L'Antenna2

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SALVIAMO LA PACE

In queste settimane la situazione internazionale si è ulteriormente aggravata e nubi nere si addensano all'ori zzont e.

Espressione autonoma e unitaria degli interessi dei lavoratori

Il lavoratore' che entra in fabbrica sa che (o per lo meno dovrebbe sapere) il suo rapporto di lcivoro con la direzione, è regolamentato da un accordo stipulato tra i rappresentanti dei lavoratori (sindacati dei lavoratori) ed i rappresentanti degli industriali (sindacato degli industriali).

Tale rapporto di lavoro, tra, i lavoratori (prestatori di mano d'opera) e gli industriali (prestatori di lavoro) è codificato nel Contratto nazionale per i lavoratori addetti all'industria, è un contratto che data sin dal 1948, è stato però rinnovato e sottoscritto nell'ottobre del 1959 per la diírata di tre anni.

E' doveroso rendere noto che il rinnovo di questo contratto nazionale, è il risultato di una grande lotta sindacale nella 'qutile tu stesso lavoratore hai profuso il meglio delle tue energie, pervertendo ad una soluzione, che pur non rappresentando raccoglimento di tutte le tue giustificate speranze, costituisce tuttavia un netto passo innanzi, rispetto alle condizioni salariali e normative esistenti in -precedenza.

In questo contratto di lavoro, con articoli che regolamentano e precisano (parte normativa) il comportarsi dei lavoratori e degli industriali, con la tabella dei minimi retributivi (parte retri-

DOPO IL PRIMO NUMERO DEL NOSTRO GIORNALE

Interessante dibattito sul contenuto e sulla testata

Siamo al secondo numero del nostro giornale che alla sua prima apparizione ha ottenuto un successo superiore alle nostre/ aspettative.

Numerose sono state le copie vendute, sebbene l'organizzazione della diffusione abbia rivelato qualche lacuna e il giornale sia uscito in forma semiclandestina.

Il periodo delle ferie e le difficoltà di ordine burocratico ci hanno costretto a fare ancora uso della testata « Antenna a presa in prestito dai colleghi della FIAR.

Le numerose proposte sinora pervenuteci ci hanno indotto ad orientarci su alcuni titoli da dare al giornale quali: Il Transistor, La Fabbrica Nuova, Il Trillo, attendiamo in merito altre proposte.

Nel nostro primo numero abbiamo sinceramente sollecitato critiche al giornale convinti che una discussione franca, seria ed equilibrata valga a purificare la atmosfera fumosa, conformista e antidemocratica che contraddistingue l'ambiente di lavoro della Face-Standard.

Alcune critiche ci sono pervenute, per la verità in forma garbata, circa l'impostazione di contenuto « politico n data alla ter,,

za pagina del giornale.

Diciamo subito che non ci convince affatto la presunta inopportunità di 'trattare su un giornale aziendale, questioni di carattere politico, in quanto per noi i problemi sindacali, sociali, economici e, politici sono continua in quarta pagina

butiva), vi è pure un'importante accordo, siglato sin dal 1953, che stabilisce i compiti delle Commissioni Interne e il regolamento eripr l'elezione dei loro membri.

L'art. 2 dell'accordo interconfederale 8 maggio 1953, tratta dei compiti della Ci., esso aff ermi anzitutto che suo "compito fondamentale è quello di concorrere e mantenere normali i rapporti tra i lavoratori e la direzione dell'azienda, in uno spirito di collaborazione e di reciproca comprensione per il regolare svolgimento dell' attività produttiva ".

E' bene precisare subito che k cosa -s1 intende-per collaborazione. Lo spirito di collaborazione consiste nella reciproca comprensione per il componimento delle controversie e non nell'obbligo dei lavoratori di aderire alle concezioni ed alla 'posizione della parte padronale. Un assoggettamento pieno della C.I. alla volontà discrezionale dell'imprenditore non è collaborazione. Anzi, perchè ci sia collaborazione tra le due parti è necessario proprio una commissione interna che sia autonoma espressione degli interessi dei lavoratori. La collaborazione è contrattazione e non subordinozione.

