Le maestranze dell'Innocenti chiedono l'intervento della Commissione d'Inchiesta Parlamentare
Una notizia che non mancherà di provocare notevole scalpore e grande entusiasmo fra tutti i lavoratori è senza dubbio quella del prossimo inizio (probabilmente quando leggerete, tale notizia—sarà già nella fase d'attuazione) dei lavori della Commissioe Parlamentare d'Inchiesta. Dicevamo più sopra che tale notizia- provocherà scalpore ed entusiasmo, ed aggiungiamo ben a ragione; scalpore poichè servirà a mettere finalmente a nuclO il vera volto dell'attuale classe dirigente capitalista, che usa nascondersi dietro i compiacenti veli del falso paternalismo, ama ad ammantarsi nelle vesti di filantropica benefattrice dell'umanità, per presentarsi in definitiva quale « buon padrone » di tutti i lavoratori, e perchè chiarita definitivamente le vere condizioni nelle quali oggi giorno operano la rzaggior parte degli stessi. Di riscontro tale inchiesta solleverà grande entusiasmo poichè darà .un notevole contributo alla lotta che tutti i lavoratori conducono con coraggio e fermezza per il rispetto dei loro inalienabili diritti.
La Commissione che visiterà una trentina di fabbriche, sarà composta da parlamentari di diverse correnti, e svolgerà i suoi lavori sulla base di materiale precedentemente preparato, interrogherà cioé Commissioni Interne operai ed impiegati in relazione ad un postulato di domande tendenti ad appurare le condizioni strettamente inerenti alla produzione (ritmo di lavoro, supersfruttamento, violazioni di contratti e di norme igieniche e antinfortunistiche) ed altre riguardanti le condizioni nelle quali gli operai possono svolgere la propria attività Sindacale e sociale (libertà di riunioni, discriminazioni, ricatti, minacce, licenziamenti ecc.).
Le deposizioni rese alla predetta Commissione saranno vincolate alla più assoluta segretezza, non solo ma la stessa s'impegna ad esaminare anche ogni singolo provvedimento rhe abbia carattere di rappresaglia adottato contro quei lavoratori che saranno stati chiamati a deporre, garantendo in tal modo una inchiesta precisa .e severa, una inchiesta che veramente possa chiamarsi tale.
Ancora non sappiamo se la Commissione nel ciclo della sua attività preveda un esame della situazione esistente nella nostra fabbrica; senz'altro ella sarà oberata dal lavoro, oggi sono molte quelle aziende che per le loro particolari condizioni richiedono il suo pronto intervento, quali sono infatti quelle fabbriche piccole o grandi -che esse siano nelle quali non siano stati compiuti delle violazioni contrattuali o degli arbitri? Ci vorrebbe veramente la lanterna di Diogene per trovarle. Riteniamo però che la nostra fabbrica possa in un certo senso rivendicare una certa priorità per tale inchiesta. Gli avvenimenti che ne hanno segnato il corso
IL VOTO DEI LAVORATORI DELL'INNOCENTI DOVRÀ' ESSERE LA CONDANNA
DI UN ANNO DI POLITICA SINDACALE FALSA E SBAGLIATA
Con le nuove elezioni potremmo avere condizioni migliori e più umane
29 Gennaio 1956
29 Gennaio 1955
Allo scadere dell'anno di attività segnato dalle due date la Commissione Interna rimette il suo mandato.
Ed è tempo allora, in procinto di eleggere la nuova C.I. di trarre un consuntivo di quest'anno, di esaminare direttamente e crudamente gli aspetti dell'attività svolta, le condizioni entro le quali si è svolta tale attività e risulti che si sono ottenuti.
E' tempo di assumere la responsabilità di porre gli obbiettivi al lavoro che la C.I., eletta prossimamente, deve assolutamente sviluppare e condurre per l'intero corso di un altro anno.
E se potrebbe esser facile additare errori e colpe, individuare responsabilità pesanti e negative per molti membri della C.I., preferiamo invece chiamare alla riflessione i nostri compagni ed amici di lavoro, perchè in uno spirito di unitaria in questi ultimi anni l'hanno posta all'attenzione di tutto il paese. Da luogo di lavoro è stata trasformata in una azienda cavia, che ha servito da esperimento per l'attuazione di tutte le manovre più reazionarie delle quali il capitalismo sia, oggi capace.
Crediamo e lo documentiamo più sotto che in essa la suddetta Commissione troverebbe tutti quei 'cosidetti elementi di « estrema rappresentatività» che hanno determinato la creazione della Commissione stessa.
Giudichino un poco: Dal periodo immediatamente alle elezioni dello scorso anno ad oggi sono avvenuti questi fatti:
1°) Licenziamento del direttore del nostro giornaletto Banlì Leonardo.
2") Licenziamento di 127 operai; sotto falsi pretesti 7 di essi e motivati da ragioni di e scarsa produttività » gli altri 120. Motivi che si sono dimostrati assolutamente infondati, poichè nel periodo immediatamente agli avvenuti licenziamenti, sono stati assunti un numero di lavoratori superiore a quelli licenziati, e ciò in aperta violazione dell'accordo interconjederale che garantisce ai lavoratori licenziati per motivi di produzione, la priorità per un periodo d'un anno dalla data del loro licenziamento in caso d'eventuali assunzioni nella fabbrica stessa.
