Giornalino SPROLOCQUIO 19 febbraio 2008

Anno 7 – Numero 19 marzo 2008 Ciclostilato in proprio

PRO LOCO Città di Muggiò

Viale della Repubblica, 2/c 20053 Muggiò Telef. 039 2144335 - www.muggio.it

Concorsi Pro loco città di Muggiò per il 2008 Concorso Fotografico Pro Loco Città di Muggiò

UNA CARTOLINA PER MUGGIÒ

La Pro Loco città di Muggiò in collaborazione con il Circolo Fotografico Imago e con il patrocinio dell'Assessorato al Commercio della Città di Muggiò presenta il concorso fotografico "Una cartolina per Muggiò", finalizzato alla promozione del paese di Muggiò e del suo territorio.

Le immagini dovranno rappresentare il paese di Muggiò, attraverso il soggetto che si preferisce: le diverse stagioni o condizioni climatiche, festività e manifestazioni o momenti di quotidianità. luoghi tipici o scorci inconsueti secondo le tematiche che si prediligono.

Dall'architettura al verde pubblico, dalla scuola al lavoro, cultura locale o straniera... purché le immagini siano state scattate sul territorio di Muggiò.

La partecipazione al concorso è gratuita (previa iscrizione) e aperta a tutti, fotografi professionisti e amatoriali, appassionati e principianti alle prime armi, italiani e stranieri, senza vincoli di età. Si potrà presentare un massimo di tre immagini digitali o fotografie tradizionali.

Le fotografie dovranno pervenire in busta chiusa, unitamente alla scheda di adesione, alla Pro Loco Città di Muggiò o presso il Circolo Fotografico Imago o, ancora, presso gli esercizi commerciali che aderiscono al

¹ 2° Concorso di Pittura

DIPINGI MUGGIÒ

Lo scopo del concorso è di promuovere e diffondere la cultura locale attraverso l’esecuzione di un’opera pittorica il cui tema faccia esplicito riferimento alla città di Muggiò.

Il concorso è aperto a tutti, previa iscrizione alla Pro Loco città di Muggiò.

Le schede di adesione ed il regolamento Sono disponibili presso la segreteria della Pro Loco da lunedì 12 marzo a giovedì 10 maggio 2007 e sul sito internet www.muggio.it

concorso, indicati con un apposito simbolo in vetrina, entro e non oltre il 30 giugno 2008.

I vincitori saranno decisi anche con l’aiuto dei cittadini di Muggiò.

Le schede di adesione ed il regolamento Sono disponibili presso la segreteria della Pro Loco e sul sito internet www.muggio.it

Pagina 1

PRO LOCO Città di Muggiò

Viale della Repubblica, 2/c 20053 Muggiò Telef. 039 2144335 - www.muggio.it

Università della Terza Età I nostri corsi: risparmio e finanza Per il terzo anno consecutivo la nostra Università della Terza Età propone dei corsi su come gestire i nostri risparmi e come impiegarli al meglio nel variegato mondo finanziario.

Ma gli italiani sono un popolo di risparmiatori?

Da statistiche emerge che eravamo e continuiamo ad esserlo anche se non siamo proprio in cima alla classifica e comunque superati dai soliti giapponesi.

Per la maggioranza degli italiani il risparmio viene considerato un valore importante, da praticare in vista dei problemi o difficoltà future in considerazione che si vivrà più a lungo, essendo questa una realtà che si sta consolidando sempre più, per assicurarsi una vecchiaia dignitosa..

Certo che bisogna fare uno sforzo non da poco per riuscire ad accantonare qualche risparmio, compatibilmente con le esigenze che la vita odierna ci impone, bombardati come siamo dalla pubblicità sempre più invadente che ci condiziona; certamente le famiglie monoreddito, quelle numerose, i giovani e gli anziani sono quelli che più ne risentono.

Ma poniamo questa domanda: che cosa significa risparmiare?

La risposta potrebbe essere quella di rinviare nel tempo un atto di spesa o di consumo, accantonando oggi per avere più domani.

Questo è un atteggiamento di grande responsabilità e può assumere aspetti variegati che vanno dall’assicurare la futura istruzione ai figli, all’acquisto del mattone, all’integrazione della pensione, per essere indipendenti in età avanzata.

Non è un caso che, ad esempio, molti italiani sono proprietari della casa in cui abitano.

Ma come gestire il nostro risparmio?

Fino a qualche anno fa la destinazione del nostro risparmio era la posta o il libretto bancario, piuttosto che i titoli di stato.

Poche le alternative: la prima casa o il materasso.

