L'Eco di Niguarda3

Page 1

Mensile di vita Niguardese

REDAZIONE: VIA DE CALBOLI, 1

2eTTete in terza paqina le modalità del concorso a premi per uno scritto sulla Resistenza

L'ECO DI NIGUARDA

PERCHE' LE COSE CAMBINO E' NECESSARIA UNA NUOVA SPINTA A SINISTRA

Un articolo del consigliere comunale G io v a n n i Pes ce - La direttrice della scuola di Niguarda e la professoressa Vi n t i ci scrivono sulla "sc u o l a i n t egra t a „

Fra alcune settimane gli elettori milanesi si recheranno alle urne per rinnovare il Consiglio comunale. Noi del gruppo consigliare comunista assieme ai compagni socialisti abbiamo la coscienza di avere in un modo costante e conseguente agito, operato per il bene del popolo milanese. Grandi promesse furono fatte nella precedente campagna elettorale dal Partito clericale-saragattiano, ma ognuna di quelle promesse si è dimostrata un inganno.

La giunta clericale saragattiana ha rinunciato alla municipalizzazione della progettata metropolitana. del servizio di produzione e distribuzione del gas, al consolidamento di quella della energia elettrica, al completamento del latte di quello dei rifiuti solidi urbani, Con la rinuncia alla gestione diretta del mercato ortofrutticolo. La Giunta è sempre stata succube ai voleri della Edison e altri potenti gruppi monopolistici, nemici della democrazia e del benessere del popolo italiano. I comunisti hanno sempre insistito che l'imposta di famiglia deve essere pagata soltanto da quei nuclei famigliari che frniscono di un reddito superiore a quello atto a sopperire ai bisogni fondamentali della famiglia.

I gruppi consigliari comunista e socialista hanno presentato una mozione in cui si afferma: «tutti i redditi inferiori alle 750 mila lire annue debbono essere pertanto esentati e non più solo quelli fino a 360 mila lire come oggi avviene ».

Abbiamo difeso l'autonomia comunale,. così come essa è garantita dalla Costituzione repubblicana la quale all'art. 128 dice: « le provincie e i comuni sono enti autonomi nell'ambito dei principi fissati da leggi generali della repubblica ».

Ci siamo battuti perchè si dia un volto nuovo ai rioni periferici, perchè si costruiscano più case, più asili, scuole, più campi sportivi, che si dia più assistenza, ecc. ecc.

Per quanto riguarda i problemi di Niguarda la prima questione alla quale i cittadini dovranno soffermarsi è quella del modo come la Giunta clericale saragattiana ha affrontato e risolto i problemi del loro rione. Sarebbe un errore pensare che sia sufficiente un articolo, un volantino, un comizio, per denunciare come a tutt'oggi il problema del Seveso, la sistemazione delle strade, l'estensione ed ampliamento della rete di fognatura, la pavimentazione delle strade, l'illuminazione, la costruzione della scuola elementare e quella di avviamento professionale, del campo sportivo, del. sottopassaggio all'Ospedale Maggiore, la strettoia di via Ornato, che rende difficile il traffico, la catapecchia di via G. Imperatore, ecc. non sono stati risolti. Dobbiamo saper argomentare con più efficacia di quella di cui ci siamo valsi fino a oggi, denunciando attraverso riunioni di caseggiato, la insensibilità della giunta, mettendo in risalto il divario esistente fra i quartieri signorili e quelli della periferia in modo particolare quello di Niguarda.

Spetta alla nostra organizzazione alle organizzazioni democratiche di svolgere un lavoro di propaganda facendo comprendere che i problemi che assillano il vostro rione si risolvono schierandosi accanto alle forze popolari che sempre hanno lottato contro i privilegiati, contro l'ottusità della giunta, contro le cricche clericali, contro i monopoli.

Perchè le cose cambino è necessario una spinta a sinistra e le elezioni possono e devono rappresentare questa nuova spinta a sinistra. La vittoria delle forze democratiche alle elezioni amminia avare :un'importanzadecisiva per quella apertura a sinistra che rappresenta la soluzione dei problemi che si pongono di fronte al paese.

Dobbiamo svolgere sopratutto un'azione attiva e audace, avvicinare, discutere, dibattere i problemi minuti che interessano in primo luogo tutti i cittadini, le categorie dei lavoratori di Niguarda, degli operai, le massaie, le casalinghe, i bottegai, artigiani, il ceto medio. Dobbiamo saper convincere che soltanto votando per i Partiti della classe operaia sarà possibile dare scacco matto a quelle forze gruppi che vogliono amministrare la cosa pubblica nell'interesse dei gruppi monopolistici.

Dare un volto nuovo a Niguarda,

Non passa giorno che nel nostro Paese persone di cultura, ministri e parlamentari, scrivano e discutano sui problemi della scuola. Qualcosa anche noi vorremmo dire su un metodo di insegnamento che viene attuato nella nostra scuola rionale : la scuola integrata. Su questo tipo di insegnamento si sono date in modo particolare da parte delle mamme degli scolari, contrastanti interpretazioni; alcune poco benevole altre esagerate sui suoi scopi. Ritenemmo quindi indispensabile approfondire l'argomento pubblicamente, dando modo a tutti, genitori e cittadini di conoscere nella -tia giusta luce il metodo e le àglià - scuuta integrata.

La prima persona a cui ci siamo rivolti, ovviamente la più qualificata, è stata la signorina Teodora Ricci direttrice della Sucola. La sua lettera di risposta dice: « In riferimento alla nota emarginata (Scuola Integrata) si ringrazia per l'interessamento dimostrato e si prega di comunicare agli interessati che questo ufficio è a loro disposizione, dalle 16 alle 17 dei giorni feriali, per rispondere alle richieste presentate a codesta spett. Redazione ».

Troppo chiara è la risposta della direttrice della Scuola che rende superfluo ogni commento. Noi siamo però i redattori di un giornale, pur piccolo ma sempre un giornale, e siamo tenuti a rispondere pubblicamente come è sempre stata nostra abitudine alle domande di tutti coloro che chiedono un chiarimento, un aiuto, un interessamento. Abbiamo quindi chiamata a rispondere sulla scuola integrata la prof. Vinti, che gentilmente ha esaudito i nostri desideri.

« La scuola integrata fu istituita nei rioni di estrema periferia nel 1950 e poi estesa ad altre scuole. Attualmente essa funziona in 18 Scuole circa.

gliare; ritengo però che sia piuttosto faticosa per i bambini che sono occupati a scuola dalle 8.20 alle 17. E' perciò necessario che i bambini non abbiano più alcuna occupazione impegnativa dopo le 17.

Vi sono però ancora alcuni difetti organizzativi: mancano in genere locali adatti allo svago e bei giardini o almeno cortili alberati dove i bimbi possano giocare liberamente. Come è attualmente

so che la scuola integrata non risponda alle esigenze di vita, libera ed attiva che è necessaria ai bambini. Ritengo quindi inopportuno che gli insegnanti esercitino pressioni perchè gli scolari frequentino la scuola nel pomeriggio e peggio ancora sarebbe se si minacciasse di togliere voti in condotta o in profitto a chi rimane a casa.

