La Sedicesima zona6

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Mensile della Zona 16

Marzo 1980

Capolinea della 47 in via De Rudinì, davanti al S. Paolo

Dall'inizio di marzo l'Ospedale S. Paolo e la Casa di Riposo Famagosta dovrebbero essere collegati alla rete dei trasporti urbani per mezzo della 47.11 15 febbraio, in un incontro nell'ufficio del vice - Sindaco Korach, i rappresentanti dell'ATM, del CdZ 16 e del Consiglio dei Delegati del S. Paolo e della Casa di Riposo si sono infatti accordati sullo spostamento del capolinea della 47 da viale Faenza a via De Rudinì.

Alla riunione del 15 si è giunti dopo alcuni giorni di concitate comunicazioni tra la Zona 16 e gli uffici dell'ATM.

Lunedì 11, i Delegati del S. Paolo e della Casa di Riposo Famagosta inviavano all'ATM una lettera che era un vero e proprio ultimatum: o voi, entro quarantottore, vi decidete a fornirci di un mezzo di trasporto che faccia capolinea in via De Rudinì o noi inizieremo una azione di protesta. Si trattava di una comunicazione che respingeva di fatto tutte le precedenti proposte dell'ATM, cioè servire il S. Paolo spostando entrambi i tragitti della 74 su via S. Vigilio.

Il giorno seguente, i lavoratori del S. Paolo e della Casa di Riposo, per dimostrare che stavano facendo sul serio, hanno attuato il blocco della via S. Vigilio. Non appena venuto a conoscenza del fatto, il Presidente Marchetti inviava a nome del CdZ 16 un fonogramma di solidarietà con l'iniziativa dei lavoratori, riproponendo all'ATM la soluzione già da tempo approvata da tutte le forze politiche, cioè l'istituzione di una linea di 74 barrata, con capolinea in via De Rudinì. Si giungeva così venerdì 15 alla convocazione da parte di Korach, nella sua qualità di Assessore ai Trasporti.

L'ATM però ribadiva subito che la creazione di una nuova linea, la 74 barrata, era praticamente impossibile, almeno nell'immediato. Un tale provvedimento avrebbe comportato l'impiego di mezzi finanziari di cui l'ATM al momento non dispone: qualcosa come 800 milioni.

Si è deciso pertanto di prendere in considerazione l'unica

Ogni giorno un chilometro solo per comperare il pane

soluzione capace nell'immediato di soddisfare le richieste dei Delegati del S. Paolo e della Casa di Riposo: lo spostamento del capolinea della 47. Già da parte dell'ATM era stata avanzata la richiesta di una modifica al percorso della 47: il CdZ 16 aveva infatti ricevuto la proposta di eliminare il tratto su via Lodovico il Moro, dal Dazio a Piazzale Negrelli, non appena sulla linea extraurbana per Corsico sarà possibile utilizzare i biglietti orari della rete urbana. A compensazione di tale riduzione di percorso, soprattutto da parte dei Delegati del S. Paolo, era stato fin dal dicembre scorso ipotizzato il prolungamento del tragitto della 47, oltre piazza Miani, in viale Famagosta, via Ovada, via S. Vigilio e via De Rudinì. Sia l'ATM che il CdZ 16 avevano però manifestato forti dubbi circa la validità di un servizio "navetta" per il S. Paolo. A quanto sembra, però, il 15 la pressione dei Delegati dell'Ospedale deve averla spuntata sui dubbi degli altri partecipanti all'incontro. La sera stessa, le perplessità dei consiglieri sono riaffiorate durante la seduta del CdZ 16, quando cioè il Consiglio è stato chiamato a dare il proprio parere su questa soluzione. Durante il dibattito, che si è protratto per quasi un'ora, sono stati manifestati dubbi che "il prolungamento della linea 47 possa rappresentare una soluzione per il S. Paolo" da parte del comunista Bertoglio, mentre Volpi, capogruppo del PSDI ha dichiarato di non condividere appieno un simile provvedimento. Il Presidente di turno, Barsotti, ha definito questa soluzione "il meglio del peggio". I dubbi dei consiglieri non sono d'altro canto ingiustificati. Innanzitutto per ragioni tecniche. Gli stessi funzionari dell'ATM avevano affermato, durante il convegno per il S. Paolo in dicembre, che "un ospedale non si serve con una navetta con frequenza ogni venti minuti". Che ora l'ATM abbia fatto marcia indietro e che abbia assicurato, come pare, una frequenza di otsegue in seconda

Lo IACP e la democrazia

Ora ci pare non possano sussistere più dubbi sulla realizzazione del Centro Commerciale del Ronchetto. Prima della presa di posizione del CUA del Lotto 6, c'erano già stati l'intervento di Bertoglio, Coordinatore della Commissione Pianificazione che aveva confutato dettagliatamente le tesi dello IACP, e c'erano stati gli stanziamenti di CdZ 16 e Comune, rispettivamente per 600 e 400 milioni, senza che in viale Romagna nessuno si sia più fatto avanti a sostenere la necessità di fare campi da tennis al posto del Centro Commerciale.

Dunque avevamo ragione noi cittadini della zona 16, il Comune, il Comitato del Lotto 6. Sì certo„ ma non è proprio il caso di fare del trionfalismo.

Perché la morale di questa breve vicenda è tutt'altro che esaltante.

Basta pensare all'incompetenza, alla leggerezza che hanno caratterizzato l'intervento dell'Istituto, anche in questa occasione. Forse che lo IACP non dispone di strumenti tecnici adeguati per verificare cosa effettivamente si-

Il Lotto 40 è privo di qualsiasi servizio commerciale

Sabato 2 febbraio, una delegazione del CdZ 16, tra cui i coordinatori delle Commissioni Commercio e Casa, Volpi e Barsotti, si è recata in visita al Lotto 40. Scopo del sopralluogo, verificare insieme al Comitato Sunia Lope de Vega la possibilità di creare punti di vendita nel quartiere, almeno per quanto riguarda i generi di prima necessità. Come era già stato fatto notare a più riprese dallo stesso Comitato Lope de Vega, i! Lotto 40 é sprovvisto di qualsiasi servizio commerciale. I negozi più vicini, ma solo al Lotto sono dal lato opposto di viale Famagosta. Ancora più lontane sono le panetterie, la prima delle quali è situata all'inizio di viale Famagosta, in prossimità di piazza Miani.

Questa situazione ha naturalmente causato al Lotto 40 la proliferazione degli ambulanti, tra cui probabilmente sono parecchi gli abusivi. Così è per esempio per il pesce. la frutta e la verdura, e soprattutto per il pane. Un furgone passa giornalmente e, a parte il poco controllo che gli inquilini possono esercitare sul peso di ciò che viene loro offerto, il servizio è stato definito dallo stesso Volpi "perlomeno anti - igienico".

"È una situazione che noi del Comitato abbiamo già denunciato e non da ieri - ci ha detto Tricarico del Comitato, cui siamo andati a chiedere un parere sui risultati dell'incontro - Comunque con i rappresentanti del CdZ 16 abbiamo già stabilito alcune priorità. Almeno per le cose che si possono fare subito. Il mercato ambulante, per esempio: il consigliere Volpi ha detto che si sarebbe subito interessato per vedere di istituire un mercato settimanale in Via Curiel. Altra priorità sono i punti di vendita per il pane e per il latte. Per questi prodotti però, che sono di consumo giornaliero, occorrono delle strutture fisse e si è parlato di un mercato coperto. Abbiamo anche individuato

un'area dove queste strutture potrebbero sorgere: in prossità dell'Asilo Nido di Lope de Vega. Si tratta di un'area di proprietà pubblica e quindi disponibile in tempi relativamente brevi. Perchè il problema è fare presto: gli inquilini hanno atteso fin troppo".

Un altro membro del Comitato Lope de Vega, Ajello, sottolinea l'urgenza del problema. "Anche al Lotto 74, le nuove ca-

se IACP che stanno sorgendo al Moncucco, non è previsto un solo negozio. - dice AjelloQuindi il problema della mancanza di servizi commerciali in questa parte della zona 16 tenderà ad aggravarsi nei prossimi mesi con l'arrivo di altre centinaia di famiglie. È difficile comprendere le ragioni per cui lo IACP continui a fare quartieri senza inserirvi un minimo di segue in seconda

gnifichi il famoso articolo 38 delle Norme Tecniche di Attuazione della Variante al PRG di Milano? Tutt'altro. E come mai il vice - presidente dello IACP, l'avv. Dittrich, una volta constatato "con sorpresa" quanto i suoi uffici credevano di aver "accertato" non ha chiesto un approfondimento, una ulteriore verifica, non si è precipitato a chiedere spiegazione alla Giunta,ohè signori! ma si cambiano così le cose senza avvertire nessuno? - e si è invece premurato di invitare i rappresentanti degli inquilini a "pensare alla realizzazione di campi per atività sportive all'aperto"? Non ha pensato neppure per un momento l'avv. Dittrich che una scelta talmente contraddittoria da parte della Giunta era improbabile proprio perché andava a smentire tutti gli accordi presi con il CdZ 16, le promesse fatte ai cittadini, i progetti approvati sin dall'inizio degli anni 70? Ma forse non c'è poi tanto da stupirsi. In viale Romagna non sono molto note le regole della democrazia partecipata, l'abitudine dell'attuale Giunta

Comunale, dei CdZ di discutere le proprie scelte con i cittadini. In viale Romagna si è abituati da sempre a rapporti assai meno problematici con gli inquilini: paga queste spese arretrate senza chiedere spiegazioni, entra nell'alloggio che ti abbiamo assegnato così com'è, prendere o lasciare, e così via. In viale Romagna impera una mentalità talmente burocratica da rendere ben ardua, se non impossibile, la comprensione dei complessi rapporti che devono intercorrere tra amministratori ed amministrati in una società come la nostra, avviata sulla strada della pariecipazione.

Quindi perchè stupirsi di un banale infortunio. Qualcuno avrà estratto dal cassetto la pratica sbagliata. Può succedere. Quello che dovrebbe stupirci piuttosto è il fatto che ad un simile Ente possa essere tuttora affidata la gestione dell'enorme patrimonio rappresentato dai 130.000 alloggi di edilizia pubblica della nostra città. AE

La Giornata della Donna venne istituita nel 1910, durante la Conferenza Internazionale di Copenhagen, su proposta della delegata socialista Clara Zetkin. Da allora, la condizione della donna è certamente cambiata. In Italia, per esempio. Almeno per quanto concerne la legge, la donna gode di diritti pressochè uguali a quelli dell'uomo, sia nella famiglia che sul posto di lavoro. Più difficile e lento invece il cammino di emancipazione della donna nella vita di tutti i giorni, nella pratica dei rapporti sociali: è questo un cammino che non si potrà compiere senza lotte, non tanto contro il prepotere maschilista, quanto contro un sistema so-. ciale basato sullo sfruttamento, in cui il maschio padrone, despota, è spesso solo strumento e vittima.

Dunque, auguri donna! Perchè la tua liberazione è legata alla liberazione dell'umanità intera! La

Sabato grasso al S. Ambrogio
marzo: auguri donna!
SERVIZIO A PAG. 12 8
Sedicesima CENTRO COMMERCIALE Anche il CUA-Lotto 6 smentisce Io IACP A PAG. 3
sedicesima L. 300 periodico
ANNO 3 - N. 3
La
di politica,cultura,attualita'

Vendite frazionate in via Parenzo 8: si toglie la casa anche ai pensionati

Nella nostra zona, la piaga delle vendite frazionate si allarga inesorabile: questa volta a farne le spese sono gli inquilini di via Paren 20, una casa visibilmente in cattive condizioni, abitata per lo più da operai e pensionati.

Il metodo è sempre lo stesso, il padrone di casa trovandosi costretto per legge ad approntare tutti i lavori di restauro, per rendere lo stabile abitabile come stabiliscono le nuove norme di "Equo Canone", preferisce vendere e intascarsi i soldi.

La cosa vista sotto il profilo della proprietà, può sembrare normale; del resto, la legge italiana consente al padrone di casa di vendere il proprio immobile quando vuole e nel modo che meglio preferisce.

Ma se guardiamo la cosa sotto un profilo umano e sociale, allora ci accorgiamo che questa, come del resto tante altre leggi vigenti nel nostro Paese, hanno bisogno di sostanziali modifiche. Le leggi, non possono essere sempre a senso unico; cioè, non possono tutelare soltanto gli interessi di "lor signori".

