Il Battistrada9

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IL BATTISTRADA

Supplemento a "MILANO SINDACALE, a cura della S. A. S.

Conclusa la parità salarial,e, avanti l'azione alla PIRELLI

Dopo oltre un anno di estenuante trattativa, nella seconda decade del dicembre 1962, si è finalmente raggiunto un accordo per la parità salariale nel settore gomma.

L'accordo, oltre ad un incasellamento ampio delle mansioni operaie in sette categorie, prevede precise garanzie perchè gli uomini debbono essere incasellati solo nelle 1', 2°, 3' e 6' categorie corrispondenti per valore a quelle precedenti di operaio specializzato, qualificato, comune e manovale.

Le donne, escluse quelle passate promiscue o a parità assoluta, sono state inquadrate in 4° categoria le ex donne di 1°, in 5° quelle delle ex seconde ed in 7° quelle della ex 3°.

Pertanto le categorie operaie femminili, ora inquadrate in categorie asessuali, hanno percepito un ulteriore aumento di L. 5,30 orarie la 1', di L. 9,60 la 2° e di L. 4,25 la 3° in aggiunta al precedente 7% di acconto.

L'aumento è decorso dal periodo di paga del dicembre 1962.

Ultimati gli impegni di carattere contrattuale e per la parità, la Federchimici C.I.S.L., tramite i suoi organi direttivi, ha vivamente sollecitato la Direzione Pirelli a voler esaminare le rivendicazioni aziendali poste fin dal marzo 1962.

Trattasi di problemi aziendali non più dilazionabili, scelti appropriatamente dopo un accurato esame sia delle istanze dei lavoratori che della produttività del complesso, al fine di rendere realistica una soluzione contrattata in modo positivo dalle parti.

Le richieste che tendono al rafforzamento del potere contrattuale dei sindacati in azienda non sono per nulla considerate « di contorno » a quelle economiche tendenti alla gratifica preferiale per gli operai, la riduzione d'orario ulteriore od il premio di produzione.

Sulle richieste, si è notato un felice ed auspicato convergere della volontà di tutti i sindacati, premessa più che mai utile che può far presagire una congiunta trattativa sindacale.

Unità di trattativa ed unità di conclusione, nella discussione e nella eventuale lotta, che non potranno che rafforzare ancor di più il potere sindacale dei lavoratori della Pirelli.

Rafforzamento per il quale correttamente si è sempre battuta la Federchimici CISL.

VALORIZZIAMO LE IFACILITAZIOIN AZIENDALI

Richiamiamo all'attenzione dei lavoratori, vecchi e nuovi, alcune facilitazioni aziendali ignorate o dimenticate:

Polizza infortuni extra professionali.

È noto che operai ed impegati sono automaticamente assicurati per gli infortuni che possono colpirli fuori dall'ambiente di lavoro, e cioè, durante la vita privata, in casa o fuori, viaggiondo su mezzi di normale comunicazione, a piedi, esercitando attività sportiva o passeggiando ai monti od al mare, per fatti verificatesi per colpa propria o di altri. L'assicurazione è a carico della Ditta per tutti i dipendenti, come segue:

L. 400.000, per l'infortunio mortale;

L. 550.000, per eventuale residuo di difetto fisico.

Il dipendente ha poi la facoltà di aumentare il capitale assicurato, a sua richiesta, inoltrando la domanda al Servizio Lavoro, con il pagamento di L. 500 circa all'anno per ogni milione di maggiorazione.

L'importanza di tale polizza viene capita soltanto (purtroppo) dopo un possibile infortunio, ed è per consigliare i lavoratori a provvedere per tempo alla maggiorazione della polizza che abbiamo voluto... rispolverare la provvidenza.

Gomme auto-moto a prezzo ridotto.

I dipendenti titolari di auto e moto, possono ricevere tre gomme (coperture e camere di aria) ogni anno a prezzo ridotto. Per il ritiro gli interessati devono presentare il libretto di circolazione del veicolo alla Dispensa. I « buoni » non usati nell'anno scadono.

La stessa Dispensa poi offre numerosi articoli di prodotti Pirelli a prezzi ritenuti convenienti,

praticando pure ,in certi casi, la vendita rateale. Risparmio favorito.

