SERVIZI SOCIO — SANITARI

S.M.A.L. Servizio medicina ambientale del lavoro - Via Valdossola 19tel. 6434495

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CHIESE

Cattoliche parrocchiali

S. Agostino - Via Copernico 9 - tel. 6881751

S. Angela Merici - Via Cagliero 26 - tel. 6896994

S. Antonio da Padova - Via Farini 10 - tel. 661145

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S. Maria alla Fontana - P.za S. Maria alla Fontana 11 - tel. 691800

S. Maria Goretti - Via M. Gioia 193 - tel. 680303

S. Martino in Greco - Via Conti 23 - tel. 690172

S. Paolo Apostolo - Via Asmara 2 - tel. 691095

Cattoliche non parrocchiali

Chiesa di Segnano - Via Comune Antico 62 - tel. 690172

S. Volto - Via Sebenico 31 - tel. 690639

SS. Carlo e Vitale alle Abbadesse - Via Oldofredi 14 - tel 690696

Altri culti

Evangelica Metodista - Via Porro Lambertenghi 28 - tel. 6886612

VIGILI URBANI

Comando centrale 7727

Comando di Zona - Piazza 25 Aprile 6 - tel. 662755

Il comando di Zona fa servizio delle ore 7 alle ore 20.

COMMISSARIATI DI POLIZIA

Soccorso pubblico di emergenza 113

3° Distretto - Via Schiaparelli 8 - tel. 6084067

Commissariato Greco — Turro - Via Bissolati 29 - tel. 680288

CARABINIERI

Pronto intervento 6220

Stazione Porta Garibaldi - Via Copernico 32 - tel. 6898156

Stazione Greco - Via P. Finzi 10 - tel. 2576673

VIGILI DEL FUOCO

Chiamate di soccorso città tel. 34999

AUTOAMBULANZE

Coordinamento chiamate urgenti tel. 7733

Croce bianca Zona 2 - Via Ugo Bassi 6 - tel. 6898181

S.O.S. Zona 2 - Via M. Gioia 48 - tel. 603233

FARMACIE DI TURNO (a cura dell'ordine dei farmacisti del distretto di Milano) tel. 192

TAXI

Autoradiotaxi - tel. 2053

Posteggio Via Farini (ang. Stelvio) - tel. 6086555

Posteggio Via Cagliero (ang. Stefini) - tel. 600395

Posteggio piazzale Istria - tel. 603879

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quartiere e politica
pag. 7

quartiere e politica

dalla prima

siamo in 90.000 zone 3 e 11, quelli minimi nelle zone 12, 13 e 14.

Da qualche anno il numero degli abitanti della zona è in diminuzione. Si verifica anche qui il fenomeno, rilevabile in tutte le aree interessate da processi speculativi, della « espulsione » dei ceti operai ed impiegatizi più poveri; gli edifici vengono ristrutturati dalla proprietà immobiliare, che tende a sostituire le abitazioni con uffici, i canoni di locazione aumentano a dismisura sotto la pressione della domanda di alloggi, molte famiglie sono costrette a « cercare casa » in zone più periferiche o nei Comuni dell'hinterland. Soprattutto le giovani coppie di sposi non riescono a far fronte agli affitti praticati nella zona e sono obbligate a trasferirsi altrove. Si riduce, quindi, il numero delle nascite e la popolazione « invecchia » rapidamente. L'età media degli abitanti della zona 2 è compresa tra i 38 ed i 39 anni. superiore di circa un anno a quella calcolata per l'intera popolazione milanese. I residenti la cui età supera i 65 anni costituiscono, ormai, oltre il 14'o della popolazione. Poiché le donne vivono più a lungo degli uomini (la loro età media supera, nella zona, i 40 anni). [invecchiamento della popolazione accentua il processo di femminizzazione che si accompagna normalmente nell'espansione delle attività terziarie » (commercio e servizi). Nella nostra zona ci sono circa 112 donne su 100 uomini; il numero delle vedove è di oltre sei volte superiore a quello dei vedovi.

Altra conseguenza dell'esodo dei giovani è la flessione del numero dei componenti la famiglia, che risultava essere appena di 2.68 all'epoca dell'ultimo Censimento. Queste cifre, pur così generiche, sono sufficienti a chiarire le dimensioni di un fenomeno involutivo, [invecchiamento

demografico, suscettibile di condizionare tutti gli orientamenti programmatici.

E' chiaro, inoltre, che dai processi in corso deriva anche una « caduta » della proporzione della popolazione attiva; nel 1971 (anno a cui risalgono gli ultimi dati disponibili) nella zona lavorava appena il 40% degli abitanti (solo il 23% delle donne).

La « fuga » di giovani operai ed il dilagare del terziario (uffici) hanno sempre più accentuato il peso delle classi medie e medie-superiori: gli impiegati costituiscono oltre il 16°'o della popolazione complessiva e più del 41 % della popolazione attiva; le stesse cifre calcolate per le categorie situate ai vertici della scala sociale (imprenditori, dirigenti, liberi professionisti) sono pari rispettivamente a 3,80°/o ed a 9,49°/o. Circa il 45% delle donne sono casalinghe, mentre è assai elevata la proporzione dei ritirati dal lavoro (poco meno del 12°'o dell'intera popolazione).

