Fabbrica Lambro18

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Luglio 1955 - L. 10 I PERIODICO DEI LAVORATORIDELLA FABBRICA INNOCENTI Anno 2 - N. 7

NUOVA PROSPETTIVA

Tra pochi giorni i lavoratori della Innocenti andranno in ferie. Un anno fa, nello stesso periodo, nell'augurare buon riposo a tutti i lavoratori rilevavamo, dalle colonne del nostro giornale, che un periodo di lotte dure li attendeva nell'anno che sarebbe seguito. Non ci siamo sbagliati.

Il padronato italiano, con l'appoggio diretto del governo Scelba-Saragat, ha sfoderato tutte le armi a sua disposizione per ricacciare indietro il movimento operaio, per spezzare la sua organizzazione.

Alla innocenti, in particolar modo, nessuna azione è stata risparmiata dalla direzione per realizzare tale obiettivo.

Questa azione coordinata dalle forze conservatrici e reazionarie, dobbiamo riconoscerlo, in alcuni casi ha fatto segnare loro qualche punto di vantaggio e vi è stato un momento in cui a qualcuno è sembrato che non vi fosse più nulla da fare, che ogni lotta fosse ormai inutile.

I fatti, ad un anno di distanza, dimostrano che essi sono ben lungi dall'avere realizzato i loro obiettivi.

Il Governo Scelba-Saragat, pilastro principale dei grandi industriali, è stato costretto ad andarsene, grazie innanzitutto alla lotta del popolo e principalmente dei lavoratori e di strati sempre più larghi della base della DC stessa.

Questo fatto, dimostra che la situazione politica può essere mutata.

Il nuovo governo, sorto dal compromesso fanfaniano con i liberali sotto l'egida della confindustria, non risolve la crisi.

Anche se, il linguaggio di Segni è differente da quello di Scelba, i problemi sociali che assillano i lavoratori, che sono stati la causa per cui Scelba è stato spazzato via, rimangono insoluti e non potranno certamente essere risolti dal nuovo governo.

E' certo però che una nuova prospettiva è ora aperta ai lavoratori e se i lavoratori tutti sapranno unirsi, attraverso la lotta sarà possibile realizzare quella apertura a sinistra da tutti auspicata. E sia detto chiaro, perchè su questa questione vi è non poca confusione, apertura a sinistra non vuole affatto significare partecipazione dei socialcomunisti al governo, ma semplicemente realizzare una nuova politica, che attui le riforme sociali, che riporti il paese sulla strada tracciata dalla costituzione, che realizzi in definitiva quanto il Presidente della Repubblica Gronchi ha affermato nel suo messaggio presidenziale.

Ancne nelle fabbriche la sfuocata reazionaria dei padroni si va estinguendo, ed anch'essi incominciano a segnare il passo.

Una nuova prospettiva è quindi aperta ai lavoratori, il padronato reazionario ha esaurito le sue cartucce, senza piegare nè spezzare l'organizzazione della classe operaia.

Sta ora ai lavoratori, nel corso dell'anno che segue, con la loro lotta, all'insegna dell'unità, conquistare questi obiettivi.

La Innocenti responsabile morale del tentato suicidio di Toffanin

INTERVENGANOLE'MONTA'PERRENDEREGIUSTIZIA

Le conseguenze della discriminazione - Agenti in casa dei licenziati cosa aspetta ad intervenire la C. I.? - La lotta soltanto puo imporre il rispetto delle leggi

Una profonda commozione scosse gli animi dei lavoratori della Innocenti alla notizia che Toffanin Antonio, loro compagno e amico di lavoro, licenziato con i 121 operai nel dicembre scorso aveva tentato di togliersi la vita con un colpo di pistola alla tempia.

Tutti conoscevamo Toffanin, chi di persona, chi di vista ;era stato nella Commissione Interna e faceva parte del Comitato Sindacale, stimato da tutti per la sua onestà, serietà, attaccamento al lavoro.

Superfluo è rifare la storia per cui « papà Innocenti » lo licenziò con gli altri, si disse motivi « tecnico economici » la realtà da tutti ben conosciuta è che tutti i lavoratori licenziati, in prevalenza specializzati e qualificati come lo era anche Toffanin sono stati licenziati per rappresaglia politica, perchè « di sinistra », come suol dirsi.

Toffanin, come molti altri, ha continuato per mesi a bussare alle porte delle fabbriche, per poter riprendere il lavoro che e nel sangue di ognuno che io fa da 10-15-20 anni, e in ogni fabbrica, dopo aver fatto il « capolavoro » con piena soddisfazione dei dirigenti, la risposta a volte sfacciata, a volte sottintesa, era che « non poteva essere assunto per le sue idee a che erano state il motivo del licenziamento dalla Innocenti ». a Non c'è posto per i sobillatori a è stato risposto all'operaio Mannela dal padrone della Bezzi di Gorgonzola.

