BATTAGLIA UNITARIA
N. 5
novembre 1970
Bollettino unitario del coordinamento FIOM-FIM-UILM - gruppo Falck
ROTTE LE TRATTATIVE
Falck dice: «c'è la crisi»
A ncora una volta vuol far pagare ai lavoratori le conquiste dell'autunno scorso.
E' da più di cinquanta giorni che la vertenza con la Direzione Generale della Falck è aperta ed i tre incontri avvenuti all'Assolombarda nei giorni 19 e 26 Ottobre, ed il 3 Novembre u. s. , non hanno registrato nessuna volontà da parte di Falck di risolvere globalmente i problemi posti . Incontri molto brevi , non oltre le due ore e mezza i primi due e di soli 40
Questa è la dimostrazione che Falck non ha più elementi validi per respingere le richieste dei lavoratori, in quanto esse tendono a ridare dignità ed umanità al lavoro, sottraendo al padrone ed ai suoi "Galoppini " quegli strumenti di sfruttamento che gli danno potere in fabbrica e nel paese .
L'unica arma rimasta a Falck di fronte ad una lotta così decisa e compatta è la vecchia arma dei padroni del " Vapore " la Serrata come dire " Qua comando IO "!
Ma non si illuda Falck ed i suoi dirigenti, non saranno certo i 13. 257 lavoratori del gruppo Falck a fare delle scelte in questo momento, la scelta l'hanno già compiuta con i delegati , i Consigli di fabbrica, le minuti l'ultimo . L'azienda ha continuamente Organizzazioni Sindacali e le decine e deribadito di attraversare un periodo di crisi di aumenti di costi e come se non bastas3e dice la Direzione, si è messo anche il Governo con il decretone a mangiarti quattrini ( oltre un miliardo e duecento milioni) ed oltretutto alla Falck ci sono le paghe fra le più alte d'Italia per cui le richieste non hanno ragione di esistere !
q omunque si è detta disponibile a " Vedere qualcosa "; sempre tenendo conto della crisi sul premio di produzione , sulle 100h , lavoro domenicale e gli scatti biennali, ma assoluta chiusura su tutti i problemi di ordine strutturale-normativo e condizioni di miglior favore.
Per paura poi che non ci si credesse sulla crisi e sulle altre " Balle " che da anni i padroni ripetono, ma ancor più per ricacciare indietro le forti lotte in atto in tutto il complesso la Falck ha messo in atto nei giorni dal 1 al 4 Novembre un " Vigliacco ponte" che si chiama 1 molto chiaramente " Serrata " .
cine di assemblee la confermano tutt'oggi; è una lotta dura ma andiamo fino in fondo; resisteremo un minuto in più di Falck, resistere più del padrone significa conquistare nuove condizioni di lavoro e di salario, conquistare più potere in fabbrica e nel Paese .
CONTINUA IN 2*
Manifestazione di tutto il gruppo
Falck MERCOLEDI 11 Novembre
ALLA DIREZIONE GENERALE
Tutti gli stabilimenti dovranno trovarsi per le ore 10 a
PORTA VENEZIA
GLI IMPIEGATI DELLA DIGE SCENDONO IN SCIOPERO QUANDO LA MANIFESTAZIONE GIUNGERA' IN C.SO MATTEOTTI
DALLA PRIMA
Quindi to cca alla Direzione Generale ed a Falck compiere la scelta , noi non siamo disponibili a pagare la sua crisi, da dimostrarsi in quanto i fatti a noi non risultano tali, dobbiamo pensare alla nostra salute ed alla nostra crisi che è perenne; ci pensino i Dirigenti ed i " Solerti Capi" e se veramente c'è la crisi visto che sono tanto preoccupati lascino pure i 1 loro stipendio a Falck
D. AluvisettiDAGLI STABILIMENTI
DA .ARCORE
Più volte- dalle colonne dei nostri giornalini , abbiamo affrontato il problema riguardante l'ambiente di lavoro e con es so i problemi connessi quali gli Organici ed I Declassamenti .
Oggi chi decide l'ambiente di lavoro è il padrone, che li determina in base ad un criterio ben preciso e cioè quello del PROFITTO . Non gli interessa infatti, se l'ambiente è o no idoneo a lavorare o se questo ambiente "produce " delle persone malate; a lui interessa solo che il lavoratore produca il più possibile .
A 1 padrone non interessa se il lavoratore in quell'ambiente e in certe condizioni, menomato nel fisico è poi "declassato".
