Intesa positiva per i lavoratori turnisti
Dopo oltre due anni di difficili trattative in sede giudiziaria ed a livello sindacale si è conclusa la vertenza collettiva riguardante i lavoratori turnisti del gruppo Falck relativa all'incidenza delle maggiorazioni turni su tutti gli istituti contrattuali e di legge.
Questo risultato costituisce certamente un punto di riferimento rispetto alla realtà dei lavoratori turnisti delle aziende metalmeccaniche in quanto tale rivendicazione, da sempre disattesa ed avanzata anche nel rinnovo contrattuale di categoria era stata nettamente respinta dalla controparte padronale.
Va fatto rilevare che il risultato conseguito premia l'iniziativa e la volontà dimostrata dal Coordinamento Falck assistito dalle Organizzazioni sindacali unitarie dei lavoratori che hanno esercitato una costante pressione per il raggiungimento di questo obiettivo. Risultato che non si è limitato alla definizione economica del passato ma ha sancito anche per il futuro un aumento complessivo del 7% in aggiunta alle vigenti maggiorazioni contrattuali per le ore notturne di effettiva prestazione dei lavoratori turnisti, quale compensazione delle relative incidenze su tutti gli istituti.
Le assemblee dei lavoratori effettuate in questi giorni hanno valutato positivamente l'accordo raggiunto. Riteniamo necessario precisare che è stata decisa una differenziazione del contributo sindacale fra iscritti e non iscritti al sndacato non tanto per penalizzare gli altri ma per evidenziare la necessità di una più ampia adesione ale organizzazioni sindacali dei lavoratori al fine di rendere più funzionali le strutture che ci rappresentano.
Invitiamo inoltre tutti i lavoratori interessati ad at-
tenersi alle successive disposizioni del Coordinamento al fine di non complicare la difficile fase operativa dell'accordo stesso.
TESTO DELL'ACCORDO
Addì, 22 gennaio 1980 in Milano
Tra la Direzione della A.F.L. FALCK e
l'Esecutivo del Coordinamento delle R.S.A. della stessa premesso
che circa 2000 lavoratori dipendenti dalla A.F.L. FALCK S.p.A. hanno convenuto in giudizio, avanti il Pretore di Milano, la datrice di lavoro chiedendo il riconoscimento della incidenza sugli istituti contrattuali e legali delle maggiorazioni per lavoro notturno in turni avvicendati;
che la A.F.L. FALCK S.p.A. si è costituita nei vari giudizi promossi negando la fondatezza in fatto e diritto delle domande proposte;
che anche in questa sede la A.F.L. FALCK conferma e ribadisce, e la Controparte ne prende atto, che in linea di principio le maggiorazioni comunque corrisposte in relazione alla prestazione di lavoro notturno in turni avvicendati non incidono su alcuno degli istituti contrattuali o di legge.
Tanto premesso, tra le parti è stato raggiunto il seguente accordo:
A far tempo dall'1-1-1980 la S.p.A. FALCK sulle ore di effettiva prestazione lavorativa dei turnisti in ore notturne, corrisponderà una maggiorazione aggiutniva delle attuali e distinta dalle stesse nella misura del 7°/o (sette per cento), ad estinzione di qualunque pretesa di incidenza su tutti gli istituti contrattuali e di legge di qualsiasi elemento di maggiorazione comunque computato per effetto di prestazioni lavorative in turni avvicendati. In detta percentuale complessiva (che verrà computata sulla stessa base di calcolo prevista dalle disposizioni del C.C.N.L. in materia di maggiorazioni per lavoro straordinario notturno e festivo è compreso 1'1,50% (uno virgola cinquanta per cento) ad estinzione di qualunque pretesa di incidenza di detti elementi di maggiorazione sulla indennità di anzianità. Il compenso speciale come stabilito al precedente punto 1) sarà suscettibie di assorbimento fino a concorrenza in misura da concordare fra le parti nell'ipotesi che attraverso future regolamentazioni contrattuali o di legge sia comunque riconosciuta l'incidenza o un diverso compenso della mancata incidenza su uno o più istituti con riferimento alle ore lavorate in turni avvicendati.
Fermo restando anche per l'indennità di anzianità quanto previsto al punto 2) in merito agli assorbimenti, si garantisce il mantenimento del1'1,5% qui attribuito a titolo di incidenza sull'indennità di anzianità nel caso in cui detto istituto venga abolito.
Restando, per effetto di quanto sopra pattuito, esclusa l'incidenza di qualsiasi elemento di maggiorazione su tutti gli istituti contrattuali e di legge anche per il periodo pregresso, e tenuto anche conto della durata della vertenza e delle trattative, la A.F.L. FALCK S.p.A. corrisponderà, a definitiva sanatoria e superamento della questione:
a) a tutti i lavoratori turnisti, in forza alla data dell'1-1-1980, che abbiano prestato lavoro su tre turni avvicendati in un periodo compreso tra 1'1-1-1973 e il 31-12-1979 una elargizione una tantum forfettariamente stabilita a compenso della transazione nelle seguenti misure, non frazionabili:
b) a tutti i lavoratori turnisti, in forza alla data dell'1-1-1980, che abbiano prestato lavoro su due turni avvicendati in un periodo compreso tra 1'1-1-1973 ed il 31-12-1979 un'elargizione una tantum forfettariamente stabilita a compenso della transazione nella misura del 50% di quella prevista al precedente punto a). Agli effetti della attribuzione della elargizione di cui ai punti precedenti, la A.F.L. FALCK S.p.A. verificherà la posizione dei singoli lavoratori nell'arco di tempo dall'1-1-1973 al 31-12-1979, considerando come lavoranti in turno coloro che nel periodo 1" gennaio-31 dicembre di ciascuno dei detti anni, hanno effettivamente lavorato in turni avvicendati per almeno 6 mesi complessivi. Le intese di cui sopra verranno formalizzate per i lavoratori che hanno promosso causa con la sottoscrizione di un verbale di conciliazione giudiziale individuale nei termini convenuti e per i lavoratori che non hanno promosso causa con la sottoscrizione di un analogo verbale di conciliazione individuale ex Legge 11-8-1973 n. 533.
La A.F.L. FALCK S.p.A. rileverà nel più breve tempo possibile, i lavoratori che risultino inseriti in turni avvicendati come sopra sia nel gennaio 1976 sia nel novembre 1979 ed a questi corrisponderà entro il 29 febbraio 1980, previa sottoscrizione di ricevuta nei termini convenuti, un acconto, salvo conguaglio, di L. 70.000 (settantamila) se turnisti su tre turni e di L. 35.000 (trentacinquemila) se turnisti - su due turni.
Entro il 31-7-1980 (salvo proroga per ragioni tecniche) la A.F.L. FALCK S.p.A., verificata la posizione di tutti coloro che avranno sottoscritto il verbale di conciliazione individuale, verserà a ciascuno il relatvio saldo previa sottoscrizione di ricevuta.
I lavoratori come sopra rappresentati accettano quanto sopra e rinnuciano ad ogni ulteriore o diversa pretesa.
Letto, confermato e sottoscritto.
p. LA DIREZIONE DELLA p. L'ESECUTIVO DEL per 1 anno di lavoro su tre turni: L. 25.000
A.F.L. FALCK S.p.A. COORDINAMENTO per 2 anni di lavoro su tre turni: L. 50.000
A.F.L. FALCK
Costruiamo insieme la vertenza di gruppo
L'intesa raggiunta fra la FLM e la Federmeccanica nel luglio del '79 sul Contratto Nazionale di Lavoro, ha sancito nuovi poteri al Sindacato che dovranno trovare puntuale applicazione nella contrattazione aziendale.
Parlare oggi di quali contenuti porre nella vertenza aziendale è più difficile rispetto al passato, il quadro di riferimento economico è mutato, inoltre le stesse aziende vengono colpite dalla crisi in modo diverso. La FLM Regionale ha elaborato un documento sul quale vengono indicati alcuni filoni importanti da discutere e da tradurre poi in obiettivi concreti da rivendicare:
— POLITICA INDUSTRIALE LEGATA ALLA 1.a PARTE DEL CCNL, AL SETTORE DELLA SIDERURGIA E QUALI IMPEGNI PER IL SUD; ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO;
INQUADRAMENTO UNICO, INTESO COME RIVALUTAZIONE DEI LIVELLI PIU' BASSI E POSSIBILITA' DI SBOCCO OLTRE LA 5" PER GLI OPERAI;
SALARIO, DEFINIRE LA QUANTITA' E SU QUALI ISTITUTI DISTRIBUIRLO; ORARIO DI LAVORO, COME UTILIZZARE LA 39' ORA, LE 20 ORE E LE FESTIVITA'.
E' evidente che la FLM Regionale, con il suo documento ha inteso dare una indicazione di massima per una contrattazione coordinata nelle fabbriche siderurgiche lombarde, in relazione anche al tipo di crisi che alcune di queste stanno attraversando. Come lavoratori della FALCK, non possiamo dimenticare che abbiamo dei problemi aperti sui quali la vertenza di gruppo dovrà dare una risposta positiva.
