La classe operaia deve dirigere tutto3

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LA CLASSE OPERALA DIVE DIRIGERE TUTTO OPERAIO DELLA ZAI 5

7Tfi.ON ALLA SAIFECt- cktotiviAMA- ScALAGERA

200 LICENZIAMENTI !

Prz DIFEWDEZE LOcCuPAZiONE Ett504,JA re.ESPNGE

QuEsTo BIGATTO CO) t.14A 1.-Aze;A m031LITA2i0k)E W4nTA RI A eIL twcfAitt i-Cri TE Canto corrirt t - I tT m!-STRAOILDIMA R I

atTENDENDo INVECE 1- 1 A VIIE NTO DELLA PAGA BASE

Sta aggravandosi in queste En i; imane ?lattai:tosa padronale.

Questa volta i più colpiti so no i poligrafici e i oartai:

In risposta agli soioperi per questioni aziendali, P]RLINI ha measo in °asso integrazione oiroa un centinaio di operai.

160 licenziamenti, annunciati alla SAIPEOS SI PARLA DI CRISI, e

40 lioenziamenti, già attuati alla CROMORAXA e SCALIaERA

Alla PEDRIO0YI il padrone mi— nacola licenziamenti se non "tro— verà olianti" (e intanto vuoi faz pataure il 40 turno). A PAq.

t padroni dioono che questa si tuazione è dovuta agli operai ohe scioperano, domandano troppo, non sono "affezionati" al lavoro, non rendono, esco.

Ma è falso. Basta guardare ai dati forniti dal governo stesso per il periodo 66/70.

Si è avuto uno sviluppo della industria del 6 contro il 5% pre visto dal governo, e un aumentodbl la produttività del 65 contro qucì lo programmato del 4,5

FOGLIO COMUN:STA MARXISTA-LENINISTA DEI CIRCOLO
DELIA D.C. E DEI PADRONI
MANOVRI RerAZIONARIF

Taib@BR:

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DELLA PRESENTE SITUAZIONE, DUN QUE, NON HAgNO CERTO COLPA I LAVORATORI CHE SONO STATI SPREMUTI AN CORA DI :13=9 DI QUEL CHE AVEVA 'PRO ORAMMATO" IL GOVERNO DEI PADRONI!

La "crisi" della piccola e me— dia industria è dovuta alla concor ronza fra i padroni, e soprattutto da parte dei grossi Monopoli — (per la logica stessa del capitali sme)- — si rafforzano e si espando— no a spese dei più "piccoli".

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Alcune forze politiche,come il PCI, propongono di risolvere la que stione con sostegni e "agevolazio ni" economiche dello stato a picco le e medie industrie.

MA IN QUESTO. MODO, ANCORA UNA VOLTA, SI VUOL AIUTARE I PADRONI A "RISOLLEVARSI" CON I SOLDI DEI LA— 'VORATORI (cioè con le tasse che pa— ghiamo al governo)!

co huovre@:.

I padroni delle grosse imprese con la "ristrutturazione produtti— va" hanno organizzato il lavoro in modo da spremere di più gli operai.

Con straordinarie cottimi, au— menti dei ritmi, cassa integrazio— ne, riescono ad aumentare produzio ne e profitti senza aumentare e 3 I-L zi diminuendo unimero degli operai

Alla Mondadorieper esempio, o— g i giorno si fanno 2.000 ore di straordinari!

Bc(Cg otitilli29evo Do 60i,yri

Se si eliminassero cottimi e straordinari e si riducessero i rit mi, la maggior parte delle indu— strie dovrebbe assumere migliaia e migliaia di operai in più.

ECCO PERCHE' LA LOTTA CONTRO COTTI MI,RITMI,STRAORDINARI E PER L'AUMEN TO DELLA PAGA—BASE E' NECESSARIA NON SOLO PER MIGLIORARE LE CONDI— ZIONI DI VITA MA PER DIFENDERE LA OCCUPAZIONE.

Oggi la situazione a Verona è drammatica. Non è certo con i coAi menti o le "tregue salariali" che si può risolverla.

I LICENZIAMENTI E GLI ALTRI RICATTI PADRONALI VANNO RESPINTI CON UNA LARGA MOBILITAZIONE UNITARIA — CHE SIA PUNTO DI PARTENZA PER IL RILANCIO DELLE LOTTE SUGLI OBIETTIVI DI FONDO CHE ABBIAMO INDICATI.

E' questa la linea da portare avanti nelle Assemblee, nei consi— gli e nelle organizzazioni sindacali.

COL PRETESTO DELLA "CRISI" SI STA SVILUPPANDO UN DURO ATTACCO PA DRONALE CONTRO GLI OPERAI E GLI ALTRI LAVORATORI, LO VEDIA:0 ANCHE A VERONA: LICENZIAMENTI, AUMENTO DEI PREZZI, AG GRAVAUENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA NEI QUARTIERI POPOLARI.

I pa-Lroni vogliono ridurre i costi di produzione per avere plica da investire all'estero (Africa - Medio Oziante), dove la mano, , si può sfruttare asoore di più che da noi.