Per anni, (come nel caso di via Parenzo 8), intere famiglie di operai abitano in una casa in affitto, costretti ad accettare le condizioni di pigione imposte dal padrone; nel frattempo le strutture invecchiano, si fanno cadenti e danno allo stabile un senso di semi fatiscenza, ma

non per questo il padrone si fa minimamente carico di andare ad un risanamento, anzi se ne frega e continua ad intascare soldi e magari aumenta le spese con la scusa dell'inflazione. Arriva finalmente la legge di "Equo Canone", un vero controllo Pubblico sugli affitti, con un tetto massimo sul valore locativo del 3,85% nell'arco di un anno. È chiaro, questa legge impone al proprietario precisi impegni e cioè di: consegnare la casa locata all'inquilino in ottimo stato; mantenerla in condizioni di servire all'uso; garantirne il pacifico godimento durante la locazione.

È ovvio, il padrone di casa di Via Parenzo 8, per trovarsi in regola con queste norme legislative è obbligato a risanare l'intero stabile ed è proprio per questo che decide di vendere e lo fa in modo "sbrigativo" e senza troppi scrupoli di coscienza.

Si rivolge all'Immobiliare "Grimaldi", la quale come sempre accade in questi casi invita dapprima tutti gli inquilini ad acquistare l'alloggio da loro occupato, naturalmente offrendo ai presunti clienti una infinità di garanzie tutte da verificare e possibilità di pagamento agevolate. È naturale, nessuno è obbligato ad acquistare; ma è comunque certo che la Grimaldi ha il compito di vendere, è pagata per questo. In questi giorni trovandosi a

passare per Via Parenzo, può capitare di essere fermati da alcuni giovani che distribuiscono depliants o che invitano i passanti a rivolgersi per ulteriori chiarimenti presso l'ufficio vendite della Grimaldi sito appunto per l'occasione in Via Parenzo 8.

Ma chi sono questi giovani che la Grimaldi assume come venditori? Ho parlato con due di loro, ho posto loro alcune domande, cioè se sono soddisfatti fino in fondo del tipo di lavoro che fanno, se non si sentono un po' in colpa nei confronti di queste povere famiglie minacciate di sfratto; perchè se un estraneo acquista un appartamento, stando alla legge, in due anni può sfrattare l'inquilino che vi abita valenosi dei suoi diritti di proprietà. A queste mie domande i due giovani in un primo momento hanno stentato a rispondere, ma poi visto che insistevo su quel tasto, uno di loro mi ha detto: - "Ci rendiamo conto che quello che facciamo non è molto nobile nei confronti di questa povera gente, ma anche noi ci dobbiamo arrangiare; daltronde la disoccupazione giovanile pesa anche su di noi". Ecco come operano queste onorate immobiliari; non solo svolgono un'attività a dir poco spietata nei confronti di onesti cittadini, di operai e pensionati come è appunto il caso in questione, ma si servono addirittura per i loro traffici legalizzati, di giovani disoccupati, i quali pur

di avere un'occupazione sono costretti a fare quello che capita.

Ma in Via Parenzo, non sono solo gli inquilini ad essere preoccupati: vi è anche un artigiano, il Sig. Zafferani di professione pasticcere: - "Vede questo negozio? - mi ha detto visibilmente incavolato - quando sono entrato valeva si e no 10 milioni, lo volevo acqistare, ma il padrone di casa si rifiutò di cedermelo; oggi che io ci ho speso den-

IL SICET

tro un capitale per renderlo più funzionale ed accogliente, me lo vorrebbe vendere per ben 50 milioni; ma le sembra una cosa onesta".

No non è affatto onesto, e non è onesto nemmeno il fatto che oggi con una legge di regolamentazione di fitti, la gente si veda negare il diritto alla casa se non è in condizioni di comprare.

(Sindacato Inquilini Casa e Territorio)

zona Barona

nel ricordare lo spirito del movimento aclista di servizio alla comunità che anima la sua azione, comunica che la sede di via Zumbini 19, (tel. 479489) è aperta alla consulenza in materia di equo canone tutti i venerdì dalle ore 18,30 alle ore 20,30.

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L. F.

Scuola: dal ministero nuovi limiti per sperimentazione e tempo pieno

CIRCOLARE INTEMPESTIVA

Il Corriere della Sera del 5-280 riporta la notizia dell'esistenza di una circolare ministeriale, che prevede per il 5-3 prossimo il termine della presentazioneoltre due mesi di anticipo rispetto agli anni precedenti - dei progetti di sperimentazione.

La circolare non è stata ancora diramata alle direzioni didattiche per "rielaborazioni di carattere formale" (sic dal Provveditorato).

I Direttori non sono al corrente, tanto meno gli Insegnanti.

L'Équipe Tecnico - Amministrativa è messa al corrente da ... un ex - componente degli Organi Collegiali. Meraviglia! Personaggio autorevole, meditando la notizia, accenna a tre tipi di sperimentazione. Nuova matematica, forse? O, meglio, fantadidattica?

Altri aspettano notizie. Da chi, se il Provveditorato ha confermato la notizia, chiarendo anche i punti di carattere sostanziale?

Certo è che la "sperimentazione" e la "scuola a tempo pieno" hanno avuto un ulteriore ed inopinabile "colpo" inteso a limitarne l'inizio in altre scuole ed a frenarne l'evoluzione migliorativa laddove è già iniziata.

L'attività produttiva degli Organi Collegiali competenti sminuita e, comunque, svillaneggiata da coloro i quali dovrebbero sollecitarne e tutelarne l'operosità.

Chiara strategia di induzione alla "stanca" (vedasi partecipazione alle recenti elezioni).

IL TELEGRAMMA DEL MINISTRO

Tutti sappiamo il tempo necessario ad una seria programmazione, alla sua traduzione in valido scritto, alla sua discussione da parte degli Organi Collegiali.

L'ostacolo si può, anzi si deve, superare da parte delle componenti interessate richiedendo immediate riunioni di interclasse per sollecitare la compilazione dei programmi secondo le norme vigenti.

A codesta botta improvvisa si deve rispondere con altrettanta celerità, con comunione di intenti tra insegnanti e genitori non dissociata da una minuziosa documentazione.

Valida, se pur difficile nell'organizzazione, la presa di posizione nei confronti del Provveditorato non di una sola scuola ma di più scuole interessate.

Doveroso, il prendere contatto con i Sindacati Confederali che già si sono pronunciati, chiedendo un incontro con l'Ente preposto; a queste riunioni dovrebbe partecipare, se possibile, una delegazione di genitori ed insegnanti e, perchè no, qualche Direttore.

Il disquisire teoricamente e l'attendere avvallano l'intendimento di inficiare le posizioni acquisite faticosamente per una scuola migliore e più produttiva, e conseguentemente di ridare potere ad un'unica componente della scuola, svilendo in partenza l'impegno assunto dinanzi agli utenti della scuola.

Media Gramsci: una scuola lotta contro la violenza

Come preannunciato con circolare ministeriale 125 del 25.5.1979 ritienesi opportuno procedere a partire da anno scolastico 1980-81 at graduale consolidamento negli organici singoli messi posti pieno tempo istituiti at sensi art. 1 legge 820 punto at fine esatta individuazione posti cui consolidamento est attualmente possibile SS.LL. virgola dopo aver accertato esistenza strutture idonee et rapporto oggettivo tra posti ed livello frequenza alunni stabilito da Art. 12 legge 820 virgola consolideranno posti aventi anche seguenti requisiti due punti funzionamento nel plesso da almeno tre anni compreso anno in corso virgola 2 estensione e tempo pieno punto precisasi at ogni buon fine che non sunt per ora da consolidare posti relativi at insegnamenti speciali (quali educazione musicale virgola lingua straniera virgola educazione fisica virgola etc.) virgola at sperimentazione ai sensi art. 3 DPR 419 et at posti relativi at attività in applicazione art. 2 legge 517 del 1977 punto tanto premesso autorizzasi SS.LL. at apportare virgola in sede revisione organici preliminare at ernananda ordinanza movimento magistrale virgola conseguenti variazione organico singoli plessi punto.

Valituttl Ministro Istruzione

caps (vedi Art. 2 Lex 820).

In seguito a questo telegramma in "alto loco" hanno stabilito in 806 i posti idonei al consolidamento di competenza del nostro Provveditorato, di cui per il nostro Distretto n°

39 - 12 per la sc.el. di Via De Nicola

-- 5 per la sc.el. di Via Salerno

- 4 per la sc.el. di Via Barona

Il telegramma, il cui testo leggete qui sopra. comunicato agli Insegnanti, ai Direttori e genitori (uno della DE NICOLA ed un Ex) dai rappresentanti dei sindacati confederali è importante e degno quindi di attenzione.

Superata la perplessità - anche da parte di chi ha una certa esperienza di attività del Provveditorato ed affini - per il tempo ed il luogo (le direzioni erano al corrente, e se sì perchè non l'hanno segnalato agli Organi Collegiali competenti?) — è subentrato il dubbio sull'interazione tra il Ministro e sè stesso e tra questi ed i suoi collaboratori.

La circolare ministeriale, secondo la quale i progetti (nuovi e non) devono essere inoltrati entro il 5 marzo prossimo, ne è un valido esempio. Ma, sic stantibus rebus, dal telegramma in contesto emergono: - i seguenti punti favoreboli

Considerazione positiva e fattiva delle iniziative di avvio al "tempo pieno" ed avallo ufficiale di queste; garantita la continuità didattica nello stabilire i posti in atto come "CONSOLIDATI", e quindi soggetti agli onori ed agli oneri della titolarità di classe (posti scelti o sceglibili); nobilitazione della qualificazione

Dalla lettera dei ragazzi ai parenti degli agenti trucidati in via Schievano, ai sabati trascorsi insieme alle famiglie di questi "nuovi martiri", all'impegno per una visita al presidente Pertini simbolo dell'ordine democratico nato dalla Resistenza

"I ragazzi della scuola media "Gramsci" sono con voi! Sì, sono con voi e mandiamo questo per dimostrarvi la nostra solidarietà.

Speriamo di cuore che la morte di questi valorosi uomini, sia per i vostri figli e per tutti i ragazzi "futuri uomini" un vero insegnamento.

Un insegnamento come quello che ci hanno tramandato i partigiani morti per la libertà e la giustizia e che hanno versato il loro sangue per un domani migliore.

Ma perchè il domani sia veramente migliore non c'era bisogno di arrivare a questo! Speriamo almeno che tutti abbiamo imparato qualcosa perchè è ora di finirla con questa maledetta violenza che ogni giorno ci colpisce e che sta portando la nostra società all'autodistruzione.

Ma noi non vogliamo questo perchè siamo la forza del domani, una forza che difficilmente sarà annientata dalla violenza e dalla barbarie di uomini senza scrupoli, con ideali tremendamente sbagliati.

Speriamo che l'opera di questi "nuovi martiri" e i loro servizi siano valsi a far sì che la società riesca a cambiare, portando serenità e pace tra gli uomini.

Con questa nostra speranza (che soltanto con la nostra forza diventerà certezza) facciamo le nostre più sentite condoglianze e vi ripetiamo che saremo sempre con voi".

È questo il testo della lettera con cui i ragazzi della Media Gramsci hanno deciso di testimoniare la loro solidarietà alle famiglie degli agenti uccisi in via Schievano. Una lettera che non ci pare abbia bisogno di alcun elogio a sottolineare la maturità degli intenti; ma che pure sorprende per la fermezza con cui questi adolescenti si schierano

contro ogni "maledetta violenza"!

Ma i ragazzi della Gramsci non si sono limitati alla astratta solidarietà che può esprimere anche la migliore delle lettere ed hanno voluto consegnare di persona ai parenti dei caduti, sia il loro scritto, che i proventi della loro colletta (vedi la Sedicesima n° 2).

In due sabati successivi, i ragazzi accompagnati da alcuni genitori si sono recati a visitare le famiglie del Brigadiere Santoro e dell'appuntato Cestari. I ragazzi sono stati ricevuti con calore, quasi con affetto, e, dalle parole e dalle lacrime delle famiglie così duramente provate, hanno potuto verificare di persona quanto bestiale ed ingiusto possa essere ogni atto di violenza cieca, il terrorismo.

"Gli agenti uccisi erano gente che lavora, come i miei genitori" ha commentato un ragazzo. "In casa Santoro, - ha raccontato Ida Brunazzi, presidente del Consiglio di Istituto - siamo stati ricevuti dalla suocera perchè la vedova era tornata al paese. Ci ha fatto vedere le foto del matrimonio di sua figlia con Santoro e ci ha detto che suo genero, una persona così di spirito, rideva sempre quando gli si diceva di stare attento: cosa volete, rispondeva, cosa volete che perdano il loro tempo con me i terroristi, io sono un pesce piccolo ... Piangeva, povera donna".