Più recentemente si sono aperti nuovi orizzonti in termini di investimenti, e, prima i fondi, poi la Borsa e non da ultimo le varie obbligazioni e fondi pensione, hanno monopolizzato l’attenzione del risparmiatore.

Il coinvolgimento è stato totale, ma altresì è stata richiesta una maggiore cultura per meglio capire le opportunità che il mercato finanziario proponeva nel tempo.

Non è facile scegliere tra tutte queste possibilità ed è buona cosa rivolgersi a degli specialisti, siano essi promotori finanziari o bancari, per un consiglio su una più accorta gestione del proprio patrimonio.

Pagina 2

Anno 7 – Numero 19 marzo 2008 Ciclostilato in proprio

Noi dell’Università della Terza Età abbiamo avvertito la necessità di inserire nei nostri vari corsi anche quello sul risparmio e la sua gestione per avere una visione più chiara per affrontare con oculatezza e cognizione di causa come impiegare i nostri risparmi, tenendo soprattutto in evidenza quelle che potranno essere le nostre aspettative e le esigenze future e quali potranno essere i vantaggi e la sicurezza che ci potrà dare quel tipo di investimento.

Franco Bergomi

Giro di boa Dopo tre mesi di lezioni è possibile fare un primo bilancio sull’andamento dei corsi, verificare la bontà delle scelte fatte ed eventualmente correggere eventuali disfunzioni. La dislocazione dei corsi nelle varie scuole ha sicuramente creato alcuni problemi ai docenti e agli allievi: l’attesa fuori dall’Urbani per i corsi di computer e l’assembramento all’ingresso durante i cambi di lezione alla De Gasperi sono solo un paio di esempi.

Problemi di tipo logistico hanno riguardato anche la gestione dei corsi. All’inizio, avere la duplice segreteria o il dover spostare le apparecchiature tecniche da una sede all’altra hanno creato qualche disfunzione che, con il passare delle settimane, si è solo in parte risolta.

Malgrado questo, la frequenza ai corsi è sempre stata molto elevata in quasi tutte le discipline ed in alcuni casi si è creata una “lista d’attesa” per poter partecipare alle lezioni.

Una nota dolente è sicuramente la scarsa partecipazione ai venerdì culturali: molto richiesti all’inizio dell’anno accademico, ma scarsamente frequentati. Malgrado gli avvisi affissi nelle classi e in tutte le bacheche, la visione di alcuni dei migliori films di Hitchcock ha visto la presenza di uno sparuto gruppo di persone. Un poco meglio è andata nei due incontri sull’alimentazione dove una ventina di persone hanno potuto seguire le preziose indicazioni della dott.sa Liuzza, specialista in scienza dell’alimentazione, dell’ASL di Desio. In futuro, visto gli sforzi necessari per organizzare questi incontri, ci auguriamo una maggiore partecipazione.

Così come ci auguriamo una maggiore collaborazione da parte dei discenti nel rispetto degli orari, sia in ingresso che in uscita dalle aule, e nell’evitare di bloccare con domande personali i docenti alla fine delle lezioni. Visti i problemi logistici, questa collaborazione è determinante per un corretto inizio/fine delle lezioni.

Nei prossimi tre mesi, oltre al completamento dei corsi “lunghi”, inizieranno altri corsi brevi di materie scientifiche e letterarie. Dopo il giro di boa, ci auguriamo di avere risolto molti dei problemi riscontrati fin qui e di avere la stessa partecipazione avuta nella prima parte dell’anno accademico.

PRO LOCO Città di Muggiò

Viale della Repubblica, 2/c 20053 Muggiò Telef. 039 2144335 - www.muggio.it

Archivio Storico

a cura di Resi Fossati

STORIA LOCALE – Formazione di Esperti

Inizia la 4a edizione della Formazione per Esperti.

Il corso prevede la storia di Cinisello (Ezio Meroni) e dei Casati (Gianni Magni), alcuni incontri con Franca Pirovano (autrice di numerosi libri sulle tradizioni brianzole), una lezione sulla doratura e laccatura del legno e conferenze che illustrano le tecniche e le metodologie per il recupero e la conservazione di beni storicoetnografici: libri, documenti, ecc.

RACCOLTA FOTOGRAFICA

Continua la raccolta di immagini relative alla vita a Muggiò (la scuola, il lavoro, i momenti culturali e religiosi, le prime immigrazioni). Le fotografie che i cittadini desiderano mettere a disposizione saranno scansionate e riconsegnate ai proprietari nel più breve tempo possibile.

