FOGLIE n.12 / 2021

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Agricoltura

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AGRICOLTURA BIOLOGICA: LA SCADENZA PER I PROGRAMMI DI PRODUZIONE SI ALLUNGA AL 20 LUGLIO Il Dipartimento della Qualità del Ministero ha risposto positivamente alle richieste, emanando il Decreto dipartimentale del 18/06/202, che concede una proroga della scadenza per i Pap (programma annuale di produzione) addirittura al 20 luglio. Il Pap è il documento che annualmente le imprese agricole biologiche devono presentare secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 18321 del 2012. Si tratta di un documento che definisce la programmazione colturale, nel quale viene definita la produzione potenziale delle singole colture e la loro disposizione nei singoli appezzamenti aziendali. Il documento, utile in particolar modo per le attività di certificazione per il biologico, contiene le medesime informazioni di base del Piano colturale, che viene annualmente

presentato per le domande Pac, con alcune informazioni aggiuntive specifiche per il biologico. L’obbligo della compilazione del doppio documento costituisce un appesantimento dell’onere amministrativo, che potrebbe essere facilmente superato attraverso un semplice adeguamento degli applicativi informatici dell’amministrazione. Inoltre il disallineamento delle date di scadenza dei due documenti comporta inevitabili successivi aggiornamenti, per documenti compilati in momenti diversi e quindi spesso non coerenti tra loro. Anche per evitare continue proroghe e incertezza nei tempi, è necessario quindi un atto normativo definitivo che uniformi il Programma Annuale di Produzione per il biologico con il Piano colturale del fascicolo aziendale.

GREEN DEAL EUROPEO, INNOVAZIONE E TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE IN AGRICOLTURA Mercoledì 23 giugno si è svolto presso l’Agriturismo Lama san Giorgio a Rutigliano, in Puglia, l’incontro organizzato dalla Commissione Italiana Uva da Tavola e dedicato ai suoi associati, la cui tematica è stata: Green New Deal, sviluppo dell’innovazione e tutela del diritto intellettuale nella filiera dell’uva da tavola. Sono intervenuti, in qualità di relatori, il Prof. Claudio Cocozza ed il Prof. Matteo Spagnuolo, coordinatori dei lavori del Comitato Tecnico Scientifico, composto da tecnici ed agronomi del settore, che, in sinergia con la CUT, si occupa di studio e divulgazione di innovazione, modernizzazione delle tecniche agronomiche e diffusione della sostenibilità ambientale nel comparto dell’uva da tavola e l’Avv. Vincenzo Acquafredda , dello studio Trevisan & Cuonzo, in qualità di esperto di diritto intellettuale e tutela delle privative vegetali.

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Ad aprire i lavori c’è stato per altro il saluto dell’On. Prof. Paolo De Castro, Vice-Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale della UE, il quale con il Suo prestigioso contributo ha augurato buon lavoro ai partecipanti, richiamando l’attenzione sulla assoluta necessità di fare comparto ed affrontare insieme, facendo sistema, le sfide della nuova strategia ambientale della politica europea, che comporta ricadute imprescindibili sulla attività agricola e dunque anche sulla produzione di uva da tavola. De Castro ha precisato che il Green Deal non va percepito dal settore agricolo come uno spauracchio per il reddito delle imprese e per il futuro della produzione, ma , anzi, come una opportunità per rendere ancora più virtuoso il modo di fare agricoltura del nostro territorio, e valorizzare ancor più la qualità delle produzioni di uva da tavola Made in Italy in Europa e nel mondo.

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