Tirando le somme U011C vacanze a Lutti IL CRAL MILIONARIO
Dopo tante fatiche, sofferenze e lotte, anche i lavoratori della Innocenti si accingono a trascorrere un periodo di meritato riposo — le ferie.
V'è chi le trascorrerà bene e chi meno bene, chi al mare, chi ai monti e chi invece, a casa sua, modestamente. Non v'è dubbio però che questo breve periodo di riposo è più che meritato, ma soprattutto .necessario per ciò che attende i lavoratori nel prossimo avvenire.
Tirando le somme del periodo passato, i lavoratori non hanno che da essere orgogliosi, la storia del proletariato, il loro fardello di esperienze si è enormemente arricchito. Il proletariato italiano, i lavoratori della Innocenti hanno condotto una grande lotta, come mai era stata combattuta, per strappare migliori condizioni di vita, ed in questo senso il primo passo è stato fatto.
In campo internazionale, a Ginevra, le forze della Pace hanno trionfato sconfiggendo le forze della guerra. L'imperialismo ha registrato la sua più dura sconfitta e non v'è dubbio che a questa sconfitta dell'imperialismo, alla vittoria delle forze della Pace, i lavoratori hanno contribuito enormemente, con la lotta e con la press:one continua esercitata in tutte le forme.
Il prossimo avvenire però, prospetta un periodo di altrettanto dure battaglie. Per questo noi vi auguriamo buone ferie. buon riposo lavoratori, perchè abbiate a tornare da questo riposo freschi e rinvigoriti, pronti a sostenere queste lotte.
E' la lotta che continua per la conquista di migliori condizioni di vita, per la libertà e la democrazia, contro la politica di discriminazione del Governo Scleba-Saragat.
E' la lotta per consolidare la Pace conquistata a Ginevra, contro la C.E.D., per quello che esssa porterebbe al nostro Paese se fosse approvata.
Anche nella nostra fabbrica non ci sono rose e fiori. Si sta conducendo da parte della direzione una politica esasperante, di restrizioni, di contorsioni, ecc. Essa ha dimostrato di non avere premura ma di avere un proprio piano ben preciso, facendo proprio il proverbio « chi va ptano va lontano ». Ed allora ecco un primo colpo: il tentativo di limitare le possibilità ai membri del C. di G. parte lavoratori di esplicare le loro funzioni: un secondo colpo, per tirare la cin-
Discutere per intendersi
A Ginevra hanno vinto le forze della Pace
Sulla situazione odierna in occasione del raggiungimento dell'accordo a Ginevra per la pace in Indocina, abbiamo intervistato un lavoratore cattolico, il signor Ruggero Battaglia del Meccanico.
Domanda — Come vedi il patto di pace firmato a Ginevra tra l'Indocina e la Francia?
Ti sembra passibile di nuovi sviluppi l'atmosfera pacifica determinatasi nel inondo? Per esempio, a riguardo della convivenza pacifica dei diversi regimi sociali nel mondo? Sei convinto che una politica di pace aprirebbe la strada per un maggior scambio commerciale con i paesi dell'Est Europeo, la Cina, migliorando così le condizioni di vita dei lavoratori?
Risposta - Politicamente sono state fatte delle concessioni reciproche fra i contendenti, perciò ritengo sia stato fatto il passo maggiore in questi tempi di guerra fredda. Ritengo, inoltre, che vi saranno sviluppi notevoli nella via pacifica, che è stata affrontata a Ginevra, anche nella distensione mondiale come diritto di convivenza dei diversi regimi sociali che ciascun popolo ha creduto darsi.
Sono convinto che una politica di pace aprirebbe la strada per un maggiore scambio commerciale e quindi di benessere.
La Redazione ringrazia il sig. R. Battaglia per l'intervista concessagli il cui contenuto consideriamo un contributo alla lotta per la pace, contributo che dovrà portarsi sul terreno pratico di lotta contro la realizzazione della C.E.D., strumento pericoloso nella vita delle nazioni dell'Europa. Impedire la costituzione della C.E.D. vuol dire permettere la effettiva distensione ed iniziare e sviluppare i rapporti commerciali e culturali fra i diversi paesi, perchè scompaiano cosi le minacce di crisi anche nel nostro paese e ci si avvii ad un periodo di fecondo lavoro e fraterna amicizia fra i popoli. La Redazione
ghia al C.R.A.L.; un terzo al F.I.A.M.L.I., diretto a limitare le prestazioni, senza parlare poi di tutto ciò che nei reparti avviene e gli operai ben conoscono. Si dimentica però un fatto molto importante e cioè che, questo piano, questa tattica potrebbe portare a dei risultati se noti ci fossero anche i lavoratori contro i quali è diretta. Invece
anche loro, i lavoratori, hanno una loro strategia, una loro tattica, dettata dall'esperienza di anni e decenni di lotte, strategia e tattica costituite dall'esperienza dell'intero movimento operaio.
