Il Dialogo4

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il clialo

PERIODICO DELLA ZONA 4 / mensile anno ventunesimo numero sei

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consultorio

L'apertura al pubblico del Consultorio della zona 4 (in V.le Puglie 33) dovrebbe essere imminente.

L'équipe sebbene non completa nel suo organico ha già iniziato da più di un mese un lavoro di programmazione e coordinamento del servizio, indispensabile per soddisfare le aspettative della futura utenza e applicare le norme e i fini disposti dalla Legge Regionale.

Gli operatori che finora hanno collaborato in equipe sono: due ginecologi (presenti nel Consultorio per circa dieci ore ciascuno alla settimana), due assistenti sociali (una a tempo pieno e l'altra a sedici ore alla settimana) e una psicologa a nove ore alla settimana.

Certamente il numero di ore che queste persone possono garantire è molto poco; l'ideale infatti sarebbe che ogni figura professionale lavorasse a tempo pieno; questo non è possibile, per i soliti motivi che ormai tutti conoscono: le difficoltà connesse col bilancio amministrativo, e quindi anche le difficoltà per il Comune di assumere personale. Naturalmente più a monte di questo discorso ci sono motivazioni di ordine strettamente politico.

È necessaria quindi in primo luogo una forte pressione da parte di tutti perchè le scelte del Comune siano orientate verso una veloce ed efficiente attuazione del progetto dei venticonsultori a Milano (finora ne esistono solo quattro) e della Legge Regionale in merito a questi servizi. È in tale senso che si muove il Comitato di Gestione del consultorio della nostra zona.

Il Comitato di Gestione, grazie soprattutto alla pressione costante dei gruppi di donne che si sono organizzate proprio intorno al problema del consultorio, è formato in maggioranza da donne; e proprio questa è la migliore garanzia di una gestione realmente negli interessi delle donne, che, è innegabile, sono le utenti privilegiate di questo servizio.

Il comitato di gestione del consultorio si è costituito il primo giugno e si è già riunito altre due volte per iniziare subito il lavoro di pubblicizzazione del servizio e di pressione verso il Comune per ottenere gli strumenti necessari per aprire il conÖ sultorio. Queste richieste sono sia di ordine materiale (manca una porta, manca il materiale ginecologico e di segreteria, ed è stata richiesta una linea telefonica in più) che pertinenti l'organico: infatti le ore garantite dai ginecologi e dalla psicocologa sono troppo poche; inoltre è necessaria un'ostetrica e una segretaria. Il Comune ha proposto, al posto dell'ostetrica un'infermiera e una segretaria. Comunque, a questo proposito è già stato richiesto un incontro con l'Assessore alla Sanità.

Sarà poi il Comitato di Gestione a valutare se accogliere le proposte del Comune o se sia meglio cercare di otte nere una soluzione diversa. i Ritornando ai lavori del lComi tato di Gestione si può dire che uno dei problemi Ö emer si con maggior risalto è quello j della pubblicizzazione del servizio. A questo scopo, oltre all'invio a tutte le famiglie della .zona di un foglio informativo, è in programma un incontro col CUZ e con quelle altre realtà che possono avere rapporti con il consultorio: per esempio le assistenti sociali di quartiere, i medici e i farmacisti che lavorano in Zona 4.

È prevista anche una serie di incontri e possibilmente uno stretto collegamento in futuro con i due servizi che insieme al consultorio sono entrati nei locali della Palazzina: il MIE e lo SMAL. Infine ci saranno anche incontri e assemblee in fabbriche, scuole e caseggiati della zona.

Sarebbe negli intendimenti del comitato di gestione iniziare nel mese di luglio la pubblicizzazione e per settembre procedere alla apertura al pubblico del servizio.

Ma è di questi giorni la notizia secondo la quale Sirtori avrebbe annunciato l'apertura del consultorio della nostra zona entro il 15 luglio. Questa arbitraria decisione scavalca le volontà del comitato di gestione e di tutti quelli che lavorano per avere un consultorio che sia veramente efficiente e consono alle esigenze della futura utenza. Certo un consultorio aperto frettolosamente con parte del personale in ferie, e mancante degli strumenti indispensabili per il suo funzionamento regolare, rischia di trasformarsi in poco tempo in un deserto.

È necessaria quindi una presa di posizione del Comitato di Gestione e del Consiglio di Zona perchè questo servizio non inizi la sua attività con un'apertura «politica» di comodo, ma che sia prima di tutto fornito di tutto ciò che di indispensabile gli manca e pubblicizzato adeguatamente.

uglio 1978

Sempre alla ribalta illiceo Einstein

Lunedì, 29 Maggio 1978, si è tenuta presso il Teatro Quartiere un'assemblea pubblica sui problemi che da anni travagliano il Liceo Einstein e che ha visto la partecipazione di circa 500 persone tra alunni, genitori, insegnanti, membri di partiti politici e di sindacati, cittadini della Zona. L'iniziativa partiva dalla Federazione Unitaria Lavoratori Scuola (CGIL CISL UIL) e dal Consiglio Unitario di Zona 4+14, dopo una serie di riunioni con i rappresentanti dell'Associazione Genitori Democratici Einstein, docenti e studenti del liceo. I problemi sul tappeto erano e sono quelli che da anni le persone interessate ben conoscono e che più volte sono stati pubblicizzati dalle pagine di questo giornale; riteniamo opportuno ripetere i principali utilizzando le parole del volantino di convocazione dell'assemblea. I punti in discussione erano:

il fatto che le strutture del liceo sono state sempre precluse alle iniziative delle forze democratiche e sociali operanti nella zona; il continuo processo di svuotamento a cui sono state sottoposte le forme di partecipazione democratica all'interno della scuola;

lo stravolgimento dello spirito della Legge dei decreti delegati, in quanto si persegue una linea di separazione tra studenti, genitori, docenti; gli ostacoli frapposti alle iniziative culturali e di studio degli allievi, volte ad un utilizzo del Liceo fuori dall'orario strettamente scolastico; l'alta percentuale di ritirati (circa 50 alla fine del 1° quadrimestre) e di bocciati tra gli alunni delle prime classi. Queste affermazioni sono suffragate dai documenti raccolti in un «libro bianco», che è stato distribuito all'inizio dell'assemblea e successivamente anche a tutti gli studenti della scuola; non è possibile per ragioni di spazio riportare questi documenti sul giornale, certo è che a un mese di distanza non ci risulta siano state smentite le affermazioni che contiene o sia stata contestata la veridicità dei documenti che riproduce.

