Con questo governo?
Dopo l'estate l'autunno. Aspettando un inverno su cui è minacciosa l'ombra lunga della crisi energetica. Dopo la lunga crisi governativa ecco il governo Cossiga. L'Italia ha bisogno - scrivevamo mesi fa - di un governo che governi. E questo?
Un governo senza maggioranza che si regge solo grazie all'astensione socialista. Un governo che hanno chiamato di tregua per dire che serve ad aspettare il congresso democristiano, e a prendere tempo per vedere se domani i socialisti saranno disponibili per un centro - sinistra vecchia maniera.
Cosa fa questo governo mentre l'inflazione è tornata all'altissimo livello di oltre il 15. ? Mentre scuole e università riaprono coi vecchi problemi irrisolti e aggravatisi? Mentre su mezzo milione di famiglie pende la minaccia dello sfratto e case in affitto non se ne trovano? Mentre gli investimenti calano e si restringono le possibilità di occupazione? Mentre il delitto 'diviene sempre più strumento abituale nello scontro politico? Abbiamo visto cosa ha fatto per il problema dell'energia che richiede scelte rigorose .e un piano organico di lungo periodo: aumenti di prezzi, nuovi oneri per le classi popolari, ma nessun provvedimento di fondo. Ha aumentato il prezzo della benzina del gasolio, dell'olio combustibile, dell'elettricità. Abbiamo visto i provvedimenti economici adottati sabato 29 settembre, rispetto ai quali la federazione unitaria Cgil - Cisl - Uil ha espresso subito forti critiche. Lievi le detrazioni di imposta a favore dei lavoratori, e solo dall'anno prossimo, nuovi aumenti delle tariffe (telefoni, poste, trasporti), fiscalizzazione degli oneri contributivi, ovvero 2.700 miliardi a favore degli imprenditori Provvedimenti spesso pesanti per i lavoratori, che, soprattutto, ancora una volta non affrontano in modo organico le necessità di rilancio dell'occupazione e di sviluppo del Mezzogiorno.
Niente di nuovo. E del resto chi poteva aspettarsi qualcosa di diverso da un governo ancora una volta costituito dai Bisaglia, dai Vittorino Colombo, dai Preti, dai Nicolazzi; in cui l'unica ventata di novità è il recupero dei liberali?
La Dc ha posto per mesi, con arroganza, i suoi veti. Veto all'ingresso dei comunisti al governo, veto agli indipendenti di sinistra. Veto anche a un governo senza comunisti e indipendenti ma a presidenza socialista.
Questi sono i risultati. Non è dunque «ora di cambiare»?
Pierfranco RavottoEtitaituran
E' COOPERAZIONE
Un programma di viaggi e crociere per tutto l'anno un servizio turistico per tutti i paesi del mondo
AGENZIA DI MILANO
Via Vittor Pisani, 31 (angolo Via Pirelli)
Tel. 6575051
Notizie dalla zona
Documento della Commissione cultura del CdZ

Denunce antisindacali alla Nuova Innocenti Sperimentazione in un corso di elettronica all VII Itis
I lettori ci scrivono
Festa all'Ortica
Milano dodici - pag. 2
150 ore a Lambrate
Per incoraggiare le iscrizioni di lavoratori, casalinghe, disoccupati, pensionati, ai corsi delle 150 ore, il Consiglio unitario sindacale Cgil - Cisl - Uil della zona 12 ha recentemente organizzato in zona alcune manifestazioni presso i giardinetti di viale Rimembranze di Lambrate.
L'iniziativa, (sesta edizione delle 150 ore) ottenuta nel contratto dei metalmeccanici del 1972 portava i lavoratori al diritto allo studio per 150 ore non solo per la licenza media, ma-dava anche l'opportunità di tenersi culturalmente aggiornati sui fatti della vita sociale.
Si disse nel 1972 che le 150 ore non erano una semplice estensione della scuola a chi non aveva potuto frequentarla, ma consentiva l'ingresso nel mondo dell'istruzione di una parte del movimento operaio e, in genere, dei cittadini ufficialmente «tagliati fuori» dallo studio.
Istituto per il turismo
Presso l'Istituto per il Turismo di via Priorato sono inizati i lavori per la costruzione della palestra e dei servizi scolastici ancora mancanti dopo l'inizio della attività pedagogica nel vecchio edificio della Provincia prima usato come magazzino.
La fine dei lavori (un anno di tempo) permetterà all'Istituto di funzionare a tempo pieno con soddisfazione di insegnanti, genitori e scolari.
La «Pro Loco» all'Ortica
Il gruppo dei promotori della Festa popolare all'Ortica comunica di aver ufficialmente costituito la «Pro Loco dell'Ortica». La Pro Loco gode sin d'ora dell'adesione del comune di Milano e dell'Ente provinciale per il Turismo.
Ad ogni Socio verrà consegnato un tesserino di adesione, mentre si sta preparando un apposito statuto che sarà a sua volta inviato a tutti gli aderenti.
La sede del sodalizio è provvisoriamente situata presso il negozio di cornici «Rotondo») via S. Faustino 3 Milano tel. 733445
Quadruplicamento Lambrate Treviglio
Il Consiglio di amministrazione delle ferrovie ha approvato lo stanziamento di 12 miliardi e 800 milioni per i lavori di quadruplicamento della linea ferroviaria da Lambrate a Treviglio, con allacciamento diretto anche alla stazione di Porta Vittoria.
La progettazione dei lavori è stata affidata alla regione Lombardia che, d'intesa con i comuni interessati, ha già svolto un proficuo lavoro preparatorio. Non resta ora da augurarsi che i lavori -già iniziati da tempo, si sta lavorando ora al ponte sulla via S. Faustino — possano decollare al più presto, considerando che si tratta di un'opera essenziale per il trasporto dei lavoratori pendolari.
