Istruitevi che avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Organizzatevi che avremo bisogno di tutta la nostra organizzazione. Agitatevi che avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
(A. GRAMSCI) AUTOBIANCHI A CURA DEL C. d. F.
N. 4 - NOVEMBRE 1977
IL COMPAGNO DI LAVORO
Contro le scelte recessive del padronato per l'occupazione, gli investimenti, lo sviluppo del sud per imporre l'attuazione della legge sulla riconversione industriale partecipiamo in massa alla manifestazione dei metalmeccanici il 2 dicembre a Roma
Occupazione: obiettivo del movimento sindacale
Il grave attacco all'occupazione (Montefibre, Italsider, Partecipazioni Statali) e il ricorso selvaggio alla cassa integrazione, oggi è certamente il problema più evidente della attuale situazione politico-sociale.
Pur essendo un bisogno fondamentale nel sistema capitalistico il problema dell'occupazione passa in secondo piano, avendo come obiettivo primario il profitto e la disgregazione sociale e la divisione tra gli sfruttati (operai, studenti, emarginati).
Con il « miracolo economico » degli anni '60, l'occupazione industriale è aumentata notevolmente, come pure nel settore terziario; ma la dinamica di questo aumento occupazionale non è stata la conseguenza di un reale e duraturo decollo economico, ma un trasferimento di forza-lavoro generalizzato dall'agricoltura all'industria, accentuando maggiormente lo squilibrio nord-sud, con un forte movimento di immigrazione nel Nord-Italia e di emigrazione verso l'estero e la disfunzione delle
possibilità di sviluppo dell'agricoltura al Sud.
Anche uno dei tradizionali settori della nostra economia, l'artigianato, ha subìto una parabola discendente; dietro a queste tendenze si scoprono scelte politiche che ne hanno aggravato e ne aggravano tuttora la crisi (restrizione del credito, legislazione non favorevole ad una espansione economica e quindi occupazionale, tentativo da parte della Confindustria e dei boiardi di stato di diminuire la capacità di contrattazione del sindacato.
Oltre alle clamorose chiusure recentemente registrate ed ai continui ricorsi alla utilizzazione della cassa integrazione selvaggia, va aggiunto un altro fatto reale: il blocco delle assunzioni. Di fronte al pericolo reale di un presunto « sviluppo senza occupazione », tipico della logica capitalistica, ci si deve muovere nei confronti del potere politico con richieste di intervento di questo tipo:
1) una politica fiscale più efficiente e più
giusta tesa a creare le condizioni per impedire Io spreco del denaro pubblico; decisi interventi dí ristrutturazione agricola e industriale; riforma della amministrazione pubblica; meno burocratica e quindi capace degli interventi u.apracitati, e coinvolgente in modo diretto la capacità decisionale dei cittadini.
Secondo l'analisi fino ad ora descritta, interrogativi e possibilità si aprono oggi anche per il sindacato, che si trova così davanti ad un vasto settore di sperimentazione e di intervento, coinvolgendo per a._ - sto tutta là capacità creativa che dalla e gli possa venire, favorendo innanzi$.c..;:o un processo di partecipazione attiva dei lavoratori per determinare le scelte poiltico-sindacali coerenti e necessarie. Nel processo di disgregazione sociale, .arre riscoprire i valori di solidarietà e ai enAtà tra i lavoratori, caratteristiche fondamentali della storia del movimento operaio e sindacale italiano.
In questi giorni i lavoratori della Fiat rispondono con la lotta alle pretestuose richieste di straordinari al sabato. La Fiat afferma che: « E' necessario lavorare sei sabati per produrre 4.500 vetture in più, perchè la domanda del mercato per la " 127 " si è fatta notevolmente superiore ».
La F.L.M. risponde che la richiesta del mercato era conosciuta da tempo dalla Fiat, soprattutto perchè la produzione prevista non viene raggiunta per mancanza di organico e per strozzature produttive che la Fiat non vuole risolvere.
Anche all'Autobìanchi i cancelli sono stati picchettati dai lavoratori.
La direzione Autobianchi ha seguito prontamente l'esempio del « Signor » Agnelli comandando al sabato e anche durante i normali giorni lavorativi un notevole numero di operai e impiegati in lavoro straordinario.
Agnelli dice: « I blocchi ai cancelli creano solo divisione tra lavoratori e disoccupati. Impedendo la produzione di 4.500 autovetture non possiamo assicurare un incremento dell'economia e quindi dell'occupazione ».
Ma non le è per caso passato per la mente che sei sabati lavorativi equivalgono a 52 nuove assunzioni?!
Gli operai, i disoccupati, gli studenti lottano, comunque, insieme davanti ai cancelli per combattere la disoccupazione, nonostante le campagne denigratorie nei confronti del movimento operaio da parte dei padroni, Confindustria in testa, e del Governo.
L'unità tra Nord e Sud deve costituire il polo di adesione della classe operaia. Non si fanno, quindi, scelte sulle spalle dei lavoratori.
No agli straordinari, no al lavoro nero, sono momenti di lotta ai quali la classe operaia lega a sè vasti strati popolari, ma che comunque devono far seguire un obiettivo molto più ambizioso: quello di essere domani classe dirigente!
NO AL FASCISMO
ROMA, 3 Ottobre — Walter Rossi militante di Lotta Continua è stato ucciso dagli aderenti dell'MSI.
L'Italia antifascista è scesa immediatamente in piazza per rispondere a questo ennesimo episodio di violenza fascista.
I luoghi di lavoro, negozi, uffici, trasporti pubblici si sono fermati in segno di protesta e di solidarietà alla famiglia del compagno Walter Rossi. Da tutte le parti si sono levati commenti di disprezzo e di sdegno, ma ancora I'MSI siede in parlamento indisturbato nonostante i lavoratori, gli antifascisti, i partiti della sinistra, abbiano chiesto l'immediato scioglimento del partito fascista.
A Roma, il giorno dopo i gravi fatti, furono chiuse tre sedi missine, da dove partivano squadre di picchiatori per seminare terrore tra i cittadini democratici, ma subito dopo ne furono riaperte due beffeggiando così la giusta protesta degli antifascisti.
Anche Cossiga, ministro degli interni, in parlamento denunciò la violenza dei fascisti dell'MSI, ma i discorsi di certi personaggi non ci sono mai piaciuti. L'antifascismo di alcuni ministri democristiani è solo fumo negli occhi. La volontà popolare antifascista ha ormai individuato chi sta dietro la strategia della tensione in Italia e il movimento operaio, gli studenti, i disoccupati saranno sempre in prima fila per difendere e realizzare la Costituzione.
Oggi a 30 anni dalla Resistenza e dalla sconfitta del nazifascismo, le masse popolari debbono ancora lottare e vigilare contro il rinascere del fascismo (sempre vecchio) con la stessa energia e unità che li contraddistinsero durante i duri anni di lotta contro un nemico spietato.
L'MSI è il partito che oggi e da 30 anni è stato al centro di provocazioni e atti di sangue: un partito dunque che nulla ha di costituzionale.
Oggi, oltre a chiedere io scioglimento e la chiusura dei covi dell'MSI, è necessario eliminare alla radice i presupposti che permettono la sopravvivenza del germe fascista e criminale.
Al fascismo deve essere tolta ogni possibilità di respiro. L'unità tra operai, studenti, donne, disoccupati, cittadini è l'unica alternativa per lottare contro lo sfruttamento e la violenza fascista.
CGIL-CISL-UIL sui problemi del piano energetico
10/10/1977
Il dibattito svoltosi alla Camera sui problemi dell'energia ha dimostrato quanto da tempo denudato dal Sindacato e cioè la mancanza di un "piano energetico" da parte dei Governo. E perciò un grave ritardo nell'adottare i necessari interventi, peraltro di grande rilevanza, che, se non sarà rapidamente superato, comporterà conseguenze pesanti per le prospettive di sviluppo del nostro paese.
Gli indirizzi approvati dalla Camera corrispondono alle rivendicazioni per le quali il Sindacato lotta da anni, per quanto riguarda la politica delle fonti energetiche alternative e la politica del risparmio, che dovranno trovare nella individuazione degli strumenti finanziari e operativi urgente attuazione.
Per quanto concerne la politica petrolifera la risoluzione del Parlamento, mentre fa propria l'indicazione di Perseguire una politica di accordi di sviluppo nel campo dell'approvvigionamento, non dà invece alcuna indica-
zione circa il carattere e gli sbocchi che dovrebbe avere la ristrutturazione del settore della raffinazione.
Per quanto concerne la politica nucleare, la risoluzione non accoglie l'indicazione del Sindacato di scegliere una sola filiera fra i reattori ad acqua leggera, mentre per il reattore ad acqua pesante — cui restano legate le nostre possibilità di esportare centrali nucleari complete — la mansione della "opportunità di sperimentare il Candu" rimane ambigua (perché essendo il reattore canadese un reattore "provato" può essere "sperimentato" solo costruendolo su scala commerciale) e dal Sindacato non può che essere interpretata come l'indicazione di costruirlo tra i reattori in programma.