E' stata questa discriminazione odiosa

e reazionaria che ha spinto Toffanin al tentato suicidio, e di ciò sono responsa bili morali in primo piano il Padrone e la direzione della Innocenti, che l'hanno attuata calpestando apertamente la costituzione e le leggi ; ma lo sono anche coloro che avendo il compito di far applicare le leggi e di tutelarne il rispetto permettono che ciò avvenga lasciando li-

bera mano ai a padroni del vapore » dl adottare metodi fascisti che trasformano le fabbriche in caserme generando stati d'animo che portano a gesti inconsulti, ma comprensibili.

Più volte il nostro giornale denunciò illegalità, violazioni di accordi e di leggi sopratutto sul collocamento, in quanto subito dopo il licenziamento dei 121 di

L' indennità mensa va pagata al 100 c'/ ,,

Nei primi mesi del 1954 la direzione della Innocenti S.G. avvertiva con comunicato tutti i lavoratori ammalati cronici o che avevano raggiunto il limite di età lavorativa, che potevano rompere il cotnratto di lavoro con la Innocenti S.G. mediante dimissioni. La Innocenti riservava a tutti questi dimissionari un trattamento speciale che comprendeva: pagamento integrale di tutte le loro spettanze, un premio pari a 800 ore lavorative; 15.000 lire per ogni anno di anzianità.

Diversi lavoratori che si trovavano nelle categorie sopra elencate accettarono le condizioni pattuite e lasciarono la Innocenti S. G. Alcuni lavoratori constatarono però che nel cal-

colo dell'indennità di anzianita e di preavviso, non si era tenuto conto dell'incidenza del premio di produzione, del coefficente di gratifica natalazia, dell'indennità sostitutiva di mensa per cui denunciavano alla Pretura di Milano la Innocenti S.G. al pagamento di somme spettanti, quali differenze per i titoli sopra esposti ed al rimborso delle spese processuali. All'udienza del 3 dicembre 1954 la causa passava in decisione e vedeva in data 15-12-'54 la Innocenti S.G. condannata al pagamento più gli interessi legali dalla domanda giudiziale al saldo.

Condannava ancora la Innocenti S.G. al rimborso delle spese di giudizio. Inutile dire che (continua in 4' pagina)

cui denunciamo la falsità dei motivi edottti, la direzione iniziò ad assumere personale e violando gli accordi sulle assunzioni, nessuno dei licenziati venne riassunto malgrado avrebbero dovuto essere i primi r molto più di 120 sono i nuovi assunti mentre molti dei licenziati tutt'ora sono disoccupati ;è tempo quindi che le autorità competenti intervengano per rendere di ciò giustizia.

Non ci facciamo comunque soverchie illusioni, conosciamo l'onestà sociale della direzione dell'Innocenti e sappiamo che se dopo il triste caso Toffanin degli agenti si sono recati a casa dei licenziati a prendere informazioni sulle loro condizioni di vita, ciò è dovuto soltanto al timore. alla paura che essi hanno. Non deve evidentemente essere molto pulita la loro coscienza se arrivano a questo; e come potrebbe del resto essere altrimenti?

Ma un'altra domanda sorge spontanea come mai la nuova C.I. non interviene decisamente per il rispetto degli accordi interconf edera li ?

Fino ad ora, per quel che ci consta, ancora non ha mosso un dito a tale pro(continua in 2' pagina)

Nrí 3A L IC Ltil7RT7 .L30 LIWORAD)
In primo piano a sinistra l'operaio Toffanin
La Magistratura condanna la Innocenti

Dai REPARTI e dagli UFFICI

Al rep. 19 le teorie del doti. Fasciano

Equità e ponderatezza nel punire ?

Non c'è che dire, è veramente incomiabile il modo in cui il direttore del personale applica le sue!?! teorie.

Affermava il dott. Fasciano nella relazione svolta alla Fiera di Milano sui « Compiti del direttore del Personale »: «Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari il direttore del personale avrà cura che ogni infrazione alla disciplina aziendale vada punita con prontezza », e continua « Naturalmente al colpevole deve essere sempre data la possibilità di presentare le sue giustificazioni, circondando il giudizio di quelle forme e garanzie che ne assicurino equità e ponderatezza ».