Signori... la ruota della storia va avanti il tempo lavora per noi, per i lavoratori.
Leonardo Banfi
Sfatiamo la leggenda
Sradicare la mentalità che gli operai si sono fatti sul C.R.A.L. "milionario" non è cosa semplice:; Per anni si è visto questo organo sempre in floride condizioni dare ampia evasione ai desiderati sportivi e culturali degli associati tanto da lasciare l'impressione di un C.R.A.L. che 'tutto poteva". Merito dei precedenti ammininistratori? Demerito degli attuali? Noi siamo certi che oggi, con una ammnistrazione collettiva, il C.R.A.L. si è avviato su una nuova strada, più democratica e più aderente agli statuti che regolano detto organismo, è un passo in avanti che avrebbe sicuramente dato frutti notevoli se condizioni avverse di tempo e di lavoro non avessero ostacolato l'opera del nuovo consiglio. Alcuni esempi, i più importanti,' ci vengono dati dalla Direzione dello stabilimento che, per non smentirsi, ha diminuito le entrate del C.R.A.L. di circa L. 600.000 che erano costituite da fieno e materiale di recupero. Ha preteso che il CRAL si pagasse il personale che distribuisce le bibite nei reparti e il personale che viene comandato ogni qualvolta si organizza una festa. Sono circa L. 60.000 mensili che escono dalle casse del CRAL. Se a tutto questo aggiungiamo la diminuzione delle ore lavorative che non permette all'operaio il consumo che si permetteva quando faceva le 10/ 12 ore, resta subito dimostrato in quale situazione pesante e finanziariamente difficile si è dovuto lavorare p e r mantenere vive tutte le assistenze precedenti. La insostenibile e ridicola posizione attuale del CRAL che ha degli amministratori e degli associati ma non ha un suo personale inceppa talmente la sua funzionalità da rendere necessaria una richiesta formale alla Direzione '(e verrà fatta subito dopo le ferie) onde il CRAL abb i a locali propri e personale proprio. Il personale che attualmente la mensa " presta" al CRAL in determinate ore della giornata, deve essere personale del CRAL che in determinate ore lavora per la mensa. Cambiano solo i fattori e per la Direzione e il prodotto non cambia_ Ma per il CRAL è un fattore determinante e, contrariamente alla matematica pura, cambierà. anche il prodotto.
Il Consiglio CRAL
LAVORATORI
INNOCENTI Anno 1° - N. 8 i
Luglio 1954 - L. 10 I PERIODICO DEI
DELLA FABBRICA
NOTIZIE UTILI
Assistenza sanitaria
Facendo seguito al precedente articolo sull'assistenza medica che il lavoratore acquisisce di diritto dal suo rapporto di lavoro, ecco le altre informazioni relative;
Vi ho parlato del ricovero ospitaliero o in Case di cura l'I.N.A.M. e dei relativi certificati da presentare per ottenere rimpengnativa al ricovero sia di carattere normale, sia di carattere urgente.
Si possono anche verificare dei casi di ricovero urgente presso clinche non convenzionate dalla Cassa Mutua (oppure anche ricoveri in cliniche non convenzionate dalla Cassa Mutua e che il mutuato ricorre per fiducia di assistenza) ora in questi casi bisogna darne immediata comunicazione alla Sezione Mutualistica di residenza consegnando a questi uffici un certificato di ricovero. Per tutto il periodo di degenza non occorre presentare altri documenti; solo all'uscita dalla clinica bisogna farsi .rilasciare il certificato medico di uscita, che unito alla fattura di pagamento dell'eventuale intervento e della retta giornaliera per tutto il periodo di degenza, devono essere consegnati alla Sezione Cassa Mutua.
I'I.N.A.M. avendo riconosciuto il ricovero, oltre all'indennità giornaliera spettante al mutuato, rimborsa per le spese subite, sia per l'intervento operatorio, sia per le giornate di degenza, un importo pari alle condizioni di convenzione stabilite come se il ricovero fosse avvenuto presso cliniche convenzionate dall'I.N.A.M.
L'assistenza ospedaliera che spetta ai lavoratori è di 180 giorni, mentre l'assistenza ospedaliera concessa ai famigliari è di giorni 30. Dopo tale periodi, specialmente per i famigliari — il ricovero passa a carico del Comune di residenza che addebiterà in seguito, parte della spesa, al lavoratore che ha in carico l'ammalato.