La politica energetica, deve essere considerata come una priorità della politica economica di trasformazione da realizzare nel nostro paese e richiede l'impegno di lotta più complessivo dell'insieme delle forze del movimento sindacale unitario e quindi l'adozione da parte della Federazione Unitaria delle iniziative necessarie per realizzare questo obiettivo.
Un programma di iniziative sarà definito dalla Segreteria Unitaria tenuto conto che gli incóntri già previsti o richiesti al Governo, sia per la specifica situazione di Montalto di Castro, sia per un confronto sulle misure da adottare sulla base delle indicazioni del Parlamento.
er o; aolcita, igi isì iner Ila ziva Ite le, e >n>e-
Comunicato della Segreteria della Federazione Nazionale
Abbiamo intervistato i medici dello SMAL di Desio: Dottor Quaianni e Dottor Roncati
Che cos'è lo S.M.A.L.?
Innanzitutto diciamo cosa significa la sigla S. M. A. L.: è l'abbreviazione di " SERVIZIO DI MEDICINA PREVENTIVA
PER GLI AMBIENTI DI LAVORO ". Questi servizi sono stati creati su una Legge istitutiva (n. 37) della Regione Lombardia nel 1972. t un servizio pubblico, territoriale, creato dai singoli Consorzi Sanitari di Zona (come il Consultorio Pubblico, il Servizio di Medicina scolastica, ecc.).
I fondi usati per il funzionamento degli S.M.A.L. vengono forniti annualmente dalla Regione e vi contribuiscono anche i Comuni facenti parte del C.S.Z.; nel nostro caso i Comuni sono quelli di Desio, Nova Milanese, Muggiò. Lo S.M.A.L. interviene nelle fabbriche su richiesta dei Consigli di Fabbrica e su autorizzazione della Direzione. In sintesi suoi compiti sono: Indagine sulla nocività degli ambienti di lavoro.
Indagine sullo stato di salute dei lavoratori.
Indagini epidemiologiche per individuare cause di malattia insite nel lavoro e nell'ambiente.
Per compiere queste indagini gli S.M.A.L utilizzano una metodologia d'intervento che è quello sindacale (sancita dal Convegno Nazionale di Rimini del 1973) e cioè:
PRINCIPIO della NON DELEGA, della gestione della propria salute; individuazione del G.O.O. (Gruppo Operaio Omogeneo) come strumento di studio del tipo di lavoro, delle macchine usate, dell'ambiente in cui viene esercitato, dei fattori di rischio e di nocività collegabili a questa.
VALIDAZIONE CONSENSUALE: cioè lo strumento attraverso il quale il tecnico, in stretta collaborazione con i lavoratori del G.O.O., riesce ad individuare dei fattori di nocività responsabili di determinati disturbi accusati dai lavoratori che altrimenti verrebbero sottostimati o addirittura non presi in considerazione. Da qui ne deriva la grande importanza che viene data, nel nostro lavoro, alla SOGGETTIVITA' OPERAIA.
A questa prima importantissima fase dell'indagine deve seguire un controllo accurato dei DATI AMBIENTALI (Registro) eseguito con l'aiuto di particolari strumenti (es. Fonometro per il controllo del rumore).
In base a tutti gli elementi, che so-
lavoratori lottano per la salute dentro e fusi la fabbrica
pra abbiamo citato, si può procedere, se il caso lo richiede, ad una indagine mirata" ad evidenziare (su dati clinici c di laboratorio) eventuali patologie in atto, o che potrebbero affiorare in futuro, nel singolo lavora: re e da collegarsi strettamente col tipo di lavoro fatto e su l'ambiente di lavoro (SCREENING).
Normalmente l'indagine si conclude con la stesura di una relazione complessiva nella quale si sottolineano le carenze nell'organizzazione del lavoro, i rischi presenti, le possibilità di eventuali infortuni o malattie professionali, ed ove possibile si suggeriscono migliorie da apportare agli impianti ed alla organizzazione del lavoro.
Grande aiuto all'indagine degli S.M.A.L. lo possono dare i lavoratori e le loro Organizzazioni Sindacali Unitarie se collaborano all'indagine stessa in prima persona istituendo anche una Commissione Amibente permanente. La funzione di questa Commissione è indispensabile sempre ma soprattutto quando l'indagine è ultimata e cioè quando si deve aprire una vera e propria vertenza per imporre le migliorie!
Cosa fa attualmente Io S.M.A.L. di Desio?
Dal mese di Marzo il nostro S.M.A.L. funziona al 70% circa per il controllo della salute nel tempo (visite periodiche) di alcune categorie di lavoratori che operano nelle zone inquinate dalla diossina (es. operai GAS - ENELCOMUNE, ecc.).
Contemporaneamente ha iniziato anche il lavoro cui è strettamente delegato e cioè quello delle indagini in fabbrica. Attualmente stiamo sindacando l'indagine nella ditta GAVAZZI di Desio (tessile): abbiamo iniziato l'indagine da qualche settimana alla ditta FIT-CERUTTI di Munaio (chimica) ed alla ditta ABRASIVI-METALLICI di Desio (metalmeccanica).
Il carico di lavoro attuale è superiore alle nostre forze in quanto siamo solo in 2 medici a fare di tutto e cioè dal lavoro d'ufficio a quello delle visite a quello delle indagini in fabbrica.
Quindi il nostro limite attuale più rilevante è appunto la carenza di personale (ci vuole una persona di segreteria, un tecnico d'igiene, e forse un altro medico).
Interviste ai lavoratori
Un obiettivo che nel sindacato ha acquistato grande rilevanza è: tutelare, con qualsiasi mezzo, la salute in fabbrica. Oual'è il tuo parere a proposito partendo dalla tua esperienza in fabbrica?
lo ritengo che molti sono ancora i problemi da risolvere per sanare l'ambiente in cui lavoriamo. Senz'altro molti passi avanti si sono fatti nel risolvere ed eliminare problemi che danneggiavano la salute degli operai. Altri problemi, però, sono ancora da risolvere, come l'inquinamento atmosferico dovuti a fumi e gas, rumori, sostanze chimiche nocive ed altro che continuamente danneggiano e logorano l'uomo.
Ma per risolvere tutti questi problemi e oltretutto per individuarli non è facile se non con amari e tristi risultati.
Allora l'individuazione delle cause diventa una esigenza ed è per questo che il movimento sindacale deve lottare e proporre perchè degli organismi qualificati ed attrezzati possano entrare in fabbrica ed operare direttamente in fabbrica.
Non a caso nella regione Lombardia in seguito ad una legge sono stati costituiti dei comitati di specialisti e tecnici che si impegnano a studiare ed individuare le cause delle malattie nel mondo del lavoro ed indicare le adatte soluzioni per eliminarle.
Per quali motivi all'Autobianchi lo S.M.A.L. non è ancora entrato e l'Azienda si oppone a tale richiesta da parte delle organizzazioni sindacali?
Di sicuro non perchè l'ambiente in fabbrica è sano. Alla Officina Lastroferratura, in cui io lavoro, non pochi sono eli infortun% dovuti a lamiere e materiali contundenti e vaganti e a ritmi di lavoro estenuanti.
Ma questo è il meno di fronte a tante malattie che con gli anni noi lavoratori accusiamo.
lo credo che . oltre il 50% soffre di disturbi all'apparato respiratorio, di gastriti, ed altri malori dovuti all'inquinamento atmosferico.
Altre persone accusano disturbi all'udito — ma l'Azienda senz'altro pensa di essere estranea, e non vuole, per esempio, analizzare i vari ossidi che le lamiere in saldatura a resistenza sprigionano — dopo tanto ed in seguito ad una speciale vernice zingante che si spalma sui lembi da saldare abbiamo visto installare degli aspiratori che di sicuro non risolvono il problema. Quindi è necessario che la salute in fabbrica e anche nel territorio deve essere tutelata non da medici " baroni ". ma da tecnici e specialisti che leghino la loro esperienza a quella diretta dei lavoratori.
40. SI igPVER 140vse SPc M I MO 1 morto ogni ora 1 infortunio ogni 20 secondi
FOLETTI OLINDO
LETTERE DEI LAVORATORI
Siamo un gruppo di lavoratori dell'Autobianchi che nell'anno scolastico '67-'77, ha frequentato il corso delle 150 ore a Desio.
Alla fine del corso e nel mese di settembre abbiamo partecipato alla campagna di iscrizione per il nuovo anno scolastico facendo assemblee in varie fabbriche in cui abbiamo parlato della nostra esperienza, del programma svolto e dell'importanza delle 150 ore.
Nei momenti in cui ci siamo incontrati. abbiamo discusso tra di noi dell'importanza e necessità di sensibilizzare tutti i lavoratori della fabbrica che non sono in possesso del diploma di Quinta elementare o di Terza media, sull'importanza di questi punti:
Le 150 ore non devono morire.
Un numero sempre maggiore di lavoratori deve partecipare a questa scuola.
Tutti gli ex corsisti dovrebbero sentire il bisogno di continuare questa esperienza.
