il dialogo
PERIODICO DELLA ZONA 4 / mensile anno ventunesimo numero 4 - maggio 1978

spedizione in abbonamento postale gruppo III - (70%)
spedizione in abbonamento postale gruppo III - (70%)
L'Assessore al Decentramento, Antonio Taramelli, aveva dichiarato a Il Dialogo che in aprile si sarebbero rinnovati i Consigli di zona. C'è un po' di ritardo, maggio dovrebbe però essere il mese buono.
La zona 4 avrà 32 consiglieri. È necessario che la composizione politica del Consiglio rispetti veramente i risultati ottenuti da ciascun partito nelle ultime elezioni amministrative. E necessario anche che ai Consigli di zona vengano delegati reali poteri di intervento nella gestione della cosa pubblica.
Gli accordi di vertice, le spartizioni dei saggi effettuate nelle varie federazioni dei partiti hanno sino ad oggi costretto la zona 4 a subire un Consiglio di zona non rispondente alla realtà sociopolitica della zona stessa.
La popolazione della nostra zona si è espressa democraticamente in modo progressista ed il nuovo Consiglio che verrà nominato dev^ tenere conto di questa volontà.
Tanti sono i problemi che debbono essere affrontati in zona: la sosta inoperosa degli autotreni, la nuova strutturazione dei mercati generali (Città annomaria) la scuola media di via Cadore, la sistemazione della Soveco, Teatro Quartiere ed il programma di intervento culturale per la -zona, i problemi connessi con le case di Corso XXII Marzo, ,il nuovo Consultorio ed i servizi sanitari della Palazzina di viale Puglie 33, un programma sportivo che aiuti i giova-
ni a meglio utilizzare I tempo libero, la sistemazione del verde esistente, 13.1e Cuoco, P.zza Imp. Tito, il problema Viabilistico, ecc.
Troppo tempo è stato sprecato in superflue dispute verbali, per troppe volte i lavori del Consiglio di Zona sono stati «monopolizzati»' da quei consiglieri che a pa— role dicono di credere nel decentramento, ma nei fatti fanno di tutto per rallentarne le decisioni. La popolazione della zona 4 non è per i verbalismi sterili, non è per il Consiglio di zona «tribuna» per continui inutili comizi; la popolazione della nostra zona pretende che in Consiglio siedano, nella democratica differenziazione del credo politico, persone che operino in modo concreto e tangibile' per il vero interesse di tutti i. cittadini e della comunità.
Questo debbono tenere presente gli organismi politici che andranno a scegliere i nuovi consiglieri e ne indicheranno le cariche.
Gli abitanti della zona si attendono il rigoroso rispetto delle volontà espresse nelle ultime elezioni e pretendono un concreto cambiamento che permetteva finalmente al Consiglio di zona, quello che dovrà portare la popolazione' alla elezione diretta nel 1980, di operare e di recuperare il troppo tempo perso.
Il modo e la sostanza della discussione della legge sull'aborto, avvenuta recentemente in Parlamento impongono alcune riflessioni. Al momento in cui scriviamo e difficile prevedere come si concluderà la vicenda di questa legge al Senato. Ma già quello che è accaduto alla Camera ci dà molti elementi di valutazione. Si è dovuto assistere ad uno squallido balletto tra P.S.I., P.C.I. e D.C. che ha portato ad uno dei risultati peggiori che le donne potessero aspettarsi, alla negazione dell'autodeterminazione, cioè del diritto della donna a decidere della sua maternità senza vincoli di altre persone (il marito o il padre). Per quanto riguarda la D.C. c'è da chiedersi se è l'aborto che le fa paura o il fatto che sia la donna a decidere. Quanto ai partiti della sinistra storica, hanno dimostrato che a loro la volontà delle donne, che blandiscono con tanta cura in circostanze elettorali, non interessa niente e che questa è stata per loro un buon primo passo per svendere un patrimonio di conquiste democratiche per un accordo, da cui si illudono di ricavare maggior potere.
Certo è che le limitazioni poste alla capacità di decisione della donna volute con le modifiche all'art. 5 (intervento del padre del feto) e all'art. 12 (innalzamento dell'età minima da 16 a 18 anni) sono un incentivo al permanere della clandestinità e quindi un impedimento sostanziale alla possibilità di prevenire la piaga degli aborti e di controllare l'uso delle strutture sanitarie.
PUNTI FONDAMENTALI
Se sarà confermata questa legge al Senato senza ulteriori peggioramenti si tratterà di farla applicare nel modo più adeguato possibile. In realtà pochi ne conoscono con esattezza i contenuti. Importante è l'articolo che stabilisce che i consultori hanno, nei confronti della donna in gravidanza, il compito di informarla sui suoi diritti, sui servizi che possono aiutarla, sulla legislazione del lavoro, cercando inoltre di attuare delle soluzioni che prevengano l'aborto. Questo è in relazione con una delle funzioni dei consultori fissate dalla precedente legge su di essi: fornire ogni strumento e informazione per la procreazione liberamente scelta. Qui tale funzione viene estesa e resa gratuita anche ai minorenni. Se una donna vuole interrompere la gravidanza può farlo, entro 90 giorni dal concepimento e nei casi stabiliti (serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, gravi problemi economici o sociali o familiari, previsione di malformazioni del figlio, violenza carnale), presentandosi a un consultorio o al suo medico, i quali valutano con la donna la situazione e le possibili soluzioni e le rilasciano un certificato con l'invito a pensarci per sette giorni; dopo questo periodo la continua in 3, pag.
La nuova regolamentazione delle locazioni sembra ormai cosa fatta. Una prima approvazione è già avvenuta al Senato e la quantità delle forze politiche che hanno votato a favore, o comunque non contro, è tale da far ritenere difficile la possibilità di un suo ulteriore rinvio nel tempo e di sue modifiche sostanziali. L'ampiezza delle adesioni non è però proporzionale alla positività dei contenuti della legge, molti sono infatti gli aspetti negativi e tali da denunciare come nella soluzione del problema si sia usata più attenzione agli equilibri del quadro politico che agli interessi dei lavoratori inquilini. Particolare attenzione è stata posta sulla necessità di rilanciare la iniziativa privata nel settore edilizio, data la scarsità di nuove abitazioni; per giustificare il riconoscimento di una consistente rivalutazione dei canoni delle locazioni già in corso ed assegnare valore di rendita a quelle nuove praticamente uguali a quelli di mercato. La parte economica della legge. che è stata oggetto del dibattito più ampio durante questi mesi non è però la più rilevante. Il sospetto è che si sia focalizzata l'attenzione su di essa per far cadere in ombra i veri contenuti essenziali, quelli in grado di qualificare la nuova recontinua in 2* pag.
Prende il via in questi giorni una nuova fase dell'attività del Teatro Quartiere di Piazzale Cuoco.
Sarà la zona 4, attraverso la s/Commissione Cultura del Consiglio di zona e la Cooperativa II Dialogo Informazione e Cultura, a farlo funzionare nei mesi di maggio e giugno. In luglio poi il TQ ospiterà la tradizionale manifestazione di «MILANO D'ESTATE» promossa dalla Civica Amministrazione.
Fatto veramente nuovo quello di un gruppo di cittadini che, sotto il costante controllo del Consiglio di Zona, provvedono alla gestione di una struttura culturale.
L'Amministrazione Comunale ha reso possibile la cosa ripristinando la struttura, mettendo a disposizione i tecnici e dando una valida mano per risolvere i problemi burocratici. Ecco nel concreto un «modo nuovo di amministrare la città».
Non solo spettacoli, ma anche dibattiti, animazione teatrale, luogo di ritrovo per i giovani, feste popolari, corsi di recitazione e molte altre iniziative nate in zona e destinate alla zona.
Il tutto sotto il simpatico titolo di TEMPO LIBERO INSIEME - TEATRO QUARTIERE DI P.LE CUOCO
golamentazione o renderla quasi inutile: la normativa.
Nel fornire quindi un quadro critico della legge, riassumeremo il discorso sulla normativa, sottolineando come sia rilevante per le conseguenze che determinerà per gli inquilini.
— La parte normativa campo di applicazione della legge: è limitato agli immobili destinati ad abitazioni situati in comuni con oltre 5000 abitanti; ne sono esclusi gli insediamenti terziari e industriali, i negozi, le seconde residenze, ecc. Si istituisce con questa distinzione un pericoloso regime di doppio mercato, che fornirà indicazioni precise per i nuovi interventi a quegli imprenditori che nei prossimi anni intendono investire nel settore edilizio, mentre prioritaria, per la forte domanda, è la necessità di nuovi alloggi. Necessario è quindi l'estensione dell'equo canone a tutto il patrimonio edilizio. durata dei contratti: Si fissa un termine di 4 anni assolutamente inadeguato e tale da vanificare qualsiasi regolamentazione.
