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Notiziario dei lavoratori degli
non redichia o
dio. ..No l P ma cis sforziamo lavoratori di comprendere
ganizzarsi per condurre una azione solidale che tende alla costituzione di una soStabilimenti FALCK cietà di liberi e di eguali ".
Togliatti
La lotta dei metallurgici si estende in tutta Italia
Giù la maschera Falck !
Il signor Falck dietro la maschera erezione Generale, cerca di confutare in una lunga lettera le ragioni dell'azione in corso nei suoi stabilimenti, sforzandosi di spostare su di un terreno politico quella che è solamente ed esclusivamente azione di carattere economico e sindacale.
La Direzione Generale nel voler troppo confutare finisce però per affermare apertamente che non intende riconoscere le richieste dei lavoratori, che non intende assolutamente concedere la rivalutazione.
Cosa afferma nella sua lunga lettera la Direzione? Che Falck ha già dato troppo, che i lavoratori percepiscono paghe superiori e nel fare i conti del lieve miglioramento economico che porterebbe la rivalutazione, vuol spiegare che questa non vale la pena di essere applicata.
La Direzione Generale si guarda bene però dal dire con- precisione duali sono stati i veri miglioramenti, Citando cifre che dimostrino le sue enti concessioni, come si bene dal dire quanto ha dilnuito sulle paghe dei propri lavoratori in rapporto alla produzione ed ai cottimi.
Falck afferma che i suoi lavoratori percepiscono pa esorbitanti. Vediamo un po' al ilglio inconfutabile delle cifre quanto guadagna , un operaio della Falck:
Un manovale, lavorando 42 ore con 2 persone a carico e con assegni familiari, percepisce mensilmente L. 31.000.
Un operaio specializzato, lavorando 42 ore, 2 familiari a carico con assegni, L. 32.000.
Un saldatore specializzato, 42 ore lavorative, 2 persone a carico, L. 36.000.
Un collaudatore, ore 44, lire 28.000.
Un attrezzista, ore 44, L. 30.000.
Queste dunque sono le alte paghe di Falck, che, contento di tutto ciò, ha pure aumentato il costo della • mensa, portandola da 7 a 15 lire.
Ci sa dire Falck quali aumenti ha fatto ai propri dipendenti dal 1947 ad oggi? La nostra domanda è destinata a finire nei silenzio di fronte un uomo che sa solo speculare sui lavoratori.
E le libertà sindacali? Falck si
aitanna ad affermare che nell'interno della fabbrica vi è piena libertà sindacale Come si concilia tutto ciò con il divieto da parte della direzione ai componenti della CI, di riunirsi quando vi è qualcosa di straordinario? Si dimentica il Signor Falck che perfino i suoi lacchè tipo Magni hanno sentito il dovere di protestare contro la direzione generale per questo motivo? La direzione generale vuol sapere dove si vuol arrivare e, guarda il caso, anche noi vorremmo sapere con precisione dove vuol arrivare Falck.
Dove vuol arrivare quest'uomo quando aumenta la mensa, quando non concede miglioramenti salariali, quando denuncia i dirigenti sindacali, quando mobilita la polizia ed i carabinieri per permettere il crumiraggio?
La risposta è facile: Falck vuol mettere i lavoratori in condizioni di miseria e di fame, in stato di • insopportabile schiavitù per poter
preparare gli animi alla nuova guerra, dalla quale spera, come nel passato di ricavare ingenti profitti. Ecco perchè preferisce perdere gli attuali profitti, ecco perchè il Vulcano non produce. Falck, da perfido calcolatore, pensa certamente che è meglio perdere qualche milione ora ed avere in seguito la possibilità di
guadagnare in poco tempo miliardi sul sangue e le sofferenze dei lavoratori, come già ha fatto durante le ultime guerre.
Ma Falck ha fatto i conti senza l'oste, e l'oste in questione sono tutti i lavoratori i quali non permetteranno a questo vampiro l'attuazione dei suoi criminali propositi.
GLI OPERAI METALLURGICI SOSPENDERANNO IL LAVORO VENERDI' DALLE li:VALLE 12 per protestare contro la politica di sopraffazione e di intensificazione dello sfruttaminto posta in atto dalla Confindustria protetta dal governo!