La Cassa del Centro e quella della Manodopera di Bicocca, ricevono denaro dai dipendenti in deposito vincolato o libero, riconoscendo l'interesse del 5,50% e del 5% rispettivamente. Si tratta di una normale operazione di banca ben rimunerata. Auguriamo a tutti... floridi depositi!

Quanto aumenta la PENSIONE I.N.P.S.E?

Dopo la rivalutazione di 72 volte delle pensioni INPS, con decorrenza 1-7-1962, ogni lavoratore può sapere l'entità dell'aumento mensile (per 13 mensilità all'anno) della sua pensione, per ogni anno di versamento di contributi, a seconda della retribuzione percepita (esclusi gli assegni familiari), come segue: retribuzione

Servizio Sanitario Pirelli

La CGIL è generica, ma dove va la UIL ?

Sul delicato problema della Mutua, alla Pi relli, la C.G. I. L. appare generica, quasi desiderosa di lasciar fare, onde sfruttare poi una volta di più il noto motto « tanto peggio, tanto meglio ».

Per la U.I.L. — nonstante il nostro vivo desiderio di evitare ogni polemica — non possiamo fare a meno di esprimere la nostra sorpresa per quanto pubblicato su « La Bicocca » n. 64 del 26-11-1962, sotto il titolo « Difendiamo la nostra mutua ». Le precisazioni fatte sul numero successivo del dicembre 1962 non hanno modificato nulla.

Difatti, riferendoci al n. 64 de « La Bicocca », a parte lo slogans « No all'assorbimento nell'INAM e No alla Pirelli se vuole continuare a fare da sola », messo lì in tono quasi demagogico, il resto dell'articolo poteva essere scritto da un qualsiasi « capo del personale » di una qualsiasi ditta. Di un problema così grosso la U.I.L. si era limitata a scrivere che passando al mutuone INAM, si dovrà dare « l'addio alle prestazioni mediche e di infermeria durante le ore di lavoro », fino a scrivere un vero e proprio... falso affermando « addio al1'83% di indennità in caso di malattia », errore questo che non avrebbe commesso nemmeno il nostro ipotetico « capo del personale ».

A noi il Servizio Sanitario Pirelli sta veramente a cuore e vorremmo vederlo ancora migliorato. Ed è per questo che in altra parte del nostro foglio diamo un breve riassunto della materia, sotto gli aspetti sindacale, economico e sociale.

E' una schedina ben giocata I

Qunado al lavoratore si chiede a chi intende affidare la difesa dei suoi interessi, le risposte sono varie, e partono da basi diverse: condizioni economiche, maturità sociale, posizione di lavoro in fabbrica, aspirazioni carrieristiche, così condensate:

1° gruppo: provvede la Ditta con i suoi Dirigenti; resto indifferente od al massimo guardo con simpatia il sindacato ma non mi... sporgo!

2° gruppo: sostengo vagamente il sindacato ma non mi iscrivo; mi iscrivo ma resto nelle quinte, a seconda del caso.

3° gruppo: sono iscritto al Sindacato, faccio del mio meglio nel sostenere le ragioni dello stesso, e partecipo come posso alla sua organizzazione.

contributi versati precedentemente

subito

rivalutazione sopra indicata.

CADE LA CARENZA CON LA NUOVA LEGGE I. N. A. I. L.

La nuova legge contro gli infortuni sul lavoro, già approvata alla camera dei Deputati, ed al Senato, migliora l'attuale trattamento erogato dall'INAIL, forse con decorrenza 1-7-1962.

Essa prevede l'eliminazione della carenza, il miglioramento di tutte le rendite già in pagamento ai lavoratori per postumi da invalidità permanente residuata, di quelle pagate alle vedove ed agli orfani di lavoratori caduti sul lavoro, degli assegni di morte, nonchè adeguamenti per gli apprendisti infortunati, per gli operai rientrati dal Belgio menomati e l'unificazione delle rendite tra uomo e donna.

Ogni tre anni sarà possibile avere adeguamenti delle rendite in modo automatico secondo gli aumenti salariali di carattere generale non inferiori al 10% circa.

Attendiamo che la legge passi al Senato della Repubblica.

È noto (ed è logico) che i nostri Dirigenti Aziendali, curano i loro interessi, in sordina, ma più di quanto possa sembrare a noi (forse... giudicano non bene i loro dipendenti quando agiscono in maniera diversa, anche se talvolta servono ai loro scopi). Quindi per il 1963, facciamo anche noi, impiegati, Q. S. ed operai, qualche cosa di più del passato, spostando il nostro orientamento dal primo al secondo od al terzo gruppo, comportandoci secondo la logica senza riserve!