Non chiediamo troppo

La medaglia d'oro Giovanni Pesce come in tutti i rioni della periferia e agli ex comuni aggregati sarà possibile a condizione che il Comune sia amministrato dai rappresentanti del popolo, dai rappresentanti delle categorie popolari, da coloro che non hanno nulla da spartire con i gruppi di speculatori, gli arrivisti, con gli evasori fiscali, con i ceti privilegiati, con la Edison; da coloro cioè che sono sensibili ai bisogni e alle aspirazioni del popolo. Cittadini di Niguarda : votate per quelle liste e per quei candidati che rappresentano le forze del lavoro, della pace.

I milanesi e il popolo italiano vogliono che si cambi politica che si segua una politica di pace, di lavoro, di libertà.

Giovanni Pesce

« Lo scopo della scuola integrata è quello di trattenere nei locali scolastici i bambini che avendo entrambi i genitori al lavoro non avrebbero a casa alcuna sorveglianza. La frequenza dell'orario pomeridiano è facoltativa per gli alunni come è facoltativo per gli insegnanti il servizio del pomeriggio. Nessun insegnante come nessun Direttore può obbligare gli alunni che non lo desiderino a fermarsi o a ritornare a scuola nel pomeriggio. Non vi è una disposizione dell'Ispettorato che disponga di far eseguire i compiti, tuttavia in tutte le scuole integrate gli insegnanti dedicano una mezz'ora allo studio affinchè gli scolari possano eseguire i loro compiti e studiare la lezione. Non è ammissibile che i bambini che tornano a casa da scuola dopo le 17 debbano mettersi al tavolino a eseguire i compiti poichè sono stanchi e hanno bisogno solo di giocare all'aria aperta e poi di coricarsi presto. lo personalmente ritengo che la scuola integrata è un'ottima istituzione per i bambini che a casa non abbiano chi li possa sorve-

Leggiamo e o n piacere nel numero di marzo del «Buon Pastore », una chiara denuncia verso gli organi comunali, colpevoli di aver lasciato alla mercè del maltempo le strade del nostro rione.

In questo numero, nella rubrica « Note del Prevosto », è trascritto che:

«Il Municipio di Milano non si è preoccupato delle nostre strade, durante quest'inverno. Quasi duemila operai, di cui buona parte sono donne, hanno dovuto affrontare il maltempo e le cattive strade per recarsi al lavoro, con vero sacrificio. Noi non siamo soliti a chiedere troppo ; ma quanto è necessarie crediamo di averne diritto ».

Da tempo ci battiamo con l'Eco di Niguarda per smuovere l'inerzia del Comune, per interessare gli organi competenti affinchè intervengano allo scopo di migliorare le strade e tutte le condizioni del nostro popoloso rione. Abbiamo riportata sulle nostre colonne, la voce dei cittadini, voce che esprimeva le necessità più immediate dei niguardesi.

Abbiamo condotto l'inchiesta per

la copertura del Seveso e regolarmente trasmesso al Comune i risultati dell'inchiesta ma sempre senza risultato.

Ora una nuova voce chiede quanto i niguardesi e noi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere.

L'importante è unire le nostre forze ed assieme prendere tutte le iniziative atte a rendere più concreta la nostra opera in favore di Niguarda. Un primo atto per cementare questa unità di intenti sarebbe quello di creare una commissione composta dai redattori del nostro giornale e dagli attuali collaboratori niguardesi del Bollettino Parrocchiale, con lo scopo di coordinare il da farsi, di stimolare l'interesse di tutti i cittadini suoi problemi che travagliano il nostro rione e di rendersi interpreti di questi problemi presso le autorità comunali.

Non disperiamo in questa unità d'intenti, vogliamo credere che di fronte alla possibilità di realizzare un benessere per i niguardesi nessuno si ritiri, o si nasconda dietro a pretesti senza base alcuna.

Vogliamo essere certi che la nostra proposta avrà una risposta positiva; solo così Niguarda potrà contare sull'unità dei suoi cittadini, base essenziale per modificare l'attuale insostenibile situazione. «L'Arciere »

ANNO III - N. 3 - MARZO 1956
L. 25 i t
Un'aspetto della via De Calboli che come le altre interne del rione ha subito l'incuria delle autorità comunali nei periodi delle nevicate
TUTTI I CITTADINI A Li Q 1J I I BUONE FES T E
pen-

LETTERE IN REDAZIONE

NIOUARDA ATTENDE IL RINNOVO

DEL MONUMENTO AI CADUTI

Cara Eco, veniamo a te con questo scritto per esprimere pubblicamente il pensiero dei familiari di un caduto per la libertà circa il progettato rinnovo dell'attuale monumento ai caduti del nostro rione.

Questo progetto è una questione che si trascina ormai da due anni e da allora troppo poco si .è fatto.

Come la nostra famiglia ve ne sono altre decine che desiderano ardentemente di avere un segno più degno per la memoria dei loro cari, e 'così pure penserà la maggioranza dei cittadini niguardesi. Riteniamo quindi doverosa da parte del Comitato Onoranze ai Caduti di Niguarda, una decisione in proposito.

Ringraziando per lo spazio.

Famiglia Castellani

La lettera inviataci dalla famiglia Castellani, non lascia tempo ad ulteriori meditazioni su di un argomento serib, sentito e voluto da ogni cittadino del rione.

che organizzativo avendo il fondamentale appoggio della cittadinanza.

E per essere più chiari vorremmo riepilogare i fatti.

Tutti ricorderanno come inizialmente fosse partita dalla Associazione Partigiani di Niguarda una proposta di costruire un Sacrario per i niguardesi caduti per la libertà; poi questo obiettivo fu modificato in un rinnovo dell'attuale monumento di Piazza Gran Paradiso. Nacque così un Comitato composto dai rappresentanti degli organismi combattentistici e dai partiti politici. In un secondo tempo si passò alla elaborazione di un bozzetto, poi tutto si arrestò.

Pur non nascondendo le difficoltà poc'anzi accennate, noi riaffermiamo che esistono le condizioni effettive per rispondere al desiderio non solo dei familiari dei caduti niguardesi. L'importante sta nel prendere le decisioni perchè sappiamo come le qualità di iniziativa e di organizzazione non difettino nei componenti il Comitato Onoranze.

Si è forse commesso l'errore, questo è il nostro parere, di non spingere a fondo lo studio delle possibilità per realizzare il progettozyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA - e d'altro canto di non avere affrontato decisamente le difficoltà di carattere più finanziario

A loro quindi il compito di non deludere le aspettative della cittadinanza che significano continuazione di un'azione intrapresa per meglio ricordare il sacrificio dei nostri figli migliori.

Assemblee di bilancio dei Circoli:

Primavera, Verdi, Fratellanza

Il « Circolo Verdi », il 25 febbraio u.s., ha dato inizio alla serie di assemblee che annualmente si svolgono nel nostro rione. Hanno fatto seguito quelle del « Circolo Primavera » il 3 marzo e del « Circolo Fratellanza » il 10 dello stesso mese.

L'assemblea rappresenta per ogni Circolo un fatto molto significativo e importante: quella sera si ritrovano tutti i soci col consiglio da loro eletto per discutere ciò che è stato fatto nella gestione passata e ciò che si dovrà fare nella futura.