3°) Limitazione della funzionalità della Commissione Interna, impedendone l'uso del microfono e proibendo in modo assoluto che fossero fatte delle assemblee ai lavoratori per renderli edotti dello sviluppo delle trattative, delle iniziative o d'ogni altra cosa inerente alle funzioni della Commissione Interna.
4°) Allontanamento dalla fabbrica dei lavoratori che godevano la fiducia di tutti, con speciosi pretesti. (continua a pag. 4)
concordia, di comune sforzo, di rinnovata solidarietà. Si possa rimediare agli errori, rinforzare l'autorità del nostro organismo rappresentativo e democratico rendendolo capace di svolgere un'azione sistematica e corrente nella difesa degli interessi di tutti; in difesa delle libertà nella fabbrica, in difesa del lavoro e in particolare di condizioni civili ed umane di lavoro.
Abbiamo assistito in questo anno, parallelamente, anzi in conseguenza delle prospettive di distensione che si manifestano nel paese fra i partiti e fra le classi, ad un duro e spietato rincrudimento del padronato nell'azione contro i lavoratori, nel tentativo di ridurli a docili .ri-umonti chiomoni intnre,s; nello “or- ri di piegarne la volontà di resistenza e di lotta, nell'intento di esautorare, colpendo i lavoratori più decisi e coraggiosi, i nostri organismi rappresentativi. Anche nella nostra fabbrica c'è stato un pronto allineamento di Innocenti all azione di tutti gli altri industriali ; egli ha rivendicato e tentato, con messi e forme diverse, l'assoluto dominio nella fabbrica, la libertà di disporre, conformemente ai suoi interessi di capitalista e monopolista. Si spiegano così le azioni intimidatorie che abbiamo dovuto subire, i soprusi che abbiamo visto mettere in atto e che abbiamo più volte denunciato da questo nostro giornale, l'opposizione decisa a ogni rivendicazione degli operai (e una, su tutte, quella degli arretrati mensa, il cui anticipo dovrebbe costituire un motivo di corruzione in vista delle elezioni della C.I.) e più ancora l'esaulorazione completa della nostra C.I., dei nostri rappresentanti legittimi, la cui libertà d'azione è un diritto ormai acquisito negli istituti e nella prassi di un paese democratico.
I modi e le forme di tale esautorazione sono noti a tutti, come pure, sia pur mascherati, i fini del padrone. Alia C.I. si è negata ogni possibilità di vita im-
pedendo il suo continuo e vivo contatto con i lavoratori dai quali trae vita e ai quali deve richiamarsi ; si è impedita ogni funzionalità mediante imposizioni iilegali, proibizioni di entrare nei reparti, impedimenti di riunioni e assemblee di lavoratori al CRAL nell'ora di riposo. In una parola si è tentato di sopprimere la libertà di parola, di opinione e di espressione nella nostra fabbrica, quella libertà che la Costituzione democratica sancisce rigorosamente.
Di fronte a tale situazione compito della C.I. era di chiamare all'unità e alla lotta, resistendo fermamente ad ogni sopruso respingendo talora anche le lusinghe padronali intese a dividere i lavoratori dai loro rapare-'potanti
La C.I. passata non ha fatto questo.. spesso ha ceduto, sovente ha ambiguamente, in taluni suoi uomini, solidarizzato con le pretese del padrone; altre volte ha condotto opera scissionista quando i vari Mantegazza, Buffo e Oriani hanno tentato per scopi puramente egoistici di risolvere personalmente le varie questioni che si presentavano. In sostanza, la C.I., così come era formata l'anno passato, è venuta meno al suo compito, si è mostrata debole incapace di interpretare i nostri interessi e i nostri diritti e con la forza di imporli e farli rispettare. Adesso noi diciamo chiaramente che occorre non solo cambiare metodi e sistemi, ma uomini ; spetta a noi lavoratori volere questo, realizzare questo.
L'elezione della C.I. all'Innocenti non è un fatto privato; è un fatto nazionale; tutti i metallurgici, operai e impiegati d'Italia aspettano una vittoria dei lavoratori contro la polizia reazionaria del padronato.
LAVORATORI! FACCIAMO IN MODO CHE L'ELEZIONE DEL 20 GENNAIO RAPPRESENTI VERAMENTE LA VITTORIA DEL LAVORO, UN'ALTRA VITTORIA DELLA CLASSE LAVORATRICE ITALIANA COMPATTA E UNITARIA!
IL COMITATO F.I.O.M. DELL'INNOCENTI CHIEDE UN PREMIO DI PRODUZIONE PER TUTTI I LAVORATORI DIPENDENTI
Sappiamo che il Comitato Sindacale FIOM ha richiesto alla Direzione, tramite la C.I. la concessione d'un premio a tutti i dipendenti, quale riconoscimento alla loro attività svolta durante l'anno ed in considerazione delle particolari condizioni di prosperità che sta attraversando l'azienda, come lo dimogra il continuo aumento della produzizone, tenendo inoltre nel dovuto conto i certo non indifferenti vantaggi che deriveranno all'azienda dalla realizzazione del cotratto stipulato dal Sig.
Innocenti, per la creazione d'una grande industria nel Venezuela.
