QUATTRO
Giornale di informazione e cultura della Zona 4 Vittoria Forlanini

Editore: Associazione degli amici della zona 4. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Redazione: via Arconati 4, Milano te1.02 54125147 fax 02 55184523 e-mail assquattro@iol.it Videoimpaginazione e stampa: Il Guado, via Picasso 21-23, Corbetta (MI). Direttore responsabile: Paolo Aziani. Direttore:Stefania Meni. Amministrazione: Antonio Ferrari. Pubblicità: Antonella Damiani. Redazione: Maria Pia Ayroldi, Patrizia Avena, Giovanni Chiara, Dario De Cesaris, William Porzio, Silvano Schito, Mirella Siboni, Riccardo Tammaro. Hanno collaborato a questo numero: Patrizia Malagù, Giulia Panvini Rosati, Gabriele Rigola, Paola Tarittera. Aderente al Coordinamento dei giornali di zona di Milano. Tiratura 10.000 copie
I nuovi mercati aprono? Intervista al presidente della SOGEMI
A sinistra il Mercato dei fiori, in fondo quello dei pesci, a destra l'ingresso per il pubblico
In attesa della nuova piazza Gabrio Rosa
L' iter è stato rapido: nel numero scorso di QUATTRO vi avevamo presentato il concorso "Cinque Piazze per Milano", illustrandolo con uno dei progetti presentati; ora possiamo presentarvi il progetto vincente che verrà realizzato entro un anno. Per quanti desiderassero vedere il plastico e la tavola, ricordiamo che sono visibili dal 24 giugno al 7 luglio presso la Parrocchia di Santa Rita, in piazzale Gabrio Rosa, dopo essere stati esposti in Consiglio di zona 4.
I più attenti e i meno appassionati di calcio, invece, hanno avuto la possibilità di incontrare uno dei progettisti e di discutere con lui il progetto, facendo osservazioni e proposte.
Luogo dell'incontro il Ritrovo Famigliare della Parrocchia di S. Rita, mercoledì 14 giugno: sono presenti il Presidente del Consiglio di Zona 4, Filippo Totino, l'architetto Giovanni Multari, che insieme all' arch. Vincenzo Corvino ha firmato il progetto vincente, l' arch. Giovanna
Franco Repellini, direttore del Settore Arredo Urbano, e l' arch. Silvia Volpe, sempre dell'Arredo Urbano.
Numerosi i cittadini presenti ed i consiglieri di zona 4.
Nel suo primo intervento
l' arch. Multari ha voluto riferirci la sua prima impressione del luogo da progettare quando è venuto a
fare il primo sopralluogo (ricordiamo che lo studio di architettura è di Napoli): "Venendo da piazzale Corvetto ho visto una luce molto bella al centro del viale, in un luogo desolato. Il nostro progetto sottolinea la linearità dei viali e dell'alberatura presente, creando un giardino lineare con una serie di servizi, piste ciclabili, percorsi pe-
che critica. La richiesta più pressante è stata relativa ai parcheggi e alla perdita di posti che si verificherà in Gabrio Rosa e lungo il Viale Montemartini (restano in egual numero in viale Omero). La risposta è stata interlocutoria, sia il progettista che il funzionario dell' Arredo Urbano hanno sottolineato che si cercheranno delle soluzioni per au-
Che fa SOGEMI? I mercati del pesce e dei fiori aprono o no? E con la viabilità come la mettiamo? Non dovevano fare il parcheggio TIR e quello multipiano? Qualcuno ne sa niente? I camion sulle strade dobbiamo sorbirceli in eterno?
Se queste sono le domande che molti di noi si pongono, ecco che abbiamo cercato di avere delle risposte ufficiali intervistando il dott. Bongiardino, presidente di SOGEMI.
Dott. Bongiardino, la sua nomina è abbastanza recente, prima era vice-presidente dell'Unione del Commercio, che è anche socio di minoranza di SOGEMI
Sono qui ormai da un anno e mezzo, da quando, terminata la fase precedente dell'amministratore unico, il Consiglio di Amministrazione di SOGEMI è stato regolarmente costituito ed io ne sono stato nominato Presidente.
come assessore provinciale Ogni tanto si fa il mio nome Vorrei cogliere l'occasione di questo incontro per fare un po' una panoramica dei problemi. All'esterno non è molto chiaro che cosa succede all'interno dei mercati generali. Ad esempio ho letto su un giornale che la Regione ha dato via libera ad una serie di lavori di ristrutturazione dell'Ortomercato.
do le deroghe agli altri macelli non verranno rinnovate, noi saremo gli unici a poter funzionare.
donali, attrezzature a servizio. Viale Omero si potrà percorrere al suo interno, mentre la piazza potrà fare tutt' uno con la chiesa in giornate particolari in cui la si vorrà chiudere al traffico." Una particolare pavimentazione della piazza e un suo leggero innalzamento serviranno a segnalare al traffico automobilistico prudenza e rispetto dei percorsi pedonali.
La presentazione e la visione del progetto come naturale hanno suscitato domande, osservazioni, qual-
mentare il numero di posti macchina, senza ovviamente stravolgere il progetto, in fase di progettazione esecutiva; incontri in tal senso si erano tenuti il giorno stesso e si sarebbero tenuti il giorno successivo con i settori competenti del Comune.
Ma, sottolineava giustamente il progettista, la riqualificazione urbana non passa solo per i parcheggi, altrimenti faremmo delle nostre vie e piazze solo delle grandi distese di macchine.
Sono rimasto anche consigliere delegato dell'Unione del Commercio, che in effetti ha una piccola quota, lo 0,03, in SOGEMI. Si è fatto il suo nome anche
Si tratta di un parere tecnico dato dalla Regione, vincolante per i progetti di opere pubbliche, non ci sono finanziamenti regionali. I lavori riguardano una serie di interventi manutentivi per 25 miliardi (rifacimento delle coperture dei capannoni, rifacimento impianti elettrici, rete fognaria, ecc...) peri quali andrà comunque indetta una gara CEE. Due parole sui mercati delle carni e avicunicolo Diciamo che è diminuito il loro peso, in particolare quello delle carni non è operante al massimo perché la carne viene macellata anche altrove. Il nostro però è l'unico funzionante a norme CEE, e quan-
Il problema è che le deroghe poi vengono rinnovate Ed ora i nuovi mercati: il trasferimento del mercato ittico e di quello dei fiori è atteso ormai da tempo. Noi come SOGEMI siamo pronti; si stanno completando i lavori di personalizzazione dei box. Per i pesci si tratta solo di un trasferimento interno, con l'aggiunta di tre nuovi spazi liberi. Peri fiori invece, c'è stato un allungamento dei tempi anche per un contenzioso sorto fra gli attuali operatori di via Marco Bruto e la proprietà dell'immobile. Comunque hanno avuto tutti il diritto di prelazione e stanno firmando i contratti con noi. Diciamo che i mercati potrebbero aprire il 1° luglio (non ci par vero, n.d.r) o al più tardi il 1° settembre.
E i problemi legati alla viabilità?
Come si può vedere passando in via Lombroso, sono già iniziati i lavori per la viabilità segue a pag. 8
Un, due, tre ..... multa! pag 7 Il
di via Zama pag 6
Centro Anziani di via Zante pag 8
Il Porto di Mare/2
Riprendiamo la storia del Porto di Mare che avevamo iniziato nel numero precedente, riassumendo brevemente l'inizio dell'avventura
Al principio del secolo, quando Milano era in piena ascesa industriale, maturò l'idea di unire Milano al mare, creando un canale fino al Po. L'area tra le vie Rogoredo e San Dionigi parve la più adatta ad ospitare il bacino per una serie di motivi, tra cui i più importanti furono gli ottimi collegamenti viari e ferroviari presenti in zona, oltre al fatto che in quell'area il dislivello tra Milano e il fiume si riduceva al minimo: circa 65 metri. Intorno all'affascinante proposta si alternarono così vari progetti, di cui fu però approvato solo il terzo, redatto da Felice Poggi nel 1917. Fu così costituito, con terreni espropriati, l'Ente Autonomo Azienda Fluviale, che
diciassette chilometri e oltre un chilometro di bacino. L'area, che aveva restituito alla luce cimeli dell'epoca romana, che andarono subito dispersi, fu però ancora utilizzata per cavare ghiaia e sabbia, anche nell'intento di favorire una ripresa dei lavori. Ma 1' affascinante progetto era ormai destinato a rimanere sulla carta, come conferma la situazione ai giorni nostri. Il Porto di Mare, profondo sino a più di dieci metri rispetto al livello del suolo, si presentava allora come uno specchio d'acqua pulitissimo, simile nella forma a un rozzo pettine, il cui braccio più vicino alla città (più o meno situato dove ora si trova il "Parco delle Rose") costituiva uno
Migliora il collegamento Ponte Lambro MM S. Donato
ste di alghe, dove si poteva restare intrappolati. La tradizione popolare dell'epoca racconta di provetti nuotatori e marinai che non uscirono vivi dallo specchio lacustre, al punto da coniare il proverbio "Al Porto di Mare un morto al giorno". Con I' avvento della seconda guerra mondiale la località andò in declino. Ben presto, infatti, gli autocarri cominciarono a scaricarvi le macerie degli edifici distrutti dai bombardamenti.