LE NONNE DELLA CORTE BRIANTEA RACCONTANO

Per conservarne la memoria, stiamo raccogliendo i ricordi degli anziani sulla nostra città. A questo proposito abbiamo intervistato alcune “nonne”della Corte Briantea: ne è risultato un racconto a volte allegro, a volte triste, sempre permeato da un velo di nostalgia. Ne pubblichiamo una prima parte:

La signora Maria “Perché mi chiamano Maria “Tasöra”? Il mio soprannome deriva da “Tasö”, abbreviazione di Protaso, nome vero del mio papà. I miei nonni avevano avuto tanti figli e quando è nato l’ultimo non sapevano più quale nome dargli. Il parroco aveva suggerito Protaso, santo del giorno in cui il bambino era nato. Ma i miei nonni non riuscivano nemmeno a pronunciarlo un nome così difficile e l’avevano trasformato subito in Tasö. E così io sono Maria Tasöra, la tusa del Tasö.

Volete sapere com’era Muggiò quando ero giovane? Era proprio bella, c’erano case con tante corti, ci conoscevamo tutti. Da piccola sono andata all’asilo dalle suore, poi a scuola. La mia maestra si chiamava Cernuschi ed era molto brava. Dopo la scuola andavamo in campagna ad aiutare i nostri genitori, c’era sempre tanto da fare e poi avevamo vergogna a stare senza far niente. Vicino a casa mia c’era la “Fopa da Barüs”, un grosso stagno che d’inverno ghiacciava attirando tanti bambini che venivano a giocare alla scarlingöra. A 14 anni, come tanti altri miei coetanei, sono andata a lavorare al Cotonificio Garbagnati, al Rondò. Andavamo a piedi o in bicicletta, con qualunque tempo.

Partivamo la mattina presto e tornavamo la sera.

A mezzogiorno i bagaj (i nostri fratelli o i cugini più piccoli) ci portavano il pranzo nella calderina del latte. Il mio lavoro consisteva nell’avvolgere il filato di cotone sui rocchetti che sarebbero poi

Anno 7 – Numero 19 marzo 2008 Ciclostilato in proprio

serviti per la tessitura. Ho lavorato alla Garbagnati finché mi sono sposata.

La festa più sentita ed amata era la Festa del Paese, si stava tutti assieme, gustando le torte paesane che avevamo preparato.

Anche il giorno di Natale era bello. C’era tanta neve, si andava a Messa e poi … si tirava il collo ad una bella gallina grossa e si faceva festa. I regali li portavano i Re Magi, ai maschietti un carretto, un cavallino, alle bambine la “pigotta”, una scatola con ago, filo e qualche pezza per fare i vestitini alla bambola.

Da bambini avevamo poco, ma quel poco ci bastava ed eravamo sempre contenti”.

La signora Ines “Abitavo in S. Rocco in una casa di proprietà della parrocchia. Non ricordo il nome della nostra corte, ma so che era vicina alla corte del Tugnot.

I miei genitori lavoravano la terra e col ricavato pagavano l’affitto al parroco Don Gaspare De Carlini. Io non ho mai lavorato in fabbrica, aiutavo mio fratello che faceva il sarto da uomo. Il lavoro era tanto ma i soldi pochi, perché a quei tempi c’era molta povertà e il lavoro veniva pagato un po’ alla volta, quando si poteva.

Chi non lavorava la terra andava a butega fuori paese, perché Muggiò era un paese agricolo. Si andava a Lissone dove c’erano numerose “botteghe” di falegnami oppure a Monza al Cotonificio Garbagnati. I Crotti, i Larocchi e gli Erba sono arrivati a Muggiò più tardi.

“Sono nata il 2 agosto, proprio come nella filastrocca che è poi diventata la mia canzone” continua la signora Ines con un sorriso birichino.

Qualche nonna protesta, forse la data giusta della canzone non è quella riferita dalla signora Ines, ma tant’è, la vecchia signora sorride sorniona ed inizia a canticchiare:

La canzone della Ines

Il 2 agosto quando matura il grano è nata una bambina con una rosa in mano.

Non era paesana e nemmeno contadina, è nata in un boschetto vicino alla marina.

Vicino alla marina, dove è più bello stare, c’era un bastimento a galleggiar sul mare. A galleggiar sul mare

ci vogliono le barchette.

E a fare l’amore di sera ci vogliono le ragazzette.

Le ragazzette belle l’amore non lo sanno fare E noialtri giovanetti glielo faremo imparare.

Glielo faremo imparare e glielo faremo scoprire la sera nel boschetto prima di andare a dormire”.

