Iskra1

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battiamo la villani e la previenine

Qualcuno potrebbe pensare che e vere un articolo eggi o (a distanza di tre settimane) sui gravi fatti di Bologna e di Rema, quando ormai tutti i più autorevoli giorna li hanno già scritto e riscritto, sia una cosa ridicola. In effetti lo sarebbe se noi ci proponessimo di fare un articolo di cronaca su tali fatti, invece, cercheremo di fare un'analisi politica che ci permetta di fare una critica seria su fenomeni come quello della "autonomia operaia" e dell'estromiemo. Primo punto fondamentale secondo noi, è tana ferma condanna a quelle organizzazioni °quadri° che hanno provocato gli incidenti di Bologna e di Roma e parallelatonte una ferma condanna al comportamento tenuto dalla polizia a Bologna, che ha determinato la morte del giovane compagno Pranneeco LOrueso militante sinistra.

Dicevamo, ferma condanna a quelle organizzazioni ohe fanno violenza, con le " magnum" e le "P 387 linea pratica della loro politioa(oome per esempio "autonomia operaia") o che raccolgono intorno a se stesse alcuni giovani, che in gran parte in buona fede, vengono mano' orati da una mano che non può che essere fascista. Questa affermazic ne non deve rimanere una sterile accusa priva di spiegazione, ed è per questo che la vogliamo ora spiegare secondo le teorie del Marxiemo-Leninismo, basi fondamen tali di un comunista e di un vero

rivoluzionario. Queste organizzazic ni, e lo ammettono, ei pongono com£ obbiettivo, quello di abbattere le istituzioni dello stato borghree ir cui viviamo, obbiettivo giusto, se ; vogliamo veramente la società in una società socialista. Ma non ca '' piscono che per far ciò, è neoesea rio abbattere i pregiudizi borghe ei radicati,purtroppopancora in lar ghe rause della popolazione, e che per abbattere questi pregiudizi è indispensabile lottare all'interno delle istituzioni borghesi, e coste ' nere una lotta dura al fianco dei partiti e delle organizzazioni delà la classe operaia. Non serve quindi come fanno questi, porsi contro alleí cinese operaia e alle cue organizzazioni, pnrchè ciò vuol dire portare acqua al mulino della reazione.

Dal libro di LENINt" ESTREMISMO

INFANTILE DEL COMUNISMO".

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MALATTIA
APPUNTO PERCHE IN EUROPA OCCIDENTAmi LE LE ?ASSE ARRETRATE DEI LAVORATO1 di 41.111~111.1111111111111111.1r

RI*.13 DEI PICCOLI CONUMNI,SONO prak .

THOFONDAMENTE CHE In RUSSIA IMBEVUTE

PREGIUDIZI DEMOCRATICI BORGHESI E 1,ARLAKENTARI,APPUNTO PER QUESTO I 'COMUNISTI POSSONO (E DEVONO)CONDURRE )7NA LOTTA LUNGA,OSTINATA,CHE NON SI

FERMI D' INNANZI A NESSUNA DIFFICOLTA' tER usgaNcTARR,DISSIPARntE SUPERARE ; QUESTI PREGIUDIZI.D'altra parte c'è la lotta degli universitari di tutta atalia,ura lotta ~s'altro giusta anche se vogliamo affermare che, diven terebbe una lotta inutile e perdente, se ecendesee ad uno sterile scontro ifinico,contro chi lo scontro fisico vuole,e che la lotta è giustiv, m corretta l'hanno dimostrato le migliaia e migliaia di studentiocesi in pica_ sa in tutt'Italia,per dimostrare il loro pi ,netto rifiuto alle frange .

della provooasionsAgaltrOTbunto fondaientale,perdhè la lotta degli studenti non sia perdente,è quelle di farne una lotta nnitariao nen, corporativar e quindi una lottaci:1,e vada a cercare contatti con il rovl. ento operaio.Qnesto perchè il prole_ tarlato e le masse popolari non pop_ sono epondereenorgio vitali in lot . te perdenti,oho ritarderebbero l'ic iurazione di nnu società, socialista in Italia.Penniano quindi che ogni giovane, gni studente, deve sentirsi investito e deve lottare perché la paroln d'ordine del movimento operrn io (BATTIAMO LA PROVOCAZIONE E CRE.L;, MO LMNITAltra STUDENTI E LAVORATOW, PER IL RINNOVAMENTO DMA SOCIETA') diventi realth,ediventi cavallo di battaglia delle rasze popolari, conquistando coni giorno per giernc la nostra liborth,la nostra emaneip-; zione,la nostra società, moialietu.