Ancora non sappiamo come a tale proposta abbia reagito la Direzione. Ci auguriamo per il bene di tutti che tale premio venga presto concesso, ed invitiamo a tale proposito la C.I. a battersi strenuamente per l'accoglimento della proposta presentata dal Comitato Sindacale FIOM.
Sarà nostro dovere tenere informati i lavoratori dellq sviluppo della stessa.
Redazione: I Periodico dei Lavoratori della Fabbrica Innocenti Via Conte Rosso 12
GENNAIO 1956 L. 10
ANNO 3" - N. l
PER UNA COMMISSIONE INTERNA FORTE E DEMOCRATICA
DAI REPARTI E DAGLI UFFICI
Gli operai della verniciatura reclamano il pagamento dei lavori nocivi
Dalla Verniciatura ci scrivono: Cara Fabbrica sul Lambro, Già altre volte abbiamo letto sul nostro bel giornaletto, trafiletti e articoli riguardanti il 'nostro reparto, particolarmente in merito alla questione della indennità lavori nocivi. Abbiamo però notato come la Direzione ostenti la più completa indifferenza e non tenga conto delle tue precise denunce e altrettanto precise richieste.
Ti chiediamo pergiò ancora unatvolla di riservarci un poco del tuo prezioso spazio per richiamare di nuovo l'attenzione di tutti sul nostro caso; nel frattempo cogliamo l'occasione per ringraziarti per il tuo interessamento.
Rispondiamo : Per prima cosa, cari amici" della Verniciatura, nessun ringraziamento di nes, sun genere; è nostro dovere, diremo meglio, è nostra ragione di esistere, l'accogliere le richieste dei lavoratori tutti e, se giuste e sensate, difenderle non elemosinando spazio e parole. Lo spazio può essere prezioso per insulsaggini o banalità, ma non lo sarà mai per difendere i vostri interessi. Quindi scrivete, scrivete voi e i vostri amici di altri reparti ogni qual volta ne avete la necessità.
Senza voler annoiare i lettori facendo la cronistoria delle varie fasi che hanno caratterizzato la richiesta di indennità di lavori nocivi per questo re-
COSTANO TROPPO I CARRELLI
Ci segnalano da vari reparti la mancanza di gabbie e cassette.
Non è questa, cosa nuova, anzi si potrebbe dire che è piuttosto vecchia.
Si rimodernano gli impianti, si migliorano le attregzature per aumentare la produzione, ma a queste modeste, semplici e pur utili cassette o gabbie nessuno pensa mai; quando un operaio riesce ad entrare in possesso di una cassetta può dirsi veramente fortunato;
Le gabbie poi sono assai quotate sul mercato interno, chi riesce ad entrarne in possesso dimostra intelligenza e capacità non comuni. Vi è chi, stanco di fasrele portar via sotto il naso, vi pittura su, con la vernice rossa degli scarti, un bel teschio con le tibie incrociate e vi aggiunge sotto: «Chi tocca la cassetta muore »; ma anche questo non serve, perché il giorno dopo lo cassetta è sparita.
Possibile che, con tanti capi, direttori e ingegneri che girano tutto il giorno per l'officina, nessuno, proprio nessuno si accorga di questo e ne faccia regolare rapporto alla Direzione? O è la Direzione che se ne dimentica?
CHE GANCI!
Sempre riguardo alle gabbie si nota un fatto curioso.
Ci sono in circolazione un certo numero di gabbie; esse hanno dei ganci ai quattro lati che probabilmente dovevano originariamente servire a sollevare le medesime per mezzo di robuste funi, mentre praticamente vengono sollevate con, gli « Stigler ».
Questi ganci invece servono, da sempre, a far venire lividi sulle gambe di tutti quelli che vi urtano contro; e non crediate che sia cosa rara, anzi è facilissimo e chi scrive ne ha fatto una dolorosa esperienza personale; non credo che vi sia ormai una sola persona in tutta l'officina che non ne abbia provato la durezza sulla propria pelle.
Perchè nessuno pensa a farli taglia.
parto, basterà dire che, per quanto ci consta l'ultima risposta della Direzione è vecchia di circa due mesi e con., essa si rimanda la definizione del grado di nocività, per poi fissarne l'indennità relativa, al responso di una Commissione dell'Ispettorato del Lavoro dopo che essa avrà fatto un sopraluogo nello stabilimeto.
Gli operai del G. III
ci scrivono: ovvero relazioni umane
Riceviamo da un gruppo di lavora- • tori del G
Cara Fabbrica sul Lambro, Ti scriviamo perchè vogliamo farti sapere ciò che sta capitando qui da noi. Da qualche tempo in qua nuovi tempisti ci ricontrollano tutti i tempi lavorazione; il fatto in sè non sarebbe degno di rilievo, senortchè il sistema
In un primo sopraluogo avvenuto molto tempo fa la Commissione non questo controllò viene effettuato aveva potuto pronunciacsi, non essendoti, cre e ve'l'amenee odioso. ancora in funzione i nuovi impianti.
Da due mesi quindi silenzio di tomba.
Nel frattempo la Direzione, tanto per essere coerente con .se stessa, eliminò ogni indennità.
Questo è quindi come stanno le cose: l'Ispettorato del Lavoro non viene,, la Direzione tace, la Commissione In-, terna non parla, tutto è tranquillo e gli operai della Verniciatura non percepiscono l'indennità che loro .spetta.