All'assemblea hanno partecipato anche giornalisti dei maggiori quotidiani, (Corriere della Sera, Giorno, Repubblica) sui quali sono poi apparsi articoli decisamente critci riguardo l'attuale e la passata gestione di questo liceo. Non si è invece visto il preside, Prof. Gieorgiacodis, anche se l'attuale «governo» dell'Einstein era comunque rappresentato da un gruppo di appartenenti alla «Libera associazione Geni: tori», tra cui il Dott. Mormone

presidénte del Consiglio di Istituto, e da alcuni studenti della stessa «area». Numerosissimi gli interventi di sindacalisti. genitori, studenti: finalmente una occasione per discutere apertamente ed insieme dei problemi di una scuola dove di questi problemi pare non si possa parlare: la sede naturale di queste iniziative è infatti l'aula magna del liceo, che pur essendo stata richiesta ed essendo libera non è stata concessa. Una sede è stata rinvenuta al Teatro Quartiere, gestito in quel periodo dal Consiglio di Zona 4 e dalla Cooperativa che pubblica anche questo giornale; ricordo questa disponibilità per ribadire le regioni per cui seguiamo attivamente questi avvenimenti: il problema della cultura (e quindi anche del sistema scolastico) va affrontato in modo complessivo cercando di collegare i vari momenti che anche a livello di zona lo compongono: non si può pensare di educare dei ragazzi mantenendoli completamente separati dai problemi del mondo del lavoro, dai problemi della città e del quartiere, dai problemi enormi della nostra società che si riperquotono soprattutto sui giovani. È invece proprio questo il caso dell'Einstein, un'isola tenacemente difesa da qualsiasi contatto con l'esterno, col pretestuoso motivo di salvaguardarlo dallo sfacelo che ha colpito in molti casi le nostre scuole. Noi crediamo invece (e non siamo i soli con questa convinzione), che lo sfacelo della scuola derivi proprio dall'abbandono e dal

disinteresse in cui è stata lasciata nella nostra società. mortificata da riforme che non ne hanno risolto i problemi pincipali, trasformata in area di parcheggio per migliaia di giovani senza prospettive di un lavoro. Proprio perché vogliamo evitare tutto questo riteniamo necessario coinvolgere su questo tema tutti i cittadini: lavoratori, studenti, operatori culturali; solo con l'aiuto e l'impegno di tutti possiamo ridare o mantenere alle nostre scuole la loro primaria funzione che è quella di preparare dei cittadini capaci di affrontare il mondo difficile dei nostri giorni.

Non possiamo riportare in questa sede tutti gli interventi sentiti in assemblea; sottolineiamo però il fatto che agli interventi di denuncia e preoccupazione per la situazione della scuola, coloro che di questa situazione sono di fatto responsabili in quanto gruppi di maggioranza al suo interno (vedesi Libera Associazione Genitori e studenti loro simpatizzanti) non hanno risposto o hanno risposto in modo evasivo e generico, preferendo al confronto democratico il metodo delle lettere di protesta ài giornali (vedasi Giornale Nuovo) e le raccolte di firme contro il nostro mensile «reo» di parlare troppo e male dell'Einstein.

a pagina 3 "SPECIALE EINSTEIN"

Teatro cartiere

I mesi di maggio e giugno di quest'anno hanno segnato un passo avanti nella politica culturale decentrata: in quel periodo il Teatro Quartiere di 13.1e Cuoco è stato programmato e gestito direttamente dal Consiglio di zona 4 che vi ha realizzato la rassegna, particolarmente dedicata ai giovani, «Tempo libero insieme».

Il Consiglio di zona, la sua Sottocommissione Cultura, la Cooperativa IL DIALOGO Informazione e Cultura (delegata dal Consiglio a seguire gli aspetti contabili ed amministrativi), e molti semplici cittadini hanno permesso, anche con il loro apporto volontario, che la struttura del TG) venisse prima rimessa in sesto e poi utilizzata come luogo di incontro e di spettacolo.

È la prima volta che una struttura pubblica a destinazione prevalentemente teatrale, viene programmata e fatta funzionare in mo-

do continuativo e non episodico. da quei cittadini che saranno poi. loro ed altri, i fruitori delle stesse iniziative culturali messe in programma. Un nuovo modo questo di gestire la cosa pubblica. È ormai questa una tendenza che si sta manifestando anche in altre zone della città, dove si stanno percorrendo quelle strade che la zona 4 ha già praticato gli anni passati grazie alla presenza del Teatro Quartiere ed all'ausilio del Piccolo Teatro di Milano che ha permesso ad un buon numero di persone di «addestrarsi» alla conduzione di un teatro..

Queste passate esperienze, un rapporto nuovo e più corretto con la Civica Amministrazione, la presenza concreta di persone che all'interno del Consiglio di zona vo-

segue in 2°

IQ dalla prima e3CIN UE MESI CO I GIOVANI

gliono realizzare nel concreto il decentramento, ha permesso che l'iniziativa prendesse corpo.

Si è dato così vita ad un programma diretto ai giovani ed al loro tempo libero, si è permesso a gruppi e compagnie (alcune nate e formatesi professionalmente in zona) di avere il modo di confrontarsi con il pubblico, si è aperto il TQ ai giovani della zona che, per una settimana hanno potuto discutere e fare musica a fianco di artisti d'avanguardia, e poi dibattiti, conferenze, assemblee, mostre di pittura, feste, film, ecc.

L'affluenza ha dimostrato la bontà del"iniziativa.

A fronte di ben 36 spettacoli, molti per bambini, si è avuta una presenza di circa 10.000 persone.

Ben 280 spettatori ogni sera, ai quali vanno aggiunti quelli intervenuti alla Festa di Calvairate, ai dibattiti, alle conferenze di cui si dice in altra parte del giornale.

Non si dimentichi, nel leggere le cifre, che il TO riprendeva l'attività dopo 10 mesi di forzata sosta (e di tentativi di completa distruzione, come i nostri lettori sanno) e che tutta l'operazione è stata condotta all'insegna della massima economia (senza grossi nomi, che avrebbero si «alzato» le statistiche, ma chiedendo compensi altissimi) e che l'iniziativa costerà all'Amministrazione Comunale non più di 5 milioni.

In più, concomitanti agli spettacoli, si sono avute le riprese televisive dei campionati mondiali di calcio che hanno sicuramente sottratto pubblico al T.Q. Teatro Quartiere continuerà anche in luglio ospitando la rassegna «Milano d'estate». Ma cosa dimostrano le cifre di cui sopra? È ormai evidente che il Teatro Quartiere è, e non solo da quest'anno, una realtà ferma nella politica culturale della zona 4 e della città. La popolazione lega ormai la presenza del capannone alla realtà dell'intera area di via BonfadiniMonte Cimone - Varsavia (quella del «Verde vivo») che, dopo una grossa battaglia durata anni, sta avviandosi verso la definitiva sistemazione. I cittadini della zona 4 fanno ormai un unico discorso di spazio polivalente (cultura - sportricreazione - verde) a disposizione della zona.

Il Teatro Quartiere, nel momento in cui è divenuto un punto di incontro e di riferimento per la popolazione, è anche diventato stimolo alla partecipazione ed una buona palestra per verificare nel concreto chi crede fino in fondo, e non solo a parole, nel decentramento.

