Affori-Bovisasca...(2)

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FFORI - BOVISASCA RUZZANO

ANNO 1 - N. 2 - FEBBRAIO 1978

Edilizia nella zona 8

POPOLARE E NON

Dieci domande a Roberto Raguzzoni, coordinatore della commissione urbanistica del consiglio di zona 8.

"Si parla molto di edilizia popolare e spesso per dirne più male che bene., Cosa può dirci a proposito della politica del Comune di Milano su questo tema?"

CONSIDERAZIONI

Licenza di assolvere

Il primo istintivo sentimento che nasce in ogni sincero democratico — non di quelli che rispolverano le parole democrazia e antifascismo nelle cerimonie ufficiali, pronti a rimetterle poi nel ripostiglio perché danno fastidio — è di rabbia, di sdegno feroce.

36 missini su 37 coinvolti nei gravi incidenti di via Acca Larentia a Roma dove il 10 gennaio scorso spararono e assalirono polizia e carabinieri sono stati assolti; 132 fascisti di "Ordine Nuovo" accusati di aver ricostituito il partito fascista, e di averne usato i metodi violenti, dal magistrato Occorsio, tutti assolti- tra essi alcuni dei più pericolosi individui e gli stessi imputati di assassinio del magistrato; i dirigenti missini milanesi, responsabili di aver promosso la manifestazione sediziosa del 12 aprile 1973 — tristemente nota come "giovedì nero" — a Milano, in cui perse la vita l'agente Antonio Marino, tutti assolti; lievi condanne e assoiuzioni di neofascisti davi.

A trent'anni dall'entrata in vigore della nostra Costituzione, nata dal sangue dei democratici e degli antifascisti che hanno combattuto contro la tirannia nazifascista, sembra che i morti per la libertà — di ogni partito e di ogni ideologia — siano stati dimenticati, s; siano sacrificati per niente.

Ancora ci troviamo a dover fare i conti con chi calpesta — come già è avvenuto in passato — la Costituzione, che è antifascista. Certo, non è una novità che la Magistratura - o. almeno, certi suoi settori — ed altri apparati dello Stato si siano mostrati, e si mostrino condiscenti verso gli eversori e i delinquenti fascisti (basti ricordare la vergogna del processo di (Catanzaro per la strage di piazza Fontana), ma le recenti sentenze assolutorie sono di una gravità ancora maggiore.

In un momento di grave crisi per il nostro paese, col partito di maggioranza relativa paralizzato da questioni di equilibrio interno, incapace e sordo a rispondere alle esigenze e agli interessi nazionali, ostile ad un inserimento delle masse popolari e lavoratrici al governo — perché di certo incomincerebbero a colpire certe forme aberranti di gestione della cosa pubblica, dal sottogoverno ai vari (segue a pag. 2)

Nei mesi scorsi è ripresa una bagarre, alimentata dalla destra della D.C., contro l'applicazione della legge 167. La destra D.C. che nella primavera del 1975 aveva dovuto accettare l'approvazione del "Piano Velluto", il piano cioè per applicare il vincolo della 167 su aree e vani di edilizia degradata per un totale di 70.000, abitanti, è subito dopo ripartita all'attacco: no alla 167, rovina dell'attività edilizia! Via l'Assessore all'edilizia popolare che, insieme ai Consigli di Zona, ha rilevato l'esistenza di altri 107.000, vani degradati (oltre quelli del Piano Velluto); basta con i lotti di 167 "che non producono alloggi".

Queste, in breve, le polemiche sostenute dalla destra D.C. in quel periodo. Ma, al di là delle polemiche, guardiamo ai fatti, cioè al lavoro compiuto dall'Amministrazione per mandare avanti la politica di edilizia popolare. In sostanza le cifre sono queste: i finanziamenti assegnati a Milano in base alle diverse leggi per l'edilizia popolare sono stati tutti localizzati: per 70 miliardi i lavori sono già in corso o finiti, per un totale di 9.283 vani; per i restanti 15,5 miliardi i lavori saranno iniziati entro l'aprile prossimo, per un totale di 1.935 vani, Nel 1978, inoltre, prenderanno il via altri 9.820 vani, utilizzando i finanziamenti della legge 513 per l'edilizia popolare, quelli dell'ANIA e gli stanziamenti a bilancio del Comune per interventi diretti.

Buona parte di tutti gli alloggi serviranno a mettere in moto il risanamento della edilizia degradata. In essi, infatti, troveranno sistemazione famiglie abitanti in case degradate che devono essere svuotate per poter procedere o alla loro ristrutturazione o alla loro costruzione di alloggi totalmente nuovi. Svuotati gli edifici da risanare si apre la concreta possibilità di far partecipare a questa attività anche i privati, secondo norme convenzionate.

Hai parlato del programma di costruzione di nuovi alloggi nella città; quanti ne sono costruiti (o lo saranno) nella nostra zona?

"Nella Zona sono in corso di attuazione due finanziamenti, uno sul Lotto 51, alla Bovisasca, per 180 alloggi, già assegnati in questi giorni dallo IACPM, in base alla graduatoria del bando di concorso del 1974, per punteggi compresi tra i 14 e gli 8 punti. Complessivamente. l'insediamento è di circa 900 persone....

900 persone sono molte; come è stato previsto il loro inserimento nella zona?

Queste 180 famiglie erano ai primi posti della graduatoria milanese anche perchè particolar-

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DISTORSIONE

In queste ultime settimane abbiamo visto che da parte di alcuni quotidiani, il "Corriere d'Informazione" prima e "Il Giornale nuovo" dopo, è stato dedicato uno spazio all'indagine sulla realtà che vivono le zone del decentramento cittadino.

Ora se in linea di principio ci troviamo d'accordo con la scelta operata da questi quotidiani, ben sapendo quanta importanza possa assumere la realtà delle singole zone ai fini di una migliore informazione, ben altro è il giudizio che diamo in merito a come questo lavoro sia stato condotto e a quali risultati esso ha portato.

A nostro avviso questi servizi peccano di superficialità, quando non arrivano alla strumentale deformazione della realtà, che risponde ad interessi di parte identificabili nella proprietà dei giornale.

(segue a pag. 2)

Il Professor Madeddu, neuropsichiatra primario dell"'ospedale Giuseppe Antonini" di Limbiate e dirigente del centro Assistenza Drogati del Comune di Milano ci ha offerto la propria collaborazione, intervenendo sull'importante problema della droga con un articolo sulle esperienze acquisite dal Centro

dispensariale di Limbiate e dal C.A.D di Milano.

Alcuni aspetti delle nostre esperienze

Abbiamo sempre sostenuto che di fronte ai molti problemi che il "sintomo droga" evidenzia od esaspera, è difficile formulare una legge tanto illuminata da poter, se non risolvere, almeno affrontare in modo adeguato le complesse implicazioni educative, sanitarie, ma sopratutto economiche sociali politiche, avvitate alle insufficienze singole e collettive che il fenomeno droga ripropone acuamente e criticamente. Per inciso una legge "speciale" per i drogati è basata sulle ovvie tradizionali discriminazioni. In questa prospettiva. potrebbe essere presa in esame anche la possibilità di leggi speciali per epilettici, alcolisti e per gli uomini politici deteriorati dal potere. Affidare ai giudici o ai medici la soluzione "tecnica", così come chiede la società, come chiedono le famiglie e a volte gli stessi drogati, è un comodo, rassicurante tentativo di rinchiudere il fenomeno droga nella ristretta dimensione repressiva o patologica, delimitazione ambigua e sbrigativa che rappresenta un chiaro rifiuto di responsabilità. E rappresenta anche la paura di essere coinvolti nel discorso ben più ampio delle insufficienze politico - sociali, delle carenze educative, preventive, sanitarie ecc., con rimessa in questione dei gravissimi problemi personali e collettivi, che tutti

(segue a pag. 3)

CASA:

300 mensile di politica, cultura,attualita
L.
DROGA Le carenze sociali denunciate dal prof. Madeddu Le nuove case di Via Bovisasca Ä sommario r— DUE AMBULATORI CHIUSI IN COMASINAI
SITUAZIONE
PAG. 2 PAG. 3
OMASINA
DROGA:
PREOCCUPANTE
UN ALTRO
DORMITORIO?
IN BIBLIOTECA?
QUARTIERE
INQUINAMENTO MA TU, CI VAI
INTERVISTA AL PRESIDENTE C.d.Z. PAG. 4 PAG. 5 PAG. 6

COMASINA

Due ambulatori chiusi!

In Comasina, nei locali di Via Val di Bondo 13, sta per essere inaugurato il Consultorio pubblico, ABC ha già pubblicato nel suo primo numero una scheda sul contenuto del nuovo servizio e a essa rinviamo il lettore. Proseguono frattanto i lavori di risanamento della seconda struttura pubblica di Via Val di Bondo che dovrà ospitare, oltre al Centro Sociale vero e proprio, anche, in locali indipendenti, un centro socio - sanitario per gli anziani del quartiere e dell'intera Zona. I lavori dovrebbero terminare entro il mese di Marzo e subito dopo dovrebbe avere inizio il servizio. Nel centro dovranno trovare spazio sia attività di tipo associativo - ricreativo - culturali nelle quali gli anziani dovranno svolgere un ruolo da protagonisti, sia attività più propriamente assistenziali (dalle consulenze burocratiche varie, all'assistenze vera e propria compresa quella domiciliare). Il consultorio pubblico ed il centro anziani sono due servizi di interesse zonale i cui utenti quindi provengono anche da fuori quartiere.

ltceny

La loro realizzazione contribuirà sicuramente ad aumentare i legami del quartiere col resto della Zona a beneficio di tutti. Ci sembra importante sottolineare il ruolo svolto dal Consiglio di Zona e dalle istanze di base del quartiere (Comitato di Gestione dei Centri Sociali, Comitato promotore per il consultorio, Gruppo anziani Comasina) nella definizione e successiva attuazione dei due servizi. Non si è trattato cioè di una decisione presa in tal senso dal centro e calata sulla zona, quanto di una scelta che la zona stessa ha fatto e che ha verificato con la popolazione in assemblee e incontri pubblici. È un esempio di come i cittadini possono partecipare alle decizioni che in ultima analisi li toccano più da visino, come sono quelle relative alla localizzazione e gestione dei servizi.

ABC vuole segnalare anche la chiusura in Comasina dell'Ambulatorio per il prelievo del sangue di Via Spadini convenzionato con l'INAM e la cessazione dell'erogazione dell'assistenza oculistica nel Poliambulatorio

dalla prima pagina

centri di potere clientelare —, ecco rispuntare chi tende a rendere ingovernabile la situazione, a "destabilizzarla" al modo cileno, chi punta al "tanto peggio" sperando in un "tanto meglio" successivo, che la storia non ha mai dimostrato arrivare o andare a favore delle masse popolari.

Ci sembra che le sentenze assolutorie vadano inserite in questo quadro politico e che offano buon gioco a chi vuol continuare a gettare discredito sulle istituzioni, già indebolite dal ripetuto coinvolgimento in fatti e misfatti di ogni grado di gravità.

Per questa situazione — non nascondiamocelo — porta gran parte di responsabilità il partito che ci governa da oltre trent'anni, che, con la discriminazione e l'esclusione in ogni campo delle forze essenziali del movimento operaio, ha offuscato in molti settori statali — ed anche in parte della Magistratura — il valore dell'antifascismo e della Resistenza che avrebbero dovuto, e dovrebbero, essere la linfa vitale da cui trae alimento ogni organo e apparato statale.

Nel maggio del 1976, dopo l'uccisione del giovane Luigi de Rosa ancora per mano fascista, ad un discorso di commemorazione l'oratore — che pagò il suo antifascismo con molti anni di carcere — espresse un pensiero che ci piace riesporre: i fasciti aggrediscono, feriscono, uccidono, ma armano la loro mano tutti quelli che, avendo l'obbligo — morale ancor pima che costituzionale — di condannarli e di renderli inoffensivi, li assolvono e li rimettono in circolazione, pronti a colpire con più ferocia perchè sicuri dell'impunità. Le conseguenze delle scandalose sentenze già si sono fatte vedere: recrudescenza della violenza fascista nel paese, a Trieste provocatoria ricostituzione dell'organizzazione fascista "Ordine Nuovo".

Come democratici e antifascisti vogliamo rivolgere un appello a tutte le organizzazioni politiche e sociali della zona, a tutti i cittadini a non passare sotto silenzio questi fatti, a prendere posizione nei loro confronti, a vigilare ad esempio perchè nella nostra zona sparisca lo sconcio delle scritte fasciste, ad isolare e rintuzzare le provocazioni.

Ad operare perché in, ogni se-

INAM di Via Val di Bondo. Si tratta a nostro avviso di due avvenimenti negativi che creeranno disagi tra la popolazione costetta ad uscire da quartiere per usufruire di questi servizi, senza considerare il fatto che l'utenza del Poliambulatorio è certamente più ampia e comprende quartieri vicini come Bruzzano e Bovisasca. Ci si trova in questo caso di fronte a decisioni prese dall'INAM che, nella particolare situazione di Ente in liquidazione ma ancora passato in gestione alla regione, si dimostra poco sensibile alle necessità della popolazione e lascia cadere i livelli dei servizi offerti. Ci auguriamo che gli sforzi che la Zona sta facendo per sopperire a questo stato di cose permettano al quartiere di riavere i suoi servizi.

Adolfo Cervelli

STRANI

de — scuole, luoghi di lavoro e di ritrovo — l'antifascismo unitario di massa, così come ce l'ha insegnato e lo pratica la classe operaia, diventi pratica continua per una civile e responsabile convivenza. In questo senso crediamo si muova l'assemblea, organizzata dalla Associakione degli Studenti per il 25 febbraio prossimo - al mattino — all'I.T.I.S. "L. Galvani" di via Faccio, sul tema "Fascismo e delinquenza giovanile", alla quale ognuno può portare il proprio contriuto.

