Notiziario dei lavoratori degli Stabilimenti FALCK
Contro la politica di fame, di odio e di guerra dei Falck Andiamo avanti!
Continua nelle fabbriche la giustis- dati era dovuto allo sciopero dichiasima e sempre più compatta lotta di rato dalle C. 1. tutti i lavoratori per le rivendica- Questo è un nuovo tentativo del zioni poste al dittatore Falek. molto antidemocratico Falck per reLa lotta che dura da quasi due me- primere la libertà di sciopero, scansi negli stabilimenti di Sesto S. Gio- polare la classe operaia, e camminare vanni, si è estesa nella scorsa setti- sulla strada della guerra e della ditmana, definitivamente, in tutte le fati." tatura, secondo i voleri dell'irnperiabriche Palck, arrivando sino allo sta- lismo americano e del Vaticano. bilimento di Vobarno.
I lavoratori delle fabbriche Falck
La compattezza e il sempre più hanno sottoscritto per i loro compaelevato spirito che anima i lavora- gni più colpiti. L'UDI dei Rioni ha tori, stanno a dimostrare incònfuta- provifeauto a rendere meno amara la bilmente quanto siano giuste e sen- Pasqua ai bambini degli operai della tite le rivendicazioni per le quali essi Vulcano, mentre le cooperative in si battono, e di ciò prendano atto i segno di solidarietà hanno aperto loro ciarlatani, autori di ignobili manife- un credito, affinchè nelle loro case stini lanciati in questi ultimi giorni, non mancasse il pane negato dai necon la sciocca illusione di soffocare grieri delle Ferriere. con la calunnia, l'inganno e l'adio t, 1. La solidarietà popolare si allarga desiderio di libertà della,_slass aut____agrd raia, spegnere gli stimoli della fame pre nMevi strati della città e dellee smentire le condizioni di miseria campagne, Mentre parallelamente si, in cui si trovano coloro che lavorano alle dipendenze dell'usuraio Falck.
Un operaio del Vulcano, un vecchietto senza partito, dopo aver letto uno dei loro manifestini diceva:
« Vorrebbero che lavorassimo ancora 12 o 14 ore al giorno ai forni, dandoci da mangiare un mestolo di brodo di verdura, un panino nero come il carbone e mezzo etto di castagnaccio, con i bombardieri americani sopra la testa, proibirci poi di re-' elamare, pena le galere di Bologna e poi la Germania ».
Infatti è proprio così: gov‹.uno, Confindustria, liberini e Falek cercano di creare le condizioni per una nuova guerra, per un sempi e maggior sfruttamento, per il ritorno della dittatura padronale, stroncando ogni diritto e libertà acquisita iialla classe operaia.
Perehè Falek con le guerre ha guadagnato, sulla pelle e sul sangue dei puoi lavoratori, milioni e miliardi!
Perciò Falci:4 1 glean ras lombarda, hon solo si rifiuta di pagare la rivalutazione e di trattare con i rappresentanti dei lavoratori, ma in una riunione di industriali tenutasi a Milano qualche settimana fa, ha ordinato ai suoi colleghi di non piegare di fronte alle richieste dei lavoratori.
Questo ordine è stato messo in esecuzione all'Ercole Marelli dove la direzione di quella fabbrica anzichè soddisfare le richieste dei lavoratori _seguiva il vergognoso ed illegale esempio della Direzione del Vulcano.
La lotta si inasprisce sempre più-a causa dell'ingordo padrone, e assume aspetti nuovi: da parte padronale, la settimana scorsa è stato consumato un nuovo sopruso. Violando ogni legge e norma contrattuale le direzioni locali hanno applicato un giorno di sospensione (che loro chiamano riposo compensativo) gli operai comandati per la manutenzione domenicale, pur sapendo che l'assenza dei coman•
rafforza lo spirito unitario di tutti i lavoratori della Falck e la volontà di' continuate la grande battaglia, per il pane. ira Pace ed un migliore avvenire.
Da Vobarno a Porta Romana LA LOTTA SI RAFFORZA
Giungono notizie dallo stabilimento Falck di Vobarno sull'andamento della lotta in corso.
L'agitazione intrapresa per il sodciisfacimento dei 12 punti rivendic'tivi presentati alla locale direzione continua.
Le fermate di un quarto d'ora hanno trovato l'unità di tutti i lav o.'atori della l'bbrica e se il dittatore di Vobarno non piegherà alle richieste presentate, i lavoratori adotteranno nuove torme di lotta.