L'ASSISTENZA OSTETRICA comprende: Assistenza ostetrica ambulatoriale - Assistenza ostetrica a domicilio (a mezzo delle ostetriche convenzionate con I'I.N.A.M. e a mezzo dello specialista ostetrico in caso di bisogno — La concessione del pacco ostetrico — Il ricovero e l'intervento in caso di parti difficili (chiamati distotici).
L'assistenza ostetrica spetta per un periodo di 180 giorni complessivi.
Anche per i bambini dei la• -vora tori l'assistenza pediatrica è concessa per 180 giorni complessivi.
LE ASSISTENZE INTEGRATIVE COMPRENDONO: Le cure convalescenziarie — le cure balneo termali — Gli apparecchi di protesi (dentaria - ortopedica - fornitura di occhiali - e per la terapeutica: ventriere - cinti èrniari - calze elastiche - ginocchiere - caviglieresospensori).
L'informatore
DAI REPARTI E DAGLI UFFICI
SISTEMARE LE
(Dal Meccanico)
Nella nostra fabbrica e precisamente nello Stabilimento meccanico vi sono dei lavoratori che svolgono una funzione di lavoro che secondo il concetto della Direzione dello Stabili mento non è da contemplarsi nel quadro stabilito dai ruoli di categoria necessari all'officina.
Vogliamo alludere ai capigruppi operai addatti al lavoro di montaggio. Questi lavoratori da cinque anni o più svolgono questa mansione con operosa se_ rietà e modestia; non hanno ancora raggiunto fino ad oggi un giusto riconoscimento alla loro richiesta di una sistemazione sulla base di una paga fissa.
Si può affermare che la loro funzione è sempre stata di buon ausilio al crescente sviluppo produttivistico dello Stabilimento.
Nonostante ciò la Direzione del Meccanico dichiara che, per ora, non può modificare /'organizzazione di categoria nel quadro dei ruoli d'officina e che di conseguenza dovrà restare in questi termini.
Noi pensiamo però che si possa modificare questa ingiusta concezione anche nell'interesse stesso dell'azienda.
Vi è inoltre un altro problema più o meno del genere, ed è quello dei lavoratori addetti alle gru, i quali da tempo chiedono che la loro funzione sia riconosciuta più equamente nella loro retribuzione con una paga oraria superiore all'operaio M.S., in quanto questa mansione comporsta responsabilità superiore nell'espletamento del loro lavoro.
Anzi, a proposito di questa categoria di lavoratori, in alcuni stabilimenti hanno provveduto
Rep: CS
Più zelante del padrone
E' un dato di fatto che Bosaia, del Rep. CS è molto più zelante dei suoi padroni.
Infatti, da molto si è notato un cambiamento del nostro caso in una direzione non certamente favorevole agli operai, in quanto si cerca per esempio di far fare le ore straordinarie solo ha determinati elementi, magari coloro che non f anno mai sciopero, si fa fare il lavoro dei manovali agli o. sp. per poterli mettere nella lista degli straordinari; si arriva perfino a lisciare certi elementi per sapere alcune cose salvo poi a voltare la faccia agli stessi, quando si sono sapute. Questa, se non sbagliamo, e certamente non sbagliamo, è vera discriminazione tra gli operai.
Questo non fa onore nè a lui nè alla cosidetta democrazia esistente alla Innocenti, tanto è continuamente vantata. E non può essere a lungo tollerata dai lavoratori questa discriminazione.
Un gruppo di operai Rep. CS
QUALIFICHE
che questi lavoratori addetti al servizio delle gru fossero sottoposti ad un esame per una maggiore conoscenza teorico-pratica nella condotta delle gru stesse onde prevenire maggtormenti infortuni e incidenti.
Naturalmente a questi lavoratori, dopo conseguito l'esame, viene assegnata una paga superiore a quella del M.S.
Riterremmo opportuno che la Commissione ed il Consiglio di Gestione prendesse in esame le due questioni e portarle davanti alla Direzione, onde convenire con la stessa, un trattamento migliore per questi lavoratori.
LA MENSA problema sempre d'attualità
Dal periodo bellico, all'immediato dopo-guerra, a questo momento, la nostra fabbrica ha avuto una trasformazione tale da far rimanere perplessi anche i più pessimisti.
Una sola cosa ha peggiorato invece di migliorare: la mensa operai ed impiegati.
Centinaia di operai, che già nel periodo bellico erano alle dipendenze della nostra Ditta, possono testimoniare che la mensa era allora, non solo buona, ma ottima, diremo persino superlativa, tenendo conto delle contingenze.