I soci di detti Circoli sono nella grande maggioranza operai, perciò tutti lontani dalla conoscenza amministrativa che tratta bilanci e grosse cifre. Eppure tutti parlavano di percentuali e milioni; fa piacere constatare come questi lavoratori sanno dirigere queste società collettive con una forma democratica ispirata alle leggi del socialismo.

Avremmo voluto dare ai nostri lettori un resoconto completo e sicuramente interessante dei lavori svoltisi in ogni Circolo, siamo però costretti, anche per evitare di ripetere cose uguali, a riassumere il tutto in un unico articolo.

E' utile sottolineare come amministratori e soci tutti abbiano le idee chiare e concordi nel giudicare la situazione in cui vive e si dibatte oggi la cooperazione.

Ripresentiamo il bozzetto raffigurante il nuovo Monumento ai Caduti

LA C. G. I. L. PROPONE

Con la legge lo maggio 1955 è entraà to in vigore il secondo aumento degli affitti; che a partire dal lo giugno 1955 e successivamente 10 gennaio 1956- si nova ogni anno fino al 1960. Cioé l'af. fitto verrà aumentato sei volte consecutive-Ai anno -in anno.

Con l'avvenuto aumento dei prezzi dei generi di prima necessità come l'olio, il sale, ecc., non è mancato, grazie al nostro governo, anche l'aumento degli af. fitti.

Questo viene giustificato da parte di certe persone « benpensanti » dal fatto ad ogni aumento sui prezzi viene pure aumentata la contingenza ai lavoratori.

A questo proposito possiamo ricordare che non tutte le categorie dei lavoratori sono beneficiati dalla « scala mobile », come ad esempio gli statali, i parastatali, i pensionati per non parlare poi dei di. soccupati; và comunque tenuto presente che nel dicembre 1954 un operaio specializzato prendeva L. 3,18 di contingenza e, in virtù dei nuovi aumenti, percepisce nel dicembre 1955 L. 61,31 all'ora, vale a dire L. 3,13 all'ora in più - per un totale di L. 24,04 giornaliere. Che di. re poi delle categorie inferiori?

Tutti i lavoratori sanno, e in questo caso sanno ancor meglio le lavoratrici (perchè sono loro che vanno a fare la spesa) se le 24,04 lire di aumento avute in questo ultimo anno bastano per coprire gli aumenti dei prezzi di vario genere.

E' chiaro che, le retribuzioni dei lavo. ratori sono ancora inadeguate agli annienti dei prezzi. Il livello di vita dei lavoratori è quindi inferiore rispetto al passato.

A questo proposito la C.G.I.L. in collaborazione con l'Unione Inquilini e Senza Tetto ha inviato ai vari gruppi parlamentari una proposta di un diseà gno di legge istitutiva di una indennità caro-alloggio, per tutti i lavoratori. titolari di un contratto di fitto di abitazione. Proposta che dovrebbe essere tenuta in considerazione da parte di tutti del parlamento per alleviare il disagio economico nel quale si trovano parecchia famiglie italiane, per dar modo ai giovani di formarsi una casa propria e per poter sanare la piaga della « coabitazione ». Coabitazione forzata perchè tutti sappiamo che in una città come Milano è possibile trovare un appartamento, ma purtroppo il loro costo è favoloso!

La C.G.I.L. nel fare questa proposta ha tenuto giustamente a precisare che se non si « provvederà in modo adeguato, l'aumento dei fitti potrà solo gravare sui consumi popolari, già troppo bassi, e contribuire a deprimere ulteriormente il mercato interno ».

I lavoratori non possono che appog. giare questa proposta avanzata dalla C.

G.I.L. ed invitare i parlamentari tutti alla sollecita sua definizione. A. C.

Oltre ai problemi particolari di ogni Circolo sulle attività sociali e ricreative e le prospettive per la sistemazione di locali più confacenti le esigenze moderne, le diverse relazioni hanno messo in luce l'incessante miglioramento delle Società. Miglioramento tanto più significativo se si tien conto della serie di difficoltà di carattere economico e di natura politica che le varie amministrazioni hanno incontrato nella gestione della cooperativa. Le più gravi sono: continuo aumento tasse e dazi — aumento generi di consumo — aumento affitto — diminuzione potere d'acquisto dei consumatori.

Alla soluzione di questi problemi non bastano — è stato detto — le capacità amministrative dei consigli, pertanto è stato chiamato in causa il governo che non applican-

do l'art. 45 della Costituzione non favorisce la cooperazione. Tutti si sono trovati d'accordo sulla necessità di lottare per la modifica di alcune strutture di carattere economico, ormai superate.

A tale scopo hanno invitato i cittadini a votare per quei dirigenti più vicini alla cooperazione nelle prossime elezioni amministrative.

Parligiani a congresso

L'Associazione A.N.P.I. ha convocato al Circolo Risorgimento, il 25 febbraio u.s., i suoi aderenti in assemblea congressuale generale per la delega dei rappresentanti al congresso Provinciale che si è poi tenuto di recente a Milano e per il rinnovo delle cariche direttive.

L'assemblea, aperta a tutti i cittadini, ha avuto buon esito. E' iniziata con la relazione del Presidente Riva, relazione basata su una critica ed autocritica efficaci.

Ai numerosi interventi susseguitisi, ha risposto l'avvocato Zoboli, rappresentante dell'A.N.P.I. Provinciale, che ha esordito mettendo in evidenza il risultato altamente positivo del congresso ed invitando tutti a rendere più efficace la lotta per la Pace, la difesa della Costituzione e l'unità di tutti, affinchè i postulati della Resistenza siano sempre alla base di tutta l'attività dell'Associazione.

L'Edificatrice ha varato il Piano Finanziario

Il consiglio di Amministrazione della Cooperativa Edificatrice di Niguarda, ha convocato il giorno 17 u.s. i propri soci per discutere sul Piano Finanziario per la realizzazione del nuovo complesso cooperativo.

La relazione introduttiva del presidente, socio Casati e i successivi

interventi dei consiglieri Brambilla Amleto e Lombardo Benito, hanno ampiamente illustrato le fasi di costruzione, i metodi e l'eventuale costo dei vani.

Ancora una volta è emerso in modo evidente come questo progetto non vuole essere semplicemente un atto coraggioso, ma tutto uno sforzo teso a continuare l'opera costruttiva e l'azione sociale iniziata dai fondatori del movimento cooperativo niguardese. La vastità e l'importanza degli argomenti trattati non si possono così riassumere in poche righe. Essi saranno più ampiamente trattati nel numero prossimo con particolari che desteranno interesse in tutto. il rione.

La Lega F.I.O.M. di Niguarda comunica a tutti i lavoratori metalmeccanici che ogni martedì e venerdì, dalle ore 17.30 alle 19, sarà presente un componente del Comitato per dare chiarimenti a tutti quei lavoratori che ne avessero bisogno.

La Lega F.I.O.M. ha sede presso la sede della Camera del Lavoro sita in Via De Calboli 1.

Brevi di cronaca

Il bambino Pagani G., abitante in Via Ornato 7, ha dovuto pochi giorni or sono sottoporsi alle cure dei sanitari dell'Ospedale di Niguarda per una morsicatura di un cane privo di m la. Sarebbe augurabile che i proprietari di cani pensassero un poco di più alla incolumità dei passanti ed in particolare dei bambini che alla libertà (pericolosa ) delle loro bestie.