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AZIONE e UN OSTR
ilLuM«VE LUOGO

Ci è nenbrato opportnne ft re an arti. colo riguardante il rroblcea eindea_ calo e lo 03123n:tane eal giernalinee dopo aver dibattuto a lungo con ii segretario del eettore autotrasporto aerei delln CGIL CISL UIL Giueeppe Sipalaeaportiare il canto dell'ia contro.

Vorrai piÙ che evidente che la eri ei che si maniZeott con una certe di effetti corecciutiosta determina! do una grande dieoccupasione t che a cua volta gontra fenomeni eenpre più gravied" tensione politica oesa ciale.Queeti fenomeni devono , ~ere' considerati preminenti cia reoL vimento-sindacale t cheAtal moeimpnto operaio in gereralsossi sono con ampi che l eirlotra iteliana gioca la partita del naereiamento e dell'innovazione,oelare del regreeeo involativo,aereconde dall'esito del conflitto molalo in atto.

Ireconti avvenimenti, ohe hanno iuta reeeato gli etudenti,i1 rientro de gli emigrati,l'erarginanione delle donn,indicano che nei proseimi anni ni formerà unregronea mena di errar= gine:ti, le cui melte politiche o eo= cieli non cono nffato definibili per la c'erica di tenetene inetta in nn fatto di maost (tosi grosso. Sarebbe pericoloeo pensare ozio in questa situazione il eindacato, solo,poeea dirigere il movimento popolare verso obiettivi sociali pit avaneeti.La situazione e'ae va formar

dotti pei.oua natura genererà nel con testo fenomeni di ribelliamo ente e di qualunquisme politico tema dacalea tempi sono otretticeiri e non si pongono rimediare in breve i. guasti enormi che la cocieth it .mia na ht accumalato in trentanni di ras gime democristenno. In strumentalia zazioni, da denten, eer provocare divisioni fra oecueati e disoccupati Che in queeti tempiÇelenni pereoraggi del governo mettoro.in atto, sono un eegno del gioco penante che ai conduce contro la-compattenea del movimento opereto. Avitmee aegiernamenti, aneli, Favori, che upecaone

opportuni sella politica sindacale =ebbe elucivoleer eottrarei al problewa di fondo della eocietà italiana. Por un movimento sindacalo genrinamente slanciata l'ambizione, cose alcuni gruppi sostengono, non peto' estere quella di perseguire l'aumento del salario, puntando quindi sui lavoratori aia' asaapatl, ma di voler realizzare 1.'obiettivo di eepensione del lavoro produttivo, in coetanea di nuovi occupati.

Certamente questo erige ben altra direzione politica, ben altri indirizzi °commini e di governo ricmeteo agli attuali.

Ma per il eindaeato none necessarie decisioni piu' nette e sopra tutto maggiore fermezza e coerenza nel praticare e attuare le proprie politiche.

Se una maggiore aunteritai, osala un ido di vivere diverso ma che garantieca a tutti la inerte' del bisogno, dovesse risolverei in una divisione tra occupeti del Nord e dioocrnpati del Sud, giovani inocoupati,' che sentono sopratutto la necessita' vitale di libererei dallo spettro dell'indegenza, la nostra cocieta' andrebbe certamente verso, ebocchi, oggi, imprevedibili.

Da qui la accendte.' che, se da una parte, il sindacato, venga fatta un'antocritica, dall'altra i giovani nel nindaeato o con il sindacato o non sicuramente oontro, poneono dare un grande e fondamentale contributo per l'avanzata delle claree operaia delle masse popoAri.