Oggi invece, quando il mercato di generi alimentari offre varietà di scelta, sia per qualità che per i prezzi, la mensa Innocenti si fa troppo desiderare, non è affatto buona, verremmo dire che è pessima, in via di peggioramento graduale.
Gli operai non vogliono sapere se l'attrezzatura della mensa ha qualche deficienza, è compito della Direzione provvedere. Non vogliono sapere se la stessa direzione mensa ha capacità tali da rispondere alle esigenze delle sue mansioni, oppure se la Direzione Stabilimento stanzia abbastanza fondi per poter acquistare merce e attrezzatura ottima.
Gli operai sanno solamente che la mensa non è buona ed a ragion veduta, si lagnano.
Venga pure un Dirigente della Direzione, in un giorno qualsiasi, a mangiare fra noi, chiederemo a lui le sue impressioni sul desinare consumato. Inoltro chiediamo di darci la possibilità, sempre in un giornò qualsiasi, di prelevare una porzione e poterla portare ad esaminare per sapere quante calorie contiene e di quale qualità di cibo è composta. E' bene, signori pretendere il lavoro da un operaio ma bisogna dargli al possibilità di renderlo. Due cose la Direzione deve sempre ricordarsi:
1 - La Direzione ha il dovere di dare una mensa buona.
2 - Gli operai hanno il diritto di esigere una buona mensa. Un gruppo di operai del Rep. 20
Rep. 97 LE PENTOLE
lavoro pesante per le donne
Nel nostro reparto mensa abbiamo una questione che si trascina da parecchio tempo senza che si venga ad una sua soluzione, nonostante le varie segnalazioni fatte.
Si tratta della questione della pulizia delle pentole.
Questo è un lavoro molto pesante tanto che alcune donne ne hanno già subito le conseguenze ammalandosi (di attrite alla spina dorsale e alle reni).
Noi avevamo chiesto che fosse messo appositamente per questo lavoro, un uomo; in quanto di costituzione più forte, capace quindi a muovere le pentole stesse ed a bagnarsi meno per la foggia dei vestiti. Invece le donne fanno molta fatica non avendo le forze sufficienti a tale lavoro.
Abbiamo deciso di pubblicarlo per metterlo a conoscenza dei lavoratori e nello stesso tem_ po che la -Commissione Interna intervenga presso la Direzione affinchè questa annosa questione abbia la sua soluzione, in modo che il lavoro alla mensa proceda con più serenità ed abbiano a diminuire i casi di malattia per il troppo sforzo richiesto in questo lavoro che è al disopra dell'umano.
Tioccbi rada - aezurri
Sono nati:
Dario Ferruccio figlio di TURATTI Ugo, del servizio sorveglianza rep. 96.
Silvana figlia di TOSON Cesare operaio del rep. 45.
Manuela figlia di GARIANI Ambrogio operaio del rep. 45.
Milena figlia di CHIESA Amleto operaio del reparto 21.
Maurizio Giuseppe figlio di MARINONI Ugo operaio del reparto 1.
Daniele figlio di SAVINO Lanfranco operaio del rep. 22.
Lorenzo figlio di RIZZO Bruno operaio del rep. 43.
Giovanna Leonilde figlia di VELLUTI Carlo operaio del rep. 1.
Angelo ,Giovanni figlio di MONTICELLI Mario operaio d e I rep. 45.
Rosaria figlia dell'operaio PENNISI Orazio del rep. 15.
Giancarlo figlio di MARASCHI Fernando operaio del rep. 23.
Ezio Francesco figlio di SIRTORI Ambrogio operaio del reparto 1.
Maurizio Cesare figlio dell'operaio CIMINAGHI Luigi d e I rep. 1.
Rita figlia dlel'operaio PIROLA. Pietro del rep. 45.
Gualtiero Luigi figlio dell'operaio AGOSTI Franco del reparto 12.
Claudio Piervincenzo figlio dell'o p e r aio MASTRANGELO Biagio del rep. 21.
Antonella figlia dell'operaio MAIOLI Umberto del rep. 20. Auguri della Redazione.
2 FABBRICA SUL LAMBRO
Un problema che esige soluzione
IL MEDICO E LE FERIE Felici in colonia i bimbi dei dipendenti
Attraverso "Fabbrica sul Lambro„ il dott. Corbella formula dei consigli che potranno essere utili.
Di buon grado accedo al desiderio espressomi dalla Redazione di questo giornale di scrivere due righe sull'argomento delle ferie.
Sono certo che quanto io sto per scrivere non soddisferà ugualmente tutti i lettori, ma il -mio parere è soltanto quello di un medico che da più anni <controlla " de visu" i risultati più o meno brillanti delle ferie trasccrse e cerca di trarre da questa esperienza quanto vi potrà meglio giovare.