Inoltre, poiché il suolo era demaniale, e c'era molta acqua, risorsa preziosa sia per bere che per lavarsi, nonché per pescare (e quindi sfamarsi), parecchie famiglie, prima di sinistrati e poi di immigrati, vi costruirono baracche con mat-
Il mercato che c'era, non c'era, ci sarà, forse
È stata approvata in Consiglio Comunale in una seduta del maggio scorso, una variante al Piano Regolatore Generale per permettere la realizzazione di una tratta viabilistica di collegamento tra il quartiere Ponte Lambro e la stazione della MM3 di San Donato Milanese. Si prevede l'allargamento della via Camaldoli nel tratto compreso tra la via Rilke e la via Marignano, la formazione di una rotonda "alla francese" alla confluenza delle vie citate con la via XXV Aprile nel Comune di San Donato, la formazione di un nuovo tracciato della via Marignano fino all' interscambio con la Paullese. L' intervento, oltre a realizzare il collegamento descritto, dovrà servire a migliorare la situazione ambientale esistente, attualmente particolarmente degradata a causa delle numerose discariche abusive oggi esistenti.
Ci sono alcune storie metropolitane che figurerebbero benissimo nella letteratura demenziale. Quella del mercato di via Benaco ci sembra una di quelle. Personaggi ed interpreti: ambulanti di via Benaco, ambulanti di via Oglio, ambulanti di via Scheiwiller (la pronuncia varia da persona a persona), assessore al Commercio, Commissario straordinario, Consiglio di zona 4, Consiglio di zona 5, Consiglio comunale, Polizia Municipale. Il coro: gli abitanti di via Benaco e dintorni. Il fantasma: l'APECA.

I capitoli:
il mercato di via Benaco, lì dal 1958, viene spostato ai primi del 1999 in via Oglio (il fantasma si aggirava e il Commissario firmava);
il Comitato di cittadini vuole assolutamente il mercato, qualunque e comunque;
il C.d.Z. 4 saggiamente propone di spostare di nuovo il mercato da via Oglio a via Benaco;
i il C.d.Z. 5 poco saggiamente propone di spostare invece il mercato di via Scheiwiller, senza interpellare gli operatori;
la Commissione Consiliare per il Commercio prima e il Consiglio Comunale dopo decidono di: accontentare i cittadini di via Benaco portando il mercato lì di venerdì, accontentare gli operatori di via Oglio che non vogliono tornare (perché?), scontentare gli operatori di via Scheiwiller a cui viene imposto uno spostamento forzoso e preferirebbero invece restare nella zona Sulmona — quartiere Grigioni non servita, scontentare il C.d.Z. 4 che in Commissione non è stato neppure invitato e che non ha neppure potuto esprimere il proprio parere di competenza perché la delibera era stata già approvata.
E così, forse, ci saranno due mercati in due giorni di seguito a trecento metri di distanza, e, forse, i cittadini di via Scheiwiller e delle vie limitrofe verranno a protestare perché non hanno più il mercato e allora qualcuno proporrà di spostarne un altro.
La zona dei lavori nel 1919 con tutte le Cascine
doveva autofinanziarsi, oltre a godere di contributi pubblici ed esenzioni; siamo nel 1918. Ma già nel 1922 l'impegno economico si rivelò spropositato e così, verso la fine di quello stesso anno 1922, tra immense polemiche, l' Ente fu sciolto. Restarono così interrotti tronchi di canale per
stabilimento balneare cintato, con tanto di cabine e bagnino. Dai primi di maggio alla fine di ottobre le rive dello specchio lacustre erano sempre affollate. I bagnanti che si avventuravano nelle acque intiepidite dal sole si trovavano poi improvvisamente nelle gelide risorgive, o in fitte fore-
Il lavoro non ti soddisfa ?
Sfida il successo, lavora da casa Attività indipendente
A tempo parziale o tempo pieno
Tel 0298280647
Cell 03494905036
SpAzinc 9 d
FABBRICA TENDE E PORTE
Via Trieste, 32 - 20090 Segrate
tangenziale est - in fondo a via Rubattino Tel e Fax 02 2132481
Materiali, forniture e assistenza
PORTE A SOFFIETTO IN LEGNO E PVC
PORTE RIDUCIBILI E SCORREVOLI
PORTE A BATTENTE
COPRICALORIFERI IN LEGNO
TENDE DA SOLE
TENDE A PACCHETTO - A PANNELLO
TENDE A RULLO OSCURANTI
TENDAGGI CLASSICI
ZANZARIERE IN 18 MODELLI
VENEZIANE
TAPPARELLE IN PLASTICA, ALLUMINIO E ACCIAIO
NUOVA ESPOSIZIONE PORTE DA INTERNI
toni e lamiere. Poi, a partire dagli anni Cinquanta, al posto delle baracche sorsero via via officine, depositi di cassette, impianti sportivi (tuttora sussiste quello della gloriosa società sportiva "Milanese"), e tutto il panorama cambiò aspetto. Intanto il livello dell'acqua si era abbassato, e il bacino venne trasformato in discarica dal Comune. Il sogno era stato affossato definitivamente. A questo punto si innestano le vicende legate alla costituzione del parco. (segue)
Riccardo Tammaro
I lettori in tutto ciò trovano qualcosa di razionale? sigma
abbonarsi a QUATTRO è facile basta versare la quota sul conto corrente postale n. 42773200 intestato a QUATTRO
Quota 2000
L. 20.000
Soci sostenitori
L. 50.000
Pasticceria
Tentarelli
PRODUZIONE PROPRIA CHIUSO IL LUNEDU
ottica roberto bombelli
Viale Piceno, 1 (ang. Piazza Emilia) 20129 MILANO TEL 02 71.70.17
scelta delle migliori marche
studio tecnico applicazioni lenti a contatto
VIA SEBINO ANG. GRESSONEY, 12 20137 MILANO TEL. 02/5513036
"So resistere a tutto tranne che alle dolci tentazioni Tentarelli"
il PINGUINO LAVASECCO
I NOSTRI SERVIZI
CORTESIA RAPIDITÀ E CONVENIENZA
Via Tiraboschi, 4 - Milano - Tel. 02 55.14.719
L'inizio ufficiale è stato il 25 maggio: quasi tutta la Giunta comunale e molti direttori generali e funzionari del Comune erano presenti al CTS di Ponte Lambro per presentare insieme all'architetto Renzo Piano e al sociologo Guido Martinotti il Laboratorio di quartiere Ponte Lambro e il progetto, denominato con un nome molto impegnativo, degliStati Generali delle Periferie.
La conferenza stampa, seguita ad un incontro di lavoro più ristretto, è stata aperta non solo ai giornalisti ma anche ai cittadini interessati. Su Ponte Lambro, QUATTRO aveva già anticipato le linee principali del progetto nel numero di marzo scorso, con l'intervista all'assessore Del Debbio.

Durante la presentazione, lo stesso Renzo Piano non ha offerto ricette o progetti già confezionati, ma ha proposto il "Laboratorio di quartiere" come uno strumento al tempo stesso progettuale, tecnico, sociale, economico e legale. Le quattro sezioni in cui si articola il Laboratorio chiariscono meglio il tipo di intervento che si andrà a fare per trasformare il quartiere da monofunzionale a città diffusa multifunzionale: abitazioni, lavoro, commercio, nuovo artigianato, servizi, cultura, tempo libero. Il settore IMPRESA ha la funzione di favorire l'insediamento di attività imprenditoriali, tecnologicamente avanzate e innovative, all' interno del quartiere. Il settore VITA ha la funzione di integrare diverse culture sia in senso multietnico che in senso generazionale al fine di incrementare il senso di appartenenza al quartiere. Il settore PROGETTO ha una funzione progettuale sia a scala urbana che edilizia. Il settore FABBRICAha una funzio-
ne di supporto e consultorio tecnico per il miglioramento delle condizioni abitative. Un progetto di lungo periodo dunque, da attivare con gradualità e modalità microchirurgiche.
Adesso però è partito, sono state stanziate risorse economiche e investite risorse umane: se anche i cittadini e le associazioni di Ponte Lambro potranno sentirsi parte attiva in questo processo, i risultati positivi non potranno mancare.
