La classe operaia deve dirigere tutto4

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L'ATTACCO PADRONALE SI FA SEMifl PIU 1 VIOLNTO E INTOLLERABILE.

Non si tratte di "crisí" ma di Fnoyre per produrre di più con meO operai, diminuendo il personale auaentandO ritmi e straordinri.

nommianimmusai ingrearmiow!

Si parla tanto di « crisi ». Me cosa c'è di vero?

Perché Nixon ha messo it dazio sulle merci che vanno in America?

ti capitalismo internazionale può superare le sue difficoltà?

Cosa devono fare gli operai e i levoretori italiani?

Per discutere questi problemi VENERO,' alle ore 20.30 presso la sede de! CIRCOLO OPERAIO. l DELLA Z.A.I. Scudcrlando 202) si terrà un dibattito vperto a tutti, su: LA CRISI DEL CAPITALISMO INTERNA.

ZONALE E I RIFLESSI IN ITALIA

9uizarie liwzgiumPAInTookz.,9m~avriis

Solo alla Mendadori ai fanno o gni giorno 3.000 ore straordinarie pari al lavoro di 250 operai!

.41011.

PER IMPORRE QUESTA SITUAZIONE, I PADRONI HANNO ANCHE BISOGNO D'UN

REGIME POLITICO SEMPRE PIU' AUTORI

PARIO E REPRESSIVO.

Per quecto 111 DO e il governo cercano di portare nlla presidenza della Repubblica un uomo gradito lo destre, disposto a sostenere av venture autoritarie.

•••••••••••••••••• 1.11~~~1110 .111~1111.110111•011•111.

BISOGNA 1.10BILITARSI SUBITO COr

TO QUESTE MANOVRE, E PER DIFENDE-

L'OCCUPAZIONE E IL SALARIO!

v tz r..0:.,4 4 20-Ori.. 1971 4-39Tkron, OLI '.-nliim.vgioe 51"114"044' ;NNO ISped.
gruppc;411,;u MIZAINEMMETEMEM=-AleMAL`.12.~1.XLIgtegr FOGLI COMUNISTA MARXISTA-LENINISTA 6
Ai- 'Y • » , I 00 Lichr‹z:AmF,Nci iiiNAce ATI ALLA sAncrzcs , CROMO witqA scALictERA 00 IN CASSA ihrrEctRAzIONE ALL4 PER. - E AbEr..i.)0
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WERAIO DELLA MI

Esistono oggi le condizioni per portare larghi strati popolari a u res,rsi oon gli operai nelle. lotta.

TUTTI I LAVORATORI SONO COLPI—

TI DAL RINCARO DEI PREZZI,DAI

ESOSI, DALLA 4ANCANZA DI CASE DE 'GENTI—SCUOL2—SERVIZI SOCIALI, DAL—

LE TASSE CM--) FINISCONO 111 TASCA AI

:2.ADRONI (sotto forma di "aiuti" al le industrie in "crisi") INVECE Di ESSERE SPESE IN COSE UTILI A TUTTI,

SCIOKRUEIERALE

VENDA

La classe operaia di Mestre, Portomarghera e Venezia sta sostenendo un durissimo attacco alla occupazione.

Nei corso di questinho ci sono stati numerosi licenziamenti e migliaia di operai messi in cassa integrazione. Alia BAVA, (una fabbrica che appartiene all'Aiusuisse, uno dei più grandi eruppi monopolistici dell'alluminio nel mondo) i padroni hanno annunciato il licenziamento di 824 operai (c altri 208 operai sono in cassa integrazione a zero ore da molti mesi).

Si parla di crisi, ma il gioco dei padroni del monopolio dell'Alusuisse è ormai molto chiaro. Essi vogliono ristrutturare il settore facendo produrre a Portorearuhera più alluminio di oggi: e ottenere questa produzione con 500 dipendenti al posterdel duemila attuali.

Di fronte a questo attacco padronale- gli ope:» della Sava, superando le resistenze dei burocrati sindacali, hanno deciso uno sciopero generale di 24 ore a Venezia, Mestre e Portomarghera. Venerdì ottobre tutta la città ha partecipato a questa lotta con livelli di astensione in tutti i settori, come non si vedeva da molti anni.

Questa grande spinta di lotta della classe op,3mia e della popolazione veneziana, non ha però trovato ancora dei precisi contenuti capaci di battere il piano padronale. Tuttavia questa prima, decisa risposta ha posto per lo meno !e premesse per partire con una lotta molto più decisa e su obiettivi più avanzati.