Secondo l' art. 2 dell' accordo 1953, la C.I. svolge funzioni che possono essere: ora preventive, continua in quarta pagina

Non sfugge ormai ad alcuno, nemmeno ai più scettici, agli ottimisti per natura, che i pericoli di guerra, di una guerra atomica, catastrofica per i popoli, sono reali, imminenti e che occorre eliminare al più presto le cause che hanno portato alla presente situazione.

La classe. operaia, la gente onesta, amante della pace non può assistere impotente ed impassibile alla rinascita di una Germania potente, armata -fino ai denti, diretta da quei medesimi nazisti che già una volta gettarono il mondo nella catastrofe.

Da 16 anni Berlino e la Germania s 0 n o problemi aperti. Lungi dall'aver eliminato la potenza dei monopoli, delle caste militari, nella Germania di Bonn, gli occidentali, gli USA, la Francia, l'Inghilterra hanno permesso e favorito il risorgere del nazismo, il riarmo di un forte esercito, la rinascita del più acceso e pericoloso revanscismo.

Chi conte noi ha avuto la sventura di subire il dominio e l'occupazione tedesca, sa cosa significhi: fucilazioni, deportazioni, torture, camere a gas, violenze, rapine, saccheggio.

Non possiamo dunque assistere passivamente al risorgere del nazismo in Europa.

L'annuncio del Consiglio dei Ministri dell'URSS che di fronte all'aggravarsi dei pericoli di guerra, alla precisa volontà degli occidentali di non voler giungere ad un accordo globale per il controllo delle armi atomiche, per un trattato di pace con le due Germanie, l'URSS era costretta suo malgrado a riprendere gli esperimenti tee. monucleari che unilateralmente aveva sospeso tre anni or sono, è stato accolto con elevate grida isteriche di finta indignazione da parte della radio, dei fogli della borghesia.

Dopo le assurdè proposte della Confindustria e i continui rinvii delle trattative per la parità salariale, i metallurgici sono stati costretti a scendere in sciopero.

Alle lavoratrici metalmeccaniche la Confindustria nega il riconoscimento della parità reale, mentre minaccia di far precipitare il trattamento salariale dei lavoratori al livello inferiore dei salari femminili.

Su tale problema abbiamo posto una domanda al collega Novello della Commissione Interna:

D: Qual'è la posizione dei Sindacati e della Confindustria?

R: La posizione dei Sindacati è sempre stata chiara e precisa, prima e dopo l'accordo stipulato nel luglio del 1960 tra le Confederazioni . sindacali dei lavoratori (CGIL-CISL-UIL) e degli Industriali (ConfindustriaIntersind), accordo che stabilisce alcuni criteri generali per il raggiungimento della parità salariale e demanda alle categorie la stipulazione degli accordi specifici per le categorie stesse.

La nostra categoria ha assunto tramite le nostre organizzazioni sindacali, posizioni che continua in quarta pagina

l lavoratori che per lunghi anni hanno sostenuto, senza l'appoggio della radio e di quei giornali, la necessità di giungere all'interdizione delle armi amotiche, di tutte le armi termonucleari, non possono non guardare preoccupati alla ripresa degli esperimenti, alla corsa al riarmo delle grandi potenze.

Oggi più che mai è indispensabile la pressione dell'opinione pubblica per porre fine a tutti gli esperimenti, per ottenere la interdizione delle armi nucleari, per riuscire ad imporre Continua in quarta pagina

FONDAZIONE ISEC Sesto San Giovanni EDIZIONE PER I LAVORAFgetfiklí '''' DELLA FACE K uv LI — G
UN' INTERVISTA CON NOVELLO DELLA C I La posizione dei Sindacati e della Confindustria sulla parità salariale
POTERI E COMPITI DELLA C. I.

