Orientamenti3

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"Il primo compito del Partito é oggi Quello ài re, di estendere e sviluppare le lotte del movimento ope= caio e delle classi lavoratrici in corso sul piano ponti cc e su quello delle rivendicazioni economiche e sindaca= li immediato, per la difesa dell'occupazione, la tutela e il miglioramento dei redditi dei lavoratori occupati nulle attività direttamente produttive e dei ceti più poveri":

uesto passo della mozione politica approvata dal rio

stro congresso di sezione non ha certo perduto d'attuali=

tà: non rispetto alla situazione nazionale, nh tantomeno

di fronte alla realtà di. Milano e della nostra zona — una delle più industriali della città.

La crisi si à inasprita e — lo ricordava il compagno Iapà nella conferenza stampa, del G.11,7,» tenutasi 118 mar zo al Centro Sociale di Via Iacopino — non ha ancora toc= rato il fondo dati sono eD)quenti e no citiamo uno so= lo per tutti: su 45000 metalmeccanici delle zone 6 e 20, 15200 sono colpiti dalle riduzioni d'orario e dalle rie • strutturazioni aziendali, o rischiano la perdita del po= sto. La_ crisi ha can ce e maRifentazioni oggettive (che però,: non effetto di avverse congiuzioni astrali, ma per la gran parte conseguenza degli, errori e.dmà veri e propri crimini fin qui consumati, in politica 'economica, dai governi'e dai Prruppi doplanti italianiì:,•ma ad e$Se si sommano i tentativi occulti e palesi dei ~rimi di sfruttare la crisi a proprio beneficio, per operare ri strutturazioni nella più gretta logica del profitto, per celnire coneuiste sícnificative dei lavoratori, in gene:

ANNO SECONDO febbraio marzo 1975
IL PRIMO COMPITO
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SOMMARIO

PAG.I - IL PRIMO COMPITO

DEMOCRAZIA DECENTRATA,TEST I PARTITI POLITICI

6 — I SOCIALISTI DELLA CAGNOLA

LO STATO ] LE RADICI DELL'EVERSIONE FASCISTA di Luigi Lungo

12 - LE ELEZIONI NELLA SCUOLA PRIY0 PASSO V3RSO LA RIFORMA

14 - LA PROPOSTA DI LEGGE DEL P.C.I. SULL'ABORTO

16 - MALCOSTUEE SANITARIO di Laura Conti

18 - CARTA URBANISTICA 3RLeoalizzazioni industria

21 - I GIOVANT E LA RESISTEUZA

23 - 32 LICENZIATI ALLA AUKERFARU

uom MOZIONE POLITICA APPROVATA AL XV CONGRESSO DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE DI MILANO DEL r.c,I.

rale per ricacciare indietro il movimento. Gli esempi sono molti: alla Imperial (che fa parte della multinazionale A2G-Telefunken),che pure aveva assunto 300 dipendenti alla fine del 74, la Direzione mette in casaa integrazione 1000 operai (su 2300), e rifiuta la trattativa con i einda.cati; alle fonderie e Smalterie Lombarde recentemente assorbite dalla Pozzi Omeri (grull po Liquigas) la. Direzione, mentre mette i dipene denti in cassa integrazione, deve essere costret ta dal Tribunale ad oseervare un accordo prece dente per il pagamento del 100 del salario.

Di fronte a questa situazione, non baota scrivere sui manifesti "Là crisi è borghene, la paghino i padroni". Bisogna lottare a fondo per chè questa crini non continuino a pafarla i lee voratori. Lottare eerohè non passi il tentativo dei padroni, perchè il sindacato non diventi il "contabile della cassa integrazione": nindacati e consigli di fabbrica hanno bene inteso questa esigenza, e pretendono, in ogni azienda, prima di discutere delle modalità di applicazione deI la causa, la garanzia delle prospettive di oeou pazione e di produzione e dei livelli aalartali.

Ma anche questa letta non basta: gli accor di conquistati devono essere difesi e gestiti, e spesso la loro applicazione dipende da fatt= ri ecterni. alla fabbrica - dagli indirizzi pece duttivi e di politica economica generali. Ed al lora la lotta si deve estendere, porsi eer obiet tivo il rilancio della produzione, nel quadro de un e;enerale rinnovamento del sistema econemice in funzione delle esigenze sociali, la conquir ta. di un NUOVO MODELLO DI SVILUPPO - e per ciò step cc affrontare controparti Pubbliche Comune, Ree gione, lo stesso Governo) e coinvolgere strati cempre più larghi di lavoratori e cittadini* Ciò ha voluto affermare il riuncietiesimo sedepero dei. 13 marzo, cui hanno partecipato i metallurgici delle zone 6 e 20 e i lavoratori della aziende in lotta degli altri settori. Pa questa lotta noi: riguarda solo il sindacato: essa deve vedere ine pegnati direttamente i partiti, e non solo il Sto stro; la dimensione del problema è politica* e politiche devono essere le risposte.

I lavoratoti non si accontentano del salario garantito, di mangiare senza ero durre: il primo comrito delle forze politiche democratiche è di impegnare tutte le loro forze per ottenere quei mutamento di indirizzi prodottivi ed economici che GO-=, lo può assicurare il superamento della crini. Bisogna trovare in fretta, anche à li= vello di zona, una linea unitaria d'intervento: nei Comitati di Quartiere, nel Cene sigli° di Zona, in una Conferenza di Zona sull'occupazione che ci. sembra a questo punto indilazionabile.

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Democrazia decentrata: "test" per i partiti politici

La lotta delle forze progressiste - in primo luogo delle classi lavoratrici e delle lo ro organizzazioni politiche e sindacali per l'affermazione dei principi di democrazia so stanziale sanciti dalla Costitu zione repubblicana, ha impostouna nuova, più ricca articolazione dei pubblici poteri. Si pensi, a questo proposito, alle Regioni, alle strutture della riforma sanitaria (unità sanitarie Locali, Comitati sa nitari di zona) agli organismi collegiali di gestione della scuola, ai vari organi del decentramento amministrativo (Con sigli di Zona, Consigli di Quar tiere, ecc.).

Questa nuova articolazione poli tica (osteggiata in tutti i modi dai fascisti e dalle destre in terne ed esterne alla D.C.) é in stridente contrasto con l'or ganizzazione accentrata dello Stato borghese prefascista e fascista. Essa ha contribuito ad esaltare il ruolo e l'impor tanza dei Partiti Politici nel la società italiana, abbligan: doli nel contempo a misurarsi a tutti i livelli, da quello lo cale a quello nazionale, con un'estesa gamma di realtà, di esigenze e di spinte contrastan ti, ma soprattutto con una incoercibile richiesta di sempre maggior partecipazione, di sem pre maggior democrazia.

L'affermarsi del movimento sin dacale, della sua autonomia e del processo di unità, il sorge re o l'estendersi dei movimenti dì massa (femminili, studentes chi, culturali e di opinione

ecc.) risponde all'esigenza di nuovi spazi democratici che cresce dalle grandi masse popolari e contribuisce ad una più precisa definizione del ruolo di direzione politica della società da parte dei par titi.

In tale situazione i partiti politici - cui la Costituzione assegna la funzione fondamenta le di organizzatori della demo crazia, non possono più sfuggr re al loro compito, non possono più limitarsi ad essere mac chine elettorali o "stanze dicompensazione" entro le quali trovino sistemazione, mediante complicati sistemi di spartizione del potere e di elargizio ni di favori, gli interessi cor porativi più disparati. In altre parole, mentre si ampliano gli spazi delle autonomie locali e si avvicinano sem pre di più aí cittadini i ceri: tri di decisione, mentre si mol tiplicano i momenti di organizzazione e pressione di massa, ciascun partito politico è chic mato a confrontarsi sempre più apertamente e chiaramente con la massa dei suoi militanti ed elettori, ma anche con i militanti e gli elettori degli altri partiti. Ogni partito deve ora rispondere di fronte a tut ti i cittadini delle proprie scelte e della propria azione, ad ogni livello, in ogni situa zione e non solo, come nel pas sato, al momento delle elezioni. E poichè lo sviluppo della vita democratica ha portato in primo piano i problemi reali della società, diventa sempre meno

berram"«.••••

agevole nascond.ere> le scelte in favore dei gruppi privilegiati, delle classi dominanti, dietro lo schermo della discrì orinazione e'' defila pregiudiziale ideoliqica anticomunista: ciascun partito è chiamato ad interpretare le esigenze sue rioni dell'intera società e ad operare in funzione di quelle anzichè per la difesa del pro .:r prio potere o per l'affermazie ne di gretti interessi di parte.

Alla luce di queste considerazioni, si comprendono meglio le ragoni e la natura della crisi ,,A in,maggior partito italiano, la bemqprazia Cristiana, ed i motivi~ i quali questa cri, si si riflette cosa pesantemen te sullo Stato, fino a minacciarne le istituzionifdemocratiche.

In effetti la D.C., che fu la maggiore responsabile «della rot tura dell'unità antiOlcista, della restaurazionecapitalisti ca, della discrimin.elone anticomunista ed antisocialista, del tentativo di emarginazione della classe operaia; laeD.C., che ru propugnatrice e guida irs di uno sviluppo economico distorto fondato sulla mortifica zione dei consumi sociali e

sull'esaltazione dei consumi individuli, fonte di profitto e di rendita; la D.C. che si è servita dello Stato e dei suoi argani ai Fini, della con servazione del prORrio potere, che ha concepito gli enti locali, il parastato e le industrie di Stato come centri. di sottogoverno, dispensatrici di favori e strumenti di: ricatto elettorale; la nonostan '-te momenti di autocritica ed aperti dissensi interni - è i stata finora incapace di rispon `cedere adeguatamente alg.a richie 'sta che sale dal Paííé di riníio vamento; di pulizia, .,di. un nuo vo modo di governare ed amministrare.

Alla luce di quele considerazioni, si. éiShpide meglio anche dl. senSb d'eírilancio so-ciatista, di un partito che ,sembra avviato, se alle autocritiche ed alle affermazioni della recente conferenza organizzativa di Firenze seguiranno pratiche concrete - ad emen darsi di quelle contaminazioni

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e degenerazioni che un certo distacco dalla propria matrice di classe ed oltre un decennio di "associazione subordinata" alla gestione democristiana del potere hanno introdotto nelle sue strutture e nei suoi metodi.

Alla luce di quelle considerazioni, infine, si comprende il peso centrale cheé-venuta assumendo in Italia la "questione comunista", la forza ed il prestigio che si è conquistato il P.C.I. durante tutti questi anni, l'attenzione ed il rispet to con cui il nostro Partito viene guardato anche da quelli che ne sono più lontani.

Perché il "Partito nuovo" volu to da Togliatti ha saputo affr mare nei fatti la sua capacità di "fare politica" nel senso più alto - togliattiano, appuri to dell'espressione; ha sapu to esprimere la funzione nazio nale della classe operaia e delle classi lavoratrici e dimostrarne la capacità effettiva di dirigere il Paese.

Coil ciò non vogliamo dire éhe non esistano, anche per noi co munisti, problemi di adeguamen to ad una realtà che - anche per effetto della nostra lotta - è in continuo sviluppo (ed il nostro dibattito precon gressuale li sta francamente affrontando).

E sappiamo bene che altrì partiti possono esprimere - e di fatto esprimono - valori, ten denze, obiettivi largamente presenti nel popolo italiano; e siamo fortemente consapevoli della esigenza di allargare ed approfondire il confronto con gli altri partiti democratici. Un confronto da farsi alla luce del sole, spregiudicatamente diremmo; un confronto che deve iniziare a livello locale nei quartieri e nelle fabbriche; un confronto che - per essere obiettivo ed utile a tutti deve partire dalla conoscenza della realtà dei partiti, da ciò che essi sono, fanno, vogliono.

flomempsooy P- nECIPAZIME 'ILLOTTIV:PUt LE ELEZIONI DI GIUGI(t. Appellò:, del PCI Per una: sottoscrizione di due miliardi obiettivo della sezionei 935.000

I SOCIALISTI DELLA GAGNOLA

La nostra inchiesta sui partiti nel quartiere inizia con i Socialiati della eezione Cagnolaydi cui inoon,triaro duo degli esponenti più qua-

nuotaysogretario distezione

Orlandoycensigliere di zona

Ef una cLiacchierata semplice e cordialeynon priva di spunti polemici; i comoagni nocialioti rispondono alle nostre domande con estrema serietà.

ESCA. hanno bene inteso lo spirito della nestrà iniziativalche tende a "fare ChiereZzanya cono re e a far conoscere meglio ai cittadini, la naturaylc attivitàygli obiettivi del le forze politiche nel quartiere. Affron$iamo prima gli aspetti orge-. nizzativzi soeipgisti igeritti alla sezione Cagnola Colte heo sede in via Mottaroneyedi;una competenza che ha il ntxo iC qitart(g.e Ea471ahon

il psil nel quartiere

!SCRITTI 1974 : 15C CIRCA

VOTI : REGIONALI 1970 : 2909( 15,5% ).