A lui interessa solamente di rimanere il sblo e l'unico a decidere e quindi l'unico ad esercitare il potere all'interno della fabbrica .
Questa situazione determina notevoli problemi al lavoratore; dalle malattie ( e quindi i declassamenti ) allo sfruttamento.più spietato , senza che dalla parte del lavoratore, ci sia la possibilità per determinare una logica diversa dall'attuale .
I lavoratori di Arcore però hanno già dimostrato ampiamente di non essere d'accordo con questi sistemi e la sensibilità dimostrata verso questi problemi è notevole ( si ricordi la battaglia degli organici) e quindi sono più che mai decisi e convinti a cambiare
questa dura legge la quale non vuole tenere in nessuna considerazione la personalità umana di ciascun lavoratore .
L o sanno i lavoratori di Arcore che quando un oper aio viene declassato il padrone compie una grossa ingiustizia . E, siccome ciò può capitare a chiunque, vogliono lottare convinti di poter cambiare questa realtà.
Certo, la battaglia sarà dura perchè si intacca il potere decisionale del padrone ma è appunto questa durezza che ci convic e sempre di più tenacemente per questi obiettivi.
Il pidrone alla nostra azione ha risposto subito con una " SERRATA " alla quale i lavoratori diArcore non hanno esitato a aare una risposta ea una aimostrazione precisa ed inequivocabile che non sono più disponibili ad accettare certi soprusi.
A reore ha dato una riTosta diversa dagli altri stabilimenti che crediamo più qualificata ma ciò non rimarrà un fatto isolato perchè anche negli altri stabilimenti si sta cercando forme di lotta incisive e quindi ciò ci dimostra come, insieme, raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo previssi .
Il Consiglio di fabbrica
P OR TA ROMANA
D ella piattaforma presentata alla DPau2, i punti, a nostro avviso più qualficanti oltre a quelli comuni a t atti sono : per porta Romana gli organici e di riflesso i cottimi-incentivi ossia :
ORGANICI - malattia cronica per gli uffici e per tutti i reparti ma in particolare per il SELE e per il TUSA
Sele : un reparto efficente, basti pensare che, con un effettivo di 1/3 rispetto ad un paio di anni fa, riesce a tirare avanti; dopo varie assemblee di reparto è stata fatta richiesta alla Direzione di almeno due elettricisti, questa ne ha riconosciuto la necessità promettendone l'assunzione , quando ? chi lo sa .
Tusa : organici insufficienti, senza sostituzioni per malattia ed infortuni, conseguenze un forte aumento degli infotuni, un continuo spostamento di alcuni operai per sostituirequelli a posto fisso, sicoome questi posti sono o meno incentivati di conseguenza perdita di salario; e guai protestare.
Noi potremo avanzare su tutti i problemi presentati nella misura in cui sapremo lottare, tenendo presente sempre una visione generale del problema e non guardare e considerare solo gli interessi personali .
Siamo consapevoli che questi sono tutti problemi qualificanti, che noi viviamo quotidianamente in fabbrica, e proprio per questo 1a lotta sarà aspra, ma pensiamo che con tenacia e responsabilità si otterrà la soluzione dei nostri problemi.
In guasto momento, delicato, dobbiamo avere un motto solo : UNITA' E DECISIONE .
DAL VULCANO
Dopo l'ultimo incontro con la Direzione Generale, ormai dobbiamo registrare come non esista nessuna volontà da parte della stessa per una soluzione di tutti i problemi posti che vanno, dalla salvaguardia della salute, paghe di posto, organici , qualifiche, declassamenti,•
e qui vorremmo ricordarvi come stanno le cose nel ncstro stabilimento dove essendo quasi tutti del l" Gruppo, quindi quando la salute ci lascia ci troviamo ad affrontare una situazione veramente grave da due parti, la prima salariale la seconda non meno importante quella della dignità dell'uomo che dopo aver dato tutto quanto poteva nella gioventù poi come uno straccio è gettato in un angolo con qualche soldarello che poi i padroni sanno molto bene come recuperare.
In alternativa a questa risposta la nostra non può essere che una, fare maturare alla Direzione Generale questi nostri problemi e l'unica soluzione che ci lasciano è quella dello sciopero. E sia ben chiaro nelle nostre richieste non abbiamo incluso lo sciopero ma la risoluzione di problemi che da anni paghiamo con la nostra salute.