Perchè le 150 ore non devono morire:
Perchè sono un momento della strategia del sindacato nella lotta contro la disugliaglianza salariale, contro la qualifica come strumento di divisione dei lavoratori, contro l'organizzazione del lavoro bacata sulla divisione tra lavoro manuale e intellettuale.
Perchè è necessario che un numero sempre maggiore di lavoratori la frequentino:
Per contestare l'organizzazione in fabbrica e per cambiare la società e renderla più giusta, occorre una crescita culturale dei lavoratori.
Come avviene nella scuola delle 150 ore questa crescita culturale?
Con il lavoro di gruppo in cui si sviluppa un dialogo tra insegnanti e corsisti non lasciando spazio all'individualismo.
Con ii lavoro di ricerca che consiste nel partire da problemi reali, che si incontrano in fabbrica, in famiglia, nel paese in cui si vive, nello studio delle varie materie per verificare le ipotesi da cui si è partiti.
L'obiettivo di questo metodo è di imparare a guardare con occhio critico tutto ciò che ci circonda e a prendere coscienza dei propri bisogni.
Che cosa avviene invece nella scuola tradizionale?
Non si impara a vivere.
Non si viene educati ma addomesticati.
Vorrei esprimere la mia opinione sulla nuova legge che riguarda esattamente la parità fra uomo e donna.
Bisogna essere consapevoli di cosa significa emancipazion e liberazione della donna, che non è e non deve essere una contesa tra i due sessi, bensì una presa di coscienza di quello che veramente ciò significa. E' importante che questa legge dia attuazione a taluni indirizzi del diritto di famiglia affermando una nuova collaborazione fra uomo e donna nella cura dei figli. Questo è un problema che riguarda non solo la coppia: richiede anche una nuova coerente
PEPCHE' Tutto è calato dall'alto.
Tutto è predisposto per rendere l'individuo passivo di fronte ai problemi reali della società.
Perchè invitiamo tutti gli ex corsisti a continuare la loor esperienza?
Per continuare a dare il loro contributo alla realizzazione concreta del rapporto-fabbrica-scuola.
collaborazione della società. L'obbiettivo che ci si pone è complesso, ma cì sì deve muovere in coerenza con questa legge, oltre alla politica economica e politica del lavoro. Molte valide leggi in precedenza approvate dal Parlamento frutto di tante lunghe lotte unitarie, sono state vanificate e contraddette dal tipo di sviluppo impresso al Paese. Affermata la parità nella Costituzione, di fatto economia e società hanno discriminato in ogni modo la donna, escludendola in larga misura dal lavoro e dalla produzione, relegandola sempre più. Varata la legge sulla maternità, una parte sempre più ristretta di lavoratrici ne gode i benefici (perchè non registrata riconosciuta). Due leggi di tutela del lavoro a domicilio sono state approntate, ma nel nost; o Paese dove lavoro nero e clandestinità sono sempre più una componente organica di uno sviluppo industriale anarchico e malato. In conclusione, la legge è importante, è un elemento per fare leva ed incoraggiare le donne ad emergere e diventare una sempre più forte componente del nostro sistema democratico.
ni da ta rii m Se ra tre PE re gi re m ta p< C( il la P( sf Zi al h; s;
COLOMBO ELSA operaia
MA CHE f3i506 • CE' MANDARE A SCUOLA &Il OPERAI ?
COSA SUCCEDE NELLA REP. FEDERALE TEDESCA
Ouello che è accaduto in questi giorni in Germania, al di là della giusta condanna del terrorismo politico, deve portarci a fare alcune severe ed obbiettive riflessioni.
Come mai un paese così forte economicamente, che ha un peso sempre crescente a livello europeo, quasi solo sfiorato dalla crisi internazionale, è al centro di una lotta politica tanto disperata? Perché la violenza del terrorismo e la repressione dello stato tedesco ha raggiunto livelli così atroci? Chi sono i terroristi? E dove sta andando la Germania?
Probabimentel l'origine della risposta a questi interrogativi parte da molto lontano: occorre fare un po' la storia del popolo e dello stato tedesco, dei molti conti ancora in sospeso che esso ha con il suo passato nazista, con la cultura della supremazia e del razzismo che tuttora permea stati e apparati sociali, con l'assenza storica, in Germania, di una tradizione di lotta antinazista di massa, e di altri fattori ancora.
La sconfitta della guerra nazista non ha significato per la Germania la rimessa in discussione totale di quei " valori "
CHI SONO I TERRORISTI ?
di un periodo di rivoluzionamento sociale e politico. Al contrario: il nuovo impero economico è stato ricostruito sulle ceneri del vecchio, utilizzando spesso le strutture, le stesse fonti di capitale, addirittura gli stessi uomini (come nel caso — per niente isolato — di Hans Martin Schleyer assassinato dai terroristi della R.A.F. in questi giorni, che era passato dalle file delle SS alla presidenza della confindustria tedesca).
Attorno a questo impero economico che non disdegnava di avere un ruolo di primo piano nella repressione spietata delle lotte di liberazione del terzo mondo (Vietnam. Angola, ecc.), si andava sviluppando una società che distribuiva con apparente equità benessere e ricchezza ordine nello stato e disciplina nelle fabbriche.
In questo contesto dove il ruolo del sindacato tedesco è ridotto a puro sostegno della politica padronale, non poteva che acutizzarsi l'emarginazione razzista e lo sfruttamento della mano d'opera soprattutto immigrati (italiani, slavi, turchi, spagnoli, portogher').
Parallelamente si sviluppava la repressione nei confronti degli intellettuali dei
La storia e le origini della R.A.F. (Frazione Armata Rossa) risalgono alla fine degli anni sessanta alla rivolta degli studenti di Rudi Dutschke, e per certi versi addirittura prima, negli anni 50 durante le lotte di sostegno agli algerini.
Sono intellettuali, studenti, per lo più slegati dai problemi della classe operaia, anche se collegati ad alcuni gruppi di lavoratori immigrati in Germania (Palestinesi e Iraniani soprattutto).
Espulsi dai partiti di " sinistra ", organizzano lotte e manifestazioni antimperalistiche con lo scopo di denunciare alla pubblica opinione il ruolo che la Repubblica Federale Tedesca svolge contro le lotte di liberazione e il disarmo atomico.
La loro prima azione fu un messaggio lanciato ai giornali in cui si annunciava la vivisezione pubblica di un animale. Seguì uno scandalo di indignazione in tutta la Germania.
La R.A.F. volle così dimostrare che l'uccisione di un cane creava fra i tedeschi più sdegno del genocidio in Vietnam.
L'ultima azione fu l'assassinio del Presidente della Confindustria tedesca e il dirottamento di un aereo della Lufthansa che ebbe l'epilogo che conosciamo. Tra queste due a-
giovani degli studenti.
Si forma così dentro una società apparentemente ordinata una dura un'altra società di esclusi. Cominciano le prime manifestazioni aperte di protesta, contro le armi tedesche in Vietnam, contro il finto benessere, tutte condotte pacificamente; ma lo stato tedesco reagisce con la repressione più dura; cittadini iiite;lettuali donne giovani studenti vengono umiliati, arrestati, presentati alla stregua della più pericolosa delinguenza, altri vengono espulsi dal paese (il premio Nobel Boell è fra questi), la polizia viene rafforzata, ancora proteste, più forte repressione, in una spirale sempre più violenta e dura fino ai fatti degli ultimi giorni.
Fatti che devono farci pensare molto seriamente perchè ciò che oggi accade nella R.F.T. (Germania) è soltanto l'esempio più clamoroso e coerente di una manovra del capitalismo occidentale di andare verso soluzioni autoritarie, dopo le conquiste democratiche fatte dai lavoratori negli ultimi dieci anni. La Germania di oggi non è lontana dall'Italia in particolare (la vicenda Kappler qualcosa ci insegna).
zioní, la prima e l'ultima, è una ascesa disperata verso la violenza isolata.
La repressione dello stato tedesco è altrettanto violenta e disperata.
La R.A.F. è praticamente distrutta, la fondatrice Ulricke Mainhof è stata " suicidata " in carcere dopo anni di isolamento e di torture 18 mesi fa; Andreas Baader, Jan Carl Raspe e Gudrun Esslin fanno anch'essi pochi giorni fa, la stessa fine della Mainhoff, altri terroristi a decine, sono arrestati uccisi durante le loro azioni, e il gover - atore tedesco ne approfitta per varare leggi sempre più dure: un qualsiasi cittadino che manifesti opinioni diverse da quelle del regime può essere arrestato in qualSiasi momento e processato; coloro che sono iscritti o " simpatizzano " per i partiti di sinistra non possono essere assunti nell'amministrazione pubblica; i carri armati sono nelle università; i servizi segreti e nuovi corpi speciali di polizia (vedi le teste di cuoio) dilagano.
