2 minute read

3.3.2 Analisi del traffico nelle Dolomiti Patrimonio UNESCO

Veneto orientale con le destinazioni dolomitiche, portando sino a Ponte nelle Alpi (Belluno), dove si congiunge alla S.S. 51 di Alemagna.

In subordine rispetto alle autostrade, ma fondamentali per i collegamenti, sono le strade statali o regionali che si estendono nelle valli principali (Val di Non e Val di Sole, Val di Fassa, Val Gardena/Gröden, Val Pusteria/Pustertal, Val di Piave/Valle del Boite). Queste strade non hanno uno scopo prettamente turistico, ma sono anche utilizzate per gli spostamenti quotidiani dei residenti e per gli scambi fra i più importanti centri regionali (ad esempio Belluno, Bolzano/ Bozen, Brunico/Bruneck, Trento) e le aree rurali. Da qui si dipana la viabilità all’interno delle valli ed in direzione dei singoli punti di accesso ai sistemi dolomitici. A completare il quadro dei collegamenti vi è, infine, una vasta rete stradale che, attraversando i passi alpini, consente il passaggio tra le diverse valli.

3.3.2 Analisi del traffico nelle Dolomiti Patrimonio UNESCO

Analizzando i valori annuali del traffico giornaliero medio (TGM) per l’anno 2010, si rileva una situazione disomogenea del traffico nell’area di studio. Nel 2010 i valori di TGM più elevati sono stati registrati nelle valli che ospitano i più importanti collegamenti di raccordo, gli insediamenti urbani, le autostrade e le strade interregionali. Tale dato riguarda in particolare la Val Pusteria/Pustertal lungo l’asse San Candido/Innichen-Bressanone/Brixen in Alto Adige, l’alta e media Valle del Piave nel bellunese e le valli di Sole e di Non in provincia di Trento. A prevalere su queste strade è però il traffico dei pendolari nei giorni feriali, mentre il traffico legato al tempo libero riveste un ruolo secondario.

Al contrario, il TGM rilevato dalle centraline all’interno del territorio dolomitico26 evidenzia valori medi annui molto bassi.

Confrontando i valori del TGM nel fra gli anni 2004 e 2009, si nota un aumento registrato in quasi tutte le postazioni di rilevamento dei flussi. Questo aumento non è stato omogeneo in tutte le Dolomiti Patrimonio UNESCO: i maggiori incrementi sono stati registrati ad Andalo (postazione n. 11, Sistema 9) e Montal (postazione n. 36, Sistemi 5-6).

Per le province autonome di Bolzano/Bozen e Trento è stato possibile analizzare i dati rilevati dalle postazioni permanenti anche in forma disaggregata, determinando il TGM per il solo periodo estivo. Il confronto tra il TGM estivo e quello annuale permette

26 Ai fini dell’indagine sono state selezionate le centraline di rilevamento del traffico che si ritenevano essere più esposte ai flussi di traffico in entrata e in uscita dall’area dolomitica (si veda come riferimento il paragrafo 2.3).

Figura 21: il traffico giornaliero medio nelle Dolomiti Patrimonio UNESCO per l’anno 2010 (fonte: EURAC).

Figura 22: confronto del traffico medio giornaliero annuale fra gli anni 2004 e 2009 (fonte: EURAC).

This article is from: