FFORI - BOVISASCA RUZZANO OMASINA L. 300 ANNO 1 - N. 9 NOVEMBRE 1978
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Equo canone Le legge n° 392 del 2718/1978, più nota come "equo canone", è entrata in vigore il l'agosto scorso. È questa una legge destinata a creare motivi di soddisfazione e recriminazione al tempo stesso, ma una cosa è certa: è la prima legge organica in materia di locazioni dal dopoguerra ad oggi. L'esigenza di un superamento di quel complesso di leggi e leggine diventate nel tempo sempre più incomprensibili era fortemente presente nelle parti sociali e politiche. È stato sul come superare l'ormai inadeguata ed incomprensibile "giungla di norme legislative" in materia che si è scatenato lo scontro spesso con toni drammatici tra proprietà ed inquilinato.
Milioni di uomini hanno avvertito una svolta, nell'uomo, nelle sue origini, nel suo dire. Alcuni "segni" sostengono questa novità. "Siate sempre contro ciò che umilia l'uomo". "Non abbiate paura: aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo". Il nuovo papa pone molti interrogativi. Tali interrogativi però vanno ricercati non nelle origini storico - politico - religiose di Karol Wojtyla, nell'essere straniero, nel non essere italiano, nell'essere della chiesa polacca, bensì in quegli interrogativi che riguardano la storia mondiale. Quali? Lo sterminato popolo della fame, della miseria e della disperazione. Uomini, donne e bambini che invocano la loro liberazione da oppressori materiali, morali, fisici e psicologici. Lo sterminato "popolo ebraico" dell'Africa, Asia, America Latina che attende, che soffre, che lotta per la sua liberazione.. Sterminato interrogativo! Gli uomini, i loro problemi hanno confini sconfinati. Le risorse, l'appropriazione di tali risorse, la loro distribuzione. Opulenza di popoli interi e fame, fame da morte di immense masse umane ... milioni e milioni. I sistemi di difesa: nazioni con arsenali di morte e distruzione a misura planetaria. L'uomo distruttore di pianeti .. di sé stesso ... Questi gli interrogativi dell'intera umanità. Il nuovo papa è dentro questi interrogativi. La fede cristiana è dentro questi interrogativi. Posti tali problemi chi sarà il nuovo papa? Che cosa il papato? La Chiesa cattolica? I confini della cristianità? li Vaticano, sterile dimora di sé stesso, che cosa sarà? La parola evangelica è: "andate". Uscite da voi stessi, dalla cristianità, dai partiti cristiano - catto-
Gli interessi in campo erano di lapalissiana evidenza. Un giro di 2.900 miliardi l'anno, che coinvolge 7.500.000 famiglie. Il risultato di così aspro contendere è stato il raggiungimento di un accordo compromissorio, ampiamente presente in tutta l'impalcatura della legge e che non ne favorisce certo la chiarezza di interpretazione. Il risultato va comunque valutato positivamente, come dimostrazione della possibilità concreta di trovare soluzioni accettabili a problemi sottovalutati ed accantonati per anni (30?) La legge n° 392 segna quindi una svolta sul modo di legiferare in materia di locazioni e per la prima volta in modo organico si tenta di organizzare un sistema (il più possibile automatico) di determinazione del canone da pagare per ciascuno degli alloggi esistenti e di quelli che verranno edificati nei prossimi anni. In sostituzione quindi da una parte del regime di blocco che vedeva presenti affitti estremamente contenuti e certamente sperequati tra le diverse fasce di inquilini e dall'altra del libero mercato che rendeva spesso inaccessibili le nuove abitazioni, la legge ha introdotto il principio del controllo pubblico sugli affitti. Non ci si deve però illudere, questa legge non è la panacea dì tutti i mali che affliggono il settore delle locazioni ed edilizio più in generale. È necessario operare affinchè l'edilizia riprenda con vigore: occorrono nuove costruzioni, soprattutto costruzioni da destinare ad abitazioni; assistiamo invece ad un rilancio delle costruzioni da destinare ad uffici e ciò perchè questo tipo di scelta in chiara evasione allo spirito dell'equo canone consente ancora rendite incontrollate. Più che mai indispensabile quindi una rimessa in funzione dell'attività edilizia che da anni langue creando disagi e danni incalcolabili: importante sarà intervenire per indirizzare opportunamente ed a fini non speculativi le risorse disponibili. Bisognerà puntare soprattutto sull'e-
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CONSIDERAZIONI
Un nuovo Papa
Tribuna aperta pag. 2
I giovani vogliono lavorare pag. 3
mensile di politica,cultura,attualita'
Il doposcuola è un lusso?