L'Atlante dei bisogni
Fino a due giorni prima gli Stati generali delle Periferie che dovevano inaugurarsi nella nostra zona erano un po' degli oggetti misteriosi anche per i Consiglieri di zona 4. La prima data fissata infatti era già slittata di una settimana e apparentemente nessuno sapeva niente di preciso.
Poi sono comparsi locandine e volantini (60.000 volantini stampati dati nelle portinerie, di cui chissà quanti hanno preso direttamente la strada della pattumiera) e durante il Consiglio di Zona del 15 giugno è intervenuto l' arch. Cella, capo segreteria dell'assessore Del Debbio, per presentare ai consiglieri l'iniziativa. Una settimana di incontri fra i cittadini della zona e gli operatori delle periferie, presenza di funzionari comunali e dell' assessore Del Debbio, allestimento di una mostra nella sala consiliare con gli interventi realizzati e previsti per la zona. Alcuni interventi dei consiglieri dei Democratici di Sinistra e del Partito Popolare hanno espresso perplessità e critiche: perché l'assessore Del Debbio non ha mai incontrato il nostro Consiglio di Zona, pur essendo stato più volte invitato? Allora qual è il ruolo dei Consigli se vengono introdotti i Periferia
manager? Ma l'Amministrazione non dovrebbe già conoscere i problemi della zona, e semmai dovrebbe proporre già delle soluzioni?
La risposta a quest'ultima domanda sta nella filosofia dell'operazione volta a creare un Atlante dei bisogni delle periferie, operazione affidata al Laboratorio sulle Società Metropolitane Avanzate del Dipartimento di Sociologia dell'Ateneo Milano Bicocca diretto dal prof. Guido Martinotti.
"Vogliamo capire i desideri più che i bisogni dei cittadini e dare omogeneità all'analisi sociologica su tutta Milano: in zone diverse gli stessi problemi sono vissuti in maniera differente. L'Atlante sarà per l'Amministrazione uno strumento di lavoro poggiato su basi scientifiche."
Analisi dello stesso tipo, tra l'altro, erano già state fatte nel 1964 con la giunta Aniasi, e nel 1978-80 con la giunta Tognoli: necessario quindi a distanza di 20 anni un aggiornamento. Nel momento in cui QUATTRO esce, si è appena conclusa la settimana di incontri e non abbiamo ancora i dati definitivi sulla risposta data dalla zona a questa iniziativa; il nostro impegno, come sempre, è quello di tenervi informati e aggiornati.
Barbara è giovane, carina e simpatica, è una laureanda in Architettura ed ha passato la selezione per partecipare al corso finanziato dalla Comunità Europea per "Periferia manager": 560 ore di formazione teorica su Milano e 240 ore da fare di sta-
fra di loro, per dare pareri" E l'interesse per le periferie da dove nasce? "Ad Architettura mi sono occupata di recupero ambientale legato però anche a quello sociale, e il nostro corso e la nostra attività verte proprio su questo." Adesso tocca a Barba-
aree tematiche su cui si distribuiscono i problemi di una zona e di una città (ambiente, sicurezza pubblica, tempo libero, servizi educativi e socio-sanitari, ecc....). Una osservazione finale: dopo aver parlato con questa giovane, come con altri ope-
La sera del 7 giugno, poco prima del suo spettacolo di "Musica e poesia", abbiamo intervistato all'interno della Palazzina Liberty di Largo Marinai d'Italia, il cantautore e scrittore Roberto Vecchioni.
Non è stata un'intervista propriamente formale, ma più che altro un breve incontro di poca bravura giornalistica ma di molta spontaneità.
È la prima volta per lei, signor Vecchioni, qui in Palazzina? • A fare uno spettacolo, sì, è la prima; ero venuto qui quando c' era Dario Fo, quindi per me è una grande emozione ritornare.
Conosce la zona?
In realtà, questa è una zona di Milano che conosco poco. Conosco di più i quartieri verso Linate, dove ho fatto il militare, oppure verso Città Studi.
Qual è il suo rapporto con la città di Milano?
Per cominciare, io sono nato a Milano, anche se da genitori napoletani. Inoltre ho vissuto in molte zone milanesi, da Porta Ludovica a Porta Venezia, da zona Sempione a Garibaldi. E ci vivo tuttora. Poi ho molti amici a Milano e dintorni. Credo che ogni zona e ogni quartiere siano dei luoghi a sé, con i loro colori, le loro situazioni, le loro cose e le loro caratteristiche.
Ad ogni modo tutta Milano è una città capace di trasmettere vita e vitalità ai suoi
ge all'interno del progetto del Comune di Milano denominato "Stati Generali delle Periferie". E poi? "Terminate le ore di stage,dovremmo avere un contratto a termine fino a dicembre 2000 per completare questo progetto, poi dovremmo rimanere con un contratto da definire, 2 per zona, come operatori di periferia, ad esempio per coordinare i vari uffici tecnici, i settori comunali che non si parlano
ra fare un po' di domande ed ascoltare ed appuntare che cosa ho da dire, a nome dellaAssociazione QUATTRO. Con sé ha una scheda di registrazione dei dati dell'incontro e del cittadino o associazione e una scheda per la rilevazione delle istanze ed eventualmente delle soluzioni auspicate. Accompagna l'incontro una mappa, dove lei deve segnare i luoghi problematici e, per sua guida, l'elenco delle 14
Quella sera, un poeta...
cittadini. Bene. Visto che io sono un giovane, le vorrei chiedere: che rapporto ha con i giovani, essendo anche insegnante? Cosa pensa di loro? Crede siano felici? No, è sicuro che non sono felici. Non possono esserlo. Ovviamente posso parlarti di quelli che conosco io, non
rapporto con i giovani: è buono, perché cerco di conoscerli e capirli, e soprattutto perché ammetto che hanno bisogno di punti di riferimento saldi, di cose vere... Quindi bisogna anche essere rigidi... Non necessariamente, bisogna essere credibili. Basta questo. Fare capire loro di
ratori del gruppo, ho la sensazione che possano essere una buona risorsa, sia per le competenze che hanno acquisito e che stanno acquisendo sul campo, sia, ancora di più, perché vedono i problemi con mente fresca, libera e per questo forse sono in grado di proporre idee e soluzioni nuove ed originali rispetto magari a quanti da anni se li rigirano fra le mani con il rischio di ingarbugliarli di più. S.A.
de se non ci fosse un'altra vita dopo la morte. Sono profondamente convinto che la vita non finisca qui, ma che vada avanti, in qualche modo...
Lei è felice?
Sono fortunato. Diciamo che al novanta per cento sì, sono felice. Faccio quello che mi piace e ho avuto molto dalla vita.
Un'ultima domanda: in questo istante, in una sera di giugno, nel 2000, un desiderio di Roberto Vecchioni...
Sarebbe per gli altri, non per me. Mi sento di desiderare la pace, la tranquillità, la serenità per gli altri.
La ringrazio signor Vecchioni, mi ha fatto piacere parlare con lei.
Ride, contento, sempre con il suo sigaro in bocca. Si alza dalla poltroncina per darci la mano; da li a poco sarebbe cominciato il suo spettacolo.
di tutti. Sono ironici, sarcastici, per sfuggire alla realtà e beffare la società. Odiano gli stereotipi, spesso sono anche abbandonati a se stessi; hanno molte potenzialità ironiche e intellettive, e dispongono di parecchi strumenti, anche se non riescono la maggior parte delle volte ad interpretare e decodificare il mondo e la vita di tutti i giorni. Sono molto diversi dai giovani di una volta, hanno meno capacità d' aggregazione e hanno bisogno di più cose. Tu prima mi hai domandato del mio
essere veri e di non fingere. Signor Vecchioni, da genitore, professore, cantante e poeta quale è, cosa pensa occorra fare per i giovani?
Bisogna indubbiamente ascoltarli, capirli, amarli. Stare loro vicino. Ora una domanda un po' più privata: lei crede in Dio?
Certo che credo in Dio. Sono credente, anche se non molto praticante, sia per l'educazione che ho ricevuto, sia perché credo che sarebbe un paradosso troppo gran-
L'ho rivisto dopo pochi minuti sul palco, sempre con la sua camicia bianca a maniche lunghe arrotolate fino al gomito e i suoi Jeans neri. Parlava fluidamente. Aveva una voce calda e coinvolgente, che faceva dimenticare i toni didascalici pur sempre da prof.
