quartiere e politica
PER UN BUON ANNO Scuola : dai Decreti alla Riforma
Molti degli auguri che gli uomini si scambiano in questi giorni dell'anno sono fredde e convenzionali espressioni di sentimenti che spesso non sono autentici e sinceri. Noi comunisti facciamo il possibile perchè questo costume non penetri tra di noi, non si installi nelle nostre file. Il nostro augurio va innanzitutto al nostro Partito, che è parte' della stessa nostra vita, ai nostri compagni alle loro famiglie, alle Sezioni nostre, ai compagni socialisti, alle grandi organizzazioni sindacali e a tutti gli organismi nei quali la classe operaia e i lavoratori articolano la propria forza.
Oltre lo schieramento di classe di orientamento socialista, il nostro augurio è rivolto alle strutture democratiche che operano nei quartieri affinchè vedano finalmente tradotte in realizzazioni concrete e serie le loro proposte volte costantemente alla difesa degli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Così lavoriamo, a fianco di altre componenti di ispirazione socialista e cattolica, affinchè i Consigli di Zona conquistino poteri reali di intervento per rimediare, rovesciando un'ormai inconcepibile tendenza, ai guasti gravi che una gestione pluridecennale del potere locale da parte di forze al servizio dell'interesse privato ha prodotto nei quartieri e nella città.
Così lavoriamo nei nuovi Comitati Sanitari di Zona con l'intendimento fermo di aprire una breccia di luce nel tunnel buio e lungo della sanità pubblica e della pubblica assistenza per far sì che la salute di ogni singolo cittadino e di tutta la collettività sia tutelata da una organizzazione sanitaria assistenziale profondamente riformata, nella quale non trovino spazio per la loro azione nefanda uomini corrotti che, dietro il camice di luminari della scienza, si rivelano spesso, come recenti vicende giudiziarie hanno dimostrato, piccoli o grandi truffatori. E come dovranno essere superati atteggiamenti corporativi e baronali da parte di alcuni settori dei medici, così si rende urgentemente necessario un controllo pubblico sull' attività delle industrie farmaceutiche per stroncare colossali speculazioni e scandalosi profitti. Grande è pure il bisogno di pulizia nel campo dell'assistenza dove i più deboli indifesi, gli invalidi, i vecchi, i bambini diversi che non hanno il sostegno della famiglia o ai quali la famiglia da sola non basta, sovente portano sulle loro povere spalle il peso di un'assistenza pelosa, assolutamente inadeguata e sfruttatrice, quando non sono preda delle Pagliuca di ogni specie.
Al di là dell'orizzonte del quartiere il nostro augurio va ai lavoratori in lotta nelle fabbriche, nei campi e negli uffici per la salvaguardia del posto di lavoro, per la difesa del potere d'acquisto del salario, per il superamento, attraverso profonde riforme sociali, della crisi economica nella quale un capitalismo miope quanto rozzo ha gettato il nostro Paese.
Ai milioni di genitori, insegnanti e studenti impegnati
nelle elezioni dei nuovi organi collegiali di gestione della scuola, l'augurio è che la loro partecipazione segni davvero il primo passo verso la riforma dell'ordinamento scolastico sulla base della democrazia, dell'antifascismo e dei grandi valori unitari della Resistenza e della Costituzione repubblicana.
Alla Resistenza, di cui ricorre il trentennale in questo 1975, occorre fare riferimento nel volgere un augurio sincero alle Forze Armate della Repubblica, ai corpi di Polizia, alla Magistratura, perchè sempre più trovino i modi di muoversi e di agire a fianco del popolo lavoratore, ispirandosi ai valori di unità nazionale e antifascista propri della splendida esperienza della Resistenza. Le Forze Armate, che contano uomini della Resistenza e tanti giovani lavoratori, sanno di poter contare sul popolo come i-1 popolo sa che esse, nella grande maggioranza delle ro componenti, sono fedeli alla Costituzione repubblicana. I militari e gli ufficiali di alto rango compromessi, fino alla collusione con i fascisti, nelle torbide vicende delle trame nere costituiscono il disonore delle Forze Armate e un grave pericolo per la democrazia: di questi tristi figuri bisogna liberarsi consentendo a Magistrati e funzionari coraggiosi e leali di portare a termine le indagini intraprese.
Ma, al di là dei confini del nostro Paese, il nostro pensiero, in questi giorni, va ai popoli che più di altri soffrono per le condizioni di guerra, di miseria, di fame che sono sempre il prodotto dello sfruttamento imperialistico. Al popolo cileno, vittima di una oppressione di cui conosciamo bene la brutalità, va la nostra commossa solidarietà di antifascisti. Al popolo grande ed eroico del Vietnam, ai popoli del Laos della Cambogia, l'augurio è di scacciare gli invasori e di piegare gli oppressori per conquistare la giusta pace al cui raggiungimento essi hanno dedicato e sacrificato generazioni di uomini e di donne dando al mondo una lezione unica di civiltà e di amore. Alle genti del Medio Oriente l'augurio è di allontanare definitivamente lo spettro di una nuova guerra di conquistare una pace stabile basata sul riconoscimento dei diritti del popolo palestinese nell'ambito di precise garanzie di coesistenza di tutti gli Stati del Medio Oriente, compreso la Stato d'Israele. Ai popoli del Terzo mondo ai quali l'imperialismo si presenta con l'orrido volto della fame, noi auguriamo di trovare la giusta strada della lotta individuando chiaramente i nemici da combattere e gli alleati indispensabili per battere gli oppressori e gli sfruttatori di sempre.