Con l'entrata in vigore della « Riforma Sanitaria », un primo problema che si pone è quello della Mutua Impiegati, infatti dal r luglio 1980 (salvo ulteriore proroga), la Mutua dovrebbe cessare definitivamente la sua attività, si tratta di verificare come, su questo problema, ci rapportiamo nella vertenza aziendale, per definire una normativa unica sull'integrazione malattia al 100% fino alla conservazione del posto, già prevista per gli operai, da un precedente accordo aziendale.
Al di là dei discorsi futuri, c'è un problema immediato: il FAO nonostante tutti gli sforzi non è stato possibile rimanere in attivo, questo è dovuto al costo dei servizi, alla lievitazione dei prezzi ed a un maggiore numero di prestazioni. Pertanto poniamo all'attenzione dei lavoratori un possibile aumento dello 0,10% a carico loro e lo 0,10% a
carico dell'azienda. In pratica si passerebbe dall'attuale 0,30% (0,20% il lavoratore, 0,10% l'azienda) allo 0,50%. Questo aumento dovrà avvenire presto già dai primi mesi di quest'anno se no il FAO non sarà in grado di fare fronte ai suoi impegni.
L'ambiente di lavoro deve essere migliorato, si rende necessario acquisire impegni concreti e scadenze precise anche se articolate nel tempo.
Per lo stabilimento di Zogno si impone una riconversione produttiva, in assenza della quale lo stabilimento, nel breve periodo, è destinato alla chiusura. Il ripristino degli organici negli stabilimenti del gruppo non è più rinviabile, nel solo 1979 hanno lasciato la FALCKper ragioni diverse 689 lavoratori, mentre i nuovi assunti sono stati 477, con una differenza in meno di ben 212 lavoratori.
L'Esecutivo del Coordinamento riunitosi il 1' febbraio u. s., dopo aver attentamente discusso e considerato l'insieme dei problemi presenti negli stabilimenti del gruppo, ha deciso di dare avvio alla discussione in preparazione dela vertenza aziendale, invitando i Consigli di Fabbrica e a discutere il documento della FLM Regionale in tutte le sue articolazioni, in modo da pervenire ad alcuni primi orientamenti di merito da portare nel Coordinamento, come prima momento di verifica e di sintesi unitaria.
L'invito che l'Esecutivo rivolge a tutti i lavoratori è quello di partecipare a tutta la fase del dibattito portando ciascuno il suo contributo alla costruzione della piattaforma aziendale.
SANITA' QUALE RIFORMA?
legge stessa. Oltretutto ci sono ritardi clamorosi sia da parte del ministero che della nostra regione nell'approvazione di alcuni decreti fondamentali. Noi ci siamo battuti perchè si arrivasse ad una riSEGUE IN 4.a PAG.
forma del sistema sanitario che rompesse con la vecchia gestione INAM, con le code umilianti, i disservizi, perchè a tutti i cittadini venisse garantito un uguale trattamento; non solo, ma perchè si cominciasse ad agire per la difesa della salute piuttosto che nella cura della malattia; come? Attraverso il risanamento dell'ambiente, la lotta alla nocività negli ambienti di vita e di lavoro, la salubrità delle acque, del suolo, dell'aria, l'igiene alimentare, il controllo sulla produzione dei cibi e delle bevande, il controllo sulla frabbricazione e l'uso dei medicinali e per finire l'educazione sanitaria.
La medicina moderna tende a mettere l'accento sul fatto che ci si può anche non ammalare se si rimuovono le cause delle malattie anche se per fare questo bisogna rompere con una mentalità consumistica; con quella, tanto per capirci di chi sogna l'Italia trasformata in un grande ospedale pieno di malati da curare: i poveri, ammassati negli ospedali pubblici e i ricchi nelle lussuose cliniche private, con buona pace per le multinazionali dei farmaci, dei baroni della medicina e di tutti quei settori che producono merci e attrezzature sanitarie
Noi volevamo, anzi vogliamo qualcosa di diverso, di più umano e di più dignitoso, non solo per i lavoratori ma per tutto il Paese. Per dare servizi al disoccupato, allo studente, al pensionato, al contadino perchè anch'essi sono cittadini di questo Stato. Non illudiamoci le cose stanno andando assai diversamente; abbiamo abbassato la guardia e siamo stati colpiti. Il testo della Riforma Sanitaria che è largamente positivo, una conquista del movimento operaio, sta diventando lettera morta. Un esempio? La regione « Lombardia » doveva predisporre le zone sanitarie, cioè gli ambiti territoriali dei servizi di base già dall'Aprile 1979; a quasi un anno di distanza non lo ha ancora fatto. Gli ospedali il ministro vorrebbe considerarli strutture a se e non presidi aperti ai bisogni del territorio.