Le giuste rivendicazioni degli installatori di Roma

Riduzione orario di lavoro, ferie, qualifiche e paghe

Egregio signor Direttore, siamo alcuni installatori di Roma, che, dopo averLe rivolto un plauso per la Sua iniziativa a favore di noi operai della Face, vorremmo esporLe diverse questioni che noi del ramo Installazioni di Roma desideriamo siano messe in luce affinchè qualcuno se ne occupi e provveda alla loro completa o parziale soluzione: dal 1° gennaio 1961, la Face, dopo due mesi di scioperi, ha concesso il famoso aumento (irrisorio) e la riduzione di 2 ore dell'orario di lavoro. Agli operai della sede di Milano, non avendo applicato la detta riduzione di lavoro, hanno concesso un aumento del 5,70 per cento che corrisponde alle 2 ore pagate straordinarie. A noi dell'installazione invece ancora nulla è stato concesso a distanza di ben 8 mesi dalla entrata in vigore dei benefici suddetti. La Commissione Interna della Face, da noi interpellata, ci ha risposto di aver denunciato la vertenza e che aspetta una risposta, dato che siamo in tema estivo, vorremmo segnalare il caso ferie: nel mese di agosto, lo stabilimento di Milano chiude i battenti per il periodo di 15 giorni; noi installatori invece dobbiamo lavorare con la scusa delle esigenze di lavoro e per evitare ritardi alle consegne. Ma con la chiusura dello stabilimento non sono loro stessi che provocano questi ritardi? E' giusto che noi si debba fare (per la maggioranza) le ferie nei mesi autunnali se non addirittura in quelli invernali?; qualificazione operai. Nel reparto installazioni (non siamo al corrente degli altri reparti) la parola qualificazione operai è qualcosa di pressochè scono-

sciuta, perchè vi sono operai che dopo 2 o 3 anni di appartenenza alla Face sono ancora manovali comuni.

Gli operai, dopo 6 anni, per passare di qualifica (anche la più modesta) debbono fare gli esami (cosa questa che favorisce chi ha potuto studiare e non gli operai che non hanno avuto questa possibilità).

Poi è veramente una cosa contraddittoria che a parità di paga si debbano avere delle così grandi differenze di responsabilità che non sono conciliabili per la buona armonia tra gli operai, infatti capita di vedere che a parità di paga uno ha delle grandi responsabilità mentre lo altro fa un lavoro di tutto comodo; paghe. Qui vengono le dolenti note. Vi elenchiamo le paghe nette che prendono gli operai sopra i 21 anni assunti alla Face e che sono locali (ossia assunti a Roma senza alcuna indennità di trasferta):

Operaio specializzato: totale

L. 47.000.

- Operaio qualificato: totale Lire 43.000.

Manovale specializzato: totale

L. 39.000.

Manovale comune: totale Lire 36.000.

Dette paghe sono comprensive di contingenza, incentivo e indennità di mancata mensa.

Egregio Direttore, Le sembra possibile che in una città come Roma si possa vivere con queste paghe. Onde rendere più chiara la situazione, facciamo un esempio:

Un operaio qualificato con gli assegni familiari per la moglie ed un figlio prende all'incirca (a secondo delle ore lavorate)

Operai e dirigenti

Ci è pervenuta una lettera indignata nei confronti di certi Dirigenti, capi reparto e persino maestre che si comportano in modo incivile, villanamente e con prepotenza.

Alcuni Dirigenti e capi reparto anzichè aspirare alla stima e al rispetto degli operai preferiscono suscitare in essi timore e soggezione: a tal fine sbraitano, insultano e mostrano la grinta dura.

E' noto come il fiele accumulato quotidianamente possa scatenare la collera anche in elementi equilibrati e tranquilli:

Ci aug uriamo che un pacato richiamo fatto su queste colonne possa avere un effetto benefico, inducendo certuni al buon

L. 50.000. Vediamo le spese: affitto di casa L. 20.000 (2 camere e cucina); vitto (colazione, pranzo e senso, all'equilibrio, alla tolleranza.

Il capo reparto è stimato dagli operai nella misura in cui egli dimostri di essere migliore dei dipendenti sia sul piano tecnico-professionale sia su quello civile ed umano.

Il rispetto e la stima si conquistano dimostrando stima e rispetto per chi lavora. Essere Dirigenti di altri uomini implica apprezzare e valorizzare i pregi dei dipendenti e non rilevarne i soli difetti, implica aiutarli a migliorarsi costantemente e non condurli alla esasperazione.

Concludiamo rammentando ai patiti della faccia feroce, della grinta dura e della voce grossa la saggia massima: «la calma è dei forti! ».

cena) L. 30.000. Totale L. 50.000.

E lo stipendio è bello che finito, e il gas, la luce, le cose occorrenti per la casa, il vestiario con che cosa si pagano? Con le cambiali? E le cambiali chi le paga? Con che cosa se lo stipendio è già finito per mangiare e dormire sotto un tetto? Fate presente tutte queste cose ai dirigenti della Face; che aprano gli occhi e che si decidano a dare (come molte altre ditte così grandi) degli stipendi con cui si possa vivere se non bene almeno dignitosamente e non da vergognarsi quando se ne dice la cifra;

trasferte. Agli operai della Face che vengono mandati per motivi di lavoro in trasferta vengono date delle indennità di trasferta che se con-

frontate con quelle delle altre ditte consorelle, fanno pensare che i dirigenti, nel fare la tabella delle indennità da concedere agli operai in trasferta, abbiano pensato che gli stessi possano vivere di sola aria. E' per questo, che spessissimo si vedono gli operai in trasferta chiedere acconti per poter coprire lo spese sostenute (chiedere ai capi installatori per conferma).

Sperando con las presente di poter giovare agli interessi degli operai della Face ed in particolare degli installatori (categoria troppo trascurata dalla stessa Commissione Interna). Distintamt.ate La salutiamo e auguriamo un felice esito per la campagna da Lei intrapresa.

Gli installatori .di Roma

Cara Antenna, sono un giovane operaio che dopo la pausa delle ferie ha discusso con molti giovani lavoratori circa la necessità di aumentare il nostro interessamento nel ramo sindacale.

Francamente devo ammettere che le opinioni dei miei interlocutori mi hanno alquanto deluso, dimostrandomi che i giovani hanno bisogno di acquistare sufficienti cognizioni in materia sindacale, studiando con serietà i vari problemi che interessano ogni categoria di lavoratori di una grande azienda.

Quando ho prospettato la necessità di lottare per il nostro avvenire di lavoratori e di cittadini, alcuni hanno risposto che solo quando saranno più maturi, ognuno di loro si assumerà la propria parte di responsabilità; solo allora, secondo i miei giovani amici, si potrà compiere qualcosa di importante per il miglioramento del tenore di vita, mentre attualmente i problemi debbono essere risolti da coloro che hanno maggiore esperienza.

Apparentemente la risposta sembrerebbe giusta se mai noi giovani non ci trovassimo già ora, e cioè prima di diventare maturi, nelle condizioni di essere sfruttati e di dover lavorare molte volte in ambienti inadatti e di conseguenza deleteri al fisico.

Scrivo « ambienti inadatti » in senso generico, sia per le materie corrosive e nocive alla salute, sia per il lavoro pesante e mal retribuito e quindi dannoso al giovane, che non sempre può nutrirsi in modo adeguato al dispendio delle ferze. Pertanto noi giovani dobbiamo far valere i nostri diritti e non attendere l'avanzare degli anni seguendo passivamente una strada sbagliata.

Molti erano d'accordo circa la necessità di migliorare le condizioni economiche del lavoratore diminuendo inoltre le ore di lavoro al fine di concedere a tutti maggiore tempo libero da dedicare allo svago, allo studio, ed allo sport.

Dobbiamo formarci una solida coscienza sindacale per opporci validamente allo strapotere padronale rammentandoci costantemente che i padroni non esiterebbero a licenziarci per assumere nuovo personale che si adatterebbero a paghe inferiori costretti dalla disoccupazione e dalla miseria.

Sarebbe ben grave se ci dimenticassimo che molti di noi, assunti alla Face o in altro stabilimento, entrano con la fiducia di assicurarsi un domani e invece dopo qualche mese si accorgono di essere capitati in una specie di penitenziario.