E agli altri, a tutti coloro i quali, in nome del privilegio, si oppongono con ferocia alla libertà, alla giustizia, alla pace, a tutti coloro che fanno ostacolo allo sviluppo inarrestabile della storia, noi auguriamo soltanto di scomparire al più presto, perchè più rapidamente possa essere costruita una società nuova, di uomini liberi e uguali.
Sergio Dugnani
Anche se negli articoli apparsi sui numeri precedenti del nostro giornale è stato affrontato il problema della scuola, vale la pena di riprendere ancora questo importante argomento attorno al quale si è venuto sviluppando, in questi ultimi tempi, a diversi livelli e in diverse sedi, un dibattito ampio e articolato, che ha visto un interesse sempre maggiore e sempre più immediato da parte di studenti, genitori, lavoratori della scuola, cittadini. Questo non solo perchè ci si trova di fronte a scadenze precise, costituite
dalle elezioni degli organi collegiali, ma soprattutto perchè è cresciuta la consapevolezza che il problema della scuola è strettamente legato a quello dello sviluppo economico, politico, sociale del Paese. Certo i fatti immediati come le elezioni, che coinvolgeranno un altissimo numero di cittadini, costituiscono uno stimolo diretto e quindi permettono una presa di coscienza più motivata, soprattutto per quanto riguarda il problema degli organi collegiali, che, pur con tutte le carenze e i limiti contenuti nel decreto, pos-
sono e devono costituire un punto di partenza per il passaggio a una effettiva gestione sociale della scuola, gestione che andrà via via conquistata e consolidata. Infatti per noi comunisti i decreti delegati non sono un aggiustamento dell'esistente, come lo sono per quelle forze che non vogliono affrontare la riforma della scuola perchè affrontare la crisi della scuola significherebbe affrontare la crisi della società, ma, rovesciando questo tipo di interpretazione, per noi essi sono, usati creativamente, il punto di partenza per la bat-
Verso il XIV Congresso del Partito Comunista Italiano
Con la relazione di Enrico Berlinguer e col dibattito che ne è seguito, il Comitato Centrale del PCI ha aperto la discussione in preparazione del XIV° congresso nazionale del Partito, convocato a Roma per il 18 marzo 1975.
La relazione del compagno Berlinguer ha impostato i grandi temi che stanno di fronte non ai soli comunisti, ma a tutte le forze democratiche e progressive impegnate nella lotta per profonde trasformazioni sociali.
Punto di riferimento obbli gato rimane la crisi che oggi travaglia tutto il mondo capitalista, incapace di intendere l'avanzata del processo di liberazione dei popoli del Terzo mondo e dell'impegno crescente delle classi lavoratrici dei Paesi industrializzati per obiettivi di pace e di progresso sociale. E' la logica dell'imperialismo che soccombe alla nuova realtà del mondo contemporaneo.
Se in Italia la situazione è particolarmente grave, ciò dipende dal carattere artificioso del nostro sviluppo indu-
striale che ha sempre riposato su contraddizioni negative quali lo sfruttamento del Mezzogiorno e una politica di bassi salari, accompagnate da pratiche clientelari nel settore del pubblico impiego che hanno favorito lo sperpero persino in settori rilevanti quali quello della sanità, dell'istruzione e dell'amministrazione della giustizia.
E' possibile uscire dalla crisi, diciamo noi comunisti, a patto che un duro sforzo sia compiuto da parte di tutti. E' possibile uscire dalla crisi reagendo con energia ad ogni spreco e alle manifestazioni di insensibilità politica verso chi più duramente è colpito dalla crisi economica.
Le concrete proposte avanzate dal compagno Berlinguer, che non è qui possibile riassumere, hanno trovato una eco in altre forze politiche democratiche oltre che una rispondenza unanime su tutta la stampa.
Se l'economia si pone al pri: mo posto nella attenzione dei Clemente! Benelli
(Segue in 4.a pag.)
taglia della riforma delta scuola, collegata alla battaglia più generale delle riforme, per contribuire alla soluzione della crisi che investe la nostra società e per costruire un nuovo modello di sviluppo nell'interesse delle forze popolari. Le elezioni a cui parteciperanno migliaia di cittadini costituiscono un primo momento di mobilitazione in questo senso. Lavoratori della scuola, genitori, studenti sono chiamati a un confronto sui problemi concreti che stanno loro di fronte. E i problemi sono tanti tante volte, purtroppo, siamo stati costretti a denunciarli perchè presenti anche nelle scuole della nostra zona: mancanza di scuole e di aule, classi sovraffollate, doppi e tripli turni, doposcuola tempo pieno, trasporti, mense, caro-scuola, servizi inadeguati, rinnovamento dei metodi e dei contenuti, tanto per citarne alcuni fra i più importanti.
Per i lavoratori della scuola un terreno di confronto con i colleghi, sindacalizzati non, e con gli altri lavoratori, può essere costituito dalla piattaforma del Coordinamento provinciale CGIL, CISL, UIL, piattaforma che, partendo dall'analisi della situazione generale del Paese, individua alcuni obiettivi generali come il diritto allo stuLoredana Novarini Nicola (Segue in 4.a pag.)
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Una manifestazione, al Centro Direzionale, di studenti e lavoratori per le riforme.
PERIODICO DEI QUARTIERI ISOLA-FONTANA-ISTRIA-GRECO-PONTE SEVESO a cura delle Sezioni del PCI della Zona 2 - Dicembre 1974 - N.