Ed è per contribuire a battere questa violenza cieca, indiscriminata, che i ragazzi della Terza

E hanno in mente da tempo di realizzare un progetto esaltante. Andare a Roma, dal Presidente Pertini, a testimoniare la loro solidarietà a un uomo che si può dire oramai rappresenti per tutti

professionale in quanto tali posti, una volta consolidati, potranno essere scelti solo ed esclusivamente da quegli insegnanti preparati e convinti: limitazione del ben noto "carosello" perchè:

1°) gli insegnanti già "in loco" hanno diritto ad essere ivi riconfermati

2°) i direttori didattici, venuti a conoscenza di nominativi di insegnanti disponibili. possono "motu proprio" richiederli al Provveditorato secondo le modalità di rito.

- le seguenti note sfavorevoli il "no" al consolidamento ai posti occupati da specialisti (educazione musicale, lingua straniera, educazione fisica, ecc.); idem per le sperimentazioni ai sensi dell'Art. 3 del D.P.R. 419 (sperimentazioni od innovazioni di ordinamenti e strutture) idem, ed è la più grave, per i posti di sostegno per portatori di handi-

- 5 per la sc.el. di Via Tre Castelli e per questi quindi non vi è alcun problema. I sindacati confederali hanno l'intenzione di reperire dati, notizie per sostenere in Provveditorato che il numero 806 è insufficiente e deve essere ampliato: e ciò a beneficio di insegnanti ed utenti. È bene quindi che tutti coloro che. pur avendo diritti da far valere in tale senso, non si riscontrano nel predetto elenco prendano contatti solleciti con i sindacati confederali per intraprendere insieme le necessarie iniziative.

Doveroso che "i favoriti" dalla sorte inoltrino per tempo i progetti per il prossimo anno (un Funzionario del Provveditorato ha indicato il termine per fine aprile - prima decade di maggio). Raccomandabile agli altri. che non hanno mai trattatò od hanno ovattato l'inizio di una sperimentazione, di valutarne il pro ed il contro nelle rispettive Assemblee invitando gli esperti in merito (Equipe Tecnico Amministrativa - V. Gonzaga 6 in Milano. operatori scolastici, genitori di altre scuole).

Per il sottoscritto unico "punto dolens" l'aver notato la brillante assenza alla riunione all'UMANITARIA del 12-2-80 di operatori scolastici e di altri genitori della sc.el. DE NICOLA. salvo la presenza del VicePresidente del C. di Circolo.

Tempi più brevi per la elementare di via Lope de Vega

Lo stanziamento di 734 milioni del Bilancio Azzonato 1980 per la costruzione della Scuola Elementare di via Lope de Vega è stato il primo, .indispensabile passo per giungere alla realizzazione di tale opera. Questo in sostanza è il commento del Coordinatore della Commissione Educazione, Cecchi. Un giudizio positivo, che fa ben sperare nella possibilità di giungere quanto prima alla realizzazione di una scuola che sostituisca la struttura inadeguata di viale Famagosta 75.

gli italiani il simbolo della legalità democratica e antifascista. A dire il vero, all'inizio era stato Pertini ad essere invitato alla Media Gramsci. Con l'assistenza del Professor Leopardi, i ragazzi della Terza E, nei giorni immediatamente successivi alla strage di via Schievano, avevano inviato un telegramma d'invito al presidente della Repubblica Pertini aveva prontamente risposto ricambiando l'invito: i miei impegni non mi permettono di farvi visita, ma venite piuttosto voi a trovarmi al Quirinale, quando vorrete. Sarete sempre i benvenuti.

Così ora i ragazzi della Terza E hanno questo progetto fantastico; andare a Roma, far visita a Pertini. Ma per attuare il loro progetto i ragazzi, e con loro il prof. Leopardi, devono risolvere un problema grande come una montagna: trovare i soldi per il viaggio. E non si tratta di poche migliaia di lire. Il treno, o il pullman, il pernottamento, i pasti per una ventina di persone significano centinaia di biglietti da mille. Senza considerare che di soldi in casa tutti i ragazzi della Terza E ne hanno appena chiesti, per contribuire alla colletta in favore delle famiglie degli agenti uccisi. Insomma, che fare?

Perciò la Terza E ha cominciato a "scrivere delle lettere". Si chiedono contributi, si spera nell'aiuto di tutti, Enti o singoli cittadini che comprendano il valore non soltanto educativo del loro progetto, il significato dell'incontro tra i rappresentanti di due generazioni così diverse, eppure unite nella comune testimonianza di fedeltà a quei valori di pace e di libertà che ci sono stati trasmessi dalla Resistenza.

D'altro canto — prosegue Cecchi, — non sarebbe stato concepibile che l'Amministrazione Centrale si fosse sobbarcata in toto l'onere dei circa 2 miliardi e mezzo necessari alla realizzazione di quest'opera. Nè era francamente attuabile l'ipotesi di utilizzare così, all'ultimo momento, i residui passivi dei Bilanci Azzonati del 79. Ora possiamo dire che il CdZ 16 ha fatto tutto quanto gli competeva: al Comune spetterà il compito di decidere come reperire lo stanziamento aggiuntivo, se cioè fare ricorso ai residui passivi del 1980 o no. Ma è comunque certo che la scelta del CdZ 16 di inserire a Bilancio 1980 lo stanziamento iniziale, ha avvicinato i tempi di realizzazione della Elementare di Via Lope de Vega.

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pag. 5 - La sedicesima

UN LETTORE CI SCRIVE:

"Dubbi sulla vostra imparzialità"

Spettabile Redazione, sin dal 1° numero sono un assiduo lettore del Giornale che Voi stampate "LA SEDICESIMA", e perciò mi sento in grado di fare una corretta ed obiettiva analisi degli articoli a tutt'oggi pubblicati (mese di Febbraio 80) onde consentire ai cittadini della nostra zona di essere informati delle vicende politiche, culturali e attuali che quotidianamente ci circondano, tenuto conto che "LA SEDICESIMA" è un periodico mensile di politica, cultura e attualità, il quale la testata del Giornale dichiara, come altresì si dichiara non vincolato a nessun Partito politico. Per la parte cultura e attualità, nulla da dire. Leggo con piacere ed interesse i Vostri articoli per tali attività, così dicasi per i Vostri collaboratori operanti in vari organismi. Così pure leggo con piacere lettere di cittadini che Voi pubblicate che trattano problemi come la cultura, lo sport, il verde, la scuola, gli anziani, la casa, la sanità, etc..., problemi tutt'oggi aperti e molti insoluti nella nostra zona.

Molti dubbi e perplessità sulla Vostra imparzialità invece per la parte politica.

Posso a tal proposito elencare una serie di esempi, ma per ragioni di spazio e per non annoiarVi, semplifico con sintesi:

- Se si parla delle riunioni del Cnsiglio di Zona 16 si evidenziano particolarmente gli interventi dei compagni Comunisti. Forse che gli altri Consiglieri non intervengono nei dibattiti.

- Se si parla di Commissioni, sempre del Consiglio di zona, si tiene solo conto delle Commissioni coordinate dai Compagni Comunisti, e molto spesso pur di parlarne o si evidenziano i loro interventi in sede di riunione, oppure si trova la formula dell'intervista.

Delle altre Commissioni non se ne parla. Chissà perchè, forse che le stesse non sono di importanza rilevante.

- Molto spesso si usa la formula di intervista, ma chissa perchè sempre a cittadini che sappia-

mo iscritti al PCI. Forse che altri cittadini non sono meritevoli di divulgare i problemi esistenti o risolti negli organismi che operano.

- Non parliamo poi delle attività dei Partiti operanti in Zona. Quasi totale silenzio, ma non così si può dire per la Sezione Fantoni del PCI, per la verità un po' meno per la Sezione VII Novembre sempre del PCI.

Tutto ciò è molto strano per un periodico che si dichiara non le-

gato ad un Partito politico, personalmente mi da l'immagine che Voi cerchiate in qualsiasi modo evidenziare ai cittadini solo il PCI.

Non mi si venga a dire che gli altri Partiti politici non informano la Redazione del Giornale, e che pertanto nulla sapendo, nulla si può stampare.

Per quel che riguarda la Sezione Modigliani del PSI più di una propria comunicazione ha

inviato e molto spesso invio specifico invito a presenziare alle proprie manifestazioni, ma chissà perchè non Giornale nessuna di queste comunicazioni sono state pubblicate, ultima in ordine di tempo il proprio 3° Congresso di Sezione, di cui allego copia.

Questo mio richiamo Vi prego di considerarla critica costruttiva, perchè sia ben chiaro nulla ho contro i compagni del PCI e

Siamo un giornale aperto e lo vogliamo dimostrare

Risponde il direttore de "La Sedicesima"

Caro Sandon, Credo che tu capirai le ragioni che mi inducono a rispondere personalmente alla lettera che tu avevi indirizzato alla Redazione de "La Sedicesima". Con la tua "critica costruttiva" tu esprimi un giudizio di fondo sul modo di informare del nostro giornale. Un giudizio che va ben oltre l'argomento e che in pratica nega che "La Sedicesima" sia riuscita, nei suoi due anni di vita, a realizzare quegli obiettivi di "apertura" a tutte le forze democratiche della zona 16 che ci eravamo posti sin dall'inizio.

Come tu sai, spetta al direttore (anche in un giornale non professionale come il nostro) la responsabilità della realizzazione, nella pratica delle successive edizioni, degli scopi enunciati con il primo numero: ecco perchè ritengo che sia mio dovere, e mio diritto, risponderti. E ti risponderò partendo da una riflessione critica, ancorchè costruttiva, sul significato di una lettera come la tua. Perché vedi, Caro Sandon, a mio parere tu sei giunto a conclusioni affrettate, su temi purtroppo assai com-

Accade in Italia

AL SIG. SINDACO DEA COMUNE DI ;»21/5.)

PROT. N. ). Sez. IO - DG

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ritengo legittimo informare i cittadini lettori del loro costante impegno per risolvere i problemi della nostra Zona, ma ritengo altrettanto legittimo se il periodico si dichiara non di parte evidenziare anche l'operato di altri compagni o altri cittadini che anche loro da anni si battono per costruire un avvenire migliore della nostra Zona.

Un cordiale saluto.

Sandon Ivan

ANZA idP 1337-f.....1.111

14 amni aelFegnto bellicooriliolosi 4 I i - 12.;

ATTESO che de denuncia te efder1210 numero 3..i4r1.1. k t i •>-' S' progressivo del Mod I

VISTE le jun/rioni emanate dal Ministero del Tesoro — Direzione Generale dei Danni di Guerra —, tra le quali. ultimamente. quelle di cui alla circolare noie N. 11956 del 2 agosto 1974.

\ CONSIDERATO che

Il a) dalle risultano falle ricerche anagrafiche esperite romite rompetemi messi comunali, d sinistrato ( ovaio sua e

snluali aventi ama), è risultato irreptnhde sia alCindirigro serrato in denuncia che • quello successivamente emergente dagli

N le Otre ricerche ( Registro delle ditte delle Camera di Commercio — Cancellai. Comminale del Tribuole I mno ri—

sultate infruttuose che Le via di Iato, malgrado il noteade decorso di temo, nessun at0 concludente, ace di imriatin e sia di ollaberatione. è tuo posto in essere da parte dei potenziali anni diritto. c) la domanda è mancante di documenti utili 4., determinazione dell'indennaris liquidabile ( Ara. 10 legge 27/12/1953 1,66) e che nessuna traccia emerge dagli atti poche o possa comunque stabilire una plaoihile bquiduione, giuria k men muoia donare 2/8/74 N 11966, di la d'ironia è ,sonno della docurnenatione MC<Warl• alla kg„ umazione dell'avente dosto ed atteso. M ortoolari, il, 'interessato ha fatto scadere atbondantirinente termini all'uopo assegnatigli roll otendentizia del

Una nostra concittadina, abitante al Moncucco, si è vista recapitare la lettera dell'Intendenza di Finanza di Milano che qui riproduciamo parzialmente.

Si tratta di una comunicazione relativa ad una domanda per danni di guerra che la signora aveva inoltrato solo 37 anni fa, nel 1943!

Più sbalorditiva ancora la cifra in questione: 190 lire, sissignori, dicansi centonovanta lie. Inutile ricordare che, quando la domanda venne inoltrata, 190 lire erano qualcosa. Ma oggi, quante altre pratiche da 190 lire restano in essere nei nostri Uffici Finanziari, mentre non c'è personale per dar la caccia agli evasori di migliaia di miliardi?

