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NOTIZIE DAI MUSEI DELLE DOLOMITI
Per proteggere i passeggeri dai virus, le vetture verrebbero dotate di termoscanner, separatori dei posti in plexiglas e filtri per disinfettare l'aria, posizionati in alto. Lo stesso progetto è già stato presentato a Milano, proprio sottolineando le caratteristiche che garantirebbero ai viaggiatori di potersi spostare in modo sicuro. Andrea Zambenedetti
L'Adige | 30 Giugno 2020
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Passi indietro “Limitiamo il traffico ai valichi”
«Il traffico sui passi dolomitici va regolamentato», dice Mario Tonina, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco. «Stiamo pensando ad alcuni controlli», ammette l'assessore al turismo Roberto Failoni, «non ho mai detto di essere contrario alle limitazioni». Sembra dunque si vada verso il... passo indietro: dall'abolizione delle limitazioni al traffico - sostenuta fino all'anno scorso dallo stesso Failoni e dall'assessore altoatesino alla mobilità, Alfreider - alla reintroduzione della misura. La prima domenica d'estate ha riportato la gente in montagna: più di 10mila i passaggi sugli impianti a fune del Consorzio val di Fassa e Carezza, nonostante il tempo fosse incerto e le previsioni ancora peggiori. E si sa quanto incidano le previsioni sulle decisioni dei turisti. «Il traffico sui passi dolomitici va regolamentato: lo dico da presidente della Fondazione Dolomiti Unesco», esordisce Mario Tonina , che è anche assessore provinciale all'urbanistica, all'ambiente e alla cooperazione. «Ne ho già parlato con il consiglio d'amministrazione, e i colleghi di Bolzano e Belluno sono d'accordo: il tema va affrontato». Normale che dopo tre mesi di lockdown e con giornate così calde la gente si muova, prosegue il rappresentante di Progetto Trentino, «ma il patrimonio naturale è così importante e ricercato che va salvaguardato». I dati raccolti negli anni scorsi dovevano servire a trovare una soluzione: «Una soluzione che soddisfi tutti, naturalmente, perché non possiamo impedire di visitare questi luoghi alla gente che voglia farlo». Va trovata una soluzione trasversale, insiste Tonina. «Va fatta una programmazione. Pensando, magari, a una limitazione degli accessi nella stagione estiva. Questo è il principio suggerito dalla Fondazione Dolomiti Unesco». Non possiamo, semplicemente, chiudere i passi, ammette l'assessore, «dobbiamo garantire alternative». I giovani possono arrivare in cima in molti modi, anche in bicicletta, fa intendere Tonina, «ma le persone di una certa età no. Però va garantita anche a loro la possibilità di arrivarci. Allora io dico: perché non usare le funivie anche in estate, invece che solo d'inverno? Investiamo sull'estate. Lo ripeto: perché non utilizzare gli impianti a fune? In parte avviene già, ma solo in parte». La Fondazione Dolomiti Unesco non ha competenze «ma nel consiglio d'amministrazione ci sono assessori regionali e provinciali che invece le hanno: l'impegno è che si facciano carico del problema, lo condividano nelle giunte regionali e provinciali, con l'obiettivo di dare un futuro a questo patrimonio naturale». La parola chiave, sottolinea Tonina, è sostenibilità. «Il riconoscimento di Patrimonio dell'umanità ha garantito alle Dolomiti molte opportunità. Noi, in cambio, dobbiamo garantire la sostenibilità. Nella scorsa legislatura la Provincia di Trento e quella di Bolzano avevano tentato di adottare delle misure di contenimento ma non aveva funzionato. Non è stato garantito, ancora, il futuro di questo patrimonio». «Stiamo pensando ad alcuni controlli del traffico sui passi dolomitici», concede Roberto Failoni , assessore provinciale al turismo. «Non ho mai detto di essere contrario alle limitazioni, ma ogni decisione verrà presa in accordo con la Provincia di Bolzano e il Veneto. E anche i territori, vale a dire la val di Fassa». Il politico leghista conferma che la Provincia sta monitorando i transiti sui passi: «Da 15 giorni uno strumento sta registrando anche il livello dei rumori e intorno al 10 luglio presenteremo tutti i dati. Stiamo cercando di capire come operare. Inutile prendere decisioni prima che vengano comunicati i risultati ufficiali». Dobbiamo capire da dove arrivi il traffico, prosegue Failoni, «e in che misura: dal Trentino?, dal Veneto?, dall'Austria? Quando avremo i dati, decideremo il da farsi».