I lavoratori di Porta Romana proseguono compatti nella lotta per le :ivcndicazioni di carattere generale e nel corso di esse, e precisamente in data 24 marzo, la C.i. ha presentato alla direzione locale una serie
Un vile sopruso
ALESSANDRO VAIA membro del Comitato Centrale del P.C.I. Vice segretario della Federazione Milanese, commemorerà il 13 anniversario della morte di ANTONIO GRAMSCI fondatore del P.C.I. caduto nelle galere fasciste.
Con il suo sacrificio e la sua lotta Gramsci addittò al popolo italiano la via per la riconquista della Libertà, per la distruzione del fascismo, per il rinnovamento del nostro Paese.

Mentre GRAMSCI moriva in carcere i fratelli Falck sostenevano il fascismo e davano impulso alla preparazione della guerra!
Anche i Falck sono responsabili dell'assassinio di Antonio Gramsci.
Da più di un mese al compagno Baioni, membro della C. I. dell'Unione, la Ditta non corrisponde lo stipendio perchè questi ha la colpa di disimpegnare il mandato avuto dai lavoratori.
Che Falck come parecchi industriali, desideri una C. I. che lo ubbidisca è una cosa pensabile e legittimata dalla sua appartenenza alla classe degli sfruttatori.
La sospensione dello stipendio pe-ò, in sostanza una multa prolungata, rimane un mezzuccolo, per di più vigliacco; esso serve a mettere mag44,,giormente in evidenza la brutalità an. fioperaia dei Falck.
Saremmo desiderosi di sapere se il magro stipendio spettante al compagno Baioni è stato devoluto al signor Magni, quale premio per il lavoro che questo capo liberino ha fat-
di rivendicazioni di fabbrica, come: aumento della paga base per determinati gruppi di lavoratori, soluzione di problemi dl carattere vario. Anche a Porta Romana l'azione dei traditori è simile a quella di Sesto: volantini anonimi, della D.C., calunnie, menzogne, hanno un unico obiettivo, svalorizzare l'Importanza delle rivendicazioni, esaltare l'opera c l'azione di Falck, nascondere le intenzioni e i piani di guerra del Governo e della Confindustria. In tutta questa campagna non manca mai lo staracetto D.C. Bordini pagato per il lancio del mani; estini, e non mancano i crumiri Stranota Antonio e Frisa Celestina che con 11 loro atteggiamento si sono meritati il disprezzo dl tutti i lavoratori della fabbrica.
to durante il tempo che è stato fuori dalla fabbrica, o assente dal suo posto di lavoro, a scrivere manifestini, a organizzare il crumiraggio, o a spedire a doníicilio dei lavoratori i vari comunicati Falde.
•Dio* Faeck..
Sembra che da quando la D. G. è tornata al Vulcano, i sindacalisti non possono conferire in fabbrica, con la C. I. Probabilniente la D. G. s'illude di considerare l'organismo dei lavoratori, di sua diretta gestione, sino al punto di ostacolare i contatti con il sindacato.
Non le sembra, signor Falck che nel suo lungo comunicato del 31.3-50 ella tentava di dire esattamente il contrario? Le bugie evidentemente. ancora oggi. hanno le gambe corte.
Una prova dell'odio antioperaio di Falck LA CHIUSURA DELL' INFERMERIA
it « Cristiano » Falck, padrone e dittatore assoluto delle Ferriere ha dimostrato in questi ultimi giorni, quanto sia infinita la sua « carità » e quanta comprensione egli abbia per i suoi lavoratori ridotti in miseria grazie alle paghe di fame che percepiscono dopo aver duramente lavorato e prodotto.
In questi ultimi tempi egli « il buon signore », ha mostrato la grinta inumana che ha sotto la maschera agli operai dei Vulcano, ordinando di chiudere l'infermeria e ritirando dopo la direzione anche l'infermiere.
Siamo in lotta, dirà l'illustre ascarista. Si, una lotta sindacale, che per colpa sua si fa sempre più dura!
il:a ci ricordiamo per nostra sfortuna, che per colpa sua e di altri come lei « Padrone Falck », in tempo di guerra avevamo in fabbrica massacratori del popolo tipo S.S. e brigetisti neri, che tuttavia non sempre erano barbari e feroci al
punto di togliere o impedire l'assistenza sanitaria a chi ne avesse bisogno. Al Vulcano lei è arrivato a tanto!
E' questo un episodio degno di nota, che mette nella sua giusta luce il cieco odio e la volontà di continuare il cammino sulla strada
Dio. e ie Des tttou
delle inumane rappresaglie, perpetrate dai signori del Governo, della Confindustria e da Falck, ai danni dei lavoratori.