Consentendo infatti ai proprietari di ottenere il rilascio degli alloggi con l'invio di una semplice comunicazione scritta, si riconduce il mercato verso una generalizzata liberalizzazione, cancellando qualsiasi tutela e garanzia del Jiritto alla casa e ponendo le premesse per sottoporre gli inquilini a pesanti ricatti dai locatori. Sarà infatti semplice ottenere forti aumenti di affitto o compensi straordinari all'atto del necessario rinnovo del contratto, che viene considerato in questo modo come qualsiasi altro analogo atto riferito a scambi privati di merce. La merce casa non è però evidentemente contrattabile liberamente fra le parti, non trovandosi le stesse su un piano di parità ed essendo la abitazione un pene irrinunciabile. La durata della locazione assimilandone il concetto a quello del rappoito di lavoro, non può essere quindi limitata, ma rimanere valida a tempo indeterminato e prevedendo la possibilità di una sua interruzione solo per evidente giusta causa (morosità colpevole, necessità urgente e improrogabile del proprietario, ecc.). Commissioni di conciliazione: previste persino nell'originale progetto del governo sono stata abolite e sostituite con l'introduzione del giudice conciliatore.
In primo luogo non è specificato il numero di essi che dovranno istituirsi per ogni comune e la cosa, dato il rilevante coutenzioso che inevitabilmente si verificherà, è tutt'altro che irrilevante al fine della adeguata rispondenza ai ricorsi per la determinazione dell'Equo Canone.
In secondo luogo il parere del Conciliatore è vincolante per i ricorrenti, ma non anche per tutti gli altri che occuperanno lo stesso appartamento in futuro, consentendo ai proprietari di imporre ogni volta ai nuovi inquilini le proprie condizioni. E opportuna invece la creazione di organismi più ampi, che prevedano la possibilità di una partecipazione diretta degli interessati per un effettivo e democratico controllo delle decisioni adottate, impegnative in assoluto per un determinato alloggio.
Utilizzo del patrimonio
immobiliare sfitto: nulla è previsto in questa direzione dalla legge. Estremamente importante sarebbe al contrario la concessione ai Comuni dei poteri di intervento per l'uso coattivo degli alloggi lasciati volontariamente vuoi con chiari fini speculativi da parte dei proprietari. Questa possibilità, da assegnare agli enti locali, è oggi particolarmente urgente data la crescente domanda di alloggi 5:1i edilizia economica-popolare presente fra i lavoratori e le insignificanti risposte che gli IACP forniscono a causa dei carenti finanziamenti dello Stato.
Per concludere il nostro giudizio sulla normativa, poniamo l'accento come l'equo canone così come è stato approvato al Senato non tenga conto del reddito famigliare, se non attraverso il «fondo sociale» che non avrà praticamente alcuna efficacia per la limitatezza della sua portata dati i consistenti aumenti che si verificheranno. È necessario rivedere il meccanismo di intervento del fondo sociale, prevedendo una sua estensione sia a livello economico che sociale.
Abbiamo volutamente trascurato di trattare la parte strettamente economica, non perché questa ci trovi d'accordo, ma perché data la complessità del problema, riteniamo che sia più valido approfondirlo con incontri presso la nostra sede. Sindacato Inquilini
Casa e Territorio
Zona 4 - viale Molise 5
Negli ultimi tempi si è sentito abbastanza spesso parlare di alimentazione naturale,' di macrobiotica, di cibi integrali, anche dalle colonne di rotocalchi e riviste che non spiccano per impegno e profondità. Questo ha forse contribuito a diffondere il sospetto che l'intera faccenda sia l'ultima mondanità portata dal vento annoiato di una borghesia in cerca di diversivi (per dimenticare) o di passatempi (per riempire un' vuoto). Ma è davvero soltanto una moda?
Il fatto è che, comunque ci si compiaccia di considerarlo, il cibo è oggettivamente la base della nostra esistenza fisica e mentale, nonchè la condizione della sua qualità. Cioè non solo ci consente di sopravvivere, ma decide in una certa misura della maniera, buona o cattiva, in cui viviamo. Anche se, dunque, rifiutiamo di occuparcene, quel che mangiamo si occupa di noi costantemente, nel senso che condiziona costantemente il nostro stato di salute fisio-psichica; siamo sempre, letteralmente, ciò che mangiamo.
Dunque è importante mangiare bene. E su questo sono tutti d'accordo. Le divergenze nascono quando si cerca di definire cosa sia il mangiar bene. Qui, si affollano pregiudizi d'ogni sorta. Proviamo a dire cosa NON è mangiar bene.
Mangiar bene NON è mangiare molto;
NON è rimpinzarsi di proteine;
NON è inghiottire 4000 calorie al giorno;
NON è mettere insieme nello stesso pasto molte co-
se diverse mescolate in complicati manicaretti; NON è spendere un sacco di soldi in rarità esotiche; NON è la bistecca tre volte al giorno; NON è il ristorante di lusso; NON è il self-service in cui tutto è confezionato in asettici involucri di cellophan che proteggono da microbi e manipolazioni umane; e non è neppure scegliere le vivande con un criterio estetico, secondo il quale più una cosa è bianca, liscia e lucente e più è buona. Infatti, è quasi sempre vero il contrario, dato che per ottenere prodotti di aspetto uniformemente lo» bisogna per forza ricorrere ad interventi artificiali e che per togliere ai cereali, allo zucchero o al sale le «scorie» che li rendono «impuri» (e che sono invece proprio la loro ricchezza), li si deve filtrare e adulterare (riempiendoli di ben altre e più gravi scorie), o come minimo impoverire. Il pane bianco, l'olio trasparente, sono il risultato di procedimenti che tolgono loro la parte migliore, quando addirittura non aggiungono elementi che alterano sostanzialmente la loro natura originale. Sono l'industria e l'agricoltura industrializzata con criteri di profitto a mettere in circolazione solo alimenti adulterati, sofisticati, trattati con antiparassitari, con pesticidi, con diserbanti (a volte per cinico calcolo, a volte solo per ignoranza di metodi alternativi o per pregiudizi avvallati dalla «scienza»). Quindi è a un livello
molto generale che bisogna intervenire, a quel livello cui si accede per via politica. Ma è vero anche che spesso si trascurano le mosse accessibili nel privato, nel quotidiano, vuoi per pigrizia, vuoi per disinformazione, vuoi per la persistenza di abitudini dure a morire. Qualcosa si può cominciare a fare già da soli, già oggi, perchè qualche canale produttivo-distributivo che proponga cibi ottenuti con un criterio di salute e di rispetto degli equilibri naturali esiste già.
Mangiare bene significa dunque nutrirsi in modo da avere il massimo delle energie senza caricare l'organismo di scorie che, accumulandosi, formano il terreno favorevole all'insorgere di tutte le malattie, comprese le più gravi e «incurabili». Mangiar bene significa aumentare il benessere e la salute, che non è altro che la somma della salute delle singole cellule del corpo, le quali si nutrono di ciò che viene loro offerto da digestione-alimentazione. Invece, più il tempo passa più è difficile restare sani. Esistono legioni di persone che da anni non si sentono bene, che hanno visitato decine di medici, spendendo fortune in denaro, inghiottendo quintali di pillole e che, pur vedendo aggravarsi i loro malanni, non hanno mai pensato a curarsi con il cibo, che è il più naturale, il più semplice, il più duraturo dei rimedi. Chiudiamo insieme il nostro pane quotidiano. Integrale però.
Serena N ozzoli
Spagna-Tunisia-Malta. Grecia-Turchia. Jugoslavia-Grecia. Egitto.
Paesi tutti da «scoprire» e in un modo che per molti può essere nuovo. Fare una crociera non è più una cosa che solo pochi privilegiati possono permettersi: ora è possibile vivere 8 o 15 giorni «diversi» a condizio- ni favorevoli per tutti.
L'interessante vita a bordo dell'Aphrodite, dell'Atalante o dell'Ellinis; le numerose escursioni (facoltative) che vi consentiranno di conoscere località nuove e i costumi di altri popoli; la squisitezza della cucina internazionale; le feste a bordo che occuperanno le vostre serate; la piscina sulla nave dove potrete tuffarvi e nuotare...
Presso l'agenzia viaggi «Cinque Giornate» in piazza 5 Giornate (Tel. 784641/2/3/4) e in viale Corsica 76 (Tel. 720220) potete avere tutte le informazioni necessarie a convincervi che una simile vacanza è quanto di meglio ci sia per trascorrere le vostre ferie o per fare un viaggio breve... e già fin da ora.
