Economia Cap. 10 (Esternalità)

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LE ESTERNALITA’ I mercati spesso non riescono ad ottenere il miglior risultato possibile ed è allora che, secondo i dieci principi dell’economia, lo Stato interviene per migliorare la situazione. Le esternalità sono una delle possibili cause del fallimento di mercato. Le esternalità sono effetti dell’azione di un soggetto economico sul benessere di altri soggetti economici non coinvolti. Se l’effetto è dannoso si parlerà di esternalità negative, se invece rappresenta un beneficio parleremo di esternalità positive. In presenza di esternalità l’interesse sociale nei confronti del risultato di mercato si estende ad di là del benessere di compratori e venditori per comprendere tutti i terzi che ne vengono condizionati. L’equilibrio di mercato, infatti, non sempre riesce a massimizzare il beneficio totale per la società: esempio classico è l’inquinamento che viene prodotto senza prendere in considerazione il costo sociale a meno che non intervenga lo Stato. Esternalità negativa: gli scarichi delle automobili poiché producono smog che viene respirato anche da chi non compra o vende automobili. Esternalità positiva: la ricerca tecnologica perché crea conoscenze utilizzabili anche da altri soggetti. Ma la ricerca spesso non gode di tutti i benefici che crea e quindi lo Stato interviene mettendo in atto un sistema di brevetti che garantisca all’inventore l’esclusiva sulla scoperta.

ESTERNALITA’ ED INEFFICIENZA DEL MERCATO Le esternalità negative della produzione Supponiamo che una fabbrica emetta agenti inquinanti: per ogni unità prodotta viene emessa una determinata quantità di fumi nell’atmosfera che costituiscono un rischio per la salute. A causa dell’esternalità, il costo sociale della produzione è più elevato di quello sostenuto dai produttori poiché il costo sociale include, per ogni unità prodotta, anche i costi per i terzi danneggiati dall’inquinamento. La curva del costo sociale è più alta rispetto alla curva di offerta perché prende in considerazione questi costi aggiuntivi: lo spazio fra le due curve è equivalente al costo dell’inquinamento prodotto. Si noti che la quantità di equilibrio Q MERCAT O è maggiore della quantità socialmente ottima Q OTTIMO . La ragione di tale inefficienza sta nel fatto che l’equilibrio di mercato riflette solo il costo privato di produzione. Quindi a Q MERCAT O la curva di domanda si trova sotto la curva di costo sociale e si dovrà ridurre la produzione per aumentare il benessere sociale. Per far ciò si potrebbe imporre una tassa sulla produzione del bene: tale tassa sposterebbe verso l’alto la curva di offerta e la nuova curva di offerta coinciderebbe con la curva di costo sociale. Applicare una tassa di questo genere significa internalizzare l’esternalità. Con internalizzare l’esternalità si intende l’alterare il sistema degli incentivi in modo da indurre i soggetti economici a tener conto degli effetti esterni delle loro azioni. In sostanza i produttori prenderebbero in considerazione anche i costi dell’inquinamento nel decidere quanto prodotto offrire sul mercato poiché l’imposta li obbliga a pagare i costi esterni.


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