Cs_1 , rE2a. T ,4* ATO él- r à C1 7 Ä Lit" P22.211k? ;-;1)CC72:2!),L1A zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBArnMISTE
zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA Alcune immagini della Sessione straordinaria del C.C. del Partito Comunista spagnolo tenutasi a Roma.
SPA 01

DE NDI iNISTIA

IA BILE R TUTTI

La democrazia è indivisibile, socialismo nella democrazia e amnistia per tutti, il Comitato Centrale del Partito Comunista di Spagna (PCE) si è presentato a Roma —« urbi et orbe »

Con le parole d'ordine zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

il 28 luglio 1976.

Usciva dalle catacombe della clandestinità, dopo 40 anni di lotta eroica per la democrazia.

La riunione del Teatro delle Arti che ben si può definire storica ha suscitato un enorme interesse, sia per il suo carattere di affermazione categorica della volontà democratica del PCE, che per la presenza solidale della maggioranza delle forze spagnole di opposizione e di quelle dell'arco costituzionale italiano, e per l'importante momento politico della Spagna, in cui tra le questioni chiave è la legalizzazione del PCE.

La proibizione del PCE », scrive il giornale cattolico madrileno « Ya », « non è soltanto un'ingiustizia per il fatto che toglie i diritti ad una percentuale importante della popolazione, ma è anche un grave errore politico ».

Circa cento intellettuali di prim'ordine hanno denunciato, in uno scritto al governo, l'intenzione di emarginare il PCE.

La battaglia per la democrazia, della quale è oggi una componente essenziale la legalizzazione del PCE », ha affermato il compagno Santiago Carrilio, « bisogna combatterla davanti all'opinione pubblica e con la sua partecipazione ». E davanti all'opinione pubblica è

apparsa, a viso scoperto e con tutte le conseguenze, la massima direzione del PCE, non attendendo una legalizzazione concessa dall'alto, ma imponendola di fatto.

Pochi giorni dopo, gli operai di diverse aziende di Gijón (Asturie) scendevano in sciopero, esigendo la legalizzazione del PCE.

Nei discorsi dei dirigenti comunisti spagnoli una cosa spicca vivamente: non soltanto la capacità di lotta di un partito che ha resistito e vinto le prove píù dure sotto una feroce dittatura fascista, ma anche la capacità dello stesso partito di sviluppare la teoria marxista in un profondo processo di elaborazione autonoma.

Le parole dei rappresentanti dell'opposizione democratica sono state un valido riconoscimento dell'importante ruolo del PCE nella vita nazionale.

L'intervento del compagno Enrico Berlinguer, segretario generale del Partito Comunista Italiano, ha testimoniato una fratellanza e una solidarietà esemplari tra due partiti comunisti, testimonianza per la quale la Pasionaria ha avuto parole di ringraziamento piene d í emozione.

Tutto indica che questa di Roma sarà l'ultima riunione del Comitato Centrale del PCE all'estero.

Il nostro partito non soltanto esce vigorosamente alla luce del giorno, ma espande la luce delle sue soluzioni democratiche per i gravi problemi della Spagna.

Roma 28 iusen 1976 Teatro delle Arti

In alto: il manifesto diffuso in occasione della riunione del Comitato Centrale a Roma.

À
Lià.bai",511516~
LA DEMOCRAZIA E' OVDIVISIBILE
SESSIONE STRAORDINIARIA DEL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA SPAGNOLA APERTO ALLE FORZE POLITICHE DEMOCRATICHE SPAGNOLE E ITALIANE

progetti Ä riformistl nel settore sindacale ». Benché I riferimenti alla CNS alle sue strutture non avessero sempre la profondità desiderata, ciò che venne evidenziato furono gli sforzi realizzati dai governo e dalle forze conservatrici per imporre li pluralismo sindacale e, mediante manovre discrirninazioni, per cercare di divi. dere le diverse componenti del movimento operaio. «Siamo convinti che gli accordi di unità supereranno tali propositi, ma non possiamo non considerare la gravità che comportano », dichiarò Marcelino Camacho, alludendo ai Coordinamento di Organizzazioni Sindacali (CC.00., USO, UGT). appena creato.