A proposito: per i novelli sposi e per la «terza età» ci sono sconti particolari (nella bassa stagione). E nel prezzo è compresa l'assicurazione contro un'eventuale annullamento del viaggio, per le spese mediche e di rimpatrio.
La mattina del 12 aprile sono finalmente cominciati i lavori di sistemazione del triangolo Bonfadini-CimoneVarsavia, più conosciuto come sede di Teatro Quartiere. Vi sono state delle difficoltà per sgombrare la parte prospiciente l'Ortnmernatn dei raccoglitori abusivi di cassette della frutta usate, ma sono state brillantemente superate da un intervento indolore della Vigilanza Urbana. /Amiamo pero dei timori che i lavori non possano essere portati a termine. Dalle pagine del Dialogo avevamo chiesto al Consiglio di Zona di cooperare attivamente alla realizzazione del parco Bonfadini, come viene denominato, proponendo migliorie e ampliamenti. Si era sentito per esempio durante l'ultima riunione della Commissione Territorio la proposta di costruzione di una pista ciclabile, completamente indipendente dalla rete dei vialetti pedonali, oppure un migliore orientamento dei campi da gioco rispetto alla luce solare. Ben vengano proposte di questo tipo. Importante però che esse si risolvano nel corso dell'esecuzione dei lavori eche questi non vengano sospesi magari per marginali questioni di principio o per fare salve norme burocratiche che la popolazione, da anni sottoposta alla visione dello «sconcio» dell'area ed alla rabbia di non poterla usare, non capirebbe.
Il nostro giornale ha speso montagne di carta e fiumi di inchiostro per tenere vivo il problema.
Il progetto del «Verde Vivo» è entrato ormai nelle speranze della gente e nello stesso vocabolario del Consiglio di zo-
na. Non si potrebbe ora giustificare altri ritardi senza avere contro la popolazione della zona.
Importante invece che il Consiglio di zona e le forze politiche più sensibili affrontino con vigore il problema della completa recinzione dell'area Bonfadini - Monte CimoneVarsavia e che con decisione e fantasia si risolva la questione della sosta inoperosa dei camion.
Non si deve, tra qualche mese ed a giardino completato, dover rincorrere il problema della eventuale invasione degli autotreni sui nuovi campi gioco o in mezzo ai vialetti appena tracciati. È necessario infatti che il Consiglio di zona, ed in particolare i partiti che fanno parte della «nuova» giunta, diano impulso e prestino attenzione alla realizzazione di tutta l'opera.
Il cittadino non recepisce la volontà di cambiare attraverso le parole dei discorsi ufficiali, ma piuttosto mediante episodi che sembrano marginali ma che dimostrano invece come il potere amministrativo centrale ha un occhio di riguardo per i problemi che toccano da vicino la gente ed ogni giorno.
Non è necessario ora guardare a faraonici piani regolatori, all'e decisioni delle grandil metropoli, a grandi «città an-I nonarie», questo lo si potrà fare anche tra qualche anno, ora bisogna dare soluzione a quelle cose che la popolazione attende da anni e per le quali le soluzioni sono ormai nelle attese di tutti.
Tiberio LusardiMercoledì 5 aprile è stato approvato dal Consiglio di zona il regolamento del ft omitato di gestione del Consultorio che si insiedierà nella palazzina di viale Pugile p. Purtroppo non si sa ancora con precisione quando il Consultorio verrà aperto all'utenza, poiché non è Aata ancora completata l'equipe degli operatori sociosanitari. In particolare si attende la convenzione fra Comune e l'ente ospedaliero (in questo caso la Mangiagalli) per quanto riguarda il ginecologo, e cioè la sua nomina ufficiale e la definizione del numero di ore che potrà garantire al Consultorio; inoltre sono ancora in corso le trattative per l'assunzione dell'ostetrica.
L'opinione corrente è che il Consultorio verrà aperto nei prossimi mesi (secondo l'assessore alla sanità Sirtori verso la metà di maggio, secondo altri da giugno a settembre).J3iguardo il regolamento dél Comitato di gestione credo sia necessario esaminare alcuni punti che meritano a mio parere una certa attenzione. Il Comitato di gestione del Consultorio sarà composto dagli utenti (2, per ora, eletti dall'Assemblea degli utenti), da 2 rappresentanti del Consiglio di zona, 3 rappresentanti del CUZ, come espressione dei Consigli di fabbrica della zona, 2 rappresentanti del Consiglio scolastico distrettuale, 1 operatore del servizio e 1 rappresentante per ogni movimento femminile o femminista che abbia rappresentatività e operi in zona.
A proposito delle rappresentanze di gruppi di donne all'interno del Comitato di gestione del Consultorio, è stata proposta durante la riunione del Consiglio di zona una compilazione di «schede di riconoscimento» attraverso le quali il Consiglio di zona si possa rendere conto della «rappresentatività ed effettiva operatività» citata dal testo del regolamento in questione, dei gruppi di donne che avrebbero fatto richiesta di entrare nel Comitato di gestione.
Allora è molto importante chiarire quali dovrebbero essere i criteri di valutazione della più o meno effettiva rappresentatività e operativita.
Essere rappresentative non significa avere alle spalle
un certo numero di tessere, ma rappresentare un gruppo di donne che opera concretamente sul territorio e cioè che promuove iniziative volte ad aggregare le donne della zona per ricercare insieme, attraverso momenti di discussione e di elaborazione una risposta a quelle problematiche nelle quali le donne sono coinvolte. Bisogna anche chiarire che il Consiglio di zona non dovrebbe avere bisogno di schede per conoscere i gruppi di donne che operano in zona, in quanto non può non conoscere un gruppo che ha .operato sul sociale, e la cui eco quindi è inevitabilmente giunta fino ad esso. Ma ritornando al Comitato di gestione, possiamo citare, fra i compiti a cui esso provvede, la verifica con l'utenza dell'attività del Consultorio attraverso riunioni e assemblee, la promozione di incontri con gli operatori socio-sanitari riguardanti lo svolgimento del servizio, e la sensibilizzazione e promozione di iniziative sulle finalità e funzioni del Consultorio presso la sede del Consultorio stesso o presso le comunità sociali esistenti in zona .(per esempio scuole, fabbriche, centri sociali ecc.).
Questo ultimo punto è particolarmente importante poiché una sua corretta applicazione consente agli utenti e a tutti coloro che si interessano al Consultorio, di riunirsi liberamente per parlare dei temi che possono costituire dei problemi o delle difficoltà (quali ad esempio la contraccezione e l'aborto, la sessualità, la prevenzione dei part' e delle gravidanze difficili, eccetera.). Altrettanto importante è il fatto che queste riunioni avvengano all'interno dei locali del Consultorio, che sarebbe così un importante momento di aggregazione per tutte le donne che vi si recano per una consulenza o una visita medica.
II Comitato di gestione prevederà quindi appositi spazi e luoghi all'interno del Consultorio perchè tali riunioni o incontri possano avvenire, e questo perchè la partecipazione attiva dell'utenza è fondamentale in una struttura socio-sanitaria che voglia chiamarsi pubblica.
Infatti è soprattutto in questo modo che è possibile conoscere con precisione le
.esigenze, problemi, e le richieste delle donne che si serviranno del Consultorio.
Prevenzione non significa solo controlli della propria salute, ma anche e soprattutto una corretta informazione sanitaria.
Negli incontri fra utenti e con i tecnici socio-sanitari è estremamente importante che questi ultimi impostino il loro intervento nell'ottica di una autentica prevenzione, trasmettendo quelle conoscenze che permettano agli utenti controlli autonomi della loro salute.
Il Consultorio dovrà quindi essere sede di lavoro comune, che veda le donne e i tecnici impegnati nella ricerca e nella elaborazione di una ipotesi di medicina nella quale il ruolo del medico sia anche quello di collaborare col «paziente», trasformato in soggetto attivo, nel comune intento di salvaguardare la sua salute.
-F.d.M.donna puo presentarsi, con il certificato, in una sede autorizzata per l'intervento. L'aborto può essere praticato anche dopo i 90 giorni di gravidanza se subentra un grave pericolo per la vita della donna o se vengono accertate rilevanti anomalie nel feto, tali da determinare grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.
Tutti gli interventi e le cure mediche sono gratuiti, a carico della Regione, anche per le donne che non hanno diritto all'assistenza mutualistica.
Questi mi sembrano i punti di più immediata utilità.