In questo caso partecipazione vuol essenzialmente dire il concretizzarsi attorno al TO, quasi a farlo diventare una sorta di «casa della cultura», di una nuova vita sociale di zona. Il ritrovarsi, il lavorare per una iniziativa pubblica ed a disposizione di tutti, il realizzare iniziative insieme, presentare quanto realizzato in modo pubblico per una verifica, stimolare la ricerca e la professionalità di quanto si realizza, mettere in atto operazioni culturali di formazione permanente della popolazione, sono tutti elementi che vanno contro la disgregazione in cui sovente viene lasciata cadere la vita dei quartieri.

A questo punto è importante che i Consiglieri di zona, particolarmente quelli che per estrazione politica debbono essere più sensibili a questi concetti, vivano da vicino questi momenti e dagli stessi traggano esperienza per il loro lavoro politico e diano quell'apporto di idee e di suggerimenti che possono migliorare le iniziative.

Anche l'Amministrazione Comunale ha un suo preciso compito da compiere: la zona 4 ed i gruppi che in essa operano non chiedono grossi finanziamenti. Qui si è veramente contrari e fermamente convinti dell'inutilità dei «fondi perduti»! Si chiede solamente un luogo fisico, fisso, capiente e decoroso, entro il quale le iniziative possono nascere, vivere e migliorarsi. La zona 4 chiede anche che si dia definitiva soluzione al problema di una presenza fissa dell'animatore culturale di zona, così come si è già fatto per altri tecnici comunali (geometri, assistenti sociali e sanitarie, ecc.).

La popolazione ha anch'essa un ruolo da compiere.

Proprio a seguito delle battaglie di quest'anni, sempre democraticamente condotte e che hanno dato i loro frutti, ora bisogna che le energie spese per rivendicare il TO siano spese per conservarlo e per riempirlo di fatti e momenti culturali concreti. Non è più pensabile rivendicare ognà anno la sistemazione e la riapertura della struttura per pochi mesi. Ormai la popolazione ha dimostrato in tutti questi anni che il Teatro Quartiere deve veramente diventare il «centro polivalente» della zona.

E indispensabile che questo argomento sia messo in buona evidenza nell'agenda dai lavori dei nuovi Consiglieri di zona, valutando in modo concreto e realista gli aspetti politici di eventuali decisioni che non vadano nel senso che ormai la popolazione desidera ed attende.

Si è concluso al Teatro Quartiere, all'interno della Festa di Calvairate, il lavoro di animazione teatrale che la Nuova Compagnia del Bagatto ha condotto, per cinque mesi, con gli studenti dello scuole medie superiori.

Sugli scorsi numeri del Dialogo abbiamo spiegato quale è stato il filo conduttore di questo lavoro e le caratteristiche d'espressione che i vari gruppi avevano scelto per i loro interventi sul tema «Giovani mass media e tempo libero».

La presentazione dei lavori ha ottenuto un discreto successo tra il pubblico intervenuto abbastanza numeroso malgrado la giornata di pioggia.

Al di là del risultato finale, che comunque non si limita alla costruzione degli interventi presentati, vorremmo analizzare il senso di questo lavoro durato cinque mesi.

Gli studenti delle scuole medie superiori non hanno praticamente possibilità di aggregarsi al di là della situazione scolastica sia per la mancanza di strutture sia per motivi legati alla crisi ed allo sfaldamento che coinvolge il mondo giovanile.

Nonostante ciò esiste comunque un potenziale creativo e costruttivo in molti giovani, purtroppo esso rimane latente a causa della mancanza di stimoli provenienti dall'esterno.

Il compito dell'animatore e dell'operatore culturale è quello di portare in superficie questo potenziale con diretti vantaggi per il giovane che scopre qualche cosa di sé che non conosceva ed acquista maggiore

sicurezza migliorando di conseguenza il proprio rapporto con chi gli sta vicino.

Più propriamente l'animazione teatrale è in grado di far superare alcune barriere espressive dovute alla timidezza ed all'insicurezza, con diretti vantaggi, sul comportamento e sull'emotività.

In cinque mesi siamo riusciti, indipendentemente dal più o meno apprezzabile risultato teatrale finale, ad aggregare con una certa continuità una cinquantina di studenti che hanno lavorato in comune integrando le proprie idee in modo da giungere ad un prodotto frutto di un complessivo dialogo.

È proprio ciò che ha preceduto il risultato finale che ha maggiore valore di tutto questo lavoro, certo non sono nati nuovi attori e nessuno ora pos-

siede una preparazione teatrale approfondita, del resto questo non era il nostro intento, ma per un arco di tempo piuttosto lungo alcuni ragazzi hanno imparato a discutere ed a lavorare con gli altri in un'atmosfera serena e divertente.

Per la prima volta molti studenti sono venuti in contatto diretto con una realtà culturale e politica legata alla zona in cui vivono o studiano, si sono resi conto di come operano alcune strutture culturali cittadine, (il TO, il giornale di zona, i circoli culturali) ed hanno partecipato a momenti realizzativi come la festa di Calvairate. Bisogna quindi proseguire, migliorando, sulla strada dell'animazione teatrale intesa anche come mezzo di aggregazione e di intervento culturale sul territorio.

L'aborto: un'esperienza di violenza e di solitudine. Violenza perchè la società in cui viviamo nega la nostra sessualità e ci impedisce così di scegliere autonomamente se diventare madri o no.

Solitudine perché siamo sole di fronte a chi ci accusa e ci colpevolizza, sole di fronte ai medici e alle autorità. È solo cercando di risolvere i nostri problemi insieme che usciremo dalla solitudine e dalla paura.

Il Coordinamento Donne zona 4 sta costituendo un punto di riferimento per le donne del quartiere, all'interno del quale si potranno avere informazioni sulla legge sull'interruzione della gravidanza e sulle reali possibilità di abortire oggi a Milano.

Nel frattempo chiunque avesse bisogno di informazioni può mettersi in contatto con il Coordinamento telefonando dalle 19 alle 20 ad Ancilla (583344) o a Fiorella (730904). Coordinamento Donne zona 4

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1111S t specatrériligpio) Giuseppe Faravelli e il socialismo-Italiano

3 Europa: rivoluzione o elezioni truffa?

4 Anna Kuliscioff socialista e femminista

5 Maggio 1947: fine del governo tripartito

6 Bobbio: l'umanesimo socialista da Marx a Mondolfo

7 L'accordo di Helsinki e i diritti umani, due anni dopo

8 Eurocomunismo. Carrillo, l'Urss e il Pci

9 Rai-TV: la mappa del potere

10 Dove va la Massoneria italiana?

I l II programma dei socialisti

12 La cultura, la crisi, la città

13 Individuo e società dopo Freud

14 Mitterrand: socialisti al bivio

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ElitssISTEIN. E

Pubblichiamo i comunicati che ci sono stati fatti pervenire dalla Associazione Genitori Democratici dell'Einstein, da un gruppo di studenti, dalla Federazione Unitaria Lavoratori Scuola (CGIL CISL UIL). Pubblichiamo anche il testo della raccola di firme di un gruppo di studenti «favorevoli» alla attuale situazione della scuola, per il quale abbiamo ritenuto opportuno un commento a nome della redazione.

