Ercole notiziario1

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Gli operai nella loro grande maggioranza sopportano il lavoro come una necessità per conquistare quel breve margine di apparente libertà che ad essi può solo assicurare il denaro guadagnato. Per essi la vita non si inizia all'alba, quando entrano nell'officina, ma alla sera, quando si precipitano stanchi dal portone aperto

NOSTRA INCHIESTA

lavor

che il lavoro diventi non solo giustificazione di una esistenza. ma anche motivo di trasformazione morale. metro e regola della nuova civiltà che ognuno attende

11 senso del lavoro è uscito dal limite angusto del suo significato etimologico p e r

entrare ormai in una più vasta area di interpretazioni che derivano da esiz enze e da aspirazioni che, trascendendo l'antica definizione, posi n'ano leggi e problemi nuovi da ..isolvere al più presto.

Indubbiamente le esigenze dell'uomo primitivo erano molto inferiori alle nostre, per cui, coi progredire dell'umanità e con l'aumentare dei bisogni della vita, era logico pensare che i beni che la natura mette spontaneamente a disposizione degli uomini sarebbero diventati insufficen ti.

Pertanto, forse anche senza la complicità del peccato originale un bel giorno l'uomo si sarebbe trovato nella necessità di lavorare per poter produrre qu=i ni che la natura. spontaneamen_ te, a lui non forniva, o forniva in quantità insufficentc.

Comunque, sia che Si accetti il dogma cristiano per cui Dio disse ad Adamo «Ti guadagnerai ,1 0o-:e (-1 sude-2., della t ;ttronte » Che si 'guardi -111.'zvoluzio^:e dei bisogni della vita come ad una evoluzione natura. le, risulta chiaro che il lavoro è una necessità impostaci dalla vita e pertanto da considerarsi come un sacrificio.

Noi non accettiamo le teorie -del Ma:thus per le quali, mentre i mezzi di sussistenza cresccino in proporzione aritmetica, la popolazione cresce in proporzione geometrica.

Con questa teoria si ammetterebbe come inesorabile, od una continua diminuzione del tenore medio di vita nel mondo, oppure la necessità di eliminare la vita stessa o quanto meno di costringerla in limiti determinati.-

Di fronte alle risorse che l'ingegno umano va continuamente escogitando, noi pensiamo che le possibilità della natura possano considerarsi pressochè

Inoltre l'eliminazione di vite umane ha purtroppo assunto un ritmo tale in questo ultimo quarto di secolo, per cui il Malthus stesso forse oggi cambierebbe d'opinione.

Parlando del lavoro siamo necessariamente scivolati a parlare di mezzi di sussistenza e di tenore medio di vita.

Gli è che oggi la parola lavoro ha assunto significati che trascendono da quello che l'etimologia della parola vorrebbe esprimere. per significare un po' tutto. Diritto, dovere, vita, morte, progresso, benessere, ecc. ecc.

E' un poco il dramma del giorno ed è idubbiamente uno dei problemi più vasti e comples-

SONO LE MANSIONI E LE CAPACITÀ CHE

STABILISCOh O LA

SCALA DEI VALORI

NON LE DENOMINAZIONI TROPPO GENERICHE COME QUELLE DI IMPIEGATO O DI OPERAIO.

si che seciologhi, ecOnOm!Sti, e uomini di stato dovranno affrontare e risolvere.

A titolo puramente informativo e senza voler trarre dalle risposte alcun indizio od orientamento, abbiamo voluto sull'argomento del lavoro rivolgere alcu-

ne domande a diverse categorie di lavcratori; operai, dirigenti, impiegati, tecnici ed amministrativi, giovani e, padri di famiglia. Qui di seguito pubblichiamo le domande ed una parte delle risposte pervenuteci. La prima domanda era:

Che cosa intende per lavoro?

Le risposte sono state It seguenti:

UNA OPERAIA, MADRE DI

FAMIGLIA: Pane assicurato per la mia famiglia

UN OPERAIO: Intendasi per lavoro l'energia consumata da un tettµitkminte o materialmente, per creare una qualsiasi cosa che' s'a utile al bene sociale ».

UN GIOVANE OPERAIO: « Lavoro è un'attività che dovrebbe essere esclusivamente benessere dell'umanità ».

UNA GIOVANE OPERAIA: Il lavoro è la partecipazione dell'individuo alla proprietà del complesso sociale ».

UN PADRE DI FAMIGLIA: 11 lavoro è la base della vita, è la gloria di chi lo compie, è garanzia della Patria nel mondo, è ricchezza della famiglia, è legame indissolubile fra lavoratori, è meritorio di benedizioni dei nostri vecchi, dei nostri bambini, • delle nostre spose e fidanzate ».

UN'IMPIEGATA: Il lavoro è' l'espress;one delle facoltà fisiche, l? fi siche, mentali e spiri-

UN DIRIGENTE: Il lavoro è una ragione della nostra esistenza e la prestazione del. le proprie possibilità intellettuali e materiali pel bene di tutti ».

UN DIRIGENTE: Per lavoro si intende l'apporto fisico ed intellettuale che ogni individuo appartenente al consorzio civile dà alla propria comunità ”.

9) UN TECNICO D'OFFICINA: Esplicazione di attività manuali int'llettuali tali da rendersi alta le cib. società ed all'individuo stesso ».

10), UN IMPIEGATO TECNICO: L'esecuzseme di qualunque attività inanitaN, o intellettuale ».

11) UN IIVICIIEGATO L'unico mezzo per potermi 'prócurare quanto serve per vivere ».

1\1 O T A

r

UN IMPIEGATO AMMINISTRATIVO:

Lavoro è ogni attività umana svolta nell'interesse della società ».

UN TECNICO D'OFFICINA:

Il lavoro va considerato dal punto di vista della società e dell'individuo. Dal i. punto è un'atti vita che promuove il progresso, spirituale e materiale, della Società, dal 2. è un'attività che perfeziona e sviluppa le facoltà ed il carattere dell'individuo, perciò ognuno deve cercare di scegliersi un lavoro che ferma restando l'utilità, sia confacente alle 'sue tendente

4) -UN IMPIEGATO TECNICO:

Per lavoro si intende qualsiasi attività umana manuale o intelletA, ,tutte che valéa a produrre beni nuovi, e provocare lo scambio ed a distribuire beni esistenti o a migliorarli qualitativan4nte, inten,

Pervengono alla redazione del NOTIZIARIO, osservazioni, notizie brani con richiesta di pubblicazione, non firmati o firmati con sigle più o meno illeggibili. fa presente che tutto quanto arriva in forma anonima a questa redazione, è regolarmente cesti. nato.

dendosi per bene non solo le cose materiali ma anche i godimenti. spirituali (Arte, coltura, ecc.).

UN IMPIEGATO AMMINISTRATIVO:

Per lavoro si intende dal punto di vista oggettivo, cioè della Società, l'apporto d'opere e di pensiero che l'individuo dà allo scopo di contribuire, unitamente a tutti gli altri membri della collettività, all'elevazione di questa; dal punto di vista soggettivo, cioè dell'individuo, il mezzo che l'attuale organizzazione civile offre all'individuo stesso per procurarsi i mezzi di vita ».

UN IMPIAGATO TECNICO:

« Lavoro è qualsiasi forma di attività che, producendo beni, :nateriali o spirituali, contribuiscono al. l'esistenza e al progresso dell'umanità ».

è giunti ai tipi moderni completameate chiusi, dalle superfici esterne liscir cilindriche e piane a spigoli vivi. Le medie macchine ridotte a dimensioni minime in relazione alla potenza sviluppata hanno potuto essere porta. te a formare in molte macchine ope- ratrici un tutto quasi unico colt'utensile che animano e guidano. Nelle piccole costruzioni, dalle sagome a palla talvolta arricchite di fregi, decorazioni e modanature si è giunti alle forme snelle, allungate, lisce, aerodinamiche.