Ma se la legge entrerà in vigore il grosso problema sarà di farla funzionare. Infatti la trafila burocratica sopra esposta non pare l'ideale per aiutare le donne più sprovvedute, che sono quelle per cui l'aborto è pratica più comune e pericolosa. Per non parlare poi dei pericoli di intimorire la donna, di inquisire su di lei da parte di medici o di personale sociosanitario con metodi terroristici. Anche per questi motivi il consultorio pubblico dovrà essere non un'arida struttura ambulatoriale, ma il luogo in cui le donne del quartiere si trovano per conoscersi, per dare e trovare solidarietà, perchè i problemi non vengano vissuti nell'angoscia individuale ma socializzati e resi ricchezza di tutte, e perchè le utenti organizzino e controllino il lavoro degli «esperti».
ll lavoro in questa direzione sarà lungo e faticoso, anche nel consultorio della nostra zona, anche perchè non mancheranno coloro che cercano di intralciare in mille modi il funzionamento e lo sviluppo dei consultori pubblici, per poter poi dire che le leggi sui consultori e questa sull'aborto non hanno portato i risultati sperati.
CLINICA CHIRURGIA RADIOLOGIA ANALISI Piazza Insubria ang.Cicen Visconti 18 TeI.588891
11.12,30 /18.20 Dott. BORTOLAMIOL
14,30.16,15 Dott.GASPARINI
L VISITE NOTTURNE E FESTIVE
Mercoledì 12 aprile si è tenuta in Consiglio di Zona una riunione congiunta delle Commissioni Distribuzione, Territorio, Viabilità e Traffico per discutere il problema della città annonaria, che periodicamente si ripropone dalle pagine della stampa cittadina all'attenzione del pubblico. In parole povere si tratterebbe di riunire in un unico complesso il mercato all'ingrosso dei fiori, del pesce, dei latticini e derivati da affiancare (ristrutturandoli opportunamente) ai già esistenti mercati della carne, del pollame e all'ortomercato. Vi sono parecchi nodi da
sciogliere riguardo alla gestione; i principali sono: Servirà ai consumatore riunire in unico macroscopico centro di vendita tutti questi mercati all'ingrosso, in modo da poter affrontare in seri termini una politica calmieratrice dei prezzi?
Servirà lo stesso centro ai produttori e ai commercianti al minuto, nel senso di agevolare l'afflusso delle merci ed il trasporto nei punti di vendita al pubblico? Non si creeranno problemi di viabilità nel nostro quartiere, aggravando ancora di più l'annoso problema del archeggio dei TIR?
4) :...'ìÄirà possibile un controllo severo su tutte le di tipo igienico, qualitativo. erariale?
Per dare una risposta a tutti questi interrogativi si è deciso la nomina di 6 responsabili incaricati di prendere contatto con i 3 assessori interessati alla questione «città annonaria» e cioè assessore alla Distribuzione, Territorio e Viabilità. Si preannuncia un voto favorevole del Consiglio di Zona sulla questione solo se saranno positivamente risolte le questioni poste sopra. Sempre che nel frattempo non si decida di archiviare tutto.
T.L.Da diverso tempo nella nostra città è in corso una agitazione di tutto il personale insegnante delle scuole materne comunali. Oggetto della vertenza in atto fra le OO.SS.
C.G.I.L. - C.I.S.L. U.I.L. e l'Amministrazione Comunale, sono una serie di obiettivi che, è importante sottolinearlo. si caratterizzano nell'interesse della collettività cittadina e hanno come scopo il miglioramento di un così importante servizio sociale, quale è la scuola. Non è una novità che proprio questo tipo di scuola; la materna, sia stata fino ad oggi trascurata e costretta in condizioni non più adatte alle nuove esigenze della collettività.
In una logica riqualificante, le OO.SS. richiedono che vengano affrontati fra i vari punti:
1 una definizione del problema dell'inserimento dei bambini handicappati;
2 un ricalcolo del fabbisogno di organico con copertura delle assenze per ma. lattia, gravidanza e aspettativa:
— 3 possibilità di partecipazione alla gestione sociale in orari più accessibili.
Altrettanto importante la proposta avanzata dalla Giunta Comunale, di mantenere aperte per il mese di Luglio le scuole materne comunali e di affidarne la gestione a personale qualificato, e attualmente insegnante.
Fino ad oggi la funzione svolta dalle Colonie Eliourkline, era caratterizzata corf]e servizio puramente assistenziale, privo di ogni contenuto educativo. un vero parcheggio per bambini.
Utilizzando invece, come propone l'amministrazio le, le insegnanti che già svolgono una attività didattica continuativa, si ottiene che anche in questo periodo, i bambini possano inserirsi in un ambiente che risponda pienamente alle loro esigenze.
Per questi motivi risulta incomprensibile lo sciopero organizzato dalla C.I.S.L. Enti Locali, che pone come pregiudiziale alla discussione dei molti altri punti qualificanti (quale l'inserimento dei bambini handicappati, il numero di bambini per classe ecc. ecc.) il ritornare alla ormai superata gestione del Luglio.
Inoltre questa agitazione, al di là delle motivazioni, reali o presunte, per le forme stesse che hanno assunto (a bolizione del prescuola e doposcuola) ha creato gravi disagi ai lavoratori, che in prima persona ne hanno pagato le conseguenze.
I genitori della Scuola 'Materna Montevelino, di fronte a questa situazione, che li coinvolgeva forzatamente e minacciava di bloccare la scuola per due settimane, hanno risposto prestandosi volontariamente a gestire le fasce del prescuola e del dopoguerra, e ottenendo su questa iniziativa, il consenso di gran parte dell'utenza.
Su tutti questi temi, si è tenuta Venerdì 14/4 una assemblea della scuola che ha visto la partecipazione oltre che di tutte le educatrici e di due rappresentanti della C.I.S.L., anche di molti genitori diventando un momento di confronto e di serrato dibattito.
I genitori, i lavoratori, sono pienamente coscienti delle
gravi carenze di cui soffre oggi la scuola e della necessità di andare ad un radicale rinnovamento che entri nel merito dei contenuti che ad essa si vogliono dare.
Ma sono altresì consapevoli che questo obiettivo, che riveste una fondamentale importanza per tutta la società deve essere raggiunto attraverso la partecipazione e la collaborazione di i tti e su temi che non tendano,, come di fatto è avvenuto, a mantenere uno status-quo che altro non fa che isolare ancora di più la categoria delle insegnanti ed allontanarle da quelli che sono i problemi reali e contingente che il Paese, nella sua totalità, si trova ad affrontare.
I genitori della Materna Montevelino ribadiscono ancora, se mai ce ne fosse bisogno, la loro disponibilità al confronto e al dialogo; un confronto che ci auguriamo non pregiudichi l'attività che il Consiglio di Scuola sta portando avanti, ma che anzi offra nuovi stimoli ad un lavoro di tutti per una scuol che realmente educhi. Un gruppo di genitori della Scuola Materna Monte« velino
Proposta: costruiamo la storia del quartiere, tutti i cittadini sono invitati laborare
nostro a col-
Da qualche tempo è sorto un rinnovato interesse per tutto ciò che concerne il passato prossimo e remoto della nostra città: mostre fotografiche organizzate dal Comune presso la Rotonda della Besana ed in altre sedi, sempre nuovi libri nelle vetrine su «come eravamo», conferenze su questo agomento nell'ambito del ciclo «Milano per voi». Tutto questo è certamente positivo, ma abbiamo pensato che ancora manca
Lunedì 8 maggio, alle ore 21 presso il circolo culturale «Il Dibattito» via Monte Cimone ang. via Varsavia, si terrà un dibattito sul tema:
Proposte per una diversa strutturazione della società AI Progetto socialista»
Relatore sarà:
Umberto Dragone Ü membro del Comitato Centrale del PSI vicepresidente della Lega Naz. delle Cooperative
Introdurrà: Velio Piccionidegretario del circolo
Moderatore: Giulio Polottiassessore al demanio del Comune di Milano
La cittadinanza è invitata
Il circolo «Il Dibattito» in collaborazione con il Teatro Studio 75 organizza un seminario di recitazione che avrà luogo, a partire da lunedi 8 maggio alle ore 20,30, al Teatro Quartiere di P.le Cuoco.
Il seminario è strutturato sul corretto uso della voce (problemi di respirazione, casse di risonanza, ritmo di emissione), sull'uso del corpo (pesi e contrappesi, i passi, le mani, gli arti superiori, mimica facciale), l'immedesimazione, esercizi di dizione e di mimica, esercitazioni con i corsisti.