La Redazione

distorsione

Noi che viviamo nella zona da cittadini, impegnati a dare il nostro contributo costruttivo al fine di fornire i nostri quartieri di quelle strutture che consentano una vita umana e sociale migliore, non ignoriamo gli enormi problemi che si devono affrontare; ma una cosa è lo studio dei problemi e l'analisi delle cause che li hanno determinati, e altra cosa è lo sbandieramento, spesso, demagogico di denunce che hanno il limite di essere fine a se stesse.

Anche noi abbiamo parlato con alcuni dei responsabili del consiglio di zona, e in altra parte del giornale pubblichiamo una intervita al presidente del C.D.Z. e al Coordinatore della Commissione urbanistica ma mai ci verrà la tentazione di strumentalizzare ciò che qualsiasi cittadino ci farà pervenire.

Con questo vorremmo ribadire- la validità e l'importanza di avere a disposizione di tutti, un giornale di zona che consideriamo strumento fondamentale all'accrescimento della conoscenza dei problemi che, come cittadini che vivono in zona, ci riguardano più da vicino. La nostra caratteristica è che, a differenza di altri giornali, A.B.C. è fatto dai cittadini e tutti possono contribuire al dibattito che il giornale si prefigge di stimolare. Pertanto rinnoviamo l'invito a tutte le forze politiche e sociali a portare il loro contributo, certi come siamo che la vita stessa del giornale è affidata per gran parte a questa collaborazione.

TRIBUNA APERTA

Queste colonne sono a disposizione di tutte le forze politiche e sociali. Non necessariamente l'impostazione e il contenuto degli articoli rispecchiamo l'opinione della Redazione.

Affrontare il problema della droga è molto difficile, a causa del muro spesso invalicabile fatto di disinformazione e di "leggende", che i mass-media hanno costruito.

in Italia dal '68 in poi il movimento giovanile ha aperto il dibattito fra l'altro anche sul problema della droga, cercando di chiarificare le differenziazioni fra le varie droghe e le differenti posizioni che esistono all'interno del movimento.

Questo anche nella prospettiva di superare il problema di fondo che è quello della disgregazione giovanile.

La differenziazione più grossa all'interno della questione droga, accettata oggi da tutto il movimento, anche da coloro che in passato non erano d'accordo, è quella tra droghe pesanti e droghe leggere.

Sotto il nome di "droghe pesanti" vanno tutte quelle sostanze che implicano, con uso frequente e prolungato, dipendenza fisica (eroina, morfina, amfetamina, cocaina), cioè uso di dosi sempre maggiori che a lungo andare possono provocare la morte dell'individuo.

Altra cosa sono invece le "droghe leggere" (marijuana, haschish, erba) che non danno assuefazione e non sono distruttive per l'organismo non più di quanto lo siano tabacco e alcolici.

Fattore di importanza fondamentale è anche la ben nota ideologia che si nasconde dietro le droghe pesanti, che non è solo quella di un determinato gioco politico dell'autodistruzione bensì quella di un determinato gioco politico di disgregazione del movimento giovanile.

Anche nel nostro paese, ove esiste una struttura economica di tipo capitalistico, la questione della droga, in generale di quella pesante, si fa sempre più impellente e a tutto questo discorso si lega la situazione che si sta

Scandalosa sentenza

Nella presente situazione di crisi politica e di crescenti atti terroristici, l'iniziativa della Magistratura che ha assolto a Roma i neofascisti di "Ordine Nuovo", con Concutelli implicato anche nella uccisione del giudice Occorsio, e a Milano Servello, Petronio e altri dirigenti missini coinvolti nei disordini che culminarono con la morte dell'agente Marino, suona insulto ai sentimenti democratici e antifascisti del popolo italiano.

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia chiama tutti i cittadini antifascisti e democratici alla mobilitazione e alla vigilanza. Chiediamo con forza a tutti coloro che hanno responsabilità nelle istituzioni volute dalla Costituzione, che è repubblicana e antifascista, di applicarla e farla rispettare.

Diciamo basta alla violenza terroristica che da anni insanguina il Paese.

Cittadini stringetevi attorno alla gloriosa bandiera dell'ANPI.

ANPI sez. Affori

venendo a creare, in specifico, nel nostro quartiere.

Come in altri quartieri di Milano, infatti, anche nella nostra, Affori, i giovani che arrivano all'eroina sono sempre più numerosi, se pure Affori per struttura sociale è assai differente da altri quartieri, dove l'eroina è diventata un fenomeno di massa, per esempio Baggio, Giambellino, Quarto Oggiaro, Comasina.

Il Circolo Giovanile di Affori al momento della sua nascita fu un grosso centro di aggregazione per molti giovani del quartiere, che vedevano in questa struttura la possibilità di creare momenti alternativi, soprattutto di vita culturale.

La mancanza di gestione collettiva funzionante, la mancanza di un centro che fosse luogo fisico di aggregazione dove svolgere tutte le attività che ci si proponeva (musica, teatro, cinema, fotografia, ecc.), ha portato a un lento sfaldamento, dovuto anche al forte ostracismo esercitato da organismi che in quartiere dovrebbero tutelare gli interessati di tutte le componenti che nel quartiere stesso agiscono.

In questa situazione si inserisce la manovra per creare ad Affori un mercato di droghe pesanti (in particolare eroina ed amfetamina), in cui individuiamo la volontà "politica" di aggregare intorno a questo mercato gente che potenzialmente è in condizioni di farlo (o di subirlo?!).

Mentre in passato se esisteva un mercato questo era assolutamente saltuario, legato esclusivamente al "fumo" (droghe leggere) ed era gestito da nessuna forza particolare, ora la malavita tenta di gestirsi un mercato di droghe pesanti.

Non dimentichiamo, infatti, che alle spalle di Affori c'è la Comasina, centro dichiarato di gran parte della malavita milanese, legata strettamente agli ambienti della destra.

Tutte queste cose stanno dietro all'eroina e noi come giovani del quartiere, in quanto viviamo quotidianamente sulla nostra pelle questa realtà, non vogliamo aspettare, per dirla in termini molto semplici, il mosto sotto casa; le premesse ci sono: spacciatori di piazza Vetra, gente che circola con le siringhe in mano, malavita fascista sono espressione sempre più frequente di una situazione che prende piede ogni giorno di più ad Affori. Per ora il problema non è quello del recupero fisico dei "tossicomani", bensì quello di togliere a questi manovratori occulti la materia prima: ovvero noi GIOVANI!

La situazione non è risolvibile con azioni di forza quali l'arresto di centri fantasmi di assistenza ai tossicomani, che toccano superficialmente e in modo spesso negativo il problema (i colpiti sono sempre i pesci piccoli), ma l'essenziale è prevenire, chiudendo ogni spazio a questi elementi di disgregazione.

Chiaramente noi non abbiamo in tasca l'alternativa da dare già bella e pronta, ma per esempio il poter disporre di un locale, gestito da noi giovani del quartiere può senz'altro ovviare ad alcuni dei problemi principali.

