L'Informazione ! LA STORIA
Con la nascita della stampa e della macchina da stampa, la co municazione diventa INFORMAZIONE di MASSA. L'umanità si perso nalizza, impara a conoscere e a conoscersi: si frammenta e si individualizza. Nascono parallelamente "un'OPINIONE PUBBLICA" e "un'OPINIONE POLITICA"
Una penna è più feroce di una spada! Una penna che scrive, e che viene trasmessa come informazione diventa più feroce e pe ricolosa di una spada.
Oggi si comunica e si informa con mezzi e metodi più veloci e sofisticati: CATENE DI GIORNALI - RADIO - TELEVISIONE. Ri teniamo dunque che questo giornale nel suo piccolo e nello stesso tempo grande ambiente sociale che è la ZONA 6 debba in sintesi preservare queste caratteristiche. Non disponendo di comunicazione sofisticata, tipo: RADIO - VIDEO, le quali rite niamo possano essere anche dispersive per la dona stessa, in quanto locale; crediamo che come strumento, il giornale che può raggiungere la vostra abitazione, sia uno strumento e un motivo più solido e accessibile nella individuale disponibili tà di tempo.
Se realmente la Storia ci ha dimostrato che la penna è più fe roce di qualsiasi arma, vorremmo che questo giornale venisse usato nella stessa potenzialità, per mettere in luce difetti e particolarità della ZONA 6 da portare in superficie. Questo vuole essere uno strumento aperto e di comunicazione per tutti gli abitanti della stessa. E' a loro stessi che io chiedo la collaborazione in virtù di far sorgere uno strumen to di informazione quanto più obbiettivo possibile, ed infor mativo.
Il primo messaggio quale invito e contatto è. NON CESTINATE IL GIORNALE, MA LEGGETE E SCRIVETECI. Telefonateci, fateci co noscere ciò che non conosciamo e non sappiamo, e ciò che ne cessita di diventare strumento e oggetto di critica aperta.
Su queste pagine verranno di volta in volta portati ed espo sti problemi ed informazioni esclusive sulla ZONA 6: MAGENTASEMPIONE.
Una Parentesi Storica sulla Nascita della Trasformazione del la Zona, e ciò che viene discusso in sede politica all'inter no del CONSIGLIO DI ZONA: PROGRAMMI - RISOLUZIONI- DIBATTITI. Oltre a questo resta a voi far conoscere le vostre motivazio ni e darci un utile consiglio su come sviluppare meglio que sto strumento di informazione.
Se la vostra penna e il vostro pensiero sono davvero una spa da, questo è il momento di dimostrarlo.
Questa rubrica tratterà originalmente per sintesi e per epoche la STORIA DELLA ZONA 6, partendo dagli originali insediamenti, per giungere alla attuale area Cittadina. Gradualmente e consecutivamente produrrà una informazione, storica. La Zona 6 nasce, per volontà del CONSIGLIO COMUNALE il 157- 68 nelle aree classiche di nome MAGENTA e SEMPIONE, insediamenti che hanno costituito la struttura di questi 2 quartieri . In quella seduta il Consiglio Comunale approva, infatti, secondo i dettami dél nuo vo ordinamento Burocratico dello Stato, il I°Regolamento (testo ed emendamenti) sul Decentramento, dove (art. I) viene stabili ta la divisione dell'intero territorio cit tadino in 20 Zone (i confini ed il numero delle Zone possono essere modificati con de deliberazione del Consiglio Comunale.
C - segue a pag. 2
All:INTERNO:
NOTIZIE:
La ns. redazione
REPORTAGE : Il Consiglio Z.6
PROBLEMI : Il Consolato U S A
GENTE e FATTI:
Le com-unitti 6
PROPOSTE :
Reinventare la Z.6
direttore:Molamerra
La storia
Previo pareri dei Consigli di Zona interes sati alla Commissione Consigliare (Decentramento) e (art. 2) vengono indicati, qua li Organi del Decentramento, il Consiglio di Zona, il Presidente e 1 Aggiunto del Sindaco.
Da un emendamento approvato nella medesima seduta Consigliare si è prodotta la fu sione dei quartieri Magenta e Sempione in Zona 6 per il decentramento.
Porta Sempione, nel 1805 divenne "Arco del Trionfo", in onore a Buonaparte, nel 1822, "Arco della Pace" dedicatoaFrances co II d'Austria. All'epoca la troviamo ci tata come "succursale" di P.ta Comasina in una "Pianta Regia" della Città di Mila no del 1856. -
Porta Magenta prende il nome dalla omoni ma via, che comprendeva già il Corso e
Sommario:
La Storia (segue)
Il Consiglio di Zona
Le Funzioni di un C.d.Z. - Le Commissioni
La Cartina della Zona 6
Reportage: 8 - 9 - 78 , 21 - 9 - 78
I Problemi della Zona (libro bianco) (Il Consolato U.S.A.)
Reinventare la Zona 6
Ponte di P.a Vercetlina e il proseguimen to detto "Borgo delle Grazie'.
Il primo tratto fu chiamato "di P.ta Ver cellina", perchè conduceva alla porta da cui partiva la starda per Vercelli.
Nel 1860 il "Borgo delle Grazie" venne chiamato "Magenta" e poi, nel 1865, anche il tratto del Corso di P.ta Ve cellina prese quel nome, a ricordo della batta glia vinta degli Italo-Franchi a Magenta il 4/6/1859.
Nel 1865 i quartieri Magenta e Sempione facevano parte del I Circondario di Mila no, che comprendeva 43 Comuni.
Questa Zona risiedeva all'interno di quel la fascia denominata 'Corpi Santi". I Cu rpi Santi abbracciavano una vasta rete di territorio che oggi si chiama periferia e presero il nome della Porta principale
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ad essi più vicina: Orientale - Romana
Ticinese - Comasina.
Oggi la Zona 6 rientra, in gran parte dei suo territorio nella periferia urbana,a1 trimenti detta Periferia Storica, che com prendeva il centro di Milano attorno alle porte Garibaldi,Ticinese,Genova, ed in sua parte più limitata, nella nuova periferia, caratterizzata dalla formazione di nuovi quartieri lungo le tradizionali di rettrici d'espansione.
E' interessata, invece, solo marginalmen te dalle ex Zone baraccate, che facente parte del vecchio assetto urbanistico siso no notevolmente ampliate e rinnovate se guendo il forte sviluppo industriale che ha preso avvio a partire dall'anno 1955.
NOTIZIE.
