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1. Introduzione

Il 26 giugno 2009 il World Heritage Commitee, dopo un percorso di candidatura iniziato nel mese di dicembre 2004 e durato cinque anni, ha riconosciuto le eccezionali caratteristiche delle Dolomiti inserendole nella World Heritage List. Due sono i criteri delle Operational guidelines for the implementation of the World Heritage Convention (UNESCO, 2012), in base ai quali le Dolomiti hanno ottenuto l’inserimento nella List: • Il criterio VII, in base al quale si stabilisce che [il sito] contiene fenomeni superlativi o aree di eccezionale bellezza ed importanza estetica1; • Il criterio VIII, che sancisce che [il sito è un] esempio straordinario che rappresenta le più importanti tappe della storia della terra, grazie alla presenza in esso di tracce [fossili] di vita, di significativi processi geologici tuttora in atto nello sviluppo delle forme del territorio o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche eccezionali2 .

Tramite questa nomina, il territorio delle Dolomiti ha dunque visto riconosciute dall’UNESCO le sue eccezionali caratteristiche paesaggistiche e geologiche, che attirano già consistenti flussi turistici sia in inverno che in estate.

Una specificità dell’area dolomitica inserita nella World Heritage List è la serialità; il territorio è infatti composto da nove siti3 – denominati da qui in poi Sistemi – sparsi su tre Regioni (Regione Autonoma Trentino – Alto Adige/Südtirol, Regione Veneto e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia) e cinque Province (Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano/Alto Adige, Provincia di Belluno, Provincia di Udine e Provincia di Pordenone). Il territorio delle Dolomiti Patrimonio UNESCO è inoltre suddiviso in zone core e zone buffer: le seconde hanno il compito di contribuire alle funzioni di protezione delle prime (Figura 1).

1 “Contain[s] superlative natural phenomena or areas of exceptional natural beauty and aesthetic importance” (Nomination of the Dolomites for the inscription on the World Heritage List

UNESCO, 2009). 2 “To be outstanding example[s] representing major stages of earth’s history, including the record of life, significant on-going geological processes in the development of landforms, or significant geomorphic or physiographic features (Nomination of the Dolomites for the inscription on the World Heritage List UNESCO, 2009). 3 I siti sono classificati nel documento di candidatura nel modo seguente: Sistema 1) Pelmo – Croda da Lago; Sistema 2) Marmolada; Sistema 3) Pale di San Martino-San

Lucano – Dolomiti Bellunesi – vette Feltrine; Sistema 4) Dolomiti Friulane/Dolomits

Furlanis e d’Oltre Piave; Sistema 5) Dolomiti Settentrionali/Nördliche Dolomiten; 6) Puez-Odle/Puez-Geisler/Pöz-Odles; 7) Sciliar – Catinaccio/Schlern-Rosengarten-

Latemar; 8) Rio delle Foglie/Bletterbach; 9) Dolomiti di Brenta.

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