È vero che Le parole non le portano le cicogne(titolo del suo ultimo libro, edito da Einaudi, n.d.r.): per me a Vecchioni è il suo cuore che le porta, che gliele suggerisce. E sono sempre un successo. t Gabriele Rigola
Il diluvio: un diluvio iniziato in modo silenzioso, quasi incerto; ma progressivo, nefto, capace di alimentarsi del proprio implacabile se stesso. Un diluvio di cemento e mattoni e putrelle e tondini e infissi e cristalli e tutto quanto il resto, che ha sommerso la società misera e spensieratamente piena di pensieri del dopoguerra, trasformando Milano in un' altra città, regalandole grattacieli spersi come le torri saracene dei litorali più malfidi, e ragnatele sommerse di linee della metropolitana, e palazzi coperti di piastrelle lucide, e monumenti che chissà cosa avevano nella testa quelli delle commissioni che li sceglievano, e negozi lussuosi che dalla vetrina non capisci cosa vendono; e uno stadio brutto come pochi, dove l'erba non mette radici, che sarebbe dovuto costare una cifra ed è costato almeno tre volte tanto perché si sa come vanno certe cose; e nastri di asfalto che corrono a trafiggere il cuore di quelli che erano paesi e adesso sono periferie spo-
Anatomia di un diluvio
glie; e benessere e benessere ancora. La gente che vive nel benessere è diventata troppo diversa da quella che tirava a campare miseramente con una rabbia e una gioia che adesso neanche riusciamo a immaginare, le grandezze diventano più grandi, le meschinità più meschine. Nel Lambro e nel Seveso e nell'Olona si pescava: dove sta scritto che una città debba diventare metropoli avvelenando il sangue delle proprie acque? Questo diluvio che dell'acqua poco si cura è stato anche l' assassino delle ultime bave di Naviglio, che sopravvivevano come lame d' argento vecchio sotto i nuovi fumi dello sviluppo, e di migliaia di case di ringhiera e non, bellissime; e gli è scappata la mano, ha assassinato anche l' anima di chi le abitava, deportando decine di migliaia di persone, nate e cresciute a due passi dal Duomo, nelle più lontane delle periferie, perché il centro diventasse territorio di caccia per chi era destinato a contare. Questo diluvio di progresso equivoco ha uc-
ciso una cultura, e non prendiamocela con il boia, che apre la botola della forca o lascia cadere la lama della ghigliottina, ma è pur sempre uno strumento nelle mani di qualche altro. E stato il diluvio di chi sapeva navigare sopra un mare di naufraghi, pazienza se con la chiglia della propria imbarcazione fracassava qualche testa. Ha portato con sé una nuova classe dirigente, non più provinciale e intrisa di rigore da imperial regio governo, ma moderna e mondana e disinvolta; e la disinvoltura, si sa: la politica ha i suoi costi, s'è cominciato a dire. Senza quei costi, forse, il diluvio avrebbe coperto Milano con il limo della rigenerazione, per riparare le storture della povertà e gli sconquassi della guerra, rispettando un mondo di piccole cose peculiari che, messe insieme, facevano lo spirito di una città dalla difficile bellezza, bella perciò come poche, e come poche vivibile. Invece ha sfondato dighe di anime, e civiltà, e comunità. Ne sono annegate coscienze, dentro quel di-
Centro Giovani Zona 4
Il Centro Giovani del Comune di Zona 4 si trova in via Parea, a Ponte Lambro. Esso non ha finalità semplicemente aggregative o animative, ma soprattutto educative, e quindi la sfida che porta avanti è quella di aggiungere "pezzi" di significato alle esperienze dei ragazzi in vista del raggiungimento di alcune finalità ben precise, quali la consapevolezza delle proprie capacità, lo sviluppo della progettualità, la convivenza con le diversità.
Le attività che il nostro Centro porta avanti sono diversificate per fasce d'età: preadolescenti, adolescenti e giovani.
Per i ragazzi e le ragazze del-
Biblioteca in giardino
luvio. Milano è diventata quella di adesso, ignara del proprio passato che non sia quello delle guide turistiche, priva di tradizioni e punti di riferimento, priva perfino di dialetto. Piatta. Cristalli e acciaio e turisti giapponesi, e modelle dalle tristissime cosce a spatola, e dormitori periferici sconsolanti. Dove sta scritto che le distese di tetti di tegole sono brutte da vedersi, e che gli operai devono abitare a otto chilometri dal centro? Quanto costano, adesso, le poche case di ringhiera sopravvissute, con gli architetti che ci campano ristrutturandole? Gli squali hanno banchettato fino a gonfiarsi, nelle acque di quel diluvio. Qualcuno c'è scoppiato, ma i più sono diventati più grandi dei più grandi cetacei, Milano città da bere e da mangiare e da sbranare; perché si sa che la politica eccetera, e solo la politica che dice eccetera permette simili cose. È stato un vero diluvio, ma a viverlo non ci si bagnava, così non ce ne siamo accorti.
Giovanni ChiaraLa Biblioteca in giardino seconda edizione. Dopo il riscontro positivo dell'edizione scorsa, l'iniziativa dell'Assessorato alla cultura, settore Biblioteche, si arricchisce di eventi e di sedi. Quest'anno è coinvolta anche la Biblioteca Calvairate, che dispone di un piccolo giardino che verrà collegato tramite una porta nella cancellata ai giardini di via Ciceri Visconti: li si terrà infatti lo spettacolo teatrale. I 37 eventi coprono il periodo dal 17 giugno all'Il settembre e le biblioteche rionali interessate sono: Affori, Baggio, Calvairate, Cassina Anna, Chiesa Rossa, Dergano, Gallaratese, Lorenteggio, Parco Sempione, Sant'Ambrogio, Tibaldi, Villapizzone. Il giovedì e il sabato pomeriggio sono dedicati ai bambini, con spettacoli, laboratori, letture con animazioni; mercoledì sera spettacoli teatrali o "improvvisazioni d'autore" nella sezione dedicata ai giovani; lunedì sera esplorazione del "giallo" e del suo complesso mondo, con i più interessanti autori stranieri e non. Per la programmazione complessiva vi rinviamo ai pieghevoli che troverete in Biblioteca Calvairate o Oglio, qui vi preannunciamo in dettaglio i tre eventi che si terranno presso la Biblioteca Calvairate.
Sabato 22 luglio ore 17
Bibliolandia, Fotografia
Arte collage naturale
Fiabe animate
Lunedì 24 luglio ore 21
In viaggio fra giallo, noir e ....le origini, con D. Arona e P Nicolazzini. Conduce Tecla Dozio
le Medie si è dedicato particolare spazio all'area ludico-sportiva, attraverso proposte anche nuove (baseball e hockey ad esempio), nell'ottica più della sperimentazione e dell' apprendimento che della competizione, all'area laboratoriale e di manipolazione, nonché all'area espressiva e di spettacolazione, soprattutto con le ragazze. Rispetto alla fascia adolescenziale e giovanile invece, gli ambiti di attenzione su cui si punta sono la possibilità di sperimentare ed acquisire abilità, rinforzi e rimandi positivi rispetto al proprio saper fare e saper essere, investendo su un modo più propositivo e da pro-
Intreccio di tracce 2000

L'associazione Luisa Berardi è impegnata da diversi anni in questa iniziativa che si rivolge ai ragazzi dai 10 ai 14 anni, con lo scopo di coinvolgerli in giochi, gite, sport, laboratori ed altro. Le attività si svolgeranno dal 10 al 21 luglio, avendo come base lo Spazio Etruschi di via Etruschi 9, e come spazi all'aperto i giardini di zona e la piscina Saini. L'iniziativa ha avuto il contributo economico del Consiglio di Zona 4. Per informazioni e iscrizioni: Associazione Luisa Berardi - tel 0328 6241767
tagonisti di vivere il proprio tempo libero. Si intendono incentivare anche spazi di discussione e di confronto fra adolescenti e tra questi e gli operatori di riferimento, specie in relazione a temi caldi come l' affettività, la condizione giovanile, le mode, la dipendenza/indipendenza dal gruppo, attraverso brevi cicli di film, discussioni guidate in Spazio Aperto o uscite mirate sul territorio.
Vivo interesse è stato mostrato per "ragazze allo specchio", ovvero momenti esclusivamente al femminile, in cui trovano posto la conoscenza e la valorizzazione del sé corporeo e la problematizzazione dei modelli di
femminilità più diffusi.
Poi si è data e si dà la possibilità di partecipare ad attività in cui si esce dal quartiere per incontrare altri ragazzi di altri Centri (torneo intercentri di calcetto, gite in vela).
Infine, un progetto in collaborazione con l'Istituto Orfani, collaborazioni col CTS, la Parrocchia e la cooperativa Mosaico, sperimentazione di percorsi di orientamento al lavoro per adolescenti.
Tutto questo nel primo semestre 2000. Vi terremo aggiornati sulle prossime attività.