Da qualche tempo si susseguono con ritmo preoccupante i furti di biciclette. Uno degli ultimi, quello ai danni del signor Michelotti, ha avuto conseguenze impreviste per i ladruncoli. Infatti il derubato con l'aiuto di un amico metteva le mani su due di essi, e Topo avere impartita loro una. severa Miene li affidava alle « cura » dei carabinieri locali. L'ultimo furto in senso cronologico è stato consumato ai danni del signor Pagani Giovanni, nella notte tra il 24 e il 25 u.s. I ladri penetrati nella sua cantina, sita all'interno dello stabile di Via Ornato 58, gli asportavano due biciclette.

Ignoti malviventi hanno tentato col favore delle tenebre di compiere una visita ladresca nell'interno della Villa Clerici. Il fatto accaduto nelle prime ore di domenica 25 u.s. non aveva buon esito per il pronto intervento di due guardie notturne. I malviventi riuscivano però a darsi alla fuga con l'aiuto di una macchina che si allontanava velocemente dal luogo.

te e deve guidarsi al concetto di. limitare l'apporto di calorie all'organismo, favorendone intanto un maggior consumo.

L'obesità che nei gradi minori non è malattia, confinando con lo stato normale, rappresentando anzi, quando è moderata, l'aspetto della salute fiorente, è rappresentata da un abnorme aumento del grasso nel corpo, e si intende come un eccessivo e diffuso sviluppo del tessuto adiposo coni danni che esso produce nell'organismo, danni che nei gradi più lievi possono essere limitati alla estetica del corpo e a qualche disagio nella sua attività, ma che a gradi più alti possono farsi naturalmente sentire per l'aumento generale sproporzionato della massa corporea, per ingombro locale alla funzione dei visceri, come condizione quindi di minor efficienza e resistenza specialmente dell'apparato circolatorio.

Le cause possono essere diversissime, endogene (dovute cioè a fattori intrinseci all'organismo: deficienze ghiandolari, eccessiva ritenzione di acqua, squilibri metabolici per cui tutti o quasi tutti gli alimenti vengono trasformati per varie ragioni in grassi di deposito, scarsa combustione organica delle riserve adipose stesse) o esogene (cioè dovute a cause esterne: in genere eccessiva introduzione di ali-

menti e segnatamente grassi, o idrati di carbonio come zuccheri e amidi che facilmente si trasformano in grassi).

C'è poi una così detta tendenza costituzionale adiposa per cui un organismo e portato costituzionalmente ad accumulare grasso qualsiasi sia il suo regime alimentare.

Non è qui il caso di elencare tutti i disturbi legati alla adiposità, mi basterà far rilevare come si debba considerare generalmente l'obesità stessa come uno stato di minor efficienza e resistenza organica, meno atto cioè a superare le vicende morbose intercorrenti, facile a complicarsi con affezioni diverse tra le quali in primo luogo le cardiovascolari, l'ipertensione arteriosa inoltre il diabete, la gotta con i quali ha l'obesità fattori costituzionali comuni, la calcolosi epatica e renale, l'arteriosclerosi ecc. Tutto ciò corrisponde generalmente ad una più breve durata della vita.

La terapia dietetica deve sempre costituire il primo e principale provvedimento e possibilmente il solo, riservando l'intervento di medicinali in casi in cui il suo effetto sia nullo o insufficiente. Esso si inspira naturalmen-

Prima di tutto diminuire la quantità globale giornaliera dei cibi introdotti; e poi diminuire in senso relativo grassi ed idrati di carbonio in maggior copia in rispetto alle proteine lasciando inalterate le vitamine ed i sali minenerali indispensabili all' organismo Quindi carne in quantità normale, pane, pasta, riso patate e dolciumi in quantità molto modeste, grassi lo stretto necessario. Le bevande devono essere ridotte e specialmente oino, birra e liquori. Il sale deve scarseggiare perchè favorisce la ritenzione di acqua. Può anche essere utile effettuare due giorni alla settimana di dieta molto rigorosa latteo-vegetariana. Contemporaneamente aumentare il lavoro muscolare sia sotto forma di pasteggiate a percorso gradatamente biù lungo e più in salita, sia sotto forma dei vari sports e ginnastica.

Per la terapia medicamentosa viene indicato sopra tutto lo iodio (Jo-altrex) che è frequentemente mal tollerato e deve quindi essere usato con prudenza. I preparati di tiroide possono anche essere usati per bocca o per iniezione sotto stretto controllo medico. Meno efficaci i preparati ormonici ipofisari e delle ghiandole genitali soli od associati allo jodio e alla tiroide. E' anche applicata con un certo beneficio negli obesi l'azione disidratante dei diuretici mercuriali ad iniezioni distanziate di 5-7 giorni e dei diuretici non mercurali (tefamin) a dosi più elevate e ravvicinate.

l'INDENNITA'
ALLOGGIO La parola del medico L'OBESITA' RINOMATO PANIFICIO pAGAimii VIA ORNATO N. 17 L'ECO DI NIGUARDA j mill ouggelippenliMIMI§ 111111 111 11111 1111111 III 11111111 Eli emelireei timleilli pro" 1111111111111 ii ozyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBAi p, li r iI ... i MEleellheiblin iliJI millseed 111111;1 1.111.11 elliffilajlillilluil itlelleellilitilliebb mille nue es::::
CARO
-
Dott. G. M. M.

UN CADUTO PER LA LIBERTA' CARLO MOZZI

Nato 1913 Caduto 1945

Datosi alla macchia dopo l'8 settembre, Carlo Mozzi si unì alle formazioni partigiane che operavano sulle montagne dell'Ossola.

Caduto in un'imboscata tesagli da un reparto tedesco,. morì 'da degno combattente assieme ad altri otto partigiani, a Montericiasco.

Le nostre vie 'Graziano Imperatore„

La vnt Graziano Imperatore è, quella che si incunea per prima nell'abitato di " Niguarda. Ad essa quindi il compito di aprire l'elenco delle, vie del nostro rione per le quali abbiamo pensato istruttivo ad ogni cittadino conoscerne chi, sono stati o che cosa hanno rappresentato i nomi che esse portano.

GRAZIANO FLAVIO IMPERATORE ROMANO FIGLIO DI VALENTINIANO I (359-383)

Graziano Flavio nominato imperatore all'étà di otto anni, divise nel 375 col giovane fratello Valentiniano II l'Impero d'Occidente, _esrecitando tuttavia egli solo il potere.

Vinse, per mezzo dei suoi generali gli Allemanni sulle rive del Reno ; poi divenuto imperatore d'Oriente_ dopo la morte dello zio Valente, creò imperatore Teoddro, al quale affidò le prtivince sempre minacciate dai Barbari.

Graziano Flavid, sebbene istruito, pio, e casto, si lasciò indurre per debolezza a ordinare l'uccisione dei principali ufficiali di suo padre.

