PERIODICO DELLA ZONA 4 / mensile anno ventiduesimo - numero sei - luglio 1979
Tutto il quartiere alla Festa di Calvairate
Con la parata di 15 «Mangiafuoco» che soffiavano contemporaneamente le loro fiamme nel buio della notte, sull'area di Teatro Quartiere davanti al pubblico che aveva abbandonato il ballo, si è conclusa il 17 giugno scorso la Festa di Calvairate.
Quest'anno la Festa, promossa dal Dialogo e patrocinata dal Comune di Milano, ha acquistato una fisionomia più precisa e una ricchezza di contenuti che veramente pongono le basi di una riscoperta di tradizioni locali.
L'area tra piazzale Cuoco e l'Ortomercato, finalmente attrezzata dall'Amministrazione Comunale e restituita così ad un utilizzo proficuo da parte degli abitanti della Zona 4, le sistemazioni effettuate in occasione dell'anno internazionale del fanciullo, il Teatro Quartiere vestito e rifatto in maniera più decente, sono stati gli elementi strutturali «stabili» che hanno permesso di articolare la festa con tante iniziative. Le affollatissime serate di ballo popolare (con «Gli Scarpantibus» e i «Richy Group»), quelle musicali («Black Holes» e «T.B. Band»), gli spettacoli («Compagnia dell'Atto Unico», «Collettivo dell'Ovo»), i tornei per ragazzi, hanno potuto essere validamente organizzati anche per l'esistenza di una struttura come Teatro Quartiere. Da lì partivano i clovins della Nuova Compagnia del Bagatto per le loro «Gags» volanti in mezzo alla gente del quartiere; lì veniva condotta l'animazione per i più piccoli svolta dalla Cooperativa Animazione Centri Tempo Libero, quella per i ragazzi, voluta dalla Zona e condotta tutti i giorni dal gruppo di animatori dell'«Albero del Riccio», non solo sull'area di Teatro Quartiere, ma con frequenti puntate e sfilate colorate, divertenti e perfino commoventi dei ragazzi in festa per tutto il quartiere, il ristoro, gli stands dei giochi, dei libri, la giostra, hanno trovato una collocazione appropriata in quell'area attrezzata dove i ragazzi possono giocare, andare e venire, confondersi tra la gente senza perdersi e senza incontrare pericoli, sapendo che cento occhi curano la loro sicurezza.
Tutto è stato possibile perché finalmente la zona ha conquistato un'area che è nello stesso tempo cittadina, ma diversa e più sicura delle piazze che pure esistono in zona, ma isolate nel mezzo del traffico.
La grande partecipazione, abbiamo calcolato in circa 30.000 le presenze alla festa, con 400 Kg di pane consumato, è stata confermata dalla Stracadina de Calvairà di domenica 17 che ha visto una massiccia partecipazione di bambini e ragazzi (a volte i più piccoli facevano perfino tenerezza!) conclusasi con le note della Banda Musicale della Provincia, dall'apparato di tanta gente di buona volontà che ci ha aiutato nell'organizzazione, dal contributo concreto di veramente numerosi commercianti e negozianti che hanno voluto offrire qualche cosa per la riuscita della festa.
E' così Calvairate è potuto tornare un po' alle sue radici di antico borgo medioevale, come ha scritto la stampa cittadina, occupatasi largamente dell'avvenimento. Certamente senza la pretesa di tornare all'antico, perché ormai la città è città, bisogna però ammettere, e la Festa di Calvairate ci sembra lo abbia dimostrato, che esiste ancora l'entusiasmo per le cose fatte insieme, per una riscoperta di valori umani che trovano a livello locale la loro migliore capacità di espressione: un'area attrezzata come quella di P.le Cuoco, un po' di buona volontà ed un po' di fiducia nella gente, nei valori sociali e nell'anima popolare sempre viva, ha permesso in evidenza tutto ciò.
Alfredo Varesi
VIVACE PROTESTA IN CONSIGLIO DI ZONA PER L'ABOLIZIONE DEL "13" una delegazione di cittadini ricevuta dal Vice-Sindaco
Nella seduta del Consipliò di zona del 27 giugno u.s. un nutrito gruppo di cittadini ha vivacemente protestato in merito alla decisione, già operativa, presa dall'ATM di sopprimere la linea 13 nel tratto EmiliaMolise. Gli abitanti della zona hanno levato le loro proteste non ritenendosi soddisfatti dell'efficacia dell'autobus 66 che, partendo da Linate e facendo capolinea in via Cadore compie nel tratto MoliseEmilia lo stesso percorso coperto precedentemente dal 13. Le proteste dei cittadini riguardano la frequenza di tale autobus (anche 15 minuti di attesa tra una corsa e l'altra nelle ore di punta), ma soprattutto le difficoltà riscontrate dalla popolazione nell'effettuare il trasbordo in L.go Marinai d'Italia, a causa del salvagente molto stretto e pericoloso per il traffico molto intenso. Oltretutto va ricordato che nella stessa fermata transitano altre linee (13 - 45) e quindi il movimento passeggeri è note-
volgi, soprattutto celle ore di punta. Va rilevato a questo proposito che il Consiglio di Zona non è mai intervenuto concretamente in merito a questo problema (assemblee od altro) benchè il nostro giornale, facendosi promotore di una raccolta di 1500 firme, già da alcuni mesi aveva invitato il Consiglio di Zona ad assumere una posizione chiara e precisa. Al termine dell'animata riunione consigliare del 27 giugno si è arrivati alla formale richiesta di un'assemblea pubblica che si terrà lunedì 16 luglio al Teatro Quartiere di Piazzale Cuoco alla presenza del Vice Sindaco (Ing. Vittorio Korach) e di un funzionario dell'ATM. Inoltre una delegazione di cittadini è stata ricevuta Sabato 30 giugno dal Vice Sindaco ed ha esposto le rimostranze di tutta la popolazione del quartiere. Erano anche presenti due redattori del nostro giornale che hanno a loro volta esposto quanto in questi ultimi tempi i
lettori del Dialogo hanno segnalato per iscritto, telefonicamente e di persona il problema del 13.
Nel corso dell'incontro sono emerse diverse proposte: dal ripristino totale della linea 13 alla possibile istituzione di un "13 rosso" che colleghi Viale Molise al centro. Inoltre l'Ass. Korach ha dichiarato la disponibilità dell'ATM di rivedere da subito il percorso della 66 spostando il capolinea da via Cadore a P.zza V Giornate in modo da agevolare quei passeggeri che devono trasbordare sulla linea 29-30.
Tuttavia i cittadini presenti hanno sottolineato l'importanza di un collegamento diretto con il centro anche per la 66 di cui si è comunque sottolineata l'importanza dell'istituzione. Si invitano i nostri lettori e tutta la popolazione interessata al problema all'assemblea del 16 luglio (ore 21.30) al Teatro Quartiere di Piazzale Cuoco.
Massimo Gallo
LUNEDI' 16 luglio ore 21 al TEATRO QUARTIERE di P.LE CUOCO (via Monte Cimone) ASSEMBLEA PUBBLICA sulla SOPPRESSIONE DELLA
LINEA «13»
interverrà:
Ing. Vittoria Korackvice sindaco ed assessore ai trasporti un funzionario dell'A.T.M. Si invitano tutti i cittadini ad intervenire
spedizione k abbonamento postale gruppo Itl - 170%) z < ‹tt < 0 ce < ai— LP) W rrl ret Z < O O Z Z D Å,2 (i)I-. I— D Å -J V) O ÖÖÖÖÖ Ö—Ö rÖI < 0
a pag.9
P IL PROGRAMMA DEGLI SPETTACOLI AL TEATRO QUARTIERE/P.LE CUOCO Milano d'estate 1979 in collaborazione con il Consiglio di Zona 4 - Commissione Cultura e con la Cooperativa Il Dialogo - Informazione e Cultura
icia1090 CONSIDERAZIONI SULLE ELEZIONI Cosa ne pensano i iovanì
Dai risultati di queste elezioni si possono trarre molte utili considerazioni. Prima di tutto la loro sostanziale inutilità in quanto i due blocchi contrapposti, moderati (D.C., P.R.I., P.S.D.I., P.L.I.) e progressisti (P.C.I., P.S.I., P.R., P.d.U.P., N.S.U.) hanno sostanzialmente conservato i propri voti pur con travasi al loro interno. (Dal P.C.I. al P.R. tanto per fare un esempio).
Pure il M.S.I. e D.N. hanno praticamente conservato i loro voti con una perdita minima dello 0,2%. Conseguenza di questa sostanziale immobilità è il fatto che non si sono venute a creare soluzioni di governo che non fossero possibili anche prima delle elezioni. Questa può essere perciò una delle ragioni per comprendere l'alto numero di astensioni, di schede bianche o nulle che si è verificato in queste ultime elezioni politiche. E' anche da tenere in considerazione che molti elettori, specialmente giovani, hanno votato un partito, non tanto per adesione alle idee espresse da quest'ultimo, ma piuttosto perché ritenuto il «meno peggio». Ciò significa che anche tutti questi elettori sono potenziali astenuti o votanti scheda bianca o nulla. Tutto ciò indica un sempre più grande distacco della gente dalla politica che viene vista, forse non a torto, come una cosa sempre più sporca. A mio avviso buona parte della colpa di ciò deve essere fatta ricadere sulla politica di unità nazionale che ha portato ad un appiattimento delle varie posizioni, ad un immobilismo cronico, a crisi ricorrenti di durata interminabile. Tutto questo ha certo contribuito alla secca perdita del P.C.I., che ha certo perso quella aureola di partito del cambiamento che lo aveva accompagnato nelle elezioni del '75/76. Ciò è anche dimostrato dal conflitto fra giovani e P.C.I. che ha avuto il suo massimo epicentro nell'anno 1977 nella
città di Bologna. Conflitto che, a mio avviso, è di peso e dipende in larga parte dall'incapacità della sinistra storica di stare a sentire, le rivendicazioni dei giovani senza lanciare anatemi preconcetti. Non è un caso infatti che il voto giovanile abbia premiato quelle forze, P.R. e in misura minore P.d.U.P., che più di tutte sono state capaci di prestare orecchio ai problemi dei giovani. A proposito del P.R. bisogna fare un'importante rilevazione; vale a dire che la maggior parte dei voti acquistati provengono da ex-elettori del P.C.I. e in maggior misura dai quartieri operai piuttosto che da quelli medio-borghesi (infatti le perdite del P.C.I. sono molto più forti nei quartieri operai che in quelli borghesi: un dato da considerare con molta attenzione!) dimostrando così la caratterizzazione a sinistra del P.R. che da parte di alcuni si tende a negare, etichettandolo invece come un voto qualunquista e di destra.
Per quanto riguarda gli altri partiti c'è da sottolineare con piacere il sia pur piccolo calo della D.C., che era pronosticata al 42/43%, e la confluenza di parte del voto moderato sui cosiddetti partiti intermedi di centro, che per il P.L.I. è frutto della sua coerente, se non altro, opposizione al Governo Andreotti, mentre è difficile da capire da dove provenga e cosa motivi l'inaspettato aumento Socialdemocratico.
Per concludere voglio mettere l'accento su quello che, insieme con il successo radicale e la sconfitta comunista, mi sembra il dato dominante di queste elezioni, vale a dire il non-voto che è auspicabile che provochi una profonda e seria meditazione sul perché di questa notevole disaffezione dell'elettore italiano per la politica.
Fabio Malgaretti
Il risultato delle elezioni del 3 e 10 giugno ha messo in risalto un serio distacco dei giovani dalla politica e dai partiti. Nella nostra come in altre grandi città i due maggiori partiti hanno subito un decremento di rilievo nel voto giovanile: la Federazione giovanile comunista ha calcolato che a Milano il PCI ha perso tra le nuove leve il 6% delle preferenze. Cifre analoghe si calcolano per le perdite democristiane. Soprattutto tra i giovani si è registrato un flusso di voti ai partiti minori, anche se ciò che deve fare riflettere maggiormente è la gran quantità di ragazzi che hanno deciso di non esprimere il voto.