Il costo complessivo dell'opera, che dovrà essere terminata entro il 1982 è di 38 miliardi.
Incendio
Un pauroso incendio, dovuto ad autocombustione, ha totalmente distrutto il deposito di cassette di frutta situato in via Cavriana, proprio di fronte al Gazometro comunale.
Segnaliamo il fatto perchè la pericolosità dell'incendio che minacciava di far saltare in aria il gazometro dovrebbe, in futuro, insegnare alle competenti autorità il buon senso di non concedere licenze per depositi del genere nelle vicinanze di impianti pericolosi.
notizie dalla zona
Comunicato della cellula Pci dei Martinitt
La cellula «A.Gramsci» de I Marfiniti, del Pci, a proposito della riduzione del personale educativo in merito al numero degli allievi nei gruppi, dovuto soprattutto al fatto che non c'è stata possibilità di dialogo e incontro con gli Amministratori sull'argomento.
Se la lettera degli educatori del 16 maggio non fosse «misteriosamente» scomparsa, probabilmente si sarebbe arrivati ad una discussione più serena. Perciò la cellula invita i compagni dell'Amministrazione a farsi portavoci della dovuta riprovazione per un simile comportamento da parte di qualche ufficio amministrativo.
In merito alle assemblee, alle agitazioni e alle contrattazioni sindacali conseguenti. sugli argomenti in questione respinge il metodo seguito perchè: non tutto il personale è stato consultato; a tutto il personale salariato non è stata concessa l'opportunità di esprimersi sull'argomento. Noi consideriamo tutti i lavoratori dell' 0.M. con pari dignità e tutti ugualmente implicati nella di soluzione di questo problema. non sono stati presi contatti opportuni, con le organizzazioni sindacali, le uniche che possono garantirci da una agitazione corporativista. Sulla questione specifica della riduzione degli allievi per gruppo, fino ad un massimo di 10, la Cellula è d'accordo e si impegnerà a sostenerlo a queste condizioni:
1) il numero 10 non deve costituire un obiettivo fine a sè stesso e senza alcun riferimento alle possibili linee evolutive dei Servizi assistenziali.
2) noi consideriamo il numero 10, come uno dei mezzi — sia pure importante — per arrivare a nuove forme di assistenza e specificamente alla costituzione di Comunità alloggio; sulle quali è opportuno portare avanti un serio dibattito all'interno dell'Istituto.
3) le riduzioni del numero degli allievi deve essere strettamente e lealmente collegata a una migliore qualità del servizio reso: possibilità di programmazione individuale sull'allievo: possibilità di programmare il lavoro nell'anno, (collegamenti potenziati con la scuola, équipes, famiglie) possibilità di più frequenti e diversificati contatti con i singoli ragazzi:
4) riteniamo necessari dei periodici corsi di aggiornamento professionale per poter realizzare adeguatamente i punti a, b, c. sopra indicati. La cellula Pci
A. Gramsci de I Martinitt
Consultorio
La Provincia ha deliberato di deitinare a sede del Consultorio per la nostra zona dei locali situati in via Pusiano. A quanto ci risulta il Consiglio di zona ha già deliberato i necessari lavori di adattamento.
Preg.mo Sig.Prini, faccio riferimento alle Sue lettere inerenti lo straripamento della foggia Lambretto all'altezza della via Corelli, per comunicarLe che del problema é stata interessata ln Divisione Fognatfire dell'Ufficio Tecnico Municipale la quale, in accordo con la Commissione Ma nutenzione e Lavori. Pubblici del Consiglio di Zona 12, sta esaminando tutte le possibili soluzioni per climi nare gli inconvenienti lamentati.
Cordiali, saluti.
Semaforizzazione Bistolfi Trentacoste
Pubblichiamo la risposta dell'assessore ai «trasporti - traffico - viabilità» ingegner Korach ad una lettera di Alberto Prini
Con riferimento alla sua nota
25.2.1979, relativa all'oggetto, e facendo seguito alla lettera 8.1.79, si precisa che la scrivente Ripartizione ha provveduto ad effettuare il coordinamento di tutti i Servizi presenti all'incrocio Bistolfi - Trentacoste.

Il coordinamento di cui sopra è stato, quindi, trasmesso all'Azienda elettrica municipale in data 14 maggio 1979 perchè provveda all'attuazione delle opere relative alla semaforizzazione dell'incrocio in questione, da realizzarsi nell'ambito delle altre semaforizzazioni ritenute di carattere prioritario.
Con i migliori saluti.
L'Assessore (dr. ing. Vittorio Korach)
Carlo 3o,4noli
A 20 anni dalla morte la mamma e i fratelli lo ricordano a tutti quelli che lo amarono
Vittorio Baiocchi
Milano, agosto 1979
A 17 anni dalla morte il figlio ricorda la mamma
Lutti
Sono deceduti lo scorso mese Rino Piacentini di anni 50, via S. Faustino, 6 Alessandro Perina di anni 79, via Ortica, 1
La redazione di milanododici porge alle famiglie le più sentite condoglianze.
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Consiglio di zona
Un bilancio e alcune critiche
La cultura, il Consiglio di zona, i partiti.
Pensiamo utile pubblicare integralmente una nota che la Commissione cultura ha presentato al Consiglio di zona col titolo: «Considerazioni sulle manifestazioni organizzate dalla Commissione cultura al parco Lambro». Si tratta di iniziative culturali che si sono svolte in primavera.
La nota esprime un parere positivo nel merito dell'iniziativa e propone di estenderla. Cosa ne pensano i nostri lettori? E cosa ne pensano i partiti politici. le organizzazioni culturali e lo stesso Consiglio di zona chiamati in causa per «indifferenza»?