Tutti i relatori Camacho, Sartorius, Muriiz Zapico, Ariza y Cipriano Garda — misero t loro interventi nella prospettiva di Ä marcia accelerata verso il sindacato ». La totalità degli interventi delle delegazioni presenti si riferirono a questo tema, che è stato senza dubbio il più controverso di tutti i temi trattati. Negli altri interventi è rimasto chiaro che Le Commissioni Operaie, con la diversità che le caratterizzano, possiedono una straordinaria unità rispetto a questioni tanto fondamentali come la necessità di una politica di alleanze, l'appoggio e la partecipazione del movimento operaio negli organismi unitari dell'opposizione democratica, le rivendicazioni immediate e le forme di azione e organizzazione nelle quali dovrà plasmar« si li movimento dei lavoratori,

RINSALDARE

LE STRUTTURE

diversi interventi succedutisi net dibattito misero In evidenza che durante l'ultimo periodo, In vista di questa Assemblea Generale, si sono riportati risultati Importanti nel rafforzamento organizzativo delle CC.00. La riunificazione in Euzkadi delle due strutture esistenti, CONE y CECO nelle COE (Comisiones Obreras de Euzkadi); la V assemblea delle CC.00. delle Galizia e la massiccia celebrazione — con molte manifestazioni — del X anniversario della fondazione della Commissione' Operaia Nazionale della Catalogna apparvero come chiare espressioni dei progressi realizzati. Nelle relazioni e negli interventi si insistette particolarmente sulla straordinario favore con il quale era stato accolta la distribuzione dei buoni. « SI tratta di una pre-tessera, di un primo legame organizzato con le migliaia di lavoratori che finora hanno seguito gli orientamenti di lotta di CC,00. », disse Marcelino Camacho.

L'importante significato che assume la distribuzione dei buoni per li consolidamento di massa delle strutture di CC.00. venne messo In risalto da

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molte delegazioni, come quella di Madrid, la quale, attraverso la parola dei metalmeccanico Fidel Alonso, comunicò all'Assemblea che ín quella zona erano stati già superati i 130.000 dei 200.000 inizialmente previsti.

Come una necessità, di fronte al rafforzamento di CC.00., venne anche approvata la costituzione dì un Coordinamento Generale formato da 150 rappresentanti delle diverse zone dello Stato spagnolo e fu approvata con ampia maggioranza la proposta di un nuovo Segretariato Generale composto di 27 membri, ai quale furono incorporati alcuni nuovi dirigenti operai, come i madrileni Jerònimo Lorente e José Torres. espressione anch'essl dei pluralismo ideologico di CC.00.

ALLA TESTA

DELLE RIVENDICAZIONI NAZIONALI

E' assolutamente indispensabile che la classe operaia si ponga alla testa del movimento per le libertà nazionali dei popoli di Spagna », disse nella ella relazione Cipriano Garci. il rappresentante della Catalogna insistette sul fatto che essendo la classe operala della Spagna « una classe operaia unica con identici interessi » doveva assumere il ruolo dirigente nella lotta per le rivendicazioni nazionali e regionali.

Per quanto si riferisce al tema nazionale, la attuale strutturazione organizzative delle CC.00 costituisce un Ä avanzamento » delle sue concezioni. Cosi si presentò l'esistenza di organismi a livello di nazionalità (Ce-

talogna, Euskadi e Galizie). che si era manifestata perfino nel buoni con emissione differenziata in Catalogna. Euzkadi, dove sono stati incorporati i rispettivi colori nazionali

Nell'attuale prospettiva di rafforzamento organizzativo l'Assemblea approvò la convocazione di congressi nazionali in Catalogna, Galizia e Euzkedi — così come anche altri di carattere regionale, provinciale e locale — tanto in prospettive del Congresso di CC.00. (che dovrà svolgersi a breve scadenza) che di fronte al Congresso Sindacale Costituente che le CC.00. pongono come scadenza di tutti i rami del movimento sindacale unitario.