A tutti i giovani i quali credono alle promesse che alcuni giornali legati al padronato strombazzano nei loro articoli, a tutti i giovani che aspettano il loro domani senza lottare, rimettendosi alla generosità dei padroni, io ricordo che i nostri padri hanno compiuto gravi sacrifici per migliorare i contratti di lavoro: niente è stato concesso spontaneamente.

Ecco perchè io mi appello ai giovani, perchè non trascurino i loro vitali interessi, perchè acquisiscano una sempre più salda coscienza sindacale e politica at-. traverso frequenti scambi di idee e perchè, lottino uniti per il loro avvenire.

Anche le giovani donne devono unirsi e lottare con tenacia per le loro esigenze che non sono minori delle nostre e delle quali, cara Antenna, vorrei parlare, se mi sarà concesso, nel prossimo numero. Un giovane operaio

LETTERE IN REDAZIONE
I giovani e lotte politiche e sindacali

Le bombe " A „ e "H „ esplose dal '45 al '61

Il quadrante

La morte di Hammarskiold

Dag Hammarskjold è rimasto vittima delle manovre colonialiste nel Congo? Ormai sembra che non possano sussistere ulteriori dubbi che l'aereo su cui viaggiava il Segretario dell'ONU diretto a Ndola, in Rodesia, per un incontro con Ciombè sia pre- cipitato per sabotaggio.

La cartina che pubblichiamo è comparsa recentemente sul « New York Times » ed illustra le esplosioni nucleari e termonucleari compiute dagli U.S.A., dall'Unione Sovietica, dalla Francia e dall'Inghilterra dal 1945 al 1961, sino cioè alla recente ripresa degli esperimenti. E" facile costatare come le potenze capitalistiche abbiano compiuto complessivamente 190 esperimenti rispetto ai 65 compiuti dall'U.R.S.S. I tondini indicano le esplosioni U.S.A., le stellette quelle francesi, i triangoli quelle inglesi e i quadratini quelle sovietiche.

« Eichmann, il sicario del diavolo » nonostante il brutto titolo italiano, è invece un'opera seria, come provano due fatti: l'essere dovuta allo stesso regista del « Dittatore folle » detto anche « Mein Kampf ». che tanto interesse suscitò in Italia, e l'essere stata scelta dai critici milanesi per il loro cinema d'Essai.

In questo nuovo film, Eichmann non è affatto il sicario del diavolo : è il sicario di un sistema, ancora dello stesso sistema nazista contro il quale il cineasta tedesco-svedese, amico di Brecht ed ex-giornalista, prosegue il suo atto d'accusa.

Protagonista è Eichmann, ma di lui appare soltanto il volto nella gabbia di Gerusalemme: un volto che sinistramente ritorna a punteggiare i logici orrori del regime, le atrocità commesse dai tedeschi nell'Europa occupata.

Anche se non -si vede una sola immagine del criminale nell'esercizio delle sue funzioni, la sua ombra si staglia su ogni scena immersa nel dolore.

I discepoli di Hitler, è risaputo, erano metodici e meticolosi: da veri burocrati dell'assassinio, si preoccupavano di non lasciare tracce compromettenti. Ma come tutti i banditi, finivano per trascurare qualche piccolo dettagliò, dal quale si sarebbe poi aperta una breccia rivela[luce.

Seguendo il metodo che già aveva fornito sorprendenti risultati nel « Dittatore folle », nuovamente Leiser ha attinto negli archivi tedeschi, per inchiodare i nazisti alle loro responsabilità.

L'esposizione, incalzante e precisa, non conosce i toni freddi e

distaccati del reportage.

Leiser non si commuove, non versa lagrime, non si limita a destare la memoria di un tempo che a volte sembra assai lontano.

Leiser. accusa e, come ogni accusatore, accumula prove schiaccianti: lettere, fotografie, brani cinematografici, circolari, ordini di servizio. E ogni testimonianza si ritorce implacabilmente su un individuo, Eichmann, chiuso in una gabbia di vetro, davanti ai suoi giudici.

