MOSAICO DI VITA BILANCIO SOCIALE 2014
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CARITAS TARVISINA
LABORATORIO SOCIALE
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INDICE CHI SIAMO Equipe Caritas Tarvisina............................................................................................... 13 Opere segno................................................................................................................... 17 Caritas parrocchiali....................................................................................................... 20 Volontari........................................................................................................................... 23 POVERI Lo sguardo alla luce della parola............................................................................... 29 Destinatari....................................................................................................................... 39 Progetti............................................................................................................................. 57 In cammino con............................................................................................................ 75 MONDO Lo sguardo alla luce della parola............................................................................... 83 Emergenze...................................................................................................................... 93 Progetti nel mondo....................................................................................................... 101 Campagne di sensibilizzazione................................................................................. 109 Altre iniziative.................................................................................................................. 113 In cammino con............................................................................................................ 117 TERRITORIO Lo sguardo alla luce della parola............................................................................... 123 Promozione Caritas...................................................................................................... 128 Caritas parrocchiali....................................................................................................... 131 Giovani............................................................................................................................. 137 Volontari........................................................................................................................... 141 Rete................................................................................................................................... 147 In cammino con............................................................................................................ 151 Dati economici.............................................................................................................. 161
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
Questo bilancio sociale è un piccolo
sua storia piccola e unica; ma altresì
tesoro
leggiamo la grande storia dell’umanità
che
racchiude
tantissimi
frammenti di vita che hanno ritrovato
intera,
il loro splendore alla luce del Vangelo,
fatto di luci e di ombre, sequenza
della
dell’amore
di attese e delusioni, conquiste e
infinito di Gesù. È una semplice
sconfitte, promettenti aperture e
testimonianza di come tante persone
amari ripiegamenti. Tutto ciò che
ferite dalla vita, relegate ai margini di
ha inizio, come ciò che si conclude,
una società efficientista, gridano al
porta con sé la grazia della prospettiva
mondo tutto il loro dolore, anelando
e del bilancio. Ciò vale per le civiltà e
però ad un domani di speranza, di
le nazioni, ma vale innanzitutto per le
fiducia e di luce. Raccoglie la storia
comunità e i singoli.
Buona
notizia
il
suo
faticoso
cammino
di uomini e donne che nella fiducia di una relazione hanno consegnato
Giunti alle prime luci del terzo
le loro fatiche alle fragili mani
millennio
della Caritas, affinché nella strada
“fermarsi”,
della condivisione e dell’esserci la
sufficientemente lungo per porsi,
vita potesse rifiorire in tutta la sua
solo davanti a Dio, la domanda che
pienezza e bellezza.
già Martin Buber poneva affilata e
è
bene
per
decidere
un
ciascuno tempo
salutare: “In ogni tempo Dio interpella L’icona che accompagna il bilancio
ogni uomo: Dove sei nel tuo mondo?
di quest’anno è la parabola del Buon
Dei giorni e degli anni a te assegnati ne
Samaritano. Nell’uomo che cammina
sono già trascorsi .......: nel frattempo
verso Gerico vediamo ciascuno di
tu dove sei arrivato nel tuo mondo?”
noi nella via della vita, leggiamo il
(Il cammino dell’uomo).
nostro nome, come quello di ogni
Come a dire: che cosa stiamo
uomo che viene nel mondo, con la
facendo della nostra vita?
7
INTRODUZIONE
A questa domanda non vogliamo
ferite e miserie, si fa vicino a ciascuno
sfuggire,
affrontarla
in particolare, a ciascuno nel suo
con verità, senza paura, sapendo di
mondo a volte così complesso e arreca
interrogarci davanti a Colui che ha
nuova luce. Infine il buon samaritano
dato la vita per noi. “Dio è più grande
si prende cura di noi fin nei minimi
del nostro cuore e conosce ogni cosa”
particolari e soprattutto nella fedeltà;
(1 Gv 3,20). Nell’uomo della parabola
questa è il segno più evidente della
è possibile ravvisare per certi versi
presenza di Dio nella storia. In Gesù
l’uomo contemporaneo, bisognoso
risplende l’assoluta fedeltà del Padre
di speranza, di ritrovare le ragioni per
che ci ha preso a cuore uno per uno.
guardare a se stesso e al domani con
Cristo buon Samaritano dell’uomo
nuova fiducia.
sempre verserà sulle nostre ferite e
Nonostante la logica perversa del
pochezze “l’olio della consolazione” e
consumismo continui, ed esibisca
il “vino della speranza”.
ma
piuttosto
la propria efficienza e vitalità, i segni della sua crisi non mancano, segni
Perché le pagine di questo bilancio
che
l’anima
parlino al nostro cuore, è necessario
umana è fatta per l’infinito. Il vuoto
accostarle e leggerle in punta di piedi,
non ha il potere di riempire l’anima.
perché raccontano parte della storia
testimoniano
come
sacra di molte persone e ci mettono La parabola evangelica ci mette davanti
in sintonia con il grande mistero
il Samaritano: anch’egli è in viaggio; è
dell’Amore sconfinato di Dio. Auguro
sulla strada che incontriamo gli altri
a tutti una buona lettura e un buon
pellegrini, ognuno con il proprio
ascolto della Vita.
fardello, ognuno bisognoso di Dio e degli altri. Il samaritano, Gesù, ci vede, il suo
Don Davide Schiavon
è lo sguardo caldo e avvolgente
Direttore Caritas Tarvisina
dell’amore: di un padre che non solo desidera dei figli, ma li sceglie con occhi di predilezione, vede la nostra umanità, la persona in tutta la sua dignità, ha compassione delle nostre
CHI SIAMO
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
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E Q U I P E C A R I TA S TA R V I S I N A
Articolo 1 Statuto Caritas Tarvisina
nominato dal Vescovo. Il Direttore è
Ancora, lavorando insieme ci si
affiancato da un équipe di operatori.
sostiene a vicenda e si può imparare gli uni dagli altri; si possono rafforzare
L’équipe è un gruppo di lavoro, con
le proprie motivazioni, ci si allena alla
competenze e compiti differenziati,
collaborazione e si consolida l’amicizia.
l’organismo
che però condivide metodi, percorsi
La
pastorale, istituito nella diocesi di
formativi e soprattutto un comune
permanente:
Treviso, al fine di promuovere la
obiettivo.
di continuo, poiché la realtà è in
Caritas
Tarvisina
testimonianza
è
della
carità
nella
formazione
dev’essere
occorre
aggiornarsi
continuo cambiamento e non bastano Lavorare in gruppo consente di
più buona volontà e generosità
consone ai tempi e alle necessità,
mettere
proprie
per svolgere un buon servizio. Alla
in vista dello sviluppo integrale
esperienze,
e
doti
formazione di tipo professionale deve
dell’uomo, della giustizia sociale e
personali, non solo per un servizio
poi affiancarsi la formazione umana e
della pace, con particolare attenzione
più efficace, ma anche per una
cristiana.
agli ultimi e con prevalente funzione
reciproca integrazione.
pedagogica.