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi presso il Circolo «H Dibattito» via Monte Cimone (angolo via Varsavia) il lunedì e mercoledì alle ore 21.
qualche iniziativa specificatamente dedicata alle singole zone, dove invece è molto sentita l'esigenza di conoscere il proprio passato, un po per nostalgia ai tempi ormai trascorsi, ma anche e soprattutto per capire meglio il presente, e cioè la realtà con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni. Molti mali che oggi ci affliggono hanno la loro origine in errori ormai dimenticati e che bisogna conoscere per non ripetere: pensiamo al problema del verde vivo, degli spazi per i giochi dei ragazzi, della mancanza di alloggi ad affitti accessibili, tutti problemi che la mancata soluzione negli anni scorsi ha reso più gravi e difficilmente risolvibili. Per queste ragioni abbiamo iniziato a scrivere un libro su Calvairate, cui vorremmo affiancare una mostra fotografica o altre iniziative; ci servono fotografie, documenti, testimonianze scritte od orali, invitiamo tutti a collaborare per una iniziativa che ci sembra estremamente utile e necessaria.
Gigi BianchiLa Libreria CENTO FIORI organizza con la collaborazione di Medicina Democratica e del gruppo di controinformazione alimentare del Clesev un ciclo di incontri sulla, «EDUCAZIONE ALIMENTARE»
presso il Centro Iniziative Sociali, Piazzale Dateo 5.
venerdì 5 maggio, ore 21: «alimentazione e salute»: le sostanze nocive negli alimenti. I cibi che favoriscono un sano equilibrio del corpo e ne aumentano le difese. Introdurrà il dibattito il dr. Alberto Donzelli di Medicina democratica.
venerdì 12 maggio, ore 21: «alimentazione profitto»: la produzione dei cibi nell'ottica del capitale, le multinazionali alimentari, l'agricoltura e la chimica. Partecipa il gruppo di controinformazione alimentare del Clesav.
venerdì 19 maggio, ore 21: «alimentazione e scuola»: la refezione scolastica e il suo controllo da parte dei genitori; le tabelle dietetiche; le commissioni di controllo mensa; l'educazione alimentare a scuola. Presenterà il dr. Aldro Sachero, di Medicina democratica.
Una buona banca ti serve.
Una buona banca dà un interesse preferenziale ai diciottenni.
Aiuta i piccoli imprenditori.
E, grazie al "tempo reale" e al "terminalista cassiere", ti evita code e tempi lunghi.
Ma la nostra è una buona banca non solo perché oltre a questi servizi ha tutti quelli di una banca normale, ma anche perché da cento anni opera in Lombardia.
Guardando all'Europa. Per servirti.
A una buona banca ci si affida.
E' il nostro caso.
Nel '77 ci sono stati affidati 1.490 miliardi che abbiamo amministrato un po' dovunque in Lombardia. Infatti abbiamo ormai 61 filiali in questa regione. E siamo presenti con 14 sportelli all'interno di altrettante grandi aziende.
Ma, dalla nostra regione, ci viene accordata questa fiducia anche perché abbiamo corrispondenti in tutto il mondo. Perché siamo una buona banca.
i dialogo 5
alPeinstein ROMANZO
La mattina del 18 Aprile, mentre alcuni studenti stavano apprestandosi a prendere parte alla manifestazione indetta per ricordare la morte di Varalli e Zibecchi avvenuta appunto tre anni fa, ed erano davanti all'istituto, sono intervenuti senza alcuna apparente giustificazione otto furgoni corazzati della polizia che li hanno circondati e allontanati dalla scuola. Successivamente, mentre si cercava di organizzare una assemblea all'interno dell'Einstein con la Dartecioazione di alcuni studenti di altre scuole (Verri, Donatelli, Giorgi), nuovamente è intervenuta la polizia. Vi sono stati ancora attimi di tensione, tinchè ripartiti gli agenti, fortunatamente senza colpo ferire, gli «esterni» hanno potuto defluire fuori dalla scuola. Nessuna autorità scolastica ha voluto assumersi la responsabilità di aver chiamato la Forza Pubblica: il pretesto per l'intervento sarebbe stata la supposta pericolosità di alcuni «individui» che erano venuti a fare una specie di picchetto (tutt'altro che duro) e che tra l'altro, al momento dell'arrivo dei blindati, se ne stavano già andando. Ancora una volta è palese quanto l'Einstein sia feudo intoccabile della cosiddetta «Libera Associazione Genitori», su cui voci raccolte tra gli studenti fanno ricadere la responsabilità della chiamata della Polizia. Niente di nuovo dunque, malgrado tutto però non era mai successo di trovarci la polizia con i lacrimogeni innestati e i manganelli pronti per essere usati, anche se la logica che muove questi fatti è sempre la stessa.
Un gruppo di studenti dell'Einstein
(entio di alimentazione ed e.sletica naturale
VIA P. sorrocozho
TEL Fotto 7-05. ?09
Nel numero scorso abbiamo parlato di fotoromanzi. Uno dei gruppi che partecipa all'iniziativa di animazione ha scelto di prendere in esame questo tipo di pubblicazione (la più diffusa in Italia) ne ha individuato i caratteri principali (l'assoluta inverosimiglianza di storie, personaggi situazioni non itnpedisce che il lettore si convinca che quello che capita nei fotoromanzi può succedere da un momento all'altro anche a lui) ha deciso di scrivere una
traccia per un fotoromanzo, utilizzando tutti gli ingredien. ti di un vero fotoromanzo e mettendo in risalto l'irrealtà delle situazioni e la truffa consumata ai danni del lettore che viene continuamente indotto a sognare realtà irraggiungibili o addirittura inesistenti. Il titolo provvisorio del nostro fotoromanzo è «Fuscelli nella tempesta».
La trama del nostro fotoromanzo
La storia sì apre in una sperduta baita di montagna dove vivono un vecchio padre e una giovane figlia (Anna, la protagonista). Anna, stanca della vita in campagna, vorrebbe andare a vivere in città, ma il vecchio padre la mette in guardia dai pericoli che la città riserva a una giovane sprovveduta come lei e la invita a prendere in considerazione le insistenti proposte di matrimonio di Candido. un giovane pastore che le promette un futuro modesto ma tranquillo: solo lei, lui, e le sue settanta pecore. Anna tentenna ma alla fine parte e arriva in città. Qui la storia si interrompe per presentare la figura del protagonista maschile: Gianluca, un dirigente del supermercato, rubacuori sportivo, fidanzato con Isabella, una giovane benestante. Anna e Gianluca si incontrano casualmente più volte nell'arco della stessa giornata («Il destino conosce molti
CONFEZIONI
AMI uomo 1.. 29'000 e L.33'000
Abiti donna lusso cal i brafi L.-to.000
Yeans puro cotone L. r 5-oo
Prendisole e ebi4-i T000
-ZvagUe da 8 por ove vn poro cotone i.. Tcoo *RAM95
srEpotrA
radiootvc/bnoelettrodomestici
via faa dí bruno 5 tel. 588 557
rivenditore autorizzato
Grome miaVa vnodo L. 600o i c esca sci tennisi :GUALDANAsport via pistrucci 3 ■
modi per unire due cuori» dice l'apposita didascalia) e, all'ennesimo incontro fortuito (i capelli di lei si impigliano nella fibbia di Gucci che lui porta alla cintura) Anna si è ormai inesorabilmente innamorata di Gianluca. Lui, galante, le procura un posticino al supermercato che dirige, con polso d'acciaio e tenta immediatamente di sedurla trascinandola a casa sua con scuse paradossali. Ella sulle prime vorrebbe concedersi, attratta anche dai bollivi-omaggio del supermercato che Gianluca le regala a piené mani, ma alla fine si nega, volendo conservarsi pura fino 31 matrimonio. Nel frattempo Isabella, la fidanzata di Gianluca, scopre la tresca, minaccia il suicidio al termine di un drammatico colloquio con Gianluca e, nella foga, si spara sul serio. Non muore, naturalmente (nei fotoromanzi in genere muoiono i supercattivi e i super-buoni, i personaggi di mezzo se la passano piuttosto bene) GianhJc.9 viene circondato da unn stuolo di poliziotti che lo sospellano di aver sparato ad isaheiia un fPnente di polizia gli intima: «Sei finito, arrenditi!». Ma, nella foto suo ;essiva vediamo Gianluca libero carne l'aria, p.ssseggia tranquillamente per la città. Una didascalia spieg a.. «Liberatosi con uno ,r ;ratagem[Capita spesso che nei fotoromanzi, qu ;rido la trama si ingarbuglia 'roppo, intervengano didascalie, «esplicative» che testimoniano solo la scarsa capacità degli autori di creare una storia bene organizzata). Siamo oramai alla stretta conclusiva: Gianluca va alla resa dei conti con Anna, essa lo respinge, avendo capito di che pasta sia fatto. 'n più. Candido, calato temgestivamente dalla montagna, ha conquistato il cuore della bella conterranea. Gianluca, roso dai rimorsi, sposa Isabella inchiodata sulla sua ùoltrona a rotelle e consuma i suoi ultimi anni macerandosi nel pentimento. Anna sposa Candido e vivrà in campagna in malinconico ricordo dell'amore che ha segnato le sua giovinezza e la sua vita.