Oggi il grande alternatore col suo profilo esterno, dipendente da una razionale struttura in ferro saldato, ha una estetica perfettamente intonata all'estetica del grande salone del. la moderna centrale che lo accoglie. La linea semplice tarchiata del possente motore da laminatoio ben si addice al rude, pesante, immane lavoro: dell'acciaieria.

Le piccole macchine veloci, leggere. maneggevoli, hanno raggiunto, nelle numerose applicazioni, lineè che si intonano perfettamente alle decora. i°. ni degli ambienti che la necessità, la semplicità e la praticità dei nostri giorni richiedono. Smalti e vernici dalle tinte varie e vivaci ne completano col colare l'estetica.

— Cos è la macchina elettrica? Non temete, la risposta non sarà la solia fredda definizione scientifica ma il frutta di una analisi quasi poetica.

Le materie più diverse compongono una macchina elettrica: ferro, acciaio, rame, alluminio, bronzo, mica, carta, cotone, olio, vernici.

Ridotti in esatte proporzioni, dimensioni e forme questi materiali costituiscono il cuore, lo scheletro e l'involucro di una geniale realizzazione umana.

I circuiti magnetici ed elettrici, che nelle sue viscere si intrecciano in simmetrica armonia, sono le vie lungo le quali guizzano fulminei gli elementi della più moderna forma di energia.

Quando la macchina elettrica funziona è come tocca da un soffio di vita; leggi fisiche complesse ed incorruttibili ne reggono ogni parte

durante il lavoro. I flussi magnetici giocano, guidati nel ferro di pacchi lamiere che vibrano, le correnti circolano negli avvolgimenti come il sangue nelle vene e gli isolanti resistono alle tensioni, come le pareti delle arterie resistono alla pressione del sangue. Quando la macchina elettrica lavora emana calore, se ne controlla la temperatura nelle parti più segrete, se questa sorpassa certi limiti la macchina è malata, la sua vita è minata ed in pericolo. I fluidi di raffreddamento le danno il respiro; tutte le sue parti sono affaticate durante il lavoro e riposano durante il riposo. Ogni macchina elettrica ha la sua voce; è un rullo di tuono per il gigantesco alternatore, un ronzio di alveare per il trasformatore, un sibilo sottile per il velocissimo micromotore, e solo con molti difficili arteficii la voce della macchina si può spegnere quando si

17' UN ANONIMO IN VENA DI FAR DELLO SPIRITO: Per gli indigeni dell'Asia e delSegue in IV pagina ed

estetica

vuole renderla muta. Un lavoro eccessivo ed inadatto snerva la macchina e la distrugge, ed un lavoro di anni la inveccbia.

Gli isolanti ed i perni di sostegno delle parti mobili sono i primi a denunciare la vecchiaia, come le pare. ti dei vasi sanguigni e le articolazioni degli animali.

Una macchina elettrica può così morire di vecchiaia ed essere seppellita nel mucchio di rottami di una fonderia, ma se forte è la sua fibra molto lunga è la sua vita.

La parvenza di vita è data alla macchina dal gioco delle energie che in essa si trasformano; per questo scopo è stata creata dall'uomo che la utilizza per imbrigliare, trasformare, guidare ed asservire le energie che la natura gli offre.

Oggi la macchina elettrica è prezioso strumento dell'uomo in ogni sua opera, e l'accompagna dall'alto dei cieli alle viscere della terra ad ingigantirne la forza, a renderne veloce e produttivo il lavoro e lieve la fatica.

Dai primi modelli rudimentali le macchine elettriche sono giunte alla perfezione tecnica dei nostri giorni attraverso una serie ininterrotta di tipi. Chiarite per gradi, attraverso lo studio e le prove, le leggi che ne go. vernano il funzionamento si è potuto affinare la scelta dei materiali per le varie parti, e dare ad ogni pezzo la forma rispondente sicuramente alla sua funzione, col minimo volume e colla più semplice lavorazione. Di pari passo col perfezionamento tecnico, è variata per gradi la forma esteriore delle macchine elettriche.

Nascono a migliaia sotto i nostri occhi le macchine elettriche, ed ognuno di noi dà alla nascita di queste macchine il proprio contributo. Tutti i componenti la grande famiglia « Marelli » che compiono con nassione 1c1r, lave»o., le macchine che escono dalle loro mani sono creature proprie, e come tali le considerano:i calcolatori che ne figiano le dimensioni e le caratteristiche, i progettisti ed i disegnatori che ne tracciano le linee del complesso ed i più minuti particolari, i tecnici di officina che studiano la rea-

Tutti i componenti la grande famiglia « Marelli » che compiono con passione il loro lavoro, sentono che le macchine che escono dalle loro mani sono creature proprie, e come tali le considerano: i calcolatori che ne fissano le d:me-nsioni e le' caratteristiche, i progettisti ed i disegnatori che ne tracciano le linee del complesso ed i più minuti particolari, i tecnici di officina che ne studiano la realizzazione migliore, gli operai che ne eseguiscono le varie parti e le compongono, i collaudatori che ne controlla.. no i primi palpiti di vita ed i commercialisti che le lanciano nel mondo.

lizzazione migliore, gli operai che ne eseguiscono le varie parti e le compongono, i collaudatori che ne controllano i primi palpiti di vita ed i commercialisti che le lanciano nel mondo.

E tutti noi vogliamo che le macchi. ne « Marelli » siano belle, perchè sappiamo che, come nell'uomo la bel. lezza è perfezione fisica, nella macchina elettrica la bellezza è perfezione tecnica.

M. SIGNORILE

Orazio, in una delle sue celebri massime, ammonisce :

SUMITE MATERIAM

VESTRIS QUI SCRIBITIS AEQUAMVIRIBUS

SOLE E MARE. L'AZZURRC DEL CIELO E' UNA COPPA ROVESCIATA SU QUESTA PAGINA DI SABBIA INFUOCATA .DOVE I BIMBI DELLA « MARELL1 DISEGNANO OGNI GIORNO UNA GAIA E VARIATISSIMA GEOMETRIA DI GIOCHI.

Nelle grandi costruzioni, dalle sagome tondeggianti, voluminose, a barile. con minime protezioni, ben intonate coi cappelli a bombetta, cogli scomodi colletti inamidati, coi calzoni a tubo ed i baffoni dei tecnici che le progettavano e si facevano ritrarre d'al fotografo presso le loro opere, si

(Se volete scrivere, scegliete un argomento peri alle vostre forze.)

Anno 1 Lunedì, 28 luglio 1947 Num. 2 PUBBLICAZIONE PERIODICA PER I LAVORATORI DEL C. R. A. L. ERCOLE A CURA MARELLI SESTO S. GIOVANNI
della fabbrica, verso la libertà inutile ed illusoria del caffè o del campo sportivo. La loro vera vita sta dentro le mura della fabbrica: solamente qui occorre i5
Nacchine elettriche

i[einniiiiiine interni

Si avvertono tutti coloro che, hanno la necessità per ragioni di saluto di consumare il pasto in bianco, di voler presentare regolare richiesta con allegato il relativo certificato medico alla Commissione Interna, la quale ha concordato con la Direzione della Ditta la preparazione dei suddetti pasti in bianco.

Chi

Alcuni componenti della Commissione Interna in una loro visita alle Colonie Marine e Montane di Bellaria e di Lanzo d'Intelvi, hanno potuto constatare il perfetto funzionamento delle stesse; dai servizi sanitari ai ~Mi di vettovagliamento a tutti quei servizi di sorveglianza del personale alle Colonie stesse. Cogliamo l'occasione a nome di tutte le maestranze di ringraziare la Direzione del CRAL per quanto è stato fatto quest'anno in questo settore di assistenza a favore dei lavoratori e dei loro figli, certi che per l'avvenire sia sempre più intensificata l'opera iniziata.

In una delle ultime riunioni con la Direzione della .Ditta è stato concordato di aumentare l'indennità di grembiule a tutte le impiegate da L. 75 a L. 100. Tanto per conoscenza.