Per questo chiediamo l'appoggio e l'apertura di un dibattito a tutte le componenti del quartiere, affinchè ci sia un impegno di massa che sia premessa alla creazione a un modo di vita diverso nel nostro quartiere.

Circolo - Giovanile - Affori

ANGELO
V. M. Martini, 16 6463330 AFFORI (Mi) FORNITURE MATERIALE ANTINCENDIO
COLOMBO
2 n. 2 - Febbraio 1978
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Droga: Situazione preoccupante

semblee, in consiglio di zona, nelle famiglie. Ma discuterne non solo con spirito critico, ma soprattutto in modo costruttivo. Il problema della droga non si elimina facendo intervenire la polizia; non si elimina mettendo in prigione qualche piccolo trafficante-spacciatore. Ecco allora la necessità di operare in senso sociale, creando dei centri aggregativi per i giovani, creando soprattutto posti di lavoro ed analizzando tutte quelle condizioni che portano il giovane alla droga, come la disgregazione sociale, la crisi della famiglia, la mancanza di affetti e di ideali. Intervenire sul territorio con la collaborazione di tutte le forze socio-sanitarie della zona e andare a modificare quelle situazioni anomale e contraddittorie che hanno determinato la crisi sociale attuale. Non è un lavoro facile, tuttaltro, ma ognuno di noi dovrebbe sempre tener ben presente una condizione essenziale per sbagliare il meno possibile: migliorare noi stessi, sempre, costantemente, soprattutto nei nostri rapporti con il prossimo. Solo così potremo pensare di poter contribuire a modificare questo stato di cose, a lottare convinti per una società migliore, più giusta, che ci restituisca quanti oggi cercano rifugio nella droga.

Le carenze sociali denunciate da Madeddu

Ormai si fà tutto alla luce del sole. Non si aspetta nemmeno più la complicità del buio. In pieno giorno è possibile acquistare droga e consumarla in Piazza Gasparri, via Teano, giardinetti di Affori, via Astesani; persino nei recinti delle scuole. Gruppi di ragazzini si riuniscono e stanno lì per ore. Ogni tanto qualcuno si stacca dal gruppo e si avvicina ad un'auto in sosta, copi tre — quattro ragazzi a bordo: un breve dialogo, un passaggio di mano ed il gruppo a ricomporsi.

Giovani cori i volti scavati, gli occhi febbrili, fissi. Ma il vizio della droga non è un caso. Alcuni anni fà, quando il fenomeno non aveva assunto la drammatica dimensione di oggi, la droga era considerata un diversivo per sconfiggere la noia di chi aveva già provato tutto.

Attori, registi, esponenti di classe sociali elevate, disposti a pagare notevoli somme di danaro per un'emozione in più. Poi, con l'aggravarsi della crisi politica ed economica, la composizione sociale dei maggiori consumatori di droga è cambiata. Giovani che non riescono a trovare lavoro, giovani che non riescono ad inserirsi nella società, in una società largamente carente di valori reali e che ha fatto del consumismo il proprio "credo". Giovani che non credono più a niente e cercano così un effimeto conforto nella droga. Giovani ai quali non abbiamo insegnato nulla, giovani che molto spesso ci siamo rifiutati di ascoltare e di aiutare. Giovani che sentono la mancanza di veri contatti umani, per cui l'emarginato si sente accolto solo dall'emarginato e viene rifiutato dalla società. — In campo strettamen-

te politico ci sono delle grosse responsabilità da parte di quei partiti conservatori che non vogliono modificare un sistema capitalistico basato sul consumismo, perchè consono ai loro interessi economici e di potere. Il fermento del mondo giovanile, la ricerca di nuovi valori, il tentare (a volte in maniera avventuristica) di cambiare qualcosa è stato considerato un pericolo da non sottovalutare: i giovani che pensano danno troppo fastidio. Così assistiamo alla assoluta o quasi indifferenza da parte del governo, di fronte al grave problema della droga. Basti pensare che per tutta l'Italia Settentrionale l'organico del Nucleo Antidroga dei Carabinieri è formato da sette persone! Accanto alla indifferenza governativa, notiamo invece una particolare ed intensa attività di spacciatori legati al M.S.I. — Anche questo non è un caso. Orami i legami tra il M.S.I., droga e delinquenza comune sono stati ampiamente dimostrati. L'eroinomane che deve procurarsi la dose quotidiana, ha bisogno di 100/150.000 lire al giorno. Ecco quindi aumentare le rapine, i furti, gli scippi. Così i distruttori a livello internazionale i grossi spacciatori, hanno ottenuto un pericoloso risultato politico: sgretolare nella popolazione la fiducia verso i giovani, far sì che la gente, impaurita da questa ondata di delitti, si chieda verso quale società stiamo andando e se non sia il caso di fare qualche piccolo passo indietro... — non dimentichiamolo!

Se vogliamo attuare almeno un'opera di prevenzione, dobbiamo deciderci a parlarne più spesso, nelle scuole, nelle as-

Gli studenti in medicina sono volontari e non percepiscono alcun stipendio dall'istituzione psichiatrica, che li considera come "frequentatori". Del resto la stessa formula intemedia tecnico - volontaristica; ricavata dal confronto delle varie iniziative e delle varie esperienze dei Paesi aventi problemi di droga e finanziamenti più seri del nostro, era stata da tempo adottata anche nella strutturazione del Centro Assistenza Drogati del Comune di Milano.

Il Centro, sorto come associazione privata di medici psichiatri, psicologi, farmacologi, giuristi, operatori e giovani studenti appartenenti alle più diverse facoltà e correnti politiche, si dedicò allo studio, all'informazione ed alla sensibilizzazione dei vari settori dell'opinione pubblica. Corsi informativi furono tenuti per medici scolastici, insegnanti, religiosi ecc. Attualmente il Centro usufruisce di una Villetta del Comune di Milano, in via Apollodoro 5 dove svolge la sua attività di consultazione (ore serali), di intervento terapeutico nelle ore pomeridiane e, sempre nel pomeriggio, gli psicologi incontrano assistiti e loro familiari. I nostri interventi farmacologici per quanto riguarda le terapie "sostitutive" hanno tenuto conto del cosiddetto "pseudoeroini-

smo". Per questo abbiamo escluso fin dall'inizio la prescrizione e la distribuzione di sostanze di tipo morfinico e di tipo metadonico in particolare, per evitare gravi dipendenze ulteriori.

La nostra cautela

La nosta cautela, influenzata da precedenti errori incredibili, viene rafforzata dal crecente numero dei "metadonici" e dal sempre più florido mercato del metadone. (Il Metadone è un sostitutivo della droga usato terapeutica mente — ogni dose viene venduta a 20.000 lire).

Per inciso, noi riteniamo che il momento medico possa dare comunque risposte tecniche limitate e molto deludenti, ma farmacologicamente corrette alle esigenze degli assistiti. La richiesta più frequente negli ultimi tempi è centrata nella cura del corpo malato, "schermo" di copertura a bisogni poliformi e complessi, a sofferenze reali o presunte di droga. Il compito strettamente medico risulta così semplificato, limitandosi a decifrare il "sintomo" e prescrivendo il rimedio senza illusioni di onnipotenza terapeutica risolutiva. infatti non esiste la medicina "magica" che guarisce i problemi che portano alla fuga nella droga.