La seguente relazione della Commissione cultura intende riferire al Consiglio di zona circa i risultati dell'iniziativa intrapresa e fornire elementi di giudizio e spunti per una futura espansione dell'attività ricreativa e culturale in zona.
Il programma di manifestazioni musicali e teatrali è nato con lo scopo di iniziare un discorso di decentramento culturale in zona. Per far ciò ha deciso di utilizzare, per valorizzarlo, uno spazio tanto importante quanto sottoutilizzato quale il Parco Lambro. La spesa sostenuta, che si è aggirata intorno ai 3 milioni è stata completamente coperta dai fondi messi a disposizione del Consiglio di zona dall'Amministrazione comunale.
Alla programmazione di tale iniziativa oltre ai membri della Commissione, hanno partecipato alcune compagnie teatrali e un rappresentante di una radio libera (Radio Milano Libera) che hanno dato un importante contributo portando la loro esperienza sia professionale che tecnica. Alla realizzazione pratica del programma, nonostante iniziali contrattempi, è stato dato un buon aiuto anche da parte della Ripartizione culturale che ha messo a disposizione le strutture tecniche.
Nella stesura del programma la commissione ha voluto soddisfare le esigenze della generalità dei cittadini mantenendo però un buon livello culturale, ha perciò inserito nel programma spettacoli di musica jazz, popolare, teatro per bambini e per adulti.
La partecipazione dei cittadini è stata nel complessso buona, anche se vi è stata una maggiore affluenza agli spettacoli musiCali che a quelli teatrali.
Va anche detto però che la partecipazione avrebbe potuto essere maggiore se la propaganda fosse stata più intensa e meglio organizzata: purtroppo la campagna elettorale concomitante con le iniziative ha finito per soffocare la nostra pubblicità.
Le difficoltà nella pubblicizzazione non possono però, essere imputate solo alla campagna elettorale e per il futuro bisognerà porre più attenzione a questo problema cercando di migliorare sia la quantità che la qualità dell'informazione.
Il materiale diffuso per queste iniziative è consistito solo in un illustrato (programma) stampato in circa 4.000 copie e 400 manifesti dall'impostazione grafica scadente.

La diffusione di tutto questo materiale è pesata esclusivamente su pochi membri della Commissione che si sono anche fatti carico di attacchinaggi di manifesti, forniti da cantanti e compagnie partecipanti all'iniziativa, e di megafonaggi nei quartieri.
Nessun aiuto è venuto da organizzazioni culturali del Quartiere, dai Partiti politici, ed anche dallo stesso Consiglio di zona.
Il giudizio globale su questa iniziativa non può essere che positivo; va infatti tenuto conto che è stata la prima iniziativa del genere assunta autonomamente nell'ambito della zona dal Consiglio e ciò grazie all'impegno dell'Amministrazione comunale che ha messo a disposizione i fondi. Alcuni difetti sono affiorati, tra i quali, quello della propaganda accennata poco sopra è stato senza dubbio il più rilevante, ma ciò non toglie che per più di un mese e mezzo un buon numero di cittadini di ogni età abbiano potuto ritrovarsi all'interno di uno spazio come il Parco Lambro, per seguire iniziative culturali di ogni tipo, apprezzando sia l'iniziativa nel suo complesso che i singoli spettacoli. Il risultato positivo di questa iniziativa non può che far sperare in una sua futura ripetizione. La Commissione ritiene che questa non debba però essere la sola, ma una delle tante iniziative culturali che si articolino durante tutto l'anno. Per far ciò occorre però una commissione in cui vi sia una notevole partecipazione; a questo proposito la Commissione invita il Consiglio di zona ed in modo particolare i partiti presenti in esso a farsi carico di una discussione sui metodi per arrivare a ciò.
Commissione cultura del C. di Z. 12
Milano dodici - pag. 3
Ospedale Bassini: mozione del CdZ
Mozione votata all'unanimità dal Consiglio di zona nella seduta del 20/9/79. contenente emendamenti all mozione votata a maggioranza dai capi gruppo consiliari nella seduta del 13/9/79.
Il Consiglio della zona 12, dopo aver analizzato il problema del trasferimento dell'ospedale Bassini, che priva anche la zona 12 di strutture sanitarie pubbliche e di pronto intervento, chiede che un pronto soccorso di medicina e chirurgia generale venga istituito al più presto.
Manifestazioni sportive d'autunno
Quella dal 16 al 23 settembre è stata, in zona 12, una settimana di intensa attività sportiva con grande partecipazione in particolari di giovani. Basta un'occhiata al programma delle manifestazioni per rendersene conto: un torneo di calcio a otto squadre, un raduno ciclistico non competitivo di 30 chilometri, un torneo a otto squadre di pallacanestro, un torneo maschile e due femminili di pallavolo, due tornei maschili e due femminili di tennis, due di ping - pong, un saggio di ginnastica ed uno di lotta. In totale sono state assegnate 25 coppe, 4 targhe e 1.000 medaglie, alcune offerte dal comune di Milano, le altre da società sportive e ditte della nostra zona. Ad organizzare questa attività sportiva è stata la Commissione «Sport e verde» del Consiglio di zona, Commissione alla quale partecipano oltre a consiglieri e privati cittadini anche numerose Società sportive.
Per quanto riguarda la vecchia struttura dell'ospedale 2Bassini in via Ricordi, essa dovrebbe essere ristrutturata per servizi socio - sanitari, compatibilmente con la destinazione del Pro altro da specificare meglio in sede attuativa ed in accordo con le zone interessate (10 - 11 -
3) una volta definito il suo uso in base alla legge regionale n. 55.