Ancora una volta il terrorismo non paga ma anzi, diventa un valido strumento repressivo nelle mani di quel potere che ha tutta la convenienza affinchè rimangano diversità di classe all'interno della società_
o a e li ffi ae e a 3u o n e a a ~men!~ \ \I ,/ FY Di STRAITSS
MIGLIAIA DI LAVORATORI DI P.S. LOTTANO A FIANCO DEL MOVIMENTO OPERAIO
Massima partecipazione dei Consigli di Fabbrica
Un minuto di raccoglimento per la barbara uccisione di WALTER ROSSI da parte dei criminali fascisti, ha dato inizio DOMENICA 3 OTTOBRE A ROMA il convegno degli AGENTI di P.S. per il sindacato aderente alla CGIL-CISL-UIL.
I delegati di 70 mila AGENTI di P.S. sono usciti dalla clandestinità dimostrando con la loro presenza fisica di volere un corpo di polizia democratico, unitario e al fianco deí lavoratori, studenti, disoccupati.
Gli interventi dei rappresentanti hanno sottilineato l'esigenza di creare un sindacato che non sia solo puro strumento di difesa dei problemi degli AGENTI, ma un vasto movimento di partecipazione degli stessi alla vita sociale e politica del paese.
Ormai da oltre 3 ANNI i lavoratori poliziotti lottano per realizzare ciò che la costituzione sancisce a chiare lettere: libertà di organizzazione per tutti i cittadini.
Non è certo difficile immaginare i motivi per cui il governo e le forze reazionarie tentino di ostacolare, con qualsiasi mezzo, la costituzione del sindacato degli agenti di 'P.S. aderente a CGIL-CISL-UIL.
A ROMA il movimento dei poliziotti ha ammo-
nito il governo il quale non può continuare a prendersi gioco della volontà espressa dall'85% degli agenti presenti in tutto il territorio nazionale. Essi richiedono urgentemente una riforma e una democratizzazione di tutto l'apparato di polizia.
L'ulteriore aggravarsi del fenomeno di criminalità va combattuto, ha detto un poliziotto, non isolando il corpo di polizia dal resto della società, ma, bensì, creare nuovi rapporti di unità tra poliziotti e lavoratori.
Si è detto, tra l'altro, che il convegno nazionale della P.S., al quale hanno partecipato moltissime delegazioni dei C.d.F., organismi di base, studenti, doveva dare decise indicazioni di lotta per i prossimi mesi.
Un congresso indetto per il 26-27 Novembre che dovrà anche sancire la regolamentazione del tesseramento e una settimana di lotta a fianco del movimento dei lavoratori saranno obbiettivi per i quali le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL hanno ribadito e garantito il loro appoggio incondizionato.
A queste iniziative i lavoratori, gli studenti, i cittadini, dovranno dare il massimo contributo di partecipazione affinchè gli agenti di P.S. vengano riconosciuti lavoratori fra lavoratori e quindi aventi pieno diritto al'e elementari garanzie costituzionali.
Rafforziamo I' unità dei lavoratori con una grande campagna di tesseramento e di ritesseramento al sindacato unitario per il 1978 Raggiungiamo I' obiettivo di 9.900 iscritti nella zona
La vertenza dei grandi gruppi e le lotte dei lavoratori dell'Autobianchi Fiat
nili si a3a , e e e se
FI M ZONA DESIO
GIUGNO 1977
I dati della crisi in Italia e le proposte dei lavoratori
Cittadinir laveraterir sempre di più si avverte la necessità di rapide e precise misure di risanamente della nostra eoenemia.Questa necessità trova risoentre nei seguenti dati:
-DISOCCUPATI; oltre 1.500.000 nei 24 Paesi membri del l'OCSE i giovani in cer- IN CERCA DI I°OCCUPAZIONE; oltre 700.000 ca di I° eocupagione sone 7.000.000,mentre i disoccupati sone Smilieni
-L'oocupaziene nello industrie con più di 500 dipendenti é diminuita dell' 1,1% rispetto al 1976.1noltre l'occupazione nella vicina Svizgira é diminuita dell' 11%,con una perdita secca di 340.000 posti di lavorer ai oui 230.000 riguardane gli emigrati • i frentalieri.
maggior parte della forza-lavare assorbita nel 1976 nelle attivi= tà lavorative 6 stata nel settore della pubblica amministrazione • del ornerai, (+ 206.000) mentre é diminuita nell'agrioeltura(-35000) e nell'industria (-5000).
-La produzione industriale registra una continua crescita sia «ho nel prime trimestre 77 (+,11,3%) pari ad un tasse doppio le della Franciar della R.7.T.", della Gran Bretagna.
I settori di maggior aumento della produzione sone i beni di me privater e fra questi l'automobile raggiunge i livelli più ti (+9%),mentre diminuisce il numero delle autovetture nuove brioa immatriselate.
nel 76 di queleensu= elevadi fab-
-Mentre diminuisce la produzione agricola e la produzione di acciaio a causa delle note restrizioni imposte dalla CEE.
-Cresce il fatturate industriale nel 77 rispetto al 76 (+41% ) mentre sale il costo della vita (+20%) e la quantità di merci lì:portate rispetto a quelle espertater in particolare i preditti alimentarir i prodotti ohimieir siderurgici e le nusve tecnologie.
QUESTI DATI DRAMMATICI DIMOSTRANO COME NON CI SIA POSSI= BILITA' DI ERRORE NEL DIRE CHE:
piú cresoone i diseccupatir pià cresce il costo delh vita crescono i diseccupati,pià cresce la produzione ia= dustriale
pia °regolino, i diseccupatir pià cresco il fatturate delle industrie
pià oreecteae i diaeccupatio più a pagare mena i lavorato= rif i disoccupatir i giovanile masse popolari
A QUESTO STATO DI COSE IL MOVIMENTO OPERAI HA DATO DA TEMPO UNA SERIE DI RISPOSTE,SIA SUL PIANO DELLA LOTTA CHE SUL PIANO DELLE PROPOSTE CONCRETE PER USCIRE DALLA CRISI
LE PROPOSTE DEI LAVORATORI____
-Massicci investimenti nei settori in via di sviluppolcome la telefenia,l'impiantistioa,l'elettre nioa energla,ecc,privilegiande il SUD
-Petenziamente dell'agricoltura
-Intensificazione degli interventi nell'ediliziaoanità,epere pubblich000uslapecc.
-Rapporti di cooperazione internam ziomale multilaterali • bilateralipprivilegiando i Paesi in via di eviluppe,produtteri di materiprime.
-Sviluppo della ricerca scientifica per diminuire la dipendenza teonelogioapeoenemica e politica dalle grandi potenze industriali Rieanameltte degli ambienti di lavere,con l'eliminazione delle lavorazioni nocive e la modifica della organizzazione del lavoro
-Garanzie dei livelli occupazionali al NORD
Controllo del Parlamente,degli Enti locali,* loro intervento nelle scelte • negli •rientamenti,della ler* localizzaziene,di grandi e medie industrie,di bancherdelle società finanziarie.
-Rilancie del ruolo della Parte= cipazimni Statali.
LE SCELTE DEL PADRONATO E DEL -GOVERNO
-Riduzione degli investimenti pubblici • privati in tutti i sotteri,puntande al reoupere della produttività con interventi intendivioperande il recupere con il decentramente,gli ap= palti,il lavoro a domicili* • il lavoro nere.
-Ridimensionamento dell'occupazione nelle aziende private • pub= bliche.
-Intensificazione delle esporta= zieni dei prodotti di consumo private(auto -elettrodomestici) incentivando lo importazioni di prodotti agrioeli,zcoteoniol, siderurgici,delle nuove tecnelegie,cen un rapporto di dipendenza sempre maggiore a favore di Stati Uniti d'America e R.F.T.
-Rallentamento della riforma sa= nitaria ,blecce dell* edilizia.
-Nessun intervento per favorire il recupero delle esportazione di capitali e.per frenare l'evasione fiscalefalimentande **sì i processi inflazionistioi,montre il prelievo fiscale grava sempre di più a carico dei lavoratori a reddito fisse.
-Rilanoie della "libertà della impresa e dell'imprenditerewovin(»lata da ogni controllo pubblico sulle grandi scelte di poniti., oa economica • industriale.
-Privatizzazione degli Enti di gestione delle aziende siderur= giohe • chimiche.
Come si vede le scelte del padronato e del governo seno antiteticho rispetto alle indicazioni ohe i sindacati, il Parlamento • gli Enti locali danne; il padronato punta essenzialmente ad un recupero della sua egemonia dentro • fuori la fabbricapoercande di scaricare lo sue responsabilità sul Paese e sulle masse popelari,ripreponende il vec chie modelle di mviluppo,ohe é alla base della grave crisi economica. Per superare queste chiusure o questi orientamenti espressi dal pa= drenateoccerre una vasta mobilitazione éhe,accanto alle lette dei lavoratori dei grandi gruppi industriali privati e pubblici,veda la partecipazione dei lavoratori delle piccole e medi* aziende,dei di= seocupati,dei gievani,delle donne,degli statati popolari del Paese, delle forze del progresse,per uscire dalla crisi e rafforzare la volontà di cambiamento della società.