Riteniamo sia inutile ripetere ancora una volta ciò che pensiamo sulla situazione dell'Einstein...

Durante l'assemblea del 29 maggio al teatro quartiere, abbiamo fatto un intervento che voleva essere una sintesi della nostra esperienza scolastica, non certo positiva.

In quell'occasione ci sono state moltissime altre testimonianze, denunce per tutto quello che è successo e continua a succedere nel nostro liceo.

II sindacato, il Consiglio di Zona, i rappresentanti di alcuni partiti si stanno occupando del «caso» Einstein.

Tutto questo è senz'altro positivo.

FUL scuola

La FUL Scuola è intervenuta nella situazione del Liceo Einstein dopo ripetute prese di posizione di genitori, studenti e docenti. Il consiglio del decentramento comunale di zona 4, con l'adesione di tutte le forze politiche, ha più volte richiamato l'attenzione su problemi sorti nell'istituto nel passato. Il sindacato confederale ha pubblicato un «libro bianco» in cui si può constatare la qualità di documenti ed atti compiuti dall'attuale gestione del liceo (Preside e Presidente del consiglio di istituto).

Pregevole Direttore, stanchi della campagna denigratoria condotta dal suo periodico contro il liceo «Einstein» (colpevole di funzionare!) io ed un gruppo di miei amici e compagni di scuola (numeroso, come lei può notare) ci siamo sentiti in dovere di esprimere anche il nostro parere. Le saremmo grati se lei potesse pubblicare la nostra lettera, che, pur non offrendo la «solita» immagine dell'Einstein, riflette i sentimenti della maggior parte degli studenti di questa scuola.

Distinti saluti Claudio Cervellati (Membro del c. di i. dell'Einstein)

Abbiamo letto gli articoli sull'Einstein che compaiono con monotona e stupefacente frequenza sul «Dialogo» del CUZ 4/14.

Vogliamo rispondere agli studenti che nel nostro Liceo si sentono tanto oppressi da volerlo trasformare in scuola «progressista» con l'aiuto del CUZ.

Anche noi non siamo d'accordo con certi atteggiamenti severi di alcuni Insegnanti e vorremmo essere trattati con più comprensione.

Ma dal bisogno di comprensione all'insicurezza fisica, all'anarchia, al vuoto culturale e ai voti inventati di certe «scuole libere» corre, per citare il cronista Wladimiro Greco — vedi «GIORNO» del 18.5.1978 — «il mare della serietà».

Se per queste cose si battono (come si sono battuti altrove) il CUZ e i Professori confederali della zona 4, diciamo: «no, grazie. Proferiamo tenerci la nostra scuola, severa, ma scuola, seria, ordinata, in cui Preside e Docenti si preoccupano anzitutto di difendere il nostro diritto di studiare, per poter affrontare con maggiore tranquillità un futuro tutt'altro che roseo per noi giovani».

Un gruppo di studenti dell'Einstein (seguono 343 firme)

Ma noi studenti democratici, delusi e scettici, dopo tanti anni di inutili lotte, dopo tanti discorsi sprecati, dopo tante sterili polemiche, ci auguriamo che quello che è stato fatto ultimamente, non vada a finire nel nulla, come è sempre successo. È per una vera democrazia per una scuola inserita nel contesto sociale e culturale della realtà italiana, per una scuola che non sia solo dispensatrice di nazioni ma anche di cultura, che noi speriamo che il lavoro di tutti noi non sia fatto invano.

Un gruppo di studenti democratici del liceo Einstein

studenti democratici a loro va bene cosíconvé

La sezione dello SNALS ed un gruppo di 343 studenti (lettere al «Corriere» del 3 e 7 giugno) denunciano una presunta «campagna denigratoria» contro l'istituto; noi vorremmo sapere da loro se è più denigratorio rendere pubblici questi atti o compierli.

Sui contenuti precisi delle iniziative riportate nel libro

bianco e di altre, che non possono certo definirsi democratiche, abbiamo cercato il confronto ed il chiarimento all'interno della scuola (sia nella sezione sindacale, sia nell'assemblea in orario di lavoro), ma finora non si è fatto mai vedere nessun interlocutore. Il sindacato confederale della scuola non intende condurre battaglie contro singole persone, né si vuol sostituire agli organi di gestione della scuola, responsabili dell'andamento della istituzione. Il suo compito è quella di far presente le esigenze particolari e generati alle autorità competenti, le quali debbono provvedere alla effettiva e concreta applicazione dei Decreti Delegati.

Quello che ci muove è la profonda convizione che sia dal punto di vista educativo, sia da quello della vitalità delle istituzioni e delta società civile, la pluralità dei valori e delle loro espressioni sono fondamentale garanzia di formazione delle coscienze, di libertà e di progresso.

Finalmente l'assemblea del 29 maggio al Teatro Quartiere ha aperto all'opinione pubblica la situazione reale del Liceo Einstein che ancora viene considerato il migliore dei licei possibili da chi (la maggior parte dei genitori) si ferma alle apparenze di una scuola pulita, ordinata, senza scioperi e collettivi. Ma questo efficientismo (che viene condiviso anche da noi genitori democratici) è ottenuto ad un prezzo troppo alto, pagato tutto dai nostri figli che a scuola vivono la parte fondamentale della loro vita: essi devono badare solo a studiare, tanto e con magre soddisfazioni (vedi gli ultimi scrutinai: per lo meno un terzo, anche la metà di ogni classe, viene riÜ mandata a settembre: e questo anche nelle già selezionate terze e quarte): tutto quello che è rapporto umano, occasione di dialogo e confronto con gli adulti su argomenti vivi che abbiano qualche nesso con ciò che ai giovani preme, sembra vietato dall'alto.

Non si erano ancora spenti gli echi dell'assemblea al T.Q., che in redazione è arrivata una sorta di mozione firmata da 343 studenti dell'Einstein e accompagnata da una lettera al nostro direttore a firma di Claudio Cervellati, membro del Consiglio di Istituto come rappresentante degli studenti di una lista cosiddetta «indipendente». Lettera e mozione sono pubblicate integralmente in questa stessa pagina e lasciamo quindi ai lettori il compito di giudicarne i contenuti, per parte nostra ci limitiamo ad alcune considerazioni e precisazioni che riteniamo doverose:

1) La lettera di Cervellati è datata 30 Maggio e l'assemblea si è tenuta il 29 sera: ci domandiamo perché costoro siano corsi a casa ad impugnare carta e penna quando potevano esprimere le loro opinioni liberamente la sera prima; il dubbio o meglio la certezza è che scarsa sia la loro dimestichezza con le regole della vita democratica e grande la paura di confrontarsi pubblicamente con chi la pensa diversamente da loro. 2) Durante l'assemblea sono state rivolte critiche precise e documentate alla gestione della scuola che loro difendono: per favore cerchino di rispondere in modo altrettanto preciso e concreto e non con le solite accuse generiche e qualunquistiche secondo le quali il disegno dei loro avversari è quello di portare lo sfacelo e l'anarchia nella scuola; sempre durante l'assemblea sono state fatte delle proposte ma anche di queste non si dà alcuna valutazione. 3) Non è affatto «stupefacente» che «Il Dialogo» si occupi spesso dell'Einstein visto che suo compito istituzionale è quello di informare i cittadini sugli avvenimenti del quartiere e promuovere la vita culturale della zona: quello che in bene o in male (nel caso specifico) avviene nelle scuole ci riguarda direttamente e siamo disposti a parlarne sino alla nausea se le co-

se non cambiano. Riguardo alla monotonia è un problema che riguarda più che altro la scuola in questione visto che certe situazioni vi si ripetono ormai da anni in modo addirittura esasperante. 4) Consigliamo a questi signori di insistere presso i loro insegnanti perché aumentino le ore dedicate all'educazione civica: dai loro scritti appare infatti evidente che non hanno la minima idea di che cosa siano il Consiglio di Zona (vedasi in proposito la struttura politico/amministrativa dello Stato italiano) o i Consigli Unitari di Zona delle confederazioni sindacali.

Il Dialogo non appartiene comunque a nessuno di questi organismi ma è pubblicato da una cooperativa indipendente composta da cittadini della zona. 5) Che siano il CUZ e i professori confederali a battersi per portare nella scuola «anarchia, insicurezza fisica, vuoto culturale e voti inventati» è una affermazione che dista anni luce dal livello di serietà che anche una polemica aspra deve mantenere; precisiamo anche che sul giornale c'è e c'è sempre stato spazio per opinioni diverse dalle nostre ma non abbiamo l'abitudine di pubblicare accuse immotivate e qualunquistiche, se non peggio, tipo quelle rivolte ai sindacati dei lavoratori. Facciamo eccezione questa volta in quanto lo riteniamo utile per far comprendere ai nostri lettori cosa si nasconde dietro il fumo della demagogia usata da queste persone quando parlano di scuola «severa, seria, ordinata». 6) Gli studenti iscritti all'Einstein per l'anno scolastico 1977/1978 erano in ottobre 1040, le firme raccolte da Cervellati e amici sono 343, se la matematica non è una opinione si tratta di un terzo degli studenti e non della maggioranza.

La Redazione

Per questo abbiamo sollevato noi la questione del Cesare Correnti e siamo intervenuti come sindacato confederale in tutte le situazioni «calde», e per questo chiederemo ancora il confronto con chi si definisce «la maggioranza» dell'Einstein e con la sua gestione. Speriamo la prossima volta di poterci trovare nell'istituto per parlare della situazione del liceo, della riforma della scuola, poiché il 29 maggio scorso (come le precedenti volte) quando abbiamo richiesto l'aula magna della scuola non abbiamo potuto utilizzarla e ci siamo trovati al teatro quartiere di piazzale Cuoco, riempito in ogni ordine di posti, a discutere con genitori, studenti, docenti, cittadini.

Per la Ful Scuola

Gli effetti li vediamo sui nostri figli: frustrazioni, abbandoni, conformismo, banale goliardia vecchio tipo, ribellismo. Questo Liceo che si vanta di non essere politicizzato coÜ me gli altri della città, in realtà è frutto di una scelta politica ben precisa (apertamente condivisa da non pochi insegnanÜ ti): di conservatorismo, di opposizione ad ogni forma di partecipazione e di collaborazioÜ ne.

Per questa ragione molti studenti hanno dovuto e voluto abbandonare il Liceo Einstein. Peccato che questi abbandoni alla spicciolata non possano coagularsi ed assumere motivazione e veste ufficiale: ne verrebbe un significativo atto di ricusazione della gestione attuale del Liceo Scientifico Einstein.

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Anche quest'anno a metà giugno è tornata puntualmente la tradizionale festa di Calvairate. Particolarmente importante quest'edizione in occasione del quattrocentesiÇ mo anniversario della fondazione del vecchio borgo rurale da parte di S. Carlo Borromeo. E per celebrarlo degnamente al Teatro Quartiere e nell'area circostante sono fiorite varie manifestazioni. Che cosa offriva il cartellone? Un po' di tutto: di sera sul palco del Teatro Quartiere si sono alternati mimo, musica, teatro, mentr Ie ultime due sere hanno permesso a danzatori di tutte le età di «far quattro salti» tra una partita e l'altra, perchè ovviamente domenica sera anche la Festa di Calvairate ha avuto i suoi bravi televisori per permettere al pubblico di tifare per l'Italia. I pomeriggi sono stati dedicati per una buona parte ai bambini: giovedì in giro per il quartiere con musica e pupazzi insieme alla Compagnia del Bagatto, sabato... beh, sabato dovevano esserci giochi e tornei di football e bocce, ma la pioggia ci ha messo lo zampino e ci si è dovuti accontentare di qualche canto in gruppo e di sudate corse nei sacchi all'interno del Teatro Quartiere, prima che la grandine facesse da protagonista. Il sole è ritornato giusto in tempo perché la Banda Musicale del Comune potesse tenere il suo applauditissimo concerto. Domenica però ci siamo rifatti: 12 chilometri della «Stracadina» attraverso le zone 4.13 e 14

sono stati «macinati» dai partecipanti (tra cui molti ragazzi) sotto un sole smagliante. Molto successo hanno avuto nel pomeriggio il torneo di Subbuteo e il Quartiere della Fantasia, dove bambini hanno potuto dar sfogo alla loro creatiÇ vità martellando, dipingendo e facendo mille altre cose.

Anche gli artisti adulti hanno potuto esprimersi immortalando la Cascina Colombe, mentre gli spettatori teatrali del Collettivo dell'Ovo, il ballo e la lotteria hanno concluso degnamente questa festa che costituisce un momento d'incontro e di divertimento per gli abitanti della Zona 4 e non solo della Zona 4 (massiccia partecipazione della Zona 11).

Ma non si può concludere questa relazione senza accennare alla nota «appetitosa» che ha accompagnato tutta la festa: piatti succulenti ed economici sfornati instancabilmente dalla cucina che hanno favorto allegre tavolate in un'atmosfera da «vecchia osteria» sempre più difficile da trovare a Milano.

La Cooperativa II Dialogo, che ha curato l'organizzazione della festa, intende intensificare questi momenti di incontro della popolazione. Ci saranno perciò altri appuntamenti.

