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1.1 Obiettivi del progetto e domande della ricerca
Figura 1: il territorio delle Dolomiti inserito nella World Heritage List (fonte: Nomination of the Dolomites for the inscription on the World Heritage List UNESCO, 2009).
Sebbene nella letteratura scientifica non sia stata tuttora sviluppata una metodologia univoca per stimare in modo diretto l’effetto dell’iscrizione di un sito nella World Heritage List sull’aumento dei flussi turistici (Tisdell, Wilson, 2002), è presumibile che il riconoscimento UNESCO ottenuto dalle Dolomiti possa rappresentare un ulteriore motivo di attrazione per un’area già caratterizzata, seppur con differenze qualitative e quantitative (ASTAT, 2010), da una rilevante incidenza del fenomeno turistico. Un ulteriore aumento dei flussi turistici e degli impatti a esso connessi potrebbe dunque costituire una sfida all’integrità delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, in particolar modo in alcune aree hotspots, che già attraggono numerosi visitatori ogni anno. Questo rischio è già stato evidenziato nella prima valutazione della candidatura effettuata dall’International Union for the Conservation of Nature (IUCN). Con lo scopo di conservare il sito, l’IUCN ha quindi espressamente inserito fra i requisiti fondamentali per il mantenimento dello status di Patrimonio UNESCO4 lo sviluppo di una stra-
4 In accordo con l’articolo 11 (4) della Convenzione Riguardante la Protezione sul Piano
Mondiale del Patrimonio Culturale e Naturale (UNESCO, 1972) meccanismo sanzionatorio previsto per il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati con l’inserimento di
tegia generale (comprehensive) per il turismo nel Bene (propriety), “che tenga considerazione in modo appropriato i collegamenti con la regione [dolomitica] in senso più ampio” (IUCN, 2009). Un primo passo in tal senso è già stato compiuto: tramite il processo di candidatura e la conseguente iscrizione nella World Heritage List, lo Stato italiano (facente parte della Convenzione) e le amministrazioni regionali, provinciali e locali coinvolte, si sono impegnati ad assicurare la protezione, la conservazione, la presentazione e la trasmissione alle future generazioni del Patrimonio Naturale5 . Si può dunque affermare che, già in fase di candidatura, le singole province hanno espresso l’intento di sviluppare non solo nelle aree core e buffer delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, ma anche nelle aree circostanti, un modello di turismo sostenibile. Ciò si riflette in quanto espresso dal Management Framework delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, documento presentato in fase di candidatura che contiene una serie di indicazioni sulla gestione turistica sostenibile del sito. Fra i principali obiettivi indicati dal documento viene infatti evidenziato quello della “promozione di una transizione graduale da “turismo di massa” verso forme di “turismo di qualità ed escursionismo responsabile” (Provincia di Belluno, Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige/Autonome Provinz Bozen – Südtirol, Provincia di Pordenone, Provincia Autonoma di Trento, Provincia di Udine, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 2008).
Sulla base di questi presupposti, il presente studio si è proposto di sviluppare della strategie generali che possano indirizzare il fenomeno turistico nelle Dolomiti e nella “regione dolomitica in senso più ampio” verso una compatibilità con: • I principi fondamentali della Convenzione per la protezione dei Patrimoni Mondiali Culturali e Naturali (UNESCO, 1972); • Le raccomandazioni contenute nella valutazione dell’IUCN relativa alla candidatura delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità (IUCN, 2009); • Gli obiettivi e le azioni concrete previste nel Management Framework delle Dolomiti
Patrimonio UNESCO (Provincia di Belluno, Provincia Autonoma di Bolzano – Alto
Adige Autonome Provinz Bozen – Südtirol, Provincia di Pordenone, Provincia Autonoma di Trento, Provincia di Udine, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 2008).