1,) Politica finanziaria e degli investimenti, nuovi insediamenti industriali e politiche del settore
Acquisizione di un quadro conoscitivo dell'insieme delle politiche della Holding Fiat e delle società collegate, attuali e dei prossimi anni; più specificatamente ci riferiamo a: linee e programmi di investimento in fase di realizzazione o in progetto in Italia e all'estero, sia per l'insieme dei settori che per settori specifici, al fine di accertarne il significato e il grado di sostitutività rispetto a investimenti che si sarebbero potuti realizzare in Italia; esame preventivo di nuovi investimenti Fiat all'estero;
distribuzione dei carichi di lavoro tra gli stabilimenti di ogni Sub-Holding o settore produttivo localizzati in più paesi come l'IVECO, FIAT, MAIS, ecc.; esame circa l'utilizzo dei capitali acquisiti con l'accordo Fiat-Libia in 'riferimento alla possibilità di investimenti aggiuntivi a quelli previsti.
in questo ambito si pone la necessità anch di una verifica eJngiunta sulla politica dei prezzi della Fiat che accerti la sua correlazione con l'aumento effettivo dei prezzi delle materie prime e dei semílavorati.
Questo quadro conoscitivo è riferito alle rivendicazioni e orientamenti che formuliamo sulle da compiere nei vari settori di presenza deliri Fiat.
a) Autobus
Immediata partenza dei lavori di ccstruzione e completamento dello stabilimento della Valle dell'Ufita (Grottaininarda); definizione di tempi brevi e impegnativi sull'entrata in funzione prevedendo assunzioni già per il 1977.
Caratteristiche dell'insediamento tali da significare con chiarezza una scelta di qualificazione e di espansione del settore autobus nel nostro Pa.ise e non di semplice corollario del Veicolo Industriale. In questo senso l'insediamento sin dalla partenza dele avere adeguate e considerevoli dimensioni occupazionali (tremila dipendenti) come già pre: cedentemente concordato con la Fiat e deve caratterizzarsi oltre che come assemblaggio di carrozzeria anche come allestimento del telaio col motore.
Verifica del piano produttivo che la Fiat deve realizzale nel settore (ed in specifico nello stabilimento della Valle dell'Unta) chiarendo in riferimento a questo il rapporto che la Fiat intende avere con le altre realtà produttive del settore presenti nel nostro Paese (piccole e medie carrozzerie e Partecipazioni Statali).
Definizione della quantità e della qualità della manodopera richiesta per il nuovo insediamento e dei criteri coi quali la Fiat
dovrà far fror te ai problemi che ne dérivano (assunzioni, preparazione professionaiì,, servizi, ecc.).
In questo quadro rivendichiamo, una volta chiarite le scelte della Fiat, il graduale trasferimento nella Valle dell'Ufita delle produzioni che attualmente si svolgono nello stabilimento cii Cameri e la riconversione dello stesso in modo da garantire gli attuali livelli di qualificazione e di occupazione.
Veicolo Industriale
Premesso un esame sulle ipotesi di sviluppo dell'IVECO, a livello nazionale e internazionale, rivendichiamo:
impegno della Fiat a collocare la produzione dei veicoli industriali in un rapporto coerente con la necessità di una politica dei trasporti merci nel nostro Paese che veda intrecciato organicamente il trasporto merci su strada con quello ferroviario e via mare per i lunghi percorsi (da questo punto di vista vanno valutate le stesse tipologie di prodotti previste);
definizione dell'assestamento produttivo, derivante dalla riconversione di Cameri, negli altri stabilimenti del settore.
Auto e veicoli industriali leggeri Attuazione del programma di riconversione dello stabilimento di Suzzara nella produzione dei veicoli industriali teneri. Gamma S (3,5 t), con la stabilità degli attuali livelli occupazionali a Suzzara e con il mantenimento dei veicoli industriali medio-leggeri a Brescia. Conseguente graduale avvio del trasferimento della lavorazione del furgone 900 T (ex 850) allo stabilimento di Napoli, mantenendo comunque a Napoli le lavorazioni esistenti e correlativo incremento occupazionale.
Potenziamento della produzione dei veicoii commerciali derivati dall'auto ed a questo scopo realizzazione del blocco della produzione ai livelli attuali, negli stabilimenti torinesi della OSA-Lingotto ed ex Materfzrro e trasferimento degli aumenti di produzione in un nuovo stabilimento da reali:•zare nel Meridione, paitendo dalle prospettive produttive recen;,ementc indicate dalla Fiat.
Assunzione nel settore auto di i ,npegni precisi nel nostro raese, sul piano degli investimenti, degli indirizzi della cicerca e della progettazione e dell'iin triego delle attuali risorse sottoutilizzate per superare la preoccupante tendenza alla perdita di tradi• zionali parti de! mercato e quote in assoluto.
Precisazione del ruolo produttivo dei vari stabilimenti del settore auto del Meridione in grado di utilizzarne a pieno la potenzialità,
di qualificarti e di espnciere l'occupazione, una particolare attenzione va in questo riferita allo stabilimento di Tennoli per il quale si richiamano gli originari impegni di raggiungere l'occupazione di 4.500 addetti e di attribuirgli un ruolo definito e qualificante nella produzione meccanica. Per gli impianti meridionali caratterizzati da prevalente fase finale di montaggio rivendichiamo, in corrispondenza a quanto diremo circa il turn-over e l'O.d.L. del Nord, l'inserimento di fasi produttive intermedie e dí impianti esterni per la produzione indotta.
Altre questioni riguardanti l'auto vanno ricostruite nell'affrontare i problemi della rete commerciale e assistenziale complessiva della Fiat.
d) Struttura commerciale e assistenziale
Riorganizzazione dell'asSistenza tecnica C? dei centri assistenziali e commerciali, basata sullo sviluppo della capacità professionale degli addetti con conseguente vendita diretta e attività polivalenti all'interno delle aree regionali.
Centri di vendita adeguatamente potenziati per la gamma dei prodotti Fiat (auto, Fia.*Lancia, Autobianchi, veicoli industriali, macchine movimento terra e trattoristica, ricambi, lubrificanti, ecc.).
Potenziamento dell'assistenza diretta dell'officina, con programmi di investimento finalizzati al raggiungir..ento della fun7ioiir di assistenza poiivalente pre e post vendita alla garanzia dei livelli occupazionali.
e) Macchine -:gricole e macchine movimento terra
In questi setto.i le nostre rivenclieazon: intendono affrontare in particolare :a ormai cronica precaria situraione del "m.-vimente, terra" soprattutto à Lecce ed il pioblema deiia presenza nel lt,leridione. d attività pro d':ttivc della Fiat nelle .lacchine agricole
In questo senso si rivendica:
la, collocazione tkIla Fiat Allis di Lece2 nen'ambito delle i.dziative produttive complessive nel settore nioviinento terra (anche a livello internazionale) in modo tale dP. garantire il sup ,•ramento consolidata dA!'attuale situazione di ricorrente cassa ini.egrúzie ne; il conso:idamento e l'espansione della struttura produttiva di Lecce attraverso:
riequilibrio della produzione del gruppo. garantendo un direr>o carico di lavoro per Lecce;
rie5ominare i rapporti di esclusivita nelle vendite dei trattori Fiat Allis (in pieza . ,,i sia in campo agricolo che edilizio) con 1A Federconsorzi e definire la funzione del Centro Ricambi di Volvera rispetto ai 6 Centri di assistenza che sono sotto utilizzati; ;notti , rivendichiamo alla' Fiat l'utilizzazione dei
C.A.T. e delle Filiali per il rapporto commerciale diretto con le cooperative agricole e associazioni contadine;
attività produttive riferite alle macchin? agricole destinando a Lecce dopo una verifica con la Fiat-trattori, le espansioni produttive che eccedono gli attuali liv di Modena e Cento e, inoltre avviando nuc ve attività produttive nel campo delle macchine agricole;
su queste basi la applicazione dell'accordo 1.979 con l'assunzione di 350 lavoratori.
f) Verifica altri settori
Per gli altri settori di presenza della Fiat realizzare un confronto specifico, in particolare in relazione ad analoztie iniziative da parto delle PP.SS.
Materiale Ferroviario
Conoscenza dei criteri della sottoassegnazione delle commesse;
disponibilità alla riorganizzazione del settore a partire da quanto si definisce con l'Efim, mantenendo l'impianto di Savigliano ed impegnadosi per successive espansioni al Sud in applicazione all'accordo 1974 che prevedeva il raddoppio della OMECA.
Ruolo della Fiat sul piano delle commesse internazionali.
Siderurgia e Fonderie
Sulla divisione acciai chiediamo la conoscenza della presenza produttiva negli acciai speciali qualitativa e riferita alle fasce di impegno;
precise informazioni su eventuali nuovi impianti in particolare negli acciai speciali;
TV rro ANT LC QUA GU cosi; Si FAccIA PER WRo AloAl SA il 1,1/ DEcOLLA RE o*. oTrostawff
la disponibilità ad un rapporto concordato di collaborazione con le PP.SS. sul piano dell'approvb„fionamento delle tecnologie e della commercializzazione degli acciai speciali; le prospettive della presenza Fiat alle acciaierie di Piombino;
sulla Divisione Fonderie chiediamo:
l'acquisizione di un quadro complessivo, anche su eventuali incrementi occupazionali, sulle specifiche divisioni (fonderie-fucine-trasformazione e attrezzature);
la conoscenza e contrattazione della localizzazione di eventuali nuovi insediamenti;
l'impegno a rafforzare la presenza del settore produzioni specializzate di fonderia con il conser,uente assestamento degli organici nello stabilimento di Borgaretto.