Il Comitato promotore della Festa di Calvairate ringrazia

Regione Lombardia Provincia di Milano Comune di Milano Consiglio di Zona 4

Centrale del Latte - Milano; Cam Ford Viale

Umbria; Banca Popolare di Milano; Eda

Drogheria - Viale Umbria/ Via Pistrucci; Arnoldo Mondadori Editore; Fili Gualdana -

Via Pistrucci 3; Gnech Fiorista - Pie Cuoco 8; Negri Paolo Articoli Sportivi - Via M. Paralba

5; Gisella - Cartoleria, giocattoli - Viale Molise

49: Visioli Cartolibreria Via Spartaco 37; Longhena - Casalinghi - Viale Umbria 85; Judo Club Kurihara - Via Sismondi 34;

Locatelli Giocattoli - Via Sebino; ArcobabyVia Carabelli 2; Profumeria Ambra - Viale Molise 32; Biribago - Viale Molise 54; Nalli

Coltelleria - Via Calvairate; Roverelli

Colorificio - P.le Cuoco 4; ManducaCartoleria - giocattoli - Via Cadibona 8; Marisa Profumeria - Via Cadibona 8; Sorelle

Angelini - Via Faà di Bruno; Quaini

Elettrodomestici - Via Faà di Bruno 5; Sorelle

Ruffini - Casalinghi Viale Molise 52; Schieppati Casalinghi - Viale Molise 52; Delicatesse S.a.s.

Mercato Avicoto; Ditta Fasolo - Mercato Avicolo; Ditta Sanguini - Mercato Avicolo; Ditta Barbi - Mercato Avicolo; Ditta Verganti Mercato Avicolo; Ditta Mauri ClaudioMercato Avicolo; Ditta Bonazza - Mercato Avicolo; Ditta Comavicola - Mercato Avicolo:

Ditta Zucchetti - Mercato Avicolo; Sig. Invernizzi, Presid. Assoc. Grossisti

Ortofrutticoli; F.11i Peviani - Via Maspero 20;

Cooperativa Facchini Ortomercato; Associazione Macellai - Milano e Provincia.

Dperatori Mercato Carni:

Sig. Orsi; Sig. Bocchiola; Sig. Tonali; Sig.

Riva; Sig. Erba: Sig. Pomelli; Sig. Costa.

Mercato Rionale Viale Molise:

Sig. Costingo; Sig. Fiordalisi; Sig. Meazza; Sig. Busnari; Sig. Rizzo; Sig. Tenconi: Sig.

Provenghi; Sig. Cantarelli; Sig. Stella; Sig. Arcidiacono.

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- Via Lombroso 32; Sica di Villa Angelo e Carlo Via Piranesi 9; Ditta Garabello - Mercato Avicolo; Ditta Telleschi Mercato Avicolo; Ditta Turati - Mercato Avicolo; Ditta Canzi Attilio - Mercato Avicolo; Ditta Ferrari Mercato Avicolo; Ditta Preti -
Un particolare ringraziamento per la collaborazione a: Vigilanza Urbana - Via Bezzecca; Croce Maria Bambina - Via Illirico; Assessore Giulio Polotti, Bigliani Emilio; Ameri Claudio e Riccardo; Miosso. ok<fr 75-29114 1 1. 0 Ä \MASSímo NAvo
G. De Benedetti

TQ P.le Cuoco

A teatro per ridere e per pensare IL LINGUAGGIO DELLA SATIRA

LIVIA CERINI

giovedì 6

venerdì 7

sabato 8

domenica 9

lunedì 10

martedì 11

mercoledì 12

giovedì 13

venerdì 14

sabato 15 domenica 16

Mi riunisco in assemblea di Umberto Simonetta

BRUNO LAUZI

MARIO MARENCO

Spettacolo funebre di Mario Marenco

LOS INDIANOS

Folklore argentino musiche e balli dell' america latina

UN GIORNO LUCIFERO...

Spettacolo sulla «magaria» in Sicilia con Muzzi Loffredo

GINO PAOLI

martedì 18

giovedì 20

IL MANDATO di Nicolai Erdman Coop. Il Gruppo della Rocca

BRECHTOMANIA

venerdì 21

sabato 22

domenica 23

Recital di Leopoldo Mastelloni da Brecht a Viviani

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Inizio spettacoli ore 21.15

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Nella nostra zona si sono avuti i seguenti risultati nei referendum popolari indetti 1'11 e il 12 Giugno. FINANZIAMENTO PUBBLICO: SI 28464 (52,8%) NO 25474 (47,2%); LEGGE REALE: SI 13919 (25,8%) NO 40077 (74,2%).

Facendo alcune brevi considerazioni su questi risultati si vede che sono sostanzialmente omogenei a quelli di tutta Milano anche se i SI sono in percentuale leggermente superiori alla media cittadina. Su scala nazionale mentre per la Legge Reale i dati sostanzialmente non si discostano dalla media, avviene invece l'opposto per il finanziamento pubblico. La non abrogazione risulta infatti, anche se di misura, vittoriosa. Sono dati che dovrebbero far pensare soprattutto coloro i quali hanno sbrigatamente liquidato il massiccio voto per il SI come qualunquistico e antipartitico. Si tratta invece di tut'altra cosa, di una richiesta di moralizzazione del la gestione pubblica e di una pronta punizione di tutti coloro che col danaro pubblico si sono arricchiti trascurando invece di fare quelle opere di utilità pubblica che i cittadini richiedevano. Risulta quindi eviden-

Voltile colorare Nostri Ce.01{4 covi ie er b ? Le sole verevvvientt in anocuetVeMfedo:

te che sta continuamente venendo a mancare la funzione di tramite che i partiti dovrebbero esercitare tra i cittadini e lo Stato. A mio avviso la causa di ciò va soprattutto ricercata nell'unanimismo « a tutti i costi» imperante da qualche tempo a questa parte nel nostro Parlamento. In questa maniera viene così a mancare la normale dialettica che dovrebbe esserci tra maggioranza e opposizione, per mancanza di quest'ultima. È quindi stato un grande successo per i promotori del Referendum aver ricevuto, nonostante la esiguità delle forze di partenza un così alto numero di voti soprattutto nelle maggiori città italiane che si sono espresse tutte per l'abolizione della legge sul finanziamento pubblico.

In conseguenza di ciò rivolgiamo il nostro invito ai partiti affinché prestino più attenzione alle realtà locali, zonali, per annullare quel distacco continuo e costante che la maggior parte dei cittadini sta provando per loro. A questo proposito spereremmo di vedere attuato al più presto possibile l'elezione diretta dei Consiglio di Zona da sempre promessa e sinora mai mantenuta.

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Siamo gli inquilini di Via Etruschi, 1 e la presente è per portare a conoscenza di questa spettabile redazione quanto sta accadendo da alcuni mesi nel cortile dell'abitazione sopra menzionata.

L'«Istituto» ha requisito alcuni appartamenti a piano terra e i vecchi lavatoi del sopracitato stabile, per adibirli a men-

Egregio signor direttore, sono una bambina che fra tante vuole dire un suo problema del quartiere.

Il problema è: gli spazi per giocare.

Se uno vuole schettinare non può perchè ci sono gli altri che giocano a pallacanestro. Se si vuole andare in bicicletta non si può perchè bisogna stare attenti ai cani e ai bambini.

Se si gioca a pallone sul prato a volte i vigili danno la multa. Non ci sono nè altalene nè altri giochi.