Ma sono veramente meno politicizzati oggi i giovani, rispetto alla precedente generazione? Se si intende per attività politica la partecipazione alla realizzazione dei grandi Ideali nazionali e internazionali, allora si, vi è crisi. Vi è però da registrare una scelta, il 3 e 10 giugno, per quei partiti che hanno promesso di lottare per risolvere i problemi più concreti, quelli dell'energia «pulita», dell'equilibrio ecologico, dell'emarginazione dell'omosessualità e dei portatori di handicap, le questioni cioè che i grandi partiti hanno sacrificato a strategie più lungimiranti.
Vi è quindi meno politicizzazione sui grandi temi, mentre si è voluto mettere in rilievo, con questo voto, che neppure il più piccolo problema può essere tralasciato nell'ideazione e nella realizzazione, giorno dopo giorno, di una società diversa. Non vi è quindi un vero e proprio distacco della politica, un rifiuto di realizzare una società socialista; vi è semmai l'esigenza di realizzarla con un più alto grado di partecipazione. Sui temi del voto del 3 e 10 giugno, con particolare riferimento agli orientamenti delle
nuove generazioni, 11 Dialogo ha chiesto ad alcuni giovani di partecipare ad un dibattito che di seguito riportiamo: vi hanno preso parte ragazzi che nelle scorse tornate elettorali hanno espresso la propria preferenza per i partiti della sinistra storica e nuova. Isabella — Il PCI ha pagato a mio avviso la politica moderata degli ultimi tre anni, e certo non è bastato, a pochi mesi dalle elezioni, passare all'opposizione in Parlamento. Il Partito radicale è stato invece premiato dai «movimenti» che si sono sviluppati nelle scuole, alla sinistra della sinistra storica, così come dalle casalinghe disinformate. Ma soprattutto i disoccupati non si sono rispecchiati nelle lotte dei partiti di sinistra... Dario — Ha votato radicale la gente non comunista che nel 1976 aveva votato PCI.
11 Dialogo — In meridione i disoccupati hanno votato per la DC...
Dario — La realtà è che ci si era illusi che oltre un terzo degli italiani fossero diventati comunisti. Fabio — Ci si era illusi che il PCI fosse comunista: in realtà il vertice del PCI non è comunista, mentre lo è la base.
Isabella — Il partito radicale è andato avanti, ma in futuro è destinato a calare. La gente si è lasciata Illudere da certe azioni folcloristiche di Pennella, ma si accorgerà che 11 PR non fa una politica seria. I problemi che toccano la gente — occupazione, carovita, traspotti, ecc. — porranno i radicali di fronte alla prova dei fatti. Tornando all'argomento giovani nel 1976 si era votato con una maggiore coscienza politica. Oggi invece c'è stato più spontaneismo.
Ernesto — Non c'è stata a mio parere una diminuzione della coscienza politica. E' l'immagi-
COME HA VOTATO LA ZONA 4
ne del PCI che si è sfuocata. Inoltre la gente, i giovani soprattutto hanno capito che la propria decisione di contare non passa solo attraverso il voto. Nel '76 il voto poteva contare per realizzare li sorpasso della DC da parte del PCI. Oggi invece ha avuto significato il voto al partito radicale, un voto cioè di tipo tattico: se io non posso contare a livello parlamentare, allora eleggo qualcuno che, bene o male, romperà le uova nel paniere. Fabrizio — Il voto del '75.76 era una conseguenza del periodo iniziato nei 1968, in cui si è realizzata una grossa esperienza di lotta, di partecipazione, di diffusione delle idee di Marx e di Lenin. Inoltre la gente vide nel PCI una forza non contami-à nata dal potere... C'era una gran voglia di cambiare. Invece la vita di ogni giorno, quello che succede sotto casa, dal '76 ad oggi non sono affatto cambiati. In questa situazione si inquadra il fenomeno dei radicali: il loro modo di fare politica è diverso, non rappresentano l'emblema del potere, vestono male... Dario — Soprattutto tra i giovani vale il discorso di un voto che era potenzialmente indirizzato al PCI, ma che è invece finito ai radicali. Un altro elemento che ha deviato il voto dal partito comunista ai partiti della nuova sinistra è stato il sostanziale fallimento degli organismi di gestione della scuola.
Fabio — Ciò che emerge dal voto del 3 e 10 giugno è il distacco del partiti dai giovani. I partiti non si sono saputi confrontare con i problemi concreti della gente: significativo è a questo proposito l'episodio di Lama cacciato dall'Università di Roma nel febbraio '77, così come il noioso trascinarsi delle crisi di governo ha dato una visione negativa della politica. Siamo comunque di fronte ad una crisi che colpisce gravemente le nuove generazioni: si pensi a quante delle conquiste ottenute nel mondo della scuola stanno perdendo di significato. Nella scuola non si intravvede una via d'uscita dall'attuale crisi, e nel frattempo passano misure autoritarie, aumentano le bocciature... Ernesto — Il distacco dalla politica di molti giovani è dovuto anche alla militanza a tempo pieno che certi movimenti della sinistra richiedono. Bisogna porsi anche il problema di realizzare un nuovo modo di fare politica.
Il dibattito termina qui. Una prima riflessione sul voto dei giovani non poteva che affrontare in modo generale alcune delle grandi questioni che hanno determinato gli orientamenti politici delle nuove generazioni. Molti sono i problemi che non sono stati analizzati in questa sede, ma che richiedono un approfondimento che non potrà mancare da parte di chi ha a cuore le sorti del paese, di chi vuoi contare e partecipare alla trasformazione della nostra società In senso socialista.
VOTI DI LISTA PER LA ZONA 4 (Romana - Vittoria Molise) - CIFRE ASSOLUTE E PERCENTUALI VARIAZIONE (%)* CAMERA DEI DEPUTATI 1979 VOTI ASSEGNATI % CAMERA DEI DEPUTATI 1976 VOTI ASSEGNATI % AMMINISTRATIVE COMUNALI 1975 VOTI ASSEGNATI PCI —3,691 15.790 26,069 18.924 29,76 18.012 28,80 PDUP-MLS NSU + 0,417 1.134 1.057 1,872 1,745 DP 2.032 3,20 2.383 3,81 MSI-DN DN —0,079 3.881 371 6,408 0,613 MSI 4.515 7,10 5.168 8,26 PLI + 3,257 3.384 5,587 1.481 2,33 3.201 5,12 PRI —1,102 3.300 5,448 4.166 6,55 3.692 5,90 PSDI + 0,783 2.588 4,273 2.217 3,49 4.313 6,90 P.RAD + 4,345 4.067 6,715 1.508 2,37 DC —3,845 18.250 30,135 21.645 34,01 17.183 27,47 PSI —0,060 6.693 11.050 7.061 11,11 8.592 13,74 PPI 28 0,046 POE —0,007 26 0,043 28 0,05 Voti assegnati: 60.569 97,002 63.577 98,42 62.544 97,57 Bianche + 0,587 922 1,477 574 0,89 934 1,46 Nulle + 0,759 905 1,449 442 0,69 620 0,97 t' VARIAZIONI TRA LE PERCENTUALI OTTENUTE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI NEL 1976 E NEL 1979.
2
a cura di Mario Amorese
GLI ARTIGIANI VANNO DIALOGO APERTO DOVE C'ERA LA HANDICAPPATI LAGOMARSINO
La chiusura della Lagomarsino, dopo due anni di lotta dei lavoratori, lascia in tutta la zona 4 un po' di amaro in bocca; a nulla sono valsi l'impegno e l'interessamento per il mantenimento del posto di lavoro, la proprietà, grazie anche al disimpegno del governo ha messo in liquidazione l'azienda che nei mesi scorsi è stata chiusa definitivamente.
I problemi per i lavoratori della Lagomarsino non sono ancora del tutto terminati e per circa 200 di loro non è stata trovata una sistemazione.
A tutto questo si aggiunge il problema per l'utilizzo dell'area di Viale Umbria 32/36 ove sorge lo stabilimento. Il Piano Regolatore prevede l'utilizzo del terreno ad uso industriale, ma non per questo si è al riparo da interventi di carattere speculativo.
A salvaguardare queste preoccupazioni vi è la proposta del C.N.A. (Confederazione Nazionale dell'Artigianato) che prevede di ridare nuova vita allo stabilimento Lagomarsino facendone un insediamento di artigiani.
Questo progetto prevede l'insediamento coordinato di circa 30 piccole imprese artigiane con la costituzione di un consorzio-condominio tra tutti gli interessati; ogni singola impresa acquista dal C.N.A. che precedentemente l'ha acquistata dalla Soc. Lagomarsino, il proprio spazio a prezzo di costo scongiurando così ogni intervento speculativo: dopodiche gli interessati riuniti in assemblea nominano un comitato promotore, che coordinerà le decisioni per la gestione delle parti e degli impianti in comune.
Da sottolineare che non verranno assolutamente effettuati interventi di abbattimento di immobili, e che le uniche demolizioni riguarderanno alcuni muri interni per le suddivisioni degli spazi delle singole imprese ed il volume totale rimarrà inalterato. Per evitare ogni intervento speculativo, qualora una impresa dovesse lasciare in seguito il proprio spazio, vi è un diritto di prelazione da parte del consorzio che si impegna a rivenderlo a prezzo di costo iniziale adeguato al costo dell'inflazione.
L'intero progetto è stato presentato alla Commissione Urbanistica e Territorio del Consiglio di Zona 4 che ha dato parere favorevole.
Le imprese artigiane riunite in Consorzio interessate al progetto sono di vario tipo; vi sono otto imprese impiantistiche (idraulici, elettricisti ecc.), carrozzerie auto, elettrauto, una concessionaria di autovetture, tre tipografie, di cui una precedentemente fallita e rilevata dai lavoratori, una piccola impresa di costruzione di frigoriferi industriali, una di abbigliamento, una di lavorazione artistica del vetro, una del legno, una impresa commerciale ed è prevista una sala per l'aggiornamento professionale degli odontotecnici cooperati aderenti al S.N.O. (Sindacato Nazionale Odontotecnici).
Va fatto rilevare che la maggior parte delle imprese costituenti questo consorzio sono già operanti in zona, e cne per varie ragioni avrebbero dovuto abbandonare i locali ove sono tuttora
insediate con notevole danno sia per le imprese che per la zona.
Ci si può chiedere per quale motivo gli artigiani hanno deciso di riunirsi in un unica area ed in condominio; prima di tutto perché nel costituirsi in un consorzio-condominio si può utilizzare l'area senza sprechi e si diminuiscono i costi per le spese di carattere comune (riscaldamento, servizi), ma principalmente perché uniti possono contare di più verso gli enti locali, gli istituti di credito e le imprese appaltatrici e per essere riconosciuti come validi interlocutori dalle varie forze politiche e sociali.
A questo punto facciamo qualche considerazione; anche noi non possiamo che essere d'accordo con questa ini-
ziativa anche se ci rimane il rimpianto che anni di lotta non sono serviti a nulla per mantenere il posto di lavoro ai dipendenti della Lagomarsino; purtroppo chiuso quel capitolo, se ne apre un altro che vede la salvaguardia del posto di lavoro di altri lavoratori e che permette la sopravvivenza di numerose piccole imprese artigiane che sono sempre state nella nostra zona uno dei momenti portanti, che la speculazione ha cercato per molto tempo di emarginare sradicandole dalla nostra zona, e che grazie a questa azione possono continuare ad esistere con la possibilità di nuovi posti occupazionali. Ci riproponiamo in seguito di tornare su questo argomento nella zona 4.