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4 LA NOSTRA REDAZIONE. La nostra redazione é diretta dal sig. Merra 5 che é anche uno dei 32 Consiglieri della Zona 6. Il carattere di 6 questa redazione e della pubblicazione stessa é indipendente. E' u tile e funzionante al solo scopo informativo sulla zona, e a polsi 7 bili momenti e proposte promozionali. Nel prossimo numero questapagina ospiterà la rubbrica: LETTERE AL DIRETTORE.
LA ZONA 6 • Registr. Tribunale di Milano
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L'Editoriale UN.NA.ASS. pubblicherà sui suoi periodici anche materiale inviato dai lettori. Scritti, articoli, fotografie documenti ed altro possono essere inviati alla nostra Redazione e indirizzati al Direttore: Sig. MERRA NICOLA - Via Ariosto 1020145 MILANO. L'accettazione dei lavori inviati è subordinata a giudizio insindacabile della Direzione. la quale si riserverà il diritto di pubblicare. Il materiale pervenuto resta proprietà della Redazione e non verrà quindi restituito
alberto re pag.L'attuale "Consiglio della Zona 6", come del resto tutti i venti Consigli di Zona della città di Milano, sono regolati dalla Legge Ministeriale del 8 Aprile 1976 N.278 e (de liberato nella seduta del Consiglio Comunale del 31 Marzo 1977.Questo oggetto di riforma decentramento, fa parte di un disegno intenzionale e programmatico dello Stato Italiano, atto a rinnovare la sua organizzazione burocratica in tutto il territorio nazionale, decentrando i poteri istituzionali a livelli locali. Con questo intendimento, è stato dato avvio quindi, alla costruzione di un governo citta dino locale, profondamente ristrutturato e articolato nei poteri decisionali dei Consigli di Zona, valicando i precedenti compiti esclusivamente promozionali e consultivi. Il decentramento, pone le basi per una partecipazione locale più diretta ad opera dei cit tadini, sia della popolazione che dei loro rappresentanti politici. I Consigli di Zona nella città di Milano operano sulle venti Zone della città, e sono composti da due diffe renti partecipazioni numeriche di Consiglieri: 26 Consiglieri politici nelle Zone fino a 75.000 abitanti; 32 nelle Zone superiori a 75.000 abitanti. La ZONA 6 che consta di 136.990 abitanti al 31 Dicembre 1976, suddivisi in 63.277 maschi e 73.713 femmine ha 32 consiglieri.
La Zona 6 è anche la più numerica tra le venti Zone di Milano , i lavori del suo Consiglio sono iniziati il 9 Marzo 1976 e si chiudo no come primo operati il 31 Maggio 1978. In questa prima fase di lavori il C.d.Z.6 ha operato con lenti Consiglieri. La seconda fase successiva a questa ha inizio con la rielezione dei Consiglieri, quindi riconferma e aumenta a 32 unità.I1 Consiglio di Zona dura in carica per un periodo corrispondente a quello del Consiglio Comunale dell'Amministrazione Centrale.
Sullo statuto del "REGOLAMENTO", i Consiglieri vengono eletti direttamente dalla popolazione della Zona. In questo caso essendosi appena svolte le elezioni politiche comunali, i Consiglieri sono stati messi daipartiti politici in relazione ai loro seggi. Le pros sime elezioni che si terranno nella primavera del 1980, i Coosiglie ri per il Consiglio di Zona verranno eletti direttamente dalla cit tadinanza della Zona stessa.
PRI - BOZZOLO PIERINO
BROGLIA CARLO
LONGO POLETTI ERMINIA
FSDI - GARRASI SALVATORE
MERRA NICOLA
DP - PALLAVICINO GIULIANO
MSI - BATTARA MARCO
GIRAUDO GUIDO RANDAllO BARTOLO PLI - CASTELLANO FRANCESCO DE FELICE FRANCO
PRESIDENZE
URBANISTICA
SCUOLA
CASA
SANITA' ASSISTENZA
COMMERCIO
BILANCIO
DEMANIO
I CONSIGLIERI DELLA ZONA 6
TRASPORTI
CULTURA
LAVORO
Attualmente i 32 Consiglieri sono suddivisi politicamente come se-
- gue: DC 10- PCI 7 - PSI 4 - PRI 3 - MSI 3 - PLI 2- PSDI 2 - DP L
I Consiglieri di Zona divisi per partito politico e persona fisica:
~O • 4\11
DC ALBANI FRANCO
BADI GIANBATTISTA
BIGI GIANFRANCO
BIGNAMI GIAMPIERO
MARTELLA TIZIANA
MATTESICH EMILIO
PCI - ARDINI RINALDO
CATTANEO ELVIRA
GATTI IDA in ROBILIO
LICITRA SALVATORE
MONTAGNA GIOVANNI
ROSSELLI GIOVANNA
TACCAM GIANCARLO
RAINOLDI GIANFRANCO PSI - GRASSI RENATO
TASCA ROBERTO
TREZZI ENRICO
VISMARA LUIGI
PICCHI CRISTINA
PREVEDINI CESARE
VIRTUANI PIETRO
ANTIFASCISTA
VICE PRESIDENZE
URBANISTICA
SCUOLA
CASA
SANITA'
ASSISTENZA
COMMERCIO
BILANCIO
DEMANIO
TRASPORTI
CULTURA
LAVORO
ANTIFASCISTA
Rainoldi (DC)
Prevedini (PSI)
Rosselli (PCI)
Castellano (PLI)
Robiglio (PCI)
Bignami (DC)
Mattessich (DC)
Garrasi (PSDI)
Broglia (PRI)
Russo (PSI)
Taccani (PCI)
Montagna (PCI)
Locitra (PCI)
Tasca (DC)
Bigi (DC)
Robiglio (PCI)
Trezzi (DC)
Virtuani (PSI)
Del Felice (PLI)
Albani (DC)
Vismara (DC)
Cattaneo (PCI)
Merra (PSDI)
Trezzi (DC)
Le funzioni del Consiglio di Zona, sono quelle di governare nel mi gliore dei modi la Zona in cui opera. Questo in relazione alle dis posizioni Istituzionali allo Stato Italiano. In pratica è un governo locale a livello Comunale Decentrato dalli Amministrazione del Comune.
Il Consiglio di Zona delibera quindi le necessità e le convenienze Zonali su pareri elaborati nelle Commissioni e su dati e informazio ni fornite dall'Amministrazione Centrale.