RINGRAZIAMENTI:

L’Archivio Storico Città di Muggiò ringrazia le seguenti persone che, con le loro donazioni, hanno permesso di arricchire le raccolte di documenti, libri, fotografie ed oggetti: W.Angelici, M. Capato. A. Corbetta, L. Mariani, A. Merati, E. Paleari, D. Ripamonti, R.A. Stropeni, le “nonne” della Corte Briantea.

Pagina 3

PRO LOCO Città di Muggiò

Viale della Repubblica, 2/c 20053 Muggiò Telef. 039 2144335 - www.muggio.it

Accadeva Ieri

a cura di Giancarlo Merati

MARZO PAZZERELLO - Le feste e le tradizioni del mese

Il mese di marzo è il mese dell’anno che più di altri ci riserva sorprese, e lo dico in senso … meteorologico.

Infatti è noto il proverbio che recita: l’è come el sù de mars … che equivale a sostenere di qualcuno che è come il sole di marzo, la sua totale inaffidabilità.

Che marzo sia il mese più irrequieto del calendario è un luogo comune solennizzato, oltre che dai proverbi, dalle canzoni e dalla poesia.

I versi più noti li ha scritti Salvatore Di Giacomo e a renderli celebri ha provveduto l’incomparabile arte napoletana del canto:

Marzo: nu poco chiove e n’ato ppoco stracqua: torna a chiovere, schiove ride ‘o sole cu ll’acqua.

Catarì! .. Marzo, tu ‘ o saaie, si’ tu…

Il marzo pazzerello (“balistròcch” per i brianzoli) deve la sua instabilità non solo al temperamento bizzarro del tempo ma anche per qualche riferimento alla salute:

Marz l’è de mala fed - Ura a l’piang, ura al rid (marzo è di malafede/ora piange, ora ride) Mars e l’fa marci - (marzo fa marcire)

Più gentile è invece un altro proverbio delle nostre parti, anche se meno conosciuto: Mars l’è pèg d’un barabin, una sgiàfa e un basin (marzo è peggio d’un monello uno schiaffo e un bacino).

Del resto Marzo è volubile e cangiante come la stagione che tiene a battesimo: la Primavera ch’a mirarla intenerisce il core e il suo arrivo rimane l’evento più significativo del lunario, ma forse interessa maggiormente scoprire quali riti propiziavano l’ingresso della bella stagione nei tempi passati.

Ermanno Olmi non ha mancato di citare una pratica in voga nella bassa bergamasca nel suo poetico film sui contadini dove si ricostruisce la scena nella quale si vedono armati di secchi, pentole e latte (tòl) i bambini che fanno un gran baccano e, sotto la direzione di nonno Anselmo, cantilenano la formula seguente: (traduzione in italiano dall’originale dialetto bergamasco)

picchia forte, picchia piano che l’inverno cacciamo via spunta marzo dietro l’aia sta arrivando la primavera.

Il lunario moderno dà ampio spazio alla festa della donna che cade l’8 marzo. Si tratta di una ricorrenza recente: il primo “Woman’s day” venne celebrato dalle donne socialiste americane il 3 maggio 1908; furono, però, i rivoluzionari russi a dare continuità all’evento e a legare definitivamente la data al giorno 8 del mese.

In Italia la festa si tenne per la prima volta nel 1945, a Roma, perché il nord era ancora da liberare dall’occupazione tedesca.

Pagina 4

Anno 7 – Numero 19 marzo 2008 Ciclostilato in proprio

Altre ricorrenze significative del mese vengono celebrate dai proverbi e legate alle ricorrenze religiose: A san Giùsèp (19) se mèt vià ol scoldalèt (a S. Giuseppe si mette via lo scaldaletto) Il giorno 21, una volta dedicato a San Benedetto si ricordava che le rondini sotto il tetto inauguravano ufficialmente la stagione primaverile. Il 25 si festeggia l’Annunciazione, detta popolarmente la “Madòna de mars”.

Se a la Madòna de mars la vegn la brina dopo no la fa pù rùina….

Questo è l’ultimo giorno in cui la brina può fare danno, ci ricorda il proverbio.

Molto spesso nel mese di marzo si festeggia anche il carnevale, soprattutto quando la Pasqua è … alta.

E per festeggiare, prima della Quaresima, la gente anche in tempi passati si dedicava a divertimenti talvolta anche un po’ esagerati.

Fra i divertimenti più eccitanti e violenti vi era quello di ingaggiare battaglie cont i beniss de gèss: i confetti di gesso, che sostituivano i più innocui coriandoli, inventati alla fine del secolo scorso a Milano.