Per essere coerente con tali affermazioni due operai, i fratelli Parma del rep. 19 sono stati puniti con tre giorni di sospensione perchè in 'conseguenza di alcuni reclami fu constatato che vi erano dei bulloni delle ruote non stretti. Senonchè da una inchiesta svolta dagli operai del reparto (in fermento per il provvedimento) è risultato che il difetto non era dovuto a disattenzione dei lavoratori ma a deficienze tecniche. A conferma di ciò sta il fatto che dopo essere stata

INTERVENGONO LE AUTORITÀ

(continuazione dalla 1' pagina) posito ; i lavoratori sono quindi portati a pensare che essa è veramente di comodo del padrone e, se così non è, lo dimostri.

Ci auguriamo che ora si riprenda ed intervenga anch'essa perchè altrimenti non potrebbe mancare la più aperta condanna dei lavoratori al suo operato.

In ogni caso però, sia detto ancora una volta, soltanto l'intervento massiccio e la lotta di tutti i lavoratori può riportare i padroni a più miti consigli, al rispetto della legge e della democrazia. caso ha voiuto che il tentativo di Toffanin non arrivasse fino in fondo, ora e fuori pericolo e siamo lieti di annunciare che ormai è in via di guarigione seppure ha perso la vista ad un occhio.

Certi di interpretare il sentimento di tutti i lavoratori rivolgiamo a lui i nostri migliori auguri, perchè abbia a tornare presto íra noi, fra tutti i lavoratori.

Molte lotte ancora i lavoratori devono sostenere per conquistare una vita migliore e la democrazia al nostro popolo, ed in queste battaglie ognuno deve contribuire, a volte è necessario sopportare condizioni avvilenti, di difficoltà, per questo e necessario temprarsi ; è certo però che se saremo uniti, sapremo vincere la nostra battaglia.

Già gli industriali incominciano a segnare il passo ad accorgersi che quanto noi affermavamo, « e cioé che la classe operaia ha una forza inesauribile » non era demagogia.

Si tratta di avere fiducia, nella nostra forza e nella certezza che con la lotta piegheremo la reazione padronale. Toffanin con il suo gesto ci ha richiamato violentemente alla dura realtà e quindi alla necessità di non indugiare nel portare avanti la nostra azione per il trionfo della

messa al corrente la direzione, dei tecnici sono intervenuti per modificare il particolare. Conclusione di tutto ciò è che tenendo fede alle teorie del doti. Fasciano vi è stata sì prontezza nel punire... ingiustamente... senza peraltro ponderare sulle responsabilità; ma non altrettanta prontezza vi è stata nel togliere la punizione neanche dopo appurato che i responsabili non sono gli operai tant'è che la punizione è rimasta.

Evviva dunque le teorie del dott. Fasciano che hanno portato giustizia in fabbrica!?!

AIA ikE 11.:

I carrelli non cambiano il lavoro aumenta la paga diminuisce Sono ormai mesi, anzi anni che quei capolavori di meccanica che sono i carrelli di trasporto del lavorato da barra alla centrifuga troneggiano nel Reparto, vanto e invezione dell'industria dell'Innocenti. Alle insistenti lamentele del personale che li deve spingere si è dato finalmente risposta. I signori della direzione sentendo sempre parlare del resp. 12, ma non comprendendo mai quali erano le richieste dei lavoratori, è finalmente intervenuta e ha diminuita la paga agli operatori macchine automatiche, aumentato il lavoro ad essi, ed ai loro aiutani. Non c'è che dire: l'Innocenti, è sempre l'Innocenti, il progresso è sempre la sua bandiera.

Da quando è stato istituito il Reparto Macchine Automatiche l'organico era stato così composto: 1 operatore più 1 aiutante per 5 macchine automatiche (operatore e aiutante formavano una squadra ed erano entrambi interessati alla produzione lavorando a cottimo). Ad entrambi veniva dato un premio per produzione con più macchine che si aggirava circa sul 18 - 20% della paga oraria. Dal 15-6-'55 gli operatori venivano staccati dalla produzione diretta, ricevevano il cottimo della media di reparto, e veniva tolto il premio più macchine. L'aiutante rimaneva il solo responsabile della produzione.

Dal 1" agosto la direzione passava alla seconda fase del suo piano, ed a 2 operatori affibbiava 10 macchine anzichè 5 da controllare più 2 aiutanti ogni 5 macchine.

Per riassumere, per gli operatori era raddoppiato il lavoro e diminuita la paga del 18% sulla paga oraria.

Per gli aiutanti veniva aumentato il lavoro non avendo più l'ausilio diretto dell'operatore.

Ora di questo nuovo stato di cose è stata portata a conoscenza la C.I. che è intervenuta immediatamente presso la Direzione. Le trattative sono ancora in corso.