Non sarebbe il caso, almeno per un momento, sostituire all'aria nuova, l'aria vecchia e cominciare a pagare l'inden-• nità di lavori nocivi a questi operai?
Salvo poi sistemare la questione definitivamente quartdo verrà l'Ispettorato del Lavoro?
Dito nell'occhio
MA E' PROPRIO VERO
udite, udite, che' si darà un pranzo» speciale se la CISL e l'UIL vinceranno le elezioni? Sarebbe come dire la cena delle beffe!
I SOLITI MALIGNI SUSSURRANO CHE gli attivisti della UIL e della CISL riceveranno un premio speciale se faranno bene il loro compito. Come dire l'osso al cane!
Figurati che questi signori ti si appioppano alle costole come tanti cerbeni, non ti mollano un attimo, ti controllano ogni mossa, ogni gesto, ed ogni contrazione muscolare ha una sua precisa classificazione, ti contano le parole quasi, insomma è una cosa veramente insopportabile, tanto che gli operai che sono oggetto di tanta premurosità sono costretti alle volte a fare un notevole sforzo su se stessi per non scoppiare... mi capisci vero?
Questa è la lettera che c'è arrivata. Si commenta da sè. Vogliamo soltanto aggiungere una cosa da parte nostra; cioè se questa è l'attuazione pratica da parte della Direzione delle famose «relazioni umane».
GLI SPOGLIATOI DEVONO ESSERE RISCALDATI E SISTEMATI AL PIÙ PRESTO
Se qualche persona pensa che possiamo difettare argomenti per articoietti sul nostro giornale, commette veramente vn grosso errore. L'inerzia della nostra Direzione, tanto pronta nel dare un giro di vite alle varie catene o alla disciplina aziendale, è veramente assoluta per tutto quanto riguarda la salute e il benessere degli operai.
Nessuno dei nostri dirigenti aziendali ha mai provato a spogliarsi, specie nella stagione invernale, in due locali chia-
Una tuta per tutti (forse) .
Tutti decantano la bontà del sig. Innocenti. Lo fa la radio, lo fanno i quotidiani, e lo fanno persino certi signoti di nostra conoscenza: (M. e soci). Ebbene se ce lo consentono noi crediamo poco a tale sua eccellente dote; perciò vuol egli darcene una prova che serva in parte a farci ricredere? E' facile. Il sistema, sempre se ce lo consentono, glie lo indichiamo noi. Ecco qua: dia a tutti i dipendenti in dotazione une. tuta (se poi vorrà darne di più tante grazie). E badi bene non deve egli credere sia questa una spesa inutile, ci sarà infatti una parte di vantaggio anche sua in ciò. Serviranno infatti, tali tute, a dare un tono unico a tutta l'azienda, eliminando quei colori così chiassosi e volgari che, oh Dio!, stan tanto male in una fabbrica moderna come la nostra da far veramente pena!!!
Cosa ne dite della nostra proposta? Siamo veramente ansiosi di ricrederci sulle vostre qualità.
re con la fiamma ossidrica?
Ma il fatto veramente curioso consiste nell'arrivo, avvenuto qualche mese fa, in officina di alcune gabbie nuove di zecca. E sapete cosa avevano agli angoli queste gabbie? Quattro nuovi e robustissimi ganci. Che forza... quei ganci!
mati col nome di spogliatoi?
Provi e si accorgerà allora di varie co sette.
Gli spogliatoi sono due grosse ghiacciale buone per conservare viveri in fresco, ma non la salute dei dipendenti.
Aria gelata penetra ovunque dai grossi fìnestroni ; in quel gelo e sotto quegli spifferi d aria. Sotto lo sguardo di chiunque si trovi a bere il caffè al bar, l'operaio deve levarsi la tuta, lavarsi in mutande e maglia e quindi rivestirsi.
Vi sembra bello, decente e sopratutto igienico tutto questo? Ma stavo dimenticando che un dirigente non è un operaio ( vero dott. Fasciano?) e come tale quindi non potrà mai abbassarsi tanto da mettersi in mutande nei nostri spogliatoi per vedere se abbiamo ragione o torto.
Comunque sarebbe bene che ci credessero sulla parola o domandassero a qualche poreio di loro fiducia ( ce ne sono molti oggigiorno) e provvedessero quindi a riscaldare a dovere i locali, eliminare le infiltrazioni d'aria e isolarli dal resto del CRAL.
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alcuni iscritti alla confraternita di ariani e soci siano in mora tra di loro per la mancata assegnazione di posti " di favore", tipo magazziniere, con- . trollo ecc. Che fretta ragazzi! Un po' di pazienza e poi sistemano anche voi.
SEMBRA ORMAI CERTO
che la Direzione, euforica per il contratto del Venezuela, sia disposta ad accettare ogni' richiesta; tipo indennità mensa, premio di produzione, aumento dei salari ecc.
Ed ora l'ultima notizia
SE TUTTO VA BENE
nei prossimi mesi ci installeranno le radio nei reparti, per rallegrarci il lavoro. E sapete cosa trasmetteranno? Musiche di Paldozzo con la direzione straordinaria di Mantegazza e la partecipazione del coro Pastor...ale.