Mi piacerebbe se facessero solo le stradine per le biciclette come in Olanda; che ci fossero tanti quadrati di cemento per poter schettinare: e che mettessero tanti giochi all'aperto; e poi una cosa molto bella è se ci fossero delle persone che organizzassero giochi all'aperto e altre attività, i ragazzi così si riconoscerebbero meglio e imparerebbero a stare veramente con gli altri. lo spero che questo problema possa essere risolto in qualche modo.

Cordiali

sa e spogliatoi degli operai dell'IACP. Sin qui nulla da eccepire, senonchè il cortile della casa da allora è diventato deposito camioncini, moto, carretti e auto degli «addetti al lavoro» e derrate, tante derrate che nessuna richiesta, anche furiosa, ha fatto asportare.

Alle continue lamentele di molti noi inquilini, che vediamo il già esiguo spazio riservato ai nostri bambini per i giochi diminuire, il geometra e molti operai hanno risposto di smettere con le suddette, che loro mettevano i mezzi di locomozione nel cortile in quanto avevano paura che lasciandoli per la strada li avrebbero sicuramente rubati e poi... che loro

erano i padroni e potevano fare tutto quello che volevano!!! Ora noi inquilini, vorremmo chiedere se è giusto tutto quanto sta accadendo, perché la paura del furto della propria auto l'abbiamo tutti, ma non per questo abbiamo mai pensato e neanche potuto, mettere la nostra macchina nel cortile e in quanto ad essere loro i padroni, beh! lascio a Voi decidere. Sperando che la presente possa avere la benchè minima risposta da chi di competenza e ringraziando Voi del «DIALOGO» dello spazio che vorrete riservarci, ringraziamo porgendo i nostri migliori saluti. Gli inquilini di Via Etruschi, 1 Corsi Giulio, Ruggeri, Castelnuovo, Scrudato, Casatutto Calogero, Garenna Mario, Corbetta Pietro, Beliulei, Vitali, Catenacci, Moro Luigi, Piatto, Di Gesù, Morini, Preti, Zamboni de Riz, Boscolo Attilio, Botticini.

STORIE LOMBARDE

a cura di Rossana Guarnieri

Collana/FIABE E LEGGENDE DI CASA NOSTRA

(dai 10 ai 12 anni) 139 pagine - L. 3500 Fratelli Fabbri Editori

Storie appartenenti alla tradizione lombarda dove protagonista è la gente semplice con tutta la sua carica di allegria e umorismo, dotata di ingegno e senso di giustizia. Tutta la collana costituisce un'interessante esperienza di recupero del dia'etto e di riconoscimento e ritorno alle proprie radici culturali.

I ROMANI di Joan Forman

I GRECI di Judith Crosher

GLI EGIZIANI di Anne Millard

GLI AZTECHI di Judith Crosher

Collana/POPOLI DEL PASSATO

(dagli 8 agli 11 anni) L. 3200 Edizioni Garzati

Nuova collana di libri di storia per bambini realizzati in modo nuovo e divertente. I bambini aztechi, durante una festa si nascondevano in sacchi di foglie e saltavano addosso alle donne per farle cadere. I Romani banchettavano a base di struzzo bollito e fenicottero lesso con datteri. Attraverso la descrizione délla loro vita quotidiana il bambino si trova immerso nel mondo affascinante dei grandi popoli del passato. Il testo di ogni libro è chiaro e semplice e riccamente illustrato in base a ricerche storiche e archeologiche.

Rubrica a cura de LA LIBRERIA DEI RAGAZZI Milanovia Tommaso Grossi

Continuano a giungere in redazione gli abbonamentisostegno da parte dei nostri lettori. Per questioni di spazio pubblicheremo l'elenco sul prossimo numero de li DIALOGO.

Gli abbonamenti possono

AUGURI

Aldo Rocco, che per alcuni anni fu assiduo collaboratore de IL DIALOGO, si è unito in matrimonio con Barbara Weiss Von Trostprugg. Gli auguri più sinceri da parte di tutta la redazione.

essere sottoscritti versando l'importo sul c/c postale n° 57644205 intestato a IL DIALOGO - viale Molise 5. Da settembre la sottoscrizione può essere anche fatta presso la segreteria il lunedì, mercoledì e venerdì mattina.

IL DIALOGO

Comunista (F.G.C.I.) di zona 4 nell'ambito delle proprie iniziative nella zona, intende ristrut turare i giardini di P.za S.M. del Suffragio, che da tempo versano in cattive condizioni. Ciò per ridare alla piazza un aspetto migliore dell'attuale e per supplire alle manchevolezze e ai ritardi delle precedenti Amministrazioni Comunali, proprio rispetto alla salvaguardia dei già esigui spazi verdi esistenti nella nostra città. Siccome crediamo che il problema di un migliore sfruttamento delle poche strutture presenti nella zona, non sia unicamente nostro ma di tutti i giovani e i cittadini, intendiamo estendere la nostra iniziativa a tutte le forze democratiche e a tutti i giovani della zona chiedendo la loro adesione e un aiuto per poter attuare insieme questo progetto.

Per eventuali informazioni rivolgersi presso la sede del circolo «Fratelli Cervi» via Archimede 13 o al circolo «V. Domenichini» via Tommei 3-4. F.G.C.I. Zona 4

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Il signor Rutella ci telefona: le panchine e le recinzioni dei giardini di piazza Insubria sono completamente distrutte. Bisogna rimetterle in sesto e far passare un po' più spesso i vigili nella piazza.

La Signora Giulietti ci telefona per raccomandare:

ogni estate nella nostra zona chi non va in vacanza rischia di non potersi neppur alimentare. I negozi chiudono senza un programma preciso e capita che per prendere una bistecca bisogna fare cinque chilometri. A chi tocca programmare?

Il Signor Giulio Rossi ci ha telefonato per segnalare: le custodi dello I.A.C.P. se ne stanno andando tutte. I cortili delle case popolari sono diventati di giorno e di notte le «corti dei miracoli». Cantine ed appartamenti svaligiati non si contano più. Ma i cosidetti vigilanti ci sono? E poi chi vigila sui vigilanti?

Il Signor Comini ci ha scritto: mentre sistemano la zona di via Monte Cimone, perché non attrezzare un pezzettino a piccoli orti da assegnare a chi ne fa richiesta al Consiglio di zona?

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L Sono iniziate in questi giorni presso la scuola elementare di via Monte Velino le attività di ESTATEMILANOSCUOLA

1978, l'iniziativa promossa dalle Ripartizione Educazione del Comune che prevede l'apertura di una scuola per ogni zona per accogliere i bambini delle materne e delle elementari. Per la zona 4 sono oltre 350 i bambini che partecipano alla iniziativa. «Il bambino ha bisogno di dimensioni in cui possa rendersi conto abbastanza presto

Pensione indiretta o di reversibilità in favore del marito superstite

all'1.1.70 restavano in vigore le vecchie norme: il marito era escluso dalla pensione ai superstiti e la vedova per il diritto doveva essere ultrasessantenne o inabile al lavoro e non risultare titolare di altra pensione (art. 18, legge 1047/57).

re i bambini alla riscoperta di Milano. È questo appunto il tema conduttore di qùesta iniziativa che avrà come fasi operative il vivere un momento sereno nella città, realizzare un'esperienza di vita sociale e comunitaria, rendere possibile il più ampio sviluppo della personalità del bambino.