PS. La signora di cui parliamo ha ricevuto un altro avviso inerente una domanda per danni di guerra di suo padre, che nel frattempo è deceduto. La domanda era del 1944 ed II rimborso richiesto 2.010 lire.

plessi. Tu stesso, senza eccessiva modestia per la verità, prometti ai lettori "una corretta ed obiettiva analisi degli articoli" pubblicati fino ad oggi da La Sedicesima. Ed. ecco qui analizzata la tua obiettività. In un anno stampiamo circa 120 pagine di Sedicesima (10 numeri, 12 pagine ciascuno). Di queste 120 pagine, oltre tre quarti cioè 90-100 pagine sono dedicate allo sport, alla cultura, alla attualità, scuola ecc. So/o 2 o 3 pagine ogni numero costituiscono la "parte politica", come tu la chiami. Ebbene, per quasi 100 pagine de la Sedicesima tu non hai "nulla da dire" e tutta la tua analisi la costruisci sulle rimanenti venti. E questa sarebbe la tua obiettività?

Caro Sandon, come vedi le "critiche costruttive" non nascono solo dalle tue buone intenzioni che non voglio certo mettere in discussione. Tuttavia, bisogna che tu te ne renda conto che non è stato affatto costruttivo da parte tua aspettare che stampassimo ben ventisei numeri de la Sedicesima, prima di farti vivo. Se proprio intendevi aiutarci non avresti potuto dircelo prima dove sbagliavamo, quali erano le nostre carenze, o meglio ancora mandarci qualche articolo che avrebbe potuto completare ed equilibrare la nostra informazione?

Il male è, e la tua lettera ne è la prova, il male è, dicevo, che tu vuoi giudicare la Sedicesima, l'unico giornale della zona 16, servendoti di un metro inadeguato, guardando solo ai vantaggi che partiti o fazioni possono trarre da un certo fenomeno culturale, anche modesto, come può essere l'esistenza di un organo di informazione locale. Lo sport, il teatro di base, il giornale di zona sono pur sempre modi di guadagnar consensi a questo o quel partito: quanto è inadeguata oggigiorno caro Sandon, questa analisi pseudopolitica!

Ma davvero si crede che la complessa realtà della società italiana di questi anni possa essere compresa traducendo tutto in termini di PCI, PSI, o DC? Ma davvero tu credi di fornire una "analisi corretta" limitandoti a svilire la Sedicesima al ruolo di fiancheggiatore del PCI? E con i tre quarti del giornale che dedichiamo alle iniziative di base dello sport e della cultura, alla vita dei quartieri, ai disabili, chi fiancheggiamo, eh Sandon, ce lo sapresti spiegare? Certo tu lo dovresti sapere che anche nel mondo dello sport, della sanità o della cultura si può organizzare la que,tua dei consensi elettorali. Ma perché non lo facciamo?

Vedi, il tuo modo di ragionare non ce la fa più a spiegare perché su la Sedicesima si parli più spesso di un quartiere o di un gruppo sportivo anziché di altri. Te Io spiego subito io. Perché in alcuni

gruppi sportivi, culturali o sociali si è saputo cogliere con maggior puntualità, che non in altri, il potenziale di partecipazione rappresentato dal giornale di zona.

Perchè alcuni cittadini, più che altri, hanno compreso come il miglioramento della propria condizione passi per il cambiamento più generale e più ampio della società, della realtà in cui viviamo e che tale cambiamento non Io si ottiene con il mugugno, ma attraverso la conoscenza reciproca, il libero confronto delle opinioni che sono la rivendicazione di essere ciò che si è, dinnanzi a tutti. Succede lo stesso con i partiti della Zona 16. Noi non rifiutiamo spazio a chi ci propone articoli: così si va a due estremi, il PCI che ogni numero non manca di fornirci articoli, notizie (le interviste, sono spesso una forma meno pesante per presentare articoli altrimenti troppo corposi) e la DC che non si è neppure sognata di rispondere a due proposte di intervista che le abbiamo sottoposto per iscritto nel novembre 78 e nel maggio 79. Ma se oggi, dopo due anni, la DC ci inviasse un suo scritto, credimi Sandon, noi non avremmo alcuna difficoltà a pubblicarlo. Come abbiamo sempre pubblicato gli articoli che ci sono stati inviati da lettori, enti, gruppi sociali indipendentemente • dalla parte politica che essi avrebbero potuto rappresentare, purché i loro scritti fossero entro lo scopo della nostra pubblicazione, cioè commentassero, informassero, o al limite polemizzassero, su argomenti attinenti alla vita della nostra zona.

E non è un giornale "aperto" questo, caro Sandon? Per farti un altro esempio, guardiamo al PSI, il tuo partito. Ti posso citare almeno tre casi in cui ci siamo premurati di pubblicare i vostri scritti (due dei quali vi avevamo sollecitato noi stessi), malgrado i vostri articoli ci fossero pervenuti quando il giornale era già chiuso. Sai cosa significa, vero? Significa correre in tipografia, scartare alcuni articoli, pregare qualcuno che ti componga i nuovi testi, insomma tempo e denaro. Ma l'abbiamo fatto perché siamo convinti che La Sedicesima possa crescere proprio grazie alla pluralità delle voci cui essa dà spazio. Controlla se vuoi: intervista sul tesseramento (dic. 78), commemorazione di Nenni (gen. 80), festa della donna alla sezione Esposti (Feb. 80). Ed anzi, se mai qualcuno ha mancato di correttezza, sarà stato il PSI zona 16 nei nostri confronti che non ha mai risposto alla nostra proposta di intervista nell'aprile 79. Mi ricordo di aver sollecitato a te personalmente una risposta: ma voi foste gli unici partiti della sinistra a non darci risposta. E poi per favore, non scrivere

cose inesatte. Informati. Non è affatto vero che, oltre al PC/ e all'MLS, "gli altri partiti politici" informano la Redazione de La Sedicesima. E mi stupisce che tu che sei un Dirigente della Sez. Modigliani del PSI sostenga che "molto spesso" ci abbiate inviato le vostre comunicazioni, ma che non ti sia reso conto che tali comunicazioni non ci sono mai pervenute. Gli articoli tuoi, o della sezione Modigliani, non li abbiamo mai potuti pubblicare perchè non li abbiamo mai avuti e se per disorganizzazione vostra non ci sono stati consegnati, bene, cerca di risolvere i problemi di casa tua prima di asserire cose che non sono vere.

E da ultimo, perchè questa mia risposta si sta facendo troppo lunga. Sì, è vero, nella cronaca del CdZ 16 si parla spesso dei consiglieri del PCI. Ma se tu fossi presente, come noi, a tutte le sedute del CdZ ti avvedresti che chi parla, chi esprime opinioni costruttive, chi relaziona è sempre menzionato. Non vorrai negare che Assenza della DC, o Capeleto del PSI o Volpi del PSDI o il Presidente Marchetti (socialista anche lui) sono spesso menzionati!

Ne ha colpa la Sedicesima se i consiglieri comunisti sono più del doppio di quelli socialisti, se le commissioni coordinate del PCI sono più del doppio di quelle coordinate dal PSI? E poi scusa, l'hanno mai chiesta un'intervista, ce l'hanno mai passato un loro intervento i vostri consiglieri? E a parte tutto questo argomentare che rischia di trasformarsi in una polemica meschina, caro Sandon, io vorrei dirti una cosa. Sì, certo, abbiamo molte carenze noi de La Sedicesima. Purtroppo noi tutti della Redazione siamo lavoratori e dedichiamo al giornale tutto il tempo che ci resta, ma che non è mai sufficiente. Perciò se tu, i tuoi compagni di partito, volete l'intervista chiedetecela, noi faremo del nostro meglio per rispondervi positivamente. Mandateci i vostri articoli, regolarmente, e vedrete quanto "aperta", quanto disponibile è effettivamente la Sedicesima.

Ma sia ben chiaro il significato che noi intendiamo dare alla parola "disponibile". Noi non siamo disponibili che a ragionare con le nostre teste, che a vedere con i nostri occhi, in una indipendenza di giudizio che rivendichiamo sia per adempiere ad un dovere verso i nostri lettori, ma che rappresenta ancor più un nostro diritto. Un diritto che ci conquistiamo ogni giorno, ogni sera che passiamo alla macchina da scrivere, a correggere bozze, a impaginare, ogni sabato speso rincorrendo annunci pubblicitari o raccogliendo notizie, ogni domenica a suonar campanelli per diffondere il nostro giornale. Con il tempo, il lavoro, spesso la fatica: ecco come ci siamo conquistati il diritto di esprimere le nostre opinioni, la soddisfazione di offrire lo stesso diritto a tutti i cittadini democratici della zona 16.

Tra tali cittadini noi, caro Sandon, annoveriamo te e i tuoi compagni del PSI. Scriveteci dunque. Cordiali saluti

pag. 6 - La sedicesima
A.E.

CENTRO DISABILI

Bozza di convenzione tra comune e istituto Don Carlo Gnocchi per l'assistenza agli invalidi

Su "La Sedicesima" di febbraio è stata pubblicata la bozza di progetto riguardante un centro di Rieducazione Motoria per disabili da realizzarsi in zona. In questo numero pubblichiamo i passi salienti della bozza di convenzione che il Comune dovrebbe stipulare con la Fondazione Pro-Juventute Don Gnocchi. Tale bozza di convenzione è stata approvata in via preliminare dal Consiglio di Zona 16, ma può essere naturalmente suscettibile di modifiche. La bozza che pubblichiamo dà comunque un'idea di come dovrebbe essere organizzato il servizio. Bozza da convenzione tra l'Amministrazione Comunale di Milano e la Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi di Milano D.P.R. 11.2.1952 - per l'assistenza agli invalidi civili.

Tra l'Amministrazione Comunale di Milano e la Fondazione Pro Juventute si stabilisce con la presente una stretta collaborazione per la soluzione dei problemi riabilitativi di motulesione e di neurolesione che colpiscono i cittadini del Comune di Milano in applicazione della legge del Ministero della Sanità del 30-31971 n. 118 e sue successive modificazioni;

i programmi di intervento verranno stabiliti e verificati da una commissione paritetica composta da rappresentanti dell'Amministrazione Comunale e della Fondazione Pro

Juventute;

3) per il raggiungimento degli scopi prefissi da questa Convenzione il Comune di Milano predisporrà dei locali idonei ed agibili alla costituzione di uno o più Centri Ambulatoriali per le visite mediche e per l'attività di riabilitazione dei motulesi e dei neurolesì;

4) i locali di cui al punto 3) verranno messi gratuitamente a disposizione della Fondazione Pro Juventute, inoltre l'Amministrazione Comunale di Milano provvederà alle seguenti spese di gestione: pulizia dei locali illuminazione riscaldamento telefono;

5) la Fondazione Pro Juventute gestirà il programma di intervento con propri medici e con propri fisiokinesiterapisti, demandando ad essi le modalità, le prescrizioni ed i limiti degli interventi riabilitativi, garantendo ampia disponbilità di collaborazione con le équipe medico - sociali operanti sul territorio del Comune di Milano.

6) il personale medico e fisiokinesiterapico necessario al buon funzionamento del Centro o dei Centri Ambulatoriali allestiti sul territorio del Comune sarà a carico della Fondazione Pro Juventute;

Fondata da audiolesi una compagnia di mimo

Si è costituita a Milano la "Compagnia Teatrale di Mimo", la cui peculiarità è rappresentata dal fatto che i suoi componenti sono tutti audiolesi. Il ritrovo di tale Compagnia è in via De Nicola 3, nei locali del Centro Sociale Disabili, mentre gli uffici sono in via S. Barnaba 29.

scheda medica, e fornirà ai responsabili dell'Amministrazjone Comunale i dati statistici ritenuti opportuni e necessari; le pratiche per le relative impegnative presso la Regione dei pazienti messi in trattamento o richiedenti protesi ortopediche saranno espletate dalla Fondazione Pro Juventute, e potranno essere controllate e vistate dai componenti Organi dell'Amministrazione Comunale di Milano; l'eventuale trasporto da e per il Centro Ambulatoriale sarà a carico del Comune di Milano; la presente Convenzione ha durata di due anni e si intende tacitamente rinnovata in caso di mancata disdetta scritta di una delle due parti almeno con tre mesi di anticipo sulla data di scadenza. La convenzione si intende annullata nella presente forma nel momento in cui diverrà operante l'art. 26 comma 1 della legge 23-12-1978 n. 833, e le parti si impegnano fin d'ora a rinnovarla, fino alla scadenza prevista, nei modi e nei termini che saranno indicati dagli organi competenti della Regione Lombardia.