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Il Comitato Sindacale della lista F.I.O.M. della nostra fabbrica, ci ha inviato una copia del suo programma elettorale, in vista del rinnovo della Commissione Interna, invitandoci corteSemente a pubblicarlo sul nostro giornaletto.
Accogliamo con piacere tale richiesta sicuri di fare cosa gradita a tutti i lavoratori.
1") Unità democratica della C. I. Mantenere la C. I. unita di fronte alla Direzione, quale espressione di tutti i lavoratori, senza trasformarla in strumento della politica dei .vari sindacati.
Sempre, e soprattutto in caso di.contrasto tra i vari membri, la Commissione Interna dovrà interpellare i lavoratori, perchè siano essi a decidere la condotta della C. I. e ad ispirarné l'azione concreta.
2°) Funzionamento della Commissione Interna e salvaguardia della libertà e della dignità umana dei lavoratori.
La C. I. deve poi mantenere contatti costanti con tutti i lavoratori, per informarli delle varie questioni sindacali, rivendicando all'uopo anche l'uso del microno al C.R.A.L. Difesa del diritto dei lavoratori alla piena libertà di parola nei locali del C.R.A.L., respingendo la pretesa della Direzione che «è vietato parlare di questioni sindacali ».
Sia posto fine agli spogli dei lavoratori all'entrata dello stabilimento, i quali sono in contrasto con il Contratto di Lavoro.
Sia posta fine alla pratica intimidatoria di far girare le guardie nei reparti di notte e di giorno.
31 Contro il supersfruttamento
Sia riconosciuto alla Commissione Interna il pieno diritto di contrattare l'organico dei lavoratori addetti alle « catene di produzione », la velocità delle stesse, il volume di produzione e la retribuzione degli addetti. Nessuna variazione di questi elementi potrà essere introdotta dalla Direzione, senza accordo esplicito con la Commissione Interna.
Sia riconosciuto ai lavoratori delle « catene » un orario settimanale normale di 44 ore, ferma restando la retribuzione attuale per 48 ore, realizzando così anche alla Innocenti una prima tappa di progresso sociale come ottenuto dai lavoratori della Olivetti.
Ecco il programma ed i candidati della lista F.I.O.M. per le prossime elezioni
Le rivendicazioni che lo compongono ne sono una degna e sicura garanzia
RONCHI PIETRO
ALBERTARIO GILBERTO
AZZONI ARTURO
CONTERNO FELICE
LOS! FORTUNATO
GIBILLINI ERNESTO
POZZI PIETRO
BOZZA GIOELE BRANDUARDI CARLO
PARENTI NINO
LOSIO GIUSEPPE
LODA CARLO
GARIANI AMBROGIO
Sia riconosciuto agli addetti alle «catene» un riposo di 5 (cinque) minuti con retribuzione piena, per ogni ora di lavoro.
Sia impedito in generale il taglio dei tempi e dei prezzi dei cottimi.
4°) Questioni salariali o varie. Pieno riconoscimento dell'indennità di mensa anche sulla gratifica natalizia e 200 ore e arretrati sino ai 5 anni, in aggiunta all'acconto distribuito. Corresponsione di un premio di fine d'anno 1955 di L. 10 mila, secondo la richiesta presentata dalla F.I.O.M. alla Commissione Interna e già resa nota.
Raggruppare gli attuali diversi premi aziendali esistenti in, una 14a mensilità o 200 ore da pagarsi in agosto.
5°) Sistemazione degli spogliatoi can relativo riscaldamento.
Programma Impiegati
esigenza di rivedere l'organico della categoria impiegati con conseguente passaggio alle categorie superiori per tutti coloro che esplicano mansioni più elevate di quelle della categoria per la quale sono retribuiti; nel quadro dell'azione svolta dalla FIOM per ottenere in campo nazionale un più giusto incasellamento degli impiegati e l'aggiornamento del Fondo di previdenza, rivendicare una contrattazione aziendale per ottenere un migliore incasellameto e una migliore definizione delle qualifiche impiegatizie Innocenti e la costituzione di un Fondo integrativo Innocenti per la pre-
Vogliamo libere elezioni
Non vogliamo guardie ai seggi
Non vogliamo che i capi controllino gli operai durante le operazioni elettorali.
Non vogliamo che sia fatta opera di intimidazione e di ricatto di qualsiasi genere, e per nessun motivo
LAVORATORI VOTATE TRANQUILLI, IL VOSTRO VOTO RIMARRÀ' SEGRETO
Tutti i voti verranno infatti rimescolati all'atto dello spoglio in un unico cesto; verrà così eliminata qualsiasi possibilità d'individuazione del voto stesso.
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Piazzale Oberdan, 2 - tel. 266.375
videnza impiegati, con benefici analoghi a quelli ottenuti dalla categoria dirigenti attraverso la modifica del Fondo di previdenza.
Anche noi come Redazione abbiamo letto attentamente e discusso tale programma, e ne abbiamo tratta la certezza e la convinzione, che lo stesso sia perfettamente aderente alle esigenze ed alle aspettative dei lavoratori.
