Considerazioni sulla coltivazione del cymbidium Un titolo insolito, in cui “riflessioni” sostituisce “consigli”. Dettato dagli attuali rischi legati al settore energia in Europa che almeno per ora mettono in stand-by i consueti consigli.
Temperatura L’assortimento precoce fiorito prima del 1° novembre è ora in raffreddamento, per cui sono adatte medie giornaliere di 12-12,5°C. La ricerca ha dimostrato che per alcune varietà, temperature inferiori a 10°C possono compromettere la ramificazione. La ricerca si è concentrata soprattutto su temperature di 7°C, un valore basso che veniva mantenuto per l’intera fase di raffreddamento. Riteniamo che simili temperature possano persistere per qualche tempo, ad esempio durante una settimana fredda.
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Umidità È certamente molto importante garantire adeguata dispersione dell’umidità in modo che la pianta resti attiva. Un metodo per ottenere la dispersione dell’umidità è, ad esempio, chiudere gli schermi, per cui l’umidità della serra si condensa contro il tetto, più freddo. Nel corso di diverse sessioni dell’iniziativa “Het Nieuwe Telen” (organizzate di recente per i coltivatori di Cymbidium con la collaborazione di Jan Voogt) e in alcune pubblicazioni sono state offerte maggiori informazioni a riguardo. Mantenere le piante attive consente di controllare le piante attraverso il consumo di acqua. È anche possibile misurare quanto umido produce la pianta di notte utilizzando una bilancia in grado di pesare in grammi. L’ideale è puntare all’emissione di vapore dalle piante per almeno 2 litri per m2/settimana, ovvero intorno ai 300 ml per m2/giorno. Pesare le piante e/o registrare i dati di rilascio e drenaggio è un buon metodo di monitoraggio.