I benìss venivano preparati con gesso e farina, ma diventavano micidiali come proiettili quando li si lanciava con la forza dell’entusiasmo, perciò la gente girava per le strade con l’ombrello del sabet grass, un ombrello già malandato da buttare definitivamente a festa finita.

Va ricordato che in passato si osservavano per davvero le disposizioni ecclesiastiche in materia di digiuno.

Ma già dagli anni ’40 è invalsa una superficialità “moderna” nell’affrontare il periodo quaresimale.

Infatti in un articolo del 1949, su questo argomento, si evidenziava: “ Che differenza, oggi, dalla Quaresima d’una volta, quando i nostri padri osservavano talmente il digiuno per tutti i quaranta giorni che tale pratica, insieme con l’osservanza del magro e dello stretto olio, (“lo stretto olio” allude all’esclusione nella dieta quaresimale di uova, latticini, carni) influiva perfino sui prezzi e sui mercati delle derrate! Niente carne: solo baccalà, aringhe, sardelle, tonno e fichi secchi! Una bazza per i pizzicagnoli, mentre i macellai e i pollivendoli dovevano quasi chiudere temporaneamente bottega.

Allora, c’erano di quelli, in città e in campagna, che si imponevano astinenze volontarie come quelle del fumare e del bere, salvo, nei riguardi di quest’ultima.

A rifarsi copiosamente e disastrosamente, a Quaresima appena finita”.

Così alla fine di marzo, con l’arrivo della bella stagione si passa meno tempo a veglia nelle stalle, lavorando a maglia (ingugiando). Le giornate ormai s’allungano e si comincia a star fuori all’aperto.

Ancora una volta ci viene in soccorso il proverbio che le nostre donne recitavano così:

Se slònga la giornada Se scurta la gugiada

PRO LOCO Città di Muggiò

Viale della Repubblica, 2/c 20053 Muggiò Telef. 039 2144335 - www.muggio.it

Anno 7 – Numero 19 marzo 2008 Ciclostilato in proprio

Un nuovo corso: Modellismo statico Secondo la corrente definizione, il modellismo è

l’Arte e tecnica del costruire riproduzioni di oggetti e personaggi in formato ridotto rispetto all’originale.

Sebbene il termine modellismo venga oggi correntemente usato per definire un hobby, in passato l’arte di riprodurre in scala la realtà era praticata per molteplici finalità. Gli oggetti in miniatura, infatti, erano utilizzati durante i riti religiosi, per l’arredo delle tombe nonché da artigiani ed architetti per illustrare ai committenti l’opera che intendevano realizzare. Notevole era anche l’utilizzo a scopi didattici soprattutto per illustrare le tecniche e le manovre militari.

I ritrovamenti archeologici testimoniano, infatti, che negli edifici destinati al culto erano presenti monili raffiguranti divinità o numi tutelari così come nelle tombe, soprattutto egizie e cinesi, si trovavano modelli di carri, di navi e perfino di eserciti in miniatura. Ancora oggi, come nel passato, vengono spesso realizzati in scala gli edifici da costruire per illustrare al pubblico ed ai committenti il risultato finale che si intende ottenere. Non bisogna poi dimenticare che le battaglie e le tattiche degli eserciti, a partire dal 1600, venivano illustrate mediante figurini riprodotti in piccola scala mentre una delle attività dei marinai non più imbarcati era quella di riprodurre in legno i modelli delle navi sulle quali avevano solcato i mari.

La breve e certamente incompleta ricostruzione appena svolta è utile per comprendere che il modellismo non può essere troppo sbrigativamente definito come un semplice passatempo o un gioco cui si dilettano adulti e ragazzi ma rappresenta uno dei tanti strumenti che l’uomo ha da sempre utilizzato per conoscere la realtà. È indubbio che la componente ludica sia essenziale (senza divertimento, infatti, nessuno praticherebbe il modellismo) ma la voglia di rappresentare la realtà pone al modellista tanti quesiti che rendono affascinante il lavoro.

La riproduzione di un soldatino, di un mezzo civile o militare o di una nave così come la realizzazione di un diorama impone di analizzare e verificare, prima di procedere, tutti gli elementi che caratterizzano il modello siano essi i colori della divisa o i componenti meccanici o la forma dei remi e delle vele di una nave. È vero che i kit oggi in commercio semplificano molto il lavoro ma quante volte è capitato di introdurre delle modifiche per rendere il modello più vicino alla realtà rispetto a quanto proposto nella scatola di montaggio? È così che, lasciateci passare il termine, che attraverso il modellismo si compie un’operazione culturale nel senso della conoscenza della realtà che assume in molti casi la connotazione di un’indagine storica. È questo il motivo per cui abbiamo deciso di prevedere per il nostro gruppo il collegamento tra storia e modellismo convinti come siamo che la realizzazione di un modello nasce prima nella nostra immaginazione e nello studio che nella tecnica esecutiva.