PER IL PANE, PER LA LIBERTA' E PER LA PACE
SCIOPERIAMO COMPATTI E PARTECIPIAMO
AL COMIZIO CONVOCATO PER LE 10.30 AL RONDO'
Parleranno i compagni:
Cinelli - segretario provinciale della FIOM
Mariani - Senatore della %Pubblica
Saranno presenti alla manifestazione delegazioni, delle fabbriche San Giorgio di Genova e Lancia di Torino:
11 Consiglio Generale delle Leghe riunito a Sesto riaffermala volontà di lotta contro i soprusi del governo e degli industriali
Sabato 8 aprile si è riunito a Se-
sto S. Giovanni il Consiglio generale delle Leghe della Camera del Lavoro di Milano e provincia per esaminare la grave situazione determinatasi, in particolare, nella nostra città in seguito all'atteggiamento padronale volto all'intensificazione dello sfruttamento e alla violazione dei contratti e delle norme sindacali.
Il Consiglio delle Leghe ha dato il suo plauso all'energica lotta dei lavoratori della Falck, ed in particolare del Vulcano, della Ercole relli, della Magneti Marelli, della Pirelli, della Breda e delle altre fabbriche in lotta.
Nel suo rapporto il compagno Cinelli, segretario della FIOM provinciale, ha affermato che la lotta" attualmente in corso a Sesto mira ad impedire l'applicazione del piano della Confindustria enunciato recentemente dalle minacciose affermazioni di Costa, piano che vuole ricacciare indietro tutta la classe ope- raia.
ULTIM'ORA
Lo stabilimento Falck di Vobano è entrato in lotta per la rivalutazione e Per altre rivendicazioni particolari. Esprimiamo la nostra solidarietà a questi nostri compagni di lavoro e di lotta.
Al Consiglio generale delle Leghe il compagno Donadoni della TOSI di Legnano ha annunciato che i lavoratori di quell'importante complesso, legato al gruppo Falck, entrano in lotta per le loro rivendicazioni economiche
Sono intervenuti, tra gli altri. nella discussione il compagno Rota (Falk) che ha posto in risalto la natura puramente sindacale dell'agitazione nella nostra fabbrica e che la direzione ha tentato di sviare con il licenziamento di due membri della Commissione Inte#11a; il compagno Cantù del Vide:ano che ha rilevato il fatto che i Falck capeggino l'offensiva della Confindustria che a Sesto ha il suo epicentro. La continua opera di sabotaggio e svalutazione della C.I. del C. di gestione, la disciplina da caserma imposta ai lavoratori, il rifiuto della rivalutazione e dell'aumento dei cottimi, l'asportazione dei viveri sono tutti aspetti di un piano preciso per aumentare lo sfruttamento dei lavoratori.
Antonini, anch'egli della Falck, ha smascherato il tentativo dei Falck di spostare dinanzi all'opinione pubblica una lotta puramente sindacale ed economica sul piano di una speculazione politica. I lavoratori della Falck, ha detto Antonini, si rendono conto che la loro lotta ha riflessi di carattere nazionale.
lazioni padronali dei contratti, ha rilevato come si tenti di sviare l'attenzione dei lavoratori dal problema della rivalutazione facendo sorgere provocazioni intese a spezzare il fronte unico dei lavoratori in lotta.
Al termine del Consiglio è stata approvata una risoluzione che tra l'altro convoca i lavoratori di Sesto ad un comizio che si terrà al Rondò venerdì 14 aprile alle ore 10,30 in occasione dello sciopero di protesta proclamato dalla FIOM per il triangolo industriale Lombardia-Piemonte-Liguria.
Abbiamo notato tra i presenti al Consiglio il senatore Mariani, l'On. Scotti, l'On. Montanari, l'On. Stellina Vecchio, l'On. Gina Fanoli, l'On. Mazzali, il compagno Brambilla membro del C. Centrale del P.C.I., l'On. Venegoni e numerosi altri dirigenti politici e sindacali.