Il Consiglio di zona 12 chiede inoltre che l'impegno assunto dal rappresentante regionale l' I I set, -,'fibre presso il Consiglio di zona 3
per l'approntamento del pronto soccorso venga mantenuto nel tempo promesso e cioè entro un mese e mezzo per la medicina generale ed entro un anno per la chirurgia generale, a partire dalla data di trasferimento del Bassini.
Il Consiglio di zona 12 chiede inoltre che l'Amministrazione regionale formalizzi urgentemente una proprosta concreta, e che renda pubblici i pareri presi dagli organi tecnici competenti in materia.
Il Consiglio di zona 12
Lettera: a proposito della palazzina
In aprile è terminata l'occupazione della palazzina di via Saccardo destinata a centro civico per la zona 12. Dopo varie vicende il Comune l'ha acquisita. Ma stanno passando già tre mesi ed è giusto e logico porsi l'interrogativo: e adesso cosa si fa? Non ci pare di trovare, da parte della giunta comunale, una solerzia per inquadrare e risolvere questo problema. Ci pare che tutto si sia ancorato; di preciso ancora nulla. Eppure l'acquisizione è avvenuta. Che si aspetta a riunirsi, Giunta comunale e Consiglio di zona insieme alle forze politiche e sociali del rione, per predisporre un piano concreto di utilizzo della Palazzina? Non vogliamo pensare che, anche su questa questione, si marci «all'italiana»: ipotesi, promesse, lotte, eppoi tutto torna nel limbo, nel magma melmoso della burocrazia.
Incominciamo subito, ora che
nei mesi estivi si possono fare, quei lavori necessari di ristrutturazione: si devono sistemare in primo luogo gli uffici del Consiglio di zona, dove lavorano oggi ben sei funzionari comunali in condizioni pietose. Si apra la Palazzina per le attività culturali e la vita sociale, si collochi il consultorio, la vigilanza urbana e tutto quanto si può fare subito per i bisogni e il servizio della popolazione. Ogni ritardo, oggi, non è più giustificato ma diventa colpevolezza di fronte a tutti coloro che nell'acquisizione della Palazzina hanno visto un segno di cambiamento del modo di amministrare la città di Milano.
Arnaldo Cambiaghi
Giriamo la lettera ai veri destinatari, Consiglio di zona e Giunta comunale. sperando di poter ospitare sul prossimo numero una loro risposta. Per parte nostra condividiamo le
preoccupazioni e la fretta non solo di Cambiaghi (e altri mesi sono passati da quando ci ha scritto) ma di moltissimi altri cittadini del nostro quartiere. Ad essi diamo comunque la notizie in nostro possesso.
I) L'acquisizione da parte del Comune della Palazzina non è ancora, purtroppo, definitiva. La proprietà ha presentato ricorso al Tar (cioè al Tribunale amministrativo regionale). pertanto occorre il giudizio di questo, previsto per novembre.
L'utilizzo della Palazzina è già stato deciso. Anzi, è stata già decisa la priorità con cui i servizi verranno installati in essa: nell'ordine il Consiglio di zona, l'assistenza psichiatrica, l'assistenza sociale, le attività socioculturali precederanno tutti gli altri.
Per il Consultorio è stata destinata, come riferiamo in questa stessa pagina, un'altra sede.
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Vandali
Vandali eran chiamate alcune tribù molti\ secoli fa. Non so bene cosa fecero (i libri di storia talvolta esagerano) di così insolito da far entrare il loro nome nell'uso comune per indicare una stupida distruzione.
Certo ancora oggi, con le mille difficoltà che abbiamo tutti per andare avanti e per migliorarci, assistiamo a gesti incomprensibili, ad «atti vandalici» vicino a noi.
Le immondizie abbandonate in luoghi ove la Nettezza urbana non le raccoglierà, lo scarico di piastrelle, di intonaci, di accessori del bagno in luoghi dove tutti passano, provocano una degradazione, un danno all'ambiente: è vandalismo.
È certo utile lamentare l'assenza di strutture: per vivere ci mancano tante cose. Cominciamo però col vivere nel pulito, cominciamo col non sporcare!
Voglio ricordare solo tutte le carte dei pelati buttate a terra davanti a qualche bar, le immondizie del sottopasso di via Amedeo, i materiali d'ogni tipo gettati in via Cima e lo sbarramento che vi è stato distrutto.
L'Ortica, l'angolo di Milano in cui viviamo, tutto sommato su que-
sto problema non sta peggio di altre zone della città: basti pensare ai danni che subiscono le linee metropolitane, dove i soliti ignoti distruggono sedili e finestrini. Ma questa non è una consolazione sufficiente e non è necessario secondo me scomodare sempre difficili spiegazioni filosofiche. Occorre che ognuno ne parli nella propria famiglia e in quei pochi momenti di vita di comunità (al bar, al circolo, sul luogo di lavoro, ovunque) che ci lascia la società attuale, strutturata per lo sfruttamento e non per la valorizzazione e la libertà del lavoratore, organizzata per il profitto e non per la salute.
Occorre parlarne con la coscienza che ogni danno all'ambiente è rivolto contro la nostra vita e le nostre famiglie. Con la coscienza che certo questo non è un problema dei più gravi, ma con la certezza che solo affrontando anche nodi come questi si può progredire.
Non si può pensare di costruire una società migliore se è sempre così arduo usare i cestini dei rifiuti! Non si tratta di vuoti formalismi, nè di saper mangiare il pesce con la forchetta. Quando un uomo abbandona a topi e insetti un materasso o un rottame di frigorifero, gettandoli in un prato o sulla via, saprà certo che i bambini mal sorvegliati e forse anche i suoi vi giocheranno vicino.
Certo invitiamo ancora Comune e Nu a pulire certe aree e certi angoli; organizziamo magari una pulizia straordinaria, ma lasciatemi dire francamente: non c'è anche da vergognarsi?