Maurizio Rebutti
Riteniamo necessario che la gente conosca le prese di posizione del Consiglio di zona, comprese anche quelle della minoranza, in relazione ad alcuni importanti problemi quale quello degli Handicappati. Ci riferiamo all'utilizzo dei circa dieci locali del piano interrato della palazzina di Viale Puglie 33, destinati, su delibera unanime del Consiglio di zona risalente ai primi mesi del 1978, ad un servizio di riabilitazione per Handicappati. Con la medesima delibera si invitava l'Amministrazione Comunale a trovare la soluzione anche tramite accordi con le Associazioni Aias e Anfs. Solo in data 4112/1978 è pervenuta in Consiglio di zona la risposta della ripartizione Assistenza datata 17/11/78 n. 312. E' una risposta negativa rispetto al servizio richiesto «almeno a breve termine» (e frattanto sono già passati altri sette mesi). Di tale risposta sbalordisce non solo il contenuto negativo, ma la maniera burocratica e sbrigativa di aggirare il problema. La Ripartizione Assistenza scrive: «d'altro canto, la tutela del vincolo esistente circa le finalità dell'istituzione era parsa garantita dalla proposta avanzata dal Capo Ripartizione al decentramento Avv. Samek, di definire come servizio operante anche per gli Handicappati il SIMEE, in considerazione del fine che lo stesso si propone di agire per l'inserimento dei minori portatori di Handicaps di vario genere nelle normali strutture zonali, e principalmente in quelle scolastiche. Tale interpretazione non escludeva, peraltro, la possibilità di reperire altrove una più idonea sede zonale...».
Il Consiglio di zona nella seduta dell'Il aprile 79 ha approvato una delibera che il nostro gruppo non condivide. Essa dice che a parziale modifica di precedenti delibere « si ritiene di dover adibire tutto il piano seminterrato ad uso del SIMEE di zona, in quanto, come previsto in un documento inviato a questa zona dall'Assessorato all'Assistenza, questo servizio dovrà occuparsi anche — se non prioritariamente — del problema della rieducazione degli Handicappati, problema fortemente sentito nella nostra zona...». In sostanza il documento, a nostro avviso, accetta supinamente la cavillosa interpretazione della Ripartizione che è falsa nei fatti (tutti sanno che il Simee per i molteplici compiti affidatigli non svolge e non può svolgere un completo servizio di riabilitazione) ed in concreto nega qualsiasi intervento. Noi Liberali abbiamo risposto ne-
gativamente alla pretesa della Amministrazione Comunale di sostituire un servizio con una interpretazione. I compiti del Simee debbono essere, a nostro avviso, di natura preventiva e di appoggio agli inserimenti nelle scuole di zona di soggetti portatori di handicaps ed in ciò siamo confortati dalla stessa relazione 17/5/79 degli operatori del Servizio. E quanto tali compiti siano onerosi in relazione al numero degli operatori e al tempo di cui essi possono disporre, lo dimostra la relazione 16/5/79 degli Assistenti Sociali della Scuola Materna — Elementare di Via Monte Velino ove si accenna ad alcune carenze rilevanti per quei bambini i cui genitori non si presentano al Centro e che vengono, a detta delle Assistenti, lasciati a se stessi.
Come Gruppo abbiamo presentato nella medesima seduta dell'il aprile 79 un documento di minoranza contenente un perentorio invito all'Amministrazione a dare concreta attuazione alle scelte già operate dal Consiglio di zona in merito all'utilizzo del seminterrato e del primo piano della palazzina di Viale Puglie, perché tale mancata scelta compromette anche la nascita degli altri Servizi, quale il Centro diurno per anziani, nel senso che si determinano seri rischi di duplicati, ovvero di inutili strozzature nei Servizi che dovranno trovare posto nel citato edificio.
Respinta l'interpretazione e la nota della Ripartizione Assistenza abbiamo ribadito l'impossibilità di evitare le scelte già fatte dalla zona in coerenza anche con la tutela del vincolo esistente sulla palazzina, vincolo che obbliga l'Amministrazione ad istituire un Servizio di riabilitazione per handicappati. Infine chiedevamo e chiediamo che anche I'Aias e l'Anfass partecipino alla formazione di questo Centro di riabilitazione completo di tutte le figure professionali necessarie, a modello del Centro Aias di Via Mantegazza. Un Servizio che dovrà operare strettamente collegato con il Simee.
Vorremmo che la popolazione della zona 4 potesse seguire da vicino questo importante problema per verificare che almeno la delibera sopra citata del Consiglio di zona, riduttiva a nostro avviso rispetto a quanto da noi sempre pensato, trovi concreta realizzazione.
COMEL zona 4
# via faa dì bruno 5
telefono 588557
radio-tvc/bnielettrodomestici materiale elettrico
OFFERTA VACANZE:
Lettori di nastro: L-15.500
Depilatori: ft
Radio AM- FM L.18.500
Alimentazione rete-batterie of
BOUTIQUE gel PER BAMBINI abbigliamentoedesterno intimo V.LE MOUSE, 54 TEL. 54.16.62 SALDI FINE STAGIONE dialogo 3
Via Ciceri Visconti, 8- Tel. 58.81.28 Trattoria Pizzeria con forno a legna APERTO TUTTO AGOSTO martedl,miercoledi,giovedi,domenica chiusura ore 24 venerdi,sabato aperto fino alle ore 2 lunedì chiuso
Il vecchio stabilimento della Lagomarsino di viale Umbria da bn disegno dell'epoca.
LA CASCINA
>E—
pesce e carne alla brace
31ausonia ha vinto consiglio di zona 4
il campionato
E' certo noto che nella nostra
Zona operano diverse Società Sportive.
Ora credo sia giunto il momento di parlare un poco anche della Società Sportiva «Ausonia 1931».
Oltre a parecchi titoli illustri e lusinghieri la società, che opera solo nel settore giovanile dilettantistico, quest'anno ha potuto fregiarsi di un titolo di grande prestigio.
La squadra giovanissimi classe 1964 ha infatti portato ai colori verde-nero, prima il titolo di
campione milanese e poi quello lombardo. La «Gazzetta dello sport» del 25/6/79 riporta un trafiletto, dove si dà notizia al mondo sportivo italiano di questo successo. La società ha operato nella zona in estrema difficoltà di reperimento dei ragazzi perché assai defilata nella zona (Via Lombroso al 103). Ora l'ATM sembra ci abbia dato una mano istituendo il servizio di autobus n ° 66 che rende agevole alla zona di collegamento con il
centro applicazioni lenti corneali BOMBELLI
Viale Romagna (ang. Via Botticelli 2)
Telefono 720898
Viale Molise 49 Telefono 585238
consultateci!
campo di calcio.
A settembre ricomincerà l'attività e speriamo che queste poche righe possano servire a far conoscere un po' di più l'Ausonia alle familglie ed ai ragazzi e che quindi possano affluire sotto i colori verde-neri numerosi nuovi atleti.
In particolare necessitano le leve 1968-1969.
Rammentiamo alle famiglie che la iscrizione e l'attività nella Società sportiva sono completamente gratuite.
G.Franco Miglia vacca
Dalla «Gazzetta dello Sport» del 25/61979.
Campionato regionale giovanissimi classe '64. AusoniaLonate Pozzolo 4-0. Dopo aver vinto il proprio campionato, l'Ausonia ha concluso vittoriosamente anche il campionato provinciale e questo regionale.
La formazione della squadra vincente: Rosa — Rizzo — Filippi — Guerini — Cenni — Gerli — Papetti — Amabile — De Fanis — Valente — Scuto — Filocamo — Bilato — Armellino — Sgarella.
La rivista fondata da Filippo Turati riporta e commenta i fatti del socialismo italiano, europeo e internazionale e dedica la parte centrale di ogni numero a un tema (politico, sociale, ideologico o culturale) con la collaborazione di numerosi specialisti, e con un linguaggio chiaro.
Sulla Critica sociale, ogni due settimane, rubriche, opinioni, dibattiti, documenti, lettere, saggi.
La Critica sociale è uno strumento indispensabile di informazione e di aggiornamento per tutti col o che vogliono saperne di più sul socialismo di ieri, Å Å Å gi e di domani. Abbonatevi.
Ogni numero d«440 nuova Critica sociale dedica la copertina e la parte centrale a rema s effico. Ecco i titoli di copertina
4 111%, specia e, io) Giuseppe Faravelli e il socialismo i Å no
3 Europa: rivoluzione o elezioni truffa?
4 Anna Kuliscioff socialista e femminista
5 Maggio 1947: fine del governo tripartito
6 Bobbio: l'umanesimo socialista da Marx a Mondolfo
7 L'accordo di Helsinki e i diritti umani, due anni dopo
8 Eurocomunismo. Carrillo, l'Urss e il Pci
9 Rai-TV: la mappa del potere
10 Dove va la Massoneria italiana?
11 Il programma dei socialisti
12 La cultura, la crisi, la città
13 Individuo e società dopo Freud
14 Mitterrand: socialisti al bivio
15 La SPD e lo Stato tedesco 16 Le donne e l'aborto, domani 17 La Biennale quattro anni dopo 18 A cosa servono le forze armate?
ORA LO SPORT HA
IL COORDINATORE
Maurizio Corberi, democristiano, è stato nominato nuovo coordinatore della Commissione Sport e Tempo Libero al posto del dimissionario Lorenzo Pacilli, sempre democristiano. Dalle prime riunioni tenute, Corberi sembrerebbe voler operare in maniera più efficace del suo predecessore. Tra le prime cose decise vi sono la richiesta dell'installazione di spogliatoi nell'area di Monte
Cimone e la richiesta, sempre per l'area di Monte Cimone, di istituire un servizio di vigilanza che serva ad evitare la distruzione degli impianti da parte di teppisti. Non rimane che sperare che queste giustissime richieste siano accolte celermente dalle Autorità competenti.
F.M.
non usuali allo spettacolo teatrale, ma in grado di coinvolgere più direttamente la gente. Così in zona 4 ha scelto i cortili delle case popolari, e a Villa Litta (Zona 8) farà spettacolo al parco, in una piazza e nel cortile di una cascina che in futuro sarà adattata stabilmente ad attività culturali. 4 il dialogo 1
ITRATELLLI PISELLI"GIRANO PIAZZE E CORTILI
Il Consiglio di zona 4 resterà aperto durante tutto il mese di luglio anche al sabato dalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 18 per raccogliere le domande di contributo a carico del Fondo Sociale per l'aumento del canone di locazione.
Conto corrente postale 3-8225 intestato alla Società Casa editrice della Critica sociale Foro Bonaparte 24 20121 Milano uale. L. 13.000
Quest'anno, per la prima volta, anche la Nuova Compagnia del Bagatto è stata inserita organicamente nei programmi di Milano d'Estate. La compagnia, per questa rassegna, ha studiato un programma che prevede la rappresentazione del suo nuovo spettacolo di clown, Fratelli Piselli», in strutture VIIS lirina S.N.C. Organizzazione vendita MAGGIO FMO IC biciclette sconti ai lettori VIA SPARTACO 31 Tel 5450458 - 576765
Abbonatevi alla Critica sociale
AL CAMPO DI VIA MONTE LIMONE oltre due mesii dii animazione
Operando in zona da ormai più di due mesi, vorremmo brevemente spiegare il tipo di intervento che siamo riusciti finora a realizzare. Siamo tre animatori della Cooperativa Animazione Centri Tempo Libero, cooperativa formatasi di recente e che ha avuto dal Comune di Milano, attraverso il Centro Milanese per lo Sport e la Ricreazione, l'incarico di gestire il servizio di animazione nei Centri Tempo Libero. Questi centri, (8 distribuiti in varie zone di Milano) sono, per ora, essendo stati realizzati in occasione dell'Anno del fanciullo, rivolti soprattutto ai bambini e ai ragazzi. Abbiamo iniziato il nostro servizio in aprile nell'area del Teatro Quartiere quando sembrava che la ritrutturazione della cascina Colombé, destinata appunto a diventare Centro per il tempo libero, avrebbe richiesto al massimo due settimane. In realtà la cascina ci è stata consegnata soltanto il 12 giugno. Nel frattempo cercando di non farci scoraggiare dal mal tempo, dal freddo e da altri intoppi burocratici, abbiamo cominciato a giocare con i bambini nell'area del TQ conoscendoli e facendoci conoscere, raccogliendo le loro idee su che cosa avremmo potuto fare insieme proponendo giochi nuovi a squadre o giochi di mimo (non competitivi né prettamente sportivi) che aiutassero l'affiatamento del primo gruppetto formatosi. Questo gruppetto, inizialmente esiguo, si è andato allargando costituendo così un punto di riferimento per i nuovi arrivati. Appena il clima e l'arrivo dei materiali necessari l'hanno consentito abbiamo iniziato a lavorare per laboratori: ogni settimana è stata dedicata a una specifica attività.