In questo quadro di ritardi, di colpevoli mancanze si inseriscono due problemi che ci riguardano da vicino: la cassa mutua aziendale (impiegati - categorie speciali, elettrici)e il FAO (fondo aziendale operai). Diciamo subito che gli assistiti della Cassa Mutua hanno tutte le ragioni di sentirsi abbandonati: è un ben triste destino quello di perdere, chiamiamolo pure così, un servizio privilegiato per finire nel « calderone ».
A nessuno vengono i brividi di gioia sapendo che a
dei lavoratori verrà tolta una mutua che funzionava per entrare tutti nella grande famiglia della SAUB. Ma sarebbe un errore grave da parte di questi lavoratori non sapere distinguere tra il mediocrissimo servizio dell'ex INAM e le grandi potenzialità positive contenute nel testo di riforma.
Non è tutto perduto l'R.S. si può ancora salvare anche se è necessario aumentare gli sforzi, costruire un vasto movimento di opinione e di lotta perchè essa venga applicata così come è scritta. Non giovano quindi le ire verso il sindacato perchè non è ancora riuscito a fare un fondo sostitutivo (FAIL) anche se questo è il nostro impegno; in realtà le difficoltà sono enormi e occorre la buona volontà di tutti per trovare una soluzione.
La proposta che fa il coordinamento e l'FLM e che si costituisca un fondo unico operai-impiegati sulla base delle prestazioni erogate dal FAO integrabili con:
a) Utilizzo delle strutture dell'azienda (dove ci sono) con la presenza di specialisti a convenzione.
b) Rimborsi per quelle prestazioni che le USL non sono in grado di garantire e sono presenti nella riforma.
Una operazione di questo tipo implica lo scioglimento del FAO. Per ragioni tecniche ciò non sarà possibile prima di un anno.
Per la prima fase sarà necessario avere due momenti di gestione separati anche se con uguale regolamento e uguali prestazioni. Non è molto, ce ne rendiamo tutti conto; ma perchè sostituirci allo Stato nella erogazione di un servizio (pagato) che esso stesso deve garantire? Riteniamo che non si possa uscire da questa impostazione di massima. Dovremmo fare di più perchè gli enti pubblici, Stato e Regione in primo luogo, facciano quello che non hanno fatto finora. A questo proposito chiediamo alla Federazione CGIL-CISL-UIL, di rompere ogni indugio e di promuovere concrete iniziative di lotta a sostegno della riforma che non arriva.
Quello che però ci preme sottolineare è che non è, non può essere né il FAO attuale né il futuro FAIL a risolvere i problemi dei lavoratori. Ciò potrà avvenire solo se riusciremo a fare rivivere quella riforma per la quale ci siamo battuti e che finora non è stata applicata.
Signor Presidente una risposta dovuta a Bruno Falck
Ogni volta che riceviamo la « LA FERRIERA », giornaletto per le maestranze della Falck, lo apriamo con trepidazione e con la speranza di poter leggere qualcosa di interessante e di solito rimaniamo delusi dalla noiosità della pubblicazione.
Questa volta invece abbiamo potuto leggere qualcosa di veramente interessante: il saluto del presidente della società ai cosiddetti fedelissimi, tenuto l'anno scorso a Belgirate, perla del lago Maggiore.
Come lavoratori del gruppo Falck riteniamo giusto e corretto esprimere delle nostre valutazioni sul saluto rivolto in quella occasione dal dott. ing. Bruno Falck agli anziani. Dopo le cortesie preliminari l'ing. Bruno Falck, nella duplice veste di « Presidente dell'Associazione Anziani » e di presidente dell'azienda Falck è costretto, come lui stesso dice, a parlare a cuore aperto esternando tutte le sue angosce e SEGUE IN 5.s PAG.
preoccupazioni. Una frase è emblematica del suo stato d'animo:
LE ULTIME VICENDE CONTRATTUALI CI HANNO ANGUSTIATO ».
Dopo aver analizzato le difficoltà di natura internazionale che la Falck ha dovuto affrontare, il presidente prosegue:
L'ESASPERAZIONE DEI CONFLITTI DISTRUGGE LE FONTI DI PRODUZIONE DELLA RICCHEZZA ».