Il nostro intervento
La nostra storia non è più inverosimile e idiota di quelle che si trovano nei fotoromanzi veri. Ed è proprio questa la nostra intenzione. Noi non vogliamo fare una «satira» dei fotoromanzi facendone uno diverso dagli altri. Noi vogliamo utilizzare esclusivamente ingredienti «veri» e, soltanto esasperando la falsità di certe situazioni, di certi personaggi, ricostruire un fotoromanzo «vero», inverosimile e idiota come gli altri, questo sì. ma che a differenza degli altri, lo dichiari apertamente mettendo in evidenza, speriamo. l'inverosimiglianza e l'idiozia dei fotoromanzi in cui si ritrovano situazioni e personaggi come quelli che abbiamo descritto.
Walter Fontana
Per problemi di spazio siamo costretti a rinviare al prossimo numero la pubblicazione del lungo elenco degli abbonamenti pervenuti nelle ultime settimane.
Si è conclusa in questi giorni alla Biblioteca Calvairate la rassegna «Dietro le Quinte», ciclo di incontri settimanali con alcune compagnie teatrali la cui attività, seppure con caratteristiche diverse, è particolarmente legata alla realtà e ai problemi della nostra città. L'iniziativa ha ottenuto un grosso successo di pubblico che è sempre accorso numeroso nonostante le avversità atmosferiche e la sfortunata concomitanza con gli appuntamenti «Calcistico - televisivi». Ma oltre alle considerazioni di carattere quantitativo, quello che è più importante sottolineare è l'interesse che il pubblico ha dimostrato nel partecipare alla discussione e al dibattito che seguivano all'esposizione della compagnia. dei propri obiettivi e del proprio metodo di lavoro.
L'iniziativa è quindi da considerarsi del tutto riuscita. cosa che dimostra come «coinvolgere il pubblico» significhi innanzi tutto renderlo partecipe dell'intero processo di evoluzione attraverso il quale ogni compagnia costruisce il proprio prodotto teatrale finito.
La rassegna «Dietro le Quinte» non deve essere considerata come una felice iniziativa ormai conclusa ma come l'inizio di una attività che verrà continuata nei mesi di Maggio e Giugno in occasione della gestione del Teatro Quartiere da parte della zona.
S^no già previsti degli incontri con le persone che hanno seguito l'iniziativa allo scopo di stabili:e, sulla base di questa pri9<a esperienza, la via da seguire non solo per continuare, nrta per ampliare e coordinare meglio questo genere di atWità.
M .N
Spett. Direzione del «Dia-
logo», Siamo un gruppo di mamme che avremmo voluto far seguire un corso di nuoto pomeridiano a pagamento, ai nostri figli presso la sauola di Via Monte Velino. Siamo tutte abitanti nella zona ed i ragazzi frequentano già detta scuola a scopi didattici.
Abbiamo viceversa saputo che la piscina al pomeriggio non viene fatta funzionare.
Domandatone il perché abbiamo ricevuto risposte vaghe e interpellato per scrupolo il Centro Milanese per lo Sport e la Ricreazione, ci è stato risposto che delle quattro piscine presenti in altrettante scuole di Milano, solo quella di Via Monte Velino, per ordine del suo direttore, non è entrata regolarmente in funzione.
L'assurdità della cosa balza evidente agli occhi di tutti, specie quando si pensa che in tutta la zona Vittoria non esistono altre piscine per bambini e che fra questi è stata accertata una percentuale intorno all'80% di ragazzi affetti da atteggiamento scoliotico, per la cui guarigione il nuoto, come si sa, costituisce un toccasana.
Attualmente siamo state costrette a portare i nostri figli o alla piscina presso la scuola di P.zza Leonardo da Vinci (scuola e piscina gemelle rispetto a quelle di Via Monte Velino) o in quella di Via Mecenate, più vicina, ma più scomoda da raggiungere.
Così oltre al pagamento della retta regolamentare, ci dobbiamo sobbarcare ad una spesa non indifferente per mezzi di trasporto che, col primo novembre p.v., verrà oltremodo maggiorata contribuendo così ad aggravare ancor più, il già pesante costo della vita.
Essendo noi un gruppo abbastanza consistente e
COOPERATIVA POPOLARE
MILANESE DI GARANZIA PER
GLI ARTIGIANI DELLA
PROVINCIA DI MILANO s.r.l.
SEDE LEGALE: 20100MILANO
VIA LAGRANGE N. 8
TEL. 83.23.17
UFF. PROVINCIALI
MILANO - Via Sabaudia, 3Tel. 2032''7
LIMBIATE - P.zza V Giornate - Tel. 01620
BRUGHERIO - Via Dante, 40
MELEGNANO-Via Marsala, COMUNICATO PER TUTTI
GLI ARTIGIANI
L'artigiano incontra da sempre gravi e, molto spesso, insormontabili difficoltà nel reperimento del credito.
Le richieste bancarie delle
«Garanzie reali» (case, terreni ecc.), i tassi altissimi, le pratiche complesse e lunghe costituiscono gli elementi che di fatto impediscono all'artigiano di accedere al credito, con pesanti limitazioni e conseguenze negative per quanto riguarda lo sviluppo della
presumendo che l'iniziativa, a scopo peraltro altamente sociale, interessi molte altre famiglie, Vi preghiamo volerVi gentilmente interessare al problema affinché si possa sperare in una riapertura della piscina almeno per i corsi di primavera.
Con i più sentiti ringraziamenti.
É consuetudine del Dia'ogo non prendere in considerazione le lettere che pervengono alla redazione non firmate. In questo caso, si è voluto ugualmente trattare l'argomento. proposto dalla lettera qui riportata. perchè di interesse generale.
La Monte Velino è una delle cinque scuole elementari milanesi che dispone di una piscina. La vasca, nella quale vengono immessi circa 33 metri cubi d'acqua. misura metri 12.5x6, la profondità massima è di centimetri 80 e la minima di centimetri 40.
L'impianto. provvisto di filtro di depurazione, è attrezzato anche di un dispositivo per il riciclaggio dell'acqua. Ogni giorno avviene un ricambio di circa 10 metri cubi di acqua lo svuotamento totale della vasca dovrebbe essere effettuato ogni quindici giorni.
La conduzione dell'impianto, compreso il giusto dosaggio della quantità di cloro che l'acqua deve contenere, è affidato al macchinista presente a scuola i controlli periodici igienico-saniiari sono eseguiti a cura dell'ufficio di Igiene del Comune.
L'impianto e inoltre fornito di attrezzature complementari: spogliatoi, docce limitate a tre, Jn boiler inadeguato alle esigenze, asciuga capelli che necessitano di revisione. Frequentano gratuitamente un regolare corso
nuoto circa 650 alunni della scuola appartenenti alle classi terze. quarte e quinte, pari al 70 degli scolari delle classi interessate.
Gli alunni, all'inizio dell'anno scolastico, ricevono tutti dalla Direzione Didattica l'invito a par-tecipare ai corsi. Sono ammessi esclusivamente coloro che presentano il certificato medico di idoneità al nuoto e la domanda di ammissione sottoscritta da uno dei genitori. La Monte Velino, da quanto risulta, è l'unica scuola che ammette ai corsi gli alunni delle classi terze.
Sono preposti all'insegnamento tre istruttori abilitati, due incaricati dal Provveditorato ed uno dal Centro Milanese per lo Sport e la Ricreazione.
La piscina viene utilizzata tutte le mattine sabato compreso e tutti i pomeriggi fino alle ore 16,30 ad esclusione, per motivi tecnici, del mercoledi e del sabato. Dette ore vengono recuperate nei pomeriggi di lunedi e giovedì, dopo le 16,30.
I dati sopra riportati, verificabili in qualsiasi momento, sono stati presi in esame dal Consiglio di Circolo in sede di discussione per l'utilizzazione della piscina da parte degli alunni. Al Consiglio spetta, infatti, per legge stabilire le modalità per l'uso delle attrezzature sportive della scuola, mentre la procedura per la concessione d'uso delle stesse attrezzat.re in orari extra scolastici a favore di terzi (società private o enti), prevedeva che il Consiglio di Circolo, come il Consiglio di Zona, esprimessero un parere. La decisione competeva, in assenza del Consiglio di Distretto, al Provveditorato ed al Comune.