Infatti il lavorare insieme, in qualsiasi
La
ambito,
non è qualcosa di nostro, ma la
comunità
ecclesiale,
in
forme
La Caritas diocesana è lo strumento
in
ha
comune
le
competenze
sempre
un
aspetto
educativo.
testimonianza
della
carità
manifestazione della vita secondo lo Spirito ricevuta fin dal battesimo,
ufficiale della Diocesi per la pastorale della carità e per la promozione
Innanzitutto si impara l’integrazione:
continuamente
e il coordinamento delle iniziative
nessuno basta a se stesso, ma si
costante ascolto della parola di Dio
caritative e assistenziali. Il Presidente
ha bisogno delle esperienze, delle
e alimentata alla mensa eucaristica.
di Caritas Tarvisina è il Vescovo,
opinioni e delle idee altrui; un
promotore e punto di riferimento per
confronto da parte di più persone
tutta l’azione della Caritas diocesana.
su una stessa situazione permette
La
la
di cogliere aspetti che, in un’analisi
Caritas diocesana spetta al Direttore,
individuale, possono risultare parziali.
responsabilità
di
dirigere
rigenerata
nel
CHI SIAMO | Equipe Caritas Tarvisina
E Q U I P E C A R I TA S TA R V I S I N A
DIREZIONE
MICROCREDITO
AMMINISTRAZIONE
Don Davide Schiavon
Pavanetto Roberta
Tiziana Molena
direttore.caritas@diocesitv.it
microcredito@diocesitv.it
caritas@diocesitv.it
CENTRALINO
AFFITTI SOCIALI
AMMINISTRAZIONE
Susanna Cappello
Paola Favaro
Erika Della Bella
centralino.caritas@diocesitv.it
affittisociali.caritas@diocesitv.it
servitium@diocesitv.it
LOGISTICA
DISAGIO DONNA
COMUNICAZIONE
Alessandro Beltrame
Sorella Cristina Zaros
Giovanni Dal Poz
casacarita@diocesitv.it
donne.caritas@diocesitv.it
comunicazione.caritas@diocesitv.it
ACCOMPAGNAMENTO
GIOVANI E AVS
CUSTODE CASA DELLA CARITÀ
Giorgia Da Pos
Paola Favretto
Jawo Muhammed
agape.caritas@diocesitv.it
giovani.caritas@diocesitv.it
FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO
ACCOMPAGNAMENTO PROFUGHI
L’equipe per lavorare e programmare
Cecilia Gastaldon
Annalisa De Faveri
le attività è articolata in gruppi di
formazione.caritas@diocesitv.it
mondialita.caritas@diocesitv.it
lavoro sui seguenti ambiti: ›› Formazione
CENTRO D’ASCOLTO
FORMAZIONE SCUOLE
›› Progettazione
Arianna Cavallin
Zanon Francesco
›› Internazionale
centroascolto@diocesitv.it
scuole.caritas@diocesitv.it
›› Servizi Casa della Carità ›› Accompagnamento
IMMIGRAZIONE
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
›› Comunicazione
Tounkara Ahmadou
Davide Chiarot
›› Amministrazione
immigrazione.caritas@diocesitv.it
cooperazione.caritas@diocesitv.it
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
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OPERE SEGNO
L’opera segno è la concretizzazione di una attenzione profonda che Caritas cerca di vivere nei confronti di
Centro di Ascolto Diocesano
Ciò che caratterizza un CdA è la dimensione
relazionale,
che
si
concretizza innanzitutto con l’ascolto
un bisogno, di una povertà che segna
che sta alla base di ogni relazione.
il vissuto di molte persone e di un
Il Centro di Ascolto (CdA) è il primo
Di conseguenza, le sole competenze
territorio.
fra gli strumenti pastorali di cui la
tecniche non sono sufficienti: il CdA
Caritas si avvale per la sua missione. Il
ha bisogno soprattutto di persone
È segno che ricorda che quella ferita
CdA può essere definito «uno spazio
che sanno stare in relazione, che
interessa la comunità, la coinvolge
relazionale per ascoltare, ricevere e
aiutano cioè a recuperare quella
profondamente nella sua identità e
dare speranza».
dimensione
nella sua vita di Corpo di Cristo.
È un ambito dove mediare e incarnare
dovrebbe caratterizzare la comunità
lo stile evangelico fatto di attenzione,
cristiana.
della
fraternità
che
È segno che richiama un territorio
condivisione e sollecitudine per la
ad
globalizzazione
persona. È un «punto di riferimento»
Il Centro di Ascolto fa dell’ascolto
dell’indifferenza per saper abitare le
per coloro che sono in difficoltà,
il suo modo proprio di servizio:
periferie esistenziali dove regna la
un luogo dove trovare qualcuno
serve
pesantezza dell’isolamento e molti
che accoglie, ascolta, orienta e
prevalentemente è l’ascolto, cuore
cuori continuano a sanguinare. È
accompagna,
della relazione di aiuto, dove chi
segno tangibile che dinanzi alle ferite
percorso di riabilitazione.
uscire
dalla
per
compiere
un
ascoltando.
Il
suo
“fare”
ascolta e chi è ascoltato vengono
dell’uomo l’ultima parola è la Speranza,
coinvolti, con ruoli diversi, in un Il CdA è «una porta aperta» per
progetto che, ricercando le soluzioni
chiunque,
di
più adeguate, punta a un processo di
razza, sesso, religione, condizione
liberazione della persona dal bisogno.
eccellenza di Caritas Tarvisina:
personale e sociale; in particolare
Dall’ascolto
›› Centro di Ascolto Diocesano
questa porta è per chi sta vivendo una
incondizionata della persona nella sua
›› Casa della Carità
situazione di sofferenza ed è in cerca
integrità conseguono le altre funzioni
di aiuto.
specifiche:
è l’Amore, è la Resurrezione. Sono
due
le
opere
segno
per
senza
distinzione
e
dall’accoglienza
CHI SIAMO | Opere segno
›› Presa in carico delle storie di sofferenza e definizione di un progetto di “liberazione” nel quale la persona in difficoltà possa essere protagonista; ›› Orientamento delle persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio; ›› Accompagnamento di chi, nella difficoltà, sperimenta la mancanza di
punti
di
riferimento
e
di
interlocutori in grado di restituire la speranza di un cambiamento. Accompagnare significa mettere in contatto la persona con i servizi sul territorio; attivare tutte le risorse possibili, a cominciare da quelle della persona accolta; puntare sulla costruzione di una rete di solidarietà in cui gioca un ruolo fondamentale la comunità di appartenenza; ›› Prima risposta per i problemi più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento
delle
parrocchiali del territorio.