SINDACATO UNITARIO

NON UNICO

L a passione e veemenza di molti interventi acquistò Il suo massimo grado quando si toccò nel dibattito It tema delle esigenze organizzative che si pongono alle CC.00. Un gruppo di delegati, francamente ~Muri°, polche non superava i 65 voti, si pronuncia per la creazione immediata, da quello stesso momento. di un nuovo « sindacato unico » promosso dalle CC.00.

La grande maggioranza (circa 600 voti) manifestò la sua adesione alla prospettiva di un sindacato unitario, democratico, pluralista dal punto di vista ideologico, indipendente da tutti I partiti e dallo Stato, fondato su una prassi di assemblee di fabbriche. A stragrande maggioranza si considerò che, benché rapido e attento ad ogni cambiamento fondamentale della situazione, l'attuale processo di rafforzamento delle strutture organiche di CC.00. è quello che occorre per poter coinvolgere grandi masse di lavoratori-tecnici, professionisti, Impiegati.

! « buoni » furono visti in questa prospettiva come un passo Intermedio e come la forma idonea affinché dalla articolazione di CC.00 come movimento nel passato si potesse arrivare il più rapidamente possibile alla sua configurazione di Ä sindacato df nuovo tipo ». Marcelino Camacho Intervenne nella polemica avvertendo i pericoli di un Ä salto nel vuoto che ci porterebbe alla sola Invenzione di una sigla di più Ä.

In mezzo e un Impressionante silenzio, i pugni in alto. l'Assemblea ricordò la lavoratrice assassinata a Santurca. Alla fine, dimenticando ormai le misure di sicurezza penosamente osservate durante le nove ore che durò l'assemblea, ! delegati st congedarono con le grida di Viva le C-C.00.I Viva la democrazia! Viva 11 Sociali. ami

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ASSEMBLEA GENERALE DELLE COMMISSIONI OPERAIE

VERSO UN SINDACATO UNITARIO

N Dobbiamo porci come obiettivo la "wrealizzazione di una nuova offensiva operaia generalizzata nel prossimo autunno e quindi, il rafforzamento delle strutture organiche delle Commissioni Operaie è una questione fondamentale » dichiarava nei suo Intervento Nlcolàs Sartorius. Con queste parole uno dei leader storici delle CC. 00. riassumeva due delle questioni più dibattute durante l'assemblea: la mobilitazione generale del lavoratori per imporre una situazione democratica Ñ senza esclusioni di nessun genere Ñ e la marcia accelerata verso la riconversione di CC, 00. in un sindacato di classe, unitario e indipendente.

Doppiamente proibita, l'assemblea era costretta a riunirsi nella clandestinità. Questo provoca una serie di limitazioni che alterarono sensibilmente il suo sviluppo. Da una parte l'assenza dei delegati: inizialmente erano previste duemila presenze, ridotte a meno di un terzo; da un'altra parte te condizioni in cui si svolse -- una chiesa di un quartiere popolare di Barcellona — resero difficile il dibattito già di per sé troppo carico per la diversità di opinioni e sfumature.

UNA RISPOSTA AL GOVERNO

i n ogni caso;questa prima Assemblea Generale di CC.00. della Spagna, la prima nella storia, è stata un

successo. Ñ SI tratta di un passo straordinario, pieno dí vivacità nelle discussioni, che dimostra come le CC. 00. costituiscano una forza realmente viva del movimento operaio -, esclamò nella sua allocuzione finale Marcelino Camacho, che un momento prima era stato designato « responsabile Ñ del nuovo segretariato generale eletto dall'Assemblea.

Per il semplice fatto del suo svolgimento nella attuale situazione dl crisi politica, l'Assemblea ha costituito una risposta aperta tanto alla proibizione del governo — dei due governi della monarchia — quanto alla discriminazione che tale divieto rappresentava in relazione ai consentito Congresso della U.G.T. celebrato ritirante la scorsa Ñ settimana santa ». Pur non avendo accettato l'invito ad assistere, le proteste ufficiali di USO e di UGT per il divieto governativo dell' Assemblea ha messo In evidenza ii fallimento dell'atteggiamento discriminatorio dei governo.