Ringraziamenti
La S.S. AUSONIA 1931 e l'Associazione QUATTRO ringraziano il C.d.Z. 4 per il contributo dato alla realizzazione del Campo estivo 2000 che si sta tenendo presso il campo sportivo dell' Ausonia.
I bambini e le bambine che partecipano svolgono attività sportive la mattina, mangiano i pasti cucinati dall'ottima cuoca Teresa, e di pomeriggio fanno o uscite culturali e ricreative o attività varie al campo.
Una risposta sana e divertente alle esigenze delle famiglie che lavorano.
PENSIONE PER CANI
8.00 alle 13.00
SLAV Srl
Via Monte Ortigara 9
Tel 02 55195346
Luigi Antonini
Località Isola Bettolina di Gaggiano 20083 (Milano) Tel. 02 9085046
Mercoledì 26 luglio ore 21
A ritroso nel tempo del teatro
Mémoires
Compagnia Teatrika
C.91.Fì CHANTAL
Via Cadore 35 tel 02 59901737
Menu di qualità per la vostra pausa pranzo Elegante sala da tfié
Bar Tabacchi - Ricevitoria Enalotto - Totocalcio
eantatilmea da Steja‘da
FOTOCOPIE
FAX - TIMBRI
TARGHE
TIPOGRAFIA
LEGATORIA
LIBRI SU
ORDINAZIONE
GIOCATTOLI
GADGETS
VIA SPARTACO 25
tel e fax 02 55185200
orario: 7.45-12.30
15.30-19.30
in omaggio ai nuovi abbonati e associati
"Il mEqlio chE SI può"
QUATTRO
Ci stiamo divertendo per voi ... Teatro a scuola
Pur organizzata in tempi stretti, ha avuto un buon successo la Festa medioevale tenutasi al Parco Alessandrini domenica 4 giugno. L'iniziativa, voluta dal Consiglio di zona 4 per rivitalizzare il parco, ha visto la presenza degli sbandieratori di Legnano, tornei di cavalieri in abito medioevale a cavallo, animazione in costume per bambini (vedi foto), un bravissimo danzatore e giocoliere, e molto altro ancora. Il tutto organizzato dalla Compagnia San Giorgio e il Drago, un'associazione specializzata in ricostruzione storiche, spettacoli in costume, e così via. Molto brava la Compagnia, clima festoso e buona anche l'anguria offerta dalla SOGEMI (forse per farsi perdonare i disagi dei Mercati?).

Feste di fine anno in tutte le scuole della zona: protagonisti gli alunni che hanno esposto i loro lavori, o hanno rappresentato i loro spettacoli, e gli insegnanti che hanno preparato i loro alunni. !genitori soddisfattipartecipano. Non potendo ovviamente riferire di tutte, ne ricordiamo almeno due, a cui QUATTRO è stato espressamente invitato. Eccoci dunque il 2 giugno nell'anfiteatro della Scuola
Media Corrado Alvaro di via Mincio dove si tiene la rappresentazione "Una lite sull'arca di Noé" a cura dei bambini e delle bambine delle classi quarte della elementare di via Colletta. Un duro lavoro, ci dice una insegnante, per coordinare quasi settanta bambini ed allestire una rappresentazione così complessa, in cui, ancor più del parlato, ci sono i gesti e i movimenti corali che fanno lo spettacolo.
Lunedì 5 giugno Parco Marinai d'Italia ha ospitato per tutta la giornata una grande festa per bambini in occasione della giornata mondiale per l'ambiente: giochi, animazione, laboratori didattici e creativi, stand con offerta di prodotti biologici, il tutto a cura degli Amici della terra, con il contributo del Comune di Milano. Già dalla mattina classi di diverse scuole (l'asilo Bezzecca, la media Mantellate e la media di via Martinengo, per citarne alcune della nostra zona) erano presenti ai laboratori creativi, mentre nel pomeriggio si sono tenuti spettacoli di animazione teatrale molto apprezzati dai bambini e dai genitori presenti (nella foto, un momento dello spettacolo). Di particolare interesse e bellezza, la grande "infiorata", una composizione decorativa, circolare, che occupava la piazza rotonda centrale del parco, realizzata da un gruppo di animatori in ore e ore di lavoro con segatura bagnata mischiata a colori acrilici brillanti. Se qualcuno aveva poca considerazione per la segatura si è dovuto ricredere!
Un gioco molto speciale
Domenica pomeriggio 11 giugno, presso il Parco di Largo Marinai d'Italia, il Distretto Rotaract 2040 patrocinato dal Rotary International ha donato alla città di Milano un nuovo GIOCO MUSICALE, installato per la prima volta in questa occasione.
Questo anche grazie alla collaborazione del Comune di Milano, settore Parchi e Giardini nella persona dell'arch. Pasquariello. Il Comune di Milano inoltre ha coperto i costi di installazione del gioco e delle altre attrezzature della nuova area agioco.
Noi giovani del Rotaract durante l'inaugurazione abbiamo intrattenuto i bambini presenti con giochi vari, regalando bolle di sapone, scarpe da tennis ed altri gadgets, terminando con torta e the per tutti.
Una iniziativa molto importante per noi rotaractiani, che ci ha reso soddisfatti per aver fatto qualcosa per la nostra città e per essere stati vicini a tanti bambini.
Giulia PanviniScuole a teatro
La scuola media Arioli-Pascoli ha scelto un teatro vero, quello della Quattordicesima, per la propria Rassegna di teatro.
Ben quattro gli spettacoli rappresentati: Tistù, tratto dall'omonimo romanzo di Maurice Druon e con la partecipazione di una classe quinta dell'elementare Mugello,Qualcosa cambierà, intenso e corale spettacolo interculturale, e i due Musical Un incontro inaspettato e Una giornata al Circo. La Rassegna è arrivata al termine di una positiva espe-
Lo spettacolo
rienza teatrale, in collaborazione con l'Associazione teatrale "Specchi e memorie". Quattro laboratori in cui i ragazzi sviluppano la loro creatività ed espressività, utilizzano diverse possibilità espressive, scoprono capacità comunicative prima inespresse. Inoltre la realizzazione di materiale scenografico per gli spettacoli ha consentito la valorizzazione delle attitudini artistiche e tecnicopratichedi alcuni allievi. Grande successo dunque e grande consenso da parte dei genitori degli allievi.
RISTORANTE CINESE E GIAPPONESEISUSHI
QUATTRO STAGIONI
TAKE AWAY
Corso Lodi 27, ang. Strada della Carità Tel. 02 59900221
APERTO TUTTO AGOSTO ARIA CONDIZIONATA
ROVERI snc elettrauto
20122
MILANO via Carlo Botta, 2 tel. 02 55.16.373
Assistenza Impianti elettrici elettronici iniezione benzina
Autoradio - Antifurti
Fragore di tuoni, lampi accecanti, l'Arca sferzata dai marosi col suo carico di animali di ogni specie tremanti per la loro sorte. La situazione non è già abbastanza grave? No! I nostri umanissimi animali devono imporre le loro esigenze in barba a quelle degli altri e da qui alle zuffe il passo è brevissimo.
Chi riuscirà a riportarli alla ragione? Solo il lento e saggio bradipo. Questo il divertente e riuscito spettacolo liberamente tratto da un testo di S. Monte Vecchi messo in scema (2 repliche) in collaborazione col teatro di via Pietrasanta.
65 bambini con altrettante bellissime T-shirts di-
pinte a mano si sono mossi con grande sincronismo in una scenografia rigorosamente e pazientemente realizzata da loro con qualche semplice quanto geniale espediente, guidati dalle loro maestre dotate di uno spiccato senso teatrale e musicale e coadiuvate dal bravissimo attore Pietro.
I bambini non sono nuovi al mestiere di attore ma di anno in anno hanno conquistato sempre maggiore sicurezza, presenza scenica e gusto per l'applauso. E la platea di entusiasti genitori e amici non ha certo fatto mancare applausi e ammirazione. Che ci riserverà il prossimo anno?
Patrizia Malagù
GASTRONOMO SALUMIERE
Il gusto dei sapori di ieri con la raffinata tecnica dei giorni nostri. Puoi fidarti. Sempre!