una Proprietà nella World Heritage List è l’iscrizione della Proprietà stessa nella List of
World Heritage in danger. Ciò si verifica qualora la proprietà sia minacciata da elementi di vario tipo, fra cui progetti di sviluppo turistico che possano mettere a rischio le caratteristiche specifiche della Proprietà stessa. 5 Dalla Convenzione Riguardante la Protezione sul Piano Mondiale del Patrimonio Culturale e Naturale (UNESCO, 1972): “Each State Party to this Convention recognizes that the duty of ensuring the identification, protection, conservation, presentation and transmission to future generations of the cultural and natural heritage referred to in Articles 1 and 2 and situated on its territory, belongs primarily to that State. It will do all it can to this end, to the utmost of its own resources and, where appropriate, with any international assistance and co-operation, in particular, financial, artistic, scientific and technical, which it may be able to obtain”.
• I criteri di sostenibilità per il turismo riconosciuti come stato dell’arte a livello europeo e globale.
Gli obiettivi principali del presente documento sono dunque: • La valutazione, sia qualitativa sia quantitativa, dello status quo e dello sviluppo recente del fenomeno turistico – ricreativo nell’area delle Dolomiti Patrimonio UNE-
SCO.
• L’evidenziazione delle criticità e delle minacce all’integrità del Sito correlate al fenomeno turistico – ricreativo di cui al punto precedente. • L’evidenziazione di eventuali potenzialità turistico – ricreative entro i limiti sia strutturali (imposti dalle caratteristiche dei singoli Sistemi del Bene) sia normativi (delineati dai principi fondamentali della World Heritage Convention e dalle raccomandazioni IUCN), nonché definiti dalle forme di tutela già presenti sul territorio. • L’elaborazione di strategie generali per il turismo sostenibile nelle Dolomiti Patrimonio UNESCO e nei territori caratterizzati da “collegamenti funzionali”, al fine di gestire le criticità evidenziate. • L’elaborazione di linee guida generali che fungano da orientamento per la declinazione delle strategie generali nei singoli Sistemi delle Dolomiti Patrimonio UNESCO.
Al fine di raggiungere gli obiettivi elencati, sono state elaborate le seguenti domande di ricerca:
• In base a che elementi è possibile definire i “collegamenti funzionali” delle aree core e buffer del territorio dolomitico con le destinazioni circostanti? • Quali sono le sfide alle quali le Dolomiti Patrimonio UNESCO si devono preparare con l’ingresso nella World Heritage List? • Come si configura la situazione attuale del fenomeno turistico e degli aspetti ad esso collegati nelle Dolomiti Patrimonio UNESCO? • Quali sono le criticità collegate al fenomeno turistico nei singoli Sistemi delle Dolomiti Patrimonio UNESCO?
• Quali sono le criticità comuni collegate al fenomeno turistico in tutti i Sistemi delle Dolomiti Patrimonio UNESCO?
• Quali sono le strategie che possono superare queste criticità e orientare il turismo verso i principi di sostenibilità identificati? • Quali sono gli enti e le istituzioni responsabili dell’attuazione delle strategie? • Qual è la priorità di attuazione delle strategie e come può essere monitorato il loro andamento?
Struttura del progetto
Il progetto “turismo sostenibile nelle Dolomiti” è stato sviluppato con l’obiettivo di unire a una fase di analisi scientifica il coinvolgimento in più momenti dei soggetti responsabili dell’attuazione delle strategie e delle misure (amministrazioni regionali, provinciali e locali, stakeholder turistici regionali, provinciali e locali). A tal fine il progetto è stato modulato in due fasi: la prima (fase A) si è occupata dell’analisi dello status quo e dello sviluppo di proposte di strategie generali, mentre la seconda fase (fase B) ha previsto la discussione delle strategie con le amministrazioni provinciali, la Fondazione Dolomiti UNESCO e, in fase conclusiva, gli stakeholder locali. In questa fase è stata data agli attori territoriali la possibilità di contribuire con commenti e osservazioni ai risultati finali dello studio.
Al loro interno le fasi sono state articolate nel modo seguente: Fase A:
• Analisi bibliografica di documenti di indirizzo sul turismo sostenibile. • Raccolta e analisi di: ▪ dati relativi al fenomeno turistico nelle zone core e buffer e nei comuni circostanti alle Dolomiti Patrimonio UNESCO.