Giocando la schedina di adesione alla C.I.S.L. avremo: informazioni obiettive e serene sui più importanti problemi della nostra fabbrica, una sicura e saggia guida, una moderna tutela dei nostri interessi. Avremo inoltre fatto il nostro dovere verso il sindacato che, in occasione del rinnovo del contratto di lavoro del 1962 ci ha ottenuto: l'aumento delle retribuzioni dell'8%; la rivalutazione degli scatti vecchi e nuovi per impiegati e Q. S.; l'istituzione degli scatti di anzianità operai; la riduzione dell'orario di lavoro; il miglioramento della liquidazione contrattuale operai, ed altri benefici minori, tra i quali, quello non trascurabile di tener a bada il Datore di lavoro, noto per la sua ingordigia capitalistica.

hi GENNAIO 1 96 3 C. I. S. L.
C. I. S. L. - PIRELLI
mensile
da L. a L. marca mensile 44.600 54.200 92 54.200 65.000 104 65.000 77.100 120 77.100 90.100 136 90.100 104.900 158 104.900 120.900 176 120.900 138.700 196 138.700 158.600 218 158.600 178.100 240 178.100 198.000 260 3.430
anche
la
importo aumento
Naturalmente
i
hanno
Quaglia Egidio
1.030 1.215 1.435 1.685 1.965 2.245 2.496 2.775 3.120

Mutualità GENERALE (INAM) e Mutualità AZIENDALE (PIRELLI)

I rapporti tra la mutualità generale (Inam) e quella Aziendale (Pirelli) non si sono normalizzati, perchè il problema, demandato alle Organizzazioni centrali quali le Confederazioni ed il Ministero del Lavoro, tornerà a galla tra qualche mese.

A difesa del trattamento mutualistico Pirelli che non vorremmo compromesso da atteggiamenti intransigenti, la CISL - Sezione Sindacale Aziendale, pone alla meditazione della Ditta, dei Suoi Dirigenti, dei lavoratori e delle altre Organizzazioni Sindacali U.I.L. e C.G.I.L. questo studio, certa, come sempre, di aver contribuito notevolmente a chiarire i termini della delicata questione.

I due trattamenti in atto

Non è cosa facile fare un quadro comparativo dell'assistenza mutualistica INAM con quella del Servizio Sanitario Pirelli, perchè sovente risultano identiche le voci, ma non la misura, la durata e la facilità per ottenere le prestazioni.

Incominceremo con il precisare quanto le Ditte debbono versare all'INAM nel settore industria per contributi da applicare su "tutte le voci della retribuzione", esclusi naturalmente gli assegni familiari. Operai: Ditta 8,08%, lavoratore 0,15% con diritto all'indennità di malattia, assistenza medico-generico-specialistica, ospedaliera, farmaceutica, ostetrica, balneotermale, idropinica, protesi ortopedica, ortodontica, acustico-visiva, convalescenziaria, colonie marine-montane, assegni funerari, assicurazione lavoratrici madri etc.

Impiegati: Ditta 5,55%, lavoratore 0,15% con analoghi diritti sopra indicati per gli operai, esclusa però Vindennità di malattia (stipendio) che rimane a carico del datore di lavoro.

I motivi della vertenza

Con l'art. 38 della legge 11-11-1943 ed il R. D. n. 400 del 6-5-1943, le Casse Mutue Aziendali e gli Enti Assicurazioni Malattia, venivano « giuridicamente incorporate » nell'INAM dal 1-6-1943. La Suprema Corte di Cassazione a « Sezioni Unite », e cioè in forma definitiva, con due sentenze (26-6-1959 n. 2028 e 27-101959 n. 3153), ha deciso « giuridicamente attuata » la predetta fusione, riconoscendo nel solo INAM l'Ente cui compete l'assistenza malattia ai lavoratori.