Letto, confermato e sottoscritto

Essi, però, come chiarisce l'atto costitutivo dell'Associazione, con la loro iniziativa, non intendono isolarsi dal mondo degli udenti. Al contrario, anzi, scopo primario della loro attività è quella di richiamare l'attenzione di coloro che non sono sordi per interessarli alla loro problematica ed aprirli ad una più diretta conoscenza dei Cittadini con deficit uditivo.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, i giovani, promotori dell'iniziativa, si propongono di organizzare periodici incontri con gli udenti per dibattere temi di carattere culturale e di attualità al fine anche di iniziare questi ultimi all'uso dei linguaggi alternativi (comunicazione non verbale, linguaggio del corpo, gestualità).

Questa attività mutua quella già sperimentata con molto successo dall'International Visual Theatr di Parigi, col quale il gruppo Milanese intende mantenere stretti contatti per un continuo scambio dì esperienze e la promozione di un movimento di opinione sempre più ampio.

Il programma di attività della Compagnia Teatrale di Mimo prevede inoltre: 1° l'organizzazione di un corso di mimo; 2°) l'organizzazione di spettacoli tenuti da compagnie di altri paesi che si propongono le stesse finalità; 3°) l'organizzazione di corsi di linguaggio gestuale; 4° l'organizzazione di un gruppo di studio nella comunicazione non verbale.

L'ambizioso programma ci sembra meritevole del massimo incoraggiamento e ci auguriamo che lo sforzo di questi giovani sordi trovi rispondenza in un identico impegno a sostegno da parte delle pubbliche istituzioni.

Gli interessati, aderenti e non aderenti, possono entrare in contatto con il gruppo teatrale presentandosi presso il loro locale di Via De Nicola N° 3 il venerdì di ogni settimana dalle ore 18,30 alle 21.

Con una lettera agli 8.600 anziani della nostra zona, l'assessore Carlo Cuomo ha confermato l'istituzione del servizio di assistenza domiciliare decentrato, con sede presso la Casa di Riposo Famagosta, in via De Rudinì 3. Il servizio prevede sia assistenza infermieristica che aiuto domestico per tutti quegli anziani che vivano soli e si trovino in condizioni di salute precarie.

Tuttavia limiti, soprattutto di personale, non permettono almeno per ora di estendere il servizio a tutti gli anziani della zona ed occorrerà perciò che gli interessati facciano richiesta di assistenza, illustrando le loro particolari condizioni. Sia per richiedere la prestazione del servizio, che per ulteriori informazioni, occorre rivolgersi alla Casa di Riposo Famagosta.

La estensione del servizio di assistenza domiciliare agli anziani bisognosi in tutte le zone del decentramento è comunque un progetto ben lungi da essere realizzato. Prima, e apparentemente insormontabile difficoltà, è il reperimento di personale adeguato e soprattutto disponibile. Da anni la Ripartizione Assistenza lamenta una carenza di organico proprio nel settore dell'assistenza domiciliare agli an-

il patronato

7) la Fondazione Pro Juventute allestirà per ogni paziente in trattamento di riabilitazione una cartella o ziani. Per superare questa difficoltà, l'assessore Cuomo ha pensato di chiedere la collaborazione degli anziani, stessi, preponendo un servizio volontario ad integrazione di quello prestato dal Comune. L'opera volontaria degli anziani potrebbe svolgersi, con un modesto rimborso spese, sia presso i centri di assistenza domiciliare, che presso le case di riposo e gli asili nido. Si tratta naturalmente di una proposta che, per essere attuata, abbisogna della collaborazione da parte degli anziani. Una collaborazione augurabile, visti gli indubbi vantaggi che una simile iniziativa, se attuata, comporterebbe: dall'estensione e miglioramento qualitativo del servizio di assistenza agli anziani bisognosi, alla valorizzazione del ruolo sociale dell'anziano impegnato nel servizio. E proprio per quest'ultima ragione crediamo che dovrebbero essere in molti gli anziani che, rispondendo all'appello dell'Assessore, segnaleranno la propria disponibilità al Centro di via De Rudinì 3. Sarebbe questo il modo più valido per dimostrare che anche l'anziano, il pensionato, è un cittadino come tutti gli

ISTITUTO NAZIONALE CONFEDERALE DI ASSISTENZA ente di diritto pubblico per la tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori

in Milano, CORSO DI PORTA VITTORIA 43 assiste gratuitamente tutti i cittadini lavoratori cittadini per qualsivoglia pratica assistenziale e previdenziale rivolgetevi IL MERCOLEDI" VIA MODICA 8- ore 9,30 - 11,30

Per il Comitato di Coordinamento del Centro Sociale Disabili Romualdo Carini

Un grazie di cuore dal gruppo disabili

altri ed il suo aiuto ci è necessario se vogliamo costruire una società più umana.

(Il numero telefonico della Casa di Riposo Famagosta è 8100997 o 98)

Giocare a scacchi al circolo "Larsen"

Sono un vostro nuovo abbonato, noto con piacere che ospitate sul vostro giornale tutte le attività sportive della zona e questa è una bella cosa, a tal proposito penso di potervi scrivere in merito ad un'altra attività per il tempo libero,, gli scacchi, che sono il mio passatempo preferito. Credo sia doveroso che gli abitanti della zona 16 sappiano che nel nostro quartiere esiste un circolo scacchistico attivissimo anche se è sorto da circa un anno o poco più, difatti con i trenta e più soci (che tendono sempre ad aumentare) si sono già svolti diversi tornei sociali, sia di categoria che "Open", sono stati giocati inoltre diversi incontri con altri circoli cittadini e partecipato a manifestazioni nazionali sia singolarmente che a squadre con dei risultati abbastanza lusinghieri e per il futuro il programma è molto intenso. Vorrei ricordare (se ce ne fosse bisogno) che il nobile gioco degli scacchi è una palestra mentale molto utile 'per la formazione dei giovani ed un ottimo allenamento per i meno giovani, oltrettutto questo gioco essendo molto profondo e per il quale occorre uno studio continuo aiuta ad una maturazione oltre che intellettiva ed analitica, anche morale. Sintetizzando il concetto vorrei dire che applicandosi agli scacchi il tempo libero che a volte è sprecato o impiegato male, potrebbe ac-

Cara "Sedicesima", siccome penso che in qualche pagina del numero di marzo si parlerà del "CARNEVALE DELLA ZONA 16", vorrei chiedere alla tua redazione un piccolo spazio per poter pubblicamente inviare un doveroso ringraziamento.

Intendo rivolgerlo ai tanti amici del Centro Disabili che nemmeno si supponeva di avere: a quelli della Compagnia del Chiodo, ai giovani delle Comunità parrocchiale S. Giovanni Bono, agli amici tutti della scuola elementare De Nicola, che hanno voluto collaborare per la migliore riuscita del Carnevale.

Ed è soprattutto significativo il quistare una dimensione più costruttiva ed efficace.

Il circolo denominato "Larsen" (un grande Maestro che tuttora gioca a livelli mondiali) è sito in via Modica nei locali della Cooperativa "Barona E Satta". Per chi volesse visitarci per ulteriori chiarimenti onde entrare nella schiera degli scacchisti della zona per il comune hobby di "trasportare legna sulla scacchiera" il circolo è aperto per le attività nei giorni di Martedì e Giovedì dalle ore 20,45 sino alle 24,00. L'ambiente è familiare perciò nessuno abbia timore di "fare delle magre", troverà avversari di ogni livello.

Ringrazio se vorrete pubblicare questa mia e vi saluto cordialmente.

tipo di collaborazione che questi amici hanno voluto dare. Non hanno voluto semplicemente lavorare "per" i disabili, ma hanno voluto farlo "insieme" ai disabili perchè si sentano (come lo sono) uguali.

Questo spirito è stato compreso appieno e la dimostrazione si è avuta nelle giornate di lavoro in comune, durante le quali non era raro assistere a spontanee manifestazioni di affetto e di riconoscenza da una parte e da malcelati momenti di commozione dall'altra. E nel particolare momento che stiamo vivendo non è poco.

Un sentito ringraziamento a quanti, con la loro partecipazione al corteo di Carnevale, hanno contribuito al successo della manifestazione, decisamente superiore alle più rosee previsioni.

Un grazie di cuore anche alle tante persone che con una stretta di mano, un incoraggiamento o un'offerta d'aiuto hanno voluto dimostrare la loro amicizia.

Un ultimo ringraziamento al Consiglio di Zona 16, alle Commissioni Cultura ed Igiene e sanità per l'appoggio in "tempi brevi" che hanno voluto dare all'iniziativa.

Cara "Sedicesima", torse ho abusato della tua ospitalità, ma mi faccio forte della simpatia che la tua redazione ha sempre avuto per noi.

Anche a te un grosso grazie e tanti auguri per una sempre maggior diffusione. Cordialmente.

Errevi

Associazione nazionale combattenti e reduci

ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI

Sezione Barona - S. Cristoforo MILANO

Viale Famagosta n° 4

Informiamo che la Sezione A.N.C.R. Barona - S. Cristoforo ha attualmente la nuova sede in viale Famagosta N. 4 presso il comitato di quartiere "Miani".

La Sezione è aperta tutte le Domeniche dalle ore 10,30 alle ore 12 per INFORMAZIONI e RIUNIONI.

Ex combattenti, frequentando la sezione, avremo la possibilità di portare avanti nel nostro interesse discorsi importanti (vedi "Legge 336") il famoso riconoscimento dei sette anni che deve essere esteso a tutti gli ex combattenti.

L'Associazione è aperta anche ai simpatizzanti.

Frequentateci - Iscrivetevi!!!

IN
pag. 7 - La sedicesima
Delpeo Clara
In via de Rudinì il centro di assistenza domiciliare

MATERNA DI VIA PARENZO

Probabile apertura il 15 marzo

Valutare chi, come e che cosa?

A tre anni di distanza dall'entrata in vigore dei nuovi criteri di valutazione degli alunni, sanciti dalla L. n° 517-77, dopo una fase iniziale, caratterizzata da accesi dibattiti tra gli insegnanti, è seguito un processo di normalizzazione che ha riassestato le divergenze dentro la cornice del quadro preesistente.

Appare sempre più probabile che la Scuola Materna di via Parenzo venga aperta entro il termine del 15 marzo.

Per quella data dovrebbero entrare in funzione due delle sei sezioni che rappresenteranno la totale capienza della Materna di via Parenzo. Si tratta dunque di una apertura parziale, ma che comunque dovrebbe fornire una prima risposta alla necessità da tempo manifestata al Ronchetto e al Lotto 6 con un numero di domande che eccedeva di gran lunga i posti disponibili.

Fino ad ora si era infatti cercato di sopperire alla carenza di posti nella zona Ronchetto trasferendo ogni gorno una intera sezione da via Martinelli alla Materna di via s. Paolino. Ma da quando il Lotto 6 era stato completamente assegnato questa soluzione aveva dimostrato tutti i suoi limiti: si era dovuto respingere numerose domande per mancanza di posti.

Con l'incontro del 13 febbraio, la Commissione Educazione del CdZ 16 è stata finalmente in grado di prospettare al CUA del Lotto 6 una soluzione adeguata e cioè l'apertura della nuova Scuola Materna di via Parenzo, entro termini relativamente brevi, circa un mese. Alla Materna di via Parenzo saranno per ora aperte solo due sezioni sulle sei previste, per la mancanza del personale necessario: la disponibilità immediata sarà di 60 posti. Di queste due sezioni, la prima è riservata ai bambini del quartiere Martinelli che fino ad ora dovevano essere trasportatri fino alla s. Paolino. Per la seconda sezione si è invece richiesto al CUA di avvertire gli inquilini del Lotto 6, le cui domande non erano state fin qui accettate. Ovviamente, con l'apertura delle rimanenti 4 sezioni previste per il settembre prossimo, ogni problema di disponibilità di posti dovrebbe essere superato.

La Commissione Educazione del CdZ 16 ha comunque tenuto a sottolineare che l'apertura, anche parziale, della Scuola Materna di via Parenzo è condizionata dalla realizzazione di una serie di lavori e collaudi, tali da garantire a questa struttura uno standard di confort e di sicurezza sufficienti per ospitare bambini in tenerà età.

Innanzitutto la sistemazione dei giardini e delle aiuole (che è in corso, mentre scriviamo), e poi l'assegnazione di personale non - docente, il collaudo dell'impianto idrico e del gas, la ve-. rifica che le cucine della scuola Tre Castelli, che per il momento dovrebbero fornire i pasti alla Materna di via Parenzo, siano attrezzate per far fronte alla richiesta di 70-80 pasti in più.