REGIONALI 1972 • 2579 ( 13,2% )

I DATI SI RIFERISCONO ALLA ZONA DI COMPETENZA DELLA SEZ SERGI6USSI DEL P.C.I.,CHE COICIDE AL44g 'CIRCA CON QUELLA DELLA SEM) SOCIALISTA

De Prédia estendendeeí da una parte fino a via Console Marcello e dalla altra. i Me . Certosa) Sono circe:.I5ggpla si deVe'tenereoprésente cheyin fabbrioa.i socialisti sono iscritti ai 14,.JUB. -biclei Aíiendali. Sotialisti — e che nella no-. stra zona o'é il N.A.S. dell'Alfa Portello Lorganizzazione territoriale del P.S.I. tuttera in fasetli revisione e Orlaàdo cioparlek,dellalpossibilità cheo alcune sezioni (nella zona 20 ce ne sono 4) siano unifiCate per aumentare le capacità opera tive. (E euestoyonserviamoyi5 esattamente l'opposto della lino. del P.C.I. che mira all'aoertura ai nuove sezioni.) eegli iscritti appartengono oiù o meno a tutti i ceti seCialicon ana prevaler di impiegati ed operai;Ruota sottolinea con soddisfazione che l'ingresso di, diverffli. (eiovani provocato una netta diminuzione dell'età media: rQu'attroo C2Mge armi fooi pensionati erano pih del 51.9'e› degli iscrittí;oggi sono circa il 30%." Ruota e Orlando ed parlano poi degli organismi direttivi della Sezione:"C'è un eri terio organizza-dm° fondamentaletla distinzione fra gli incarichi politici e quel li amministrativi oycomunoueyezterni alla Sezione;in questo modo riusciamo a privileoiare il momento della direzione politicaya faro del direttioc di sezione il coordinatere di tutte le attività interne ed esterne della sezione otessa.

II dire tiro 6 compoeto da 13 compagai,c 1 6 naturalmente il segretario e i vari Compiti eone ripartiti tra i diversi componenti. Da quezto punto di vist lepoeol .amo probabilmente' definire la nostra nna sezione di ouadritsono infatti molti i compagni ehe eperano attivamente eyfra clueztlypereone eetremamente qualificate Come Giansiracusa,Beltraminlylo stemma nostro segretario,molti cioé degli nomiti piú impegnati nell'attività politica del quartiere e della minar nORUNTAUNTI"t " A questo proposito vorremmo inserire una piccola provocazione: si ha l'impresaioneya volteyche TOi siate molto impegnati a livello ravpresenta tino (nel consiglio di Zona,nel Comitato Sanitario) e chc,attraverso delegati cool qualificati vi lavoriate anche bene,ma che vi intere :si poco il lavoro a oontatto diretto con la gentoyche non mettiate uguale impegno nel promuovere e toctenere le lotte di makleafehe privilegiate il momento della delega rispetto a quello della partecipazione popolare diretta (per fare un esempioala.vostra pro Paganda per il Referendum stata molto scarsa e ci 6 limitata eseenzialmente all'affissione di manifeeti)i Ora vi chiediamozsi tratta veramente di una scelta politica,cd é solo un problema di: forze in enalche caso insufficienti a condurre un* azione più larga? " A questa domanda risponde Orlando

"Accetto la provocazione,paraltro molto ....diecretatanto Hccneece che celeste quel limite che indicate nella nostra azione(anche eetin qualche caso,corin ultimamente sul problema della scuola, lo abbiamo euperato).Ma posso assicurare che non si tratta di una scelta politicaydel fatto che privilegiamo il momento del "potere" come avete detto rispetto alla lotta di mazza:il fatto i'9,appunto, che le forze sono quelle che sono e si arriva fin dove ci pnUd'altronde,credo Che sia un erb' il problema di tutti i partiti,o mi sbaglio?

Torniamo al funzionamento del Direttivo, le cui riunioni sono normalmente allarngate a tutti gli iscrittipper passare poi a parlare del Comitato Intersezionaley organismo di recente cocti.tuzione,che riunisce i direttivi delle sezioni di una steesa zona del decentramentoyper coordinare l'attività e sopratutto per coordinare l'azione dei consiglieri di zonayed al quale si cerca di dare impuioo*Un altro spunto garbatamente polemico lo trova Orlandeoul tema dei rapporti fra la sezione e le istanze superiori del partito,il Comitato Cittadino e la derazione Provinciale:"Noi in Federazione facciamo sentire decisamente la nes-

voceymentre nel PCI c'è probabilmente un atteggiamento più cautoypotremme dire eubalternoyeispetto alle direttivo centraii(il che comrorta certameute dei vamtaggi sul piano organizzativoyma.0.)".(...Ya questoyil compagno Orlane T ce lo coneentayb nroerio soltanto un luogo comune,un modo banale di considerare l'unità di azione e la sostanza della democrazia interna nel PCI.In ogni caso ed in ogni momento,earemo lieti di affrontare con i compagni socialisti un dibattito su questo problema),

Toccate di sfuggita il tema della Poderaziene gievanile(dì cui è sottolineata la coerenza di linca-all'interno della sezione-con il Partito,anche nella cas pagna per le elezioni nella souola)e quello dei rapporti con i sindacati("Si svolgono per il tramite dei compagni individualmente e autonemamente impe(na ti nel sindacato") e dopo un breve accenno al SUNIA a cui 'il socialisti danno nel quartiere un grosso contributo,anohe per il numero dei compagni che ci ecao Ampegnatiflypaseiamo ai temi del decentramento e della politica nel quartiere, "Non siamo certo secondi a nessuno nella lotta per conquistare più ampi poteri al Con; iglio di Zona e per far funzionare il Comitato Sanitario dì Zonalnù nel l'impegno con cui partecipiamo a questi organismi,come del resto al Comitato di Quartiereydi cui riconosciamo l'importanza e la faezionenma non ci illudiaMQ che maggiori poteri ai Consigli di. Zona possano di per e5 risolvere tutti i nroblemi del decentramentoslleeperienza dei Comíta7U Sanitari ce lo dimoetra".

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(i qui i. compagni socialisti si riferiscono probabilmente a qualche Problema sui rapporti tra il Comitato Sanitario e gli SgAL,che da esso dipendonc,ma che qualche volta viaggiano... a ruota liberanlargomento merita una ripresa).

I rapporti'con glialtri partiti nel quartiere: "sede privilegiata" di essi 'soro, per'isocialisti della Cagnola,Consiglio di Zona, Comitato di Quartie= rc,e 'CoMitate Antifascista; d quel che ci sembra di capire, ai socialisti interenta Itincontro nui dati di fatto, vivere s==ui problemi concreti, anche se ciò come dice Orlandó - comporta il rischio di non costruire linee eprogrammatiche unitarie di lunga scadenza ".

"Abbiamo dice antora,Orlande rapportà privilegiati con il P.C.I.: da al. Ciro anni lavoriamo assieMe con i coffipagni comunisti; mentre ci riesce mol= Hto difficile stabilite raptorti con la locale sezione della D.C., anzi (ue= sti rapporti proprio' non ci sono". Secondo Ruota, ciò dipende dalle assolo= Aie divergenze di linea.

Di fronte a tanto decise affermazioni( di. eaeore Tuaci....frontista) chiedile

:amo`: "Non avete realmente avito un incontro con la D.C., a livello di direi= "Ma Si é risolto con un nulla ai fatto, e praticamente non ha avute contenuto politico" replica Ruota.

'Poniamo una domanda specifica:" Ritenete che la carta urbanistica pesca co stituire la base per .e' lotte politiche di massa nel quartiere?" La rico°. sta: "Mai crediamo che le lotte di massa debbano legarsi ad occasioni o ere= blemi specifiòi, più che al complesso della carta urbanistica: ma questo non significa che la carta urbanietica debba resta 'e "un bel dì egre", aneit bis sogna intensificare l'attenzione e l'azione perché certe scelte del Comune e dì queoto o quel eettore dell'Amminietrazione Comunale, in aperto contrae sto con le soluzioni indicate dalla "carta" non passino Silenziosamente sul= 1a nostra te:età. Per esempio, al Campo dei Fiori, si g ancora ultimamente Aentato di fare un campo di pallacanestro, senza neanChe avvitare il Córisi= glio di 'nona: eu quest'area noi vogliamo il Parco di quartiere, e si può subito col mettere le panchine e ripulire l'area. Quanto poi al Cómitato di Quartiere, noi crediamo che in eueoto momento esso debba continuare la sua azione nei confronti della scuola, ponendosi l'obiettivo di aiutare i geni= tori ad affrontare i problemi del dopo-elezioni, piultozto che investirsi di altre queStioni come potrebbero appunto essere la carta urbanistica o alcue nE anodi di essa."

Per concludere, tocchiamo di sfuggita due punti non certo secondarie 3.lfl. nanziamente ("La tessera, da quest'anno, ha un valore fisse i 3.000 lire: ma alcuni compagni, soprattutto quelli del direttivo si "autotassanó" p<01 Cifre euperiori: con questo contributo* con iproventi del piccole bar e del festival dell'Avanti! riusciamo a finanziare decentemente l'attività. della sezione"); e la recente Conferenza Nazionale di Or,eaniznazione del P.S.I. ("Non ne abbiamo discusso ancora a fondo, ma i f;iùdizi sono largamente Po= SuSítiví"). questo udizioda noi peraltro condiviso- chiudiamo l'intervicta. Non vowe gliela° aggiungere commenti, anche se .lcune cose meriterebbero più ampia ditene, rione (non ci convincono, per esempio, una sorta di dizimpegno.dei cialieti sui temi di politica generale, o l'apparente tottovaIntanione dei pro= blemi brucianti nel cnxartiere e nella zona, come là casa e l'occupazione Y. Noneprotendiamo certo di aver fatto la radiografia del P.S.I. bel cuartiere; ma siamo certi di aver dato il nostro contributo ( dosi come, riapondendoci, l'hanno offerto i compagni socialisti) a quel chiarimento di posilioni, di in= tensioni, di rapporti che giudichiamo indispensabileoper la vita politica del quartiere: non mancheranno certo le occasioni per aptrofondire ed allargare ul= teriormente la conozcenza e il confronto.

Nel prete limo numero di Orientamenti contiamo di presentarvi la seeione Peraz ezolfi della P.C. (bella speranza che i reti. di Pantani non riguardino anc:re le intervisto.

a
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Vorrei richiamare l'attenzione dei compagni su un problema che mi pare di grande importanza ai fini della realizzazione e- dell'ulteriore sviluppo della linea politica proposta al congresso e sulla quale concordo. La questione che ci dobbiamo porre e alla quale il congresso deve dedicare qualche riflessione, è questa: perché la ferzo e l'influenza del nostro partito, la pressione e le forti spinte esercitate dal movimento operaio e popolare in campo sindacale, antifascista e demoeretico,. non riescono ancora ad incidere sulla realtà, in modo da deter-minare mutamenti nella direzione politica e nei metodi di governo del pace se? Che cosa impedisce che questo avvenga e cosa fare per dare più peso alla nostra azione?

Ponendo questi interrogativi non inlendominimamente sminuire il valore delle conquiste, dei successi, delle grandi battaglie combattute in questi anni dalla classe operaia, dai giovani, dallo schieramento democratico e antifascista di cui il partito comunista è stato ed è tanta parte. E' proprio partendo dalla valutazione di ciò che finora è stato ottenuto che ìo ne riconosco i limiti e mi pungo il problema dei nuovi, decisivi passi avanti che si devono compiere per giungere ad imporre modifiche sostanziali negli attuali rapporti di fuma politici e sociali.

Sia nella relazione de) compagno Berlinguer che negli interventi di diversi compagni al Cc che ha convocato il congresso- e impostato i terni del dibattito congressuale, è stato ricordato e sottolineato l'elemento che sempre più è venuto caratterizzando la situazione italiana negli ultimi anni, e di cui sono costretti a dare atto, persino i più ottusi crociati dell'enticomunismo: mi riferisco alla contie nua. seneìbile e generalizzala crescita della forza organizzata, dell'influenza politica e della capacità di iniziativa Jet nostro partito. A determinare ott• ili questo ha contribuito e coi:nitrita see il fatto che le nostre idee, la cone sezione marxista del inondo e del suo sviluppo, barino assunto, soprultutto tre e nuove generazioni,. nel campo della scienza, della cultura e dell'arte, un rilievo ed una capacità di presa senza precedenti.