Energia
Assetto, sviluppo e qualificazione del settore e dell'occupazione.
Potenziamento delle attività progettative ai fini di una partecipazione al programma nucleare nell'ambito delle indicazioni formulate dalla Federazione CGIL-CISL-UIL in materia, ed in particolare per la costituzione di un unico consorzio nazionale di progettazione.
Sviluppo e qualificazione delle sezioni interessate sul lato manifatturiero.
Nella vertenza intendiamo infine realizzare un confronto per conoscere e valutare politiche degli investimenti, scelte produttive e occupazionali anche nei restanti settori della componentistica, della aeronautica, della elettronica, macchine utensili e impiantistica.
2) Occupazione e turn-over
Questi problemi intendiamo affrontarli nel quadro delle richieste avanzate nel punto precedente sulle scelte produttive per i vari settori.
a) Turn-over, occupazione femminile e giovanile
Riapertura generalizzata del turn-over in tutti i settori della Fiat a partire dagli attuali livelli esistenti per aree e stabilimenti (organico '77 e organico '76). In particolare per tutti i settori dell'auto, del veicolo industriale, del movimento terra, e macchine agricole rivendichiamo:
assestamento degli organici a fronte di
programmi di produzione definiti e non impostati sui fenomeni di stagionalità e variabilità del mercato, con plafonamento dei livelli di produzione negli stabilimenti del Nord, trasferendo le eccedenze degli stabilimenti del Mezzogiorno. L'utilizzazione della manodopera al Nord, dovrà avvenire nel riassetto derivante dalle modifiche che rivendichiamo sulla O.d.L.;
mantenimento degli organici definiti negli accordi '75 nelle aziende Fiat di Milano e riferimento all'organico del gennaio '76 per lo stabilimento di Bolzano;
potenziamento delle capacita produttive degli stabilimenti al Sud adeguando impianti e 'rganici alle maggiori esigenze di produzione, in modo da garantire aumenti occupazionali consistenti.
Quantificazione delle assunzioni da realizzarsi nei vari settori e stabilimenti per il 1977 e indicazioni precise sulla qualificazione dei lavoratori da assumere.
Impegni precisi da assumere per una politica industriale a breve e medio termine per l'occupazione di giovani e donne. In pudicolare sull'assunzione e qualificazione di lavoratrici in aree di lavorazioni qualificate secondo quantità definite (ad esempio manutenzione, arn progettative e tutte le aree dove chiediamo modifiche radicali all'O.d.L.).
b) Assimzione invalidi ed handicappati
Esame e definizione dei modi per l'assunzione di invalidi e handicappati, con pro-
grammi di preparate pi immissione nel procn pr cifico per il 1977, attui del CCNL, assunzioni un di handicappati, defindo rimento con i C.d.F.di er attività.
c) Strumenti di ntri pazione Comunicazione meni ai posizione degli organ and over; mobilità volonta, lata per sezioni e bilia disaggregati tra operaiimp.
Veri fica semestrale intra l'andamento occupatnale produttive per gran are partendo dai dati dt sin concreta applicaziondelh l'orario di mezz'orkomi torinese una richiestdi ir pazionale; tale esigen do\ tata anche tenendo Isent spostamento di fasitrodl utilizzando le eccede di r seguenti.
1) Orario
a) 1/2 ora
Definizione e avviotimel modifiche e dei progi ne( cazione dal 1° lugli497E della presenza gioliera relazione alla 1,/2 odi so la mensa, anche per Mude
Come li vorrcbbera (da Le Monde di. Parigi
C
arate professionale e di procn produttivo: in spe'7, ansi della legge 118 e ziorli nr. numero definito definito i criteri di insed.F.di enti preposti a tale
per realizzare ciò si faccia ricorso a prestazioni straordinarie o notturne o al sabato.
Nuovi regimi di orario (6 x 6)
Introduzione del 6 x 6 (x 3) per i nuovi insediamenti industriali che si realizzeranno nel Sud, realizzando contemporaneamente i servizi sociali necessari.
2) Organizzazione del lavoro,
qualificazione e inquadramento unico
di ntrollo sull'occurnen! ai C.d.F. sulla com,rgan andamento del turn)lonla, assunzioni, articoe bilimenti e per dati peralimpiegati.
rale !ntrale per valutare nipalnale e le previsioni gran aree Nord e Sud, ti dt singole sezioni. La iziondella ridu,:ione deiz'ontomporterà nell'area hiestdi incremento occusigeil dovrà essere affron,do !sente le proposte di fashroduttive al sud e ,edeè di manodopera con-
Introduzione negli stabilimelti Termini Imerese e Napoli di nuovi regimi di erri° in rapporto a precise esigenze ed iniziative (; espansione dell'occupazione, apnrontando contemporaneamente le iniziative atte a garantire i servizi sóciali necessari.
Utilizzo settimanale degli impiard; in Siderurgia
L'attuale utilizzo degli impianti, in caso di strozzatura del ciclo produttivo, jeve essere valutato dalle parti dopo dettagliata e approfondita analisi dei dati produttivi con le seguenti garanzie:
tempi tecnici per consentire il superamento delle strozzature con certezza rispetto a occupazione, condizioni di lavoro, ambiente e saturazior e; effettivo godimento delle 39 ore individuali, rispetto dei ripor; a scorrimento, delle riduzioni orario e dei riposi compensativi; contrattazione preventiva della mobilità salvaguardando i diritti acquisiti o in via di definizione rispetto agli accordi vigenti.
a) Comunicazione programmi produttivi e nuove tecnologie
l programmi produttivi concernenti il rapporto produzione-organico devono essere comunicati ed esaminati trimestralmente a livello di reparto, officina, uffici (per diretti ed indiretti) estendendo la comunicazione a tutte le lavorazioni (operaie ed impiegatizie).
La comunicazione deve anche contenere per le singole divisioni i riassunti dei programmi produttivi stessi; deve inoltre contenere il dato dell'assenteismo medio giornaliero del periodo precedente per reparto ed indicare le quantità e qualità di lavorazioni in uscita nelle singole divisioni.
La comunicazione scritta dei tempi analisi (rilievi base), ogni qualvolta le strutture sindacali aziendali ne facciano richiesta.
vviohmediato di tutte ie ?rogti necessari pz.-: uglig978 della riduzione gioiiera in fabbrica in 2 odi sosta retribuita per per eludere sin da ora che
Calendario annuo di lavoro Definizione del calendario annuo di lavoro (comprendendo in questo anche il godimento delle ferie).
In questo contesto si intende verificare: l'accorpamento di 7 festività e l'eventuale disponibilità a lavorarle in via eccezionale per il solo 1977, unicamente in presenza di precisi impegni compler'ivi della Fiat per i vari settori (da assumere contestualmente alla firma dell'accordo) di non effettuazione della Cassa Integrazione e di garanzie occupazionali;
la disponibilità della Fiat alla definizione di un programma di scaglionamento delle ferie e alla sua realizzazione sulla base della contrattazione tra le Associazioni padronali e sindacato territoriale a livello regionale o provinciale;
la disponibilità all'utilizzo consecutivo delle 4 settimane di ferie, facendo nello stesso tempo salve situazioni provinciali nelle quali vi sia esplicita richiesta delle strutture sindacali di un diverso utilizzo.
Conoscenza preventiva sull'inSerimento di nuove tecnologie che tendano ad automatizzare o riorganizzare il processo produttivo, sia per le aree operaie che' -impiegatizie, per verificarne l'incidenza sui livelli di occupazione, sui problemi più generali della condizione di lavoro in ordine a carico di lavoro, ambiente, mobilità, professionalità e decentramento produttivo.
b) Richieste di trasformazione dell'organizzazione del lavoro, qualificaziJne e inquadramento unico
In riferimento ad accordi ed impegni più volte assunti per una diversa 0.d.L., capace di recuperare un apporto diverso dei lavoratori nei vari processi produttivi e nel contempo, proprio attraverso un nuovo modo di lavorare, rimuovere le cause, insite nell'attuale 0.d.L., che arrecano danni alla salute dei lavoratori, provocando infortuni, mantenedo il lavoratore in una condizione dequalificante, concretamente si rivendica:
Verniciatura — intervento dell'azienda con carattere di priorità per modificare la struttura impiantistica dell'O.d.L. in modo tale da migliorare le condizioni di lavoro e ambientali.
Montaggio motori — trasformazione dell'attuale linea di montaggio con l'obiettivo di determinare condizioni per interventi di gruppi di lavoratori per il montaggio del motore. A questo obiettivo si può giungere attraverso fasi successive che vedano però già iniziali trasformazioni alla linea, determinando di fatto condizioni in cui è possibile lavorare con motore fermo fuori linea. In questo contesto va recuperato il significato dell'esperimento del montaggio motori a Termoli, fissandone anche la sua rimessa in funzione.