Angelo PizzocriImposta su un reddito inesistente
Una certa quantità di anziani è riuscito coi propri risparmi di decine d'anni, malgrado la svalutazione, a comprarsi l'appartamento, nel quale finirà i propri giorni. L'acquisto è stato il frutto di economie, di rinunce di molti anni per arrivare all'affrancamento dai proprietari d'immobili. Senonchè ora si trovano a dover pagare un'imposta sul reddito anche per l'appartamento di propria abitazione. Sul reddito avuto a suo tempo, e risparmiato, l'attuale pensionato pagò allora l'imposta. Ora, che il risparmio è trasformato in casa, si paga l'imposta un'altra volta, anche se la casa, essendo abitata dallo stesso proprietario, non rende nulla. È un argomento errato il sostenere che l'imposta va pagata sull'ammontare dell'affitto che si risparmia. L4'imposta che si paga sul reddito non deve incidere sulle spese risparmiate. Sarebbe, ad esempio, un controsenso far pagare un'imposta a chi non ha il vizio di fumare perchè risparmia il costo delle sigarette, come è un controsenso far pagare un'imposta a chi può finalmente risparmiare il costo dell'affitto della propria abitazione. Se l'affitto risparmiato per l'abitazione della propria casa non è un reddito, come non lo è, bisogna insistere per far togliere dal mod. 740 della dichiarazione dei redditi il presunto reddito dei fabbricati utilizzati direttamente dal proprietario, almeno per i pensionati.
Leandro TaccaniIl fisco considerato vigliacco dai pensionati con familiari a carico
Non ancora restituite ai contribuenti le somme dovute dal cumulo del 1974.

Il sindacato dei pensionati - 12zona - sino al mese di giugno ha compilato per gli anziani del luogo la dichiarazione dei redditi, mediante i modelli 740, riscontrando una assurdità ai danni dei più deboli, a causa di una norma che da due anni (1977/78) mantiene in vigore una irregolarità (su cui è stato fatto molto poco da parte sindacale per abrogarla): la moglie a carico con pensione minima, ai fini fiscali non è considerata tale.
Sia per la moglie con pensione minima che per i figli che superano un reddito annuo di 960.000 lire ma non vanno oltre all'importo stabilito dall'Inps, viene riconosciuto il carico e concessi gli assegni familiari, però il titolare dichiarante, al fine della dichiarazione dei redditi, non può fare, sul 740 le dovute detrazioni, uguali aquelle elencate sul modello 101.
Imputare parzialmente di distrazione la legge fiscale e le relative norme in vigore per non aver mutato e adeguarsi di anno in anno ai cambiamenti economici, lasciando scaturire contraddizioni tali, da considerare il caso in parola collocato in una posizione di incompatibilità con l'uguaglianza del trattamento dei contribuenti verso il fisco stesso.
Oltre a questo, altri contribuenti, dopo aver osservato quanto stà succedendo per questa povera gente, si ritengono anch'essi sfiduciati e trattano da vigliacco il comportamento del fisco, che, nonostante le istanze presentate anche in carta legale, non si decide a restituire le somme dovute ai contribuenti relative al cumulo del 1974.
Riprendendo il ragionamento sopra interrotto per la parentesi citata, si vuole fare rilevare la stranezza del mod. 101, in questo, compilato a norma di legge dai datori di lavoro o dagli enti pensionistici, è
visibile la moglie a carico con pensione minima; trascrivendolo sulla dichiarazione dei redditi(mod. 740) si deve omettere di indicare al quadro N. rigo 40 il coniuge a carico.
Per spiegarmi: immaginiamo un pensionato e coniuge a carico con pensione minima. Il pensionato, di solito, con reddito superiore a lire
1.380.000 spedisce il suo mod. 101, quella minima del coniuge non supera tale importo, quindi non ne farà niente e conserverà il suo mod.
201.
Pertanto i due coniugi con i soli redditi sopra citati non dovranno produrre il 740 e al titolare sarà considerato, come di norma, la moglie a carico con relativa quota degli assegni. Viceversa se il marito avesse moglie nella stessa condizione di cui sopra, ma sul mod. 101 fosse indicato un arretrato anche di poche lire quale reddito soggetto a tassazione separata riguardante gli anni precedenti, oppure se il pensionato stesso godesse di una seconda pensione di importo irrisorio, o si trattasse di un lavoratore dipendente che durante l'anno cessa il lavoro per limiti di età e percepisce la liquidazione, ecco che per questi casi nasce il dovere di produrre il mod. 740,.e qui scatta l'incomprensibile. Sul mod. 101 è visibile la detrazione d'imposta per moglie a carico con pensione minima di lire 72.000, questi non sono riportabili sul mod. 740 perchè la stessa moglie per il fisco non è considerata a carico come è stato fino a tutto il 1976.
La contraddizione sta nel fatto che un arretrato, una seconda pensione, la liquidazione di fine lavoro, l'interruzione di lavoro e il trasferimento presso un altro datore di lavoro, fa scattare un meccanismo mediante l'obbligo di produrre il mod. 740, che per avere una seconda pensione annua di lire 2.300 op-
pure un arretrato di lire 4.600 circa si perde il diritto alla detrazione della moglie a carico e si devono pagare le 72.000 lire. Se i modelli 10I e 740 sono emanazione del fisco, perchè nel primo è riconosciuta la detrazione per coniuge a carico e nel secondo no?
Infine questo stato di cose si aggrava per i coniugi con casa propria (che poi non si capisce cosa c'entra la casa visto che, per essa si paga già ('Irpef con eventuale l'or). Infatti facendo scattare la perdita delle 72.000 di detrazione d'imposta per la moglie a carico con pensione minima, fa aumentare anche il reddito e di conseguenza aumenta la percentuale tassabile lrpef per la casa stessa.