III Rapporti umani

Al reparto G. III il capo squadra Quadri chiedeva a un controllo una quota; il controllo stava spiegando come si trovava ma il capo squadra lo interrompeva dicendo di rispondere alla domanda: darle la quota. Nuovamente il controllo stava spiegando come averla, che il capo squadra lo insultava con sgarbati modi e nasceva uno scambio di parole sempre contenute nei limiti; poi il controllo si rivolgeva al capo dei controlli spiegando ciò che era avvenuto e insieme tornavano dal capo squadra Quadri per sistemare la cosa; ma anche questa volta il controllo fu trattato come prima e perse 'la calma... rispondendogli che era un maleducato... « Rapporto ».

Il controllo fu punito con un giorno di sospensione, non sappiamo del capo squadra. Sappiamo però che ai capi squadra fu tenuta una scuola per i buoni rapporti umani... ma evidentemente sono stati interpretati alla stessa maniera in cui il dott. Fasciano applica in fabbrica le sue teorie.

AI reparto verniciatura

L'UOMO E' IL CAPITALE PIU' PREZIOSO

Più volte abbiamo rilevato che l'Innocenti è una delle migliori fabbriche d'Europa, attrezzata, con impianti modernissimi ecc.; però ci pare che unico scopo di tutto ciò sia solo la produzione e quindi il profitto. La vita, la salute dei lavoratori non ha alcun valore, per cert'uni non contano, per cui seppur belli e moderni gli impianti mancano sovente di quella razionalità che tenga conto che li dentro ci lavorano uomini di carne ed ossa.

Ci riferiamo al proposito ai reparto verniciatura dove l'aria è irrespirabile a causa dei miasmi provocati dal forno di essicazione dall'ineguatezza della cappa. di aspirazione, a condizionare l'aria.

Sarebbe quindi opportuno che la direzione si preoccupasse un po' anche di queste questioni, non completamente inerenti alla produzione ma a qualcosa di ben più importante forse: chi produce.

IL DITO NELL' OCCHIO

Difensore delle libertà

E' d'abitudine del dott. Fasciano ripetere che « Lui » difende la libertà di tutti i lavoratori. Infatti a conferma di ciò stè un fatterello di cui siamo venuti a conoscenza.

Giorni f à l'operaio Vidali per ragioni di lavoro si lamentava nel reparto dicendo che è ora di far finire la situazione esistente, che bisogna che cambi e aggiungeva « mi iscriverò al Partito comunista e contribuirò così anch'io a realizzare una migliore giustizia ».

Per avere espresso questa sua intenzione fu chiamato ed ammonito.

E' così dott. Fasciano che difende la libertà? Se è questo il modo in cui intende la liberta di pensiero, diritto sacrosanto sancito dalla Costituzione, allora la migliore risposta è che in massa i lavoratori entrino nel P.C.I.

RADDIO OFFICINA

Ultime notizie

Abbiamo appreso che nel corso del colloquio avvenuto nell'atrio-mensa tra il ministro Vigorelli e un gruppo di lavoratori, uno di questi, un nuovo assunto, ha rilevato che alla mensa si mangia male. Naturalmente nel fare questa affermazione non prevedeva quello che è successo e cioè che alla sera venisse convocato dal dott. Fasciano il quale gli ricordava in tono sufficientemente significativo che soltanto da due mesi era in fabbrica e che di sovversivi non ne hanno bisogno nè bianchi nè neri e in fabbrica si è solo per lavorare e basta.

Già altre volte scrivemmo che la libertà è indivisibile, e questo fatto ci pare che parli da sè senza bisogno di commenti e dimostri come sovversivo per i padroni siano tutti coloro che rivendicano cose giuste. Lavoratori della CISL e della UIL vi sia di monito e di insegnamento; gli interessi dei lavoratori sempre sono in contrasto con quelli del padrone per cui da ciò se ne deduce anche che il padrone sostiene ed appoggia chi difende i suoi interessi. Soltanto uniti i lavoratori se diretti da un sindacato che sia il loro, possonc validamente difendersi.

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In FERIE LEGGETE

fabbrica di dividere definitivamente i lavoratori nel cuore stesso delle loro struture sindacali e cioè nelle aziende, io non ho più voluto attendere. Per tutti questi motivi ho rassegnato le dimissioni come consigliere provinciale dello SPEM, per questo ho restituito agli scissionisti una tessera che più non si identificava con la mia autentica fisionomia morale, con i miei veri ideali.

LAVORATORI ! Solo nell'unità possiamo progredire, difenderci, inserirci veramente ed autorevolmente nella vita dello Stato ».