Corriere delle Alpi | 1 Giugno 2020
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Riaprono da venerdì i musei della Magnifica e la casa di Tiziano
pieve di cadore
Da venerdì i musei di Pieve di Cadore riapriranno le porte per accogliere i visitatori dalle 9,30 alle 12,30 e poi dalle 15,30 alle 18,30.«Abbiamo attuato con attenzione le disposizioni per il contenimento del contagio», afferma il direttore dei musei della Magnifica, Matteo Da Deppo , «confrontandoci anche con gli altri musei del Veneto. Anche se in giugno prevediamo attività parziale, per noi sarà ugualmente importante perché rappresenta una ripartenza fondamentale in vista dell'estate». La soddisfazione di Da Deppo è condivisa anche dalla curatrice del museo dell'Occhiale, Laura Zandonella: «La ripartenza è fondamentale per il ritorno alla normalità», afferma, «abbiamo valutato di aprire a giugno per permettere alle strutture di adeguarsi alle normative e di accogliere i visitatori in totale sicurezza. Il museo sarà aperto nel fine settimana e, su prenotazione, anche negli altri giorni della settimana. Non vediamo l'ora di accogliere nuovamente i visitatori e mostrare loro quelli che sono i tesori artistici della nostra terra».La casa natale di Tiziano, a causa degli spazi ristretti, sarà visitabile solamente su prenotazione. Prenotazione che va fatta via email a Info@magnificacomunitadicadore.it, oppure al telefono 0435 32262. --V.d.
Alto Adige | 4 Giugno 2020
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Riaperto il museo e prolungata la mostra San Martino in Badia
san martino Il Museum Ladin Ciastel de Tor a San Martino in Badia ha riaperto le porte. Alcune sale espositive dovranno restare chiuse al pubblico, in compenso si è voluto prolungare la durata dell'attuale mostra temporanea fino al 13 settembre. Si tratta di una mostra d'arte con opere di artisti contemporanei, esposte al museo nel contesto del progetto "Trienala Ladina 2019" dal titolo «Le post è la lerch - Il luogo è lo spazio». Quella in corso è la sesta edizione della Trienala Ladina, un concorso al quale si potevano candidare gli artisti delle cinque valli ladine dolomitiche. Le tre vincitrici ed i due vincitori, Annatina Dermont, Yvonne Gienal, Karin Schmuck, Claus Soraperra e Tobias Tavella, hanno potuto esporre le loro opere al museo. E.D. ortisei. Dopo settimane di stop forzato dei lavori, si sono aperti cantieri importanti ad Ortisei, come ad esempio quello del primo lotto, su quattro, lungo la strada Sacun in zona San Giacomo. «Pur trattandosi di soli 100 metri, ma proprio a causa la zona impervia, i lavori risultano essere particolarmente impegnativi e costosi», questo il commento della vice sindaca Lara Moroder.«Nello specifico il pericolo maggiore riguarda le possibili infiltrazioni d'acqua. Il costo complessivo ammonta a 263 mila euro Iva compresa, di cui 211 mila per i lavori e 52 mila per la progettazione», spiega Moroder.Per questo primo lotto la fine dei lavori è prevista per fine giugno. Gli altri lotti sono previsti più in basso verso Ortisei, più precisamente alla curva della Madonna, all'altezza dell'inizio del sentiero "Del Dialogo" verso la zona Col de Flam e l'ultimo si trova tra la piazza della Chiesa e la parte superiore della canonica. Tutti tratti, al momento, malmessi. Tra l'altro la zona di San Giacomo è ancora priva della spartizione delle acque bianche e nere, ma per ora non si prevedono interventi. S.Z.©RIPRODUZIONE RISERVATA
Trentino | 19 giugno 2020
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Il Museo geologico punta sulle iniziative "in esterni"
di Francesco Morandini PREDAZZO Ha riaperto il Museo geologico di Predazzo, con tutte le precauzioni richieste per evitare il contagio da Covid19: ingresso e uscita separate e percorso obbligato lungo la sede espositiva, dove fino al 12 luglio si potrà ammirare anche la mostra di Irene Trotter. «Pochi i visitatori in questi giorni - ammette Rosa Tapia, che cura gli eventi del Museo - confidiamo comunque sui residenti e sulla mostra di Irene... perché l'ingresso è ridotto a solo un euro». Ma le speranze sono rivolte soprattutto all'estate e ai turisti, grazie a una programmazione rinnovata con proposte all'aperto. L'impegno è sempre quello di offrire nuovi sguardi sul territorio, una lettura ampia e trasversale del "bene Unesco" che permetta di comprendere il valore geologico del patrimonio e la storia del territorio. Fra le novità "Dolomiti, paesaggi sublimi", passeggiate attorno a Predazzo accompagnati da esperti per parlare di sostenibilità ambientale, cambiamenti climatici, morfologia del paesaggio, mitologia e identità nelle Dolomiti. Previsti due turni: alle 15 e alle 17 per gruppi con più di 10 persone. Ogni venerdì dal 3 luglio ci sarà "Geologia in bicicletta", una pedalata alla portata di tutti tra Ziano e Predazzo alla scoperta del paesaggio geologico della Val di Fiemme, accompagnati da un esperto del museo e da un istruttore di mountain bike. Sulla montagna sono previsti, tutti i mercoledì dall'8 luglio, guidati da un geologo, due itinerari di geotrekking verso la Torre di Pisa alla scoperta dell'atollo del Latemar e verso il Monte Agnello sulle tracce della Pompei del Triassico. Per il teatroscienza riservato a bambini da 6 a 12 anni, le protagoniste saranno le donne. In museo "Petra e la signora Curiosità" propongono un viaggio nel tempo geologico che svela inattesi collegamenti con il presente. Con Petra, mascotte del museo protagonista della guida cartacea "Al museo con Petra", fresca di stampa, si potrà visitare il museo in autonomia con una traccia per