Si E cominciato con gli aqiloni
QUELLI DELL'ATTO UNICO"
Seduto al centro di una lampadina da 100 Watt c'è tutta una gran luce qui attorno non si vede niente si sente solo un gran calore e un sibilo continuo
nelle loro più varie realizzazioni, poi le maschere di garza e gesso col calcolo di creta e ancora in seguito i burattini, la loro costruzione in varie fasi, il teatrino. In particolare ci siamo preoccupati di finalizzare le attività di laboratorio alla costruzione e alla drammatizzazione di favole e storie inventate dai ragazzi.
Si è passato quindi a un lavoro sui suoni organizzando delle «uscite» dei ragazzi nel quartiere registrando i rumori della città per poterli utilizzare poi nella costruzione delle favole e raccogliendo una serie di interviste ad adulti della zona utilizzandole per la stesura e i disegni del «giornale dei bambini del T.Q.».
Queste attività hanno portato un gruppo di bambini abbastanza nutrito a frequentarci quasi quotidianamente.
Siamo abbastanza soddisfatti del lavoro svolto finora soprattutto perché abbiamo notato nel gruppo dei bambini uno sviluppo e un'apertura notevole rispetto alle idee e agli interventi e una risposta molto buona agli stimoli che noi cerchiamo di dare. Da dieci giorni circa abbiamo a disposizione la struttura coperta della cascina Colombé e i bambini cominciano a vederla come punto di riferimento fisso e soprattutto come spazio in cui possono gestire in proprio i giochi e le attività che intendono svolgere. Considerando la particolarità del nostro intervento di animazione, che si differenzia dall'«animazione di piazza),sia come durata (servizio continuativo), che come spazio (struttura coperta a disposizione 8 ore al giorno), ci siamo preoccupati fin dall'inizio di mantenere i contatti con le strutture già esistenti in zona alcune delle quali portano avanti da anni il
discorso sull'animazione e in genere sul tempo libero (consiglio di zona, centri sociali, gruppi teatrali etc.). Siamo convinti infatti che questa iniziativa di animazione, portata avanti dal Comune, debba diventare nel più breve tempo possibile un servizio gestito dalla zona, questo perché il lavoro che noi svolgiamo (così come è strutturato) ha senso solo se è in grado di rispondere ai reali bisogni degli abitanti della zona e questi bisogni sono senz'altro meglio conosciuti e noti alle strutture del decentramento che non all'Ente centrale. Riteniamo quindi sia a livello personale che a livello di Cooperativa importante e qualificante per il nostro lavoro questo tipo di obiettivo: il centro per il tempo libero di via Monte Cimone deve diventare uno spazio gestito insieme agli abitanti della zona (dai bambini — agli anziani) inserito come attività e come scopi nell'area più ampia del Teatro Quartiere che è diventato quest'anno, per iniziativa del Consiglio di zona, Centro Polivalente della zona 4. Rispetto al nostro lavoro questo vuol dire che il nostro ruolo all'interno di un tale centro non può essere altro che un ruolo propositivo che metta al servizio degli utenti la nostra specifica preparazione professionale di animatori. Desideriamo ricordare infine ai lettori che il centro è aperto per tutto il mese di luglio e per tutto settembre ogni giorno tranne la domenica, il lunedì mattina in cui programmiamo le attività della settimana e il giovedì mattina in cui seguiamo un corso di aggiornamento professionale a livello di Cooperativa.
Giuseppina Finzi
Luciano Belmuso
Daniela Bastianoni
Noi della Compagnia dell'atto unico siamo un gruppo di giovani provenienti da diverse esperienze di studio, accomunati però dall'esigenza di ricerca una forma di espressione individuale all'interno di un gruppo. La molla per qualcuno può essere stata l'insoddisfazione verso le proprie normali attività; per altri la possibilità di superare col lavoro di gruppo difficoltà di comunicazione, timidezze, tabù o pregiudizi; per altri ancora la curiosità di sperimentarsi su qualcosa di diverso, tutti comunque spinti dalla ricerca di un miglioramento della qualità della propria vita. Per fare questo abbiamo scelto l'ambito teatrale. Ognuno di noi naturalmente ha un suo modo di intendere il teatro. Ci siamo trovati tuttavia di comune accordo sul fatto che è necessario riallacciarsi al teatro tradizionale e partire da questo confronto, da questa prova generale per poi sviluppare discorsi più originali che tengano conto della nostra volontà di dire qualcosa di nuovo. La nostra attenzione si è accentrata su opere che lasciassero spazio al divertimento nostro e
cne tenessero conto sia delle esigenze che dei limiti del gruppo.
La scelta di compromesso è stata quella di rappresentare atti unici e in particolare i due testi messi in scena al Teatro Quartiere di Piazzale Cuoco. Questi due lavori sono «Ortensia ha detto me ne frego» di Feydeau e «Il portafoglio» di Mirbeau, il primo quadretto borghese con un dentista assillato dalla moglie e dai domestici, il secondo un'opera del teatro sociale ambientato in un commissariato di polizia nel quale arrivano prima una prostituta e poi un mendicante.
Il risultato finale è stato buono per quanto riguarda le reazioni del pubblico nei nostri confronti. Usciamo da questa esperienza certamente incoraggiati a proseguire il nostro lavoro insieme, approfondendo il discorso sull'espressione teatrale. Quello che ci preme è fare del nostro gruppo un gruppo sensibile alle più varie esperienze, con lo scopo di non fossilizzarci su un genere e contemporaneamente stimolare la possibilità espressive e la creatività di ciascuno di noi.
FordResta Chiedi achicel'hagià.
"Ne hanno già vendute un milione. Un bel successo"
C-41 me l'ha consegnata immediatamente:
C41
"Da ho trovato una grande assistenza"
"E molto scattante nei sorpassi:
"Fa15 km.con un litro:.
Centro Automobilistico Milanese
concessionaria MILANO - viale Umbria 52 - Tel. 54.63.016
A dialogo 5
REGIONE LOMBARDIA
PROVINCIA DI MILANO
COMUNE DI MILANO
CAM FORD - viale Umbria
SCAFFALTECNICA - via Poerio
LOCATELLI GIOCATTOLI - via
Sebino
GUALDANA - Articoli sportivi
CARTOLERIA GISELLA - viale
Molise
MACELLERIA «LA PRIMA» -
Ortomercato
OGNIDOLCE Ä Piazza Insubria
ARCOBABY Giocattoli - via Ca-
rabelli
QUAINI Elettrodomestici Ä via
Faà di Bruno
ERBORISTERIA - via Ciceri Vi-
sconti
BANCA POPOLARE DI MILA-
NO
GRAN BAR MOLISE Ä via Cal-
vairate
CASSA DI RISPARMIO DELLE
PROVINCIE LOMBARDE
FRUTTETO DI MICCO Ä Viale
Molise, 56
TINTORIA PEZZOLATO - via
Tommei
VALIGERIA BROGLIA - viale
Umbria
PANETTERIA NEGRI - piazza
Insubria
BIRIBAGO Boutique per bam-
bini - viale Molise, 54
SILVESTRINI Ä piazza Impera-
tore Tito
LA SCARPA GENTILE - Piazza
Imperatore Tito
POLLERIA BOTTA - piazza Imperatore Tito
CARTOLERIA BONELLI - viale Umbria, 78
LA SOFFITTA - via Don Bosco
OTTICA GLUCK - piazza Imperatore Tito
CARTOLERIA PELLIZZARIpiazza Imperatore Tito
TEA CONFEZIONI via Ennio
BARBIERE - via Cadibona
PANIFICIO SORELLE ANGELINI via Faà di Bruno
MAGLIERIA RINA - via Carabelli
PASTICCERIA ANFOSSI Ä via Carabelli, 1
QUATTROZAMPE - viale Umbria ang. via Greppi
FERRAMENTA GANDINI - piazza Cuoco
ABBIGLIAMENTO SCOTTI Ä via del Turchino
RADIO MILANO LIBERA - Corso Porta Romana, 55
ENTE NAZIONALE RISI
MONDADORI EDITORE
TESSILSALGARI - via Carabelli, 1
ROSSI FRUTTA E VERDURAviale Molise 52
CENTRALE DEL LATTE DI MI-
LANO
ELETTRICISTA via Venosa
CENTRO CARNI CASTELLET-
TO -via Fàa di Bruno
COSTA NANDO - viale Molise, 68 Ä macello
ELETTRICISTA AIROLDI - via Venosa
FARMACIA MORTARA - via Venosa
VALIGERIA SALGARI - via Carabelli
CARTOLERIA - via Ciceri Visconti, 4
GHINETTI PESCA - via Castelmorrone ang. via Goldoni, 44
PASTICCERIA MASCOLO via Tito Livio
LABORATORIO CORNICI GIOVANNELLI - via Ciceri Visconti
EMI Maglieria Ä via Ciceri Visconti, 4
SARTORIA GASPARI - via CiceÄ ri Visconti
DIALY Abbigliamento - via Ciceri Visconti
LATTERIA Ä piazza Insubria
DITTA EDA Ä pracchi
CARTOLERIA TURCHINO - via del Turchino
PRETI ABBIGLIAMENTO Ä via Cadibona
MACELLERIA GROSSI - piazza Cuoco
SALUMERIA BELLONI
COLORIFICIO INSUBRIA - via Pistrucci, 25
OR. CE. CORNICI E STAMPE Ä
piazza Imperatore Tito
COLORIFICIO ROVERELLIvia del Turchino
CASALINGHI LONGHENA Ä
viale Umbria 85
PROFUMERIA MARIAROSApiazza Salgari
NUOVO FRUTTETO via Carabelli, 2
TESSILUMBRIA viale Umbria, 76
CAMPOLUNGHI CONFEZIONI - piazza Imperatore Tito, 6
BOMBONIERE «NODI D'AMORE» Ä piazzale Cuoco 3
ERBA LUIGI - viale Molise, 68Macello
POMELLI GIANNI - viale Molise, 68 - Macello
MAIOTTO PASTORE MANNI Ä
viale Molise, 68 - macello
ORSI PIETRO - viale Molise, 68 - Macello
DITTA NURITAL - viale Molise, 68 - macello
LATTERIA CAPPELLI - Via CiÄ ceri Visconti 16/a
TORREFAZIONE «COFITAL» Ä via Ciceri Visconti, 16
CANTINE ROBERTO GALLIvia Etruschi, 2
ALVIGINI Elettrodomestici Ä via Ciceri Visconti, 4
LATTERIA BALDASSARREvia Ciceri Visconti
ABBIGLIAMENTO BOCCIA-
RELLI - p.le Cuoco
PANETTERIA COBELLI Ä via Ciceri Visconti, 6
MACELLERIE MONTAGNA
S.a.S. Via Oltrocchi, 11
CROCE D'ORO - via Marocchetti
DROGHERIA NAVA - viale Mo-
lise
ORTOLANO - via Pistrucci
CARTOLERIA BASSAN - via Cadibona
DROGHERIA FRONTALI
MERCERIA PASSUTI - piazza
Insubria
PANETTERIA BREGOLINpiazza Insubria
CARTOLERIA MORAS - piazza
Insubria
MAGLIERIA BRUNA Ä piazza
Imperatore Tito
CIAMPELLA Ä STRISCIONI - via Guarino Veronese
BOUTIQUE LEON - piazza Imperatore Tito
PANIFICIO MAIERNA - via Cadibona
BAR LATTERIA LR Ä viale Mo-
lise 49
PROFUMERIA GIGANTI - viale
Molise 32
PROFUMERIA MARISA - via Cadibona, 8
FRIGGITORIA CIBI COTTI - viale Molise
CARTOLERIA MANDUCA - via Cadibona, 8
SORELLE RUFFINI Ä Casalinghi viale Molise 52
ELETTRODOMESTICI BIAN-
CHI - via Cadibona, 12
GUERINI - Tappezzeria - via Pistrucci
COLTELLERIA F.11i BUGADAvia Pistrucci
JUDO CLUB - via Sismondi
GUERRINI Tappezziere - via Pistrucci
SALUMERIA BELLONI - via del Turchino
ASSESSORE
grande lotteria
co__J 6 il dialogo il dialogo 7 )BA ATro zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA ') 0
wvm/cuc. N A
ALLA RIUSCITA SINDACO DELLA FESTA LA TP Ä ogirltrr' fe MARCIA 4(
HANNO CONTRIBUITO
Ciclomotore Radio AM / FM Orologio Prosciutto Quadro 65)) Servizio piatti N 1916 N 3652 N 1417 N 0815 N 0713 N 1171 Tavolo picnic N 4118 Zaino N 2430 Affettatrice N 1542 Borsa spiaggia N 0496 Scatola pic-nic N 2270 Ferro da stiro N 0990 Scatola aliment. N 1859 6 bottiglie vino N 1939 Ombrello uomo N 0933 Scatola salumi N 2305 Ombrello pieghevole N 4190 Cassa verdura N 0694 Pianta fiori N 2161 Cesto vini N 2354
BIGLIETTI ESTRATTI premi non ancora ritirati sono a disposizione tutti i martedì sera alle ore 21 presso la redazione de IL DIALOGO in viale Molise 5
8 idialogo PORTIERATO IACP IL SUNIA PRECISA
La ristrutturazione del servizio di portierato all'interno degli stabili amministrati dallo I.A.C.P.M., rivendicata a suo tempo dalle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori dell'Ente, era parte integrante del contratto nazionale della categoria con articolazioni a livello provinciale.