Il cinema, in questo caso strettamente apparentato al giorna-

lismo, non è più spettacolo, non è più intrattenimento. E' mezzo di conoscenza, intervento diretto e immediato nella contemporaneità, nella attualità. Lo spettatore è coinvolto in un processo, il quale non solo esige una giusta sentenza, ma chiede a ciascun individuo di pronunciare interrogando la propria coscienza, il suo verdetto.

« Eichmann, il sicario del diavolo » è uno di quei film i quali servono a ricordare e a tenere sempre desta la lotta contro i nemici della libertà e della umanità.

AVVENIMENTI DA RICORDARE

1.o Ottobre 1960: battaglia del Volturno, Garibaldi, dopo 13 ore di aspro combattimento, sconfigge definitivamente l'esercito borbonico; cade, eroicamente Pilade Bronzetti a Castelmorrone, resistendo alla testa di 280 garibaldini della Brigata Cosenza contro 5.000 borbonici.

2 Ottobre 1892: muore lo storico francese Ernesto Renan, autore della celebre « Vita di Gesù » (nato il 27"febbraio 1928).

3 Ottobre 1922: IX congresso del Partito Socialista, la frazione terzinternazionalista blocca con quella massimalista (Serrati) e sono espulsi i riformisti.

4 Ottobre 1959: lancio dello Sputnik I.

5 Ottobre 1607: a Venezia, fra Paolo Sarpi, difensore dei diritti della Repubblica contro la Curia Romana, 'è pugnalato dai sicari di questa.

9 Ottobre 1909: muore Cesare Lombroso, antropologo, uno dei maggiori esponenti del positivismo in Italia.

• 10 Ottobre 1857: muore, esule, a Genova, Pasquale Sottocorno lo sciancato ciabattino eroe milanese delle Cinque Giornate.

11 Ottobre 1921: esce a Roma, diretto da Togliatti, il primo numero del « Comunista », organo centrale del Partito.

13 Ottobre 1909: è ucciso il socialista Francisco Ferrer (nato il 10 gennaio 1859).

La difficile e contraddittoria opera del Segretario dell'ONU per riportare pace nel tormentato Congo aveva ottenuto ulteriormente dei positivi successi con la formazione di un Governo centrale a cui prende parte l'erede spirituale di Lumumba, Antoine Gizenga. Fallivano invece uno dopo l'altro tutti i tentativi di porre termine alla secessione della ricca regione mineraria del Katanga.

L'ONU si decideva infine, nella prima quindicina di settembre, a dar corso alle delibere della Assemblea occupando il Katanga e dichiarando finita la secessione.

Immediatamente i potenti interessi su cui appoggia il governo secessionista si mettevano in movimento e i mercenari bianchi riorganizzavano i soldati fedeli a Ciombè lanciandoli all'attacco delle posizioni tenute dai caschi azzurri ponendoli in una situazione molto di ficile. Hammarskjold riprendeva la strada delle trattative mentre infuriavano i combattimenti nel Katanga e proprio nel corso di questa sua missione trovava tragicamente la morte.

Ciombè, il sicario dei colonialisti che già fece assassinare Lumumba ed i suoi collaboratori che è responsabile di feroci rappresaglie contro le popolazioni « baluba » ree di non assoggettarsi alla sua volontà osò recarsi a visitare la salma del Segretario dell'ONU ed esprimere parole di cordoglio e di stima sfidando il giudizio di tutto il mondo che vede in lui il mandante dei sicari che ne causarono la morte.

ELEZIONI TEDESCHE : ildellauer sconfitto

La politica oltranzista che il Cancelliere Adenauer prosegue da dodici anni è stata sconfitta nelle elezioni di domenica 17 settembre.

In queste elezioni il partito democristiano è passato dal 50,2 per cento al 45,3 per cento, perdendo ben trenta seggi e la maggioranza assoluta I socialisti democratici hanno guadagnato 21 seggi e i liberali 24. Le formazioni politiche minori sono scomparse.