Questo sciopero, può essere un esempio anche per la classe operala veronese. Può costituire un momento unitario dal quale partire per un rilancio nenerale delle lotte, contro i licenziamenti, la cassa integrazione, per la riduzione dei ritmi di lavoro, core ire gli straordinari, per l'aumento della paga-base.

Ma i burocrati sindacali aocer -; tano la "tregua salariale". E i di riganti del PSI o del PCI, invece di mobilitare le masse, puntano tu:: la "trattativa" e la "oollaborazia ne" con la DC nel governo e nei ceri sigli comunali.

Come se questi strumenti potee nero risolvere i problemi dei lavo ratoril

In questo modo la protesta del le masse resta senza direzionee al ouni strati politicamente meno ma— turi possono perfino essere strumeA talizzati dalle destre, facondo lo ro credore che la colpa di tutto degli operaiydegli scioperi.

11/111~ 4111111111~1~

BISOGIZA INVECE UNIRE GLI OPERAI E GLI ALTRI LAVORATORI CONTRO I Pfs.

DRONI CCYTTRO IL GOVERNO, arrivar do a una grande manifestazione uni tar:•:.Aa coree ad te, , ....,erapio uno SCIOPE RO GELi'ERAL1.3 PROVINCIALE.

411111111119~111111 11111~1~11111~

Non come fine a se atosso,mel me momento di rilancio delle lotte

contro lo tasse, gli alti ti. i I;T3Valld. fiscali

contro ritmi — cottimi — straord.inari

per un aumento della paga—baso ad.o.euato al .costo dalla vita

Imminmomamieb

FIN, DA PICCOLI CI INSEGNANO CHE SENZA INIZIATIVA PRIVATA NON ruov ESSERCI PROGRESSO ECONOMICO E SOCIALE, E SPESSO ANCHE ALCUNI OPERAICI CREDONO.

Ma in questi momenti di cosidetta "crisi" ci si accorge quanto è assurdo un sistema nol quale finn a un certo giorno sei costretto afa re gli straordinari o il giorno flope ti trovi in oassn-i,atdagrazione.

Dreve . ssiste la proprietà privata dei mezzi di produziona-locose andranno .sampre-così perché i padroni - per.conservare i loro privile 3i - devono farsi la concorrenza fra-di loro e aumentare continuamente i profitti .aulla spalle degli operai, ,provocando "crisi", "fallimanti", licenziamenti, ecc..In-queste crisi vanho recate moltissimo ricchezze e migliaia di ore lavorative, che potrebbero invece essere impiegate per migliorare il livello di vita della olasse operaia e de. Eli altri-lavoratori.

SE- INVECE NON CI FOSSERO PADRONI E LA PRODUZIONE FOSSE DECISA E DI RETTA .DAGLI O PERA ,SECONDO UN PIANn STABILITO COLLETTIVAMENTE, SI POTEBBE AVERE UN IMPIEGO MIGLIORE DI TUTTE LE FORZE E LE RISORSE, ED ATTUARE UN .EFFETTIVO PROGRESSO.

Lo-vediamo in Cina. -Sole 2b anni fa, la Cina era un paaco foudaln dove la gente moriva di fame. Oggi, la Cina è diventata un paes progredito e modern^ deve'- anche oe noni ci sono mapltis automobili esistono servizi sociali molto mi liori che, da noi e veramente gratuiti.

In Cina, dove è stata eliminata la prmprietà privata e non ci sono più i padroni, si praduce secondo un piano discusso collettivamont. n te alla base 5 zi,pre-dure quel che servo senza sprecare forze e denaro nella "cencorrenna" fra -'industrie.

Gli operai e i contadini, 3n :inapla.rTrancpx . sè a non por il ya.T., drone. Decidono loro como.a cosa produrre, come spendere (in case, ospedali, scuole) il ricavato della produzione. Sul ricavato complessi vo di una fabbrica lo stato preleva dal 5 n1 7%, mentre i singoli lavoratori non paesano nessuna tassa di nessun tipo.

E siccome sono gli operai stessi a dirigere lo fabbriche, sono an che loro a fissare i ritmi - 4113 non. sono mai alti e che permettono d arrivare a sera senza essere sfiniti, coma ,invece suacede da noí,

NON E' VERO CHE SE NON CI FOSSE UN PADRONE A FAR PRODURRE, NESSUNO FARE .7E 7IENTE! Nel nostro .aistema capitalista chi ha interesse n produrre é oblo il pa3ro4o. I un, sistema socialista tutti ci sentono impegnati a realizzare il prcroo'so sociale, perché tutti ne godono i frutti.