Secondo l'INAM non sarebbe ora più possibile tollerare l'esistenza delle Mutue Aziendali, tra l'altro, per i seguenti motivi: sottraendo all'INAM i contributi delle Ditte usati dalle Mutue Aziendali, i cui lavoratori occupati presso le più grosse Ditte, sono in genere i megli retribuiti, rimane all'INAM la gestione della mutualità relativa ai soli lavoratori che danno un più basso gettito di capitali, ai sotto occupati, ed ai pensionati, dei quali molti, già dipendenti da Ditte aventi Mutue Aziendali, vengono poi gravare sull'INAM, senza aver apportato il loro concreto contributo economico alla mutualità generale durante la loro vita di lavoro, a danno delle prestazioni date dall'INAM stesso.

I'INAM tollerando l'osservanza della legge, viene ritenuta in difetto, ed ogni qualvolta che mutuati o Enti aventi rapporti con Mutue Aziendali, ricorrono alla Magistratura per vertenze legali, viene chiamato in causa l'INAM, ritenuto per legge, l'unico Ente avente capacità giuridica, come appunto è avvenuto nei casi che hanno provocato le due sentenze del 1959 della Cassazione.

POLEMICA - BATTISTRADA - ESPERIENZA

È vero che il pneumatico ha anche una parte cui è affidata la servile funzione di " Battistrada", ma è da notare che alla stessa parte spetta il delicato e principale compito di guidare il veicolo di coloro che assennatamente intendono percorrere le belle strade d'Italia, cosí come i lavoratori pirelliani trovano ne il " Battistrada" la sicura guida per la loro difesa. " Anime anguste e corpi meschini" possono essere qualificate persone fatte in modo diverso da noi, quindi quelle, ad esempio, che pus di salvaguardare la loro posizione di privilegio o ch fare il gioco di qualche gruppo dirigenziale, si lasciano bellamente pompare come aria-cuscinetto all'interno di un... angusto e meschino pneumatico da bicicletta.

Detto questo in risposta alla parte meno nobile della polemica fatta su " Esperienze" del dicembre scorso dal sig. Sergio Delli, precisiamo:

Senza spingere troppo a fondo la nostra polemica sul problema della Mutua Pirelli (non parlando quindi del fiscalismo), perchè da noi non si vuole introdurre nella direzione la rappresentanza dei lavoratori, presente in tutte le Mutue Aziendali e del resto ammessa come naturale dello stesso Presidente Nazionale dell'Ass. Anziani On.le Rubinacci, nel discorso pubblicato su "Esperienze" di dicembre, quando dice " anche qui, non è che vogliamo conservare un privilegio, ma non vogliamo che sia soffocato un terreno di vita democratica nelle aziende"?

Perchè si tenta di dare ad intendere che il "Battistrada" vuole agganciare la nostra Mutua al " carrozzone statale", mentre al contrario va invocando da tempo trattative sindacali che permettano di trovare, di comune accordo, una base per possibili soluzioni, anche di tipo di quelle ventilate dall'On.le Rubinacci, che tra l'altro dice vi sia poi un Istituto Centrale, al quale andrà un contributo di solidarietà pagato da tutte le Mutue sia autonome sia provinciali" in aiuto appunto alla mutualità generale?

A differenza del trattamento Pirelli, l'INAM prevede 6 mesi ed oltre in altri casi di ricovero in ospedale, l'assistenza mutualistica di familiari anche se fuori ai non conviventi a carico del datore di lavoro.

resi- glior favore vigenti presso le Mutue Aziendali,

lenza,

Però l'INAM non paga o riduce l'indennità di malattia quando il mutuato è colpito da tbc, croniche o mentali.

Circa l'indennità di malattia agli operai va notata l'identica applicazione del periodo di tre giorni di carenza; il trattamento Pirelli è leggermente superiore a quello dell'INAM, perché il primo prevede il delle 40 ore settimanali, escludendo però dal calcolo l'indennità turni, il premio di produzione e soprassoldi vari, mentre l'INAM paga il 54% della retribuzione soggetta a contributi e quindi ogni voce di effettivo guadagno.

Così l'INAM, dopo l'intervento dei Sindacati dei lavoratori a difesa dei trattamenti di miaveva deciso: di procedere all'assorbimento delle mutue private in genere; di delegare quelle aventi un trattamento di miglior favore a continuare la erogazione delle prestazioni in nome dell'INAM, pura diano affidamento economico; scano, in accordo con le Organizzazioni Sindacali, il Consiglio di Amministrazione con le previste rappresentanze dei lavorale modalità del finanziamento, così da far scaturire un concorso a favore della mutualità generale (INAM) a carico della mutualità aziendale (Pirelli).