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Linee montaggio vetture — modifiche impiantistiche alle linee di montaggio per consentire un miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro e della qualificazione attraverso l'unificazione delle mansioni di esecuzione-controllo-revisione al fine di realizzare fasi di lavoro anche a fermo. Al fine di eliminare le lavorazioni pesanti e nocive (es. le lavorazioni a braccia alzate) primi interventi e modifiche che portino all'impiego del Digitron nei vari stabilimenti e miglioramento delle condizioni professionali attualmente presenti all'interno dell'esperienza Digitron.
Lastroferratura e Revisioni — avvio di esperienze che unifichino in un'unica fase di lavoro le operazioni dei ferratori e dei revisionatoci, in modo tale che la quantità di tempo per ogni singolo operaio, assegnata per lo svolgimento del totale delle lavorazioni, porti ad un impegno di tramutare •
tutta l'operazione in una fase a fermo.
Stampaggio — unificazione delle mansioni con interventi di manutenzione nelle nuove linee autcmatizzate per conseguire un miglioramento di condizioni di lavoro e di qualificazione.
Confronto sullo studio e la progettazione necessari per realizzare gli impianti derivanti dalle richieste sopra indicate (verniciatura, montaggio motori, ecc.) o da altre simili trasformazioni al fine di ottenerne lo studio e la progettazione all'interno degli uffici della Fiat.
Conoscenza dei piani dell'azienda relativi ad investimenti tesi ad ulteriori trasfonnazioni dell'organizzazione del lavoro; si colloca in questo anche la necessità di un preciso confronto sul rapporto tra gli investimenti in atto e futuri della Fiat e la crescita della qualificazione rispetto ad una situazione in cui oltre il 60% dei lavoratori della Fiat è collocato nel secondo e terzo livello.
Più in specifico sulla qualificazione e l'inquadramento unico si rivendica: presentazione da parte della Fiat di un piano organico di corsi di qualificazione, da confrontare e verificare in un rapporto con la Regione, in riferimento ai problemi derivanti dalle trasformazioni dell'organizzazione del lavoro e dai processi di qualificazione (ad es. la presenza di manodopera femminile in aree qualificate e produttive);
per i lavoratori delle pulizie (ed in particolare delle pulizie civili), in gran parte lavoratori considerati inidonei l'istituzione di corsi di qualificazione nel campo dell'idraulica e della riparazione meccanica di macchine usate per la pulizia, per aprire uno sbocco al 3* livello; nello stesso tempo diritto di questi lavoratori ad ottenere, dopo un periodo massimo di due anni di permanenza in tale settore, l'inserimento in altre lavorazioni che consentano l'accesso a livelli professionali superiori; crit-ri certi comunque per aprire lo sbocco del 3° livello, tenendo conto ai fini
dei passaggi di categoria anche dell'anzianità di precedenti esperie,:ze per i lavoratori del 2° gruppo siderurgico, passaggio J 1° gruppo;
per i lavoratori collegati al ciclo,produttivo e particolarmente in questa fase per A IS e operatori non di manutenzione, ricomposizione di mansioni e corsi di qualificazione tali da consentire sbocchi professionali al 5 ° livello;
per figure professionali come modellatori, tracciatori,..., le condizioni per lo sbocco al 6° livello per particolari condizioni di lavoro altamente specializzate che si realizzano in alcune aree produttive, come costruzione stampi, impianti, esperi enze...;
in relazione all'introduzione di macchinari e strumenti qualificati a tecnologia avanzata e conseguenti modifiche dell'organizzazione del lavoro, la manutenzione deve essere svolta anche dai lavoratori Fiat con l'avvio di adeguati corsi di qualificazione, assegnando a raggiungimento di tali mansioni il 6° livello;
per gli amministrativi, superamento delle mansioni parcelizzate all'interno degli uffici in relazione a sperimentazioni oggi in atto in alcuni uffici per avviare processi di ricomposizione e qualificazione del lavoro e, in rapporto a ciò, sbloccare il 6° livello; al vio in prospettiva di corsi di qualificazione r.er la composizone di figure di collegamento tra diverse realtà di uffici, in modo particolare con i settori meccanografici che sempre più
si correlano e coincidono con le lavorazioni amministrative; individuazione di possibilità di accesso al 7° livello per alte specializzazioni e capace. non esclusivamente legate a funzioni gerar chiche (ad esempio piogettatori di complessi).
In specifico per la qualificazione cid laveratori inidonei ed invalidi si rivendica: programmi di reinserimento professionale in attività di addetti laboratorio, di manutenzione, elettricisti e simili; reperimento del 25,, degli attuali inidonei ed invalidi da utilizzare nelle nuove lavorazioni nelle aree scelte per la riorganizzazione del lavoro;
neiì'ambito della naturale sostituzione del turn-over nelle officine di manutenzione, reperimento del 25'i tra gli inidonei ed invalidi; a tale scopo iztituzione di corsi di qualificazione per un completo inserimento di tali lavoratosi.
3) Appalti
a) Controllo e conoscenza appaiti Conoscenza di tutti i lavori dati in appalto, in modo articolato per staLilirn:..rto. Conoscenza preventiva sull'inserimento di variazioni sostitutive o aggiuntive ne!'e lavorazioni date in appalto.
Possibilità di tenere all'interno degli stabilimenti del gruppo le assemblee dei lavoratori delle ditte in appalto da parte delle loro organizzazioni sindacdi di eategor a.
5) Superamento appalti continuativi Verifica su tutti gli appalti continuatili, esaminando ipotesi e modalità di superamento delle lavorazirmi date in appalto. In specifico si indicano le fasce sottoqualificate (pulizie tecniche, rimozione truciolati, scorie) ed anche aree di inaggior qualificazione come le aree progetto.
Rientro dei lavori di ufficio che attua'rnente sono dati a domicilio ad impiegati Fiat o ad aziende appaltratrici.
4) Ambiente di lavoro
a) Si rivendica che, in rapporto ai rischi sottoindicati che incidono in tuorlo consistente sullo stato di salute dei Lvoratori, vengano individuate a livello di singoli s.'ttori o di stabilimento, tra direzione azienda!-' e C.d.F., specifiche aree nelle quali operare interventi concordati.
Rischi
Silice: silicosi ed effetti indotti
Rumore: sordità ed effetti indotti
Amianto: asbestosi ed effetti indotti
Sostanze cancerogene• tumori
Sostanze inquinanti per le vie respiratorie: bronchiti, dermatiti Infortuni.
Aree di primo intervento
A titolo di esempio indicativo si possono indicare le seguenti aree:
Fonderie e Ferriere (silicosi e infortuni)
Presse, Presse fucinatrici, Magli (rumori e infortuni)
Sala prove motori (rumori e sostanze inquinanti)
Bagni galvanici, Verniciatura, Tempera Lavorazioni meccaniche, Montaggio (sostanze inquinanti e cancerogene).
Provvedimenti di tutela della salute
Al fine di realizzare provvedimenti che diminuiscono il rischio e riducano il numero degli esposti, la Fiat presenterà ai C.d.F. specifici piani di modifiche impiantistiche e bonifica ambientale, in tempi certi, utilizzando in queste aree i 10 miliardi di cui all'accordo 9.3.1974, non come tetto di spesa, ma come primo intervento sui grandi rischi.
Per il tempo intercorrente alla realizzazione delle modifiche impiantistiche e delle bonifiche ambientali concordate nelle specifiche aree, vanno definite condizioni transitorie (strumenti protettivi, adeguato rapporto pausa-organici-carichi di lavoro) tali da ridurre l'incidenza sulla condizione di salute dei lavoratori interessati alle esposizioni di rischio.
Criteri di intervento nelle aree concordate e S.S.A.
A partire dai diritti acquisiti in leggi e contratti, si rivendica il superamento dell'intervento operato dal Servizio Sanitario Aziendale, soprattutto per l'accertamento dello stato di salute e di idoneità dei lavoratori.
Criteri di rile.vazione ambientale
Per le rilevazioni ambientali si rivendica che le stesse siano fatte da un ente esterno con priorità ai servizi dell'Ente locale o da questi coordinati (Regione, Comune, U.S.L. — Unità di Base - SMAL).
In caso di programmi concordati di rilevazioni ambientali da parte del S.S.A., vanno definiti prioritariamente criteri, strumenti, metodiche, controllo e presenza di delegati. In caso di programmi non concordati, ma decisi unilateralmente dall'azienda, gli stessi vanno comunkati p,eventivamente ai C.d.F. con possibilità di confronto.
9
I dati delle rilevazioni ambientali verranno consegnati ai C.d.F. e dovranno essere quelli effettivamente misurati nei vari punti (e non solo come medie eiaborate per le singole aree).
Tali dati saranno consegnati entro un mese dalla rilevazione. Copia di tali dati sarà fornita anche alle strutture apposite dell'Ente locale.
e) Criteri per l'accertamento dello stato di salute
Nelle aree concordate gli accertamenti sullo stato di salute e di idoneità saranno effettua,i privilegiando servizi dell'Ente locale o da esso coordinati.