La Commissione Interna ringrazia a nome della madre del giovane Negri Egidio, tutti i dipendenti della E. Marelli che con generosità vollero sottoscrivere per ridare la vita al proprio figlio, provvedendo all'approvvigionamento di circa 10.000 unità di streptomicina.

• Si avvertono tutti gli studenti che devono sostenere gli esami scolastici per l'anno 1946-47 che è stato stipulato tra la Commissione Interna e la Direzione del Personale, il pagamento di 6 giorni per la durata degli esami stessi. Pertanto preghiamo tutti i giovani in questione, che non .hanno ancora presentato la dichiarazione della scuola che testifichi i giorni degli esami, di presentarla al più presto possibile onde poter effettuare il pagamento dei giorni suddetti.

LA COMMISSIONE INTERNA

R. V. l. S.

Echi di cronaca e pensieri

Domenica 13 u. s. a Legnano è stata inaugurata la nuova Sede della locale Sezione AVIS (Associazione Volontari del Sangue). Nel suo particolare carattere fu una cerimonia perfettamente riuscita e con certezza penso che le autorità locali intervenute alla cerimonia non saranno rimaste insensibili al magnifico spetta. colo di semplicità e serenità di tutti i donatori di sangue presenti alla festa. Non chiassate di evviva o di abbasso ma continua esaltazione alla bontà e all'altruismo. Chi meglio di un donatore di sangue può parlare oggi di umanismo disinteressato?

Sono e saranno sempre ignoti a chi offrono e ignoto per loro sarà sempre quello che riceve la loro linfa. Ritornando alla cerimonia di Legnano mi fa piacere segnalare che fra le molte decine di fiamme che garrivano al sole vi era pure quella del nostro gruppo Aziendale. Con quale senso di gioia sentimmo l'oratore ufficiale della festa citare il gesto delle maestranze della Ercole Marelli che vollero fare dono di una cospicua somma per la futura erigenda Casa del Donatore del Sangue. L'esempio delle nostre maestranze dovrà trovare comprensione presso altre grandi Fabbriche e quando anche in Mila no, la nostra casa sarà eretta, i lavoratori penseranno t he in uno di quei mattoni che formeranno il grande edificio vi sarà scritto il proprio nome come contributo morale e materiale ad un'opera altamente umanitaria.

C. CONTI

Colonie marine e montane

Le numerose domande pervenute quest'anno, da parte dei dipendenti, per l'invio dei bambini alle colonie marine e montane, documentano che i risultati ottenuti io scorso anno furono nel complesso soddisfacenti; questo è suffragato anche dai numerosi ringraziamenti 'pervenuti alla Di. rezione del C.R.A.L. sia verbalmente che 'per iscritto.

Il Consiglio Direttiva e la Direzione del C.R.A.L., ai quali la Ditta ha affidato anche per quest'anno la -gestione delle colonie marina e montana, non si sono però appagati dei risultati ragglunti ma hanno intensificato la loro azione per ottenere una maggiore disponibilità di posti é un ulteriore miglioramento dei servizi. In modo particolare, per la colo, nia marina, l'esperienza fatta ha consigliato dei provvedimenti integrativi intesi a rendere più conforte-vole il soggiorno dei bambini e alla protezione di essi, dal punto di vista igienico-sanitario. Essi si possono così riassumere t Visita medica supplettiva, fatta immediatamente prima della partenza per la colonia.

Maggior comodità di trasporto (140. bambini in 2 vetture ferroviarie, 'anzichè 120 in una sola).

Disinfezione preventiva delle vetture ferroviarie che trasportano i bambini.

DIPENDENTI

,isolamento, gabinetti, docce, acqua potabile, ecc.).

Ampliamento del tratto di spiaggia di 5 volte rispetto a quello dell'anno scorso.

Costruzione di uno spazioso capanno coperto e di gabinetto sulla spiaggia, con divisione per sesso. Obbligatorietà di permanenza in colonia anche di notte per il personale addetto alla cura e alla vigilanza dei bambini, e dipendenza di esso dalla Direzione del C.R.A.L. stesso. 8), Personale fisso, con i dovuti requisiti, per l'accompagnamento dei bambini nell'andata e ritorno dalle colonie.

I risultati ottenuti con il 1. turno di 140 bambini inviati alla co'onia marina di Bellaria hanno confermato che il funzionamento dei servizi, così modificato, risponde pienamente alle esigenze di una colonia moderna.

Per quanto riguarda il trattamento dietetico, lasciamo il giudizio agli stessi bambini e a quei genitori che occasionalmente hanno avuto modo di visitare la colonia.

La colonia montana di Lanzo ospita attualmente il primo turno di 81 bambini; il suo funzionamento, a giudizio degli stessi genitori, è ritenuto ottimo sotto ogni aspetto. Nel prossimo numero del giornale parleremo un poco di come vivono i nostri bambini alle colonie Marelli. Stiano tranquille le mamme dei piccoli Marellini, turbate dalle disgraziate fatalità che hanno scosso, in questi ultimi tempi, la vita di altre colonie marine; possiamo assicurare che in loro vece ci sono altre persone che vigilano amorevolmente sui lora bambini.

Questa è la Casa dei nostri ragazzi a Bellaria: le ampie finestre sono aperte al respiro del mare vicino

I nostri morti

Sol chi non lascia eredità d'affetti

Poca gioia ha dell'urna; e se pur mira

Dopo l'esequie, errar vede il suo spinto

Fra 'I comp;anto de' templi Acherontei,

O ricovrarsi sotto le grandi ale

Del perdono d'Iddio: ma la sua polve

Lascia alle ortiche di deserta gleba

Ove nè donna innamorata preghi, Nè passegger solingo oda il sospiro

Che dal tumulo a noi manda Natura. (Ugo Foscolo

Cav. Felice Missaglia

Triste adunata! Ancora alto è il sole; l'aria Un caro Amico — vecchio valoroso compagno di lavoro, non è più!

A nulla è valsa l'eroica sua lunga lotta e resistenza all'inesorabile male che lo distruggeva; a nulla sono valse le infinite tenere cure dei familiari, degli amici devoti e dei migliori medici. Egli ha dovuto soccombere fra la straziante desolazione di tutti coloro che tanto lo stimarono, lo amarono. Triste adunata! Anch'io . ci sono.

Anch'io, che per le mie sofferenze ho pur dovuto tanto tempo rimanere lontano, colla inesausta disperata ansia del ritorno.

Ti ho riveduto, e nel particolare mio stato d'animo, ho avuta la esatta comprensione dell'immenso dolore che era in Te, pie

gato ma non vinto nè disposto a cedere alle atroci sofferenze. Povero caro!

Molti amici venuti da lontano, ma non posso e non debbo far nomi, perchè mi parrebbe di offendere la severa riservatezza imposta dalla luttuosa intima Cerimonia, ma posso ben rilevare come in tale circostanza si è visto ancora una volta che la affettuosa fraternità di animi dei Lavoratori, non è spenta virtù, fra gi uomini di buona volontà e di alto intelletto. A te l'accorato Saluto del pib colo povero tuo amico devoto, e di tutti quanti che Ti avremo pur sempre vicino al nostro cuore!

Salvatore Di Liddo

Era un ottimo amico e un simpatico collega, sapeva prendere la vita dal suo lato migliore e conciliare col suo fine umorismo di buon meridionale an-

che le più opposte tendenze. Quanti lo conobbero l'apprezzarono e lo rimpiangono.

Luigi Pirovano

E' morto il 15 c.m. nella iva abitazione in Viale Ercole Marelli il Sig. Pirovano LuigiLuisinLa nostra famiglia perde con lui un modesto, intelligente e attivo collaboratore al quale si deve il superamento delle difficoltà nelle quali venne a trovarsi nel recente passato il nostro servizio trasporti.

Inviamo alla sua memoria il nostro deferente, commosso saluto e alla vedova e ai figlioli l'espressione del nostro profondo cordoglio.