Quindi attenti cari compagni di lavoro ad ascoltare certe tesi che certi capi i quali questi problemi non li sentono, ma li hanno, e quindi per loro la soluzione monetaria andrebbe bene poichè se noi avremo qualche lire loro ne avranno molte di più e noi ci troveremo ancora con i nostri gravissimo problemi come una spada di Democle sulla testa .
Quindi se siamo convinti che questi problemi sono nostri dobbiamo anche in caso di dubbio discuterne tra noi poichè è nella discussione anche se qualche volta confusionaria che li mduriamo e di comune accordo li risolviamo .
Sapendovi tutti delle persone responsabili dobbiamo impegnarci affinchè anche quella piccola minoranza, che non si capisce come non voglio guardare in faccia alla realtà, possano rivedere sulla loro posizione e ripeendere la lotta con noi .
L'Esecutivo del Vulcano
GLI IMPIEGATI DEVONO
SCEGLIERE
La piattaforma per la quale si sta lottando viene fatta credere non interessata agli impiegati, cd interessata solo sui punti economici ( premio e 100 h ).
Questo è solo un discorso strumentale di chi pur vivendo una certa realtà non vuole lottare per modificarla, o peggio, lascia lottare sempre gli operai, e quei pochi colleghi onesti e coetenti con ciò che deve essere un uomo in fabbrica .
Infatti gli impiegati non possono negare di non aver carenza di organici: gli anziani se ne vanno pochi giovani rimangono e Falck ridistribuisce il lavoro ma non au menta il personale i declassamenti esistono anche fra la nostra categoria: basta ammalarsi per ritrovarsi all'ultimo posto; così pure l'ambiente di lavoro: non pensiamo che la pelle di un assistente nei raparti produttivi sia diversa da quella degli operai e quindi immune da malattie ed infortuni; anche da una revisione delle paghe di posto e degli incentivi ci saranno agganciamenti diversi da quelli attuali; più direttamente il problema delle categorie che è stato posto alla D irezione, che ha risposto : nessuna modifica H
Quindi niente alibi; solo scelte coraggiose di fronte a chiunque se siamo uomini , altrimenti finiremo sempre più in basso, colpestati dal padrone quando non gli serviamo più e disuniti dagli operai con i quali invece possiamo e dobbiamo batterci per nuove condizioni di lavoro, che ridiano professionalità e dignità al lavoratore in fabbrica .
La beneficenza del padrone con i soldi dei lavoratori
Sulla "FERRIERA" ( il giornale del Padrone ) di questo mese, si possono ammirare if alane Signore ci-e, grazie al loro animo gentile delicato e cristiano, fanno della beneficenza.
A mminiriamo il loro gesto anche se ci lascia alquanto perplessi .
C i chiediamo : Non è un complicare le cose ? "Prima, nella fabbrica, si creano i declassati sociali H e poi, per essere dei n buoni cristiani H fanno le opere pie e .... misericordiose ! H Noi che ancora non conosciamo la vostra BIBBIA ( quella a vostro uso e consumo ) ci fidiamo - i lavoratori sono bonaccioni - di quello che sentiamo . In questi giorni abbiamo sentito ( forse è una balla inventata dai sindacalisti ) che DIO ha creato l'UOMO a sua
Immagine e somiglianza !
E' vero o no, signor padrone ? Non ci lasci nel dubbio ! Sa, a noi ci vogliono far credere che l'UOMO è un semplice numero o un piccolo ingranaggio e quindi non è Colui che determina ma bensì un determinato o meglio Uno che viene subordinato a tutto: alla produzione al profitto al guadagno.
E vero , E' vero ?
Sa , noi lavoratori non vorremmo non credere al padrone : lui è istruito !
E' vero ciò che i Sindacalisti affermano e cioè che la sua logica, quella del profitto è ingiusta ?
A noi non ci pare ( ma sa, siamo un pò degli degli ingenui, non abbiamo gli studi ) perchè ci chiediamo : Dove andrebbero a finire quelle pie e buove ... anime senza lavoro ? A lei, le pare giusto lasciare delle persone dall'animo delicato senza lavoro ?
La preghiamo di dirci la verità e di non dirci sempre : SIETE I SOLIDI
SPECULATORI H. Si , è vero ci deve perdonare se siamo ignoranti, ma non è che abbiamo l'interesse ad esagerare le cose ma è perchè vivere giornalmente in certi ambienti di lavoro può giorcare anche scherzi di cattivo genere .
A. Sala (Arcore )Brancaleone