Tutto attraverso il gioco. I bambini saranno suddivisi in gruppi di 20/25 e con loro si organizzeranno giochi per conoscere il quartiere, attività «natura», attività manuali, movimento coordinato, movimento espressivo, drammatizzazione, attività musicale, attività grafico-pittoriche, ed altro.

La legge 17.12.77 n° 903 relativa alla parità di trattamento tra uomo e donna in materia di lavoro contiene anche norme riguardanti il settore previdenziale; tra queste, il riconoscimento al marito della pensione ai superstiti alle stesse condizioni previste per la moglie) (art. 11). Pertanto per quanto riguarda l'Assicurazione Obbligatoria e le Gestioni speciali per i lavoratori autonomi (coltivatori diretti, mezzadri, coloni, artigiani e commercianti) l'INPS, che li gestisce, ha comunicato che per affetto della citata legge il diritto alla pensione ai superstiti nei confronti del marito di assicurata o pensionata, deceduta dopo il 18.12.77, deve essere accertata prescindendo dal requisito d'invalidità precedentemente richiesto allo stesso.

Anche nelle altre zone del decentramento Comunale si sta riscoprendo il quartiere con le feste popolari.

La zona 13 (Forlanini Taliedo), così vicina a noi e non solo geograficamente. continua a valorizzare la bella cascina di Monluè. L'ultima occasione è stata la festa della scuola organizzata da quel Consiglio di zona.

delle esigenze che comportano l'esistenza collettiva, la cultura sociale, il senso umano della vita». È stato partendo da queste premesse che la Ripartizione Educazione ha proposto ESTATEMILANOSCUOLA che si svolge in un momento particolare come quello d91l'estate e che vede moltissimi bambini restare in città. Con una azione educativa e formativa caratterizzata da una molteplicità di stimoli ed occasioni legate ad attività di gioco e di festa, si cercherà di condursuperare con il dibattito e la discussione queste inutili diatribe e la grande affluenza alla festa ha, nei fatti, reso superflua la sterile polemica.

C'è stata una esposizione di elaborati e di ricerche svolte dagli scolari, le torte fatte dalle mamme e vendute a fette sono servite per «coprire le spese», uno spettacolo del «Teatro Voce» ha ravvivato la festa.

L'intenzione è quella di portare i bambini alla conoscenza dell'ambiente circostante attraverso l'esplorazione e la registrazione degli aspetti e dei problemi relativi al lavoro, servizi pubblici, attività culturali, organizzazione del territorio, conoscenza di altre zone di Milano nelle loro caratteristiche per operare una comparazione con gli espetti ambientali e culturali analizzati nella propria zona.

Una situazione particolare è però venuta a determinarsi nel combinare quanto disposto dalla succitata legge 903 con la legge 26/10/57 n° 1047, istitutiva della Gestione speciale dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni. Questa escludendo da tale prestazione il marito, contrariamente alle altre assicurazioni, stabiliva che la vedova di pensionato o assicurato iscritto a detta Gestione per il diritto alla pensione ai superstiti doveva risultare, al decesso del coniuge, ultrasessantenne o inabile al lavoro e comunque a condizione che non fos se titolare di altro trattamento di pensione (art. 18).

Su questa norma che continua ad avere vigore sebbene limitatamente per i pensionamenti ante 1.1.70, si è riflessa quanto disposto dalla più volte citata legge 903, la quale come si ricorderà stabilisce che -la pensione ai superstiti viene riconosciuta al marito alle stesse condizioni previste per la moglie: pertanto per effetto di questo disposto i mariti superstiti di mogli titolari di pensione a carico della Gestione speciale coltivatori diretti, mezzadri e coloni con decorrenza anteriore all'1.1.70 e decedute dopo il 18.12.77 avranno si diritto alla pensione di reversibilità a condizione che risultino alla data del decesso della moglie ultrasessantenni o inabili al lavoro e comunque non titolari di altro trattamento di pensione.

il dialogo

Queste norme vennero abrogate con legge 30.4.69 n° 153 (art. 25).

Periodico della zona 4 Vittoria - Romana - Molise

I cittadini hanno avuto modo di sapere di questa festa anche per una polemica imbastita in Consiglio Comunale dai rappresentanti della D.C. attorno ad un volumetto sulla costituzione distribuito agli insegnanti. La festa ha dimostrato, tra l'altro, come la popola-:^^e della zona sia capace di

Era presente anche l'Assessore all'Educazione Marialuisa Sangiorgio ,che ha consegnato le chiavi della città al «re della festa».

Una bella occasione per stare insieme e vedere con i bambini i problemi della zona per risolverli tutti insieme.

Alcune tra le occasioni offerte: case di ringhiera, cascine, case popolari, centri sportivi, mercati, artigiani, fabbriche, monumenti, servizi pubblici, ecc.

ESTATEMILANOSCUOLA

1978 è alla sua prima realizzazione. Noi speriamo che possa avere continuità negli anni futuri. La Ripartizione Educazione dovrà l'anno prossimo trovare, nella fase di preparazione, un concreto contatto con le realtà sociali e culturali esistenti nelle singole zone per poter utilizzare in modo coordinato le esperienze che già vengono realizzate sul territorio oggetto di studio e di ricerca dei bambini.

festa a Monlué r

La nuova legge stabiliva infatti che per il diritto alla pensione ai superstiti valessero le stesse norme della Assicurazione Generale Obbligatoria; e questo per assicurati iscritti a detta Gestione deceduti dopo 1'1.5.69 (data di entrata in vigore della legge 153) e per i titolari di pensione a carico della Gestione in argomento con decorrenza 1.1.70 o successiva. Per le pensioni aventi invece decorrenza anteriore

Con questo numero IL DIALOGO va in ferie. Il prossimo numero giungerà alle 17.000 famiglie della zona con i primi di ottobre. La segreteria riaprerà a settembre. A tutti i nostri lettori auguri di buone vacanze.

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Viale Molise 5 20137 Milano

Telefono 5 460 880

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EDITRICE dialogo - Informazione e cultura

Cooperativa ar I. Viale Molise 5 - 20137 Milano

Autorizzazione del Tribunale di Milano nâ 200 del 11-5-1973

DIRETTORE RESPONSABILE Gian Mario Maggi

IESEGRETERIA Lunedì Mercoledì Venerdì al mattino Claudia Dal Bo

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COMUNICATO

AGLI ABITANTI DEL QUARTIERE

Il Partito Socialista Democratico Italiano (sezione italiana dell'internazionale socialista) comunica che il giorno 16 giugno si è tenuta l'inaugurazione dei nuovi locali della Sezione Molise siti in Via Faa di Bruno 5 - Tel. 59.88.90

orto
Via Ciceri Visconti 16 (Interno Tel. Abit 57 15 56
8 i dialogo

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