Andrea Vanossi

Un altro dei nostri più anziani ci ha lasciato dopo più di un trentennio di vivace e intelligente lavoro. Andrea Vanossi era nato il 10 gennaio del 1876 e per più di un trentennio aveva seguito le sorti e lo sviluppo sempre più intenso della Marelli, lavorando quale controllo alla ricezione.

A lui che abitava in viale Marelli 186 tributiamo il nostro deferente omaggio ed alla famiglia esprimiamo tutto il nostro cordoglio.

I «Marellini » curano anche la loro formazione spirituale. Eccoli ordinati, verso la chiesa di Bellaria, dove ogni domenica ascoltano la Santa messa Zi~11~1•11M~

Cooperativa nostra

TUTTI I SOCI SONO CONVOCATI IN ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA PER GIOVEDI' 31 LUGLIO ED EVENTUALMENTE IN SECONDA CONVOCAZIONE PER VENERO!' 1 AGOSTO SEMPRE ALLE ORE 17 NEL rEFETTORIO OPERAI DELLO STABILIMENTO I, PER DELIBERARE CIRCA LA NOMINA DEL NUOVO CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE

Proposta di premio all'operaio GINO RYER°

Il giorno 16 luglio 1947 durante il trattamento di un grosso trasformatore si è spezzato, per difetto di costruzione, il tubo metallico flessibile che porta l'olio bollente (80° circa) dal cassone alla pompa filtro.

L'operaio Favero infaricato del trattamento, è corso a 'fermare il getto d'olio caldo servendosi delle ' mani che sostituiva l'una all'altra quando le sofferenze per l'olio scottante diventavano insopportabili.

il tram di MONZA*

Anselmo Bucci, scrittore e pittore di chiara fama, ha pubblicato lo scorso anno l'articolo che qui riportiamo. Coloro che si valgono del tram di Monza per raggiungere la Marelli, specie i vecchi, vedranno descritto con fedeltà di ambiente e vivacità di colore l'evolversi di questa ormai periferia di Milano e del tranvai che la percorre. Pg.

O bei dì del tram di Monza, di mezzo secolo fa; del tranvaione a due piani, come Aroldo Bonzagni lo dipinse, che fragoroso correva dalle ogive di marmo Duomo a quelle di mattonelle dell'Arengario!

In quale remota « pampa » finiste i giorni, vetture a coppia, tagliate in forma di losanga, alte e smilze, che vi reggevate spalla contro spalla e superavate l'ar-

dua curva del cavalcavia di Sesto, più breve della moderna, con l'impegno teso e lento dell'equilibrista che osa un esercizio pericoloso? Salve, antico tram di Monza, primo d'Italia!

Nelle gelide albe d'inverno pochi studenti salivano per la scaletta a chiocciola al piano di sopra, tra le tende grevi di pioggia e le sventagliate del vento. Tutto il lungo sedile era nostro; nostro il paesaggio da naufragio. Molinetto, Casignolo, Bettola, Restellone. A Restellone scendeva il controllore dai baffi rossi, un po' temuto da noi, perchè non sempre, nè tutti si aveva l'abbonamento in regola. A Precotto, tra la ramaglia 'nuda dei platani, sorgeva il mattino brumoso accidioso di un giorno di scuola••.

Intanto un altro operaio provvedeva a chiudere la saracinesca che in quel momento era bloccata. In infermeria al Favero venivano riscontrate ustioni alle mani ed al corpo guaribili in sei giorni salvo complicazioni.

Con il suo sacrificio personale e volontario ha impedito che parecchie tonnellate di olio andassero disperse. Alto esempio di abnegazione e di sentimento del dovere.

Ma nelle domeniche di estate che folla di coppie amanti si pigiava in quel belvedere mobile, con i piedi appoggiati alla barra, il naso al vento. Al Parco! al Parco! Visi chiari, braghe bianche e «magiostrine ». Erano saliti all'« Orologio ». Dopo il Naviglio passavano davanti alla Cà Rossa incorniciata da terrecotte patriottiche e letterarie. A Loreto — un ballo sul margine della campagna — scendeva un po' di gente; non saliva nessuno. Il frondame dei platani napoleonici abbracciava i gitanti, subito dopo. Gorla mirava un pizzico di case agricole sul canale; e offriva una osteria con pergolato, lì, sulle rotaie. — Si diceva che il fontanile di Gorla fosse citato dallo Stoppami. Precotto era una chiesa.

Sul nudo gibbo del oa vano la Lombardia spiegata dei gelsi schierati fino all'a al Resegone. Abbagliato, V< sando il paese, nei giardini breggiate di cedri per ridist scacchiera delle messi, infini così nitidamente divisa, coE qui. A Monza, nel corso et dire, dentro le camere, pari Andiamo all'Eden? Andiam

Dieci armi passano con guerra delle Nazioni, detta / ma fu l'ultima guerra uman cioè integralmente d'uomo. licenza; penne di alpini. Grappa• Il controllore dai mosso, ci stringeva la mano sorriso.

Poi... Poi i platani fatti suole tacchi tomaie e di peli.

ziario
Noti
4) Miglioramento del servizio sani. tario pressa la colonia (infermeria, Chiamiamolo « II villino cella salute ». E' l'infermeria, ma come vedete, è deserta.
PER I FIGLI DEI
SCANSANI

Av~tura asiatica

Provò a reagire alla crescente agitazione, ma quando la sveglia sul vecchio canterano segnò la una di notte non resse più.

Ricordò che un r:chiamo lanciato dalla vicina Sella del Camoscio poteva essere inteso anche da chi si trovasse sulla lontana bocchetta del Pizzo. Il cammino per giungere alla Sella era relativamente riparato e lei non aveva paura della tempesta che sembrava prossima ad esaurirsi e della notte oscurissima.

Indossò una pesante giacca del marito, si .strinse un fazzoletto attorno al capo e varcata la soglia della piccola baita entro la quale aveva lasciato « Top », il grande cane da pastore. a guardia di certa merce che aveva in casa, uscì, dimenticando nella fretta di assicurare la porta con la chiave, limitandosi a chiuderla con il solo saltarello a leva.

La marcia, per la neve anis- sima e la violenza del vento, divenne presto faticosa, ma essa continuò ad avanzare benché avvisasse che ad ogni passo andava affondando sempre più nella coltre bianca. Ad un tratto cadde in una buca profonda e ne uscì faticosamente con un piede che le faceva male. Poco dopo dovette fermarsi per prendere fiato e fu in quel preciso momento che le parve di udire alle spalle un ringhio sommesso.

Attorno al mondo

Avrebbe voluto volgere il capo per provare a se stessa di essersi ingannata, ma aveva paura di dover constatare il contrario e quando trovò finalmente il coraggio di girarsi, si 'sentì gelare;, a meno di dieci metri un grosso lupo, immobile sulle orme da lei lasciate sulla neve, la fissava con occhi fosforescenti. Presa da un terrore folle volle gridare, fuggire, ma nessun suono le uscì dalla strozza serrata dallo spavento e non riuscì a muovere un passo. Le parve di non avere più una sola goccia di sangue nelle vene, sentì che le si piegavano le ginocchia e scivolò lentamente a terra, ma prima di perdere i sensi udì che al mugolìo di vittoria della belva rispondeva un altro ringhio feroce. La misera ebbe così la convinzione che non una ma due fiere avrebbero dilaniato il suo povero corpo, giacchè essa non poteva certamente immaginare che « Top » sentito il lupo, avesse abbandonato la baita facendo azionare a zampate il saltarello, e lanciatosi sulle sue traccie fosse giunto nel preciso attimo in citi la belva, vistala cadere, stava lanciandosi su di lei. Un'ora dopo il «Toni », trattenutosi in una caverna sotto ia « Becca » per ripararsi dalla tem_ pesta, trovò sul sentiero della "Sella" il corpo irrigidito di un enorme lupo con la gola squarciata e pochi passi più innanzi sua moglie riversa sulla neve, svenuta ma incolume, mentre steso vicino a lei « Top » coperto di sangue, n ventre aperto, una occhiaia vuota e una spalla dilaniata, andava lambendo con la lingua, nei suoi ultimi aneliti di vita, le mani gelate della sua giovane padrona.