Ma chi, sig. Presidente, ha voluto questa esasperazione? Non forse gli stessi padroni? Non è stato forse Io stesso presidente dell'Associazione Industriali a dire che il contratto si poteva firmare con qualche mese di anticipo nell'interesse delle aziende e del Paese e soprattutto evitando a noi angustie ben maggiori di quelle da lei subite?
Dopo le rituali lodi alla libera impresa, unico faro e baluardo nella burrasca in cui l'Italia si dibatte, il sig. Presidente ci indica quelli che, secondo lui, sono i nemici da combattere; tra questi spiccano: la burocratizzazione, il menefreghismo, le degenerazioni speculative, il parassitismo, le riforme mal fatte. Crediamo che, pur con tutti i distinguo, debba convenire con noi sig. Presidente che i lavoratori della Falck non sono accaniti speculatori e sordidi parassiti. Comunque anche noi vogliamo migliorare la società italiana soprattutto in quelle zone dove è più bruciante l'ingiustizia (fisco, salute, pensioni, parassitismo, speculazioni).
Però in questa dura lotta ci troviamo contro quei signori del palazzo che hanno malgovernato l'Italia in questi anni con i quali, però, lei da sempre intrattiene ottimi rapporti.
Continua testualmente il presidente:
IL LUSSO DI CONSUMARE PIU' DI QUANTO SI PRODUCE, DI SPENDERE PIU' DI QUANTO SI GUADAGNA, APRE LA STRADA ALL'INFLAZIONE... ». Queste parole di profonda verità da parte del sig. Presidente, uomo di modeste abitutdini e di parchi costumi, ci toccano nel profondo. Lavoratori, urge abbandonare il lusso in cui viviamo, ammainare le vele delle nostre costose barche transoceaniche ed imporci da subito di condurre una vita più modesta nell'interesse del paese e dell'azienda.
Avviandosi alle conclusioni il presidente vuole esternare il più grande dei suoi desideri auspicando che:
SI RICREI L'ATMOSFERA CHE HA SEMPRE REGNATO NEL NOSTRO AMBIENTE DI LAVORO, PERCHE' DOPO LA TEMPESTA RITORNI IL SERENO E QUEI BUONI SENTIMENTI CHE IN PASSATO CRESCEVANO RIGOGLIOSI SUI CAMPI DELLA FALCK ».
Purtroppo, sig. Presidente, siamo costretti a dirle che il suo animo continuerà a rimanere turbato ed angosciato.
I bei tempi, quelli che lei chiama rigogliosi, sono per tutti i lavoratori un triste ricordo e sono stati superati grazie a dure lotte a cui lei, ma non solo lei, opponendosi caparbiamente ad ogni rinnovamento, ci avete costretto in questi anni.
L'arbitrio, l'autor'itarismo, gli infortuni, l'attività contro il sindacato, le malattie professionali, i declassamenti: sono questi i tratti distintivi dei tempi passati da lei tanto decantati ed oggi fortemente ridimensionati grazie all'azione unitaria dei lavoratori. Ridimensionati ma non sconfitti sig. Presidente, per
cui ancora tanta strada, con suo grande rammarico, ci rimane da percorrere.
Infine sig. Presidente, la tristezza, l'angoscia, la nostalgia del passato: sentimenti in lei accresciuti dall'orgoglio di essere padre di quella grande famiglia che è la Falck e dal piacere di essere presidente degli anziani sono per noi, ce lo lasci dire, agli antipodi di un modo democraticamente corretto di intraprendere le relazioni industriali.
Solo in un dialettico confronto-sconto tra la parti è possibile migliorare, a vantaggio della classe lavoratrice, le attuali condizioni di vita senza alcun bisogno di scomodare furbescamente la Divina Provvidenza che, secondo l'ing. Ventafridda, dovrebbe garantire benessere agli anziani.
A partire al 1' gennaio 1980, il CCNL prevede il conglobamento di 103 punti di contingenza nella Paga Base, ciò significa che la nuova Paga Base sarà più elevata per effetto dell'inserimento della quota di contingenza maturata fino al 31 gennaio 1975. Da tale operazione, per i lavoratori ne deriveranno alcuni benefici sugli scatti di anzianità previsti dal nuovo regime. e sul calcolo delle maggiorazioni per turni, perchè, essendo questi in percentuale, vengono calcolati su Paghe Basi o stipendi base più alti. Riportiamo una tabella riassuntiva che da una indicazione dei nuovi valori che gli operai troveranno sulla busta paga di gennaio:
TESSERAMENTO
- Entra anche tu nel sindacato
- Compila la delega
- Facciamo più forte il sindacato per una maggiore giustizia in fabbrica e nel paese