Questi i motivi che hanno determinato lo scandalo e che sconfessando apertamente i dirigenti scissionisti, avallano la giustezza delle critiche e delle denuncie che la CDL non ha mai lesinato ai caporioni Cislini e Uilini.

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« Se il libro -- ha scritto Ambrogio Donini — fosse rimasto nei cassetti di Marina, documento impareggiabile di amor familiare e di amore per gli uomini, la letteratura italiana avrebbe perduto forse uno degli scritti più veri, più commoventi di questi ultimi anni ».

L'ultimo brano, intitolato con un famoso verso del poeta inglese Keats, «A Joy for ever » (una gioia per sempre) raggiunge il vertice d'un lirismo che conquista e commuove lasciando un incancellabile ricordo della storia di amore e di lotta di « Mimmo » e Marina.

Pentole senza coperchio

E' questa senza dubbio la risposta migliore che si potesse dare al sig. Pastore e a tutti gli industriali italiani. A coloro cioè che hanno tentato con tutti i metodi dalla discriminazione, alle minacce, dal licenziamento alla calunnia, all'adulazione e sfruttando persino i sentimenti più sacri, di dividere i lavoratori annullarne la volontà e gli istinti di classe e quello che costituisce la loro maggior colpa di cercare d'esautorare e minimizzare le funzioni della C.i. Ma evidentemente i sopra citati capitani d'industria hanno sottovalutato le capacità e l'intelligenza della classe operaia.

E i fatti sono tanto eloquenti che costituiscono una sonora smentita a tute le calunnie ad arte diffuse. Nelle elezioni della C.I. fino ad ora effettuate (in quali condizioni, gli operai dell'Innocenti ne sanno qualcosa) le liste della CGIL hanno raccolto il 69% dei voti tra operai e impiegati. Il 69% quindi dei la ioratori ancora una volta non hanno rinunciato alla loro personalità e alla loro dignità e con il loro voto hanno riconfermato l'incrollabile fiducia nei principi ai quali s'è sempre ispirato e s'ispira tuttora l'attività della C.d.L.

Dalla stampa

GERMANIA NON DOCET

« La Germania lancia l'ora senza telefono », così spara su due colonne il Corriere Lombardo per raccontarci che « un certo numero — sempre crescente comunque — di grandi ditte tedesche ha deciso di sopprimere tutte le comunicazioni telefoniche durante un'ora completa al giorno, allo scopo di permettere al personale di direzione, come agli addetti ai reparti ricerche ed agli uffici di studio, di disporre di almeno un'ora ogni giorno di perfetta tranquillità... » Beh! Che c'è di così portentoso? Una volta tanto possiamo dire di aver superato la tecnica tedesca. In Italia il telefono talvolta non funziona per delle giornate intere.

MONARCHICO A POSTERIORI

La Patria (di Lauro) è uscita con un titolo a cinque colonne in prima pagina per dire: «La rinascita dei nostri cantieri esaltata dall'on. Cafiero alla Camera. Quando finì la guerra sembrava che non dovessimo più risorgere. Tutta la nostra flotta mercantile era stata distrutta. Oggi l'Italia possiede quattro milioni di tonnellate di stazza lorda; ossia una cifra superiore all'anteguerra ». Tanto entusiasmo fa dimenticare al giornale che ORA siamo in Repubblica e che la guerra FU VOLUTA da sua maestà il re. Ma riflettiamo un momento: che sia per questo che Lauro è diventato monarchico? Altrimenti come faceva ad ingrossare il gruzzolo con le navi alleate?

CONFERENZE-STAMPE

LA STAMPA NON PARIA DEA CONDOR

Meditino sui fatti gli organizzati alla CISL

La stampa cosideda borghese, sempre informata di tutto e di tutti, e sempre pronta a lanciarsi a capofitto su ogni più piccola notizia, per poterne fare materia di scandalo, e trarne indicazioni catastrofiche sull'avvenire delle organizzazioni democratiche, ha stranamente passato sotto silenzio, un fatto verificatosi alcuni giorni or sono, e che ricopre nell'attuale situazione una importanza che va molto più in là della semplice denuncia ma serve a mettere in luce fatti, avvenimenti e retroscena d'un sindacato che ama ammantare sotto le spoglie di falsa democrazia, la propria attività e i principi che lo regolano.