L'antico borgo di Cavriano/2
A cura della Fondazione Milano Policroma — testo e foto di Riccardo Tammaro Riprendiamo ad esplorare la via Cavriana, che stiamo percorrendo a partire da viale Forlanini, in direzione Nord. Proseguendo nel nostro cammino, poco dopo la cascina Sant' Ambrogio, di cui ci siamo occupati nello scorso numero insieme alla Canavesa, sulla sinistra, contrasse-
chi aneddoti sul borgo, appresi da zie e nonne. La cascina, che è tuttora in funzione, vanta un abbeveratoio e un fienile molto interessanti nella loro struttura originaria; ma il vero capolavoro è la loggia cinquecentesca, nascosta nel fondo della corte, e mantenuta
ze con il loggiato di Vaiano Valle) e di palazzetti di campagna. Di fronte alla suddetta cascina è un ex monastero, che abbiamo citato in precedenza, cui è associata una cascina, detta dagli abitanti del posto "La cort dei ciaparatt". Di questa vecchia probabile prebenda ecclesiastica, come detto collegata, secondo la leggenda, alle due chiese circostanti (Sant' Ambrogio e Santi Faustino e Giovita) mediante un passaggio sotterraneo, si conserva il bel portale con stemma, posto sotto il vincolo della soprintendenza come le cascine Sant' Ambrogio e Cavriano precedentemente citate.
li, allora strada per Rivolta), fuggì verso un luogo più sicuro, i soldati austriaci percorsero la via Cavriana. Gli abitanti della cascina Ca-
zona con quella adiacente, la zona 3, ove si trova la succitata chiesa dei Santi Faustino e Giovita, su cui hanno sempre gravitato gli abi-
ricopriva un graffito risalente all'epoca del Barbarossa, che qui aveva deportato i milanesi delle Porte Nuova e Orientale, il quale è ora ri-
Portale ex-Monastero gnata dal numero civico 51, è la cascina Cavriano, che dà il nome al borgo; di proprietà del Comune, che non si dà pena più di tanto per la manutenzione, è gestita da una persona molto cordiale, che mi ha raccontato parec-

Si è svolto il 13 giugno alle ore 21 presso la Sala consiliare del Centro civico di viale Ungheria 29 l'ennesimo incontro sul tema "chiusura del forno inceneritore AMSA di via Zama" entro la data del 31/12/2001.
Erano presenti i rappresentanti dell' AMSA (nelle persone dell'ing. Pavone, responsabile del forno e della gestione dell' impianto e dell' ing. Reggiani, dirigente tec-
intatta. Essa è il classico gioiello nascosto alla vista dei più, ed infatti per accedervi occorre richiedere al gestore il permesso; le tre arcate parlano subito di tempi remoti (chi lo conosce troverà immediate somiglian-
Andando verso l' Ortica, sulla destra si trova un'altra cascina, di cui non si è tramandato il nome, sita al numero civico 60, di cui è suggestiva la vista dell'interno attraverso il portone, con un androne dotato di pavimento in rizzada e soffitto in travoni di legno. La storia (o meglio la tradizione) è ricca di racconti e aneddoti su questa via. Si narra ad esempio che, allontanatosi da Milano per le cascine Doppie, Lambrate e le vie San Faustino e Cavriana, Renzo Tramaglino apprese poi da un viandante che la città distava solo sei miglia, mentre lui ne aveva percorse dodici. Cosippure si tramanda la tradizione che nel 1848, quando Radetzky, che amava andare a mangiare all'osteria dell'Oblio (attuale Hostaria del Oppio, sita in via Corel-
vriano, allora, per paura che gli austriaci rapissero i bambini, li nascosero sotto la legna depositata nell'antica legnaia, un portico che dava sulla via Cavriana, attualmente murato in quanto adibito a locale chiuso, esponendoli così, in realtà, al rischio che gli austriaci li bruciassero, nel caso avessero pensato di dare fuoco alla legna. Siamo a questo punto giunti al confine della nostra
tanti del borgo di Cavriano. La chiesa merita senz'altro una visita, innanzi tutto per l'estremo senso di raccoglimento che si prova entrando' nell'unica, piccola, navata.
Una volta entrati, si può notare come la chiesa, all'interno, nasconda elementi di valore artistico e storico, quali ad esempio l'affresco nella cappella sinistra, risalente al XII o XIII secolo, che
prodotto su un vicino pannello; oppure le tele e gli stucchi della cappella di San Giuseppe (dirimpetto alla precedente); o ancora le velette e i riquadri della volta. La chiesa risale come detto al 1190, ma l'edificio attuale è del 1519, ed ha necessitato di un restauro dopo i ,danneggiamenti della seconda guerra mondiale; il campanile, invece, è quattrocentesco.
merosi gli abitanti della zona, è stato quello di informare ed aprire un tavolo di discussione sullo stato dell'arte e sulle prospettive, ancora poco chiare, di tale impianto. Durante l'incontro sono stati ribaditi i criteri che nel cor-
zionanti) e, in modo particolare, le normative e direttive europee: basti pensare al dato sulla emissione polveri: 30 microgrammi contro un valore inferiore all'unità per l'impianto in funzione a Brescia;
2) questa struttura, inserita
vi.
L' impatto ambientale è quindi enorme e inaccettabile per i residenti che ritengono a ragione compromessa ulteriormente la loro salute: ne è sempre stata infatti chiesta la chiusura ancor prima della fatidica data del 31/12/2001;
3) il processo di validazione (inteso come controllo e taratura strumentale) dell'impianto per il monitoraggio delle emissioni si è trascinato per lungo tempo: gli organi delegati al controllo non sono stati in grado di operare secondo specifiche procedure poiché tali dati erano essi stessi generati da una strumentazione non omologata.
rato inaccettabile.
E' vero però che non esiste attualmente nessuno studio su un possibile e non auspicato riammodernamento del forno e che non è stata richiesta nessuna proroga alle autorità competenti per la scadenza della chiusura stabilita, che viene fermamente confermata dal management AMSA nei tempi fissati.
Foto di Romeo Pizzato nico), del Consiglio di zona 4 (Sig. Floriddia, presidente della Commissione ecologia) e il Comitato ambiente per la chiusura del forno (Sig. Pezzali). Assenti purtroppo i rappresentanti di Comune e Provincia.
L'obiettivo della serata, alla quale sono intervenuti nu-
so degli anni hanno portato questa struttura alla dismissione finale e che vogliamo ricordare brevemente:
1) si tratta di un forno obsoleto, solo parzialmente ristrutturato ma che non è in grado di soddisfare gli standard qualitativi vigenti in Italia (applicati su forni già fun-
in un contesto urbanistico già ampiamente inquinato (presenza dell'aeroporto, CAMM, problema dei TIR dell' ortomercato) emette inquinanti in un raggio di circa 3 Km, interessando al contempo struttnre non solo private ma anche pubbliche come scuole e impianti sporti-
PerAMSA questo problema è stato ora risolto con l'ausilio di un organo competente e al "di sopra delle parti" come l'Istituto Mario Negri di Milano. La strumentazione di controllo e analisi verrà ampliata con l'installazione di una nuova centralina e un sistema di monitoraggio in continuo.
L'assemblea rende noto però che i dati pervenuti sulle emissioni del forno continuano a registrare il superamento di certi limiti (che non sono stati specificati dalle parti presenti) per cui il funzionamento di questa struttura sino al 2001 è conside-
Ci si chiede invece, a fronte di dati sul funzionamento del forno (si bruciano oggi circa 300 tonnellate/giorno di rifiuti urbani e 5 tonnellate/giorno di rifiuti ospedalieri) a che punto sia la raccolta differenziata dei rifiuti, tanto reclamizzata e così ben recepita dai cittadini ma ancora lacunosa nella sua gestione: ci sembra che si bru-
ci ancora troppo e male! Mentre per il rappresentante del C.d.Z. 4 sig. Floriddia "l'impegno di tutti i consiglieri di zona 4, senza distinzioni partitiche o politiche, alla risoluzione del problema, è fatto prioritario", purtroppo dobbiamo rilevare che le assenze istituzionali sottolineano la loro disattenzione e il loro scarso interesse al confronto. L'assemblea si è conclusa con un documento proposto da Marco Cormio in cui si ribadisce, fra le altre cose, che"tutti i cittadini della zona 4, riuniti in assemblea, preso atto che il problema non può essere prorogato ulteriormente, chiedono che l'impianto inceneritore di via Zama cessi l'attività nei tempi stabiliti e comunque non oltre il Giugno 2001, in concomitanza con la piena attività del forno "Silla 2". E la storia continua.
Silvano SchitoMonitoraggio
Non è un giro turistico quello proposto dal Presidente della Commissione ecologia, traffico e viabilità del Consiglio di zona 4, Giovanni Floriddia, ma un giro per monitorare le problematiche viabilistiche e ambientali della nostra zona.
Sabato mattina, 1 luglio, nel pulman ATM prenderanno posto i consiglieri di zona, la stampa, funzionari comunali, l'ATM e l' AMSA. L'itinerario sarà il seguente: viale Lucania, corso Lodi, piazze Bonomelli, S. Dionigi, Gabrio Rosa, Corvetto, via Martinengo, via Boncompagni, stazione Rogoredo con ritorno in piazzale Corvetto. Una porzione un po' limitata della zona 4; ci sembra, comunque staremo a vedere, e vi faremo sapere.