NEMO

La and

Questo grande e misterioso pae dizione fatta di profonda saggezse, pullulante di uomini e di mi• za e di spirito pratico, che hanno steri, ha tutta una millenaria tra- influito molto sul nostro mondo.

Ecco a mo' d'esempio alcuni proverbi cinesi:

Tutti danno una spinta al muro che crolla.

Quando l'albero cade, di ombra non ce n'è più.

Baciate la mano che non potete mordere.

Al cane benestante, si dice: « S'gnor Cane!».

I poeti amano le proprie composizioni e le mogli degli altri.

Iddio non può essere dappertutto. Perciò creò le madri.

Un uomo crede di sapere. Ma la donna la sa più lunga.

Ecco poi una storiella tolta dai classici.

Un vecchi o mandarino del Honann chiamato Lin, stava sul letto dl morte. E la signora Lin piangeva disperatamente. 11 marito le disse:

- Non piangere! Tu sei giovane e bella, Troverai un altro marito.

Ma la signora rispose singhiozzando: Mai! Mai, mi sposerò dl nuovo. LO giuro! — E il moribondo: — Non giurare, Promettimi soltanto che non ti sposerai finchè la calce della mia tomba non sia bene asciutta.

La ii gnora sempre singhiozzando, promise...

Poco dopo la morte del marito Lin, la vedova fu vista seduta per terra, vicino alla tomba del marito.

Teneva in mano un ventaglio. E con questo faceva vento, atm. chè la calce della tomba si asciugasse più Presto.

Si chiamava FILIPPINA e SU MATRA non lo so. era giovane,e carina FORMOSA anzichenò

La conobbi navigando lungo i mari del GIAPPON s'era PERSIA camminando piangeva in un CANTON

CASPIO! dissi quant'è bella che MANILA poffarbac pure un dubbio m'arrovella sarà onesta o SARAWAK?

Accertiamoci un PECHINO fra me stesso dissi allor

ed infatti a lei vicino m'accostai senza TIMOR

Con la voce insidiosa tosto io le dissi: ANNAM, lei modesta e vergonosa chiese appena: dove SIAM?

Poi cacciando le paure una spalla si scoprì, cieli gridai senza imposture: che BOR NEO che avete qui.

Volli darle una MANCIURIA, prendi, bevi, PORT'ARTHUR; lei mi fè: quest'è un'ingiuria tu vaneggi di sicur.

Allcr furente per l'ARABIA sconvolto per 1'IRAK guai soggiunsi s'io non abbia lire mille dentro il SAK

Impotente a dominarla con un calcio la SHANGAI poi mi volsi a salutarla mi tolsi la BOMBA!.

M. BENEDETTI

VISIONI PANORAMICHE

Kmq. di terra arata per ogni continente.

Penna d'oca e...

La penna d'oca af pensare alla pace patriarcale dei nostri avi; ci ricorda il caminetto col ceppo di Natale, e il castello turrito con la partita a scacchi, e la bella castellana sul verone che ascolta verecondo ma rapita il canto del suo Ro. meo...

La coltura era riservata a pochi privilegiati e chi osava troppo indagare correva il tischio del rogo: e la massa cre. deva e lavorava in s,lenzio. Si viaggiava in diligenza, col fiero postiglione troneggiante in cassetta e con l'allegro tintinnio della sonagliera: ma si dice che, prima di partire per un viaggio un po' lungo, con. veniva far testamento.

In Europa N. 5 - O ettari di terreno

I/1 Asia 5- - 10

Nell'Unione Sovietica n 90

Nell'America Anglosass. » 35 - 40

Nell'Amer:oa Latina » 50

In Africa 50

In Australia » 140 l)

Anche ri'enendo largamente approssimativi i dati su riportati balza subito all'evidenza li profondo d vario fra Europa e Asia da una parte e gli altri ~Unenti dall'altra nella disponibilità med a di suolo utilizzabile per abitante o per famiglia.

Interessante sarebbe stabilire il grado, di unlizzazione agraria e tores•ale ne: vari continenti ma sono dati sulla cui attendibilità occorre essere molto guardinghi in quanto molto scarse sono le informazioni In proposito.

Dalt di una cerai ationdibilità riferiti alle produzioni di cereali e raccolti dall'Istituto Internazionale di Agriool. tura ci danno le seguenti cifre:

Europa q.li 257,4 per Kmq. Asia 94,3

Unione Sov etica 40,5 » » America 34, » » Austíall a 6,8 » » Afrioa 6,5

Ragguagliando a 100 la produzione mondiale, i numeri indici fra i vari coni nenti diventano,

,Europa Asia Unione Sov'etica America Australia Africa

q.11 532,-195,-84,70,14,13,—

Basta un'occhiata agli ridici surriferiti per s ncerarsi Circa la grande diversità di sfru'tamento delle varie zone. Altri elementi d'informazione sullo sfruttamento del suolo a scopo agricolo possono desumersi dalle statistiche sull'estensione delle terre arate. Sempre considerandoli con larga approssimazione i dati più atteridibii in nostro possesso sono i seguenti:

Il rapporto tra superficie complessiva e terre arate nel vari confinanti è la seguente:

29,5% 24,1% 7,5% 10,.% 6,-% 2,7% 1,8%

Media 10,4

Raggiungendo a 100 la proporzione meda mondiale si hanno i seguenti numeri Indici;

Europa 284 Asia 232 Unione Sov'etica 96 America Anglosassone 58 America Latina 72 .Africa - 26 Australia 17

Questi indici hanno un andamento abbastanza concor. dante con quelli della produz one di cereali per Kmq. nei quali però e più evidente lo sforzo europeo, parche la pro. duzione relativamente maggiore del nostro continente, deriva non solo dalla più ampia estensione relativa ma anthe dalla magg or intensità della coltivazione dei cereali. Altre comparazioni potrebbero farsi, tenendo conto delle circostanze ambientali e delle qualità e caratteristiche del suolo, come delle possibilità di irrigazione, degli andamenti climatici e metereologici, ma agli effetti della nostra esposiz one non in eressa giungere a minute comparazioni, ma semplicemente di mettere in evidenza le forti differenze esistenti fra le varie unità geografiche nella dotazione della risorsa • suolo o.

cleídh.t: kicaKuti

cavalcavia di Sesto si godeita a ventaglio e gli eserciti [l'orizzonte, dal Monte Rosa l'occhio si tuffava, traverd delle ville manzoniane omistendersi poi sulla luminosa imita e così ricca, così folta, così minima, come soltanto stretto, si entrava, per così tri pari tra letto e cassettone.

imo al Parco?

:orna dieci minuti. Passò la a mondiale, e che non lo fu; ana, fatta d'uomo e di terra, io. Piume di bersaglieri in Oslavia, Gorizia, Asiago, si baffi rossi, burbero cornuti° in silenzio, con un buon

etti di corame sovrapposto, di etti intere buttate contro l'al-

Da questi ragazzi ha dipeso la sorte alternatissima della Pro Sesto ». A giorni grigi o addirittura neri, gli atleti della nostra squadra, hannò fatto succedere giorni sereni che possono essera un auspicio per la fatica del prossimo anno.

bero e incollate male; i platani di Napoleone Buonaparte, mutilati più degli invalidi, potati fino all' osso e scapezzati ogni primavera e ripullulanti di fronde miracolose, stormirono sopra un nuovo e ragionevole tram di Monza di vetture normali e rapide; un piccolo treno ch e fiancheggiava uno stradone non più polveroso o fangoso, ma nitido d'asfalto. Sorgono muri bianchi, tetti rossi, camini lunghi, lingue di fiamma

elettrica, i commestibili, e i tessuti e il cuoio e il bestiame; scomparvero uomini e donne trascinati in servitù o alla morte; scomparve l'onore; ma il tram di Monza restò. Caddero ad uno ad u330 i platani, alcuni assottigliati con i coltelli da tavola ed i temperini. Sotto l'urlo delle sirene il tram di Monza filava, ancora illeso, ancora illeso, ridotto alle corse della mattina e della sera, stipato, barcollante, sul ghiaccio e

Oggi :i caminetto non ea più nelle nostre case moderne: vi sono il termosifone e la stofa elettrica, e si parla gia di pompe di calore. I castelli so. no »10/U0/lenti nazionali, e le bella castellana è scesa giù per le strade senza timore di correre in bicicletta o di secompagnarsi col preferito del cuore.