Le rivendicazioni che lo delineano ne fanno testo, sono logiche e pratiche, prive cioè di qualsiasi demagogia, e -tendono ad un effettivo miglioramento delle condizioni di vita di tutti i lavoratori della fabbrica, non solo ma gli uomini che se votati saranno chiamati a dar loro vita sono operai ed impiegati, seri, onesti e capaci, e come tali amati e rispettati da tutti, da amici e anche da avversari, ne siamo certi. Vadano perciò a loro unitamente a tutti i lavoratori gli auguri della redazione di « Fabbrica sul Lambro ». Continuano gli abboccamenti, 'i «tate a téte >> privati e assolutamente segreti dei sigg. Mantegazza-Buffo con la
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Direzione del Personale, Dott. Fasciano. A parte il fatto che una discussione collettiva di tutti i membri della C.I. con la direzione possa dare maggior sicurezza di esito positivo e una più chiara, simpatica sensazione di lealtà e dirittura morale, si vorrebbe ricordare a questi signori che il loro modo di comportarsi fa a pugni con una realtà indiscutibile e lampante: i rappresentanti della corrente CGIL in C.I. che si vuole ad arte ignorare sono stati eletti dagli operai con ben 11... voti contro gli 8... che hanno riportato le correnti CISL UIL insieme.
Vorremmo ricordare anche che quando la corrente CGIL aveva la maggioranza assoluta (non relativa) in C.I. essa non venne mai meno ai principi di onestà e lealtà morale verso le correnti minoritarie, che allora erano veramente minoritarie, consultandosi ampiamente preventivamente con loro e cercando con tutti i mezzi di raggiungere un accordo fra le varie correnti prima di recarsi a discutere collettivamente in direzione.
PRUVE'MM PER UN ANN
Un pu' de temp faa, in di eleziun, i « Sindacaa liber » inséma al padrun, han faa 'sta pruposta ; ( e tiicc la san ) priivémm per un ann!...
pruvémm per un ann!...
Se vinc la FIOM — vusaven a fiaa d'oca, le prodiiziun ghe n'avrémm poca — ( ma lur saveven che l'era un ingan)
Pruvémm per un ann! priivémm per un ami !...
« Commesse NATO » per niinc ghe n'é minga, i « Stati Uniti » ne dan nanca una stringa mangiarémm pan spiia e bagiann.
Pruvémm per un ann!
prLivémm per un ann!...
Se « Sindacaa liber » inveci vutì, danee e benesser, uttegnarì, E quèll che prumétten... senz'alter... el fann !...
Pruvémm per un ann!
prlivémm per un ann!...
Indi ghe l'han lur la maggiuranza ; ma dopu ses mes, ( addiu speranza ) se ved i guadagn, urmai duve vann !...
Pruvémm per un ann!
priivémm per un ann!...
I cottim taiaa, gh'è pii libertaa, se te alset la cresta te se licenziaa.
Inscì a l'Innocenti, i rob cume stann.
Pruvémm per un ann!
priivémm per un ann !...
Ai lavuradur, che s'en illus mes per mes, strengien un bLis, l'è inutil anmò, cantagh cume i ran :
Pruvémm per un ann!
pruvémm per un ann!...
Urmai l'hann capidaa ! — Piicciana, sémm omm ! — Per batt el padrun se dev vutà FIOM. Omenn e donn, giuvinott e tusann: Vutemm FIOM per un ann? NO! vutémm per cent'ann!...
Ma minga dumà, per la Cummissiun, ma anca pel Guvérnu de la nasiun; cuntr'i « monopoli » noster tirann. Fémi curr per un ann, per cent'ann, mila ann!...
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FABBRICA SUL LAMBRO 3
LE MAESTRANZE DELL'INNOCENTI
colinuazione dalle prima pagina
5°) Spoglio preventivo agli operai o meglio a determinati operai con l'evidente scopo di porterli cogliere in flagrante, in possesso cioé di stampa od altro. Poichè il padrone considera reato passibile di provvedimento il portare stampa o meglio determinata stampa in fabbrica.
6°) Intimidazioni e punizioni ad operai colpevoli di discutere nell'ora d'intervallo di problemi sindacali, e nell'atrio del CRAL. Instaurazione di regime poliziesco non solo all'interno dei-reparti, ma pure nei locali adibiti a ricreazione degli operai .e impiegati, con guardie che circolano_a scopo intimidatorio in mezzo ai lavoratori.
8°) Adozione di provvedimenti di qualsiasi natura a carico d'operai senza previo avviso ed eventuale discussione sulla giustezza o meno degli stessi con la Commissione Interna.
9°) Assunzioni discriminate. Esempio: licenziamento d'un operaio dopo la regolare conferma da parte della Direzione ai fini della definitiva assunzione (l'operaio in questione è uno degli ultimi assunti) poiché indagini della Direzione avevano accertato che lo stesso era stato presidente della Commissione Interna nella fabbrica che lavorava in precedenza.
Dopo aver esposto tale lista, peraltro incompleta di «elementi» crediamo non possano ancora sussistere dubbi sulla necessità, ed impellente necessità dell'intervento della Commissione Parlamentare d'Inchiesta nella nostra fabbrica; ed a detta Commissione, a nome di tutti i lavoratori, rivolgiamo un caldo invito perchè possa venire essa ad accertare la veridicità delle nostre affermazioni. Ed è con la speranza che tale appello venga accolto che ci rivolgiamo a tutti i lavoratori, operai ed impiegati, perchè portino il loro aiuto e la loro solidarietà alla Commissione d'Inchiesta, ne facilitino il lavoro, con dichiarazioni o rivelazioni che servano a chia-
Strappato all'Innocenti un DOBBIAMO OTTENERE LE
acconto sull'indennità mensa
LOTTARE UNITI PER RIMANENTI 17.000 LIRE
Ai primi di Dicembre veniva filmato un accordo tra Commissione Interna e Direzione, col quale si accettava un acconto sugli arretrati dell'indennità mensa e l'accordo veniva esposto nella vetrinetta riservata alla C.I.