La zona 2 appare, dunque, caratterizzata, come tutte le aree che gravitano sull'anello centrale delimitato dalle Mura Spagnole (Bastioni), dai seguenti fenomeni: un cospicuo esodo di popolazione giovane appartenente ai ceti operai ed impiegatizi inferiori; un intenso processo di invecchiamento demografico; una netta prevalenza numerica delle donne sugli uomini; una progressiva accentuazione del rilievo dei ceti medi (impiegati) e dei ceti medio-superiori (imprenditori, dirigenti, liberi professionisti).

A questi fenomeni se ne accompagnano altri che, per carenza di spazio, non possono essere illustrati in questa nota. Il discorso potrà, peraltro, essere ripreso nei prossimi numeri del giornale.

Almanacco

PCI '78

1948-1978

trenta anni di storia

I grandi temi della lotta per il rinnovamento democratico del paese, dalla Costituzione ad oggi e numerose testimonianze di comunisti e di altre personalità democratiche sui mutamenti intervenuti nei settori fondamentali della società e dello Stato.

CRONOLOGIE ILLUSTRATE

DI TUTTI GLI AVVENIMENTI

ITALIANI E STRANIERI DEL 1977

LE PIU' IMPORTANTI

QUESTIONI DEL MOMENTO

SCIENZA, CULTURA

E INFORMAZIONE IN ITALIA

L'EUROPA COMUNITARIA:

REALTA' E PROSPETTIVE

240 PAGINE IN CARTA PATINATA

500 FOTOGRAFIE STORICHE O DI ATTUALITA'

Allegato in supplemento un fascicolo di documentazione sulla struttura organizzativa e sugli organismi dirigenti del partito comunista.

Almanacco PCI '78

Un appuntamento tradizionale con i militanti tutti i cittadini, per un'informazione una riflessione sul PCI e sulla sua politica

In vendita al prezzo di 1800 lire presso le migliori librerie e presso le sezioni del P.C.I.

Una scena del fortunato spettacolo del Teatro dell'Elfo "Le mille e una notte"

TEATRO VERDI DELLA VIA O PAST

STAGIONE 77

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Ragazzi Rassegna « Primotempo » al sabato e domenica ore 16 ragazzi L. 1.000, adulti L. 1.500 18/19 febbraio

MARCOVALDO, OVVERO LE STAGIONI IN CITTÀ » della Compagnia del Teatro Popolare La Contrada 25/26 febbraio

IL PESCIOLINO NERO » del Centro Studi e Ricerche Espressive di Pistoia 4/5 marzo

« GIOVANNIN CHE NON HA PAURA » della Cooperativa I Teatranti di Reggio Emilia

Serale ore 21.30 L. 3.000, riduzione L. 2.000 dal 14 al 22 febbraio

Livia Cerini in « MI RIUNISCO IN ASSEMBLEA » di Livia Cerini e Umberto Simonetta dal 23 febbraio al 5 marzo

Massimo De Rossi in « BAGNO FINALE » di Roberto Lerici dal 7 al 12 marzo

CANTI FRIULANI » di Pier Paolo Pasolini a cura di Roberto Roversi

Ai lettori di QUARTIERE E POLITICA - ZONA 2 il Teatro Verdi offre la riduzione.

Perciò, presentando una copia del giornale si avrà diritto, alla sera, al biglietto da L. 2.000 anzichè 3.000

Per il teatro per i ragazzi al sabato e domenica pomeriggio agli adulti che presenteranno una copia di quetto giornale verrà praticata la riduzione a L. 1.000 anzichè 1.500.

quartiere e politica

Direttore responsabile: Sergio Dugnani - Redazione: Gabriele Be lotti, Claudia Borsano, Marco De Marco, Raffaele Fiengo, Renata Garzia, Luigi Tomasso - Foto di Marzia Malli - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 133 in data 19.4.1974 Tipografia: Coop. Il Guado - Robecchetto con Induno - Pubblicità: Spazio Nuovo, Via Castelfidardo (Milano) - Chiuso in tipografia il 25/2/1978

Un nuovo comico

Un critico romano lo ha definito « meglio di Dario Fo » e probabilmente non ha torto: Massimo De Rossi in « Bagno finale » parla in « gramelot » con una capacità comica esilarante. Ma non c'è solo la lingua inventata che Fo ha reso celebre in T.V., nello spettacolo di Roberto Lerici, che il Teatro Verdi ha programmato dal 23 febbraio al 5 marzo, c'è anche una decina di personaggi che, come un gioco di prestigio, scaturiscono in scena grazie all'abilità mimica e interpretativa del giovane attore, che salta dall'uno all'altro in una funambolica fatica irresistibile.

De Rossi è già noto per aver interpretato qualche anno fa la parte di Karl Valentin in « Tingel-Tangel », uno spettacolo che rievocava gli anni del cabaret espressionista tedesco e già allora si era segnalato per la sua grande capacità d'attore e di comico. In questo « Bagno finale » De Rossi conferma una maturità e una capacità di rapporto non comune con il pubblico.

Per un'ora e venti minuti filati Massimo De Rossi domina la scena e cattura il pubblico. diventa Amleto e Robinson Crusoe, Satana, Edipo e Romeo in una sarabanda che è anche una lezione di teatro.

La stagione del Teatro Verdi quest'anno è particolarmente felice: una serie di spettacoli, dal « Granbuffone » a « Le mille e una notte », hanno ottenuto notevole successo. Queste « Bagno finale » probabilmente sarà ricordato tra le tappe più significative della stagione teatrale.

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Periodico dei Quartieri Isola • Fontana•Istria Greco•Ponte Seveso Redazione ed Amministrazione Via Bitonto, 3 Tel. 691467 ZOirla 2

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