(dalla prima pagina) noi preferiamo ignorare piuttosto che affrontare. Dalla disonestà o "astuzia del singolo, alle "assenze" nell'ambito familiare, ai compromessi ed alla corruzione degli uomini politici, all'esercizio del potere clientelare e prevaricatore in persistenti impunità. Il discorso astratto dei valori si concretizza e viene riproposto drammaticamente dalla "fuga nella droga".

Il Centro dispensariale di Limbiate

Nel 1974 abbiamo aperto una sezione dispensariale nello stesso Ospedale "Antonini", funzionante a tipo hospital-day: esami, terapie detossicanti e decondizionanti, colloqui con gli assistiti e con i familiari, ad orario limitato (dalle 8 alle 13). Il centro ha registrato 1.500 presenze nel 1974 ed altrettante nel 1975, con un notevole incremento nel 1976 e 77, dovuto probabilmente alle disposizioni della legge 685 (il tossicomane non può essere ricoverato in Ospedale Psichiatrico dal 1° Gennaio 1976). Per inciso, il centro dispensariale non ha imposto nessuna modifica strutturale all'Istituzione: cinque lettini e cinque aste per feboclisi (recupero di magazzino), più lo studio medico arredato con mobili "riciclati". L'organico del Centro si avvale di due studenti in medicina a mattine alternate, di un infermiere capoturno a servizio ridotto, con gli interventi saltuari dello psichiatra, responsabile e coordinatore, e dello psicologo "a gettone" due volte alla settimana per i colloqui con i ragazzi e i familiari.

Nè paternalismo, nè tutela

Il Centro cerca di evitare il paternalismo e non si incarica di assumere i pazienti sotto tutela, nonostante i tentativi di affidamento da parte del Tribunale, che tenta di delegarci compiti ed attribuzioni fiscali (obbligo di segnalazione secondo l'art. 95 ecc.) che noi abbiamo sempre respinto. Il dilemma per la scelta tra orientamento ideologicopolitico (che si propone di modificare la società lavorando nel suo contesto) e l'orientamento tecnico - metodologico (essenzialmente preventivo - curativo nel lavoro sugli assistiti) venne discusso e superato con l'integrazione delle due direttive, considerate complementari ed inseparabili. Attualmente il numero degli assistiti del CA.D. è consistente. L'Ospedale Psichiatrico è escluso per legge, mentre l'Ospedale generale rifiuta il ricovero del tossicomane per mancanza di posti, impreparazione o altro; tutto questo ha ulteriormente aggravato i compiti del nostro Centro. Così molte centinaia di ragazzi affluiscono al C.A.D. chiedendo un intervento prevalentemente curativo. Molto rilevante risulta inoltre la frequenza di genitori, i cui problemi sono affrontati dai

nostri psicologi. Bisogna dire però che sino ad oggi è fallito il tentativo di far coaugulare i problemi comuni e condivisi (le stesse ansie) in una associazione di familiari che concretizzi e realizzi maggior consapevolezza e peso d'opinione, nella difesa concordata a tutti i livelli, per contrastare validamente le incongruenze e le deficenze persistenti nell'ambito delle tossicosi volontarie. Questo "corporativismo" rappresenterebbe ovviamente una soluzione transitoria, come del resto deve essere considerata provvisoria la funzione del Centro, che respinge duramente la tendenza ad ignorare la complessità ed i problemi che il "sintomo droga" evidenzia ed esaspera; problemi che hanno implicazioni sanitarie, ma soprattutto educative, ecnomiche, sociali e politiche. Per questo il nostro centro attende di essere assorbito da quelle "strutture decentrate" ancora praticamente inesistenti, per conoscere ed affrontare il disagio nel contesto socio-culturale in cui si origina. E nella prospettiva "sostitutiva" i risultati delle nostre esperienze mantengono valore indicativo e peparatorio per i possibili futuri interventi.

n. 2 - Febbraio 1978 1.0VÄYr-Ä MIRAMI pagina 3

Sei domande a un residente

Abbiamo la possibilità di rivolgere qui in redazione qualche domanda alla sig.ra Marilena Adamo, che da oltre un anno è Presidente del Consiglio di Zona 8 del decentramento amministrativo del Comune di Milano. Ci sembra opportuno ricordare che la Zona 8 ha circa 50.000 abitanti, cioè quanti una grossa cittadina con tutti (e forse maggiori) i problemi del caso. Redazione di ABC, domanda: — Ci sembra che solo nel gruppo comunista in Consiglio di Zona 8 vi siano donne, come mai?

Marilena Adamo, risposta: Sì, infatti le uniche tre donne presenti in CdZ sono del gruppo comunista. Ma rispondere alla domanda implica un riferimento alla questione dell'emancipazione femminile ed in particolare alle difficoltà che trova la donna nella società attuale ed uscire dall'ambito familiare ed a dare il proprio fondamentale contributo anche nel campo- sociale e politico.

In questi ultimi anni, grazie al movimento femminile, le cose stanno cambiando ed è innegabile la sempre più massiccia presenza e l'impegno delle donne su questo terreno. il problema però è un altro: in generale le forze politiche non hanno saputo cogliere ed interpretare questo fenomeno di presa di coscienza collettivo delle donne e non hanno saputo, quindi valorizzare la presenza femminile in termini di responsabilità e di direzione. Possiamo dire che nel PCI assistiamo allo sforzo più coerente per far sì che le donne possano partecipare alla vita del partito a tutti i livelli, anche a quelli di maggior responsabilità.

ABC, domanda:- Venendo più direttamente ai CdZ, osserviamo che quando nacquero si ebbe l'impressione che la loro reale funzione fosse quella di essere organismi creati come cuscinetti tra le rivendicazioni dei cittadini ed il Comune. Si può dire superata questa fase oggi?

Risposta: — Sì. senz'altro. Con il nuovo regolamento in vigore dall'agosto '77, emanato dall'attuale Giunta possiamo dire che si è aperta una fase totalmente diversa realizzando quel salto di qualità che i CdZ rivendicavano da anni e, cioè, oggi i CdZ rappresentano un reale livello di potere locale inseriti come sono nell'amministrazione cittadina. Inoltre, sulla base della legge nazionale sul Decentramento essi costituiscono una delle articolazioni dello Stato democratico.

ABC, dom.:-Ma quali sono, concretamente, i reali poteri del CdZ?

Risp.: Le materie principali nella quali i CdZ deliberano sono: la pianificazione territoriale, le Opere Pubbliche, le gestioni immobiliari, le manutenzioni e le concessioni edilizie. Ma questo può sembrare solo un elenco di funzioni, mentre basterà ricordare la particolare importanza della programmazione e gestione dei servizi sociali alle persone (socio-sanitario, ricreativo, sportivo e culturale) per dare un'idea meno astratta di quelli che sono i reali poteri dei CdZ. Purtroppo dobbiamo dire che la maggior parte di queste attribuzioni non sono ancora state rese effettive dalla Giunta Comunale, attraverso le Delibere quadro per materia, e ciò ci impedisce di fatto l'espletamento di molte delle funzioni attribuiteci dal Regolamento. Questo però non impedisce al noF.tro CdZ di lavorare già da tempo interpretando lo spirito e la lettera del Regolamento ed andando, quando è necessario, a momenti di sollecitazione e di critico confronto con l'amministrazione comunale.