La coltura è diffusa, i manoscritti hanno ceduto il posta alla stampa, e la massa crede sì e no e lavora sì ma spessa protestando.

Si viaggia in treno ed in cereo divorando io spazio, si» par.. la tra città e continenti con e senza fili e, stando a casa comodamente sdraiati su una poltrona di riposo, si ascolta l'opera dalla Scala.

Nè più si parla di peste o di vaiolo, almeno tra i popoli più civili, e i bambini non sono più soffocati dalla difterite e tante vite sono salvate dalla più audace chirurgia.

Il progresso è stato davvero sorprendente!

Ma purtroppo esso non fu sempre indirizzato al bene, pecchi alla spada seguì la poi'vere da sparo ed a questa la dinamite con le sue tante sorelle ed ora siamo alla bomba atomica!

-

oca o penna stilografica? Noi siamo per quest'ultima, perchè la stasi è morte, men. tre il moto è vita. Le devia. zioni verso il male sono da ip scrivere a un tributo che occorre pagare per ogni nuova acquisizione: esse spariranno col tempo ed un'era sempre migliore aspetta i nostri figli.

...penna

una preda. Un operaio, lento lento, portò l'indice alla bocca; e lo morse.

L'Itali a non finì. I tedeschi passarono.

Ieri sera, a porta Venezia, la folla delle ore dì punta, che sono tutte le ore, aspettava il tram di Monza. C'era anche un gruppo di Inglesi, lucenti e distanti. Assalto, arrembaggio, pressa idraulica, scatola

di ANSELMO BITCCI

d'altiforni, stazioni, case, palazzi, Milano straripa; arriva fino a. Monza. La bella campagna scompare.

E scoppiò la guerra dei continenti: l'atto secondo. Scomparvero dall'Italia il rame, l e, campane, le cancellate, le reti metalliche, le automobili, le barche, -il carbone, la legna, le gomme, gli alberi, le foreste; scomparvero i tram, gli autobus, le dinamo, l'energia

sulla neve, fuggendo le bombe e le raffiche, tra case scoperchiate e sbilenche-.

E c'era chi pensava « Finché il tram di Monza c'è, l'Italia c'è». Una mattina, verso Sesto, gli operai volsero tutti la testa da una parte. Seguendo il lampo di tutti gli occhi, si vide un treno correre, carico di una strana merce: gli autobus di 'Milano, portati via, come

di carne in conserva, di tonno all'olio. Grappoli umani equilibrati sui respingenti di otto vetture, illuminati da fulvi e azzurri bengala, sotto comete di scintille.

Un anziano, imbacuccato, sballottato, pensava: — Non vedo più il controllore dai baffi bianchi; non lo vedo più da dieci anni almeno. Deve essere morto. Lui è in pace.

ANSELMO BUCCI

1.600.009 6.500.000 1.600.000 2.000.000 1.250.000 500.000 150.000
Europa Asia Unione Sov etica Amer ca Anglosassone America Latina Africa Australia
WAY: Per chi suona la campana, n. ass. 1890 — MAJOCCHI: 'Tra bistorì e fo-bici, n. ass. 1893 — LEVI: Cristo si è fermato a Eboli, n. ass. 1894 — HEMINGWAY: La V colonna, n. ass. 9253 — FRANKLIN: Come l'America diventò Nazione, n. ass. 62 7 — HERVE': La liberazione tradita, n. ass. 6258 — HARAY: La prima rivoluzione americana, n. ass. 6259 — MAJAKOVSEY: Lenin, n. ass. 6251 — WALLACE: Lavoro per tutti, n. 6253 — JOHSON: Un sesto del mondo è socklista, n. ass. 6254 — SFORZA: Panorama europeo, n. ass. 6255 — MIGLIOLI: Con Roma e con Mosca, n. ass. 6256 — REED: Dieci giorni che sconvolsero il mondo, n. ass. 6252. Notiziaplo
Europa Asia Unione Sov'etica America Anglosassone America Latina Africa Australia
La notte era una di quelle in cui, su i,n alto, la furia della tormenta non conosce limiti e la giovane sposa, pur sapendo .ohe il marito si era altre volte tratto d'impaccio sotto bufere di pari violenza, si sentiva in preda ad una angoscia tormentosa. La sicura perizia e la grande roy busteaza del « Toni » non giustificavano quella sua ansia e lei stessa non sapeva perchè si fosse messa in testa l'idea di una disgrazia.
Ma in conclusione: penna d
A. RANELLETTI
liminando la parte gdi terrene che non può tona derani risorsa, agli *netti, produzione, noi possiamo stabilire ohe in media, per ogni fam glia di 6 poi•eoeio corrispondono:
Lei confusa a testa CHINA sí lasciava accarezzar ed il resto s'INDOCINA senza starlo a raccontar.

C iclismo : Sport dì stagione

Giro di Francia W47

Grande prova dal lato organizzativo, perfetta anche setto l'aspetto sportivo fino alrul:ima tappa, nella quale la troppo evidenze coalizione di tutti contro lo sparuto manipolo superstite della squadra italiana ha capovolto la classifica genera'e a favore dei francesi. Un bravo comunque al francese Robic che ha vinto da forze il terzo giro di Francia.

Per i nostri, Brambilla. Ronconi e Cottur i primi tre italiani, classificati 3. 4. e 8. nella classifica genera'e e che uniti hanno vinto la classifica per nazioni, occorrerebbe, per ognuno un capitolo a sè.

Basti dire che tutti e tre hanno acquistato in Francia tale popolarità e considerazione che i Direttori di Ve. lodromi stanno già disputandoseli a suon di biglietti da mille.

E' una soddisfazione non del tutto sportiva, ma che per questi bravi ragazzi ha la sua importanza.

Giro della Svizzera

Al giro della Svizzera, che si corre, rà dal 16 al -n agosto avremo la rivincita del recente giro di Francia in quanto tutti i maggiori protagonisti della grande corsa francesi si troveranno nuovamente di fronte.

Ecco infatti l'elenco delle squadre iscritte a tutt'oggi:

Belgio: S. Maes, Keteleer, Calles. Deprédomme, Ockers, Geus.

Lussemburgo: Ackermann, Bintner, Diederich, Goldschmidt, Kirchen, Poiré.

Olanda: Schellingerhoudt, Pauwels, Franken.

Italia: Bartali, Ortelli, Bresci, Pasquini, Ronconi. Brambilla. Francia: Vietto. Lazaridès, Robic, Teisseire, Thietard, Fachleitner.

SviZzera: H. Knecht, Rob, Lang. Gh. Guyon, A. Zehnder, E. Freivoger, E. Gaille, G. Aeschlimann, L. Amberg, F. Kubler, Gottiried. e Leo Weilenmann. P. Tarchini, W. Giggelmann, 1. Kel'er, E. Kuhn. H. Hutmacher. H. Lanz, TT, Oetzli, H. Maag. H. Kablet. E. Stettler, St. Pe. terhans, W. Kern. H. Schutz, K. Zaugg. - W. Buchwalder, E. Huser. E. Ackermann. W. Gross. E. Croci. Torti.

Campionati del Mondo

Il manipolo dei ciclisti azzurri convocati a Varese, in allenamento collegiale in vista dei prossimi campionati del mondo su strada è così comporto:

Professionisti: Coppi, Bartali, F. Magni, Bevilacqua, Ricci, L. Maggini.