Anzitutto sarebbe augurabile il poter trascorrere il pur breve periodo di ferie in ambienti diversi da quello in cui si vive tutto l'anno.
Questo vale sopratutto per chi -non soggiorna abitualmente, come gran parte di voi, in campagna; coloro che invece risiedono abitualmente in campagna hanno meno questa imperiosa necessità in quanto possono quotidianamente respirare un'aria più ricca di ossigeno e più povera di detriti di quanto non lo sia l'aria di questa nostra beneamata Milano.
Altra considerazione che mi sembra di primaria importanza è che il periodo di ferie deve servire per riposare e non per .strapazzarsi.
Mi è invece abituale vedere gente che nei quindici giorni a disposizione " scavalca i monti è divora il piano " affannandosi a far collezione di polvere, di chilometri, e magari di ferite lacero-contuse: l'esperienza dell'ambulatorio d e l lunedì d e l F.I.A.M.L.I. mi ha confermato -in questi ultimi tre anni l'esattezza di questo asserto.
Non è che io vi esorti ad essere pigri, ma "est modus in rebus"; è utile un bel giretto in Lambretta per conoscere questa nostra bella Italia e magari per superare spavaldamente sulle alpi svizzere i calmi autisti teutonici, ma non è altrettanto utile sottoporre ad una continua ginnastica sussultoria i propri visceri per centinaia di chilometri al giorno.
Un altro punto che mi sembra valga la pena di sviscerare ,è quello della elioterapia.
Tutti vogliono tornare dalle ferie, neri di fuori come si è spesso neri di dentro alla fine del mese.
L'uso della luce solare come -mezzo terapeutico deve essere antico come l'umanità.
Per i Greci e i Romani l'aria, il sole e la ginnastica costituivano l'origine prima della loro forza; nel medioevo parallelamente al decadimento delle condizioni igieniche e sociali, le cure di sole e d'aria vennero dimenticate: all'oscurantismo degli spiriti corrispondevano gli innaturali e ipocriti abbondanti vestimenti.
L'uomo più è nudo, più è vicino alla natura, più è buono; col precedere infatti degli intelletti e delle scienze un nuovo affetto per il sole sorse in tutti e le sue radiazioni luminose divennero oggetto di profondi studi da parte di fisici e di medici.
Ma appunto però in rapporto all'enormi e facili tendenze delle masse ad esporsi al sole, sorge quasi per contrasto la ne-
cessità di disciplinare questo quasi totalitario afflusso.
Bisogna dunque ricordare che nel complesso della luce solare esistono tre ampie zone ben deffnite,quella delle radiazioni infrarosse, quella delle radiazioni visibili e quella delle radiazioni ultraviolette, ognuna con ben precise azioni e funzioni caratteristiche talvolta anche antagoniste fra loro.
Dal sinergismo di queste zone derivano i vari risultati dell'esposizione alla luce solare stessa: l'eritema cutaneo cui segue la pigmentazione bruna e se l'esposizione si protrae troppo, ustioni vere e proprie, cui possono seguire anche vere forme patologiche cutanee. Resta sempre inteso che i raggi solari, come possono giovare alle persone s a n e, possono essere addirittura deleterie in determinate forme morbose; basta ad esempio ricordare certe forme di tubercolosi latenti esplose tragicamente con drammatici episodi di emotisi dopo una prolungata esposizione ai raggi solari.
Anche per il sole vale quanto detto per gli strapazzi fisici. Esponetevi perciò c o n cautelosa prudenza.
Qualora poi sia possibile soggiornare qualche t e m p o fuori dalle normali residenze, vi seccherò ancora un po' illustrando la indicazioni dei vari climi:
Il clima d'alta quota (oltre i mille metri) ha azione tonica e fortemente stimolante, è dunque indicata per gli anemici, gli ipotesi gli iperidiotici e per alcune forme di tubercolosi polmonare; il clima di media quota (fra i 500 e 1000 metri) ha le stesse condizioni di quello d'alta quota, ma più largamente.
Il clima marino è adatto ai soggetti pigri, calmi, defedati, in tutte le forme di tubercolosi extrapolmonari; i bagni di mare vanno poi consigliati, caso per caso. Il clima di pianura e lacustre, quest'ultimo in particolare modo, ha azioni calmante e sedativo.
Dr.
Eligio Gabriele Corbella
Sono stato diciassette giorni, come addetto controllo, della Colonia Montana Bertazzoni di Roncola S. Bernardo.
Sento come mio dovere illustrare ai lavoratori la vita della Colonia.