Tra i partecipanti, alta Ñ presidenza Ñ eletta dal!' Assemblea, si trovavavano i principali dirigenti storici delle CC.00. Come misura di precauzione di fronte a qualsiasi Ñ incidente la metà di loro era presente al mattino, mentre l'altra metà assisteva nel pomeriggio. Juliàn Ariza, Cipriano Garcia rasturiano Juanln, i madrileni Eugenio Rovo e Tranquiiino Sanchez, gli andalusi Fernando Soto ed Eduardo Saborido... passarono dalla presiden-

za, alternandosi come relatori e come moderatori della discussione.

Nella sala si concentravano e ta : espressione è giusta data la scarsità dello spazio — una grande parte deí migliori dirigenti operai che oggi esistono in Spagna, coloro che sono stati alla testa delle lotte operaie di questi ultimi anni e specialmente della grande offensiva operaia di gennaio e febbraio scorsi, tutti eletti dalle assemblee di fabbrica, di categoria o di zona, come espressione non soltanto dl un formidabile esercizio di democrazia operaia ma anche come una nuova forma di intendere Il sindacalismo.

CONTRO LE MANOVRE RIFORMISTE

i dibattito fondamentale era can' trato sulla situazione attuale del movimento operaio, sulle responsabilità che su di esso incombono nell'attuale momento politico e sulle prospettive che si prefiggono le CC.00. Nella prima relazione presentata, Marcelino Camacho parlò di un movimento operaio inizialmente spontaneo che si denominò Commissioni Operale e che, dopo aver attraversato diverse tappe, affrontò con una sfida storica la propria trasformazione In sindacato.

Uno degli aspetti della attuale situazione analizzata fu quello relativo ai

PubblichialTo etti nna lettera ricevuta da uno studente del qunrtiore.

ro Milano 14 febo 1977

Cari compagni della P.G.C.I., :one uno ctudente del Galilee Galilei e vi scrivo queste. lettera perchè ml sembra che nell'erticolol del 3° nuriso doll'ISERA„ "Atte-eco all'ordine pubblico', siate entrati in contraddizione,Vi morivo qui il porro critiee:-certamente lo forze de/Mordine vanne rerne in condizione di combattere efficacemente la eris.palith corni:te...0.-

0ra io dice:il P.C.I., mi riferisco ad anni fa, ha munge fatto groz eans,re ner toliere le rrri nlle forre dell'ordine cioé per la crilitcrinzeione delle cuddotte, (onesta 4 una COER verissima e indicuttbile, del roto potete anche chiederlo a chi 4 dn pit terreo di voi. nel P.C.I.) questo direermo di emilitarizzazione dello forse di P.S., 4 venuto fuori anche in venti ultimi tempi da -parte restie^e dagli ntenoi, non tutti, agenti di P.S. per la costruzione del sindacato di poli zia e, ripeto scusate, per la, emilitarirrnsiene degli eterei.

Per queeto r'i sembra, annl, ne mono eicaro, che con qmesta frac, siate in contraddizione!

Ma allorri.......! Vegliame.stare in Unir. o cora? un ecnnegne (non del P.C.T)

P.S. Vi prnge vivamente di riepandermi!(anche me la contraddizione mi membra chiara)..

Caro comrano, ti ringraziamo innanzitutto per aver cpedite questa le terno abbia= accettato il tue invito a riepondore. Per quante riguarda la militarizraninne ti invitiamo n rileggere il pezzo che nngun dell'articolo Attacco all'erdinn pubblico :SAREBBE ILLUSORIO RITENERE CM IL 7ENOME70 (della delinquenza) POSSA PSSEREAPPRONTATOSOLO CON QUESTI MEZZ/i0 COL RICORSO AD UNA SrlITA DI STATO DI ASSEDIO. Inoltre rerrerze farti notnre che le campagne di amilitnrinnasiene valgono encors, basti penlare alla corte del cc p* Lorunre dere abbiamo espronco lo sdegno o il dica enno sull'uco r:771. da 2t,.oco della P.8.

I cenpagni della P.G.C.I. (redr,,nione)

ciclo tt2ate in pro7erio

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