Se tali condizioni si verificheranno, non ci sono dubbi in Commissione Educazione che il termine del 15 di marzo potrà essere rispettato.

Posizione assicurativa dei licenziati per ragioni politiche

Una lettera dell'INCA l'Istituto di Assistenza dei sindacati, illustra il significato della Legge 648, in favore dei lavoratori licenziati tra il 1948 e 11 1966, per motivi politici e sindacali

Vi segnaliamo che la Gazzetta Ufficiale del 29.12.1979 n. 352 pubblica la legge n. 6748 del 19 Dicembre 1979 relativa alla "Riapertura dei termini per la regolarizzazione delle posizioni assicurative di alcune categorie di lavoratori dipendenti ecc..".

Particolarmente interessati alla applicazione di questa nuova legge sono i lavoratori "il CUI

RAPPORTO DI LAVORO SIA

STATO RISOLTO PER MOTIVI POLITICI E SINDACALI" tra il 1.1.1948 e il 7.8.1966.

A favore di questi lavoratori vittime di rappresaglie politiche e sindacali la legge n. 36 del 15 febbraio 1974 disponeva la possibilità della "ricostituzione del rapporto assicurativo obbliga-

/ DISTRIBUTORE VIALE FAMAGOSTA 15

GRECHI ADRIANO

torio per l'invalidità e la vecchiaia" (recupero di eventuale contribuzione perduta a seguito del licenziamento).

La legge n. 648 del 19 Dicembre 1979 dispone, ora, la riapertura dei termini per giorni 90 durante i quali i lavoratori interessati potranno presentare all'INPS la necessaria domanda con relativa documentazione.

La Segreteria dell'INCA ritiene doveroso richiamare la Vostra attenzione in quanto in tutta la Provincia di Milano solo 353 lavoratori licenziati per ragioni politiche e sindacali hanno fatto richiesta (negli scorsi anni) per ottenere quanto stabilito dalla legge 36.

Eppure, tutti ricordiamo be-

Ogni novità significante è stata svuotata e resa inoperante da una fitta rete difensiva di burocratismi su cui fa perno lo spirito di conservazione del ns sistema scolastico. Al vecchio ruolo dell'insegnante - giudice che assegnava i voti decimali, all'interno d'un rito con forti connotati di neutralità, indeterminatezza e spersonalizzazione, doveva far seguito un ruolo nuovo dell'insegnante, meno rassicurante perchè più esposto in prima persona dalle nuove procedure valutative. Il giudizio verbale è qualcosa di scomodo per gli insegnanti dovendo costoro manifestare verso l'esterno principi e valori suscettibili di essere discussi e criticati. È soprattutto da questo stato di disagio, avvertito da gran parte degli insegnanti che ha origine il ripiegamento verso forme di valutazione che cammuffano il vecchio voto numerico con una aggettivazione graduale più o meno ricorrente nella ns. scuola (sufficiente, scarso, buono ecc...) Ogni discorso sulla valutazione, oggi, non può essere disgiunto dai nuovi programmi e ridursi banalmente aduna trasposizione meccanica del giudizio verbale sul voto decimale, senza entrare nel merito dell'oggetto della valutazione, vale a dire, la programmazione del lavoro scolastico, le finalità e gli obiettivi generali e d'ogni singola disciplina. Anzichè valutare le prestazioni, finalizzate al raggiungimento di determinati obiettivi, si è preferito nella maggior parte dei casi ripercorrere lo stesso itinerario che conduceva all'espressione del voto decimale. Oggetto della valutazione non è l'efficacia della formazione scolastica, nè tanto meno i risultati dell'apprendimento bensì la personalità degli alunni con marcate sottolineature ideologiche e moralistiche. L'interesse, l'attenzione, l'impegno che dovrebbero costituire oggetto di programmazione didattica e quindi suscettibili di modifica attraverso l'attività formativa della scuola, sono, invece, valutati come stati soggettivi, qualità morali degli alunni. Non si riesce a capire a questo punto dove comincia e dove finisce il ruolo formativo della scuola. È ormai chiaro che all'origine dei disagio, della confusione e dello smarrimento degli insegnanti c'è la mancanza d'una seria programmazione del lavoro scolastico. Solamente individuando mete educative e obiettivi disciplinari che richiedono un lavoro preparatorio, costante e collegiale da parte di tutti i docenti, si può far sì che la valutazione non rimanga un fatto isolato o solo un punto d'arrivo come avveniva per il passato e sia, invece, essa stessa strumento di costante verifica del lavoro degli insegnanti, asse portante d'un modo nuovo d'insegnare.

Un po' di pace per il nido in Lope de Vega

ne, che i lavoratori licenziati in quei drammatici e difficili anni sono stati migliaia e migliaia.

L'INCA da parte sua garantirà tutta l'assistenza e la tutela necessaria allo svolgimento dei complessi atti che si richiedono ed a seguire presso l'INPS ogni singola richiesta che verrà presentata. Cordiali saluti.

Inca - Milano

C.so Porta Vittoria 43

P.S. Vi comunichiamo che è stato costituito un Comitato composto da Compagni licenziati e che fa capo alla Associazione Nazionale licenziati per rappresaglia politica e sindacale.

Da qualche mese all'Asilo Nido Lope de Vega si lavora in pace. È finito, almeno si spera, l'incubo del lunedì mattina, quando cioè c'era il rischio per operatrici e genitori di trovare i locali del nido imbrattati e in disordine, la scorta di medicinali sparpagliata sul pavimento, le attrezzature daneggiate. Atti di vandalismo, ignoto quanto gratuito, che si sono successi con una frequenza da vero e proprio incubo fin dall'apertura del nido fino al parossismo della primavera e nell'estate scorsa, quando le incursioni furono svariate decine.

Difficile stabilire con esattezza le ragioni che hanno permesso il ritorno alla normalità. Indubbiamente, la prima e più importante è l'applicazione da tempo auspicata di alcuni congegni di sicurezza alle porte ed

alle finestre mancanti di tapparelle. Con l'installazione di robuste griglie in ferro da parte del Comune, si è sbarrata la strada ad ogni incursore occasionale e poco attrezzato.

Ma c'è chi fa notare che fin dall'autunno scorso gli atti vandalici erano divenuti quanto mai infrequenti fino a scomparire del tutto prima che, in gennaio, la Ripartizione installasse le griglie.

Le operatrici del Nido non sembrano però sottovalutare l'importanza delle griglie: l'Asilo di via Memmi, che non era attrezzato, ha subito poche settimane fa una nuova incursione che ricordava nello "stile" (se ci è permessa l'espressione) le prime verificatesi in Lope de Vega.

pag. 8 - La sedicesima
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SEZ. I FANTONI DEL PCI

Afghanistan e governo i temi più discussi al XXVI congresso

È stato un Congresso egemonizzato dai temi della politica nazionale ed internazionale quello della Sezione "I. Fantoni" del Partito Comunista Italiano e che si è svolto dall'8 al 10 febbraio. Partecipazione dei comunisti al Governo e Afghanistan sono stati infatti i temi su cui si è concentrato il dibattito.

Un dibattito, nient'affatto scontato, a cui hanno partecipato anche gli stessi rappresentanti del Movimento dei Lavoratori per il Socialismo, con interventi molto applauditi.

L'esigenza di un franco dibattito sui temi quali Afghanistan e Governo era stata peraltro sottolineata dal segretario uscente Lodovichetti, che nella sua relazione si era astenuto da fornire "giudizi definitivi".

Pur trovandosi d'accordo con la netta condanna dell'intervento sovietico in Afghanistan da parte del vertice del partito, i militanti della sezione "Fantoni" ne hanno interpretato in maniera differenziata le motivazioni e le conseguenze.

Si è andati infatti dalle analisi che mettevano in dubbio l'esistenza di una base di consenso del governo Karmal, agli inviti alla cautela nei giudizi visto che, per ora, "non esistono che versioni di parte, propagandistiche" di tutta la vicenda afgana. Comune a tutti gli interventi è stata però la convinzione che l'intervento in Afghanistan non può essere compreso se non nel quadro generale della tensione che, oramai da anni, sta mettendo in pericolo il processo di di-

Congresso del PSI sezione Modigliani

Segretario Politico

stensione tra i due blocchi. Un processo di distensione che deve essere difeso ed ampliato, in nome di quella pace cui tutta l'umanità aspira. Molto dibattuto anche il tema del Governo del Paese. "Oggi più che mai è al PCI che ci si deve rivolgere se si vuole salvare il Paese dal caos" aveva ricordato Lodovichetti nella sua relazione. D'accordo, hanno risposto molti oratori, ma che non si faccia la fine del precedente Governo di "unità nazionale". II dibattito ha cioè permesso di rilevare che se è vero che ampi settori della DC sono contrari alla partecipazione del PCI al Governo, è altrettanto vero che tra i comunisti della Sezione "Fantoni" è ampiamente diffusa la convinzione che non si possa andare ad un Governo di solidarietà senza le più ampie garanzie. In breve, nessun dubbio sulla formula "o al Governo o all'opposizione".

Dopo i primi due giorni di dibattito alla Cooperativa "E. Satta", i lavori del Congresso si sono conclusi nei locali della Sezione "Fantoni" con la replica di Siclari della Federazione milanese. Nella stessa mattinata di domenica 10 si è proceduto all'elezione del nuovo Comitato Direttivo che è stato votato all'unanimità. Sono stati eletti: Savoia Emilia, Volonterio Osvaldo, Becchio Armando, Pierossan, Delfina, Barbieri Luciana, Piroso Giuseppe e Polloni Ernesto. Nella sua prima seduta, il nuovo Direttivo, ha affidato a Piroso la carica di Segretario Politico.

Dimissioni di Assenza: nuovo capogruppo DC

Il consigliere Assenza ha lasciato la carica di capogruppo della Democrazia Cristiana in Consiglio di Zona 16.

Intervenendo in apertura della seduta del 1° febbraio, Assenza ha informato i consiglieri di essere costretto ad una tale decisione da ragioni di carattere personale che gli impediranno, almeno nell'immediato futuro, di disporre di tutto il tempo necessario all'espletamento della funzione di capogruppo.

Tutti i gruppi politici hanno manifestato un sincero ramma-

rico per la decisione cui Assenza si è visto costretto, dopo anni di disinteressato impegno al servizio del decentramento. Comune è stato inoltre l'augurio che Assenza possa presto ritornare a svolgere la propria funzione all'interno del gruppo consigliare del suo partito. Un augurio a cui si associa anche la Redazione de La Sedicesima.

Il consigliere Vigo, altro "veterano" del CdZ 16, è stato chiamato a svolgere la funzione di capogruppo democristiano.

Riceviamo, quando questo numero è già chiuso, la lettera di una nostra lettrice, la signora Bergamaschi, con cui ci scusiamo per non poter pubblicare tempestivamente il suo scritto. Assicuriamo comunque alla signora Bergamaschi che la sua lettera verrà pubblicata nel prossimo numero de "La Sedicesima".

Nei giorni di sabato e domenica 19 e 20 gennaio, la sezione "Modigliani" del Partito Socialista Italiano ha tenuto il proprio 3° congresso nei locali della Cooperativa Ferrera. Al termine dei lavori, l'assemblea degli iscritti ha eletto i 15 componenti il Comitato Direttivo che, nella loro prima seduta, martedì 29 gennaio, hanno nominato la propria Segreteria. Questo il comunicato emesso a termini dei lavori.

Con !a presente si comunica che il Comitato Direttivo di Sezione (espresso dai compagni iscritti in sede Congressuale il 20-1 u.s.) riunitosi Martedi 29-1-1980 in seduta aperta, all'unanimità ha nominato la propria Segreteria:

1 - Sandon Ivan

2 - Doni Pierino

Vice Segretario Politico - Resp.

Trasporti

3 - Macchi Giandomenico

Segretario Amministrativo - Resp.