La Colonia si presenta ottima sotto tutti gli aspetti magnifica posizione, aria salubre, edificio razionale: è di nuova costruzione, vitto sano e abbondante, ottima l'assistenza sanitaria.
I bambini qui accolti, figli di nostri dipendenti, sono centoventicinque (125).
Passano le loro giornate alternando alle passeggiate i giochi e spettacoli televisivi.
E' stato improvvisato un campo di pallacanestro, dove vengono disputate partite veramente interessanti; oltre al divertimento dei partecipanti: è uno spettacolo entusiasmante per i bam-
Attività del Circolo
Cinematografico
Dopo pochi mesi di vita è già posibile fare un primo bilancio dell'attività svolta.
E' visibile in proiezione il Cine Giornale che comprende le seguenti manifestazioni: Gimkana del Moto Club Inaugurazione del nuovo gagliardetto AVIS
I Festa del bambino, 2 giugno Raduno dei Vigili Urbani, vinto dal ns. Moto Club Visita al FIAMLI dei bambini per le colonie Partenza dei bambini per il mare Collaudo a Monza delle macchine per la Milano Taranto Visita dei genitori alla Colonia marina.
E' pure pronto un documentario a colori sulla manifestazione Partigiana di Fondo Toce. Naturalmente ci sono molti difetti e i due documentari devono essere sottoposti al montaggio e poi, se sarà possibile, alla sonorizzazione.
Anche per la fotografia si è fatto un primo tentativo di concorso a soggetto fisso che a dato ottimi risultati.
Anche qui non mancano i difetti organizzativi, pur considerandolo a carattere sperimentale e orientativo. Altri ne seguiranno con premi più consisten-
bini che fanno da spettatori.
Rappresentanti del nostro Cral Aziendale sono venuti in visita della Colonia portando giocattoli molto graditi dai bambini, rendendo così più gioiose le loro giornate.
La situazione sanitaria si presenta veramente eccellente, facendo quindi presumere un ottimo esito per la salute dei nostri bambini.
L'esperienza degli anni precedenti ci è di grande ausilio e ci avvia in questa opera sociale, veramente necessaria, verso notevoli progressi: af finchè tutti i bambini ospiti delle Colonie, che il F.I.A.M.L.I. organizza, abbiano ogni conforto; garantendo le migliore assistenza, che possa dare così, la più completa tranquillità ai familiari.
R. Bernacchi
ti, soggetti liberi a colori ecc.. Siccome per i documentari abbiamo dovuto ricorrere a qualche aiuto esterno, sarebbe bene che si costituisse una vera piccola « troupe » tutta di dipendenti (attori, registi, operatori). Il circolo resta a disposizione di tutti coloro che si vogliono dedicare a questa attività e si impegna a fare dei provini agli aspiranti.
Il Cral ha acquistato la macchina da proiezione che è installata nella saletta dei Partiti adiacente al palazzo uffici che per ora, in mancanza d'altro può servire allo scopo. Qui verranno proiettati documentari tecnici e scientifici per le- maestranze.
Meazza
I giovani al 4° campeggio
Siamo al quarto anno dell'attività del nostro campeggio per i giovani. La sua importanza vitale possiamo dedurla dalla partecipazione dei giovani che da 35 dei primi anni si giunge ai 50 partecipanti di quest'anno. Grazie all'interessamento della nostra C.I. che ha permesso di realizzare questo campeggio, che dà ai suoi partecipanti quindici giorni di vita sana e sportiva.
I giovani possono ritemprare (continua in 4a pagina)
Pubblichiamo questo secondo cruciverba realizzato da un collega della redazione. - Ricordiamo che tra i vincitori verrà sorteggiato un premio. - Vincitore del primo giuoco è risultato il signor Realdoni, impiegato del palazzo uffici.
D ef inizioni
1• tleriapodo che/agnato dello anche loie - Andal-cAltare - Passarono alla storia le oche del...Una buona.. è il perno d'una miete -
4. Cioca can le carie nrild manica - Rese celebre 13 vittoria (di Canne nel 260 A.C.-
5 • anfiteatro- Abitazione primordiale'
6 Una squadra di calcio di serie C. - Storte non vere-
7- Pittore venceiano.aulere di '11 miratola di S.tfareo".