Un comunicato, se vogliamo sottilizzare, non eccessivamente chiaro e preciso; niente di meglio del resto ci si poteva aspettare da una Commissione Interna che intende risolvere i problemi che le vengono sottoposti, non con la cosciente forza della massa operaia in movimento, ma con abboccamenti privati. T éte a tate con la Direzione aziendale, sfocianti in compromessi dubbio sapore propagandistico e calmante.
Comunque, la notizia e le susseguen7 ti 10.000 lire corrisposte, sono state accolte con gioia da tutti; gioia naturale, perchè in tempi di magra anche 10 biglietti da mille fanno molto comodo; contentezza, diciamo, morale perchè gli operai in essa riconoscono una loro indiscussa vittoria.
Riandando nel passato prossimo, a questa primavera, ricordiamo l'assoluto no pronunciato dalla direzione alle nostre richieste e persino l'incredibile asserzione da parte di alcuni membri di C.I. (occorre farne il nome?) che tale nostra richiesta era priva di fondamento e quindi illegittima.
Ricordiamo anche gli sforzi da tutti compiuti per far comprendere alla base delle organizzazioni sindacali CISL e UIL come l'indennità mensa è parte integrante del salario e come tale quindi ci spetta di diritto; mentre questo avrirerire e meglio specificare i punti sopra enunciati. Compiranno un'opera di grande vantaggio per loro e tutti i lavoratori, e contribuiranno soprattutto a riportare la legalità e la democrazia nella nostra fabbrica.
Un gruppo d'impiegati scrive a tutti gli altri impiegati
veniva all'Innocenti, il movimento si allargava su scala Nazionale.
Nella fabbrica la pressione dei lavoratori aumentava; alla FIOM si aggiungevano operai di altre correnti e questo spingeva la C.I. a iniziare i primi approcci con la Direzione. Le lungaggini delle trattative, i rimandi inutili, le attese con pretesti puerili, sono cose che tutti conoscono e che hanno portato dopo circa 8-10 mesi alla corresponsione di un acconto di 10.000 lire su due anni di arretrati.
Questo significa riconoscimento da parte della Direzione del nostro diritto, e, su questa base, oggi possiamo chiedere la rimanenza di quanto ci è dovuto.
L'unità nella base ha portato a un risultato positivo; facciamo in modo che questa unità non venga mai meno sia in questa rivendicazione, come nelle altre che verranno. Essa farà trionfare la causa operaia, anche contro e a dispetto di quei pochi (creduli o scaltri) amanti del « cadreghino ».
Il Consiglio di Gestione da fastidio alla Direzione che ne dilaziona i contatti con i rappresentanti parte lavoratori
LA SUA TATTICA SORNIONA NON DARÀ NESSUN FRUTTO
Probabilmente molti si saranno chiesti in questi ultimi tempi se veramente la Direzione non abbia ancora fatto o non faccia nulla per tentare d'influenzare e d'incanalare in una detérffiiisata direzione le elezioni della 'nuova Commissione Interna.
Tale domanda è di doverosa prammatica qualora si esamini la politica che la Direzione ha in particolare modo accentuato dall'epoca immediatamente precedente alle passate elezioni ad oggi. Politica caratterizzata da una predominante, quasi esclusiva funzione anti sindacale, o meglio condotta contro una ben determinata corrente sindacale; sono del resto ancora ben vive nella memoria dei lavoratori e lo rimarranno certamente a lungo le fasi principali di . questa cosidetta politica perchè le si debba ancora rielencare, l'interessante ora è di valutare alla luce di tali fatti l'attuale comportamento della Direzione.
Possibile, si diranno molti, che dopo i ben noti precedenti Innocenti sia improvvisamente rinsavito? Od altri potranno obbiettare che può darsi tale suo presunto disinteressamento per la prossima competizione elettorale derivi dalla spavalda sicurezza di poterne uscire facilmente vittorioso (se per vittoria padronale vogliamo naturalmente intendere sconfitta della F.I.O.M. Ne l'una ne l'altra ragione, risponderemo noi, riflette invece la realtà; non è affatto vero che Innocenti sia rinsavito, come non è affatto giusto credere che lo stesso abbia a priori rinunciato a qualsiasi
presa di posizione forte della sua sicurezza di vittoria, ne fanno testo gli ultimi recenti provvedimenti adottati nei confronti, d'alcuni lavoratori, allon— tanati con speciosi motivi dalla l abbrica, si tratta- è inutile dirlo di gente che gode della fiducia di tutte le maestranze, e se a ciò aggiungiamo l'inserimento graduale nell'azienda di elementi ben individuati, quali il sig. Chiammenti, segretario provinciale della C.I.S.L., assunto, è evidente, per concertare il battage elettorale dei sindacati scissionisti, la realtà balza evidente agli occhi.