comunità
Casa della Carità La Casa della Carità è un luogo di accoglienza e di ascolto dove chi è in difficoltà e vive ai margini può attingere a dei servizi che offrono un po’ di ristoro e di consolazione nel faticoso e difficile cammino della vita. Essa nella sua identità vuole essere il cuore di una Diocesi che si impegna a vivere la scelta preferenziale dei poveri e degli ultimi. Non vuole essere un’oasi nel deserto, né offrire una parentesi illusoria nel calvario di chi è sprofondato nelle paludi della miseria e della marginalità. La Casa della Carità vuole essere una dimora dove ciascuno trova il suo posto, si sente valorizzato nella sua dignità e soprattutto sperimenta la gioia della condivisione. Non è semplicemente un’accoglienza, ma desidera essere per tutti una
dimora, dove in un clima famigliare, trovano cittadinanza le gioie e i dolori di ciascuno. Vuole essere un luogo di libertà e verità, dove ciascuno sperimenta la bellezza e la gioia di abitare la stessa storia. Desidera essere una dimora di fraternità dove imparare a cogliere che Dio fa fiorire anche i deserti e che scrive diritto sulle righe storte della nostra vita. La Casa della Carità sita in via Venier, 46 a Treviso è sede della Caritas Tarvisina. Oltre agli uffici Caritas e al Centro di Ascolto diocesano sono stati aperti: ›› Servizio docce ›› Accoglienza maschile ›› Accoglienza femminile Nel 2015 saranno ultimati i lavori per l’apertura di: ›› Mensa ›› Lavanderia
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
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CHI SIAMO | Caritas parrocchiali
C A R I TA S PA R R O C C H I A L I
La presenza della Caritas in ogni
ad accogliere e curare ogni fragilità,
l’organismo pastorale presieduto dal
parrocchia
per sperimentare la condivisione e la
parroco e chiamato, attraverso la
per non disperdere la ricchezza
sensibilizzazione e l’animazione, a
di persone e di iniziative di cui
promuovere in ciascuna comunità
dispongono le singole comunità,
Il Centro di Ascolto è un’antenna dei
cristiana,
carità,
per mantenere viva la presenza e
bisogni emergenti del territorio e dà
come uno dei suoi elementi di vitalità
la promozione dei valori essenziali
una prima risposta, grazie alle sue
spirituale, insieme alla liturgia e alla
del cristianesimo dentro ogni realtà
specifiche funzioni di ascolto, presa
catechesi. La Caritas ha una funzione
territoriale, per condividere i problemi
in carico e orientamento.
prevalentemente
pedagogica,
quotidiani con chi abita nello stesso
essendo uno strumento educativo in
paese e saperli coniugare con quelli
In altre Caritas parrocchiali è presente
ordine alla carità.
globali.
un Centro di Distribuzione, che
La
In
Caritas
ogni
parrocchiale
l’esercizio
Caritas,
della
è
presieduta
si
rende
necessaria
dal
fraternità.
cerca di dare risposte concrete e
parroco, è necessaria la presenza di
Ogni Caritas parrocchiale ha un
sistematiche ad alcuni bisogni, quali
laici, collaboratori della carità, che:
suo modo originale di funzionare,
alimenti, mobili e indumenti.
›› Curano lo studio del territorio,
dovuto alla sua storia, alle persone
individuando le povertà locali ›› Programmano
gli
interventi
di
che la compongono, alla realtà del
Caritas Tarvisina nel 2014 ha iniziato
territorio in cui opera.
il
solidarietà verso chi è in difficoltà ›› Promuovono
interventi
monitoraggio
delle
Caritas
Parrocchiali in tutta la Diocesi di
di
La Caritas parrocchiale cerca di
Treviso.
educazione e di coinvolgimento
conoscere i poveri presenti nel proprio
Questa iniziativa è nata dalla volontà
della comunità
territorio direttamente e attraverso le
dell’Equipe della Caritas Tarvisina di
›› Verificano i risultati, mantenendo
segnalazioni del Centro di Ascolto
incontrare le varie Caritas del territorio
uno stretto collegamento con il
che è lo strumento che la comunità
per poterle conoscere.
Consiglio Pastorale parrocchiale
cristiana si dà per ascoltare in modo
›› Tengono desta l’attenzione sulle
attivo coloro che sono in difficoltà,
È un inizio che auspica ad un
per “imparare” da loro, per educarsi
accompagnamento
povertà del mondo
più
concreto
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
delle Caritas Parrocchiali, in modo da poter essere un punto di riferimento per ciascuna Caritas. Gli operatori si sono impegnati a visitare le Caritas Parrocchiali in Diocesi, ad incontrare il parroco ed il referente Caritas; in questi incontri è stato possibile condividere le attività che ciascuna Caritas Parrocchiale propone nella sua parrocchia e ad avere un momento di confronto in cui gli operatori si sono messi in ascolto dei bisogni della Caritas Parrocchiale stessa. Dal monitoraggio, che al 31.12.2014 non è stato concluso, è emerso che in Diocesi sono presenti 32 Centri di Ascolto.
“Accogliere e curare ogni fragilità„
21
CHI SIAMO | Caritas Parrocchiali
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
23
V O L O N TA R I
“Vivere il volontariato in Caritas è intendere la vita come vocazione alla comunione, che trova il suo senso più profondo e autentico nel donare quanto si è ricevuto.”
Il volontariato in Caritas chiede di fare
Da indifferente a interessata, da
un passo in più rispetto alla volontà
superficiale a profonda, da burocratica
di fare del bene, chiede di essere
ad
espressione di una Chiesa che si fa
paziente.
prossima a chi ha bisogno, a chi abita
dell’altro, della sua fragilità, dei suoi
quelle che Papa Francesco definisce
problemi. La carità cambia il nemico
le “periferie esistenziali”.
in amico, lo straniero in concittadino,
amichevole, La
da
affrettata
carità
a
“partecipa”
il diverso in uguale. Proprio per questo tutto quello che riguarda il mondo della Caritas ha
È proprio questo riconoscimento
a che fare con le relazioni, anzi è
dell’altro come fratello che fonda
importante far comprendere che in
l’esigenza della prossimità. Nel regno
questo servizio alla verità dell’uomo la
di Dio e quindi anche nella comunità i
Chiesa non è chiamata a moltiplicare
poveri, prima di essere degli indigenti,
i servizi, ma a percorrere una strada di
sono dei soggetti e non tanto oggetti
rinnovamento delle relazioni.
della nostra compassione.
L’operato di Caritas si concretizza
L’Amore di Dio quando tocca il cuore
Prima di ogni aiuto viene la solidarietà
attraverso l’impegno di chi, ogni
lo rinnova profondamente, lo riporta
ed è proprio il riconoscimento della
giorno, dedica cuore e braccia al
alla sua verità. Ed oggi avvertiamo forte
fraternità che è in grado di prefigurare
sostegno del prossimo in difficoltà, sia
questo bisogno di cuori rinnovati,
la “vita nuova” di cui la comunità
nelle Caritas Parrocchiali, sia in Caritas
capaci di amare profondamente,
cristiana dev’essere come un anticipo.
Diocesana; nella sola diocesi di Treviso
liberati dalle briglie della funzionalità
operano infatti oltre 2.000 volontari
e del formalismo.
Il riconoscerli come fratelli è la
distribuiti tra Caritas Parrocchiali, Casa
condizione perché essi a loro volta ci
della Carità e accompagnamento dei
La
migranti forzati.
cambiamento
carità
diventa della
quindi
un
relazione.
riconoscano come fratelli e non solo come dei benefattori.