Cina lombarda su lago orno mimo-
6 Nome di donna deos diminuitive da' Nolo di sin FIlgJLa seconda . siede al trono -
5 piegaZiOne I Riportando nelle colonne R i 13 le lettere torr rponcienti elle relative caselle tralleq)iate, si otterrà il seguito della solv.cione de/ 9irto
Soluzione gioco N°1: "Lambrella Innocenti.,
• •
a a a 5 •
GIOCO " 2 L'angolo di Cadaosto A
COLONNATO con chiave badie
FABBRICA SUL LAMBRO 3
2 3 4 5 6 7 8
Nelle fabbriche di Lambrate LA R.A.I. " PEZZIOL „ E IL CRAL
Per una più giusta retribuzione
L'azione condotta nelle piccole e medie fabbriche metallurgiche di Lambrate in questi ultimi tempi ha portato un notevole contributo alle lotte per il conglobamento e gli acconti sui futuri miglioramenti Alcune di queste lotte sono state aspre, dure e lunghe.
Ma in sei di queste fabbriche i lavoratori sono riusciti a strappare dei congrui acconti che vanno tutti al di là delle misere cifre dell'accordo-truffa.
Giustamente, seguendo l' indicazione data dalla C. G. I. L., le Commissioni Interne della Tagliabue e della Everest, alla vigilia degli scioperi di carattere generale, si recavano presso le proprie direzioni e facendo leva sul fatto che, là dove si fossero &tenuti sensibili acconti si sarebbe stati esentati dallo sciopero, ottenevano alla Tagliabue e alla Everest lire 3.000 mensili per tutti, come pure alla FiavMazzacchera, che, dopo alcune ore di sciopero, i lavoratori ottenevano L. 7,50 all'ora.
Alla Della Bosca, con un'azione decisa dei lavoratori e con l'assistenza del sindacato, si strappava per le varie categorie un aumento dalle 1000 alle 2000 lire mensili e un miglioramento dell'indennità di mancata mensa.
Alla Metallurgica Milanese lire 1500 mensili. Alla Gola L. 3000 lire al mese ed inoltre poi per la mancata mensa L. 35 al giorno.
Ma la lotta che ha avuto maggior rilievo e che ha raggiunto fasi di estrema tensione è stata quella della Bombelli.
Attenendosi al principio del maggior danno per il padrone con il minor sacrificio da parte dei lavoratori, i lavoratori della Bombelli iniziarono la lotta. Il padrone adottò forme di intimidazione e di odiose rappresaglie contro i lavoratori più combattivi non riuscendo però nel suo intento neppure con questa forma da negriero, intanto che il Commissariato invitava il compagno Lissoni membro della Commissione Interna naturalmente per esercitare su di lui un'azione intesa a farlo desistere dalla lotta, la Direzione inviava lettere ricattatorie ai lavoratori Curti e Portaluppi, operai stimati da tutti. A tali lettere faceva poi seguito il licenziamento. Intanto i lavoratori in sistevano presso il Commissariato per vedere il compagno Lissosario che voleva intimidire, si trovò schierati innanzi uniti e compatti tutti i lavoratori della Bombelli, con le delegazioni delle fabbriche, del rione.
-Dopo 35 giorni i lavoratori hanno ritenuto opportuno sospendere la lotta perchè delle vaghe promesse fatte dalla Direzione hanno lusingato quei lavoratori che più risentivano del peso della lotta e i lavoratori — con l'assenso del sindacato — hanno ripreso il lavoro con la parola d'ordine di riprendere la lotta se le loro aspirazioni non verranno in alcun modo soddisfatte.
Da questo rapido esame non ci possiamo nascondere che la lotta è dura ma è altrettanta
vero che diviene sempre più difficile per il nemico di classe contenere la spinta dei lavoratori verso la la conquista di migliori condizioni di vita, di sicurezza, di pace e ciò ci deve infondere una grande fiducia nella nostra forza.
0000000012000000.
Il Ferragosto dev'essere retribuito
Il Ministro del Lavoro in questi giorni ha precisato, con una circolare, che gli imprenditori devono pagare il ferragosto ai propri dipendenti col trattamento economico previsto dalla legge del 31 marzo 1954 sulle festività civili.
00t3(2000r.. 300.C.000000(101,101,22nentlebel0C+VICIVICOMOO
Sempre quelli che pagano
E' di questi giorni la notizia dell'aumento delle tasse di circolazione per tutti i tipi di motocicli e automobili. E' questo un provvedimento tra i più odiosi. Invece di svolgere una politica di contenimento dei prezzi, il governo Scelba è il primo a fare gli aumenti. Questo in termini pratici non vuol dire altro che impedire lo sviluppo della produzione nel campo delle moto e delle automobili, un volere aggravare o mantenere lo stato attuale di crisi. Non vuol dire altro che togliere prospettive di lavoro e quindi può significare altri disoccupati.
Noi pensiamo alle conseguenze, per la produzione della nostra fabbrica, che questo atto del governo può avere.