FOGNA - FALCK
e sindacali affiancandosi così ai lavoratori degli altri stabilimenti sottoposti allo sfruttamento dei negrieri Il compagno Donadoni ha comunicato che la lotta s'inizia alla Tosi con la adesione anche dei " liberini ".
Ai lavoratori della Falck di Dongo è stato concesso il 100 per 100 della rivalutazione. A far mollare i Falck a Dongo avrebbe anche contribuito le preoccupazioni elettorali del senatore Enrico.
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Nel corso del Consiglio delle Legheh ha anche preso la parola il Segretario della CGIL On. Fernando Santi che ha riassunto i temi fondamentali dell'attuale lotta dei lavoratori: difesa delle libertà sindacali e democratiche, degli organismi di fabbrica e della Pace; difesa del posto di lavoro e conquista di esso per chi ne è privo; difesa e miglioramento della retribuzione; tutela dei vecchi lavoratori.
Il compagno On. Invernizzi nel suo intervento ha chiesto il giudizio del Consiglio sulle discussioni con la Assolombarda circa le continue vio-
Spremute le meningi Falck, in luogo del salario rivalutato e del premio pasquale, ha diffuso nei gior- ni scorsi un infame libello dal titolo " il maglio " in cui convergono tutti i più bassi sentimenti che ispirano lui ed i più diretti suoi collaboratori: menzogna, calunnia, odio antioperaio, delazione, ecc. Una vera fogna insomma.
Questo foglietto dapprima intestato come "notiziario dei gruppi aziendali d. c." deve essere apparso talmente ignobile perfino ai dirigenti democristiani che hanno preteso una nerissima cancellatura che salvasse almeno quel microscopico (Cohtinua nella pag. seguente)
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Sesto S. Giovanni, 14 Aprile 1950
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Unità di tutti i lavoratori del Vulcano contro i "negrieri„ Giovanni e Enrico Falck
Ormai da sette settimane i lavoratori del Vulcano si battono contro i negrieri » ascaristi Enrico e Giovanni Falck, sostenuti dalla solidarietà di tutti i lavoratori di Sesto guidati dagli organismi democratici di fabbrica.
Lotta dura per il lavoro continuativo, lotta per la rivalutazione e le altre migliorie indispensabili agli operai. Il diversivo che i Falck hanno tentato con i licenziamenti di rappresaglia non ha fatto perdere ai lavoratori la visione dell'obiettivo principale così come nessun disorientamento è stato suscitato dalla forsennata campagna diffamatoria scatenata dai padroni e dalla direzione generale a base di lettere, volantini apocrifi, giornaletti diffamatori.
I lavoratori concordi ed unanimi proseguono sereni il loro lavoro mentre la Direzione ha disertato da tempo dando la prova più palese di quanto poco conto essa abbia degli interessi della produzione. Un governo veramente serio sarebbe già intervenuto presso questi signori per convincerli energicamente a far fronte ai loro doveri in una fabbrica che innanzitutto è patrimonio della Nazione.
Al reparto Foghi gli operai hanno già quasi ultimato il lavoro di riparazione dei forni Alfa, Eta, Zeta, Gamma dopo di che inizieranno il lavoro di riparazione alle secchie ed il rivestimento dei cilindri. Inoltre, nello stesso reparto, si è provveduto ad una accurata pulizia ordinando i materiali, asportando i rottami e le macerie ponendo in perfetto ordine ed efficienza gli impianti, abbandonati dalla direzione in condizioni disastrose.
Uguale lavoro è stato compiuto al reparto Fele dove si sta provvedendo allo scavo per il collocamento di una nuova gru.
Gli operai dell'impresa sanno che senza l'abnegazione ed il senso di responsabilità degli operai del Vulcano anche loro ben presto sarebbero stati in condizione di non poter proseguire il lavoro.
Il reparto impianti, l'officina con i suoi meccanici, elettricisti, fabbri, saldatori lavorano a ritmo normale.
Gli operai del Vulcano, stretti attorno alla gloriosa organizzazione
FIOM, sanno che occupano in questo momento una posizione di primo piano nella lotta nazionale per il pane, la libertà, il diritto al lavoro ed alla vita contro lo sfruttamento e la guerra.