Alla raffineria Condor, sita in località Musocco, il rappresentante della CISL in sede di C.I. e componente dell'esecutivo provinciale della stessa ha rassegnato le proprie dimissioni da tale incarico, imitato ben presto da altri ventitre lavoratori della stessa organizzazione. I motivi che hanno originato tale comportamento venivano successivamente chiariti dal di-

missionario presidente Luigi Galli in una lettera nella quale dichiarava:

« dal 1953 ad oggi, attraverso tutta una somma di difficoltà e malgrado lo scarso appoggio dei miei ex dirigenti in seno allo SPEM (CISL) ho lottato con tutte le mie energie quale componente la C.I. della Condor in difesa dei lavoratori. Più volte i sopracitati dirigenti hanno esercitato verso di me pressioni di vario genere affinchè non mi affiancassi alla corrente CGIL.

Mi si è detto di non prendere iniziative in comune con gli elementi della CGIL. Non lo potevo fare e non l'ho fatto. Mi si è detto di discriminare, di rallentare le azioni unitarie. Non lo potevo fare e non l'ho fatto e non lo farò mai.

Di fronte ad un ennesimo tentativo scissionistico, operato ufficialmente dallo SPEM che prendeva a pretesto il correttissimo manifesto elettorale del SiLP (CGIL) in occasione della rinnovazione della C.I. in seno alla SNAM per ordinare a tutti i suoi dirigenti o attivisti di

La giustezza di questi principi è dimostrata pure dalle adesioni e consensi (he le CGIL riscuote da appartenenti ad altre organizzazioni sindacali. Tali adesioni non sono frutto di particolari circostanze ma sono la diretta conseguenza di decisioni lungamente meditate.

Nello stesso modo sappiano quindi meditare anche i dirigenti della CISL e della UIL della Innocenti.

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FABBRICA SUL LA MBRO 3

I licenziati iniziano la lotta

Per imporre l'osservanza della legge - Le decisioni dell'assemblea

Il 4 agosto alle ore 21 presso la CCDL di Milano, si è effettuata la riunione dei 100 licenziati della Innocenti.

Numerosissimi, gli interventi che sotto la Presidenza del segretario della FIOM e Dalia con i loro interventi, misero a fuoco il comportamento della Direzione Innocenti per ottenere il nulla osta dell'Ispettorato Prov. del Lavoro: esigenze « tecnicoeconomiche » ribadivano allora il dott. Fasciano e il sig Tampieri.

A tutt'oggi circa 300 operai sono stati assunti. Ma mentre il contratto naz. del Lavoro precisa che in questi casi i primi ad essere assunti debbano proprio essere i licenziati per « esuberanza » il dott. Fasciano e il sig. Tampieri non hanno ritenuto dover rispettare tale clausola.

Durante la riunione, tutti gli intervenuti hanno ribadito la ferma volontà di proseguire e intensificare l'azione intrapresa perchè la Innocenti venga bollata come già per la FIAT.

Il dott. Fasciano ha avuto carta bianca dal sig. Innocenti. Questa fabbrica è stata all'avanguardia (lettere a casa dei lav. -- licenziamenti discriminati — provocazioni, soprusi delle libertà democratiche, intimidazioni ecc.).

I lavoratori tutt'ora disoccupati (oltre 1'80%) sanno pero ancora lottare: il loro spirito, la loro coscienza di classe non è venuta meno. E non poteva essre diversamente per i lavoratori che non piegarono di fronte ai tedeschi e ai loro scagnozzi fascisti.

E vogliono lottare nello spirito e nell'osservanza delle leggi della Repubblica fondata sul lavoro, e vogliono lottare per far rispettare lo spirito e le leggi della Repubblica Italiana.

L'Uff. Prov. del Lavoro ha cercato di conciliare le tesi padronali con quelle dei sindacati dei lavoratori: pure il Ministro Vigorelli ha avuto modo di interessarsi, più o meno direttamente. Di fronte alla intransigenza padronale i Sindacati hanno cercato una strada che fosse il meno dolorosa possibile per i colpiti dall'odio di classe apertamente dimostrato in quell'occasione. Mai i Sindacati furono convinti delle ragioni che adduceva Fasciano; i fatti susseguitisi lo stanno a confermare.

I 100 licenziati si rivolgeranno quindi a tutte le autorità italiane: i 100 licenziati sono altresì convinti che di fronte ai fatti lo stesso Ufficio prov. del Lavoro, lo stesso Ministro Vigorelli vorranno riconoscere la « giusta causa » di questi lavoratori dell'industria.

I 100 licenziati si rivolgeranno alla comm. Parlamentare per l'inchiesta delle fabbriche.

Tutti debbono sapere chi è il « padrone delle Lambrette » chi sono i Lauro, i Fasciano e tanti altri.