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Assistenza: non carità pelosa ma diritto di ogni cittadino
Nel vasto quadro delle proposte che il P.C.I. prospetta per il rinnovamento e risanamento della vita politica, economica e sociale del Paese, vi è anche quello estremamente importante di una riforma dell'assistenza.
Dai tempi di Cavour ad oggi infatti l'assistenza è sempre stata manipolata in genere dalla classe dirigente che ha visto nella struttura assistenziale soprattutto l'aspetto clientelare.
La soppressione degli Enti Pubblici assistenziali, per i quali i comunisti si battono da tempo (carrozzoni tipo ONMI - E.C.A. ENAOLI ecc.) viene oggi sempre più largamente riconosciuta come misura indispensabile per migliorare e rinnovare il sistema dei Servizi socio-assistenziali.
Occorre sottrarre alla competenza statale (Ministero dell'Interno) l'amministrazione dell'assistenza ed assegnarla •invece alle Regioni ed ai Comuni, in particolare alle Regioni perchè esse abbiano potestà legislativa e possano elaborare dei programmi di interventi pubblici assistenziali, fissare le norme generali per l'istituzione e la gestione dei servizi, gli standards di assistenza, il livello e le forme delle prestazioni, qualificare il personale, ecc. ecc.
In sostanza si tratta di sostituire i concetti e la pratica della beneficenza pubblica e privata con un sistema di servizi sociali che realizzi il diritto di ogni cittadino alla sicurezza, abolendo ogni forma e di isolamento e di segregazione del singolo cittadino dalla comunità (vedi certi ospizi gestiti da religiosi) e garantendo il minimo vitale ai cittadini che, per qualsiasi ragione, non sono in condizione di provvedere al loro sostentamento.
Si dovrà operare insomma una riforma dell'assistenza che tenda a valorizzare compiutamente la personalità u• mana di ciascun cittadino.
Questa impostazione, del resto, non solo risponde ad un concetto di assistenza allineato alle esigenze di uno Stato moderno, ma realizza puramente e semplicemente il dettato costituzionale che all'art. 38 dice testualmente:
"— Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento ed all'assistenza sociale.
QUARTIERE E POLITICA
PCI Zona 2
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Sergio Dugnani
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Tribunale di Milano
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19.4.1974
Chiuso in tipogr. Il 31-12-74
Artigraf. G. Beveresco s.r.l, Via V. Veneto 29, Sesto S. G.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati i mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione ed all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituzioni predisposti o integrati dallo Stato.
L'assistenza privata è libera". Stralciamo qui di seguito da un documento edito dalla Federazione di Milano del P.C.I. alcuni dati sullo stato attuale dell'assistenza in Italia:
"A circa 30 anni dall'istituzione della Repubblica, le caratteristiche dell'assistenza in Italia sono tuttora ispirate ai seguenti criteri:
il Ministero degli Interni ha il compito dí coordinare gli interventi assistenziali (in linea con il tradizionale collegamento tra assistenza e tutela dell'ordine pubblico);
lo Stato riduce continuamente il proprio impegno nel campo assistenziale istituendo numerosi ed inutili nuovi Enti. Riassumiamo
di) mentre nessuna iniziativa viene presa nel campo delle scuole speciali ed in direzione dell'inserimento nelle strutture normali dei ragazzi handicappati e dell'abolizione delle scuole materne speciali.
L'unica iniziativa nuova del Comune di Milano è l'istituzione del servizio domiciliare per le persone anziane in stato di bisogno. Il servizio interessa quattro zone del decentramento e dovrebbe, entro quest'anno, interessare altre due zone: ma anche questa iniziativa, se lasciata a se stessa, e non integrata nel discorso globale del reinserimento dell'anziano nella società, può vanificarsi e ricondursi ad una forma più aggiornata di una assistenza quale fornivano alla fine dell'800 le Dame di San Vincenzo.
In ultima analisi ciò che potrà essere determinante per una riforma sostanziale dell'assistenza sarà ancora una volta una vasta mobilitazione di tutti i cittadini attraverso i Consigli di Zona, i Comitati Sanitari, i Consigli di Quartiere, ecc.".
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E' di particolare rilievo, in questo periodo di gravi difficoltà che si sono riversate sui lavoratori, la difesa del potere d'acquisto dei salari. Numerose sono le lotte portate avanti in questi mesi a livello aziendale, provinciale e nazionale che hanno coinvolto contemporaneamente intere categorie di lavoratori. Così come è nella tradizione della classe lavoratrice anche queste ultime lotte hanno assunto, a seconda dei casi, forme diversificate. Talune di esse hanno ricalcato metodi tradizionali di lotta che si sono associati, in qualche zona del territorio, ad altri di tipo nuovo cosa come l'autoriduzione dell'importo delle bollette della luce relative ai consumi degli ultimi mesi di utenza. Da parte nostra, pur non
mente un numero via via sempre più ampio di categorie che operano in ogni ambito del mondo del lavoro, dandosi non soltanto obiettivi comuni ma anche adottando metodi di lotta condivisibili nelle forme e pertanto unificanti in ogni momento.
E' fuori di dubbio, e ne siamo convinti, che l'autoriduzione è una forma rivendicativa niente affatto unificante in quanto è chiaro che essa non può incontrare i consensi in mezzo a coloro i quali avvertono il peso economico dell'incremento dei costi in misura minore rispetto ad altri, ferma restando la certezza che anche questi stessi lavoratori sono direttamente cointeressati ad una reale politica alternativa di contenimento dei prezzi e relativa salvaguardia del potere d'ac-
Molti di questi Enti finanziati con pubblico denaro sono condotti con una gestione che si sottrae ad un effettivo controllo amministrativo.