Perché ciò è avvenuto? Eesenzitamente perehé, io credo, il nostro partito, forte dell'insegnamento di Gramsci e di Timballi, ha saputo dare sposte giuste sul piano politico, ideale e di lotta, ianto ai problemi sorti dalla grave crisi che travaglia il nostro paese e il sistema capitalistico, quate7 m a quelli posti delta crescita, sia pure contraddittoria, che la società italiana ha reneeciuto in questo uni, me erateio di eeyolo. anche per efaeee

Stato e ie radici eli' eversione fascista

delle grandi lotte operaie e popolari e della attiva presenza del nostro partito. L'intreccio di queste lotte, l'iniziativa nostra, l'urgenza stessa dei problemi, la crisi sempre più profonda delle scelte, degli orientamenti e, quindi, anche dell'egemonia delle classi dominanti e del partito democristire no, i. _anno favorito la nascita e l'avanzata di schieramenti e di processi unitari che, nonostante diseguali sviluppi e anche battute d'arresto, restano l'asse poetante della democrazia italiana. Busta pensare a quanto si è ottenuto nell'organizzazione delle lotte sindacali, nella estensione e profondità delta coscienza antifascista.

Nello stesso tempo, però, e in contrapposizione a questi processi, altri se ne sono sviluppati sulla base delle scelte operate dalla grande borghesia, dell'influenza esercitata anche in Italia dall'imperialismo americano e dalìc sue interferenze in tutti i. campi della vita nueionale e del sistema di governo della Democrazia cristiana che, ai suoi Vertici, è stata costantemente condizionata da quelle scelte e da queste interferenze.

Quale è la risultante di questi opposti processi? Mi pare che proprio a q uteri o punto, senza rifuggire dal prendere atto dì quanto ci può dispiacere, dovremo dare una valutazione più approfondita e critica dei risultati raggiunti, dopo taranti anni di duri confronti e di Ione impegnative, Quale tipo di Statoe•ehe tipo di regime politico e sociale si è venuto instaurando in Italia dal momento della netura antifascista — voluta dallo imperialismo americano e dalla •De nel 1947 -- sino ai giorni nostri? Punto di partenza e termine di paragone per una tale ricerca non può che essere la Costituzione repubblicana che, anche per nostro determinante contributo, indicò nettamente i tratti di fondo che. dovevano caratterizzare il nuovo Stato repubblicano nato dalla Resistenza, compiti ed ì contenuti delle risorte istituzioni democratiche, i nuovi rapporti politici, sociali, economici, etici tra i cittadini e tra questi e lo Stato. Ebbene, se oggi facciamo inizi valutazione complessiva, un confronto tra ciò che doveva e potrebbe essere la democrazia italiana e ciò che essa è in realtà, ne viene fuori un quadro grave e allarmente ehe•deve richiamare ed ainerionire''tutte li forze- cheein qualche modo contribuirono alla Resistenza e a gettare, le fondamenta dello Stato repubblicano. La ininterrotta gestione della direzione politica del paese in condizioni praticamente di monopolio del potere da parte della Democrazia eriSiktili.t ha permesso e determinato il tralignamento dalle diretti-al lagsate dalla Costituzione, Si etel ' i:tetre di deeenertizis ne

e di involuzione antidemocratica le cui conseguenze non risparmiano oramai nessun campo della vita mulo-, naie. CI troviamo di fronte alle consolai:size disastrose di indirizzi economici errati, oggi riconosciuti anche da chi ne reca la diretta responsabilità: a disfunzioni croniche delta macchina dello Stato: alla prolitereizione degli scandali del sui all'ostinato rifiuto persino dl limitati ritocchi a leggi vecchie e odiose ispirazione e ai matrice addirittura fascista. t un pesante fardello che ci portiamo dietro che contraete con la Costituzione e ritarda la maturazione della coscienza civile e democratica del pusse. Non si riesce a sballagliele. coperture e complicitit che, per interesse di clientela e cupidigia di potere, remo siate accordate ai coerotti, ai dieonesii, persino al sottobosco criminale della malia e dell'eversione neofaselma. In questo modo ingenti risorse sono state sottratte allo sviluppo del paese. Le denunce dei casi piel,dan10. 'rosi riempiono i giornali di Ogili Ol'iell, litineli10. Le etittlilliSSiOtil di illehieSia Si susseguono inutilmente l'una

Lino scandalo non la in tempo ad emergere clic già viene ricacciato in secondo piano dalla esplosione di uno nuovo.

Non era certo questo lo Stato al quale pensavano quanti, trent'anni fra, sì battevimo con le armi In pugno per liberare definitivamente dalla lebbra del fascismo e dalle sue radici velenose!

Certo, non possiamo, e sarebbe erta ‘.e errore, confondete il sistema in etti viviamo con quello fascista. Il fascistati attuò la repressione totale, l'unnientemeno> di qualsiasi forma di iniicrivia borghese; annullò. etiche lavo maimente, tutti i diritti e tutte le libertà democratiche. Oggi, in Italia, nuesii diritti e queste libertà democreir che sono riconosciute legalmente. L questa non è cosa da sottovalutare, il ortablema, però, di vedere sino ti che punto queste forme di demoerazia henno una effettiva capacità di iticidenee nel rapporto tra le grandi morose dei cittadini e i gruppi dominanti che governano, e fitto a che punto esse, di fatio, erano state svuotate e private di questa capacità.

La realtà è che nel corso di questi ultimi decenni, II monopolio del potere da parte della Dr; ha portato ad una dominazione totalitaria dell'apparato statale; esso è stato statimi() essi, dì fatto, ad ogni efficace controllo parlamentore, democratico, popolare ed una analoga intono-oliata zìcaua è stata estesa a tutti gli organismi e alle leve di intervento eccitanti, cos sociale, propagandistico e itifoernar tivu.

Tutto queem e avvertimi Coli C.,410

LEGGIAMO RENAse

tare legala nella forma, Ma con pressioni sotterranee, e con, un'opera costante di 'corruzione e di prevaricazione: Attraverso questo capillare sista' ma di prepotere, la Democrazia cristiana è riuscita, nella sostanza, ad assicurare al• suo monopolio politico una base di massa. Questo sistema di potere è stato finora utilizzato per impedire modifiche sostanziali negli equilibri sociali, per mantenere -saldamente il predominio della stessa Democrazia cristiana e dei .gruppi che ne determinano gli orientamenti poli' tici, :economici, sociali e pere rendereimpossibile 'I'affermaziane - di indirizzi realmente nuovi e. di metodi 4i goverho :realmente democratici e • rinneiaa.:etori. ,

In questo quadro, a mio avviso, è veauto avanti un altro, pericoloso' elemento al quale dobbiamo prestare una attenzione maggiore. Mi riferisco al 'tatto che, al". di Ià di certi limiti, gli elementi di inquinamento e di deeenerazione dei tradizionale 'modello di democrazia borghese. finiscono per creare gravi pericoli di sviluppi autoritari e reazionari, tali da mettere in forse l'avanzata stessa del nostro paese sulla via della democrazia.

Certi tentativi di colpi dì mano e certi complotti eversivi sui quali solo oggi (e con quanti ostacoli!) si incomincia ad indagare non possono non essere considerati come campanelli di allarme sull'esistenza di forze e di orgaturzaeion; che mirano a rovesciare, con •aegni• mezzo, ire—senso autoritario

le istituzioni democratiche sorte dalla Resistenza. Non a caso, credo, l'accentuazione, dei processo di degenerazione e di involuzione, antidemocratica dello Stato forgiato •e'' dominato dalla :De, ha coinciso .e.si è .intrecciata con lo svolgimento di una vasta trama fascista, sostanziate--- come emerge sempre più chiaramente — non solo da programmi e atti terroristici, ma anche da complotti e. cospirazioni che hanno trovato agganci, favoreggiamenti e coperture anche in delicati settori dell'apparato statale oltre che nelle. centrali imperialistiche_ straniere di• provocazione,• di controllo politica, economico e Militare. Non dobbiamo nemmeno trascurare, a proposito del pericolo fascista, il fatto che ad un intervento di tipo fascista nella lotta politica e sociale sia sotto forma di « strategia della ,tensione » che in altre possibili forme possono essere interessate le forze più retrive ed oltranziste della grande borghesia nostrana, particolarmente in una situa. zione in cui gruppi padronali, per conseguire e mantenere « adeguati • margini di profitto, non possono adoperare con successo gli strumenti tradizionali del supeisfeuttamento e della repressione ari tiope reia.

Nell'utiliriazione estrema di questi strumenti tradizionali le classi dominanti sono impedite,' da un lato, dalla forza, dall'unità, dalla consapevolezza e dalle capacità di lotta conseguite dal movimento operaio, e, dall'altro, dal ratio che la tensione economica e sociale interna, già aggravata dalla crisi economica e della subordinazione agli interessi dell'imperialismo americano, - non può andare oltre certi limiti, pena la rottura di ogni equilibrio.

Qualcuno potrebbe forse ritenere che in queste considerazioni ci sia una dose eccessiva dr pessimismo, di preoccupezione o di ellarme. Si potrebbe osservare che, in. fondo, la situazione italiana potrebbe essere anche peggiore di quella che è. Bel) magra consolazione. Il problema non è dì accons

GIOVA -DIA 20 MARZO alle ore 21 al PALAZZETt.20 DELLO SPORT dà. Cinisellc, ' Ba.ls.amo Grande manifestazione di solidarietà con i Partiti Caraunisti celi

SPAGNA

RONDURA.S

IRLANDA

TANUI:LA (Tanu)

Parteciperà il compa,irmos.

carrziau

segretario generale del Partito Comunista

Spagnolo

tentarsi del minor male ma di indi- • viduare quali . possono essere, nella condizione in cui ci sí trova, i pericoli di sviluppo che incombono e .che cosa si deve fare per sventarli.. .

Con ciò non intendo affatto, lo ripeto, dimenticare, sottovalutare o minimizzare l'enorme funzione che abbiamo svolto, in unione con tutte le forze democratiche e antifasciste, per la salvaguardia, la difesa e lo sviluppo delie istituzioni democratiche, dei valori che sono essenziali per la ulteriore avanzata dei lavoratori e del paese sulla via di profonde trasformazioni democratiche e di tipo socialista. Né intendo sottovalutare i successi riportati nelle lotte intraprese in questa direzione e tanto meno lo apporto che essi possono dare per la continuazione vittoriosa della lotta. Dobbiamo compiacerci •che folle onor-• mi ed entusiaste sfilino in:interminabili cortei con cartelli recanti la scritta s il fascismo non passerà ». Salici manifestazioni chiare e possenti • di coscienza democratica e antifascista che non ci possono che rallegrare.

Ma non dobbiamo dimenticare che nessuna minaccia fascista •e autoritaria può essere - sventata e respinta se non con l'organizzazione e la lotta demoeratiea di massa, per isolare i suoi proritotori, í suoi finanziatoti, i suoi complici aperti o mascherati.

Certo, il fascismo non passerà, non perché « così a scritto in cielo », ma perché non dobbiamo lasciarlo passa• re e perché vi sono tutte le condizioni Per impedirlo e perché vi e in tutti la ferma volontà di -fare tutto il ne;:esserio per stroacarlo. A questo fine dobbiamo tare leva sulla larga e profonda coscienza antifascista Operaia e popolare, sui grande patrimonio mora. le e civile, accumulato in tutti questi anni di lotta democratica e antifasca sta. Dobbiaaio perciò riuscire a utilizzare tutte le potenzialità unitarie e :democratiche esistenti, nell'intento di accelerare l'aggregazione di forze progressive e rinnovatrici, in schieramenti che siano sempre più in grado di incidere nella attuale situazione, 'Tendendo possibili reali e tangibili cambiamenti negli orientamenti e nei metodi di governo, e nella direzione politica, dando nuova consistenza e realtà alle istituzioni e alla vita democratica del paese. Solo questa consistenza e questa realtà :democratica possono assicurare - lo sviluppo tranquillo e nato dell'Italia.