Questa è la verità e lo spirito democratico che anima i padroni in tutte le loro azioni, nei confronti della classe operaia!
Risponderanno di tutto i padroni e i loro servi !
Quante calunnie, minacce, intimidazioni, in questi giorni contro i nostri migliori lavoratori delle Commissioni interne e dei partiti democratici, non solo ad opera di Falck e dei suoi servi, ma anche da parte della polizia che dovrebbe essere al sérvizio del popolo.

A quale risultato ha dato tutta questa infame campagna? Forse che la
I CRUMIRI DI IERI riprendano il loro posto nella lotta
Riprendano il loro posto nella lotta.
Assieme alla Direzione Generale, i pochi crumiri hanno fatto un'entrata alla Vulcano, per nulla trionfale.
Cosa hanno guadagnato questi. crumiri in questa tappa della lotta? Il salario o lo stipendio, mentre gli altri lavoratori non percepivano nulla?
Forse il licenziamento di Caimi e di Cantù,
Si sono forse ingraziati con i loro bassi servigi la Direzione Generale, hanno avuto un compenso adeguato per il "lavoro" svolto?
I trenta danari di Giuda sono stati il prezzo immediato della diserzione e del tradimento che la Di.Ge. ha ver, sato, ma quali eventuali ricompense ancora pensano di avere,
I crumiri sono rientrati, ma ciò nonostante i loro interessi di lavoratori non sono quelli di Falck e il pagamento avuto rimane disonorevole e molto male guadagnato.
Non valgono i pretesti, le scuse, i se. ed i ma. Tutti i lavoratori hanno delle, esiienze profonde, dei bisogni sacrosanti da soddisfare, ed è proprio per questo che gli onesti hanno lottatp e lotteranno.
Questi elementi anzichè porsi la doraanda e rispondere al perchè la stragrande maggioranza di quelli della Vulcano hanno lattina imponendosi dei sacrifici; linatio scelto invece la massima del "male" minore" dell'Opportunismo, del Calcolo minuto e miope, della supina accettazione dei soprusi padronali.
Al Vulcano si è lottato e si lotta per tutti, anche per chi batte una stkadti falsa,-perchè i lavoratori hanno • viva coscienza e dignità che i crumiri hanno venduto a paga oraria o mensile.
Cosa hanno fatto i crumiri per le rivendicazioni poste, per le libertà sindacali e democratiche da difendere, minacciate dai padroni?
Le acrobazie, ,gli equilibrismi, le bugiette, i calcoli meschini e personali non assolvono il tradimento consumato contro i fratelli di classe nè giustificano: il passaggio nel campo dei, padroni?,
Il crumiro appartiene alla categoria degli esseri spregevoli, dei traditori, la storia del movimento operaio piena di lotte e di sacrifici e di esperienze, ha dato un giudilio definitivo su questa questione ed ammonimenti esemplari.
—Nella lotta che si allarga e si intensifica nella nostra fabbrica, i crumiri di ieri, i veri "vinti", condannati dai lavoratori e disprezzati dai padroni, abbiano il coraggio di fare una critica serena dei loro atti, di trarre da essa le logiche conseguenze riprendendo il loro onorevole e dignitoio posto nella battaglia che è di lutti i lavoratori per tutti i lavoratori.
agitazione non è proseguita, torse che il disprezzo verso coloro che organizzano il crumiraggio è venuto meno?
Anzi si è sviluppato in tutti gli operai un maggior disprezzo verso gli ormai identificati sgherri della direzione e verso il già conosciutissimo Falck.
Gli operai continueranno la loro lotta e stringeranno ogni giorno di più la vite che schiaccerà Falck, Posanzini, Sermone, Lazzari, Gatti, e compagnia.
La lotta continuerà, signori, anche se vari colleghi sanzionano i soprusi di Falck contro i migliori compagni: La lotta che i lavoratori della Falck conducono, non è la lotta di pochi comunisti, ma è la lotti -di tutti lavoratori, ed è inutile continuare a fare denunce, chiamate al commissario di polizia, minacce continue di licenziamenti, è inutile e sarà peggio inr voi continuare, sarà peggio perchè tutto quello che fate si aggiunge a quello che già avete fatto in pre,edenza e allunga sempre più la catena delle vostre colpe.
La ruota della storia gira e voi sarete chiamati a giudizio davanti ai lavoratori stessi che voi oggi oppriMete con ogni sorta di angherie.
A tutti i giovani della Falck
Si è costituita in questi giorni la Commissione Giovanile Sindacale di Fabbrica, per esaminare le condizioni di vita e di lavoro dei giovani della nostra fabrica.