▪ Leggi, programmi e orientamenti europei, provinciali e nazionali relativi al turismo (e al turismo sostenibile). • Interviste qualitative con i membri del Tavolo Tecnico della Fondazione Dolomiti
UNESCO.
• Sopralluoghi e raccolta di materiale fotografico nei singoli Sistemi delle Dolomiti
Patrimonio UNESCO.
• Individuazione di criticità e potenzialità per i singoli Sistemi delle Dolomiti Patrimonio UNESCO tramite un confronto fra i risultati dell’analisi e gli orientamenti di indirizzo sul turismo sostenibile.
• Sviluppo di proposte di strategie generali.
Fase B:
• Presentazione delle strategie al Tavolo Tecnico della Fondazione Dolomiti UNESCO e discussione.
• Presentazione delle strategie al Consiglio di Amministrazione (CdA) della Fondazione Dolomiti UNESCO.
• Raccolta di pareri e osservazioni espresse da parte delle singole amministrazioni provinciali coinvolte. • Incontri di presentazione e discussione con gli stakeholder turistici territoriali.
• Raccolta di osservazioni e commenti da parte degli stakeholder turistici locali.
Le attività dello studio, suddivise fra Fase A (in blu) e Fase B (in verde) in dettaglio.
Analisi dello status quo del fenomeno turistico nelle Dolomiti e della sua sostenibilità
Confronto con stao dell’arte delle linee guida e dei concetti di turismo sostenibile • Raccolta e analisi di dati secondari sul fenomeno turistico • Interviste qualitative con membri del Tavolo Tecnico e attori provinciali rilevanti • Raccolta di leggi e regolamenti
• Analisi delle linee guida sul turismo sostenibile emanate da organismi competenti • Identificazione delle criticità e dei potenziali del turismo nelle
Dolomiti Patrimonio UNESCO • Identificazione di macroaree strategiche
Elaborazione di strategie generali e linee guida strategiche • Elaborazione di strategie generali per il turismo sostenibile nelle
Dolomiti Patrimonio UNESCO • Elaborazione di linee guida strategiche
Presentazione al Tavolo Tecnico della Fondazione Dolomiti UNESCO e discussione
Presentazione al Consiglio di Amministrazione della Fondazione Dolomiti UNESCO
Incontri di discussione con le singole Amministrazioni provinciali
Inclusione delle osservazioni delle amministrazioni provinciali nel rapporto finale
Discussione con gli operatori locali • Presentazione dei primi risultati in un incontro a Cortina d’Ampezzo il giorno 23.11.2011
• Presentazione dei primi risultati in un incontro a Cortina d’Ampezzo il giorno 14.03.2012 • Raccolta di pareri emessi dalle amministrazioni provinciali
• Incontro con provincia di Udine: 30.03.2012 • Incontro con Provincia Autonoma di Trento: 23.04.2012 • Incontro con Provincia di Pordenone: 03.05.2012 • Incontro con Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen: 16.05.2012 • Incontro con Provincia di Belluno: 13.06.2012
• Realizzazione di verbali con le osservazioni delle amministrazioni provinciali • Condivisione e verifica dei verbali • Inclusione delle osservazioni delle singole amministrazioni provinciali all’interno del rapporto finale
• Discussione dei risultati finali con gli operatori locali del turismo nelle singole realtà territoriali: ▪ Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen: incontro con i direttori delle Associazioni e dei Consorzi turistici coinvolti ▪ Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen: incontro con attori locali dei Sistemi 6 e 8, 13.11.2012 ▪ Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen: incontro con attori locali dei Sistemi 5 e 6: 16.11.2012 ▪ Provincia Autonoma di Trento: incontro con attori locali dei
Sistemi 3, 7 e 8: 30.01.2013 ▪ Provincia di Belluno: incontro con attori locali dei Sistemi 1, 2, 3, 4, 5: 27.03.2013 ▪ Provincia di Pordenone: incontro con attori locali del Sistema 4: 02.10.2013