Via Chiasserini, 14: I vigili del fuoco recuperano le poche cose rimaste. 11 servizio a pag. 6
Gli `stravolti" del sabato sera Molta gente di sinistra considera l'ambiente della discoteca come un qualcosa di frivolo, lo condanna, se necessario gli da fuoco e poi se ne lava le mani. Credo però che un esame appena appena approfondito di questo fenomeno di evasione possa servire per farsi un'idea di com'è la gioventù italiana oggi. Non voglio dire che tutti vadano nelle discoteche, ci sarebbe da spararsi se così fosse, tuttavia è un fenomeno troppo vasto e soprattutto interessa molto anche la nostra zona. Ogni domenica molti giovani migrano dalla periferia alle discoteche del centro. Si dice che siano le palestre del disimpegno. ma non è vero. Non sono le discoteche che generano il disimpegno, semmai è il contrario. Di chi è la colpa? Si accusa il
Riforma della media superiore pagg. 4/5
Movimento di non aver saputo infondere nuovi ideali nei giovani e di non averli distolti dai falsi miti, ma non mi sembra esatto. Certo, gli errori ci sono stati: spezzettamenti ideologici, discorsi fumosi, infarciti di retorica socialista, ma nel complesso si è fatto quel che si poteva. Il 68 è troppo lontano per tutti, è nato troppo improvvisamente perchè lasciasse una traccia duratura, infine ora siamo nel tipico periodo di riflusso ... ed è crollato definitivamente tutto: dai miti di libertà (ricordiamo: f ree love, free f ree joint) si è pasmusic. e sati al menefreghismo più deteriore, dai miti comunitari, dalla bellezza di crescere tutti assieme si è passati all'individualismo esasperato. Su tutto questo desolante pa(segue a pag.
Il programma del C.d.Z. pag. 6
Come tutti gli anni anche quest'anno nelle nostre scuole mancano gli insegnanti. Come ogni anno i genitori hanno dovuto fare la spola, in Provveditorato, in delegazione per "elemosinare" gli insegnanti. Nel nostro Circolo Iseo - Gabbro ne mancano 11:8 per il doposcuola più 3 di appoggio (nella nostra scuola sono accettati i bambini portatori di handicaps). Per la seconda volta i genitori hanno occupato la scuola e autogestiscono il doposcuola; se così non fosse 150 alunni del nostro Circolo non potrebero frequentarlo. In questa situazione si trovano anche tutte le altre scuole della zona 8, di Milano e Provincia. Varie denunce sono state fatte anche attraverso i giornali. A livello di Circolo Iseo - Gabbro sia dai genitori che dalla sezione sindacale insegnanti sono stati stilati diversi documenti in cui si riafferma la volontà di avere un doposcuola non di assistenza ma produttivo e integrato con la scuola del mattino. Inutile dire che sia i genitori che i docenti. che già operano nella scuola, rifiutano soluzioni di comodo tipo dividere gli alunni eccedenti nelle altre classi. lasciare a casa i bambini i cui genitori non lavorano entrambi. Tutte queste difficoltà rischiano di vanificare il discorso che da anni si sta facendo all'interno del nostro Circolo sulla scuola del pomeriggio. Infatti, il Gruppo di Lavoro Refezione e Attività Parascolastiche, composto da genitori insegnanti e personale non docente, sta lavorando affinchè il doposcuola diventi un momento di scuola veramente produttivo. Un documento, elaborato da questo Gruppo, è stato approvato dal Collegio Docenti e fatto proprio per competenza e mediante voto unanime dal Consiglio di Circolo. Alcune delle proposte contenute in quel documento sono: - formulazione di un programma di lavoro che abbracci l'intero arco della giornata, elaborato nei consigli di interclasse con la partecipazione di tutti gli insegnanti e verifica collegiale periodica; - presenza dell'intera classe anche il pomeriggio; nel caso si debbano ancora formare sezioni con più classi del mattino tenere almeno uniti quelli che già lavorano insieme; - le sezioni di attività pomeridia(segue a pag. 2)
Di films per ragazzi ne fanno ancora? pag. 6