Tesseramento

4 - Albanesi Franca

Resp. Femminile - Sanità e Servizi

sociali

5 - Bignami Giuseppe

Resp. Organizzazione

6 - Brambilla Giordano

Resp. Stampa di Sezione

7 - Donelli Francesco

Resp. Giovani

8 - Durello Arciso

Resp. Pianificazione Territoriale

9 - Ferrari Giulio

Resp. Organismi di massa - Sin-

dacati

10 - Guerrini Alfonso

Resp. Scuola

11 - Marangi Giovanni

Resp. Quartiere Martinelli

12 - Marchetti Piercarlo

Resp. Consiglio di Zona

16 - Decentramento

13 - Monga Giuseppe

Resp. Industria - CommercioQuartiere Lotto

6

14 - Russo Tommaso

Resp. Stampa e Propaganda

15 - Stabile Angelo

Resp. Casa

All'unanimità ha espresso i propri rappresentanti al Comitato Direttivo Zona 16: 1 - Doni Pierino, 2Bignami Giuseppe, 3 - Stabile Angelo

Il Segretario Politico Sandon Ivan

Il Vice Segretario Politico Doni Pierino

PCI - sez. "7 novembre" XXIII congresso

Il 16 e 17 febbraio alla Cooperativa Ferrera XXIII Congresso della Sezione "7 Novembre" del Partito Comunista Italiano. Ospite d'eccezione l'inviato speciale de "L'Unità" Siegmund Ginzberg, un giornalista che ha avuto modo di "vivere" alcune tra le più drammatiche vicende di questi ultimi anni, dal Medio Oriente all'Iran del dopo Scià.

È intervenuto anche il socialista Ivan Sandon che ha portato il saluto del PSI della zona 16. Dopo la relazione del Segretario uscente, Domenico Russo, sabato 16 i lavori sono proseguiti con gli interventi. Domenica 17, mattina, conclusione del dibattito e replica di Ginzberg. Verso le 13, i lavori del XXIII Congresso della 37 Novembre" si sono conclusi con l'elezione del nuovo Comitato Direttivo. Questi i nominativi: Della Valle Rosa, Moggi Margareth, Mulazzani Iris, Russo Domenico, Tosi Remo, Traficante Pasquale, Uggè Armando. Per il Colle gio dei probiviri sono stati eletti: Bosio Antonio, Curti Fausto e Martinuzzi Umberto.

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Vita e disavventure del G.S. S. Ambrogio 2°

Fatti, non parole Vandalismo gratuito!

Circa due anni fa il Gruppo Sportivo S. Ambrogio 2°, il Comitato dei Disabili ed alcuni incaricati dell'Ospedale Paolo Pini si riunirono per usufruire in comune dei locali della ex scuola Materna di via De Nicola 3, messi a disposizione del CdZ, 16 da parte del Comune a causa della riconosciuta inefficienza ad ospitare bambini tra i 3 e i 5 anni. Si intuì subito che, se per il G.S. S. Ambrogio 2° poteva essere un toccasana in quanto, a quell'epoca, i ragazzi che praticavano gli sport erano costretti a cambiarsi in baracche di fortuna, prive di servizi che li costringevano a tornare a casa sudati, infangati e sporchi, per gli altri due Enti l'insediamento diventava oltremodo difficoltoso in quanto, per svolgere le proprie attività, la struttura necessitava di una radicale trasformazione.

Costruire dei servizi igienici adeguati non solo ai disabili, ma anche agli altri, allestire palestre di rieducazione attrezzate appositamente per le attività curative, uno studio medico e soprattutto provvedere ad un adeguato riscaldamento dell'immobile, allacciandolo alla centrale termica del quartiere. A tutt'oggi tutto è rimasto come prima ed è merito del Gruppo Sportivo se si è potuto salvaguardare la struttura da vandalismi ed occupanti abusivi. Lo stesso Gruppo Sportivo ha provveduto nel frattempo, a proprie spese, a tutte quelle riparazioni che man mano si rendevano necessarie per il buon mantenimento dell'immo-

izAzode ari

bile, quali sostituzione di vetri rotti, riparazione di una parte del tetto caduto a causa di un forte acquazzone, riparazione dei caloriferi elettrici, nonchè a tenere puliti gli spazi interni ed esterni.

Tutto questo è stato possibile con molta buona volontà e varie iniziative che hanno permesso, con l'autofinanziamento da parte degli abitanti del Quartiere, di arredare con poche ma indispensabili cose i locali con attrezzature adatte allo svolgimento delle attività sportive degli oltre 250 ragazzi del quartiere, fino all'acquisto di un tavolo da ping - pong per la loro ricreazione.

Tutto quanto realizzato e mantenuto in essere ha avuto elogi e riconoscimenti da parte degli abitanti del Quartiere, del CdZ 16, nonchè del sindaco Tognoli, varie volte intervenuto personalmente alle manifestazioni, proprio per lo spirito che anima i responsabili del Gruppo Sportivo che, senza propagandare mete avventuristiche, han-

no sempre applicato il metodo del "PRIMA FARE E POI DIRE".

Ci auguriamo quindi, e con tutta l'utenza della zona che, come ampliamente pubblicizzato sul numero di gennaio di questo stesso giornale, questo Centro Disabili abbia al più presto a funzionare utilizzando i locali disponibili per la cui sistemazione è già stata stanziata una somma non indifferente che permetterà di renderli agibili ai disabili ed adatti ad una assistenza appropriata da parte del personale specializzato con cure ed esercizi.

Tutto questo lo diciamo perchè il Gruppo Sportivo, oltre a far praticare i vari sport ai ragazzi, si identifica al momento nell'unica struttura sociale del S. Ambrogio 2°, dove gli abitanti possono riunirsi e discutere con serenità dei problemi comuni.

La nostra speranza è che si affianchi, quanto prima, un nuovo organismo al quale assicuriamo, come già fatto per il passato, tutta la nostra fattiva collaborazione, compatibilmente alle nostre possibilità.

Consiglio Direttivo

G.S. S. Ambrogio 2°

In questi ultimi tempi il campo di calcio del G.S. S. Ambrogio 2°, in via De Nicola 3, è stato oggetto a più riprese di atti di vandalismo notturni da parte di ignoti che, introdottisi attraverso un taglio praticato nella recinzione, hanno distrutto le reti delle porte di calcio e le panchine coperte poste ai margini del campo.

A chi giova, ci chiediamo, questa forma di vandalismo gratuito che porta degli sconsiderati ad infierire, per il puro gusto della distruzione, contro strutture create nella zona ad opera di volonterosi cittadini per dare un aspetto meno abbandonato ai nostri quartieri? Questo vandalismo gratuito causa danni oltre che morali anche materiali in quanto tutto si trasforma per la Società S. Ambrogio 2° in un aumento delle proprie spese per le necessarie riparazioni, spese che essendo la Società a carattere pubblico ed autofinanziata attraverso il versamento di quote sociali annue da parte degli abitanti del Quartiere S. Ambro-

gio 2°, si trasforma in un danneggiamento del patrimonio pubblico.

Ricordiamoci che solo 6-7 anni fa il terreno in oggetto era un paludoso acquitrino, fonte di pericoli continui per i bambini a causa dell'acqua stagnante e regno incontrastato di animaletti fastidiosi; mentre ora si presenta, oltre che accuratamente ripulito, come una valida ed utile struttura nella quale, senza alcun pericolo, centinaia di ragazzi e ragazze si incontrano tranquillamente nelle varie attività sportive ed alle manifestazioni che la Società regolarmente organizza.

Ed è quindi per la salvaguardia di questo patrimonio, creato con il sacrificio e l'impegno di pochi, ma utile a tutti, che il Consiglio Direttivo a nome anche degli abitanti, deplora e denuncia pubblicamente questi atti destinati unicamente all'intima soddisfazione di quei pochi scriteriati che li portano a termine. Consiglio Direttivo G.S. S. Ambrogio 2°

È vero che la Sedicesima è solo comunista?...

In una recente riunione di Pittori della Baronarte, veniva annunciato da un nostro redattore, facente parte del suddetto gruppo di Pittori, che la SEDICESIMA ha in animo di proporre una Mostra Collettiva all'aperto.

Un commento o consiglio di uno dei componenti, e del quale per delicatezza se ne tace il nome, esortò quasi con VIBRATE PAROLE, di non partecipare a detta Manife-

stazione perchè la SEDICESIMA E COMUNISTA E SOVVENZIONATA DAL P.C.I.

La illazione è assolutamente gratuita e PRIVA di FONDAMENTO. LA SEDICESIMA, Giornale della ZONA è aperto a tutti ad ogni Partito Democratico, tant'è che sul Giornale appaiono articoli e sono apparsi articoli di vari Partiti e Organizzazioni Democratiche e Enti Morali.

TARASSACO Taraxacum officinale

Appartiene alla famiglia delle Asteracee (Compositae). Il suo nome nasce dal greco, significa rimedio in caso di turbamento. I suoi nomi più comuni sono: Dente di leone, Soffione, Cicoria matta. È una pianta erbacea, perenne, ha le foglie a dente di leone, i fiori sono gialli, il frutto è a sfera, quando raggiunge la maturazione si tramuta in una suggestiva palla di setole sottili: i caratteristici pappi. Il Tarassaco è diffuso in tutto il mondo. In Italia è comune nei campi e nelle zone incolte. Il Tarassaco è tra le più popolari insalate selvatiche. In Lombardia è conosciuto anche col nome di erba matta. In erboristeria si utilizza il rizoma, quale depurativo, che va raccolto in settembre - ottobre o in febbraio, prima che la pianta fiorisca. Occorre farlo essiccare, si conserva in vasi di vetro. Le radici tostate costituiscono un surrogato del caffè. Quest'erba è ricchissima di sali minerali e di vitamine, e specialmente di vitamina C. Le sue foglie so-

no gustose mangiate crude in insalata, oppure cotte unite alla cicoria, insaporite con aglio e olio. Il Tarassaco è un'erba depurativa per eccellenza, contiene anche dei principi attivi efficaci per il buon funzionamento delle vie biliari.

Succo depurativo di rizoma fresco: spremere o frullare un po' di rizomi freschi.

Due tre cucchiai al giorno, per stimolare le funziuni del fegato, dei reni e dell'intestino. Decotto depurativo di rizoma: 5 g. di rizoma si fanno bollire in 100 g di acqua per 30%. Se ne bevono 3 o 4 tazzine al giorno lontano dai pasti.

Tintura per favorire l'appetito: 20 g di rizoma si lasciano a macero in 100 g di alcool etilico di 20° per 10 giorni. Si filtra. 3 o 4 cucchiaini al giorno lontano dai pasti.

Infuso di foglie, diuretico e depurativo: 50 g. di foglie sminuzzate su cui si versa un litro di acqua bollente. Si copre facnedo riposare per 15' indi si filtra. L'infuso va

bevuto caldo (3 o 4 tazzine al giorno lontano dai pasti). Proprietà salutari: amaro-toniche, digestive, colagoghe. Thicazioni: per insufficienza epatica, per aumentare la secrezione biliare, inappetenza, eccesso di grassi e colesterolo, per regolare l'intestino e depurare il sangue. Controindicazioni ed avvertenze: in patita nessuna. dal calendario Cariplo

L'intento del Giornale è quello di mettere in luce i problemi della Zona, e quindi parlare di Sport - Disabili - Casa - Viabilità - Arte - Trasporti - ecc. Tutto questo viene svolto senza sovvenzioni ma solo con la fattiva e disinteressata collaborazione fra i Redattori e gli stessi sono altresì i diffusori del mensile nel Quartiere ed anche fuori.

LA SEDICESIMA ringrazia quel Signore del quale, (lo ripetiamo) non facciamo il nome, per averci dato la OPPORTUNITA di ribadire quanto già più volte detto: LA SEDICESIMA è APERTA A TUTTI. Scrieteci o Veniteci a trovare in Redazione, ci siamo ogni LUNEDI sera dalle ore 21 sino alle 23,30. GRAZIE! ll Comitato di Redazione

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La compagnia del movimento e delle organizzazioni democratiche al servizio dei lavoratori, dei cooperatori, dei pubblici amministratori e delle imprese commerciali e produttive assicura ogni rischio in tutti i rami.

Rivolgetevi con fiducia per ogni problema, per preventivi e convenzioni.

pag. 10 - La sedicesima

Come nasce una squadra?

Fa bene ai bambini giocare al calcio

È ormai ampiamente dimostrato che l'attività fisico sportiva è fondamentale per lo sviluppo armonico dell'individuo in quanto agisce stimolando le varie funzioni organiche sia dal punto di vista metabolico che neuro - endocrino.

Tale attività inoltre influenza positivamente non solo l'accrescimento corporeo ma anche tutti gli organi ed apparati in particolare quello muscoloscheletrico, cardiocircolatorio e respiratorio.

Tale attività deve comunque essere sempre preceduta da controlli medici attestanti lo stato di salute del soggetto e deve essere opportunamente programmata e controllata.

mo continuamente variabile, condizionando un lavoro alternato con periodi sempre diversi. Esso impegna e quindi sviluppa in modo preminente l'apparato muscolare, cardiocircolatorio e respiratorio, ma in effetti attiva tutte le funzioni in quanto utilizza resistenza, velocità, forza, potenza, elasticità e stimolo di Riflessi.