Così non è giovato a salvare la politica del vecchio Cancelliere il «miracolo economico» e la prosperità, seppure di vera prosperità si tratta. Adenauer è stato battuto dalla mancanza di prospettive concrete, positive ed attuabili della sua politica.

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Salviamo la pace

il disarmo generale, mandare in pensione gli stati maggiori, come era nelle proposte di Kruscev fatte all'ONU lo scorso anno, per ottenere I' allontanamento del nostro territorio d.'lle basi di missili del Veneto, dAle Puglie e della Sardegna, e che le truppe tedesche che compiono esercitazioni in Sardegna vengano rinviate a casa, per eliminare dunque ogni pericolo di guerra e salvare la Pace, il bene supremo dell'umanità.

La potenza delle bombe termonucleari, la posizione geografica dell'Italia, la presenza delle basi militari straniere sul nostro suolo fanno sì che in caso di guerra tutti noi saremmo distrutti.

Ciò deve essere ben presente, chiaro al popolo. Dobbiamo salvare la pace oggi, domani potrebbe essere troppo tardi.

Poteri e compiti della C.I.

ora consultive, ora deliberative, ora di conciliazione ed ora di controllo; essa ha anche la facoltà di prendere iniziative in determinati campi.

Le funzioni preventive della C.I. si esplicano nell'ambito del suo compito di " intervenire presso la direzione per l'esatta applicazione dei contratti di lavoro e degli altri accordi sindacali, della legislazione sociale, delle norme di igiene e di sicurezza del lavoro, salve l'eventuale successiva azione presso i competenti organi ispettivi".

Le funzioni consultive della C.I. si esplicano nell'ambito del suo compito di " esaminare con la direzione, preventivamente alla loro attuazione: gli schemi di regolamenti interni da questa predisposti, l'epoca delle ferie, l'introduzione di nuovi schemi di retribuzione, la determinazione dell'orario di inizio e cessazióne del lavoro nei vari giorni della

PARITA' SALARIALE

riflettono la realtà della fabbrica, e nelle ultime proposte avanzate, che dovevano essere discusse il 27 settembre e poi rimandate improvvisamente al 10 ottobre, sono le seguenti:

Inserire le donne di 3' categoria in quella del Manovale Comune;

Inserire le donne di 2' categoria in quella del Manovale Specializzato;

Suddividere le donne di categoria in tre gruppi, uno dei quali, a seconda delle mansioni svolte, dovrebbe essere collocato al disopra dell'Operaio Qualificato, un altro gruppo direttamente nella categoria dell'O.Q. ed un altro gruppo infine al disotto dell'O.Q.;

Fissazione della retribuzione delle lavoratrici sulla misura del 92,8% della retribuzione maschile corrispondente.

Le proposte per la classificazione unica, e quindi l'inserimento delle operaie nelle attuali quattro categorie maschili in base alle mansioni svolte dalle lavoratrici, è l'unica soluzione giusta del problema poichè darebbe attuazione al 20° comma dell'art. 3 dell'accordo interconfederale del luglio 1960, non essendoci nella nostra categoria lavori nè tipicamente femminili nè lavori da considerarsi promiscui, e attuerebbe la parità retributiva delle lavoratrici, realizzando il principio della parità senza discriminazione per sesso come è richiesto dalla Costituzione, dalla Convenzione Internazionale n. 100 e dal trattato del MEC e senza pregiudizio per l'inquadramento degli uomini.

Ma vi è di più! L'accordo interconfederale, essendo stato fatto per tutte le categorie (chimici, alimentaristi, edili, meccanici, ecc.), ha potuto fissare soltanto alcuni principi generali e, dovendosi tener conto di tutti i tipi di lavorazione presenti nelle varie categorie, ha proceduto ad una classificazione di tipo generale non riferibile specificata_

settimana . Tuttavia tali potgri consultivi lasciano salva la dire' zinne dell'azienda di attuare, in caso cb disaccordo, i provvedimenti che essa ritiene opportuni, così come lasciano salva la facoltà di azione sindacale da parte dei lavoratori.