S'accanì pure contro il paganesimo, confiscando i templi e mandando in esilio tutti i cristiani eretici. Il suo amore eccessivo per la caccia e la preferenza esclusiva per i e barbari » Alani come corpo di guardia personale, valsero a renderlo impopolare. Assalito da Massimi, eletto imperatore dalle legioni di Bretagna, fuggì a Lione, ove tradito dal governatore Ücli quella città, fu ucciso, sgozzato dai suoi sicari.

Questa è la biografia dell'imperatore Graziano Flavio, pbco' esemplare é pensiamo pure insignificante per i cittadini del nostro rione.

In precedenza ,tale, via, se non andiamo errati, portava nome di un uomo di ben più alta levatura: Giuseppe Garibaldi. Poi con l'integrazione del Comune: di Niguarda in' quello ;di Milano, cedette il posto al summenzionato imperatore.

Nignarda ha tratliizoni, nomi e -date che tloverosamente.' dovrebbero . trovare posto nelle nostre -vie. I nostri caduti per la Libertà sono parte gloriosa di una storia recente che la dato un corso nuovo alla vita del nostro Paese.

Non sono passati molti anni da quando apparirono sulle nostre vie le targhe recanti i nomi dei nostri concittadini caduti per un' ideale che niente aveva in' émunie con 'etnia od -imperi, ma che racchiudeva in sè i principi di libertà e di amore alla Patria.

MARZO 1943:

PRIMA TAPPA VERSO LA LIBERTA' Cantuccio dei piccoli

Gli scioperi del marzo 1943 rappresentarono la prima grande manifestazione di massa contro la guerra e contro il fascismo. Molti anni sono passati da allora, ma di quegli scioperi se ne sente parlare come si trattasse di un fatto recente, tale fu l'importanza di quel risveglio antifascista in massa, risveglio che provocò il cedimento delle fondamenta fasciste.

Il movimento operaio di protesta ebbe una estensione nazionale, toccò tutte le regioni principali, dall'Italia settentrionale alle Isole.

Alla vigilia del marzo 1943, da oltre 30 mesi il nostro Paese era costretto' a subire una guerra ingiusta e non voluta che lo dissanguava e lo immiseriva. Sui vari fronti le perdite in morti e prigionieri ammontavano a cifre che facevano impressione, ed in aggiunta a querte preoccupazioni, vi era l'insufficiente alimentazione: i- 150 grammi di pane giornaliero, o i cento grammi di carne alla settimana non bastavano che a mettere languore allo stomaco, ed a questa sempre crescente sotto alimentazione, si contrapponeva una sovraproduzione per necessità bellica. Alle 'spalle di questa nera miseria fioriva il mercato nero, si riempivano. le capaci casseforti

dei capitalisti e dei monopolisti i quali non soffrivano affatto della mancanza di generi alimentari, e nei loro palazzi riserve di ogni genere erano sempre a portata di mano e di tanto in tanto potevano organizzare banchetti, col compiacente o voluto disinteresse delle autorità fasciste. Fu in questo clima di carestia e di disuguaglianza sociale che gli operai, le donne, i giovani, i soldati, i contadini, si misero in agitazione, indicando che solo con l'azione si poteva liberare l'Italia dal regime fascista e porre fine alla guerra.

Il via agli scioperi lo dettero gli operai della F.I.A.T. Mirafiori di Torino il 5 marzo, e da allora fu un dilagare di proteste in ogni fabbrica; dappertutto si chiedeva « Pane e Pace », ovunque si chiedeva « Libertà ». Ogni direzione di fabbrica si sentiva chiedere aumenti di salari e la corrisponsione di 192 ore di gratifica natalizia.

La preparazione e lo scatenamento degli scioperi, avvenivano in modo tale ehc sconcertavano le stesse forze di repressione le quali, anche quando erano preavvisate da qualche confidente, non erano in grado di intervenire per prevenire ed impedire gli scioperi.

Bando di concorso

PER UNO SCRITTO SULLA RESISTENZA

AL FINE DI UNA MAGGIOR VALORIZZAZIONE

MORALE DELLA RESISTENZA IL NOSTRO GIORNALE BANDISCE UN CONCORSO ISPIRATO ALLA LOTTA CONTRO IL NAZIFASCISMO NEL PERIODO CHE INTERCORRE TRA L'8 SETTEMBRE 1943 E IL 25 APRILE 1945.

AVVENIMENTI, EPISODI, ASPETTI DI AZIONI MILITARI, TUTTO CIO' CHE HA RAPPRESENTATO

UNA PARTE DI UNA DELLE PIU' BELLE PAGINE DELLA STORIA D'ITALIA E° IL TEMA DEL CONCORSOI CONCORRENTI DOVRANNO INVIARE I LORO RACCONTI ALLA REDAZIONE DE « L'ECO DI NIGUARDA », VIA DE' CALBOLI 1, NON OLTRE IL 10 GIUGNO 1956, SU FOGLI DATTILOSCRITTI ( MASSIMO 3 CARTELLE ).

LA PREMIAZIONE VERRA' FATTA DURANTE UNA MANIFESTAZIONE PUBBLICA IN ONORE DELLA RESISTENZA ENTRO LA FINE DEL MESE DI GIUGNO.

PREMI:

1.o classificato L. 10.000 (indivisibile);

2.o e 3.o classificato un apprezzato libro sulla Resistenza Italiana.

I racconti premiati saranno successivamente pubblicati su "L'Eco di Niguarda.,,

Sui risultati del XX congresso del P.C. dell'Unione Sovietica, si è tenuta, il 2 marzo al circolo Risorgimento, alla presenza di un folto ed attento pubblico, una interessante conferenza. Relatore A. Finzi della Federazione milanese comunista. Con un rapido esame della situazione internazionale Finzi ha messo in evidenza il valore storico del congresso e con una serie di documentazioni ha dimostrato il progressivo benessere che il sistema socialista ha portato al popolo russo. Ha parlato poi della coesistenza pacifica dei due massimi sistemi economici sociali che dominano il mondo asserendo che non solo teoricamente è possibile la convivenza, ma che già l'applicazione di trattati commerciali da parte di alcuni Paesi a regime capitalista con l'U.R.S.S. confermano che anche praticamente tale convivenza è possibile.

Questa sarà la base per lo sviluppo della vita politica sovietica in avvenire ed una pacifica emulazione consacrerà quale dei due sistemi economici è il migliore.

In merito alla questione di alcuni errori venuti alla luce col tempo e fra

Nel tentativo di fermare l'agitazione che si andava sempre più estendendo, Mussolini assumeva personalmente la direzione della repressione, e per filo telefonico diretto si teneva costantemente in comunicazione con le Prefetture, seguendo passo per passo le varie fasi dello sciopero.

Centinaia di operai vennero arrestati e picchiati a sangue, ma ad ogni arresto seguiva una maggiore percentuale di scioperanti, che chiedevano la liberazione dei loro compagni.

Autocarri trasportavano i fascisti nelle fabbriche in sciopero, ma al loro apparire erano sempre fischi e grida ostili da parte dei lavoratori, ed anche quando si tentò di dar sfogo al manganello trovarono la giusta e logica reazione che spesso li costrinse alla fuga.

Le donne animate da un ammirevole entusiasmo erano in prima fila in questa lotta dura e spesso sanguinosa.

Alla classe operaia lo sciopero del marzo 1943 diede la coscienza della sua forza e la certezza che il fascismo non era invincibile, gli diede sopratutto la volontà di riorganizzare le proprie file per preparare un nuovo e più possente assalto al regime fascista.