Quando leggi, motivi sociali di carattere generale ed altri, pongono sul tappeto problemi di cosí vasta portata, a nostro avviso è necessario studiare possibili soluzioni; l'irrigidirsi su posizioni di intransigenza ed il lamentarsi genericamente può facilitare conseguenze disastrose.

gamento do sostituzione

Decisamente negativa la parte burocratica dell'INAM a confronto della sollecita organizzazione Pirelli in quasi tutte le prestazioni. Da lodare la maggiore larghezza del Servizio Pirelli nell'assistenza farmaceutica, specialistica ed in quelle facoltative e straordinarie, nonché nella durata del periodo indenizzabile.

pa- chè: diano affidamento economico; costituiincluden- tori e dell'INAM; concordino con l'INAM pro-

Concludendo si deve certo apprezzare il Servizio Sanitario Pirelli che concede, globalmente un'assistenza piú massiccia e piú sollecita, con qualche riserva per l'organizzazione fiscale che, riducendo la percentuale del numero dei malati, evita oneri alla Ditta per la del personale assente in maggior misura, ove il servizio fosse affidato all'INAM.

NOTIZIE PREVIDENZIALI

Secondo la PIRELLI che dà ai suoi dipendenti un Servizio Sanitario gratuito (dovrebbero pagare lo 0,15% sulle retribuzioni), costituito prima della creazione dell'INAM, la sua Mutua deve essere considerata alla pari con le Mutue riconosciuta di fronte alla legge, a seguito rella sentenza della Cassazione, 2° sezione, n. 972 del 12- maggio 1962, nella quale è risultata vittoriosa contro l'INAM, sia pure su un blema non di fondo, e dove il Magistrato parla esplicitamente di « Enti assicuratori contro le malattie » e non del solo INAM.

Secondo la CISL - Sezione Sindacale Pirelli è da ritenersi possibile la tesi sostenuta dalla Pirelli, ma opportuno avviare trattative sindacali che portino alla costituzione del Consiglio di Amministrazione della Mutua Aziendale, secondo la democratica indicazione fatta

Il Patronato INAS della CISL con sede in dall'INAM, per preparare il terreno adatto Milano, Via Tadino 21, comunica: al ripiegamento sulla direttiva dell'INAM, nel Variazione Pensione INPS. caso si dovesse soccombere in quelle poche

Il lavoratore che, a 60 anni se uomo ed a prestazioni che risultano inferiori. 55 se donna, continua a lavorare, e chiede la pensione, è soggetto alle seguenti trattenute: del 33% della pensione per ogni giorno di effettiva presenza al lavoro;

dei normali contributi assicurativi, con diritto all'aumento della pensione, dopo 5 anni dalla costituzione della pensione di vecchiaia, e successivamente ogni 2 anni, anche se continuerà a lavorare.

Per esempio: un uomo pensionato-lavoratore che cessa servizio a 63 anni dovrà attendere altri due anni prima di ottenere l'aumento della pensione per i contributi versati dopo il 60° anno.

Per quelli aventi pensione di invalidità e che continuano a lavorare è previsto l'aumento della pensione a 60 anni o 55 anni (vecchiaia), quindi fruiscono dello stesso trattamento riservato agli altri sopra indicati. Diritto a più pensioni.

Un pensionato di assicurazione obbligatoria sostitutiva di quella dell'INPS (ferrovia, Enti locali etc.) che presta lavoro presso l'industria, potrà percepire anche la pensione INPS, all'età prevista, sia che raggiunga il diritto alla nuova pensione in regime autonomo (cioè dall'INPS), sia che i requisiti per ottenere tale pensione vengano a mancare; in questo ultimo caso naturalmente la pensione verrà liquidata come supplemento di quella già percepita dal diverso Ente.

RAFFRONTO INDENNITA' MALATTIA INAM 54% - PIRELLI 65 %

Passando poi a trattare il secondo punto della polemica del sig. Sergio Delli che riguarda il trattamento degli anziani della Pirelli, precisiamo pure che il " Battistrada" ne ha parlato, con progressivo interesse riferendo anche proposte di lavoratori, nei numeri di aprile, luglio, e settembre 1962. I miglioramenti sono stati annunciati dalla Ditta nel novembre 1962.