Il Consiglio di Zona elegge al suo interno dei Presidenti di Commis sione i quali conducono i programmi della Commissione stessa. I dibattiti gli Ordini del giorno e le coordinazioni di una Commissione, Una volta elaborati questi dati e intendimenti, i rapporti elaborati in ciascuna Commissione vengono sottoposti all'esame del CONSIGLIO DI ZONA per operare una delibera o meno nelle sedute Consigliari.Le funzioni del C.d.Z. e di tutta l'organizzazione locale quale Decentramento, sono esposti in un volumetto:
REGOLAMENTO" - Sul Decentramento e sulla Partecipazione dei Cittadini nell'Amministrazione del Comune, EDITO DEL COMUNE DI MILANO Ripartizione Decentramento, che ogni Cittadino può richiedere diret tamente al Comune di Milano, oppure alla sede alla sede del
Le Commissioni
I Membri delle Commissioni sono in sostanza gli esperti diquelcam po o settore che ha attinenza con la COMMISSIONE. Ogni partito politico rappresentato nel Consiglio di Zona può presentare fino a 4 esperti per ogni Commissione. Gli esperti sono cittadini a cui non è richiesta la partecipazione politica, nè l'iscrizione politica al partito che li presenta.Le Commissioni si riuniscono ogni 15 giorni, salvo casi o momenti straordinari. Alle Assemblee di Commissione è ammessa la partecipazione del pubblico.
Le prime due c.: Bilancio - Ecologia - Demanio - L.L.P.P., partono e operano su dati pervenuti dall'Amministrazione Centrale, snodandosi nelle seguenti: Viabilità e Traff.,u - Cultura - Sport - Tempo Libero - Sanità e Assistenza - Scuola. Le altre: Casa - LavoroCommercio, devono raccogliere dalla base. Dalla Zona e dal Cittadi no stesso quegli intendimenti che saranno propri del loro operato che verrà qui sviluppato in progetti di attuazione.
Gli esperti di Commissione durano in carica per lo stesso periodo del Consiglio di Zona; sono però sostituibili qualora presentassero dimissioni o maturassero 3 assenze ingiustificate.
ZONA 6, MAGENTA-SEMPIONE, è compresa tra: via V. Foppa, fino al n. 14 - via California, fino al n. 20 solo pari - (via dei Sormani esclusa) - viaIMoisè Loria, dai n. 73 e n. 74 a fine - (via Vespra esclusa) - via Stendahl, dai nn. 65 e 66 a fine - (piazza Bolivar esclusa) - viale Misurata, dal n. 2 al n. 22 e numeri dispari - via Barcevia Zuara - piazza Tripoli - viale E. Bezzi - viale Ranzoni, numeri pari e nn. 1 e 3 - (piazzale Brescia escluso) - (via Cavenaghi esclusa) - (via Lorenzo di Credi esclusa) - via Domenichino - piazza Amendola - viale Berengario - piazza Arduino - viale Eginardo - via F. Gioia - via Colleoni - piazza Carlo Magno - (via Duilio esclusa) - (largo Domodossola escluso) - (via Alcuino esclusa) - (piazza Damiano Chiesa esclusa)via Ruggero di Lauria, numeri pari e dal n. 15 a fine - (piazza Firenze esclusa) - (via Caracciolo esclusa) - stazione merci ferrovie Nord - (via Farini esclusa) - piazzale Baiamonti - viale Montello - piazzale Biancamano - (piazzale Lega Lombarda escluso) - viale Elvezia, dai n. 16 e n. 21 a fine - via Cesariano - via Bertani - Arco della Pace - via Mario Pagano - largo 5° Alpini - (via Ludovico Ariosto esclusa) - (piazzale Baracca escluso) - viale di Porta Vercellina - piazzale Aquileia - (viale Papiniano escluso).
Le Commissioni all'int di un Consiglio di Zona sono 10, ripartite come segue:
BILANCIO - CASA
ECOLOGIA - DEMANIO - L.L.P.P. - LAVORO
VIABILITA' E TRAFFICO - SCUOLA
CULTURA - SPORT - TEMPO LIBERO - IMMERGI°
SANITA' E ASSISTENZA
VERBALE SEDUTA Presenti 28 Consiglieri
ORDINE DEL GIORNO
I -'Nomina Coordinatori Commissioni
2 - Nomina Vice Coordinatori Commissioni
3 - Stigmatizzazione degli episodi di violenza avvenuti in Zona. (non trattato)
DOCUMENTI ALLEGATI
Documento programmatico del C.d.Z.6
Richiesta di Autorizzazione a scattare fotografie durante la se dota C.d.Z.
Documento gruppo lavoro sul consultorio Mozione del M.S.I.-D.N. Elenco coordinatori e vice. coordinatori
E' stata deliberata la Mozione Coordinatori Commissioni con 25 voti favorevoli e 3 contrari. E la Mozione vice Coordinatori con 25 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto.
La Richiesta della Mozione M.S.I. - Il Presidente chiede ai consiglieri di mettere ai voti questa Mozione M.S.I.,ma nella quasi to talità i Consiglieri escono dall'aula, il pubblico presente batte le mani in continuità e costringe i Consiglieri M.S.I. a rinuncia re. La SEDUTA E'SOSPESA. Vedasi i 3 momenti fotografici
GENTE e FATTI
LE COMUNITA', 6
VERBALE SEDUTA Presenti 26 consiglieri
ORDINE DEL GIORNO
l - Nomina Consiglieri delle Commissioni
2 - Nomina Esperti Commissioni
3 - Licenze edilizie
4 - Parere della suddivisione della città nelle fasce previste dal la legge per "l'equo canone".
5 - Nomina rappresentanti del C.d.Z. nelle Commissioni scolastiche incaricate dall'ammissione alunni alla refezione scolastica.
6 - Funzionalità del Consultorio familia-e di via Monviso 10.
DOCUMENTI ALLEGATI
Mozione del C.d.Z. sul problema "Consolato USA' licenza Edilizia di via Burchiello 5.
Programmazione di Manutenzione Straordinaria per il 1978: Edilizia Speciale: Campi giochi-Mercati rionali-Centri sportiviStrade della Zona 6
Lettera al richiedente la Commissione edilizia di C.so Vercelli 14.
Osservazioni del gruppo DC in merito alla definizione del coef ficiente di Zona per l'applicazione della legge Equo Canone. Mozione del C.d.Z. sul problema "Consolato USA approvata alla maggioranza ,-NON CEDERE LA LICENZA EDILIZIA PER LA COSTRUZIO— NE DI CUI SOPRA.
Gradualmente, nei prossimi numeri, ci occuperemo da vicino sulla presentazione della Comunità 6. da un lato in relazione alla storia del la Zona 6, dall'altro, su fatti e momenti essenziali che verranno di volta in volta alla luce. Le Comunità della Zona 6, la più popolata delle 20 Zone di Milano, con 136.990 abitanti:vedono anche dei gruppi etnici differenti dal nostro e che nel tempo si sono inse diati nella Zona: I Cinesi.