Anche il Comune di Milano continua a spendere in modo tradizionale i fondi destinati all'assistenza (che sono stati ridotti per il 1974 a 25 miliar-
Sezioni PCI Zona 2 L. 100.000, Inserzionisti L. 120.000, Giuseppe Vergani L. 1000, Marino Ragazzi L. 1000, Dante Vannini L. 1000, Gianni Canton L. 1000, Angelo Vianello Lire 3000, Carla Catojo L. 1000, un gruppo di compagni della « I Maggio » L. 3000, un gruppo di giovani del Circolo FGCI « C. Torres » L. 5000, Guglielmo Zucchelli L. 1000, Gianni Cortellaz.zi L. 1000, Mauro Loprieno L. 1000, Pierantonlo Adamoli L, 2000, Renata Adamoli L. 1000, Mario Adamoli L. 2000.
Circolo 25 Aprile
volendo col nostro giudizio operare ingerenze in una scelta di natura strettamente sindacale, tuttavia riteniamo doveroso, in quanto comunisti, esprimere il nostro punto di vista riguardo quella forma di lotta che va sotto il nome di "disobbedienza civile". Teniamo altresì a precisare che riteniamo lecita qualsiasi forma di lotta che, proponendosi il raggiungimento di obiettivi di avanzata, non leda nella sostanza i principi del confronto civile e democratico.
Non si tratta, dunque, di censurare o meno certe forme di lotta rivendicativa, quanto piuttosto di valutare se, nell'attuale quadro generale, che vede coinvolti interessi comuni a sempre più numerose categorie di lava ratori dipendenti e autonomi, dette forme possano o meno essere incisive nell'ambito di una strategia che ha dimensioni di portata considerevolissima. L'obiettivo che oggi il vasto movimento in atto nel Paese deve proporsi di raggiungere, per andare a sbocchi concreti, sta nel saper creare un fronte unito tendente a cointeressare real-
quisto dei redditi da lavoro. Oggi dobbiamo aver chiaro che oltre a ragioni oggettive che hanno determinato l'attuale situazione, esistono forze potenti che consolidano enormi utili politici ed economici da questo stato di confusione e traggono ogni vantaggio dal poter operare nell'ambito di un tessuto sociale scoordinato e che non riesce a ritrovare attraverso la via dell'unità la necessaria compattezza. Esistono anche, occorre riconoscerlo, notevoli ritardi che hanno origini diverse sul piano della strategia del movimento dei lava ratori ma non possono essere recuperati con l'improvvisazione.
Non è questo il momento di condurre lotte di retroguardia anche se a tutta prima, all'occhio ingenuo, talune forme di lotta esasperate possono sembrare quelle vincenti.
Sappiamo che l'impegno per una profonda e generale svolta democratica è durissimo e proprio per questo non possiamo permetterci di imboccare strade sbarrate.
Bruno Cassani
NO AL PALAZZO DELLA REGIONE NEL CENTRO DIREZIONALE I Consigli di Zona 2 e 19 hanno preso posizione, in un documento comune, contro il progetto di costruzione del Palazzo della Regione nel Centro Direzionale. I. N A. Istituto Nazionale delle Assicurazioni LE ASSICURAZIONI D'ITALIA Per maggiori chiarimenti rivolgersi a: ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI - AGENZIA GENERALE DI MILANO - Via S. Paolo, 7 Telefono 807.541 - Codice Postale 20121 Milano Oppure: Camera Confederale del Lavoro - Ufficio Consulenza Assicurativa - MILANO - Corso di Porta Vittoria, 43 - Tel. 706.390 RICORDATEVI per i vostri acquisti " SOLO QUA ! „ Via Farini 72 Tutto per UOMO DONNA BAMBINO Moda Giovane Confezioni pret a porter kfi h il pir 23 i u *b La nuova moda della Via Farini Tel. 672600
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alcuni dati complessivi relativi agli Enti pubblici e privati: Ministeri che svolgono attività assistenziali 19 -- Enti pubblici nazionali di assistenza 22 Enti nazionali con compiti di assistenza 23 Istituti pubblici di assistenza e beneficenza 9.407 E.C.A. 8.055 Centri di assistenza dipendenti da Enti pubblici 5.718 Istituzioni caritative ed assistenziali operanti nella sfera di azione della Chiesa cattolica 13.027 Totale 36.271
* * *
Lettere al giornale
SI' ALLA FABBRICA
NO ALLA SPECULAZIONE
La Rigamonti e Villa (RIVI), via Timavo n. 32, è una fabbrica metalmeccanica che da circa 40 anni si occupa della costruzione di macchine enologiche per il trattamento e l'imbottigliamento di liquidi alimentari (bevande gassate, birra, vino, ecc.). Il suo organico è formato da circa 120 dipendenti (90 operai e 30 impiegati).
Inoltre esistono altre due fabbriche in Presezzo (Bergamo) con altri 180 dipendenti. E' un'azienda che si trova in buone condizioni economiche e che potrebbe continuare le sue attività senza notevoli preoccupazioni.
Nella sede di Milano si effettuano principalmente due o-
non dare alcun fastidio agli abitanti degli stabili vicini.