CHI SIAMO | Volontari
Alla luce di ciò la carità assume una
non consiste nell’essere qualcosa
struttura di reciprocità: infatti se la
di diverso da quello che si è, ma
comunità cristiana, e in essa i cristiani,
trasformare la modalità di vivere ciò
si limitano semplicemente ad alleviare
che si è, attraverso un ribaltamento di
le sofferenze, a curare le ferite, a
prospettive.
favorire compensazioni sociali, la loro carità perde la connotazione cristiana
L’invito che viene posto ad ogni
e diventa parte dei servizi dello Stato
operatore della carità è di valutare le
sociale.
cose su un piano di realtà: il servizio è ciò che consente di ribaltare il piano
All’Operatore della Carità è pertanto
del sembrare e di riportarlo al piano
richiesto, più che il presidio di servizi,
della concretezza, dell’essere più che
la promozione gratuita e libera di
dell’apparire.
valori fondamentali quali la dignità umana, la giustizia, la solidarietà, la
Questo percorso diventa quindi
partecipazione sociale, il pluralismo
funzionale ad un servizio che va
ed il rispetto di ogni uomo.
ben oltre il semplice fare qualcosa per qualcuno: si tratta piuttosto
Per
rovesciare
del
di uno stile di relazione che crea
volontariato inteso in senso classico è
comunione, uno stile che passa
perciò necessario che chi si approccia
attraverso un divenire, attraverso la
al servizio in Caritas compia un
trasformazione di chi si fa piccolo, di
percorso per arrivare a “spogliare le
chi sta in mezzo come spazio di vita e
vesti” dell’infermierina piuttosto che
di riconciliazione.
del Superman della carità: il “Servire”,
È lo stile di chi abbandona la logica
infatti,
cambiamento
della competizione e del sembrare
radicale, un divenire progressivo, che
per vivere nella concretezza del reale.
chiede
il
un
paradigma
“Volontariato in Caritas quale espressione di una Chiesa che si fa prossima a chi ha bisogno„
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
25
POVERI
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
29
A B I TA R E L E P E R I F E R I E E S I S T E N Z I A L I D E L L’ U M A N I TÀ “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico.” (Lc. 10, 30)
imprigionate in logiche strumentali.
conquiste. È il mettersi in gioco con la
La depressione esistenziale che si
consapevolezza che non ne usciremo
posa come male oscuro sull’orizzonte
come prima, che non potremo più
di molti uomini e donne, rivela che,
rimanere anestetizzati nella neutralità
nonostante in questi anni si sia
del compromesso.
cercato di soddisfare la sete di potere e di possesso, l’uomo si ritrova a fare
Andare verso Gerico significa in modo
i conti con un vuoto divorante e non
concreto credere che un mondo
Il percorso da Gerusalemme verso
riesce più ad assaporare la dolcezza
migliore è possibile e che questo
Gerico è un cammino fortemente
della felicità, la bellezza di una vita
chiede prima di tutto di crescere nella
simbolico. È l’uscire dalla città san-
piena. Molte persone sono scivolate
consapevolezza che l’altro e la sua
ta, che dona sicurezza e forza, per
verso
dell’esistenza
vicenda sono profondamente uniti
scendere verso un luogo posto a 400
e altre lo stanno facendo. La via
alla mia. È esprimere con le scelte
metri sotto il livello del mare, in una
meravigliosa e faticosa della gioia
della vita che l’altro mi interessa, che
profonda depressione.
è solcata sempre più da meno
l’indifferenza è vocabolo per sempre
gente, mentre ai bordi della strada si
bandito dal dizionario della gioia e
È simbolo che rimanda alla nostra vita,
addensano sempre più persone che
della vita piena. Scendere e abitare le
all’esistenza quotidiana che ci vede
hanno perso la voglia di vivere e di
periferie esistenziali dell’uomo di oggi,
sovente sprofondare in depressioni
lottare, e che si accontentano di una
significa in concreto condividere le
esistenziali, in perdite di senso, in
sterile sopravvivenza, dell’ambiguo
gioie e i dolori dell’uomo d’oggi.
profondi scoraggiamenti.
“tiriamo avanti”.
le
periferie
La Gerico personale dentro la quale L’uomo di oggi sta vivendo una
Uscire da Gerusalemme significa
si sperimenta un silenzio desolante e
profonda crisi dove fatica a ritrovare la
avere il coraggio di rompere gli
una solitudine devastante, ci chiede
propria identità, la propria verità. Pur
indugi,
di
il coraggio di saperci fermare, di
vivendo nell’era della comunicazione,
rimanere trincerati dentro il castello
metterci in ascolto, di stare senza
le relazioni sono sempre più vuote ed
delle proprie sicurezze e delle proprie
paura anche dentro quegli atroci
di
non
accontentarsi
POVERI | Promozione umana
PROMOZIONE UMANA
È la missione di aiutare ogni persona
di sofferenza, è portatrice di risorse
Accompagnare non significa sostituirsi
a riprendere in mano la propria vita, a
che vanno riscoperte.
alla persona. Infatti “sostituire la
cogliere che c’è sempre la possibilità
nostra iniziativa a quella della persona
di un nuovo inizio. Si tratta di fare
Riconoscerne
la
dignità:
essere
[…] non sarà promozione della sua
bene il bene, mettendo a disposizione
consapevoli che è portatrice di diritti
dignità. Noi dovremo suscitare la sua
di chi è in difficoltà le proprie qualità e
che vanno riconosciuti e tutelati.
iniziativa; l’altra persona dovrà essere
la propria capacità progettuale.
aiutata a essere protagonista del
Non si tratta di fare qualcosa per gli
Valorizzarne
altri, ma di farlo insieme, di costruire
essere
ponti di comunione e di rinascita.
accompagnarla,
la
responsabilità:
consapevoli
che
proprio bene”.
occorre percorso
Accompagnare significa affiancare il
progressivo di liberazione dalle cause
povero e restargli accanto, cercando
Promozione umana significa aiutare
che hanno provocato la domanda
di responsabilizzarlo nelle decisioni e
ciascuno a prendere consapevolezza
di aiuto, coinvolgendo lei stessa e le
nelle azioni.
che ha delle grandi potenzialità e che
comunità.
nel
All’interno dell' ambito promozione
nulla è impossibile quando ci si affida all’Amore. L’idea di fondo dev’essere invece il riconoscimento che prima del bisogno c’è la persona che vive in difficoltà, che va incontrata, ascoltata, con
un’ottica
di
promozione
e
progettualità. Promuovere la persona significa: Riscoprirne
l’unicità:
essere
consapevoli che, anche nei momenti
“La missione è di aiutare ogni persona a riprendere in mano la propria vita„
umana rientrano tutte le attività e le progettualità che Caritas svolge a favore dei POVERI. Ma chi sono i poveri per Caritas in questo momento storico?
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
37
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La caritĂ non avrĂ mai fine.