Bergamaschi Anito

Uu buon libro

"LA GIUNGLA„

di Upton Sinclair

L'opera immortale di Upton Sinclair appare per la prima volta in Italia nella collana di attuale pubblicazione « La giraffa » edita dalla « Cooperativa popolare del libro ».

Oltre che un appassionante romanzo, l'opera, scritta nel 1906, è anche un documento di schiacciante accusa alle classi dirigenti americane dell'epoca (classi che del resto poco o nulla differiscono da quelle attuali). La corruzione politica, l'ingiustizia sociale e sopratutto la disperazione della classe operaia costretta in una miseria spaventosa ad" una vita di incredibili sofferenze, costituiscono la trama e l'accusa che l'autore presenta a tutto il mondo.

L'orrore dei « macelli di Chicago » e il terribile « scandalo delle carni in conserva » scoppiato negli Stati Uniti attorno al 1905, sono le maggiori cause per cui il libro acquistò una fama vastissima ed apparve nel campo librario mondiale in quasi tutte le lingue.

La triste vicenda del protagonista principale Jurgis, l'operaio che vede decimata la propria famiglia dalla miseria ed è costretto a vagabondare per le vie di Chicago alla ricerca di un lavoro qualsiasi ed a stendere la mano per non morir di fame, non rappresenta solo un angoscioso caso a sè, ma rispecchia la situazione generale in cui la classe operaia di allora era costretta a vivere.

Il lettore, ed in particolar modo l'operaio, nel leggere il romanzo ne rimane fortemente scosso, tanto dura vi appare la sofferenza di coloro che ci hanno preceduti, tanto brutale ed inumana fu la tirannia e l'oppressione delle classi dominanti.

Upton Sinclair, un americano tuttora vivente, fu sin da giovane fervente socialista, militando assieme a Jack London nelle file del proletariato americano.

,Pelletine ire 12edazione

Anche in questo numero si rende necessario smaltire un po' di corrispondenza, i nostri amichetti in attesa si fanno sempre più impazienti. Per accontentarne di, più saremo brevi. Aurelio S. e tanti suoi piccoli amici da lui « capeggiati » vorrebbero che l'e Eco » dedicasse a questo cantuccio addirittura una pagina intera! E ci chiedono poesie, giochetti, filastrocche, concorsi... quante belle cose! Chissà che il nostro giornale non si faccia più grande, sempre più grande così da dedicare a Voi tutto questo spazio!!! Sarà merito di tutti se arriveremo a tanto, anche vostro. Continuate a scriverci, ad interessarvi di noi, a propagandare l'Eco, vedrete che ci riusciremo!...

La piccola Annamaria che ci ha chiesto di pubblicare una « bella e lunga poesia sulla primavera » ma noi, guardando dalla finestra, abbiamo visto un cielo così imbronciato e lacrimoso che proprio non abbiamo avuto il coraggio di andare a scegliere una di quelle poesie che parlano di « limpido azzurro », di « aria odorosa di fiori », di « violette che s'affacciano timide al sole »... Quest'anno è il sole ad esser timido, non s'è fatto neppur vedere nel primo giorno di primavera!

A tutti i nostri saluti più affettuosi, tanti auguri per la scuola e ancora tante cose belle. « Mamma Rosa»

Il Congresso dell'U.D.I. di Niguarda

Alcune esigenze del nostro rione sono' state dibattute domenica (4 u.s.) dalle donne nig-uardesi, riunite in assemblea nel salone della Casa del Popolo.

Le donne hanno, fra l'altro, espresso la loro preoccupazione per i propri figli, i quali, giovanissimi, sono costretti, terminate le elementari, ad andare a scuole esistenti in Milano e comunque lontane dal nostro rione, mancando Niguarda di una scuola di avviamento professionale - commerciale. Niguarda ha bisogno di detta scuola!!! Pure la scuola materna non risponde completamente alle esigenze del rione. Infatti l'orario che la scuola effettua non dà la possibilità alle donne di accompagnarvi i propri bambini, poichè il lavoro inizia sempre prima delle ore 9. Si presenterà la necessità quindi di rivedere l'orario e meglio sarebbe istituire un asilo-nido.

Vista l'ottima prova data dalla lavanderia elettrica della cooperativa di via Hermada 14, si è proposto di chiedere al Comune l'installazione di una moderna lavanderia elettrica a disposizione di tutto il rione:

Ü questi il culto della personalità, l'oratore ha detto che si 'debbono inquadrare nella critica ed autocritica che solo i partiti comunisti hanno come base della loro esistenza e che è sinonimo di autentica democrazia. Questi errori fatti in alcuni periodi contingenti non ledono affatto le grandi realizzazioni del passato, che rimangono a testimoniare l'immenso impulso e sviluppo del socialismo. Solo l'impotenza storico-sociale del mondo capitalista, ormai definitivamente battuto sul terreno economico, si manifesta nelle dicerie che circolano in questi giorni, dicerie che tentano di alterare la verità e di nascondere ai popoli il valore storico del XX congresso del P.C.U.S. e il benessere che il socialismo ed il comunismo portano ai lavoratori di tutto il mondo.

La conferenza ha avuto termine con la illustrazione degli obiettivi del piano quinquennale. Prendendo lo spunto dall'America il piano si prefigge di superare in tutti i campi la produzione americana, con un reddito pro-capite superiore, portando contemporaneamente a sette ore la giornata lavorativa.

P. M.

Attualmente, coadiuvato dalla moglie, sta ultimando un'opera di grandi proporzioni che speriamo vivamente veder apparire sul mercato librario italiano.

LA GIUNGLA di Upton Sinclair

« Cooperativa Popolare del Libro » L. 650

Le donne hanno altresì rivendicato l'applicazione della costituzione e la sollecità approvazione del disegno di legge che stabilisce le norme per il lavoro a domicilio e che afferma che ad ugual lavoro deve corrispondere ugual salario.

NOZZE D'ARGENTO

Le hanno festeggiate, il giorno 19-3-1956, i coniugi Maria e Augusto Pirovano, titolari del negozio di frutta e verdura di via Ornato 14.

I nostri fervidi auguri.

Servizio a domicilio Telefono 60.32.48

Vini pregiati del Ga r da Vasto assortimento di Vini fini e da pasto Spumanti - Vermout Marsala - Liquori delle migliòri marche

b9

VINI E LIQUORI
L'ECO DI NIGUARDA 3
MILANO - VIA LUIGI ORNATO,
Interessante conferenza sul xxo congresso del P.C.U.S

NIGUARDA SPORTIVA

CALCIO

La "Niguardese„ marcia spedita Tre affermazioni consecutive

della squadra

NIGUARDESE - SOMMESE 4-2

Dopo due sconfitte consecutive ad opera della Salus e del Luino, i bianco-azzurri del comm. Banfi sono ritornati alla vittoria battendo nettamente la compagine di Somma Lombardo.

In questa partita i giocatori niguardesi hanno dimostrato ai propri dirigenti e tifosi che quando giocano con volontà sanno vincere e convincere.