La fabbrica
Da quando i lavoratori della Falck hanno iniziato la grande battaglia per la rivalutazione, la libertà e le rivendicazioni di reparto, e in particolare modo da quando Falck dichiarò la serrata al Vulcano con l'abbandono della Fabbrica da parte della Direzione, il padrone delle ferriere pensò bene di aprire un nuovo stabilimento in sostituzione di quello chiuso (il Vulcano).
Questo nuovo stabilimento si chiama " Foppo ", sede della D.C., sito in via Dante 128.
In questa trattoria (o circolo che sia), vi lavorano gl'impiegati del Vulcano tipo « Io non ritornerò in fabbrica » eh! sig. Sala.
La produzione che esce da questo nuovo stabilimento, è una produzione di tipo speciale, la più preferita dagli industriali tipo Falck.
Difatti, nella nuova fabbrica Foppa si produce odio, divisione e tradimento della classe operaia, e i più noti valenti chimici si sono messi al lavoro nel campo delle ricerche; ma cosa cercano?
Cercano di imbrogliare, di convincere a tradire il 51% delle maestranze che ora lavorano al Vulcano a seguire il loro vergognoso esempio disertami& iT• lavoro, per andare poi con una delegazione di traditori a trattare con il loro simile Falck al posto dei legittimi rappresentanti dei lavoratori.
I dirigenti di questa infame azienda sono i capi liberini e i peggiori
Nel Partito Comunista i lavoratori trovano la guida nella lotta per il Pane e la Pace
E' terminata il giorno 31 u. s. la 2' tappa della grande sfida del tesseramento e reclutamento iniziata il 15 febbraio con i compagni della Breda.
In questo periodo 80 lavoratori hanno rafforzato il nostro Partito. Infatti sono 80 le tessere del Partito distribuite, delle quali 13 appartengono a nuovi iscritti venuti a noi durante la lotta, come pure durante la lotta sono stati reclutati 7 giovani alla gloriosa F.G.C.I.
Però cari compagni della Falck, i compagni della Breda ci hanno superato nel numero dei reclutati ed in modo speciale alla F.G.C.I.
Il giorno 1° aprile si è iniziata la 3' tappa che avrà termine il 16 e. m. In questo nuovo periodo di
Sanno soprattutto che i Falck pagheranno. Dovranno riconoscere gli sforzi compiuti dai lavoratori ed un giorno non lontano dovranno rispondere del tradimento agli interessi della produzione nazionale.
dei traditori
•
Perchè nessuno dimentichi e perchè resti documentato citiamo una serie di nomi e di fatti tratti — tra i molti — per denunciare arbitrii soprusi, provocazioni dei negrieri Falck e dei loro servi sciocchi.
L CONCORDIA:
nemici dei lavoratori.
Ai posti di prima posizione vi sono naturalmente il sig. Sala e rag. Oneglio, seguono poi i servi di minor importanza arrivando fino al sig. Marchesi che oggi abbandonando e tradendo persino i suoi elettori, che nella fabbrica lavorano con gli altri operai, ha assunto l'incarico di colonnello delle guardie del nuovo stabilimento Foppa dove vi lavorano i traditori degli interessi dei lavoratori del Vulcano.
Le ricerche però della Foppa non danno i risultati sperati, e non li daranno mai, poichè i lavoratori sanno molto bene chi sono gli uomini della Foppa e per che cosa si sono messi al lavoro.
Vi è però un piccolo incidente: ed è che anche la Foppa è destinata ad avere una produzione stagionale come il Vulcano, avvisiamo questi egregi signori che la stagione del tradimento stà per finire e che si avvicina invece la stagione della resa dei conti.
FOGNA — FALCK
(continuaz. dalla pag. prec.) residuo di credito che costoro riscuoto tra taluni operai ed impiegati.
Non polemizzeremo con la FOGNA del senatore FALK.
Siamo persone pulite. Ci limiteremo a chiarire ai lavoratori gli obiettivi che con essa il "negriero" si riprometteva:
1) Falsare i termini della lotta spostando la discussione sui problemi del salario e della rivalutazione, del pane per i lavoratori del Vulcano delle libertà sindacali sul terreno del più consumato e lurido anticomunismo che dal diciotto aprile ad oggi non incanta più nessuno.