In seguito, oltre delle Comunità Milane, ,, , Nazionali, parleremo anche di questo gruppo etnico. In questa rubbrica. ciavvaleremo di in 'erviste o richieste da parte della popolazione della Zona e di dati statistici elaborati dal SERVIZIO STATISTICA DEL COMUNE DI MILANO.
i Problemi della Zona
IL CONSOLATO AMERICANOIl Consolato generale USA, all'attualità, è senz'altro il più grosso problema che il Consiglio di Zona è intento ad affrontare e risol vere. Nella Seduta Consigliare del 21/9 78 è stato esaminato e nella stessa è stato dato parere negativo al rilascio della licenza di costruzione con una unanima votazione delle componenti politiche partecipanti. I motivi di questa votazione negativa si riscontrano nella mancanza di dati sufficienti per procedere ad una delibera che prevede il rilascio di una licenza urbanistica nell'area del parcheggio PAGANO MM.
l Consiglio ha deliberato di chiedere all'AMMINISTRAZIONE CENTRALE un rinvio di tempi decisionali per una delibera, ed allo stesso tem po maggiori e più esaurienti delucidazioni per prendere in considerazione più obbiettivamente e razionalmente il problema.
• dal LIBRO BIANCORelazione intruduttiva del Consiglio di Zona:
l) I problemi urbanistici e sociali che gravano sulla città e anche sulla nostra Zona sono numerosi e gravi.
Perciò è necessario che nello spirito costruttivo che ha generato il Decentramento Amministrativo, si confrontino e si verificano le proposte che questo Consiglio di Zona ha formulato e costruito sul la base di dati concreti e verificate esigenze della Zona echenon hanno fin'ora avuto una soluzione.
2) Questo Libro Bianco vuole essere perciò un ulteriore spunto di sensibilizzazione nei confronti della Opinione Pubblica e degli As sessorati Competenti.
IL CONSIGLIO DI ZONA
•
l problemi della Zona 6 tuttora irrisolti, i quali riguardano l'as setto urbanistico e le strutture sociali della Zona, sono esposti in un testo denominato: LIBRO BIANCO. Questi i problemi:
- IL VELODROMO VIGORELLI
IL PARCHEGGIO PAGANO M.M.
L'AREA DI VIA DOMODOSSOLA(usato FIAT)
L'AREA DI VIA TELLINI, G. GOVONE
C.so SEMPIONF 87'93 (Ex Settimana Enigmistica)
IL LEONE XIII' (Campo Sportivo)
Questi problemi, per la loro vastità occuperebbero uno spazio per noi non disponibile, perciò li pubblicheremo a puntate.
17 febbraio 1975: La Commissione Urbanistica approva una mozione che "recepisce integralmente la Petizione inoltrata dai cittadini della Zona" e chiede "che il Vigorelli ...con le aree circostanti vengano vincolate dal P.R.G. per attività sportive e ricreative".
23 aprile 1975: Il Consiglio di Zona approva all'unanimità la mo zione presentata dalla Commissione Urbanistica.
CONSOLATO AMERICANO
15/7'76
Osservazioni alla variante generale di P.R.G. elaborata dalla Commissione Urbanistica del C.C. 6 è presentata nell'assemblea popo lare del 15 luglio 1976 ed approvata all'unanimità del C.d.Z.nella seduta del 15/7/76.
" si nota che l'area del parcheggio della MM. di via M. Pagano inclusa in una Zona B2, non presenta destinazione a servizio Si ribadisce con energia la richiesta che tale area rimanga destinata a servizi."
28/4/77
Mozione approvata all'unanimità dal Consiglio di Zona 6 nella sedu ta del 28 aprile 1977.
AREA FIAT
11/9/73- Il Consiglio di Zona 6 approva all'unanimità una proposta di Piano Edilizio-Urbanistico di Zona, nel quale tra le altre aree da vincolare a servizi sociali figura quella attualmente occupata dal mercato dell'usato FIAT.
Velodromo Vigorelli
25 luglio 1974: E' sottoscritta una convenzione tra l'Amministra rione Comunale e la SMIRC (Società per la incrementazione delle razze canine) per la "costruzione di una pista di atletica, la sis temazione degli spogliatoi e delle tribune del Vigorelli da parte di un Ente (SMIRC) che nelle sole ore serali occuperà l' impianto per dar luogo a delle corse di cani..,.".
6 novembre 1974: Oltre duecento cittadini della Zona inviano una petizione al Consiglio di Zona 6 denunciando l'ini:ic dei lavori all'interno del Vigorelli per la trasformazione in Cinodromo e in vitano a bloccare questa iniziativa, proponendo di utilizzare 13 struttura per "iniziative di puro carattere sportivo accessibile ai ragazzi e ai giovani".
9/ 1/75 - Il C.d.Z. 6 approva all'unanimità la seguente mozione. "I cittadini della Zona 6, chiedono che le aree indicate nell'elen co allegato siano chiaramente vincolate nella revisione del P.R.G. secondo le indicazioni: e le destinazioni individuate dal Consiglio di Zona, dalle forze democratiche del quartiere e dal sindacato de gli inquilini".
Segue elenco delle aree, tra cui figura: "C.so Sempione 55/57 ( area su cui sorge la FIAT).
3/ 4/75 - Osservazioni alla proposta della revisione del P.R.G.ap provate all'unanimità dal C.d.Z. Nel documento si afferma tra l'al tro: "...Dettagliare un piano di servizi con particolare attenzione all'Edilizia Scolastica sino a giungere alla precisa ubicazione delle scuole di vario ordine e grado. Si riporta elenco proposte del Consiglio di Zona:
Scuole elementari:
3) Via G. da Procida, su area attualmente occupata dal merca to dPll'usato FIAT....mq.9060.
AREA VIA GENERAL GOVONE ang. VIA TELLINI
Consiglio di Zona 6
Studio sulla situazione scolastica della Zona.
Documento conclusivo dei lavori svolti dalla Commissione " Attività Culturali"approvato dal C.d.Z. nella seduta del 10/12, 1970. "Paragrafo n.
Proposte ad immediato termine - priorità:
.... il C.d.Z. chiede il vincolo e l'acquisizione delleseguen ti aree:
....area Via G. Govone ang. Via Tellini (proprietà FF. NORD).
Mozione Assemblea Popolare 28/10/1971 approvata all'unanimità. Si chiede l'acquisizione per attività scolastica dell'area di Via Tellini ang. Via G. Govone.
Assemblea Genitori Scuola Materna Rasori 5;10'1971. Chiede....il vincolo e l'acquisizione dell'area Via G. Govono ang Via Tellini (proprietà FF.NORD) per attrezzature scolastiche.
Atti P.G. 29940/73 del Comune di Milano - Ripartizione Urbani stica - Piano Regolatore 26'7 1973.