Quali sono gli••ostacoli da. supgrai-ea Ritengo che -per rispondere a questo :interrogativo devono dare un valido contributo quei compagni che nelle diverse regioni, nelle province, nei comuni grandi e piccola -- nella realtà • dei quartieri, dei poetl•di lavoro, nella

4
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vivano tutti giorni laisareriaititi za del lavaro comune, del confeoretò e anche :citala scontro con le altre -forze politiehe e sociali, realírzano azioni unitarie fino a certi livelli e attornp sx determinati obiettivi, al di là dei quali, ' però, quest'azionts si ferma o non trova gli sbocchi politici necessari perché le 'istanze, la forza reale dei lavoratoe ri e delle masse popolari abbiano per effetto sostanziali mutamenti .dí ledirizzi e di. direzione:politica. • • Come si può arrivare, dunque, a dare una incidenza politica maggioreall'azione unitaria del nostro partita e dette masse popolari? Ritengo che, nei confronti della nostra politica e del nostro partito, c'è la comprensione, la simpatia, il rispetto di strati assai larghi di cittadini. Da tutto ciò derivano la nostra forza, i successi delle nostre campagne. Ma cosa manca perché questa comprensione, questa simpatia ai traducano in una. maggiore incidenza, in un adeguato peso politico delle istanze e delle forze sociali di cui il nostro partito è stimolatore e guida? A mio avviso dobbiamo lavorare dì più e meglio per fare superare, rie.11a coscienza delle grandi masse e nelle componenti dei vari parali il preconcetto anticomunista e fare avanzare sempre più la. consapevolezza :ella necessità di un'azione contiorde, ce una confluenza fra le gratadi correnti operaie e popolari , indiseeestibtle per attrontare e risolvere, in uno spirito di collaborazione e ai reciproca :fiducia, gli innumerevoli e grava problemi che fanno ostacolo alaulteruite sviluppo della società nazionale e alesuo stesso progresso democtatleo e civile. Tutto questo deve tradursi- in • urla coscienza • di massa capace di esprimersi, a tutti i livelli, in seno ai ,partiti, nei movimenti, e tale da rappresentare una forza in grado di respingere finalmente le imposizioni, i ricatti con i quali, sinora, hanno avuto buon giuoco in quei partiti e in quei movimenti i vertici dominanti e le forze conservatrici.

. Non dimentichiamo che quando una coscienza, una convinzione s'impossessa delle grandi masse, diventa una forza materiale Irresistibile. Ma una nuova coscienza può diffondersi e rada ,osarsi fra le masse popolari essenzial-?natite sulla base del lavoro che — nel concreto delle singole realtà e nei quadro più grande della realtà generale del paese..— noi corna:nista le nostre organizzazioni, il nostro partito siamo capaci di svolgere.

In che senso e in che modo la noatm attività e la nostra iniziativa politica ed organizzativa devono approfondirsi ed aliargarsi per riuscire a superare i punti deboli e i limiti dei aucce.s.a, finora ottenuti? Dobbiamo proantovere ed attuare un più largo Vivace confronto poiitico aperto con Anna le forze nolítiche e sociali con Pi ditali dobbiamo discutere nel modo là - dernocratico, più ampio possibile, e noaare posino:n, le nostre proposte per risolvere i problemi che interes-• sano la grande massa dei lavoratori, verificando, nel confronto, la., nostra stessa capacità- di dare pronte e gita itaaaaiapeate• alle attese, ai dubbi e

• -alle incertezze• della gente.Ricordo a questo proposito i modi • 'ed .i risultati, ottenuti quando negli scorsi demmo vita ad una attiva ampagna per il « dialoga» con le forze cattoliche e democristiane, le cui direzioni conservatrici volevano, con artificiosi steccati, tenerle separate, nel dibattito politico e nell'azione, dai nostri militanti e dalle masse che ci seguono. Lo stesso facemmo quando di fronte all'acuirsi del pericolo fascista prendemmo l'iniziativa di superare la divisione che si era creata nelle forze della Resistenza e riuscimmo, assieme a quanti non avevano dimenticato la lezione unitaria di quella lotta, a dare vita aì• «Comitati federaditi della Resistenza « che tanta parte ebbero poi nella rinascita e nel coordinamento del movimento antifascista.

Nelle condizioni attuali della lotta politica e dell'urgenza e gravità dei problemi che incalzano, dobbiamo non solo moltiplicare la nostra attività, per chiarire, attraverso conferenze, tavole rotonde, pubblici confronti, la nostra politica unitaria, le nostre proposte e le concrete soluzioni che noi proponiamo per le varie questioni. Dobbiamo essere promotori e protagonisti dell'iniziativa e della lotta di massa non •soltanto per denunciare- errori, carenze, situazioni scandalose,• ma 'per riuscire :ad esercitare nelle sedi chiamate a decidere una rigorosa e unitaria pressione di, - massa, in modo da imporre l'accoglimento delle soluzioni rivendicate. e sostenute dal rnovimente popolare.

Questa :è la sola via da seguire per ridare contenuto e vitalità alle istine zioni democratiche, agli enti .'e alle _organizzazioni che . una gestiona antidemocratica ed esclusivistica potere ha svuotato, paralizzato, allori'tanato dai bisogni e dai problemi dei cittadini e piegato ad interessi parassitari e speculativi. Ma questa e anche la via che può portare a spezzare definitivainente l'arma della divisione, della discriminazione e dell'aie ticomunismo, il cui fine, comunque si ammanti, non può che essere il soffocainento della democrazia e della partecipazione operaia e popolare alla vita nazionale,

li nostro partito ha dimostrato nei fatti, e non da ora. di volere questa unità di popoli per fare avanzare tivendicazioni di progresso civile, sociale ed economico. Non è gretto interesse di• partito che ci muove, ma l'interesse generale delle masse popo-, lari e del paese nel suo complesso,. perché è impensabile che il paese pos-' sa avanzare, progredire senza che avanzino, senza che sia riconosciuto nei fatti il legittimo peso che devono a, • vere nella realtà nazionale le forze sociali e le istanze di cui il nostro partito è espressione e difensore. Questo e non altro è il senso attuale della « questione comunista », la quaient stata interessatamente stra-

:Volta e deformata, quasi che' consistesse unicamente nella :aspirazionedel Pci dì accedere comunque ad una qualunque maggioranza golvettnativa. Sappiamo bene ché cosa muove queste clefonnazioni, a queste arbitrarie manipolazioni della nostra politica: è l'interesse di coloro i quali vorrebbero tenere in nessun conto il peso e la forza delle grandi masse popolari che seguono il nostro partito, per potere continuare impuneinente il loro .malgoverno, abusando del potere e screditando le stesse ista lozioni democratiche. Proprio per impedire questo, prima che sia troppo tardi, prima che precipiti ulteriormente il processo di svuotamento e di degenerazione delle istituzioni democratiche, dobbiamo fare di più e meglio perché il peso nostro, il pese e la forza del movimento popolare, democratico e antifascista si traduca nella capacità di cominciare a far cambiare realmente qualcosa nell'attuale sistema da potere e di governo.

A questo fine ci vuole da parte nostra più concretezza, maggiore corri battività, più fantasia nella scelta delle iniziative e delle forme di lotta, più tempestiva utilizzazione di tutti i motivi di disagio, di malessere, ci insofferenza, che emergono nei campo sociale, economico, culturale. Esistono possibilità grandi sulle quali tutto il partito deve lavorare con meg giore continuità, con un slancio ideale umano, pratico più adeguato.

Si tratta di tradurre la nostre ara cresciuta e crescente influenza in ogni campo, in fatti concreti di partecipazione dei cittadini, delle comunità alle decisioni reali, alla vita e al funzionamento delle istituzioni, in modo da rendere le masse popolari effeltivarnente soggetti e cortesponsalsili della vita nazionale e consapevoli, quando fosse necessario, degli stessi sacrifici che si rendessero intlispereiebili per superare le difficoltà della lotta e della vita nazionale.

Accordi, confluenzce. intese non devano essere concepiti mai :come problemi escliisivamente di vertice. che possano essere risolti senza ala partecipazione delle masse dì ogni parte: di essi le masse stesse devono iwere profonda coscienza per potere premere efficacemente sui eertica raperesentativa

Lo sviluppo, l'attuazione di questa linea comporta per iI nostro partito un'approfondita riflessione critica sulla propria attività e un costante aggiornamento di essa che tenga conto delle difficoltà che incontra e della necessità di superarle ad ogni costa. In una parola, dobbiamo procedere ulteriormente e più speditamente sulla strada intrapresa, sulla quale siamo venuti caratterizzandoci, come una forza capace di comportarsi, senza settarismi, senza preconcetti, prevenzioni o superbie, nei confronti di quanti esprimono una profonda aspirazione al rinnovinnento.del paese. Dobbiamo favorire la maturazione di queste forze, ma sulla base di una collaborazione effettiva, svolgendo instancabilmente un'opera di -convincimento che nel confronto unitario, nell'azione e nella lotta, abbia la sua ispirazione positiva.

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Elezioni nella scuola: un passo verso la riforma

Le previsioni degli eterni Pessimisti sono state sconlaitte: la percentuale eei genitori e degli studenti(quelIa degli insegnanti era già scontata)è sta. ta molto alta, anche nella Zona ^ -,9 e nel nostro quartiere.

Le lezioni si sono svolte seenamente e in un solo caso l alla scuola media Puecher,la Presidenza non ha saputo o voluto dare al confronto elettorale cuell'ampio respiro democratico che era suo dovere e suo compi to garantire.

La caluparela elettoralersvolta si in maniera eivilelna regis4 trato una passione ed un calore di díscusaione che na sorpreso pessimisti e flastensionisti",ma nen coloro che,ler.atl. alle masse popoiari,ne avevano seauito i vari orientamenti e ne avevano aiutato la maturazione.

11 Consiglio di Zona 20,com'è noto,aveva approvata e fatta sue una bozza di proa7ramma pre:earata dal Coaitato di Quartiere Prealpi;questa bczza è stata largamente distribuita alle scuole,alle associazioni dei ge nitorilai cittadini e i suoi contenuti concreti sono stati recepiti da molti programnd elettorali nelle singole scuole.

Ciò è avvenuto percnè tali contenti interpretavano le attese delle masse popolari circa cllescopi e la funzione della scuola nuova che si deve attuare nel nostro Paese.

Più accesi - sono stati invece i dibattiti sui principi iapira tori di quella bozza.

Precentandela,dopo averla approvata all'unaniaità,i1 Consiglio di ?ona aveva intese non solo indicare una base di aisceissione ai genitoriamn anche care. un esempio ,di - eoncordia cr vi16,di sana politica pouolare: tutti i partiti dell'arco costi, tuzionale si riconoscevano nel

prograeema democratico per la scuola e invitavano i cittadini a formare in cigni scuola un programma e una lista unitaria.

Per `rari motivi, non ultimi quelli di carattere "elettorelistaco,sono state presentate più liste in ogni scuola,magari con lo stesso proti amena.

In alcune scuole poi compaio. no programmi che si sono diff renziati dal programma del CoF sigli() di Zona,non tanto per le proposte concretelma per la principio ispiratore.

Una percentuale di elettori ha ritenuto cioè che introdur, re nei programmi l'articolo 3 della Coetituriono e l'accenno ala i Resistenza e all'antifascima fosse "fare politica".

Noi comuniatjacae abbiama contribuito a redigere il progrzuzaa della zona e in esso ci riconosciamo insieme agli altri partiti democratici,rioadIame cne smamo contrari al:Le:lila:Tesso cei partiti come ta • li nella scuolalma aosteniamo d'altra parte cne la scuola per sviaupparsiacome esige la società moderna,deve avere una precisa politica.

Purtroppo i governi deaccristani cne si sono succeduti in Italia dai dopoguerra ad ea al una politica per la scuola I`,,alno applicatalma non è aai stata una policica popelare,pro arestivalaudace come richiedeva no le condizioni dell'istruzione di base.

Si può dunque pesare cne la scuola non sia legata alla poli tira?

Purtroppo il fastidio di fare politica nasce da un lato dalle a.acce,ancne inconsce,laseiate dal fascismo cne,per vent'anni, si a scagliato contro la prete sa del cittadino di tare politi ca,dall'altra dalle,degenerazio Di seauite alla rottura Cell'e,

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nità antifascista avvenuta nel 1947 e voluta dal padronato italianoldagli Stati Uniti e assecondsta dalla D.C.,parti to popolare,che si è assunto cosi una pesante responsabilit per l'avvenire del Paese.

In pochissime altre nostre scuole sono state presentate liste di cattolici,ma sempre votate in netta minoranza.

Una di esse,alle Scuola Dante Alighieri,sembrava addirittura dettata dall'on.Fanfani!

Ci chiediamoma questi catto lici delle liste "integraliste" sono dunque diversi dai cattolici che,nel Consiglio di Zona, nel Comitato di Quartiere,nelle liste unitarie hanno approva to la bozza di programma comune?

Riteniamo comunque che le bozza di programma r.esentata dal Consiglio di Zona 20 abbia lasciato una traccia profonda nei programmi e ancor più nei dibattiti avuti nelle scuole durante le campagna elettorale e riteniamo che questa influenza,nonostante la resistere za di alcune di quelle forze che pur hanno approvato negli organismi decentrati la bozza, aarà molto importante per pro seguire,negli organi collegia 1i,quel dibattito aperto dal confronto elettorale.

I genitori e gli studenti, con la loro massiccia partecipazione,hanno dimostrato di aver a cuore le sorti della scuo. la,di volerla cambiare e miFdiorareldi essere disponibili per lavorare in questo senso.