Nel caso specifico il Consiglio di Circolo della Monte Velino si è dichiarato contrario ad un intensivo impiego della pisci-
na. considerato le ridotte dimensioni della vasca, la presenza costante di sostanze organiche nell'acqua ed evidenziate dalle analisi e l'efficienza dell'intero complesso che, sottoposto a naturale usura, dovrebbe essere sottoposto ad una radicale revisione.
Il parere negativo è stato motivato, quindi, da comprensibili e cautelative misure igieniche e non certo suggerito da una assurda politica restrittiva nei confronti degli abitanti della zona ai quali, invece, è stata data, senza esitazione, la possibilità di utilizzare le palestre ed una aula della scuola. Non si può ignorare, infine, che il Comune, interpellato in proposito, ha fornito una risposta evasiva sulla capacità ricettiva della piscina in rapporto al numero degli alunni frequentanti.
Questo il quadro generale della situazione che la scuola riferisce ai genitori interessati. Della piscina, peraltro, si è parlato a scuola, oltre che in Consiglio di Circolo aperto al pubblico, anche in varie Assemblee. É doveroso infine precisare che il Direttore Didattico della Monte Velino, contrariamente a quanto si afferma nella lettera pervenuta dal «gruppo di mamme», si è sempre dichiarato favorevole all'istituzione dei corsi pomeridiani a pagamento.
La carenza di impianti sportivi a livello nazionale è preoccupante al pari delle attrezzature della scuola. Allarmante è pure il disinteresse generale per una materia tanto importante quale l'educazione fisica, specie nella scuola dell'obbligo.
Cosa aspettano i genitori a battersi con convinzione e determinazione per esigere dallo Stato un intervento risolutivo, anzichè disperdere le proprie forze alla ricerca di mortificanti soluzioni di ripiego'
La rivista fondata da Filippo Turati
riporta e commenta i fatti del socialismo italiano, europeo e internazionale e dedica la parte centrale di ogni numero a un tema (politico, sociale, ideologico o culturale) con la collaborazione di numerosi specialisti, e con un linguaggio chiaro.
Sulla Critica sociale, ogni due settimane, rubriche, opinioni, dibattiti, documenti, lettere, saggi.
propria attività.
E possibile superare queste difficoltà diventando soci della Cooperativa Popolare Milanese di garanzia, strumento per il credito alle imprese artigiane creato e gestito dagli artigiani, organizzati nella C.N.A. e comunque a disposizione di tutte le cate.gorie.
La Cooperativa può concedere sino a 5 milioni al tasso d'interesse del , restituibili in 4 rate semestrali.
Si diventa soci acquistando da 1 a 8 azioni da L. 10.000 ciascuna (che rimangono di proprietà del singolo socio) e dimostrando di essere regolarmente iscritto all'albo delle imprese Artigiane e alla Camera di Commercio (elenco ditte) della provincia di Milano.
La Cooperativa garantisce il prestito nella misura del 100 e libera pertanto l'artigiano dalla richiesta delle garanzie dalle banche.
Per informazioni e per adesioni rivolgersi ai nostri uffici provinciali sopraelencati o nelle sedi di zona.
VeMfecto:
cluelk deitast;to rruste.te
\4a cambi2lbi -IA alLigi
La Critica sociale è uno strumento indispensabile di informazione e di aggiornamento per tutti col o che vogliono saperne di più sul socialismo di ieri, gi e di domani. Abbonatevi.
Ogni numero nuora Critica sociale. dedica la copertina e la parte centrale tema specifico. Ecco i titoli di copertina
specie e, Giuseppe Faravelli e il socialismoitaiiano
3 Europa: rivoluzione o elezioni truffa?
4 Anna Kuliscioff socialista e femminista
5 Maggio 1947: fine del governo tripartito
6 Bobbio: l'umanesimo socialista da Marx a Mondolfo
7 L'accordo di Helsinki e i diritti umani, due anni dopo
8 Eurocomunismo. Carrillo, l'Urss e il Pci
9 Rai-TV: la mappa del potere
10 Dove va la Massoneria italiana?
11 ll programma dei socialisti
12 La cultura, la crisi, la città
13 Individuo e società dopo Freud
14 Mitterrand: socialisti al bivio
15 La SPD e lo Stato tedesco
16 Le donne e l'aborto,
Ufficio esposizione: Via Tito Livio 20 Ä Telefono 5460547
POSA PAVIMENTI ceramica di qualsiasi marca Ä marmo. moquet
PARQUET lamatura Ä verniciatura Ä riparazioni
IMPIANTI idraulici Ä sanitari Ä elettrici
TAPPEZZERIE imbiancature Ä verniciature
PORTE normali-mogano-noce/porte pieghevoli e blindate
ARREDAMENTO bagno. specchiere. ampia esposizione
LPREVENTIVI SENZA IMPEGNO
È con rammarico che dobbiamo riferire di un nuovo atto di violenza accaduto nella nostra zona. Si tratta della sparatoria che ha avuto luogo contro un gruppo di giovani del comitato antifascista Vittoria in Piazzale Cuoco angolo viale Molise. Il fatto, che ha avuto risonanza anche sulla stampa cittadina, sembra così notar essere ricostruito: un gruppo di circa una cinquantina di giovani del comitato antifascista, provenienti dalla loro sede di via Cadore si dirige in corteo verso piazzale Cuoco scandendo slogans antifascisti denunciando con particolare attenzione le connivenze, note ormai ad ogni abitante della zona, tra fascisti e spa3ciatori di droga pesante, il particolare modo di eroin. Quando i giovani sono ormai giunti 'in piazzale Cuoco ha luogo 'la provocazione faspista con tecnica tristemente nota. Infatti è con questa medesima tecnica, spari Ida una moto (sempre una Kawasaki) in corsa che poi si cilegua, che sono stati assassinati i due ragazzi del Centro Sociale Leoncavallo. Fortunatamente questa volta i/colpi, anche se sparati ad altezza d'uomo, non sono andati a segno. Sembra anche che stavolta la Polizia, a differenza di quanto accaduto per l'omicidio di Fausto e laio, non' brancoli nel buid. Infatti il DIGOS, cioè la sigla che denomina l'Ufficio Politico della Questura, avrebbe identificato in Aurelio Di Benedetto ex sanbabilino lo sparatore ed avrebbe assunto elementi sufficienti per identificare an-
che il complice. Va fatto per altro notare che questa subitanea identificazione è potuta avvenire solo grazie a testimonianze rese dai giovani che hanno riconosciuto i loro assalitori. Evidentemente però non si può restringere o limitare il discorso a questo singolo, per quanto grave episodio. Esso deve essere allargato considerando come tutta la nostra zona stia diventando ormai luogo di ritrovo di numerosa delinquenza. Non è infatti un caso che certe piazze, in particolar modo piazza Insubria e piazza Martini stiano diventando dei luoghi scarsamente praticabili, perlomeno di sera. Non è ancora un caso che proprio nella nostra zona la manovalanza «nera» trovi spazio. Non è infatti da dimenticare che qui esiste un terreno fertile, basti pensare al ruolo accentratore giocato a questo :riguardo dalla sede fascista di ria Mancini. È anche da dire che non è con lo scrivere frasi minacciose, tipo quelle comparse sul luogo della sparatoria, si possa risolvere qualche cosa ma anzi si ottiene l'effetto opposto perchè così agendo si fa venir meno quella coesione necessaria che dovrebbe essere realizzata attorno alle forze che bene o male cercano di miglio.-are la vita socio-collettiva el quartiere. Chiudiamo perbiò con l'invito a tutta la popolazione del quartiere ad esercitare una ferma, non violenta vigilanza ed ad attuare una denuncia chiara e precisa dei legami esistenti tra neJfascisti e malavita organiz2ata. F.M.
Le iscrizioni si ricevono dal 15 maggio presso
Via Sismondi 34 VISIOLI Cartolibreria Via Spartaco 37 CACCIA PESCA SPORT - Negri Paolo Via Monte Piana 5 (Rogoredo)
rnon affidate il ripristino del vostro appartamento al primo che capita! potreste pentirvene... Interpellate
Questa rubrica ha lo scopo di aiutare i nostri lettori a meglio comprendere le norme e le leggi che regolano la previdenza sociale nel nostro Paese.
La legislazione sociale è un complesso di norme avente come oggetto la tutela e lb protezione del lavoratore nello svolgimento della sua attività. Da qui l'importanza, per il lavoratore di conoscer seppure nelle linee essenzeli, le innovazioni e modific e che gli interventi legislativi apportano alle materie che fanno parte della legislazione sociale.