"Da parte dei rappresentanti del C.d.Z. e del Comitato Popolare è stato segnalato per la realizzazione di una scuola un'area posta in Via G. Govone ang. Via Tellini.
.... L'area ha una superficie di circa mq. 4000.
.... Sull'area ....data la superficie può essere realizzata esclu sivamente una scuola materna Tali aree saranno disponibili dopo l'approvazione di eventuale va riante al P.R.G. ed espropiazione dell'area".
AREE CORSO SEMPIONE 87-93
11/ 9/73 - Il C.d.Z. approva le osservazioni alle proposte di revisione P.R.G. presentate nella Commissione Urbanistica in cui si richiede il vincolo dell'area ad Edilizia Popolare.
5/12/74 - Assemblea Popolare sul problema.
9/ 1/75 - Il C.d.Z. fa propria la mozione approvata in assemblea e vincola a servizi l'area C.so Sempione 93.
4'75 - Osservazioni alla proposta di revisione P.R.G. (Cannarella).
Per l'area in :,ogetto si chiede destinazione specifica (scuola ma terna).
10/ 2/76 - Il C.d.Z. prop.), 'area "ex settimana Enigmistica" a servizi (unitamente ad altre aree)
10/ 3/76 - Mozione inviata alla Ripartizione Urbanistica P.R.G.
16/ 7;76 - Dal verbale n. 6 della Commissione Casa: ' la società proprietaria degli edifici non prenderà iniziative fino al 30 9 76 e quindi è necessario arrivare prima di tale data ad un accordo con gli inquilini, il Comune e il C.d.Z."
Conservazione con l'Istituto Leone XIII° per concessione amministrativa di area Comunale sita in fregio alla Via Rossetti, angolo Via Pallavicino per campo giochi ragazzi.
30/10/62 - A Milano negli uffici municipali, tra l'Assessore Salva tore Cannarella in rappresentanza del Comune di Milano e il sig. Padre Armando Cattaneo nella sua qualità di rappresentante legale dell'Istituto Leone XIII°, viene accordato e stipulato atto di con venzione (agli atti).
8/11/62 - Il Prefetto rende esecutorio l'atto di convenzione, che ha la durata di 9 anni a partire dalla data di approvazione.
5/ 771 - Il Consiglio di Zona esamina e discute la convenzione e delibera:
1°) che 1' Amministrazione non disponga il rinnovo della convenzio ne in oggetto, trattandosi di area abbastanza considerevole:
2°) che detta area venga messa a disposizione del Consiglio di Zo na 6 che ne destinerà la utilizzazione a servizi sociali.
(atti: 135665/71 P.G. - 1053 71 RD 111 C.d.Z.6
16/ 7/71 - La Ripartizione Decentramento con atti 113077/71 P.G.
- 1140/71 R.D., trasmette copia della domanda di permuta del terre no pLo di proprietà del Comune, indicato in oggetto, con terreno di proprietà dell'Istituto Leone XIII° sito in Via F.11i Zoia, perchè il C.d.Z. esprima urgentemente il proprio parere.
REINVENTARE LA ZONA 6. di vanni g. de conti
SE INVENTARE, per tutta la storia dell'uomo, E' STATO IL MESTIERE PER VIVERE, REINVENTARE E' IL MESTIERE PER CONTINUARE A VIVERE
Al di fuori delle componenti base, biologiche essenziali, tutto é INVENZIONE, o frutto produttivo-creativo del nostro intelletto che ci differenzia come specie dagli animali e ci mette in quell'assetto umano, dove, solo da noi dipende il futuro prossimo della nostraesistenza e vita. Questa inventiva ha due componenti essenziali, una sorregge l'altra e viceversa. componenti che possiamo dividere in contesto ETICO (come momenti del pensiero), e contesto ESTETICO. In altre parole, se la società che ci ospita, e noi ne facciamo parte integrante, é per così dire: "La Fabbrica del Peccato!";non é detto che ciò come prodotto sia statico e imiodificabilenel tempo. Stà a noi trovare soluzioni migliori, più ovvie e più concrete.
In queste parentesi vorrei intavolare un discorso consecutivo sulla Zona 6 e con i suoi abitanti. Un discorso promozionale produttivocreativo nell'assetto della REINVENZIONE dei contenuti e dei bisogni stessi di una località. Per fare ciò dobbiamo aver presente alcuni fattori base su cui si diversifica il discorso di REINVENZIONE e quindi di riassetto delle strutture e non strutture. In questo la sintesi principale é la funzionalità: "Il salto dal regno attuale,'al regno del bisogno, o bisogni essenziali per una Zona-località.In questo contesto rientra:l'assetto e la funzionalità politica e collettiva della zona stessa:' Successivamente, questo si sposta: 'Dal regno del bisogno collettivo e funzionale, al regno dei bisogni individuali degli abitanti(quale necessità), per rendere più funzionale la zona in cui vivono e magari operano'. Entrambe queste parentesi sono legate ad una fase ETICA come traino. Una seconda parentesi vede il salto di qualità: "Dal regno delle necessità(quali bisogni), al regno della libertà creativa”. Questa seconda parentesi di cui parleremo più diffusamente in seguito, ha come traino una fase ESTETICA di Reinvenzione e rinnovamento dei contenuti e modi. Per concludere questa iniziante parentesi-esposizione, vorrei elencare che nella Zona 6, come del resto in altre località, cé questa disponibilità latente, resta solo mettere in atto la volontà di cambiare, cambiarsi e progredire proprio in virtù di trasformare lafab brica del peccato!
ELEZIONI EUROPEE 1979
di Guido Meloni
La data del 10 Giugno 1979 sarà un giorno che possiamo considerare come tappa finale di un lungo cammino iniziato circa vent'anni addietro e cioè quando gli organi della Comunità Economica Europea decisero di mettere in pratica le disposizioni previste dai trattati comu nitari.
Si uscirà fuori dalle dichiarazioni cartacee delle buone intenzioni espresse finora dai governanti dei paesi della Comunità EconomicaEu ropea senza che alle buone intenzioni avessero fatto seguire i fatti concreti e cioè la rottura dei confini nazionali. C'è stato e c'è tuttora chi si chiede se l'Europa sia dietro l'angolo oppure non sia uno dei tanti miti che costellano non soltanto il cielo italiano ma anche quello anglo -francese e franco-tedesco per non parlare degli stati minori e delle forze politiche che dalle prossime elezioni si augurano l'attuazione di una politica di schieramenti e un peso politico che non hanno e non avranno mai nei rispettivi parlamentinazio nali .
Non è pensabile, infatti, una ipotesi di "compromesso storico" nel parlamento europeo così come non appare possibile l'instaurazione di un'Europa delle Patrie sognata da certe forze politiche franceti.