Secondo il sig..Delli il "Battisfrada" si è fatto bello con le penne del pavone, perchè non sapeva che " tale aumento è stato concordato fra Direzione Aziendale ed il Consiglio degli Anziani Pirelli esattamente il 23-3-62, ma per ragioni di opportunità la notizia è stata diramata soltanto alla vigilia dell'annuale premiazione degli Anziani".

Pensino i lavoratori: otto lunghi mesi di " incubo" per i rappresentanti della Ditta e degli Anziani della Pirelli, costretti a tenere nel segreto del loro cuore cosí buone notizie, nonostante le sollecitazioni altrui non certo gradite. Non potendo noi aggiungere altro, con il Manzoni, " lasciamo la cosa in dubbio"!

Affermiamo invece il nostro compiacimento per le nuove misure dei premi: a 25 anni L. 50.000; a 30 L. 150.000; a 45 L. 200.000; a 50 L. 250.000, e dissentiamo decisamente con coloro (e non sono pochi) che, leggendo l'avviso nelle portinerie, hanno giudicato una burla l'aggiunta di nuovi scatti dopo il 40° anno di anzianità, perchè riteniamo che molti lavoratori potranno raggiungere tali traguardi.

Ci saremmo aspettati un premio di consolazione " una tantum" almeno per gli anziani che non avevano ricevuto il premio per i due scatti di anzianità di nuova istituzione perchè la bella notizia risultasse completa, come pare sia stato fatto in precedenti adeguamenti, e nulla piú.

Premesso che la carenza dell'indennità malattia operai è di 3 giorni nei due trattamenti INAM e PIRELLI; che l'INAM paga il 54% della retribuzione di fatto, mentre la PIRELLI esclude dal calcolo il premio di produzione, l'indennità turni, ed altri soprassoldi non precisabili, dal prospetto che segue, fatto su dati medi, rileviamo che il trattamento Pirelli è di poco superiore a quello dell'Inam:

= 30 e a turnisti: 62,5 %

DONNE: a 10.610: 325,65 = 32,5 e e » non turniste: 67,7 %

10.610: 335,65 = 31,5 e a turniste: 65,6 %

Pertanto al 54 % dell'Inam fa riscontro, in media, un 65 % della Pirelli che potrebbe diminuire ulteriormente, sia pure di poco, se potessimo conteggiare i soprassoldi vari percepiti dagli operai.

Per riportare alle origini il valore delle 40 ore di retribuzione durante l'assenza per malattia, è necessario includere nel calcolo la paga di fatto; meglio ancora se si potrà rivedere il gioco della carenza, data la tempestività dei controlli da parte dei medici agli ammalati. Quanto sopra, tenendo presente che l'INAM ha in stato dl avanzato studio l'aumento della indennità di malattia e la variazione della carenza per i suoi mutuati.

Voci della retribuzione calcolate ad ore PIRELLI UOMINI I.N.A.M. lavoro normale lavoro a turni PIRELLI DONNE I.N.A.M. lavoro normale lavoro e turni Paga base oraria 320,- 320,- 250,- 250,- 250,Mensa 15,25 15,25 15,25 15,25 15,25 15,25 Premio produzione - 76,50 76,50 - 60,40 60,40 % turni - - 35,25 - - 10,Soprassoldi vari - ? ? - ? ? Para oraria calcolata dai due metodi 335,25 411,75 447,- 265,25 325,65 335,65 Ore settimanali pagate dal 40 giorno 40 48 48 40 48 48 TOTALE settimanale pa- 13.410 19.764 21.456 10.610 15.631 16.111 gement() fatto al 100 % 54 % 54 % 100 % 54 % 54 % Indennità malattia settimanale pagata 13.410 10.672 11.585 10.610 8.430 8.700 Dividendo poi la retribuzione settimanale Pirelli, per la retribuzione oraria di fatto calcolata dall'INAM, avremo il numero esatto delle ore di vera retribuzione di malattia pagate dalla Pirelli, in luogo delle 40 ore settimanali • garantite »: UOMINI: L. 13.410: 411,75 = 32,5 ore settimanali per non tornisti: 67,7 % 13.410: 447,-
DEI PREMI AGLI ANZIANI E DELLA MUTUA
Oft. G:afiche Contaionieri - Milano Direttore:
VIRGILIO ORTOLANI - Direttore Responsabile: Dott. LUIGI DE FABIANI
PIER

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