Il nostro impegno è ora quel lo di aiutarli a far avanzare e concretare le linee del pro gramma unitarlo,batterci perché siano fatte al più presto le elezioni per il distretto .scolastico, enza cui è impossibile avere una seria programmazione territoriale in , tutti suol aspetti edilizi, strutturali di aggiornamento e di democrazia.

SINDACATO

UNITARI-3 a

NAZiONALE

ASSEGNATARI

sunta piattaforma di iter afel StINIA

tURIZAMet0 DEGLI INVESTIMEN Ti NELL'EDILIZIA PUBBLICA

DAL MOMENTO CHE LA LEGGE N° 865

CONQUISTATA DALLE LOTTE DEGLI

INQUILINI E DEI LAVORATORI,E sus.

TA ELUSA,COME DIMOSTRA IL FATTO

CHE GLi INVESTIMENTI NEL SETTORE

;EDILIZIO SONO PASSATI DAL 25,9%

;DEL 1952 AL 3,5% DEL 1973 E IL

'FABBISOGNO DI VANI ABITATIVI E DI CIRCA 6 MILIONI Di VANI.

AQUESTO SCOPO CHIEDIAMO CHE IL GOVERNO SI IMPEGNI A STANZIARE

15.000 MILIARDI IN UN PIANO DE— CENNALE DI INVESTIMENTI.

UNA REGOLAMENTAZIONE ORGANICA DELLE LOCAZIONI E DEI FITTI NELL'EDILIZIA PRIVATA

CHE FINALMENTE SUPERI LA PROVVI— SORIETÀ E LA PRECARIETÀ DELLE LEGGI Di BLOCCO FACILMENTE ELUSE DALLA PROPIET'A IMMOBILIARE.

LA COSTITUZIONE DI UNA FINAN Z I AR tal —PUMA CA

CHE OPERI UNA RIGOROSA SELEZIONE DEL CREDITO A FAVORE DELL / EDiLl ZIA PUBBLICA,TOGLIENDO AL MONO— POLIO PRIVATO L'USO SPECULATIVO DEL RISPARMIO.

UNA RIFQR,MA URBANI. TICA

GENERALE ACCOMPAGNATA DA UN CON TROLLO E DA UNA GESTIONE SOCIALE DELL / USO DEI. TERRITORIO.

Se

sta delPCAsull'aborto

trNelft./ I-róN" lect cfel T j s, differenzia reti erosale dalle lesi di Certe seteelrl leitivetiNticeiZtlit (. 11 •• 4trO'deine

Il testo della proposta comunista

it feste 'Mit &Menne di legge presentate del Pl.ie alla Camera del deputi:il' e dia 4109* 4,Sorgne 'per la regeletnenteeleae dell'interi ueiorte velonlerie di aravidenre 21.

ARTICOLO 1

n titolo X del capo' terzo del libre II dei Codice penale e' le disposiziord ivi contenute, ad eccezione dele:.54,, sono abrogati.

ARTICOLO 2

La donna elle ha eceisentete o si é procurata l'aborto fuori dei casi -previsti dell'ari 3 O senza l'oesee variza delle disposizioni di cui agli articoli 4, 5, 6, 8, S e. li) delle peeserete )egge è Pettina coli una nui.11,a oL 5.0fel a i ill).0100

Ove rl giudice trattetele -en quieurque stato o grado del -glutkzio, evi:citi che l'aborto è avvenuto !Z.U2W. 1~1V82774 dette diepose intlieate nel cinema piecedente, me stimi-istmi'do • le', »iniezioni previste degli articoli 3 o ti, o cenitinque che le cionne. stata •deternainata io, da 'Motivi di •carattere mortile, sociale ed ecenomieti di particolarevarca, dieiera. donna non, punibile. •

ARTICOLO 3

Linterrazione volontarie della erseiderize è consentita Soltanto nci seguenti ceti e con le nitidelite. di cui egli articoli e', S, 6, 7, it e della pregale legge: . . eee gearido la coninuagravidanze o ìl Parto potee,bbérri compier. tinte 'pericolo per la vita della donna; -• teimando la continue rione della exevidienzie, ii .p47,10 u ona nuova InaZerriità, poirebbero comportare un serieepregiudino alla ealute fisica o psichica delle donna in rapporto ad una delle'seguenti le condizioni di salute in atto della donna; i'lricidenza delle sue condiziona neonemiche sociali, leeistenza di rilevanti rlechi di gravi metiformatoni• fetali o di ee-evi anomalie congenite nel mieteturo:

e) quando le gravidanza siiti -state conseguenza di . delitto di violenza carnale i o di un fatto previsto dalle legge come reato di incesto.

ARTICOLO4

L'interruaiotie dellis• gra- vidanza non può essere 0-, fettuatz dopo il ilet' giorno del suo inizio, salvo ii case, che la commissione, di cui allo norme succeeitive, non attesti che dopd tale termine sono iriterveputi*fatti o accertamenti dai quali . emerga che ii pericolo di vita o di grave offesa alla salute della donna per effetto della continuazione della grevitimiza sia maggiore rispetto a quello connesso alla...interruzione delle gravidanza .stessa.

ARTICOLO 5

reaccertitmento dede core dizioni • previste nette lei, tate al t bl dell'art. 3 pey la interruzione velontaria della gravidanze tlovrii es- sere effettuato da une coni missione, che sere ìstieni-ta presso cíaseun ente aspe- ' dattero entro tre. mesi; dai entrata in vigore della presente legge, competete da: un medico in'erreste, un inedito epecialieie ostetricia e ginecoitegie una esitietente deseme)] dal Consiglio di amministrazione dell'ente, che contestnalmentis designerà mai supplente per eine semine dei membri Miei. evi.

atte esísteue obiezioni di ceeseienia de parte delle persooe designate, esse temrem) cemimicate ai Cone/elio di emminietirezione che provvedere a nuove rereine.

La ritenne rivulgeeem domanda alla. commissione. eventualmente preeenneade .il parere di un mediree eli sua fiducia sella e...evitane delle condizionidi cui alle lettere aP e lei dell'art. 3, nonché- la documentesione i-lidi-iute idonea.

Nerceso in cui la richiesta di interruzione dr gravidenza sì fondi sugli effetti sulla salute della donna commessi alle sue con(lezioni economiche, soda; li, familiari, poiek essere raiii"esta la collaborazione, ove esistano, dei servizi e conetiltott pubblici 'pie-poeti: al (Tenetelo -delle medie e all'as.eistenea alla Maternità al fine di for-

nire alla donne idonei consigli e asatatenza in miazieue ai problemi steoree ratei, ~Me, familiari da erma posti.. zk conunissione, effettuati • gli itecertementi, temeva-. lancio/a' ancbe del contributo di Rari specialiste esprimere, immediatezza:e . te- le proprie •detrieninazite ni sull'esistenze delle condizioni -di cui alle lettere al e bi dell'art. 3 ferocedone. eontestuiemente eartificazione alla intereeseta.

ARTICOLO.6

T.'w-tartar.9,nto delle concezioni previste nelle lem tere ai e bl dell'art. 3 per le interruzione. della traVICtitnZa potra. essere eflet lieta) preeert le cliniche ••• privale, eonvenzionete di cui ella legge /7-8.19?4 reiinere Ifa rhe lo richiedo710, da une* commissioni, compostz da un medico in. ternista, da un medico specialiste in ostetricia e gineoli:sia e da uria assistente seelale, .vieti; sarà istituita entro' 3 mesi dalla enteare in vigere della pretiente legge. La nenia[ del t534 modici, uno dei esimei me die,oepectaliero, e l'altri> eu preposte della clinica, sari .effettuate dell'assee. soreto della &etnia delle Regione; l'assistente sOtiele sii proposta della nice zara designata dalla Aniridnietritziotie Don/urtale. I 'predetti enti nornineranlel -altresì un supplente per ciascuno ite mena:ne efiettivi.

fai appleiano le disposirioni preinste dal cornee' 4, e 5- dei precedente articolo )51 per le commi[ aloni istituite presso git enti ospedalieri.

ARTICOLO 7

Le euinntessioai, dt COI gli articoli .5-•e 6 pinna di edasciere ìa certificazione dnrraime informate la donrei degli eventuali rischi connessi alla interruzione della gravidanza: e dovrarino legai tornire alla doglie- tutte. le tzif-ormezioei Peeeseerie per il controee. delle naseite. bovrenno da-

P -Ptktr'ileéhdc>49,41.`deri-Vrza d4 beinteno ll'abort,› andesilro u da,ria urgenza tac .iio-Ige iv ieg i Jascis4, sbriOatittainente alla richie. Sta di u liberalizzazione USS i ts ricoeidi iriebbe l'a' atiVìrart fettie eii mero /n veto. e» tkiieei4 p-rubiCI:e deri, • ldikferenegl: se, pit~ invece "riiietto spazio a tenorrierii di speculazione e S. ingiusti[, farebbe delleilieutto un: rti~.. sempre pie prevalente di controllo delle nbe.eite; perpetteende ei tuitooni di-grave pericolo per la tielule delle donne. Non va mai dimenticato Che. affidere il coglietelo ctelle nascite alle pratica, dell'abereto e ue naovo MC40-30er430».., di grave re sulla betddieferei 'delle donne. dieectrbo; coniai-Asti è di segneedeiIiittri oppoeto. la primo luogo perctek /teiere si pone conaretetnetee il pro.. bletua elinerare piaga degle:ahterfe 04,ndesgrti•-,- che colpisca primeetlantementeie le eltenne pie povere e le donne delle claetelintvOrateici fremici leelposefiniltie' di una Inter:razione della gravidensa di- Ora numero 'enepio" e nen preciareto ttì situesioneecon garanzia di una asetstenza SE iutlrise• quali feeite t ospedali cliniche conveniste>. na • te con le Regioni) e ventine arco de ila mutue e del :fondo •.derevienero regionide), si insetietie in une vistene più ampia -e- che gli ~neri della e-tibeitanitzazione e- ~lino totalinente -basata sul grande .teme del diritto .delle dontie a vedere ciliceee, tesila societe la tua integrità fisica e eisichica. • In secondo luego ricol lega alta qUe3tO• discorso M ricollegs alta prosetieve di ,ntiove strutture 'pubbliche te gratuite per il i .d.ntronts deems tiztecite, informaztoce' e aesiisr.0-`1711 alla donna e elle coppia su nido ciò cine riguarda la proeriemeerie, di tutele delee, matersaa. fdiemge 'eM • previsto nel. disegiso 'di legge, promosso dal /"C:l e stalcassikeetnentia altri:gruppi. in eltecueelene al Sepato1. gtgt npptc,,"41A Tediett'Alvetiekiti pene:tate) sociale é"etilttitale in Curi• rete:ree divenga serripre meno receeserio, er-wie l'asti:4de~ .reepopeeeN del' tt teftièMedir‘aggitac ai ville. :Ilaiedelite•letetteeeleante e e e feePtiidThe'Pencreaquindieedetaltieno rrmére sempre ritiggidzre rileVk*U7kMX"iale. nella -considera, ideepeeplettaZ4Outiiii ciape, esseriten lestrapliee Or i# bittrtego ---eicon la !fila * la sua reteponeetniiiii. . Llifterruzionti Volontaria di grate:danza è e:e:pie:m:4i ec. Lie 11?'kge nei testo. dei dieegno di legge che pubblici/nel/lo a l'arte illeentit) vi é periteti:i di vita per la donna, vi Sia Sial,, iriGTSItii VlOksit7A, zly..,ger!....1e quando ea cont raine>, geene riella*ereit'WeerZe,--il'etartu o una rtilat.-tilaternith po-

• 14

d'ebbero recite Serio areiiiiclizie aliarettai suIotts fisica e, agita:lieta, tetazione 'alla seIute derine e e nori eita iattaa Se faiiran-Consaderate int.iidenze che possoho I te fiAita eìeire anca....eaeitile.,kr familiare. e dal traiate .ehe dota può su-. ^ zipz,r,(1.:ì di pericoli aee cerai di gravi inaiformazioM e di anunialie congenite úei Miseituro.

L;anorli,› runs,clitítk-) entro 91)-' glKirtlo e l'accertantento nei casi 'consentiti dai punto ta. .senearie e :sociale sarà dernenclato ad una coirenissione di rioln:La pubblica compiete da due. medici e da una assisl.etite

Nel caso .in cui iatborto avvenga — sempre nei casi conaentia — ai di fuori deile modellai previste dalla. legge ierventa in ce:pedale. commise/une, eì.,e.;, O nei eaeu In CU! Cornurirlue spato oe, tenni:letti rileya11t1 cia carattere morale saciale, economico, è previsto che il giudice zie:Mari la non poni- .