La necessità espressa dalle Organizzazioni di categoria di ristrutturare il servizio di portierato derivava dalla consapevolezza di non escludere la categoria dei custodi dalle conquiste normative ed economiche che il movimento ha ottenuto in altri settori, quali la riduzione dell'orario di lavoro e la garanzia del posto di lavoro.
Pertanto il S.U.N.I.A. valutava l'intesa di massima raggiunta tra la categoria ed il Consiglio di Amministrazione dello I.A.C.P.M. nel suo complesso in modo positivo sia per il ruolo, le funzioni, la qualificazione nuovi per i lavoratori della categoria, sia per il miglior servizio che poteva derivarne per l'inquilinato.
L'accordo di massima infatti prevedeva la ristrutturazione dell'organico in gruppi di lavoro con incarichi specifici distribuiti nell'arco delle 37 ore settimanali quali: SORVEGLIANTI con compiti di sorveglianza e controllo del quartiere, di visita degli stabili raccogliendo tutte le segnalazioni che pervenivano dagli inquilini in merito alle varie disfunzioni o anomalie che man mano si potevano verificare, per poi trasmetterle a chi di competenza; PULITRICI E PULITORI con compiti di pulizia degli stabili, delle scale e degli spazi comuni.
La consegna della corrispondenza ai singoli utenti doveva essere fatta da parte del personale dell'Amministrazione Postale, come da sempre previsto dalla stessa Amministrazione, ma mai attuata, anche con la benevole accettazione di questo incarico da parte dei custodi, seppur non di loro specifica competenza.
Pertanto devono essere smentite tutte quelle illazioni che sono state diffuse tra l'inquilinato, che indicavano il S.U.N.I.A. quale promotore della ristrutturazione del servizio di portierato, o peggio ancora, quale promotore del licenziamento dei custodi, che hanno creato in ultima analisi una sfiducia diffusa nei confronti del S.U.N.I.A., che viene visto come complice dello I.A.C.P.M. mentre deve essere chiarito che la ristrutturazione del servizio di portierato è UNA RIVENDICAZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI
SINDACALI DEI LAVORATORI DELLO I.A.C.P.M., NEL QUADRO DEL CONTRATTO NAZIONALE DELLA CATEGORIA.
Ciò nonostante era però nostra irrinunciabile rivendicazione che il servizio di tipo nuovo rappresentasse un miglioramento di qualità effettivo rispetto al precedente, che la continuazione del servizio, nei casi dove questo veniva a cessare, fosse ripristinato mediante la contrattazione con lo I.A.C.P.M. che avesse fatto garantire la pulizia, la vigilanza, ecc, fintanto che omogeneamente il servizio nel quartiere interessato non veniva ristrutturato nelle forme dell'accordo fra le Organizzazioni Sindacali di categoria.
Inoltre era pure nostra irrinunciabile rivendicazione che le difficoltà che nascevano da una completa disconoscenza dei lavoratori delle poste delle diverse dislocazioni degli stabili, specie nei quartieri chiusi come generalmente sono nella zona 4 del Decentramento Comunale, doveva essere superata mediante l'installazione, da parte dello I.A.C.P.M., di quadri anagrafici indicanti l'esatta ubicazione degli inquilini, la sostituzione delle caselle postali per renderle più funzionanti delle attuali, oltre naturalmente all'installazione dell'impianto citofonico.
Tuttavia la ristrutturazione del servizio di portierato, che non è proseguita secondo gli accordi di massima a suo tempo stabiliti, sia per l'immobilismo dell'Amministrazione e della Direzione dello I.A.C.P.M, ma anche per posizioni corporative fra gli stessi custodi, ha generato confusione, disservizio, proteste e quindi una superficiale interpretazione del concetto di ristrutturazione.
Tralasciando alcuni aspetti della protesta dell'inquilinato, che assume oggettivamente toni corporativi (quali ad esempio la rimostranza per il servizio postale anche se si riconosce il disservizio, ma come detto prima non imputabile alla mancanza del custode, e in generale per il venir meno di quei piccoli favori che erano legati alla figura tradizionale del custode) come S.U.N.I.A. si è impegnati oggi in una situazione complessiva che è cambiata rispetto all'iniziale intesa tra le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori dello I.A.C.P.M. e l'Amministrazione, ad individuare i momenti di reale disfunzione del servizio, le cause che li possono provocare per superare il disorientamento che si viene a creare tra l'inquilino che giustamente protesta in quanto paga un servizio con costi elevati senza quasi mai avere in cambio un servizio idoneo e completo.
Ed è appunto per via dei costi che oggettivamente sono elevati, dato l'incremento dell'inflazione, che oggi siamo impegnati come S.U.N.I.A. a valutare la questione del portierato ed in generale dei servizi, con posizioni che si vogliono discutere con l'inquilinato per trovare quelle soluzioni più idonee che tengano conto di situazioni quali l'impossibilità da parte dello
I.A.C.P.M. di assumere personale di custodia, la continua lievitazione dei costi, come questi costi devono essere ripartiti fra gli inquilini.
E' bene qui ricordare come l'inquilino paga i servizi: determinato il costo complessivo per tutto il patrimonio, per esempio del servizio di custodia e delle pulizie, questo viene suddiviso in costi unitari al mq. uguale per tutti.
Il S.U.N.I.A. è convinto che oggi questo tipo di pagamento che viene definito mutualistico, venga superato e si vada al pagamento dei servizi suddiviso per quartiere o per numero civico.
Questo presuppone però che si attuino gli accordi già presi fra le Organizzazioni Sindacali degli inquilini e lo I.A.C.P.M. che determinavano la possibilità di autodeterminare il tipo e la qualità del servizio ed i relativi costi da parte degli inquilini.
Fermo restando quindi che la ristrutturazione del servizio del portierato deve trovare una definitiva soluzione, e non certo soluzioni tampone che generano malcontento, proteste, qualunquismo fra gli inquilini, il
S.U.N.I.A. è fermamente convinto che la strada oggi da seguire sia quella dello scioglimento della mutualità, da attuarsi però non burocraticamente, ma vagliando le eventuali situazioni negative, e dare facoltà agli inquilini di scegliere il tipo, la qualità ed il costo del servizio, mantenendo fermo il criterio determinato con l'attuazione del «CANONE SOCIALE» che prevede l'abbattimento in percentuale diversa del pagamento dei costi dei servizi per le famiglie a basso reddito e pensionati al minimo di pensione.
Ma perché questa strada sia percorribile occorre che lo I.A.C.P.M. una volta per sempre dia la possibilità di avviare questo processo di autodeterminazione dei servizi, fra l'altro già concordata, e non frapponga come sta facendo, impossibilità non meglio e ben definite, continuando sulla strada del rinvio, lasciando nella confusione l'inquilinato, facendo promesse che attualmente sa benissimo che non potrà mantenere (vedi n. 3 de «IL DIALOGO» dell'Aprile u.s.) salvo che il problema della ristrutturazione del servizio di portierato venga definitivamente affrontato nei termini come più sopra si accennava.
Questo non significa quindi che il S.U.N.I.A. sia promotore del licenziamento delle custodi (e come potrebbe?), come un rappresentante sindacale dell'Ente continua a diffondere fra le stesse custodi e l'inquinato.
Questo oscuro personaggio farebbe bene ad informare meglio i propri rappresentati di come stanno le cose, e poiché fra l'altro è un geometra che avrebbe il compito di operare nella zona, dovrebbe fra l'altro far meglio e seriamente il proprio lavoro per il quale è pagato dagli inquilini.
Il S.U.N.I.A. pertanto sta predisponendo una serie di iniziative e di assemblee nei quartieri per discutere con gli inquilini le forme e le modalità per uscire da questa situazione di stallo che lo I.A.C.P.M. continua a mantenere peggiorando la già deteriorata situazione, facendo presente inoltre che solo con una CONFERENZA DI PRODUZIONE dell'Ente (promessa dallo I.A.C.P.M. sin dal luglio del 1978) consentirà ai lavoratori dell'Ente ed agli inquilini di individuare ed eliminare sprechi, inefficienze e scontenti ormai intollerabili alla luce degli oltre 27 miliardi di stipendi per l'apparato dell'Ente.
Bontà
FONDO SOCIALE PER LEQUO CANONE
Riteniamo di far cosa utile riportando il contenuto di un volantino pubblicato dal Sindacato Pensionati Italiani delle zone 4,14 e 15, in quanto tratta un argomento di grande importanza per moltissimi cittadini.
ALL'ATTENZIONE DI TUTTI I PENSIONATI FONDO SOCIALE DEL COMUNE PER IL CONTRIBUTO INTEGRATIVO PER L'EQUO CANONE (Ripart. Assist. e Sicurezza Sociale). Si avverte che è in corso la compilazione e la raccolta delle domande per il contributo del fondo sociale per l'integrazione dell'aumento del canone di locazione, previsto dalla legge 392 (equo canone).
IL CONTRIBUTO PUO' ESSERE RICHIESTO DA COLORO CHE: Siano inquilini e intestatari del contratto di locazione di un alloggio CON ESCLUSIONE DI QUELLI ASSEGNATI DALL'EDILIZIA POPOLARE; abbiano conseguito nel 1978 un reddito COMPLESSIVO (inquilino e persone conviventi) NON SUPERIORE all'importo di DUE pensioni minime INPS (lire 2.655.000 annue ESCLUSI eventuali assegni fa-
miliari). — abbiano ricevuto (per effetto dell'equo canone) la richiesta di aumento del canone di locazione.