Quello che ci preoccupa ora è il fatto che sembra che il padrone voglia cambiare la struttura di questa azienda, concentrando il complesso in Presezzo dove pare sia già stato predisposto un progetto che consiste nella costruzione di un nuovo capannone, mentre l'area di via Timavo, ci sembra ovvio, verrà utilizzata per qualche costruzione di tipo speculativo (edifici di lusso o supermercato).
Questo comporterebbe il licenziamento dei dipendenti occupati in questa azienda (solo pochi di loro, forse, verrebbero riassunti nelle sedi di Presezzo).
Temiamo che ciò si verifichi anche perchè un'esperienza del genere è già stata vissuta nel '68 da noi, quando una parte della fabbrica è stata demolita comportando il licenziamento di 150 dipendenti, e destinando l'area di via Timavo 24 annunto a speculazione edilizia, con la costruzione di un edificio di lusso con piscina e campi da tennis.
A questo tipo di manovre speculative chiaramente risponderemo no e siamo anche disposti a lottare fino in fondo.
Abbiamo già iniziato ad interessare di questo problema il Consiglio di Zona 2, il quale durante la riunione del 13-12-74 ha preso netta posizione a favore delle nostre argomentazioni e dopo ampia discussione ha votato all'unanimità la richiesta di vincolo industriale di tale area, inteteressandosi contemporaneamente a prendere contatto con l'Assessorato del Lavoro regionale per concordare un incontro tra questo, il CdF, le organizzazioni sindacali ed il Consiglio di Zona, per discutere il grave problema e prendere serie decisioni.
Con queste iniziative non intendiamo bloccare costruzioni di fabbriche nelle zone depresse, ma diciamo che questi insediamenti non devono avvenire per motivi speculativi, facendo pagare un duro prezzo ad altri lavoratori.
Il Consiglio di Fabbrica della 'Rigamonti e Villa'
familiare. Infatti sono la famiglia e la scuola che danno alle nuove generazioni la prima visione della realtà sociale. Tuttavia le differenze dovute a sopravvenute diverse concezioni di vita, determinate da eventi storici, politici, sociali ed economici, hanno portato ad una divergenza a volte profonda tra le diverse generazioni. I giovani spesso, indipendentemente dall'estrazione sociale, condannano i valori tradizionali della classe borghese e manifestano maggiormente questa condanna nell'ambiente della scuola. Questo ambiente si è qualificato spesso come tradizionale anche per la convinzione che "così doveva essere",cioè un corpo separato dlla società, da parte degli utenti stessi (specialmente le famiglie) e non solo da parte di chi in questi ambienti svolgeva il proprio lavoro. La scuola ha, ovviamente, preparato sempre dei cittadini che non potevano che essere formati nel modo più consono alle convinzioni tradizionali. Consideriamo ad esempio l'impostazione del discorso storico che viene portato avanti da parte di taluni: si esaltano figure eroiche che si elevano dalla massa, ma le masse non sono considerate come protagoniste effettive della storia. I giovani si riconoscono nell'impegno intellettuale volto a configurare un nuovo tipo di scuola, contestano la vecchia impostazione poniendo come alternativa uno studio che rispecchi i problemi reali non solo dell'età del passato, ma soprattutto della società in cui viviamo, il che permetterà, quindi, un più corretto inserimento del giovane nel proprio contesto storico e sa ciale. I giovani sono certi che una sostanziale trasformazione d'ella struttura scolastica permetterà loro anche una integrazione più consapevole e sicura nel mondo del lavoro e nell'ambito dell'associazionismo giovanile.
proponendo una linea di riforma e di rinnovamento dello scuola. Occorre quindi che i giovani si facciano carico dei problemi che più li toccano da vicino e che si impegnino perciò nei quartieri per ritrovare una comune e nuova impostazione partendo dalla reale e indilazionabile necessità di servizi sociali (scuole, case popolari, centri civici, ecc.).
Questo impegno è in assoluta coerenza con la sensibilità dimostrata dai giovani nell'affrontare problemi di più ampia portata, quali il sostegno ai popoli in lotta per la pace, la libertà, la democrazia. Circolo FGCI « Camilo Torres » di Greco
Una assemblea sugli anziani
Il 28 Novembre scorso in via Copernico 9 si è tenuta, per iniziativa della Commissione Igiene e sanità del Con siglio di Zona 2, una assemblea che ha discusso sul tema della assistenza agli anziani. Si è trattato di un convegno interessante, al quale hanno preso parte, tra gli altri, l'Assessore all'assistenza del Comune di Milano Luigi Valentini e il Presidente dell'E.C.A. Capone. Il problema, divenuto da tempo di attualità, nell'ambito della nostra zona territoriale, ossia più precisamente in alcuni quartieri di essa, richiede particolare interesse dato il numero rilevante di persone, ivi residenti, che rientrano nella categoria specifica.
socio-assistenziali a fianco dei Comitati sanitari di Zona, la creazione di sale di ritrovo, di biblioteche e di la cali di riunione. Anche il problema delle pensioni è stato affrontato rilevando la necessità di aumenti e l'agganciamento all'andamento della contingenza. Una discussione utile, io credo, alla quale occorrerà farne seguire altre e trarre da tutto ciò un orientamento per una azione efficace in Zona.