I 100 sanno altresì che la lotta condotta fuori dalla fabbrica, torna anche a vantaggio dei loro compagni in fabbrica,

soprattutto a vantaggio dei 300 da poco assunti. Non lotta contro i 300 ma lotta perchè alla Innocenti ritorni la democrazia e la libertà.

I lavoratori di tutto il mondo hanno lottato per allontanare i pericoli di guerra: i disoccupati della Innocenti certi di riscuotere la solidarietà dei loro compagni in fabbrica, lottano perchè lo spirito di Ginevra entri anche nei reparti e negli Uffici dello stabilimeno di Lambrate.

Lettera dei licenziati ai lavoratori dell' Innocenti

Cari amici e compagni di lavoro della Innocenti, Sono i vostri compagni di lavoro, licenziati nei dicembre del 1954, che vi scrivono. Da lunghi mesi noi abbiamo cercato invano una occupazione, ma purtroppo finora con esito negativo. Voi tutti siete a conoscenza dell'increscioso inci-

La Magistratura condanna Innocenti (continuazione dalla 1' pagina) la Innocenti non si ritenne paga di tale sentenza, e ricorse in appello.

e Un pallone troppo gonfiato scoppia dice un vecchio proverbio e ed è cosi infatti perchè ogni cosa ha un limite.

Alla Fiat di Torino l'operaio Concetti della C.I. presa una guardia che si trovava in borghese nel reparto lo accompagna fuori; per questo fu licenziato dalla direzione che come quella della Innocenti si ritiene libera di fare e disporre ciò che meglio crede nella fabbrica, di calpestare anche le leggi italiane.

Non così la pensa la magistratura che con una sentenza che le fa onore ha condannato, su denuncia dell'operaio stesso, la FIAT.

Con gioia tutti i lavoratori salutano questa sentenza che dimostra oltre a tutto che anche i grandi e potenti monopoli possono essere condannati, devono anch'essi rendere conto del loro operato di fronte alla giustizia. Ma il fatto dell'operaio della FIAT non è il solo; quanti sopprusi illegalità sono state commesse dalla Innocenti? E' certo però che non e lontano il giorno in cui anche la direzione della Innocenti dovrà fare i conti con la giustizia.

A dimostrazione di come le leggi vengano calpestate basti citare un ennesimo e recente fatto: l'operaio Cristilli fuori dalla fabbrica affermava che: e con la situazione insopportabile che si era creata nella fabbrica, a sapere che distribuendo dei volantini sarebbe stato licenziato con il trattamento delle 1200 ore di liquidazione, lo avrebbe fatto ».

Una guardia udito ciò lo riferiva alla direzione e l'operaio Cristilli veniva quindi chiamato ed ammonito che era passibile di licenziamento, di stare attento per il futuro perchè per ora era solo un avvertimento...

Questo è un fatto, molti altri sono già stati denunciati dal nostro giornale.

Anche alla Innocenti esiste quindi un corpo di guardia adibito a tutti i servizi ed è tempo che esso rientri nei limiti dei compiti e delle funzioni che spettano ai sorveglianti e che sono stabilite dalla legge affinchè sia ad essi tolta l'attribuzione di una qualsiasi possibilità di menomare la libertà individuale che ad essi la legge nega.

dente di Toffanin, e certamente avrete compreso come solo la disperazione puo aver portato ,questo vostro compagno di lavoro, che ha diritto di guadagnare il pane per sè e per la sua famiglia al pari di tutti noi, ai gesto inconsulto.

Noi non intendiamo continuare la nostra estenuante ed inutile ricerca, abbiamo diritto al lavoro, abbiamo diritto ai rispetto delle leggi. Per questo, a conoscenza che più di 300 lavoratori sono stati assunti dall'Innocenti, abbiamo iniziato un'azione per obbligare l'innocenti al rispetto della legge sul collocamento, che ci dà diritto di precedenza in caso di assunzioni. Siamo lieti che trecento lavoratori abbiano trovato lavoro, vorremmo fossero anche di più, ma abbiamo diritto pure noi di ritrovare ii nostro posto al vostro fianco. Già ci siamo rivolti all'Ufficio del Lavoro, ed al Prefetto, verremo anche presso la Direzione Innocenti a far valere le nostre ragioni. Oggi, come ieri, abbiamo bisogno della vostra solidarietà, e siamo certi che non mancherete di darcela con tutta coscienza.