Recentemente mentre i lavoratori si accingevano ad uscire dalla fabbrica per una manifestazione di massa un certo ingegner Vittorio PASQUERO, vice direttore amministrativo, su precise direttive dei vari Di Pietro e Posan2;,ii, leoninamente si presentava essi proibendo di recar fuori i i Come primo saggio, ing ,,,,ére non c'è male. Si riprovi ancora, vedrà che farà carriera. In tempi come questi i servi sciocchi hanno fortuna, ma tenga presente... el dùra minga sa...!
AL VITTORIA:
Le fermate di protesta per la rivalutazione e per il rispetto delle libertà sindacali proseguono in ogni turno di lavoro.
La compattezza e la volontà di lotta degli operai sono esemplari. Qualche nervo sciocco, che non ha capito ..•rtcora qual'è la posta della lotta, e che si tratta di una posta che, volenti o nolenti, interessa anche loro, c'è anche qui al Vittoria.
Ne segnaliamo i nomi ai lavoratori, e questo valga agli interessati come biasimo cocente: Conti Lt i•• gia, Emma Pessina, Adriana Corno, l'operaio Santambrogio (ora pro nobis) 30568 tutti del reparto corderia.
LA GRANDE PARATA:
5 aprile ore 15 all'acciaieria. Sono presenti al gran completo i dirigenti del reparto, dirigenti non del reparto, un folto stuolo di guardia per fare atto d'intimidazione contro i lavoratori che si apprestano ad incrociare le braccia.
Il ragionier DI LEVA non è certo l'ultimo in cotanto stuolo. Peccato che la grande parata, così ben riuscita, non abbia intimorito alcuno e gli operai hanno fatto come sempre il loro dovere per portare avanti la lotta contro gli " educatori" degli ascari, fratelli Falck.
tempo dobbiamo impegnarci non solo a raggiungere i compagni della Breda ma dobbiamo riuscire soprattutto a trasformare questa sconfitta che i bredini ci hanno inferto, in una pronta vittoria.
E' quindi necessario che tutto il Partito si metta a lavorare seriamente per il suo rafforzamento. Bisogna parlare a tutti gli onesti lavoratori spiegando loro che per difendere il lavoro, la pace, il pane per noi e per i nostri figli, è necessario entrare nelle file del P.C.I.
Questo deve essere il compito di ogni Comitato di Fabbrica, di ogni Comitatino di Cellula e di ogni compagno, questo deve essere il lavoro che dobbiamo intraprendere con sempre maggior energia in questa 3' tappa.
2) Denunciare i più combattivi dirigenti espressi dalla volontà dei lavoratori della Falck alle rappresaglie poliziesche secondo il ben noto costume del servizio di delazione di spionaggio fascista.
Ieri questo servizio ai vari Falck lo facevano giornali tipo "regime fascista" o " popolo d'Italia" oggi sono i libelli tipo " il maglio" o giornali del genere de " il popolo " " l'Italia".
I lavoratori della Falck continuano la loro lotta nonostante le calunnie e le delazioni.
Il destino toccato ai topi di fogna dovrebbe insegnare qualcosa a quelli odierni.
UNA FUNZIONE STORICA: ha il sig. Recalcati del Laminatoio che girovaga indisturbato alla ri-:erca di manifesti da strappare. Cer-Amante il sig. Lazzari gli dirà bra) e forse gli aumenterà il salario... rò quel proverbio della gatta e c 'o zampino chissà che non sia ax .» a valido...
UNA CANAGLIA:
è PAROLINI abitante in via Giovanna d'Arco a Sesto, della fonderia Unione, provocatore ed adepto del M.S.I.
Una volta costui era nel Fronte della Gioventù e la sua sparizione coincise stranamente con quella di 60.000 lire.
Non c'è che dire, grandi o piccoli questi fascisti tutti uguali. Falcheggiano, cioè rubano, tutti.
Notiziario dei lavoratori degli Stabilimenti Falck
Nossuntvaa
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