E' pur vero che le elezioni per il Parlamento Europeo troveranno l'Italia in un momento di crisi economica e politica, influenzata da un dibattito ideologico che, apparentemente sembra influenzare solo la sinistra mentre in effetti tocca tutta la politica italiana abituata a sommare, troppo spesso, questioni concrete e cruciali con le discussioni fini a sè stesse.
Il superamento degli egoismi nazionali è un fatto rivoluzionario perchè proprio nel superamento di essi stà il fascino dell'unificazione europea che provocherà un rimescolamento di idee, di costumi, di leggi, che noi riteniamo proficuo ed auspicabile in tutti i settori ma soprattutto in quello che più ci è congeniale: la finanza. Essa rappresenta per lo Stato quello che per il singolo individuo è il nutrimento che gli consente di vivere, di pensare, di agire,di guadagnare e, perche no?, di pagare le tasse e ridistribuire parte del suo red dito per il soddisfacimento dei bisogni pubblici.
A una finanza europea deve necessariamente corrispondere un contribuente europeo. Non si può procedere alla unificazione del mosaico di sistemi fiscali fra i paesi della CEE, senza immaginare contemporaneamente un'identità di contribuente, con uguaglianza di diritti e di doveri. Non si tratta dunque solo di unificare il sistema tributario, oggi diverso da Paese a Paese, ma unificare anche la coscienza fi scale dei singoli contribuenti.
Negli anni '60, a un convegno per l'armonizzazione fiscale fra i paesi del Mercato Comune Europeo, a Bruxelles, fu lasciata cadere maliziosamente una battuta: "Dimmi come paghi le tasse e ti dirò di che paese sei', lasciando intendere che l'identificazione del contribuente era gioco da ragazzi soprattutto per quel che riguardava l'Italia, dove lo spezzatino fiscale, distribuito fra Stata, Regioni statuto speciale, Province, Comuni, Camere di Commercio e altri organi più o meno pubblici con la relativa duplicazione fiscale ( valga per tutti l'imposta di famiglia, gestita dai comuni, e l'imposta complementare sulle persone fisiche, gestita dallo Stato egravanti entrambe sullo stesso reddito) avevano raggiunto vette insuperate di irrazionalità. Il sistema fiscale di casa nostra, paragonabile aduna grande e vecchia coperta, rammendata e rattoppata con leggine di ardua interpretazione o intese a proteggere interessi corporativi, sem brava congegnato in modo da premiare e incentivare le evasioni. Non a caso l'imposizione indiretta aveva di gran lunga la prevalenza sul la imposizione diretta, al contrario di quello che avveniva negli altri Paesi.
Con la riforma fiscale che ha preso inizio nel 1970, frenata da ritardi, rinvii, proteste, eccezioni, e amputazioni le cose sono cambia te e sicuramente in meglio anche se non si è raggiunta la equità assoluta fra i contribuenti essendo questa un'utopia anche in Paesi fi scalmente più progrediti e sensibili del nostro oltre ad essere caratterizzati da un forte senso civico dei contribuenti.
Potremmo quindi aggiornare la battuta detta all'inizio con la variante: 'Dimmi che lavoro fai e ti dirò se sei un contribuente onesto o un incallito evasore fiscale", per intendere che la riforma fiscale pur avendo indubbiamente avvicinato il nostro sistema tributario a quello dei Paesi del MEC, con un progressivo e lodevole incremento delle imposte dirette, ha tuttavia penalizzato un tipo di contribuen te quale è quello areddito fisso da lavoro dipendente: mentre non ha raggiunto con uguale severità le categorie degli impreditori dei commercianti e dei liberi professionisti. Il sistema tributario italiano dovrà quindi necessariamente trovare una sollecita soluzione segue a pag.
senza tornare a vecchi sistemi che proprio per essere stati sperimentati hanno dimostrato la loro incapacità a raggiungere l'equità e la perequazione tributaria.
Ad una finanza europea dovrà necessariamente corrispondere, come ho detto prima, un contribuente europeo perchè qualunque flusso moneta rio deve avere un comune flusso di entrate tributarie senza le quali è impensabile possano programmarsi quelle scelte per le quali i di versi Paesi membri hanno deciso di unirsi in una Europa libera e democratica.
Le battaglie politiche che dal trattato di Roma in poi si sono succedute nei Parlamenti dei diversi Paesi e quelle che nello stesso Par lamento Europeo sono avvenute in tutti questi anni stanno a dimostrare quali e quante difficoltà esistano e occorra superare affinchè i singoli Stati, e quindi i cittadini di essi, si abituino a pensare, a ragionare, ad agire in termini più vasti, più estesi e meno egoistici di quanto non siano stati finora.
In questo quadro, fra le altre cose s'impone quindi che l'unificazione dei sistemi fiscali e non soltanto per quanto attiene all'IVA o ad altre imposte indirette poichè è di tutta evidenza che un'imposizione diretta differenziata crea squilibri economici, e quindi poli tici, per cui ne verrebbe influenzato immancabilmente l'intero sistema finanziario e politico europeo. Non possiamo ignorare, infatti, che uno degli obbiettivi finali è rappresentato anche dalla istituzione di una unità monetaria europea che potrebbe avere un potere d'acquisto diverso nei singoli Paesi membri. Con Questo non e detto che i singoli Stati membri debbano ri nunziare ad una certa autonomia impositiva poichè occorre tener conto delle diverse economie vigenti in ciascuno di essi e ciè del fat to che mentre in Italia l'iniziativa pubblica prevale su quella privata negli altri Stati avviene il contrario o quasi.
(continua nel prossimo numero)
SCUOLA POPOLARE SEMPIONE ! ! !
Nella seduta Consigliare del 21/9/78 è stata deliberata la mozione "Scuola Popolare Sempione", nonostante ciò questa faccenda resta an cora in aria. E' stata stabilita già che la loro sede sarà nella scuola elementare di Via Giusti, però questa sede non è ancora agibile per mancanza permesso Ufficio Igiene. Qui. è necessario fare qualcosa e subito, bisogna valicare questi tempi morti, bisogna aiutare que sti ragazzi nella misura delle loro necessità. Se questo permesso dell'Ufficio Igiene tarda a venire, muoviamoci, facciamo qualcosa, in terveniamo presso il Consiglio di Zona!
Quale cultura? Dei dividendi o addizionandi?
LA CULTURA
LA CULTURA : UNA GALASSIA DA CONQUISTARE!