Ai di fuozi delle norine•pre-,- viste, e diquelle etc ozii te. lime e puieibae.:- viene ece• niiiiique esce:i:se ia peria detera tiva della d'uria. Si niantieee

5(7112.1 S,Z7Uí ;f: ione sociale, o:neJoe:tue tu tura niulte etili

5.0iXt a lai- alita Orto: Sanzio• i- penali, in alcimi vasi ageri...vete ai in nate auree irit e eono manteeure - colato chi cagiana l'aborto clandestino, con un aumento di pena -per• eM :Unì esercita la prcjeSsione di hAed1,...„t u un'arte taria.

Vi..ìer (un'Arti/fare la propoMe. cunei-testa teme eri « pasticca, sm..Mplic:aio e ipocrita» come una «chiusura» agli interess: di milioni di donne -- come hanno inteso fare aiconi fogli della cosiddette. sicistra tìxtraoarlamentare -- è indie:oliai di • una mentalità erette, (bevetn ipocrita, rietemente contraria agli interesei delle donne. Invocare berelizzaeione is totale dell'aborto significa eeler laeciate le donne. soprailmto quelle pia nevere, prive di rigni sostacene - fronte ad tifi angeo.iloso e delicato problenei che comvola ìa coppia e la collettività., coopiere une z. ella entifetilminfeni.

re ragguagli sulle loro csaeti e cairattertstOthe, nesnehe sulle misure per prevenire il ripetersi di analoghi cast. rii tali inteir~enti le eionomeseeni dovranno dare specifiee notizia nella eertífi ooene.

ARTICOLO

Al fini della interruzione delea gravidamra nella ipotesi ptevieta della ìeit• tera ci dell'art. 3, la ,d011. na deve presentare certa rilasciato della riatefila giodiziarie attestante la pendenze di procedimento penale per uno dei reati previsti nelle predetta non ma e la datale cui il fatto e stato denunciato come avvenuto.

ARTICOLO 9

Lenierruziatie della aravidanza penta essere firatirata esclusivamente presso un ente ospedaliere lei:aeree:avo ai sanse della : legge 12 febbraio 1968 no Mero 132 o una clinica privala ronverazionata cori la Regione ai sensi della -legge l7-e-1974 te. 386; essa cl via' essere richiesta per iscritto dalla donna allegando la certificazione del.• ,a commissione o i'attestazione prevista nell'art. E. 01.•e la donna • ama nonoie degli situa le e nubile la ricniesta sarà effettuata lei eongiuntionen te a chi ne ha la potestà ne esercita la rappresentanza legale, ove la donna maggiorenne sue geirldixianiente incapece di intendere e di volere, il suo censereso é efficace se congiunto alla autorizzazione del tribenele orditi:trio. SI tribunale oanioetente quello del luogo ove ta donna ha la sua residenza, a doni:calle o dimena abituale.

ARTICOLO 10

.• Lanterruzione della gravidanza può essere effetlesta. enclie senza l'osseevenze delle modalità di cui li articoli precedenti nel raso in cui, su ettestazio.. ne ed: u;: i'-indico iscritto all'ordine profeeeloriale, essa Ma urgente e indispensehile per salvare la vita cleae. donna o per evitare

I pericolo attuale di un danno grave ed irreparabile alla sua salute, r.ori altrimenti evitabile.

.ARTICOLO 11

Le commissioni conservaranno una copia delle c4rtifiemziclni rilasciate: ugualmente il sui -alco conservera. Per l'ipotesi di cui all'argeolo 10. copia dell'attestazione rilasciata.

L'istituto o la clinica nel quale l'intervento è &tater. effettuate invierà al medico provinciale compete:ire per territorio une dic.hiarazIone con la quale il medico che lo ha -eseguite dà Potizia vento e dell-a documentazione eulla base della quale esso è avvenuto, senza fare menzione deliadeureita, della dunna. Il medico provinciale che abbia tbridati motivi di riT,•iere eeiseenti iuta nella applicazione deila legge, dovrà disporre accertamenti, con il vinco= io del segreto d'ufficio; e in caso di accertamento. di irregolarità, deve applicare le sar„zioni di sua competenza e proporle all autoritit competente.

ARTICOLO 12

Le spese di accertamento, intervento, cuce ed etentuale degerize coriseguenf ì. all'interruzione della gravidanza--nei casi previsui .dall'art. . sono a cerico del Pendo ospedaliero previsto nella legge 174 1974 n. 386 e degli enti mutualistici tenue Arie pre. stezioni.

ARTICOLO 13

Chiunque per ree-aie:e en professione o d'ufficio abbet certosa-anzi: del tatto che utie persona abbia richiesto p subito una uneeruziont .41 gravidivaa nel CM e riai Modi. previsti dagli ari-Se-Ai precedenti e ne riveli o divulghi la identità, sarà sottoposto alla pena prevista dall'art. 326 C'. P.

viste dalla presente legge è punite con la reclusione fino a 3 anni:

Se dai fata; previsto dai conima precedente deriva la Morte della dorma, la pena è delta reclusione 4..a 8 anille "se riè deriva una lesione personale la pena è della reclusione da 18 niterii a 5 armi,

ARTICOLO 15

Ghiaia:aie cagiona l'aborto di aditala senza il cono senso di lei e punito COn Ire reclusione da 7 a 12 armi: 1.a stessa pena si &ppbea: li se il consereic, e estro. te con violenza, mitiaceo. suggestione ovvero è carpito con l'inganno; ei se la donna è minore degli anni 14 0 eornunque non ha capacita di intendere e di volere, salvo che il consenso sia stato prestato nei incitai prevastedal cornma 3 dell'articolo aella presente legge.

ARTICOLO 16

Se dal fatto previsto l'articolo precedente deriva la morte della donna. si applica la reclueione da 14 a 2(t anni; se ne deriva mia lesione personale applica la reclusione da 10 a 15 anni.

ARTICOLO 17

Chiunque se una nona ritenuta Incinta commette atti diretti allaborte soggiace alle. pene previste dagli articoli 14, 15, lì; della presente legge, diminuite di un terza.

ARTICOLO 18

Le pene previste dagli articoli 14, 15, 16 e 17 sono aumentate Se al reato e i_einunesso da persona crei non esercita la professione di riletteci o un'arte tate:La:ie.

ARTICOLO 79

ARTICOLO 14 eagiOna. :Onori° di . &eine consenziente fuori dei casi previsti clan „L'artieolo 3 o senza l'osservanza dellc modalità Pie :

SPETTACOLO ANTIFASCISTA

La presente legge entrerà in vigore entro 30 giorni dalle pubblicilaiont stilla Gazionta finaitinee,Ze h

Sabato 15 rnarzo,al -cinema "Spaziale",si è tenuta la prima iniziativa pul blica del coi itat6 promotore della C:Acuita Giovanile di :-;:uart:Lere,sul tema dell'antifascismo,in occasione del trentennale della Resistenza.E' stata una manifestazione che ha registrato un grande trialCCe1a30 di affluenza e di viva par tecipazioneao spettacolo musicale del complesso 'fit?-Kunguloon l'esecuzione di brani delle Resistenza al nasi-fascismo e della lotta dei popoli sudamericani, ha sottolineato l volonti4 dei giovani di combattere il fascismo odierno con lo stesso impegno e lostesso spirito unitario che contradAistinse l'azione 'dei nostri partigiani.Plincontro si Zs. tenuto i4una sala parrocchiale,e la scelta si :à resa necessaria per l'assoluta mancanza di luoghi pubblici d'incontro nel quartiere;ci sembrald'altra parte,inoomprensibilo il rifiuto opposto da1113nte Sport Popolare Cagnola alla richiesta del Comitato promotore di poter usufruire della sala in Via Varesina,quando ossa viene concessa ad altre organizzazie

e.
m* 15

MALCOSTUME SANITARIO

22AEO LIETI DI PRESENTARE UN INTERVENTO DELLA COMPAGNA LAURA CONTI;CONSICLIERE

iREGIWALE DEL P.C.I. ,SUL TEMA DELLA SITUAZIONE SANITARIA IN LOKBARDIA E A MILA

RO IE PARTTCOLARE.

La situazione eanitaria della zona metropolitanat e in particolare della città, presenta aspetti che la differenziano nettamente dal complesso della situazione sanitaria dell'intero territorio regionale.

Unadelle radici di questa divernità deriva dal fatto che nel Periodo in cui la eepolaniono si è quasi raddoppiata le rtrutture ospedaliere sono rimaste t quanti tatívamenteoreseochè invariate;per contro nelle aree agricole delle Bassa mila, eece t del Cremoneee t del Pantovano t la popolazione andate, continuamente diminuen do e le strutture ospedaliero sono rimaste quantitativamente immutatet subendo :erta vera e propria degradazione qualitativa.

Così oggi nella provincia di Mantova teper esempio t esistono più di 12 letti ospejeilieri per ogni migliaio di abitanti t senza che a questo alto numero di letti eorriepondano le attrezzature e i servizi necessarlpiell'area metropolitana si hanno per contro poco più di 6 letti ospedalieri per ogni migliaio dì abitanti: ma poichè si sono concentrate nell'area metropolitana tutte le superspeclalità (dalla chirurgia cardiaca alle ncurochirureia t dalla divieione per grandi usticnati alla chirurgia pediatrica),i 6 letti dell'area metropolitana "servcno" non soltanto i residenti t ee una popolaziene ben più. vasta;l'Istituto Tumori t per e, eempio,"serve" tutta l'Italia del Nord.

Le cenneguenze stanno :;'ra il drammatico e il grottescoac'è chi viene a Milano dal Priuli o dalla Basilicata per una forma patologica rarat e c'è il cittadino milaneee cheper una banale appendieite t si vede sbalzatoUe accadutoOsino a gortara.

Il piano oepedaliero t aperovato dal Consiglio regionale nel luglio 1974t è state elaborato con l'intendimento di porre rimedio a <poeti squilibri.I1 primo pazzo in direziene dell'attuazione del iano avrebbe dovuto essere costituito dalle "fusioni"di un certo numero di enti ospedalieri(più di 50,sui 150 enti della regione intera.Le faeleni progettate seguono il duplice criterio di unificare 5:14 ospeùili tropo piccoli per essere funzionan t e di unificare gli ospedali monoepecialistici con gli ospedali generaii;infatti solo un ospedale generale puè of frire alle attività eeecialistiche il necessario supporto della medicina di base; ea ormai nono passati rei mesi,si avvicina la scadenzaelettoralete nella città di. Milano le fusioni progettate sono ancora di là da venire. La nostra zona è direttamente interessata al problema:il Pieno t infatti t prevede la fusione dell'Ospedale "Sacco"dí Vialba con l'Ospedale "Bassi",speeializzato per le malattie ilifettive;un progetto molto eensato t poichè l'area a disposizione abbastanza vasta da consentire la costruzione di opere edilizie che garantisca no insieme la easeima integrazione del personale dei due ospedali e la massima separazione ambientale al fine di garantire il necessario isolamento di ogni, malattia contagio sa.Tra l'altro lo spostamento di sede del "Bassi"è reso indispensabile anche perciò la sua sede attuale ò indecorosat non funzionale t per molti aspetti anti-igienica e quindi potenzialmente pericolosa. La tutto fermo:finchè non si fa la fusionet non esiste :nemmeno la possibilità di progettare le nuove opereye quindi anche la, ristrutturazione del "Sacco" subisce una battuta d'arresto. Che cosa c'è dietro il fatto che il piano delle fun zioni dorme sonni indieterbati nei cassetti dell'Assessorato Regionale alla Sa= nità?

16

Facile tlé- la- conteea per í "posti" nei nuovi consigli d'amministra zione, ci sono le lunghe discussioni in torno al numero delle presidenze che o= gni partito della coalizione che ammini stra la città e la provincia vuole otte nere per sè. Né il problema concerne so lo Milano: in quasi tutte le province la situazione è la stessa., Oísi ritraraz dietro il pretesto che ormai le elezio= ni oono imminenti, e che non sarebbe "democratice" insediare dei consigli di amministrazione sulla baso della compc= sizione attuale dei consigli coeunali e rrovinciali, quando questa: composizione sta per subire, è probabile, profondi cambiamenti. ,; f

Certo: più ei lashiS stagionare-il problema, piùsi avicinano. leeletiem n1; più le eletioni si avvicinano, più problematica sí fa l'opportunità di in= sediare i nuovi consigli di amministra» zione. na due .sono le ossereazioniche fanno i comunisti.• -4 ,.

?rima osservazione: il nostro -,parti= to era disponibile per effettuare le fu rioni subito dionol'sPerovazione'gel piano, cioè sei' me Si fae-en emani° per il Partito COmuniota la funzionalità degli ospedali viene in primo luogo, e la scelta dei nomi è, nelle nostre,fie le, un problema 'di soInzioneggevole e immediata, senSà. hemplicate alchimie di correnti e di tenÚente ,coffie-avviene in altri partiti.