Il forno inceneritore di via Zama: cronaca di una storia infinita
Il mondo nel piatto
Prosegue l'attività del Comitato "Il mondo nel piatto", formato da oltre 36 scuole (e fra le promotrici ci sono la scuola elementare di via Ravenna e quella di via Martinengo) e sorto per chiedere ai referenti della refezione scolastica del Comune di Milano di inserire per il prossimo anno scolastico alcuni menu in determinate giornate per dimostrare il carattere multietnico di Milano. L'ultima riunione a cui abbiamo partecipatc; anche noi si è tenuta presso l'ITSOS di via S. Dionigi lo scorso 7 giugno. Circa 60 le scuole intervenute, dalle materne alle superiori, insieme a rappresentanti del Settore Refezione del Comune, del Provveditorato agli studi, del centro COME, del C.R.E.I., ecc....
Le scuole, restando in attesa di risposta da parte dell' Amministrazione Comunale, hanno deciso di estendere a tutte le scuole, con o senza servizio di refezione, la proposta di celebrare alcune festività (Capodanno cinese, arabo, Festa inca del sole, oltre ad Halloween, già diffusa nelle scuole) e di trasformarle in eventi culturali e didattici per l' arricchimento di tutti gli studenti. Il rappresentante dell'Amministrazione comunale si è dichiarato interessato e ha promesso di farsi interprete dell' iniziativa presso i dirigenti, mentre il Provveditorato e gli altri Centri hanno manifestato il loro sostegno. La parola ora all'assessore Testori e all' Amministrazione comunale. Mirella Siboni
Assemblea aperta al Kolbe
Confronto aperto fra il Comitato Piranesi Corsica e l'Amministrazione, che era presente con numerosi con-
sul problema della viabilità e dei parcheggi (problemi di fronte ai quali ci si trova sempre quando si parla delle no-
Un, due, tre... multa!
Viabilità e parcheggi sono ormai fra i più gravi problemi che ci assillano, sia se siamo pedoni e utenti dei mezzi pubblici, sia se siamo automobilisti corretti, sia se siamo, purtroppo per gli altri, indisciplinati e scorretti (genere in aumento).
siglieri di zona e il consigliere comunale del PPI, Mattioli, che è anche direttamente interessato come abitante; non erano invece presenti esponenti o funzionari dell'Amministrazione Comunale. Luogo dell'assemblea la sala riunioni della Parrocchia di via Kolbe. Alle pareti due grandi cartine, una con il tracciato del passante ferroviario, l'altra con la futura sistemazione dell' area ex-stazione Vittoria, di cui QUATTRO ha parlato nel numero 25 a proposito della Biblioteca Europea. A disposizione, i progetti per la sistemazione di via Piranesi che comprendono nuova piantumazione, sostituzione degli alberi malati, rifacimento dei marciapiedi. Più che di questi però, gli interventi hanno puntato
stre vie e piazza), con anche alcuni timori per i progetti futuri (fine del Passante e Biblioteca). Le forze politiche presenti ed il nostro giornale hanno però ribadito l'importanza di questi lavori infrastrutturali e di riqualificazione dell' area Vittoria,
che sicuramente porteranno un beneficio a tutta la zona. Altri due punti importanti affrontati: il parcheggio di corrispondenza di viale Forlanini, fortemente sottoutilizzato e addirittura non chiaramente segnalato, e il problema della via Ardigò, indecente discarica la cui rimozione non viene effettuata per problemi di proprietà di parte della via stessa. Anche come giornale intendiamo ribadire la necessità e l'urgenza dell'intervento; laASL possibile che non abbia niente da ridire e che non possa fare una ingiunzione, se c'è qualche proprietario riottoso, che non vuole pagare il costo della pulizia? Gli abitanti di via Ardigò 17 e quanti hanno le finestre che affacciano sulla discarica si aspettano qualche soluzione concreta.
Le soluzioni facili non esistono e le opinioni sono le più divergenti possibile: una politica però va costruita per non collassare troppo presto. Come contributo al dibattito, pubblichiamo una lettera sottoscritta in pochi giorni da 127 abitanti di viale Umbria (tratto compreso fra via Tito Livio e Filippino degli Organi) sul tema delle multe che stanno "fioccando" sulle macchine parcheggiate ai lati del viale. In aggiunta a quanto scritto, ci hanno chiesto di riportare il disappunto degli esercizi commerciali, Mercato Comunale compreso, che vedono la loro attività danneggiata dalla assoluta impossibilità di parcheggiare anche momentaneamente: spesa più multa diventa un po' costoso.
A seguire riportiamo poi ampi brani della risposta che il Responsabile della Vigilanza Vittoria, Luciano Bertolone, ha inviato ai firmatari tramite il nostro giornale.

che va affrontato dall'Amministrazione comunale con politiche più generali (trasporti pubblici, parcheggi, e così via). , Nel frattempo però qual è la soluzione? Poiché anche le vie laterali sono già piene, l' entrata in funzione della linea 12 ha eliminato posti nel parterre centrale dell' ultimo tratto del viale, nonché in via Arconati e piazza Martini, interessata come noto a uno dei più grandi mercati settimanali all' aperto, e così via, a noi sembra che la ragionevolezza sia ancora la migliore soluzione. Le multe cioè vengano date a fronte di parcheggi che ostacolino il traffico (e a fronte di infrazioni più gravi, come il passaggio con il rosso che è molto più pericoloso), "tollerando" la sosta a lato del viale. Perché se l'alternativa deve essere la sosta ancora più selvaggia sui marciapiedi, non crediamo che essa sia migliore. Ringraziando per l'attenzione che vorrete dare a questa nostra, Le inviamo distinti saluti."
Seguono firme
Municipale. Purtroppo le corsie riservate sono prioritarie, non è vero che non ostacolano il traffico, basta fermarsi ad osservare Voglio rassicurare subito i cittadini, nessuno è spinto a fare multe per fare numero, è sempre inviale Umbria che operiamo controlli e sanzioniamo centinaia di trasgressori che circolano non rispettando il semaforo, non utilizzando le cinture, circolando senza patente o assicurazione, senza aver revisionato il veicolo ecc...; nel mese di maggio u.s. abbiamo sanzionato ben 3.000 comportamenti di questo genere. (omissis)
Tratto della via Ardigò
Macelleria LUIGI
BRUNELLI
Tel 02 55194288
MERCATO RIONALE DI VIALE UMBRIA
le migliori carni italiane
accurato servizio a domicilio
offerte speciali settimanali di vari tagli
vasto assortimento di pronti a cuocere
"Nelle ultime settimane si è verificato in viale Umbria un ricorso molto frequente alle multe per sosta vietata delle macchine parcheggiate al bordo della strada (non in seconda fila, non su passi carrai, non d'angolo, non alle fermate della filovia). Pur essendo la sosta sul viale Umbria da via Tito Livio a via Arconati su entrambi i lati vietata, è altresì vero che essa, se ordinata e non all'altezza delle fermate della 92, non è di ostacolo al traffico. E' poi innegabile che il numero delle automobili è talmente alto che lo spazio a disposizione per la sosta regolare è da tempo insufficiente: ma questo è un problema cittadino (e non solo)
Cartoleria
"Allorché mi è stata preannunciata la raccolta firme ho subito pensato ad una strumentalizzazione, mi risultava invece che molte erano le richieste di interventi sanzionatori in quanto in viale Umbria le corsie riservate non venivano rispettate, fatto questo inoppugnabile e causa di grave intralcio per i mezzi di pubblico trasporto. Constato ora, con dispiacere, che un considerevole numero di cittadini ritiene i nostri interventi sanzionatori eccessivi, indicando nel contempo situazioni di sosta vietata ove gli agenti dovrebbero intervenire.