Arnaldo Novelli
DALL ' ISOLA
UNA LOTTA AL SERVIZIO DEL QUARTIERE
perazioni di meccanica leggera, la prima è di torneria e la seconda di montaggio, le quali non comportano disagi per le abitazioni circostanti; infatti abbiamo constatato che il rumore provocato dal traffico di viale Sondrio soffoca molto bene quello provocato dalle macchine della nostra officina, per cui pensiamo di
I giovani: riformare la scuola per cambiare la società
Per cercare di trattare nel modo più corretto il problema giovanile è necessario rifarsi al momento essenziale della formazione scolastica e
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Questo orientamento caratterizza non solo i giovani provenienti dalle famiglie meno abbienti ma una parte assai ampia delle masse studentesche e delle masse lava ratrici che si ritrovano insieme nella aspirazione al rinnovamento. Ciò ha un significato politico che tende ad esprimersi attraverso la partecipazione per un profondo cambiamento in senso democratico della società.
L'azione politica e culturale della Federazione giovanile comunista italiana, tesa a creare nuovi organismi unitari di massa, si inserisce in questo contesto; essa intende contrastare con fermezza il tentativo delle forze reazionarie e fasciste che, con la demagogia qualunquista, cercano spazio nella scuola.
La FGCI intende fare dei decreti delegati un momento di confronto democratico,
Proprio per tale ragione la commissione cui presiedo, nel corso dei suoi lavori, ha sempre dato maggior impulso ad una operatività che potesse dare suggerimenti e anche cognizioni atti a promuovere iniziative per un contesto socio-assistenziale più consono alle esigenze attuali. Il pensiero di tutti, a tale proposito, tende ad affrontare due componenti: la prima intesa a sensibilizzare la popolazione al problema in argomento, la seconda a pro muovere la partecipazione.
I numerosi interventi hanno messo in risalto innanzitutto la carenza di strutture per gli anziani e la mancanza di una politica vera dell'assistenza come pure l'esistenza di una quantità di Enti inutili che mangiarlo soldi e non forniscono alcun servizio agli anziani. Non sono mancate proposte conte la prevenzione a partire dai 50 anni, la costruzione di appartamenti per anziani nel quadro del riassetto urbanistico, la creazione di 20 minicentri
Una guida sicura per l'educazione dei figli e per i rapporti Scuola-Società IL GIORNALE dei GENITORI FONDATO DA ADA GOBETTi DIRETTO DA GIANNI RODAR{ Spedizione in abbonamento. Versare l'importo sul C.C.P. n. 5/6261 intestato a EDITRICE LA NUOVA ITALIA - C.P. 183 Firenze. Per informazioni rivolgersi alla Redazione: Milano - Via Bagutta, 12 - Telefono 706.988, ore pomeridiane.
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Nelle lotte intraprese nel 1969 abbiamo visto i sindacati aprire col governo una vertenza che rivendicava una politica che facesse della casa un servizio sociale. Tale vertenza portò alla conquista della legge 'sulla casa (167); da allora il movimento è andato sviluppandosi sempre più, articolandosi nelle lotte a livello di quartiere e dando vita a organizzazioni che hanno contribuito a contrastare l'attacco portato dal governo di centradestra; purtroppo i vari governi che si sono susseguiti non hanno fatto molto perchè tale conquista sociale venisse attuata ma, al contrario, l'hanno ostacolata facendo mancare i necessari finanziamenti. Per quanto riguarda la situazione del quartiere ISOLA, abbiamo visto con la presentazione della variante P.R.G. del 1971 dell'assessore all'Urbanistica, Cannarella, il tentativo di distruzione totale del quartiere ISOLA, mediante il famoso asse attrezzato che prevedeva il collegamento da P.zza Baiamonti a P.le Lagosta e l'insediamento di edifici (Camera di Commercio, Borsa Valori, Palazzo dei Congressi, ecc.).
Tale tentativo è stato battuto grazie alla mobilitazione degli abitanti collegati con il nostro partito, con il consiglio di zona, con il comitato di quartiere e con il C.U.Z. (Consiglio unitario sindacale). In risposta a ciò è stata elaborata una controvariante fatta propria dal consiglio di zona 2 dove si respinge in modo netto e inequivocabile tale variante e si prevede la ristrutturazione ed il risanamento di quegli stabili dove ciò è possibile e il vincolo di tutte le aree libere da edificare mediante le leggi sulle case (167-865). Questa variante presentata (Segue in 4.a pag.)
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QUARTIERE E POLITICA 3
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Successi nella Zona 2 nel tesseramento 1975
Al momento di stendere questo pezzo gli iscritti al PCI della zona 2 per il 1975 hano raggiunto il 90% sul totale del 1974 con settantacinque nuovi compagni reclutati.
Questi dati sono molto positivi, non v'è dubbio : essi stanno ad indicare, e tale tendenza si registra un po' dovunque, come il Partito comunista acquisti sempre maggiore fiducia tra le masse, diventandone sempre di più il punto di riferimento, lo strumento politico perchè nel nostro Paese si vada a quelle profonde trasformazioni di ordine economico, sociale e morale, al di fuori delle quali non può essere cercata una qualsiasi soluzione ai gravi problemi presenti oggi nella situazione italiana.