Quindi il pensionato e coniuge a carico con pensione minima aggiungendo alle 72.000 l'importo Irpef per la propria casa, superano di certo le 100.000 lire, di conseguenza a novembre del 1979 dovranno fare anche il versamento di acconto per imposta Irpef del 75% della somma pagata a giugno.
Ancora un caso, forse di vigliaccheria, come alcuni lo considerano, è quello di due coniugi con pensione minima sia al marito che alla moglie in cui il marito per opportunità deve produrre il 740: devono pagare al fisco, anche in quelle condizioni economiche disumane, le 72.000 lire.
Pertanto l'appello che si fa alla federazione sindacale è quello di insistere giorno per giorno, onde le autorità competenti del ministero delle finanze, già sottoposte dalla federazione stessa a precise richieste, rendano operante una disposizione che consenta di considerare a carico ai fini fiscali anche sul mod. 740 il coniuge con pensione minima.
11/7/79
Milano dodici - pag. 6
Luigi Morandi— Caro dottore vorrei chiederle qualcosa a proposito del diabete. So che non sempre si scoprono in tempo i segni evidenti della malattia. Quali sono le spie che devono far temere quindi l'inizio della malattia e come si può prevenire?
Nando P. Diabete = malattia frequentemente ereditaria. Profilassi = esame del sangue ed urine ogni anno (glicemia, glicosumia). Simomatologia = molto appetito —dimagraMCIII0 -~oda — molta sete — prurito ed eritemi in varie parti del corpo — stornatiti — perdite dei denti — diuresi abbondante anche di notte.
12 — Egregio dottore ho notato che sull'ultimo numero di .Milano 12» c'è anche uno spazio dedicato alla medicina per cui vorrei chiederle cosa ne pensa dell'altra medicina o «omeopatia». Secondo lei in quali casi applicandola si ottengono btioni risultati? Daniela Banfi una forma empirica di medicina. Cura i sintomi e la distruzione di essi = teoria di Halnemann del 1976.
13 — Caro dottore da qualche tempo uso come contraccetivo la pillola e ho notato una diminuzione del desiderio sessuale nel periodo coincidente all'assunzione della pillola. È normale? Si può ovviare a questo inconveniente?
È normale.
14 — Sono nell'età prossima alla menopausa. Vorrei sapere quali sono i sintomi oltre all'amennorrea e come ci si può preparare per affrontare bene questo nuovo periodo della vita.
La .sintomatologia varia da soggetto a soggetto. Facendo il caso limite: sudori — emicranie — carattere irritabile — stati di ansia — insonnia — aumento del peso corporeo — palpitazioni cardiache.
15 — Da qualche tempo avverto gonfiori alla pancia una mia amica mi ha parlato di un virus legato a questo disturbo, è vero?
Peppe M.
Virus direi di no. Potrebbe essere colite, o un fatto nervoso legato al periodo mensile, al lavoro, ai problemi psicofisici.
16 — Caro dottore, mi succede che al mattino ho forti improvvisi bruciori di stomaco che riesco ad evitare mangiando qualcosa. Secondo lei di cosa si tratta? R.R.
probabilmente una gastroduodenite. Potrebbe essere il fumo. Tenga presente che e‘ivie anche l'ulcera da fame.
17 — In occasione della recente epidemia di pidocchi, molti bambini sono stati trattati con varie polveri e, dopo il trattamento, a molti di essi sono apparse delle crosticine sulla cute che non provocano prurito ma che non scompaiono. Che cosa sono e come si curano? Una mamma dell'Ortica D fenomeno mi sembra un po' strano. Merita un appunto per il medico scolastico, in particolare se più bambini frequentano la stessa scuola.
18 — Che cosa si deve usare come medicinale per i casi di dissenteria ora che un medicinale noto e molto usato (Mexaform) viene sconsigliato per clamorosi effetti secondari?
Carota Almeri Non mi è possibile rispondere con «nomi di medicinali». Ve ne sono però molti altri sostitutivi.
19 — Il mio bambino di anni 7 si alza spesso al mattino con la lingua sporca e con l'alito cattivo. Poichè il bambino segue una dieta alimentare sana e leggera, a che cosa può essere imputato tale disturbo?
Annarosa P.
Non è detto che una dieta leggera vada bene ad un bambino. Essi sprecano molte energie e necessitano di molti alimenti. È un disturbo probabilmente dietetico. dott. F.C.
Giovani dell'Ortica in Calabria
Programma di attività del Circolo culturale «C. Pavese»
Il circolo culturale «Cesare Pavese» organizza per l'anno 1979 - 80 le seguenti iniziative:
Corso di ginnastica Educativa per adulti
Continua il Corso iniziato lo scorso anno presso la scuola di via Cima. Le iscrizioni sono aperte per tutti i partecipanti al precedente corso e per i nuovi interessati. L'età minima richiesta è di 15 anni.
Indicativamente il corso inizierà verso i primi di ottobre 1979 e avrà una frequenza di 2 ore la settimana post - lavorative.
Quota di partecipazione:
Iscrizione: (comprendente tassa d'iscrizione, assicurazione, tesserino ArciUisp) L. 5.000:
quota di frequenza mensile L. 5.000.
Corso di chitarra
Il corso inizierà nella prima settimana di ottobre (indicativamente), sarà seguito da un animatore culturale dell'Arci (Associazioni ricreative culturale italiana); avrà una frequenza di 2 ore la settimana e avrà luogo presso la sede del Circolo culturale (Coop. familiare - via S. Faustino, 5).
La quota di partecipazione sarà comunicata agli interessati, in quanto è strettamente legata al numero di partecipanti al corso stesso. Essa è comunque composta da una tassa d'iscrizione (comprendente il Tesserino affiliativo Arci) e da una modica quota di frequenza mensile.