LE DOMANDE — REDATTE IN APPOSITO MODULO (da richiedere alla locale lega dei pensionati) DEVONO ESSERE CORREDATE DAI SEGUENTI
DOCUMENTI: Stato di famiglia dell'inquilino. documentazione dei redditi percepiti nel 1978 DAL RICHIEDENTE E DALLE ALTRE PERSONE CONVIVENTI (Mod. 101, 102, 740 e altro). copia di DUE ricevute relative al pagamento dell'affitto (una PRIMA e una DOPO l'aumento per l'equo canone). copia della richiesta di aumento da parte della proprietà (scheda del calcolo per l'equo canone).
LE DOMANDE DOVRANNO
ESSERE PRESENTATE ENTRO
IL 31 LUGLIO presso le sedi dei CONSIGLI DI ZONA (dal lunedì al venerdì, ore 8,30-12 — 14/17, nella sede, per la zona 4, di Viale Molise, 70). Per accordi intercorsi fra l'Assessorato e le relative Organizzazioni Sindacali dei Pensiona-
ti (CGIL-CISL-UIL) PRECISIAMO che gli interessati potranno richiedere al SINDACATO PENSIONATI ITALIANI — SPI ROMANA — via Monpiani 5 E ALLE STESSE LEGHE DI QUARTIERE, sia il modulo che le chiarificazioni per la sua compilazione. SPI ROMANA. Approfittiamo dell'occasione per comunicare il nominativo esatto e l'indirizzo delle Leghe Pensionati della zona, che nelle due pagine dedicate agli anziani del numero scorso del Dialogo, avevamo erroneamente indicato sotto il nome: «Gruppo Anziani Sezione... ecc.».
Le Leghe sono: CGIL — Lega Pensionati «Calvairate» recapito: «Circolo Ricotti» Via Tommei, 3. CGIL — Lega Pensionati «Romana» recapito: Sez. ConcaZanuto del PCI — Via Lazzaro Papi, 3.
CGIL — Lega Pensionati «Vittoria» recapito: Sez. Carminelli del PCI, Via Archimede, 13. N.B. Tutte e tre le Leghe hanno la sede decentrata presso il CUZ Romana — Via Mompiani, 5 — Tel. 56.94.034.
A cura di Gigi Bianchi
IL SINDACO
ALLA FESTA DI CALVAIRATE
Il Sindaco di Milano Carlo Tognoli si intrattiene con i partecipanti alla Festa di Calvairate 1979.
AMBULATORIO ICC/ VETERINARIO Dottoressa SILVIA ROMAGNOLI CORSO XXII MARZO 30 (ang.v le Umbria)Äte1.7384 434 TUTTI I GIORNI dalle15alle17 MARTEDI-MERCOLEDI0GIOVEDI dalle11 alle12,30
â â
Sergio
Rappresentante di Zona del S.U.N.I.A.
Milano d'estate 1979
TQ Pie Cuoco
Via Monte Cimone - Telef. 573864
da martedì 3 a giovedì 5 luglio ore 21.30
L. 3.000/2.000
Collettivo di Danza
Teatro Nuovo di Torino
Balletti
Werther
su musiche di G. Pugnani
Coreografia di M ilorad M iskovitch
Le silfidi
su musica di F. Chopin
mercoledì 4 e giovedì 5 luglio ore 16
L. 1.000
La bottega fantastica
Balletto per ragazzi su musica di Rossini e Respighi
Coreografia di Loredana Furno
venerdì 6 e sabato 7 luglio ore 21.30
L. 2.500/1.500
Balletto dell'Arcano
danze su musiche di Bartok e Renosto
domenica 8 e lunedì 9 luglio ore 21.30
L. 2.500/1.500
Recital di Mario Marenco
martedì 10 luglio ore 21.30
L. 2.500/1.500
Concerto di Mary Lindsay
Canti dei bambini
Musiche di Mahler, Schumann, Schubert, Britten, Swanson, Mussorgski, Prokofiev
mercoledì 11 luglio ore 21.30
L. 2.500/1.500
Gino Paoli
da giovedì 12 a domenica 15 luglio ore 21.30
adulti L. 2.000 / bambini L. 1.000
Cooperativa Teatro della Tosse di Genova
Recitarcantando
L'opera lirica raccontata ai giovani di Torino Conte
martedì 17 luglio ore 21.30 - L. 2.500/1.500
Nuova Compagnia di Canto Popolare
Pale CUOCO
da mercoledì 18 luglio a mercoledì 25 luglio
L. 2.500/1.500
Quando turnammo a nascere
Viaggio attraverso la musica del sud
Laboratorio musicale a cura di Eugenio Bennato
mercoledì 18 luglio ore 21.30
Fatti nuovi della musica del sud
giovedì 19 luglio ore 21.30
Matteo Salvatore Maria Carta
venerdì 20 e sabato 21 luglio ore 21.30
Gli strumenti popolari del sud
domenica 22 luglio ore 21.30
Carnascialia
Carlo Siliotto
lunedì 23 luglio ore 21.30
Muzzi Loffredo
Concetta Barra
martedì 24 e mercoledì 25 luglio ore 21.30
Musicanova
giovedì 26 e venerdì 27 luglio ore 21.30
L. 3.000/2.000
Teatro alla Porta di Praga
Pantomime di Fialka
«Amore?» su temi di Shakespeare, Plauto, Neruda, ecc.
Musiche di Ellington, Mozart, Alblnoni, Coltrane, ecc.
il dialogo 9
10 i cialogo Le "150 ore' un deittodei lavoratori
La Scuola Media «Lombardini» ed il Consiglio Sindacale Unitario della Zona Romana hanno organizzato anche quest'anno, come da qualche anno a questa parte, i corsi delle «150 ore» per: l'alfabetizzazione (licenza elementare) ed il completamento dell'obbligo scolastico (licenza media).
Tali corsi per adulti: durano otto mesi (da ottobre a giugno) per complessive 350 ore, delle quali, per chi lavora nelle aziende, 150 (o 250) in orario di lavoro retribuito;
sono gratuiti: la scuola fornisce libri, quaderni e mate-
riale scolastico; si svolgono in quattro pomeriggi settimanali, di tre ore ciascuno; sono aperti, oltre che ai lavoratori delle fabbriche e di ogni altro luogo di lavoro della Zona, alle casalinghe, alle lavoranti a domicilio, agli anziani ed ai giovani(purché compino 16 anni entro il '79), favorendo così il confronto tra persone con esperienze diverse.
Verranno organizzati: il recupero degli strumenti linguistici, matematici, economici e storici per il miglioramento dell'istruzione, in collegamento con attività di ricerca
per evitare atti vandalici SORVEGLIARE LAREA DI VIA MONTE CIMONE
Continuano a giungere alla redazione de IL DIALOGO segnalazioni ed inviti per fare in modo che il giardino di via Monte Cimone (il «Verde vivo» come ormai lo chiamano gli abitanti della zona), faticamente conquistato dalle lotte della popolazione e del nostro giornale, sia preservato da atti vandalici e dalle distruzioni delle attrezzature sportive.
Anche il Sindaco Carlo Tognoli, intervenuto alla Festa di Calvairate, ha potuto raccogliere queste preoccupazioni dalla viva voce dei cittadini.
A nostro avviso non bisogna drammatizzare il problema, anche perché distruzioni ed atti vandalici di grossa entità non si sono verificati, è bene però che il Consiglio di Zona 4 intervenga con proposte e suggerimenti per evitare il peggio.
A nostro avviso tre dovrebbero essere i passi da compiere: — organizzare un servizio di sorveglianza diurna, magari coinvolgendo (dandole l'autorità ed un segno di riconoscimento) un gruppo di anziani che, a turno, dovrebbero essere presenti al parco e svolgere azione di controllo, suggerimento, ecc. — pretendere dalle forze di po-
FESTA DELL' UVA
lizia e dalla Vigilanza urbana un servizio di pattugliamento notturno con possibili ronde anche all'interno del parco; — verificare, con gli uffici comunali, l'opportunità di installare un impianto di illuminazione (magari con due o tre grandi pali che illuminino tutto il parco) che possa scoraggiare tentativi di vandalismo durante la notte.
L'intervento degli anziani potrebbe anche servire come una »rivalutazione» dei nonni e portare anche a contatti tra bambini ed adulti con vantaggiosi scambi di esperienza.
E anche importante che, come è avvenuto in questi primi mesi di apertura, continui e si consolidi la presenza di animatori sia per i giochi e per la socializzazione dei bambini, sia per l'indirizzo sportivo da dare ai giovani.
E' comunque importante che il Consiglio di zona, magari con un apposito comitato di gestione dell'intera area e delle strutture in essa esistenti (Cascina, Teatro Quartiere, impianti sportivi), si occupi in modo operativo e con maggior incisività di questa realizzazione che la popolazione ha conquistato.
ANDIAMO IN FERIE
Per le annuali ferie estive IL
DIALOGO sospende le pubblicazioni. Saremo ancora nelle 25.000 famiglierdella zona con i primi di ottobre. La segreteria resterà chiusa nei mesi di luglio ed agosto.
su temi di attualità che possano unificare interessi diversi; proiezioni cinematografiche, dibattiti con esperti, audiovisivi, spettacoli teatrali, ecc.; per consentire la frequenza ai corsi a chi non saprebbe a chi affidare in quelle ore i propri figli, si organizzerà un'assistenza (tipo nido o scuola materna) dei bambini che ci verranno segnalati.
Le iscrizioni si ricevono fin d'ora ed entro (e non oltre) settembre presso la scuola Media Statale di via Oglio, 20, o presso il C.U.Z. di via Mompiani, 5.
SI È COSTITUITO IL SINDACATO
PENSIONATI
ITALIANI
ZONA ROMANA
Al momento di chiudere questo numero del Dialogo ci è giunta la notizia della fondazione del Sindacato Pensionati Italiano Zona Romana, che interessa le Zone del decentramento Comunale 4,14 e 15. La sede di questo organismo è in via Mompiani, 5 — Tel 5694032 — 5694034.
E' già stata tenuta una Conferenza Costitutiva ed è già stato pubblicato il primo numero di un notiziario, col quale si vorrebbe periodicamente portare a conoscenza di tutti i pensionati della zona i comunicati e i problemi che li riguardano e interessano.
Come precisato nel primo numero del notiziario in questione «... il Sindacato Pensionati Italiani (SPI) è la struttura organizzativa sindacale della C.G.I.L. che, da sempre, lotta e si batte — in collegamento con tutto il movimento operaio d'avanguardia — per obiettivi sempre più avanzati in difesa della «categoria» dei pensionati: senza distinzioni e senza preconcetti».
Le prime iniziative sono state di carattere informativo — notizie sulla liquidazione della buona Uscita, sulla normativa per le pensioni, sulla scala mobile per i pensionati statali — e a carattere di iniziativa diretta — raccolta di domande per il contributo del Fondo Sociale per l'integrazione dell'aumento del canone di locazione (si veda a questo proposito quanto precisato in altra parte del giornale), rilascio tessere
A.T.M. gratuite di libera circolazione, agevolazioni per l'acquisto di latte a L. 260 al litro.
Si è concluso il 30 giugno l'intervento di animazione per bambini del gruppo «L'Albero del Riccio» al Teatro Quartiere. L'iniziativa ha avuto una buona adesione di partecipanti ed ha contribuito con le altre prese nei due mesi trascorsi, a dimostrare la validità della struttura di P. Cuoco come centro polivalente di zona.
A riconferma di questo notiamo come la maggiore affluenza all'attività di animazione si sia registrata nei giorni della «Festa di Calvairate» e cioè proprio quando il TQ ha maggiormente assunto il carattere di centro polivalente. Un altro risultato importante per la zona è l'aver riaperto un discorso sull'animazione per i ragazzi che potrà essere continuato ed ampliato nelle strut-
ture di quartiere ed in particolare nelle scuole anche nel prossimo inverno.