ABC,dom.:- Perché sono state rimandate le elezioni dirette del CdZ?

Risp.:- Per quello che riguarda Milano sono state rimandate nell'autunno del '76 perchè mancava una

Atti di teppismo fascista nella

nostra zona

Giardinetti di Via Astesani

Il "murale" disegnato dai ragazzi democratici del quartiere (viva nota di colore su un muro altrimenti grigio) è stato rovinato con scritte provocatori e con svastiche. Al di là del significato politico, il murale rappresentava un primo momento di cultura popolare che dovrebbe coinvolgere tutti i cittadini della zona, come espressione del desiderio di voler rendere più vivi i nostri quartieri. L'idiozia di chi ha tracciato svastiche e scritte si commenta da sè: possiamo solo dire che troviamo queste azioni inqualificabili.

Elementari di via Iseo

In questa scuola dobbiamo purtroppo registrare una nuova incursione vandalica. Oltre alla sistematica distruzione di materiale didattico, i teppisti di turno hanno spinto la loro demenza al limite di defacare sulla scrivania del direttore. Dobbiamo tristemente constatare come questi episodi si verifichino con troppa frequenza.

Istituto Tecnico Galvani

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Scheda personale

MARILENA ADAMO

Nata a Novara il 17-4-50

Laureata a Milano in Filosofia nel 1974

Insegna a Desio alle "150 ore"

È presidente del Consiglio di Zona 8 da circa un anno. Fa parte del Comitato Federale di Milano del P.C.I.

legislazione nazionale. Di fatto, in alcune altre città le elezioni dirette dei CdZ o circoscrizionali erano già state effettuate e quindi l'intervento su Milano, per l'importanza che rivestivano le elezioni nella nsotra città, è stato, a mio avviso giustamente, interpretato come intervento di tipo politico e non legislative. È pur vero che questo rinvio così contrastato e dibattuto ha permesso per la prima volta la formulazione di una legge nazionale che istituisce i consigli circoscrizionali per tutte le grandi città, legge che io considero una grande conquista democratica per il Paese. Per concludere, le elezioni dirette dei CdZ a Milano avverranno nel 1980, in concomitanza con le elezioni amministrative.

ABC, dom.:- Ritieni possibile aumentare la partecipazione, attualmente molto bassa, dei cittadini ai lavori del CdZ?

Risp.:- Prima di tutto non concordo con l'analisi fatta da molta stampa sulla partecipazione dei cittadini ai lavori del CdZ. Bisogna vedere e discutere quali sono i parametri con cui si valuta questa partecipazione: ad esempio le presenze alle sedute di Consiglio non rappresenta a mio

avviso un parametro significativo. Molto più significativa è la partecipazione a quei momenti in cui i cittadini possono "collaborare" per la formulazione delle proposte ed alle decisioni, come le assemblee e le Commissioni aperte e, per quello che posso dire sulla base delle mie esperienze, in questi momenti la partecipazione è numerosa e sempre più qualificata. Certo è compito del Consiglio, ma, e ci tengo a sottolinearlo, di tutte le forze politiche, allargare e rendere effettiva la partecipazione. In che modo, mi chiedevi; Penso che le strade siano due: la prima di tipo "politico" e l'altra di tipo "organizzativo". Prima di tutto, infatti, credo che sia necessario chiamare i cittadini non ad una generica partecipazione ma a reali momenti decisionali; in secondo luogo è importante, e già il CdZ8 si muove su questa linea, una maggiore "capillarità" nel modo di lavorare dei CdZ, delle Commissioni ecc., che permetta di penetrare nel tessuto sociale della Zona.

ABC, dom.:- Per ultimo, cosa ne pensi di questo giornale che intende operare proprio intorno ai problemi di Affori, Bruzzano, Bovisasca e Comasina?

Risp.:- È troppo presto per entrare nel merito, credo. Quello che invece ritengo di estrema importanza è il fatto che per la prima volta la zona abbia un giornale locale, che permette un'informazione democratica sui problemi e sulle realtà della nostra Zona. Mi auguro che possa incontrare il favore degli abitanti della Zona e, siccome il nostro Consiglio di Zona non ha ancora un proprio mezzo di informazione che ci permetta un corretto rapporto con i cittadini, spero che il vostro giornale possa rispondere, anche solo parzialmente, a questa nostra esigenza.

M.M.

Anche in questa scuola solita incursione con scritte inneggianti al fascismo, svastiche e frasi minacciose. La tematica fascista non si smentisce: colpire quelle strutture dalle quali dovrebbe partire un ciclo culturale avente come base i valori della resistenza e dell'antifascismo.

Piazza Gasparri

Gruppi di giovani agiscono di notte incendiando manifesti, rompendo vetri e lampioni. Anche sui muri della Comasina sono ricomparse scritte fasciste, svastiche, minacce alle persone democratiche. Evidentemente le scandalose assoluzioni di Roma e Milano degli "ordinovisti", hanno dato nuovo coraggio a quanti predicano ed usano la violenza contro le istituzioni democratiche.

M.L.

Congresso aperto alla cellula Rotocorriere

Il 31 gennaio si è svolto nei locali del consiglio di fabbrica del rotocorriere il congresso della cellula del P.C.I. Ai lavori erano presenti rappresentanti di altre forze politiche, dei giornalisti e del consiglio di fabbrica.

Nella sua relazione introduttiva Bruno Bobbi, segretario uscente, ha posto al dibattito dei convenuti (circa settanta ersone) i temi principali della situazione di grave crisi politica ed economica che stanno di fronte al nostro paese, soffermandosi anche sui problemi interni alla fabbrica e come i comunisti si debbano impegnare ad affrontarli, specie in relazione ai nuovi indirizzi di linea politica che la proprietà Rizzoli stà attuando nel campo dell'informazione.

Nel corso del dibattito è emerso con sempre maggiore chiarezza il ruolo che i comunisti all'interno della fabbrica possono e debbono svolgere al fine di tutelare il diritto alla completezza dell'informazione. Su questo punto ci sembra vada sottolineato l'intervento di un rappresentante dei giornalisti; il quale poneva in risalto la manipolazio-

ne che spesso viene praticata nei confronti del lavoro di alcuni giornalisti, allo scopo, molto chiaro, di spostarne la chiave di lettura. Un'altra esigenza emersa è quella di una maggiore unitarietà e continuità di rapporti fra i lavoratori dalle diverse competenze all'interno della azienda.

Molto interesse ha suscitato anche l'intervento del segretario della cellula del Corriere della Sera; nel quale si poneva con forza la necessità di andare ad un coordinamento dei lavoratori comunisti all'interno del gruppo Rizzoli.