Presentazione del corso: Scala: la scala è il rapporto di riduzione dell’oggetto, per esempio 1: 100 significa che il soggetto è stato ridotto 100 volte. Nel modellismo esistono molte scale, ciò dipende dalle dimensioni dell’oggetto reale: Es. una nave che in realtà è lunga 100 m. sarà riprodotta in scala 1:400 o 1:700; una moto lunga meno di 2 m. è ridotta di norma in scala 1:16 o 1:9 Modellismo autocostruito: il modello esiste solo su disegni : è necessario riportarli sui materiali scelti per la costruzione e realizzazione dell’opera. Per questo tipo di lavori occorrono grande pratica ed esperienza, non sarà praticata in questo anno.

Modellismo da scatola di montaggio (KIT): è il tipo di modelli che saranno eseguiti durante l’anno 2007/ 2008. esistono migliaia di kits dei soggetti più vari: auto, moto,navi,aerei, soggetti fantasy e ispirati ai film, si possono dipingere figurini (soldatini) di tutte le epoche, con i soldatini scala 1:72 si possono costruire dei diorami riproducenti battaglie famose.

Abilità necessarie: possono frequentare sia uomini che donne. Non occorre particolare abilità per realizzare un modello, è richiesta coordinazione ed attenzione. Chi è in grado di usare gli attrezzi da cucina o sostituire una lampadina è anche in grado di montare un kit con successo. Conosco modellisti che eseguono ottimi lavori pur essendo privi dell’uso di una mano.

Attrezzatura necessaria: un set per manicure e un taglierino è sufficiente per iniziare. Durante le dimostrazioni saranno utilizzati vari attrezzi e spiegato il loro uso; non è necessario procurarsi nuovi attrezzi prima di essere sicuri che siano indispensabili.

Costo dei kit: con circa 10 euro si possono reperire dei buoni kits, chi è alle prime armi è inutile che spenda di più. Per qualche lezione conviene osservare per capire quali soggetti attirano di più. Le dimostrazioni saranno fatte su diversi soggetti in modo da avere una visione ampia del modellismo. Se si è fatto già modellismo si possono iniziare o terminare i kit che si possiedono e sarà data assistenza adeguata.

Paolo Zolin

Foto allievi corso

Pagina 5

Anno 7 – Numero 19 marzo 2008 Ciclostilato in proprio

PRO LOCO Città di Muggiò

Viale della Repubblica, 2/c 20053 Muggiò Telef. 039 2144335 - www.muggio.it

Mostra di Pittura

L’angolo dialettale

a cura di Franco Bergomi

DEL MAESTRO UMBERTO GALLIANI Dal 12 al 27 gennaio 2008 si è svolta, presso la sala Pasolini, la mostra di pittura del maestro Umberto Galliani, nostro docente, del corso di pittura ad olio.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza di numerose persone, tra cui l’arch. Elisabetta Radaelli, Assessore al Cultura del Comune di Muggiò, che ha concesso il patrocinio, il sindaco di Desio, dott. Mariani ed il critico d’arte Prof.

Venanzio Walter.

Nei loro brevi interventi ognuno ha avuto parole di apprezzamento per motivazioni diverse per il maestro Galliani: l’assessore per la bellezza e ricchezza delle opere esposte; il Sindaco perché è onorato di avere un così illustre cittadino, fra l’altro fondatore e direttore della scuola di pittura “ Città di Desio” nella nuova sede concessa dal comune, e l’esperto d’arte per le capacità artistiche del maestro, le cui opere si trovano in varie gallerie permanenti e recente vincitore del concorso di pittura dedicato a Van Gogh con l’opera “I girasoli” meritando l’Ambrogino d’argento.

La mostra è stata molto frequentata per tutto il periodo come dimostrano le tante firme di attestazione poste sul registro con note di merito.

Anche noi della Pro Loco siamo contenti del successo ottenuto e contenti, naturalmente, i discenti dello stesso corso di pittura di avere un così valido insegnante, ma c’è il rimpianto di coloro che come ex hanno dovuto lasciare posto ad altri dopo un ciclo quadriennale per carenza di spazio.

