FOGLIE n.12 / 2021

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Agroalimentare

IL LUNGO VIAGGIO DEL POMODORO DAI MAYA ALLA COLTIVAZIONE CON DRONE E SOFTWARE

Le qualità nutrizionali del pomodoro, i numeri del mercato in Italia e i racconti sto-rici sull’arrivo del pomodoro in Europa durante il Cinquecento sono stati gli argomenti trattati nel terzo incontro de “I Mercoledì dell’Archiginnasio. L’Odissea del cibo dal campo alla tavola”. Durante la conferenza è stato presentato anche l’innovativo sistema di produzione industriale che vede il pomodoro coltivato con i più recenti metodi della agricoltura di precisione. Si è svolto in modalità online mercoledì 16 giugno, il terzo incontro del ciclo 2021 de “I Mercoledì dell’Archiginnasio. L’Odissea del cibo dal campo alla tavola” dedicato al pomodoro. I relatori dell’incontro sono stati il Dott. Gianluca Vertuani, Presidente di Confagricoltura Ferrara, la Prof.ssa Cecilia Prata, Docente di Biochimica Applicata e Biochimica della Nutrizione Università di Bologna, il Dott. Giovanni Ballarini, Delegato Bologna dei Bentivoglio A.I.C. e Simone Gatto, Imprenditore agricolo. Il ciclo di conferenze “I Mercoledì dell’Archiginnasio.

1 Luglio 2021 L’Odissea del cibo dal campo alla tavola”, che si tengono una volta al mese da aprile a novembre al link https://meet.jit.si/MERCOLEDIARCHIGINNASIO, vede insieme Accademia Nazionale di Agricoltura, Delegazioni bolognesi dell’Accademia Italiana della Cucina e Società Medica Chirurgica di Bologna per divulgare la buona comunicazione in campo alimentare favorendo la conoscenza al pubblico delle fasi di produzione, qualità salutistiche e storia in cucina delle eccellenze agroalimentari italiane. Di seguito quanto emerso durante l’incontro. I numeri della produzione di pomodoro “Attualmente il pomodoro, insieme alla patata, è la specie orticola più coltivata al mondo con circa 4,6 milioni di ettari – ha esordito il Dott. Gianluca Vertuani - e Cina, Turchia, Stati Uniti hanno da tempo acquisito il primato nella produzione a scapito di Spagna e Italia. Nel nord Italia si coltivano circa 39.000 ettari di pomodoro e 100 milioni di tonnellate trovano destinazione nella produzione industriale (passati, concentrati, polveri, polpa, succhi, ecc...). Dal punto di vista climatico servono temperature fra i 22-26 gradi di giorno e 13-14 di notte; sopra i 35 gradi il pomodoro tende a bloccarsi. La coltura del pomodoro si presenta alquanto complessa nella gestione fitosanitaria per le numerose e variabili avversità parassitarie che la interessano e molti sono i fattori che hanno appesantito la pressione parassitaria e verso i quali sono diminuiti in maniera drastica i mezzi di difesa. L’ultimo rapporto ISTAT (2016) evidenzia come ben il 70,3% delle miscele di prodotti usati rientra nella categoria dei prodotti «non classificabili», quindi con minor rischio, i prodotti classificati come «nocivi» sono il 25,7%, ammessi e regolarmente classificati, mentre solo il 4% come «molto tossici», comunque ammessi e regolamentati”. I benefici salutistici “Il pomodoro è un frutto della terra coltivato e consumato in tutto il mondo. E’ caratterizzato da un basso potere calorico e da un basso indice glicemico – ha continuato la Prof.ssa Cecilia Prata - , ciononostante è ricco di importanti nutrienti e nutraceutici, alcuni dei quali hanno dimostrato esercitare attività preventiva nei confronti di patologie cronico degenerative. In particolare, la molecola bioattiva tipica del

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