Si levi alto lo sdegno di ogni cittadino onesto per questa politica antipopolare che aggrava le condizioni di esistenza dei lavoratori.
Mentre i lavoratori reclamano con le loro lotte aumenti dei salari per migliorare le loro condizioni di vita, il governo risponde con l'aumento delle tasse sui mezzi di trasporto popolari. Si vuole forse che noi lavoratori non si vada in moto?
Vogliono che andiamo a piedi? No! Questo è un modo come un altro per far pagare sempre ai lavoratori. Siamo certi che essi sapranno un giorno impedirlo.
P. De Luca
La " Bacchetta d'oro Pezziol „ troppo preziosa per essere concessa ai lavoratori dell'Innocenti
La delusione che il rifiuto della R.A.I. ha provocato nelle maestranze in relazione alla non concessione di una trasmissione « Bacchetta d'oro » merita una ampia spiegazione.
Durante il periodo della Fiera Campionaria mentre tra CRAL e Direzione Pezziol si conclude il contratto per la vendita dei prodotti Pezziol al nostro Bar, gli incaricati del Cral avanzavano la richiesta di avere assegnata una di queste trasmissioni, invitando la Pezziol a concederla primi in Italia, al Cral Innocenti. La richiesta venne accolta con vero entusiasmo e successivamente, prima verbalmente e poi con conferma scritta dalla Direzione Pezziol, ci venne assegnata una trasmissione da effettuarsi il 10 Luglio o il 17 dello stesso mese.
Gli incaricati del Cral si davano subito da fare invitando la Direzione della Innocenti ad una collaborazione che avrebbe fatto di questa festa un qualche cosa di nuovo, di sano, di interessante.
Si capisce che la nostra Direzione prometteva tutto l'aiuto di cui avevamo bisogno, anzi per la verità, aveva già iniziato i lavori di restauro e di abbellimento della zona sportiva.
Il progetto presentato dal Cral e discusso di massima con il dr. Scotti era veramente bello e suggestivo.
Senonchè... passa un giorno... passa un altro e mai si vede il prode "Pezziol". Agli incaricati del Cral cominciarono a tremare le vene e i polsi; le maestranze, oramai a conoscenza del progetto, c h e continuavano a chiedere informazioni, la Direzione che pure chiedeva e così tra una richiesta e l'altra si arrivò e passò il 10, arrivò e passò il 17 e arrivarono pure, finalmente, gli incaricati della Pezziol... con una lettera della R. Al. che, con scuse banali, opponeva un netto rifiuto alla realizzazione della trasmissione.
La Pezziol correva ai ripari offrendo una festa analoga, più grandiosa, promettendo un sacco di cose, ma il consiglio del Cral rifiutava. I sette operai e i due impiegati che lo compongono si sono trovati d'accordo all'unanimità.
Cosa è successo dalla lettera
di conferma alla lettera di rifiuto?
Forse che la Pezziol in quel periodo ha fatto "ponzare" cervelli dei suoi dirigenti i quali si sono improvvisamente ricordati di essere una "Direzione " e il Cral solo dei lavoratori?
Forse che la "Bacchetta d'oro " scendendo i dorati scalini dei locali notturni per arrivare in mezzo agli operai perde la sua dorata lucentezza per trasformarsi in ferro greggio?
Forse la Radio Televisione Italiana non sa che l'ottanta per cento dei suoi abbonati sono lavoratori?
Una verità balza evidente dalla sequenza di questi movimenti ed è questa: che CRAL vuol dire lavoratori, c h e lavoratori vuoi dire, per lo più socialismo... e che la "Bacchetta d'oro " signori miei è la "Bacchetta d'o-ro ".
I giovani al 4° Campeggio (continuaz. dalla 3a pagina) le loro forze ed affrontare con nuovo spirito ed energie il futuro anno di lavoro.
Migliorata è stata l'attrezzatura che permette un migliore soggiorno e l'aumento dei suoi partecipanti.
Inoltre il campeggio presenta un grande vantaggio per i giovani: esso è gratuito.
Questo rende più favorevolela partecipazione, a coloro che, anche se una quota bassa per quanto fosse stata, non sarebbe possibile per le condizioni familiari.
Anche quest'anno il campeggio pianterà le sue tende nei dintorni di Marina di Massa, come è stato negli anni precedenti. Un luogo che l'aria salubre del mare e della montagna invita ad una vita felice e gioiosa: ciò che occorre per la nostra gioventù dopo un anno di fatiche nello stabilimento.
Molte richieste di partecipazione al campeggio si sono dovute respingere, nostro malgrado, ciò dimostra l'esigenza dì aumentare le capacità del campeggio perchè altri lavoratori vi possano partecipare.
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