Le funzioni deliberative della C.I. sono riconosciute nell'ambito del suo compito di " contribuire alla elaborazione degli statuti e dei regolamenti delle istituzioni interne di carattere sociale (previdenziale, culturale e ricreativo), e delle mense e spacci ".

L'iniziativa riconosciuta alla C.I. si esplica relativamente alla sua facoltà di " formulare proposte per il migliore andamento dei servizi aziendali, tendenti al perfezionamento dei metodi di lavoro, onde conseguire un maggiore rendimento ed una maggiore produttività, vagliando e trasmettendo quelle ritenute utili, suggerite dai lavoratori".

definiti; sono compiti e poteri che trovano una giusta applicazione se anche i lavoratori conoscono il contratto e lo sanno difendere.

Sul contenuto e sulla testata

strettamente interconnessi.

In quanto all'inopportunità di parlare del processo di Eichmann e del massacro meticolosamente organizzato su scala « industriale » di milioni di esseri umani, questo ci rammenta che le stesse considerazioni di inopportunità,' fatte da scrupolosi filistei alla vigilia del conflitto mondiale, hanno a tal punto intorpidito la vigilanza cosciente ed accorta dei lavoratori (cui si usava ripetere: « Qui non si fa politica, qui si lavora ») che un pugno di affaristi in materiale bellico ha potuto scagìiare nell'inumana, tragica fornace della guerra decine di milioni di esseri umani di ogni Paese.

mente alle singole categorie.

Al contrario la posizione della Confindustria è quella di voler attuare una parità, che è stata definita parità alla rovescia per il pericolo rappresentato dall'inserimento di categorie promiscue. Infatti la Confindustria intenderebbe introdurre 12 categorie di cui quattro promiscue, il che potrà comportare per il futuro un declassamento professionale e retributivo per gli uomini: questi, non essendo più le categorie suddivise per sesso, potrebbero essere assegnati ad una qualsiasi delle 12 categorie.

Per esempio, gli operai specializzati potrebbero essere inclusi nella promiscua di categoria, i qualificati nella promiscua di 2° categoria, i manovali specializzati nella 4", 5', nella promiscua e nell'8' categoria. Questa soluzione attuerebbe un leggero miglioramento per le lavoratrici, dall'altra un criterio di classificazione in discesa per gli uomini con sottocategorie professionali che potrebbero allineare le paghe femminili a quelle maschili ma spostando gli uomini in basso anzichè rivalutare le paghe e le qualifiche delle donne a quelle degli uomini. Dovendosi poi definire tutte queste 12 nuove qualifiche, non è da escludere che, in una definizione delle qualifiche ed esemplificazione delle mansioni che non tenga conto delle differenze di sesso, le possibilità di declassamento degli uomini, specie per i nuovi assunti, risultino ancora più accentuate.

E' chiaro inoltre che dovendosi percorrere in questo modo una scala gerarchica molto più lunga, le possibilità di avanzamento (passaggi di qualifica), e di sviluppo di carriera, risultano più limitate e ritardate.

Le funzioni di conciliazione della C.I. si esplicano nell'ambito del suo compito di "tentare il componimento delle controver-. sie collettive ed individuali di lavoro che sorgessero nell'azienda".

Infine, la C.I. svolge funzioni di controllo con il suo compito di " vigilare con i propri rappresentanti per il migliore funzionamento delle istituzioni" interne di carattere sociale, già indicate.

Come ben • si vede i compiti ed i poteri della C.I. sono ben

Concludiamo affermando che il lavoratore non va concepito soltanto come individuo « economico » dispensatore di « merce lavoro », ma come essere - fornito di personalità, inquadrato nel più vasto consorzio della società umana e come tale interessato in maniera fondamentale a tutti i problemi che da tale appartenenza gli derivano.

Supplemento al Periodico dei lavoratori della FIAR Direttore responabile Monti Vladimiro Via Taormina, 38 Reg. trib. di Milano 5400 del 14 settembre 1960 tip. Porpora

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