Uno di questi interventi è rappresentato dalla legge 9.12.77 n° 9U3 relativa alla parità di trattamento fra uomo e donna in materia di lavoro. Nel tentativo di realizzare tale parità la legge dispone che è vietata ogni discriminazione fondata sul sesso per quanto concerne l'accesso al lavoro, l'attribuzione di qualifiche, mansioni e progressioni di carriera; che la lavoratrice, a parità di prestazione o pari valore, ha diritto alla stessa retribuzione del lavoratore, che le assenze per maternità sono considerate ai fini della carriera come attività lavorativa..
Cosi come riconosce al padre lavoratore, in alternativa alla madre o quando i figli gli sono affidati di assentarsi dal lavoro in caso di malattia del bambino, comprovata da certificato sanitario. La legge dispone inoltre che le donne lavoratrici, in possesso dei requisiti per il diritto alla pensione di vecchiaia, possono continuare a prestare la loro opera fino alla età di pensionamento prevista per gli uomini da disposizioni legislative, regolamenti o contratti.
La volontà di continuare a lavorare dopo il raggiungimento del diritto della pensione di vecchiaia, deve essere comunicata, dalla donna lavoratrice, al datore di lavoro, almeno tre mesi prima della data di perfezionamento del diritto alla vecchiaia.
La normativa sopra accen-
nata, oltre a stabilire una parità fra uomo e donna in materia di lavoro si traduce poi. con la prosecuzione della attività lavorativa, in una maggiore anzianità contributiva e quindi in un miglioramento dell'ammontare della pensione di vecchiaia, realizzando così, una uguaglianza nell'ambito delle assicurazioni sociali.
Sempre in questo ambito, la legge ha poi introdotto una parità per quanto concerne le pensioni ai coniugi superstiti della assicurazione generale obbligatoria. Come è noto, in passato il diritto alla pensione ai superstiti era riconosciuto al marito, di assicurata o pensionata deceduta, purché alla data del decesso della moglie egli fosse riconosciuto invalido. Con la nuova normativa questa condizione non è più richiesta; sicché la pensione ai superstiti sarà riconosciuta al marito alle stesse condizioni previste per la moglie; purche il decesso della moglie sia avvenuto dopo l'entrata in vigore della legge, e cioè dopo il 18.12.77.
Questa norma oltre che per l'assicurazione generale obbligatoria e i suoi trattamenti sostitutivi ed integrativi vale per i dipendenti dello stato, per gli altri enti pubblici, nonché per trattamenti a carico di fondi e gestioni ed enti sostitutivi alla assicurazione generale obbligatoria, per i lavoratori autonomi e per i professionisti.
Analogamente la legge dispone per le prestazioni ai superstiti previste dalla legge sugli infortuni sul lavoro o malattie professionali. Nel senso cioè che dette prestazioni sono estese alle stesse condizioni stabilite per la moglie, al marito della lavoratrice deceduta per infortunio sul lavoro o per malattia
Via Ciceri Visconti 16 (Interno Tel. Abit 57 15 56
professionale, sempreché l'evento si sia verificato dopo rerarata in vigore della presente legge che come già letto è il 18.12 77.
La legge poi opera nelambito delle prestazioni della assistenza sociale, ed in proposito dice testualmente:
«Gli assegni familiari, le aggiunte di famiglia e le maggiorazioni delle pensioni per familiari a carico possono essere corrisposti, in alternativa alla donna lavoratrice o pensionata alle stesse condizioni e con gli stessi limiti previsti per il lavoratore pensionato.
Nel caso di richiesta di entrambi i genitori gli assegni familiari, le aggiunte di famiglia o le maggiorazioni delle pensioni per familiari a carico debbono essere corrisposti al genitore con il quale il figlio convive».
Per effetto della legge in questione sono quindi ventfte meno in materia di assegni familiari, quelle norme che in passato condizionavano il diritto alla donna a percepire (letti assegni.
Sicché indipendentemente dalla posizione del marito la moglie potrà fruire gli assegni familiari per i figli; nei casi in cui oli assegni siano richiesti da entrambi, l'assegno verrà riconosciuto al genitore con i quali il figlio convive.
Franco ColomboIl «CORO MEDIOLANUM» con sede in Pie Oberdan 1 intende arricchire il proprio repertorio di musiche polifoniche antiche e moderne e potenziare il gruppo inserendo nuovi elementi. Telefonare al martedì e venerdì dopo le ore 21,30 al numero
208449
Spett. Direzione di «Dialogo» ho letto l'articolo sulla droga firmato da Longoni e ne sono rimasta sorpresa. A mio parere in questo articolo traspare un accento di accusa verso i complessi ospedalieri e verso le loro esitazioni nel ricovero dei drogati. E vero che ogni essere umano va aiutato ma appunto per questo io domando: è andato qualche volta Longoni alle accettazioni dell'ospedale o nella corsia dello stesso? Ha visto quanta e quanta gente chiede affannosamente un posto e quanti letti anche nelle corsie? Ha visto quanti casi gravi e talvolta disperati? Si è reso conto che gli ospedali straripano di malati e che in nessun caso potrebbero accettare tutte le richieste dei drogati che (lo scrive Longoni nel suo articolo) sono in conMnuo e pressante aumento'?
Perché i giornalisti riportano nei loro articoli che ai drogati è stato negato il ricovero e tacciono sul fatto che anche a molti altri ammalati succede lo stesso? Perché parlano delle carenze sanitarie solo quando si tratta di drogati? E perché noi mutuati che dobbiamo pagare il medico, le medicine, supplicare ed affannarci se disgraziatamente abbiamo bisogno di un letto in ospedale, perché domando: non siamo noi degni di nota? Cordialmente.
Rosati Ersilia
Condividiamo pienamente quanto la signora Rosati espone nella propria lettera. La situazione sanitaria nella nostra città è tragica non solo per i tossicomani, ciò non toglie che l'attenzione di chi si occupa di problemi sociali debba mirare alla loro solGzione in modo approfondito considerandoli nel proprio contesto. A.L.
Il Movimento Lavoratori per il Socialismo comunica che il Il° Congresso della sezione di Via Arconati inizierà il giorno 13-14 maggio, i temi in discussione verteranno sul progetto di tesi per il I1° Congresso Nazionale del Movimento e sull'attività svolta nel quartiere. Daremo sul prossimo numero più ampio resoconto dei lavori del congresso e delle iniziative piu legate ai problemi della nostra zona.
Facciamo borse, cinture, borsellini in cuoio anche su ordìnazkine e le vendiamo a prezzi modici - Telefonare 7383104730904
Cambio 2 locali 1° piano in via degli Etruschi con 3 o 4 locali zona Molise, Corvetto o altra zona di edilizia popolare. Rivolgersi a COLAMONACO - Via Etruschi 9.
Periodico della zona 4 Vittoria - Romana - Molise 11Ä11~111Ä111~~1~
Viale Molise 5 - 20137 Milano Telefono 5 460 880 c/c Postale 57644205
EDITRICE Il dialogo - Informazione e cultura Cooperativa ar. I. Viale Molise 5 - 20137 Milano Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 200 del 11-5-1973
DIRETTORE RESPONSABILE Gian Mario Maggi
SEGRETERIA lunedì Mercoledì Venerdì al mattino Claudia Dal Bo PUBBLICITA' Patrizia Trapanelli STAMPA Rotografica Via Ciovasso 4 - Milano
TIRATURA 17C00 copie Costo unitario L. 200
Già sullo scorso numero II Dialogo ha dato notizia che
Associato all'U.S.P.I. Unione Stampa Periodica Italiana
il via dall'Idroscalo la seconda edizione della Milanocicloturistica, organizzata dall'Assessorato allo Sport-Turismo dell'Amministrazione Provinciale in collaborazione con la Regione Lombardia, il Comune di Milano e l'Ente Provinciale per il Turismo. Il Credito Commerciale ha sponsorizzato la manifestazione.
La «cicloturistica» toccherà, oltre al territorio del Comune di Milano, i Comuni di Segrate, Sesto San Giovanni, Monza, Villasanta, Concorezzo, Agrate, Carugate, CernuscoS.N., Limito. di Pioltello, per giungere poi all'Idroscalo. Nella stessa giornata all'Idroscalo si terranno diverse 'manifestazioni tra le quali «vuoi provare la barca a vela?» per i bambini (gratuito), saggi di ginnastica a cura della Società sportiva «Pro-Patria» ed un concerto di corpi bandistici.
Le iscrizioni alla «Milanocicloturistica» si ricevono, oltre che presso la redazione de Il Dialogo in viale Molise 5, anche nei sottoelencati punti.
Le Succursali e le Concessionarie Fiat di Milano e Provincia saranno presenti con le nuove 131
Fiat 131: brillantezza e robustezza Ho da Campione del Mondo Rally.
Settore Automobili Filiali di Milano