SICC;(,ME G2JI OPERAI SI RIFIUUNO DI SUBIRE QUESTA POLITICA, I PADPONT -.PER IK2ORLA CYRQANO DI CREARE NEL PAESE UN REGIME SEME;iE PIU AUTORITARIO E REPRESSIVO.

ECCC IL VERO SIGNIFICATO DELLE MANOVRE PER LA ELEZIONE DEL PRESI SELLA REP7BBLICA O CONTRO IL DIVORZIO.

La DC vuole poare alla ,'Anza un uomo gradito alle destre, ,isposto ad appoggiare avventure autoritarie, rer tenelza unitg tutte - le fo:':e padronali, la DC ha anche abbanqualsiasi proposito "riformista" e fa sempre maggiori conces-

.:=0.ni alle dest::',.e più reazionarie (come al Vaticano sul divorzio).

LA CLA, OPERAIA DEVE C.PPOZSZ A QUESTE MANOVRE 'REAZIONARIE, POR uuMp blrlYrr'n'r "")ArT A 1)(1 l sosnurTE O ACCETTATE - COME SEMPRE - DAI SUOI A-,LEATI DI GOVERNO ('P'f-PSI).

Ha non ci a. oppone certar.ente, accettando la "tregua salariale" ome fanno le burocrazie sindacali), o dichiarandosi "disponibili",me fanno i dirigenti del PCI - a "trattare" le ricattatorie pretese Lomocristic.ne sulla presidenza della repubblica e sul divorzio.

'r'esfpef~dalhI ha dimOstratei Ohe qUando un partito operaio, ,7ece cU-mobllitare le masA9;mbocca •laAstrada dei "pa-ttéggiamenti" vorticei per cercare di entrare ier governo, tradisce, i, reali in.rossi dona classe operaia È lasbia sempre più spazio ai ricatti e Lie prepotenze dei padroni.

12 ,r strappare effettivi rdgl*Oramenti e battere le manovre rea- -i

*onarie ded padroni, bisogna rilanciare le lotte operaie in fabbrie unirsi 'agli a]tri - atza . -gopolari oelpiti da questo stato di oo dtoica móbiliteiziono di massa.

PP.... - cit)GrJZIA L) — Di \/02.2.10 1. 11i. Ti' ) [1\\rti./i b•-\,3 L. • k ED- PMRP Ti\\I 4-*

72NERDI' SCORSO SrEl RIUNITO IL DIRETTIVO UNITARIO PROVINCIALE DEI

:1ETALY:ECCANICI (FIOM—FIM—UTLM).

La cosa interessa micliaia di operai, soprattutto di fronte a71 1 a gravarsi dell'attacco padronale. M. gLi operai sono stati consultaiti, prima, per sapere casa decidere? Sono stati inforen.ti, dopo, su quel— lo che si è discusso • deciso?

A parole i dirigenti nazionali metalmeceanici rifiutano la "tregua salariale" (che è invece più o meno apertamente sostenuta dai di— rigenti delle' tre confederazioni centrali: CGIL,CISL,UIL). Mari fat— ti — soprattutto a Verona — l'hanno sempre accettata.

IL DIRETTIVO "UNITARIO" INTENDE O NO ARRIVARE A UNA MOBILITAZIONE UNITARIA DEI METALMECCANICI E DEGLI OPERAI DELLE ALTRE FABBRICHE PIU' COLPITE DALL'ATTACCO PADRONALE (grafici, calzaturieri, tessili)?

Gli operai devono saperlo, muoversi per pretendere di controllare quello che fanne i vertici e essere loro, la base, a decidere.

Finchè le decisioni vengono prese dai burocrati, n nel "segreto" di direttivi più o meno controllati e fabbricati da loro, gli operai si troveranno sempre di fronte a decisioni e compromessi che li dan— neggiano.

dia~rommili~

INVITIAMO GLI OPERAI A DISCUTERE QUESTO FCIGLO. A DIRCI LE LORO -CRITICHE. A COL. LABORARE(soprattutto sui problemi della loro fatitetic 1,)E A »PASSARLO* AD ALTRI (I nostri h-imitati mezzi finanziari ci impediscono di stampare? . plu' copie).

Il Circolo Operaio della Zt I vuoi diffondere fra gli operai la coscienza dei loro comuni intes ressi di classe, sostenendo tutte le Iniziative che servono a unirli e a migliorare le ioro condizioni dl vita.

vuole anche evilieppare & Ìa coscienza politica di ctast: i, che significa: capire cosa ,no ii capitalismo e l'il s lo e perché si deve lot ere per una società diversa socialista, 3iretta da chi lavora.

Nel Circolo gli operai d'ebreo- i guardia cominciano a unirsi per lavorare con la generalità operai, contro lo sfrutterr:sito padronale e per costi ulre i insieme ai gruppi e al circuii d'ogni parte d'Italia — l'organizzazione politica rivoluzionaria.

I I La sede del Circolo Orbi t-al° della ZA1 (via Scuderlando, 202) è apert tutti i giorni (esclusi i festivi) da 'le ore 17,30 alle ore 20.

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pubblicazione setttirnanale pr. P. Pigoli,
W. Pertirzi - autorIzz. del tribunale di vero %a n. 258, 9 moro 1971 - via scuderiando 202, vr - ctciust.
resp.

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