Che tipo di cultura si vuol fare? E, come si vuol fare cultura? Credo che queste siano le due domande essenziali per chiarire posizioni di fondo che potrebbero assumere aspetti equivoci. Per fare questo bisogna tener presente dei dati essenziali: 1°)- Che la Commisiane cultura parte su indirizzi dell'Amministrazione Centrale. 2°)- Che la Commissione cultura è in sostanza l'espressione di questo indiriz zo. 3°)- Che si può far nascere una programmazione di stampo locale in relazione alle necessità e bisogni della Zona. 40)- Che gli esperti di Commissione: o sono esperti politici (quindi portavoce del partito' che li presenta in Commissione), oppure sono degli esperti a cui viene chiesto un parere. (E' bene chiarire questa ultima parentesi!)
E' chiaro che la cultura è una galassia da conquistare e appropiarsene politicamente, e da questa si diramano nuovi momenti di indottri namento ed anche un riassetto generale nell'apparato istituzionale e sociale, ma per ora non mi sembra questo il compito di una tale Com missione. Se questo avverrà, allora dovremo tenere in considerazione altre eventuali. Intendo riferirmi a questo in relazione alla vo lontà e motivazioni emerse nella prima assemblea, in particolar modo nei momenti di indagine. Da quì, una nuova visione: se i momenti di indagine come il test da un lato, e l'indagine allargata dall'altro, vogliano in relazione ai dati che emergeranno, predisporsi al la creazione di una linea culturale come bisogni la quale parte dalla volontà e necessità dei cittadini,si apre un nuovo campo che nell'assetto di Decentramento della struttura delle istituzioni democratiche dello Stato può avere un suo significativo effetto.Però è quì che necessita una seconda chiarificazione e proprio nell'assetto politico dei partecipanti e della Commissione stessa.
Da quanto mi risulta una Commissione non promuove un momento politico, non è nei suoi compiti, quanto dei momenti di suggerimento es senziali per far si che il Consiglio di Zona formuli un voto politico.
In questo caso come abbiamo visto, possiamo avere un'arma a doppio taglio:10)- lavoro sull'indirizzo dell'Amministrazione Centrale. 20)- lavoro sull'indirizzo radicale delle masse quale loro bisogno e volontà.
Rapporto sulla Commissione Cultura riunitasi il 2 ottobre.
Sotto il coordinamento del Presidente Commissione Cultura: Russo
Cristina, si è riunita per la prima volta questa Commissione nel nuovo riassetto del C.d.Z. dopo la rielezione da 20 a 32 Consiglie ri. Ordine del giorno:
1°) Avvio discussione pareri piano strutturazione Commissione .
2°) Varie ed eventuali. Riunendo in sintesi i due temi dell'O.d.G., sono emersi parecchi punti promozionali in un contesto globale non disinteressato. Esiste infatti una volontà essenziale condivisa da gli esperti di Commissione nel portare avanti temi e promozioni di verse e più reali onde avere una validità e partecipazione maggior mente concreta da parte dei cittadini.
Tutti i partecipanti, sono stati concordi nel fallimento dei prece denti programmi di Commissione i quali non hanno avuto una reale e interessata partecipazione da parte degli abitanti. Si sono espres si pareri vari e toccati temi di discussione molto vasti: Eccoimo menti essenziali emersi in questa assemblea.
2/10'78: - Laboratorio protetto. (Reinserimento persone che escono dalla casa di cura)
Spettacoli organizzati.
Esposizione dell'incaricato contatti cine.
Liceo Beccaria-Discorso sulla Bibliot,eca.
Esposizione programma MUSEO FREUD
Corso di mimo (luci e animazioni del Museo di Via Strigelli, 6 Zona Molise)
CEMB (centro che si occupa di introduzione della Musica
CIO' CHE E' BENE PER I CITTADINI O CIO' CHE E' BENE PER LA POLITICA?
Corsi per Bambini).
Pomeriggi musicali ARCI
Lettura documenti cultura-sport-tempo libero. Vari epositivi gli interventi degli esperti di Commissione, sia co me proposte promozionali, sia come prese di posizione-intervento. Il fallimento della precedente gestione nella sua quasi totalità,è stato un motivo di riflessione da cui sono emersi dei momenti inda gine-promozione su due fronti, questo, per poter venire a conoscen za delle reali esigenze da parte dei cittadini su come meglio inve stire un piano programmatico nella nuova gestione Commissione cultura. Da un lato una parentesi-indagine.proposta a suo tempo da un gruppo indipendenti alla precedente Commissione cultura e tutt'ora in corso. Questa indagine si compone di un test da far compilare per sonalmente agli abitanti della Zona. Dall'altro lato, una indagine più allargata: vedere, osservare, partecipare, intervistare,disco tere sia in occasione di manifestazione ricreative di massa sia nei le scuole, nelle fabbriche ed in oltre iniziative in seno alla Zona. Entrambi questi momenti potrebbero dare, almeno come si pensa delle indicazione più essenziali e concrete sul come promuovere un programma culturale che veda la partecipazione interessata da parte della ZOna 6 e dei suoi abitanti.
Tutto ciò dovrà essere consecutivo e graduale, e mandato avanti nel le prossiRe assemblee. Qui si ferma questa parentesi sulla Commissione cultura, d'altro canto io vorrei elencare e confutare alcune parentesi nell'ambito delle Commissioni e sulla Commissione cultura stessa.
Ovviamente ognuno di questi esperti di Commissione ha determinate e proprie idee politiche, cambiano le funzioni quando le idee politi che personali si sostituiscono alle linee culturali di quel determinato partito politico; allora quì va rivista la partecipazione degli ESPERTI. Se le parentesi culturali ed i programmi da portare avanti in una commissione hanno un preciso indirizzo e orientamento politico dei partiti, allora è bene che questi Esperti siano dei burocratici politici preparati in questo caso, nell'ambito della poli tica culturale di quel partito. Anche se il lavoro di una Commissione, si indirizza in parte o totalmente sulla volontà e necessità del la massa della Zona, avremo una linea culturale dei "dividendi", però è meglio.e più funzionale che questi dividendi'che diventano gli esperti; presentino già etichetta politica come: ESPERTI POLITICI del Oppure di quegli altri partiti rappresentati. Se in'vecegl Esperti restano solo esperti non strettamente politicizzati personalmenten quanto non devono trarre conclusioni politiche che trarrà poi il Consiglio di Zona, avremo anche meglio la possibilità di usare quest'arma a doppio taglio e diventare quindi degli " addizionandi".
Se il Decentramento Istituzionale ha a mio avviso una validità,cioè quella di migliore conduzione democratica al di fuori di una gretta burocratizzazione, resta proprio il far scaturire e nascere dalla massa un'alternativa alla politi-ca culturale dello Stato e del si stema. E' quì che abbisogna di proposito e di necessità una risposta. E' quì che una Commissione deve impostare i suoi programmi od suoi limiti. E' quì che un Consiglio di Zona deve motivare e maturare una risposta che non può che essere in questi termini:
"CIO'CHE E' BENE PER I CITTADINI O CIO' CHE E' BENE PER IL CONSIGLIO DI ZONA, E QUINDI PER LA POLITICA CULTURALE DELLO STATO?!!! di vanni g. de conti
Documento stilato dalla Scuola Popolare Sempione.