Le quattro reti segnate tutte nel primo tempo portano la firma di De Asioli, il migliore uomo in campo coadiuvato in modo eccellente da Bosisio e Tagliabue. In difesa il solito Cortivo l'ha fatta da padrone. La mediana ha retto bene con Agosteo, Allevi, Maietti.

Della Sommese abbiamo apprezzato il gioco, veloce e sbrigativo, specialmente in Borsani e Colombo. Buono l'arbitraggio del signor Barbieri di Piacenza.

Le squadre:

NIGUARDESE - Mazzoni, Cortivo, Frigioni; Agosteo, Allevi, Maietti; Airaghi, Tagliabue, De Asioli, Bosisio, Turri.

SOMMESE - Carciaghi, Vailati, Cova; Francesconi, Bocchi, Andreoni; Gandini, Turra, Peornito, Borsani, Colombo.

LONATESE - NIGUARDESE 2-3 Poca gente oggi allo stadio, causa il freddo e la povertà di gioco dimostrata nelle ultime partite dalla squadra locale.

La Niguardese scesa in campo senza Frigioni, Agosteo e Maietti, ha giocato alla meno peggio senza impegnarsi a fondo, dando così vita ad un incontro scialbo e monotono; insufficiente per meritarsi una nota degna.

Le reti sono state segnate da Airaghi, Bosisio e De Asioli per la Niguardese; Sola (2) per la Lonatese. Ottimo l'arbitraggio del signor Liberali che si è distinto nel grigiore generale.

Le squadre:

LONATESE - Cattaneo, Mainini, Landoni; Mapelli, Stefanozzi, Bianchi; Busato, Della Faravelli, Crosta, Sola. NIGUARDESE - Mazzoni, Cortivo. Guidi; Turri, Allevi, Tagliabue ; Mugellesi, Belloni, De Asioli, Bosisio, Airaghi.

NIGUARDESE - GAVIRATE 2-0

Dopo un primo tempo scialbo ed incolore ove entrambe le squadre si

ALPINISMO

bianco-azzurra

sono equivalse per il gioco scadente e scorrettezze reciproche, la Niguardese si riprendeva nella ripresa cancellando la brutta prestazione del primo tempo.

Trame di gioco studiate, velocità e azioni di pregevole fattura sono state le premesse con le quali la squadra bianco-azzurra è giunta al successo.

Della Gaviratese il nostro giudizio è negativo e da questo si sono salvati soltanto le due mezze ali Mosele e Sepuspoti con alcuni spunti individuali.

Dal gioco sviluppato oggi, questa squadra demerita il posto che occupa in classifica.

Al fischio d'inizio dell'arbitro signor

Libane di Piacenza, i niguardesi partono di scatto impegnando seriamente la difesa ospite. Al 20' il palo dice di no ad un tiro fortissimo di Tagliabue. Al 32' la prima rete per la Niguardese ad opera di Belloni che approfitta di una difettosa parata del portiere Fagnani.

Nella ripresa il gioco si ravviva e nei primi minuti Belloni raddoppia il punteggio con un bellissimo colpo di testa. Un'altra rete di Belloni era inspiegabilmente annullata dall'arbitro.

I giocatori della squadra locale meritano tutti indistintamente un vivo elogio. Pessimo l'arbitraggio.

Le squadre:

NIGUARDESE - Mazzoni, Cortivo, Guidi; Agosteo, Allevi, Maietti; Turri, Belloni, Bosisio, Tagliabue, Airaghi.

GAVIRATESE - Fagnani, Del Vitto, Candani; Cavallero, Zucchelli, Porrini; Franzelli, Mosele, Marchesotti, Sepuspoti, Rivelli. Maietti

GIUSEPPE TURATI lio_rata

Questa consisteva in un duplice confronto il primo sul campo del « Niguardino » ed il secondo su quello della squadra avversaria. Mentre nella prima gara la squadra locale otteneva un chiaro successo, nella seconda si doveva accontentare di un pareggio, meritato e che gli aggiudicava la Coppa in palio. La squadra vincitrice era così composta: Caldera, Sberna, Tedesco, Poletto, Riva, Ronchi, Maffessoni, Gusmini, Panzeri, Lupi.

Assemblea alla "Rigoldi„

Nel salone del Circolo Verdi si è tenuta verso la fine del mese scorso, l'Assemblea annuale dei soci della Bocciofila « Rigoldi ». Oltre al normale svolgimento dei lavori, si è avuta la iscrizione alla Società di quindici giocatori provenienti da altre Bocciofile.

Aperte, sono quindi le più rosee prospettive ai dirigenti della « Rigoldi » per la prossima stagione estiva che auguriamo provvida di successi. Al termine dell'Assemblea, i soci nominavano il proprio consiglio che risultava così composto:

Presidente: Lampertico Francesco; vice pres.: Tomacci; consiglieri: Cartellini, Monzani N., Rossi P.; segretario: Polomini; dirett. sport. Vittori. L'ultima vittoria della « Rigoldi » è stata ottenuta in un confronto pallinistico a squadre contro la nasecnte Bocciofila « Speranza ».

Rinasce una Bocciofila

Incoraggiati dai successi ottenuti in campo pallinistico ed essendo la maggioranza di essi appassionati al gioco delle bocce, i soci del Circolo Familiare con promotori il signor Fenotti, veterano bocciofilo, Caldera Bortolo ed il valido giocatore « Barba » hanno ridato vita alla ex Bocciofila Niguardino; una Società che nel passato si era battuta con onore.

Dopo avere ampiamente discusso la impostazione ed il programma organizzativo che dovrà essere la base in futuro della Società è stato presentato e poi approvato l'elenco nominativo dei suoi dirigenti:

Presidente: Fenotti Giovanni; Vice Pres.: Caldera Bortolo; Segretario: Colombo Camillo; Consiglieri: Tedesco Arturo, Poletto Antonio, Ronchi Antonio ; Dirett. sport.: Seberna Uliano; Cassiere: Riva Mario. Allevi

PUGILATO

servizi per : SPOSALIZI - BATTESIMI - FUNERALI

Negozii. Piazza Ospedale Maggiore, 6 - Telef. 696.345 Via L. Ornato, 18 - Telef. 683.927

Abitazione: Via F. P. de Calboli, 18 - Telef. 691.506

MILANO

GIARDINO DI PRODUZIONE PROPRIA - PREZZI MODICI

CUTANEO ALFREDO

ELETTRICITA' IDRAULICA

ELETTRODOMESTICI

Si eseguiscono impianti in genero - Facilitasioni pagamento

MILANO - VIA HERMADA, 4 (angolo VIA ORNATO)

C.

di VILLA & ZANINI

OFFICINA LITOGRAFICA INCISIONI CHIMICHE

TARGHE - PLACCHE

Litografate - Chimicamente incise - Plexiglas - Ossidate anod camente

Smaltate - Pantografate - Fuse - Traforate - Decalromanie

MILANO - VIA HERMADA N. 3- TELEFONO N. 696.136

2abota tofio

di Camagni Carlo Dorino

Lavorazioni speciali in gommapiuma - Storta - Vinilpelle - ArredamentiTendaggi - Poltrone

MILANO- Via L. Ornato 19 Telefoni : Abif. 686.140 - Laborar. 683.324 FACILITAZIONI DI PAGAMENTO

Walara iuseppe

MILANO - Via Luigi Ornato 32 - Telefono 686.144 - MILANO

I per uomo e signora

Prezzi modici

BOCCE

Antonio Perego

Con la partecipazione di oltre quaranta gitanti, il Gruppo Alpinistico « Todeschini » ha effettuato lo scorso 4 marzo una gita sciistica alla Alpe di Mera, una località situata nell'alta Valsesia.