Dilettanti: Ferrari, Pedroni, Doni, Baronti. Prampolini, Zanotti. Per le prove su pista sono stati convocati:

Profession;sti: Astolfi, Bergomi, Loatti, Nervi, Degli Innocenti, Pontisse. Rigomi, Furini. 19;lettanti:Biondi, Benfenati, Canavese, Ghella, Morandi, Politi, Pozzi, Torchia. Teruzzi, Zucchelli.

COSTITUZIONE del Gruppo Ciclistico

Un gruppo di nostri dipendenti, appassionati del ciclismo, si è fatto promotore della costituzione di una sezione ciclistica affiliata all'Enal sotto l'egida del Cral « Ercole Marelli Le iscrizioni al gruppo ciclistico si accettano presso la Segreteria del CRAL.

Un gruppetto cii nostri corridori ha partecipato domenica scorsa al I. Circuito Ciclis.ico di Sesto S. Giovanni: la corsa, per non tesserati, ha

EPLCOge likakeget: NOTIZIA,RIO

Pubblicazione periodica per i lavoratori a cura del CRAL Ercole Marciti. - Sesto S. G.

Direzioni; Passerini dott. Duilio

Orsini cav. Gaetano

Responsabile: Orsini cav. Gaetano

Arti Grafiche: G. Beveresco SEsto San Giovanni Via Vitt. Ve:eto 15. tel.: 289078

visto un confortante esordio dei nostri campioni che, con maggior fortuna, avrebbero potuto arrivare :Ameno piazzati. Beretta Carlo è arrivato in gruppo; Erba, che negli u', timi giri era nel gruppo di testa, è arrivato in ritardo per un guasto di macchina. Per incidenti del genere sono arrivati staccati Grimoldi. Mauri, Camisasca.

e 71 4e 110

Trasferimenti

Indiscrezioni sui trasferimenti di giocatori da Società a Società:

Si dice che: Ballarin e Castigliano siano stati messi in lista cii trasferimento e acquistati dalla Fiorentina. Inoltre sembra che la Fiorentina abbia pure acquistato Andreoni e Krieziu della Roma.

Il Torino abbia acquistato Antogniotti della Pro Patria per 20 mi-

Doni e Torna della Spezia pagando:a 5 mi!ioni più 5 giocatori delle riserve.

Brighenti è fra i pochi atleti cui il Modena intende privarsi, mentre non si può considerare quale sarà la sorte dei coneggiatissimi De Medico, Romani, Zecca e Bonci II.

A quanto ci risulta Remondini del Modena pare sia in'.issa di trasferimento.

il Sampdoria secondo informazioni ufficiose, avrebbe iniziato trat:aiive per l'ingaggio di tre assi Sud-Americani: due Brasiliani ed un Argentino.

La Juventus sia disposta a cedere Parola al'a Lazio con.ro cessione di 15 giocatori. cioè la I. squadra 21 completo più 4 riserve.

In casa dell'Inter

Linter è in trattative per l'acqu .s,:o dei seguenti giocatori: Amadei (Roma), Arezzi. 'Alessandria , Fiumi Spezia). Lorenzi !Empoli!. Magni (Juventus , Neri (Modena . Pian (Gorizia), Quaresima (Vicenza), Susmel (Gorizia!, Todeschini (Atalanta), Verdeal (Genova), Verrina (Napoli).

Per le cessioni fino ad oggi sembrano certe quella di Passalacqua e di Pedemonte.

IL LAVORO

'Continuazione dalla I pagina l'Africa è un segno di inciviltà.

"Tolti gli animali che sono capitati nelle mani degli uomini, quasi tutte le bestie non lavorano ».

UN DIRIGENTE:

«E' il contributo che devono dare i singoli individui per procacciare all'umanità i mezzi di vita ».

UN PENSIONATO: Ciò che l'uomo deve fare per giustificare la sua esistenza.

La seconda domanda era:

Gli st:ssi che hanno risposto alla prima domanda a questa seconda hanno risposto così:

1 « Considero il lavoro come un dovere ».

« Il lavoro è un dirtto dello Stato di procurarlo ed un dovere del lavoratore ad eseguirlo con coscienza ed onestà ».

« 11 lavoro è un dovere ed anche un diritto per chi ne è sprovvisto, senza di questo l'individuo sarebbe materialmente e moralmente sconfitto, gli sarebbe difficile vivere ».

o Il lavoro è un dovere sociale per tutti (ricchi e poveri) perchè i primi lo devono procurare; diventa un diritto per il povero perchè l'unico cespite a continuare la vita ».

5' « Il lavoro è il diritto più sacro del povero perchè non gli deve mancare, è il dovere primo dei viventi perchè tutti chiamati da questa forza ».

« 11 lavoro è un dovere ».

« Il lavoro è un dovere che deve recare soddisfazione »,

.s> o E lavoro è un dovere sociale ed un diritto in quanto comporta un 'compenso necessario all'esistenza ».

stificazione e lo scopo immediato della vita materiale, 'anche la possibilità per N'adir duo di provvedere al proprio sostentamento .

17 ,« Il diritto dei fessi o.

18) « Data la definizione della prima domanda, il lavoro è principalniente un dovere ».

« Siccome l'uomo deve provvedere alla propria famigli, il lavoro oltre ad essere un dovere costituisce un sacro diritto ».

A tutti avevamo rivolto una terza domanda ed era la seguente:

« COME DOVREBBE ESSERE RETRIBUITO IL LAVORO? »

Ma per ragioni di spazio siamo costretti a non pubblicare le risposte, D.P.

SERATA CINEMATOGRAFICA

pro costituendo «Fondo Streptemicina» eseguita il giorno 6-7-47 con la programma ione di vari certometraggi.

N. cortometraggi offerti dal Consolato Inglese L.

N. I film La "stanza N. 13" offerto dalla Casa Filmcine di Milano

N. I cortometraggio: Portofino :109 Diritti autore, quota fissa minima 175

Fotografie propagandistiche » 186

Quota parte spese Stampa e Affissioni 1.000

Operatore meccanico 400 Varie 120

L. 2.190

Incasso lordo ingresso ad offerta 10.087

rido

Una delle scoperte più importanti fatte durante questa guerra erano le tubazioni flessibili per il trasporto ch carburanti liquidi a grande distanza. I tedeschi erano sicuri. di poter stroncare una eventuale invasione del continente, affondando con sommergibili ed aeroplani gran parte delle petroliere, necessarie secondo i vecchi concetti per alimentare una offensiva in grande stile con mezzi meccanizzati.. Infatti essi cercavano nei primi giorni della invasione febbrilmente queste petroliere senza però poterne trovare una sola. Perchè il carburante passava attraverso l'oleodotto PLUTO giacente sul fondo della Manica direttamente dall'Inghilterra alla costa Francese. Dopo pochi giorni erano tre i cosidetti PIPE-LINES ossia oleodotti, che alimenta» vano la grandiosa offensiva Alleata.

Oggi queste linee hanno però scarsa importanza epperciò essi vengono smontati, per ovviare alla grande scarsità di piombo in Inghilterra. Infatti si sperar di ricuperare circa 10.000 tori. di piombo dal PLUTO.

Negli Stati Uniti invece aumenta sempre di più l'importanza di PIPE-LINES per il trasporto del petrolio grezzo e lavorato. Attraverso oltre 250.000 km. di tubazioni passano i 3(4 della produzione petrolifera Statunitense. I tubi hanno diametri varianti fra 5 e 65 cm., la velocità media è di circa 5 1 2 km. ora, ed ogni 60 km. sono previste delle valvole e delle stazioni di pompaggio. Questo sistema offre tali vantaggi, che si è g'à studiato il trasporto di carbone con lo stesso mezzo. Il carbone viene macinato e la polvere viene cacciata con aria compressa attraverso i tubi. Altri progettano persino il trasporto di bagagli e di oggetti vari voluminosi con questo sistema. Verranno costruiti dei vasti canali sotterranei attraverso il continente, nei quali gli oggetti vengono immessi pro:etti da un buon imballo metallico.