In zona questi dati premiano la presenza ed il contributo politicamente qualificati dei militanti comunisti nelle varie situazioni di lotta.
continuazioni
(Cont dalla La pag.)
continuazioni con
sultato che da queste giornate sono emersi motivi di riflessione per un grosso dibattito che dovrà portare ad una maggiore puntualizzazione del modo, in parte nuovo, di "fare politica" delle nostre Sezioni, partendo dalla realtà cittadina e di zona, in cui si trovano ad operare. Infatti, e ciò valga a titolo esemplificativo, se l'esperienza di questi anni di battaglie in zona sui terreni fondamentali della casa, delle attrezzature e servizi sociali ci insegna che un ruolo assai importante ha svolto il Partito comunista con la sua politica unitaria, dobbiamo constatare che laddove non sempre puntuale è stata la nostra iniziativa si è talvolta lasciato spazio a teorizzazioni velleitarie che in queste occasioni hanno di fatto impedito la mobilitazione popolare e la presa di coscienza della popolazione soprattutto sullo scempio urbani-
Scuola
In fabbrica (splendido il risultato conseguito finora dal la Cellula Autelco: 102% con 21 reclutati) come sul territorio (Consiglio di zona, scuola, organismi di massa) insostituibile è la forza organizzata del Partito comunista.
Tuttavia un esame più attento di questi stessi dati ci dice che ancora si registrano limiti e ritardi nella nostra azione. In taluni settori del Partito debbono essere superate difficoltà politiche e organizzative soprattutto per quanto riguarda la capacità di rispondere con un giusto orientamento ai problemi ed alle esigenze avanzati da importanti ceti e categorie di cittadini quali le donne, i giovani, gli esercenti, gli artigiani, i pensionati. Queste difficoltà sono state in parte superate incanalando le "giornate del tesseramento" in tali importanti "filoni" e rafforzando con questo un collegamento forse ancora episodico e scollato. Con il ri-
stico voluto dalle forze della speculazione- (con le relative complicità della Giunta) ai danni di uno sviluppo moderna e civile della città.
Già da qui, dunque, emerge l'esigenza di rafforzare le nostre organizzazioni, di aprirle al contributo e alla intelligenza di quei cittadini democratici che guardano a noi comunisti con sempre maggiore attenzione e con essi promuovere incontri, confronti e dibattiti sulla situazione attuale ai vari livelli, ner far loro meglio conoscere la grande realtà rappresentata dal Partito comunista, il costume politico e l'onestà dei suoi militanti, per far loro comprendere che essere comunisti vuol dire battersi per degli obiettivi concreti e insieme essere protagonisti della più generale battaglia ideale e culturale volta al risanamento e al rinnovamento della società.
E' questo forse il senso vero che in sè racchiudono la tessera e la conseguente adesione al nostro Partito.
Ambrogio Sala
CONCORSO NAZIONALE DI PITTURA SUL TEMA :
dio, l'occupazione e la qualificazione, la sperimentazione, che deve consentire una reale libertà di insegnamento e di ricerca, obiettivi che devono essere poi calati nelle singole realtà concrete, per costituire momenti di presenza unitaria democratica, incisiva ed efficace. Per i genitori, che saranno nresenti nella scuola soprattutto come lavoratori, portatori quindi di tutta l'esperienza accumulata nelle lotte quotidiane a cui sono chiamati nel mondo del lavoro, un punto di partenza può essere il programma, pubblicato nello scorso numero del nostro giornale, proposto dal Coordinamento genitori democratici che ha sede presso la Casa della Cultura in via Borgogna 3, documento che vede uno sforzo unitario da parte di forze socialiste, comuniste, laiche e cattoliche per proporre una serie di temi che possano costituire motivo di confronto e di collegamento unitario per tutti i genitori democratici e progressisti. Nella nostra zona, in alcune assemblee che si sono già tenute nelle scuole, alcune Associazioni Genitori si sono sforzate, analizzando i problemi che stanno loro di fronte, di stimolare un confronto costruttivo e di trovare punti d'incontro sulla base di una linea unitaria, democratica e antifascista, e di indicazioni positive per la soluzione dei problemi concreti delle singole scuole. Per quanto riguarda gli studenti, per i quali è stata abolita l'assurda discriminante del 16.o anno di età e per i quali è ora prevista la presenza anche nel Consiglio di distretto è necessaria una nota chiarificatrice in quanto, come tutti sanno, i gruppi extraparlamentari invitano i giovani a non partecipare alle elezioni. Ora, a parere di noi comunisti, questa posizione è sbagliata in quanto rinunciataria. Non partecipare alle elezioni significa rinunciare a occasioni concrete di dibattito e di confronto con altre forze, rinunciare a occasioni concrete di lotta, rinunciare a un diritto che nessuno ci ha regalato, ma che ci siamo conquistati attraverso una lotta. Per questo siamo convinti che la maggior parte degli studenti, con maturità e senso di responsabilità, parteciperà alle elezioni, battendosi per la costruzione di uno schieramento unitario che si faccia reale interprete e portatore delle esigenze di tutto il movi• mento degli studenti e non solo di alcune frange di esso. Se analizziamo gli elementi più importanti emersi dal dibattito che si sta sviluppando, notiamo che ci troviamo di fronte ad alcuni punti unificanti attorno ai quali si possono aggregare tutte quelle forze che si battono per il rinnovamento della scuola e che possono costituire una discriminante per isolare le forze reazionarie e conservatrici. Questi punti sono: una scuola democratica, antifascista, basata sui valori della Costituzione, aperta alla realtà in cui è inserita, che veda quindi una presenza dei
organizzato dal Centro d'arte e cultura ISOLA - Via Porro Lambertenghi 19 • telefono 694.424
158 pittori partecipanti.
Hanno aderito al Comitato di iniziativa 11 Sindaci di città Medaglia d'oro della Resistenza.
sindacati e degli enti locali anche nei Consigli di circolo e di istituto, una scuola seria, che formi criticamente i gioI ani. Noi pensiamo che proprio su questi obiettivi anche i genitori, gli studenti, i lavoratori della scuola della nostra zona possano ritrovarsi per costruire, nelle assemblee che si terranno nelle scuole, un ampio fronte democratico che porti avanti le esigenze di rinnovamento imposte dalla situazione in cui ci troviamo.