Neve in buone condizioni di sciabilità ed una giornata splendida hanno permesso di concludere in bellezza la stagione invernale 1955-56.

Tutte le sei gite compiute; dal Sestriere a Courmayeur, da Madonna di Campiglio all'Aprica, da Gressoney all'Alpe di Mera hanno pienamente soddisfatto le aspettative di coloro che vi hanno partecipato. Più che giusto è quindi apprezzare ed additare come esempio di attaccamento, l'operato degli instancabili dirigenti di questa bella, sana ed attiva Società, che disinteressatamente hanno lavorato sodo onde permettere agli appassionati dello sci di raggiungere località fra le più ricercate e a prezzi accessibili.

Chiusa la stagione invernale, la « Todeschini » presenta un secondo vasto programma di gite estive ed autunnali; prima tra queste vi è la oramai tradizionale « gita popolare » che ogni anno la Società indice in occasione della Festa dei Lavoratori.

Quest'anno essa avrà come méta: LIMONE PIEMONTE.

Due nuove e limpide affermazioni dei pallinisti del « Niguardino », una individuale e l'altra a squadre hanno confermato il felice grado di forma di questi giocatori.

La prima gara si concludeva con la vittoria dell'intraprendente Uliano

Sberna. Questa svoltasi il 4 marzo u.s. al Circolo Pirmavera premiava la volontà, la capacità e perchè no, un pizzico di fortuna il pallinista del « Niguardino ».

Infatti Sberna, otteneva il primo assoluto, dopo una lunga serie di eliminatorie. Passato nelle prime fasi della gara per un... filo, si riprendeva e dopo avere battuto per un solo punto Mauri Riccardo entrato con lui in semifinale con ugual punteggio, ter minava con sicurezza. In verità le finali sono state combattutissime, malgrado il punteggio basso realizzato da ogni singolo giocatore finalista. Accanita, questo è il termine esatto, la lotta per il primo posto tra Sberna e Panzeri che decretava la sudata seppur meritata vittoria del primo con uno scarto di soli due punti. Da elogiare le prestazioni di Monti, Merati e Caldera che finivano nell'ordine in classifica. Il secondo alloro conquistato dal « Niguardino », non meno importante del primo, è stato quello ottenuto in una sfida a squadre con la Bocciofila « Sassetti ».

GALLIANI

LimoNTA

Lunga è stata la sua carriera dilettantistica e tra le sue « vittime » figurano nomi che divennero quotati in campo nazionale ed internazionale. Egli militava in tre categorie di peso : mosca, gallo e piuma, con uguale ardore e successo. Su 120 combattimenti sostenuti ne vinse 109, pareggiò in 4 perdendone solamente 7.

L'arma migliore di Antonio Perego era il sinistro, con il quale non dava pace all'avversario immobilizzazione i riflessi. Amava come il fratello la linearità sul ring ed i suoi combattimenti risultavano piacevoli per l'agilità che possedeva, la velocità dei colpi che sapeva portare a due mani e l'impeto che gettava nel combattimento.

CONFEZIONI ACCURATE ASSORTIMENTO IN STOFFE

Prezzi modici

glio del pugile che sente di avere vinto, di aver dato tutto per questa vittoria che poteva aprire a lui un successo ambito: il titolo nazionale, si ribella e dai suoi occhi arrossati dalla fatica sgorgano copiose le lacrime...

Non è retorica questa, ma la fedele trascrizione di fatti che avvengono ancora oggi nel campo dilettantistico, dove i pugili combattono solo per vincere.

Poi la guerra, l'immane disgrazia che ferma tutto, tutto distrugge; anche Antonio Perego deve vestire il grigioverde.

Antonio è l'ultimo dei Perego; è un giovane trentenne dal volto affilato ove non traspare un segno dei numerosi combattimenti sostenuti.

Cominciò anch'egli giovanetto a battersi sul ring e del fratello Fidarmo aveva tutta l'impronta del combattente impetuoso e tecnico al tempo medesimo. A vederlo, così smilzo, dava l'impressione del sacrificato. Al suono del gong tutto mutava in lui; il suo sguardo freddo studiava l'avversario e le sue braccia mulinavano con pugni secchi sferrati con forza e precisione.

Alcune date e affermazioni significative sono il successo ottenuto nel campionato lombardo del 1942 sul quadrato della palestra dell'Alfa Romeo di Milano e l'entrata in semilifinale dei campionati italiani dei dilettanti disputatisi lo stesso anno a Viareggio. Antonio ricordando questo match sembra rivivere quei minuti: « Avevo vinto — esclama — solo la giuria mi ha sconfitto ». Gli appassionati della « noble art » che conoscono le amarezze e gli sconforti di questo sport virile, capiranno appieno il significato di quelle parole. L'orgo-

Nell'immediato dopoguerra egli ricomincia a combattere, disputa 9 combattimenti vincendone 8. In Italia è tornato per un breve periodo Dell'Orto, il pugile che apparve nel nostro numero di gennaio. Vede combattere Antonio e ne deduce che è maturo per passare in campo professionistico e battersi sui ring d'oltre Atlantico. Ma l'aurea prospettiva non infiamma il nostro pugile che preferisce rimanere in Italia, povero ma tra le sue mura ed i suoi cari.

« Gong »

Con gli sci all'Alpe di Mera
MILANO Ab.: lel. 67.34.69 VIA LUIGI ORNATO, 61 - TELEF. 693.550
Mazzi - Cedii - Corone &
(Servizi completi per sposalizi e funerali)
PIANTE E FIORI
Direttore Responsabile EDIO VALLINI Autorizzazione Tribunale N 3531 Tipografia La Fonte Grafica » Via C Ferirti, 5 - Tel. 637.915 4 L'ECO DI NIGUARDA
PIANTE - FIORI - MAZZI - CESTI CORONE CAMERE ARDENTI Addobbi in genere ASSORTIMENTO IN CERAMICA inerente al fiore
CLASSIFICA GIRONE D Rescaldin. 20 11 5 4 43 19 27 A.T.M. 21 11 4 6 34 28 26 Malnatese 17 10 5 2 31 14 25 Gaviratese 19 9 6 4 30 19 24 Parabiago 20 10 3 7 40 30 23 Sommese 21 8 6 7 27 25 22 Niguardese 20 8 5 7 33 29 21 Solbiatese 20 7 6 7 37 41 20 Gerenzanese 21 6 8 7 35 37 20 Caronnese 21 6 8 7 35 37 20 Luino 20 7 5 8 41 35 19 Vedanese 19 6 5 8 28 34 17 Caronnese 19 7 3 9 27 33 17 Mag. St. 21 4 8 9 20 34 16 Salus et V. 19 5 5 9 32 44 15 Lonatese 20 5 5 10 27 44 15 Cairatese 19 5 1 13 24 38 11
P.
Nuove affermazioni "del Niguardino„

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.