DESTINATARI
POVERI | Destinatari
DETENUTI
In Veneto i carcerati sono circa 2.500
sono molteplici, sia per il sostegno alle
concetto stesso di lavoro all’interno
prevalentemente uomini, giovani e
attività educative, sia per le necessità
dell’Istituto. Gli operatori e i volontari
con un’istruzione medio-bassa.
materiali (abbigliamento, materiale
Caritas mantengono stretti contatti
per l’igiene personale e per la pulizia
sia con la dirigenza e gli educatori
dei locali).
della Casa circondariale, sia con la
Gli stranieri nelle carceri venete sono
il
54,8%,
una
percentuale
Cooperativa Alternativa e sia con don
importante, ma che in parte si spiega
In questi anni tramite il lavoro sinergico
considerando che, rispetto agli italiani,
tra le varie realtà che operano
gli stranieri riescono a usufruire meno
all’interno e all’esterno del carcere
Tramite questa rete si condividono
delle misure alternative al carcere (a
è
necessità ed informazioni in modo
livello nazionale il 13% contro il 31%
nelle comunità cristiane della nostra
da
degli italiani), perché spesso sprovvisti
diocesi della situazione del carcere
problematiche
dei requisiti per poterle chiedere,
e
le
interventi sia sui detenuti e sia, talvolta,
come un ambiente familiare idoneo,
iniziative di sensibilizzazione e di aiuto
sulle loro famiglie, specialmente in
un alloggio e un lavoro adeguato.
concreto.
presenza di minori.
La situazione della Casa Circondariale
La situazione però rimane difficile, in
di Treviso non è esente da quelle
particolar modo risulta molto faticoso
problematiche globali che affliggono
l’affermarsi delle attività occupazionali
l’intero
interne all’istituto di pena.
“Vi è una crescente consapevolezza dell’importanza del lavoro quale strumento di reinserimento„
sistema
penitenziario
aumentata
abbiamo
la
consapevolezza
visto
moltiplicarsi
italiano. Nonostante una tendenza al
A
miglioramento rimane il problema del
consapevolezza
dell’importanza
sovraffollamento, a cui si aggiunge
del
strumento
di
la scarsità di risorse e di organico
rieducazione
reinserimento,
le
rendendo
vita
opportunità lavorative restano scarse.
all’interno dell’istituto. Le richieste
Non è solo il tema della legalità a
di aiuto che arrivano dalla direzione
necessitare di divulgazione ma il
molto
difficile
la
fronte lavoro
della come e
crescente
Piero Zardo, cappellano del carcere.
far
emergere e
le
situazioni
coordinare
gli
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
49
POVERI | Destinatari
MIGRANTI
Il 2014 ha visto transitare nel territorio
(minori stranieri non accompagnati).
da offrire un accompagnamento
italiano
migranti,
A fine 2014 Caritas Tarvisina ospitava
reale ai migranti favorendo processi
provenienti soprattutto dall’Africa, da
46 migranti, accolti in quattro centri
di autonomia e di integrazione.
Paesi come la Somalia, l’Eritrea, la
accoglienza della provincia.
Cerchiamo di far conoscere a più
circa
185
mila
Nigeria, il Mali ma anche dall’Asia con
persone
questa
tematica
anche
arrivi dal Bangladesh, Afghanistan,
L’impegno
Pakistan e Siria. Solamente 66 mila
nell’accoglienza
è
dibattito, in modo da sensibilizzare e
sono rimasti nel nostro territorio; i
cominciato nel 2011, con 39 ragazzi
dare voce a chi, in questo momento,
rimanenti hanno proseguito il loro
accolti e rimasti fino ai primi mesi del
voce non ha.
viaggio per il Nord Europa.
2013.
Le cause che spingono i migranti ad
Di questi ragazzi tutti hanno trovato
abbandonare la propria patria sono
una sistemazione ed un lavoro, qui o
essenzialmente di tre tipologie:
all’estero, e a tutt’oggi tre di loro sono
›› guerre e persecuzioni
diventati operatori Caritas e lavorano
›› povertà
all’interno delle case accoglienza.
›› motivi ambientali (desertificazione,
L’impegno
catastrofi naturali)
di
di
Caritas
Tarvisina
profughi
Caritas
Tarvisina
è quello di creare una forma di accoglienza diffusa dove sia anche
A Treviso sono 1000 i migranti passati
il territorio, insieme agli operatori
per i centri accoglienza della provincia
Caritas, a prendersi cura di questi
ma solo 229 sono accolti tutt’ora.
ragazzi rendendo viva e partecipe la
Caritas Tarvisina, a fine 2014, ha
comunità.
accolto 380 persone di cui 308 hanno proseguito il viaggio.
La speranza è che il territorio sia
Di questi 315 erano uomini, 31 donne,
capace di dare un piccolo segno di
15 bambini (con adulto) e 19 MISNA
accoglienza in ogni comunità in modo
attraverso incontri, eventi e spazi di
“Nel 2014 in Italia sono transitati circa 185 mila migranti„
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
51
POVERI | Destinatari
MINORI
Oggi un disagio di fondo dilaga tra
n’è uno senza lavoro. Solo dopo i
nella
i giovani e spinge non pochi di loro
30 anni il rapporto tra occupati e in
percorsi di inserimento lavorativo
alla marginalità. La famiglia e le altre
cerca di lavoro appare più accettabile
di giovani a rischio marginalità; il
agenzie educative, oltre al ritardo che
socialmente anche se persiste un
sostegno finanziario alla comunità
denotano riguardo la maturazione dei
16,1% di disoccupati (o in cerca di
residenziale 100 Storie inoltre intende
giovani, devono fare i conti con un
prima occupazione) e, da non sotto
supportare la Comunità Murialdo
ambiente aperto a tutti gli stimoli e con
valutare un 11,4% di giovani (per lo
nell’azione di accompagnamento di
potenti concorrenti che propongono
più donne) che si sono già ritirati dal
ragazzi con forti problematiche di
messaggi e forme diverse di vita.
mercato o non ci sono mai entrati o
marginalità sociale.
comunicazione
che
ospita
hanno smesso di cercare di entrarci. A questo disagio si affianca una crisi
Il disagio giovanile tuttavia, è un
economica che, oltre a destabilizzare
Caritas Tarvisina è attiva ormai da
problema in forte e costante aumento
gli equilibri socio-economici a livello
diversi anni sul fronte del disagio
e costituisce una delle sfide principali
globale, porta con se uno dei più
giovanile, soprattutto attraverso delle
di Caritas per i prossimi anni.
alti tassi di disoccupazione di questo
collaborazioni con realtà del territorio
secolo e raggiunge il picco più alto
che hanno come missione proprio il
nella fascia giovanile (16-24 anni).
sostegno alle fasce più giovani.
Secondo l’ISTAT infatti, in Italia i
La collaborazione più duratura è
giovani
cercano
sicuramente quella con la Comunità
lavoro sono più di quelli che stanno
Murialdo Veneto con la quale sono
lavorando. Nelle età successive le
state sviluppate diverse progettualità
difficoltà
esempio
o azioni di sostegno: sul fronte
a fronte di due giovani 21-24 enni
del disagio sociale derivante dalla
che lavorano abbiamo uno che sta
disoccupazione giovanile è stato
cercando ancora lavoro, per tre
attivato il progetto Comunicare, una
giovani occupati in età 25-29enni ce
start up di impresa sociale impegnata
18-20enni
persistono;
che
ad
“La famiglia e le agenzie educative devono fare i conti con un ambiente aperto a tutti gli stimoli e con potenti concorrenti„
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
53
Un progetto è un ponte lanciato tra la realtà di un dato momento e il cambiamento da raggiungere.