9) « Un diritto allo vita, un dovere verso la Società ». •

101 « Nè un dovere nè un diritto ma una necessità »-

« Un diritto dato dalla natura stessa dell'uomo e un dovere verso la società ».

« Il lavoro è dovere e diritto: dovere di dare il proprio contributo a beneficio della società e diritto di avere lavoro ».

13 « Il lavoro è .nsieme diritto di t•-• cavare i mezzi per il propr:o sostentamento materiale e sviluppo spirituale, e dovere di contribuire al processo produttivo della società umana e di sviluppare le proprie tendenze e facoltà creative. Perciò ognuno ha diritto che- gl• venga assegnato un compito proporzionato alle sue qualità e ha il dovere di assolvere Con il massimo impegno al proprio compito ,.

« Il lavoro non si può considerare nè un diritto nè un dovere, esso è semplicemente una libera -nanifestazione dell'attività umana. Non è un dovere perchè nessuno deve essere obbligato a lavorare se non se la sente, non è un diritto perchè non si può pretendere di trovare un'occupazione quando una tale possibilità non esiste ».

1.5) o Sotto il profilo oggettivo il lavoro è un dovere: dovere verso la società di dare il proprio apporto alla sua elevazione: sotto l'aspetto soggettivo è un diritto anch'esso verso la società: diritto dell'indi viduo per il solo fatto di far parte di una società costituita - ch non essere abbandonato a se stesso, ma di vedersi offerta dalla me. desima la possibilità di vivere ».

16) « Il lavoro va considerato e come un dovere e come un diritto. E' dovere se considerato rispetto alla società in quanto ciascuno, limitatamente alle proprie capacità e possibilità è tenuto a dare il proprio. contributo senza sottrar? egoisticamente. E' diritto rispetto alla propria personaiità in quanto a nessuno deve essere negata la possibl'à del lavoro che rappresenta, oltre che la giu

Nuove tabelle stipendi impiegati dell'industria per Milano e provincia di cui all'accordo 30 maggio

1947 con riferimento al contratto 5 agosto 1937 e in vigore dal 1 giugno 1947.

la Categoria Categoria: superiori ai 21 inferiori ai 21

3a Categoria (gruppo A): superiori ai 21 anni

i 19 e i 21 anni

i 18 e i 19 anni

i 17 e i 18 anni sotto i 17 anni

Utile Netto vers. al F.A.I.

L. 7.897

L. 10.087

cUce

UNA NOTA FABBRICA di essenze e profumi abbia ottenuto dal Destro Ufficio Manutenzione una concessione per lo sfruttamento di importanti giacimenti interni,

IL SERVIZIO LAVORI G. C. sia un ottimo alle ggio per 1'7 cimici, e che saranno severamente puniti i responsabili dell'uso di gas tossici contro le povere bestiole.

IN MOLTI UFFICI saranno appesi dei cartelli con la scritta «E' permesso sputare anche nella sputacchiera ».... (e se non c'è) - N.d.T.

LA SALA DA BALLO all'aperto del rostro C.R.A.L. verrà trasformata in un gioco di bocce.

t2

AL NOSTRO CINEMA GIARDINO verranno proiettati film tutti interi.

IL SIG. DOMANIN sia stato scritturato come Direttore ar_ tistico del Teatro alla Scala in sostituzione del maestro Se rafi n.

LA SCALA teste costruita nel giardino dell'E.N.A.L. sia frutto di lunghi studi e di infinite notti insonni da parte dei colleghi dell'Ufficio Fabbricati.

Grande concerto vocale

Domenica 3 Agosto 1947. al:e• ore 'CI è annunciato l Grande Coneerlto Vocale con la partecipaz:one dei seguenti artisti: Idria Mauri soprano_ Rosa Orfeo mezzo soprano. Leon•tia Bellon tenore. Francesco Nascimbene baritono, Salvatore Locapo basso e• del tenore Mario Brambala della !Magneti marcii: gentilmente offertisi Programma ArtielCO: PARTE PRIMA t Verdi. AIDA Celeste Aida, Verdi, ti RIGOLETTO: Caro nome.

:1) Leaneavano, PAGLIACCI: Prologo_ :I:nn

)anP.aonehtenl, LA GIOCONDA: Voce di a Puceln', BOHEME: Che genia ma.

n Verdi, SIMON BOCCANEGRA: Tl lacerato Giordano, ANDREA CHENIER: dì fra l'azzurro spazio Verdi, LA TRAVIATA: E' strano Pia del I atto, Verdi, UN BALLO IN MASCHERA Eri tu che macchia lo) Verdi, TROVATORE: Stride le vampa. il) Pucciw, TOSCA: E liicEan le stel-ERNANI: Infelice e tu credevi, PARTE SECONDA lPuedni. TURANDOT: Nessuno. dorma.

IL DR. GHIO abbia fatto una « endovenosa » senza borbottare.

GLI IMPIEGATI si lamentino perchè le paghe degli operai sono troppo basse.

e poi anche.... Si dice che.... (ma sarà vero?... Gli anziani senno in orgasmo ) -

Indennità contingenza Impiegati per i mesi di Giugno e Luglio 1947

1',) Donzzetti, LUCIA DI LAMMER MOOR: aria della pazz a Giordano, ANDREA CHENIER; Nemico della patria. Mascagni, CAVALL. RUSTICANA: Vo- lo sapete, n mamma. Verdi, LA TRAVIATA: Dei in7et: bollenti spiriti, Ross1nt. IL BARBIERE DI SIVIGLIA: La Calunnia. TI concerto si chiude col quartetto. del Rigoletto Accompagnerà al piano il maestre, AGOSTINO MARCHESELLI. Uomini

Indennità contingenza Operai per

di Giugno e Luglio 1947

Uomini

ai 20 anni tra i 18 e 20 anni

ri
R1
P
WA% AltAl
327.218.379.305.274.50 218.40.88 1.17 27.25 2.60 47.38 0.50 38.13 1.47 34.31 1.87 27.25 2.6f1
Assegni Familiari PER IL SETTORE DELL'INDUSTRIA In vigore dal 1 periodo di paga successivo ai 31 maggio 1947 OPERAI
ciascun figlio per la moglie per ciasc. genitore Giorna- Setti- Quatti» Quindiliere menali clicinall Men" 59 354 708 767 43 258 516 559 33 198 396 429 IMPIEGATI Notiziario
per
"Come considera il lavoro, un Diritto o un Dovere ?
tra i
e
tra i 16 e
inferiori ai
superiori ai
trai 18 e 20
a tra i 16 e 18 ami a inferiori ai
superiori ai 20 anni
18
20 anni
18 anni
16 anni Donne
20 anni
anni
16 anni
superiori
fra
Uomini Donne L. 22.250 22.250 anni » 16.850 14.160 anni » 13.350 11.140 » 12.150 10.300 . » 10.800 9.100 » 9.050 7.780 » 8.450 7.220 » 7.251) 6.170 3a
B): superiori ai 21 anni » 10.200 8.700 fra i 19 e i 21 anni » 9.100 7.620 Ira i 18 e i 19 anni » 7.650 6.510 fra i 17 e i 18 anni » 7.100 6.080 sotto i 17 anni » 6.100 5.230 QUOTA BASE Mensile G ornaliera 11.323.- 435.50 10.764.-- 414.- 67.60 8.502.- 327.- 244.40 5.668.- 218.- 540.80 9.854.- 379.- 104.7.930.- 305.- 306.80 7.137.- 274.50 390.5.668.- 218.- 540.30 QUOTA BASE Giornaliera orarie435.50 54.44 -- -414.00 51.75 0.32 tra i 16 e 18 anni inferiori ai 16 anni Donne superiori ai 20, anni tra i 18 e 20 anni tra i 16 e 18 anni inferiori ai 16 anfii per ciascun figlio per la moglie per cias. genitore
fra
fra
Categoria (gruppo
NOTIZIE slivpmemLI
AVENTI DIRITTO
i mesi
AVENTI DIRITTO 1.640 1.170

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