Al vivo dibattito sono seguite le conclusioni di Nageroni, in rappresentanza della Federazione Comunista Milanese, che hanno tracciato con chiarezza la posizione del partito in questa fase politica.

A conclusione dei lavori è stato rieletto il comitato direttivo in carica proponendo di allagarlo; sono anche stati letti i dati del tesseramento che vedono la crescita degli iscritti di undici nuove adesioni.

Murales di via Astesani (foto Agrezzi)
pagina 6 n. 2 - Febbraio 1978
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Il G.S. Nord Comasina

Proseguendo la nostra analisi delle strutture sportive esistenti in Zona 8, sono andato a far conoscenza con il G.S. Nord Comasina. Mi ricevono in maniera assai cordiale il Presidente, sig. Landi ex aviatore, il direttore sportivo, sig. Sette, e due Consiglieri. Con loro voglio provare a parlare di cosa vuol dire gestire dei giovani e giovanissimi (i loro ragazzi partono dagli 8 anni!) in un quartiere dove droga e delinquenza minorile rappresentano tristi realtà.

Non voglio certo sostenere che lo sport sia l'antidoto per questi mali ma sicuramente all'interno del mondo sportivo il fenomeno è certamente molto ristretto e credo che questo debba essere ben analizzato.

I miei interlocutori sono però restii ad affrontare questa angolazione del problema sportivo ed avverto in loro una sorta di pudore che li porta a ridimensionare la fama negativa di cui gode il loro quartiere. È invece un loro grosso problema il riuscire a coinvolgere proprio la gente comune e particolarmente i genitori nella vita della loro piccola società. E questo neanche tanto per la questione economica, che pure non è un aspetto indifferente. essendo tutta gente che vive del proprio lavoro, quanto perchè la partecipazione del quartiere gli consentirebbe l'ambiziosa speranza di ricostituire il tessuto sociale, oggi disgregato, intorno al comune obiettivo di far crescere in maniera sana i ragazzi.

Le maglie granata dei giocatori di questa società partecipano al Torneo NAGC con le squadre di esordienti, pulcini e "primi calci", inoltre c'è una squadra di terza categoria che mi dicono stia battendosi molto bene. Certo avendo avuto come unica possibilità di allenamento il campetto della parrocchia, adatto per soli sei giocatori, non si possono pretendere miracoli tecnici. La situazione potrebbe certamente esser molto migliorata con la messa in opera del campo di via Salemi che da tempo è stato assegnato, ma per questa realizzazione occorrono ulteriori permessi (il cui ritardo è assolutamente inspiegabile) e una notevole cifra, basti pensare che solo per allacciare l'acqua vengono richiesti quasi 4 milioni. Proprio per raccogliere queste cifre la Nord Comasina si farà promotrice di una sottoscrizione nel quartiere che avrà inoltre lo scopo di farsi maggiormente conoscere.

Voglio chiudere questo secondo viaggio nello sport in Zona 8 sottolineando alcuni punti negativi emersi finora:

la totale assenza del Comune da questo settore, se non in chiave negativa, rappresentando la "burocrazia";

l'ossessionante prevalenza

del calcio nelle magre strutture esistenti, con una macroscopica prevaricazione nei confronti degli altri sport;

la errata visione di quello che deve essere il corretto sviluppo sportivo dell'individuo. Mi riferisco ovviamente al fatto che ragazzini di otto o nove anni abbiano già un preciso indirizzo e, nello specifico, il calcio che non può certo essere indicato per un corretto ed armonioso sviluppo corporeo.

Silvia, Valentina e Simona raccontano...

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LE NOTIZIE UTILI DI ZONA

INIZIATIVE CULTURALI

Presso la biblioteca di Villa Litta

Pittura

Dal 10 al 23 febbraio personale del pittore Rombi.

Dal 25 febbraio al 10 marzo personale della pittrice Casiraghi

Musica "Invito all'ascolto", ciclo musicale promosso dalle Biblioteche Pubbliche

Comunali e dedicato al giovani artisti:

2° concerto 18.2.78 - ore 17: Concerto per pianoforte

"L'opera pianistica della scuola dl Vienna"

Musiche di Schdnberg, Berg, Webern Duo pianistico Massimo Puritani e Gerardo Chimini

3° concerto 11.3.78 - ore 17: Concerto per pianoforte

Musiche di Busoni, Maliplero, Respighi, Pizzetti e Dallapiccola

Presso il Cinema Piccadilly e in via di programmazione — organizzata dalla Commissione Cultura del Consiglio di Zona e dal F.A.C. (Film d'arte e cultura) — una serie di films aventi per tema rapporti tra i cittadini e il potere e i cittadini e le istituzioni. Il primo ciclo comprenderà 12 fIlms e sl svolgerà ogni martedì. Titoli, orario e date In corso dl definizione. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Commissione Cultura del Consiglio di Zona o al Cinema Piccadilly - tel. 6450t12.

SERVIZI UTILI

Più cara la biblioteca

Con circolare interna il responsabile delle Biblioteche comunali dr. Pagetti ha comunicato che dal 1° gennaio le nuove quote annue di abbonamento alle biblioteche dovranno essere elevate dalle attuali L. 100 a L. 300 per il settore "ragazzi" e a L. 500 per quello "adulti"

Questo aumento fornirà alla biblioteca di Villa Litta una maggiore entrata — presumibile dal numero di iscritti nel '77 — aggirantesi sul milione e mezzo, e sulla ventina di milioni per tutte le biblioteche cittadine.

Crediamo che in linea di principio non vada posto in discussione l'adeguamento quantitativo delle quote, inalterato da oltre 15 anni e sempre irrisorio in confronto al servizio culturale fornito agli utenti.

Quel che si vorrebbe invece aver chiaro, da parte degli utenti, è il fine cui sarà destinata la maggior entrata: nessuno ne sa nulla, e ci sembra che un tale modo di operare non sia corretto. C'è almeno da sperare che il maggior introito non vada a finire in modo indifferenziato nelle entrate comunali, dove avrebbe scarso "peso", ma possa essere assegnato alle stesse biblioteche per potenziare le loro attività culturali decentrate. Ci auguriamo comunque che il dr. Pagetti, o chiunque abbia responsabilità in merito, sappia fornire delucidazioni agli utenti del servizio cui è preposto.

A.C.

Numero unico in attesa di autorizzazione - Comitato di redazione: Mario Migliaccio, Andrea Colombo, Gianfranco Fasoli, Mario Longagnani, Roberto Previtali - Fotografo: Sergio Ferrario - Dir. Resp.: Edoardo Gardumi - Hanno collaborato a questo numero: Prof. Alberto Madeddu, Sergio Zurlo, Giuseppe lasoni, Adolfo Cervelli, Mimmo Mongelli, Michele Casiraghi, Margherita Pezzetti, Denise Biondi, Antonio Figini, Eugenio Bovio e la III- D della scuola elementare di via Iseo-Stampa: Coop. Il Guado - Robecchetto con Induno (Milano) - tel. 0331/881475.