PROGETTI
POVERI | Progetti
PENELOPE Destinatari imprenditori
Obiettivo
aumento degli accessi per ciascun
che si può definire ormai strutturale.
assistito. Questo ci fa pensare che il
Gli stessi imprenditori adattandosi
e
bisogno e la richiesta sia, nel tempo,
alla
accompagnamento agli imprenditori
cambiata e che altra sia ora la risposta
strategie di sopravvivenza e i dati
di micro-impresa in difficoltà.
da dare.
sociologici rilevano una diminuzione
Sostegno,
consulenza
situazione
hanno
individuato
dei suicidi fra gli imprenditori per Il progetto infatti è nato con l’obiettivo
effetto della crisi.
di far emergere dall’isolamento e
Pare
tirar fuori dalla negatività quegli
oggi si sia orientato a rispondere
imprenditori che per effetto della
prevalentemente
Il progetto Penelope si articola in un
crisi si sono trovati in poco tempo al
imprenditori con situazioni “gestibili”
Centro di Ascolto per imprenditori
collasso; il progetto aveva pertanto
e
di
lo scopo preventivo di contrastare
accompagnati
il fenomeno dei suicidi, offrendo
situazione di difficoltà.
Descrizione attività
con
micro-impresa l’obiettivo
in
difficoltà,
fondamentale
di
con
la
che
il a
bisogno
ad
piccoli-medi
necessità
di
passo
passo
essere nella
accompagnare ed essere vicini a
attraverso
quegli imprenditori che soffocati dalla
tecnico e psicologico, ma soprattutto
Nel corso degli anni la tessitura della
crisi non sanno più a chi rivolgersi.
con la vicinanza umana, un aiuto alla
rete e l’intreccio delle relazioni tra gli
Non si tratta dunque solo di una
persona a rivedere la propria storia
attori del territorio che a vario titolo
consulenza
tecnico-professionale,
personale con lucidità e realismo e ad
si occupano delle tematiche legate
ma soprattutto di un orientamento
intravvedere elementi per un rilancio
all’imprenditoria e al settore del lavoro
e di una presa in carico dal punto di
positivo della propria situazione.
in generale, hanno contribuito a
vista umano e relazionale.
Osservando la situazione nel 2014
rendere più fitto il tessuto della tela di
appare chiaro che la situazione da
Penelope, contribuendo a mantenere
L’analisi dei dati relativi al progetto
cui siamo partiti è mutata e che
viva le riflessioni e il sostegno a favore
dal 2012 ad oggi, evidenzia una
non si parla più ormai di crisi in
degli imprenditori. Patrimonio che si
diminuzione
degli
quanto tale, ma piuttosto di una
intende mantenere attivo e sviluppare
imprenditori ascoltati con un parallelo
condizione che ha la sua cronicità e
come ulteriore esito del progetto.
del
numero
un
allora
accompagnamento
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
63
In cammino con...
CAPITOLO POVERI | In| cammino Sezione con...
IN CAMMINO CON... OXANA Accoglienza femminile
Questa è la breve storia di Oxana,
ho studiato e quello che più mi piace:
donna
metà
la cuoca. Ho lavorato per diversi anni
l’accoglienza
in un ristorante dove ho imparato la
russa
novembre
ospite
presso
da
per donne “Santa Chiara”, attiva da
cucina italiana, la mia preferita.
settembre 2014 presso la Casa della Carità a Treviso.
E poi? Cos’è andato storto? Il ristorante aveva sempre meno
Ciao Oxana, raccontami un po’ di te.
clienti a causa della crisi; hanno
Mi chiamo Oxana Bashko, sono russa
tenuto il cuoco e io sono rimasta a
e provengo dalla Crimea. 15 anni fa,
casa. Fortunatamente ho trovato un
dopo aver finito l’Istituto Alberghiero,
lavoro come badante per una signora
ho lasciato i miei genitori ed i miei
anziana ma dopo circa un anno la
fratelli per venire in Italia in cerca di
signora è andata in casa di riposo ed
fortuna.
io mi sono trovata senza lavoro. È stato un periodo difficile: alcune
Com’è stato il primo impatto Italia?
persone mi offrivano un lavoro in
All’inizio è sempre dura: non conosci
cambio dell’alloggio… ma come si fa
la lingua, non hai esperienza o contatti.
a mangiare? Come fai a sollevarti se
Lavoro però non ne mancava.
nessuno ti paga per il mestiere che
Ho deciso di imparare l’italiano quindi
fai?
ho cominciato a frequentare dei corsi, a leggere libri e a guardare la
E quindi come ti sei organizzata?
televisione in italiano: in un mese ero
Mi sono trovata senza casa e senza
in grado di farmi capire. Poi il lavoro.
lavoro. Sono stata alla Caritas di
Ho cominciato con dei lavori presso le
Mestre e poi qui a Treviso ancor prima
famiglie, colf, badante. Poi finalmente
che aprisse l’accoglienza femminile.
ho cominciato a fare quello per cui
All’inizio dormivo da conoscenti ma
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
poi ho dovuto adattarmi e dormire
casa stia vivendo le conseguenze
in qualche casa abbandonata. È
del conflitto russo-ucraino. Che ti
stato un periodo veramente duro. Mi
raccontano?
ha particolarmente stupito la poca
È una follia! Hanno distrutto tutto per
solidarietà tra stranieri, che sfocia
centinaia di chilometri. I morti non si
spesso in razzismo vero e proprio.
contano e si parla addirittura di traffico
Adesso però spero che il peggio sia
d’organi verso l’Europa! L’Esercito
passato. Almeno, grazie a Caritas, per
russo sta presidiando il confine russo
il momento ho un tetto sopra la testa.
in Crimea ma i profughi arrivano a migliaia. Il posto c’è, ma il problema
In accoglienza ora siete in 8 donne
è che c’è troppo egoismo e troppo
che vivono gomito a gomito: come
poca solidarietà: o si cambia questo
va la convivenza?
modo di pensare o è difficile pensare
Come in tutti i posti: c’è chi si prende
che il paese possa ripartire.
l’ambiente troppo a cuore e chi se ne frega! Fortunatamente si parla
Per il futuro quali sono i progetti, i
tranquillamente e ci si mette d’accordo
sogni?
senza problemi. La compagna, con
Ho sentito che cercano volontari per
la quale condivido la stanza è una
andare a colonizzare Marte. Biglietto
brava persona: ci rispettiamo e non ci
di sola andata…
sono mai stai problemi. Anche con le
Mah forse ripensandoci ho ancora
volontarie c’è un buon rapporto ma
molto da fare qui sulla terra!
purtroppo ci si vede troppo poco per instaurare un rapporto vero. Vista la posizione della Crimea immagino che la tua famiglia a
77
EMERGENZE
MONDO | Emergenze
EMERGENZE 2014
UCRAINA Il
GENOVA
conflitto
che
vede
scontrarsi
Il
15
maggior parte delle vittime sono novembre
violentissime
esercito ucraino e separatisti ha spinto
precipitazioni cadono su Genova
500.000 persone a lasciare il paese.
e
zone
limitrofe
provocando
esondazioni e colate di fango.
bambini, donne e anziani. FILIPPINE L’8 dicembre un nuovo tifone colpisce
LAMPEDUSA
le Filippine ad un anno di distanza dal
185.659 migranti sbarcati in Italia nel
GUINEA
2014; 119.593 migranti non sono
SIERRA LEONE
rimasti in Italia ma hanno proseguito
Il 2014 è stato un anno catastrofico
REPUBBLICA CENTRAFRICANA
per il Nord Europa.
per molti Paesi dell’Africa occidentale.