Dai contatti presi con la maggioranza dei giovani lavoratori della nostra fabbrica, sono sorti i seguenti punti rivendicativi che porremo con forza alla Direzione.
1) Riconoscimento ai giovani militari di leva:
continuazione maturazione anzianità;
continuazione maturazione ferie e gratifica natalizia.
premi o gratifiche che fossero concessi ai presenti al lavoro.
2) Ripristino dei corsi presso la scuola Aziendale (che sono stati sospesi.
3) Commissione paritetica (rappresentanti datore di lavoro e dei lavoratori) per riconoscimento qualifica superiore a tutti i giovani, al
Nell'Ufficio del direttore Lazzari. spicca questa pia frase:
«Dio, benedici coloro che non mi fanno perdere tempo ».
Dev'essere senz'altro questo un motto alla maniera dei Falck che serve all'ingegner Lazzari per non perdere tempo nel suo gravoso lavoro di Direzione: e Io non vi posso dire niente, è Milano che decide, io posso telefonare e far presente».
E' evidente che Falck non vuol perdere tempo, ma non per fare la produzione, I perchè se fosse così, come giustificare la recente serrata del Vulcano? ), ma peri accelerare la preparazione della guerra Santa. Quindi per non perdere tempo creare le condizioni nelle fabbriche, aumentando lo sfruttamento, i licenziamenti, intensificando la propaganda di odio, di calunnie e la violazione sistematica di ogni diritto acquisito dai lavoratori, resistendo ad oltranza alle legittime richieste dei lavoratori, affamandoli, dividendo, tutto per portarli alla guerra. Per questo i suoi direttori invocano la benedizione celeste su coloro che non gli fanno perdere tempo nello svolgimento del loro criminale piano di guerra.
Don Pisoni assolve Falck
Durante la settimana santa alla Direzione Generale della Falck si è intensificato la pia attività clericale, confessioni, comunioni, prediche, e distribuzioni di immagini e tessera ACLI hanno caratterizzato le attività dei dirigenti.
Il ragioniere Baù e il signor Fatino normalmente adibiti al tesserernento ACLI furono ulteriormente di lavoro avendogli la Dige dato anche l'incarico della diffusione delle immagini, mentre gli impiegati dovettero ascoltare a mala vogla una predica organizzata dai dirigenti.
Don Pisoni si è poi preso il gravoso compito di assolvere da peccati il signor Falck, per poi poterlo comunicare.
Di certo sarà stato assolto anche dal delitto di affamare i suoi operai, ma desidereremmo sapere se il signor « Falck » da peccatore pentii:o ha promesso di non peccare più e di riparare al malefatto o se invece in grazia di Dio intende con-
tinuare a ripetere i suoi peccati e peccatoni sulla strada dello sfruttamento della guerra.
superamento dell'età dl apprendista e precisamente al compimento del 18 , anno.
Per i giovani addetti a lavori &santi o nocivi, periodo delle ferie in posti di cura predisposti dell'Azienda con spesa a carico della stessa.
Per i giovani addetti a lavori pesanti o nocivi che si ammalassero di malattie riconosciute professionali, il periodo di cura sino a completa guarigione, in posti adatti e a carico dell'Azienda.
Doppio blocchetto mensa ai giovani inferiori ai 18 anni.
La Commissione Giovanile Sin-datale, fa appello all'unità di tutti i giovani della Fabbrica a unirsi mí• compatti per la difesa dei nostri interessi, per conquistare attraverso l'unità e la lotta, condizioni di vita migliori.
le eroiche gesta del \ Colonnello della Foppa
L'ormai leggentari -e storico colonnello della Foppa, il liberino Marchesi tornando, una delle scorse mattine, tra le mura dello stabilimento Vulcano rispondeva, alle giuste considerazioni che gli operai facevano sinteticamente sul suo sporco comportamento, con un provocatorio saluto romano.
Che nelle fabbriche di Falck ci siano persone che sentono profondamente nostalgie per il passato è ormai risaputo.
Basterebbe considerare solamente i proprietari.
A che si venga a provocare i lavoratori, da cinquanta giorni in lotta perchè il fascismo non rientri nelle fabbriche, ci sembra un po' pericoloso..., caro colonnello della Foppa.
In certi casi è molto facile prendersi delle storiche pedate... che magari verrebbero poi subito fatte conoscere al mondo dagli storici "comunicati" della Direzione come prova inconfutabile del... terrore rosso,
LA COMMISSIONE GIOVANILE SINDACALE DI FABBRICA