A questo proposito rileviamo con soddisfazione l'interesse sollevato da questa iniziativa presso genitori ed insegnanti, ricordando anche la partecipazione al laboratorio dell'«Albero del Riccio» di alcune classi di doposcuola nei primi giorni di attività e di gruppi di ragazzi delle colonie eliourbane in giugno.
Tutto questo richiede evidentemente una riapertura del discorso animazione nel prossimo autunno, e su questo ci ripromettiamo di essere più precisi nel prossimo numero del giornale che tratterà più diffusamente delle iniziative in cantiere per il periodo invernale.
Arrivederci dall'Albero del Riccio
NEGOZIO CONVENZIONATO CON ARCI PESCA.
VIA GOLDONI ANO. CASTELMORRONE,A MILANO Tel. 749.0242 SCONTI DEL 15% CANNE MULINELLI, STIVALI SCONTI DEL 10% SUGLI ALTRI ARTICOLI
Il 22 e 23 settembre sull'area del Teatro Quartiere il Nucleo Aziendale Socialista (N.A.S.) Mercati Generali organizza la FESTA dell'UVA con giochi canti e balli. Tutti gli abitanti della zona sono invitati.
PESCA - ESCA - VIVO
E TUTTO PER LA PESCA v Via Castelmorrone ang. Via Goldoni, 44 Tel. 74.90.252 MILANO
MANCANOIPOST1LE S.A.U.B. IN OSPEDALE ? prorogata la scelta del medico
Esiste un servizio di medicina psico-sociale, all'interno del padiglione Ponti del Policlinico di Milano, istituito per cercare di risolvere specificamente i problemi degli abitanti adulti della zona 4, nell'ambito della salute mentale. Questo servizio si rivolge in modo particolare alla popolazione sopra i 15 anni di età. Infatti un'altra struttura si prende cura dei pazienti più giovani, il SIMEE (Servizio Igiene Mentale Età Evolutiva), che ha sede in viale Puglie 33 (tel. 5453369).
Sino al 13/5/78, data in cui è entrata in vigore la legge 180, riguardante le malattie mentali e il loro trattamento sanitario, il centro psicosociale poteva essere considerato un vero e proprio reparto ospedaliero di zona, con una disponibilità di 15 letti, per la cura delle malattie psichiatriche. Gli abitanti della zona 4, dunque, che venivano inviati in questo reparto dal medico curante o dal neurologo dell'INAM, se il caso lo avesse richiesto, potevano essere ricoverati e godere i vantaggi di un vero e proprio servizio ospedaliero. Che cosa ha provocato la legge 180? La risposta ci è stata fornita dall'assessore ai Servizi Psichiatrici Igiene e Sanità, Boioli, il quale ci ha illustrato come questo provvedimento legislativo, abbia cercato di spezzare il rapporto di necessaria continuità che esisteva tra il ricovero del paziente psichiatrico nella Guardia Medica e il suo inviio al manicomio. Per ottenere questo la legge prevede l'abolizione delle strutture manicomiali, impedisce il ricovero di nuovi malati e progetta la costruzione di nuove strutture territoriali, zonali, all'interno degli ospedali stessi. Per Milano sono previsti almeno 20 nuovi reparti. Attualmente sono in funzione, con le difficoltà che si possono immaginare, solamemente la Guardia Il del Policlinico, il Fatebenfratelli e il Reparto di Niguarda. In più è reperibile un certo numero di letti a Desio, Magenta, Legnano.
In seguito all'applicazione della legge, il reparto psichiatrico della zona 4 (che in realtà già metteva in pratica esattamente gli intenti della 180, essendo un minireparto territoriale, zonale, all'interno di un reparto ospedaliero del Policlinico) è stato smantellato, rendendo inutili tutte le spese appena sostenute.
Le corsie inutilizzate offrono un'immagine sconcertante, ma paradigmatica della complessa situazione amministrativa del Policlinico: le pareti appaiono recentemente imbiancate e verniciate, ma lo spazio destinato ad accogliere i pazienti è vuoto, interrotto qua e là da qualche branda residua, detriti e molta polvere.
Questo è solo un esempio di una situazione generale che coinvolge tutte le strutture ospedaliere. Il Policlinico di Milano, che ha un potenziale di circa 1400 letti, ne dispone oggi di 600; Niguarda ha circa 1000 posti letto inutilizzati.
Questo stato di cose è Iniziato nell'aprile 78, quando il sindacato au-
tonomo degli ospedalieri, ha deciso di intraprendere una dura lotta contro le amministrazioni. Le rivendicazioni erano probabilmente legittime (turni spezzati; mancanza di spogliatoi per gli infermieri; carenza reale di personale paramedico; obbiettiva mancanza d'igiene).
Gli altri sindacati non hanno preso una posizione precisa; l'amministrazione ha ignorato le esigenze del personale ospedaliero. A questo punto, a mano a mano che i malati venivano dimessi, gli infermieri toglievano i letti dalle corsie, riducendone in maniera significativa la capienza. La situazione non si è più normalizzata e, in definitiva, sono i malati a soffrirne le conseguenze più gravi, dovendo sopportare lunghi periodi di attesa nelle accettazioni, in precarie condizioni di assistenza, per poi venire eventualmente smistati in ospedali fuori città. Gli amministratori riconoscono l'illegittimità di questa condizione, ma non fanno niente per migliorarla (tipica risposta immobilistica a cui ci hanno abituati i gestori del potere); il personale paramedico sostiene che non spetta a loro, a questo punto, prendere l'iniziativa. I medici si sono abituati e, in definitiva, hanno meno lavoro. Insomma, la situazione si è cronicizzata in uno statu quo che nessuno vuole assumersi la responsabilità di smuovere. Dunque, alla luce dei recenti provvedimenti legislativi e delle obbiettive difficoltà di funzionamento delle strutture ospedaliere, il centro psicosociale della zona 4 è ridotto forzatamente a svolgere un servizio ambulatoriale (rivolto anche agli abitanti della zona 14, pur senza una convenzione precisa), cercando di smistare i pazienti bisognosi di ricovero alla Guardia o agli altri reparti prima ricordati. Compatibilmente con i mezzi at-
tualmente a disposizione e l'assoluta carenza di personale infermieristico (poiché il personale in forza negli ex-manicomi non si vuole spostare e la provincia non ne ha ancora assunti di nuovi), l'equipe medica del centro ha cercato di allestire uno spazio con funzioni di ospedale diurno, aperto fino alle 17, e il cui scopo principale è di tentare la risocializzazione dei malati di mente; questo servizio è frequentato da poche persone, è completamente gratuito e funzione solo per la zona 4 (chi ne avesse bisogno può telefonare, dalle 8 alle 17 al 581666). Sembra ora abbastanza certo, dalle informazioni raccolte all'interno dell'ambito universitario ed ospedaliero, che il centro psicosociale della zona 4 verrà ripristinato nella sua originaria funzione di reparto, come uno dei venti previsti dalla legge 180. Sarà probabilmente situato in via Pace 9, dove esisteva un reparto di medicina interna, anch'esso da tempo inutilizzato. Inoltre si ventila la proposta di trasferire le funzioni di ospedale diurno dell'ambulatorio, in una struttura più idonea, che potrebbe essere la palazzina di viale Puglie 33. Conclusione: esisteva un reparto nuovo di assistenza psichiatrica che poteva benissimo rispondere alle esigenze della legge 180; la legge è stata varata, il reparto è stato chiuso (forse più per ragioni di politica personale all'interno dei feudi universitari, che per vere e proprie ragioni legislative); adesso se ne istituisce un altro, nuovo, identico, a poche centinaia di metri dal primo e con lo stesso personale. Altro denaro pubblico per ritornare da dove si era partiti.
distretto scolastico IL SALUTO DEL PRESIDENTE
Come Lei certamente saprà, il Consiglio Scolastico Distrettuale n. 27 nella seduta del 14 maggio scorso ha eletto Il suo nuovo presidente nella mia persona in sostituzione della dimissionaria sig.ra Maria Teresa Coppo Gavazzi.
Nell'accettare l'incarico mi pare doveroso rivolgermi personalmente a Lei quale Direttore di un giornale che si interessa particolarmente dei problemi della zona con una lettera che vuole essere innanzitutto una presa di contatto personale ed un'occasione per porgere tra-
mite Suo un saluto a tutti i lettori.
Spero e ml auguro che il Suo giornale vorrà continuare a svolgere nei confronti del Consiglio Scolastico Distrettuale quell'azione di stimolo e dl controllo e, nello stesso tempo, di sostegno e di divulgazione che gli sono propri che a mio parere costituiscono la migliore premessa per una proficua attività del Consiglio stesso nella zona. Cordialmente.
Il PRESIDENTE
Dott. Cif arelli Gaetano
Centrale del latte di Milano
costa poco la salute
latte fresco ogni giorno e, se preferite:
YOGOLAT lo yogurt attivo con fermenti vivi
GLASSE budini pronti in quattro gusti
CREME PRONTE al cacao ed alla vaniglia
PANNA per le fragole
MINIPANNA la minicompagna del caffè
prodotti per un fresco sapore d'estate garanzia di qualità della
Centrale del latte di Milano
L'operazione riguardante la scelta del medico di fiducia, in corso presso le SAUB (Servizio Amministrativo di Base) che doveva concludersi entro il 31.5.79, è stata prorogata al 31.12.79. Questa operazione, come è stato detto sul Dialogo, non riguarda quei cittadini che sono assicurati presso enti mutualistici i quali già prevedevano il medico di fiducia, come ad esempio l'INAM; ma interessa coloro i quali sono iscritti a mutue ove tale figura non era prevista. Infatti questi assicurati potevano, in caso di malattia, cambiare il medico ogni volta; purché, beninteso, il sanitario fosse convenzionato con l'ente mutualistico di quell'assicurato.
Dove scegliere il medico.
Il medico di fiducia che il cittadino sceglie deve avere aderito alla «Convenzione Unica Nazionale» ed essere compreso quindi in un apposito elenco, che si potrà consultare presso le SAUB del proprio territorio. Diremo brevemente che alle SAUB, oltre a raccogliere le scelte del medico di fiducia, verranno affidati altri compiti; di modo che, rispetto al passato, non saranno più gli enti mutualistici, per altro in via di liquidazione, a regolare il rapporto medico-assistito; ma l'ufficio competente, appunto, saranno loro, cioè le SAUB. La Convenzione Unica Nazionale accennata ha sostituito le varie convenzioni del passato introducendo, nel servizio di assistenza sanitaria, importanti novità; essa stabilisce un massimale di scelte: cioè il medico generico convenzionato non potrà avere più di 1500 assistibili; elevabili in certi casi a 1800 così come il pediatra non ne potrà avere più di 1000. Il massimale di scelta che intende garantire, in sostanza, un servizio sanitario più qualificato e completo, verrà opportunamente ridotto in relazione alla disponibilità di tempo del medico convenzionato, quan-
do questi svolge una attività compatibile con la convenzione in argomento; non così invece, quando le suddette attività sono incompatibili: in questo caso, appunto, il sanitario che le svolge viene escluso dalla Convenzione.
Il numero massimo di scelte, come evidente, è un dato molto importante. Il poterlo controllare, sin dalle fasi di avvio di questa organizzazione, si eviterebbe al cittadino di ritornare sulle scelte con considerazioni naturalmente negative. Infatti è indubbio che, non essendo le SAUB attualmente in grado di bloccare le scelte di un medico quando passano le 1500, molti saranno i sanitari che avranno a carico un numero maggiore di assistibili. Essi, i medici, dovranno perciò, ad un certo momento, procedere alla recusazione: dovranno cioè segnalare quali sono i cittadini, che li hanno scelti, che non potranno da loro essere assistiti, perché eccedenti il massimale di scelta.
Se pensiamo che la scelta del medico è fondata sul rapporto di fiducia, è evidente che queste situazioni non saranno certo di facile soluzione come può sulle prime sembrare; e se non lo sarà per il medico che deve compiere la recusazione, certo sarà una sgradita sorpresa per quel cittadino cui l'atto è diretto. Egli, infatti, si domanderà quali sono i criteri seguiti nella recusazione, se non era più opportuno comunicargli subito che non poteva fare quella scelta e perché proprio lui e non un altro ecc.
Era meglio si fosse fatto in maniera da evitare queste situazioni; e questo era possibile solo mediante un controllo della scelta e mediante anche una interdipendenza delle SAUB cittadine.
Non verificandosi questo, a molti cittadini, se non si troverà una soluzidne transitoria, si ripresenterà il problema della scelta del medico di fiducia.
Franco Colombo
l'erboristeria
Sergio Della Sala Roberto Berrini
Mir
produzione artigianale la nostra esperienza a vostra disposizione Lrborista responsabile ROSAMARIA FRANCHI Via Ckeri Visconti 16
Erbe officinali ed aromatiche per la salute e la bellezza del corpo, del viso, dei capelli Polline, miele e pappa reale 9.e
ì ABBONATEVI A ILDIALOGO
Per abbonarsi a IL DIALOGO è sufficiente recarsi ad un qualsiasi ufficio postale e compilare un modulo di conto corrente versando sul n° 57644205 intestato a «IL DIALOGO É viale Molise 5» una delle seguenti cifre:
ABBONAMENTO ORDINARIO L. 2.000
ABBONAMENTO SOSTENITORE L. 5.000
ABBONAMENTO «AMICI DE IL DIALOGO» L. 10.000
I versamenti possono essere effettuati anche presso la sede del giornale in via Molise 5 (scala E piano terreno).
La segretaria è a disposizione dei lettori il lunedì, mercoledì, venerdì al mattino e la redazione è riunita il martedì sera dalle 21 alle 23.
Di seguito pubblichiamo l'elenco degli abbonamenti giunti al giornale dal 28 maggio 1979 al 23 giugno 1979.
L. 20.000: Accetti P.
L. 10.000: Crea; Torneo R.; Maffini E.
L. 6.000: Alunni 5' B e L
L. 5.000: Deotto O.; Fam. Biella; Perone M.; Marzotto L.; lon B.; Perruzzotti; Fantin V.; Covini
L. 3.000: Biraghi M.; n. N.; Astori M.; Folli-Parmigiani; Azzali N.; S.A.; Basevi G.; Franza C.; Dughetti.
L. 2.500: Rizzardi G.
L. 2.000: M ilani Z.; Bighelli P.; Basaglia A; Gulino P.; N.N.; Fuzier S.; Giudice B.; Fraquelli C.; N.N.; Basilico; Cargnel E.; Ascorti; Brancati A.; Pezza
F.; Roscio B.; Di Chiara; N.N.
L. 1.500: C.M.; Carluccio
L. 1.000: Vivandelli I.; Pea
POSTA*
il"13"
Alla Redazione del DIALOGO
Mi rivolgo alla Vostra comprensione, a nome di tutti gli abitanti della zona «piazza Martini e via adiacenti» per farVi presente i gravi disagi che ha portato la sostituzione del tram 13 con l'autobus 66 nel tratto che a noi interessa, Questo autobus, raccogliendo i passeggeri in piazza Martini, obbliga la discesa in corso XXII Marzo, angolo via Bronzetti, e poiché la stragrande maggioranza, direi la totalità di essi deve raggiungere altri punti della città, il salvagente per l'attesa del tram 13 diventa talmente affollato da essere pericoloso per l'incolumità delle persone, considerando il transito delle auto nello stretto corridoio tra il marciapiede e il salvagente.
Anche la salita sugli autobus 60 e 62 è oltremodo difficoltosa perché arrivano già sovraccarichi.
I passeggeri che poi devono proseguire con le linee «circonvallazione» o «Navigli» sono obbligati alla Terza attesa del mezzo idoneo.
Sul tram 13, ora più sovraffollato, diventa difficilissimo salire anche dal centro, perciò bisogna avanzare a gomitate per scendere in tempo alla coincidenza con l'autobus 66. Tutti questi disagi incidono molto più gravemente sulle persone anziane, (e sono tante) che abitano nella zona, e per le quali spesso il «recarsi in centro» è una necessità, oltre che qualche volta uno svago poco costoso.
Ma i disagi sono molto pesanti anche per chi lavora, obbligato agli orari di punta, e questa situazione sarà ancor più grave in autunno con l'afflusso degli scolari, e con il maltempo di stagione.
due errori
Caro direttore, vorrei segnalare ai lettori che, a causa di due errori tipografici, alcuni passi del mio articolo sulla discoteca «Studio 54» apparso sul numero di giugno del Dialogo possono risultare incomprensibili.
Al secondo capoverso infatti si deve leggere: «L'industria multinazionale della cultura e del tempo libero è dunque riuscita a imporre nuove mode». lnol-
Ali
vità integrativa interdisciplinare a carattere ecologico, mettendo a disposizione della scuola, per incontri e programmazione, la propria redazione e qualificati specialisti, esperti in campo ecologico, biologico, urbanistico, geografico quali: il prof. Vighi, l'arch. Borella, il dott. Gigi Bianchi. La ricerca, che si è svolta prendendo come unità didattica lo studio del Lambro (il nostro inquinatissimo fiume), è stata sostenuta da «il Dialogo» che ha reso possibile un lavoro metodologicamente serio e vivace grazie alla partecipazione personale, ai validi consigli ed al materiale di consultazione che gli esperti ci hanno generosamente offerto.
I ragazzi hanno lavorato attivamente con escursioni, sperimentazioni, ed elaborazioni, ma il discorso è ancora aperto e va approfondito.
Aspettiamo la ripresa della scuola per concludere le osservazioni: intanto vogliamo proprio ringraziarvi vivamente per il sostegno e per la fiducia che avete dato al nostro lavoro, aprendo... il dialogo.... con la scuola. Un grazie infine particolare a Gianni Donato, che ci ha fatto da coordinatore, e un sicuro arrivederci.
Le classi IG e IH della Manara coi loro insegnanti
via Burlamacchi e i cani
compresi.
Non credo che così si possa convivere bene nel quartiere, come non lo è quando in nome del rispetto si arriva alla minaccia di una ricerca di provvedimenti personali al di fuori delle leggi.
Questa dichiarazione pubblica ci lascerà sempre il fondato sospetto di dover cercare i responsabili di eventuali reati contro animali del quartiere tra gli autori purtroppo (ripeto) non firmatari della lettera, ma certo noti all'archivio del giornale.
Al suggerimento delle multe obietto come ho sempre fatto che le multe mi trovano consenziente a condizione che siano per tutti i cittadini, che, sporcando, violino i regolamenti comunali e le leggi, per qualsiasi forma di inquinamento e non solo per lo sporco del cane, l'unico tra l'altro biodegradabile da solo, e non certo il primo e più importante responsabile dell'imbrattamento cittadino.
Per concludere mi augurerei che per la pulizia, come per ogni altra ricerca di una civile convivenza, ci si impegnasse a migliorarla singolarmente senza troppe richieste o deleghe a terzi e se ne discutesse il miglioramento nel quartiere a viso aperto, con realismo democratico senza ipocrisie, intolleranze e velleitarie dichiarazioni o minacce di guerra, non certo atte a risolvere i problemi.
tre, poco oltre il titolino «Limiti dell'industria culturale» si deve leggere: «E' questo un evidente limite dello sviluppo capitalistico, che sa portare solo dove si realizza il massimo profitto economico, e non dove si realizza il profitto intellettuale e morale di tutta la società». Cordiali saluti.
lasoffitta
(.— vecchia carta stampata
libri (fo casione e vecchie edizioni, giornali e riviste d'anteguerra, cartoline e spartiti... via don bosco(di fronte al 39) Å tel. 536279
Ora con tutte queste considerazioni che Vi preghiamo di valutare attentamente, confidiamo che vorrete interessarVi con tempestività per ovviare in qualche modo alla disgraziata situazione creatasi, e senza lasciarVi mettere a tacere con l'argomento del «Già deciso» come vi ha risposto il dr. Amman nella sua lettera pubblicata sul Dialogo. Siamo d'accordo con Voi nell'utilità di farci ascoltare in una assemblea presso il Consiglio di Zona 4 e vorremmo proporre al Consigliere dei Trasporti e Viabilità del Comune di adoperarsi per ottenere per noi almeno il prolungamento di questo famigerato autobus 66 fino a piazza Fontana, o qualche altro punto più vicino al centro per non essere obbligati a TROPPI scomodissimi trasbordi.
Ora potrei facilmente raccogliere altre 1400 firme di adesione a questa mia proposta, ma reputo più utile farVi avere subito questa lettera affinché Vi giunga prima delle ferie, in modo da impostare fin d'ora il problema da affrontare il più presto possibile.
Con fiducia in un Vostro fattivo intervento, Vi saluto cordialmente.
Luciana Cagli
scuolaquartiere
Gli insegnanti e gli alunni delle classi I G e I H della sezione di via Maffei della scuola media statale C. Manara, ringraziano «il Dialogo» per aver collaborato alla realizzazione di un'atti-
Egregio signor Direttore, Le invio con preghiera di pubblicazione nella rubrica «Posta»:
«In risposta alla lettera inviata a questo giornale (maggio) e firmata a nome di un gruppo di cittadini abitanti in via Burlamacchi 2 sui cani e le aiuole: il modo, le tesi ed il tipo di firma mi costringono a sollevare riserve ed obiezioni.
Prima riserva: chiedendo ospitalità alla Posta di un giornale, che tra l'altro si chiama Dialogo, a mio avviso sarebbe stato corretto presentarsi con nome e cognome da pubblicare e non come gruppo perché il fatto potrebbe ingenerare nei lettori una falsa impressione di numero e di totalità; o era forse questa l'intenzione? Per tale motivo essendo io ed altri inquilini abitanti nello stesso stabile di via Burlamacchi 2 di diverso avviso, si imponeva questa riserva pregiudiziale. La lettera esordisce esprimendo non so con quale competenza ed esperienza che i cani sono bestie non fatte per la vita cittadina, quasi che lo fossero gli uomini. Questa affermazione mi pare oltretutto poco democratica: essendoci in Milano circa 400.000 famiglie con animali, di cui circa 150.000 con cani sarebbe, forse opportuno chiedersi più che il perché della presenza dei cani (ci sarebbero almeno 1000 validissimi perché) come convivere con essi, e del fatto se ne è già ampiamente dibattuto nell'ambito cittadino. La lettera poi continua scomodando, in riferimento ai cani, termini quali: degrado, letamaio, insulto al vivere civile, attentato all'ambiente ed alle persone aggiungendo la nota in difesa dei bambini (che non guasta mai), termini che sarebbero più consoni alle altre forme di inquinamento e di sporcizia del quartiere, giardinetti e caseggiato
11-5-1973
DIRETTORE RESPONSABILE Gian Mario Maggi
SEGRETERIA Lunedì Mercoledì Venerdì al mattino Claudia Dal Bo
PIJUUCITA' Massimo Gallo Maurizio Rebutti Mary RInaldl
STAMPA Rotografica Via Ciovasso 4 - Milano
TIRATURA 25.000 copie
Costo unitario L. 200 Associato all'U.S.P.I. Unione Stampa Periodica Italiana
1.111,111~11.1111111~1.11
12 il dialogo
TOTALE PRESENTE ELENCO TOTALE PRECEDENTE TOTALE GENERALE A TUTTO IL 23.6.79 164.500 4.250.300 4.414.800
POSTAÅPOSTAÅPOSTA
Mario Amorese
il ~lodi«)
4 Vittoria - Romana - Monza Viale 1É406se 5 20137 Milano Telefono 5.4430.880 cic Postai* 57844205
dialogo - Informazione e cultura Cooperativa a r.l. Viale Mollai, 5 - 20137 Milano Autorizzazione del Tribunale dl Milano nÉ 200 dei
Gian Giacomo Bogogna
delta zona
EDITRICE