(Cont dalla 1.a pag.)
Congresso PCI
comunisti, il problema dei rapporti politici tra noi e i compagni socialisti in primo luogo, e tra le forze della sinistra ed il mondo cattolico non poteva rimanere deluso.
Spazzate via le interessate deformazioni della proposta unitaria che va sotto il nome di "compromesso storico", rimane nelle coscienze di vaste masse l'impegno dei comunisti per ricercare innanzi tutto l'unità del movimento operaio e delle sue due componenti fondamentali comunista e socialista, e per la ricerca di rapporti positivi con vasti settori del mondo cattolico e della DC che apra possibilità nuove al Paese senza rinunciare alla nostra ferma critica degli errori del passato e del presente.
In ciò dobbiamo misurarci con i valori nuovi che e• mergono sul piano delle idee, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, verso cui è giusto esercitare la critica per posizioni errate, ma verso cui dobbiamo con nuovo vigore esercitare un'opera di educazione e di formazione ideale e morale attingendo al pensiero ed alla cultura marxista.
Infine le riflessioni sulla nostra organizzazione, il Partito, del quale si vuole riaffermare in un momento drammatico come l'attuale il carattere di combattimento e di lotta, e insieme di profondo costume democratico, di cui è di nuovo sicura prova il dibattito che si è aperto in tutta l'organizzazione, e tra questa e la popolazione, per arricchire la conoscenza della realtà e del nostro rapporto con essa.
(Coni. dalla 3.a pag.)
Isola
il giorno 27-5-74 dal consiglio di zona 2 nell' incontro con l'assessore all'Urbanistica e la Commissione Pianificazione Territoriale, si è conclusa con l'impegno da parte del Presidente che la Commissione si sarebbe incontrata nuovamente con i rappresentanti del consiglio di zona 2, forze politiche e sociali, per iniziare ad entrare nel merito di ciò che gli abitanti e la zona propongono per ta soluzione dei loro problemi.
Ebbene, a distanza di mesi
questa Commissione non è mai stata convocata nè messa in condizione di operare, ma un giorno tramite la stampa cittadina si viene a sapere che la giunta ha deliberato la costruzione del Palazzo della Regione sulla area delle ex Varesine; si chiede un altro incontro e dopo vari rinvii ci si incontra il 20-11-74; in quell'incontro ci viene confermato che il Palazzo della Regione si fa e che la Giunta all'unanimità lo ha approvato e pensa di portarlo in Consiglio comunale per il voto finale entro la fine di dicembre; questo per i nostri bravi amministratori è certo, non è altrettanto certo l'altro discorso e cioè quello riguardante il futuro del quartiere; in quella sede ci presentano su una piantina tutta bella colorata la risistemazione della viabilità della zona, alcuni pezzetti di terreno da vincolare a 167, ma non ci dicono nè come nè quando ciò dovrebbe realizzarsi.
Ora questo modo di affrontare le cose è scandaloso. Si pensi che se il Palazzo della Regione dovesse andare in porto sarebbe il caos totale non solo del quartiere ma di tutta la zona 2, già territorialmente congestionata. Va precisato che i consigli di zona 2 e 19 e il C.U.Z. si sono pronunciati per la collocazione della Regione al Gallaratese. Evidentemente per la Giunta i pareri dei cittadini e degli organi decentrati del Comune non hanno nessun valore.
Ora noi comunisti siamo ben consapevoli che tale problema non può essere risolto al di fuori di un'azione comune portata avanti, in modo tenace ed unicamente, con tutte quelle forze politiche che hanno a cuore le reali esigenze delle masse popolari.
Di qui la nostra netta condanna delle iniziative che il Comitato di quartiere Isola sta portando avanti da alcuni mesi a questa parte, e che con il pretesto di dare la casa a chi non ce l'ha, sta occupando alcuni appartamenti sfitti: questo non giova certamente alle lotte che sono state portate avanti in questi anni, ma viceversa dà un pretesto in più al padrone di casa per non fare nessun tipo di manutenzione, soprattutto in quegli stabili dove esistono ingiunzioni fatte dall'Assessore all'Igiene e dove deve essere intensificata l'azione per costringere l'amministrazione comunale a sostituirsi ai proprietari di casa nell'esecuzione dei lavori di manutenzione come del resto il regolamento comunale vigente prevede.
Renato Capelli
1974
Dopo la mostra di tutte le opere al Palazzo del Turismo (piazza Duomo) chiusasi il 3 gennaio, mostra che ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico e, in particolare, di intere scolaresche con gli insegnanti, la mostra sarà allestita fino al 20 gennaio al Circolo De Amicis, Via De Amicis 17. Durante la mostra avrà luogo la manifestazione della proclamazione dei vincitori del Concorso, presieduta dal Sindaco di Milano ALDO ANIASI, e la presentazione del Catalogo. Nel corso della stessa manifestazione lo scrittore MARIO SPINELLA terrà una conferenza sul tema: Ora e sempre Resistenza.
I cittadini, i lavoratori, i giovani sono invitati a visitare questa importante rassegna d'arte che rappresenta per Milano la prima manifestazione sulla Resistenza nell'anno in cui ricorre il trentennale della Liberazione.
4 QUARTIERE E POLITICA
"ORA E SEMPRE RESISTENZA„ 9a edizione (biennale)