Seconda oseeryzzionee se Punto in CUI stanno 'e s cono Si.nitiene propriedi dover aspettare-< . le elezioni per, inse dinre i nuovi conoigli, le , fusioni ei potrebbero effettuare ugualmente, Pure cm:9 con l'insediamento di una neetione commissariale langee se invece di inse= diari un solo oomMieiTario la -tegions he insediasse tre o oineine, con la presero= eia di tutti i grandi partite, si avreb= be una certa garanzia di democraticità_ che permetterebbe di eominoeare a sten= dere i programmi di ciascun ente ospeda

fiero anche prima dell'ineeditAhnto del consiglio di amministrazione regolare. Ma da .? mesto trecopio Gente. Cerre "voce che no insediare,un seloeCo i gli (miti /4k,una gas commissario sarebbe eionario dell'Aesessorato.I1 che signifì obierebte'uns ììColet4ra20gto'burocratico esa, sperato, e in pratica la paralisi di ogni attività che non sia l!ordineeia amene. strazione. '17 3•Tif

4 13.4. non ci golo'si voglia ano Perotlitti viuoi 'e <fteetc ovveaménte, un fune

El'chiaro che il P.C.I., che ha dato un contributo validissimo all'elaboratioe ne del piano ospedí%iero, respingerà 'con tutte le sue forzeeeensoluzioni di queetee tipo, che eono'contrerie allo epirite.1101 Piano.

ORIENTAMENTI 2 O ;
CI FEBBRAIO — MARZO cosTA'.2' .
25 MATRICI
ORIENTAMENTI
CARTA E STAMPA t, LEGGETE DIFFONDETE SOSTENETE
17

LA CARTA

URBANISTICA

a-

LOCALIZZAZIONI INDUSTRIALI .

PREMESSA

Nel valutare l'ampiezza e la dislocazione delle aree da confermarsi ad insediamenti industriali,la Commissione tJr banistica si è trovata sovente di fronte a un bivio,e cioè se destinare le poche aree libere a verde e servizi e ad edilizia popolare,oppure se di dar modo alla iniziativa privata e pubblica di disporre di aree libere per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Nella discussione svolta su questo complesso problema l è stata messa in evidenza l'importanza che le aree industri ali hanno nel mantenere la re sidenza dei ceti popolari all'interno della città.

Non sembra avere molto senso infatti impegnarsi politicamente per la riqualificazio ne dei quartieri popolari ad esclusivo beneficio di chi 011 gi vi abital se poi non si è in grado di offrire posti di lavoro a questa gente.

Non ci si può dimenticare Quello che di fatto sta accadendo in città in questi anni in un regime libero,moltissime industrie trasferiscono i propri impianti lontano dalla città e destinano l'area precedentemente occupata ad edilizia di lusso.

In questo caso il valore del terreno può salire anche dieci volte rispetto all'utilizzo dello stesso a scopo in dustriale.

Poiché a tutt'oggi le azien de che tendono a ripetere tale meccanismo sono moltissime nonostante le strenue azioni di difesa dei cittadini,è par so giusto al Consiglio di Zona mantenere a vincolo industriale una certa quantità cì aree,salvando le esigenze di verde e di servizi più urgenti.

ASPETTI DELLA

LOCALIZZAZIONE INDUSTRIALE

Gli obiettivi che si propone il piano di zona sono i se genti:

-salvaguardare le aree indu striali da eventuali tras.e formazioni ad uso residenziale

2 -assicurare alle aziende esistenti,dove possibile, uno spazio per il loro accresCimento naturale

3 -prevedere nell'ambito di aree industriali di una certa dimensione spazi liberi per ì servizi sociali e ricreativi dei lavoratori nei periodi di pausa del lavoro.

Area indlistriale "Purfina" (area compresa tra. via De Pisis,via Eritrea e le FFSS)

Questa area era già stata oggetto di une proposta di va riante a verde e servizi da parte del Comitato firmato dalle Sezioni DC,PCI,PSI,del quartiere di Quarto Oggiaro, Vialba,Aldini.

Dato il rilevante interesse

ZONA 20
16

deIl'area,la parte di proposta ad essa relativa era stata tenuta in sospesola tutt'oggi è aperta una vertenza dove le parti sono rispettivamente am ministrazione comunale,' proprietari dell'area,il Consiglio di Zona e i Comitati di Quartiere.

Una recente proposta della Purfina,proprietaria di 150.000 metri quadrile cioè me tà circa dell'area il questione,è stata esaminata nel nove bre 1972 dalla Commissione Uí: banistiZa del Consiglio di Zona.

Tale .proposta. prevedevate? momento dello amantellemento degli attuali imaianti chimici della Purfina di cedere al Comune circa metà dell'area,e di edificare sull'altra metà attrezzature ad uso commerciale per circa 180.000 metri qua dri.

Tale propostatesaminata congtuntamente dai comitati dì quartiere e dalla commissione urbanistica del Consiglio è stata respinta in quanto non si è ritenuta idonea agli inte ressi della collettività e nemmeno delle zone circostanti la creazione di un grande complesso terziario.

E ciè per due motivi:primo perchè.per quanto attiene all'apparato distributivo,ii quartiere ha una riserva di va ni uso negozi ancora liberi, mentre è previsto un centro commerciale nell'area definita dalle vie Amoretti,Traversi, Gazzoletti;esso pertanto non necessita di grandi installazioni,per di più decentrate; se condo perchè la presenza di un simile impiantò avrebbe certamente attirato da altri quartieri ed altre zone un notevole volume di traffico e questo in un nodo che si presenta tra

i più craciali dell'intero sistema viario della zona. La proposta che viene avanzata in questa sede,facendo proprie le indicazioni espres se nel gennaio 1974 dal Comitato di Quartiere Quarto Oggiarolè la seguente:

- destinare a uso industriale circa 100.000 mq.dell'area complessiva oggi vincolata ad uso industriale, da aggiungersi all'area occupata da piccoli insediamenti industriali già esistenti

- tale area non deve essere compresa nella sola proprie tà Purfine,ma deve essere grosso modo collocata in una fascia parallela al Per. corso delle Ferrovie dello Stato in modo da non rappre sentare intralcio e resistenza all'area destinata ai servizi collettivi e ver de di cui sieparla al punto successivo

- la restante area dovrà esse re vincolata a verde e servizi e dovrà gravitare verso la parte urbanizzata del quartiere,

- prevedere per la fascia com prendente i futuri insediamenti industriali una distanza minima di 80 metri'_ dalle Ferrovie dello Stato per permettere il futuro eventuale potenziamento della rete stradale(in alterna tiva alla tangenziale"nord) e dell'eventuale allargamen to della sede ferroviaria

Area "Falizzin-Yambretti-FFSS Su quest'area sono già oggi installati alcuni impianti in. dustriali.

Gli unici edifici ad uso abitazione sono auelli prosplcenti il lato della via Mambretti t situati perciò al confine dell'area .

19

Si ritiene di confermare per l'area stessa il vincolo industriale,eccezione fatta eper la fascia-di rispetto di b0 metri di cui sorra.

Area di via Sterhenson (delimitata dalla, autostrada MI -TO e le FFSS)

Anche su quest'area molto più grande della precedente sono presenti cospicui insediamenti di piccola e media industria,mentre la popolazione residente si limita a poche unità.

Sembra opportuno quindil cop fermare il vincolo industriale su tutta l'area:visto che essa ospita una popolazione diurna assai numerosaarevede re nell'ambito del vincolo in duStriale una percentuale di spazi da destinare ai servizi per i lavoratori,e cioè mense campi gioco,srazi verdi,ecc.

Tale percentuale viene fissata nel valore del 10%,della superficie totale.

Area dell'ALFA ROMEO

l'area attualmente occupata dal complesso industriale Alfa Romeo è stato oggetto ,attraverso una variante di piano,adottata dal Consiglio Comunale nel 1964 e mai approvA ta,e,successivamente con una proposta di lottizzazione,avanzata da parte della propri età,di vari interventi urbanistici sul suo futuro asset4 to.

Recentemente la proprietà ha fatto ritirare la sua proposta di lottizzazione,a suo tempo avanzata,ed ha fatto in tendere di voler confermare l'attuale uso industrAlt del l'area.

Al momento, riteniamo corret to che per la natura e le dimensioni dell'area,la stessa rientri nelle misure di salva

guardia,al'fine di cautelarci su eventuali future trasforma zioni, che potrebbero.avvenire senza possibilità di interven to da parte dell'Amministra zione Centrale e degli Organi politici decentrati.

Cogliamo l'occasione per ri badira il principio informato re che ha animato le nostre precedenti proposte e che può essere così riassunto:qualora la società Alfa RomeoAceldae di lasciare libera tutta o in parte l'area in oggetto dalle attuali unità produttive, tale area dovrà essere destinata ad uso pubblico e sociale nel le diverse componenti(scuole, verde pubblico,attrezzature sportive, centro culturale,edi lizia residenziale di tipo po polare r ecc.)che si rendessero prioritarie,a1 fine di recupe rare fabbisogni arretrati in una zona densamente popolata e congestionata e per la quale l'area del Portello rappre senta l'unica possibilità di espansione per i servizi:

Tel rroseimo numero:

I PROBLEri DEL TRAFFI90

E LE SOLUZIONI . PROPOSTE

Festeggiato il compagno Luigi Longo

AL COMPAGNO LUIGI LONGO, CHE IL GIORNO 15.3 HA FE= STEGGIATO IL SUO 750 coi PLEAW10,, I COMUNISTI DELLA SEZIONE ESPRIMONO I LORO PIÙ CALOROSI E FRATERNI AUGURI.

t4.1..suo settantacinqueslmo cbmpieanno
20

I .GIOVANI.

E . LA RESISTENZA

Prendere un'iniziativa di sensibilizzazione sull'antifascismo non significa ce= dere ad una moda, ricorrendo gli slogan più fortunati del momento. Nemmeno vuoi dire limitarsi a commemorare nostalgicamente il passato. L'antifasciamo é impe= gno concreto, positivo; militante che ancora oggi la storia e la Costituzione ci impongono core dovere. Quest'ultima 6 nata nel 1947 come tintesi della volon= tà popolare manifestata unitariamente in tre anni di resistenza e come premessa ideale su cui fondare la ricostruzione. La Costituzione sancisce, contro ogni sopraffazione reazionaria, i diritti inalienabili della persona umana: l'uguas glianza fra tutti i cittadini, la libertà politica e civile (di parola, di stame pa, di associazione, di riunione, di pensiero, di confessione religiosa); ma so= prattutto riconosce "compito dellaaRepubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico che limitando di fatto tali diritti, impediscono il pieno sviluppo dei= la persona e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione „sociale e politica del Paese" (cit. Art.3). Oggi, a distanza di trent'anni, la necessità di riforme di interesse collettivo atte a tradurre l'uguaglianza zpec. so ancora formale in uguaglianza sostanziale, é sempre attualissima, La politi= ca economica dal dopoguerra in 20i, orientata secondo i moduli del reocaritali= smo, ciori tesa alla concentrazione delle asieraic in gersnli monepoli, con il con= soguente, inavitabile zeuilibrie dei settori di investimento, mostra senza equi= voci la corresponsabilità del governo nell'aver trascinato il Paese nella grave crisi In più le centinaia di leigliala di licenalananti e il ricorso ine discriminato alla cassa integrazione evidenziano come anche in questi mest: il governo sì dimostri incapace e insufficiente nel proporre soluzioni economiche alla crisi che tengano in considerazione gli interessi dei lavoratori: manca la volontà politica di nidirizzare la capacità produttiva alla salvaguardia della autonomia economica e soprattutto finanziaria delle piccole e medie imprese, alla ristrutturazione del settore agricolo, allo sviluppo dell'edilizia popo= lare e di altri settori prioritario La storia più recente testimonia che ci sono state e ci sono tuttora. perioólose insidie solo apparentemente diverse e india pendenti tra loro, ma in realta'facenti parte di un unico disegno: dal governo Tambroni del 1960 allo scandalo del Sifar, dai tentativi di golpe olle stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia, dalle dichiarazioni inneggianti allo scontro fisico di Almirante a. quelle recentissime, altrettanto provocatorie, di Pino Rauti.Questi fatti sono un'ulteriore prova che il fascismo non é sorte e non sorge a caso; sí tratta del ricorso alla dittatura di una borghesia che da= te le mutate esigenzedella situazione economica non é più in grado di esercita re la propria egemonia mediante il sistema parlamentare. Il fascismo é una fora ma di organizzazione dello stato rispondente alle sollecitazioni del grande ca= pitale in particolari condizioni. Su di un piano sovrastrutturale é caratteriz= iato da un'ideologia fondata sull'obbiettivo del ristabilimento dell'ordine,che tende a conquistare demagocicamonte anche gli strati sociali intermedi (piccola e media borghesia urbana e rurale) e il sottoproletariato delle campagne. Consapevoli quindi del grave affronto tale regime fa all'uomo e al popolo tutto, asservendolo brutalmente ad un _...Mere economico fine a se stesso, cre¢ diano che il lavorare a costruire una società diversa, che sia realmente a mi= stira deti8uomo, debba continuamente scorgere la propria base indeale nei fecona di valori della Resistenza..La natura di lotta di popolo che essa ha aasuntoì

trovando unite da una comune volontà forze ideologicamente eterogenee,e,l'essersi traltformata in terreno d'esperienza di nuove forme di partecipazione sociale autogestita,come furono le Repubbliche partigianeloi paiono due tratti caratteiz

• M o • 2.

zanti della Reoistenza medesima,spunto ed inaegnamento anche per la. nostra storia di oggieLa Consulta infatti,fedele a Igesto epirito,intende essere

una.propoeta di partecipazione alla vita del quartiere unitaria,in quanto

ci impegnano a superare sterili posizioni di cristallizzazione ideologica in direzione di una ricerca co: une,ma sopratutto nuova,alternativa nel rinpet to dell'identit di ciascuno.