Continua il conflitto e le violenze su
L’ebola, il terribile virus ad alta capacità
esponenti religiosi in uno dei paesi più
SIRIA
di trasmissione e altissima mortalità si
poveri del mondo (al 180° posto su 186
Il grave conflitto in Siria ha già
è diffuso rapidamente in molti Stati
paesi dell’Indice di Sviluppo Umano).
provocato
e
distruggendo vite, famiglie, villaggi,
Sono oltre 300.000 le persone sfollate
oltre la metà della popolazione è
comunità. La psicosi del contagio è
all’interno del Paese, 60.000 i rifugiati
stata costretta a lasciare la propria
stata inarrestabile.
negli stati vicini e oltre un milione di
migliaia
di
morti
CONAKRY,
LIBERIA
E
abitazione.
tifone Haiyan.
persone sono a rischio malnutrizione. IRAQ
SUD SUDAN
Violenza e persecuzione delle milizie
ALLUVIONE BALCANI
Terribile conflitto tra i 2 principali
radicali dello Stato Islamico dell’Iraq e
Oltre un milione e mezzo le persone
gruppi etnici: i Dinka e i Nuer. In
del Levante (ISIS) nei confronti di oltre
(il 39% della popolazione) colpite
pochi mesi sono morte decine di
500.000 persone costrette a lasciare
dall’alluvione, di queste circa 950.000
migliaia di persone, quasi un milione
la propria terra.
sono state costrette a lasciare le
sono state costrette alla fuga. In Sud
proprie abitazioni. Oltre 55.000 case
Sudan risultano impiegati oltre 9.000
TERRA SANTA - GAZA
allagate, completamente distrutte o
bambini soldato.
La popolazione è duramente provata
danneggiate in modo significativo.
dai bombardamenti senza fine. La
LEGENDA Conflitti armati
Virus / Infezioni
Catastofi ambientali
Movimenti migratori
MONDO | Emergenze
EMERGENZE NAZIONALI E INTERNAZIONALI
La parola catastrofe deriva dal greco
Perché
κ α ταστροφή
nell’emergenza?
(capovolgimento)
Caritas
si
attiva
ed indica una grave sciagura, di
Stare accanto alle comunità colpite
varia origine, caratterizzata da un
da una emergenza significa prima di
cambiamento repentino e consistente
tutto condividere e costruire relazioni,
della situazione precedente.
porsi in ascolto per affrontare insieme le difficoltà. Tale stile si propone di
Col termine emergenza possiamo
sviluppare relazioni con la Comunità
includere
due
e per la Comunità per uno sviluppo
categorie, situazioni in cui si possono
armonico e sostenibile, uno stile di
creare le condizioni per un evento
lavoro che promuove un cammino
con caratteristiche emergenziali:
di recupero delle abilità, delle risorse
principalmente
locali e dell’identità sociale di ciascuna ›› naturali:
terremoti,
uragani,
Comunità colpita dall’emergenza.
alluvioni, cicloni tropicali, siccità ›› indotti dalla presenza dell’uomo: incendi, crisi sociali, conflitti, frane
Uno stile di presenza che racconta la riscoperta del valore della relazione, delle emozioni e delle speranze nate
L’emergenza è un evento improvviso
dall’incontro con l’altro.
che colpisce una o più popolazioni, provocando
un
numero
elevato
Tale stile permette, con discrezione
di vittime e feriti; è un evento che
e rispetto, di osservare fin da subito
genera un numero di richieste di
le profonde fratture che provoca
soccorso elevato; è un evento che
un’emergenza:
la
rende necessario attivare risorse e
della
sul
mezzi eccezionali.
frantumazione
comunità
disgregazione territorio,
relazionale
conseguente crisi identitaria.
e
la la
“Stare accanto alle comunità colpite da una emergenza significa condividere e costruire relazioni, porsi in ascolto per affrontare insieme le difficoltà„
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
97
TERRITORIO
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
123
LA RICCHEZZA E LA GIOIA DELLA F R AT E R N I TÀ “Lo caricò sulla sua cavalcatura”
avrebbe
(Lc. 10, 34 d) La carità è un cammino che apre il
potuto
caricarselo
sulle
Tra le sue ricchezze risplende in
spalle. Però questo particolare ci
maniera unica la gioia di una fraternità
rivela anche qualcos’altro: ci dice che
che è sacra ed intoccabile.
il buon samaritano carica quest’uomo
In ogni percorso di prossimità ed
tra le sue ricchezze, tra i suoi beni. Lui
accompagnamento è fondamentale
stava scendendo a Gerico per fare
vivere la scoperta che chi è in difficoltà
commercio.
prima di essere un povero da aiutare,
cuore e che permette di riscoprire
è un fratello da accogliere ed amare.
dentro la propria vita ricchezze che
Allora
sembravano andate perdute.
racchiudevano
in
dei
delle
quei
beni
sogni,
Ogni persona, soprattutto il povero,
Una
è la nostra ricchezza, fa parte di
È strada che aiuta a far memoria,
volta conclusi gli affari, c’era una
quell’eredità che il Signore nella
a celebrare la presenza fedele di
finalizzazione ad un futuro migliore,
sua infinita fiducia consegna alle
Dio dentro la storia. È importante
ad un futuro di speranza e di gioia.
nostre mani. Il povero non può
progetti,
sé
preziosi dei
attese.
allora che impariamo a fermarci
essere accostato come un peso, un
per contemplare questa ricchezza
L’incontro con l’uomo malcapitato
problema da risolvere, un costo da
d’amore che abita la nostra vita e
modifica
la
sostenere, ma come portatore unico
dinanzi alla quale molte volte abbiamo
finalizzazione.
aggiunge
di una ricchezza di vita che è tutta da
un atteggiamento superficiale, che dà
qualcosa di straordinaria importanza:
per scontato ciò che in verità non lo
la preziosità e la ricchezza della vita al
è.
di sopra di tutto.
i
tempi,
ma
Però
non
scoprire. Verso i poveri, anche e soprattutto i credenti, non possono più vivere
Il
buon
soccorso lo
samaritano, l’uomo
carica
Certamente
sulla era
aver
Questo incontro ha rovesciato i piani
una vicinanza basata sulla forza
morto,
del samaritano, ma lo ho portato a
ed il potere delle risorse di cui si
cavalcatura.
vivere la gioia di una fraternità che i
dispone. È fondamentale cogliere
necessità,
briganti avevano calpestato e che la
che l’atteggiamento che il Signore ci
carità ha restituito in pienezza.
chiede di vivere è quello di custodire
dopo
mezzo sua una
perché dato il caldo del deserto mai
TERRITORIO | Volontari
F O R M A Z I O N E V O L O N TA R I S E R V I Z I C A R I TA S D I O C E S A N A La vita è “comunione”: dono ricevuto da donare! Caritas Tarvisina continua a puntare con forza sulla valorizzazione e promozione del volontariato. Vivere il volontariato in Caritas Tarvisina è intendere la vita come vocazione alla comunione, che trova il suo senso più profondo e autentico nel donare quanto si ha ricevuto. È vivere, attraverso lo stile Caritas, una nuova cittadinanza fondata sulla condivisione, che si concretizza nella capacità di coinvolgersi con chi è emarginato, per rimuovere le logiche dominanti, le cause del disagio e costruire insieme a chi si trova in difficoltà risposte adeguate ed efficaci, nel rispetto della complessità dei bisogni e dei diritti e nella vicendevole accoglienza.