La Scuola Popolare Sempione è un servizio gratuito offerto a tutti i lavoratori del quartiere per il conseguimento della 3° media ed è anche un luogo in cui si può parlare dei problemi di ogni giorno.
Il metodo di studio e gli argomenti sono la realtà dei partecipanti; l'attività didattica è coordinata da un gruppo di animatori che sono lavoratori che operano da tempo nella Scuola Popolare.
Le Scuole Popolari hanno come obiettivo del loro lavoro la presa di coscienza dei corsisti per il cambiamento della realtà (dei corsisti e degli animatori).
La Scuola Popolare si rivolge anche a quei lavoratori, casalinghe e giovani che, già in possesso della 3° media, cercano un posto dove incontrarsi per discutere dei loro problemi, confrontarsi e affrontarli insieme. Chiamiamo questo momento di incontro 2- livello. Ogni anno però si ripropone il problema della sede.
Lavoriamo nel Tartiere da 5 anni e abbiamo già cambiato 4 sedi.
Aspettiamo da un anno di entrare nella scuola elementare di Via Giusti, e non è ancora pronta.
Manca solo il permesso dell'ufficio d'igiene
Cosa valgono i C.d.Z.?
Da un'esame attento dell'attuale funzionamento e operatività di un C.d.Z., penso che l'interesse che si è cercato di creare in seno ai componenti ed alla cittadinanza di una Zona, sia in larga misura disatteso. Anche se e malgrado sotto l'aspetto formale l'AMMINISTRAZIO NE CENTRALE intenda farci operare, ciò non avviene; questo perchè la medesima praticamente continua a rimandare le scadenze, scadenze a suo tempo programmate per far si che i C.d.Z. si spogliassero di quella operosità burocratica e il tutto diventasse più direttamenteope rante.
Dico tutto questo e ravvivo nella memoria dei cittadini alcune date che dal mio punto di vista erano e sono tutt'ora determinanti per o perare nel merito di quanto e come ci si era proposto. Nel luglio di quest'anno,1978, 1'AMM.CENTRALE aveva sciolto tutti i C.d Z. delle 20 Zone di Milano per poter rendere operante i suddetti Consigli in base alla legge sul Decentramento. dopo l'avvenuta riconferma e nomina dei successivi C.d.Z. e suoi Consiglieri, tutto ciò non si è avverato e siamo tutt'ora nell'impossibilità'latente di operare .nel modo che i cittadini si aspettano e nella volontà e intendimento degli stessi Consiglieri, mentre l'AMMINISTRAZIONE CENTRALE continua a far credere e sperare.
Penso altresi che nell'attesa e data che questi intendimenti vengano sviluppati, i Consiglieri di Zona debbano prendere una formaleede cisa posizione politica nei confronti dell'AMM.CENTRALE perchè è proprio e solo l'AMM CENTRALE che con le sue lotte e guerre intestine nella suddivisione del potere da gestire non riesce ad attuare il programma cui si era proposto. Mi auguro che la capacità è l' operati vità degli organi competenti, dei quali io dubito, possano superare(e non ci credo), tutte le situazioni che loro stessi hanno creato. Ribadisco ciò nel bene dei cittadini e del Consiglio di Zona di cui faccio parte.
Il Direttore MIE MIO 11111•1
REPORTAGE
data s v • IO •78
Ordire del Giorno
1°)- Parere su concessioni locali scolastici presso scuole di Piaz za Sicilia e Via Giusti, 15;
2°)- Relazione Commissione Assistenza Sanità sul problema funziona lità del Consultorio Familiare:
3°)- Calendario Commissioni;
40)- Regolamento interno:
5°)- Licenze Edilizie.
Documenti Allegati
A) - Sollecito all'Assessorato all'Edilizia Popolare a convocare entro breve tempo l'Assemblea generale di tutte'le Commissioni casa dei 20 C.d.Z.
8) - Proposte d'organizzazione di Assemblea Popolare sul problema "l'attuazione della legge dell'Equo Canone": problema e propo ste della Zona 6
- Mozione sul problema della convenzione De Angeli-Frua:
- Mozione presentata dai. gruppi D.P.-P.S.I. -P.C.I. sulla recru descenza del terrorismo;
- Progetto orario del personale del Consultorio Familiare:
- Regolamento interno del C.d.Z. 6.
Le mozioni 4 e B sono state approvate all'Umanità
- La mozione C, messa ai voti: presenti 19 Consiglieri - 16 a favo re - 3 astenuti
Mozione D letta dal Condigliere del gruppo D.P. ha sollevato nei gruppi PLI e DC alcune integrazioni di detta mozione. Successiva mente il presidente mette ai voti. Presenti 2lconsiglieri = 12 a favore 8 contrari I astenuto
Punto 1°) 0.d.G. - presenti 23 Consiglieri voti 21 a favore - 2 a stenuti.
Punto 2°) 0.d.G. - respinta la richiesta del gruppo D.P. in fidata 27.9, sulla creazione di una"Commissione specificatamente sui problemi femminili". Dopo ampio dibattito viene messa ai voti. presen ti 23 Consiglieri voti: 19 contrari - I a favore - 3 astenuti
Punto 3°) 0.d.G. - Necessità di Calendari Commissioni : Sanita:lo 2 Lunedì eventualmente 2 o 4 mercoledi del mese. CASA ogni lunedìpire cedente il C.d.Z. (convocazioni ogni 15 giorni) Bilancio: ogni venerdì - Cultura: il lunedì precedente il C.d.Z. - Demanio: il mar-
tedì - Urbanistica: il giovedì quando non si svolge il C d.Z. :,cucla: 2 e 4 lunedì ogni mese.
Punto 4°) 0.d.G. Consiglieri presenti 23, solo il gruppo DP ha e spresso voto contrario, nessun altro avendo espresso motivazioni è stata approvata alla maggioranza.
Punto 5°) 0.d.G. Espresso all'umanità il parere favorevole alle se guenti richieste di concessione edilizia:
Via Parmigianino, 19 Via M. Pagano, 63 Via G. S. Bernardo, 11 Via S.M. del Carso, 13 Via Buonarrotti, 5 / C.so Sempione, 27 , Via Stromboli, 13 / Via Fidelfo, 77 / Via Caravaggio, 2 ! Via Poli ziano, 4 / Via Moisè Loira, 72 , Via V. Monti, 57