Il frutto delle capacità di insegnamento del maestro Galliani, si può riconoscere nel livello che raggiungono i suoi discenti con la mostra dei vari lavori che si effettua ogni fine anno accademico dell’Università della Terza Età, presso la stessa sala Pasolini ed anche dai partecipanti al concorso di pittura “ Dipingi Muggiò”.

Il desiderio dell’Università è che questo sodalizio con il maestro Galliani duri ancora a lungo, pur conoscendo i suoi numerosi impegni e soprattutto per l’importanza della nostra Università e per coloro che continuano a frequentare il ciclo dei corsi di pittura.

Franco Bergomi

Pagina 6

NUBILTA’ Da quand gh’è ‘l mund, l’òmm el se dà da fa Cun gran finezza, oppur a la carluna Per mètt im mustra i quart de nobiltà, e l’è per quèll che l’inventà la curuna.

Una curuna tutta ricamada L’è segn che te sét princip o marchès, opur duca d’una quei contrada cun tanti paisan che paga i spès.

Se in la curuna inveci gh’è noeuv ball Ul titul che te spètta l’è de cunt, s’hinn quattr’ o cinq alura senza fall te sé barun o nobil; trè viscunt.

Senza curuna ma, bàll a muntun Te sèt un candida per i eleziun.

1

¹

La redazione ringrazia tutti coloro che collaborano alla realizzazione di questo nostro giornalino, rivolge un invito ai nostri lettori a contribuire con articoli, notizie, curiosità e suggerimenti rivolti ad arricchire il contenuto dello stesso .

Il materiale può essere recapitato presso la segreteria dell’Università della Terza Età oppure inviato via mail a: proloco@muggio.it.

¹

Anno 7 – Numero 19 marzo 2008 Ciclostilato in proprio

PRO LOCO Città di Muggiò

Viale della Repubblica, 2/c 20053 Muggiò Telef. 039 2144335 - www.muggio.it

Tour della Puglia Quest’anno il nostro tour primaverile si svolgerà dal 26 aprile al 3 maggio 2008 in Puglia.

Bari, capoluogo della regione, sarà la prima città visitata.

La città è divisa tra la parte vecchia e la città nuova sviluppatasi da inizio ‘800 e sino ai tempi più recenti verso l’entroterra.

Seguirà Alberobello cittadina unica al mondo per i suoi trulli, curiose casette circolari costruite interamente in pietra, con i tetti dalla peculiare forma di cono, la cittadina è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Ad Altamura passeggiata nel centro storico per la visita dell’unica cattedrale edificata dall’imperatore Federico II tra il 1228-1232. E’ una delle quattro basiliche palatine.

Si prosegue per Matera con escursione ai “ Sassi” abitazioni rupestri in parte ricavate in cavità naturali della roccia, testimoni di un’antica cultura contadina, anche questa dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità.

Si visiterà Martina Franca importante centro della valle dell’Itria, Locorotondo centro noto per la produzione di vino.

Taranto la città dei “due mari”. La pittoresca città vecchia si trova sull’isola che divide il “ mare grande” dal “mare piccolo”, il castello aragonese è collegato alla terra ferma da un ponte girevole.

Si prosegue per Ostuni, vero e proprio anello incantato di casette bianche, offre suggestivi scorci panoramici ed un centro storico guizzante di stradette, chiese e bottegucce, poi Lecce la celebre città del “Barocco” detta anche la Firenze del Sud. Il giorno successivo ci si dirige verso Otranto, Gallipoli chiamata dai greci “ bella città” divisa tra una parte antica situata su un’isola e una parte moderna sviluppatasi su un promontorio unite da un ponte.

Si conclude questo tour con un breve passaggio a Manfredonia e Vieste con l’attraversamento della Foresta Umbra .

Gita a Casale Monferrato E’ in una giornata piuttosto gelida ma limpida che alle 8 del mattino partiamo per la nostra prima uscita culturale.: Casale Monferrato Città situata sulla riva destra del Po, con alle spalle le prime propaggini dei colli monferrini e città di complesse memorie storiche, architetture prevalentemente settecentesche, medievali nel cuore più antico.

All’arrivo, troviamo la nostra guida che ci accompagna alla visita della città dove possiamo ammirare la chiesa di Santa Caterina, (1725) di fronte ai resti del castello.

Poi vediamo il Duomo, complessa costruzione romanico-lombarda del sec. XII. Facciata a capanna con due campanili duecenteschi, un nartece coperto da volta su archi incrociati precede le strette cinque navate interne.