I cittadini vogliono dunque le multe, indicano criteri di priorità che ritengono equi, riconoscono che la politica generale dei trasporti compete all'Amministrazione comunale e non alla Polizia
ADIGE
Giocattoli
Novità di tutte le marche
Corso Lodi 8 tel 02 55195983
Una soluzione potrebbe essere cercata con spirito propositivo, ad esempio inducendo altri Settori Comunali a verificare l'opportunità di mantenere in vigore la corsia o invece cercare di eliminarla, almeno fino al termine delle opere del Passante Ferroviario, ma ciò riguarda altri, non la P.M. Per quanto infine riguarda i pendolari che vengono disincentivati, di ciò sono certo, la nostra azione ricade soprattutto su loro e non sui residenti, con ciò causando, nel tempo, benefici effetti. Con l'occasione porgo i migliori saluti"
Luciano Bertolone Milano 15/6/2000QUATTRO È ON-LINE
insieme ai giornali di zona milanesi http:www.ssst.it/vocimilano per la zona 4 assquattro@iol.it per i giovani quattro.giovani@iol.it
Colorificio ADIGE
Servizio tintometrico pitture smalti cornici carte da pareti moquettes
PIETRO MONOPOLI
MANUTENZIONE DI: IDRAULICA
RISCALDAMENTO SANITARI
SI ESEGUONO PREVENTIVI
Via Bergamo, 2 (angolo Viale Montenero) tel e fax 02 55184977
Sede e magazzino: Viale Molise, 62 - Milano
Telefono: 02 27 30 50 91
Cellulare: 0360 45 89 89
Vent'anni di attività per il Centro Anziani di via Zante
Il Centro Anziani di via Zante 36 festeggia quest'anno i suoi primi 20 anni di attività. In una pubblicazione del mese scorso, il Comitato di gestione ripercorre tutte le tappe della vita del Centro, dal lontano 1981 ad oggi.

L'idea di aprire un Centro fu dei sindacati dei pensionati, di associazioni di volontariato e di cittadini di buona volontà, per offrire agli an-
locali del Lotto 64 di via Salomone, mentre il trasferimento nella sede di via Zante 36, ex scuola materna, avvenne nel maggio 1986. La struttura di via Salomone venne utilizzata ancora come sede decentrata, poi chiusa. E' del mese scorso la sua riapertura nei locali rinnovati.
Le attività del Centro sono quelle classiche, ci raccon-
di sé fanno anche delle riproduzioni in legno, vere miniature, di chiese e palazzi, lasciati da un socio. E poi gite, feste, visite guidate, il gruppo teatrale, la biblioteca con oltre 700 volumi e l' immancabile musica e ballo nei pomeriggi di sabato e domenica.
Caratteristico di questo Centro il Gruppo solidarietà, che tiene rapporti di amicizia, sostegno, aiuto nei confronti di amici meno fortunati,. anziani solo parzialmente autosufficienti, o che offre pranzi in occasione di festività ad ospiti di Case di Riposo. E poi il Centro fornisce un importante aiuto nello svolgimento di pratiche, nella compilazione di documenti fiscali, ICI, ecc...., aiuto che rappresenta per molti anziani un momento di sollievo di fronte a quella sorta di incubo che sono gli impegni burocratici. Una operatrice del Comune è presente due-tre volte alla settimana e collabora alla organizzazione delle attività e delle uscite.
Segue da pag. 1 Intervista al presidente
di accesso e interna: rispetto al progetto originario c'è stata una semplificazione. Le dò la piantina, così è più chiara l'illustrazione dei lavori. Passiamo a due punti dolenti: parcheggio TIR e parcheggio multipiano su via Vismara.
QUATTRO aveva pubblicato più di anno fa' i progetti dei due parcheggi, sem-
della SOGEMI
Che invece sono stati dirottati altrove .....
Ecco. Noi comunque continuiamo a fare pressione. Comunque una soluzione si dovrà pure trovare per il parcheggio dei TIR e per alleviare i pesanti disagi recati agli abitanti delle vie limitrofe.
Ci sono più di 500 mezzi pesanti al giorno che entrano al-
ne della Biblioteca?
Stiamo anche pensando ad un uso non mercantile di una parte dell'area annonaria.
Ci sono progetti futuri sull'assetto della SOGEMI? E' una delle società comunali che potrebbero essere privatizzate?
No, sarebbe troppo oneroso per chiunque: la strada può essere invece quella di una ge-
ziani un servizio di vicinanza ed assistenza: l'idea fu sostenuta dai Consigli di Zona succedutisi nel periodo e dagli Assessori ai Servizi Sociali del Comune e della Regione, Cuomo e Peruzzotti. La prima sede fu in alcuni
ta la signora Anna Maria, del Comitato di gestione: ginnastica dolce la mattina; corsi di creta, pittura su stoffa, Inglese, ballo spagnolo, ballo liscio, il pomeriggio. In due vetrine sono esposti i lavori prodotti, e bella mostra
Festausonia 2000
Domenica 11 giugno l' Ausonia 1931 ha concluso la sua stagione sportiva con una festa aperta a Soci e Simpatizzanti e cittadini. Particolarmente lieta la ricorrenza grazie al forte recupero di immagine e di risultati ottenuti quest'anno, specie nel settore dei piccoli giocatori. Durante la giornata, tornei fantasia, gara dirigenti contro genitori e partita a calcio femminile tra le mamme e, a conclusione, un lancio di palloncini augurali nero-verdi con un arrivederci all'anno prossimo.
FINALMENTE!
I dati 1999 ci dicono che gli associati erano 703, di cui meno di un terzo maschi, di età variabile dai 55 anni ai 92! Non possiamo che complimentarci con tutti loro e fare gli auguri al Centro per i primi vent'anni. S.A.
Si sono conclusi i tornei della S.S. AUSONIA 1931. Queste le Società vincenti
Torneo Primavera
3° categoria: Real Accademia
Juniores: Calvairate
Allievi: Calvairate
Giovanissimi: Accademia Segrate
II Trofeo Renato Greco
Esordienti '87: Vigentino
Esordienti '88: Ausonia 1931
Pulcini '89: Airone Pioltello
Pulcini '90: Scarioni
annuncio offerto dalla Carminati Regali via Comelico, 13 - Milano tel. 02.5460098
brava che non ci fossero problemi alla loro realizzazione. Vale la pena ricordare che la convenzione fra Comune e SOGEMI è di fine '97.
Per il parcheggio TIR noi aspettiamo ancora il passaggio dell'area dal Comune, ci sono problemi di rapporto con gli attuali occupanti. Dopo di che pensiamo di realizzarlo anche con forme di project financing. Invece per il parcheggio multipiano di cui c'è grande necessità, rientra nel piano parcheggi del Comune, che deve finanziare il 50% del costo, fondi che dovrebbero arrivare dalla Regione
l'Ortomercato: il tempo di ingresso è comunque lungo; il problema è di difficile soluzione.(Mi sembra una risposta quasi rassegnata che sicuramente non renderà felici gli abitanti di via Monte Cimone e dintorni, n.d.r)
Molta parte dell'area del Macello è attualmente inutilizzata, vi sono edifici fatiscenti, col trasferimento del mercato ittico si libererà anche il grande capannone che adesso lo ospita. Perché non "restituire" alla città le palazzine su viale Molise, la galleria del Macello? Anche in previsione dell'arrivo del Passante e della costruzio-
5000 Prwte
Riteniamo giusto continuare ad occuparci di Rogoredo, per cercare di farlo diventare un problema di tutta la Zona, da affrontare seriamente e senza ulteriori dilazioni. Il problema di Rogoredo, che abbiamo altre volte trattato su QUATTRO, è semplice. Ce lo ricordano ancora una volta le associazioni che aderiscono al Comitato unitario antifascista in un loro volantino, in calce al quale stanno raccogliendo le firme dei cittadini: "5000 firme per Rogoredo".
Una nuova uscita dal quartiere
Opere di sistemazione dell'area
Nuovo edificio scolastico nell'area Redaelli
Una convenzione fra Comune e S.S. Rogoredo 84
Rendere accessibile la metropolitana ad anziani e disabili
stione dei servizi condivisa con gli operatori. La mia scelta come Presidente ha avuto anche il significato di creare un clima di collaborazione fra SOGEMI e gli operatori, che ha portato anche ad un pareggio del bilancio.
Almeno quello Allora ci risentiamo a fine mandato
No, no, anche prima. Vorremmo fare una iniziativa di apertura al quartiere.
Noi cittadini di zona 4 siamo sempre disponibili, l'ultima festa è stata fatta nel '91! Restiamo in attesa di un invito allora.
Stefania Aleni
Su questi temi il Comitato non riesce ad avere un confronto diretto con l'Amministrazione, sono state tentate tantissime strade, ma risultati non se ne sono visti. Anche il Consiglio di zona 4, nella sua maggioranza, non sembra aver preso molto a cuore il problema. Non aiutano neppure le polemiche innestate da un manifesto affisso nella vetrina della sede locale di Forza Italia in cui sbrigativamente si taccia di "comunisti" gli aderenti al Comitato di Rogoredo e li si accusa di essere responsabili delle storture del Piano Particolareggiato. A parte la banalità e la rozzezza di fare uscite di questo tipo a fronte di problemi assai concreti, resta il fatto che compito di una Amministrazione è quello di affrontare e risolvere i problemi di una comunità, senza fare prima l' esame delle simpatie politiche dei proponenti.