J\_. -L• if\-\ i ' {\ì 77r Lj,\AI,,,ffit;c[juri.‘, ,4, Li ‘!-.1ft, -R . nti \i 3 . 5 6,; vu, H \:5 l r; t. U\ 5‘

DALLE FAS.. tl

Riello vuole mettere tutti gli operai in cassa integrazione a 34 o— re, dopo' averli lasciati a casa questa settimana. E' QUESTA LA MANOVRA PER NON RIASSUMERE I 130 OPERAI SOSPESI NEL QENNAIO SCORSO E MESSI ALLO RA IN CASSA'I1N3GRAZIONE PER 9 MESI,, Ecco'perehl non si doveva accettare a gennaio (come hanno fatto ibu rocrati sindacali) la cassa integrazione e la tesi padronale della "eri si"! quale"orisi, se Riailo in questi mesi ha continuato ad aumentare ritmi—prodlizione—profitti, facendo anche fare straordinari in alcuni re, parti e allargando la rete commerciale italiana e intenrazinnale?

©WRIZz-, Ut10 SCIOPERO IMPROVVISO 'ft

COSTRNGE PADRONE A kltii-kti(lAi), ì UN PROVUewt-tHs470 PONT‘VO

Lunedì sera la direzione della OVER ha sospeso per un giorno un o peraio con la scusa che aveva "Ti— sposto male" a un capetto. Martedì mattina, appena girata la notizia, il su) reptIrto (1a,carpente;.ia) è sceso subito in sciopero.

Dopo due ore, di fronte al si— lenZiO della direzione, anche tut— ti gli altri reparti e la maggicenn za dogli impiegati sono usciti dal la fabbrica e NELLA TARDA MATTINA LA DIREZIMitTIRAVAILIRO.V.VEDMENTO

E' una prova che quando gli o— perai sono uniti e coscienti dei lo 29 diritti riescono a farsi valersi

Per questo il Consigli^ di fab brica della Riello, rifiutando il principio della crisi, rivendica: PIENA OCCUPAZIONE ma anche AUMEli— TO DEL PREMIO DI PRODUZIONE, CALO DEI RITMI, IISURE CONTRO LA NOCI— VITA? E RICONOSCIMENTO DEL CONSI— GLIO; e sta propagandando la let— ta fra tutti gli operai, contadi— ni,'artigiani, studenti del legna ghese.

'Lunedì ha anche' fatto una mani. festazione di oltro 1.000 operai, costringendo il sindaco ad accet— tare per questa sera un pubblico dibattito sul problema.

INTANTO. SCIOPERI O MANIFESTALA NI CONTINUANO O Si PREPARANO itICF' ALLA S A IP 2«!J4 C e h) E ALLA PERLINL

INVITIAMO GLI OPERAI A DISCUTERE QUESTO FOGLIO, A DIRCI LE LORO CRITICHE, A cc:e LABORARE(soprattutto sui problemi dalla loro fetibrica)E A *PASSARLO.. AD ALTRI (i nrnttr; i•rítitatl mazzi finanziari ci Impediscono di stamparne pita' copie).

Il Circolo Operalo della ZAI vuoi diffondere fra gli operai la cottele= dei lo -o comuni interessi di classe, sostenendo tutte le Iniziative che unirli e a migliorare le diziort! t l vita.

ti Circolo vuole anche svilu2pere una ovsn!onza ryulitIce di classe, che significa: capire cosa sono il ca• Italie ve versa lavora.

a

Nel Circolo gli operai d'evasiguardia cominciano a urIrsi per lavorare con la generane, dt9i o eral, contro lo sfruttamento pa•rona e 9 — insieme al gruppi e a; r.:ircol, ,d'egni parte d'Italia - i'oro1,t9r..1

La sede del Circolo Operaio delta Al (via Scuderia do, 202) è :aperta tutti i giorrvi (esclusi i festivi) dalle ore 17,30 alle ore 20.

i
pubblicazione settilinanale - pr. P. Fasoli, reap. W. Peruzzi - autorizz. del tribunale dl verona n. 256, 9 marzo 1971 .• via acucEeriando 202, vr - ciclost. in p;opiic

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