L'Ente che effettua tali accertamenti dovrà consegnare al lavoratore i dati clinici riportati su uno specifico libretto (libretto individuale di rischio) custodito dal lavoratore. Su tale libretto saranno trascritti anche i dati relativi alla visita di assunzione recuperati, dall'ente che effettua gli accertamenti, presso il servizio sanitario aziendale.
f) Criteri per la conoscenza dei dati
A partire dalle aree concordate chiediamo che vengano comunicati ai C.d.F (e fornii,' copia al servizio dell'Ente locale):
l'elenco dei materiali e delle so- ..ante usate, per le quali è obbligo m legge la denuncia di esercizio indicando l'ubicazione ed il numero di lavoratori considerato nella denuncia;
il numero, disaggregato per reparto, delle visite periodiche effettuate, con l'indicazione del tipo di visita e dei rischi che le motivano;
l'elenco dei posti di lavoro nei quali viene corrisposta la paga di posto, le relative motivazioni e l'ammontare complessivo;
il numero dei lavoratori che usufruiscono della sala medica, disaggregato per reparto, e le relative motivazioni;
il diritto di consultazione permanente del registro degli infortuni;
la conoscenza mensile dei dati di assenteismo disaggregato per reparto e per tipologia.
Costi
Si richiede che la Fiat concorra al potenziamento e miglioramento dell'attività di prevenzione sanitaria e ambientale, sostenendo il costo degli interventi effettuati dall'Ente locale (rilevazioni, visite e realiz:sazione del libretto individuale di rischio e del relativo servizio).
Patronato in fabbrica
Wconoscimento dei patronati INAS-INCA. ITAL come strutture sindacali della CGtLCTSL-UIL. Pertanto l'attività di patronato all'interno delle f2bbriche sarà svolta:
dai delegati nil'uopo designati dalla CGILCISL-UIL;
ccu una specifica sede unitaria a loro disposizione, attrezzata appositamente (telefono, archivi, ecc.);
con un monte ore specifico, in relazione alle dimensioni dello stabilimento e numero di dipendenti.
Nei compiti specifici di tali delegati rientrano:
il controllo e l'intervento sul salario differito e sulle prestazioni integrative (SPIM); il controllo quotidiano del registro degli infortuni pi esso l'infermeria dello stabilii.iento.
5) Diritti
Estensione dei diritti sindacali a tutto il gruppo Fiat sul piano internazionale
Richiesta di garantire ai lav.,ratori degli stabilimenti, filiali, consociate e sedi facenti parte dell'organizzazione produttiva e commerciale all'estero l'insieme deile nori.ie contrattuali derivanti dalla normativa contrattuale nazionale e aziendale in vigore negli stabilimenti e sedi italiane, riguardanti i diritti e le libertà sindacali dei lavoratori dipendenti.
g) Funzionamento del servizio sanitario aziendale e degli enti di ricerca
Si richiede di conoscere la struttura, il funzionamento ed i costi di tali enti. Nonchè di avere comunicazione preventiva dei pro: getti di attività e di ricerca sui problemi dell'ambiente, della salute, impiantistica ed ecologia.
Si richiede la definizione di piani di ricerca finalizzati al miglioramento dell'ambiente, allo studio di tecnologie di lavorazione dei rischi e della nocività nella fabbrica e nel territorio.
Nel quadro del godimento dei diritti sindacali di cui al punto precedente, si richiede alla Fiat di contribuire con cifra d' determinarsi alle spese che verranno sostenute dai lavoratori delle sedi estere per partecipare alle attività del coordinamento del gruppo multinazionale Fiat.
Estensione ed unficazione Comitati Operai-Impiegati
Unificazione del Comitato Ambiente con il Comitato Cottimo.
Definzione dei compiti del Comitato Qualifiche, in modo tale da permettere di trattare i problemi di qualifica in rapporto ai proble10 mi di O.d.L.
Questi comitati devono essere a trattare per gli operai e per gli impiegati.
Lavo .atori-lavoratrizi: permesTi retribuiti per assistenza ai figli
I permessi per l'assistenza dei figli malati sino a 3 anni, devono essere utilizzati sia dal padre che dalia madre e retribuiti in ra b;one di una settimana.
1) Salario
Controllo salari di fatto
Ir f o i rnazione periodica (semestrale) ai C.d.F. sui salari (il fatto esistenti (valori numerici e fasce di ampiezza in ogni categoImpegno a non procedere ad erogazioni salariali unilaterali.
Premio mensile
Aumento di 10.000 lire delle attuali que.i.c elel Premio mensile dal 1° gennaio 1978, con assorbimento entro un arassimo di 2.000 lire degli aumenti individuali più elevati erogati dopo il 1° maggio 1976.
Tale richiesta è valida a condiziore che l'azienda si impegni al blocco degli az ,,rienti di merito non contrattati.
c) Premio annuale
Rinnovo del Premio Annuale per il 1977 e 1978.
Unificazione per tutte le categorie del Premio annuale alla quota di 280.000 lire con erogazione al 31 luglió 1977 di detta somma, ferme restando le attuali 20.000 lire di Premio Ferie.
Sganciamento del premio dall'attuale meccanismo di indicizzazione.
2) Mensa
a) Prezzi mensa
Per il 1977 mantenimento degli attuali prezzi delle mense in atto nei vari stabilimenti e superamento dei meccanismi, rive esistono, di indicizzazione, conservando le condizioni di miglior favore sia sulla questione prezzi che su altre questioni inerenti la mensa tradizionalmente esistenti nei vari stabilimenti.
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La segreteria nazionale della FLM e l'esecutivo del coordinamento FIAT, riunitisi per valutare i problemi relativi allo conclusione della fase preparatoria della vertenza FIAT, esprimono un giudizio di profonda riserva, preoccupazione e contrarietà sia sul modo che sullo sostanza dell'operazione finanziaria operata dalla FIAT.
Nello specifico:
già nel coordinamento del 6 e 7 settembre erano stati espressi con vigore le preoccupazioni e gli interrogativi conseguenti alla trasformazione in holding della FIAT, poiché essa comportava come riflessi la prevalenza del momento finanziario su quello industriale, la maggiore esposizione agli intrecci azionari e di capitale, la minore assoggettabilità ai vincoli della politica industriale e della programmazione nazionale;
l'operazione contiene elementi, risvolti politici e tecnici di notevole ambiguità sia per gli aspetti resi noti, sia, soprattutto, per quelli non conosciuti che sono alla base e stanno dietro a tutta l'operazione;
non sono specificate né la finalità né la destinazione delle risorse finanziarie acquisite rispetto ai programmi di investimenti in Italia e all'estero.
Il nostro giudizio non deriva da un'opposizione di principio all'immissione di capitali stranieri, né, tonto meno, da atteggiamenti disoriminatori verso Paesi non aderenti ai tradizionali equilibri internazionali; deriva invece dell'assenza totale di coinvolgimento e di controllo dei pubblici poteri su una questione di fondamentale importanza per id nostro Paese
e dalla mancanza di chiarezza sul rapporto tra questa scelta, la presenza del capitale straniero in Italia, gli indirizzi più generali di governo della crisi.
In relazione a ciò si pone da necessità di un esame in sede parlamentare della finalità dell'operazione 'nel suo complesso; la opportunità di predisporre adeguati strumenti di controllo politico, legislativo, tecnico sulle scelte delle multinazionali; la conferma — se ve ne fosse ancora bisogno — della giustezza della impostazione della vertenza che si aprirà nel gruppo FIAT in merito a investimenti, riconversione industriale utile al Paese, sviluppo dell'occupazione, controllo dell'organizzazione del lavoro e difesa del potere d'acquisto dei salario.
La vertenza infatti è a questo punto un momento essenziale per costringere la FIAT a confrontare apertamente le sue scelte con la volontà delle grandi masse e le esigenze più generali, per chiarire la contraddizione tra la richiesta di sacrifici ai lavoratori in nome dei problemi della crisi e il carattere assolutamente autoritario di scelte di grande rilevanza economica senza confronto e chiarezza.
Per queste ragioni si conferma la necessità che la vertenza FIAT coinvolga non solo i 'lavoratori della FIAT, ma il complesso delle strutture sindacali affinché sia sempre più solida l'omogeneità tra quanto rivendicato al gruppo FIAT e quanto è oggi oggetto di confronto con Governo e Confindustria.
Il comitato esecutivo del coordinamento ritiene necessario concludere rapidamente la fase preparatoria della vertenza, intendendo con ciò aprire quanto prima sia il confronto con la FIAT sulle questioni già dette, sia ponendo ,nel Paese fatti concreti di mobilitazione e di schieramento dei lavoratori nel quadro più generale della politico sindacale. A questo fine viene convocato il coordinamento nazionale FIAT, inteso come momento finale decisionale, per la prima decade a Torino.
2 dicembre 1976
Il giudizio della FLM sull'operazione finanziaria della Fiat