Bisogna tornare indietro di circa quattro anni per conoscere come siamo riusciti a creare questa squadra. Sotto la guida tecnica del signor Fornasari ci rivolgemmo all'oratorio della nostra parrocchia e prendemmo contatto con i ragazzi che praticavano il calcio. Era il 1977, e con i ragazzi dell'oratorio partecipammo al toreo NAGC categoria Esordienti, classificandoci primi.

Negli anni successivi i ragazzi si sono sempre comportati bene sul piano agonistico e della disciplina. Naturalmente passando gli anni i ragazzini dell'oratorio sono cresciuti; quest'anno fanno parte della categoria Mini Allievi.

All'inizio del Campionato avevamo notato che qualcosa si stava rompendo all'interno della squadra. Merito dell'allenatore e dei dirigenti di essere stati capaci di far capire ai ragazzi che non sono indispensabili dei Sivori e dei Rivera per continuare a giocare al calcio specialmente quando la vittoria in sè e per sè non è mai posta come fine unico ed essenziale, ma come conseguenza logica di un impegno o di un maggior utilizzo delle proprie doti.

Ogni giovedì sera questi ragazzi si ritrovano per allenarsi e per curare il fondo atletico. Con questo allenamento la squadra è in grado di sviluppare un volu-

me di giooco continuo e soprattutto veloce, il quale ci permette di aggredire qualsiasi avversario anche tecnicamente superiore.

E ora vi presento i giocatori:

Portieri: Duca Raoul e Monca Luigi, possiamo dire che entrambi sono allo stesso livello, stanno giocando sia l'uno che l'altro, un po' più agile il Duca a differenza del Monca che ha dalla sua più esperienza.

Terzini: Casale Giuseppe e Montanari Alberto, il primo è il primo anno che fa parte della nostra famiglia, devo dire che si è inserito subito, mentre Montanari è uno dei tanti ragazzi che abbiamo preso dall'oratorio, la natura ha creato quelle doti necessarie per diventare quello che è; cervello e trascinatore della squadra, contro il Greco ha segnato una rete da antologia.

In mediana abbiamo Vitani Francesco, è un punto di forza per il centrocampo.

Libero: Previtera Giuseppe: molto preciso, tratta la palla con classe e ogni suo passaggio è ben studiato.

Stopper: Jodice Salvatore è diventato uno stopper eccezionale sicuro negli interventi è il classico picchiatore, nel senso buono.

Ala destra; Mazza Cosimo, giocatore molto diligente, ha una eccellente visione del gioco.

Mezzala destra: Resteglini

Sergio, ha meravigliato la sua forza a centrocampo.

Mezzala sinistra: Stasi Franco buon crossista.

Centroavanti: Rizzo Roberto, elemento estroso se si impegnasse un po' di più diventerebbe un grande giocatore.

Ala sinistra; Zelante Giuseppe, vero punto di forza della squadra è seguito da varie società interessate al suo acquisto, fa parte della rappresentativa Lombarda Federazione di Milano.

Altro mastino è Frassini Luca a mio giudizio è impiegato in modo sbagliato, per rendere al massimo bisognerebbe farlo giocare da terzino fludificante. Due colonne della squadra sono Rosato e Gianutti due ragazzi calmi e abbastanza lucidi in campo.

Allenatore: Resta Vittorio, non ha mai praticato calcio, ma la sua passione verso questo sport è bastata per farlo diventare un bravo allenatore, da notare che l'anno scorso ha condotto la squadra allievi al secondo posto in classifica. Con estrema naturalezza riesce ad imprimere ai ragazzi il concetto che nel gioco del calcio tutti si devono sentire parimenti utili e concatenati e che ognuno ritenga indispensabile l'apporto dell'altro.

A.S. Barona

IL GRUPPO SPORTIVO "GIUSSANI" ORGANIZZA:

La 4a Stragiussani domenica 23 marzo '80

Anche quest'anno il G.S. Giussani organizza la consueta marcia primaverile non competitiva di km. 12. Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le ore 8.00 mentre la partenza avverrà alle ore 9.00.

I premi messi in palio sono moltissimi tra trofei, coppe, ecc, oltre naturalmente alla medaglia ricordo che verrà offerta a tutti i concorrenti. Quota iscrizione:

Adulti L. 3000 = Ragazzi fino a 13 anni L. 2000

Regolamento: I partecipanti dovranno rispettare tutto il percorso e durante il percorso vi saranno posti di controllo e punzonatura, inoltre verranno istituiti posti di ristoro gratuiti. Il G.S. Giussani declina ogni responsabilità civile e morale di danni a persone e a cose durante tutta la durata della marcia.

I gruppi sono considerati tali con un minimo di 20 persone.

Essendo la corsa nella Zona 16 invitiamo tutti i lettori della "Sedicesima" che per iscrizioni

e informazioni, possono rivolgersi al G.S. Giussani presso la Cooperativa Familiare "SONCINI" Via Parenzo N. 8 tutti i giorni (meno il Martedì) dalle ore 9.00 alle ore 20.00 ove ci sarà un nostro incaricato. Fiduciosi che i

nostri sforzi approderanno ad un nuovo successo della manifestazione, invitiamo tutti gli sportivi della Zona 16 ad iscriversi.

C.F.

Non ci stancheremo mai infatti di sottolineare che lo sport, principale fonte di benessere per i soggetti sani, può diventare dannoso o addirittura pericoloso per coloro che presentano delle affezioni manifeste o latenti. Questo e anche compito principalmente degli istruttori o dei preparatori dei giovani, ad individuare l'elemento più che si dimostra poco socievole, poco appariscente, svogliato, ecc., per questo si consiglia ai sig. preparatori che prima di iniziare l'attività meglio fare l'indice Rapido di Idoneità il cosiddetto "I.R.I.".

Il calcio è sport d'equipe, a rit-

Il calcio inoltre. necessita, per una corretta e soddisfacente esecuzione. di abilità, coordinazione. prontezza di riflessi, che sviluppa in modo del tutto particolare; basti pensare al controllo della sfera in velocità. ad uno stop da fermo o in acrobazia, ad un tiro a volo correttamente eseguito e considerare che tutto ciò avviene con l'uso di arti inferiori. La preoccupazione che un eccesso, di attività calcistica determini una situazione particolarmente stressante per l'organismo di un adolescnte così come per altro l'eccesso di qualsiasi tipo di attività fisica, ha indubbiamente un suo fondamento.

Per quanto riguarda infine il timore di un eccesso di aggressività ed agonismo siamo dell'avviso che proprio l'insegnamento scolastico sotto il controllo dei docenti di educazione fisica possa essere il migliore rimedio sul piano educativo.

Calcio risultati Campionato

Concordi gli sportivi della zona 16: sì ai giochi di Mosca

Come era prevedibile il problema delle Olimpiadi è arrivato in zona e come ovvio le discussioni si sono moltiplicate e di conseguenza anche la Sedicesima ha fatto una rapida inchiesta fra gli sportivi della zona per sapere il loro punto di vista.

Un punto, fermo e uguale in quasi tutte le risposte è il fatto di considerare lo sport e la politica due cose separate, distinte fra di loro senza alcun nesso; i politici fanno la politica e gli sportivi facciano dello sport e basta. Qualcuno invece ha affermato il contrario, facendo notare che esiste una politica dello sport e di conseguenza sport e politica marciano di pari passo, quindi alcune scelte sportive vengono prese politicamente in considerazione prima di 'attuarle.

Nessun dubbio però per quanto concerne la presenza degli italiani a Mosca: gli sportivi che abbiamo interrogato sono d'accordo che il boicottaggio dei giochi estivi provocherebbe reazioni a catena e segnerebbe la fine, per lunghi anni, di ogni attività agonistica di carattere internazionale.

Per concludere questa breve inchiesta possiamo quindi spe-

rare solamente che l'indicazione di andare a Mosca emersa nella nostra zona sia di buon auspicio per una decisione in positivo che il C.O.N.I. prenderà sul problema andare o no a Mosca per le Olimpiadi 1980

A. Fugazza

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MINI-ALLIEVI
I
FIGC Iris Barona Stella Rossa Barona Under 21 Barona Bresso 3 Barona O O Sauyo 3 O Barona 2 1 Pro Gprla O 6 Olmi 2 3 Barona 2 Barona 3 Visconti 3 Garibaldina 1 Barona O Schuster 4 Barona Barona O Greco o Barona 1 Real Beccaccia Niguardese 1 Barona 2 Cadetti Mini Allievi Torneo Anni Verdi Primi Barona O Barona 1 Calci Giussani O S. Ambrogio O Pulcini Barona 1 Giussani 1 S. Rita 1 Barona 1 Barona 2 S. Ambrogio O Debuttanti Barona Giussani 3 S. Rita 1 Barona 3 3 Barona 4 S. Ambrogio 1 Esordienti Barona 2 S. Rita 1 Barona 2 S. Leonardo O Barona 1 S. Ambrogio 1
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Sabato grasso al S. Ambrogio

La manifestazione di sabato 23 febbraio è stata organizzata dal CdZ 16 e realizzata grazie al lavoro della Compagna "il Chiodo", del Comitato Genitori della Elementare S. Ambrogio, dei disabili del Centro di via De Nicola e della Comunità parrocchiale "S. Giovanni Bono" di Via S. Paolino.

Visi dipinti, maschere e mascherine, e pupazzi e stelle filanti e un corteo lungo mezza via De Nicola e quei simpatici matti de "Il Chiodo" che erano un po' dappertutto, a truccare bambini e adulti, a fermare i passanti, ad organizzare girotondi e scenette nei luoghi più impensati. Insomma, la Zona 16 ha avuto il suo primo, vero carnevale. Si era cominciato verso le 14,30, con l'occupazione pacifica e variopinta del giardinetto del Centro Disabili. Mascherine, disabili con il viso dipinto e sorridente, genitori, macchine fotografiche. Gli organizzatori avevano perfino previsto un laboratorio per il trucco e la fabbricazione di costumi per tutti coloro che ne erano sprovvisti, bambini o adulti. Poi il grande girotondo, un serpentone di mascherine che si è via via ingrossato fino a quando, alle 15, non si organizza il corteo per andare allo spettacolo di burattini nella palestra delle Elementari De Nicola. Davanti lo striscione con !a scrita "Carnevale", poi il furgone con i pupazzi e dietro il corteo, fiancheggiato da quelli de "Il Chiodo", uno con la valigia che sciorina la sua incredibile biancheria proprio accanto alla 74, facendo sbellicare dalle risa l'autista, e il solito Marini che nell'atrio della scuola finge un gran capitombolo, a cui segue la complicata operazione di recupero del "caduto, con la divertita curiosità del pubblico improvvisato

Dopo lo spettacolo alla Elementare De Nicola si riforma il corteo e via per le strade del S. Ambrogio, con striscione, pupazzi, maschere e i disabili in carrozzella. Da via De Nicola in via S. Vigilio e poi sosta davanti alla chiesa di S. Giovanni Bono. Anche qui girotondi, esibizione di quelli de "Il Chiodo", si ride e si chiacchera.

"Bello eh? - ci avvicina un conoscente - Un vero carnevale". È un po' l'opinione di tutti, sia di quelli che interroghiamo, sia di coloro che restano a sorridere allo sciamare di abiti multicolori, ai visi clowneschi nel loro trucco improvvisato, alle mascherine che si inseguono con il pugno pieno di coriandoli.

"E stato bello perchè la gente stava tutta insieme, anche con quelli in carrozzella. come si dovrebbe fare non solo a carnevale". È il commento ingenuo di una bambina. Ma ci pare che meglio di ogni altro sintetizzi i meriti di questo carnevale 1980 della zona 16: una manifestazione che ha avvicinato, e divertito,

un po' tutti, senza problemi di età, di condizione sociale o fisica, di appartenenza a questo o quel gruppo. Poi il corteo, un poco assottigliato, ha ripreso i: suo rumoroso cammino su via S. Vigilio, per svoltare in S. Paolino e tornare in De Nicola, dopo aver contornato il S. Ambrogio I°. Gente alle finestre, passanti che si fermano e quelli de "Il Chiodo" che salutano, fanno boccacce a tutti. Di dietro le auto in coda vanno a passo d'uomo, senza troppi nervosismi: anche l'autista della 74 attende pazientemente che la via sia libera e sorride divertito. Insomma oggi non ci si arrabbia: è o non è carnevale?

... E al Teramo

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Carro allegorico, corteo e mascherine anche al Teramo. Alla fine, tutti sul sagrato in girotondo a cantare.

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