Certificati a domicilio

Ufficio informazioni e reclami

Vigilanza urbana di zona - V.le Attori 21

Biblioteca comunale "Villa Litta" - V.le Attori 21

Centro di prestito - Via del Tamigi

Ufficio d'Igiene - V.le Affori 21

- Medico dirigente

- Vaccinazioni obbligatorie

- Condotta medica, Dispensarlo farmaceutico e Centro per la diagnosi precoce dei tumori dell'utero

Centro S.M.A.L. - Servizio Medicina preventiva

Ambienti di Lavoro - V.le Attori 21

E.C.A. - Ente Comunale di Assistenza,

Centro Sociale - V.le Affori 21

Ricovero sfrattati - Via Novate 19

Centro pre-addestramento al lavoro - V.le Attori 21

Servizio sociale comunale - V.le Attori 21

Centro sociale - Via del Tamigi 7

Centro sociale - Via Spadini 15

Centro sociale - Via Val di Bondo 9

Centro sportivo "Ripamonti" - Via Iseo, 4

Piscina - Via V. da Seregno-Fermi

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Lunedì pomeriggio: Via Assietta angolo Via Gabbro

Martedì pomeriggio: Via Fabriano angolo via Chianciano Via Vai di Bondo

Venerdì pomeriggio: V.le Attori angolo via Faccio Via Vai di Bondo

Sabato pomeriggio: P.za Bruzzano

Partiti e associazioni

D.C. - Democrazia Cristiana

Via Angeloni Via Comasina 57 Via Flavia 1

D.P. - Democrazia Proletaria Via Faccio 18

P.C.I. - Partito Comunista Italiano Via Astesani 27

Via Fermignano 18

P.za Gasparri 4

P.S.D.I. - Partito Socialista Democratico Italiano Via Palmaria 2

P.S.I. - Partito Socialista Italiano

V.le Attori 21

P.za Gasparri 4 Via del Tamigi 7

A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani Italiani Via Astesani 27 c/o PCI

Via Fermignano 18 c/o PCI

P.za Gasparri 4 c/o PCI

A.N.C.R. Associazione Nazionale Combattenti e Reduci

V.le Attori 21 Via Mazzucchelli 11 Via Spadini 11

P.za Gasparri 4

VARIE

Mercati rionali settimanali: mercoledì mat. Via Gaeta/Sand sabato mat. Via Ciccotti Taxi: V.le Attori - 6456713

P.za Gasparri - 6462380 Carabinieri, Stazione di Attori: Via Cialdini 131 - 6450041 Commissariato P.S. "Cenisio": Via Chlanciano 6 - 6453014

C.U.Z. - Consiglio Unitario di Zona sindacale, zone 7-8: Via Mercantini 153760566

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Abbiamo ricevuto una lettera del Gruppo Anziani Comasina riguardante una festa tenuta al Centro Sociale di via Val di Bondo l'otto gennaio scorso. Purtroppo ci è stata recapitata in ritardo per cui non abbiamo potuto pubblicarla sul 1° numero. Lo facciamo ora, molto volentieri, come testimonianza del fatto che ci si può divertire ad ogni età: basta saper mantenere giovane lo spirito e riunirsi con gli altri, evitando di isolarsi.

L'epifania degli anziani

s

promotore di una lodevolissima iniziativa, organizzando la Befana degli anziani con un grande pranzo.

Usufruendo nei mezzi recepiti attraverso le nostre iniziative e senza alcun contributo esterno, abbiamo organizzato nella sede del Comune di Via Vai Di Bondo 11 un grande pranzo per gli anziani più soli e meno abbienti del quartiere. Pertanto l'iniziativa socialmente valida ha comportato un impegno non indifferente per i pochi mezzi a disposizione. Abbiamo iniziato con un lavoro metodico e serio, avvalendoci della collaborazione dei custodi dei numeri civici del quartiere, i quali ci hanno segnalate le persone interessate. Ringraziarno queste persone per ia loro sentita collaborazione.

Un encomio va alle donne del nostro gruppo. che si sono impegnate a preparare il pranzo e servire gli ospiti alla mensa. Gli uomini si sono impegnati in altri servizi o all'organizzazione.

Tra invitati e anziani del gruppo eravamo in più di 50.

Ci siamo riuniti attorno alla mensa come in una grande famiglia, così che ne è uscita una festa commovente.

L'iniziativa è andata al di là delle nostre previsioni; l'immpensa commozione e soddisfazione degli invitati hanno suscitato in noi motivi di orgoglio e stimolo per sviluppare altre attività interessanti.

Un pensiero affettuoso abbiamo rivolto alle persone che non hanno potuto accettare il nostro invito per motivi di salute o altro.

Durante e dopo il pranzo abbiamo voluto intervistare buona parte degli invitati, i quali tutti erano soddisfattissimi e non finivano di ringraziarci. Chi non sapeva rispondere alla nostra intervista, dimostrava la commozione con le lacrime agli occhi.

Approfittiamo dell'occasione per dire che ci sentiamo legati a tutti gli anziani del quartiere Comasina e perciò invitiamo tutti gli anziani a far parte della nostra famiglia.

Il nostro gruppo ancora giovane, essendosi costituito due anni or sono, è consapevole che per raggiungere gli obiettivi prefissi, ha bisogno più che mai dell'unione e della solidarietà di tutti gli anziani, per dimostrare che l'anziano ha tutti i diritti di vivere nella società senza distinzione con le altre categorie sociali.

Il pranzo è terminato con una festa danzante, con valzerini tanto cari ai nostri anziani. Per la circostanza si è esibita la coppia "il mago Renè e patner" in divertentissimi giochi di prestigio: per il quartiere è stata una iniziativa nuova, che ha divertito anche i giovani e i ragazzi convenuti numerosi.

Il gruppo Anziani, felice della buona riuscita di tutta l'iniziativa, si augura nel prossimo futuro di fare sempre meglio per il bene del quartiere e degli anziani stessi.

Il nostro gruppo Anziani e An- Il Gruppo Anziani ziane della Comasina si è reso

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Chiamate d'emergenza 7733 Autoambulanze, servizio di Pronto Soccorso. 3883 Servizio medico urgente 680029/602874 Croce Viola Dergano 192 Servizio guardia farmaceutica 723291/593341 Guardia ostetrica permanente 113 Polizia 6220 Carabinieri, pronto intervento 34999 Vigili del fuoco 7727 Comando centrale vigili urbani 314080 Guasti acquedotto 8830 Guasti gas 117 Taxi Servizi pubblici e sociali comunali n. teief. Consiglio di Zona n. 8 - V.le Attori 21 6464762 Comitato Sanitario di Zona n. 8 - V.le Attori 21 6464762 Servizio anagrafe - V.le Attori 21 6454710
8598 870545 6454709 6450897 6454712 6459538 6456693 6450171 6468831 6450089 6458340 6464127 6459351 6453084 6459253 6468804 6462307 6459506 6466581 6465360 6450498 6465813
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della Comasina
pagina 8 n. 2 - Febbraio 1978

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Affori-Bovisasca...(2) by fondazioneisec - Issuu