Si tratta di lavorare insieme con un impegno serio e concreto rivolto non a linteressi utilitaristici,ma alla ricoluzione dei problemi del rione e delle persone,per diventare realmente uno spazio nuovo,autogestito di presenza nei ecciale.Si tratta inoltre di progettare e vivere una nuova cultura,alternati va a quella del sictema e libera da infantili dogmatimmi;una cultura che sia unità_ del sapere,che faccia piazza pulita di ogni parcellizzazione,di ogni artificiosa divisione tra-neon:Leo" e Humanietico" el più in generale ,fra teoria e pratica.Circa il problema della qualificazione culturale e profes— eionale,per noi giovani é importante incidere sulla ecuola,utilizzando le ceppur tenui eoezibilità d'intervento attualmente offerteci;ma anche sul mon do del lavoro,inteneificando la lotta per il diritto allo studio,che conta gia all'attivo la conquista. delle 150 ore.

Per noi agire in questo zenso l cíoé coinvolgere i giovani proeonendo un luogo d'incontro dove dibattere e tentare di risolvere i .problemi del euartiere, dove gestire insieme delle iniziative di comune interesse l vuol dire fare il primo passo teso a sconfiggere ogni sorta di rigurgito reazionario;e infat— ti storicamente provato che il Qualunquismo dilagante é sempre un'aria peri colocissima nelle mani della reazione,della controrivoluzione e delle dectre in generel più o meno abilmente.camuffate. Non sufficiente lottare per mettere inetilegge un partito che illegitti m a mente siedo nel nostro Parlamentoloccorre parallelamente operare perché la gente ritrovi fiducia e si convinca che é possibile incidere sulla realtà sociale,che le cose che non vanno possono essere caabiate,che delegare t, poi fregarsene é troppo comodo e dannoso per tutti.

Trenta anni

la moriva Nudo Carini

Lungi 24 ricorre ii trentesimo annliversario dalla morte di Eugenio Curie che fu ucciso a colpi di pistola dai fascisti Milano, in piazzale !Saracca, Nei nome di Curie', andature del Fronte della Gaiventú: sono cresciuti e s't sono maturati politicamente migliaia e migliaia di giovani..

Il sii' impegno antifasciste. si manifestò sin digli ermi ir. cui frequentò l'università.- Nei '40 fu condannato e 5 anni di confino a Ventoterie, dì cui però ne scontò solo 3. li PC: pii affidò imponenti incarichi nei settori. trione a enti» ic Francia, e queflo di organizzare Se masse

Le sue opere rappresentino tuttora tesa indicazione ben precisa di lotte per i comunisti, ,

CONSULTA GIOVANILE DI WARTIERE Certesa—Cagnola
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32 LICENZIATI ALLA ANKERFARIVI

I 12 lavoratori (di cui 25 donne) della Ankerfarm, occupati nel reparto di produzione farmaceutica di via 2aaella 17 , sono in lotta..Veaerdl 3 marzo, la di= razione della AnkerfarrhaGlaxo ha comunicato al Consiglio di Fabbrica dì voler procedere alla chiusura del reparto, per ottemperare alla Circolare einisteriaa le di "sfratto dei laboratori dai locali adibiti ad abitazione" e per non ben precisate "implicazioni tecniche ed economiche". Nella stesa comunicazione ai fa riferimento alla possibilità per i lavoratori di essere riassorbiti. alla Laboratori Claato di Verona. El questo episodio di una vasta nanovra di riatruta turazion& iniziata nel luglio 19749 quando la Glaxo (multinazionale chimico -farmaceutica con sede centrale in Gran Bretagna) assorbì la Ankerfam anch'essa azienda farmaceutica con stabilimento a Cinisello Balsamo e reparto • staccato in via Casella a Milano. allora t5 iniziato -come deauncia2 in un suo comunicato, in Consiglio di fabbrica- "lo smantellamerto degli apparati periferici", tendente ad auaentare i già alti profitti, frutto di mano d'opera a basso costo. 2' la tecnica consueta. delle inultinazionali che investono in Ia talia, ma cib appare particolarmente grave se pensiamo che un settore come quel= lo farmaceutico, che dovrebbe avere un alto valore "sociale", sforna prodotti la cui vendita -l'analisi che fa il Coneeiglio dì Fabbrica ce ne aa una confer= ma- "non (5 indirizzata per il bene della comunità, ma per far guadagnare alti profitti ai padroni a discapito della salute delle masse popolari".

I lavoratori della Ankerfarm sono quindi scesi in lotta, proclamanM,la sospena sione degli straordinari e il blocco completo delle merci. Si va ora ad un co= ordinamento più organico delle aziende poste sotto l'orbita della Glaxo, nella convinzione che, se passeranno questi primi tentativi di riatrutturazione, ai dovrà poi fronteggiare una grave diminuzione dei livelli occupaaionali. Noi crediamo aia importante che, attorno alla lotta dei lavoratori della Ana kerfarm, si crei la solidarietà di tutti i cittadini del quartiere. Le forze politiche democratiche devono cosere investite del problema di questi 32 liaena ziamenti, anche in considerazione del pesante attacco che'nella nostra zona viene condotto contro la sicurezza del posto di lavoro. L'industria farmaceue tica in Italia non puó essere sviluppata con criteri'manageriali" dei signori della Glaxo, ma solo con unaiseria risposta dell'intero settore che vada ad intaccare i superprofitti fondati sulla produzione di_ medicinali inutili o, peggio, dannosi. Noi. comunisti ci battiamo per una riforma sanitaria che non proccinda da una precisa reeolamentazione dell'intero settore faraaceutico, noi comunisti ci batteremo nerché sia- assicurato il posto di lavoro alle opea raie e agli impiegati della Anicerfarm.

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federazione milanese l

La mozione politica approvata all'unanimità

Al termine del dibattito a conclusione dei lavori del XV Congresso della federazioneecornonista milanese, i 14$0 delegati hannci approvato all'unanimità la risoluzione finale in cui si approva il rapporto del segretario frenerete del partito, Enrico Berlinguer e la relazione congressuale del segretario provincie-. le: Gianni Cervetti.

Questi doeureenti, dice la t-isolatone, delizie-ama la prosPettiva politica ed t- deale della nostra lotta. sia un primo e organico complesso di proposte e di indicazioni progranimaeche per affrontare e risolvere positivamente le crisi generale del Paese.

Il documento, di cui qui diamo ttn breve sunto, aferenta i nodi della politic~a. internazionale e &lie collocazione del nostro Paese nel quadro di una politica di pace e di distensione e nel superamento progressivo di tutti i Nocete. militari.

Il documento lancia Io impegno a 'una nostra più efficace e organica iniziativa per sostenere i popoli che devono combattere contro le forze dell'imperialisra0 in Indottine., in Cile, nei Medio Oriente e in altre parti del inondo.

Dalla grande mobilitazio-

-- ne per sostenere la causa del Vietnam libero e indipendente, e dal movimento profondo di solidarietà con il popolo cileno contro la dittatura e golpista », i lavoratori e I cittadini democratici di Milano le loro -organizzazioni sindacali e politiche, le assemblee elettive -- dice il doeutnen-• to — hanno tratto una grande lezione di unità e di solidarietà internazionali. Partendo da ciò l'iniziativa unitaria delle forze dem.ortratiche Milanesi deve farei più continua ed organica per contribuire ad imporre una svolta alla politica estere del nostro Paese.

Affrontando i temi di politica interna iì documento afferma che dopo il Utilmente dell'esperienza .del centro-sinistra si sono manifestate ín modo sempre più acuto le contraddizioni e ie distorsioni dello sviluppo degli scorsi decenni. Ciò ha causato lo arresto dell'espansione produttiva e l'attacco alla occupazione. Il sistema di

potere della DC e l'azione dei vecchi gruppi dirigen• i ti ha determinato anche momenti pericolosi di pal talisi del sistema istituì donale. t -

I Tutto questo si è manifestato a -Milano in forme I particolarmente aspre. Qui si sono avute le prime manifesti:tremi della strategia della tensione nell'azione di quelle forze eversive nazionali e Internazionali che volevano e vogliono imporre nella crisi generale del Paese una svolta reazione: ria ed autoritaria.

Tutto ciò contrasta fortemente con le condizioni positive che esistono nella realte sociale del nostro Paese e in particolare della nostra provincia.

Vi è nella nostra • città. un forte movimento unitario e di massa guidato dalla classe operaia che si collega a grandi settori di ceti • medi, di intellettuali, di giovani.

Questo forte movimento unitario ha consolidato la unite sindacale, ha esteso dalla fabbrica alla scuola, al quartiere tutte le forme di partecipazione democratica. E' su questa base che si ì costruita una forte. unità antifascista capace. dal '69 e oggi di superate vittoritaamenie.scontri due rissime ed é ancora su questa base che sono ve• nuti avanti rapporti .tisi più avi:oziai sia sul piano del confronto ideale, sia sul piano di nuove esperienze negli Enti locali.

Di Silente all'attacco e, verslyo fascista e all'aggraversi detta crisi, settori importanti dei movimento cattolico e della DC hanno assunto posizioni molto diverse da quelle dei gruppi: dirigenti 'de. ce) ree consentito di creare alla. base un ampio schieramento di forze antifasciste di tendenza mei:dina, cattolica o di democrazia laica che ha esteso il tessuto democratico della città e della provincia.

L'obiettivo politico principale che i comunisti milanesi propongono è che i processi unitati di base trovino la logica conseguenza in -una più generale intesa tra le forze democratiche per il governo unitario di Milano e della Regione.

Il rapporto nuovo tra le forze democratiche — prosegue il docuirientookr im-

plica uno spostamento de'gli equilibri politici allo Interno della DC e un profondo r innova inent o del modo di governare. E' necessario .che si modifichi profondati ente it vecchio sistema di potere che la DC ha costruito e manie noto in piedi. All'obiettivo che ci preponiamo sono interessati - profondamente anche i socialisti, con quali il PCI ha valifli rapporti unitari che possono essere ulteriormente ?attirati sulla base della reciproca autonomia del due partiti e di una maggiore qualificazione del confronto strategico.

Altre forze intermedie, laiche e democratiche, possono contribuire ad un rapporto nuovo tra le forze politiche con iinereziativa tesa a liquidare la discriminazione anticomunista e lo stato di subordinazione delle forze minori agli indirizzi della DC. La seconda -condizione. quella di un avanzato pro gramma di tras.formazOne economica, sociale ed - istituzionale, deVe essere garantita da eli - processo di' geherale creeitite deinoératica che abbia il suo punto di forza nel ruolo dirigente della classe operata e delle sue organizzazioni. Tale ruolo- dirigente della classe operaia ponte essere esercitato con it atforznr.zenrc> deil'aittoriemia e dell'unite, sindetiate; con' la sconfitta delle posizioni corporativé, e settoriali: con un nuove rapporto tra sindacati e partiti che, nell'autonomia reciproca e nel permanente confronto, affermi tra le - grandi masse, nella fabbrica e nella società, una prospettiva strategica che esprima gli interessi generali dei Paese. E documento richiama la attenzione dei partito sulra necessità che si tengano alla loro scadenza miturale le elezioni per il rinnovo dei consigli, regionali, proVinciali e Comunali. sii centro della battaglia e del confronto politici! ed - elettorale i comunisti pongono la propoeta di una direzione e gestione unitaria e demócratica degli Enti locali, della costruzione di nuove ampie maggioranze democratiche, senza esclusioni pregiudiziali, basate sull'accettazione di programmli - rispondenti alle esigenze delle popolazioni milanesi.

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