L'Azione 4 MARZO 2017
>FABRIANO<
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Terenzi, poesie immortali Ristampato un volume grazie alla volontà del Rotary
R
di DANIELE GATTUCCI
ipubblicato, a cura del Rotary Club di Fabriano, con la nuova edizione ordinata e seguita dal Centro Studi don Riganelli che ne aveva realizzato la prima edizione del 2000, il libro "Poesie in dialetto fabrianese" di Giuseppe Terenzi. La ristampa in 1200 copie, sostenuta economicamente dalla Fondazione della Carifac, di un testo che raccoglie le rime (alcune inedite) di uno dei poeti vernacolari più importanti della città è stata presentata nei locali della Biblioteca Multimediale “Sassi” da Barbara Pallucca, assessore alla Cultura, dal presidente del Rotary Club, Franco Tobaldi, da Aldo Crialesi, presidente Centro Studi Don Riganelli. “Erano rimaste poche copie di questo libro, per cui abbiamo pensato ad una sua riedizione con l’aggiunta di altre poesie” ha detto il presidente della Ruota della Vita “oltre ciò, è nostra intenzione, diffondere la
1896 SCIENZA E NATURA Corso Repubblica 33/A
pubblicazione tramite la nostra rete del nostro Club, accogliendo così l’invito del professor Crialesi, di far conoscere fuori le mura cittadine questa nostra figura di eccellenza che può vantare meriti su scala nazionale”. Proprio su tale concetto, il presidente del Centro Studi don Riganelli ha impostato l’intervento di presentazione di un’opera edita nel Duemila, con la premessa di don Nicola Gatti, che aveva ben delineato la figura di Terenzi, al quale, nel 2001, era stato riservato al Teatro Gentile, un omaggio, con il conferimento dal parte del Municipio di una targa dedicata “al cantore dell’anima popolare fabrianese – sono parole di Crialesi. Personaggio molto conosciuto, amato e seguitissimo nei confini dell’urbe che certo non ha bisogno di presentazioni ma, ignoto fuori da essi. Ambito che invece, merita di coltivare le sue memorie. Si badi bene – ha chiosato – le sue non sono barzellette, ma autentiche poesie in dialetto. Terenzi, di fatto, è l’ultimo poeta dialettale
popolare, l’espressione viva, autorevole quanto autentica dell’animo tradizionale della città. Avvenimento, unico, quasi miracoloso nel quadro regionale e nazionale, perché è riuscito a conservare l’intima aderenza all’espressioni, alla mentalità, al linguaggio puro popolare in cui è vissuto. Un frutto più unico che raro nel panorama della letteratura dialettale Italiana, bravissimo anche nell’uso del registro patetico e della denuncia civile, fa ridere e piangere con l’intensità dei sentimenti. Il Rotary – ha concluso – si è guadagnato il merito di aver rieditato una selezione delle sue poesie migliori, offrendo a tutti noi questo prodotto eccellente della cultura fabrianese. Ma il pregio del Club aumenterebbe ancora di più se riuscisse a far conoscere Terenzi fuori Fabriano, trovando letterati e intellettuali capaci di introdurlo in case editrici come Einaudi o Mandadori, spiegando loro il suo linguaggio, godibile, popolare e facilmente accessibile per gli idiomi delle diverse regioni, in definitiva per introdurlo nell’antologia della poesia italiana del secondo Novecento.
Capisco bene che fare una riedizione presso un editore senza che questo richieda contributi è molto difficile, ma l'idea per cui un testo già pubblicato ha già esaurito il suo bacino di lettori è un errore poiché i versi di Terenzi, dal valore universale, sono capaci di convincere e sorprendere qualsiasi lettore”. In serata è poi seguita una conviviale del Rotary, con il suo presidente Franco Tobaldi, che ha avuto come ospite proprio il prof. Crialesi per valorizzare il valore editoriale di un testo che andrebbe esportato e fatto conoscere in giro per l’Italia. Perché Terenzi non può rimanere confinato nella propria, pur amata, terra.