In memoria del compagno Pinto P11I1TOlenA
Nel mese di agosto 52 giovani del quartiere Ortica, organizzati dal Circolo Arci «C. Pavese» della Coop. di via S. Faustino, 5 hanno trascorso un periodo di ferie in campeggio nella soleggiata Calabria.
Questa iniziativa è stata conclusiva di un anno intenso per l'attività del Circolo, voglio ricordare i riusciti corsi di chitarra e ginnastica, ed ha avuto come scopo ptimario, oltre quello diÑcontribuire alla conoscenza più approfondita del nostro meraviglioso sud, quello di avvicinare tra loro giovani che la logica dell'organizzazione sociale capitalistica. vuole sempre di più chiudere nel privato davanti ai televisori o alienati nei bar cittadini.
Questa esperienza di vita comunitaria è stata molto interessante sia sotto l'aspetto strettamente turistico e balneare, che sotto quello associativo e ricreativo, come pure sotto il profilo strettamente sociale e politico.
Tutto nel campeggio »Marinella» messoci a disposizione dai compagni dell'Arci di Gallico è stato da noi autogestito, dalla preparazione del pranzo all'organizzazione della vita associativa nel campeggio, alle gite nelle meravigliose e incontaminate riserve naturali della Calabria.
L'aspetto molto positivo di questa esperienza è che tutti sono stati protagonisti - organizzatori di tutta la vita del campeggio; infatti ogni decisione veniva presa nella periodica assemblea plenaria del gruppo nella quale, ciascuno, nell'ambito delle decisioni prese, si assumeva delle responsabilità dirette. Tutto però sempre in un clima gioioso di spensierata vacanza alla quale hanno contribuito notevolmente gli scherzi originali di »Cischi» (Sergio Patria) e di «Bucc» (Roberto Boccianti) e le gustose barzellette del nostro direttore di Mensa (Mario).
Ogni piccola cosa era pretesto per scherzare e divertirci: tuffi improvvisi nell'acqua, telefonate false, pistole ad acqua, cappellini da marinaio ecc.
Nel corso di questa vacanza si è anche costituito un gruppo musicale coordinato da Enzo De Gironimo e Fabio Cambiaghi, che ha avuto il piacere di salire sul palco assieme a Franco Trincale nel corso della 000Festa dell'Unità di Gallico e che ha contribuito a fare conoscere le canzoni di lotta del Nord alla popolazione di questa frazione di Reggio Calabria. L'aspetto più interessante di queste vacanze in comune sta a mio avviso nel rapporto cordiale che abbiamo instaurato con la popolazione del luogo. Molte notti siamo andati in mare con pescherecci del luogo, con gente molto ospitale vivendo insieme a loro un'esperienza bellissima come quella della pesca con la lampara, e portando inoltre in campeggio intere cassette di gustosissimo t fre-
schissimo pesce. Non posso dimenticare la sconfitta che i compagni dell'Arci di Gallico ci hanno inflitto sul locale campo di calcio, come pure la gustosissima festa di scambio culinario, con la partecipazione di un centinaio di persone e dove al nostro risotto alla milanese gli amici di Gallico hanno ricambiato con parmigiana di melanzane, peperoni 'ripieni, pomodori alla brace, melanzane e zucchine fritte, sarde alla calabra e molte altre leccornie, il tutto bagnato da damigiane del loro potentissimo vino. Interessanti e divertenti pure le gite organizzate: sulla Sila, una realtà ambientale e sociale impensabile del nostro profondo Sud; sullo Jonio, dove abbiamo ammirato spiagge incontaminate e resti di civiltà antiche; sull'Aspromonte, dove persino nell'aria si sente il «puzzo» della mafia; alle aride, ma bellissime, Isole Eolie.
Nel corso di questa esperienza abbiamo vissuto anche momenti di vivace lotta politica: infatti per ben due volte abbiamo partecipato a manifestazioni conclusesi con l'occupazione della Sede del Consiglio comunale di Reggio Calabria in appoggio ad una costituita Cooperativa edificatrice di Gallico, in lotta per ottenere dall'Ente locale il suolo per la realizzazione di un progetto che da anni attende di essere concretizzato. In questa occasione ci siamo resi conto dal vivo delle difficoltà che le forze del movimento dei lavoratori incontrano in queste zone d'Italia.
Valga per tutti un esempio chiarificatore: il Consiglio comunale di Reggio calabria non si riunisce quasi mai perchè non si raggiunge il numero legale, boicottato sempre dai democristiani ogni qualvolta si discutono cose di interesse primario, basti dire che quando noi vi siamo andati solo tre democristiani su ventisette erano presenti in Consiglio comunale. La cosa è ancora più grave se si pensa che il voto di questo potere politico viene riempito dalle manovre di una mafia sempre più arrogante, che ha strettissimi legami col neofascismo locale, diretto da quell'odiosissima figura che è Ciccio Franco. In sostanza è stata quella di queste vacanze comunitarie in Calabria un'esperienza entusiasmante per tutti, tanto che ci siamo lasciati con l'impegno non solo di ritrovarci spessissimo anche qui a Milano nei locali della nostra Cooperativa di via S. Faustino 5; ma anche di organizzare una simile vacanza in montagna nel periodo natalizio a fine di quest'anno.
Prima di concludere sento il dovere di ringraziare a nome di tutti i partecipanti a queste vacanze i compagni Giuseppe Caridi e sua moglie Gabriella, che ci hanno dato la possibilità di realizzare questa iniziativa nel loro paese di origine.
Giovanni LanzettiCorso di Fotografia
Il corso inizierà indicativamente nel febbraio 1980 e avrà una frequenza di due giorni la settimana (uno dei quali il sabato pomeriggio e uno in un orario post - lavorativo).