Andiamo a visitare il Museo Civico dove possiamo ammirare la “gipsoteca” del maestro Leonardo Bistolfi con calchi e gessi, pinacoteca con dipinti di artisti casalesi e piemontesi.

Pranzo in ristorante tipico nel centro città e nel pomeriggio, nel cuore del ghetto ebraico la visita alla Sinagoga, una delle più belle d’Europa, e all’annesso museo israelitico contenente oggetti di culto, documenti e altre testimonianze ebraiche antiche.

Molto interessanti le spiegazioni da una rappresentante delle uniche due famiglie ebraiche rimaste a Casale sulla storia della comunità nella cittadina.

¹

Pagina 7

Anno 7 – Numero 19 marzo 2008 Ciclostilato in proprio

PRO LOCO Città di Muggiò

Viale della Repubblica, 2/c 20053 Muggiò Telef. 039 2144335 - www.muggio.it

Programmi Pro Loco 2008 Sabato 10 Maggio 2008- Saggio dei discenti dell’Università della Terza Età e cena di chiusura a.a. 2007/2008.

Sabato 17 e domenica 18 Maggio 2008 – Mostra di pittura e lavori dei discenti dei diversi laboratori dell’Università della Terza Età nella sala civica Pasolini.

Dal 25 Ottobre al 9 Novembre 2008 – Mostra “Alla riScoperta di Muggiò” con le immagini di Carlo Vanzati, le fotografie raccolte dall’Archivio Storico e la premiazione del concorso fotografico “ Una cartolina per Muggiò”.

Dicembre 2008 – Partecipazione alla manifestazione Presepe Vivente in collaborazione con altre associazioni della città.

GITE

Da Sabato 17 Maggio a lunedì 2 Giugno 2008-“ Dipingi Muggiò” terzo concorso di pittura con esposizione delle opere nella sala civica Pasolini.

Da Sabato 25 Maggio a lunedì 2 Giugno 2008 – Mostra di modellismo statico con il docente dell’Università della Terza Età nella sala civica Pasolini con la partecipazione di hobbisti.

Domenica 18 Maggio 2008 – Partecipazione alla manifestazione “ Festa del Parco 2008” nel Parco Grugnotorto Villoresi in collaborazione con l’Ente gestore del Parco.

Giovedì 19, venerdì 27 Giugno 2008 “ Muggiò Rock” ( 9ª edizione) gara in due serate di musica rock per giovani band, nell’ambito delle manifestazioni organizzate dall’USSM. Sabato 12 Luglio 2008 serata finale con concerto di una famosa band nel Parco Casati, nell’ambito delle manifestazioni estive organizzate dall’Amministrazione Comunale.

Domenica 9 Marzo : Treviso Venerdì 28- Sabato 29- Domenica 30 Marzo 2008: week-end a Londra con la docente del Corso d’Inglese che accompagnerà i discenti.

Domenica 6 Aprile: Parma e a Palazzo Farnese di Colorno Dal 26 aprile al 3 Maggio 2008 : tour in Puglia e Basilicata. Viaggio organizzato da un tour operator, con condizioni particolarmente vantaggiose per i soci Pro Loco.

Maggio 2008 : visita delle miniere di Schilpario.

¹

3ª o 4ª domenica di settembre – Partecipazione alla manifestazione di Legambiente per la 15ª edizione di “ Puliamo il mondo” Domenica 21 settembre 2008 - “Una torta lunga una via” (10ª edizione) in occasione della sagra cittadina, distribuzione di torta paesana via S. Rocco, in collaborazione con la Croce Rossa cittadina e la partecipazione dei fornai e dei pasticcieri di Muggiò.

SI RICORDA CHE È APERTO IL TESSERAMENTO ALLA PRO LOCO PER L’ANNO 2008

Sabato 11 Ottobre 2008 –Inaugurazione anno accademico 2008/2009 dell’Università della Terza Età nella sala civica di Palazzo Isimbardi.

Dal 25 Ottobre al 2 Novembre 2008 – Promozione delle nostre attività alla Fiera di Monza con dimostrazione dei discenti dell’Università della Terza Età e organizzazione 3° torneo di Burraco,

Questo numero del nostro “Giornalino” contiene un supplemento preparato dalla sezione Archivio Storico per la serie «Una storia per Muggiò» dal titolo “dall’ “Ebanisteria f.lli Merati di Filippo” alla “Merati Gli Indispensabili” ”

Redazione: Franco Bergomi, Resi Fossati, Alberto Naboni, Luigi Navarin, Sergio Orsi, Elisabetta Signorelli, Edoardo Silva

Pagina 8