I compiti che competono ai sorveglianti nei limiti della legge sono:

) i sorveglianti svolgano la loro attivita di vigilanza o custodia delle proprietà mobiliari o immobiliari, sempre in uniforme;

i sorveglianti non possono compiere indagini di alcun tipo nei confronti dei lavoratori nè intervenire per motivi disciplinari verso operai, tecnici o impiegati;

i sorveglianti debbono mantenersi fuori dei reparti e dagli uffici durante il periodo lavorativo in quanto ai rapporti di lavoro e disciplinari non possono che presiedere i capi appositamente designati dall'azienda; analogamente i sorveglianti debbor o mantenersi fuori dai refettori durante la refezione, per il fatto ovvio che la loro presenza ha un significato evidente di limitazione delle libertà personali dei lavoratori;

i sorveglianti non possono eseguire perquisizioni all'ingresso dei lavoratori nelle aziende le quali oltre ad essere una limitazione della libertà personale, non hanno alcun riferimento con i compiti di sorveglianza del patrimonio aziendale.

Queste sono anche proposte che formuliamo affinchè la legge venga ristabilita nelle fabbriche e siano salvaguardati ai lavoratori i diritti costituzionali.

Sia chiaro però che la situazione creata natie fabbriche non può essere risolta con delle sentenze, ma spetta alle autorità del governo intervenire.

Dal canto nostro, sistematicamenre continueremo a denunciare ogni sopruso convinti in ogni caso che le denuncie hanno valore soltanto se seguite dalla azione di tutti i lavoratori.

ACQUISTATE

Fabbrica su Lambro

presso l'edicola di Lambrate

E' di pochi giorni fa la notizia che alla Innocenti S.G. e stata riconfermata la condanna al rimborso per le differenze sul premio di produzione, sull'indennità di caro pane, sul coefficente della gratifica natalizia, sull'indennità sostitutiva mensa più le spese processuali.

La sentenza della magistratura milanese non solo ha reso giustizia a dei lavoratori, ma reso chiaro a tutti che l'indennità sostitutiva mensa, va pagata in caso di licenziamento per intero.

Perché dunque i componenti la C.I. della CISL e dell'UIL hanno firmato un accordo con la direzione che limita il pagamento di indennità mensa al 40% anziché il 100%? Imperizia, incapacità sindacale? Eppurc il rappresentante la FIOM aveva ripetutamente chiarito in CI del perchè della sua opposizione a tale accordo che si è concluso senza la sua firma di approvazione. Noi vorremmo poter credere che la firma a tale accordo sia stato un errore in buona fede, ed invitiamo i rappresentanti della CISL e UIL in C.I. a non prestarsi ingenuamente a firmare accordi che svuoterebbero di ogni contenuto la sentenza della magistratura.

Ai lavoratori dell'Innocenti si pone la necessità che l'accordo firmato venga annullato e venga rispettata la decisione della magistratura. Tale azione diverrà di facile applicazione se i lavoratori la richiederanno con la forza necessaria convinti della giustezza di causa.

Il sindacalista

Agli svizzeri il benvenuto di S. E. Mons. Montini, agli operai la mensa ridotta

1.500 Svizzeri entusiasti del nostra prodotto, hanno visitato in questi giorni i reparti Lambretta. Curiosità, attenzione, soddisfazione trasparivano dai loro volti. E, ben ne avevano le ragioni. Anche a noi piacerebbe visitare altre fabbriche vedere e conoscerne i mezzi di produzione in atto. Una richiesta di tal genere l'avevamo fatta 1 o 2 anni fa al nostro CRAL perchè assieme con l'ufficio propaganda della nostra ditta facesse si che il nostro desiderio divenisse realtà. Putroppo si vede che la nostra richiesta è caduta nel dimenticatoio, e siamo del parere di rinnovarla con la speranza di migliori risultati.

S. Ecc. Mons. G. B. Montini e il sindaco di Milano dr. Ferran hanno dato il benvenuto agli elvetici che si erano dati convegno per ore 11 al parco, ma siamo certi che anche per loro non sarebbe stato facile trovare le parole adatte, se avessero saputo che nel frattempo nella mensa dello stabilimento veniva ridotta a metà la razione del secondo piatto per tutti i lavoratori.

I lavoratori della Innocenti mentre approvano e apprezzano la visita degli svizzeri, sia il gesto delle autorità cittadine non possono far passare sotto silenzio il loro biasimo per il gesto compiuto dalla direzione della Innocenti.

4 FABBRICA SUL LAMBRO
IN CONSEGUENZA
AL DRAMMATICO CASO TOFFANIN
L a Fiat condannata dalla Magistratura Alla Innocenti come alla Fiat Lo stato di polizia deve cessare Direttore Responsab. LEONARDO BANFI Autorizzazione Tribunale di Milano in data 31.124953 - N. 3259 Tip. N. Pagani - Milano - Via Termopili 10

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