Oggetto del corso: apprendimenti teorici ed esercitazioni pratiche in studio fotografico.
Quota di partecipazione:
Iscrizione (compreso tesserino affiliativo e tassa di iscrizione) L. 5.000; quota mensile (comprendente oltre all'insegnamento il materiale di sviluppo) L. 5.000.

I partecipanti dovranno invece essere in possesso della macchina fotografica e a loro carico sarà l'acquisto dei rullini. Il programma dettagliato del corso verrà divulgato agli interessati nel periodo dicembre -gennaio.
Per le iscrizioni ai corsi rivolgersi al Circolo Familiare Ortica, via S. Faustino, 5 (tel. 710744), nei giorni feriali dalle 15 alle 18.
Sport a Lambrate
Riprende anche quest'anno l'attività Certo che dobbiamo fare un discorso agonistica della squadra di calcio di sulla carenza degli impianti sportivi delLambrate. la nostra zona. Per questo noi crediamo
Questa squadra è nata due anni fa per sia giusto collegarsi ed aiutare la comvolontà di alcuni giovani e ragazzi che si missione sport del Consiglio di zona sono organizzati in modo da poter avere perchè crediamo importante assicurare anche nel nostro quartiere una società a tutti i giovani ed ai cittadini della zona sportiva che permetta di fare dello sport di praticare dello sport senza dipendere e dell'agonismo senza essere necessaria- dai rigidi schemi agonistici delle società mente dei professionisti, senza dover, sportive. quindi, essere selezionati come «più 1 componenti della squadra calcistica bravi» dalla società sportiva. Gs Lambrate: Vittorio Casati (allenatoIl Gs Lambrate è finanziato da un pri- re); Paolo Cinquanta; Fabio Cambiavato che con passione per lo sport e con ghi; Claudio Digirolomo; Oscar Patriosacrifici finanziari personali aiuta e per- ti: Silvano Donida: Enzo Grande. mette la sopravvivenza dellosport calcistico a Lambrate. Fabio Cambiaghi
giqiddac) (ma non troppo!)
Il mensile del comune di Milano Ñqui Milano» nel suo ultimo numero pubblica l'elenco degli impianti sportivi comunali al servizio dei cittadini. L'iniziativa del periodico è senz'altro meritoria: ogni cittadino può così verificare zona per zona tutti gli impianti esistenti e di conseguenza recarsi per la propria attività sportiva presso il centro più vicino. Ma quello che io ho notato è che nell'elenco del comune la zona 12 è totalmente sprovvista di qualsiasi impianto sportivo e del resto anche nel programma del Consiglio di zona 12 non si parla di questi impianti. Segnalo il fatto perchè i nostri Amministratori di zona tengano in conto per il futuro questo importante problema. Milano 25 settembre 1979
Giancarlo ManentiNozze
Martedì 27 luglio Silvano Campioni e Patrizia Patritto si sono uniti in matrimonio. La cerimonia, con rito civile, si è svolta nella sala dei matrimoni della Villa comunale di via Palestro.
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Via Giuba A3-Mt— tet 282309- 4086910
11 20 agosto, dopo una lunga malattia, è deceduto nella sua casa di via Amedeo 46 il compagno Teodoro Pinto. Teodoro era nato l' I I settembre 1908 a Casalnovo Monterotaro (Foggia) proprio nel cuore della «Capitanata». Le sue condizioni sociali di lavoratore agricolo lo portarono ben presto a schierarsi con i contadini che lottavano contro i baroni del latifondo terriero per migliorare le loro condizioni sociali.
Nel 1943, dopo che il suo paese è stato liberato dagli alleati, egli è uno dei fondatori della sezione comunista di Monterotaro. Così inizia la lotta politica di Teodoro. I suoi compagni lo eleggono consigliere comunale per il Pci. Due anni dopo diventa segretario della Camera del lavoro del suo paese: sono gli anni caldi delle occupazioni delle terre incolte, gli anni della legge truffa. Teodoro viene arrestato; nel mandato di arresto è scritto: «guidava i contadini durante l'occupazione della terra».
Nel 1955 è costretto - come tanti altri lavoratori - ad emigrare a Milano dove trova lavoro e nello stesso tempo continua la sua attività politica nelle file del Pci. Gli anni passano, il pensionamento si avvicina, ma un male - l'infarto - colpisce il compagno Teodoro. La forte fibra del contadino ha però il sopravvento: egli torna a casa.
Pochi giorni prima di partire per la montagna per un periodo di convalescenza venne a trovarci in sezione, come faceva sempre: aveva trovato la sua prima tessera del Pci. Gli chiedemmo di lasciarcela per fare una fotocopia; ci disse -sta bene, vengo a ritirarla al mio ritorno». Ma ormai non c'è più ritorno. Il comunista Teodoro non potrà più ritirare la sua tessera. La sua tessera, il suo bagaglio di esperienza diventerà patrimonio di tutti noi.
BellettatiAttilio
Milano dodici
Redazione e amministrazione presso Circolo C Pavese via S. Faustino 5
Milano - Ortica
Direttore:
Sauro Sagradini
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Pietro D'Ercole
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Attilio Bellettati
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Matteo Giuffrida
Tullio Czeppel
Anna Guastoni
Numero unico in attesa di autorizzazione
Stampa: Cenb-Cassago
Tel. 039/956437
Cercasi giovani elementi ambosessi per formazione organico banda spettacolo e ragazze «majorette». Per informazioni rivolgersi presso «Rotondo» via S. Faustino 3, Milano Ortica - tel. 733445. Il nuovo sodalizio, nato nell'ambito della festa popolare all'Ortica e diretto dal maestro Pippo Patti. Le lezioni di musica
e danza vengono impartite gratuitamente