La formazione dei volontari vuole
come
aiutare le persone, ed è questo
reciproco.
il
suo
significato
fondante,
della sofferenza e dell’ingiustizia rispondendo ad esso con la scelta del donarsi all’altro. Per assumere questo nuovo stile di vita, inteso come nuova cittadinanza fondata sulla condivisione, la Caritas dopo
aver
incontrato
le persone che hanno richiesto di condividere un cammino accanto agli ultimi, propone una FORMAZIONE che, se è vero che formare significa assumere una forma, tale forma non può non essere quella del Signore Gesù. Parallelamente ai percorsi formativi proposti, sono state previste delle pratiche
di
accompagnamento
capaci di garantire, oltre alla capacità di
essere
efficienti
ed
un
donarsi
a
lasciarsi provocare dallo scandalo
diocesana,
caratteristica
efficaci,
un continuo cammino verso un affiancamento a chi è in difficoltà attraverso una relazione che abbia
Formazione volontari servizi Casa della Carità Percorso
formativo
che
intende
proporre un’educazione ad una nuova cittadinanza (stile di vita) che passa attraverso
la
condivisione,
intesa
come pratica che rende partecipi della vita altrui, ma allo stesso modo rende partecipe gli altri alla propria, all’interno di una relazione di pari dignità (dall’essere “per” all’essere “con”). Il percorso formativo ha trovato una buona risposta in termini di presenze e di partecipazione attiva, avviando interessanti riflessioni e ripercussioni a livello intrapersonale ma, nello stesso tempo, processi di autentica attivazione
delle
enormi
risorse
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
da poter donare e un‘altrettanto
banco di prova dell’effettiva coerenza
sincera disponibilità ad accogliere
con alcuni presupposti fondamentali
il
sono
quali l’attenzione alle relazioni, la
passaggi fondamentali per costruire
partecipazione, la collaborazione, la
concretamente
democrazia, ecc.
donarsi
dell’altro,
che
una
comunità
143
Una sola famiglia, cibo per tutti: è compito nostro
fondata sulla solidarietà.
Sono autentici “spazi liberi” con una
Caritas Tarvina in collaborazione con
Non sempre è stato facile mettersi
forte valenza formativa, dove potersi
l’ufficio UCIIM e AIMC della diocesi di
in
nella
esprimere e confrontare, attivando
Treviso, raccogliendo la declinazione
prospettiva del “Io ti servo, Tu mi servi”,
uno scambio di impressioni, idee,
di Caritas Italiana della campagna
ma ogni “fatica” è stata accompagnata
difficoltà
proposte,
lanciata dalla Caritas Internationale
da un visibile impegno per superare
nella prospettiva di un continuo
lo scorso 10 dicembre 2013 per il
le comprensibili resistenze che ogni
miglioramento del servizio svolto.
diritto al cibo in coincidenza con la
discussione,
entrando
ed
eventuali
cambiamento prevede e richiede.
Accompagnamento volontari servizi Casa della Carità L’accompagnamento
dei
volontari
è realizzato come affiancamento e sostegno, attraverso momenti di supervisione di gruppo, consulenza
giornata mondiale dei diritti umani, One Human Family. Food for All,
2 Corsi di formazione volontari servizio accoglienza Casa della Carità
strutturato in tre moduli di due ore ciascuno per un totale di sei ore formative in aula più un tempo da
27 Partecipanti
ha proposto un percorso formativo,
dedicare ad una valutazione finale, corsi
di
formazione
rivolto alle scuole secondarie, che
volontari servizio accoglienza Casa
si sviluppa su tre livelli: il diritto al
della Carità
cibo, una buona finanza a servizio dell’uomo e l’educazione a relazioni di pace. L’obiettivo è di attivare
personale e una formazione continua.
108
Questi momenti hanno una forte
Partecipanti
valenza valoriale, in quanto sono il
supervisione di gruppo
agli
incontri
di
processi di consapevolizzazione e azioni di impegno concreto sul tema dei gravi squilibri socio-economici
TERRITORIO | Volontari
che ancora caratterizzano il pianeta, e
Pane e tulipani
che costringono centinaia di milioni di
›› Dare una risposta concreta e pianificata nel tempo alle richieste
persone a condizioni di vita inumane,
Caritas Tarvisina partecipa da qualche
precludendo loro il godimento di
anno insieme ad altre realtà, in qualità
›› Accrescere la consapevolezza che
diritti fondamentali, a cominciare da
di partner, al progetto Pane e Tulipani,
il benessere non è scontato, ma va
quello all’accesso al cibo.
promosso dal coordinamento delle
riconosciuto e valorizzato.
e alle esigenze del territorio.
Associazioni di Volontariato della Il diritto al cibo è l’elemento centrale
Provincia di Treviso, Ufficio Scolastico
L’idea di fondo di questo progetto sta
della campagna “Una sola famiglia
Territoriale XI.
nel far fiorire sensibilità personale e
umana, cibo per tutti: è compito nostro!”.
L’obiettivo
prioritario
partecipazione diffusa con l’impegno
è
Il progetto, rivolto a tutte le Scuole
nella
contribuire a rimuovere lo “scandalo
statali e paritarie di ogni ordine e grado
concreto: far germogliare il seme della
della fame”, che ancora affligge
della Provincia di Treviso, intende
solidarietà attraverso la realizzazione
un’ampia porzione della popolazione
stimolare la crescita di una sensibilità
di un progetto interno alla scuola, a
globale, in equilibrio con i limiti
personale e di una partecipazione
cura di un gruppo di studenti con il
biofisici del pianeta e nel rispetto del
diffusa
marginalità
supporto di insegnanti e volontari. Il
diritto alla vita delle generazioni che
sociale, attraverso la sperimentazione
progetto può riguardare anche una
seguiranno.
di gesti/passi concreti di solidarietà ed
raccolta di generi di prima necessità
ha come obiettivi:
(alimentari e non).
fame ha sollecitato i promotori della
›› Attivare percorsi di crescita (che
Partner imprescindibili di questo
campagna ad affrontare il tema del
coinvolgano studenti, docenti e
percorso sono:
diritto al cibo in una prospettiva
genitori) sui piani della conoscenza
›› la Scuola
più
culturale
›› il Volontariato
riguardo
alla
realizzazione
di
un
gesto
Ma la complessità delle cause della
ampia,
tenendo
presenti
le
e
della
sensibilità
connessioni con i temi della buona
personale intorno alla crescente
finanza e della costruzione di un
povertà delle famiglie del nostro
mondo di pace.
territorio.
›› le Famiglie
CARITAS TARVISINA | Bilancio sociale 2014 |
145
GRAZIE A TUTTI VOI!