Significa che il padrone non è affatto tanto sicuro di spuntarla, come potrebbe sembrire, nè tanto meno, per usare un'espressione corrente, « se ne frega », soltanto egli ha sostituito all'azione intimidatrice aperta e violenta, la tattica del paternalismo e del ricatto. Ciò vuol dunque dire che egli ci tiene, che ha paura di presentarsi direttamente al giudizio dei lavoratori con quel particolare e personale bagaglio di caratteristiche che lo contraddistinsero lo scorso anno, tenta perciò d'aggirarci agendo in sordina, ma non per questo meno pericolosamente, perchè egli sa e molto bene che d'ogni azione o buona o cattiva che essa sia dovrà prima o poi rendercene conto; ma non crediamo che tale suo gioco possa rimanere per molto tempo ancora al sicuro. Si incaricheranno certamente i lavoratori di smascherarlo dando quella risposta che sso merita e che tutti s'attendono nel corso delle vicine elezioni.
Ho letto l'intervista fatta dalla redazione al Sig. Albertario del C. d. G. Non sono riuscito a capire bene tutto. Io non so cosa sia il C.d.G., o almeno, ne ho sentito qinilche volta parlare. La cosa non appaia strana, sono giovane e assunto da poco all'Innocenti. Gradirei conoscere qualcosa in proposito. Un giovane operaio del Pensiamo sia bene informare questo giovane operaio' convinti di fare cosa utile per tanti lavoratori della nostra fabbrica che forse, data la lunga inattività del C.d.G. ne hanno dimenticati i benefici da esso portati. «Ai tempi in cui Berta filava » e cioè quando ai signori padroni faceva comodo, il Consiglio di Gestione composto da n. 7 rappresentanti dei lavoratori e parte della Direzione con alla presidenza il Dr. Ing. Lauro (lo stesso che ora non ne vuole sapere di riattivare questo importate organismo) si riuniva periodicamente per esaminare come migliorare la- p-rodtizion‘ ttlImgando i notévoli inconvenienti tecnici e pratici che si riscontravano nell'attuazione di un programma di lavoro, alleviando, nel contempo lo sforzo fisico dei lavoratori.
A questa attività di grande aiuto era la C.I. Molti sono i vantaggi conseguiti dal C.d.G. quando questo funzionava.
Ora la direzione si rifiuta di ridar vita al C.d.G. e crediamo di individuarne le ragioni. La principale di essa è la paura costante che la direzione ha nel vedere operare in senso democratico
29 gennaio 1955 29 gennaio 1956 Noi vogliamo una C. Interna che sappia difendere gli interessi dei lavoratori, vogliamo uomini capaci e coscienti, e non semplici manichini nelle mani d'un qualunque burattinaio. Oggi giorno il capitalista di fronte al continuo ed inesorabile avanzare della classe lavoratrice urla, impreca, digrigna i denti, e si fa audace; occorre perciò per affrontarlo e batterlo che tutti i lavoratori si uniscano e compatti lavorino ed operino, al di sopra d'ogni ideologia politica o di meschini interessi poichè, soltanto così potremo vincere. Segneranno perciò quelle fatidiche date non soltanto un'utile sebbene amara esperienza, ma la fine d'una vecchia e reazionaria politica, e l'inizio d'una nuova condizione nella nostra fabbrica. Tornerà questa ad essere, se lo vorremo, non soltanto un luogo di lavoro, lavoro e ancora lavoro, ma un posto dove dovranno trovare la loro piena soddisfazione ed il giusto riconoscimento i nostri desideri e la nostra umana personalità. un organismo di fabbrica. La direzione vuole garantirsi il diritto di operare dilpoticamente della fabbrica violando ogni legge democratica calpestando le aspirazioni e gli interessi dei lavoratori, eliminando ogni tentativo di inserire in modo partecipe nella produzione i lavoratori; un'altra ragione è quella di scongiurare il pericolo di vedersi smarcherato nella politica paternalistica che tenderebbe a far apparire la Direzione come fortemente legata alle esigenze umane e sociali che si manifestano fra i lavoratorifl È evidente che la direzione si è trovata in imbarazzo a rispondere all'invito del C.d.G. posto dai lavoratori. Infatti contrariamente alla consuetudine ben si è gurdata di rispondere per iscritto con plausibili motivazioni.
Brava questa direzione ad intervenire solo quando vi è da fuorviare i lavoratori, facehdo apparire tutto roseo, meno brava, molto meno brava quando si tratta di affrontare seriamente i grossi prebion'il die legano la produzione agli uomini che la fanno. Ed interessante sarebbe una visitina fra noi della Commissione parlamentare di inchiesta.
Direttore Responsab. LEONARDO BANFI Redazione: via Conte Rosso, 12 - Lambràe, Milano. Autorizzazione Tribunale di Milano data 31-12-53
Tipografia N. PAGANI - Milano Via Termopili, 10
Lavoratori chiedete l'intervento nella nostra fabbrica della Commissione parlamentare d'inchiesta.
Collaborate ad essa.
Denunciate tutte le angherie ed i soprusi dei quali siete a conoscenza.
Servirà a riportare la democrazia e la libertà nella nostra fabbrica.
4 FABBRICA SUL LAMBRO
LA DIREZIONE CI TEME